All’Auditorium della Biblioteca comunale Mozzi Borgetti si è svolta nei giorni scorsi la terza tavola rotonda online, preceduta da quelle organizzate da Stoccolma e Praga, all’interno del progetto comunitario Epic a cui il Comune di Macerata ha aderito.
Epic si occupa di far emergere e condividere le buone prassi metodologiche rispetto all’accoglienza e all’integrazione dei minori stranieri non accompagnati sul territorio con l’ obiettivo di mettere in comune la capacità di inclusione e cura dei vari territori nazionali e internazionali e delle diverse associazioni partner del progetto.
Nella Roundtable, coordinata da Milena Foglia dei Servizi sociali del Comune di Macerata, si è data voce ai partner attivamente coinvolti nella realizzazione del progetto “Famiglie a colori” che prevede percorsi strutturati di accoglienza e inclusione sociale, abitativa e lavorativa dei minori stranieri non accompagnati rintracciati sul territorio maceratese e inseriti nei percorsi di affido familiare.
“Il progetto ‘Famiglie a colori’ – è intervenuta l’assessore alle Politiche Sociali Francesca D’Alessandro – non solo va implementato ma soprattutto reso maggiormente visibile a livello comunicativo, affinché questo sistema d’integrazione, che permette uno sviluppo più efficace delle potenzialità umane delle persone a cui si rivolge, possa diffondersi il più possibile come esempio di buona prassi a livello nazionale e internazionale. L’accoglienza non è solo un dovere imposto dalla legge, ma un dovere morale.”
Ad avviare le relazioni della tavola rotonda è stata la referente dell’Area famiglia, infanzia e adolescenza dei Servizi sociali del Comune, Marika di Prodi, che ha raccontato l’avvio del progetto “Famiglie a colori” e di come questo percorso coinvolgente non è scritto sulla carta ma è il racconto di una storia, nata dal rapporto di fiducia tra il Servizio Sociale del Comune di Macerata e l’intera comunità maceratese. Il disegno progettuale si propone, in maniera innovativa rispetto all’accoglienza tradizionale dei minori stranieri non accompagnati nelle comunità educative, di sviluppare percorsi di accoglienza in famiglia quale luogo sicuro per ognuno di noi
I partner del progetto hanno illustrato, sotto varie sfaccettature, le numerose iniziative di accoglienza, integrazione e inclusione sociale dei ragazzi minorenni sul territorio maceratese, tra cui l’Associazione Piombini Sensini che si occupa di garantire in emergenza l’accoglienza dei minori presso la comunità Il Girasole, il Centro di Ascolto e prima Accoglienza che ha sviluppato sub progetti artistici oltre che garantito percorsi di integrazione dopo la maggiore età dei ragazzi, l’artista Stefano Calisti che ha rappresentato la varietà dei colori del progetto in una sua opera d’arte, l’imprenditrice maceratese che ha aperto le porte della sua azienda offrendo lavoro a cinque ragazzi, Cristina Parolisi, tutore legali degli MSNA, che ha sottolineato la parità dei diritti che in Italia vengono garantiti a tutti minorenni. Gli educatori professionali, Umberto e Diego e la rappresentante del servizio civile, Arianna Stampone, hanno contribuito ad arricchire i percorsi di conoscenza del territorio maceratese ai ragazzi e ad affiancarli ai contesti formativi e professionali grazie ai quali la maggior parte di loro è riuscita ad integrarsi nel nostro tessuto sociale.
Particolarmente intense ed emozionanti sono state le testimonianze della coppia, Silvia ed Eraldo, che ha accolto nella loro famiglia tre minori stranieri e di Ernest, un ex minore adolescente che è riuscito a realizzarsi professionalmente ma soprattutto ad assecondare il suo profondo bisogno d’istruzione proprio grazie al progetto “Famiglie a colori”.
A conclusione della roundtable il Dirigente del Servizio Welfare e Cultura, Gianluca Puliti, ha sottolineato non solo la validità etica del progetto, che si fonda sulla passione degli operatori coinvolti e sull’energia delle famiglie e dei ragazzi che sono il vero cuore del progetto ma anche la sua virtuosità per il risparmio economico che ha rappresentato e rappresenta per l’amministrazione comunale.
Il sindaco Sandro Parcaroli e il consigliere con delega alla Sanità Giordano Ripa ripercorrono la successione degli eventi che hanno portato alla chiusura della scuola di Via Pace causa Covid-19:
“Tutto ha avuto origine nella tarda serata di giovedì, dopo aver ricevuto la notizia che un addetto alla mensa della scuola Enrico Fermi di via Pace era risultato positivo al tampone rapido. Venerdì mattina gli altri quattro operatori della mensa sono stati immediatamente allontanati dal servizio e il pasto è stato assicurato mediante il trasporto da altra cucina. Lo stesso pomeriggio questi ultimi operatori sono stati sottoposti a tampone rapido che ha evidenziato la positività di due di essi. A questo punto è stata contattata la Dirigenza del Dipartimento di Igiene e Sanità Pubblica di ASUR Area Vasta 3 per concordare una strategia comune volta a preservare la salute dei bambini e delle loro famiglie oltre che del personale che opera nella scuola.
Si è provveduto, grazie anche alla disponibilità del Servizio ISP, a prenotare il tampone molecolare per lunedì 9 novembre. All’esito dei tamponi il Servizio ISP farà una inchiesta epidemiologica ed in base al rischio valutato deciderà le misure da adottare.
Occorre dire che le mense scolastiche comunali seguono un proprio protocollo che riduce al minimo il contatto tra operatori e bambini. I pasti, infatti, vengono serviti in vassoi multiporzione prima dell’arrivo degli alunni in refettorio e ogni bambino è dotato di una borraccia personale da cui bere l’acqua. La separazione tra il personale di cucina e gli alunni al momento dello sporzionamento del cibo evita contatti diretti ma, com’è evidente, non annulla il rischio.
Per questo motivo, una volta acquisiti tutti gli elementi di valutazione e dopo aver sentito il parere favorevole del Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo Fermi, si è deciso in via preventiva per il provvedimento cautelativo di sospendere da lunedì (sabato non c’è scuola) l’attività didattica per le scuole che fruiscono del servizio di mensa scolastica, ovvero la scuola d’infanzia Enrico Fermi e la scuola primaria Enrico Fermi.
Siamo ben consci che il provvedimento è fonte di problemi e di disagi per le famiglie, ma abbiamo ritenuto che la tutela della salute avesse la precedenza su tutto. Seguiremo costantemente gli sviluppi della situazione, pronti, se necessario, ad adottare misure restrittive oppure, come speriamo, a revocare quelle già adottate.”
In conclusione il Sindaco non ha prevaricato gli organi sanitari competenti ma, in collaborazione con essi, si è avvalso di una sua precisa prerogativa per tutelare l’interesse primario della salvaguardia della salute dei cittadini di Macerata soprattutto in questo frangente in cui la recrudescenza della pandemia da Covid-19 mostra una forte accelerazione.
Furto con spaccata alla gioielleria "Sarni Oro" del centro commerciale Val di Chienti di Piediripa di Macerata: banditi in fuga.
Il fatto è avvenuto attorno alle ore 21:00 dello scorso sabato sera, mezz'ora dopo la chiusura delle saracinesche e un'ora prima del coprifuoco. Secondo una prima ricostruzione, ignoti - con il volto incappucciato - si sono introdotti all'interno del centro commerciale, forzando una delle porte-finestre del ristorante "Alta Marea". A quel punto è scattato l'allarme.
Nonostante ciò i ladri non hanno desistito dal loro intento e si sono diretti verso la gioielleria: dopo aver spaccato le vetrine con delle mazze hanno fatto razzia di gioielli, portandosi via anche il cassetto della cassa. Il tutto in meno di cinque minuti.
Quando sul posto sono giunti i carabinieri, i malviventi si erano già dati alla fuga con il bottino. L'ammontare dello stesso è ancora da quantificare. Ai fini delle indagini condotte dal reparto operativo, saranno molto importanti le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti all'interno del centro commerciale.
È caccia ai banditi. Non si tratta del primo furto di questo genere al centro commerciale Val di Chienti, lo scorso luglio - con medesime modalità - venne assaltata la gioielleria "Blue Spirit".
Scontro tra due auto: quattro feriti. È quanto avvenuto attorno alle ore 21:45 lungo via dei Velini, a Macerata, in direzione della frazione di Villa Potenza. Ancora da chiarire le cause del sinistro, la cui ricostruzione spetterà ai carabinieri.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i sanitari del 118: nessuna delle persone coinvolte sembra, stando ad una prima valutazione, aver riportato gravi traumi.
Presenti anche i vigili del fuoco per la messa in sicurezza del tratto stradale e dei veicoli. Il tratto interessato dall'incidente è stato momentaneamente chiuso al traffico per consentire l'espletamento dei rilievi e dei soccorsi.
Esordio amaro per la MedStore Macerata, non era facile presentarsi alla prima di campionato dopo tante gare rinviate e pochi allenamenti con la squadra al completo. I biancorossi hanno comunque dato battaglia, lottando su tutti i set e calando soltanto nel finale.
Si sono viste le potenzialità di alcuni dei giovani a disposizione del coach Di Pinto, inoltre la forma non potrà che migliorare, aiutata anche dal ritorno degli assenti.
LA CRONACA – La MedStore Macerata deve rinunciare a Dennis e Margutti, in campo si presentano Calonico e Sanfilippo al centro, Snippe, Ferri e Princi, il Capitano Monopoli e il libero Gabbanelli. Brugherio risponde con il palleggiatore Santambrogio, la coppia di centrali Frattini e Fumero, quindi Nielsen, Gozzo e Teja, Raffa come libero.
Partita in salita per la MedStore Macerata, Brugherio va avanti e sul 9-4 il coach Di Pinto chiama il time-out per scuotere i suoi, che soffrono Gozzo e Teja e la buona difesa da parte dei padroni di casa. Ci pensa Ferri ad ispirare la rimonta con quattro punti consecutivi, 14-11. La gara è combattuta ma Brugherio mantiene il vantaggio e arriva sul 22-17 con la schiacciata di Gozzo; Macerata non si arrende e recupera ancora, mette pressione agli avversari che con due errori portano il punteggio sul 24-24. Si combatte fino al 26-26, poi ci pensa Teja a chiudere il set con due battute vincenti.
Riscatto immediato per Macerata, anche se deve di nuovo inseguire, poi gli uomini di Di Pinto arriva all'8-10 e gestiscono il vantaggio: Sanfilippo ci prova due volte al centro, prima difendono bene gli avversari poi mette a terra il punto dell'11-15. Macerata controlla e nel finale allunga ancora, sempre con Sanfilippo in combinazione con Monopoli e con il muro di Princi, 17-24. Si va sull'1 a 1, il punto finale è di Ferri. Torna avanti Brugherio nel terzo set. L'ace di Ferri rilancia i biancorossi ma Brugherio riesce a tenere il +2 e allunga con Teja 18-15; arriva quindi la reazione di Macerata, 20 pari.
Teja e Gozzo ancora decisivi e i rosanero tornano avanti, un errore in battuta regala il 24-21, quindi l'ace di Eccher vale il secondo set. Brugherio riparte sulla scia del set appena concluso e dopo una fase iniziale combattuta si porta sul 10-6. I biancorossi soffrono Teja ma con Ferri che schiaccia sul muro e l'ace di Snippe provano a scuotersi; non basta, gli avversari controllano e costringono Di Pinto ad un nuovo time-out sul 18-14.
Non arriva la scossa, un tocco preciso di Nielsen e la botta di Gozzo mandano Brugherio sul 20-14 e la gara va in discesa per i rosanero: Macerata sbatte contro il muro avversario e Nielsen chiude set e partita mettendo a segno i due punti finali.
Il tabellino:
GAMMA CHIMICA BRUGHERIO 3 - MED STORE MACERATA 1
PARZIALI: 28-26, 17-25, 25-21, 25-14
Durata set: 31’, 25’, 26’, 22’. Totale:104’.
GAMMA CHIMICA BRUGHERIO: Santambrogio, Nielsen 17, Gozzo 13, Raffa, Piazza, Teja 16, Biffi 4, Frattini 10, Eccher 1, Fumero 7. NE: Chiloiro, Lancianese, Compagnoni, Todorovic.Allenatore:Durand.
MED STORE MACERATA: Snippe 8, Pasquali, Calonico 6, Pahor 6, Cordano, Ferri 21, Monopoli, Sanfilippo 13, Princi, Gabbanelli. NE: Risina. Allenatore: Di Pinto.
ARBITRI: Pasin e Usai.
Nuovi casi Covid nelle scuole della Provincia maceratese. Questa volta ad essere colpito è l'Istituto Comprensivo "Enrico Fermi" di via Pace a Macerata.
Le attività didattiche in presenza saranno sospese da lunedì 9 novembre fino a sabato 14 novembre 2020 per le classi 1^, 2^, 3^ e 4^ della Scuola Primaria e per le sezioni 1^A e 1^B della Scuola dell’Infanzia, indirizzo Montessori.
Il provvedimento è stato adottato dopo l'emanazione di un ordinanza riferita a sabato 7 novembre del Sindaco Sandro Parcaroli a seguito di alcuni casi di positività al Coronavirus rilevati tra gli operatori scolstici; nell'attesa delle misure che il Dipartimento di Prevenzione dell’ASUR Area Vasta 3 vorrà assumere in merito ai casi indicati nell’ordinanza medesima.
Prima settimana senza Ztl e con oltre venti posti auto in più in Piazza della Libertà.
Il Sindaco Sandro Parcaroli dopo aver annunciato e messo in atto il nuovo assetto viario del centro storico di Macerata aveva anche chiesto tempo, almeno fino all'inizio del 2021, per verificarne la positività dell’impatto. Un'iniziativa, quella del primo cittadino, volta in primis ad "agevolare l’accesso e la permanenza in centro storico dei cittadini per raggiungere le attività commerciali, gli uffici pubblici e le Poste centrali e gli altri servizi al cittadino" ma soprattutto per dare respiro ai commercianti del cuore della città che in questo periodo sono costretti ad affrontare tutte le difficoltà derivanti dall'emergenze sanitaria.
Già all'indomani dell'istallazione dei nuovi parcheggi era palpabile la soddisfazione da parte dei titolari delle attività commerciali che hanno applaudito il nuovo volto della piazza (leggi l’articolo), tant'è che si era subito notato il maggior movimento lungo le strade del centro storico. Un indizio che ha fatto subito una prova come ha dimostrato il primo giorno del weekend di questa settimana nel quale la piazza e le vie del centro si sono animate con tante persone che hanno affollato bar e negozi, portando così nuova linfa all’economia locale ma anche speranza in un momento storico troppo spesso caratterizzato da numeri negativi.
Aperitivi, famiglie a passeggio e anche più di una persona intenta a fare compere. Un cuore della città "vivo" a 360° per la felicità di tanti maceratesi che sono tornati a frequentarlo ma anche e soprattutto per i commercianti che hanno riaccolto vecchi e nuovi clienti presso le attività.
Una vera e propria festa che è terminata, come da decreto, quando la Torre dei Tempi ha rintoccato le ore 18 e tutti i presenti nella piazza hanno potuto ammirare il carosello dei Magi dell'Orologio del Planetario prima di fare ritorno a casa.
Ecco alcune foto inviati dei cittadini e commercianti maceratesi dell'affollato sabato pomeriggio di Macerata.
Subisce alcune modifiche il programma del 9^ turno di Serie A2 Femminile di questa domenica
Rinviata la gara tra la Hr Cbf Balducci Macerata e Sorelle Ramonda Ipag Montecchio.
"In via del tutto precauzionale, in virtù delle disposizioni dell'ultimo DPCM, le rispettive società hanno concordato il rinvio a data da destinarsi", si legge in una nota ufficiale. Ci sarebbe un sospetto caso Covid nella Cbf Balducci, ma il tampone sarà effettuato non prima del prossimo lunedì: da qui la decisione di rinviare il match.
Oltre alla gara in questione, è stata rinviata anche la partita tra Futura Volley Giovani Busto Arsizio-Eurospin Ford Sara Pinerolo, inizialmente in programma per la giornata di domani.
L’innovazione nell’agricoltura porta notevoli benefici. È il caso dell’Istituto Agrario di Macerata dove, sei anni fa è stato realizzato un oliveto a filari con tecnica in Alta Densità, con la varietà Piantone di Mogliano.
Al secondo anno di produzione, questa settimana è stata effettuata una raccolta in continuo con una macchina semovente scavallatrice che permette di ridurre drasticamente i tempi di raccolta. In pratica, un ettaro di terra piantato a olivo viene lavorato in circa 2 ore, contro le 16 del metodo tradizionale. Questo macchinario è entrato nel mondo agricolo in sordina, ma oggi viene ampiamente usato per raccogliere l’uva in tantissime aziende anche del nostro territorio: ora è applicato pure in olivicoltura su questi innovativi impianti di oliveto.
Per impianti ad alta intensità si intendono quelli in cui il numero di piante per ettaro supera le 1000 unità. Tali densità sono state largamente superate in molte specie da frutto e anche per l’olivo si è arrivati a densità di 1600-2200 piante/ha. Il modello è stato pensato per agevolare la raccolta con macchine scavallatrici che lavorano in continuo, quindi le piante devono avere un’altezza massima di circa 2,50 m, tale da consentire il passaggio della macchina.
All’impianto si utilizzano astoni piccoli, 50-60 cm di altezza, assicurati a un tutore che serve a imporre la forma eretta alla pianta. Nei primi due anni le legature sono eseguite più volte durante la stagione per accompagnare correttamente lo sviluppo in altezza dell’asse principale; negli anni successivi le potature sono eseguibili a macchina (topping e hedging), mentre le operazioni manuali sono semplici e volte a mantenere la cima ben isolata ed eliminare le branche che assumono calibri troppo elevati, che potrebbero spezzarsi al passaggio della scavallatrice. Il sistema normalmente necessita di irrigazione o fertirrigazione per il proprio mantenimento, come succede per gli altri fruttiferi allevati in sistemi intensivi.
Questa tecnica innovativa ha portato a una forte espansione dell’olivicoltura mondiale ed è stata adottata su 100.000 ettari in soli dieci anni dalla sua comparsa, con previsione di arrivare a 250.000 nei prossimi anni (Mateu et al., 2008).
L’olivicoltura in Alta Densità non soppianterà di certo quella tradizionale degli impianti specializzati a bassa densità, in quanto non in tutte le aree, esposizioni dei terreni e qualsiasi varietà si adattano a questa forma di allevamento, ma certo allarga le opportunità dell’imprenditore agricolo di fare reddito.
L’IIS “Giuseppe Garibaldi” amplia sempre più il bagaglio tecnico di competenze e di saperi, in modo da favorire i diplomati nell’inserimento nel tessuto imprenditoriale marchigiano, nazionale e internazionale, o per porsi in modo brillante verso l’Università.
Paola Ballesi è il nuovo presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Istituzione Macerata Cultura Biblioteca e Musei, designata dal sindaco Sandro Parcaroli insieme ai nuovi componenti Sofia Cingolani, Francesca Coltrinari, Maria Stefania Gelsomini e Mauro Mazziero. Confermato nel ruolo di direttore il dott. Gianluca Puliti, dirigente del servizio Cultura.
La scelta del sindaco Parcaroli è determinata dalla volontà di fare di Macerata il fulcro culturale del territorio marchigiano e nazionale puntando su professionalità accreditate da solidi curricula ed esperienze specifiche e specialistiche nei vari settori d’interesse dell’Istituzione che si sono messe a disposizione a titolo del tutto gratuito.
L’impegno dell’Amministrazione è infatti quello di rendere vivi e maggiormente fruibili al più ampio pubblico e di ogni età i luoghi delle istituzioni culturali, dalla biblioteca ai musei, dove ogni cittadino e ogni ospite possa sentirsi accolto e godere del patrimonio culturale che gli appartiene. Le riconosciute professionalità dei nuovi componenti dell’Istituzione sono la prima garanzia per una programmazione coinvolgente e di ampio respiro, che coniughi conservazione e tutela con la valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale, la didattica museale con la produzione culturale legata alla ricerca contemporanea sia sul versante letterario che delle arti visive.
Paola Ballesi
Laureata in Filosofia all’Università di Macerata, ha insegnato Estetica all’Accademia di Belle Arti di Macerata, dove dal 1989 al 2001 ha ricoperto la carica di direttrice. Dal 2002 al 2011, è stata docente di Estetica delle Arti Visive all’Accademia di Brera, Milano, svolgendo anche l’incarico di Presidente del Nucleo di Valutazione. A partire dal 1995 fino al 2008 ha affiancato l’impegno nelle Accademie di Belle Arti con quello di docente universitario presso l’Università di Macerata in qualità di Professore a contratto per gli insegnamenti di Critica d’arte e di Storia dell’arte contemporanea, svolti rispettivamente nella facoltà di Beni culturali e di Economia. Storico e critico d’arte, già membro del Consiglio dei Curatori della Pinacoteca di Macerata dal 1993 al 2008, è curatore e organizzatore di eventi e mostre ed ha all’attivo numerosi saggi e monografie, con particolare riguardo per il territorio marchigiano. Nel 2017 ha ricevuto il titolo di “Marchigiano dell’anno”
Sofia Cingolani
Funzionario archeologo DIREZIONE REGIONALE MUSEI MARCHE-MiBACT. Direttrice del Museo Archeologico Statale di Ascoli Piceno e del Museo Archeologico Statale di Cingoli. Archeologa e dottore di ricerca in Archeologia dell’Africa romana del Maghreb e della Cirenaica. Ha al suo attivo una monografia e circa 60 lavori scientifici di carattere archeologico su riviste scientifiche italiane e internazionali. A partire dallo studio della ceramica si occupa dei processi di assimilazione, integrazione e trasformazione alla base dello sviluppo delle comunità delle due opposte sponde dell’Adriatico tra l’età classica e l’età romana, inoltre, dall’analisi di alcuni casi studio, del ruolo dei luoghi di culto nell’ambito dei processi formativi delle città romane nelle Regiones V e VI adriatica; dello studio del teatro romano di Pollentia-Urbs Salvia e della statuaria di età imperiale romana. Si occupa infine di gestione e attività di valorizzazione di musei e luoghi della cultura.
Francesca Coltrinari
Professore associato di Storia dell’Arte moderna nel Dipartimento di Scienze della Formazione, dei Beni Culturali e del Turismo dell’Università di Macerata, è membro del comitato scientifico di EUM (Edizioni Università di Macerata), del collegio docenti del dottorato in “Education, Cultural Heritage and territories” e vicedirettore della Scuola di Specializzazione in Beni storico-artistici UNIMC. Ha al suo attivo la partecipazione e organizzazione di numerosi convegni e progetti di ricerca, fra cui il progetto internazionale Visualizing Nationhood, Roma (2015-2018) e i simposi internazionali su Lorenzo Lotto a Madrid, Museo del Prado (2018) e Loreto, Museo Pontificio (2019). Le sue ricerche e le numerose pubblicazioni, riguardano soprattutto la storia dell’arte dell’Italia centrale fra XV e XIX Secolo. Si occupa inoltre di musei e patrimonio culturale diffuso, attraverso attività di catalogazione scientifica e valorizzazione (mostre, convegni, conferenze) con particolare interesse per Macerata e il suo patrimonio storico-artistico.
Maria Stefania Gelsomini
Laureata in Lettere classiche, con Master in Guida Parchi Archeologici e corsi di formazione per Operatori Beni Culturali e Promoter del Territorio, ha sempre lavorato nell’ambito della produzione culturale volgendo i propri interessi professionali in diversi settori. Giornalista pubblicista, ha collaborato con Il Messaggero e Cronache Maceratesi, ma anche con testate nazionali come il Giornale, La Verità, Itinerari. Percorsi & Weekend, occupandosi di cronaca, cultura, spettacoli, turismo, recensioni liriche e letterarie, ha anche diretto la rivista d’arte L’Aperitivo illustrato, partecipato alla stesura di diverse guide enogastronomiche best-seller. (Newton & Compton, De Agostini) e raccolto le memorie del maestro Wladimiro Tulli. Ha fondato il primo studio giornalistico associato delle Marche e curato numerosi uffici stampa. È responsabile comunicazione e promozione della casa editrice Liberilibri, per la quale cura anche una rubrica sul portale Filodiritto. Ha ideato e organizzato rassegne letterarie in collaborazione con Musicultura e Macerata Opera Festival.
Mauro Mazziero
Diplomato all’Accademia di Belle Arti di Macerata con la prima tesi in Restauro elaborata sotto la guida di Federico Zeri, ha seguito il suo istinto creativo coltivato anche grazie ad un lungo e proficuo sodalizio artistico con Wladimiro Tulli. Artista eclettico, è pittore, incisore, fotografo, ceramista, restauratore e raffinato conoscitore delle tecniche, della storia e delle emergenze artistiche del territorio. Esperto di tecniche di comunicazione multimediale, dal 2017 è direttore artistico del Mugellini Festival di Potenza Picena. Ha all’attivo numerose mostre personali e collettive, sue incisioni sono presenti nella collezione dell’Albertina Museum di Vienna e in altri prestigiosi musei.
“È Magnifico rettore, non ancora Papa”
Mario Adinolfi, presidente nazionale del Popolo della Famiglia, interviene nella querelle che sta opponendo in questi giorni il rettore dell’Università di Macerata Francesco Adornato alla professoressa Clara Ferranti (Leggi qui). Il rettore è stato chiamato in causa da alcuni studenti molto critici con la Ferranti. Adinolfi risponde: “Il rettore dovrebbe occuparsi di difendere la libertà d’espressione della professoressa Ferranti anziché accusarla di oscurantismo e di ‘supponenza fideistica’. Leggo che Adornato nelle sue dichiarazioni si spinge anche a spiegare come andrebbe vissuta la fede, in che maniera andrebbe esternata, da cosa dovrebbe essere animata e che atteggiamento bisogna che il cristiano debba avere davanti all’aborto. Gli ricordo che Papa Francesco ha più volte definito l’aborto come un crimine, arrivando a spiegare che è ‘come assoldare un sicario’.
Ora, capisco le ambizioni di Adornato - prosegue Adinolfi - ma gli consiglio di volare più basso e soprattutto non ci insegni come vivere la nostra fede. Adornato è magnifico rettore, non ancora Santo Padre. Il Popolo della Famiglia nazionale si stringe attorno alla professoressa Ferranti, ancora una volta offesa nella sua libertà di non occultare le proprie convinzioni. Evidentemente a Macerata si insegna agli studenti a diventare perfetti abitanti della Fattoria degli Animali che George Orwell scrisse per descrivere quei regimi ideologici in cui a chiacchiere tutti gli animali sono uguali, ma poi nei fatti alcuni animali sono più uguali degli altri. Così alcune idee alla moda possono essere espresse, altre secondo studenti e rettore vanno tacciate di oscurantismo. Noi, come sempre, combattiamo per la libertà di tutti ma non tollereremo oltre che venga lesa la nostra”.
“È Magnifico rettore, non ancora Papa”
Nuovi casi Covid nelle scuole della Provincia di Macerata. Questa volta a chiudere è il plesso "De Amicis" a Macerata.
Il provvedimento, da parte dell'Asur e del sindaco Parcaroli, è stato preso a seguito dei numerosi casi registrati alla scuola primaria, dove cinque classi sono in quarantena.
La didattica a distanza è stata attivata per le classi 1a 2a e 5a, fino al 10 novembre, mentre per le classi 3a e 4a fino all'11 novembre. Sono 65 gli alunni coinvolti.
Cambio alla guida della Questura di Macerata: Vincenzo Trombadore prenderà il posto di Antonio Pignataro.
Trombadore arriva da Roma, dove lascia l'incarico della direzione centrale della Polizia stradale, ferroviaria, delle comunicazioni e per i Reparti speciali della Polizia di Stato, per approdare nel capoluogo e assumere il nuovo ruolo.
Antonio Pignataro è questore di Macerata dal 2018, quando aveva sostituito Vincenzo Vuono. Si è distinto per la lotta senza quartiere allo spaccio di sostanze stupefacenti che attanagliava Macerata. Tra le sue battaglie anche quella contro la cannabis light che ha portato alla chiusura di un negozio che vende tali prodotti (primo provvedimento in Italia) . Ora è tempo di una nuova sfida per Pignataro, l'avvicendamento avverrà il primo dicembre.
Negozi aperti anche di domenica e nuovi orari.
"L’ Associazione Commercianti Centro Storico di Macerata ed i suoi associati hanno deciso che dal giorno 9 novembre e fino al 24 dicembre l’apertura pomeridiana dei propri negozi sarà anticipata alle ore 15,00.
Il sabato sarà rispettato il regolare orario, mentre la domenica è prevista l’apertura pomeridiana dalle 16,00 alle 20,00". Lo comunica il presidente dell'associazione Marcello Onofri.
"Questa nuova rimodulazione degli orari di apertura - spiega Onofri - è stata decisa per venire incontro alle esigenze dei cittadini che potranno più facilmente accedere al Centro Storico considerando che la Ztl è stata di fatto sospesa dalle ore 6,00 alle ore 24,00 di tutti i giorni.
L’accesso è reso, inoltre, più agevole grazie alla possibilità di poter parcheggiare gratuitamente per un’ora in Piazza della Libertà esponendo il regolare disco orario.
Vogliamo anche ringraziare il Sindaco Sandro Parcaroli e la sua giunta per quanto stanno facendo per venire incontro, in questo particolare momento, alle necessità delle attività commerciali del Centro Storico e di tutta la città".
"L'aborto è peggio della pedofilia? Non ho detto questo, sono entrambi due atti gravi, mie parole fraintese". Si è difeso così Don Andrea Leonesi, raggiunto dalle telecamere di Pomeriggio 5, la nota trasmissione televisiva condotta da Barbara D'Urso. Il vicario del vescovo, protagonista dell'omelia che ha sollevato un vespaio di polemiche, ha poi svicolato alle incalzanti domande dell'inviata, fuggendo in macchina senza fornire ulteriori risposte.
La troupe di di Pomeriggio 5 era questa sera in diretta da Macerata, fuori dalla chiesa dell'Immacolata dove ha raccolto le reazioni di alcune persone presenti.
Praticamente unanime da parte degli intervistati la presa di distanza dalle parole del parroco, definite inaccettabili da una giovane, che ha anche promosso una petizione per far allontanare Don Andrea Leonesi dalla parrocchia.
"Parole sicuramente sbagliate, ma che andrebbero argomentate", ha chiosato un altro degli intervistati.
In conclusione di trasmissione Barbara D'Urso ha poi invitato Don Leonesi a raccontare la "sua verità" in studio. Vedremo se l'invito della conduttrice sarà accolto dal parroco.
"Non possiamo cadere nello schematismo uguale e contrario del 'boicottare la Chiesa dell’Immacolata'. Non abbiamo bisogno di guerre di religione e non bisogna caderne in tentazione". Così il rettore dell'Università di Macerata, Francesco Adornato, si è rivolto con una lettera ai rappresentanti dell'associazione "Officina Universitaria" che ne avevano richiesto una presa di posizione - a nome della comunità studentesca - dopo che la professoressa Unimc Clara Ferranti si è esposta a difesa dei contenuti dell'omelia di Don Andrea Leonesi.
In una missiva indirizzata al loro Rettore i rappresentati di "Officina Universitaria" si dicevano profondamente urtati dalle dichiarazioni della professoressa che "relegano il femminismo ad un semplice capriccio, ignorando il tortuoso percorso di conquista dei diritti che c’è dietro, portando alla luce una visione della società arretrata e patriarcale, travisando le parole dei Testi Sacri per rafforzare l’idea di necessaria sottomissione della donna all’uomo".
"Non solo, con le sue pesanti affermazioni, la docente insulta apertamente gran parte della platea studentesca con tutti i giorni si interfaccia - si leggeva ancora nella lettera - . Come studentesse, come donne e come femministe ci sentiamo offese dalle sue parole, che lasciano trapelare un vero e proprio giudizio nei confronti di quelle che potrebbero benissimo essere le scelte di sue alunne. Parla, inoltre, di “sinistroidi” e definisce “oscurantisti della società civile” tutti quelli che difendono il diritto all’aborto, perché - ricordiamo alla docente - di “diritto” si tratta, al contrario dell’infanticidio, reato con cui lei stabilisce un termine di paragone. Come Officina Universitaria riteniamo che il ruolo del docente non finisca al termine della lezione, ma che esso continui anche fuori dalle mura universitarie".
Di seguito, proponiamo il contenuto integrale della risposta che il rettore Adornato ha inviato agli studenti e alle studentesse:
"Carissime studentesse e carissimi studenti,
Voi ben sapete dell’attenzione e della cura che l’Ateneo e il Rettore rivolgono alla componente studentesca del corpo accademico e quanto costante e fruttuoso sia il nostro dialogo. Un dialogo basato sul rispetto reciproco, anche quando le posizioni si rivelano divergenti. Anzi, abbiamo considerato le differenze un valore su cui fondare e irrobustire il nostro percorso formativo e la nostra crescita durante gli studi universitari.
Comprendo l’esigenza di rappresentare la Vostra opinione in difesa degli ideali di laicità (dello Stato e dell’Università) ed è un bene che lo abbiate fatto anche con passione, con la stessa passione con cui scrivo a Voi, davanti ad un pensiero semplificato e culturalmente fragile in cui noi tutti ci siamo imbattuti.
La supponenza fideistica non aiuta al confronto e, in quanto tale, non richiede né smentite, né prese di posizione. Su quest’ultimo punto, rispetto al precedente episodio svoltosi in un’aula universitaria, è fuori luogo intervenire perché trattasi di una individuale espressione di pensiero, magari oltraggiosa, che va affrontata sul piano culturale.
Non possiamo cadere nello schematismo uguale e contrario del “boicottare la Chiesa dell’Immacolata”.
Non abbiamo bisogno di guerre di religione e non bisogna caderne in tentazione. Abbiamo bisogno di coesione e di fiducia reciproca. L’Università, e l’Ateneo di Macerata in particolare, è un luogo laico per definizione che non sopporta l’oscurantismo, ma lo oltrepassa, illuminandolo di proposizioni culturali inclusive, che, invece dell’altezzosità dogmatistica, ricorrono al dubbio e all’umiltà.
La fede religiosa non va sbandierata con vessilli o spirito crociato, quanto invece deve essere animata dalla comprensione dell’altro e, in questo caso, dalla comprensione di quanto possa essere dolorosa per una donna la scelta di abortire, ancorché la legge lo consenta.
Carissime studentesse e carissimi studenti, capisco la Vostra indignazione e ne sono solidale.
Reagite, però, come raccomandava Tacito: “sine ira et studio”.
Con l'affetto di sempre,
Il Vostro Rettore"
Il Comune di Macerata, in collaborazione con l'Azienda Pubblica Servizi alla Persona Ircr, mette in campo il progetto di solidarietà “Pronto, ci siamo!”, un servizio per essere al fianco dei cittadini e affrontare in maniera più agevole questo periodo di emergenza sanitaria.
Si tratta di uno sportello di orientamento rivolto all’intera popolazione per tutte le necessità che emergono a causa della delicata situazione epidemiologica da Covid 19, un servizio in grado di offrire risposte concrete grazie anche alla sinergia con le tante associazioni che operano a Macerata, in diversi ambiti, ma anche uno spazio di ascolto e di accoglienza.
Obiettivi di “Pronto, ci siamo!”, che risponde al numero 0733.263026, sono infatti il contrasto al senso di solitudine, fornire supporto e informazioni mirate e infine quello di mettere in rete le risorse presenti nel territorio.
Gli operatori di “Pronto, ci siamo!” sono a disposizione per informare i cittadini sui servizi attivi, per indirizzare verso i giusti canali le richieste di chi ha bisogno, per mettere in rete interventi di supporto alle attività quotidiane. I cittadini, ad esempio, hanno la possibilità di avere informazioni sui servizi funzionanti nel proprio quartiere, dalle farmacie agli esercizi commerciali, compresi i supermercati, che offrono la consegna dei beni a domicilio o magari chiedere supporto per il pagamento delle utenze e così via.
Lo sportello è attivo fino al 31 dicembre, con possibilità di proroga in base all’evoluzione dell’emergenza, dal lunedì al venerdì dalle 9 del mattino alle 18 e il sabato dalle 9 alle 13
Dopo il sopralluogo della scorsa settimana per verificare le condizioni tecniche dell’area, lunedì prossimo 9 novembre, verrà allestito il cantiere che darà il via ai lavori di restauro della ex casa del custode dei Giardini Diaz – una costruzione del 1888 eseguita all’epoca dall’ingegnere Giuseppe Tambroni - che ospiterà una sede museale.
L’assessore ai Lavori pubblici Andrea Marchiori d’intesa con l’assessore alla valorizzazione del patrimonio Silvano Iommi, il dirigente dei Servizi tecnici del Comune di Macerata Tristano Luchetti, l’architetto Luca Schiavoni che ha firmato il progetto di recupero, Raoul Rossi in rappresentanza delle ditte che hanno vinto l’appalto dei lavori Zacconi e Stacchio e il coordinatore della sicurezza Maurizio Fedeli, hanno visionato l’area e cercato le soluzioni più logiche e meno impattanti per l’insediamento del cantiere.
Verranno effettuati tutti i lavori edili e impiantistici, comprese tutte le opere necessarie al restauro dell'edificio, con l'eliminazione delle partizioni e finiture interne incongrue, il restauro delle facciate, delle coperture e di tutti i serramenti, il consolidamento statico delle murature e dei solai in funzione del nuovo uso e il miglioramento antisismico, l'istallazione degli impianti elettrici e di sicurezza, di riscaldamento e raffrescamento, idrici, antincendio e antintrusione.
Per ottenere con il recupero dell'immobile un organismo funzionalmente idoneo alla nuova destinazione, rendendo accessibili al pubblico tutti gli ambienti dell'edificio, è prevista anche la realizzazione di un collegamento interno, oggi non presente, tra il piano terra e il piano seminterrato da realizzare, unitamente all'istallazione di un ascensore per il superamento delle barriere architettoniche all'interno della ex torretta Enel, con la realizzazione di un volume esterno contenente nella parte interrata anche i servizi igienici. Per l'abbattimento delle barriere architettoniche tra il piano terra e il piano primo dell'edificio principale è stata prevista una piattaforma elevatrice.
L’investimento, già approvato e previsto nell’ambito del programma ITI - Innova Macerata finanziato dal POR FESRMarche 2014-2020, è di 1.270.000,00 euro.
Macerata piange la scomparsa di Giuseppe Molini. All'età di 87 anni si è spento questa notte per le complicanze dovute all'aver contratto il Covid-19.
Giuseppe, da molti conosciuto semplicemente come "Peppe", era molto noto in città: lo si vedeva spesso girare con il suo fedele bastone in centro storico.
Aveva una passione sfrenata per il ciclismo e per la sua amata lirica. Ogni anno organizzava a Villa Potenza la commemorazione dei caduti di tutte le guerre, una ricorrenza a cui era molto legato.
Ricorda Carlo Babini, un altro dei fondatori della moderna stagione lirica sull'infuocato fronte strategico del botteghino e della cassa: "Peppe era un vero mecenate per dirla con Pierluigi Pizzi. Appassionato del melodramma, fan del grande Frznco Corelli, aveva istituito a sue spese un Premio che attribuiva ogni anno ad un protagonista assoluto che si esibiva in quell'estate allo Sferisterio. Poteva essere il quadro o la scultura di grande firma, o un oggetto prezioso, ma sempre molto apprezzato dal 'mostro sacro' di turno ingaggiato di volta in volta da Perucci".
E naturalmente alle cerimonie organizzate nel pieno della Stagione lirica collaborava il braccio destro di Perucci, l'indimenticabile Gian Paolo Projetti.
Aggiunge, commosso, Babini: "Ma c’è di più: Peppe era sempre pronto a dare generosamente una mano. Quante notti volontariamente trascorreva in bianco a vigilare volontariamente contro eventuali malintenzionati nei pressi dell'Attrezzeria dell'Arena. Che a quei tempi produceva quasi in toto, 'in casa' le scenografie delle opere. Suppellettili ed altro spesso lasciati senza possibile adeguata custodia per mancanza di personale.
Ed allora provvedeva lui, il caro Peppe".
Il quale da 'villarolo' verace finanziava per il resto dell'anno attività sportive e ricreative della 'sua' Villa Potenza.
Se ne va con Giuseppe Molini il cuore e l'anima di un maceratese d'altri tempi, 'innamorato' della città e del brand suo più prezioso: l'Arena Sferisterio.
Una triste notizia ha sconvolto questa mattina Macerata. Si è spento, a soli 48 anni, Marco Cialdella titolare del negozio "NewCom Telefonia", in via dei Velini.
Da due mesi Marco combatteva contro una grave malattia e la sua volontà è stata quella di avere accanto, per questo momento, solo i più stretti familiari.
"Vi chiediamo di salutarlo o di piangerlo o di dire una preghiera per lui da casa - hanno scritto la moglie e il figlio sui social, dove stanno ricevendo numerosi messaggi di condoglianze -. Vorremmo organizzare una raccolta fondi a nome di Marco a favore della ricerca scientifica e per il reparto di oncologia di Macerata, se qualcuno di voi ci può aiutare ve ne saremo grati".
La redazione di Picchio News si stringe attorno al dolore della famiglia.