Grande la soddisfazione manifestata dal Prefetto Flavio Ferdani, nella giornata di oggi, per il raggiungimento di un risultato importantissimo che vede l’inserimento della Prefettura di Macerata nel programma degli interventi di ricostruzione, riparazione e ripristino delle opere pubbliche con un finanziamento pari a 11.788.741 euro.
Un edificio che da sempre rappresenta uno dei monumenti più significativi della storia e della vita cittadina, la cui ristrutturazione permetterà di restituire maggiore valore a tutto il centro storico della città" ha sottolineato il Prefetto che, per l'occasione, ha voluto ringraziare il Commissario Straordinario Giovanni Legnini per il leale e costruttivo dialogo istituzionale.
"L’avvio dei lavori di ristrutturazione dell’immobile, ubicato nella piazza principale del centro storico della città, rappresenterà un contributo fondamentale alla valorizzazione della città e una positiva ricaduta sia culturale che di bellezza non disgiunta da effetti positivi per il territorio ed il suo tessuto produttivo - ha aggiunto il Prefetto -. Un segnale importante non solo per la ricostruzione, ma anche per la popolazione Maceratese e per la città che riacquisirà tra i sui beni di elevatissimo pregio un immobile di rilevante valore storico artistico monumentale consentendo un’importante accelerazione nel processo di "rigenerazione "del centro storico di Macerata".
Una notizia di importanza fondamentale, che segue, a distanza di pochi giorni, quella dell’imminente sottoscrizione del verbale di consegna dei locali destinati all’ufficio Immigrazione della Questura che avrà luogo il prossimo 26 novembre.
Dal 25 novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, fino al 10 dicembre, Giornata dei diritti umani sono molteplici ed importanti gli incontri e celebrazioni organizzate per sensibilizzare la nostra comunità verso l’eliminazione della violenza contro le donne ed il sostegno dei diritti umani.
L’Amministrazione comunale partecipa, illuminando il 24 novembre sera di rosso lo Sferisterio, al progetto di sensibilizzazione #neancheperfinta del Teatro Regio di Parma per dare voce e sostegno a tutte le donne che in questo periodo particolarmente difficile si sono sentite sole e supporta il progetto nazionale per dire No alla violenza contro le donne con “Orange the World” promosso da UNWomen insieme al Soroptimist International Italia con #orangetheworldecidoio illuminando di arancione sempre lo Sferisterio il 25 novembre ed il 10 dicembre.
“Molte, per fortuna, le iniziative e le organizzazioni e associazioni che sensibilizzano tanti soggetti, tra i quali i giovani. Sono loro – affermano l’assessore all’Istruzione Katiuscia Cassetta e ai Servizi sociali Francesca D’Alessandro - le nuove generazioni quelle che dovrebbero essere maggiormente coinvolte in un nuovo modello educativo che rispetti ogni essere umano, ogni forma di vita e soprattutto chi la vita l’accoglie, ossia le donne.
Dal report 2019 della Polizia di Stato ogni 15 minuti si verificano reati di violenza. Essa si può manifestare in dinamiche diverse e in contesti culturali e socio economici di ogni livello, concretizzandosi in comportamenti celati tanto quanto evidenti, più sofisticati e capaci di demolire la dignità femminile anche senza sfiorare fisicamente il corpo della donna e, talvolta, senza che la vittima ne abbia immediata consapevolezza.”
“Diventa, pertanto, dovere di tutti, soprattutto di noi amministratori – proseguono Cassetta e D’Alessandro - contribuire per creare un sistema che educhi i giovani a saper riconoscere i comportamenti cosiddetti “sentinella”, perché la violenza, spesso va in progressione, in modo da agire prima che si verifichino conseguenze irreparabili, sradicando la cultura della violenza e promuovendo l’educazione all’affettività.
Nella convinzione che ogni violenza su una donna sia il risultato di un fallimento educativo, promuove le varie attività didattiche tese all’approfondimento del fenomeno, alla conoscenza sono lodevoli e meritano tutto il sostegno e l’appoggio di una pubblica amministrazione attenta e partecipe.
Per questo sosterremo, non solo oggi, ma durante tutto l’anno le iniziative che sensibilizzano ed educano, che aiutano ad una maggiore consapevolezza, ad avere il coraggio di raccontare, denunciare e poi ripartire grazie ai Centri Anti Violenza che offrono supporto e consulenza e sostegno concreto.
Soprattutto ora in questo periodo di pandemia da coronavirus, in cui le restrizioni adottate hanno spesso significato per molte donne vittime di violenza un ulteriore aggravamento del problema.
Allora davvero insieme, tutti, donne e uomini di buona volontà, teniamo alta l’attenzione, captiamo ogni segnale e soprattutto guidiamo ed educhiamo all’ascolto, alla comprensione, al rispetto.
Ogni forma di intervento, come il Protocollo d’Intesa contro la Violenza di Genere firmato lo scorso anno e che ha tra i suoi quaranta firmatari nel nostro territorio Ambito Territoriale n.15, anche il Comune di Macerata, va sostenuto e reso attivo con tutte le attività di sensibilizzazione e prevenzione, nelle scuole come in ogni altro contesto sociale ed educativo.
Accogliamo – concludono gli assessori Cassetta e D’Alessandro - , pertanto, l’invito del Sindaco Parcaroli, come Presidente del Comitato dei Sindaci a partecipare al convegno “ In rete contro la violenza” del 25 novembre e sosteniamo la diffusione nelle scuole del cortometraggio prodotto dall’ATS 15 “ Quando è primavera”.
Si è svolto, martedì 24 novembre 2020, il primo di una serie di incontri con la Polizia locale e gli studenti del Convitto nazionale di Macerata, per sensibilizzare sull’importanza del rispetto delle norme del codice della strada.
Impariamo a fare strada è il titolo di questa iniziativa inserita nel curricolo di Educazione civica e promossa dalla scuola in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Macerata, che è stata presentata dagli assessori all’Istruzione, Katuscia Cassetta, e alla sicurezza, Paolo Renna, insieme al comandante della Polizia locale, Danilo Doria, nel corso del primo incontro con gli studenti.
Gli amministratori hanno espresso ai ragazzi e agli insegnanti l’affetto e il sostegno nell’attuale situazione di difficoltà che si trovano a vivere per l’emergenza Covid-19 e la vicinanza, come adulti e comunità educante, per guidarli, sostenerli e proteggerli, anche partendo da iniziative come quella avviata oggi.
In particolare l’assessore Cassetta ha sottolineato “l’attenzione dell’Amministrazione verso i giovani alunni per accompagnarli nel percorso di crescita civica affinché siano esempio per altri ragazzi e siano, loro stessi, promotori di buone pratiche e del rispetto delle norme, a partire da quelle del codice delle strada".
Nel merito, l’assessore Cassetta ha messo in evidenza l’aspetto culturale di questa iniziativa “per far sì che si instauri un rapporto di fiducia e collaborazione tra la Polizia locale e i giovani, per una diversa percezione della divisa”.
Il valore delle iniziative che rafforzano la cultura della legalità e del rispetto delle regole è stato sottolineato anche dall’assessore Renna che ha ricordato la sua esperienza personale e “l’arricchimento ricevuto dal conoscere il lavoro delle Forze dell’Ordine attraverso iniziative della scuola in tal senso".
Il corso, organizzato con la collaborazione della prof.ssa Paola Caschera, è tenuto dal sostituto commissario Marzia Paulini, insieme all’assitente Maria Marrocchella e al sovrintendete Luca Toso del Comando Polizia locale di Macerata, che opereranno per dare indicazioni teoriche e pratiche per una buona condotta in strada da parte dei ragazzi, che hanno accolto con entusiasmo questa iniziativa e attendono con curiosità l’inizio delle attività pratiche all’esterno previste per la prossima primavera.
Fabriano | Contromano sulla superstrada, lei tenta la fuga ma le telecamere la incastrano„
Viaggia contromano lungo la Strada Statale 77: uomo bloccato dalla Polizia.
Protagonista della singolare vicenda un uomo alla guida di una Fiat Punto bianca che intorno alle 21:20 della serata odierna ha imboccato dalla parte opposta, l'uscita di "Civitanova zona industriale" della Statale 77 "della Val di Chienti", percorrendola in direzione monti.
Il distratto conducente ha guidato per circa 20 km facendo lo slalom tra le altre autovetture che stavano procedendo invece nella direzione opposta, che tra fari abbaglianti e suoni di clacson, hanno provato ad avvertire l'uomo della manovra azzardata che però ha continuato,non curante della gravità della situazione, la sua corsa.
Sono stati proprio gli altri automobilisti a segnalare l'accaduto alle Forze dell'Ordine ed infatti subito dopo è stata una volante della Polizia della Questura di Macerata a bloccare l'uomo in prossimità dell'uscita di Sforzacosta.
Nei tempi difficili che viviamo, quotidianamente assillati da informazioni spesso apportatrici di ansie e smarrimento, si accoglie volentieri qualche buona notizia, quando, come la seguente, auspica un ritorno alla normalità; forse piacerà agli abitanti del territorio, in particolare a quelli che hanno sempre coltivato la creatività e amato la conoscenza.
L'Amministrazione Comunale di Tolentino, nel trentennale della fondazione, ha dotato la locale Università delle Tre Età UNITRE di una nuova sede, per sopperire a quella persa nel recente sisma; essa si trova nei locali dell' ex-mattatoio, rinnovati e ristrutturati. Con questo, l'Amministrazione Comunale di Tolentino, si allinea a quanto avviene nelle grandi città ove, gli ex-mattatoi si riconvertono in spazi artistici e culturali. La Dott.ssa Laura Mocchegiani, esperta archivista, ci informa che il mattatoio fu costruito nel 1922, a ridosso dello spazio in cui sino al 1920 si apriva sulle mura una delle porte di Tolentino: la Porta Da Capo.
A conclusione si comunica che, essendo numerose le attività promosse dall'Associazione, esse continueranno a svolgersi anche al Politeama della città, con tutti gli adeguamenti tecnici atti alla fruibilità delle lezioni contemporaneamente in due diversi spazi. L'acquisizione della nuova sede rinforza la ferma determinazione dell'UNITRE a riprendere le sue attività non appena sarà possibile ed opportuno.
Incontro tra musica e pittura ha da sempre affascinato artisti, musicisti, filosofi e scrittori, soprattutto per capire la connessione tra arte e suoni, tra colori, emozioni e note musicali.
Carlo Iacomucci e Roberto Cavallo: due artisti che si incontrano e, fondendo la loro arte, ricca di estro, musica e colori, danno vita ad una performance artistica, in cui i dipinti dell’uno sono accompagnati da una piacevolissima composizione musicale dell’altro, mettendo in evidenza la dimensione universale e trascendente dell'arte, che non si può contenere dentro recinti o confini.
Incisore e pittore l'uno, musicista e percussionista l'altro: due personaggi che si completano e intersecano l'uno nell'altro, avendo la stessa idea comune dell'arte. Entrambi gli artisti, attraverso l’interconnessione fra colore e musica, trasportano lo spettatore in una dimensione lirica e onirica, che trascende la realtà quotidiana e va verso l'infinito. Carlo Iacomucci, utilizza con sapiente maestria colori e segni su tela e su carta per rappresentare figure, gocce, tracce e oggetti immersi in vortici ventosi, che rappresentano realtà virtuali e reali al tempo stesso. Roberto Cavallo, invece, attraverso un lavoro di ricerca che riguarda l'associazione fra suoni e colori, utilizza la musica e il ritmo per accompagnare forme d'arte e concetti carichi di contenuti. Entrambi si servono della potente forza espressiva dell’arte: Iacomucci utilizza le immagini per rappresentare l'intima connessione della natura con la realtà che lo circonda, mentre Cavallo utilizza le note musicali, per dare voce a pensieri e concetti attuali e contemporanei, creando immagini ricche di significati in una piacevole danza fluttuante nello spazio. I due artisti si completano a vicenda, perché l’uno dà voce, con le sue note ritmate, alle immagini dell’altro. Iacomucci è l'occhio curioso dell'artista, che si affaccia sul mondo e ne capta il bene e il male, mentre Cavallo, rappresenta l’orecchio che rende, udibili e concreti, i concetti e i pensieri che hanno sede nella sua mente. Quando si scrive musica ispirata da un’immagine o da una tonalità di colore, basta un momento per creare un’emozione e tracciarla su di uno spartito; così come dall’ascolto di un brano, frutto di ritmi sincopati e armonici, nasce l’idea di un dipinto o di una creazione artistica.
In Cavallo troviamo un tipo molto particolare di musica, in cui si esalta soprattutto l’aspetto “fisico” delle note: esse vengono viste non soltanto come suoni, ma anche come ritmo e cadenza. Si tratta, nello specifico, di una forma di melodia visiva, cioè una sorta di fusione fra pittura e musica, che potrebbe anche chiamarsi “pittura musicale”. In pratica, attraverso l’associazione fra suoni e colori, l’immagine artistica, ma soprattutto il colore, diventa composizione musicale multimediale.
È sulla base di queste tematiche che si basa il progetto “Composizioni multimediali”, incontro tra l’arte del Maestro Carlo Iacomucci e la musica di Roberto Cavallo, che insieme hanno dato vita ad una performance unica e particolarissima. Mentre le note della musica di Cavallo si diffondono nell’aria, Iacomuci disegna forme astratte giocando su colori, forme e chiaroscuri dinamicamente modificati dalla melodia, ricca di sonorità e ritmi jazz e sincopati che lasciano spazio alla percezione personale del maestro. L’armonia del componimento multimediale è perfetta tanto che, come traspare dal video (fruibile sul canale YouTube), colori e note sembrano incontrarsi e così, i colori ricchi di vitalità, caldi, freddi, vivaci e irrequieti si mescolano sulla tela seguendo le note della performance musicale di Cavallo. Praticamente, il colore è il ‘veicolo’ con cui vengono portate a destinazione le emozioni che, successivamente, il musicista traduce in toni e vibrazioni sonore.Con questo componimento multimediale, quasi come in un gioco, Cavallo ha voluto provare a raccontare le emozioni attraverso immagini e musica, con un risultato assolutamente bello e gradevole.
Parte il progetto di orientamento per il nuovo anno scolastico 2020-21. L’Istituto Agrario di Macerata, data la situazione nazionale di emergenza sanitaria, ha progettato una serie di attività, da svolgersi in sicurezza, rivolte agli studenti e alle proprie famiglie per far conoscere la scuola e l’offerta formativa e facilitare la scelta del percorso di studio dopo la terza media.
Sabato 28 e domenica 29 novembre sono in programma le prime due giornate di Scuola Aperta che prevede, oltre alla presentazione degli indirizzi di studio, la visita alle strutture dell’Istituto. Nel rispetto delle norme anti-Covid per il contenimento del contagio, la visita, che si svolgerà in presenza, sarà esclusivamente su prenotazione e in piccoli gruppi. Sei i turni complessivi giornalieri, quattro al mattino (8:30 / 9:30 / 10:30 / 11:30) e due nel pomeriggio (14:30/15:30).
Prenotazione online nella pagina dedicata sul sito della scuola: www.iisgaribaldimacerata.edu.it. Per informazioni: 339-2906653 (lunedì, mercoledì e ve-nerdì 12.00-13.30), orientamento@agrariamacerata.org.
Il calendario di Scuola Aperta prevede anche quattro giornate a dicembre (sabato 5 e domenica 6; sabato 12 e domenica 13) e altrettante a gennaio 2021 (sabato 9 e domenica 10; domenica 17 e domenica 24).
Tra le altre attività in aggiunta, l’IIS “Garibaldi” di Macerata, propone degli incontri online sulla piattaforma TEAMS con alunni e famiglie, in cui verranno proiettati video di presentazione della scuola e verranno fornite tutte le informazioni richieste. In questo caso si procede sempre su prenotazione per le giornate di giovedì 10 e martedì 15 dicembre, mercoledì 13 e venerdì 15 gennaio 2021, sempre dalle 18 alle 19.
Inoltre, la scuola propone l’iniziativa Studente per un giorno, ovvero la partecipazione per una mattinata alle attività didattiche in presenza (eventualmente online se è attivata la didattica digitale integrata).
Sul sito della scuola è presente la pagina “Orientamento per iscrizioni anno scolastico 2021/2022” che contiene le informazioni riguardanti le attività di orientamento.
Per info: http://www.iisgaribaldimacerata.gov.it.
Una lunga trattativa che si è conclusa nelle scorse settimane con Intesa Sanpaolo chiamata dall'Antitrust a cedere su tutto il territorio nazionale 486 filiali e 134 punti operativi a Bper Banca, nell'ambito dell'acquisizione di Ubi. La situazione che si è determinare, con riferimento diretto alle Marche, è stata affrontata nel corso di un incontro in videoconferenza tra il Presidente del Consiglio regionale, Dino Latini, e le rappresentanze sindacali dei bancari (Fabi, Firsi - Cisl, Filca - Cgil, Uilca, Unisin).
Nelle Marche a essere interessate direttamente al passaggio di proprietà sono 117 strutture (75 filiali e 42 punti operativi), di cui 39 in provincia di Ancona, 10 in quella di Ascoli Piceno; a seguire 13, 23 e 32 rispettivamente per quelle di Fermo, Macerata e Pesaro.
"Le preoccupazioni espresse riguardano non solo il mantenimento dei livelli occupazionali, - spiega la Regione - ma anche la salvaguardia delle professionalità e il rapporto che il nuovo sistema bancario instaurerà con la realtà economica marchigiana, fino ad oggi abituata ad interagire con strutture di differenti dimensioni e già duramente provata da quanto accaduto negli ultimi anni, a partire dal terremoto fino all'emergenza pandemica. Evidenziata la necessità, essendo in essere tutti gli strumenti più idonei, di prevedere un polo direzionale per l'Italia centrale".
"E' evidente che eserciteremo - sottolinea il presidente Latini - un monitoraggio costante per quanto riguarda l'evolvere della situazione. Come convenuto nel corso dell'incontro, scriveremo una lettera a Intesa Sanpaolo, Bper e Banca d'Italia per rappresentare le problematiche salienti e l'intenzione è anche quella di avviare un'interlocuzione con la Regione per la concretizzazione di uno specifico protocollo d'intesa".
Obiettivo dichiarato dal presidente è anche quello di evitare che: "questo passaggio vada ad interferire con la capacità d'interazione del mondo economico e non determini difficoltà per quanto riguarda il tessuto sociale, che ha delle caratteristiche specifiche con affidamenti di media consistenza".
(Fonte: ANSA)
Convocato in videoconferenza per il 30 novembre e il 1° dicembre, alle 17,45, il prossimo Consiglio comunale di Macerata. Anche questa volta per lo svolgimento delle sedute consiliari, a causa dell’emergenza epidemiologica da Covid – 19, è stata scelta la piattaforma Zoom Meeting che permette di fare interagire un numeroso gruppo di persone tra loro.
I lavori potranno essere seguiti in diretta streaming nel sito istituzionale http://webtv.comune.macerata.it/ così come le votazioni che avverranno in forma telematica.
Ad aprire i lavori del Consiglio, lunedì 30 novembre, alle 17 sarà l’interrogazione presentata dal consigliere Alberto Cicarè di Strada comune - Potere al popolo in merito a misure adottate e da adottare per fronteggiare l'emergenza Covid e la loro pubblicizzazione. A seguire verranno discusse le delibere sugli indirizzi generali per la nomina, la designazione e la revoca dei rappresentanti del Comune negli organi amministrativi delle società partecipate, degli enti pubblici vigilati e degli enti di diritto privato in controllo pubblico e sul bilancio consolidato del 2019.
L’assise comunale prenderà poi in esame due ordini del giorno, il primo presentato dal consigliere Alberto Cicarè (Strada comune – Potere al popolo) in merito a un tetto per chi ne ha bisogno e l’altro della consigliera Ninfa Contigiani (Pd) e firmato anche da altri rappresentanti della minoranza sul 25 novembre 2020.
Nel caso in cui la seduta del 1° dicembre dovesse andare deserta, la seconda convocazione è fissata per il 3 dicembre alle 17.45.
Assoluzione per Stefano Santoni. Il consulente del lavoro di Porto Recanati è stato sollevato dall'accusa di aver diffamato il presidente dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro della provincia di Macerata Riccardo Russo con la sentenza emessa lo scorso 13 novembre dal Tribunale di Macerata.
Federico Simonelli, in funzione di giudice di appello in sede penale, ha assolto Santoni in quanto "il fatto non costituisce reato". Lo si accusava di aver inviato a tutti gli iscritti all'ordine professionale della Provincia di Macerata una lettera dai contenuti diffamatori contro Russo in cui era presente la copia di una condanna emessa dal Giudice di Pace di Macerata che aveva inflitto al medesimo Riccardo Russo la multa di 1000 euro per i reati di lesioni personali e minaccia compiuti nei confronti di Stefano Santoni durante una seduta del consiglio dell'ordine.
Per questi fatti Santoni era stato condannato, il 3 dicembre del 2018, dal Giudice di Pace di Macerata, dr.ssa Alessandra Maria Guarnieri. Tale decisione è stata impugnata e, tramite l'avvocato Olindo Dionisi, Santoni ha ottenuto dal Tribunale di Macerata l'annullamento della condonna nonché l'assoluzione.
La Virtus Pasqualetti Macerata è campione d'Italia di ginnastica artistica maschile. Si tratta del terzo trionfo nella storia della società presieduta da Giorgio Luzi (dopo quelli del 2013 e del 2016).
La compagine allenata dal tecnico Sergiy Kasperskyy si è imposta nella finale andata in scena al Palavesuvio di Napoli.
La nuova formula a scontri diretti ha permesso a Paolo Principi, Andrea Cingolani, Matteo Levantesi e Filippo Castellaro di sfoderare tutto il loro talento. Nella semifinale di ieri Macerata aveva sconfitto la lanciatissima Ginnastica Salerno (vincitrice degli ultimi due campionati) e oggi ha avuto la meglio nell’atto conclusivo a tre: trionfo con 29 punti speciali, lasciandosi alle spalle la Pro Patria Bustese di Ludovico Edalli e Ares Federici (23 punti) e la Giovanile Ancona di Lay Giannini (20 punti, ieri i dorici avevano eliminato la quotata Spes Mestre e oggi si sono trovati un po’ a corto di uomini).
Si tratta di un tricolore forse giunto un po' a sorpresa, ma ampiamente meritato da questa formazione di assoluto spessore tecnico: orgoglio della città capoluogo e di tutta la provincia.
"Caro Questore , non mi e' difficile immaginare la tristezza che la Sua partenza sta creando nella popolazione della provincia di Macerata. - sono queste le prime parole della lettera scritta dall'ex Presidente del Tribunale Gianfraco Coccioli in omaggio ad Antonio Pignataro - Sin dal Suo arrivo tutti noi abbiamo compreso che ne sarebbe scaturito un beneficio per il territorio , dal punto di vista dell'ordine pubblico , della prevenzione e della repressione dei reati. Eravamo tutti disorientati dai fatti gravissimi che si erano succeduti. Mai nella città di Macerata era accaduto che una povera ragazza fosse uccisa e con modalità tanto eclatatamente brutali ed animalesche da attirare anche l'attenzione dei giornali stranieri .
Mai in citta' un ragazzo , in preda all'odio razziale , ne aveva percorso le strade a colpi di pistola. Mai la città , prodiga nell'accoglienza degli immigrati, aveva dovuto subire l'affronto dell'ingratitudine manifestata con il radicamento nel suo territorio di gruppi nigeriani dediti alla spaccio, per giunta in zone centrali , un tempo tranquille. Ecco , grazie alla Sua presenza ed al Suo instancabile lavoro , le cose sono cambiate . Sui misfatti hanno avuto il sopravvento la Sua passione istituzionale ed il Suo spirito di servizio. I miglioramenti sono subito apparsi significativi e la gente li ha percepiti immediatamente. Si e' sentita piu' sicura, perche' ha compreso che la citta' stava tornando ad essere tranquilla, come prima, grazie anche alla Sua costante presenza fisica sul territorio, garantita da Lei, encomiabilmente, sin dal Suo insediamento.
Gli abitanti non dimenticheranno mai quanto benefica sia stata la Sua sagace attivita' di Questore dinamico ed attento alle esigenze della collettivita' Non mi meravigliano affatto,dunque, i numerosi e meritati attestati di stima rivolti nei Suoi riguardi - ja concluso Coccioli - A Roma portera' il bagaglio delle Sue eccellenti doti professionali e sono certo che gliene verra' dato atto con concreti riconoscimenti. Quando tutto questo incredibile e drammatico periodo sara' semplicemente un doloroso ricordo, mi fara' piacere incontrare nuovamente Lei e tutti gli altri ruoli istituzionali . Colgo l'occasione per ringraziarLa , ancora una volta, per le attenzioni costantemente rivolte da Lei e da tutta la polizia della provincia maceratese nei confronti dell'istituzione giudiziaria".
Il prossimo 25 novembre sarà la Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.
"La Giornata Internazionale – recita l'agenzia ONU-ITALIA - è stata istituita partendo dall’assunto che la violenza contro le donne sia una violazione dei diritti umani». Occorre sensibilizzazione, dunque. Occorre una nuova cultura. E occorrono strumenti idonei. Come i Centri antiviolenza.
Elisa Giusti, coordinatrice dei servizi antiviolenza della Cooperativa sociale IL FARO di Macerata, ci racconta la situazione. Il Centro, con sede in piazza Mazzini, 36, con i bracci operativi che sono la Casa rifugio a indirizzo segreto e la Casa in semi-autonomia, ha visto crescere la richiesta di interventi. Se negli anni scorsi la frequenza delle donne era di circa una ottantina l'anno, i primi mesi del 2020 hanno fatto registrare il passaggio a circa 150 donne: più del doppio, cioè, già nei primi otto mesi.
"Donne – spiega la Giusti – che arrivano non solo dalla provincia ma anche da fuori regione". Sono persone che scelgono da sole, oppure sono inviate dal numero nazionale antiviolenza 1522, dai servizi sociali, da avvocati, dalle forze dell'ordine. L'iter è il seguente: il primo approccio è quasi sempre telefonico; successivamente ci si incontra personalmente per capire cosa è accaduto alla donna, quali le sue richieste, e dare le prime informazioni; quindi, in caso di necessità, viene offerto un supporto psicologico e una eventuale consulenza legale per capire i successivi passi da compiere. Ogni prestazione è gratuita e nel rispetto della sua privacy. Ogni azione viene concordata insieme alla donna stessa perché ogni scelta passa attraverso il suo consenso.
Qualora si arrivi alla denuncia per maltrattamenti o peggio, scatta anche un piano di protezione.
La dottoressa Giusti entra nel dettaglio: "Le situazioni più difficili – spiega – riguardano la violenza psicologica: la svalutazione della donna, il suo controllo, il suo possesso, l'oppressione. Poi, spesso accade che nel “ciclo della violenza” l’uomo avverta che sta perdendo il controllo sulla donna e agisce allora con violenza fisica; poi prova vergogna, pentimento, chiede scusa e di seguito ricomincia la spirale violenta che potrebbe aumentare». E spessissimo aumenta. "Ai primi 'no' della donna, si passa così ai pizzicotti, alle spinte, agli schiaffi, alle botte». Un accrescersi di violenza che potrebbe sfociare nel peggio. Se il supporto, l'incontro, la protezione sono più che necessari, è imprescindibile, aggiunge la coordinatrice del CAV, una estesa opera di sensibilizzazione. È su tale binario che si muovono le operatrici del Centro incontrando studenti e scolaresche, e usando con loro anche strumenti tecnologici, ad esempio il video realizzato per un progetto con il Dipartimento Pari Opportunità, dal titolo 'Ciak, si gira contro la violenza'. Quest’anno, nel mese di Novembre, ogni venerdì vengono effettuate interviste a persone qualunque per capire come si muove la società e i suoi valori: "Ne scaturisce – spiega Elisa Giusti – uno spaccato e una lettura del territorio".
Altro punto ineliminabile: la campagna che punta all'emancipazione femminile.
La Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne sarà anche l'occasione per dare sempre più consistenza al Protocollo di rete antiviolenza provinciale, firmato nel 2019, che vede insieme numerosi soggetti sociali, culturali, istituzioni e forze dell'ordine.
"Portare avanti la rete è anche il nostro obiettivo – conclude la coordinatrice – con la convinzione che dalla violenza contro le donne si può uscire ma bisogna farlo insieme".
A conclusione di un lungo e faticoso iter processuale iniziato nel 2014, il Tribunale di Macerata per 94 infermieri ha riconosciuto il tempo di vestizione e svestizione come tempo di lavoro e pertanto da retribuirsi.
"Ancor prima di ogni valutazione legale, mi piace chiarire che la soddisfazione più grande consiste nell'aver visto riconoscere un diritto ad una categoria che mai come oggi è sollecitata per via dell'emergenza sanitaria dovuta al Covid -19 è in prima linea nel garantire l'assistenza sanitaria ai malati con i rischi di contagio che tutti conosciamo. Infatti, le operazioni di vestizione e svestizione sono quanto mai indispensabili per garantire la sicurezza verso i pazienti e i lavoratori stessi. Correttamente il Giudice ha riconosciuto che il tempo impiegato per espletare queste operazioni fosse tempo di lavoro e quindi da retribuirsi - afferma l'Avv. Daniele Stacchietti del foro di Fermo che cosi aggiunge - Nello specifico la sentenza riconosce un tempo di vestizione e passaggio di consegne per 15 minuti complessivi a turno per i turnisti e di 10 minuti complessivi per i diurnisti, che non è sicuramente poca cosa se lo si moltiplica per il numero di turni che ogni singolo infermiere ha svolto in passato e oggi svolge alle dipendenze dell'Asur Marche e ciò sino ai limiti della prescrizione retroagendo dall'anno 2008".
"Mi preme ringraziare gli iscritti del Sindacato Nursind della Provincia di Macerata per la fiducia concessami spero ripagata ed in particolar modo la segretaria provinciale, Elisabetta Guglielmi, e tutto il direttivo per il prezioso ed incessante lavoro svolto a sostegno di questo diritto finalmente riconosciuto - Continua la Segretaria Provinciale Nursind Macerata.E’ davvero significativo il riconoscimento soprattutto in questo momento in cui indossare le ormai 'conosciute' tute, gli occhiali protettivi, le mascherine e le visiere che sono divenuti strumenti inseparabili ed indispensabili per combattere questa battaglia. La pandemia ha palesato in maniera incontrovertibile il valore degli infermieri, un valore più volte espresso dal Nursind, legato in maniera imprescindibile al concetto di salute che può sussistere solo in relazione al numero congruo di infermieri, alla loro formazione e professionalità. Abbiamo chiesto anche il riconoscimento agli operatori sanitari assegnati ai reparti Covid del tempo necessario per le operazioni de vestizione e vestizione, tempo che si è ovviamente allungato a causa della necessità di dover indossare tutti i DPI utili alla protezione e a fine turno per la corretta e delicata operazione di svestizione".
L’Amministrazione provinciale ha approvato due progetti esecutivi del valore complessivo di 5.460.000 euro per i lavori di adeguamento sismico del Liceo Artistico “G. Cantalamessa”, che si trova in via Cioci a Macerata.
Un intervento molto corposo che è diviso in due stralci distinti, con canali di finanziamento diversi, ma che necessariamente sono coordinati tra di loro.
Il primo progetto esecutivo, che ha definito compiutamente l’intervento da realizzare dal punto di vista architettonico, strutturale e impiantistico, prevede l’inserimento di ritegni dissipativi nell’edificio, ovvero delle travi che hanno la capacità di migliorare la risposta sismica dell’intero stabile. Il Liceo Artistico si sviluppa su un terreno di forte dislivello e pertanto è organizzato per macro-corpi, quattro per la precisione, più la palestra, disposti a quote altimetriche differenti, per seguire le curve di livello del pendio. I vari corpi sono poi collegati da una scala centrale.
Questo primo stralcio ha un valore di 860mila euro e viene finanziato con i fondi della regione Marche destinati all’edilizia scolastica.
A questo lavoro si aggiunge il secondo progetto di ben 4,6 milioni di euro, reso possibile grazie alla partecipazione, da parte della Provincia di Macerata, a un avviso del Ministero dell’Istruzione (MIUR) per interventi in materia di edilizia scolastica, per la gestione dei fondi strutturali per l’istruzione e l’innovazione digitale. Questo secondo stralcio, per quanto riguarda la fattibilità economica, è stato infatti inserito nel portale del MIUR per la richiesta di finanziamento nell’ambito degli interventi di manutenzione straordinaria ed efficientamento energetico delle scuole superiori di province e città metropolitane. Dopo la sua approvazione, con decreto del Presidente, la Provincia lo ha incluso tra gli interventi riferiti al bilancio dell’Ente 2021.
In questo caso, il progetto prevede tutti gli interventi di adeguamento sismico dei vari corpi, oltre alla palestra e alla scala di emergenza, con opere di demolizione e ripristino, nonché la realizzazione della nuova scala centrale che collega i corpi stessi.
“Anche questo intervento, molto importante sia sotto il profilo finanziario sia per le sue finalità, testimonia l’attenzione massima e il costante impegno dell’Amministrazione provinciale verso l’edilizia scolastica - afferma il Presidente Antonio Pettinari - per la realizzazione dei lavori di manutenzione straordinaria e, soprattutto, per la ricerca dei canali di finanziamento. Per il primo stralcio sono state già avviate le procedure burocratiche per l’appalto, e nelle prossime settimane si inizierà analogo iter per il secondo progetto. Il crono-programma, le modalità e i tempi degli interventi saranno condivisi con il dirigente scolastico”.
E’ quanto accaduto il 19 Novembre durante una riunione in video conferenza tra l’Azienda AV3 e i sindacati, richiesta dagli Rsu Nursind sull’emergenza Covid e dalle altre sigle sindacali.
Ricostruiamo i fatti: Il Nursind, sindacato delle Professioni Sanitarie, ha richiesto tempo fa una riunione dedicata per discutere dell’emergenza Covid ma l’Azienda ha risposto che non essendo firmatari del CCNL la richiesta poteva avvenire solo tramite Rsu dell’Area Vasta 3. Quindi è stata inoltrata la richiesta di riunione alla RSU senza mai ricevere riscontro.
"L’azienda, contattata per vie brevi, ci aveva assicurato un incontro dedicato e cosi è arrivata la convocazione - fanno sapere dal Nursind - Le sigle sindacali presenti nella RSU dell’AV3 nel frattempo, hanno però fatto richiesta di riunione non a nome della RSU ma come singole OO.SS. Iniziata la riunione, appena dopo l’introduzione del Direttore di Area Vasta e dopo alcuni interventi, ho chiesto la parola per segnalare le varie criticità che gli iscritti Nursind mi avevano posto all’attenzione ma immediatamente il responsabile della O.S. Cigl ha fatto presente alla Direzione che la riunione era stata richiesta non dalla RSU ma dalle sole Organizzazioni Sindacali, pertanto la RSU non aveva diritto di parola. L’Azienda ha controbattuto difendendo il ruolo fondamentale della partecipazione all’incontro da parte dei componenti RSU, ma dopo il ma dopo che le sigle sindacali hanno dichiarato che avrebbero abbandonato la riunione se si fosse proceduto dando parola al Nursind, l’Azienda nel rispetto formale del regolamento non ha concesso il diritto di parola.
"Una situazione paradossale, assurda e incomprensibile - tuonano - Per quale motivo le altre sigle sindacali non vogliono che il Nursind parli? Di cosa hanno paura? Il Nursind è orgogliosamente non firmatario di un contratto collettivo ha tolto la sicurezza di una indennità giornaliera con perdite di 150 euro al mese, che impone il concorso ogni 5 anni ai Coordinatori e che non tiene conto del riconoscimento professionale. Un contratto che impone lo straordinario obbligatorio. Questo non abbiamo firmato, e siamo soddisfatti di non aver svenduto la professionalità dei colleghi per 40 euro al mese. O forse hanno paura del cospicuo numero degli infermieri, in Area Vasta 3 oltre 520 che hanno capito l’importanza di essere iscritti e rappresentati da un sindacato di categoria che ha la sola bandiera del Nursind?".
"La nostra voce serviva per evidenziare che gli ospedali si stanno svuotando per aprire nuovi moduli al Covid di Civitanova, i P.S. della Provincia lavorano con estrema fatica per la grave difficoltà a ricoverare i pazienti, con personale costretto a turni stressanti. In alcuni reparti ospedalieri non sono stati ridotti i letti ma solo il personale - sottolinena il Nursid - Volevamo segnalare tante questioni sollevate dai colleghi come ad esempio chiedere la modalità di rotazione del personale, la garanzia della riapertura dei reparti momentaneamente chiusi, chiedere percorsi per non far perdere ai lavoratori l’indennità giornaliera, il riconoscimento di indennità di malattie infettive negli ambiti Covid, chiedere di far processare i tamponi anche nei giorni festivi, o di estendere le Prestazioni Aggiuntive e tante altre situazioni".
"Nulla di tutto ciò abbiamo avuto l’opportunità di chiedere ed argomentare - dichiarano - L’atteggiamento ostile delle OO.SS. Cgil, Cisl, Uil è a dir poco vergognoso e inspiegabile perché tralasciando ogni argomentazione poco lusinghiera che non appartiene allo stile di questo Sindacato non si sono fatti gli interessi dei lavoratori":
"Non ci faremo spaventare da questi atteggiamenti ma è chiaro che restiamo profondamente delusi e tristi - precisa il Nursind - È un momento molto delicato per tutti, dispiace assistere alla solita strumentalizzazione da parte dei pochi che ovviamente parlano senza toccare con mano la nostra realtà lavorativa e qualche volta senza informarsi con i diretti interessati. Siamo in un momento dove le critiche sterili non servono, noi siamo a pronti a tutelare e a proporre ribadendo con forza e legittimità che la RSU è la massima espressione della volontà dei lavoratori".
Come ogni 21 novembre, i militanti del gruppo ecologista la Foresta che Avanza hanno celebrato la tradizionale Festa dell’Albero piantando centinaia di alberi in tutta Italia o donandoli a Comuni e scuole.
Nonostante il particolare momento per l'Italia, costretta a un nuovo lockdown, gli attivisti della FCA hanno voluto "ricordare agli esponenti dell’Intellighenzia nostrana che è estremamente controproducente fiaccare l’animo degli italiani seminando paura e attuando terrorismo psicologico mei loro confronti, affiggendo in contemporanea uno striscione che recita: Seminare alberi e non terrore".
La risposta della Foresta che Avanza è stata quella di non fermarsi davanti a lockdown ed emergenza, disseminando alberi anche quest’anno su tutto il territorio nazionale come simbolo di rinascita, fermezza e solidità. "Il verde degli alberi rinfrancherà di certo l’animo degli italiani, i quali dovranno essere capaci di traghettare la nazione fuori da questa ennesima crisi" conclude la nota.
"Oggi la Regione Marche, come il resto del Paese, sta attraversando una seconda terribile emergenza sanitaria, che sta drasticamente sconvolgendo la vita di tutti. Le strutture ospedaliere regionali sono in grossa difficoltà ad arginare un numero di ricoveri sempre crescente. In questa fase così difficile e delicata, non è il momento di puntare il dito contro qualcuno, per facili strumentalizzazioni, ma occorre essere tutti uniti contro il nemico comune ed a supporto del personale medico, paramedico ed infermieristico, a cui va tutto il nostro ringraziamento per l’enorme ed impagabile lavoro che stanno svolgendo per salvare vite umane". È quanto afferma, in una nota, il segretario provinciale dem Francesco Vitali dopo l'ultima bagarre social di cui si sono resi protagonisti l'ex assessore regionale Angelo Sciapichetti e l'attuale Vice Presidente del Consiglio Regionale Gianluca Pasqui (leggi qui).
Il suo intento, chiaramente, è quello di abbassare i toni: "Ci saranno tempi e modi per giudicare le azioni della Giunta Regionale e degli altri amministratori nazionali e locali, ma non è questo il momento - dice -. Ritengo del tutto fuori luogo discutere ora del Piano Sanitario regionale o dell’opportunità (o meno) di realizzare gli ospedali di primo livello; oggi è importante concentrare tutte le forze presenti sul territorio, per garantire immediatamente un servizio sanitario in grado di reggere l’onda d’urto del contagio".
"La nuova Giunta Regionale, con il supporto delle altre istituzioni locali, ha il dovere di attuare misure incisive in grado di arginare la seconda ondata di contagi che nelle Marche sembra essere persino peggiore della prima - aggiunge Vitali -. Occorre una gestione coraggiosa, che dia risposte al tempo stesso tempestive ed autorevoli. Occorre investire sul personale medico e paramedico, dare adeguate risposte al mondo produttivo, industriale, commerciale della Regione, sapendo che nonostante il presumibile imminente arrivo del vaccino, la Regione dovrà convivere con il virus per un periodo di certo non breve".
"L’obiettivo di uscire indenni da questa emergenza sanitaria è impervio e denso di ostacoli; come una nave in mezzo a due scogli si dovrà navigare a vista, cercando da un lato di evitare un’incontrollata impennata dell’epidemia e dall’altro di ridurre per quanto possibile gli effetti negativi sull’economia e sull’occupazione. Si auspica pertanto una collaborazione vera ed unitaria nelle istituzioni e tra le istituzioni (senza guardare il colore della casacca), attraverso la quale adottare una strategia comune ed a beneficio di tutti" conclude il segretario Vitali.
"C’è chi mi ha voluto dipingere come un sindaco che «taglia solo nastri» come se, prendere parte alle inaugurazioni e dare il proprio sostegno a chi decide di aprire un’attività nella nostra città – soprattutto in questo difficile periodo per il nostro Paese - fossero comportamenti di cui doversi vergognare. Rispondo che se potessi tagliare un nastro al giorno sarei un sindaco felice e soddisfatto perché vuol dire che c’è chi decide di investire nel tessuto cittadino ed economico di Macerata".
È quanto afferma il sindaco Sandro Parcaroli a margine della doppia inaugurazione alla quale ha preso parte nella mattinata odierna, insieme all’assessore regionale Mirco Carloni, al presidente della Camera di Commercio delle Marche Gino Sabatini, alla presidente di Coldiretti Marche Maria Letizia Gardoni e agli assessori comunali.
Prima il taglio del nastro del Mercato Coperto di Campagna Amica Coldiretti in corso Cavour e successivamente quello del Panificio Carnevali a Villa Potenza: "Alle due nuove realtà - sottolinea il sindaco - va il mio più grande in bocca al lupo e quello di tutta l’Amministrazione comunale. Con l’occasione torno a ripetere l’invito fatto alcune settimane fa soprattutto in vista del Natale: acquistiamo nei nostri negozi, nelle botteghe artigiane, in quelle che da sempre sono le eccellenze della nostra città".
Il prossimo 26 novembre, al termine di un percorso particolarmente travagliato, avverrà la consegna dei locali da destinare a nuova sede dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Macerata.
Nell'occasione verranno firmati i verbali di consegna anticipata della struttura di Piediripa alla presenza di qualificati rappresentanti della Prefettura, della Questura, dell’Agenzia del Demanio, del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, della ditta appaltatrice e della direzione lavori.
Grandissima la soddisfazione manifestata dal Prefetto Flavio Ferdani per il raggiungimento di un risultato che vede concretizzarsi, dopo mesi di intensa attività di dialogo e fattiva collaborazione con l’agenzia del Demanio e le altre parti istituzionali e private che hanno preso parte al processo istruttorio, l’aspettativa di una sede dignitosa per gli operatori della Polizia di Stato.
Nella precedente, sita in via Prezzolini, vi erano infatti erbacce alte sino a due metri mentre il viale d'ingresso era invaso dai rami caduti dagli alberi (leggi qui).
La nuova struttura assicurerà una maggiore funzionalità degli uffici garantendo sia un miglioramento significativo del benessere organizzativo e lavorativo del personale sia un innalzamento della qualità delle prestazioni agli utenti finali del servizio.
"Un esempio virtuoso di buona amministrazione - ha evidenziato il Prefetto - che, consentirà finalmente al personale della Polizia di Stato e dell'Amministrazione civile di operare in una sede più moderna e più efficiente al servizio delle Istituzioni e a garanzia della sicurezza della collettività".