Trentamila euro di finanziamento per dare sostegno alle persone e alle famiglie fragili che, a causa della pandemia, hanno visto peggiorare le già precarie condizioni di vita. Lo ha deliberato nei giorni scorsi la Giunta comunale seguendo l’intervento dell’assessorato alle Politiche Sociali del Comune coordinato dal vice sindaco Francesca D’Alessandro.
"Oggi le famiglie si trovano in estrema difficoltà a causa della pandemia; bambini e ragazzi non hanno avuto l’opportunità di frequentare, nella maggioranza dei casi, attività sportive, di sostegno ai compiti, attività ricreative o di socializzazione – ha osservato l’assessore D’Alessandro -. Massima attenzione e sostegno dunque ai nuclei familiari e soprattutto all’infanzia e all’adolescenza, fortemente provate e deprivate di quella ricchezza esperienzale così necessaria per una crescita equilibrata".
"Per molti bambini e ragazzi c’è stato un annullamento delle relazioni con gli educatori; abbiamo assistito, a seguito delle norme ministeriali, alla sospensione della frequenza dei centri di aiuto ai compiti, dei momenti di aggregazione e delle attività ludiche e sportive – ha continuato l’assessore -. La stessa situazione è stata evidenziata nelle relazioni tra adulti e, laddove le coppie erano soggette a tensioni relazionali, si sono viste costrette a mantenere rapporti che, con la convivenza forzata in casa, hanno visto aumentare la conflittualità".
"È per questa serie di motivi che l’intervento si rivolge in modo particolare alle famiglie con minori in situazione di fragilità educativa e relazionale o segnalati dal contesto scolastico per il rischio di esclusione scolastica o difficoltà di accedere all’utilizzo dei supporti tecnologici per la didattica a distanza – ha aggiunto la D’Alessandro -. Infine il sostegno è indirizzato anche alle persone che hanno visto aggravata la loro già precaria condizione socio-economica e psicologica a causa dell’emergenza Covid e non riescono a far fronte ai bisogni essenziali".
"Il tutto è volto a potenziare una rete di supporto per le famiglie e le persone in difficoltà volta a creare una reale inclusione sociale grazie al lavoro dei Servizi Sociali del nostro Comune" ha concluso l’assessore.
Macerata piange la scomparsa di Ubaldo Luchetti, storico avvocato della città, spentosi ieri all'età di 82 anni a seguito di un malore. A darne il triste annuncio sono la moglie Anna Grazia e i figli.
Il rito funebre si svolgerà lunedì 10 maggio alle ore 15:00 nella Chiesa dell'Immacolata di Macerata, muovendo dall'Obitorio dell'Ospedale di Macerata.
La salma di Ubaldo verrà poi accompagnata al cimitero di Mogliano.
Scenaria, il Festival della Scenografia di Macerata, diretto dal maestro e premio Oscar Dante Ferretti, presenta in anteprima, in un filmato sul sito www.scenariafestival.it, l’innovativo allestimento virtuale dell’opera “Pagliacci” di Ruggero Leoncavallo che andrà in scena al teatro Carlo Felice di Genova a ottobre. Per la prima volta in Europa verrà utilizzata la realtà aumentata per la messa in scena di un’opera lirica.
Un’opera presentata e promossa da Claudio Orazi, maceratese come Dante Ferretti, alla guida per undici anni dello Sferisterio di Macerata e di tanti altri importanti teatri d’opera italiani e oggi Soprintendente del Teatro Carlo Felice di Genova. Il suo lavoro sul teatro di regia e sulle nuove frontiere dello spazio scenografico ne fanno un punto di riferimento certo nel panorama mondiale.
“Sperimenteremo l'immissione della realtà aumentata come elemento per una nuova concezione scenografica. – Ha affermato Claudio Orazi- Vogliamo guardare in avanti tornando alle origini del teatro come il luogo dello sguardo, luogo della percezione condivisa tra una scena e il pubblico, luogo della comunicazione per eccellenza che ha bisogno, nel cambio dei linguaggi dell’era del cyberspace, di nuovi orizzonti condivisi. Tramite uno sguardo che collega il cuore con la scena e la scena con l'invisibile sperimenteremo nuove frontiere del linguaggio scenografico.”
Il nuovo allestimento scenico di “Pagliacci” viene presentato in anteprima dal regista e scenografo dell’opera Cristian Taraborrelli, in un filmato di Fabio Massimo Iaquone.
“La realtà aumentata mi dà la possibilità di poter mutare ambienti, scenografie, inseguire e sottolineare i sentimenti dei cantanti – ha spiegato Cristian Taraborrelli - grazie alla tecnologia è possibile modificare e adattare le inquadrature e quindi le scenografie in base all'angolo di visione delle telecamere. Il mio sogno è quello di avere una scenografia per ogni azione e per ogni momento dell’opera, di andare oltre lo spazio scenico, una scenografia in qualche modo infinita. Frammenti sconfinati di natura tra i muri che attraversano le forme, riflessi che interrogano architetture che si espandono, un nuovo spazio tridimensionale emozionale, con punti di vista diversi, in cui i cantanti vivranno le loro molteplici vite osservati dalle camere live, sguardi digitali che raccontano l'opera.”
Nel filmato, visibile su www.scenariafestival.it, Cristian Taraborrelli racconta, il suo innovativo allestimento scenico virtuale, gli studi scenici preparatori e le potenzialità che questa nuova tecnologia permette di ottenere, grazie alla visione contemporanea di diversi punti di vista e una scenografia che supera i limiti del palco. Un progetto sperimentale realizzato in collaborazione con Rai Cultura.
Pubblicata la graduatoria del Bando dello Sport 2020 Misura 7 a sostegno della ripresa delle attività sportive nelle aree colpite del sisma. Lo comunica l’assessore allo Sport, Giorgia Latini, che sottolinea: “La Regione, attraverso questa misura, sostiene i progetti che promuovono la pratica sportiva e l’attività fisico-motoria finalizzati alla promozione dello sport come valore aggregativo, sociale, educativo e formativo rivolto a tutte le fasce di popolazione di ogni età, in particolare ai giovani, per favorire la ripresa delle attività e il ritorno alla normalità nelle aree colpite dal sisma”.
Sono 20 le domande finanziate, per un totale di oltre 120 mila euro assegnati.
In graduatoria i Comuni di Ascoli Piceno, Servigliano, Offida, Venarotta, Folignano, Pioraco, Penna San Giovanni, Valfornace, Cessapalombo, Castorano, Loro Piceno, Montemonaco, Smerillo, Camerino, Appignano del Tronto, Belforte del Chienti, Treia, Serrapetrona, Mogliano, Monterinaldo.
La Misura è rivolta a sostenere progetti di promozione sportiva a favore delle amministrazioni comunali dell’area del terremoto e anche per iniziative progettuali “Plastic free”, gli eventi volti a sensibilizzare l’opinione pubblica su una delle più gravi emergenze ambientali dei nostri tempi quale l’inquinamento da plastica.
“Continuiamo a dedicare azioni e interventi al mondo dello Sport che rappresenta un settore fondamentale per la crescita della comunità per i valori educativi che trasmette ai giovani, e come pratica di prevenzione in tema di salute e benessere” conclude Giorgia Latini.
Seconda giornata della Coppa del Centenario e seconda vittoria per il Basket Macerata di coach Brachetti che, dopo un avvio in salita, riesce ad espugnare il PalaRisorgimento di Civitanova Marche con una prestazione di personalità e carattere in un incontro duro e spigoloso, come testimoniato dal 48-60 finale.
Partono subito forte gli 88ers trascinati da 9 punti di Pagliariccio nei primi 5 minuti, i maceratesi faticano a tenere il passo e scivolano fino al -11. I due liberi di Severini, a tempo scaduto, iscrivono il capitano biancorosso a referto e sanciscono la fine della prima frazione sul 18-13. Nel secondo periodo l’energico ingresso di Agostinelli rinvigorisce gli ospiti che cominciano a recuperare terreno sui civitanovesi. Squadre al riposo sul 30-28.
Il terzo quarto è la chiave di volta del match: la precisione dei padroni di casa cala drasticamente mentre i ragazzi di coach Brachetti assaporano il primo vantaggio del match con Agostinelli e Illuminati. Gli 11 punti di Severini nella seconda metà del periodo scavano un solco profondo e decisivo per la vittoria finale, presentando le due squadre agli ultimi 10 minuti sul 38-50. Fiato corto e storie tese nel finale, ma poche emozioni dal punto di vista sportivo con il Basket Macerata che controlla agevolmente fino alla sirena che sigilla il definitivo 48-60.
Tabellino
Civitanova: Antinori 3, Girotti 2, Poletti 5, Pagliariccio 11, Ferraro 2, Cicchitti L. 2, Gattafoni, Bovari 8, Pacioni 10, Marini, Malvestiti 2, Pelacani 3. All. Cicchitti P.
Macerata: Formentini, Spina 2, Tiberi 11, Alfonsi 5, Mogetta, Puliti ne, Agostinelli 11, Core 6, Severini 15, Illuminati 8, Centioni 2, Rischioni ne. All. Brachetti
Direttori di gara: Iacomucci e Mariani
Parziali: 18-13, 12-15, 8-22, 10-10.
Progressivi: 18-13, 30-28, 38-50, 48-60.
Usciti per 5 falli: Illuminati (Macerata)
Presentazione in strada anti covid, per la mostra “Fare spazio o della scultura”, che si è aperta alla storica galleria d’arte Puccini, Amia arte contemporanea, in via Bernabei 31, ad Ancona. Il critico Francesco Maria Orsolini, curatore dell’esposizione dei cinque autori marchigiani ha illustrato l’opera del noto artista Guido Armeni di Ancona-Falconara (ha esposto, giovanissimo, al Palazzo delle Esposizioni a Roma per approdare, dai vari paesi europei a Singapore e Hong Kong).
Poi di Pino Mascia, prof. dell’Accademia di Belle Arti di Urbino, con molte sue opere collocate in Italia, Germania e Stati Uniti; di Valerio Valeri, docente al liceo artistico Mannucci di Ancona, ha partecipato al Premio Marche 2018, come anche Mascia. Ecco le opere di Giulio Perfetti, pittore, grafico e fotografo e di Egidio Del Bianco (ha partecipato al Premio Marche 1994 e 2018), entrambi di Macerata, con molte mostre al loro attivo. La voglia d’arte, dopo le maggiori restrizioni della pandemia, ha contagiato molta gente, intervenuta tra i diversi artisti, che hanno ammirato le opere dei colleghi. Mostra organizzata dall’Amia, associazione marchigiana iniziative artistiche, in collaborazione con la Regione Marche, assessorato alla Cultura e Poliarte design, accademia di Belle Arti di Ancona.
Aperta fino al 29 maggio 2021 da mercoledì a sabato ore 17,30-19,30. Ingresso gratuito e contingentato.
Il Santo Padre Papa Francesco ha ricevuto , in udienza privata nella biblioteca del Palazzo Apostolico, monsignor Giancarlo Vecerrica insieme a quattro componenti del Comitato organizzatore del Pellegrinaggio Macerata-Loreto: Don Luigi Traini, Ermanno Calzolaio, Giacomo Ricciutelli e Daniela Fabiani.
È stata un’occasione unica e irripetibile, innanzitutto per la possibilità di consegnare al Papa il libro “Gli squilli di Francesco”, a cura di Daniela Fabiani, che raccoglie i testi delle sue telefonate rivolte ogni anno in diretta ai pellegrini, fin dal 2013. Questo incontro è stato desiderato per presentare ed affidare l’esperienza del Pellegrinaggio, che il Papa ha incoraggiato ed esortato a continuare.
Nel corso del colloquio è stato anche ripreso uno dei temi rilanciati più volte da Papa Francesco: “Peggio di questa crisi c’è solo il dramma di sprecarla”. Il Papa ci ha detto che da una crisi non si esce come prima, ma si può uscire o peggiori o migliori. Ritornare alla normalità è una frase “avvelenata”, perché la speranza non è nel tornare alla “normalità” solita, così come l’abbiamo sempre concepita e vissuta, ma nell’attraversare questa crisi costruendo una “normalità” nuova.
Il Pellegrinaggio quest’anno si svolgerà sabato 12 giugno nella forma di un gesto che sarà possibile seguire in diretta su TV 2000 alle ore 21.00 ed avrà come tema: “Quando vedo te, vedo speranza”.
Il Santo Padre ha accettato l’invito a continuare questa tradizione originalissima della telefonata in diretta.
Mercoledì in gara 3 la Med Store ha conquistato l’accesso alla semifinale, battendo per 3 a 1 l’Aurispa Libellula Lecce al Banca Macerata Forum. Domenica affronterà quindi l’HRK Motta di Livenza al Palazzetto dello Sport Grassato, ore 19, per la gara 1 di semifinale. I veneti hanno chiuso in testa il Girone Bianco, davanti a Porto Viro e proprio a Macerata, con i biancorossi usciti sconfitti nel corso della regular season in entrambi gli scontri; nei play off hanno invece avuto la meglio su Torino e Pineto.
Nella Med Store Macerata ci sarà voglia di riscatto per le sconfitte in campionato e di proseguire nel sogno promozione.
“È stata una partita spettacolare, bella da guardare e da giocare”, commenta il centrale Matteo Pizzichini, “Merito anche dell’Aurispa Libellula Lecce, hanno giocato con coraggio, a viso aperto, ci hanno sfidato su ogni pallone e portato in campo tanto agonismo. Noi ci alleniamo sempre per partite così, ringrazio lo Staff e la dirigenza per come ci hanno aiutati a preparare anche mentalmente la gara; prima dell’inizio, tra noi ci siamo detti che solo uniti saremmo riusciti a vincere e così è stato. Sfide tanto combattute si decidono nei momenti delicati e li abbiamo piegati a nostro favore, diverse delle situazioni più difficili le hanno risolte Calonico e Margutti, aiutandoci a uscirne fuori. Siamo orgogliosi di essere in semifinale e vogliamo continuare così, siamo pronti”.
Ora è il turno di Motta di Livenza, una squadra che conoscete, incontreranno una Med Store Macerata diversa da quella della regular season? “Rispetto alle due sfide passate siamo una squadra ancora più unita, scendiamo in campo in sei ma il gruppo ha la forza di più di trenta persone tra giocatori, staff, dirigenti; sentiamo una totale fiducia attorno a noi e questo fa la differenza. Loro sono una squadra aggressiva che ha fatto un ottimo campionato, ce li ricordiamo bene, noi risponderemo come sempre. È il bello dei play off, si incontrano le squadre più forti e dobbiamo dimostrarci migliori di tutti per arrivare fino in fondo”.
Quattro mesi con la grande produzione artistica di Tullio Crali a Palazzo Buonaccorsi, che riapre al pubblico dopo il periodo più difficile della pandemia. Oggi, venerdì 7 maggio, taglio del nastro per la mostra “Tullio Crali: tra cielo e terra” allestita nelle sale temporanee dei Musei civici, promossa dal Comune di Macerata e Macerata Musei, l’Associazione culturale FUTURCRALI con il patrocinio della Regione Marche.
All’inaugurazione, organizzata nel pieno rispetto delle norme anti contagio, hanno partecipato il sindaco Sandro Parcaroli, l’assessore alla Cultura Katiuscia Cassetta, la presidente del Comitato Tecnico Scientifico Macerata Cultura Paola Ballesi, la curatrice della retrospettiva Barbara Martorelli e la famiglia Bartolozzi Crali dell’associazione FUTURCRALI, il questore Vincenzo Trombadore, il prefetto Flavio Ferdani, gli onorevoli Tullio Patassini e Mauro Lucentini, il vice sindaco Francesca D’Alessandro, tutti gli altri componenti della Giunta oltre ad altre autorità della città.
La retrospettiva è dedicata a Tullio Crali, figura chiave del secondo futurismo e uno dei protagonisti del Novecento italiano. Dopo il successo ottenuto lo scorso anno alla Estorick Collection di Londra, la mostra Tullio Crali: a futurist life, a cura di Christopher Adams e Barbara Martorelli approda, anche se con un format diverso, a Macerata.
Cielo e terra sono le parole che raccontano e raccolgono in un’asciutta sintesi gli sconfinati orizzonti percorsi dalla ricerca sempre viva e inesausta di Tullio Crali. La mostra permette di fare riscoprire al pubblico maceratese, e non solo, l’opera di un artista legato alla città: Crali visse a Macerata nel 1943 impegnato al fronte nel gruppo di mascheramento e continuò a frequentarla durante tutto il corso della sua vita. E’infatti qui, che la famiglia ha deciso di seppellirlo.
“Un ringraziamento alle persone che hanno contribuito alla realizzazione della mostra “Tra cielo e terra” di Tullio Crali – è intervenuto il sindaco Sandro Parcaroli -. Una figura, quella di Crali, che ha reso grande il nome di Macerata nel mondo e che ha saputo dare espressione alla propria audacia e al proprio spirito innovativo con uno sguardo proiettato al futuro e alla novità, al cambiamento. Un cambiamento che, nel particolare contesto che stiamo vivendo, ha anche una valenza simbolica di ripartenza e di voglia di tornare a godere pienamente dell’arte”.
E la parola futuro è stato il filo rosso che ha legato i vari interventi che si sono susseguiti prima della visita alla mostra, tra cui quello della curatrice Barbara Martorelli e dei familiari di Crali.
“Il giornalista Giancarlo Liuti, recentemente scomparso – ha detto l’assessore alla Cultura Katiuscia Cassetta - affermava che Macerata ‘gode o soffre di un sentimento della vita che si perpetua giorno per giorno nel considerare la realtà con il fatalismo di chi non la ama e al tempo stesso è convinto dell'impossibilità di cambiarla, il che le consente o impone (chissà) di sottrarsi alle avventure dell'utopia. Una città che spesso rimpiange il passato, poco incline alle sfide del futuro’. Un futuro che però vedevano bene un gruppo di artisti che per varie ragioni si trovarono a Macerata tra gli anni venti e trenta, anni in cui ci fu un impeto di rivolta ‘antipassatista’ , una rivolta contro i modi correnti di fare arte. Gli anni in cui Macerata divenne il punto di riferimento per il secondo futurismo di cui Tullio Crali è uno dei massimi esponenti. Nella programmazione del calendario delle mostre per i Musei Civici di Macerata - ha concluso la Cassetta - non potevamo non accogliere l'invito di Liuti, che chiedeva che la città rendesse omaggio ad un grande artista legato alla città, una città che siamo sicuri aveva ed ha grandi energie sopite, grandi potenzialità, ed ora che stiamo ripartendo dopo un lungo anno di difficoltà per il mondo della cultura e per tanti settori, sentiamo l'onere di dare una spinta, un sostegno a nuove energie, a nuovi sogni. A luglio questi spazi accoglieranno, all’interno del Festival Scenaria, un omaggio al Maestro Dante Ferretti con l’esposizione di un’opera, ‘L’aviatore’ di Umberto Peschi, da Ferretti usata proprio per la scenografia del film ‘Salò’ di Pier Paolo Pasolini”.
A spiegare le ragioni della mostra è stata la presidente del Comitato Tecnico Scientifico Macerata Cultura, Paola Ballesi: “I motivi che ci hanno spinto sono l’indubbia caratura di Tullio Crali nel panorama artistico del'900, la sua affinità con la città di Macerata, dove vivono i suoi congiunti, e il prosieguo della valorizzazione del secondo futurismo da parte dei Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi, Istituzione che, dopo aver dedicato la sala principale della collezione del '900 a Ivo Pannaggi, antesignano di quel movimento che tanta fortuna ebbe a Macerata fino a irradiarsi nell'intera nazione, ora con l'inaugurazione dell'importante retrospettiva di Crali intendono dare seguito al giusto riconoscimento anche di altri rilevantissimi interpreti del secondo futurismo e del "gruppo Boccioni". L’obiettivo, in particolare, è che i giovani conoscano e la città non dimentichi i suoi grandi artefici-funamboli in cammino verso il futuro”.
La mostra presenta, oltre ad interessanti inediti come diari, foto e materiali d’archivio, una selezione di circa 40 opere tra le più iconiche della sua produzione, da quelle che hanno contribuito a determinare il successo dell’Aeropittura, più famose e celebrate per le evoluzioni aeree negli sconfinati spazi del cielo, alle Sassintesi, opere più tarde che richiamano il deserto, la nudità della materia e concludono il ciclo della sua ricerca nello spazio altrettanto infinito della riflessione e della meditazione.
L’esposizione, visitabile fino al 30 agosto, è divisa in tre sezioni. La prima esplora i precoci e audaci tentativi di un linguaggio futurista del giovane artista alla fine degli anni ’20 mentre dagli anni ’30 il suo stile inizia a definirsi con i primi lavori di Aeropittura, stile che lo accompagnerà tutta la vita. Vengono qui colte le novità visive acquisite attraverso l’esperienza del volo: paesaggi vertiginosi e capovolti ma anche dimensioni metafisiche con vedute dall’alto.
La seconda stanza copre il periodo successivo alla Seconda guerra mondiale, quando, dopo la morte di Marinetti, Tullio Crali elabora un linguaggio più intimo e figurativo. Gli anni ’50 lo vedono a Parigi, con un incarico al Lycee italien. Durante gli anni parigini Crali si dedica molto al disegno che lui stesso definisce “la biancheria intima del pittore”.
Durante il periodo trascorso in Francia, grazie ai soggiorni sulle coste della Bretagna, e successivamente in quello trascorso in Egitto, nascono i primi esperimenti per quelle che diventeranno le Sassintesi, di cui scriverà un importante manifesto nel 1969. L’Aeropitura ritorna dalla fine degli anni ’60 con approccio più sofisticato e consapevole.
L’ultima stanza della mostra presenta un Crali più inedito e astratto, quello della relazione con la materia. Saranno infatti presenti alcuni lavori polimaterici accanto alle celebri Sassintesi.
La curatrice della mostra, Barbara Martorelli, maceratese residente a Londra, è una storica dell’arte e curatrice. Dopo gli studi alla Ca’ Foscari di Venezia e alla Sorbona di Parigi inizia varie esperienze lavorative alla Biennale di Venezia, Musei Civici Veneziani, Fondation Cartier pour l’Art Contemporain di Parigi e Estorick Collection di Londra. E’ curatrice indipendente con attivo collaborazioni in collezioni pubbliche e private e articoli su varie testate giornalistiche di settore.
La mostra”Tullio Crali: tra terra e cielo” è visitabile fino al prossimo 30 agosto, dal martedì alla domenica, al mattino dalle 10 alle 13 e nel pomeriggio dalle 14.30 alle 18.30 (consigliata la prenotazione), sabato, domenica e festivi con prenotazione obbligatoria fa effettuare almeno un giorno prima.
“È necessario portare a sistema l’attuale disponibilità delle singole università per quanto riguarda le persone in condizione di detenzione”.
È la riflessione del rettore dell’Università di Macerata Francesco Adornato, chiamato come segretario generale della Crui a tenere l’intervento finale al webinar odierno “Il diritto degli studi universitari in carcere”, organizzato dalla Conferenza dei rettori delle università italiane e dalla Conferenza nazionale dei delegati dei rettori per i poli universitari penitenziari.
“In accordo con l’amministrazione penitenziaria - aggiunge Adornato - bisogna partire da politiche specifiche e predisporre protocolli condivisi per rendere omogenee le regole e le modalità didattiche, allargare la no tax area ed eliminare le tasse accessorie, oltre a esonerare totalmente i detenuti ammessi al patrocinio gratuito, perché privi di risorse finanziarie”. Il rettore ribadisce, infine, l’esigenza che siano predisposte risorse ministeriali per l’attuazione di queste politiche e che sia utilizzata la didattica a distanza nei casi che rendano difficoltosa la formazione in presenza.
Le Università devono garantire a tutti coloro che lo desiderano e hanno i requisiti la possibilità di esercitare il diritto di studio universitario e, in particolare, mettere in campo attività per quanto riguarda i detenuti. A questo scopo, nel 2018 è stata istituita la Conferenza nazionale dei delegati dei rettori per i poli universitari penitenziari. La Conferenza è organo di rappresentanza della CRUI nel confronto con il Ministero della Giustizia e con ogni altra istituzione competente, per la definizione delle condizioni che, all’interno degli istituti penitenziari e più in generale per le persone in situazioni di limitazione della libertà personale, rendano fruibile tale diritto, in maniera omogenea e per tutti coloro che intendano esercitarlo.
Dopo la pesantissima sosta del 2020 l’atletica leggera marchigiana, pur con le limitazioni del momento, ha ritrovato, sulla bellissima pista azzurra di Fabriano, una piccola normalità in una delle manifestazioni più significative del calendario primaverile: i Campionati Marchigiani giovanili di società riservati alle categorie cadetti-allievi, sia maschili che femmnili, a programma completo.
La manifestazione, che mancava da oramai due anni, ha sempre avuto un grande fascino e lo scorso fine settimana, anche con il tempo ancora instabile del periodo, i ragazzi bianco-rossi si sono fatti valere.
Le gare di sabato sono state condizionale dal maltempo ma agli avisini non è pesato molto, tanta era la voglia di riprendere dopo il lungo periodo di “lock-down” .Nella manifestazione bravo Riccardo Ricci che vince con m. 1.91 la gara di salto in alto con il nuovo personal best , migliorando il precedente 1.89 fatto alle indoor. L’atleta ha poi affrontato m. 1.93 dimostrando di essere oramai pronto per questa misura.
In grande forma anche Giovanni Stella Fagiani che nella gara di giavellotto allievi vince, sotto pioggia battente, con m. 55,61 del nuovo personale di oltre due metri.Nella stessa categoria buon esordio di Matteo Vitali nei 100 piani con un 11”61 bagnato e secondo posto di Simone Coppari nei 110 ostacoli in 17”05. Positivo rientro per Libero Samuele Marino nei 2000 in 9’48”72. Fra le allieve bella vittoria di Chiara Menotti nei 200 corsi in 26”22 davanti a Meskerem Paparello dell’AMA Civitanova a 26”70 e alla compagna di squadra Gaia Palmieri in 27”43 che nella prima giornata ha ottenuto un buon 13”08, entrambi primati personali per l’atleta camerte.
Nel mezzofondo Emma Baldoni all’esordio nei 3000 in un validissimo 10’44”60 e in buon progresso di Sofia Marchegiani negli 800 in 2’27”86. Nell’alto allieve gara difficile per le condizioni atmosferiche di Federica Tomassini con m. 1.53. Nelle cadette ancora in luce Sonia Gattari che si migliora nei m. 80 sotto la pioggia scendendo a 10”50 dietro l’inarrivabile Alice Pagliarini dell’AVIS Fano, nuova primatista regionale sulla distanza. Gattari ha poi portato alla vittoria la bella staffetta 4 x 100 in 50”39 sempre con la formazione: Olimpi-Mengarelli-Gentilucci e appunto Gattari. Un quartetto sempre più sicuro nei cambi e con le ragazze tutte in progresso anche negli 80 piani con Sofia Gentilucci a 10”89 (brava anche nel lungo con 4,73) , Giulia Olimpi a 11”02 e Anna Mengarelli a 10”83, con il nuovo personale anche sui 300 dove vince la gara in 43”43.
Buon terzo posto per Alissa Salvucci nel salto triplo con la misura di m. 9,53. Brava Beatrice Cippitelli all’esordio nella categoria che ha corso sia gli 80 ostacoli che i 300 ostacoli in 15”18 e 54”21; buon esordio di Nausica Paciaroni nel lancio del giavellotto con m. 17,22
Importante miglioramento per Sofia Romagnoli nei m. 1000 dove ha tolto quasi quattro secondi al suo personale portandosi a 3’15”81. Nell’asta Bianca Sulzer, cadetta primo anno, a m. 2,10 ha un po’ risentito della lunga sosta. Nei cadetti da registrare il progresso di Stefano Bartoloni nei m. 1000 in 3’03”18 e le buone prove di Riccardo Mozzoni nell’accoppiata alto-lungo con m. 1,40 e m. 4,72. Per ultimo la staffetta di categoria con Alberto Tabarretti (17”87 negli ostacoli e 4,45 nel lungo)-Pietro Marchionni-Samuele Montagnese e Riccardo Mozzoni in 51”19.
Ammesso al finanziamento il progetto del Comune di Macerata “FAMIglie a colori” volto a promuovere l’istituto dell’affidamento familiare in favore di minori stranieri non accompagnati come misura preferenziale di accoglienza rispetto al collocamento in comunità. L’avviso pubblico a valere sul Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione 2014-2020 è stato lanciato lo scorso 10 novembre dal Dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione del Ministero dell’Interno, Autorità Responsabile del Fondo Asilo Migrazione e Integrazione 2014-2020.
«Con il progetto FAMIglie a colori si dà una risposta concreta al numero sempre maggiore di minori stranieri non accompagnati presenti sul territorio e affidati al Comune di Macerata con una diversificazione delle modalità di accoglienza, ricercando percorsi in grado di garantire un reale accompagnamento verso un progetto di vita dopo la maggiore età facilitando un’integrazione positiva - ha commentato l’assessore alle Politiche Sociali Francesca D’Alessandro -. Il progetto FAMiglie a colori si propone di potenziare la rete territoriale pubblico-privata attiva sul tema mettendo in campo azioni di informazione e sensibilizzazione finalizzate a promuovere l’affido come misura preferenziale di accoglienza; le famiglie aderenti al progetto vengono formate e accompagnate da un’equipe multidisciplinare per la presa in carico del minore. Sensibilizzare la cittadinanza sul tema dell’affido familiare, attraverso campagne di informazione e sensibilizzazione mirate, significa inoltre consentire una piena integrazione di questi soggetti fragili che avranno una reale possibilità di un solido inserimento nel tessuto sociale».
Il Comune lo scorso 15 dicembre ha partecipato all’avviso e con determina dell’11 gennaio è stato costituito il partenariato per la partecipazione con il coinvolgimento dell’Associazione Centro di Ascolto e di Prima Accoglienza Onlus, del Consultorio Familiare Il Portale, dell’associazione Piombini-Sensini Onlus e de La Goccia Onlus.
Il progetto intende costruire un sistema integrato di risposta alle esigenze del minore e della famiglia affidataria con il coinvolgimento delle reti formali e informali del territorio, in un’ottica di welfare di comunità anche attraverso lo scambio, l’implementazione e la sperimentazione di buone pratiche in materia di accoglienza e integrazione.
Il progetto ha un importo totale stimato di 213.456,40 euro e lo stesso sarà interamente coperto dal finanziamento ministeriale e da finanziamenti europei.
"Giornata ricca di incontri e di progetti con lo sguardo al futuro". Così il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli descrive la giornata di lavoro vissuta a Roma assieme all'assessore alla Cultura e all'Istruzione Katiuscia Cassetta e all’assessore regionale Giorgia Latini, nella quale ha avuto modo di incontrare il leader della Lega Matteo Salvini, il Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, il sottosegretario al Ministero della Cultura Lucia Borgonzoni e il sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali.
"Abbiamo parlato del rilancio e delle potenzialità della nostra città e di progetti e collaborazioni da sviluppare insieme invitandoli alla prima del Centenario allo Sferisterio - dice Parcaroli -. Comune, Regione e Governo, con un importante lavoro di squadra, stanno operando in sinergia per la valorizzazione e la promozione del nostro territorio".
Dell'incontro, con un focus su Macerata Città Europea dello Sport 22, ha parlato anche l'assessore Latini: "Presto faremo un summit in regione con l’assessore allo Sport Riccardo Sacchi per pianificare al meglio lo sviluppo delle progettualità - annuncia -. Facciamo rete tra Comuni, Regione e Governo per il nostro bellissimo territorio".
Oltre 40 anni di carriera alle spalle, tante ‘ginocchia’ trattate e un ‘amore’ per la sala operatoria che ancora non ne vuole sapere di tramontare. Parlare del dottor Gabriele Caraffa, non è solo raccontare la storia di una istituzione nel campo della chirurgia ortopedica maceratese ma è anche intraprendere un percorso di ‘vita’ formato da varie tappe in cui lo sport rappresenta una componete speciale e forte, non solo sotto l’aspetto professionale.
Si è congedato nel dicembre 2020 dalla carriera ospedaliera, dopo aver ricoperto il ruolo di Direttore responsabile del reparto di Ortopedia e Traumatologia dell'Ospedale di Macerata e ora sta scrivendo un nuovo capitolo della sua avventura, questa volta, alla Casa di Cura privata Villa dei Pini a Civitanova Marche.
“Il mio percorso è iniziato dall’Università di Perugia, dove mi sono laureato nel lontano 1983, dopodiché mi sono specializzato in ortopedia – racconta il dottor Caraffa - in quel periodo ho cominciato a seguire l’attività con il professor Giuliano Cerulli, un vero e proprio maestro che mi ha trasmesso gran parte di quelle che oggi sono le mie competenze professionali; ecco perché devo tanto a lui – continua - Alla fine degli anni 80, a seguito di un concorso, sono entrato di ruolo come assistente ortopedico all'ospedale di Macerata e da lì ho intrapreso la mia carriera ospedaliera fino al dicembre 2020”.
“Praticamente ho svolto la classica gavetta che si faceva a livello ospedaliero – spiega l’ortopedico - iniziando dal ruolo di assistente e affiancando tante figure professionali di spicco come il dottor Fabio Giangecchi (che è purtroppo scomparso da qualche anno), con cui abbiamo riformato una grossa fetta dell’attività ortopedica maceratese e successivamente il dottor Michele Mastrangelo (purtroppo anche lui deceduto) dopodiché sono subentrato al suo posto, da principio come facente funzioni e poi, vincendo il concorso dedicato e, negli ultimi 5 anni, ricoprendo il ruolo di primario del reparto di ortopedia”.
Una missione oltre che un lavoro che fa del movimento la sua pietra miliare ma anche la sua principale peculiarità per proiettarsi verso il futuro: “L'ortopedia è una branca della medicina in continua evoluzione – spiega Caraffa –. In 40 anni molte tecniche chirurgiche sono cambiate così come i materiali utilizzati. Quindi è necessario un continuo aggiornamento per non rimanere indietro all’interno di un mondo che ha subito un continuo innovamento da quando ho iniziato – prosegue -. Una volta la figura dell'ortopedico si occupava di tutto, oggi invece c’è una richiesta di ‘specializzazione nella specializzazione’ per cui si parla di chirurgo del ginocchio, della mano, dell'anca, della spalla, della caviglia o piede. Ora il paziente è molto più aggiornato e acculturato del passato quindi va alla ricerca di uno specialista ben definito”.
“Quando negli anni 80 ho mosso i primi passi in questa professione la mia particolarità è stata quella di interessarmi al ginocchio e nel corso del tempo ho sviluppato prevalentemente questo campo – riferisce - poi ovviamente essendo primario ho trattato un po’ di tutto ma io provengono dalla chirurgia del ginocchio, che va dall’artroscopia alla protesica; una branca nella quale ho sviluppato delle tecniche specifiche, scritto varie pubblicazioni scientifiche e partecipato anche a convegni come relatore”.
Difficile pensare di portare avanti un iter professionale così denso senza una forte passione di base a fare da motore perpetuo. Ecco infatti che nel cammino del dottor Gabriele Caraffa l’amore per lo sport diventa un pilastro fondante e caratteristico della sua veste istituzionale nel campo delle ‘ginocchia’.
“Da sempre sono appassionato di sport, specialmente calcio – racconta l’ex primario dell’ortopedia maceratese che ancora si diletta in partite di calcio a 5 conservando così la sua vena da ‘agonista’ - ho collaborato con diverse società sportive nel corso degli anni: dalla Maceratese della dottoressa Maria Francesca Tardella, che fu anche promossa in Serie C fino al Matelica Calcio, dove oggi collaboro come ortopedico, insieme al medico sociale Giorgio Del Gobbo - aggiunge - Quest'anno la squadra ha avuto un grosso successo e domenica si giocherà i meritati play-off contro la Sambenedettese e questo grazie soprattutto al presidente Mauro Canil che è stato capace di allestire una compagine molto competitiva a tutti i livelli".
"Un grande risultato che, da macerates,e mi fa molto piacere anche se purtroppo quest'anno tutte le gare si sono giocate a porte chiuse a causa della pandemia – afferma Caraffa –. I componenti della rosa e dello staff sono stati sempre sotto controllo attraverso i tamponi e tutta la serie di protocolli richiesti dalla Lega Calcio e sotto questo aspetto non si sono riscontrati problemi, ovvio che il lato negativo è stato assistere alle partite senza i tifosi che sono un elemento imprescindibile in questo mondo”
“Avere una società sportiva professionistica a Macerata che permette di vedere il calcio di un certo livello, per me come sportivo e amante di questo sport è senza dubbio un piacere – sottolinea - avendo perso la Lube che si è spostata a Civitanova, ora speriamo che, quando le porte dello stadio riapriranno ai tifosi, Macerata potrà godere di una club capace di garantire delle sfide di prestigio e mi auguro che l’Amministrazione Comunale si attivi per preservare questo patrimonio e magari trasformarlo in Maceratese in quanto sono convinto, e non solo io, che con le possibilità e la passione di Canil questo club potrà ambire a dei campionati di ancor più alto profilo”.
“Non dimentichiamo inoltre che una realtà di questo livello ha tutte le potenzialità per creare un indotto importante sotto l’aspetto dello sviluppo di un settore giovanile all'altezza – puntualizza Caraffa – un contributo che potrebbe essere enorme per la città in quanto molti ragazzi non solo della provincia, avrebbero la possibilità di far parte di una società sana per coltivare un piccolo sogno di una futura carriera”.
Un ultimo anno di lavoro presso il nosocomio del Capoluogo di Provincia per il Dottor Caraffa caratterizzato dall’emergenza Covid che, soprattutto nella sua fase iniziale, ha messo a dura prova tutto il Sistema Sanitario Nazionale che è stato costretto a fare i conti con un nemico che allora non era ancora bene definito.
“A marzo 2020 purtroppo, a causa dell'elevato numero di pazienti contagiati, e non essendo ancora pronto il Covid Center a Civitanova, molti ospedali furono convertititi in Covid hospital chiudendo i reparti di ortopedia sia a Civitanova che a Camerino. La sola unità operativa dell’Area Vasta 3 era quella di Macerata. Inizialmente si sono venuti a creare dei disagi importanti in quanto da inizio pandemia fino a giugno si è lavorato prevalentemente solo nel capoluogo di provincia, insieme agli altri colleghi ortopedici che nel frattempo si erano trasferiti dalle altre strutture ospedaliere del Maceratese – rende noto Caraffa - consideriamo anche che nelle prime settimane dell’emergenza non erano ancora ben chiare le linee guida da seguire quindi c’era sempre un po’ di paura di poter contagiare i pazienti e molte attività ortopediche non sono state svolte proprio per questo senso di smarrimento di alcuni pazienti non traumatizzati che hanno atteso del tempo prima di andare sotto i ferri e quindi sono stati profilati solo quelli che necessitavano di interventi urgenti. La situazione si è poi normalizzata e fortunatamente non si sono registrati grossi problemi così come nel periodo di fine estate scorsa quando abbiamo affrontato le seconda ondata, ma in quel caso eravamo sicuramente maggiormente preparati e in più era attivato il Covid Center di Civitanova Marche che è stato molto efficiente nel limitare la pressione sanitaria nelle varie strutture ospedaliere”.
L’ ‘abbandono’ della sale operatorie dell’Ospedale di Macerata non ha fatto venir meno nel dottor Caraffa la sua voglia di mettersi ancora in gioco.
“Dopo il pensionamento, ho iniziato a lavorare alla clinica Villa Pini di Civitanova dove svolgo la mia attività di ortopedico insieme ad atri colleghi, tra cui c'è il dottor Nicola Gentile - annuncia -. Qui ci occupiamo di chirurgia protesica e trattamenti artroscopici e con altre equipe specializzate riusciamo a coprire tutte le patologie ortopediche, ogni pool nel suo ruolo".
“Un’ortopedico ama la sala operatoria – chiarisce Caraffa - la pensione da un parte rappresenta il distacco da un lavoro di 40 anni ma il fatto è che a me la sala operatoria manca e quindi ho colto subito la possibilità di fare ciò che amo in maniera serena, iniziando a svolgere la mia attività chirurgica a Villa Pini - conclude - con pieno spirito collaborativo e cercando di trasmettere anche le mie conoscenze a tutti quei giovani che hanno voglia di intraprende questa strada”.
Nuovi mezzi per la Provincia di Macerata. Questa mattina il presidente Antonio Pettinari ha consegnato ufficialmente cinque nuove auto alla Polizia provinciale, alla presenza del dirigente Maurizio Scarpecci e del personale di turno, tra cui il Comandante Attilio Sopranzetti.
Il Corpo di Polizia potrà da oggi contare su questi mezzi moderni, muniti di numerosi dettagli aggiunti, dall’illuminazione agli accessori, utili per lo svolgimento delle funzioni.
Si tratta di cinque Fiat Panda cross, con 4 ruote motrici, adatte per arrivare in tutte le zone del nostro territorio, da quello cittadino a quello dell’entroterra.
“Finalmente, dopo alcuni anni - ha affermato Pettinari - la Polizia provinciale può contare su un rinnovo del parco mezzi quasi totale. Era arrivato il momento di sostituire le precedenti automobili in dotazione che, pur avendo sempre avuto la corretta manutenzione per garantire efficienza e sicurezza, erano in circolazione da tempo e avevano percorso numerosi chilometri. Trovate le risorse in bilancio, abbiamo subito effettuato il rinnovo".
"Voglio in questa occasione, ringraziare il personale e mostrare gratitudine per il grande e attento lavoro che la Polizia provinciale svolge, sempre al fianco delle imprese e dei cittadini e in collaborazione con tutte le istituzioni - aggiunge Pettinari -. Si pensa che il lavoro sia legato alla circolazione, ma in realtà ci sono servizi complessi che non si limitano solo alla funzione di vigilanza venatoria finalizzata alla tutela e salvaguardia della fauna selvatica e a quella di vigilanza pescatoria per il rispetto dell’equilibrio biologico; ci sono, infatti, molte altre funzioni importanti inerentila tutela dell’ambiente e, più in generale,la salute dei cittadini. Questi mezzi moderni ci permettono di potenziare sicurezza e prevenzione e sono uno strumento in più per garantire la legalità”.
La Cisl Funzione Pubblica Macerata scrive alle amministrazioni pubbliche maceratesi per continuare ad incoraggiare il ricorso allo smart working, a seguito delle ultime disposizioni pubblicate in Gazzetta Ufficiale, nelle quali si introducono importanti novità relativamente alla disciplina del lavoro agile nel pubblico impiego.
Viene prorogato, infatti, il termine di applicazione delle misure in materia di lavoro agile emergenziale fino alla definizione della disciplina da parte dei contratti collettivi, non oltre il 31 dicembre 2021.
"Dunque, nel confermare la competenza della contrattazione collettiva quale fonte di disciplina degli istituti del lavoro agile, viene prorogata oltre il termine dello stato di emergenza la possibilità per le amministrazioni pubbliche di organizzare il lavoro dei propri dipendenti applicando il lavoro agile in deroga all’obbligo di accordo individuale previsto dalla legge 81/2017 - sottolineano dalla segreteria maceratese della Cisl Fp -. Contestualmente viene abrogato l’obbligo di adibire a lavoro agile almeno il 50 per cento del personale impiegato nelle attività che possono essere svolte in tale modalità, il che non autorizza nemmeno esplicitamente l’inosservanza delle norme sanitarie e sul lavoro agile o un rientro indiscriminato nelle sedi di appartenenza degli smart-worker".
"La Relazione tecnica che accompagna lo schema di decreto specifica che alle modifiche apportate all’art. 263 del Decreto Rilancio non deve conseguire un rientro automatico del personale nella sede lavorativa poiché la finalità è quella di consentire a ciascuna pubblica amministrazione, nel rispetto delle misure di contenimento del COVID-19 e delle disposizioni emanate dalle autorità sanitarie competenti, di avere piena autonomia organizzativa nella gestione del lavoro agile emergenziale senza essere vincolate da una soglia minima" spiega ancora Alessandro Moretti, responsabile maceratese della Cisl Funzione Pubblica.
"Il medesimo articolo 1 apporta alcune modifiche anche alla disciplina del lavoro agile a regime dettata dall’art. 14 della legge 124/2015 - aggiungono dalla Cisil -. Si conferma che le amministrazioni pubbliche entro il 31 gennaio di ciascun anno, sentite le organizzazioni sindacali, devono redigere il Piano organizzativo del lavoro agile (POLA). Rispetto alla precedente formulazione si prevede che in caso di adozione del Pola per le attività che possono essere svolte in modalità agile almeno il 15 per cento dei dipendenti deve avvalersene (in luogo del 60 per cento). Se il Pola non viene adottato deve essere comunque assicurato che almeno 15 per cento dei dipendenti richiedenti venga adibito al lavoro agile".
"Si conferma, infine, che i dipendenti che si avvalgono della modalità di lavoro agile non subiscano penalizzazioni ai fini del riconoscimento di professionalità e della progressione di carriera e che le economie derivanti dall’applicazione del Piano organizzativo del lavoro agile restano acquisite al bilancio di ciascuna amministrazione pubblica" conclude Alessandro Moretti.
Prorogato al 30 giugno il termine di presentazione delle domande per la selezione dell’assegnazione di borse di studio a sostegno delle spese sostenute dalle famiglie degli studenti che frequentano la scuola secondaria di secondo grado, per l’anno scolastico 2020/2021.
Si ricorda che possono presentare domanda i genitori o gli altri soggetti che rappresentano il minore, ovvero lo stesso studente se maggiorenne, residenti nel Comune di Macerata, che appartengano a famiglie il cui ISEE 2021 sia inferiore o uguale a 10.632,94 euro.
È possibile inviare il modulo di domanda, reperibile nella segreteria delle scuole, al servizio Scuola del Comune di Macerata e alla portineria dell’Ente in viale Trieste, 24 o nel sito www.comune.macerata.it.) compilato e firmato, all’indirizzo ufficioscuola@comune.macerata.it
Per informazioni gli interessati possono rivolgersi al Servizio Scuola del Comune di Macerata, viale Trieste, 24 (tel. 0733256453/534), e mail ufficioscuola@comune.macerata.it
Intervento di manutenzione straordinaria della palestra della scuola dell’infanzia e primaria “Dolores Prato” di via Cardarelli.
L’intervento, dell’importo complessivo di 260mila euro, consiste nel rifacimento dell’impermeabilizzazione della copertura, inserendo nel pacchetto che la compone, oltre alla barriera al vapore in polietilene, anche un pannello in polistirene estruso per coibentare il soffitto migliorando di gran lunga la dispersione termica e riducendo anche i consumi energetici.
Si andrà poi a inserire sul tetto una linea vita che permetterà di eseguire le future opere di manutenzione in completa sicurezza e si procederà alla rimozione di tutto il pavimento della palestra in parquet e del relativo massetto con il rifacimento di una nuova pavimentazione sportiva vinilica in Pvc provvista di certificazione ignifuga.
L’intervento riguarderà anche la demolizione dei pavimenti e i rivestimenti degli spogliatoi, il rifacimento dell’impianto idrico-sanitario dei bagni e delle docce con la realizzazione di due nuovi bagni per disabili, attualmente non presenti, uno per ogni spogliatoio. Si procederà anche alla ripresa dell’intonaco degli spogliatoi dove si prevede uno zoccolo di 1,20 metri con intonaco deumidificante per contrastare la risalita dell’umidità e, infine, si procederà alla tinteggiatura finale.
L’intervento di manutenzione straordinaria, al quale hanno collaborato gli assessorati ai Lavori Pubblici, all’Istruzione e allo Sport e il cui avvio è previsto entro l’estate, è volto a fronteggiare le infiltrazioni di acque meteoriche provenienti dal tetto che hanno provocato, in alcuni punti, anche il sollevamento dei listelli accoppiati del pavimento costituito da parquet.
"Con questo atto di indirizzo abbiamo voluto effettuare un intervento sostanziale di rigenerazione del plesso adibito alle attività di educazione fisica e motoria – ha commentato l’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Marchiori -. L’attenzione di questa Amministrazione per l’edilizia scolastica si manifesta in azioni concrete perché riteniamo che le scuole rappresentino una priorità del programma politico. L’attività scolastica deve essere svolta in ambienti sicuri, confortevoli e salubri e siamo certi che le famiglie apprezzeranno tale impegno che porterà anche un notevole risparmio energetico".
L’Anteas di Macerata, associazione di volontariato e promozione sociale sostenuta dalla Fnp Cisl, promuove e organizza il trasporto gratuito per gli over 65 che si recano a fare la vaccinazione Covid-19. La gratuità è applicata sul tragitto dalla residenza al centro vaccinale di competenza e ritorno ed è valida per i residenti dei comuni di Corridonia, Macerata (in collaborazione con le associazioni aderenti all’iniziativa), Mogliano, Montefano, Potenza Picena, Treia. L’iniziativa è valida anche per il secondo vaccino di richiamo. In caso di utenti che necessitano di accompagnamento, la gratuità è valida anche per l’accompagnatore.
A Montelupone e Tolentino, in collaborazione con i Comuni, è garantito il servizio con il pagamento di un contributo minimo per fasce chilometriche.
Dal 20 febbraio, data di inizio della campagna vaccinale degli over 80 nella Regione Marche, l’Anteas di Macerata ha trasportato diverse decine di utenti negli hub vaccinali e assistito le persone nella prenotazione dell’appuntamento online.
Questa iniziativa si inserisce nell’insieme delle attività che l’Associazione offre e ha messo in campo in questo difficile periodo di emergenza sanitaria: taxi sociale, consegna farmaci a domicilio, spesa a domicilio, ascolto sociale.
Anche la CBF Balducci HR Macerata, vincitrice della Coppa Italia Frecciarossa di Serie A2 di volley femminile, viaggia con Contram nelle sue trasferte. Un connubio fortunato, che va ad unirsi alle fortune sportive di altre grandi realtà come Lube Volley, Santo Stefano Basket o Matelica Calcio. Connubio che il Presidente del Contram Stefano Belardinelli ha celebrato con la consegna di una targa alla società Helvia Recina Volley, in omaggio alla vittoria della Coppa.
“Per noi è un grande piacere accompagnare squadre vincenti come l'Helvia Recina e tante altre squadre che viaggiano con noi – ha dichiarato Stefano Belardinelli – Questa società sportiva ha il merito, oltre ai risultati, di dedicare molta attenzione al sociale, al settore giovanile, all'inclusione allo sport dei diversamente abili. Oltre a questo c'è il mio ricordo personale dello storico presidente Tito Antinori. Chi ha preso le redini oggi lo sta facendo con grande entusiasmo e personalità. Il volley è uno sport importante nelle Marche ed il settore femminile è rilevante per il seguito che offre. Noi siamo contenti di offrire un servizio di qualità a questa società, vogliamo continuare a farlo seguendo la squadra nelle trasferte ma anche vivendo con loro quello che succede nel corso dell'anno.”
Un momento importante anche per la squadra e la società, che con i loro risultati e con la capacità di reagire anche nelle difficoltà hanno rappresentato la forza di tutto un territorio.
“Per noi è stato un grande successo – conferma Ilenia Peretti, capitano della CBF Balducci – L'auspicio è quello di aver portato una grande gioia a questa città e a questa provincia; essendo anche io di Macerata la soddisfazione è ancora più grande. Per me che vivo qui, la Contram l'ho sempre vissuta fin da piccola, andando a scuola con le loro corriere, quindi oggi è un onore essere accompagnati da loro ed è bellissimo vedere la scritta Campioni d'Italia 2021sul pullman con il quale abbiamo vissuto le nostre trasferte.”
“Questa consegna è il riconoscimento per un gruppo, da un'azienda come la Contram che ci dà l'onore di fruire dei suoi mezzi – ha dichiarato il presidente dell'HR Volley Pietro Paolella – L'omaggio che ci hanno consegnato rafforza ancora di più l'unione che c'è con il nostro territorio, questo ci spinge sempre di più a lavorare ed a fare bene.