Al via le iniziative promosse dal Comune insieme all’Anpi e all’Istituto storico della Resistenza, per celebrare il 74° anniversario della Liberazione di Macerata avvenuta il 30 giugno 1944.
Il primo appuntamento è per oggi pomeriggio, (mercoledì 27 giugno) alle 17,30 nel Cortile del Palazzo comunale in piazza della Libertà con Conoscere la storia. Guerra e Resistenza sull’appennino umbro – marchigiano. Un incontro con Annalisa Cegna, Matteo Petracci, Chiara Donati e Tommaso Rossi.
Domani, giovedì 28 giugno, alle 16.45 si svolgerà la consueta Cerimonia di consegna della Costituzione italiana ai diciottenni residenti in città: 362 ragazzi nati nell’anno 2000 e residenti a Macerata (in caso di pioggia la cerimonia si terrà al Teatro della Filarmonica in via Gramsci 30).
Sabato 30 giugno, giornata in cui ricorre il 74° anniversario della Liberazione di Macerata, alle ore 9, al Monumento alla Resistenza di via Cioci, Comune, Anpi e Istituto storico della Resistenza daranno il via alla Cerimonia commemorativa della storica giornata con la deposizione di una corona di alloro.
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato a firma del consigliere comunale di opposizione, Deborah Pantana.
Il gruppo di Forza Italia Macerata a più riprese ha manifestato la vicinanza e il sotegno al progetto dell’Università di Macerata riguardo i locali dell’ex Upim. Non è un caso che ancora oggi vengano definiti ex Upim in quanto permane il ricordo di questo grande magazzino che faceva da attrattore per tanti cittadini che avevano ancora il gusto di girare e fare acquisti nel centro storico della città.
Per quanto mi riguarda ancora ritengo che quel contenitore debba essere utilizzato come un piccolo centro commerciale di uso per negozi ma questo progetto non è mai stato preso in considerazione da questa amministrazione, che ha preferito tenere spenti i fari su tale questione perchè non ha mai voluto collegare tale struttura all’unico parcheggio del centro storico che doveva essere fatto sotto Rampa Zara.
I nodi di questa città purtroppo non sono mai stati sciolti e ci ritroviamo dopo anni a parlare sempre delle stesse cose.
Quindi mio malgrado ho seguito la linea del mio partito riguardo il progetto dell’Università anche se non mi ha mai convinto, non solo perchè le aule sono sotto terra e sono prive di luce e di uscite di sicurezza, ma anche perchè le norme di adeguamento sismico oggi parlano chiaro e quindi la messa in sicurezza sarebbe da fare per tutto lo stabile.
Noi crediamo fermamente che oggi il centro storico sia vivace solo grazie alla presenza degli studenti, ma non basta, è necessaria appunto una profonda rivisitazione delle agevolazioni a favore della residenza che deve ritrovare l’appetibilità di ritornare a vivere in centro. Nessuno mette in discussione quanto sia importante l’Università per Macerata, però le vicende tragiche che sono successe in questi ultimi mesi sarebbero dovute essere ben stigmatizzate anche da chi ha l’alto compito di educare una nuova generazione nella verità. Nel consiglio comunale aperto del 25 giugno abbiamo ascoltato giovani studenti che parlavano un linguaggio standardizzato di politiche migratorie lontane da quella che oggi è la terribile realtà che stiamo vivendo nelle nostre città.
Questi giovani ci hanno raccontato di un’accoglienza che passa addirittura dai centri sociali, da associazioni che a Macerata hanno organizzato il 25 aprile rievocando Piazzale Loreto. Addirittura un immigrato ha avuto il coraggio di dirci in parole povere che se la polizia prende le botte è perchè non sa fare il proprio lavoro. Caro Rettore, poi vogliamo parlare della manifestazione del 10 febbraio sempre a Macerata organizzata dai centri sociali in cui abbiamo visto sfilare molti dei suoi studenti con il Prof. Sofri, in una città chiusa e blindata di sabato.
Tutto questo è la dimostrazione che qualcosa non sta funzionando all’interno delle nostre scuole e della nostra Università. La invito caro Rettore a riflettere su queste cose, solo così si potrà recuperare quella fiducia dispersa per colpa anche dell’amministrazione comunale di Macerata.
Venerdì 29 giugno, alle 18, sarà alla Feltrinelli di Macerata con il suo romanzo d'esordio "Dieci cose che avevo dimenticato" (Rizzoli). Lucrezia Sarnari, giornalista freelance e collaboratrice della nostra testata, originaria di Treia ma da anni residente a Perugia, dopo essersi fatta conoscere in rete con il blog C'era una vodka, in cui racconta la sua maternità, esordisce con una storia fresca e contemporanea.
Il libro, uscito lo scorso 26 giugno, è la storia di due sorelle che, a causa di un lutto che le colpisce da vicino, metteranno in discussione le loro esistenze e partiranno per un viaggio alla ricerca della felicità. Venerdì, alla Feltrinelli, modererà la presentazione Emanuela Corvatta. dell'associazione "Arca senza Noè".
Marta e Giò sono sorelle, e non potrebbero essere più diverse. Giò vive a Parigi, è libera, senza legami – tranne quello con la sua gatta che l’aspetta a casa la sera – e ha intrapreso una brillante carriera nella pubblicità. Marta invece ha scelto l’amore per il compagno e il figlio di tre anni: da Milano si è trasferita in provincia e lavora come speaker in una piccola radio. A volte ripensa al sogno di diventare fotografa che ha abbandonato per fare la mamma, ma sa che il coraggio e la determinazione della sorella, lei non riuscirebbe a trovarli. Un giorno, però, tutto viene messo in discussione: Giò e Marta ereditano la pasticceria di famiglia e fanno ritorno in Umbria, nel paese dei loro giochi di bambine. Lì, tra ulivi e buon vino, le giornate rallentano e, inaspettato, arriva il momento di capire se quello che hanno costruito le appaga davvero o se bisogna ripartire da zero. E poi c’è lui, uno che sa sempre trovare le parole giuste,e che sconvolgerà le vite di entrambe… Lucrezia Sarnari ci racconta di luoghi in cui il tempo ha ancorail valore di una volta e di donne che smettono di vivere in apnea per lasciarsi alle spalle tutto ciò che le fagocita. Ci ricorda che, anche oggi, in questo mondo che sembra non fermarsi mai, imparare a conoscersi ed essere felici è possibile.
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Il Comune di Macerata ha bocciato il progetto, presentato da UniMC, di recupero dei locali dell'ex Upim, che sarebbero dovuti diventare un polo didattico. E la scelta dell'amministrazione comunale ha creato un clima di assoluta freddezza tra l'antico ateneo e il municipio, con il rettore Adornato che ha parlato di ostilità politica. A rincarare la dose, ora, arrivano le dichiarazioni al veleno del consigliere comunale Mosca, che affida a Facebook il suo sfogo.
"Incredibile - scrive - quello che succede in questa città, per colpa del peggior sindaco della storia di Macerata. Vattene, abbi un minimo di dignità. Una storia che dura da 19 mesi. Lo dico da tanto, mi accusano di essere di parte, ma ora è certificato: è sempre colpa sua, sta rovinando la nostra città, bisogna fermarlo".
Parole che commentano le dichiarazioni dello stesso rettore che, con una affermazione a dir poco sibillina, ha lasciato intendere che il futuro dell'Università di Macerata potrebbe anche non essere a Macerata. "Il nostro cammino è stato lastricato di mine a scoppio ritardato, un percorso a ostacoli che ci costringe a rinunciare al progetto - ha dichiarato in una recente intervista a Il Resto del Carlino il rettore Adornato - Se dobbiamo fare la fine della Maceratese ci opporremo fino alla fine. O peggio la fine della Lube, sarebbe una sconfitta per Macerata“.
Il Rotary Club di Macerata ha un nuovo presidente, Stefano Quarchioni, che lo scorso 25 giugno, nella cornice della Filarmonica estiva, ha ricevuto la spilletta simbolo del passaggio di consegne dal presidente uscente Gianluca Micucci Cecchi.
Nel salutare i soci, Micucci Cecchi ha ringraziato la sua squadra e ha illustrato le numerose iniziative e services realizzati durante il suo mandato, oltre quaranta, di rilevanza locale, distrettuale e internazionale. Il Rotary all’Opera e l’Università per tutte le età - di cui ha elogiato il nuovo Consiglio direttivo - sono le pietre più preziose dello “scrigno rotariano”, ma il presidente uscente ha citato anche il progetto Global Grant, che permetterà di aiutare una scuola di Caldarola colpita dal terremoto.
«Lascio la guida di un Club che mi ha fatto vivere belle sensazioni e mi ha regalato ricordi indimenticabili, in un rinnovato piacere di stare insieme, condividere, scambiarsi idee, che è il collante di tutto, al di là delle iniziative, dei risultati e della visibilità», ha affermato Micucci Cecchi, che ha proseguito ricordando come il direttivo da lui guidato ha iniziato a raccogliere i frutti di un impegno iniziato da tempo: «la strada è tracciata - ha concluso - e sono sicuro che chi verrà dopo la proseguirà con altrettanta soddisfazione».
Il neo presidente Stefano Quarchioni ha aperto il suo intervento condividendo il messaggio e il motto del nuovo presidente del Rotary International, Barry Rassin, riassunto nell’esortazione “Siate d’ispirazione”: «Dobbiamo essere d’ispirazione anche nella città in cui viviamo, per favorirne la qualità della vita, in grado di coniugare i bisogni di tutti», e nell’occasione ha lanciato il Forum distrettuale sull’economia che si terrà il 13 aprile 2019 a Macerata, organizzato in collaborazione con il Club Matteo Ricci, che sarà focalizzato sui servizi pubblici locali e sul loro impatto sulla vita dei cittadini.
Quarchioni ha inoltre svelato - esortando chi non l’ha ancora fatto ad affrettarsi - che sono già 250 i rotariani di tutta Italia che hanno prenotato la loro partecipazione alla serata del Rotary all’opera, che come da tradizione si aprirà con la cena di gala a Palazzo Buonaccorsi per poi vivere il clou allo Sferisterio con l’Elisir d’Amore di Gaetano Donizetti.
Infine, il nuovo “capitano” del Rotary Club di Macerata ha presentato la squadra che lo affiancherà: il vice presidente Bruno Mandrelli, già past president, il segretario Patrizia Scaramazza, il tesoriere Andrea Mazzola e il prefetto Mario Belloni. A completare la formazione 2018/2019 i consiglieri Elisabetta Zaccari, Irene Tedone, Mirella Staffolani, Paolo Prospeti, Umberto Massei e Giorgio Mancini, con Luciano Pingi presidente eletto.
L’ennesimo exploit fenomenale ai Campionati Italiani Fssi (Federazione Sport Sordi Italia) ha finalmente e meritatamente reso realtà il sogno di Maria Chiara Cera. La nuotatrice maceratese parteciperà ai prossimi Europei di nuoto Edso (European Deaf Sports Organisation) per non udenti che si terranno in Polonia dal 2 al 7 luglio. Una gioia immensa per la diciottenne atleta e per la società che l’ha svezzata e cui è tesserata, il Centro Nuoto Macerata.Durante gli ultimi Assoluti che si sono tenuti a Roma nei giorni scorsi, Maria Chiara ha nuovamente impazzato in vasca, dominando al punto da portarsi a casa ben 5 titoli italiani: nei 50, 100 e 200 dorso, nei 50 e nei 100 stile. Più, anche un grintoso argento nei 200 misti dietro alla sua compagna di nazionale. Una razzia, un’altra collezione di medaglie che stavolta le sono valse l’ambita “chiamata” azzurra.L'allenatore del Team Italia Fssi, Vito Del Priore, già lo scorso marzo aveva lasciato intendere che Maria Chiara sarebbe stata una delle gemme del gruppo, adesso è tutto ufficiale. Pertanto da giovedì a sabato, 6 nuotatori italiani, 4 per il settore maschile e due ragazze, si ritroveranno al Centro Federale Fin di Ostia per un allenamento collegiale di preparazione. Poi subito il decollo alla volta di Lublino dove, nella piscina olimpionica, Maria Chiara salirà sui blocchi di partenza per 6 gare individuali e 2 staffette. E chissà che non possa regalarsi e regalare altre imprese.Esami in acqua con i migliori del continente che seguiranno altri e diversissimi esami sui banch, sì perché la pluricampionessa italiana in questi giorni è impegnata a scuola proprio con gli esami di maturità che si concluderanno giusto alla vigilia dell’impegno europeo.Al fianco della giovane maceratese in Polonia ci sarà Franco Pallocchini, l’allenatore che ha da sempre accompagnato Maria Chiara nella sua crescita natatoria, costellata di successi regionali e nazionali nel settore Salvamento della FIN e di record e campionati italiani nel settore nuoto della Fssi. Comprensibilmente contento per la convocazione, coach Pallocchini cerca di moderare gli entusiasmi consapevole che per Maria Chiara questa sarà un’occasione per incamerare esperienza utile per preparare al meglio i prossimi impegni internazionali.
La Fondazione Girolamo Colonna di Macerata, alla presenza del vice presidente, Nicola Colonna, ha consegnato all’Anffas di Macerata un mezzo attrezzato per il trasporto delle persone con disabilità.A ricevere il dono, un Fiat Ducato attrezzato, il presidente di Anffas, Marco Scarponi, insieme agli operatori e ai ragazzi ospiti del Centro che ogni giorno usufruiscono del servizio trasporto per essere accompagnati in struttura. Il pulmino sarà utilizzato anche per le uscite dei ragazzi che quotidianamente partecipano ad iniziative organizzate nell’ottica della loro piena inclusione sociale. Un momento di festa che ha suggellato il rapporto tra Anffas e Fondazione Colonna impegnata da tempo nella realizzazione di iniziative e progetti di alto valore sociale. “Questo dono è per noi motivo di orgoglio e riconoscimento – dice il presidente di Anffas, Scarponi – segno evidente che il lavoro e l’impegno che da anni rivolgiamo alle persone con disabilità ed alle loro famiglie è apprezzato dalla nostra città e che l’associazione e i servizi che offre rappresentano per il territorio un elemento a garanzia di una maggiore qualità di vita per tutti”.
Si chiude la 22a Edizione del Trofeo Marche con le due finali, terzo e quarto posto tra San Francesco Cingoli e Tolentino, mentre per la conquista della coppa si affrontano l'Academy Civitanovese e Montemilone Pollenza. Il campo San Giuliano di Macerata si accende dei colori delle squadre finaliste che regalano al Trofeo e agli spettatori una splendida ultima giornata con spettacolo, goal e tanto agonismo.Alle 16.30 Tolentino ha la meglio su un combattivo San Francesco Cingoli. Il risultato di 5 a 1 è fin troppo severo per i ragazzi di Pispicia che sotto di 2 a 0 il primo tempo (reti di Amati e Nunzi), nel secondo partono forte e accorciano le distanze con Mazzolani per poi andare più volte vicini al pareggio prima di subire il 3 a 1 (Ceresani) che segna la vittoria dei cremisi. Arrotondano il risultato Toro e Piancatelli per il 5 a 1 finale. Gara ricca di goal e di tanta qualità, con Tolentino che si prende il gradino più basso del podio dopo la vittoria dello scorso anno e San Francesco Cingoli che conferma l'ottimo lavoro svolto sul settore giovanile.La finalissima inizia alle 19 e vede sfidarsi due squadre molto diverse. L'Academy Civitanovese ha giocatori rapidi e una buona impostazione di gioco palla a terra; Montemilone Pollenza si è fatta strada nel torneo sfruttando al massimo la propria superiorità fisica e la grande solidità difensiva. La gara viene seguita anche dalle telecamere di TVRS con la telecronaca in diretta di Enrico Scoppa, ideatore dello storico Trofeo Marche (la partita verrà trasmessa domenica 1 Luglio alle ore 21 sul canale 111).Partono forte proprio i pollentini ma alla prima occasione buona è l'Academy a passare in vantaggio grazie al bel colpo di testa di Fahdy su calcio d'angolo. Il goal è un duro colpo per Pollenza e i rossoblu civitanovesi ne approfittano spingendosi in avanti e trovando il raddoppio dopo appena 11 minuti: Cognigni riceve al limite dell'area, si crea lo spazio e con un forte tiro supera il portiere. I ragazzi di Zafrani reagiscono col cuore ma la difesa dell'Academy regge l'urto e appena può fa ripartire la manovra. Allo scadere del primo tempo Cognigni pesca il jolly con una gran conclusione dalla distanza, defilato a destra, che supera tutti e si infila nella rete avversaria dopo aver battuto sul palo. L'Academy riparte nel secondo tempo da dove aveva iniziato e chiude definitivamente la partita con il 4 a 0: Del Gobbo lanciato a rete si trova a tu per tu con Bentivogli e lo trafigge in uscita. Il resto della gara è solo controllo per i rossoblu, con Pollenza che cerca di trovare almeno il goal della bandiera ma senza successo. Quando l'arbitro fischia la fine scoppia la gioia dei ragazzi dell'Academy Civitanovese. Applausi anche per Montemilone Pollenza che ha disputato un ottimo torneo.Cammino importante in questa manifestazione quello della società rivierasca la quale, dopo aver dominato il proprio girone a punteggio pieno (24 gol fatti ed 1 subìto), si sbarazzano nella fase finale di formazioni di un certo calibro, nell’ordine Alma Juventus Fano, AFC Fermo e Tolentino (seppur quest’ultima ai calci di rigore dopo lo 0-0 dei tempi regolamentari). Successo sicuramente meritato.Si apre quindi la premiazione al centro del campo di gioco. Ospiti al San Giuliano l’assessore allo Sport del Comune di Macerata Alferio Canesin, il presidente del Comitato Provinciale FIGC Guido Andrenelli ed il presidente della sezione AIA di Macerata Andrea Fugante. Riconoscimenti alla terna arbitrale che ha diretto la finalissima, agli allenatori finalisti, all’unica ragazza partecipante al torneo Chiara Crispini (Union 2000 Calcio) e premi speciali a personaggi di spicco del mondo del calcio nostrano come oramai consuetudine del Trofeo Marche (Maria Napoleoni presidente Spes Valdaso premio “Calcio in rosa”, Ivano Macellari segreteria Pol. S. M. Apparente premio “Una vita per lo sport”, Carlo Tartuferi ex allenatore Juniores Helvia Recina premio “Allenatore emergente” ed Eleonora Crocioni giocatrice Jesina femminile militante in serie B premio “Maceratese dell’anno”). Capocannoniere Alessandro Cognigni (Academy Civitanovese – 13 reti), Miglior Portiere Elia Tantalocchi (Academy Civitanovese), Miglior Giocatore Thomas Filipponi (San Francesco Cingoli).Prima della consegna della coppa all'Academy Civitanovese, il presidente della Cluentina, Massimiliano Marcolini, premia con una targa il responsabile organizzativo del Trofeo Marche Francesco Vallesi per l'impegno dimostrato in questi anni. Il lavoro svolto ha permesso alla manifestazione di tornare ad essere un punto di riferimento per il calcio giovanile marchigiano e un'occasione di grande interesse per tutti gli addetti ai lavori del settore.Conclusi i meritati ringraziamenti, è sempre il presidente Marcolini a premiare l'Academy Civitanovese con la coppa della 22a Edizione del Trofeo Marche. Inizia quindi la festa per i ragazzi di Mister Cellini che completano il riscatto della passata stagione battendo prima Tolentino in semifinale, che invece aveva avuto la meglio nella finale dello scorso anno proprio ai danni dei rossoblu, poi portando la coppa a Civitanova. Academy Civitanovese Tantalocchi (Pasquali), Passamonti (Marziali), Mercoldi, Ruggeri (Reschini), Fahdy, Postacchini, Cataldi (Cappelletti), Giordani, Del Gobbo (Malaccari), Agnesi (Gattini), Cognigni (Virgili). All. Mauro CelliniMontemilone PollenzaBentivogli, Tasselli, Angeletti, Giampaoli, Bonifazi, Pacioni (Guzman Peralta), Menchi (Senigagliesi), Montecchiari, Caraceni, Bonugli, Raggi (Lambertucci). All. Matteo ZafraniReti: 2’ Fahdy (A), 11’ e 34’ Cognigni (A), 46’ Del Gobbo (A)Terna arbitrale: Leonardo Salvatori sez. di Macerata (arbitro), Ricardo Angelini (1° assistente), Matteo Carducci (2° assistente)Recupero 1’+4’Angoli 2 - 2
Si apre la fase di partecipazione al processo di Pianificazione della Mobilità Urbana Sostenibile (Pums) avviato dall’amministrazione comunale di Macerata e affidato alla società di ingegneria Sintagma S.r.l. di Perugia, leader nella pianificazione, progettazione e direzione lavori di infrastrutture di trasporto e di mobilità. Il Pums è uno strumento di pianificazione urbana che si prefigge di offrire un sistema di soluzioni alle esigenze di mobilità di tutti coloro che vivono nel territorio comunale con un’ottica che guarda non solo all’oggi, ma anche ai cambiamenti che saranno determinati dai piani urbanistici, dalle evoluzioni nelle tecnologie della mobilità e negli stili di vita. “C'è piena coerenza fra il progetto di città delineato dal programma di mandato e dai processi avviati con la partecipazione al bando ITI, a Macerata capitale italiana della cultura e con le scelte compiute in termini di mobilità sostenibile" ha affermato il sindaco Romano Carancini, durante la presentazione del percorso del Pums, avvenuta oggi nella Sala Castigliani della Biblioteca Mozzi Borgetti. “I passaggi che sottolineo e che sono stati vissuti dalla città sono l'espansione della pedonalizzazione del centro storico, il potenziamento del trasporto pubblico locale e il miglioramento dei servizi offerti dai parcheggi in struttura, con la piena funzionalità del parcheggio Centro Storico che offre una soluzione preventiva alla ricerca del parcheggio nel centro città. Anche l’investimento sul tunnel, o meglio, sulla Galleria pedonale dei giardini Diaz va in questa direzione – prosegue Carancini - La scelta di avviare il processo di pianificazione urbana della mobilità completa questo percorso perché si impegna a dare una prospettiva a queste scelte in relazione anche ai cambiamenti urbani in atto e a quelli imminenti, già previsti e in fase di progettazione".“Il processo di pianificazione che abbiamo avviato, contrariamente a quello che avveniva con i Piani del Traffico del recente passato dove il mezzo automobilistico era l’unico considerato, prevede di impiegare un sistema integrato di soluzioni che considerano anche il Trasporto Urbano Pubblico, la mobilità dolce (pedonale e ciclistica in considerazione delle caratteristiche anche morfologiche del territorio), la condivisione dei mezzi e l’impiego di strumenti di info mobilità - spiega l’assessore all’Ambiente Mario Iesari. - Un approccio innovativo sostenuto e voluto non solo dallo Stato Italiano ma anche dalla Comunità Europea che si prefigge di ridurre in questo modo l’impatto ambientale e sociale della mobilità e di migliorare la qualità urbana ampliando gli spazi a disposizione delle relazioni umane”.“Il piano è un documento strategico che si aggiunge agli strumenti in campo per attuare il progetto di una città all'altezza dell'Europa e dei suoi obiettivi: sostenibilità, pari opportunità di accesso ai servizi da parte di tutte e tutti cittadini, partecipazione civica alle scelte pubbliche”. Così l'assessore alle Politiche Europee e alla Partecipazione Federica Curzi introduce l’importanza della partecipazione dei cittadini e dei vari portatori di interesse alla realizzazione del Pums in un orizzonte europeo.
“Questo di oggi è il primo passaggio del percorso di partecipazione, il più banale forse ma il più importante: l'informazione attraverso una comunicazione trasparente. Il Pums è un vero e proprio strumento di pianificazione urbana partecipata, ecco perché è fondamentale spiegare non soltanto cosa è e il suo perché, ma anche con chi, come e quando. I cittadini potranno partecipare alla definizione delle priorità del piano attraverso un questionario on line pubblicato nel sito del Comune. Non più di due minuti il tempo necessario per rispondere alle domande e dare il proprio contributo fornendo informazioni importanti relative alle attuali scelte di mobilità, a valutazioni e aspettative sulle diverse soluzioni possibili.” Il questionario è rigorosamente anonimo e sarà compilabile fino alla fine del mese di settembre. Sarà divulgato tramite newsletter, social network, con la distribuzione di tallocini riportanti il link in QR code. Tramite lo sportello Informagiovani e incontri civici comunali, sarà possibile essere assistiti in caso non si sia in condizione di accedere a una postazione on line.L’amministrazione comunale metterà in atto nei prossimi mesi altre iniziative e momenti di confronto per coinvolgere al massimo i portatori d’interesse, i cittadini e coloro che la città la vivono sotto diversi aspetti. Sono previste iniziative pubbliche, convegni con amministratori pubblici di altri comuni, attività di networking a livello italiano ed europeo, incontri, forum e tavoli permanenti con gli stakeholders del territorio, L’obiettivo è fare acquisire alla città la maggiore conoscenza possibile dell’utilità del Piano di Mobilità, degli obiettivi che si intende raggiungere e degli strumenti che saranno utilizzati per il loro raggiungimento.“Il Comune di Macerata si è già avviato nella direzione indicata dai PUMS ad esempio ampliando le aree pedonali e rafforzando il sistema di trasporto pubblico locale” aggiunge l’assessore all’Ambiente. “Ora ha deciso di fare un ulteriore e importante passo in avanti, consapevole della necessità di contenere ulteriormente l’impiego del mezzo automobilistico privato nel nostro territorio, ancora piuttosto alto, e dei processi di cambiamento urbano che potranno realizzarsi nei prossimi anni i quali richiedono un approccio sistematico e di pianificazione anche per gli aspetti riguardanti la mobilità - spiega ancora - Va ricordato inoltre che Macerata ha recentemente sottoscritto il Nuovo Patto dei Sindaci che si prefigge obiettivi di riduzione dei gas serra entro il 2030 particolarmente sfidanti ed in coerenza con quelli assunti da gran parte dei paesi nella conferenza sul clima di Parigi”.La società Sintagma accompagnerà la città in questo percorso. E’ una società di ingegneria italiana con 70 ingegneri e architetti che tiene insieme la pianificazione, la progettazione e la direzione lavori di infrastrutture di trasporto e di mobilità. Sintagma ha elaborato il primo Piano della Mobilità Sostenibile italiano approvato all’unanimità dal consiglio comunale di Pordenone. Ha recentemente concluso i Pums di Arezzo e Cuneo e dell’isola di Capri. Sta elaborando quelli di Siena, Pavia, Cagliari e Grosseto, oltre a quello di Macerata. “Quattro le fasi cardine del processo del Pums a Macerata - ha detto Il responsabile Sintagma Tito Berti Nulli - Sono: la conoscenza delle caratteristiche della mobilità in città di cui abbiamo già un quadro avanzato grazie a sondaggi e rilevazioni che ci danno il quadro dell’uso dell’auto proprio rispetto a bus; La partecipazione che si apre in questa fase con il sondaggio on line; la condivisione dei risultati del sondaggio e del confronto con la città; la decisione, con gradualità, delle azioni del piano. Queste saranno su breve periodo (entro la fine della consigliatura principalmente dirette alla sicurezza stradale) e su lungo periodo con sguardo lungimirante e che tenga conto degli scenari urbanistici futuri e dei cambiamenti della città, cui il Puns darà delle risposte".
L’Auser, tramite il proprio settore degli “Orti Sociali” e con il patrocinio dei Comuni di Macerata ed Appignano, ha indetto la seconda edizione del Concorso orti sociali, intitolato “Orti: esperienze di socializzazione”. L’obiettivo è quello di un incontro fra generazioni che superi la tendenza all’individualismo e, contemporaneamente, aiuti a non disperdere per sempre quel gran patrimonio che gli anziani hanno accumulato: l’esperienza e i saperi. Un patrimonio che i più anziani sono felici di trasmettere a figli e nipoti.
Partendo da queste premesse, proprio l’orto può essere un punto d’incontro: i più giovani che vogliono conoscere come si semina e come cresce una pianta o un ortaggio, debbono chiedere agli anziani, ai loro nonni, zii o padri, per apprendere i segreti di una coltivazione sana e genuina. Da parte loro quelli che non hanno più un’età “verde” come il loro orto, possono continuare a sentirsi attivi ed utili alla società e, soprattutto, mai soli. Senza dimenticare i benefici salutistici di colture che non usano concimi chimici e pesticidi e che possono servire a riscoprire e tramandare prodotti e sapori del tempo andato.
Il concorso è aperto a tutti: singoli, scuole o gruppi (non ci sono limiti di età) ed è stato diviso in due sezioni: scritti e disegni e dipinti. Tutti gli elaborati debbono essere inediti.Il titolo dà anche la traccia per gli elaborati che debbono essere inviati. I partecipanti, infatti, non debbono raccontare solo le esperienze che magari hanno già avuto con gli Orti Sociali, ma possono ampliare il panorama descrivendo il loro rapporto con la terra, o qualche storia che metta in evidenza i valori legati alla coltivazione e all’amicizia che può nascere lavorando insieme; da non trascurare neppure l’aspetto sociale e del welfare, per-ché tante volte, dall’orto, è giunta anche la possibilità di far fronte alle incertezze sul futu-ro in presenza di disoccupazione, sottoccupazione o pensioni ridotte all’osso.
Gli elaborati dovranno pervenire entro sabato 6 ottobre 2018 presso la sede provinciale dell’Auser di Macerata (Corso Garibaldi, 77 – 62100 Macerata) oppure spediti via mail in formato word o pdf a macerata.auser@marche.cgil.it.Per ulteriori chiarimenti telefonare al 347 4561453.
Si è concluso presso gli impianti del Centro Universitario Sportivo di Macerata il torneo amatoriale di calcio a 5 "Giochiamo per i diritti dei bambini", organizzato dall’Associazione Piombini-Sensini onlus di Macerata e giunto alla sesta edizione. L’iniziativa, che rientra nelle numerose attività di sensibilizzazione e prevenzione per la tutela dell’infanzia, ha visto la partecipazione di otto squadre in rappresentanza di istituzioni, associazioni ed imprese del territorio: l’Ordine delle Professioni infermieristiche, la Banca di Macerata, la comunità Il Girasole, l’Ordine degli avvocati di Macerata, il Comando Provinciale dei Carabinieri, il Cus Macerata, la ditta Fintel gas luce spa ed il Dream Team RadioStudio7.
Nella combattutissima finale che ha visto contrapporsi il Cus Macerata e la Banca di Macerata, ha prevalso il Cus Macerata dopo ben 14 rigori, essendo terminati i tempi supplementari sul punteggio di 7 a 7. Riconoscimenti come miglior portiere a Toni Guardiani (Banca di Macerata), a Cristiano del Curatolo (Cus Macerata) capocannoniere del torneo con 27 reti, al Comando Provinciale dei Carabinieri premio fair play ed ai tifosi della Fintel gas luce spa per la simpatia dei tifosi.
Al termine della premiazione, i trofei sono stati offerti da Nino Cafè Macerata, un ricco buffet preparato dai ragazzi della comunità Il Girasole per giocatori, familiari e simpatizzanti. La finale del torneo è stata ripresa dall’emittente Radio Studio 7 e verrà trasmessa giovedì 28 giugno alle 21 sul canale 611.
Da parte degli organizzatori, tra cui come ogni anno segnaliamo la presenza dell’Associazione Carima, una pressante richiesta al mondo degli adulti di ascoltare i bambini e garantire risposte adeguate ai loro bisogni.
E' il dottor Stefano Nassini il nuovo primario dell'U.O.C Psichiatria dell'ospedale di Macerata. Il dottor Nassini è stato presentato questa mattina dal direttore dell'Area Vasta 3, Alessandro Maccioni, nel corso di una conferenza stampa.
Nassini è nato a Taranto nel 1965. Ha conseguito nel 1990 la laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Pisa, per poi continuare con la specializzazione in Psichiatria presso lo stesso ateneo. Successivamente ha partecipato al master "Corso di formazione manageriale per l'alta direzione delle Aziende Sanitarie e per i Dirigenti di Struttura Complessa" presso l'Istituto Superiore Sant'Anna di Pisa.
Dal 1999 al 2009 ha lavorato presso gli Ospedali Civili di Brescia per poi trasferirsi presso l'Azienda Ospedaliera Unica Regionale, Area Vasta 3, a Civitanova.
"Da quando svolgo questa professione - ha esordito il dott. Nassini - ho sempre cercato di svolgerla in maniera 'moderna', cercando di porre grande attenzione a tutti gli aspetti che riguardano i disagi del paziente. La psichiatria in questo periodo storico sta vivendo un momento difficile non solo a Macerata ma a livello nazionale: con il cambiamento della società è stato necessario un adeguamento della materia anche a problemi che sono ad essa esterni per cercare di dare delle risposte e risolvere problemi complessi. Da qui il bisogno fondamentale nonchè la grande importanza di lavorare in un'equipe che sia in grado di garantire professionalità e una continuità sul territorio".
"La psichiatria porta avanti ormai da decenni discorsi sulla continuità - ha concluso Nassini. L'idea attuale è quella di implementare percorsi già esistenti per renderli sempre più idonei a soddisfare le esigenze dei pazienti, in continua evoluzione".
Si è spento questa mattina a seguito di una inesorabile malattia all'Hospice dell'ospedale di Macerata all'età di 74 anni Arrigo Antolini. Fra i fondatori di Forza Italia a Macerata, è stato anche consigliere comunale e candidato sindaco.
Lascia quattro figli: Arianna, Barbara, Alfredo e Beatrice, oltre alla moglie Maria Michela Ciciretti Antolini.
La salma di Arrigo Antolini sarà esposta nel Centro Funerario Città di Macerata in via dei Velini.
Il coordinamento comunale e il gruppo consiliare di Forza Italia-Macerata esprimono il più sentito cordoglio alla famiglia Antolini "per la perdita del caro Arrigo".
Cordoglio è stato espresso anche da Enrico Ruffini: "In qualità di presidente dell'Automobile Club Macerata e della Società Filarmonico-Drammatica, ma soprattutto come amico di lunghissima data, desidero esprimere profondo cordoglio per la morte di Arrigo Antolini.
A lui rivolgo un saluto profondamente grato per il lavoro fatto in qualità di consigliere dell'AC Macerata, di cui faceva parte con tutta la passione che nutriva per l'automobilismo sportivo, praticato negli anni '70. Lo ripeteva con orgoglio, "Non cancellate 'Forza Arrigo'!" la scritta che i tifosi di allora gli avevano tributato in una curva del percorso della Sarnano Sassotetto.
E ancora come socio ultradecennale della Filarmonica: sempre attivo, legatissimo fin dalla vicepresidenza con Pasutto, Arrigo si è profuso come solo lui sapeva fare, con la signorilità che lo contraddistingueva nei modi e nell'animo".
Durante l’incontro del Comitato dei Sindaci, tenutosi lunedì 25 giugno presso la sede dell’AAto 3 a Macerata, è emersa la chiara volontà di definire una struttura dei corrispettivi del servizio idrico integrato unica su tutto l’ATO 3 a partire dalla fine del 2018. I cittadini di Macerata, Civitanova Marche, Osimo, Recanati e di tutti gli altri Comuni dell’ATO 3 pagheranno le stesse tariffe per i servizi di acquedotto, fognatura e depurazione.La tariffa unica d’ambito è un ulteriore passo verso il processo di aggregazione in essere voluto dall’Assemblea dei Sindaci dell’ATO 3 Macerata e che trova in questo importante passaggio una prima azione concreta a favore dei cittadini. “I sindaci – fa sapere Francesco Fiordomo, Presidente Aato3 Macerata - continuano a lavorare per avere acqua buona da bere con una gestione pubblica che ci vede sempre più uniti e solidali. Una sola tariffa consente di bilanciare la situazione e puntiamo in maniera decisa ad abbassare il costo dell’acqua e diminuire le bollette in numerosi comuni. Una inversione di tendenza che incoraggia – aggiunge - . Siamo sicuramente sulla buona strada perché insieme si possono fare grandi progetti e soddisfare i cittadini che rappresentiamo”. Grazie a tale manovra sarà possibile mitigare l’impatto dei corrispettivi dove attualmente il costo del servizio è maggiore, eliminando quindi differenze tariffarie ingiustificate in un contesto dove la qualità del servizio erogato è identica. Non solo. Le tariffe sono destinate a scendere, seppur di poco, nonostante investimenti in crescita e la necessità di garantire i sempre più elevati standard di qualità imposti dall’Autorità Nazionale. Sarà inoltre possibile realizzare quegli investimenti strutturali fino ad oggi non sostenibili a causa della frammentazione tariffaria.L’istruttoria è ancora in corso, nel tentativo di mitigare i potenziali effetti negativi della manovra. È infatti necessario prevedere un meccanismo di gradualità o, in alcuni casi, un’esclusione dall’articolazione tariffaria unica per quei Comuni nei quali le tariffe sono oggi molto più basse rispetto al resto del territorio e per i quali la tariffa unica provocherebbe aumenti rilevanti in particolare per gli utenti già fortemente penalizzati dai recenti eventi sismici.
Ripartono a luglio la campagna scavi alle terme di Tifernum Mataurense e gli incontri divulgativi sui temi storico-archeologici. Anche quest’anno, dal 2 al 28 luglio, l’équipe del Dipartimento di Scienze della Formazione, dei Beni Culturali e del Turismo dell’Università di Macerata diretta dalla professoressa Emanuela Stortoni, partirà per la diciottesima campagna di scavo archeologico nell’area delle terme di Tifernum Mataurense, municipio romano oggi corrispondente a Sant’Angelo in Vado, in provincia di Pesaro Urbino.
Per tutto il mese di luglio sarà proposto anche il ciclo di eventi “Vado per la città antica”. Tornano, quindi, “I lunedì dell’archeologia”, incontri-dibattito tra i cittadini, ogni lunedì alle 21.30 nella la Sala di S. Caterina delle Bastarde di S. Angelo in Vado, su temi storico-archeologici, tutela e valorizzazione: inaugurazione degli scavi il 2 luglio; viabilità romana e municipia nell'area Mataurense il 9 luglio; l’educazione al patrimonio archeologico il 16 luglio; la provincia di Pesaro e Urbino nell'alto Medioevo il 23 luglio. Ogni mercoledì, alle 18, “Facciamo il punto”, incontri per la cittadinanza sull’andamento dello scavo in corso nell’Area delle Terme romane.
I lavori, condotti in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche e del Comune di Sant’Angelo in Vado, saranno mirati a ultimare la scoperta dell’area meridionale del complesso termale, che ha restituito grandi ambienti riscaldati (calidaria) e freddi (frigidaria), pavimentati con mosaici policromi e figurati di grande interesse.Il gruppo svolge sistematiche ricerche nell’area tifernate ormai da quasi un ventennio, consolidando importanti conoscenze su viabilità, impianto urbanistico e infrastrutturale, edilizia pubblica e privata, forme di insediamento, estensione ed antropizzazione del territorio municipale antico, che conserva una delle più ricche domus patrizie dell’area centro-italica ed un lungo tratto di strada basolata.
Oltre alla ricerca scientifica, il team maceratese promuove da sempre a Sant’Angelo in Vado un’intensa attività didattica, che vede il coinvolgimento nelle operazioni di scavo di decine di studenti fra tirocinanti, laureandi, specializzandi e dottorandi, italiani e stranieri. Vengono anche garantiti un costante intervento di restauro conservativo delle strutture più compromesse e una dinamica comunicazione per il coinvolgimento della cittadinanza e dei visitatori.
"Situazione della presenza di immigrati a Macerata": questo il tema del Consiglio comunale aperto tenutosi questo pomeriggio presso la Domus San Giuliano a Macerata che ha voluto affrontare il tema dell'immigrazione.
Tra i tanti, ha partecipato all'incontro Paolo Bernabucci, presidente del GUS, il quale, dopo aver affrontato nel suo intervento, il discorso dell'accoglienza che da sempre svolge il GUS nei confronti degli immigrati ha espresso solidarietà verso tutta la famiglia di Pamela, presente al consiglio e, in particolar modo verso la mamma. Terminato l'intervento, le si è avvicinato per abbracciarla ricevendo però un rifiuto da parte della donna. Il gesto ha dato vita ad un breve applauso nella sala.
Oltre ai consiglieri di maggioranza e di opposizione, è stata data possibilità di intervento a chiunque volesse pronunciarsi in merito a ciò che sta vivendo Macerata rispetto al fenomeno dell'immigrazione.
"Il titolo di questo consiglio comunale parte dai consiglieri che hanno deciso di proporre questa assise aperta a tutti. Ritengo che ciò possa servire a renderci conto dei vari punti di vista e a capire quali sono le cause che hanno portato la nostra città a confrontarsi con questo fenomeno. Oggi viviamo in una società "velocissima" che a volte può portarci ad affrontare con superficialità discorsi quantomai seri e degni della giusta rilevanza. Abbiamo una sinistra che ha una concezione benevolente rispetto al fenomeno immigrazione e una destra, con una concezione più restrittiva: in entrambi i casi però la questione viene sempre affrontata sotto l'aspetto dell'emergenza e non c'è mai un pensiero organizzato in modo tale da poter affrontare il fenomeno e intervenire direttamente sulle cause": così ha introdotto il Presidente del Consiglio Comunale Luciano Pantanetti, dando successivamente il via ai vari interventi.
Si è partiti dall'intervento del presidente di Anolf Cisl Macerata Samuel Kunoun al quale è seguito quello di Rossella Marinucci della Cgil Macerata, quello di Silvia Spinaci della Cisl, Broglia della Uil e ancora Stefano di Pietro, segretario del circolo del PD di Macerata, del noto giornalista Carlo Cambi, di Carlo Gasparetti, del presidente del GUS Paolo Bernabucci e molti altri.
Roma Marche Linee (RML) dal 2 luglio si unisce a FlixBus integrando le tratte attualmente operate dal Lazio e dalla Campania verso le Marche al network europeo dell’operatore verde della mobilità. Un’importante partnership che vuole rispondere ad un’esigenza di mobilità sempre più crescente espressa dal territorio: da luglio tutti i passeggeri dello storico operatore maceratese potranno raggiungere facilmente oltre 1.700 destinazioni, a livello nazionale ed europeo, del network FlixBus. Inoltre, grazie all’integrazione, fin da subito i passeggeri di Roma Marche Linee potranno accedere a tutti i servizi innovativi FlixBus come ad esempio il sistema di prenotazione facile e intuitivo sia su App sia tramite sito, la possibilità di acquisto presso le oltre 6.000 agenzie di vendita, la flessibilità di cancellazione e cambio della prenotazione fino a 15 minuti prima della partenza, Wi-Fi gratuito e prese elettriche a bordo e prezzi dinamici e convenienti.
“Siamo molto lieti di annunciare questa collaborazione con Roma Marche Linee, operatore storico, che da anni, fornisce un servizio sicuro, affidabile e ad alti standard qualitativi. Caratteristiche imprescindibili per poter far parte del nostro network” afferma Andrea Incondi, managing director di FlixBus Italia.“Il territorio marchigiano ha sempre risposto in modo positivo alle nostre proposte di mobilità e ai nostri servizi. Per questo abbiamo voluto rafforzare la nostra offerta per il territorio integrando la nostra rete con un’azienda storica locale che ci permette di collegare altre città delle Marche come ad esempio Recanati, Porto San Giorgio e Grottammare, alle principali città italiane ed europee” conclude Andrea Incondi. Da 2 luglio si potrà raggiungere la Capitale da Macerata dieci volte al giorno, con partenza dall’autostazione. Ancona, invece, sarà collegata con la città di Roma fino a cinque volte al giorno e con Napoli quattro volte al giorno durante la settimana e sei volte al giorno nel fine settimana. “Dopo anni di attività nello svolgimento di linee nazionali, stiamo per operare un decisivo salto di qualità, grazie all’integrazione con un operatore di mobilità europeo e innovativo quale FlixBus. Grazie a questa collaborazione siamo in grado di continuare a crescere nel settore e di offrire più destinazioni con maggiore frequenza, migliori servizi a bordo e offerte di viaggio sempre più vantaggiose e competitive” afferma Nicola Biscotti, Socio e Presidente di Roma Marche Linee.
Questa è la storia di Massimo e della sua voglia di farcela. Da solo, finché ha potuto. Con l'aiuto di qualcuno quando la situazione è diventata insostenibile. Aiuto che si è trovato a chiedere fino a perdere la speranza. Fino a trovare qualcuno che lo ha ascoltato e lo sta aiutando concretamente, con una raccolta di generi di prima necessità e qualsiasi forma di supporto che gli permettano di tornare a lavorare. Condizione indispensabile per risalire dal fondo.
Questo è il suo racconto: "Ho 59 anni, sono originario di Macerata, anche se ora vivo in una frazione di Fermo. Ho sempre lavorato, il tracollo è arrivato con il divorzio, mi sono trovato nel nord Italia solo, con la mia macchina e la volontà di non affogare. Quindi sono ritornato nelle Marche e ho iniziato a lavorare come venditore porta a porta, visto che nessuno mi assumeva vista l'età. Con il tempo la mia macchina inizia ad avere dei cedimenti: costose, troppo per me, le riparazioni. Fortunatamente qualcuno mi ha messo a disposizione una casa di campagna dopo 15 giorni in cui ho dormito e vissuto in auto".
"Per estrema necessità - prosegue - ho iniziato a chiedere aiuto ad enti, associazioni, amici con i quali ho condiviso moltississimo volontariato, ma ora che ne avevo davvero bisogno io, ho trovato tutte le porte chiuse. L'ultima possibilità e stata quella di chiedere una mano a Forza Nuova, pensando di avere ancora una volta le stesse risposte negative come successo con le altre forze politiche. Ho trovato due ragazzi speciali, con un cuore e dei valori che credevo estinti, che mi hanno in qualche modo adottato ridandomi la speranza di un futuro, anzi la certezza di un futuro. È difficile riuscire ad esprimere lo stato d'animo attuale, perchè ho chiesto loro la possibilità di ricominciare a vivere. Forza Nuova è stata l'unica forza politica che ha realmente fatto, senza promettere".
Che cosa ha fatto Forza Nuova Marche? Come detto, ha avviato una mobilitazione per raccogliere scarpe, bombole del gas, generi alimentari e soprattutto un'auto con la quale possa tornare al suo lavoro e rimettersi in carreggiata.
E per venerdì sera alle 21 è stata organizzata una cena di beneficenza alla trattoria Zeta di Porto Recanati.
Una protesta pacifica e silenziosa, con cartelli e bocche imbavagliate, quella voluta per il pomeriggio di oggi dalla famiglia di Pamela Mastropietro. Un gruppo di persone, tra cui anche Alessandra Verni e Marco Valerio Verni, rispettivamente mamma e zio di Pamela, hanno manifestato poco fa davanti alla Domus San Giuliano, a Macerata per chiedere giustizia e verità per la diciottenne uccisa e fatta a pezzi nei mesi scorsi nel tristemente noto appartamento di Via Spalato 124.
"Parteciperemo al consiglio comunale aperto sui temi dell'immigrazione che si terrà tra poco - ha detto Marco Valerio Verni, zio di Pamela e rappresentante legale della famiglia - con questo bavaglio rosso. Un colore che simboleggia il sangue, perché i tragici fatti di Macerata siano stimolo per mettere fine allo spaccio e alla violenza in qeusta città".
Ma non é tutto. La piccola manifestazione, infatti, doveva svolgersi all'interno del seminario, ma all'ultimo minuto c'é stato un no, con la famiglia e gli amici di Pamela che hanno dovuto ripiegare sugli spazi esterni. "Un fatto grave - aggiunge Verni - La nostra é una protesta pacifica e silenziosa e non riusciamo a capire perché ci siano stati negati spazi. L'accoglienza non dovrebbe riguardare sempre e solo l'immigrazione, accoglienza sarebbe stato anche consentirci oggi di manifestare nel luogo richiesto".
Un fatto, quello del diniego del vescovo all'utilizzo degli spazi, che non é andato giù alla consigliere di minoranza, Deborah Pantana, che ha affermato: "Volevamo solo mettere un manifesto all'interno dell'aula".
(in aggiornamento)
Torna Recina Live nella suggestiva cornice del teatro romano Helvia Recina di Macerata con due appuntamenti.
Sabato 30 giugno “La notte della regina e la regina della notte”, serata di anteprima del Macerata Opera Festival Lirica; domenica 1 luglio “Iliade la prima guerra mondiale” teatro di narrazione con Valerio Massimo Manfredi, prestigiosa tappa della rassegna regionale di teatro classico TAU/Teatri Antichi Uniti promossa dall’Amat.
Alle ore 21.15 di sabato 30 giugno in scena La notte regina e la regina della notte per la regia di Corrado d’Elia, una serata di musica e teatro aspettando il Flauto magico con la regia di Graham Vick in programma per il MOF 2018. Sul palco del teatro romano Corrado d’Elia, Chiara Salvucci, Francesca Benitez e Cesarina Compagnoni che accompagnano gli spettatori nelle suggestioni dell’opera mozartiana.
Il secondo appuntamento della rassegna Recina Live è domenica 1 luglio con un affascinante viaggio nell’Iliade proposto da un progetto di Sergio Maifredi Iliade un racconto mediterraneo, prodotto dal Teatro Pubblico Ligure. “Iliade è un racconto della prima guerra del Mediterraneo, la prima guerra mondiale, il mare con le terre conosciute intorno, tremila anni fa. Iliade è l'archetipo, il paradigma delle guerre che verranno”, scrive Sergio Maifredi. La narrazione orale di questa affascinante opera è affidata a Valerio Massimo Manfredi con Iliade la prima guerra mondiale” Scrittore e narratore, noto per i romanzi storici di grande successo e per le trasmissioni televisive molto seguite, Valerio Massimo Manfredi conduce il racconto della prima guerra del mediterraneo e quindi la prima guerra mondiale, dove l’Iliade è l'archetipo, il paradigma delle guerre che verranno. Così lo descrive: “Nei suoi versi ci sono il conflitto, l'ira, l'eroismo, il dolore, il rancore, l'amore, il sangue, le armi, la paura, le madri, le spose, i padri, i figli ma soprattutto vi è la morte. La nera morte umanamente temuta, la bella morte eroicamente cercata. La morte che è fine di tutto e che merita rispetto. Achille piangerà assieme a Priamo, il re nemico. Piangeranno insieme, l’uno il corpo dell’amico Patroclo, l’altro il corpo del figlio, Ettore. La guerra riprenderà, Troia sarà rasa al suolo, ma per un attimo la morte impone la tregua per celebrare il funerale di Ettore, domatore di cavalli.”
L’appuntamento maceratese si inserisce nel cartellone del TAU/Teatri Antichi Uniti promossa dall’Amat che, in una coniugazione funzionale e gradevole di beni e attività culturali, offre l’opportunità di fruire i luoghi di interesse archeologico per la spettacolarizzazione restituendoli ad un ampio uso. Ciò si deve all’impegno congiunto di Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Regione Marche, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche, AMAT e i Comuni del territorio sedi di teatri e luoghi suggestivi, tra cui Macerata.
Prima dello spettacolo alle ore 19.30 sarà possibile fare una visita guidata al teatro romano Helvia recina a cura di Macerata Musei e partecipare all’aperitivo Aperitau 2018. Sorsi e passeggiate di storia”. I posti sono limitati, prenotazione consigliata 071 2075880 | 349 1941092.
Biglietti per lo spettacolo a 10 euro (posti non numerati) presso la biglietteria dei teatri di piazza Mazzini, dal martedì al sabato 10.30 - 12.30 | 16.30-19.30.
La serata del 30 giugno a cura dell’Associazione Sferisterio è a ingresso gratuito fino a esaurimento posti. I biglietti possono essere ritirati fino alle ore 19 nella biglietteria di piazza Mazzini e dalle 20 in poi al teatro romano.