In relazione all’aggressione del cittadino ghanese avvenuta presso la stazione ferroviaria di Macerata nella mattinata odierna, l’incessante attività info-investigative e operativa, soprattutto mirata nell’ambiente della tossicodipendenza, svolta dal personale della Polizia di Stato della Questura, ha permesso di rintracciare e fermare la coppia sospettata, sulla base degli elementi forniti dalla vittima in ospedale. I fermati, un uomo (ghanese) e una donna (italiana), dopo appena 60 minuti dall’evento delittuoso, sono stati rintracciati presso i locali giardini Diaz. Sia il ferito che le persone fermate erano già note agli operatori della squadra Volante e della Squadra Mobile i quali in base alle semplici descrizioni della vittima sono subito risaliti alle generalità complete dei sospettati. Nel lasso di tempo intercorso tra l’aggressione e il fermo della coppia, sono state controllate le abitazioni delle rispettive residenze con esito negativo, ma la perseveranza investigativa degli operatori di Polizia Giudiziaria ha permesso di rintracciare i sospetti presso il loro usuale luogo di incontro: i giardini Diaz di Macerata.
La giovane coppia attualmente si trova a disposizione degli inquirenti preso la Questura di Macerata dove si stanno svolgendo le previste attività di riscontro sulle dinamiche e sul movente dell’aggressione.
Un'aggressione è avvenuta questa mattina a Macerata, intorno alle 12 in zona stazione. Nella piazza della stazione, un cittadino gambiano mentre passeggiava, è stato avvicinato da un uomo di colore, che lo ha colpito ripetutamente e violentemente con una bottiglia alla testa.
L’aggressione, per quanto dichiarato dalla vittima, è riconducibile verosimilmente ad una storia sentimentale che quest’ultimo intratteneva con una ragazza italiana che nella circostanza era in compagnia dell’aggressore. Lo stesso prontamente soccorso da una Volante della Polizia e da personale del 118 è stato accompagnato in ospedale in codice rosso, dove fha fornito i nomi dell’aggressore ghanese e della ragazza italiana. Indagini in corso e frenetica attività operativa per rintracciare i due fuggitivi.
Notte di intesi controlli della Polizia di Stato in tutta la provincia disposti dal Questore Antonio Pignataro anche in vista delle prossime festività natalizie quando più intenso è il traffico veicolare sulle strade provinciali e maggiore è l’afflusso di persone, soprattutto giovani, nei locali notturni e di intrattenimento lungo la costa.
La Polizia Stradale di Macerata nel corso di detti servizi ha identificato 106 persone, sottoposto a controllo 91 veicoli, sottoposto a sequestro due veicoli e ritirato 8 patenti di guida tutte per guida in stato di ebrezza alcolica.
Le persone denunciate sono state 7, di cui 6 uomini e una donna, mentre ad uno solo è stata contestata la violazione amministrativa. Il tasso alcolemico più elevato riscontrato su un uomo di 45 anni era di valore 2,16 g/l.
Nel corso della nottata sono stati svolti mirati servizi di controllo interforze (Polizia, Guardia di Finanza, Carabinieri, Vigili Urbani e unità cinofili antidroga) in 4 discoteche dei Comuni di Porto Recanati e Civitanova Marche. Nei pressi di uno di questi locali un giovane maggiorenne è stato trovato in possesso di circa 2 grammi di hashish. Quest’ultimo è stato segnalato alla locale Prefettura per la violazione amm/va sulla legge sugli stupefacenti.
Un nutrito gruppo di rotariani provenienti da diversi Club del territorio – Fermo e Alto fermano, Tolentino, Camerino, il “Matteo Ricci” di Macerata – e anche dal vicino Abruzzo, con Teramo, si è ritrovato a Palazzo Buonaccorsi lo scorso 16 dicembre per prendere parteall’evento “Il Rotary incontra Lorenzo Lotto” promosso dal Rotary Club di Macerata. Fino al 19 febbraio 2019, infatti, il Museo Civico della città ospita la mostra “Lorenzo Lotto. Il richiamo delle Marche”, curata da Enrico Maria Dal Pozzolo, un’esperienza d’arte unica che mette al centro lo straordinario rapporto tra il geniale artista veneziano e lanostra regione.
Nel saluto iniziale, il presidente del Rotary Club di Macerata Stefano Quarchioni ha spiegato come questa iniziativa «si aggiunge alle altre messe in campo per sostenere la ricostruzione dei territori gravemente colpiti dai terremoti del 2016» e ha ringraziato i rotariani aderenti al FAI «che hanno messo a disposizione le loro professionalità attraverso progetti volti a valorizzare i nostri luoghi del cuore, che sono ricchi di tradizioni, emozioni, ricordi, suoni, aromi e profumi: in questo modo abbiamo dimostrato concretamente il valore del nostro servire».
I numerosi partecipanti hanno potuto godere di una guida d’eccezione, il professor Stefano Papetti, che oltre a sottolineare l’impegno e il ruolodei Musei Civici nella promozione dell’arte nel nostro Paese, ha presentato ciò che gli occhi avrebbero da lì a poco ammirato. «Quelle che vedremo - ha spiegato - sono opere che già si trovavano nelle Marche ma che per vari motivi, soprattutto legati al commercio antiquario, sono finite in musei stranieri; opere documentate dei periodi marchigiani dell’artista veneto, disegni e documenti». Per una scelta precisa dei promotori, Regione Marche e Comune di Macerata, legata alla volontà di non impoverire i musei comunali che li ospitano, i 25 capolavori del Lotto presenti in diversi centri marchigiani – Monte San Giusto, Recanati, Mogliano, Cingoli, Ancona, Loreto, Jesi e Urbino – non sono stati trasferiti a Palazzo Buonaccorsi. «Questo aspetto la rendeuna mostra che si apre al territorio - ha affermato Papetti -, che invita a viaggiare attraverso le Marche e a ritrovare le tante importanti tracce dell’antico legame sia con Lotto sia con Venezia».
Rotary Club di Macerata
Per tutelare la cooperativa da notizie false e tendenziose lette nei giorni scorsi in merito alla gestione del canile comunale di Macerata, mi sorge l’obbligo di fare alcune brevi precisazioni, rinviando per informazioni più complete ai documenti ufficiali e a quanto già ampiamente illustrato in passato:
L’ampliamento del canile comunale non è stato realizzato con soldi pubblici, bensì con soldi privati della Meridiana e ad oggi il Comune di Macerata non ha ancora terminato la restituzione dell’investimento anticipato dalla cooperativa. Investimento, all’epoca, resosi necessario e di interesse pubblico, per poter trasferire nella struttura comunale, tutti quei cani che da anni sostavano,senza possibilità di adozione,presso strutture private a spese del comune (e oggi invece affidati)I cani che “non arrivano a fine mese” nel canile di Macerata sono quelli che gioiosamente hanno trovato una famiglia, grazie al lavoro di una cooperativa che, proprio per incentivare gli affidi, gestisce una pagina Facebook con oltre 6800 contatti e stipendia personale, regolarmente assunto, per ricevere e accompagnare il pubblico nella scelta dell’animale. Meridiana, quindi, è una delle rare realtà aziendali che paga apposito personale per ridurre le proprie entrate economiche (a vantaggio della spesa pubblica!), dando in affido gli animali ricevuti in custodia, con i risultati a tutti noti.
Per eventuali verifiche, considerato anche che, ad oggi, la tariffa corrisposta a Meridiana dal comune per il mantenimento degli animali, è addirittura inferiore al minimo di legge, ricordiamo che le nostre porte, ma anche finestre, cancelli e gabbie, sono aperte!
Infine, un doveroso ringraziamento a tutti quei volontari, che in linea con la propria attitudine personale e tanto amore, quotidianamente, vengono a “coccolare” i nostri ospiti animali e che meritano lo stesso rispetto e riconoscenza che si deve a qualsiasi altro volontario, appartenente a qualsiasi altra organizzazione del Terzo Settore, che collabora con qualsiasi altra istituzione pubblica o privata.
Si è svolta venerdì 21 dicembre, alle ore 18.00, presso l’aula magna dell’Istituto Tecnico Economico “A. Gentili” di Macerata, la tradizionale cerimonia di consegna dei diplomi agli studenti che hanno sostenuto l’esame di Stato nell’anno scolastico 2017-2018.
All’evento, che ha coinvolto 134 diplomati dei diversi corsi presenti nell’Istituto, hanno partecipato il presidente della Simonelli Group - nota società produttrice di macchine per caffè espresso - Nando Ottavi, e il prof. Stefano Perri, direttore del Dipartimento di Economia e Diritto dell’Università di Macerata. Ha accolto gli ospiti il dirigente scolastico prof. Pierfrancesco Castiglioni.
Alla cerimonia ufficiale è seguito un momento conviviale che ha rappresentato l’occasione per lo scambio degli auguri nell’imminenza delle festività natalizie.
Cibo e generi di prima necessità per il canile.
Questa la raccolta messa in atto con prontezza dopo aver avvertito la difficoltà del canile gestito dalla Cooperativa La Meridiana
La richiesta di coperte e cibo è stata accolta ed esaudita dai ragazzi de La Foresta che Avanza, gruppo del movimento CasaPound.
In molti hanno aderito all'iniziativa, in molti dopo averla scoperta avvicinandosi ai banchetti divulgativi messi in città e questa mattina il prezioso carico è stato consegnato.
"Grazie di cuore a tutte le persone che ci aiutano nelle nostre battaglie" è il Buon Natale speciale che i militanti augurano a tutti quanti hanno aiutato a fare un aiuto ed un riparo agli ospiti del canile.
I Carabinieri della stazione di Macerata ed il personale della Polizia Locale, hanno svolto un servizio congiunto per verificare il rispetto dell'ordinanaza del Sindaco che vieta in determinati orari di giocare alle slot machine e l'eventuale uso delle macchinette da parte di minori.
In un bar del centro è stato sorpreso un uomo che giocava negli orari vietati.
Il titolare del locale è stato contravvenzionato per una somma pari a 4.000 euro. I controlli delle forze dell'ordine proseguiranno in modo serrato
Il presepe “interattivo” nella chiesa dell’Immacolata in corso Cavour di Macerata è stato creato dalle famiglie con i bambini 0-3 anni dell’associazione onlus “GENITORI&FIGLI, per mano” e dai bambini del Centro ricreativo della parrocchia dell’Immacolata in via dei Velini di Macerata.
L’idea è nata l’anno scorso e il messaggio che si vuole trasmettere è che tutti fanno parte e partecipano alla vita di una comunità, anche i più piccoli. Inoltre, un presepe può essere un momento di aggregazione, di unione, di riflessione, che stimola la creatività, l'inventiva insegnando allo stesso tempo, il rispetto per la natura, del riuso e del riciclo. Il presepe ha un immenso potenziale ludodidattico, insegna e allo stesso tempo diverte.
Il presepe ideato dai piccoli e dalle loro famiglie è “interattivo” nel senso che tutti, in questo periodo di festività, possono contribuire aggiungendo un pezzo, un lavoretto fatto a casa, un giocattolo, un rametto speciale trovato dal bambino ecc… liberi di esprimere la propria creatività.
Dopo l'Epifania ognuno può riprendere ciò che gli appartiene, in alternativa, rimarrà nell’Associazione o nel Centro ricreativo per il prossimo anno.
Gli organizzatori raccontano che alcuni bambini dopo essersi allontanati del presepe allestito nella sua base di partenza, erano ritornati in chiesa, perchè lungo la strada di casa avevano trovato delle pietre e dei rametti che reputavano utili da aggiungere al loro presepe.
Siamo curiosi a vedere quale sarà l’aspetto finale del presepe il giorno di Natale, ossia, il coinvolgimento delle famiglie maceratesi.
Questa mattina intorno alle ore 11:00 il questore di Macerata Antonio Pignataro ha ricevuto i rappresentati della stampa locale per uno scambio di auguri in vista delle festività natalizie, al termine di un anno difficile come quello che sta per concludersi.
Il questore ha voluto tracciare un bilancio dell'attività svolta ad iniziare dalle indagini che hanno succeduto il brutale omicidio di Pamela Mastropietro: "Tutti insieme dobbiamo ricercare la verità. Da voi giornalisti dipende la serenità del contesto sociale di Macerata. Chiunque svolga funzioni pubbliche deve farlo con disciplina e onore. Noi come Polizia l'abbiamo dimostrato in occasione di un contesto difficile come quello dell'uccisione di Pamela Mastropietro, e voi come stampa avete raccontato null'altro che la verità".
"Dalla nostra onestà e caparbietà congiunta - continua Pignataro - dipende il destino dei nostri figli. Dobbiamo percorrere insieme la strada della verità per migliorare il tessuto sociale della città. Macerata non è la citta della paura, ma è la città delle risposte: l'abbiamo dimostrato".
Dalla prima mattinata di oggi da Piediripa si registrano continue chiamate al 115 a causa di una forte esalazione presente nell'aria. L'odore acre, la cui causa si presume derivi da una fuoriuscita di una sostanza ancora in corso di accertamento, ha fatto allertare i residenti di via Domenico Annibali - davanti alla sede della Motorizzazione - che dalle prime ore di questa mattina hanno allertato i Vigili del Fuoco.
A causa del vento il forte puzzo si sta propagando anche in zone limitrofe, con conseguente aumento delle segnalazioni.
I Vigili sono prontamente intervenuti sul posto dalle ore 7:30. Sono ancora in corso le valutazioni per chiarire di quale sostanza si tratti, con la puzza che rimane ancora fortemente presente nell'aria. Dalle prime segnalazioni si presume che la perdita possa provenire dalla Orim, ma non si hanno prove certe al riguardo.
Aggiornamento ore 10:26
Sul posto si sono recati altri mezzi dei Vigili del Fuoco (tra cui la macchina di comando e il nucleo NBCR) e la Polizia Provinciale, fondamentali per accertare causa e provenienza della fuoriuscita: al momento sono stanziati proprio davanti alla sede della Orim.
SERVIZIO IN AGGIORNAMENTO
Scontro frontale tra due veicoli stasera in via Maffeo Pantaleoni.
Per cause ancora al vaglio delle autorità, due veicoli si sono scontrati all'altezza della scuola media.
Cinque i feriti, per i quali si sono rese nevessenec due ambulanze ed una automedica, quattro dei quali trasportati al Pronto soccorso.
Sul posto anche la polizia municipale per i rilievi di legge
"Considerare l'ospedale unico della provincia di Macerata che si andra' a costruire come Dea (Dipartimento di emergenza-accettazione) di secondo livello". Nel giorno in cui i consiglieri regionali di maggioranza di Ancona presentano una mozione contro MarcheNord, che rischia di aprire una squarcio profondo nella maggioranza, i consiglieri di maggioranza di Macerata Francesco Micucci (Pd) e Luca Marconi (Udc-Popolari Marche) presentano un altro documento che richiama alla delibera 1623 del 2018 con cui l'azienda ospedaliera Pesaro-Fano e' stata riconosciuta di secondo livello.
"La scelta di dotare il territorio pesarese di un presidio ospedaliero unico di secondo livello va plaudita poiche', nonostante la presenza dell'ospedale Torrette di Ancona a 80 chilometri di distanza, apre a maggiori servizi ed opportunita' di cura- spiegano i due consiglieri-. In questo quadro, considerando che per la provincia di Macerata si e' definita gia' da tempo la realizzazione di un nuovo ospedale unico che avra' una capienza simile a quello previsto a Pesaro e che la provincia di Macerata ha un numero di abitanti non molto dissimile da quello della provincia di Pesaro, riteniamo imprescindibile prevedere che anche il futuro ospedale unico di Macerata sia di secondo livello".
I due consiglieri di maggioranza invitano anche il presidente della Conferenza dei sindaci della provincia di Macerata a convocare quanto prima l'assemblea dei primi cittadini per avallare la proposta e far adeguare il progetto a questa nuova possibilita'.
"Seguendo l'esempio pesarese, volto ad aumentare e migliorare l'offerta dei servizi sanitari sul territorio, e' auspicabile che anche per il presidio unico della provincia di Macerata possa fare riferimento ad un'azienda ospedaliera, in modo da poter agevolare il riconoscimento di Dea di secondo livello- continuano-. Il tutto non in un'ottica di duplicazione di servizi e reparti ma di ottimizzazione e progresso degli stessi, avendo come sempre quale primo obiettivo la salute dei marchigiani, che potranno cosi' contare su un sistema sanitario pubblico sempre piu' completo, integrato, efficiente e di qualita"
Fonte: Agenzia Dire
Il 2018 è ormai agli sgoccioli e l’Helvia Recina Volley Macerata si è riunita mercoledì 19 dicembre al Parco Hotel di Pollenza per la consueta cena di natale e celebrare, insieme a tutti i suoi protagonisti, un’annata speciale. Un vivace mix di emozioni e di situazioni che scrive un’altra nobile pagina della storia di questa società, abilmente impersonata da Pietro Paolella, Maurizio Storani e Massimiliano Balducci, proseguendo con il coach della prima squadra Luca Paniconi e tutto il resto dello staff Helvia Recina che ogni giorno lavora sodo, lontano dai riflettori e dalle luci della ribalta. Una società che anche in questa occasione non ha voluto dimenticare il suo passato, dedicando uno speciale elogio al compianto presidente Tito Antinori, il quale ha lasciato un’eredità pesante e, allo stesso tempo, di inestimabile valore.
“Sono passati ormai tre anni da quando ho iniziato, insieme con tutti i presenti, questo percorso e sono orgoglioso di poter dire che siamo cresciuti tutti insieme, fianco a fianco, grazie all’impegno, alla dedizione ed al supporto reciproco di un gruppo affiatato, unito, che in breve tempo è diventato una famiglia” - ha dichiarato il presidente Paolella durante un momento celebrativo della serata, anche attraverso il sostegno del suo vice, Storani, simbolo della Roana, uno dei main sponsor della società: “E’ capitato e capiterà di incontrare delle difficoltà, di imbatterci in situazioni che ci faranno soffrire e che ci metteranno a dura prova, la crescita e la maturità passano anche da qui, ma se saremo bravi a compattarci, a stringerci uno vicino all’altro riusciremo a superare gli ostacoli e a trarre da questi ulteriori motivazioni e spinte positive”.
Parole importanti sono giunte anche dal direttore marketing Balducci, uomo simbolo della CBF Balducci, main sponsor storico della società: “Non si può parlare di una semplice sponsorizzazione, l’Helvia Recina Volley Macerata è ormai diventata una questione di cuore, un percorso iniziato con mio padre, il commendator Franco Balducci, insieme a Tito Antinori e che oggi prosegue con grande soddisfazione. La società è portatrice di un’etica e di uno stile ammirevoli e poter accostare ad essa il nostro nome ci rende estremamente orgogliosi”. Non potevano mancare, ovviamente, parole di elogio per la prima squadra: Peretti e compagne chiudono il 2018 in testa al girone C del campionato di B1 a quota 27 punti, grazie a nove vittorie su dieci gare fin qui disputate. L’ultimo punto dell’anno, contro Perugia alla Mar.Pel. Arena, lo ha messo a segno Beatrice Spitoni, atleta di punta del settore giovanile dell’Helvia Recina, da quest’anno in pianta stabile tra le fila di Paniconi: “Sono molto felice di far parte di questo gruppo.
Non è stato facile all’inizio vista la differenza di livello e di età - ha confessato la schiacciatrice classe 2002 – ma il mio obiettivo è quello di diventare una grande atleta e penso di essere nel posto giusto perché faccio parte di una squadra molto forte, guidata da un allenatore estremamente valido e preparato come Luca Paniconi”.
È stata un’altra importante occasione per celebrare e ricordare l’appuntamento del 28 dicembre al centro fiere di Villa Potenza “Tomboliamo: tombola inclusiva e tante sorprese”, promosso dal libero della prima squadra Greta Malavolta: “Una grande opportunità per celebrare un grande tesoro che è la nostra società. Non solo risultati importanti sul campo di gioco ma anche una grande opera di sensibilizzazione che va al di là dello sport, il cui fine è quello di trasmettere due messaggi importanti: l’inclusione, non solo sportiva ma anche lavorativa, per le persone con disabilità intellettive e la donazione del midollo osseo. Sarà una serata di festa in cui affronteremo questi due temi con positività e divertimento, fiduciosi di poter contare sulla presenza di tutti i tesserati e di tutti gli amici dell’Helvia Recina. Sono sicura che ci porteremo a casa molte soddisfazioni ed emozioni”.
A coronamento della serata è giunta anche la benedizione di due ospiti davvero speciali, l’assessore allo sport del comune di Macerata, Alferio Canesin, ed il sindaco, Romano Carancini: “Mi ha fatto molto piacere ricevere questo invito in un’occasione così importante. L’Helvia Recina Volley Macerata è una società con grande stile, che lavora sodo a 360 gradi non soltanto nello sport ma anche al di fuori, ottenendo grandi risultati su tutti i fronti, e questo fa sicuramente un immenso piacere al sindaco di una città come la nostra – ha dichiarato il primo cittadino maceratese - L’attività di sensibilizzazione portata avanti dalla società è un qualcosa di estremamente importante, un cammino da raccontare quanto più possibile e mi impegnerò in prima persona nel promuovere questa impresa umana e sportiva”. L’Helvia Recina Volley Macerata saluta con entusiasmo un 2018 carico di insegnamenti, un tesoro di esperienza da mettere in pratica nell’anno a venire, in quel proseguo di stagione colmo di ambizioni, di aspettative, di voglia di scrivere nuove importanti pagine di storia con quella luce negli occhi, sempre nuova ma in fondo sempre uguale, con cui Tito Antinori ha tracciato una strada.
Quella strada oggi è ossigeno, è emozione, è speranza riflessa nei volti di chi vive e respira, con orgoglio, l’Helvia Recina Volley Macerata.
Il Centro Danza Carillon di Macerata, che si occupa di danza contemporanea, si è aggiudicato lo scorso 2 dicembre il primo posto al Meeting Coreografico di Tivoli, ed è soltanto l’ennesimo premio da aggiungere ad un palmarès sempre più ricco di riconoscimenti dal valore Nazionale.
Il gruppo, composto da sette ragazze maceratesi e capeggiato dalla loro insegnante e coreografa Laura Giacomini, ha cominciato ad acquisire rilevanza in tutto il territorio italiano grazie alla loro esibizione, del luglio dello scorso anno, al circuito di rassegne Nazionale, “Città in Danza 2017”, presso il “Teatro Novelli” di Rimini dove viene premiato dalla giuria con due borse di studio e con la possibilità di partecipare al “Galà Talenti in Danza” di Rapallo. La selezione per partecipare a questo evento era avvenuta qualche mese prima al Teatro Lauro Rossi di Macerata, dove le ragazze furono scelte per l’esibizione della loro coreografia “Borderline”.
Il gennaio seguente, dopo essere state selezionate dalla “Dream Dance Music”, le ballerine partecipano al programma televisivo “iCrew”, trasmesso su LA5. Il programma poteva vantare una giuria composta da ballerini e coreografi professionisti, come Macia Del Prete, Carlos Kamizele, Jessica Polsky e R.Elle Niane, che ha mostrato nei loro confronti consensi e vari apprezzamenti, infatti il gruppo è stato ad un passo dalla finale.
Soltanto ad un mese di distanza, la coreografia, da loro ideata, dal nome “Borderline” con cui erano state scelte per partecipare a “Città in Danza 2017”, viene scelta per essere esibita al "Dance Festival International 2018" a Firenze.
L’ultimo riconoscimento ottenuto dal gruppo, composto da: Gloria Beninvegna, Letizia Cecchini, Alice Corradini, Alessia Ciccarelli, Agnese Grassetti, Lucrezia Mascitti e Chiara Orazi, guidate dalla loro insegnante è quello dello scorso 2 dicembre, ottenuto per essersi piazzate al primo posto del “Meeting Coreografico” di Tivoli con la loro coreografia “Earthquake”, dedicata al terremoto che negli scorsi anni ha colpito il territorio marchigiano.
Con un lungo post sulla pagina Facebook "La voce di Pamela Mastropietro", la famiglia della giovane uccisa a Macerata, commenta le notizie diffuse dai giornali su una probabile intitolazione del parco di via Spalato alle donne vittime di violenza e non rispetto, come sarebbe logico, alla loro familiare violentata e uccisa nel condominio antistante.
"Quanto accaduto a Pamela non è stato un femminicidio - si legge nel post -, ma un qualcosa di demoniaco, messo in pratica da esseri che definire semplicemente “pusher”, come pure qualcuno ha fatto, è molto fuorviante", dato che la diciottenne "è stata violentata ed uccisa e, sicuramente, depezzata chirurgicamente, scuoiata, disarticolata, scarnificata, esanguata, lavata con la varechina e messa in due trolley, per poi essere abbandonata sul ciglio di una strada".
Il post si conclude con un suggerimento provocatorio indirizzato all'amministrazione maceratese: "Se proprio non lo si vuole intestare a Pamela, lo si dedicasse a tutti gli esseri umani vittime di atrocità. Ecco, così, forse, da una parte ci si avvicinerebbe a quanto realmente accaduto in quella casa di Via Spalato, e dall'altra potrebbe ritenersi salvo il “politicamente corretto” (chissà le coscienze). Ed il martirio di Pamela servirebbe davvero a ricordare un qualcosa di più ampio".
Di seguito il testo integrale del post
+++NIENTE IPOCRISIE SULLA MORTE DI PAMELA+++
Abbiamo aspettato un po’ di giorni, prima di intervenire sulla questione della intitolazione del parco antistante il condominio di Via Spalato, a Macerata, diventato tristemente noto per i fatti del 30 gennaio scorso, allorquando una ragazzina di poco più di 18 anni è stata violentata ed uccisa (secondo l’ipotesi accusatoria, che condividiamo) e, sicuramente, depezzata chirurgicamente, scuoiata, disarticolata, scarnificata, esanguata, lavata con la varechina e messa in due trolley, per poi essere abbandonata sul ciglio di una strada.
Sulla stampa abbiamo letto che, al dunque, il suddetto spazio verde verrà, forse, intestato alle donne vittime di violenza, e non a Pamela: per noi va bene, nel senso che nulla chiediamo e nulla pretendiamo e che anche la tematica richiamata merita la sua importanza (a patto che venga correttamente inquadrata e non, come pure accade, abusata) e se, quanto avvenuto, possa servire a tenerla sempre a mente, ben venga.
Ma, ottenuto questo risultato, e premesso che non è una targa di cui, come famiglia, abbiamo bisogno per ricordare Pamela (il cui martirio, invece, faremo di tutto affinché possa servire a far venire fuori tutto il marcio che c’è dietro la sua tragica fine) non possiamo che specificare alcuni particolari che forse sfuggono.
Quanto accaduto a Pamela non è stato un femminicidio, ma un qualcosa di demoniaco, messo in pratica da esseri che definire semplicemente “pusher”, come pure qualcuno ha fatto, è molto fuorviante. Solo chi ha visto le fotografie raffiguranti il corpo, o quel che ne rimane, di Pamela può ben comprendere quello che stiamo scrivendo, e certamente, costui, potrà convenire sul fatto che nessuna violenza è, nei fatti, equiparabile a questa.
Non è, chiaramente, una gara macabra a chi abbia subito maggior danno, ma occorre analizzare distintamente i diversi fatti di sangue (tutti dolorosi, per chi ne rimane vittima ma, poi, soprattutto, per i parenti che sono chiamati a sopravvivere) per andarne ad analizzarne le origini, le cause, e, possibilmente, evitare, per il futuro, il ripetersene.
Non bisogna annacquare e fare di tutta un’erba un fascio, come si suol dire: come è vero che non tutti gli immigrati siano cattivi, o che tutti gli italiani siano mafiosi, occorre però distinguere gli accadimenti, chi li provoca, come e perché, se davvero si vuole affrontare il problema e cercare di risolverlo o, quantomeno, di correre ai ripari.
Anche il terrorismo, in linea generale prevede fatti di sangue e di violenza, ma al suo interno si hanno diverse matrici, ognuna con le sue peculiarità, che indirizzano e condizionano i relativi strumenti di prevenzione, lotta e contrasto. Idem per le mafie e via dicendo.
Ebbene, per tornare a Pamela, le carte processuali non parlano di un femminicidio, ma di tutto un mondo in cui agiscono personaggi che, a vario titolo coinvolti, appartengono ad un retaggio “culturale” (ah, quanto è difficile usare questo termine e non altri, che forse renderebbero meglio quello di cui effettivamente si tratta”) dove non è solo la vendita di morte (alias droga), il problema, ma proprio una concezione della vita umana molto diversa dalla nostra e derivante da un modo di pensare e di sentire agli antipodi, rispetto al nostro.
“Il capo e i visceri addominali risultano contenuti in differenti sacchetti di plastica. Il capo, da solo, era riposto in una doppia busta di plastica per rifiuti, di colore azzurro. Nell'altra, singola ed identica, erano contenuti i visceri addominali": questo, ad esempio, è quello che riferisce il medico legale alla Procura, all’indomani del ritrovamento del corpo di Pamela.
Ed è uno dei passaggi meno macabri, vi assicuriamo. Per il momento preferiamo non dilungarci oltre, ben consapevoli anche dell’inutilità di aggiungere ulteriori dettagli che, per chi non vuol sentire o vedere, nulla aggiungerebbero o nulla cambierebbero.
Siamo consapevoli che Pamela sia un caso scomodo, e che noi forse non siamo simpatici a qualcuno, per la battaglia che stiamo facendo. Ma proprio con la consapevolezza della forza che ci deriva dal voler portare tutto alla luce (e piano piano qualche risultato sta arrivando), e del fatto che, di contro, ci sono moltissime persone che ci sostengono (anche e soprattutto a Macerata), ci permettiamo di lanciare un provocatorio suggerimento: se proprio non lo si vuole intestare a Pamela, per evidenti timori politici che non sfuggono neanche alla più ingenua delle persone, o economici (sì, perché abbiamo sentito, da qualcuno, anche di una temuta svalutazione delle case in quella via, qualora lo spazio in questione fosse chiamato, ad imperitura memoria, a ricordare effettivamente quanto di drammatico lì avvenuto), lo si dedicasse (si fa ancora in tempo) a tutti gli esseri umani vittime di atrocità.
Ecco, così, forse, da una parte ci si avvicinerebbe a quanto realmente accaduto in quella casa di Via Spalato, e dall'altra potrebbe ritenersi salvo il “politicamente corretto” (chissà le coscienze). Ed il martirio di Pamela servirebbe davvero a ricordare un qualcosa di più ampio.
Il TAR riconosce le ragioni del Comune di Macerata nel ricorso presentato dalla ORIM, l’azienda di Piediripa che si occupa di rifiuti speciali interessata lo scorso 6 luglio da un incendio.
In seguito al ricorso presentato dalla ditta ORIM SpA, con il quale è stato richiesto l’annullamento dell’ordinanza n. 300/2018 che dichiarava l’inagibilità dell’immobile sede dell’azienda, il TAR Marche, nella seduta dello scorso 19 dicembre, non ha concesso la sospensiva richiesta dagli avvocati del privato Leonardo Filippucci e Maria Cristina Mattiacci, confermando le posizioni del Comune di Macerata che ha sempre sostenuto che la ditta fosse autorizzata ad eseguire tutte le opere edilizie e gli interventi necessari a dare attuazione al Piano di Ripristino, nel momento in cui esso sarà formalmente approvato dalla Provincia di Macerata.
L’interpretazione del TAR è pienamente conforme a quanto ripetutamente chiarito dal Comune di Macerata, difeso nella causa dall’avvocato Luca Forte.
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del gruppo Macerata ai Maceratesi relativo alle iniziative messe in atto nella notte tra giovedì 20 e venerdì 21 dicembre:
"Nella notte del solstizio d’inverno tra Giovedì 20 e Venerdì 21 Dicembre alcuni militanti del gruppo Macerata ai Maceratesi hanno percorso via Spalato, viale Carradori e la zona di Santa Croce, recapitando volantini goliardici sulle cassette postali dei residenti che riportavano la nostra lettera a Babbo Natale per il 2018. Una passeggiata pacifica (a differenza di altre in cui sembra si possa incitare tranquillamente all’odio politico) e davvero comunicativa, in una delle tre presunte zone della città in mano a gruppi malavitosi stranieri, teatro dell’efferato omicidio di Pamela, che abbiamo ricordato con una preghiera.
Suggeriamo inoltre al Comune, per una questione di rispetto, di spostare i contenitori della raccolta differenziata situati davanti all'area verde di Via Spalato dove si trova la targa in sua memoria, intitolata alle donne vittime di violenza.
Siamo anche passati davanti alla sede del Pd per consegnarla di persona ai diretti interessati, ma essendo chiusa, ci siamo limitati a lasciarla sulla cassetta della posta. Questo il testo del volantino: “Caro Babbo Natale, Visto che la nostra amministrazione non sta facendo niente per trattenere l’università, ovvero l’ultima attrattiva rimasta ai giovani che vengono nel capoluogo.
Considerato che gli accattoni abusivi non si accontentano più di chiedere denaro di fronte ai supermercati, ma sono arrivati perfino in piazza della Libertà davanti alla Prefettura e alla Facoltà di Giurisprudenza. Riscontrato il dissesto del manto stradale della maggior parte delle vie cittadine, ormai sotto gli occhi di tutti.
Calcolando che sempre più negozi stanno chiudendo in zone centrali della città, con ripercussioni negative sia sul commercio sia sulla cittadinanza maceratese. Quest’anno per Natale ti chiediamo le dimissioni del Sindaco e dell’intera giunta comunale, con la speranza che per il futuro Macerata sia amministrata da persone nuove, non riconducibili alla vecchia politica, per intenderci non da polverosi politici riciclati a caccia dell’ennesima poltrona, sempre pronti a saltare sul carro dei vincitori.
Speriamo che nell’era del politicamente corretto questo nostro riferimento a una festività cristiana non venga ritenuto fascista, omofobo, qualunquista o tradizionalista ma come un invito al buonsenso e al rispetto della nostra città”.
Domenica la Menghi Shoes ospiterà la Synergy Arapi F.lli Mondovì per la sua ultima partita del girone d'andata di Serie A2 Credem Banca. Gli uomini del coach Pasquale Bosco sono caduti nello scontro diretto di Reggio Emilia domenica scorsa e ora sono a caccia di punti per restare vicini alla terza posizione, distante cinque lunghezze. La classifica è ancora corta ma non sarà facile strappare punti alla Synergy Arapi F.lli Mondovì.
I biancoblu infatti, grazie alla vittoria sulla Geosat Geovertical Lagonegro, hanno superato la Centrale del Latte Sferc Brescia al primo posto e insieme a quest'ultima sono l'unica squadra ancora imbattuta del campionato. Servirà anche la carica del pubblico della Marpel Arena per aiutare i biancoverdi in questa difficile sfida. Il calendario non vi ha certo fatto un regalo, mettendovi di fronte le prime tre squadre in classifica in pochi giorni.
"No, sapevamo che ci aspettava un finale difficile e domenica sarà una gara di alto livello", parla il libero Simone Gabbanelli. "Loro sono una squadra quadrata, caratterizzata da un bel mix di giovani e giocatori esperti. Da parte nostra ci teniamo a fare bene davanti ai tifosi e possiamo sfruttare proprio il loro supporto per mettere in difficoltà Mondovì e prenderci dei punti". Quale può essere l'arma per colpire una squadra tanto attrezzata? "Lavoriamo sempre sulla battuta, poi dobbiamo fare bene nel contrattacco. La cosa più importante però è portare in campo la voglia di fare punti".
La sfida tra Menghi Shoes e Synergy Arapi F.lli Mondovì sarà trasmessa in diretta streaming domenica alle ore 18 su Diretta Lega Volley Channel.
Il Luogotenente Giuseppe Losito è stato promosso S.Tenente, dopo aver frequentato un corso informativo presso la Scuola Ufficiali di Roma e altri Istituti addestrativi dell’Arma dei Carabinieri.
L’Ufficiale nel corso della sua carriera ha svolto sempre incarichi di prestigio: dapprima quale responsabile della Sezione di P.G. presso l’allora Procura della Repubblica presso il Tribunale di Camerino e successivamente, sempre come responsabile, presso quella di Macerata. Dal 2007 è al Comando del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Tolentino, raggiungendo traguardi professionali di livello che gli hanno permesso di ottenere numerose attestazioni di merito sia da parte della scala gerarchica che della magistratura.
Tra le altre belle notizie, il SottoTenente Losito è diventato da poco anche nonno e il Comando Provinciale di Macerata dei Carabinieri si unisce per formulargli i migliori auguri.