È una giornata d’oro per i giovani delle Marche in apertura dei Campionati italiani cadetti a Caorle, anzi doppiamente d’oro perché arrivano due splendidi successi, entrambi al femminile.
Nel day 1 della rassegna nazionale under 16 indossa la maglia tricolore Beatrice Stagnaro sulla pedana del disco in una gara dominata dall’inizio alla fine.
La lanciatrice dell’Atletica Avis Macerata, dopo il bronzo della scorsa edizione, conferma i grandi progressi di quest’anno e trionfa con 43.70 al terzo turno avvicinando il 44.59 di metà settembre a Pesaro con cui ha sfiorato la migliore prestazione italiana di categoria.
Non è mai in discussione la conquista del titolo perché viene già ipotecato al primo tentativo con 41.85 e in tutto sono tre i lanci sopra i quaranta metri se si aggiunge il 40.03 alla quarta prova.
Da questa stagione la maceratese, quindici anni da compiere a dicembre, riceve anche i consigli dell’ex azzurro Nazzareno Di Marco, che la segue ad Ascoli Piceno un paio di volte a settimana, dopo essere cresciuta sotto la guida tecnica di Massimo Mozzoni oltre che del papà Michele e dello zio Emanuele.
Vantaggio enorme nei confronti delle avversarie: più di sei metri sulla laziale Arianna Filipponi, seconda con 37.38, mentre il terzo posto va alla piemontese Matilde Cecati con 35.07.
Magnifica vittoria nel triplo di Franca Shanon Dongmo che è la nuova campionessa italiana di categoria. Si migliora due volte la portacolori della Sef Stamura Ancona piazzando tre salti oltre il precedente record personale fino al decisivo 12.33 controvento (-1.6) siglato al quinto ingresso in pedana.
Nell’occasione più importante, riesce a esprimersi al massimo l’atleta allenata al campo Italico Conti da Stefano Luconi: va in testa con il 12.15 (-0.7) di avvio, incrementando il suo 12.00 di accredito, poi ancora 12.01 (-0.6) al terzo prima dell’ulteriore balzo in avanti.
Tutta da incorniciare la gara della quindicenne nata e cresciuta ad Ancona, con radici camerunensi, unica a superare i dodici metri: sul podio è affiancata dalla lombarda Viola Arioli che salta 11.99 e dall’emiliana Asia Tassinari, terza a 11.74.
(Credit foto: Mauro Ficerai e Francesca Grana/Fidal)
La CBF Balducci HR conquista la prima vittoria all’esordio stagionale sul campo del Volleyball Casalmaggiore con un netto 0-3 al PalaRadi di Cremona. Gara mai in discussione, sempre saldamente in mano delle arancionere dall’inizio alla fine: 8 ace, 7 muri e l’attacco oltre al 50% di squadra fanno la differenza contro la formazione lombarda (priva delle schiacciatrici Grbavica e Dalla Rosa), a cui non bastano i 13 punti di Montano. MVP di giornata Sara Caruso con 13 punti, 1 ace e 2 muri, in doppia cifra anche Fiesoli (14 e top scorer) e Mazzon (11).
LA CRONACA
Coach Lionetti sceglie Bonelli-Decortes, Mazzon-Caruso, Battista-Fiesoli, Bresciani libero. Per coach Napolitano dentro Pincerato-Montano, Perletti-Nwokoye, Costagli-Nosella, Faraone libero.
Nel primo set la CBF Balducci HR prende subito il largo grazie all’ottima prestazione di Fiesoli (6 punti con 2 muri e il 100% in attacco) e il servizio che mette in difficoltà la ricezione rosa (4 ace di squadra, 3 Decortes): ne esce un secco 14-25 finale. Casalmaggiore prova a partire meglio nel secondo set ma non bastano i 6 punti dell’opposta Montano: Battista sale di percentuale in atttacco (57%) e i 6 punti di Caruso (2 muri e 100% in attacco) fanno il resto (19-25). Nel terzo set le arancionere prendono subito il largo e guidate dal terzetto Fiesoli-Caruso-Battista chiudono il match con un altro 14-25.
Caruso a filo rete firma il primo break del match (2-5) poi Montano contrattacca (4-5) ma Decortes risponde con l’ace del nuovo +3 (5-8) e propizia anche il 5-9 di Fiesoli. Il capitano ferma Perletti (5-11), Decortes tiene da posto quattro il vantaggio (9-15) e Caruso allunga in primo tempo (9-16). L’opposta arancionera firma anche altri due ace di fila per il 12-20, Mazzon sfrutta il contrattacco servito da Bonelli con la fast del 14-23 e mette un nuovo ace (14-24), chiude Caruso 14-25.
Nel secondo set Casalmaggiore ci prova andando sul 5-2 complice un calo in attacco arancionero ma Caruso agguanta subito (5-5) e ancora Fiesoli firma il 6-7, Decortes il 6-8. Due errori in attacco CBF Balducci HR e un muro di Perletti riportano avanti le lombarde (10-8) sul turno al servizio di Nwokoye, l’ace di Pincerato con l’aiuto del nastro vale il 12-9. Battista risponde (12-11) e Fiesoli riaggancia in pipe (13-13), ancora Battista piazza due diagonali ed è 13-15. Caruso ferma Montano con un gran muro (14-17), Battista va (14-18): entra Sanguigni al servizio per Battista, propiziando il 15-21 messo giù da Caruso. C’è anche Morandini al servizio per Caruso, si arriva al 16-23, chiude l’invasione di Perletti 19-25.
Terzo set che si apre nel segno di Battista: sul suo turno al servizio le arancionere volano sul 2-6 proprio con la pipe della schiacciatrice, c’è poi l’ace di Caruso (4-8) che risponde a quello di Montano. Fiesoli accarezza il 4-9, Mazzon mette il mani out del 6-12 e Battista il muro del 6-13. La CBF Balducci HR tiene il vantaggio accumulato (7-16), il servizio di Nosella mette in difficoltà la ricezione arancionera (ace del 10-16), poi due errori di Casalmaggiore riportano le arancionere al +8 (10-18). Montano al servizio fa 12-18, Decortes piazza un gran lungolinea per il 14-21 e sul suo servizio Mazzon a filo rete firma il 14-23. C’è il 14-24 di Fiesoli, chiude Mazzon 14-25.
IL TABELLINO
VOLLEYBALL CASALMAGGIORE - CBF BALDUCCI HR MACERATA 0-3 (14-25 19-25 14-25)
VOLLEYBALL CASALMAGGIORE: Nosella 6, Perletti 2, Montano Lucumi 13, Costagli 2, Nwokoye 5, Pincerato 3, Faraone (L), Ribechi. Non entrate: Marku, Dalla Rosa, Cantoni, Grbavica. All. Napolitano.
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Fiesoli 14, Mazzon 9, Bonelli 2, Battista 10, Caruso 13, Decortes 8, Bresciani (L), Sanguigni, Morandini. Non entrate: Orlandi, Braida, Bulaich Simian. All. Lionetti.
(Foto: Gabriele Sturaro)
Cronometristi in festa per i 60 anni di matrimonio tra Fabio Moretti e la consorte Marisa.
La famiglia dei Cronometristi di Macerata, rappresentata dalla presidentessa Alberta Zamboni e dal responsabile tecnico, Patrizio Piccini, ha voluto omaggiare l’associato Fabio Moretti e sua moglie Marisa, incontrandoli in occasione della felice ricorrenza delle loro nozze di diamante il 5 ottobre.
Fabio, tesserato della Federazio Italiana Cronometristi dal gennaio 1956, ha insegnato a generazioni di giovani maceratesi la cosiddetta "arte del tempo" partecipando alle maggiori manifestazioni sportive locali e nazionale, ivi compresi i giochi olimpici del 1960 a Roma.
Il campionato di Mxgp parla maceratese. È, infatti, originario della frazione di Villa Potenza un tecnico del fresco campione del mondo Jorge Prado, che si è riconfermato dopo aver vinto il mondiale nel 2023. Tommaso Mozzoni, dopo una brillante carriera da pilota, negli ultimi anni si è fatto conoscere nel mondo della Mx, affiancando i piloti del Team De Carli.
Lo abbiamo intervistato per capire meglio le dinamiche di un campionato che si è deciso all’ultima gara, e per conoscere le idee sul suo futuro nel mondo del motorsport.
Raccontaci com’è iniziata la tua passione per il fuoristrada
"Già da piccolo ero appassionato di motocross. Come tutti i bambini ero felice quando vedevo una moto da cross. Mi è stata trasmessa da mio padre, che andava in moto a livello amatoriale. All’età di 4 anni chiesi in regalo la mia prima moto e mi fu regalata una Malaguti Grizzly 10. Era gialla e viola. La ricordo molto bene, è un po' da lì che inizia questa avventura. Fino all'età di 6 anni ho corso in maniera molto amatoriale. Poi, fatta la prima licenza, ho iniziato a competere nelle gare territoriali a cui è seguito il grande salto nelle gare nazionali, con alcuni podi di giornata raggiunti".
Quand’è che poi hai trasformato la tua passione nella tua carriera?
"A 14 anni ho deciso di spostarmi sull’enduro. Ho fatto un anno da privato. Nel 2008 ho corso il campionato italiano cadetti per Beta, un team italiano. Quell’anno ho vinto il primo campionato italiano. Nel 2009 sono passato alla categoria 125, entrando nel progetto giovani della Tm. Quella stagione ho concluso terzo al campionato italiano. Sono tornato poi privato e nel 2010 col team Amatori Fuoristrada Sibillini ho vinto il mio secondo campionato italiano, in sella a una Ktm 125. Quell’anno ho partecipato alla prestigiosa Sei Giorni, una gara di enduro in Messico per nazioni a squadre. Successivamente ho portato i colori del team italiano tutto l'anno, partecipando al campionato italiano ed europeo junior, facendo anche una tappa di Mondiale finita con un terzo posto. Purtroppo nel 2012 ho avuto un infortunio e ho deciso di smettere con la mia agonistica".
Come sei passato dalla sella al box?
"Dopo aver lasciato l'attività agonistica per tre anni ho fatto un lavoro che non centrava nulla con lo sport e le competizioni. Avevo deciso di staccare da quel mondo ma poi nel 2015 ho capito che non riuscivo a starne distante. Ho deciso di ributtarmi e cominciare come tecnico. Avevo un background tecnico appreso a scuola ma poi la pratica l’ho fatta fin da piccolo lavorando autonomamente sulle mie moto. L'enduro richiede che il pilota sia parte attiva nei lavori sul mezzo. Il primo passo è stato fondare una piccola accademia di motocross. Ho seguito molti ragazzi del territorio, accompagnandoli fino ai campionati italiani ed europei".
Quando hai fatto il salto nel mondiale di Motocross?
"Nel 2017 sono andato a lavorare per una squadra che faceva il campionato italiano, la Fly over/coopetition di Leonardo Spoletini. Vincemmo. Quindi dovetti chiudere l’Academy visto che gli impegni da meccanico iniziavano ad essere sempre di più. Mi chiamò il pilota Monticelli, che faceva il mondiale e cercava un tecnico personale. Così nel 2018 iniziò l’esperienza con l’Mxgp. Poi mi sono spostato in Belgio e ho lavorato tre anni per un team GasGas ufficiale, che però non è quello per cui lavoro ora, che a quel tempo era Ktm. Ho continuato a seguire Monticelli nel 2019 e nel 2020. Nel 2021 invece passo a lavorare con Bogers. Sono state tre buone stagioni e il Team De Carli, che nel 2022 da Ktm sarebbe diventato GasGas, mi ha chiamato come tecnico. Lì seguo Prado e lo scorso anno vinciamo il mondiale".
Parlando del Mondiale appena vinto, vi aspettavate di riconfermarvi?
"Questo è stato un anno particolare. Arrivavamo da un campionato del mondo appena vinto con una gara di anticipo nonostante 2 soli gp vinti. Il 2024 era quindi per noi un anno in cui confermare alcune sensazioni positive. I test invernali li abbiamo passati a perfezionare la moto. Prado poi sarebbe andato in America per provare il supercross. Tornato in Italia a gennaio del 2024, facciamo una preparazione diversa per il nuovo anno. Ci siamo concentrati su tutti gli aspetti migliorabili. Iniziamo il campionato in Argentina con una vittoria. Da lì continuiamo il campionato con altre 3 vittorie. Il campionato aveva preso una bella piega.
Poi però abbiamo iniziato a perdere punti nella parte centrale della stagione e passiamo secondi in classifica. In Indonesia abbiamo vinto la prima gara, la seconda invece con il circuito al contrario, abbiamo perso punti. Questo campionato quindi è stato di alti e bassi e nella seconda parte è stata tutta una rincorsa, una rimonta. La svolta è arrivata con i gp di Turchia e Cina, dove abbiamo recuperato molti punti, anche per errori avversari. Siamo arrivati quindi all’ultima gara con 7 punti di vantaggio. L’obiettivo era fare bene, e alla fine è andata così. Siamo riusciti a mantenere questo vantaggio e vincere".
Prospettive per il futuro?
"In questo momento mi trovo bene con il Team De Carli, che dal prossimo anno tornerà Ktm Red Bull Factory Racing. Ci sono possibilità e prospettive, ma qui mi trovo bene e abbiamo fatto grandi cose. Per il 2025 e per il futuro resterò legato a questo team. L'mxgp è il campionato più importante e seguito per quanto riguarda il fuoristrada, soprattutto in Europa. Credo però di poter ancora crescere, a livello di competenze e conoscenze. Poi ovviamente c’è il supercross negli Usa, ma quello è completamente un altro sport. Per ora mi sento di poter crescere ancora molto qua e occupare una posizione di maggior rilievo, per poi magari provare nuove esperienze".
L’Atletica AVIS Macerata ha disputato a Livorno la Finale Nazionale dei Campionati di società assoluti su pista, unica formazione delle Marche a qualificarsi in questa sede sia con la formazione maschile che femminile.
Le squadre, capitanate dal presidente Fabio Romagnoli, hanno raggiunto un importante settimo posto in entrambe le classifiche guadagnando l’accesso al Club Challenge per il 2025. Per le ragazze cinque preziose vittorie con Eleonora Vandi grande protagonista sia negli 800 che nei 1500 metri che si aggiudicata le due prove con grande autorevolezza con gare tattiche e gran finale, rispettivamente con 2’10”80 e 4’39”00. Preziosa anche la sua ultima frazione nella staffetta 4 x 400 che ha portato al nono posto in 4’10”09 insieme a Paparelli Meskerem- Anna Mengarelli e Beatrice Cippitelli.
Di grande spessore le prove della forte velocista Ilenia Angelini in prestito dal Centro Sportivo Esercito e ASA Ascoli, prima classificata sia nei m. 100 m. che nei 200 in 11”82 e 24”47, prestazioni di notevole livello con le quali ha dimostrato il suo valore anche nell’affrontare manifestazioni di squadra.
Puntuale Rachele Tittarelli nella gara di salto con l’asta dove con m. 3.30 si è aggiudicata l’importante prova della finale.
Brava Chiara Marangoni ai piedi del podio nel lancio del disco con m. 34,48 e nona nel lancio del giavellotto con il nuovo personale di m. 30,68.
Ottimo quarto posto anche di Anita Cavalaglio che ha sfiorato il personale nel lancio del martello in m. 43.17 ed è stata undicesima nel peso con 7,66.
Doppio impegno per Chiara Fucelli sesta nei 3000 siepi e ottava nei 5000 rispettivamente in 11’48”39 e 19’06”81.
Nei salti in estensione Serena Mazzoni sesta nel triplo in 11,67 e ottava 5,40 nel lungo.
Settima Federica Tomassini nel salto in alto con la misura di m. 1,50.
Ottava posizione per Beatrice Cippitelli nei 400 ostacoli corsi in 1’10”02.
Nono posto per Francesca Cinella nella gara di marcia dei 5 km. in 28’29”45.
Buona prova di Bianca Sulzer nella gara dei 100 ostacoli, gara dove l’avisina ha dovuto affrontare la specialità con ostacolo olimpico da m. 0,84, più alto rispetto a quello della sua categoria, ottenendo un prezioso decimo posto in 16”64.
Stesso piazzamento nella staffetta femminile 4 x 100 con la formazionei Bianca Sulzer- Beatrice Cippitelli - Anna Mengarelli e Paparello Meskerem, decima in 52”13. La Paparello ha poi affrontato i 400 pianii in 1’03”91 ottenendo la undicesima posizione.
Nella squadra maschile di ottimo livello la vittoria di Gregorio Giorgis nel lancio del martello con l’ importante misura di 59,88.
Colonna della squadra ancora una volta è stato Giovanni Faloci che ha battagliato per le posizioni di vertice sia nel lancio del disco con m. 54,26 dove ha guadagnato un bronzo e quarto posto nel getto del peso con m.15,43, in specialità di notevole livello tecnico.
Il giovane Federico Vitali non è stato da meno con un combattuto terzo posto nei m. 800 in 1’51”92 e quarto nei m. 400 in 48”30, prestazioni fondamentali per la classifica di squadra.
Reduce dalle Parolimpiadi di Parigi ha voluto portare il suo prezioso contributo anche Ndiaga Dieng nei m. 1500 corsi in 4’00”34 con un significativo quarto posto.
Doppio impegno anche per Gabriele Bondi quarto nel salto con l’asta con m. 4,40 e nono nel salto in alto con m. 1,80.
L’intramontabile Lorenzo Angelini ha dato il suo contributo in tre specialità: quarto nei 100 piani in 10”94, ottavo nei 200 22”48 e nella staffetta 4 x 400 dove insieme a Ndiaga Dieng, Matteo Vitali e Federico Vitali ha ottenuto un prezioso quinto posto in 3’16”74.
Prestazioni di livello quelle di Mattia De Angelis, in prestito dall’ASA Ascoli, che si è espresso in m. 6,80 nel lungo e 14,79 nel triplo, al quinto posto in entrambe le specialità.
Bravo Giovanni Stella Fagiani nel giavellotto con un lancio a 47,77 con cui ha agguantando il settimo posto.
Ottavo Sebastiano Compagnucci nei 110 ostacoli corsi in 15”75 All’ottavo posto anche la staffetta 4 x 100 composta da Michele Calcagni, Francesco Perticarini, Matteo Vitali e Sebastiano Compagnucci in 43”52.
Samuele Montagnesi è stato nono nella gara di marcia sempre sui 5 km in 29’28”81. Decimo Marco Pallotta nei 3000 siepi in 10’15”32 e stessa posizione per Leonardo Storani che ha corso i 5000 in 15’23”95. Undicesimo Simone Coppari nei 400 ostacoli in 1’04”29.
Dall’inizio dell’estate a oggi sono 6 gli ammonimenti di cui 5 emessi d’ufficio dal questore di Macerata nei confronti di altrettanti uomini che avevano avuto agiti violenti. Nella metà dei casi, tra le vittime troviamo anche genitori di figli violenti.
“È questo un fenomeno che in questo momento storico emerge sempre più chiaramente: si tratta di situazioni diverse tra loro, ma spesso accomunate dal fatto che gli atti violenti si scatenano quando le vittime non sono più accondiscendenti rispetto a richieste fatte dai figli - non sempre giovanissimi e quasi sempre senza occupazione - pretese soprattutto di danaro per acquistare sostanze stupefacenti o alcol”, fa sapere la questura di Macerata.
“Anche in questi casi si può ricorrere all’ammonimento che – come è noto - è uno strumento di esclusiva competenza del questore, che ha lo scopo di garantire alla vittima una tutela anticipata e rapida; si tratta di un ‘avvertimento’ rivolto dal questore all’autore di violenza (stalker, maltrattante) di astenersi dal commettere ulteriori atti”.
“Ricorrere all’ammonimento è molto semplice: la vittima può esporre i fatti in qualsiasi ufficio di polizia o presidio dei carabinieri e richiedere l’ammonimento nei confronti dell’autore delle condotte persecutorie, e dopo una veloce istruttoria a cura della Divisione polizia anticrimine che servirà per verificare i fatti, il questore adotterà il provvedimento e l’autore diffidato alla prosecuzione delle condotte”.
Ma oggi vi è di più, spiega ancora la questura: "con la legge 168 del 24 novembre scorso si è ampliata la possibilità per il questore di procedere d’ufficio ad ammonire e quindi intervenire al primo segnale di violenza, anche quando questo viene segnalato anche da terze persone”. "E parliamo di episodi di percosse, lesioni, violenza privata, minaccia grave, atti persecutori, reveng porn, violazione di domicilio o danneggiamento, che sia commesso nell’ambito di violenza domestica”.
“Non sarà necessario che la vittima proponga istanza; la segnalazione dei vicini di casa che assistono ad esempio, o di chiunque venga a conoscenza di situazioni di violenza domestica, possono far aprire un procedimento amministrativo per l’irrogazione dell’ammonimento. Le generalità del segnalante non verranno mai rese pubbliche ma ciò consentirà di aiutare le tante donne in difficoltà che da sole non potrebbero farcela”.
Maceratese di nascita, ma perugino di adozione. Sarto, per la storica Sartoria Lemmi del capoluogo umbro. Questa è la storia di Riccardo Verolo e della sua passione per l’eleganza. Lo abbiamo intervistato per raccontare la sua storia all'interno del mondo della sartoria italiana.
Quando hai iniziato a cucire e da dove è partita la tua passione?
"Ho iniziato che avevo 14 anni, a Macerata, da una sarta che si chiama Elena Severini. Con lei ho fatto un po’ di esperienza e pratica fino al diploma. Ho imparato così a tenere ago e filo in mano. Che io ricordi a Macerata una sartoria vera, che ti produce il capo completo, non c’è più. Le sarte dove ho imparato io, facevano aggiustamenti e piccoli lavori. Ma questo perché la sartoria è un mestiere sempre più dimenticato. Ma nella mia città ho mosso i primi passi e mi sono strutturato, imparando i piccoli segreti giornalieri del mestiere".
Quando sei entrato a far parte della Sartoria Lemmi?
"Finita l’esperienza delle superiori con il diploma, mi sono trasferito a Roma per tre anni e mezzo dove ho sia studiato che lavorato. Ho frequentato una scuola che mi ha formato sulla tecnica e la pratica. Ho quindi raffinato quelle conoscenze che avevo appreso nelle botteghe. Nel 2016 sono arrivato alla Sartoria Lemmi, storica sartoria di Perugia, fondata dal maestro Augusto Lemmi nel 1948. Oggi è guidata dal figlio Vittorio Lemmi. Purtroppo il maestro è morto nel 2018. Con Vittorio abbiamo deciso di ringiovanire la sartoria, puntando sulla formazione interna. Questa collaborazione si è creata perché Vittorio nasce come camiciaio e cercava negli ultimi anni qualcuno che prendesse l’eredità del padre in sartoria, in modo da continuare entrambe le tradizioni".
Spiegaci la metodologia che adottate all’interno della sartoria?
"La nostra tipologia di lavoro è diversa rispetto a quella della classica casa-bottega del sarto. Oggi, prendiamo la valigia e andiamo direttamente a casa del cliente. Decidiamo insieme a lui il tipo di vestito. Il cliente è parte attiva nella fase iniziale. Poi torniamo in bottega prepariamo il modello e torniamo nuovamente dal cliente per fare la prima prova. Gli incontri in media sono due/tre per arrivare al prodotto finito. Dopodiché il modello che abbiamo creato per il primo vestito del cliente viene salvato in una cartella personale. Dalle volte successive avremo già il modello su cui costruire quindi il secondo abito. Ovviamente ci possono essere delle modifiche durante gli anni, ma quello che a noi interessa è il bilanciamento generale fatto con quel modello".
Dove lavorate principalmente?
"Lavoriamo solo con privati. Facciamo tra i 120 e i 150 pezzi l'anno. La maggior parte del nostro lavoro è fuori dalla città di Perugia. Le citta e le zone dove lavoriamo periodicamente sono Londra, Ginevra, Zurigo, Montecarlo, Dubai, la Savoia, oltre ovviamente che l’Italia, che tra Umbria, Marche, Bologna, Milano e Venezia è una parte consistente del nostro lavoro".
Fate solo capi da uomo?
"Prevalentemente sì, ma lavoriamo anche su capi da donna, sempre nello stile della Sartoria Lemmi, quindi tailleur. Rimaniamo sempre sul cosiddetto capo-spalla. Abbiamo voluto però aprirci anche al femminile, soprattutto oggi che molti outfit si toccano e avvicinano. Ad esempio nell’ultima sfilata di Yves Saint Laurent è stato fatto indossare lo smoking ad una donna".
Quali sono gli elementi di novità in un mestiere cosi legato alla tradizione?
"La nostra produzione manifatturiera è interna, mentre le stoffe e le lane sono prevalentemente italiane. Ad oggi siamo un gruppo di cinque ragazzi, tutti giovani. Cerchiamo di recuperare la tradizione. Non abbiamo voluto approcciare al mondo dell’industria, mantenendo quindi la tradizione del lavoro fatto a mano, delle 50 ore e dei 25mila punti per capo. L’innovazione è dal punto di vista stilistico. Ovviamente seguiamo gli standard dell’eleganza da uomo. Non seguiamo le mode".
Spiegaci meglio la differenza tra Moda ed eleganza
"Quando si va dal sarto si riceve un capo che sta bene oggi e sta bene tra vent’anni, e quel capo non passa mai di moda. La parola d’ordine è eleganza. Siamo l'opposto della Milano Fashion Week. La sartoria è il contrario della moda, perché la moda deve vendere quindi ti propone sempre cose nuove. Il sarto ti propone l’abito elegante e non figlio del momento. Ovviamente con gli anni si possono cambiare fantasie, tagli o punti del capo. Ma nella linea generale si trova il giusto bilanciamento per il cliente”.
Importantissimo incarico per Mauro Antonini, presidente del Centro Nuoto Macerata, che è appena stato eletto nuovo presidente della Federazione Italiana Nuoto Marche. Classe 1969, di Montelupone, Antonini è stato votato dalle società natatorie della regione.
Prende il posto del vertice uscente Fausto Aitelli ed il passaggio di consegne è avvenuto nella sede del Coni in Ancona, alla presenza del "padrone di casa" Fabio Luna e della consigliera nazionale della Federnuoto, Patrizia Giallombardo.
Per Antonini un riconoscimento tanto prestigioso quanto meritato, perchè in questi anni ha fatto molto per l'intero movimento, sia per i normodotati, sia per gli atleti sordi e non a caso già nel 2022 aveva ricevuto a Roma dal Comitato Italiano Paralimpico la Palma d'Oro, massimo attestato in Italia per un tecnico sportivo.
L'elezione a presidente della Fin Marche è una vittoria particolarmente maceratese. Antonini infatti dal 2014 è alla direzione del Centro Nuoto Macerata, società che negli anni ha saputo gestire in modo efficace, rilanciando nome e attività, la piscina comunale di Macerata.
Al punto che, sempre al Cnm è stata data anche la struttura all'aperto del capoluogo, la Filarmonica. Dulcis in fundo, ulteriore riprova dell'ottimo lavoro svolto nel territorio, è il fatto che il maceratese Franco Pallocchini, responsabile degli ottimi risultati nel Salvamento agonistico, è stato ri-eletto, ricevendo dunque il secondo mandato come consigliere della FIN Marche.
“Dopo una lunga carriera nel mondo del nuoto, sia in ambito nazionale che internazionale - afferma Mauro Antonini - ritenevo che fosse arrivato il momento di fare qualcosa in più per il nostro movimento. Di mettermi al servizio del nuoto marchigiano cercando di fare bene con l'esperienza acquisita. Ringrazio il presidente uscente Aitelli che è stato per me esempio e fonte di ispirazione, mi ha anche incoraggiato ad accettare la sfida. E' una vittoria di tutto il Centro Nuoto Macerata, dei collaboratori e dello staff. Le altre associazioni regionali hanno apprezzato quanto abbiamo fatto in questi anni. Il mio desiderio da nuovo presidente è di dare forza e slancio al movimento, si dovrà partire dalle basi, dai settori giovanili che dovranno essere accoglienti e gratificanti. Questa la strada anche per avere più risultati ad altissimi livelli”.
Nuova ordinanza della polizia locale di Macerata emessa in occasione della "Festa dei commercianti", promossa dall'Associazione Commercianti Centro Storico in programma sabato 5 ottobre in centro storico.
L'ordinanza prevede un divieto di sosta con rimozione coatta, dalle ore 8 del 5 ottobre alle ore 02:00 del giorno seguente in piazza della Libertà, su tutta la piazza, eccetto veicoli di pubblica utilità, veicoli a servizio del service del palco, veicoli a due ruote, negli spazi delimitati, e veicoli a servizio di operazioni di carico/scarico dei pubblici esercizi limitrofi. Sempre sabato 5 ottobre dalle ore 17 alle ore 02:00 del 6 ottobre le eccezioni, di cui al punto precedente, saranno revocate durante lo svolgimento del dj set.
È previsto un divieto di sosta con rimozione coatta, dalle ore 13 del 5 ottobre alle 02:00 del giorno seguente, in corso Matteotti, corso Garibaldi, piazza Battisti e via Gramsci, eccetto veicoli delle forze dell’ordine e autorizzati e dalle ore 20 in via Don Minzoni, tratto compreso tra via Zara e Piazza della Libertà, eccetto veicoli delle forze dell'ordine e veicoli a servizio delle persone per diversamente abili.
Infine un divieto di transito dalle ore 18 alle ore 02:00 del giorno seguente in via Don Minzoni., a partire dall’intersezione con via Zara verso piazza della Libertà, eccetto mezzi di soccorso, forze dell’ordine, veicoli dei residenti muniti di permesso (fino alle ore 21:30), veicoli a servizio delle persone diversamente abili e autoveicoli adibiti a servizio della manifestazione autorizzati.
Una medaglia d'argento e una medaglia di bronzo. È questo il bottino dei metalli preziosi conquistati dalla Ginnastica Macerata al campionato del mondo di ginnastica aerobica junior tenutosi alla Vitifrigo Arena di Pesaro la scorsa domenica 22 settembre.
Sono state sette, complessivamente, le atlete maceratesi che hanno rappresentato l'Italia nella manifestazione. A raggiungere il secondo gradino del podio nella categoria aerobic dance sono state Anna Pinzi e Ginevra Evangelista (Age Group). Terzo posto iridato, invece, per la categoria "Trio Junior" che ha visto la presenza delle maceratesi Matilde Miceli e Guenda Cherubini.
La stessa Cherubini, peraltro, è riuscita a entrare in finale dove ha chiuso con il quinto miglior punteggio a soli tre decimi dal primo posto in una gara che ha visto al via ben 78 atlete di 36 paesi del mondo.
Margherita Paolucci e Benedetta Pierluigi, alla loro prima esperienza Mondiale sono riuscite a strappare il pass per la finale nella categoria 'Trio Junior', piazzandosi al sesto posto a pochi decimi dal podio.
Anna Bisconti, invece, alla seconda esperienza internazionale, dopo la medaglia d'oro conquistata in Portogallo a marzo nella categoria Gruppo (Age group) ha sfiorato il podio con le sue compagne piazzandosi al quarto posto.
Sette giorni più tardi, alle finali della categoria individuale senior andate in scena sempre a Pesaro, la Ginnastica Macerata ha schierato Arianna Ciurlanti. Suo un ottimo settimo posto iridato tra le 68 atlete sfidanti di tutti i 37 paesi del mondo. Per lei anche una medaglia d'oro di squadra con il team ranking davanti a due potenze come la Romania e la Cina.
Arianna ha inoltre sfiorato il podio nella categoria 'Dance 'conquistando il quarto posto. Risultati che hanno soddisfatto a pieno Arianna Ciucci, in veste di responsabile tecnica federale della squadra junior e di responsabile tecnico della Società Ginnastica Macerata insieme a Ludovico Vallasciani e Sarah Ferragina.
Nel Campionato Mondiale senior Arianna Ciucci è stata presente in veste di ambasciatrice per la Federazione Internazionale di Ginnastica insieme alla sua ex compagna di squadra in Nazionale. Giovanna Lecis.
Il Chiesanuova ospita la Maceratese per la gara di andata dei quarti di finale di Coppa Italia. Capienza del Sandro Ultimi ridotta a cento persone, con un corposo gruppo di tifosi ospiti che incita la squadra da dietro una delle porte dell’impianto.
Parte subito forte il Chiesanuova che punisce la Macetatese al 6’: lancio lungo ben controllato da Persiani che sfida la difesa avversaria e davanti a Gagliardini con freddezza fa 1-0. Padroni di casa molto aggressivi che limitano l’iniziativa della Maceratese. Al 21’ Mongiello ci prova direttamente da calcio d’angolo e chiama Gagliardini all’intervento. Fatone inoperoso nel primo tempo deve solo osservare sulla punizione calciata alta da Vrioni. La squadra di Mobili va vicina al raddoppio sul finire di primo tempo: grande apertura di Russo sul secondo palo, la sponda all’indietro trova Perini che lascia partire un sinistro al volo che sfiora il palo. Maceratese salvata da una deviazione e a riposo in svantaggio.
La Maceratese rientra meglio in campo, ma fatica a trovare spazi di fronte a un Chiesanuova molto ordinato e attento. I treiesi vanno vicini al gol del raddoppio al 61’, quando Pasqui, servito bene da Mongiello, mette a lato di testa. Sull’evolversi dell’azione Mongiello scheggia la traversa con un tiro-cross. Al 64’ altra grande occasione per i locali, ancora con Pasqui, ancora a lato. La Maceratese prova a reagire e al 66’ scalda per la prima volta i guanti di Fatone con un diagonale di Cirulli. Il portiere del Chiesanuova deve intervenire di nuovo in due tempi sulla conclusione da fuori di Gomis, che ci prova anche di testa raccogliendo una punizione di Vanzan ma non trova la rete. Il pubblico di casa vive con grande apprensione i minuti finali e può festeggiare dopo 6’ di recupero la vittoria del primo round dei quarti di Coppa Marche. Appuntamento al 16 ottobre per la gara di ritorno all’Helvia Recina.
Il clamore suscitato da una vittoria inaspettata. Il tonfo fragoroso che fa seguito a una sconfitta inattesa. Lo scalpore determinato dalle dichiarazioni dei protagonisti o da alcuni casi eclatanti che hanno investito il mondo dello sport. Tutto ciò che fa rumore in ambito sportivo. Sarà questo il tema conduttore di Overtime, il Festival nazionale del giornalismo, del racconto e dell’etica sportiva che torna a Macerata con un cartellone ricchissimo di appuntamenti dal 9 al 13 ottobre prossimi.
«Torna a Macerata una nuova e sempre ricca quanto attuale edizione di Overtime Festival, un appuntamento che porta in città ospiti nazionali e internazionali che si confronteranno sulla cultura sportiva e sull’etica dello sport – ha detto il sindaco Sandro Parcaroli -. I tanti incontri rappresentano un’occasione unica per offrire spunti di riflessione preziosi non solo in campo ma nella vita di tutti i giorni, coinvolgendo in primis i giovani che dai valori dello sport posso trarre insegnamenti e benefici per il loro percorso di crescita».
«La nuova edizione di Overtime è pronta ad iniziare con un ricco programma che si dipanerà su cinque giorni con tantissime iniziative finalizzate alla sensibilizzazione dell'opinione pubblica su passione e agonismo sportivi – interviene l’assessore allo Sport Riccardo Sacchi -. Un festival che come Amministrazione comunale sosteniamo perché condividiamo le sue finalità: mantenere viva l’attenzione sui valori etico-sociali connessi allo sport, per celebrare gli spaccati di vita vissuta e le mille sfaccettature di chi lo sport lo pratica, ma anche di chi ne scrive, di chi ne ha fatto il proprio lavoro e di chi semplicemente lo segue con passione, trasporto e partecipazione».
Mercoledì 9 ottobre il giornalista Antonio Maria Mira metterà in guardia gli sudenti maceratesi dai rischi insiti nel match fixing e nelle scommesse sportive illegali in un appuntamento organizzato in collaborazione con il Presidio Libera "Ciro Colonna" di Macerata.
Nel pomeriggio ospite di Overtime, in un evento in collaborazione con arena, Marco Pedoja, allenatore di nuoto conosciuto per essere mentore e tecnico di Nicolò Martinenghi, oro olimpico nei 100 metri rana ai Giochi Olimpici di Parigi 2024.
Alle 18 Davide De Zan, giornalista e conduttore televisivo, firma del ciclismo sulle reti Mediaset, presenterà il suo libro Pantani per sempre, un’inchiesta a tutto tondo sulla vita e la morte di uno dei più celebri protagonisti del ciclismo moderno. Alle 19 Evaristo Beccalossi, uno dei calciatori più talentuosi degli ultimi quarant’anni, capace di deliziare il pubblico con le sue giocate imprevedibili, presenterà La mia vita da numero 10 insieme alla coautrice Eleonora Rossi con la moderazione di Marco Civoli, il telecronista Rai che dopo il tiro di rigore decisivo realizzato da Fabio Grosso in finale contro la Francia ai Mondiali 2006 pronunciò quell’indimenticabile "Il cielo è azzurro sopra Berlino".
Alle 21 a inaugurare ufficialmente la manifestazione le due campionesse marchigiane di ginnastica ritmica protagoniste a Parigi 2024, Milena Baldassarri e Sofia Raffaeli, accompagnate dall’allenatrice Claudia Mancinelli e dalla dirigente della Società Ginnastica Fabriano Maila Morosin.
Giovedì 10 ottobre spazio al tradizionale appuntamento con lo sport paralimpico con ospiti lo schermidore marchigiano Michele Massa e l’ex atleta di tennistavolo Patrizia Saccà, in stretta sinergia con il CIP Marche. All’incontro parteciperà anche Nazareno Rocchetti, ex fisioterapista della Nazionale italiana di atletica leggera e sostenitore di Overtime fin dai suoi albori.
In collaborazione con Coni Marche e Scuola Regionale dello Sport Coni Marche il convegno “Le Olimpiadi al microfono. Voci ed emozioni a Parigi 2024” con la testimonianza di chi le recenti Olimpiadi le ha raccontate in TV o alla radio: il commentatore tecnico RAI per la scherma Stefano Pantano, Federica Zille (Dazn), Gerardo De Vivo (Agenzia Area) e Lucia Blini (Sport Mediaset). A seguire la presentazione del racconto “Era Bono!” dell’autore Yari Riccardi vincitore del 52° Concorso Nazionale per il racconto sportivo del Coni.
Durante il pomeriggio presentazione in anteprima nazionale del libro La mia difesa personale di Lorenzo Migliorelli intervistato dalla giornalista Ester De Troia. Alle ore 18:30 è previsto il graditissimo ritorno di uno storico e affezionato amico di Overtime, Marino Bartoletti, con il libro La partita degli dei. Alle ore 21, presso il Teatro della Filarmonica esordio al Festival, intervistato da Valerio Calzolaio e Federica Zille, per un grande numero 10 del calcio degli anni Sessanta e Settanta, "Golden boy" Gianni Rivera, pallone d’oro nel 1969, vincitore con la maglia del Milan di tre scudetti, due Coppe dei Campioni e una Coppa Intercontinentale.
Venerdì 11 ottobre Nevio Scala, l’allenatore che fece grande una squadra di Provincia, il Parma, sarà protagonista del tradizionale incontro organizzato con gli studenti maceratesi dal Dipartimento Dipendenze Patologiche AST Macerata, il progetto “La vita si suda” e Associazione Glatad Onlus; l’ex campione Nba Silverster Gray racconterà la sua incredibile e altalenante vicenda sportiva e umana insieme a Paola Rivolta, autrice del libro “Sylvester. La storia di Sylvester Gray”.
Presenti anche prestigiosi esponenti del movimento arbitrale calcistico italiano: Gianpaolo Calvarese, 150 dirette partite in Serie A, sarà testimonial del progetto “Allenarsi per il futuro”; Gianluca Rocchi, designatore arbitri Serie A e B e Katia Senesi, componente Comitato Nazionale AIA, racconteranno le loro esperienze professionali in collaborazione con AIA Macerata.
Ospiti del festival due grandi radiocronisti italiani che hanno fatto la storia della popolare trasmissione "Tutto il calcio minuto per minuto": Francesco Repice accompagnerà la presentazione del libro “Lontano da me” del giornalista RAI Andrea Marotta; Riccardo Cucchi con la sua opera “Un altro calcio è ancora possibile” metterà in luce il lato migliore del calcio, ossia ciò che potrebbe davvero essere se i valori fossero considerati più importanti dei profitti.
Ha commentato il formidabile oro delle ragazze della pallavolo italiana a Parigi il telecronista Rai Marco Fantasia, presente a Overtime con il libro Golden Set-storie di donne e di uomini che non si sono fatti schiacciare.
A completare il programma pomeridiano di venerdì l’incontro con Massimiliano Verdino, autore di Polvere d’oro. Il calcio africano come metafora culturale, saggio di antropologia visuale che prende le mosse da una serie di fotografie scattate dall’autore. A dialogare con lui sul calcio africano Giuseppe Dossena, bandiera del Torino e della Sampdoria, Campione del Mondo 1982, che vanta esperienze da allenatore anche in Libia ed Etiopia.
Alle 21, nella splendida cornice del Teatro Lauro Rossi di Macerata, uno dei momenti più attesi del festival: gli ex calciatori Lele Adani, Antonio Cassano e Nicola Ventola daranno vita a una originale puntata on the road del loro fortunatissimo Viva el Futbol, il format che non si limita a replicare le consuete analisi calcistiche, ma le trasforma in un dialogo vivace e coinvolgente, incentrato sull’engagement del pubblico e sulla partecipazione attiva, rendendo ogni episodio un’occasione unica di confronto e di celebrazione del calcio.
Il programma di sabato 12 ottobre è caratterizzato dalla partecipazione di tre ex protagonisti della Serie A di calcio: Filippo Galli, storica bandiera del Milan e difensore centrale che ha marcato i più grandi giocatori avversari, da Platini a Maradona, presenterà Il mio calcio eretico. Dai trionfi con il Milan al lavoro con i giovani; Michele Padovano, attaccante che con i suoi gol ha contribuito al trionfo della Juventus nella Coppa dei Campioni 1995/96, con il suo Tra la Champions e la libertà descriverà con coraggio e sincerità la prova più difficile della sua esistenza, la lunga vicenda giudiziaria nella quale si è trovato invischiato suo malgrado, conclusasi con una sentenza di assoluzione; Sébastien Frey, portiere di Inter, Verona, Parma, Fiorentina e Genoa, presenterà in anteprima nazionale Istinto Puro, libro scritto con il giornalista Federico Calabrese in cui ripercorre la sua carriera che lo ha condotto da un piccolo parcheggio di un quartiere francese fino a San Siro (eventi in collaborazione con Play District).
Ad arricchire il calendario l’incontro “Rialzati e cammina - L'arte di sbagliare bene: il segreto per una mentalità vincente” con ospite il mental coach Luca Paoli, l’ex pallavolista Lucia Bosetti (attualmente dirigente della Helvia Recina Volley) e la moderazione di Emanuela Corvatta.
Non mancheranno le risate all’Overtime Arena allestita in Piazza Cesare Battisti: Cristiano Militello, intervistato dalla firma del Guerin Sportivo Nicola Calzaretta, illustrerà striscioni, cori, scritte sui muri, sfondoni giornalistici, gufate leggendarie, tutti raccolti nel libro Giulietta è ‘na zoccola forever.
Alle ore 21.30 di sabato 12 gran finale di giornata al Teatro Lauro Rossi con lo storyteller Federico Buffa e lo scrittore Fabrizio Gabrielli a presentare La Milonga del Fútbol. Un secolo di calcio argentino, uno straordinario affresco che attraversa i decenni, ripercorrendo la storia di fenomeni che, sul campo e fuori, hanno riscritto le regole del gioco del calcio. Da Renato Cesarini a Lionel Messi, passando per Omar Sivori e Diego Armando Maradona. A stimolare il racconto con le sue tradizionali verve, ironia, competenza Marco Ardemagni, storico sostenitore di Overtime, con cui collabora ininterrotamente da 12 anni. Evento offerto da Centro Commerciale Val di Chienti.
Nella giornata conclusiva della manifestazione, domenica 13 ottobre, in programma: la presentazione del libro Facce da old con ospiti il fotografo Alessandro Losurdo, Emanuele Panunti (Macerata Rugby) e Giacomo Andrenelli (fondatore Arm Rock Caffè Old Macerata); la presentazione del libro Pionieri. Le origini del rugby in Italia. 1910-1945 con l’autore Elvis Lucchese e la moderazione di Alessio Carlocchia; l’incontro “All in One: Lube Academy Treia e Macerata Rugby insieme verso il futuro dell'inclusione attraverso lo sport” con la partecipazione di Federico Giunti (Direttore Tecnico Lube Academy Treia), Rodolfo Micucci (USD Treiese), Alessandra Fermani (Unimc), Rolando Mozzoni (Macerata Rugby) e la moderazione di Emanuele Panunti (Macerata Rugby); la presentazione del libro La partita. Argentina – Inghilterra 1986 con ospite lo scrittore Fabrizio Gabrielli.
A chiudere il Festival Pierluigi Pardo, il telecronista che in maniera magistrale e sempre sorprendente intreccia preparazione tecnica e simpatia. A intervistarlo il giornalista Rai Riccardo Milletti in un appuntamento in collaborazione con Università di Camerino.
Overtime ospiterà anche la quarta edizione di ACES International Video Awards, proiezione e premiazione dei video promozionali di candidatura a Regione/Città/Comuni/Isola/Comunità europee dello Sport. All’evento, ideato da Aces Italia, delegazione italiana di ACES Europe, Federazione delle Capitali e delle Città Europee dello Sport, parteciperanno amministratori locali provenienti da ogni parte d’Italia e d‘Europa che avranno anche la possibilità di creare sinergie e riflettere sul sempre più rilevante ruolo che la promozione turistica e lo sport rivestono nello sviluppo dei loro territori e delle loro comunità durante il convegno previsto venerdì 11 ottobre nella Sala consiliare del Palazzo Comunale di Macerata dal titolo “Sport, cultura e turismo. Esperienze multimediali e pratiche innovative”.
"Hanno chiamato mia madre fingendosi carabinieri, dicendole che avevo investito una bambina e che la piccola era in coma". A confidare al nostro quotidiano la truffa del finto incidente in cui è incappata questa mattina una signora 63enne, è stata sua figlia, una cittadina maceratese.
"Sapevano anche il mio nome", sottolinea la donna che preferisce rimanere anonima in un'intervista che vuole fungere da monito per chiunque cadesse vittima di analoghe situazioni in futuro.
Le truffe si consumano via telefono e il modus operandi è sempre lo stesso: il truffatore si spaccia per un funzionario delle forze dell'ordine e segnala che il figlio o il nipote della vittima designata è rimasto coinvolto in un presunto incidente stradale. A questo punto scatta la richiesta di soldi per far fronte a presunte pratiche legali o per il pagamento di sanzioni al fine di evitare di incorrere in guai peggiori, come l'arresto.
Poco dopo la prima telefonata, avvenuta alle 9:30 circa, al citofono della signora - che abita in via Spalato - si è presentato un giovane che si è identificato come maresciallo dei carabinieri: "Le hanno chiesto la carta d'identità e, successivamente, quanti telefoni avesse in casa per tenere la linea libera, affinché non chiamasse nessuno", racconta la cittadina.
Proprio tramite il dispositivo telefonico della madre il falso militare ha poi contattato il proprio complice, un finto avvocato. La richiesta fatta alla signora per aiutare la figlia è stata di 8mila euro. La donna, totalmente in preda al panico, ha consegnato ai due truffatori una busta con all'interno tutti i soldi (4mila euro in contanti, ndr) e i preziosi che aveva in casa.
Il valore complessivo del bottino è ancora in fase di quantificazione. "Mio padre intorno alle 13 mi ha telefonato disperato per sapere dove fossi - conclude nella sua ricostruzione la donna - e cosa avessi combinato. A quel punto mi ha spiegato tutto ed io ho immediatamente contattato i carabinieri". Alle indagini procedono i militari della locale Compagnia, che stanno lavorando sull'identikit dei due truffatori per risalire alle loro generalità.
Nuovo statuto e nuovo Cda per l'associazione Arena Sferisterio. L'Assemblea dei soci dell’Associazione Arena Sferisterio – composta da Comune di Macerata, Provincia di Macerata, rispettivamente rappresentati da Andrea Marchiori e Sandro Parcaroli – insieme al Collegio dei Revisori dei Conti – composto da Giorgio Piergiacomi, Carlo Squadroni e Ubaldo Gismondi, si sono riuniti, oggi, dinanzi al notaio Maria Amelia Salvi per l’approvazione del nuovo statuto e la nomina del nuovo organo amministrativo; presente anche il sovrintendente Flavio Cavalli.
Secondo il nuovo statuto, il Consiglio di Amministrazione è adesso composto da cinque membri, compreso il presidente che è il sindaco di Macerata (o un membro da esso nominato), quindi da due membri nominati dal Comune di Macerata, di cui uno nominato sentita la Società Civile dello Sferisterio; il presidente della Provincia di Macerata (o un membro da esso nominato); un membro nominato dal Comune di Macerata, su designazione vincolata del Ministero della Cultura.
Questi dunque i nuovi componenti del CdA dell’Associazione Arena Sferisterio: Sandro Parcaroli, sindaco di Macerata; Giuliana Pascucci, nelle more della nomina del componente, a sua volta di spettanza del Comune di Macerata, su designazione vincolata del Ministero della Cultura; Filippo Olivelli e Giuseppe Rivetti, quali nomine di spettanza del Comune di Macerata; Serena Gamberoni, quale nomina di spettanza della Provincia di Macerata.
L’Assemblea dei soci ha espresso "il proprio ringraziamento ai componenti del precedente CdA e ha formula un augurio di buon lavoro al nuovo organo amministrativo".
Nel pomeriggio di ieri, sono stati svolti a Macerata servizi straordinari di controllo del territorio condotti dai poliziotti della Questura, sia in uniforme che in borghese per il contrasto ad ogni forma di illegalità.
Nel corso dei servizi, i poliziotti della Squadra Mobile hanno eseguito due ordinanze di sottoposizione alla misura alternativa della detenzione domiciliare, emesse dal Tribunale di Sorveglianza di Ancona, nei confronti di due soggetti, di nazionalità italiana, entrambi residenti a Macerata.
Il primo dovrà scontare 10 mesi di detenzione domiciliare per interruzione di pubblico servizio avendo spruzzato, nel 2016, spray urticante all’indirizzo di un autista di un autobus di linea. Il secondo, dovrà scontare 2 mesi di detenzione domiciliare per aver violato, nell’anno 2018, gli obblighi di assistenza familiare nei confronti del coniuge dal quale era in fase di separazione.
Al termine dei servizi sono state identificate 55 persone e sottoposti a controllo 44 veicoli.
I Vigili del Fuoco di Macerata salutano il collega Maurizio Prenna che, per raggiunti limiti di età, li lascia per godersi la meritata pensione. Entrato a far parte del Corpo Nazionale nel 1993 ha prestato servizio al comando di Milano, Bologna e di Macerata (per anni al distaccamento di Camerino) per trasferirsi poi in centrale, con la qualifica di Capo Squadra.
Esperto autista di mezzi pesanti e mezzi movimento terra, ha partecipato a numerose missioni di soccorso: il terremoto del '97 nelle Marche, L'Aquila, il terremoto Emilia, Marche-Abruzzo, le alluvioni di Senigallia e Forlì sono le più significative, senza dimenticare l'esperienza nella missione umanitaria in Kosovo nel1999.
I colleghi lo definiscono una persona sempre "solare ,disponibile, un grande amico prima di essere un grande collega. Anche nei momenti difficili è sempre stato all'altezza della situazione tirando fuori la sua bandana dalla tasca e indossandola in testa. Era il chiaro segnale che il momento meritava la massima attenzione e professionalità". Un grazie speciale da tutto il comando in modo speciale dal turno D per i tanti momenti belli vissuti insieme ascoltando i suoi racconti di vita".
"Un saluto e un affettuoso abbraccio, Ciao Maurì, Ciao socio" , il messaggio dei colleghi".
“Il giudizio di parificazione sul rendiconto generale della Regione Marche per l’esercizio finanziario 2023 della Corte dei Conti non può che farci sentire rassicurati sulla tenuta dei conti”. Questo è ciò che afferma il presidente, Maurizio Natali, della Sezione Sanità Privata di Confindustria Macerata, che prosegue esprimendo ”la certezza che le attenzioni sollecitate dalla Sezione di controllo sulle partecipate e sulle Agenzie Regionali saranno tenute in debito conto”.
“Tuttavia non può non esprimere preoccupazione per il tema del payback, ovvero per quel meccanismo legislativo in base al quale si impone alla aziende fornitrici di dispositivi medici vincitori di appalti, di concorrere in pari misura alla Regione al ripianamento del tetto di spesa regionale per gli acquisti di tali dispositivi da parte degli Enti del servizio sanitario regionale”, continua Natali.
“L’auspicio quindi è che la Regione Marche, come del resto altre regioni hanno già fatto, chieda al Parlamento che sia abrogata la norma a decorrere dal 2019 che permanendo crea una incredibile incertezza per le aziende fornitrici le quali a distanza di tempo si troveranno a dover concorrere al ripianamento dello sforamento del tetto di spesa”.
“Nel frattempo ci si augura che gli enti del servizio sanitario vigilino con assoluta attenzione affinché il tetto di spesa imposto dalla norma non venga sforato, in primo luogo nell’interesse dei cittadini e nel rispetto dei principi di buon andamento della Pubblica Amministrazione”. “Infatti dalla medesima relazione della Corte dei Conti si rileva che per il quadriennio 2015-2018 è stato registrato in bilancio uno sforamento di 65.542.784.00 euro, di cui si è recuperata la minor somma di 4.922.931,68 euro”.
“D’altra parte è comprensibile che per le imprese medio piccole sia impossibile reperire le risorse da restituire alla Regione. Le ripercussioni sul Sistema Sanitario nazionale, con il fallimento di molte Pmi e l’uscita dall’Italia dei grandi gruppi globali, finiscono per incidere sulla qualità e la disponibilità di dispositivi medici anche innovativi con evidenti riflessi negativi sulla possibilità di curare pazienti e cittadini”.
“Occorre tutelare una filiera che conta oltre 4.000 imprese di alta qualità, con più di 100mila occupati diretti con circa 12 miliardi di fatturato. Inoltre, dalla Relazione della Corte dei Conti si rileva una contrazione della spesa per l’acquisto delle prestazioni per assistenza ospedaliera, specialistica ed ambulatoriale da privati accreditati per 1,2 milioni di euro rispetto al 2022, che appare stridente con le lunghe liste di attesa che costringono i cittadini a rivolgersi alle strutture private con oltre 38.000 domande di prestazioni ambulatoriali inevase nel 2023”.
“Si deve, infine, anche registrare un aumento della spesa per la mobilità passiva che nel 2022 ammontava a 26.554.224,00 euro mentre nel 2023 è arrivata a 39.842.899,00, pur in presenza di un aumento della mobilità attiva rispetto al 2022”. “Dal quadro emerso appare necessario uno sforzo ulteriore per rispondere urgentemente alla domanda di assistenza sanitaria dei cittadini delle Marche anche attingendo alla sanita privata accreditata che resta una componente fondamentale del sistema sanitario regionale”.
Disconnettersi dal cellulare e da analoghi dispositivi elettronici, salvo casi in cui l’uso degli stessi sia autorizzato a fini didattici e di inclusione: questa è la sfida posta dall'Ite "Gentili" di Macerata.
La dirigente Alessandra Gattari ha evidenziato come il problema del possesso ed uso del cellulare a scuola stia assumendo "connotati veramente complessi per cui è necessario agire rapidamente e con decisione".
"La questione non si affronta con un semplice divieto, è necessario - sottolinea la dirigente - che sia sviluppato un percorso di accompagnamento che consenta alle ragazze e ai ragazzi di accogliere senza traumi questo cambiamento ed educare, in una parola, alla disconnessione, al diritto a non essere online sempre".
"È un passaggio delicato e laborioso per cui si è richiesta la collaborazione dell'Asur Marche che ha organizzato delle attività con cui arrivare insieme alle giovani e ai giovani studenti dell'Istituto ad una piena consapevolezza del vivere fuori dalla bolla del digitale per guardarla ed analizzarla meglio. Una sfida interessante, un vero e proprio digital detox - conclude Alessandra Gattari -, necessario al benessere psicofisico delle nostre studentesse e degli studenti, nonché alla loro sicurezza personale".
"Un’occasione persa", così il responsabile Cisl di Macerata e Civitanova, Rocco Gravina, inquadra la vicenda del consiglio comunale aperto sulla sanità convocato a Macerata per il prossimo 4 ottobre.
"Un’occasione persa. Avevamo accolto con piacere l’invito iniziale alla partecipazione, l’invito a esporre le nostre idee, la posizione di un sindacato che in provincia di Macerata rappresenta quarantamila persone. Poi ci hanno detto che potevamo sì partecipare, ma senza possibilità di intervento - spiega Gravina in una nota -. Noi non ci saremo, per ascoltare un Consiglio comunale non ci vuole un invito, basta collegarsi al sito. Non è questa la politica che ci piace: non ci piace chi pensa di indicare la linea nel silenzio degli altri spettatori. Non saremo spettatori di questo Consiglio comunale sulla sanità: noi vogliamo partecipare, confrontarci, condividere, progettare un percorso".
"Non parteciperemo, come Cisl, al Consiglio comunale ma promuoveremo noi delle assemblee per affrontare il tema dei servizi sanitari, per ascoltare, per parlare, per dare un contributo alla soluzione dei problemi - sottolinea il responsabile Cisl Macerata e Civitanova -. La politica ha perso un’occasione con questo Consiglio comunale che doveva essere aperto ai contributi esterni, ma che invece resterà al chiuso. Inutile invitarci a discussioni autoreferenziali, non è il nostro modo di agire, non è il nostro modo di intendere la condivisione. Noi non ci saremo, un’occasione persa".
Consiglio aperto, porte chiuse. Rocco Gravina lancia infine una proposta: ^"Le soluzioni si trovano ai tavoli, però non in quello singolo di chi pensa di poter essere l’unico e insindacabile depositario della verità. C’è bisogno di reti, di conoscenze e di competenze maturate anche sul campo: agire da soli non porta da nessuna parte. Cisl è pronta a mobilitarsi per il diritto alla salute".
C’è tempo fino a mercoledì 30 ottobre, alle ore 12.30, per presentare alla Provincia le domande per partecipare al bando per l’assegnazione dei locali sfitti (ex agenzia di viaggi) in via Gramsci 17, sotto il loggiato di Palazzo degli Studi. Il locale ha una superficie di 68 mq, di cui 36 al piano terra e altri 32 al piano mezzanino abitabile, raggiungibile tramite scala a chiocciola e dispone di servizi igienici.
Il canone di concessione annuo previsto a basa d’asta è di 8.295 euro, con una cauzione di 829,50 euro. Il contratto avrà validità di nove anni e alla scadenza al concessionario verrà riconosciuto il diritto di prelazione per la stipula del nuovo contratto.
La porzione immobiliare potrà essere adibita ad esercizio pubblico e commerciale, a sede di studi professionali o di associazioni e, comunque, ad impieghi diversi dall’uso abitativo non contrari alla legge, all’ordine pubblico, al comune senso di decenza, nonché al decoro architettonico dell'edificio di ubicazione e dell'intero centro storico cittadino.
Verranno, in ogni caso, precluse le attività di sala giochi, agenzie di scommesse, phone center ed internet point, sexy shop, vendita di cannabis light e prodotti simili, anche in considerazione dal fatto che nel medesimo palazzo è presente un istituto scolastico.
La domanda di partecipazione, le modalità di presentazione della stessa e tutte le informazioni relative al bando sono disponibili sul sito della Provincia. Per visionare le porzioni immobiliari e avere chiarimenti tecnici, invece, è possibile rivolgersi ad Arianna Cingolani al numero 0733/248474 o scrivendo una mail all’indirizzo arianna.cingolani@provincia.mc.it.