Macerata

Pietro Grasso visita in ospedale a Macerata i feriti nel raid razzista - VIDEO

Pietro Grasso visita in ospedale a Macerata i feriti nel raid razzista - VIDEO

"Oggi ho incontrato la madre di Pamela e ho trovato una donna forte, coraggiosa. Mi ha raccontato le difficoltà della figlia, si impegnerà perché fatti come questi non succedano più: pretende giustizia non vendetta.    Questo le fa onore. E spera che qualcuno possa collaborare nel dare particolari che aiutino a ricostruire completamente la vicenda" della morte di Pamela Mastropietro. Lo ha detto il presidente del Senato Pietro Grasso, oggi a Macerata in visita ai migranti feriti nel raid xenofobo del 3 febbraio. "Noi, in maniera paritaria - ha aggiunto -, siamo andati dai familiari della vittima e siamo venuti qua a dare solidarietà e vicinanza anche alle vittime di questa aggressione che ha una caratteristica terroristica, perché rivolta in maniera indiscriminata verso persone, ma con una caratteristica fascista di stampo razzista, riconosciuta anche dall'imputazione". Vedere la bandiera italiana che avvolge una persona che spara indiscriminatamente contro delle persone inermi, questo fa male" ha detto ancora Grasso. (Ansa)

08/02/2018 16:07
Macerata, vede la polizia e ingoia quindici palline di eroina: in manette 26enne nigeriano

Macerata, vede la polizia e ingoia quindici palline di eroina: in manette 26enne nigeriano

Un nigeriano di 26 anni è stato arrestato dalla polizia per spaccio di droga.  Nel corso di specifici servizi mirati alla repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti, nel pomeriggio di mercoledì personale della Squadra Mobile, a Macerata ha arrestato in flagranza l'uomo: dopo i dovuti accertamenti anche sanitari, a carico dello straniero si è proceduto al sequestro di 15 palline di eroina per un totale di circa 12 grammi, che lo stesso aveva ingoiato al momento del controllo. Dopo le formalità di rito, su disposizione del Procuratore Capo della Repubblica Giovanni Giorgio, l'arrestato è stato tradotto in carcere ad Ancona a disposizione dell’autorità giudiziaria competente. Nel corso dell’operazione sono state sequestrate anche sei sim card telefoniche fittiziamente abilitate e la somma complessiva di circa 400 euro ritenuta provento dell'attività di spaccio. La compagna dell’uomo, anch’essa di origini nigeriane, è stata denunciata a piede libero, in concorso con il 26enne, per la violazione dello stesso reato. Entrambi gli stranieri sono stati anche segnalati per il reato di sostituzione di persona essendo in possesso di schede telefoniche fittiziamente intestate.  

08/02/2018 14:22
Macerata, Remo Pagnanelli e l'arte: pienone nella Sala Castiglioni

Macerata, Remo Pagnanelli e l'arte: pienone nella Sala Castiglioni

Sold-out  alla sala della  biblioteca comunale Castiglioni, lo  scorso sabato.  Un pienone, con gente in piedi, assiepata, che è stata attenta, amichevolmente presa  dall’incontro relativo al poeta Remo Pagnanelli, quella sera in veste di critico d’arte. Dopo il saluto del vicesindaco Stefania Monteverde, ha dato l’inizio alla conferenza la sorella di Pagnanelli, Sabina, che ha ideato questo particolare incontro, insieme all’Associazione Art Club Studio di Macerata. Serata davvero particolare perché ben 15,artisti (Bartolini, Basili, Caggiano, Carletti, Craia, Del Bianco, Donati, Grelloni, Iacomucci, Migliorelli, Pannocchia, Pantana, Piccardoni, Spagnuolo, Zampetti) hanno esposto le proprie opere, ognuna della quali a “commento” di alcuni testi di Remo. La mostra  sarà aperta al pubblico fino alla fine del mese di febbraio. Magistrale l’intervento del Professor Roberto Cresti  docente di Storia dell’arte (e di Estetica) presso la nostra Università. Magistrale poiché, non rinunciando alla “complessità”  è partito dagli studi critici di Remo, quelli relativi ad alcuni autori quali Scipione e Peschi, fra gli altri, ma soprattutto dagli approfondimenti di teoria dell’arte, ovvero ai  saggi sulla percezione dell’opera, di estetica, di “pedagogia del fatto estetico”. Su questi, in particolare, il Professor Cresti si è soffermato. Tesi di fondo, la seguente: Pagnanelli, che aveva a suo favore una enorme e sterminata “lettura” e approfondimento di grandi Maestri del Novecento (Longhi, Brandi, De Benedetti, Ricoeur, e una foltissima schiera ermeneutica di richiamo, da Jung a Lacan), si diceva, non si era affatto “aggregato” alla pletora dominante dello strutturalismo e della semiotica, “era lontano - ha detto Cresti - dalle Chiese e dalle ideologie totalitarie”. Di qui la sua posizione, modernissima, di “solitudine” dello studioso, che in verità aveva (e ha) parenti illustri nel secondo Novecento, più in Francia che in Italia. Remo propone nei saggi teorici l’idea di una estetica che abbia una sua funzione “regolatrice” o comunque una direzione etica (anche qui la lezione di Luciano Anceschi). Ma è proprio analizzando i testi poetici che Cresti ha “scovato” il nucleo fondante dei versi, o, se si vuole, della poetica: esiste una simmetria profonda tra immagine e parola, un connubio quasi alchemico, generatore di immagini nei confronti delle quali l’autore  si sente come liberato. Ut pictura, si può dire, che immagine e verso siano “sintetici” e costituiscano una unità indissolubile. Pur nell’omaggio profondo e alto ad una musicalità di tono medio e pacato, quella che Remo amava di più, presente nel poeta a lui più “interno”, Vittorio Sereni (sul quale si era laureato), Cresti ha  delineato una personalità “forte”, un “individualismo non vittimistico”, un tipo di critica affatto astratta, ma sempre consapevole della “storia” del poeta indagato, è il caso del saggio su Fortini, nonché l’approccio al “cinema”, a questa “arte in movimento” sulla quale Pagnanelli anche aveva scritto e definito come  il “supergenere dell’arte” . Vi è modernità e  fedeltà alla tradizione, vi è una irritazione, quasi  leopardiana per le “ magnifiche sorti e progressive”. Insomma, Remo , pur nella sua breve vita, ha concentrato una potenza e una lucidità quasi profetica  di lettura che oggi viene a mancare. Si direbbe, proseguendo con Leopardi, la lotta per una “verità” , per una poesia concepita come “organismo vivente” e “martirion”, contrapposta alla “funesta voce delle gazzette”. Il prossimo incontro in programma, previsto per Sabato 10 febbraio alle ore 17 presso la biblioteca comunale, è dedicato interamente alla poesia.  Per la presentazione del volume “Quasi un consuntivo”, che raccoglie  una selezione  di poesie di Pagnanelli,  un parterre di donne : la curatrice del volume Daniela Marcheschi, la direttrice della biblioteca Alessandra Sfrappini e la professoressa e scrittrice Lucia Tancredi , coordina i lavori Maurizio Verdenelli . Daranno voce ai  testi poetici Piero Piccioni e Fulvia Zampa .

08/02/2018 13:44
Sgominata la banda terrore dei tabaccai: 25 colpi nelle Marche, uno anche a Macerata

Sgominata la banda terrore dei tabaccai: 25 colpi nelle Marche, uno anche a Macerata

Prendevano di mira tabaccai, li seguivano dopo il ritiro di scatoloni di sigarette in vari depositi dei Monopoli di Stato (Ancona, Bologna, Pescara) e poi, in pochi secondi, rompevano i finestrini delle loro auto per impossessarsi della merce. Era la modalità operativa utilizzata da due pregiudicati campani di 53 e 42 anni, arrestati dai carabinieri della Stazione di Brecce Bianche di Ancona per furto aggravato e danneggiamento. L'operazione 'Tabacchi, è stata illustrata dal comandante della Compagnia di Ancona, cap. Fabio Ibba, e dal luogotenente Giuseppe Caiazzo. I militari hanno accertato che la batteria di ladri che utilizzava auto noleggiate a Salerno, ha compiuto almeno 25 colpi nelle Marche (15 ad Ancona e poi a Sirolo, Osimo, Castelfidardo, nell'Ascolano, a Macerata, Moresco, Grottammare, Fermo e Sant'Angelo in Vado), in Emilia Romagna e in Abruzzo. L'indagine era partita a fine agosto dal furto di tre scatoloni di sigarette (6.500 euro di valore) appena ritirati dal deposito alla Baraccola. (Ansa)

08/02/2018 13:36
I Centri Sociali e Potere al Popolo rilanciano: "Malgrado le intimidazioni del ministro Minniti, la manifestazione di sabato si farà"

I Centri Sociali e Potere al Popolo rilanciano: "Malgrado le intimidazioni del ministro Minniti, la manifestazione di sabato si farà"

Il Csa Sisma di Macerata conferma la manifestazione di sabato a Macerata e critica aspramente il ministro Minniti e il sindaco Carancini. In una nota si legge: "Ringrazio Anpi, Cgil, Libera, Arci e le altre associazioni per avere rinviato la manifestazione del 10 febbraio raccogliendo l'appello del sindaco di Macerata. Hanno fatto un atto di amore verso la comunità. Mi auguro che anche le altre organizzazioni che hanno fatto richiesta di svolgimento manifestazioni accolgano la richiesta del sindaco. Se risponderanno positivamente sarà dimostrazione di responsabilità da parte loro, se così non fosse ci penserà il ministero dell'Interno a impedire che si faccia la manifestazione". Queste sono le incredibili e gravissime parole del Ministro dell’Interno. E’ opportuno brevemente riepilogare gli accadimenti delle ultimi folli ore. Le realtà di movimento delle Marche nel volgere di poche ore, dopo il gravissimo attentato di sabato hanno indetto la manifestazione nazionale che si terrà a Macerata sabato 10 febbraio. Già nel presidio spontaneo tenutosi nel pomeriggio del 4 febbraio la manifestazione è stata annunciata e messa a disposizione di chiunque condividesse la necessità urgente di scendere in piazza dietro lo slogan semplice e chiaro “CONTRO OGNI FASCISMO CONTRO OGNI RAZZISMO”.  Il lancio della manifestazione si è immediatamente diffuso determinando larghissime adesioni in tutta Italia e persino dall'estero. Nonostante questa larghissima e immediata risposta la CGIL, per ragioni di posizionamento e opportunismi puramente interni all’organizzazione non solo ha deciso di non partecipare aderendo all'invito del Sindaco ad annullare ogni manifestazione, ma ha anche avviato una gravissima operazione di boicottaggio facendo circolare la notizia falsa che la manifestazione era stata annullata! Le scelte della CGIL sono state, purtroppo, condivise anche dai vertici di ANPI, LIBERA e ARCI.  Nonostante ciò, tanti attivisti di base, sezioni e circoli territoriali di queste organizzazioni hanno espresso la volontà di non abbandonare la piazza di Macerata e di essere, comunque, presenti.  In questo contesto, cogliendo l'occasione creata ad hoc dal Sindaco di Macerata e dalle organizzazioni non a caso ringraziate da Minniti per la loro collaborazione, si è inserita l’intimidazione del Ministro dell'Interno e la scelta tutta politica di vietare la manifestazione. Si tratta di una evidente sospensione della democrazia nel nostro Paese, della brusca materializzazione di un fascismo che nelle strade si esprime con le pistole e nelle istituzioni con l'imposizione autoritaria del silenzio. Il divieto dopo una tentata strage fascista di esprimere liberamente e pacificamente la propria indignazione, è un atto che non ha precedenti nella storia della Repubblica. Questo divieto è inaccettabile. L'equiparazione fascismo e antifascismo, razzismo e antirazzismo è inaccettabile. Per questo ribadiamo con fermezza che andremo comunque in piazza per ripristinare l’agibilità democratica e riaffermare quanto sarà scritto nello striscione di apertura del corteo "MOVIMENTI CONTRO OGNI FASCISMO OGNI RAZZISMO". Invitiamo tutte e tutti a non farsi intimidire dal clima creato ad arte dal Ministero dell'Interno ed a raggiungere Macerata per una grande manifestazione popolare. Non è il tempo di stare a casa. Non basta esprimersi sui social. Sono in gioco le nostre libertà fondamentali". Sulla stessa lunghezza d'onda Potere al Popolo che scrive: "Sono giorni terribili. Sono giorni che segnano la città di Macerata e forse il Paese intero. Sono giorni in cui emerge chiaramente un tessuto sociale fragile, un degrado culturale profondo. Sono giorni in cui un attentato terroristico di matrice neofascista spaventa tutta la città. E poi il coprifuoco, l'esercito.   Sono giorni in cui le autorità politiche e giudiziarie permettono che i partiti neofascisti che hanno rivendicato e sostenuto l'attentato di Traini, vengano in piazza senza problemi.   Sono giorni di follia in cui presìdi democratici istituzionalizzati come l'ANPI decidono di tirarsi fuori da una manifestazione larga di cittadinanza, a cui si è lavorato insieme in tanti. Sono giorni di follia in cui il sindaco Carancini per “spirito di pacificazione” consiglia di non manifestare e non andare in piazza, mettendo sullo stesso livello fascismi e antifascismi, in sfregio della nostra Costituzione. Sono giorni, ieri, in cui il Ministro dell'Interno si permette di minacciare cittadini e manifestanti, dicendosi pronto a impedire fisicamente che si faccia la manifestazione. Ancor più nei giorni di campagna elettorale, le nostre istituzioni decidono di normalizzare la situazione strizzando l'occhio all'illegalità, alla violenza, alla discriminazione. Per questo, oggi più che mai, ogni cittadino democratico, antifascista e antirazzista, deve scegliere di scendere in piazza. Una piazza aperta, accogliente, plurale, non violenta. E soprattutto, democratica e antifascista.  Sono giorni in cui siamo costretti a scegliere. Potere al Popolo ci sarà, contro l'emergenza democratica. Ci saremo, senza bandiere ma con i corpi e le menti di cittadini che pensano e vogliono fermare l'onda lunga della paura nera. Per la Costituzione e la democrazia. Siamo antifascisti"    

08/02/2018 13:28
La CNA di Macerata soddisfatta dell'accordo sul Durc della manodopera nei cantieri della ricostruzione

La CNA di Macerata soddisfatta dell'accordo sul Durc della manodopera nei cantieri della ricostruzione

Il 7 febbraio, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri è stato sottoscritto l’Accordo fra il Commissario straordinario del Governo, on. Paola De Micheli, e i Presidenti delle Regioni/vice Commissari dell’aree colpite dal sisma del 2016 (Italia Centrale), il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, la Struttura di Missione, Inps, Inail e le parti sociali del settore edile, in materia di verifica della congruità della incidenza della manodopera impegnata nei singoli e specifici cantieri di ricostruzione, pubblici e privati, che si attiveranno nelle aree del cratere. I macro obiettivi che persegue tale Accordo sono – da una parte – quello di contrastare il fenomeno del lavoro sommerso e irregolare nei lavori di recupero e ricostruzione degli immobili pubblici e privati situati nelle aree colpite e – dall’altra – quello di contribuire  ad accelerare l’apertura dei cantieri a circa due anni dall’evento sismico. CNA Macerata  si ritiene soddisfatta dell’accordo sottoscritto perché valorizza la qualità delle imprese artigiane e delle piccole imprese edili locali che apporteranno un contributo determinante alla ricostruzione di quei territori. Inoltre, con l’Accordo siglato, si mette al centro del funzionamento del sistema di verifica e certificazione della congruità per tutti i lavori di natura edile il sistema della bilateralità edile (Casse Edili ed Edilcasse), che si  pone immediatamente al servizio sia delle imprese che realizzeranno i lavori sia della popolazione che desidera al più presto far risorgere i territori colpiti dal sisma. Per tutti i lavoratori autonomi e i lavori non edili presenti nel cantiere sarà il direttore dei lavori a certificare la congruità della manodopera.

08/02/2018 12:40
Unimc pronta ad accogliere oltre duemila aspiranti insegnanti

Unimc pronta ad accogliere oltre duemila aspiranti insegnanti

Lunedì 12 febbraio prossimo l’Università di Macerata avvierà i cosiddetti percorsi formativi 24 Cfu (pf24): quelli richiesti dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per acquisire i crediti necessari all’accesso ai concorsi per il reclutamento di nuovi docenti nella scuola secondaria. Secondo il nuovo disegno normativo, le università sono tenute non solo ad attestare le competenze già acquisite e coerenti con gli obiettivi decretati dal Ministero ma anche a fornire quelle eventualmente mancanti, strutturando attività didattiche dedicate, i pf24, appunto, in grado di assicurare l'acquisizione delle competenze di base necessarie per accedere ai concorsi pubblici di ammissione ai percorsi di formazione, tirocinio e inserimento nella funzione docente della scuola secondaria (FIT) previsti dai decreti attuativi della Buona Scuola.   L’operazione è stata quanto mai complessa. I numeri sono importanti: a fronte di 2129 pre-immatricolazioni, le iscrizioni sono state 2028, di cui 1301 per il comparto delle Lauree umanistiche e 727 per il comparto delle Laure socio-economico-giuridiche. Le pratiche di riconoscimento delle competenze già acquisite: 854. Visto l’alto numero di iscritti – oltre duemila -  i frequentanti sono stati suddivisi in classi formate sulla base dell’ordine alfabetico del cognome e saranno indirizzati a seguire, senza obbligo di frequenza, uno o più specifici insegnamenti, in base alla tipologia di crediti da acquisire. L’Ateneo ha inoltre pianificato con attenzione l’orario delle attività didattiche in modo da minimizzare possibili sovrapposizioni. Si prevede di terminare le lezioni entro tre mesi in modo da essere pronti ad un’eventuale indizione ravvicinata del concorso di ammissione ai FIT   Il prorettore e delegato alla didattica Claudio Ortenzi, che – insieme agli Uffici e al coordinatore dei corsi, il professor Edoardo Bressan- ha supervisionato tutte queste attività, è soddisfatto del risultato conseguito: “Siamo riusciti a tenere insieme la qualità con un’offerta di percorsi formativi all’altezza del compito e della missione che il Ministero ha affidato alle università. Di questo ringrazio: la Commissione di docenti che ha effettuato i riconoscimenti e le ammissioni; gli uffici che hanno svolto una mole considerevole di lavoro in poco tempo; i colleghi docenti che svolgeranno i corsi in orari serali e nei fine settimana. Uno sforzo importante e corale che speriamo venga apprezzato dai partecipanti iscritti. A loro il mio saluto e il mio augurio per l’inizio delle lezioni”.

08/02/2018 12:10
Cus Macerata, le ultime gioie firmate dalla pallavolo e dal tennis regalano grandi sorrisi

Cus Macerata, le ultime gioie firmate dalla pallavolo e dal tennis regalano grandi sorrisi

Ogni vittoria è bella ma alcune emozionano particolarmente. E al Cus Macerata, nonostante decenni di storia e soddisfazioni, le ultime gioie firmate dalle sezioni pallavolo e tennis hanno fatto spuntare grandi sorrisi. La neonata compagine di volley femminile ha centrato il suo primo successo nel campionato provinciale Open del Csi. Ancora più gustoso perché in trasferta e in rimonta. Le cussine di coach Federico Domizioli hanno espugnato Casette d’Ete battendo le avversarie di Mammazzurra 3-2. Ed erano sotto 2-0! Parziali 25-15, 25-21, 19-25, 18-25, 6-15. Il sestetto universitario (con la novità di Francesca Pellicciotta), dopo un avvio costellato da troppi errori ha registrato la ricezione ed è riuscito a sfondare centralmente. Il giovanissimo gruppo aveva già raccolto un punto in casa dell’Emmont, stavolta, alla quarta partita, il tie-break è finito in festa. Prossimo impegno la sera del 13 febbraio a Sambucheto contro Montecassiano. Anche la sezione del tennis maschile è rinata dopo anni e da qualche mese è protagonista nel campionato regionale invernale “Giuseppucci”. Domenica battendo 3-0 in via Valerio i ragazzi di Ok Sport, società di Porto Sant’Elpidio, la formazione cussina ha centrato un doppio risultato: l’affermazione e il sorpasso-qualificazione. Il Cus per la precisione è giunto secondo nel girone alle spalle di Tolentino e con gli stessi punti degli ultimi rivali, ma con il vantaggio di aver vinto un incontro in più. La seconda fase prenderà il via il 18 febbraio. Due piacevolissime notizie per il presidente Antonio De Introna, anche perché entrambe le squadre sono tornate nella famiglia del Cus proprio per volontà degli atleti. Assemblate quasi unicamente per divertimento, stanno fornendo insperate e notevoli risposte tecnico-agonistiche.  

08/02/2018 11:28
Macerata, continua l'impegno della Cisl per promuovere l'integrazione e la convivenza civile

Macerata, continua l'impegno della Cisl per promuovere l'integrazione e la convivenza civile

In questi ultimi giorni si coglie a Macerata un misto di sgomento, preoccupazione e disorientamento generati dagli efferati episodi di violenza dei giorni scorsi. Questa è una città" scrive in una nota la Cisl Marche "con un importante patrimonio di sensibilità sociale e di politiche d'integrazione che va preservato e custodito, tenendo conto degli elementi di tensione emersi negli ultimi tempi ed evitando di apporre stigmi di ogni genere su di essa. Vanno perciò condivise tra istituzioni, associazioni e parti sociali tutte quelle azioni volte a rinsaldare il dialogo e la coesione sociale e contrastare ogni forma di violenza, razzismo, fanatismo e ogni rischio di rigurgito neofascista. Per questo la CISL aderirà convintamente ad ogni iniziativa che le istituzioni locali, a partire dal Comune di Macerata, intenderanno promuovere in tal senso e continuerà ad impegnarsi nel fronte teso a qualificare le politiche dell'accoglienza, per l’integrazione e l’inclusione, combinandole con le basilari regole di convivenza civile. Parimenti la CISL, per una scelta di responsabilità e rispetto per la città e tutti i suoi abitanti, ritiene che non sia opportuno sostenere iniziative di altro genere che rischiano di accrescere la pressione emotiva sul territorio. Un pensiero particolare" conclude la nota "lo rivolgiamo alle vittime degli inconsulti atti della settimana scorsa".

08/02/2018 11:15
L'uomo di Elcito protagonista a Macerata

L'uomo di Elcito protagonista a Macerata

Tocca anche Macerata il tour promozionale del romanzo di Maximiliano Cimatti, "L'uomo di Elcito", un epopea "western" tutta marchigiana tra briganti e soldati, che farà tappa alla Libreria Feltrinelli domenica prossima 11 febbraio alle ore 18:00, con ingresso libero. Maximiliano Cimatti, originario di Ravenna ma trapiantato da qualche anno nelle Marche è l'autore di vari racconti apparsi in antologia e nel 2016 ha vinto il primo premio al concorso letterario Luciano Pittori. "L'uomo di Elcito" è il suo primo romanzo, ambientato proprio tra le colline della sua terra d'adozione. "Mi sono innamorato delle Marche sin dalla prima visita - racconta Cimatti - questi territori sono stati lo sprone per un cambio di vita radicale e la prima fonte d'ispirazione per il romanzo". Ambientato nel 1866, narra della caccia all'imprendibile brigante Olmo Carbonari. Una missione ossessiva per il sergente del Regio Esercito Anselmo Toschi, che diventa anche la ricerca del senso di una vita, del destino, dei sogni. Il romanzo, che per forza espressiva e influenze è già stato avvicinato dalla critica a "Cuore di Tenebra", risente certamente degli influssi dei romanzieri anglosassoni così come del mito della frontiera americano. Le Marche, alla fine dell'Ottocento, erano davvero una terra di frontiera, dove il cambio di padroni (dallo Stato Pontificio al Regno d'Italia) non aveva modificato affatto le condizioni di vita degli abitanti. Negli anni in cui è ambientato il romanzo la prima traccia di modernità arrivò proprio con la ferrovia, in grado di accorciare le distanze geografiche e imporre un nuovo ritmo alla vita delle colline, generando anche la nascita di nuovi paesi, esattamente come stava accadendo oltreoceano.

08/02/2018 11:05
Antifa Macerata e Potere al Popolo confermano la manifestazione di Macerata

Antifa Macerata e Potere al Popolo confermano la manifestazione di Macerata

"Macerata sta diventando un teatrino macabro in cui burattini locali vengono messi in scena da burattinai di caratura nazionale nel tentativo di creare una nuova strategia del terrore. La coreografia è chiara. Attentato fascista, rivendicazione dei mandanti, equiparazioni delle loro azioni" scrive in una nota Antifa Macerata "a quelle delle forze antifasciste, costruzione di clima del terrore nella comunita' da parte delle istituzioni locali, e tentativo di creare una trappola ai cortei per alimentare scontri e dare il pretesto per una stretta autoritaria. Sabato 10 Febbraio, non cadremo in questa trappola e nonostante tutte le defezioni e le provocazioni saremo per le strade di Macerata in tanti uniti e pacifici nel reclamarle e riappropriarcene. Non saremo burattini nelle loro mani, scardineremo questo copione, e manderemo un messaggio chiaro: mai piu' attentati fascisti, le strade sono nostre".   "Gravissime le dichiarazioni del sindaco Pd di Macerata. Questo signore per giorni non è nemmeno andato a trovare i feriti in ospedale. Invece di invitare la cittadinanza a partecipare alla manifestazione antifascista e antirazzista mette sullo stesso piano Anpi e Casa Pound e Forza Nuova e chiede di annullare manifestazioni. Il Pd come M5S pensa solo ai voti non a contrastare xenofobia. Neanche dopo una tentata strage sentono un sussulto di coscienza democratica". Lo afferma in una nota Maurizio Acerbo candidato di "Potere al Popolo". "Ci dispiace apprendere che Anpi, Cgil, Libera e Arci abbiano deciso di non partecipare alla manifestazione del 10/2 a Macerata venendo incontro alle assurde richieste del sindaco.    Noi andremo a Macerata e parteciperemo alla manifestazione perché di fronte alla deriva razzista, xenofoba e fascista riteniamo doveroso esserci. Rinunciare significherebbe darla vinta a chi vuole creare un clima di paura".

08/02/2018 10:58
Corradini (Pd) si presenta: "Alla mia comunità, se eletto lo saremo insieme" - VIDEO

Corradini (Pd) si presenta: "Alla mia comunità, se eletto lo saremo insieme" - VIDEO

“Sono un uomo della società, uno di voi, e alla mia comunità mi rivolgo in prima persona. Se sarò eletto lo saremo insieme”. Con queste parole Flavio Corradini, candidato per il Partito Democratico al Collegio Uninominale Marche 3, ha dato il via alla campagna elettorale presso l’Abbadia di Fiastra a Tolentino. “La fragilità diffusa nel nostro tessuto sociale, generata dalla crisi degli ultimi anni, dal terremoto che ha colpito la nostra terra ed anche da una debolezza della politica oramai divenuta cliché, va curata prendendosi ognuno le proprie responsabilità. Per questo ho deciso di candidarmi. Voglio impegnarmi nella gestione della cosa pubblica dopo aver ampiamente dimostrato di essere capace di gestire, assieme a voi e per voi, una realtà importante come l’università”. Corradini è stato Rettore dell’Università di Camerino dal 2011 al 2017 ed oggi è Professore Ordinario di Informatica presso l’Ateneo. “Non vi chiedo un atto di fiducia, ma una scelta consapevole. Mi conoscete già e sapete che non lascerò indietro nessuno, che parlando con tutti potremo essere noi stessi come comunità un esempio per il paese. Come le molte nostre famiglie che hanno affrontato la crisi economica, come tutti noi che abbiamo saputo tenere testa al terremoto e all’emergenza che ha invaso il nostro territorio; siamo da tempo descritti come una comunità di persone operose, rispettose del prossimo e solidali con chi è più sfortunato di noi, è questo il momento di tracciare una linea e condividere per tutti noi un futuro ancora migliore che parta dalla consapevolezza di ciò che siamo. L’Università, il faro di tutti i mari, specialmente quando in tempesta, mi ha insegnato a valorizzare i giovani e la loro visione del futuro, la loro forza ed energia di cui tutti noi abbiamo bisogno. Parliamo anche a loro – ha concluso Corradini – sfatiamo questo luogo comune dell’Italia “vecchia” che dimentica le nuove generazioni; questa è un’altra sfida nella sfida. Torniamo alla politica e facciamone un qualcosa di cui andare fieri. Non vergogniamocene più”.  

08/02/2018 10:41
Domani Grasso sarà a Macerata per far visita ai feriti della sparatoria

Domani Grasso sarà a Macerata per far visita ai feriti della sparatoria

Domani intorno alle 13 il presidente del Senato Pietro Grasso sarà a Macerata. Grasso, dopo il Ministro della Giustizia Andrea Orlando che è arrivato in visita questa mattina, arriverà all'ospedale di Macerata domani, 8 febbraio, per verificare di persona la situazione a seguito degli eventi della scorsa settimana e visitare i ragazzi rimasti feriti nella sparatoria.

07/02/2018 22:25
I centri sociali confermano la manifestazione di sabato a Macerata

I centri sociali confermano la manifestazione di sabato a Macerata

Dal Csa Sisma riceviamo Apprendiamo dell'annuncio della sospensione della partecipazione alla manifestazione nazionale di sabato da parte delle Segreterie e delle Presidenze Nazionali ANPI, ARCI, CGIL e LIBERA. Una decisione maturata a seguito del "tardivo invito del Sindaco di Macerata a fermare tutte le manifestazioni". Ancora una presa di posizione irricevibile, quella del Sindaco, che a fronte della gravità dei fatti di sabato, pone sullo stesso piano le iniziative neofasciste lanciate da quanti rivendicano l'attacco terroristico  e la grande manifestazione di condanna di quanto accaduto. L'unica risposta possibile a quanto accaduto sabato scorso è quella di rifiutare il clima creato ad arte per ostacolare la libera espressione del diritto di tutti i cittadini a manifestare la loro solidarietà alle vittime dell'attentato, e la loro ferma condanna di ogni manifestazione di fascismo e razzismo. Nessuno può sospendere una manifestazione che in pochissimi giorni ha ricevuto appelli, adesioni ed inviti alla partecipazione da tante realtà sociali e singoli cittadini, a livello locale, come a livello nazionale. Per questa ragione confermiamo la manifestazione nazionale contro il fascismo e il razzismo di sabato 10 febbraio. Vi aspettiamo. Movimenti contro il fascismo e il razzismo

07/02/2018 19:22
Sospesa la manifestazione nazionale di sabato a Macerata, Carancini: "Gesto di sensibilità verso la comunità"

Sospesa la manifestazione nazionale di sabato a Macerata, Carancini: "Gesto di sensibilità verso la comunità"

Ecco la dichiarazione del sindaco Romano Carancini appresa la notizia della sospensione della manifestazione nazionale annunciata per sabato 10 febbraio: “Ero fiducioso che le forze democratiche e antifasciste avrebbero saputo ascoltare la voce della Città. La decisione di sospendere la manifestazione nazionale del 10 febbraio a Macerata dimostra la sensibilità verso una comunità che intende rialzarsi e tornare a essere se stessa dopo le ferite subite. Fermarsi a respirare non vuol dire rinunciare a combattere per i valori in cui crediamo quali l’antifascismo, l’integrazione e il rispetto per ogni vita. Per questo, sono pronto a fare la mia parte in una grande manifestazione unitaria nazionale a sostegno della nostra Costituzione. Infine, ho ancora speranza che tutte le altre annunciate manifestazioni in città possano essere spontaneamente annullate”.  

07/02/2018 17:56
DI Stefano (Casa Pound) a Macerata: "Lo Stato non fa il suo dovere" - VIDEO

DI Stefano (Casa Pound) a Macerata: "Lo Stato non fa il suo dovere" - VIDEO

Simone Di Stefano, segretario nazionale di Casa Pound, è arrivato come previsto a Macerata intorno alle 16.30. In una città blindata da polizia, carabinieri e polizia locale, Di Stefano ha incontrato i giornalisti sotto la Galleria del Commercio e non ha lesinato critiche durissime allo Stato, ribadendo con forza che "chi non ha titolo non deve stare in Italia e deve essere cacciato". Di Stefano ha anche sottolineato che "nessuno deve farsi giustizia da solo, ma se lo Stato non risolve il problema alla fine può generare elementi di follia che vanno in giro a sparare. Sarà il caso che lo Stato inizi a risolvere il problema se non vogliamo vedere altri gesti di follia in giro per l'Italia". 

07/02/2018 16:54
Confesercenti Macerata, educational day a palazzo Buonaccorsi dedicato alle guide turistiche abilitate

Confesercenti Macerata, educational day a palazzo Buonaccorsi dedicato alle guide turistiche abilitate

La scorsa settimana si è tenuto l’educational presso la mostra “Capriccio e Natura” di palazzo Buonaccorsi rivolto alle guide turistiche abilitate Federagit Marche, sezione Macerata, organizzato da Federagit/Confesercenti di Macerata in collaborazione con Macerata Musei.   L’educational è stato pensato e voluto da Federagit/Confesercenti Macerata per una corretta formazione e un appropriato aggiornamento dei professionisti specializzati del settore turistico che, come sempre, a partire dal prossimo marzo, si troveranno ad accompagnare visitatori italiani e stranieri in visita alla città di Macerata e, di conseguenza, alla mostra di Palazzo Buonaccorsi.  L’appuntamento al Palazzo Buonaccorsi è stata un’ottima opportunità per i professionisti dell’incoming di approfondire la loro personale conoscenza delle opere del territorio, confrontandosi, allo stesso tempo, su possibili nuovi approcci di comunicazione strategica verso agenzie e T. O. loro clienti a cui promuovere Macerata e il suo territorio.  Un doveroso ringraziamento va alla d.ssa Alessandra Sfrappini – Macerata Musei che ha accolto la richiesta Federagit Macerata, alla d.ssa Giuliana Pascucci – Macerata Musei - che si è attivata per programmare al meglio la visita stessa alle opere in mostra e, un grazie particolare, va al dott. Alessandro Del Priori, sindaco di Matelica e curatore della mostra insieme alla d.ssa Annamaria Ambrosini Massari, che si è reso disponibile ad illustrare la mostra alle guide turistiche presenti, con grande passione e competenza.   Federagit/ Confesercenti Macerata, grata a tutti coloro che hanno reso possibile tale produttiva sinergia a costo zero, auspica che, la competenza, il talento, la creatività, e l’ istruzione del capitale umano presente nel territorio, siano il volano scelto dagli amministratori locali per ripartire, in maniera propositiva e produttiva dall’attuale crisi socio-economica.  Si coglie l’occasione per ricordare i prossimi eventi organizzati dalle guide turistiche a favore del territorio:  sabato 17 febbraio: Gran Tour della Cultura. Marche Fuori dal comune al castello della Rancia in collaborazione con Meridiana Coop Sociale e Tolentino Musei;  sabato 24 e domenica 25 febbraio: Giornata internazionale della guida con visite guidate gratuite a Macerata c/o la biblioteca antica Mozzi-Borgetti e in altri siti della regione.  Sabato 19 maggio: La notte bianca dei musei con visite guidate a tema a Macerata e in altri siti della provincia. 

07/02/2018 15:53
Macerata: la collaborazione come chiave per la gestione del gioco d’azzardo

Macerata: la collaborazione come chiave per la gestione del gioco d’azzardo

A gennaio si sono tenuti a Macerata i corsi di formazione Astro rivolti al personale delle sale da gioco come previsto dall’ordinanza regionale approvata nel gennaio 2017. L’obiettivo di questi corsi è aumentare le competenze del personale impiegato nelle sale da gioco trattando temi quali: il divieto di accesso al gioco per i minori, le norme antiriciclaggio, conoscenza della normativa in materia di gioco, risorse e strumenti utili a individuare ed intervenire su comportamenti a rischio di dipendenza patologica. Questa iniziativa ci offre l’opportunità per un ragionamento più ampio sul tema del gioco in Italia e nel nostro territorio. La regolamentazione del gioco d’azzardo nel nostro Paese sembra muoversi a due velocità. Da un lato abbiamo le norme relative ai siti di gioco a distanza, grazie alle quali gli operatori in possesso di regolare licenza sono obbligati ad offrire un servizio che rientri entro determinati criteri, dall’altra, invece, si trovano le sale da gioco e gli apparecchi slot presenti sul territorio, per i quali manca un’organica regolamentazione a livello nazionale. Le amministrazioni locali sono quindi lasciate in qualche modo sole a riordinare un settore tanto critico quanto complesso. Se le preoccupazioni correnti in merito al gioco d’azzardo si concentrano sugli aspetti come il rischio per le fasce più deboli della popolazione, l’aumento della spesa in materia di scommesse e la diffusione delle patologie da gioco compulsivo, i casinò online hanno già trovato misure e modalità utili a limitare questi pericoli. Innanzitutto, solo i soggetti maggiorenni possono aprire un conto di gioco e, grazie al fatto che agli utenti viene chiesto l’invio di una copia del documento di identità, è davvero difficile aggirare questo primo filtro. In secondo luogo, i giocatori online hanno la possibilità di stabilire limiti di deposito settimanali che permetto di introdurre un controllo automatico sul proprio livello di spesa. Infine, grazie ai bonus senza deposito e alle versioni Demo dei giochi, gli utenti hanno la possibilità anche di giocare gratuitamente senza dover necessariamente attingere al proprio denaro. L’attuazione di misure simili sugli apparecchi slot e nelle sale giochi presenti sul territorio appare invece più complessa. La Regione Marche si è attivata da tempo, approvando nel gennaio 2017 un’ordinanza per disciplinare la prevenzione ed il trattamento del GAP (gioco d’azzardo patologico). In quella misura si prevedevano regole relative alla distanza degli esercizi con slot dai luoghi sensibili e agli orari di apertura e al divieto di pubblicità. Accanto a questi divieti erano anche previste attività di sensibilizzazione a favore dei giovani e di formazione e di responsabilizzazione degli esercenti. Ai Comuni poi spettava approvare i relativi regolamenti per l’attuazione delle direttive e molti hanno scelto una via che non fosse solo di imposizione di divieti ma anche di dialogo con tutti i soggetti coinvolti. Macerata come anche Civitanova Marche, Ancona e più recentemente Jesi si sono infatti rese conto che le ordinanze non sempre raggiungono gli obiettivi di contrasto al Gap che si propongono e, anzi, rischiano di danneggiare l’economia locale. Questi comuni hanno quindi preferito organizzare tavoli di confronto tra amministrazioni e associazioni di categoria che permettessero di trattare il tema del gioco in modo più organico e integrato, preoccupandosi sia di tutelare i cittadini a rischio, sia di non danneggiare le imprese locali con conseguente perdita di posti di lavoro. Il tema è serio e complesso: se da una parte è indiscutibile che il gioco patologico sia una delle nuove emergenze sociali da affrontare, è vero anche che i dati del 2017 dimostrano come le misure restrittive dei Comuni non abbiano sortito l’effetto sperato. Le statistiche dello scorso anno ci dicono che limitazioni dell’orario di funzionamento degli apparecchi di gioco e distanziometri non hanno ridotto la spesa nel gioco d’azzardo. Ben vengano quindi le attività di formazione per gli operatori tenutesi a Macerata e di sensibilizzazione per i giovani previste dal piano regionale; forse una maggiore educazione sul gioco responsabile e sul come godere di questa forma di intrattenimento con moderazione è veramente la direzione da seguire per il futuro.  

07/02/2018 14:23
Il ministro Orlando a Macerata in visita ai feriti della sparatoria - VIDEO

Il ministro Orlando a Macerata in visita ai feriti della sparatoria - VIDEO

Questa mattina il Ministro della Giustizia Andrea Orlando è arrivato in visita all'ospedale di Macerata per verificare di persona la situazione a seguito degli eventi della scorsa settimana. "Credo che sia giusto che le istituzioni in questo momento ribadiscano che in questo Paese non c'è spazio per chi pensa di poter fare presunta giustizia da solo, non c'è spazio per i fascisti, per i razzisti, per i nazisti e, chiunque minimizza quello che è accaduto va indirettamente a giustificarlo. Bisogna andare oltre qualsiasi divisione politica e cercare di ostacolare fenomeni di violenza simili che vanno a destabilizzare la nostra coscienza democratica". Questo il commento di Orlando che ha poi concluso: "La lotta alla xenofobia e al razzismo deve essere fatta a prescindere dal partito cui si appartiene e l'ideologia politica in quanto è un qualcosa di cui andrebbe a giovarne l'intera società". Poi il ministro è andato in Procura e ha incontrato il procuratore Giovanni Giorgio.  "Lasciate lavorare i magistrati", ha detto al termine dell'incontro. "Un colloquio per far arrivare agli uffici di Macerata un messaggio mio personale e del Ministero. Bisogna garantire ai magistrati di questa realtà di poter lavorare con la giusta serenità nell'interesse della giustizia e della verità". "Ci sono molti segnali inquietanti - ha aggiunto infine - e io credo che non debbano essere sottovalutati". Orlando ha invitato "tutti, tutti i democratici e tutte le istituzioni a non sottovalutare, ad andare oltre le divisioni politiche" per ribadire che "in questo momento in Italia non c'è spazio per chi pensa di poter fare presunta giustizia da solo in modo folle. Non c'è spazio per i fascisti, non c'è spazio per i razzisti, non c'è spazio per i nazisti". "E chiunque minimizza, relativizza e giustifica - ha aggiunto a margine della sua visita ai feriti del raid xenofobo di Luca Traini - rischia di diventare obiettivamente complice".

07/02/2018 13:51
Deborah Pantana (FI): "E' il momento della riflessione e del silenzio e di ritrovare il senso di una comunità smarrita"

Deborah Pantana (FI): "E' il momento della riflessione e del silenzio e di ritrovare il senso di una comunità smarrita"

Riceviamo e pubblichiamo dalla candidata alla Camera dei Deputati FI collegio Marche 1, Deborah Pantana Sul Corriere della Sera leggo le dichiarazioni del Sindaco di Macerata, Romano Carancini: "Io stesso sono tollerante ma provo fastidio quando vedo questi qui spacciare e anche quando li vedo chiedere l’elemosina ... l’accoglienza deve cambiare: i migranti che escono dalle misure di protezione, perché non hanno titolo o commettono reati, non possono stare liberi nella nostra comunità, vanno mandati in un luogo confinato". Questa dichiarazione del Sindaco sembrerebbe di pura circostanza, dopo i tragici eventi che hanno colpito la mia comunità, la città dove sono nata e dove vivo da sempre con la mia famiglia. Sono più di due anni che, dai banchi del Consiglio Comunale, noi dell’opposizione chiediamo al Sindaco più chiarezza sulla presenza dei migranti a Macerata. Questa situazione è ormai fuori controllo, palesata più volte anche dalla discordanza dei dati numerici forniti dal Comune e dalla Prefettura sulla presenza dei migranti. Nel 2015 l’amministrazione comunale di Macerata riferiva che nella nostra città vi erano: 65 presenze con il progetto Macerata accoglie (11 appartamenti), 15 per il progetto Mosaico della provincia (3 appartamenti); 36 emergenza sbarchi presenze della Caritas (2 appartamenti e 2 strutture); 43 dell’Acsim (6 appartamenti), 43 della Perigeo (6 appartamenti); 138 del Gus (22 appartamenti), per un totale di 340 presenze; mentre la Prefettura il 5 novembre 2015 rispondeva alla mia richiesta dicendo che a Macerata erano presenti 246 profughi. Da questi dati, che non corrispondono tra il Comune e la Prefettura, siamo arrivati a cifre incontrollate, tanto che il Sindaco ancora oggi non sa quanti migranti siano presenti a Macerata e dove siano sistemati. Quindi, se non vi è tra il Comune e la Prefettura una unitarietà di dati e presenze, come potevano fornire  alle forze dell’ordine un quadro unitario per garantire la sicurezza necessaria ai cittadini Maceratesi? Entrambe le amministrazioni hanno dato dimostrazione di una grave e forte inadeguatezza e superficialità, tanto che è giunto da Roma direttamente il Ministro degli Interni, che ha, proprio in questi giorni, presieduto il Comitato sulla sicurezza pubblica a Macerata. Ancora, il primo febbraio ho depositato una richiesta al Sindaco e alla Prefettura di controllo di tutti gli appartamenti occupati dai migranti, fornendo chiarezza sulle generalità di chi vi risiede, ma ancora oggi non ho avuto alcuna risposta. Ieri, alla manifestazione per Pamela, in molti si sono chiesti come mai il Sindaco fosse assente: è proprio l’assenza del Primo Cittadino che dimostra che la situazione a Macerata è grave ed è appunto, ormai, evidente come Carancini non abbia il controllo della città e di quanto sta succedendo, continuando a difendere, oltretutto, la sua parte politica, di lobby e di personaggi che hanno portato Macerata ad essere terreno di scontro quotidiano. Noi non vogliamo la manifestazione dei centri sociali, perché hanno dato prova, da sempre, di essere portatori di un fenomeno che non si può controllare. Sappiamo che questa è la sua gente, ma rifiutiamo in toto di lasciare Macerata in mano a queste persone: stavolta Carancini deve avere il coraggio di dire no, anche se sappiamo che la sua Vice Sindaca pare abbia partecipato alle riunioni degli organizzatori di questa manifestazione. E’ il momento della riflessione e del silenzio, e di ritrovare il senso smarrito di una comunità che è stata divisa, da chi ci governa a Macerata da oltre vent’anni, non di manifestazioni che rischiano di peggiorare il clima di forte tensione che già attanagli Macerata. Ci chiediamo, oltretutto, chi si assumerà la responsabilità di eventuali ulteriori scontri o danni dovuti alla manifestazione; noi chiederemo il conto al Sindaco e al Prefetto. Il problema immigrazione è un fatto serio e, guarda caso, quando governa la sinistra la sicurezza e l’immigrazione incontrollata e senza regole diventano due emergenze, come dimostrato dalla situazione degli sbarchi in Italia negli ultimi due anni di Governo di sinistra. Durante i quattro governi di sinistra, non eletti dal popolo, che si sono succeduti in questi cinque anni, si stima che siano sbarcati 170.000 migranti nel 2014, 153.000 nel 2015, 181.000 nel 2016, 119.000 nel 2017. Oggi in Italia si contano più di 630.000 migranti, di cui solo il 5% , cioè 30.000 di essi, ha il diritto di restare, perché rifugiati, mentre gli altri 600.000 rappresentano una vera “Bomba Sociale” pronta ad esplodere. La colpa è di chi ci ha governato fino ad oggi e non di chi, come noi, dal più piccolo Comune d’Italia fino al Parlamento, ha dovuto in più sedi esprimere invano le perplessità inerenti a questo eccessivo fenomeno che, oltretutto, calpesta la dignità dei migranti stessi. Al progetto SPRAR, messo in campo dal Ministero degli Interni, in cui si prevede un sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, costituito dalla rete degli enti locali che per la realizzazione di progetti di accoglienza integrata accedono, nei limiti delle risorse disponibili, al Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo, finora ha aderito un Comune su otto, in maggioranza nel centro e nel sud d’Italia. In particolare, nell’aderire a questo sistema di protezione dei richiedenti asilo e rifugiati il Comune dà la sua disponibilità per ricevere una quota di migranti, diventa “ente capofila del progetto” e riceve finanziamenti standard (35 euro a persona), che possono aumentare sulla base dei servizi per l’integrazione offerti. Un progetto che, però, può considerarsi fallimentare in tutti i sensi, non più sostenibile neanche da un punto di vista economico, tanto che ormai è dimostrato che le finalità di questo progetto non siano state raggiunte, in quanto lo Stato, con tali interventi, non ha saputo creare una vera e propria integrazione. Infatti, una volta accolti i migranti e trascorsi i mesi di accoglienza previsti, di essi non si sa più nulla. Gli stessi operatori che tentano di lavorare all’interno di queste strutture lamentano le grandi difficoltà nella gestione di tale situazione. Quello che è successo a Macerata, una piccola cittadina di 40 mila abitanti, dà proprio il senso del fallimento di questo Stato, di quanto non ha saputo fare proprio sul tema dell’immigrazione, fenomeno divenuto ormai incontrollabile. Uno Stato ed un Governo che in questi anni non hanno dato  risposte concrete: non hanno dato lavoro ai giovani, speranze, ma solo alimentato un clima di odio nei confronti di chi si stabilisce in Italia, pur senza permesso di soggiorno, vivendo nell’illegalità e, soprattutto, nell’impunità, ma anche di chi invece vorrebbe integrarsi ed adattarsi al contesto in cui vive. I fatti parlano: a Macerata, in via Spalato, abitava in affitto un Nigeriano con il permesso di soggiorno scaduto, che pare spacciasse droga e che forse era seguito addirittura dagli assistenti sociali, probabilmente dell’Asur, perché aveva avuto una bambina e nessuno si è accorto mai di nulla. Questa non è l’Italia che vogliamo, è fondamentale riprendere il controllo del territorio, in modo tale da garantire sicurezza e legalità, restituendo a tutti i cittadini “la città della Pace".    

07/02/2018 13:39
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