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Cronaca Macerata

I Centri Sociali e Potere al Popolo rilanciano: "Malgrado le intimidazioni del ministro Minniti, la manifestazione di sabato si farà"

I Centri Sociali e Potere al Popolo rilanciano: "Malgrado le intimidazioni del ministro Minniti, la manifestazione di sabato si farà"

Il Csa Sisma di Macerata conferma la manifestazione di sabato a Macerata e critica aspramente il ministro Minniti e il sindaco Carancini. In una nota si legge: "Ringrazio Anpi, Cgil, Libera, Arci e le altre associazioni per avere rinviato la manifestazione del 10 febbraio raccogliendo l'appello del sindaco di Macerata. Hanno fatto un atto di amore verso la comunità. Mi auguro che anche le altre organizzazioni che hanno fatto richiesta di svolgimento manifestazioni accolgano la richiesta del sindaco. Se risponderanno positivamente sarà dimostrazione di responsabilità da parte loro, se così non fosse ci penserà il ministero dell'Interno a impedire che si faccia la manifestazione". Queste sono le incredibili e gravissime parole del Ministro dell’Interno. E’ opportuno brevemente riepilogare gli accadimenti delle ultimi folli ore.

Le realtà di movimento delle Marche nel volgere di poche ore, dopo il gravissimo attentato di sabato hanno indetto la manifestazione nazionale che si terrà a Macerata sabato 10 febbraio. Già nel presidio spontaneo tenutosi nel pomeriggio del 4 febbraio la manifestazione è stata annunciata e messa a disposizione di chiunque condividesse la necessità urgente di scendere in piazza dietro lo slogan semplice e chiaro “CONTRO OGNI FASCISMO CONTRO OGNI RAZZISMO”. 

Il lancio della manifestazione si è immediatamente diffuso determinando larghissime adesioni in tutta Italia e persino dall'estero. Nonostante questa larghissima e immediata risposta la CGIL, per ragioni di posizionamento e opportunismi puramente interni all’organizzazione non solo ha deciso di non partecipare aderendo all'invito del Sindaco ad annullare ogni manifestazione, ma ha anche avviato una gravissima operazione di boicottaggio facendo circolare la notizia falsa che la manifestazione era stata annullata! Le scelte della CGIL sono state, purtroppo, condivise anche dai vertici di ANPI, LIBERA e ARCI. 

Nonostante ciò, tanti attivisti di base, sezioni e circoli territoriali di queste organizzazioni hanno espresso la volontà di non abbandonare la piazza di Macerata e di essere, comunque, presenti. 

In questo contesto, cogliendo l'occasione creata ad hoc dal Sindaco di Macerata e dalle organizzazioni non a caso ringraziate da Minniti per la loro collaborazione, si è inserita l’intimidazione del Ministro dell'Interno e la scelta tutta politica di vietare la manifestazione. Si tratta di una evidente sospensione della democrazia nel nostro Paese, della brusca materializzazione di un fascismo che nelle strade si esprime con le pistole e nelle istituzioni con l'imposizione autoritaria del silenzio. Il divieto dopo una tentata strage fascista di esprimere liberamente e pacificamente la propria indignazione, è un atto che non ha precedenti nella storia della Repubblica. Questo divieto è inaccettabile. L'equiparazione fascismo e antifascismo, razzismo e antirazzismo è inaccettabile. Per questo ribadiamo con fermezza che andremo comunque in piazza per ripristinare l’agibilità democratica e riaffermare quanto sarà scritto nello striscione di apertura del corteo "MOVIMENTI CONTRO OGNI FASCISMO OGNI RAZZISMO". Invitiamo tutte e tutti a non farsi intimidire dal clima creato ad arte dal Ministero dell'Interno ed a raggiungere Macerata per una grande manifestazione popolare. Non è il tempo di stare a casa. Non basta esprimersi sui social. Sono in gioco le nostre libertà fondamentali".

Sulla stessa lunghezza d'onda Potere al Popolo che scrive: "Sono giorni terribili. Sono giorni che segnano la città di Macerata e forse il Paese intero. Sono giorni in cui emerge chiaramente un tessuto sociale fragile, un degrado culturale profondo. Sono giorni in cui un attentato terroristico di matrice neofascista spaventa tutta la città. E poi il coprifuoco, l'esercito.  

Sono giorni in cui le autorità politiche e giudiziarie permettono che i partiti neofascisti che hanno rivendicato e sostenuto l'attentato di Traini, vengano in piazza senza problemi.  

Sono giorni di follia in cui presìdi democratici istituzionalizzati come l'ANPI decidono di tirarsi fuori da una manifestazione larga di cittadinanza, a cui si è lavorato insieme in tanti. Sono giorni di follia in cui il sindaco Carancini per “spirito di pacificazione” consiglia di non manifestare e non andare in piazza, mettendo sullo stesso livello fascismi e antifascismi, in sfregio della nostra Costituzione. Sono giorni, ieri, in cui il Ministro dell'Interno si permette di minacciare cittadini e manifestanti, dicendosi pronto a impedire fisicamente che si faccia la manifestazione. Ancor più nei giorni di campagna elettorale, le nostre istituzioni decidono di normalizzare la situazione strizzando l'occhio all'illegalità, alla violenza, alla discriminazione. Per questo, oggi più che mai, ogni cittadino democratico, antifascista e antirazzista, deve scegliere di scendere in piazza. Una piazza aperta, accogliente, plurale, non violenta. E soprattutto, democratica e antifascista. 

Sono giorni in cui siamo costretti a scegliere. Potere al Popolo ci sarà, contro l'emergenza democratica. Ci saremo, senza bandiere ma con i corpi e le menti di cittadini che pensano e vogliono fermare l'onda lunga della paura nera. Per la Costituzione e la democrazia. Siamo antifascisti"

 

 

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