Il Tribunale del Riesame di Ancona ha disposto per due avvocati del Foro di Macerata l'interdizione totale della professione per un anno. La vicenda trae origine dalla morte di una signora ultranovantenne di Civitanova Marche, avvenuta nell’ottobre 2020, a seguito della quale all’unico figlio avrebbe dovuto spettare l’intera cospicua eredità. I due legali, entrambi iscritti all’Ordine degli Avvocati di Macerata, sono indagati per i reati di falsificazione di testamento e circonvenzione di incapace.
LA VICENDA - Dalle investigazioni eseguite dai finanzieri, su delega della Procura della Repubblica di Macerata, è emersa l’esistenza di un testamento apocrifo, sulla base del quale la metà del patrimonio sarebbe spettata di diritto all’avvocatessa, nonché la circostanza che gli indagati, approfittando della condizione di debolezza dell’unico figlio, in precarie condizioni fisiche e mentali, e attraverso una frequentazione assidua e costante, lo avevano indotto a firmare una procura generale a favore di uno di loro (leggi qui).
Sulla base delle indagini svolte, il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale aveva disposto, a carico dei due legali: l’interdizione per un anno dalla professione di avvocato, in ordine alla cura, in ogni sede giudiziaria ed extragiudiziaria, degli interessi della vittima nonché alla cura e gestione di ogni procedura in materia di interdizione, inabilitazione e amministrazione di sostegno; il divieto di comunicazione e di avvicinamento all’abitazione e alla persona della vittima, mantenendo una distanza minima, da controllare mediante l’applicazione di braccialetti elettronici.
A seguito di ricorso proposto dal Pubblico Ministero, la Sezione Riesame e Appelli del Tribunale di Ancona, ha disposto l’aggravamento delle precedenti misure cautelari, ordinando l’interdizione da tutte le attività inerenti alla professione di avvocato per la durata di 12 mesi.
Alla base di tale decisione vi sono una serie di significativi episodi rilevati dagli inquirenti nel corso delle indagini, a seguito dei quali sono stati ritenuti sussistenti gli estremi per la configurazione del reato di circonvenzione di incapace: era infatti emerso che i due legali, abusando della situazione di “fragilità” della vittima, l’avevano indotta a sottoporsi ad una serie di costose visite specialistiche presso professionisti (anche rinomati) in psichiatria, al fine di ottenere diagnosi di “normalità” mentale e psichica, in modo da indurlo ad agire in giudizio per provocare la revoca dell’amministratore di sostegno e poter avere “campo libero” nella gestione del patrimonio della vittima. Proprio alla luce di tali circostanze, il Tribunale, oltre a confermare il divieto di avvicinamento a quest’ultima, ha esteso la misura interdittiva già adottata, ricomprendendovi tutte le attività inerenti alla professione legale.
“L’istituzione della propria stirpe e le sue profonde fondamenta è un modo per cercare ciò che va oltre la propria vita. Voglio sapere se la mia vita è fine a se stessa o se c’è qualcosa al di là della mia vita che abbia un significato". Sono le parole di Italo “Al” Salomone Servi, in una lettera ai propri figli scritta nel 1976.
Di famiglia ebrea, Al nasce a Gallarate il 3 ottobre 1922, proprio pochi giorni prima della presa del potere fascista con la Marcia su Roma. Nel 1938, quando furono emanate le Leggi Razziali, ad Al fu proibito di frequentare le scuole pubbliche e cinque anni dopo hanno inizio le deportazioni degli ebrei, con la famiglia di Al costretta a rifugiarsi a Recanati per evitare i campi di concentramento.
Oggi Italo “Al” Servi non c’è più, scomparso il 2 gennaio dello scorso anno. La sua eredità storica di quegli anni, della paura, del razzismo e dell’orrore resta viva nella memoria dei figli Devorah, Leslie e Ronald, che oggi vivono negli Stati Uniti.
E proprio dagli USA, “Ron” ha voluto condividere il ricordo di suo padre. E l’importanza del Giorno della Memoria.
Perché abbiamo ancora bisogno di ricordare quel tempo? Dobbiamo ricordare quegli anni perché c’è stato un terribile crimine contro l'umanità che non dovrebbe mai essere dimenticato, indipendentemente da quanto tempo fa si è verificato. Dobbiamo ricordare perché è sempre possibile che un crimine del genere si ripeta in futuro. E quindi fare in modo che non accada mai più.
Cosa significa per lei ricordare suo padre? Mio padre era un uomo brillante e molto tranquillo con una grande capacità di resilienza. Si chiedeva se la sua vita avesse avuto un senso. Oggi gli direi “Sì papà, ha avuto un grande senso”.
Qual è il messaggio più importante che suo padre le ha trasmesso? L’eredità più importante di mio padre è stata di imparare a pensare prima di agire, e rendersi conto che le nostre parole e gesti hanno sempre delle conseguenze.
Cosa si deve fare oggi per non dimenticare? Dobbiamo continuare a tenere duro, ad essere uniti nel ricordo: persino i dettagli di quelle persecuzioni non devono essere dimenticati.
Oggi le persone sembrano avere la memoria molto corta o tendono ad esaltare le ideologie di quel tempo. Cosa possiamo fare per essere migliori? Dobbiamo renderci conto che troppo spesso prima i morti ci abbandonano, e poi noi abbandoniamo i morti. Lo stesso vale per i ricordi.
Se suo padre avesse un solo desiderio da esprimere oggi, quale sarebbe? Che i suoi figli, nipoti e pronipoti conservino i ricordi, raccontino la storia della loro famiglia e rimangano sempre uniti.
Quarto fine settimana di Open Day nelle Marche per i cittadini over 18. "Continua lo sforzo organizzativo predisposto da Regione Marche ed Asur per accelerare la campagna vaccinale della terza dose anche alla luce delle novità emanate dal Governo, che ha autorizzato dal 10 gennaio il richiamo booster dopo 4 mesi (120 giorni) dalla seconda dose e fissato dal 1° febbraio la scadenza del Green Pass dopo sei mesi" sottolinea l'assessore alla Sanità Filippo Saltamartini.
Dal 15 febbraio gli over 50 inoltre, dovranno avere il super Green pass per accedere ai luoghi di lavoro pubblici o privati. L’accesso agli Open Day non sarà illimitato: all’arrivo bisognerà dotarsi di numero fino ad esaurimento dei posti disponibili in base alle dosi e al personale sanitario disponibile nelle sedi. Si ricorda che per le prime dosi l’accesso alle sedi vaccinali è possibile ogni giorno senza prenotazione.
In provincia di Macerata, insieme al recupero delle terze dosi anticipati, saranno a disposizione dei cittadini non prenotati 300 dosi all'hub vaccinale di Piediripa e 100 dosi all'hub vaccinale di Camerino.
Di seguito il calendario:
AREA VASTA 1
Sabato 29 gennaio
PESARO - PVP Iper Rossini via Juri Gagarin h.8.30 -13: 100 dosi (insieme al recupero terze dosi anticipate)
FANO - PVP Codma via T. Campanella h. 14-20: 100 dosi (insieme al recupero terze dosi anticipate)
Domenica 30 gennaio:
FANO - PVP Codma via T. Campanella h. 14-20: 100 dosi (insieme al recupero terze dosi anticipate)
AREA VASTA 2
Sabato 29 gennaio
SENIGALLIA - PVP Caserma Vigili del Fuoco Via Arceviese H. 8-13 / 14-18: 200 dosi (insieme a recupero terze dosi anticipate)
FABRIANO – Via di Vittorio 1 (ex CRI) h.9-13 / 14 -18: 500 dosi
Domenica 30 gennaio:
FABRIANO – Via di Vittorio 1 (ex CRI) h.9-13 / 14 -18: 500 dosi
AREA VASTA 3
Sabato 29 gennaio
CAMERINO Località Vallicelle h.8 -13: 100 dosi (insieme al recupero di terze dosi anticipate)
Domenica 30 gennaio:
MACERATA Centro vaccinale via Teresa Noce h. 8-13: 300 posti (insieme al recupero terze dosi anticipate)
AREA VASTA 4
Sabato 29 gennaio
MONTEGRANARO Ex Ospedale: h. 8.30 - 19.30: 600 dosi
Si riscattano i biancorossi che dopo la sconfitta subita domenica in campionato, si prendono il passaggio ai Quarti di Finale di Coppa Italia di Serie A3, superando il Volley Team San Donà di Piave con un risultato netto e una prestazione convincente. Squadra trasformata rispetto all'ultimo confronto, controlla la gara per tutti e tre i set lasciando poco spazio agli avversari; bella prova di squadra con un Giannotti decisivo, ma tutti i biancorossi hanno onorato la nuova maglia con il tricolore, creata con la partnership di Campetella per vestire la Med Store Tunit in questa nuova avventura di Coppa Italia.
LA CRONACA – Di Pinto conferma il sestetto di domenica, Giannotti, Lazzaretto e Margutti, al centro Pasquali e Sanfilippo, Longo e come libero Gabbanelli. San Donà risponde con Vaskelis, Monari e Garofalo, Bragatto e Basso centrali, Mignano, il libero Santi. Un errore di Giannotti apre la gara ma il numero 4 biancorosso si riscatta subito con due punti che mandano avanti laMed Store Tunit, 3-2. San Donà risponde con Vaskelis e la partita si fa combattuta, Macerata però mantiene il vantaggio: Margutti buca il muro chiudendo un lungo scambio, 9-7. Provano ad allugare i biancorossi, difendono con aggressività e Giannotti a muro blocca per due volte gli attacchi avversari, 13-9. Coach Tofoli prova a scuotere i suoi con un time out ma non basta, Macerata tiene un ritmo alto e colpisce con Giannotti e Lazzaretto, 17-11, San Donà in difficoltà. Ancora efficace il muro di casa, stavolta è Pasquali ad opporsi e trovare il punto del 20-13; poi grande difesa di Lazzaretto, la Med Store Tunit resiste all'attacco avversario e risolve con Sanfilippo che colpisce al centro, 22-15. Finale a tinte biancorosse, Giannotti chiude il set con un forte diagonale, 25-18.
Buona partenza Macerata, subito avanti nel secondo set con Scita che trova anche l'ace del 3-0. La Med Store Tunit controlla e allunga con Giannotti, prima gioca col muro avversario, poi fulmina la difesa ospite con un potente diagonale, 10-6; break San Donà che si porta sul -1: lungo scambio, difende bene Santi, stavolta hanno la meglio gli ospiti, 10-9. Si ricompone Macerata, tiene a distanza gli avversari quindi ancora Giannotti colpisce, diagonale che sorprende San Donà, poi muro di Pasquali, 14-10. Sul 16-11 coach Tofoli chiede un nuovo time-out, la distanza non si accorcia nemmeno quando Vaskelis trova il diagonale vincente, arriva l'immediata risposta di Sanfilippo che buca al centro, 19-13. Ace di Longo, poi difende bene Macerata e Giuannotti supera il muro, 21-13: sbaglia la battuta Palmisano, 24-15, quindi chiude il set un tocco furbo di Lazzaretto sotto rete.
La Med Store Tunit riparte da Margutti, muro-out e primo punto del terzo set. Anticipa tutti Longo e beffa la difesa ospite, 4-2, ma risponde subito Vaskelis; San Donà trova il pareggio, ace di Garofalo dopo la ricezione diMargutti che non si intende con i compagni, quindi colpisce Basso e gli ospiti trovano il primo vantaggio del set, 5-6. Rimette le cose apposto Sanfilippo dopo un rapido scambio al centro. Torna avanti Macerata e allunga con il diagonale out di Monari, 10-7; buon momento biancorosso, Lazzaretto colpisce prima in diagonale poi a muro, 13-8, San Donà prova a reagire ma fatica a contenere gli attacchi dei maceratesi. Bellissima azione Med Store Tunit che mette pressione agli avversari, la difesa ospite salva due volte poi deve arrendersi al muro di Pasquali, 15-9. Ci prova Vaskelis a scuotere San Donà con un diagonale imprendibile, quindi ace di Mignano, 20-15; Giannotti e Pasquali allontanano gli avversari, 23-15. Chiudono la gara il diagonale di Lazzaretto e l'attacco di Margutti che piega il muro, 25-16.
"Quella di stasera è stata una bellissima partita, interpretata in modo perfetto dai ragazzi - commenta a margine il presidente Tittarelli - Abbiamo riscattato il bruttissimo 3 a 0 subito a San Donà. Domenica non eravamo nemmeno entrati in partita, oggi invece hanno tutti dato prova di sè e delle loro capacità. Stasera era una partita particolarmente importante e ci siamo riusciti a togliere tanto belle soddisfazioni.
"Eravamo a caccia del riscatto - aggiunge Enrico Lazzaretto - e lo abbiamo trovato molto bene. Li abbiamo tenuti sempre sotto, non siamo mai andati in difficoltà e siamo riusciti a fare una bella partita. Era importante vincere oggi, tanto per il morale quanto per il momento delicato che stiamo attraversando, fra infortuni e covid. Anche Gianno ha avuto una prestazione fuori di testa: l'altra volta era furioso per non esser riuscito a giocare come voleva e oggi in campo si è vista la grinta".
Il tabellino:
MED STORE TUNIT MACERATA 3
VOLLEY TEAM SAN DONÀ DI PIAVE 0
PARZIALI: 25-18, 25-15, 25-16.
Durata set: 22’, 20’, 23’. Totale: 65’.
MED STORE TUNIT MACERATA: Pasquali 9, Longo 4, Giannotti 18, Scita 1, Margutti 7, Sanfilippo 7, Scrollavezza, Lazzaretto 9, Gabbanelli. NE: Ricottini, Paolucci, Ferri, Ravellino, Robbiati. Allenatore: Di Pinto.
VOLLEY TEAM SAN DONÀ DI PIAVE: Vaskelis 18, Garofalo 6, Basso 3, Bragatto 6, Santi, Palmisano, Bellucci 1, Mignano, 2 Monari 3. NE: Cherin, Andrei, Tuis, Zonta, Mondin, Tassan.Allenatore: Tofoli.
ARBITRI: Toni e Rolla.
“La Shoah non va dimenticata. Sono stati tempi oscuri e non dobbiamo permettere che si ripetano”. Sono le parole di Ivano Tacconi, classe 1938, ex consigliere comunale di Macerata, iscritto da più di 40 anni all’Anpi e vecchio militante della DC di Enrico Mattei – come lui stesso ricorda romanticamente.
Ivano è nato proprio nell’anno delle Leggi Razziali introdotte in Italia: 6000 ebrei residenti furono costretti a emigrare, più di 7000 ad essere deportati in campi di concentramento nel nostro Paese e all’estero.
Alla fine della guerra, il bilancio delle sole persecuzioni è stato di 7.579 ebrei identificati e arrestati, di cui 6.806 deportati nei lager, dai quali ne sono ritornati soltanto 837. I morti furono 5.969.
Oggi Ivano si occupa di pubblicità, ma ricorda ancora la sua infanzia scanzonata e, al contempo, profondamente segnata dai fatti storici di quel tempo, divisi fra la paura seminata da fascisti e nazisti e la promessa di fare in modo che orrori del genere non si sarebbero più ripetuti.
In questa intervista la sua storia di ragazzo che si affacciava a un’Italia da ricostruire. Oggi adulto che vive per non dimenticare:
Nonostante le difficoltà legate alla pandemia, gli studenti delle classi quinte dell'Istituto Tecnico Economico "A.Gentili" di Macerata si sono distinti per gli ottimi risultati ottenuti all'esame per la certificazione linguistica First.
In particolare, la studentessa del 5°G articolazione RIM, Gloria Andreozzi, ha espresso tutta la sua soddisfazione per il raggiungimento di un livello superiore (C1): "Un risultato davvero gratificante - afferma -, che mi spinge ad optare per un percorso universitario che coniughi il mondo del marketing internazionale con la mia passione per le lingue straniere".
Grande entusiasmo anche per gli altri studenti, con una menzione particolare per Francesco Pantanetti, pagella d'oro nel corrente anno scolastico. Per il prossimo esame di certificazione First, previsto per fine marzo, si sta preparando anche un gruppo numeroso di studenti del triennio.
"Tutti questi dati positivi non possono che confermare la nostra scuola come istituto in prima linea in campo linguistico, oltre che economico ed informatico" ha sottolineato la dirigente Roberta Ciampechini.
Tutte le delegazioni NurSind della Regione Marche parteciperanno venerdì mattina al sit-in di protesta del comparto sanità in piazza Cavour ad Ancona. Lo avevano già annunciato gli infermieri: “Scenderemo in piazza a protestare per un disagio che dura da decenni e che a causa della pandemia è anche peggiorato”. Tra le principali criticità, i tagli degli ultimi 20 anni alla sanità pubblica, le mancate assunzioni e l’indennità prevista sia nell’ultima Legge di Bilancio sia in quella precedente, mai attuata. Penalizzazioni di varia natura che continuano a pesare sugli stipendi di chi sta combattendo la pandemia in prima linea e sul boom di straordinari a cui sono stati costretti i sanitari.
Elsa Frogioni, infermiera ed ex Segretaria Territoriale NurSind di Ancona, ha spiegato perché la Regione non ha saputo salvaguardare le esigenze degli operatori sanitari.
Quali sono le ragioni di questo sciopero? La situazione attuale è sotto gli occhi di tutti: gli ospedali sono presi d’assalto, i pronti soccorsi sono più che pieni, i 118 fanno da taxi sanitario per qualunque cosa. L’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini aveva promesso nell’agosto 2020 3000 assunzioni, e invece ce ne sono state a malapena 600 . Molti hanno rinunciato ai concorsi in virtù di un posto sicuro nel settore privato.
Dopo due anni di pandemia vi siete confrontati nuovamente con Saltamartini? Abbiamo mandato diverse lettere e richieste di confronto diretto. Ma ad oggi nessuno ci ha risposto. Probabilmente pensano che sia servito realizzare le stabilizzazioni, ma queste non sono nuove assunzioni. Non arriviamo nemmeno a 1000 figure professionali.
Quali disagi sono aumentati nel frattempo? Oltre alla carenza atavica di personale, stiamo continuando a lavorare senza sosta e senza ferie da 3 anni, per più di 12 ore al giorno. Oltretutto, non sono nemmeno stati autorizzati i congedi parentali previsti per legge. Le nostre famiglie sono in seria difficoltà. Se oggi un ragazzo mi dicesse che vuole fare questo mestiere gli direi di pensarci due volte.
La Sanità pubblica quindi è al collasso mentre quella privata resta in piedi. Stiamo pagando lo scotto dei tagli degli ultimi decenni, comprese le ultime Leggi di Bilancio. Si è preferito, anzi, dare in appalto a ditte esterne i lavori che potrebbero fare benissimo i socio-sanitari. In una struttura pubblica, di per sé molto complessa, occorre avere risorse umane multitasking. E invece c’è stata disorganizzazione: molti servizi potevano essere recuperati anziché spostarli nel privato.
Perché secondo voi il presidente Sandro Di Tuccio e la CISL hanno scelto di dissociarsi dallo sciopero? Loro sono anche i fautori della mancata indennità infermieristica stabilita con le Legge di Bilancio del 2020 sotto il Conte bis. Parliamo di 335 milioni di euro. Ma gli altri sindacati generalisti all’epoca protestarono e alla fine ottennero 100 milioni di indennità, mentre a noi del comparto infermieristico è stato tutto rimandato alla stipulazione di un nuovo contratto, attualmente in corso all’ARAN. Ma temiamo nuove incursioni a riguardo.
Qualcuno quindi non ha fatto bene il suo dovere. Esattamente. Tra gli iscritti agli altri sindacati manca di fatto la componente infermieristica: a livello regionale noi NurSind siamo primi nella Regione Marche e non solo. Questo spiega perché alcune persone hanno sempre cercato di livellare tutta la retribuzione accessoria, ma non funziona cosi: bisogna dare di più a chi ha maggiori responsabilità e profonde più impegno. L’infermiere è di fatto la figura maggiormente utilizzata in sanità e la prima ad interfacciarsi con il paziente: non credo serva aggiungere altro.
Auto in fiamme: intervengono i Vigili del Fuoco. L’episodio è avvenuto, intorno alle 12:40, lungo via Fedele Bianchini a Macerata.
Una Punto, alimentata a metano,ha incominciato a prendere fuoco mentre si trovava posteggiata. Una volta lanciato l'allarme, sul posto sono accorsi i Vigili del fuoco che hanno subito domato le fiamme e messo in sicurezza l’area. Non si registrano feriti o intossicati, solo ingenti danni alla vettura.
Autocarro bloccato sulla carreggiata: sul posto vigili del Fuoco e Polizia Locale. L'incidente è avvenuto, intorno alle 12, in contrada Acquesalate la strada che dal capoluogo conduce alla frazione di Sambucheto (Montecassiano).
Per cause in corso di accertamento, il conducente del camion ha perso il controllo del mezzo che si è poi intraversato lungo la carreggiata. Sul posto gli agenti della Polizia locale e dei Vigili del fuoco che stanno provvedendo a spostare il mezzo e, appena possibile, a ripristinare la circolazione stradale. Arteria al momento bloccata.
Ieri è andato in scena il secondo spoglio, e i nomi rilevanti ci sono stati: Paolo Maddalena, Sergio Mattarella, Pier Luigi Bersani, Giancarlo Giorgetti. Ma il quorum dei 673 voti è cosa ben lontana, per ora. La nuova pioggia di schede bianche lo conferma.
Quello che sconcerta semmai, al di l à dell’indecisione generale su chi dovrà salire al Colle o meno, è tutta la lista di figure buttate a casaccio da alcuni rappresentanti politici che proprio non sembrano voler prendere seriamente il momento storico che stiamo vivendo. Non solo per gli equilibri politici interni già precari di loro, ma anche per gli impegni che dovranno continuare ad essere onorati nel corso del 2022 a livello internazionale.
La questione pandemica ancora irrisolta, l’impiego dei fondi del PNRR, il caro bollette, la ricostruzione post sisma per alcune regioni italiane, la crisi del lavoro, la sanità pubblica al collasso, le questioni di genere. Senza dimenticare la questione energetica e geopolitica, che nelle ultime ore ci vede sempre più coinvolti perché legati al futuro dell’Ucraina.
Rocco Siffredi, Francesco Totti, Valeria Marini, Claudio Baglioni, Alberto Angela, Enrico Ruggeri, Amadeus, Nino Frassica. Sono solo alcuni dei nomi pronunciati nell’arco di due spogli elettorali dal presidente della Camera Roberto Fico. C’è chi avrà riso e chi avrà magari riflettuto su un fatto: a qualcuno piace davvero irridere le istituzioni e soprattutto i cittadini italiani.
Uno scivolone rispetto a quell’idea di rispetto e impegno che ogni singolo uomo/donna della politica dovrebbe sottoscrivere sin dal primo istante.
E invece no, si preferisce scherzare, tirarla per le lunghe come si può. Mentre gli incontri fra i leader di partito proseguono nella speranza di portare tutti a casa una fetta della torta. In virtù di un equilibrio necessario, in questo momento. Forse, difficile saperlo. Difficile soprattutto se si preferisce giocare al toto nomi di chi dovrà guidarci nei prossimi anni da palazzo Chigi e dal Quirinale. Per ora ci si accontenta di pensare al solo 2022, che sembra prospettarsi già di per sé complicato e incerto.
L’avvento della pandemia sta generando ancora più difficoltà comunicative tra famiglie e figli in età adolescenziale. Dal sempre più diffuso vamping al fenomeno dell’hikikomori, si tenta di recuperare in Rete le mancanze di una quotidianità limitata da quarantene e assenza di socialità. Un fenomeno che sta prendendo piede in modo importante anche nelle Marche, come sottolineato dalla Caritas di Macerata.
“C’è un maggiore isolamento da parte dei più giovani e una fragilità degli adolescenti cresciuta nel corso degli ultimi due anni”, spiega Francesco Pira, professore associato di Sociologia dei processi culturali e comunicativi presso l’Università degli Studi di Messina e saggista.Pira è anche autore di “Figli delle App”, un volume nel quale ha condotto vari studi per cercare di fotografare questi fenomeni: “Nelle famiglie ogni comunicazione si esplicita tra Facebook e gruppi Whatsapp e questo determina un maggiore isolamento comunicativo. E’ così che dilagano vamping e hikikomori”.
“Se con il vamping si tende a vivere in modalità “vampiri” sfruttando maggiormente le ore notturne incollati davanti a smartphone e videogames, il fenomeno dell’hikikomori è ancor più preoccupante. Si tratta di persone che hanno scelto di scappare fisicamente dalla vita sociale, spesso cercando livelli che possono raggiungere il totale isolamento o confinamento”, spiega Pira.
Un fenomeno già presente in Giappone dalla seconda metà degli anni '80 e che da un ventennio si sta diffondendo tra Europa e Stati Uniti, con picchi raggiunti proprio nel corso degli ultimi due anni, con l’età dei ragazzi coinvolti che si sta gradualmente abbassando. “Si cerca nell’online ciò che non si riesce a trovare nella vita reale e questo comportamento si esplicita in due segmenti: una costruzione di un “Io iperfluido” dove noi non siamo quello che rappresentiamo nella nostra vita ma ci costruiamo un profilo per ottenere consenso; un nascondersi nell’opacità dell’anonimato dietro profili falsi”. Entrambi fenomeni riconducibili al mondo dei social network.
“E se preadolescenti e adolescenti trascorrono tantissime ore su Instagram e WhatsApp, è TikTok il social che sta coinvolgendo sempre più bambini dai 7 ai 12 anni. Atteggiamenti alla ricerca di condivisione con spinte che possono essere legate all’emulazione e che possono esplicitarsi in patologie psicologiche. Sono tante le ragazze nelle scuole che si sottopongono a diete assurde e lo fanno solo per stare dietro a challenge di TikTok. E stanno nascendo centri anche per curare questi tipi di patologie mentre sono in corso studi interdisciplinari con psicologi, pediatri ed esperti di comunicazione per tentare di arginare il fenomeno.
Un ultimo passaggio riguarda la sessualità, con l’iperconnessione che sta allargando quel divario tra vita reale e mondo virtuale: “Quello riguardante la sessualità è a mio avviso il dato più sconcertante: sono sempre di più infatti i ragazzi che creano profili falsi sui vari social network per avere i loro primi rapporti sessuali online anziché di persona. E questo lo si fa anche per diminuire la pressione riguardante queste esperienze che però si vivono una volta sola nella vita”.
La Camera di Commercio ha reso noti i dati relativi al numero delle imprese al 31 dicembre 2021. Rispetto al funesto 2020, nel nostro Paese ci sono 17.317 partite iva in più (+0,34%). Quasi ovunque il bilancio è positivo tranne nella provincia di Macerata che registra un saldo assai negativo, anche rispetto ad uno dei peggiori anni della storia.
Il Presidente di CNA Macerata Maurizio Tritarelli commenta così la particolare tendenza negativa: “Nel corso del 2021 abbiamo perso 394 imprese rispetto all’anno precedente (-1,16%) che già ne contava 413 in meno. Le cancellazioni arrivate alla Camera di Commercio nell’anno appena trascorso sono di ben 2.623 imprese, quasi una impresa su 10 (per esattezza l’8%) ha chiuso la propria attività, molte di più delle 2.045 cancellazioni avvenute nell’anno pandemico”.
Così male nelle Marche solo la provincia di Macerata: “Anche Ascoli Piceno ha un bilancio annuale negativo ma con sole 57 imprese in meno – precisa Tritarelli - la nostra provincia tira in basso tutta la regione che, nonostante l’incremento registrato a Pesaro (+146) ed Ancona (+135), paga un saldo negativo complessivo di 126 imprese (-0,1%)”.
Il Presidente CNA approfondisce quindi l’analisi: “Sono stati gli ultimi due mesi dell’anno a far crollare gli indici con 971 cancellazioni, più di un terzo del totale. A compensare questa debacle di novembre e dicembre, solo le 302 nuove imprese, 1.886 nell’intero anno”. L’approfondimento di Tritarelli si sposta quindi sui settori: “Se in precedenza avevamo giustificato il ‘novembre nero’ dell’edilizia con un riassorbimento delle micro partite iva dopo la prolungata crisi settoriale, oggi vediamo che il settore costruzioni rappresenta solo il 35% del problema con 338 imprese cessate (312 nel solo mese di novembre). Commercio e manifattura, senza grossi picchi mensili, perdono costantemente pezzi; sono nei loro ranghi quasi la metà delle imprese cessate della nostra provincia”.
Sulle contromosse da mettere in campo per frenare la moria delle imprese, la CNA fa alcune proposte: “Sono necessari, qui più che altrove, contributi specifici per le imprese che vogliono investire e, contemporaneamente, ristori per far ripartire chi ha avuto difficoltà dovute alla pandemia, senza discriminare tra diversi codici Ateco. La crisi, oltre che profonda, è stata trasversale e, tranne rarissime e ben note eccezioni, ha riguardato tutti i settori. La CNA, grazie all’infaticabile lavoro del suo Centro Studi, ha tutti i dati utili per realizzare interventi mirati; siamo pronti a condividerli con i decisori politici”.
Parlare, condividere, cercare e trovare soluzioni alle proprie difficoltà. Sono questi gli obiettivi del nuovo progetto attuato dall’assessorato alle Politiche sociali del Comune di Macerata, guidato dal vice sindaco e assessore Francesca D’Alessandro, denominato “Sos Famiglia”.
Si tratta di uno “sportello” di ascolto dedicato alle famiglie alle prese con problemi legati alla coppia, ai figli, che in questo periodo pandemico trovano ancora più terreno fertile. Un progetto di rafforzamento del Centro per famiglie, messo in campo grazie al fondo erogato dalla Regione Marche, destinato all’Ambito Sociale Territoriale 15, trasferito nel bilancio del Comune di Macerata ente capofila dell’ATS 15.
“Prevenire è meglio che curare. Potremmo adottare questo slogan, già famoso, per raccontare in poche parole cos’è ‘SOS Famiglia’ – interviene l’assessore alle Politiche sociali Francesca D’Alessandro -. La famiglia, è il luogo ‘naturale’ dei conflitti, nella relazione, tra generi e generazioni, tra la famiglia e il mondo che sta fuori. È al suo interno che si impara a gestire il conflitto e le differenze e a stare in relazione con gli altri. Ciò che si riceve nella famiglia è parte del nostro patrimonio, fisico e psichico, che portiamo nella comunità in cui viviamo".
"Ma nel momento in cui il conflitto assume forme ingestibili, la famiglia diventa terreno fertile per contrasti forti, magari difficili da risolvere, maggiormente nel momento attuale che stiamo vivendo a causa dell’emergenza sanitaria da Covid 19, e spesso i suoi componenti si sentono soli e non sanno a chi rivolgersi - aggiunge la vice sindaco -. Questo accade quando il conflitto assume una valenza negativa che può sfociare in disorientamento e deviazione. Con lo sportello SOS Famiglia vogliamo offrire, grazie alla professionalità di consulenti familiari, un sostegno e un aiuto concreto a chi sentisse il bisogno di parlare, condividere e cercare soluzioni alle proprie difficoltà.”
I consulenti familiari di "SOS Famiglia" affiancheranno le famiglie nelle loro necessità relazionali, di comunicazione e di educazione con i figli, così come potranno sostenere la coppia nelle proprie tensioni e fatiche quotidiane. Il consulente familiare, della coppia e della famiglia, è un professionista dell’ascolto che, in modo non direttivo ma socio-educativo, aiuta e accompagna, chi lo contatta, a far emergere quelle che sono le proprie risorse individuali o di coppia.
Oggi, infatti, l’opportunità di una consulenza familiare è sempre più urgente, così come forte è l’esigenza di essere supportati nell’educazione dei figli. Avere la possibilità di incontrare un professionista che ascolti in modo empatico e non giudicante, aiuta a gestire meglio le proprie fragilità e difficoltà, educandoci a riscoprire ed attingere alle nostre risorse, qualità ed energie sia familiari, di coppia che individuali.
I veri protagonisti di questo percorso e progetto sono le persone stesse che si rivolgono al consulente, una scelta di campo, che vuole dare valore all’individuo e a tutto ciò che lo caratterizza, che sia la coppia, la famiglia, la relazione o la sua visione del mondo, è la sua unicità ed irripetibilità, così come le sue scelte e stile di vita, che ci stanno a cuore prima di tutto.
Indipendentemente dai numeri segnati a livello nazionale, nella Regione Marche è stato prospettato il termine della campagna vaccinale. E, secondo l’Associazione OnData nell’ambito della campagna #datiBeneComune, anche il conseguimento della cosiddetta immunità di gregge. La data di riferimento sarebbe il prossimo 25 febbraio 2022, tenendo conto dell’andamento attuale delle somministrazioni.
Nelle Marche la campagna vaccinale è partita ufficialmente – come nel resto d’Italia - il 27 dicembre 2020. A oggi, risultano somministrate 2.326.739 dosi, ma ne mancano 57.650 per vaccinare l' 80% della popolazione – e quindi raggiungere l’immunità - con una media di circa 2 dosi a testa (98,5% con doppia dose e 1,5% monodose, in base alle attuali forniture nazionali). Al ritmo di 1.879 somministrazioni al giorno tenuto nell’ultima settimana, mancherebbe circa 1 mese prima di raggiungere l'obiettivo.
Attualmente le persone vaccinate sono 1.177.903 (1.103.956 con doppia dose e 73.947 monodose, una media di 864 al giorno), pari al 78,5% della popolazione complessiva e al 98,1% dell'obiettivo di copertura vaccinale. Di queste però 773.975 persone (il 65,7%) sono state vaccinate più di 6 mesi fa e attendono il booster.
LO ZOCCOLO DURO DEI NO VAX E GLI OSPEDALI PIENI.
Parliamo di più di 5 milioni e mezzo di persone in Italia che ad oggi non hanno ancora ricevuto la prima dose. Se si escludono i pazienti con particolari patologie, immunodepresse o semplicemente fragili – per le quali il vaccino è da escludersi onde evitare gravi complicazioni – la platea di coloro che non hanno ancora seguito la profilassi comprende la fascia dei 40-49enni (1.221.454 di individui), quella dei 50-59enni (1.038.570) e dei 12-19enni (854.716). Si tratta di numeri legati al periodo dal 24/12/21 al 24/01/22), quindi suscettibili di variazioni in base all’andamento della campagna vaccinale.
Non solo. Andando ad analizzare il caso specifico delle Marche, la possibilità di una tracciabilità veritiera rimane difficile se si mettono sullo stesso tavolo il numero dei ricoveri effettivo (circa 350), certe dichiarazioni istituzionali e le testimonianze dei singoli ospedali che continuano ad essere in “over booking”. Sono 250 in tutto nella regione i posti letto disponibili, 70 dei quali ad oggi occupati per le terapie intensive. Per l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini i rischi di mandare in tilt il sistema sanitario e slittare nella zona arancione sono direttamente proporzionali al numero minimo di ricoveri gravi che si dovrebbero raggiungere (80/83 unità). Non va dimenticata però sia la presenza dei pazienti con lievi sintomi, sia quella dei malati oncologici. Oltre al fatto che la contagiosità del Covid-19 risponde a parametri che possono bypassare la copertura vaccinale: il rischio di infettarsi e contrarre la malattia cala se si segue la profilassi, ma non quello di potersi e poter contagiare.
Nuovo focolaio Covid nel reparto di Nefrologia dell’ospedale “Generale Provinciale” di Macerata. Sono quattro in totale i pazienti risultati positivi ai tamponi effettuati questo pomeriggio all’interno del nosocomio.
Il focolaio avrebbe avuto inizio nella giornata di sabato, quando un 60enne dializzato, ricoverato nel reparto di Nefrologia e risultato positivo, era stato trasferito al pronto soccorso. Erano subito state avviate tutte le procedure d’urgenza per sterilizzare la camera nella quale era ricoverato l’uomo e mettere in sicurezza pazienti e operatori sanitari che avevano definito l’evento come “prassi quotidiana causata da Omicron”.
A distanza di qualche giorno le positività riscontrate anche per altri quattro pazienti, tutti vaccinati e che non presenterebbero sintomi evidenti. Sono in corso le nuove operazioni di sanificazione del reparto, ma non è escluso che il numero di positivi possa adesso estendersi.Si tratta di un nuovo focolaio dopo quello che, nel mese di novembre, aveva già colpito il reparto di Pneumologia del “Generale Provinciale”: allora i casi Covid registrati furono 8 in tutto.
In occasione del Giorno della Memoria, l’Università di Macerata ha messo a punto un serie di iniziative affinché, attraverso il ricordo della pagina più nera della storia umana, sia possibile educare vecchie e nuove generazioni alla partecipazione, alla democrazia e al rispetto della dignità di ogni persona.
La giornata di giovedì si aprirà alle 10 con una maratona letteraria online a cura del Laboratorio teatrale: studenti e docenti dell’Ateneo presteranno la propria voce per far risuonare le parole di uno dei maggiori testimoni della Shoah, Primo Levi, leggendo a turno “Se questo è un uomo”.
Nel pomeriggio alle 17 in diretta sul canale YouTube UniMc Web Tv la casa editrice di Ateneo Eum presenterà il volume “La memoria dei campi” di Chiara Beccattini. A dialogare con l’autrice sarà il presidente delle Edizioni Università di Macerata Luca De Benedictis. Frutto di un'approfondita ricerca d'archivio e di numerose interviste, il libro ricostruisce per la prima volta attraverso un approccio comparativo i processi politici, sociali e culturali che hanno influito nella trasformazione di quattro campi di transito e concentramento - San Sabba, Fossoli, Drancy alla periferia di Parigi e Natzweiler-Struthof in Alsazia - in luoghi della memoria della Shoah tra Italia e Francia.
Si prosegue giovedì 3 febbraio alle 16, quando il dipartimento di Studi umanistici ospiterà in collegamento streaming la poetessa, scrittrice e testimone della Shoah Edith Bruck per l’incontro “Raccontare il futuro”, introdotto dal direttore del dipartimento John Francis McCourt con le docenti Michela Meschini e Carla Carotenuto.
È entrato in funzione nei giorni scorsi il nuovo sistema di filtraggio delle acque nel laghetto dei giardini Diaz di Macerata grazie al progetto avviato da Comune e Apm; i lavori, iniziati lo scorso anno, hanno permesso anche di ripulire la fontana e di verniciarne l’interno. Si tratta del primo intervento di una lunga serie che avvia un vero e proprio percorso di restyling dei giardini Diaz.
L’Amministrazione supporta infatti le politiche di manutenzione e valorizzazione dei parchi comunali e, per quanto riguarda i giardini Diaz, ha rilevato la necessità di intervenire per efficientare, dal punto di vista ambientale, il sistema idrico con la posa in opera di un nuovo impianto di riciclo e di filtrazione delle acque unitario per il laghetto e la fontana.
«L’intervento rientra nella più ampia riqualificazione della zona dei giardini Diaz, luogo del cuore per moltissimi maceratesi, che stiamo portando avanti con altri lavori come a esempio il restauro dell’ex casa del custode – ha detto il sindaco Sandro Parcaroli -. Lavori di questo tipo permetteranno anche di accrescere nella comunità la consapevolezza del valore di un’importante risorsa come l’acqua».
«Con questo nuovo sistema l’acqua viene immessa solo quando la soglia arriva sotto a un certo livello e il ricircolo permette di evitare gli sprechi, con l’ossigenazione e il filtraggio, a vantaggio di tutta la cittadinanza – ha aggiunto l’assessore con delega ai Parchi Pubblici Paolo Renna -. Come promesso siamo intervenuti subito dato che il laghetto aveva anche una perdita d’acqua che aveva causato non pochi problemi relativi al pagamento di una bolletta molto elevata. Un ringraziamento va ai nostri operai, agli Uffici e, soprattutto, all’Apm che si è mostrata particolarmente sensibile al progetto».
Dopo quasi due anni di richieste inascoltate, gli infermieri italiani scendono in piazza per protestare contro la gestione della pandemia da parte della sanità pubblica e per chiedere aiuti al Governo. Lo faranno anche nelle Marche, ad Ancona, con un sit-in venerdì 28 gennaio dalle 10 alle 11,30 in Piazza Cavour davanti a Palazzo delle Marche, sede dell’Assemblea Legislativa.
Turni estenuanti, zero giornate di riposo, ferie cancellate, paura e continui contagi tra i colleghi, quarantene e straordinari su straordinari che hanno sfiancato gli operatori dell’ambito sanitario. L’ultimo baluardo per tentare di tenere a galla il Paese, messo in ginocchio dal fuoco incrociato di (in)decisioni politiche e mancato riconoscimento dei fondi spettanti ai sanitari.
“L’indennità specifica infermieristica non è stata svincolata dalla Legge di Bilancio del 2022. Una forte delusione – spiega Donato Mansueto, segretario regionale Nursind – , l’esecutivo del Governo Draghi ha completamente ignorato le nostre richieste. Nessun segnale di vicinanza agli operatori sanitari (infermieri, ostetriche, OSS, professionisti sanitari), che si aspettavano già da questo mese l’erogazione delle risorse stanziate a dicembre 2020”.
Già lo scorso novembre la Nursind si era espressa in merito alla condizione di totale disagio nella quale versano gli operatori della sanità pubblica, proclamando uno stato di agitazione. Fra le richieste avanzate dal Nursind, che stima per le Marche una carenza di infermieri di circa 3mila unità, c’è anche quella di prevedere più posti nelle università per infermieri e ostetriche, superare il vincolo di esclusività per poter garantire standard assistenziali in tutte le strutture sanitarie pubbliche e private, normare le prestazioni aggiuntive per la carenza di personale infermieristico.
E' ufficialmente cominciata la corsa per la poltrona del Quirinale. 1009 grandi elettori, di cui 630 deputati, 321 senatori e 58 delegati regionali. E come ci si aspettava, il primo scrutino alla Camera si è concluso con una maggioranza di schede bianche. Manca ancora l’intesa fra i partiti mentre dall'est Europa spirano venti di guerra con la crisi Ucraina e l'aumento del costo delle materie prime che sta rappresentando uno choc per l'economia italiana.
E mentre l’ipotesi più acclarata rimane per ora quella di un Mattarella bis - che confermerebbe di riflesso Mario Draghi alla presidenza del Consiglio -, i due deputati maceratesi Tullio Patassini (Lega) e Mirella Emiliozzi (M5s) fanno i loro pronostici, intercettati fuori dai cancelli di Montecitorio.
Quanto sono importanti queste elezioni in questo momento storico?Patassini: Sono le elezioni più importanti di sempre: i due schieramenti politici più grandi sono equilibrati per ora, la partita è aperta. Confidiamo in una persona di alto livello istituzionale, che rappresenti l’Italia al meglio.
Emiliozzi: Sono onorata ed emozionata nel rappresentare il mio Paese e la mia terra nell’elezione del nostro Presidente della Repubblica. Da sempre, il Quirinale è simbolo di unità per tutta la nazione: è necessario che chiunque sia chiamato a ricoprire un simile ruolo abbia la capacità di riunificare il Paese.
All’interno dei vostri gruppi, quali sono i nomi messi in campo?Patassini: Al momento stiamo ancora studiando in queste ore, non abbiamo alcuna certezza. Purtroppo, Berlusconi si è reso indisponibile. E se Letta continua a rifiutare le nostre proposte, trovare una sintesi sarà difficile.
Emiliozzi: Il Movimento 5 Stelle si sta adoperando come sempre per cercare la figura giusta su cui convergere. Siamo il partito di maggioranza relativa, quindi gli altri partiti non possono prescindere da noi e questo ci attribuisce una grande responsabilità.
Come stando andando i confronti con le altre forze politiche?Patassini: Matteo Salvini, innanzitutto, sta cercando di mantenere salda la coalizione di centrodestra: dobbiamo rimanere uniti, anche se il rischio di scontri interni è possibile.
Emiliozzi: Il nostro leader, Giuseppe Conte, è impegnato in una serie di incontri destinati a trovare una convergenza: il nuovo presidente non può essere espressione di questo o di quel partito, ma, ora più che mai, deve rappresentare un’intera comunità.
Voi personalmente su quali figure puntereste? Patassini: Mario Draghi rimane il nome potenziale sia per continuare come Presidente del Consiglio sia per salire al Colle. Ci sono molte cose sul piatto nel futuro del Paese, e le soluzioni tampone finora adottate non bastano più: serve un’azione di bilancio per togliere dalla crisi le famiglie e le imprese.
Emiliozzi: È ancora presto per indicare un nome, per questo oggi ho votato scheda bianca, in linea con il mio gruppo.
Qualora le vostre aspettative venissero deluse, come porterete avanti il vostro programma?Patassini: Noi punteremo tutto sui fondi del PNRR e su un confronto costruttivo con l’Europa. A questo si aggiungono la questione energetica e del caro bollette, oltre alla ricostruzione post sisma che riguarda la Regione Marche. Siamo disposti a scontrarci con gli altri partiti, se sarà necessario.
Emiliozzi: Dobbiamo innanzitutto gestire la pandemia, che sul fronte sanitario continua a preoccuparci. Sicuramente il PNRR è un’occasione imperdibile di rilancio e di rafforzamento del nostro Paese. E soprattutto c’è da ricostruire il tessuto sociale segnato dal Covid-19. Noi continueremo ad agire per tornare alla normalità il prima possibile.
“Le condizioni dei cantieri in zona piazza Pizzarello, nel cuore della città, restano indecenti e il loro stato è altresì pericoloso per la salute dei cittadini ivi residenti e non solo. Ad ogni occasione di maltempo la lamiera protettiva che delimita il cantiere sporge in più punti verso la carreggiata esterna mostrando un’instabilità assai pericolosa”. A sottolinearlo è David Miliozzi, capogruppo di "Macerata Insieme", in una mozione riguardante lo stato dei lavori nei cantieri Italappalti srl e la manutenzione dell’area.
"Le lamiere ostruiscono la visibilità in più punti – aggiunge Miliozzi nella mozione -, comprese le strisce pedonali all’incrocio di piazza Ugo Pizzarello con via Filiberto, facendo sì che gli automobilisti non sono nella condizione di rendersi conto dell’attraversamento dei pedoni”. “I residenti della zona affermano di aver visto entrare nel cantiere soggetti non autorizzati, il che è dimostrato dalle pitture (street art?) riscontrabili nei piani alti dell’edificio abbandonato - puntualizza il consigliere -. Tali intrusioni denotano da sé la pericolosità dell’atto compiuto e pongono un enorme problema di sicurezza”.
Il capogruppo di "Macerata Insieme" evidenzia anche “problemi analoghi nelle costruzioni abbandonate di via Valenti, i cui lavori fanno riferimento alla stessa impresa Italappalti srl”. “È necessario intervenire in maniera urgente su alcune strutture esterne” ammonisce Miliozzi, richiedendo all’Amministrazione Comunale di chiedere alla Italappalti “a che punto è lo stato della ripresa dei lavori” e “a chiedere di provvedere con maggiore attenzione alla manutenzione dei cantieri da essa gestiti, ribadendo che non debba mai essere oltrepassato il limite della decenza e meno che mai quello della sicurezza dei cittadini”.