Questa mattina, alle ore 12.00, rappresentanze delle Forze dell'ordine di Macerata - Vigili del Fuoco, Polizia di Stato, Carabinieri, Polizia Locale e Guardia di Finanza - si sono recate presso gli ospedali di Macerata, Civitanova (ospedale e Villa Pini) e Camerino dove, dopo essersi schierate all'esterno delle strutture, hanno reso omaggio al personale medico e sanitario che sta lottando da settimane contro il Covid-19.
Presso l'ospedale di Macerata era presente anche il Questore di Macerata Antonio Pignataro, oltre al direttore dell'Area Vasta 3 Alessandro Maccioni. Presente presso l'ospedale di Civitanova anche il comandante del commissariato Lorenzo Sabatucci.
Tutti sugli attenti, gli uomini e le donne delle Forze dell'Ordine. Il saluto è stato accompagnato dalle note dell'Inno di Mameli. Un omaggio che è stato raccolto dal personale ospedaliero. Gran parte di medici, infermieri, operatori, infatti, si sono affacciati dai balconi delle strutture o sono usciti per ringraziare. Un omaggio, quello delle Forze dell'Ordine, che si è tenuto in varie parti d'Italia.
Sono le 400 strutture marchigiane che accolgono 12 mila anziani a pagare il prezzo più alto di questa emergenza sanitaria. La popolazione anziana è in generale la più indifesa ed esposta alla mortalità del virus.
Non è stato sufficiente limitare l’accesso degli esterni alle case di riposo per frenare i contagi, il virus continua a circolare nei corridoi, trasformandosi lentamente in veri e propri focolai.
Federica Carosi, responsabile di CNA Pensionati Macerata, denuncia: “Quello che emerge ancora oggi è la drammatica carenza di protezioni per gli operatori che vi lavorano; mascherine, camici sterili, occhiali, calzari; non è un caso quindi che in diverse strutture sanitarie, molti dipendenti si trovino in quarantena”.
Da queste forti motivazioni muove l’iniziativa di Sanidoc e CNA Macerata: “Mettere in sicurezza gli operatori sanitari con gli adeguati presidi è una prima via di uscita per evitare la diffusione del contagio tra i nostri anziani – precisa la Carosi. Abbiamo quindi accolto con favore la raccolta fondi lanciata da Sanidoc per l’acquisto di mascherine che saranno donate alla residenza protetta per anziani di Urbisaglia”.
Le mascherine, rigorosamente certificate per l’uso sanitario, saranno fornite dalle imprese di CNA Federmoda Marche. Per chi volesse fare offerte libere è possibile farlo tramite Paypal o tramite bonifico intestato a SANIDOC APS all’IBAN: IT89 S030 6909 6061 0000 0169 591 per avere maggiori informazioni sulla raccolta è possibile accedere al sito internet di Sanidoc al link www.sanidoc.it/donazione/.
“Sanidoc - ricorda Federica Carosi - è un’associazione di promozione sociale che nasce nel 2009 e CNA è tra i suoi soci fondatori. Negli anni ha stipulato circa ventimila convenzioni con gli ambulatori privati distribuiti in tutta la regione, per permettere ai propri associati forti sconti sulle prestazioni sanitarie. Saranno preziose anche donazioni di piccolissime somme”.
La responsabile CNA Pensionati lancia infine un appello: “Approfittiamo per raccomandare ai nostri anziani di tener duro e restare a casa fino alla fine dell’emergenza. Per qualsiasi necessità io e tutta la CNA di Macerata siamo disponibili. Per chi volesse, la CNA Pensionati nazionale ha aperto un canale di ascolto esclusivo sulla piattaforma gratuita Telegram”.
(Foto di repertorio: Federica Carosi Cna Pensionati Macerata)
Macerata, Camerino, Muccia, Cingoli, ma anche Firenze, Massa, Pontedera, e anche le Case Famiglie Ronald della Fondazione Ronald McDonald, tanti sono i luoghi raggiunti in questi giorni dall’Andrea Bocelli Foundation che si è messa subito al servizio per offrire il proprio contributo in questa fase di emergenza Covid-19.
Dopo aver raggiunto in pochi giorni l’obiettivo dei primi 100.00 euro per aiutare il Covid Hospital di Camerino, nelle Marche, la Andrea Bocelli Foundation ha continuato a portare avanti la raccolta fondi con al suo fianco la voce e la forza del suo fondatore: “Sono fondamentali la “prudenza” e l’“audacia”. Il periodo della prudenza in Italia, e non solo, l’abbiamo vissuto e rispettato; adesso viene il momento dell’audacia, che significa essere in prima linea senza paura e con la voglia di fare. È per questo che la Fondazione che porta il mio nome vede tante persone impegnate concretamente, attivamente e con coraggio in quello che ora è importante fare” – ha dichiarato Andrea Bocelli.
L’invito a tutti a unire le forze, a stringersi intorno al Paese affinché presto si possa tornare ad abbracciarsi realmente, era partito dai canali social ufficiali, anche Chiara Ferragni e Fedez, Fabio Fazio, Mara Venier e tanti altri amici si sono attivati per dare voce alla raccolta fondi.
E tante, tante donazioni e messaggi di vicinanza e speranza arrivati dagli italiani, ma anche dall’estero “Saluti dalla Slovacchia”, “Vi siamo vicini i vostri fratelli Americani” si legge sulla pagina dedicata alla campagna.
E tanti i messaggi e le foto arrivate dai reparti, da coloro che tutti i giorni fronteggiano il virus e l’emergenza.
Da Camerino all’Italia, il passo è stato naturale. A Camerino la ABF aveva inaugurato a gennaio il terzo cantiere di ricostruzione post-sisma 2016, poi a marzo lo stop ai lavori ma non alla attività perché subito la scelta è stata quella di rimanere al fianco della comunità e dell’Ospedale nominato centro Covid. “Da sempre siamo convinti aver cura del nostro prossimo, della persona che ci è accanto, dell’attenzione e tempo dedicato anche ad un solo singolo possa fare la differenza per la vita di quella persona, ma anche della sua intera comunità. – dice il Direttore Generale Laura Biancalani - È per questo che lavoriamo ogni giorno per cercare di abbattere quelle barriere imposte da situazioni quali povertà, disagio sociale, o l’emergenza stessa che stiamo vivendo, con il fine di permettere ad ogni individuo di poter esprimere al meglio il proprio potenziale ristabilendo una condizione di dignità che passa attraverso l’accesso ad elementi basilari quali la salute, l’istruzione ad esempio”.
Fondamentale come sempre è stata la costruzione della rete e del dialogo con le istituzioni, dalla Regione con il Presidente Ceriscioli al Direttore dell’Area Vasta Maccioni.
“Tra l’otto marzo è il quindici marzo abbiamo riorganizzato due ospedali per poter salvare più vite possibili delle persone colpite da questo tremendo virus. Da subito abbiamo avuto l’incredibile sostegno della fondazione Bocelli che ci ha fatto dono di dispositivi per Camerino città da sempre nel cuore del grande Maestro Andrea Bocelli che tutto il mondo ci invidia. Questo ci ha fatto capire che stavamo percorrendo una strada piena di difficoltà ma che era l’unica percorribile”.– racconta Maccioni stesso – “Il 18 marzo purtroppo abbiamo dovuto dare il via ai lavori per in una struttura denominata “ex palazzina malattie infettive” situata all’interno del perimetro ospedaliero di Macerata per rendere disponibili ulteriori 45 posti letto di Medicina Covid-19. La struttura, sede di due importanti unità operative Hospice e Salute Mentale, che abbiamo dovuto dislocare in altre sedi, è stata oggetto di notevoli lavori soprattutto di adeguamento impiantistico. Anche in questo caso la Fondazione Bocelli, che ogni giorno mi contattava per chiedere quali necessità avesse la nostra Area Vasta, non ha esitato ancora una ad aiutarci provvedendo all’acquisto diretto di 30 letti di degenza. La donazione è stata fondamentale per poter aprire il reparto lunedì prossimo. Cosa dire? Solo un grande e sincero grazie al Maestro Bocelli e alla fondazione che porta il suo nome. Un’organizzazione efficiente e veloce nell’azione che fa la differenza quando si deve dare risposta ad una emergenza di queste dimensioni”.
Per contribuire basta andare su https://www.gofundme.com/f/wk67wc-abfxcamerino
ABF è vicina a Camerino poiché il 17 gennaio scorso, grazie a una raccolta fondi aperta nel 2019, ha avviato ha avviato i lavori di costruzione della nuova Accademia di Musica di Camerino, suggestivo borgo marchigiano tra i più colpiti dal terremoto del 2016. Questo è il terzo intervento di ricostruzione in cui ABF ha deciso di operare. L’inaugurazione dell’Accademia è prevista per questa estate a beneficio di 160 studenti, che dopo il terremoto sono stati costretti a fare lezioni in un container.
Il nuovo reparto Covid di Macerata
La palazzina che accoglieva l’Hospice “Il Glicine” – trasferito con la sua attività in una analoga struttura di accoglienza a Montecassiano - è stata destinata come area di degenza per pazienti COVID-19 positivi che necessitano di monitoraggio ed il personale dell’hospice è stato chiamato a sostenere le attività dell’emergenza pandemica. Obiettivo è di poter ospitare 50 pazienti degenti. Attualmente le stanze sono state allestite con le trenta postazioni donate e allestite in tempi brevissimi dalla Andrea Bocelli Foundation.
Musicultura, il festival della canzone popolare e d’autore italiana, ha ufficializzato ieri i nomi dei 16 artisti finalisti della XXXI edizione (2020) del concorso con cui dal 1990 contribuisce attivamente al ricambio artistico-generazionale della canzone di qualità nazionale.
“Come tutti siamo alle prese con gli effetti di Covid-19. Per condurre in porto questa XXXI edizione del festival dovremo navigare a vista, saremo prudenti, pazienti e ce la faremo – ha dichiarato il Direttore Artistico Ezio Nannipieri “intanto, con Radio 1, cominciamo a goderci questo antipasto di belle canzoni, profumano di fresco e di buono, sarebbero piaciute anche a Piero Cesanelli, l’artefice di questo sogno ad occhi aperti che è Musicultura".
I 16 finalisti escono da una dura selezione, che ha inizialmente coinvolto 760 artisti, tutti autori dei loro brani ed ognuno dei quali ha ricevuto una risposta scritta argomentata. Tra febbraio e marzo scorsi, le 53 proposte più meritevoli sono state convocate al Teatro Lauro Rossi di Macerata per sostenere audizioni dal vivo davanti alla commissione d’ascolto di Musicultura e al pubblico. Con l’entrata in vigore delle prime misure di contenimento epidemico le audizioni sono proseguite a porte chiuse e sono state trasmesse in streaming, registrando otre 100.000 visualizzazioni. L’elevata qualità artistica delle proposte ha reso sofferta la scelta dei 16 artisti finalisti, con la proclamazione dei quali si entra oggi nel vivo della XXXI edizione di Musicultura. Di seguito i loro nomi, con il titolo delle canzoni e la provenienza:
Blindur (Cardito, NA) - Invisibile agli occhi; Cogito (Dolo, VE) - Cicca & caffè; Costanza (Livorno) -100 maglioni; Fabio Curto (Acri, Cs / Bologna) – Domenica; Alberto De Luca (Sondrio) - De André; Ernest Lo (Pescara) – Ssialae; Hanami (Napoli) - Contro volontà; H.E.R. (Foggia / Roma) - Il mondo non cambia mai; I miei migliori complimenti (Milano) - Inter-Cagliari; La Zero (Napoli) - Mea culpa;
Miele (Caltanissetta) - Il senso di colpa; Peppoh (Napoli) - Where Is the Rapstar?; Paolo Rig8 (Torno) - Scemi in paradiso; Senna (Ostia, RM) – Italifornia; SofSof (Bagnara Calabra) - La vita sognata; ULULA & LaForesta (Verona / Milano) - Oddio l’oblio
Da lunedì 6 aprile Rai Radio 1, la radio ufficiale di Musicultura e dal 2001 media partner del festival, prenderà per mano le canzoni finaliste per accompagnarle nelle case degli italiani.
Prefettura di Macerata, Camera di Commercio Marche, Associazioni di categoria e sindacati in call conference per fare un punto della situazione sull'attuazione del DPCM 22 marzo 2020 e per verificare la conformità a quanto previsto nell’art. 1 del del decreto e delle comunicazioni pervenute fino ad oggi.
L'approccio metodologico, illustrato dal Prefetto Iolanda Rolli in apertura di riunione, è stato preceduto da una analisi volta da un lato alla ricognizione delle attività produttive, operata grazie al contributo della Camera di commercio, che ha fornito un panorama completo e chiaro del tessuto produttivo del territorio, dall’altra all’accertamento dei codici Ateco contenuti nell’all.1 al DPCM 22 marzo 2020, successivamente modificati con DM MISE 25 marzo 2020.
Dai dati della Camera di commercio delle Marche sono più di 24.000 le imprese della provincia di Macerata che, rientrando in una delle fattispecie previste, possono proseguire regolarmente la propria attività lavorativa. La prefettura di Macerata sulla questione ha, inoltre, già ricevuto poco più di 300 comunicazioni da parte di imprese che dichiarano di svolgere attività funzionali ad assicurare la continuità delle filiere delle attività di cui all’allegato 1 del DPCM 22 marzo, come modificato dal DM MISE 25 marzo u.s., nonché dei servizi di pubblica utilità e dei servizi essenziali e di queste 130 sono state già definite senza elementi ostativi. Numerosissimi, poi, sono stati i quesiti concernenti l’esatta applicazione della nuova normativa.
Con l'obiettivo di favorire una trattazione veloce delle domande, è stato istituto un gruppo di lavoro interno, che si avvale del più ampio bagaglio di competenze e informazioni possedute dalla Camera di Commercio e della attività di controllo svolta dal Corpo della Guardia di Finanza che è direttamente coinvolto nel puntuale esame delle comunicazioni.
Nella maggior parte dei casi, le comunicazioni sono state ritenute documentate e motivate. Nei casi dubbi sono stati chiesti chiarimenti e integrazioni o disposti mirati controlli.
"Devo dare atto - ha sottolineato il Prefetto - della grande serietà e del senso di responsabilità delle aziende della provincia che emergono dalle istruttorie finora svolte: nessuna richiesta è risultata essere in contrasto con le disposizioni governative. La maggioranza delle dichiarazioni è congrua con le attività ammissibili, svolte e soprattutto legate alle filiere dell'agroalimentare, del commercio e dei trasporti.
La Prefettura sta producendo un grande sforzo per vagliare in tempi eccezionalmente compressi tutte le comunicazioni e per fornire rapidamente un riscontro. In ragione del significativo numero delle “comunicazioni” già pervenute, non poche delle quali inevitabilmente da integrare secondo le indicazioni contenute negli appositi moduli, si è ritenuto di fornire ulteriori chiarimenti predisponendo un vademecum utile alle imprese. Tutto ciò, oltre ad essere stato diffuso agli organi stampa, è stato da subito pubblicato sul sito web dalla Prefettura e nell’odierna occasione è stato raccomandato a tutti i rappresentanti delle categorie presenti di richiamare l’attenzione sulle corrette modalità di presentazione delle comunicazioni.
Il Gruppo di lavoro valuta con la massima attenzione le dichiarazioni, al fine di garantire l’imprescindibile esigenza di salvaguardia della salute pubblica e della continuità dei processi produttivi, ma anche della garanzia dei livelli occupazionali e delle condizioni di lavoro dei dipendenti".
Il Prefetto ha assicurato che verificherà, con mirati accertamenti svolti dalle Forze di Polizia e dalle amministrazioni competenti, il rispetto delle norme in materia di sicurezza sul lavoro e di tutela dei lavoratori dal pericolo del contagio Covid-19, anche alla luce del protocollo sottoscritto lo scorso 14 marzo.
Per questo continuano sempre più serrati i controlli di polizia sul territorio, arrivando a superare i 43.000 interventi (ad oggi sono 22.281 le persone e 19.688 le attività economiche controllate).
Il direttore di Confindustria ha assicurato l'impegno dell’associazione a supportare le aziende nell’attivazione degli ammortizzatori sociali messi in campo per affrontare l’emergenza sanitaria da Covid-19 chiedendo, poi, una corsia privilegiata per gli investimenti nell’area del cratere.
Durante la videoconferenza il rappresentante della Coldiretti ha chiesto chiarimenti in merito all’attività di produzione, trasporto, commercializzazione e consegna di prodotti agricoli e alimentari.
In tale situazione, come in molti altri casi, si può far riferimento alle F.A.Q. pubblicate sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
L’art. 1, comma 1, lettera f), del Dpcm del 22 marzo 2020 ammette espressamente l’attività di produzione, trasporto e commercializzazione di “prodotti agricoli”, consentendo quindi la vendita anche al dettaglio di semi, piante e fiori ornamentali, piante in vaso, fertilizzanti etc. Peraltro tale attività rientra fra quelle produttive e commerciali specificamente comprese nell’allegato 1 dello stesso Dpcm “coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali”, con codice ATECO “0.1.”, per le quali è ammessa sia la produzione sia la commercializzazione. Deve conseguentemente considerarsi ammessa l’apertura dei punti di vendita di tali prodotti, ma in ogni caso essa dovrà essere organizzata in modo da assicurare il puntuale rispetto delle norme sanitarie in vigore.
Le organizzazioni sindacali hanno ribadito la necessità di monitorare in modo stringente le attività nei settori essenziali, al fine di tutelare al massimo la salute dei lavoratori coinvolti, e hanno garantito la disponibilità a collaborare indicando le situazioni di mancata applicazione del protocollo di salute e sicurezza sottoscritto lo scorso 14 marzo.
“Un altro tema particolarmente importante, sul quale è già in atto, per le attività collegate alla ricostruzione, un confronto costante con le parti sociali e con gli Istituti di credito - ha aggiunto il prefetto - è quello delle possibili infiltrazioni. Nelle pieghe delle difficoltà economiche delle aziende del territorio, causate dalla situazione emergenziale per il contagio Covid-19 potrebbe tentare di infiltrarsi la criminalità organizzata di stampo mafioso per incrementare illegalmente i propri profitti”.
“In questa direzione è stata già chiesta la massima attenzione ai vertici della Questura, del Comando Provinciale dei Carabinieri e del Comando Provinciale della Guardia di finanza. Ma possono rivelarsi estremamente preziosi anche i contributi informativi delle associazioni delle categorie produttive e delle organizzazioni sindacali. Un contributo che può essere determinante al fine di intercettare precocemente le tendenze evolutive dei fenomeni criminali di tipo mafioso nella fase emergenziale e post-emergenziale, proprio in considerazione della capillarità e della capacità diffusiva che loro posseggono”.
A seguito del positivo esito dell'incontro da remoto, il prefetto ha proposto un nuovo incontro per un approfondimento sul tema degli ammortizzatori sociali e per verificare l’andamento dei pagamenti e più in generale della situazione.
Un vassoio con crostate dolci e salate fatte in casa in segno di riconoscenza per il lavoro che le Forze dell’Ordine stanno svolgendo in questi giorni di emergenza.
È con questo semplice gesto che la signora Claudia, volto noto in città per essere la storica commessa del negozio di calzature Bordi in corso Cavour, ha voluto esprimere la gratitudine per il lavoro di controllo, ma soprattutto di vicinanza e di aiuto alla popolazione che Carabinieri, Polizia di stato e Polizia locale stanno portando avanti mettendo a rischio anche la propria incolumità .
Un gesto di empatia particolarmente apprezzato da donne e uomini delle forze dell’Ordine che si trovano ogni giorno in prima linea nel contrasto all’epidemia sanitaria
Il comandante della Polizia locale Danilo Doria, che ha tenuto i contatti con la signora Claudia, le ha fatto recapitare a nome di tutti i colleghi una copia del calendario della Polizia locale in segno di ringrazi mento per il gradito dono
In questo periodo purtroppo si registrano tentativi di raggiro e truffa ai danni soprattutto degli anziani. Al comando della Polizia locale è stato segnalato da una cittadina di via Verga di aver ricevuto una telefonata da parte di una persona che si è definita un operatore del Comune addetto alla consegna dei sacchetti dei rifiuti a domicilio, che ha insistito per fare questo servizio.
Il Comune smentisce qualsiasi iniziativa di contatto diretto della cittadinanza, se non su richiesta degli stessi interessati attraverso MacerataVicina, per usufruire dei servizi attivati per l’emergenza Coronavirus, come la spesa a domicilio, la consegna di sacchetti o altre necessità.Quindi si invita a diffidare di chi si presenta a casa o telefonicamente a nome del Comune se non lo si è richiesto espressamente al numero verde 800 814 819.Per quanto riguarda i sacchetti si ricorda che gli stessi possono essere ritirati i punti InformAmbiente con questi orari e sedi: informambiente centrale: lunedì, mercoledì dalle 9.00 alle 13.00 - venerdì dalle 15.30 alle 19.30. Villa Potenza - ex scuola elementare - borgo Peranzoni, 53 - mercoledì, dalle 9.00 alle 13.00. Sforzacosta - presso A.S.D. Bocciofila - via Natali - martedì, dalle 15.30 alle 19.30. Piediripa - centro di quartiere - via Volturno, 101 - 1° piano - vicino al Circolo Spazio Libero - giovedì, dalle 15.30 alle 19.30.
"Sulle vicende che stiamo vivendo non c'è bisogno di spendere molte parole"
Inizia così il toccante post che fa da prefazione all'ultimo, meraviglioso brano marcato Montelago. Un pezzo nato dall'idea di Luciano Monceri e Maurizio Serafini, artisti musicali dalle vulcaniche menti che neanche la quarantena è riuscita a fermare.
Cio che per tutti costituisce un limite alla libertà, per i due artisti è stata solo un opportunità, l'opportunità di dimostrare che è possibile creare qualcosa di meraviglioso anche a distanza.
"Ora è il momento del silenzio, in cui riconoscere con un cenno gli amici di cui dovremo ricordarci a tempesta passata. Amici che, al bisogno, possono unirsi a distanza per creare qualcosa di bello - continua il post - Noi l'abbiam fatto, a colpi di bouzouki, arpe e zampogne. Ciò che ne è scaturito è un inno all'amicizia, vero spirito guida del festival. Ora quest'inno lo condividiamo con voi, sperando di regalarvi una colonna sonora adatta a farsi compagnia seppur lontani"
Con queste parole è stato presentato Suonar Lontano, un brano in cui molti artisti hanno collaborato a distanza per unirsi in un abbraccio virtuale in questo momento così difficile.
Al brano hanno partecipato:
Luciano Monceri, morin khoor
Maurizio Serafini, zampogna
In connessione con:
Adriano Sangineto, arpa celtica (MONZA)
Anchise Bolchi, violino (MANTOVA)
Ariele Cartocci, bouzouki (ROMA)
Emilio Cozza, nickelharp (AVELLINO)
Giordana Gismano, voce (UDINE)
Iain Alexander Marr, whistles (IMPERIA)
Lorenzo Forconi, cornamusa elettrica (MACERATA)
Massimo Giuntini, uillean pipes (AREZZO)
Ammontano a 220 mila euro i fondi assegnati dal Governo al Comune di Macerata per far fronte all’emergenza economica conseguenza di quella sanitaria provocata dal Coronavirus.
I Servizi Sociali del Comune si sono messi da subito a lavoro per rendere immediatamente operativo il piano con il quale sono state fissate le modalità di erogazione degli aiuti economici in forma di buoni spesa che andranno a beneficio di chi in questo momento si trova in difficoltà economica.
Dal primo aprile infatti sono già arrivate le prime domande tramite l'apposita modulistica online messa a disposizione dall’Amministrazione Comunale ne suo sito istituzionale, un lavoro delicato dunque a cui seguirà un'attenta valutazione di ogni singolare richiesta per erogare l'accesso al beneficio, il tutto sotto la supervisione dell'Assessore alle Politiche sociali di Macerata che Marika Marcolini che ha così descritto queste prime impegnative giornate : "Solo nella mattinata del primo aprile abbiamo raccolto 270 domande e all'ora di pranzo del giorno successivo eravamo già arrivati a 500 - esordisce - la presentazione della richiesta per accedere ai buoni spesa va fatta online, scegliendo tra due modalità; Scaricando il modello dal sito del Comune che dovrà poi essere inviato via mail ai servizi sociali oppure compilando un format online che con un semplice click viene inoltrato in automatico agli uffici preposti"
"Attraverso questi sistemi ovviamente le domande posso arrivarci a qualsiasi ora della giornata - illustra l'Assessore Marcolini - ma al contempo la cosa molto positiva è che non si creano delle file fuori degli uffici, quindi evitiamo di mettere a repentaglio la salute della gente senza obbligarla di fatto ad uscire di casa
"Per il momento sta funzionando tutto e visto il gran numero di domande che ci arrivano stiamo sempre al lavoro - e aggiunge - ora stiamo effettuando le prime valutazioni e a brevissimo renderemo noti i primi 50 nominativi aventi diritto che comunicheremo direttamente ai supermercati di Macerata convenzionati"
"Gli esercizi commerciali del territorio in cui sarà possibile spendere i buoni sono in totale 19 e la lista si può trovare nel sito del Comune ma altre attività si possono aggiungere tranquillamente -sottolinea Marcolini - i cittadini potranno recarsi direttamente nei supermercati convenzionati e ritirare lì la card del buono spesa"
"Senza dubbio stiamo vivendo tutti un momento complicato- conclude - per quanto concerne il nostro lavoro abbiamo cercato di rendere questa pratica ai maceratesi il più possibile agile, trasparente e soprattutto veloce".
La Questura di Macerata, insieme a tutte le altre Forze dell’Ordine e alla Polizia Municipale dei vari comuni della provincia, sta mettendo in campo il massimo sforzo possibile in termini di impego di uomini e di mezzi, con il duplice obiettivo di vigilare sull’osservanza da parte dei cittadini delle norme contenute nei decreti governativi e di mantenere la legalità nella nostra provincia in un periodo difficilissimo per il nostro Paese.
Nel corso dei servizi effettuati nel pomeriggio di ieri in forza di specifica Ordinanza del Questore Pignataro, verso le ore 19.30 l’attenzione di una pattuglia della “Volante” dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico in quel momento impegnata in un controllo in Via Dei Velini, veniva catturata da un’autovettura in transito a bordo della quale vi erano tre giovani. La “Volante” seguiva immediatamente l’auto ma i giovani a bordo, accortisi di essere seguiti dalla Polizia, svoltavano all’improvviso in Via Federico II° nel tentativo di eludere il controllo. L’auto veniva subito raggiunta e bloccata dagli agenti. Chieste le ragioni della loro presenza in quella via, peraltro senza sbocco e dove nessuno dei tre risultava residente, i tre giovani, visibilmente agitati, non erano in grado di fornire giustificazioni plausibili accampando motivazioni prive di ogni fondamento. Per questo motivo, con l’ausilio di altri agenti di una pattuglia della Digos nel frattempo fatta convergere sul posto in ausilio, venivano tutti e tre sottoposti a perquisizione, attività che veniva estesa anche all’autovettura. Sotto il sedile lato passeggero, veniva rinvenuto un sacchetto di plastica trasparente contenente sostanza del peso di 60 grammi che, successivamente analizzata dalla Polizia Scientifica, risultava essere Marijuana.
I tre giovani, un 25enne di origini macedoni con precedenti di Polizia per reati in materia di sostanze stupefacenti, per furto e ricettazione e due italiani di 25 e 20 anni, anch’essi pregiudicati venivano accompagnati in questura e denunciati per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Gli stessi inoltre, poiché sorpresi in Via Federico II° dove si trovavano senza un giustificato motivo, venivano altresi’ sottoposti alla sanzione amministrativa di 400 euro per la violazione delle norme contenute nel recente Decreto Legge emanato dal Governo in materia di Covid-19. Sono in corso indagini per verificare la provenienza e la destinazione della sostanza sequestrata anche se, dai primi riscontri, è molto probabile che la stessa fosse destinata ad essere consegnata “porta a porta” ai tossicodipendenti che in questo sono impossibilitati a spostarsi da casa a causa delle norme in materia di coronavirus e dei serrati controlli predisposti dalla Questura di Macerata proprio per impedire agli stessi di raggiungere i luoghi di spaccio e quindi di rifornirsi.
Ormai da molti anni la Diocesi di Macerata ha rapporti molto stretti con varie comunità di cattolici cinesi. Alcuni sacerdoti cinesi vivono e lavorano da noi, facendo riferimento in particolare al Centro Studi Padre Matteo Ricci, che cura la traduzione di volumi destinati alla formazione dei sacerdoti e dei laici in Cina, oltre a essere un punto di riferimento per tanti studenti cinesi nell’università di Macerata. La collaborazione si estende anche alla formazione di seminaristi cinesi sia nel seminario Redemptoris Mater di Macerata che in quello Regionale Marchigiano di Ancona.
Per questo quando i nostri amici cinesi hanno saputo delle nostre difficoltà a reperire materiale sanitario si sono subito attivati e con la collaborazione di tanti e il lavoro dei nostri sacerdoti sono giunte in questi giorni a Macerata: 800 tute protettive e 200 occhiali per il nostro ospedale, 22.000 mascherine spedite dagli amici di Shangai per il Comune di Macerata, 3.200 mascherine inviate dalla sede di Hong Kong del Centro studi Padre Matteo Ricci e oggi altre 110.000 mascherine in corso di distribuzione a Ospedale, Caritas, Carabinieri, Prefettura, Anffas, Croce Rossa, Ordine dei Medici, Parrocchie e ad altre strutture caritative e di assistenza.
Il vescovo Marconi, ha ringraziato di cuore le comunità cattoliche cinesi donatrici, lodando l’impegno e la collaborazione di quanti, a partire dai nostri sacerdoti cinesi e dagli uffici di curia, si sono impegnati fortemente per ottenere questo risultato. «È un piccolo miracolo della carità», ha detto il vescovo, «realizzato da tante persone di buona volontà e certamente per l’intercessione di Padre Matteo Ricci che siamo certi ci sta aiutando dal cielo a vivere questo momento difficile».
Sabato 4 e domenica 5 aprile, in seguito all’emergenza epidemiologica da Covid-19, a Macerata verrà eseguita a cura del Cosmari una nuova operazione di sanificazione delle strade cittadine e delle frazioni.
L’intervento di igienizzazione, che avverrà con un automezzo lavastrade utilizzando un prodotto sanificante, non nocivo per le persone e gli animali domestici, prenderà il via il 4 aprile dalle 4 del mattino fino alle 10 e riguarderà le frazioni Sforzacosta, Piediripa e Villa Potenza.
L’operazione proseguirà il giorno seguente, domenica 5 aprile dall'una dopo la mezzanotte alle 7 del mattino in corso Cairoli, stazione e rione Marche, nelle zone Pace, borgo san Giuliano, Vergini, Santa Lucia, Corneto e dintorni.
A seguire, dalle 7 alle 13, l’intervento interesserà invece corso Cavour, via Roma, via Mameli e dintorni, tutta la zona dei quartieri Colleverde, Collevario e San Francesco, via dei Velini e dintorni.
Tutta la citta sarà quindi coinvolta dal nuovo intervento di sanificazione. Per quanto riguarda il centro storico, dallo scorso 12 marzo la sanificazione delle strade urbane avviene quotidianamente con idropulitrici e spazzatrici attrezzate per l’erogazione di acqua addizionata con prodotto sanificante.
Un'operazione questa che durerà fino alla fine dell’emergenza. Alla stessa maniera, nei quartieri cittadini l'idropulitrice che svolge l'ordinario servizio di pulizia è attrezzata con lo stesso prodotto disinfettante.
Anche l’Università di Macerata si mobilita per sostenere la battaglia contro l’epidemia da Covid-19. L’Ateneo ha attivato un conto corrente dedicato al sostegno dell’emergenza sanitaria per raccogliere le donazioni di tutta la comunità universitaria. “Proprio perché non siamo indifferenti, né distanti – spiega il rettore Francesco Adornato - vogliamo dare un contributo concreto per sconfiggere questo nemico invisibile, aiutando le persone colpite dal coronavirus attraverso la messa a disposizione di quelle apparecchiature medico sanitarie che la Direzione Generale dell’Area Vasta ci segnalerà come più importanti ed urgenti. Credo che sia per tutti noi una gioia immensa sapere che il nostro gesto possa contribuire a salvare una vita umana. Le circostanze che stiamo attraversando, nel modificare le nostre abitudini, contribuiscono, tuttavia, a rafforzare i valori positivi dell’attenzione verso l’altro. Nessuno di noi è estraneo al bisogno di solidarietà che sale dal Paese e, in particolare, dal nostro territorio”.La somma raccolta sarà integrata da un’ulteriore donazione che l’Ateneo provvederà a stabilire, direttamente con propri fondi di bilancio.Le coordinate per il versamento sono: Banca Intesa Sanpaolo, Iban IT87F0306913401100000300011, causale “Covid19 Unimc sostegno emergenza”. Per i versamenti allo sportello, basta comunicare il codice speciale 009779.
“Un gesto quello del Rotary Matteo Ricci di Macerata che in questo momento assume un’importanza straordinaria per la nostra associazione” – dichiara Marco Scarponi, Presidente di Anffas onlus Macerata.
Questa mattina presso il Centro Servizi di via Vanvitelli, il Presidente del Rotary Andrea Cirilli ha consegnato 700 mascherine che saranno utilizzate dagli operatori impegnati nei centri residenziali.
“I nostri servizi riabilitativi ed educativi, continua Scarponi sono chiusi dallo scorso 9 marzo ma Anffas gestisce anche due Comunità Alloggio ed un Progetto “Dopo di Noi” che accolgono in totale più di 20 adulti con disabilità intellettive e relazionali. Per queste persone Anffas è la CASA e pertanto il loro “restateacasa” significa restare in Anffas con il sostegno di 35 operatori tra educatori, infermieri, Oss e personale ausiliario.
Inoltre le condizioni di salute particolarmente fragili di alcuni ragazzi ci impongono un livello di attenzione altissimo, stiamo cercando di fare il possibile per evitare contagi ed escludere il verificarsi di una situazione che in un assetto comunitario potrebbe rivelarsi drammatica. Da qui il nostro appello alle autorità sanitarie affinché possano essere effettuati tamponi agli utenti ed agli operatori in maniera preventiva per verificare situazioni magari asintomatiche ma da isolare prima che l’emergenza scoppi e diventi incontenibile.
E’ chiaro che le urgenze sono molte ed al primo posto ci sono gli ospedali e tutti quelli che vi operano ma non possiamo non tenere alta l’attenzione sui nostri servizi a salvaguardia della vita dei ragazzi di cui ogni giorno ci prendiamo cura.
Dopo l’apertura straordinaria della Zona a Traffico Limitato dal 26 marzo al 1° aprile adottata per andare incontro alle esigenze di quanti dovevano recarsi all’ ufficio delle Poste centrali di via Gramsci per riscuotere la pensione, gli assegni e le indennità di accompagnamento per gli invalidi civili, da domani 2 aprile tornerà in vigore la precedente disciplina della ZTL.
La nuova ordinanza prevede da domani, giovedì 2 aprile fino al 24 aprile, transito libero nella zona a traffico limitato, dall'accesso di via Don Minzoni, dal lunedì al venerdì dalle 12 alle 15 e dalle 18 alle 20, nei prefestivi e festivi chiusura 0 – 24.
Successivamente per consentire il pagamento delle pensioni dal 27 aprile al 30 la ZTL sarà invece accessibile dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 20.
Con la quarantena che ha fermato il Campionato di Serie A, i giocatori della Menghi Pallavolo Macerata si sono organizzati per continuare a tenersi in forma e farlo insieme, come squadra, anche se a distanza, rispettando le norme di sicurezza dettate dall’emergenza Coronavirus. Con l’aiuto della tecnologia, la squadra ha trovato un nuovo modo per restare unita e in contatto, ritrovando negli allenamenti quotidiani da fare insieme, una componente fondamentale della vita di uno sportivo. “È dal lunedì della passata settimana che abbiamo iniziato ad allenarci così”, racconta Gianluca Paolorosso, preparatore atletico della Menghi Pallavolo Macerata, è lui che segue i giocatori nelle varie sessioni, “Ci incontriamo ogni giorno, nel pomeriggio, tutti collegati in video tramite l’applicazione Zoom Prima consegno ai ragazzi le schede da eseguire, poi durante gli allenamenti controllo i tempi di esecuzione e di recupero. Ogni sessione dura circa quarantacinque minuti”.
Com’è nata l’idea di questa attività? “In accordo con il coach Adriano Di Pinto e considerando le esigenze dei giocatori, che hanno il problema di non avere a casa l’attrezzatura giusta, abbiamo pensato ad un modo alternativo di mantenere i ragazzi in forma. Mancando appunto gli strumenti, sono allenamenti che si concentrano prevalentemente sul corpo libero, ogni seduta è molto intensa comunque, ci siamo prefissati il duplice obiettivo mantenere attivi gli atleti e farli ancora sentire parte di una squadra a tutti gli effetti. Questi appuntamenti li aiutano a non disabituarsi all’allenamento e ci permettono di assicurarci che tutti lavorino; inoltre, restituiscono un po’ di normalità, visto che prima dell’emergenza le sessioni di allenamento scandivano le nostre giornate. Cerchiamo di essere attenti su questi aspetti perché la quarantena rischia di farci impigrire, invece ragioniamo come se fossimo dentro il campionato e ci fa piacere vedere la risposta entusiasta dei ragazzi”.
Ovviamente, vista la situazione nazionale, e non solo, l’eventuale ripresa dei campionati resta un’incognita. “Aspettiamo decisioni da parte della Lega, noi però ci sentiamo sempre una squadra e rispettando le precauzioni indicate dal Governo, ci teniamo in forma. Ovviamente le attività che possiamo compiere da casa sono diverse rispetto agli allenamenti in palestra e soprattutto a quelli con la palla. Anche se i nostri ragazzi sono dei professionisti, non toccano il pallone da diverse settimane e non possono allenare la tecnica, sebbene il coach Di Pinto abbia fornito a tutti i giocatori degli studi specifici che raccolgono i dati sulle prestazioni dei singoli atleti nel corso della stagione, prima del blocco delle attività. Nel caso in cui dovessimo riprendere le partite, di buono c’è che restando attivi, non partiremmo da zero e questo è già tanto. In ogni caso, avremmo comunque bisogno di almeno due settimane di preparazione. Per il momento però siamo concentrati sul superare insieme l’emergenza, sfruttando anche queste piccole iniziative per restare in contatto”.
Lo Sferisterio illuminato di blu. Così Macerata celebrerà domani, 2 aprile, la Giornata mondiale della consapevolezza sull'autismo istituita nel 2007 dall’Assemblea Generale dell’ONU, la ricorrenza che richiama l’attenzione di tutti sui diritti delle persone nello spettro autistico.
“Riteniamo fondamentale promuovere una sensibilità diffusa e una maggiore consapevolezza rispetto a questo tema - interviene l’assessore ai Servizi sociali, Marika Marcolini -. Purtroppo si tratta di un disturbo che può portare all'isolamento tante famiglie che ogni giorno si fanno carico di persone con disabilità. Oggi più che mai riteniamo indispensabile volgere loro lo sguardo. Soprattutto in questo difficile periodo in cui abbiamo imparato che soltanto con il contributo di tutti riusciremo ad essere una comunità realmente attenta ed inclusiva che attraverso piccoli gesti può far sentire meno sole tante persone.”
Secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale per il monitoraggio dei disturbi dello spettro autistico, in Italia 1 bambino su 77 (età 7-9 anni) presenta un disturbo dello spettro autistico con una prevalenza maggiore nei maschi: i maschi sono colpiti 4,4 volte in più rispetto alle femmine.
L’Università di Macerata in questi tempi di emergenza si mette a disposizione delle scuole per condividere e riflettere sulle esperienze in atto. L’Ateneo organizza per domani (2 aprile), alle ore 15, un dibattito con le scuole per l’infanzia, primaria e secondaria di primo grado degli Istituti comprensivi che ospitano abitualmente i tirocinanti di Scienze della formazione. Dirigenti scolastici, insegnanti e docenti universitari si confronteranno sul comune impegno formativo, sulla necessità di far dialogare esperienze educative, proposte didattiche, problematiche, riflessioni e dubbi di chi sta cercando di mantenere e rafforzare la relazione educativa con le classi ai tempi del Covid-19.
“Nella situazione attuale Scuola e Università hanno un compito sociale ed educativo oltre che formativo – commenta il rettore Francesco Adornato -: non solo continuare nella formazione, ma mantenere vive e salde le reti sociali. Le aule sono vuote, ma gli insegnanti di ogni ordine e grado, dall’infanzia all’università, e i dirigenti scolastici sono fortemente coinvolti in un impegno educativo che, in questo momento di particolare complessità, richiede di cambiare le tradizionali modalità di insegnamento. E’ necessario ripensare la didattica, i suoi tempi e i suoi luoghi, la valutazione. Bisogna utilizzare strumenti inediti di comunicazione tra docenti e studenti, scegliere nuove modalità per proporre attività agli studenti, per valutare gli apprendimenti. La Scuola sta dimostrando una straordinaria capacità di resilienza e sta cogliendo anche questa drammatica occasione per farne un’opportunità di apprendimento e di crescita”.
Il webinar, organizzato responsabile scientifico dei tirocini Pier Giuseppe Rossi, dalla direttrice del dipartimento di Scienze della formazione, beni culturali e turismo Lorella Giannandrea, dalla presidente del corso di laurea in Scienze della formazione primaria Anna Ascenzi, può essere seguito in diretta on line sul canale YouTube https://tinyurl.com/v6nn9gz. Interverranno il rettore Francesco Adornato, la direttrice del dipartimento Lorella Giannandrea, la presidente del corso Anna Ascenzi, le tutor del tirocinio e il responsabile scientifico Pier Giuseppe Rossi, dirigenti e insegnanti.
Arriva anche a Macerata il progetto del "tampone a bordo". Si tratta di una pratica che consentirà agli infermieri di effettuare tamponi sui pazienti direttamente all'interno della loro auto, senza la necessità che questi debbano abbandonare l'abitacolo.
A questo scopo i volontari della Protezione Civile di Macerata (già impegnati nella consegna a domicilio di farmaci e generi alimentari), nel pomeriggio odierno, sono stati chiamati ad allestire una tenda all'interno del parcheggio dell'ex manicomio di Macerata, in zona Santa Croce.
I pazienti arriveranno alla tenda con la propria auto in orari prestabiliti e - seguendo le indicazioni del personale sanitario - saranno sottoposti al tampone senza uscire dall'auto, mentre sono in sosta.
Una volta compiuto il tampone, il paziente tornerà nella propria abitazione, in attesa del risultato.
Si inizierà già domani con i pazienti che appartengono a un primo gruppo, di circa 30-40 unità, opportunamente selezionato dall'Ufficio Igiene. Si tratta di coloro i quali, positivi al covid-19, presentano assenza o scarsità di sintomi e hanno necessità di essere sottoposti a due tamponi nell'arco di 24 ore per essere dichiarati guariti. Soltanto in caso di negatività di entrambi i tamponi, potranno terminare l'isolamento.
Quella del "tampone a bordo" è una soluzione che permette di risparmiare tempo nell'effettuazione di test che andrebbero, altrimenti, effettuati presso il domicilio di ogni singolo paziente. Una modalità che consente, inoltre, di diminuire l'utilizzo dei dispositivi di protezione individuale da parte dei sanitari.
L'afflusso dei pazienti sarà costantemente regolato dalle forze dell'ordine, per evitare assembramenti o la presenza di persone non autorizzate.
Non è chiaro per quanto tempo la struttura rimarrà attiva.
Sono arrivati i consueti dati del Gores delle ore 18, riguardanti il numero di decessi registrati nelle Marche a causa del coronavirus nelle ultime 24 ore.
Il dato è in leggera diminuzione rispetto a ieri. Risultano, purtroppo, morte a causa del coronavirus altre 25 persone (ieri erano stati 35), 477 in totale dall'inizio dell'epidemia (322 maschi e 155 femmine). Tra di loro, anche un 58enne di Osimo che non presentava alcuna patologia pregressa
Due i decessi che coinvolgono la provincia di Macerata, entrambi registrati al Covid-Hospital di Camerino: un 72enne di Macerata e un 90enne di Matelica.
Nel 95,2% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 79,3 anni.
Di seguito nel dettaglio i dati del Gores: