Da lunedì 27 gennaio prenderanno il via i lavori di rifacimento del manto stradale in viale Martiri della Libertà, una delle principali vie d’accesso alla città di Macerata, interessata da un importante intervento di riqualificazione.
Per consentire i lavori, il Comando della Polizia locale ha emesso un’ordinanza per disciplinare la circolazione nella zona. Il provvedimento, valido fino al termine dell’intervento, prevede due fasi. Nella prima fase il tratto di strada del viale sarà interessanto dal senso unico di circolazione; divieto di sosta con rimozione coatta, nel tratto interessato dai lavori, con orario 0-24; limite di 30 km/h.
Nella seconda fase dei lavori la circolazione tornerà a doppio senso con divieto di sosta con rimozione coatta, nel tratto interessato dai lavori, con orario 0-24; limite di 30 km/h nel tratto interessato dai lavori; senso vietato, dall’intersezione con viale Carradori/via Oreste Calabresi in direzione di piazza della Vittoria; direzione obbligatoria “a sinistra” per i veicoli in uscita da viale Carradori; direzione obbligatoria “a destra” per i veicoli in uscita da via Oreste Calabresi.
“Nonostante le reiterate istanze provenienti dalle Province interessate la Regione Marche risulta inadempiente nella sottoscrizione della convenzioni con le Province per l’esercizio delle funzioni di Polizia Venatoria e Piscatoria, affidate dalla cosiddetta riforma Delrio appunto alle Regioni e, nelle Marche, delegate alle Province con apposita legge regionale”. Ad affermarlo, in una nota, è Alessandro Moretti del sindacato Cisl Fp di Macerata, che denuncia la situazione.
“La omessa sottoscrizione delle convenzione espone, di fatto, ogni giorno le operatrici ed operatori delle Polizie Provinciali al rischio di mancate coperture previdenziali nel caso infausto di infortunio o malattia, prosegue Moretti. Inoltre la Province non possono ancora provvedere ad adeguare, per mancanza di risorse economiche imputabili invece alla Regione, le uniformi d ordinanza ed i dispositivi di protezione individuale ai sensi del Dlgs 81 / 2008.
È inoltre non più rinviabile la necessità di sostituire le auto di servizio, giunte ormai a un elevatissimo chilometraggio, le cui onerose spese di gestione e manutenzione non sono più sopportabili dalle Province.
Tutto ciò, oltre che ad essere palesemente contrario alle norme derivanti dalle leggi e dai contratti nazionali concernenti la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, di fatto potrebbe a breve porre fine ai servizi istituzionali che le Province oggi svolgono su delega della Regione Marche appunto in materia di protezione della fauna, anche ittica delle acque interne”.
La Cisl Fp invita dunque la Regione Marche alla sottoscrizione con le Province delle relative convenzioni per lo svolgimento del Servizio di Polizia Provinciale. “Urge rafforzare e valorizzare le Province non come astratta difesa di un sistema consolidato, ma per i servizi che devono essere garantiti ai cittadini e la necessità di assicurare agli enti locali la capacità di svolgere a pieno le funzioni che assegnano loro le leggi, nel quadro disegnato dalla Costituzione”, concludono gli esponenti del sindacato.
Rocambolesco incidente nella tarda mattinata in viale Leopardi a Macerata.
Erano circa le 11.00 quando, per cause in corso di accertamento, due veicoli sono entrati in collisione, coinvolgendo poi una terza vettura che era in regolare sosta.
Ad avere la peggio il conducente del volkswagen bianco che è stato estratto dall'abitacolo dai soccorritori dopo che il suo veicolo, a seguito dell'impatto, si è ribaltato sulla strada.
Le sue condizioni non sono apparse gravi ma ne è stato comunquedisposto il trasporto all'ospedale di Macerata per accertamenti
Inevitabili le ripercussioni sul traffico che è stato interrotto per permettere le operazioni di recupero dei veicoli
Incidente a Macerata in via Bramante: quattro auto coinvolte.
Il sinistro si è verificato intorno alle 8 di stamattina lungo la strada che conduce a Piediripa. A scontrarsi, per cause in corso di accertamento, quattro auto. Sul posto sono accorsi immediatamente i mezzi di soccorsi del 118 e dei Vigili del Fuoco.
I sanitari hanno trasportato due feriti all'ospedale di Macerata, le loro condizioni non sono gravi. L'incidente ha creato degli inevitabili disagi dovuti al traffico nella zona. Dopo circa un'ora la situazione è tornata alla normalità.
I rilievi di rito spetteranno alla Polizia Locale.
Il sitting volley arriva a Macerata. Un progetto in cantiere già da diversi mesi, nell’ottica della società, Helvia Recina Volley, di offrire la pallavolo a tutti, quindi un’attività che possa essere svolta da chiunque.
Ecco quindi che il progetto di pallavolo unificata in collaborazione con l’ANFFAS risponde al bisogno di far partecipare insieme persone con e senza disabilità intellettiva; dall’altra parte il sitting risponde alle persone che hanno una disabilità fisica, forme di amputazione degli arti superiori o inferiori, protesi che impediscono il movimento completo degli arti, o persone con sclerosi multipla.
“In Italia il sitting volley è una disciplina riconosciuta e al campionato nazionale possono partecipare squadre con almeno due giocatori disabili – spiega la responsabile dei progetti sociali dell’Helvia Recina Volley, Greta Malavolta – Questo fa sì che questo sport aiuti l’inclusione perché permette di far giocare insieme persone normodotate e persone con una qualche forma di disabilità fisica.”
Due allenamenti svolti finora, il primo il 14 gennaio. Esordiente, nel ruolo di allenatore, Federico Ripani, atleta con una lunga esperienza da giocatore nella nazionale di sitting, già dal 2015 all’Europeo a Warendorf (esordio assoluto per la Nazionale Italiana di sitting volley), a 25 anni, fino ad esperienze più recenti, come l’Europeo 2017 di Porec e le qualificazioni per i mondiali in Corea nel 2018.
“Greta mi ha chiamato l’anno scorso per l’evento Diversamente Uguali come speaker su disabilità e sport – racconta Federico Ripani – Siamo rimasti in contatto anche per un campo estivo che lei ha organizzato. Sia lei che la società mi hanno accolto come una grande famiglia, quindi quando mi ha chiesto di partecipare a questo progetto ho accettato subito con grande entusiasmo.”
Entusiasmo che è filo conduttore di tutta questa attività e che si vede in palestra. “Le ragazze sono molto attive – conferma Ripani – Si divertono e soprattutto fanno molte domande, questo significa interesse. Finora abbiamo fatto solo due allenamenti ma le premesse sono ottime.”
L’obiettivo è duplice: in campo, nel breve-medio termine, quello di partecipare al Campionato Nazionale, reperendo persone con disabilità che siano interessate a giocare. “La squadra che abbiamo a Fermo è arrivata terza due anni fa e quarta nello scorso anno che ha visto anche la partecipazione della squadra femminile – ha dichiarato Federico Ripani – Sia la squadra maschile che quella femminile hanno superato la fase a gironi ed hanno partecipato alla final six di Modena, noi terminando quarti e le ragazze chiudendo al sesto posto. A Fermo si è unita anche Monte San Giusto che ha partecipato al campionato. Speriamo di reclutare anche atleti a Macerata per aumentare la diffusione del sitting nelle Marche.”
L’allenamento è ogni martedì dalle 20 alle 22. Il primo ha coinvolto un gruppo di ragazze ma questo non toglie che in futuro si possano anche organizzare degli allenamenti misti. Le iscrizioni sono aperte, in questi mesi gratuitamente, basta contattare la società.
Società che peraltro partecipa al progetto “Sport di Tutti”, che prevede la possibilità per persone con disagio economico o sociale dagli 8 ai 15 anni, di praticare la pallavolo gratuitamente.
Sabato 25 gennaio anche a Macerata si festeggia il Capodanno Cinese organizzato per il settimo anno consecutivo dall'Istituto Confucio dell’Università di Macerata con il sostegno del Comune. L'anno del Maiale cede il passo a quello del Topo, che, secondo le previsioni, sarà un anno ricco di opportunità.
“Ci riserviamo di allestire – spiega il direttore dell’Istituto Confucio Giorgio Trentin - un evento veramente speciale per il Capodanno del 2021, con Villa Lauri inaugurata. Per questo motivo, visto anche il concomitante cambio del direttore cinese, non potendo riproporre uno spettacolo importante come quello dello scorso anno allo Sferisterio, quest’anno abbiamo deciso di festeggiare in modo un po’ più sobrio. Non mancheranno, comunque, i momenti distintivi del nostro capodanno, a cui sono tutti invitati a partecipare”.
L’appuntamento è per le 16:30 in piazza della Libertà, da dove partirà il corteo di draghi, leoni e tamburi, che farà tappa per esibirsi prima in piazza XXX Aprile e poi all’emiciclo Torri raggiungendo, infine, l’Orto dei Pensatori. Qui dalle 17:30 si terranno gli spettacoli di danza, canto e arti marziali. Ci saranno anche stand di calligrafia, truccabimbi e degustazione di tè, ravioli cinesi e involtini primavera. Per l’occasione sono stati coinvolti anche alcuni locali del centro storico, che prepareranno aperitivi a tema.
Venerdì 24 gennaio alle 21, anteprima musicale con il concerto del pluripremiato Trio Kanon nella meravigliosa Sala dell’Eneide a Palazzo Buonaccorsi per la stagione di “Appassionata”. Diego Maccagnola al pianoforte, Lena Yokoyama al violino e Alessandro Copia al violoncello proporranno brani di musica classica occidentale e musica da camera contemporanea cinese.
Scontro tra auto e furgoncino in via Urbino: 77enne trasportato a Torrette.
L’incidente si è verificato, intorno alle 12, in via Urbino a Macerata.
Per cause al vaglio della Polizia Locale, un furgoncino e un’auto opel Zafira si sono scontrate fra loro.
Nell’impatto il furgone, con a bordo due persone, è finito in bilico sul fianco nel cortile di un palazzo.
Sul posto sono giunti immediatamente i mezzi di soccorso del 118 e dei Vigili del Fuoco.
Il passeggero del furgone è riuscito ad uscire dall’abitacolo da solo, mentre il guidatore - un 77enne - è stato estratto dalle lamiere dai pompieri. Valutate le sue condizioni dal personale sanitario, è stato richiesto l’intervento dell’eliambulanza. Il 77enne è stato trasferito all’ospedale di Torrette, non sarebbe comunque in pericolo di vita.
Spetterà alla Polizia Locale ricostruire l'esatta dinamica del sinistro.
Sono state 600 le patenti ritirate nel corso dell'intero anno 2019 durante i controlli del sabato sera operati dalla Polizia Stradale nella provincia di Macerata. Si tratta di un numero record, che mette in luce una netta crescita rispetto ai due anni precedenti quando le patenti ritirate furono rispettivamente 421 (2018) e 436 (2019).
In crescita anche le violazioni riscontrate per guida in stato di ebbrezza: nel 2019 sono state 500, mentre negli anni precedenti il dato si è attestato sotto quota 350. Nei guai anche gli automobilisti che si scambiavano via social (Telegram e Viber) informazioni su come eludere i controlli: sono stati denunciati per intralcio alle forze di polizia.
"Un lavoro giganteso - ha sottolineato il Comandante della Sezione Polizia Stradale di Macerata Tommaso Vecchio -, riflesso anche nei numeri. Sono state 2150 le pattuglie di vigilanza stradale impiegate; 40mila i veicoli controllati; 46mila le persone identificate".
"Dagli anni '90 si riscontrano flussi sempre maggiori di persone che convergono a Civitanova il sabato sera - prosegue il Comandante Tommaso Vecchio - per vivere la movida della costa, con presenze dall'Abruzzo, dall'Emilia Romagna e ovviamente dall'Umbria. Lavorare di notte per un operatore è complicatissimo, in quanto si ravvisano anche altre fattispecie delittuose, tutte connesse ad un'unica matrice: il consumo di droghe. Abbiamo avuto un totale di 15 casi tra fughe all'alt, resistenze a pubblici ufficiali e anche procurate lesioni agli uomini della Polizia Stradale. I responsabili sono stati tutti individuati e assicurati alla giustizia: bisogna far sentire forte la presenza dello lo Stato e evidenziare come questo risponda coi fatti".
"Abbiamo salvato la vita a tanti ragazzi - ha ribadito il questore Antonio Pignataro -. I genitori sono arrivati al punto di essere preoccupati ogniqualvolta i figli escono la sera per andare a divertirsi nei locali della movida. Si è scambiato il giorno con la notte e questo è pericoloso, perché incrementa i rischi rispetto a quando si andava in discoteca alle 16:30 del pomeriggio".
Nel corso dei servizi connessi alle "Stragi del Sabato Sera" un ruolo cruciale è stato quello rivestito dal medico della Polizia di Stato della Questura di Macerata Fabio Frascarelli: "I risultati degli accertamenti svolti sui campioni di saliva degli automobilisti hanno evidenziato numerosi i casi di positività alla cocaina e di poliassunzione (cocaina + THC). In questo senso voglio avvertire i più giovani: per anni si è creduto che fosse possibile soltanto ravvisare la positività al consumo di alcol, ma non è così. Ad essere controllata è anche la positività al consumo di sostanze stupefacenti. Stiamo portando avanti iniziative sulla formazione dei più giovani su questi temi negli istituti scolastici, nelle famiglie e nelle autoscuole per evidenziare tutti i rischi connessi all'assunzione di queste sostanze".
"Voglio esprimere la mia profonda gratitudine per gli uomini della Polizia di Stato - ha affermato il Prefetto Iolanda Rolli -, che sacrificano numerosi fine settimana con le loro famiglie per rendere le nostre strade più sicure. Riporto le parole che furono dette a mia madre dal suo insegnante di scuola guida: 'L'auto è un'arma'. È proprio così, e tutti noi dobbiamo averne coscienza".
L’anziana madre era venuta a mancare all’inizio del 2013, ma la figlia ha continuato a percepire le sue pensioni per oltre cinque anni. La donna è stata denunciata ed a suo carico è scattato il sequestro fino a concorrenza delle somme illecitamente percepite (oltre 107mila euro).
È quanto emerso a seguito di un’articolata attività investigativa condotta dai Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Macerata e coordinata dal Sostituto Procuratore della Repubblica, Dott. Vincenzo Carusi. La donna, di mezza età e residente in un Comune dell’entroterra maceratese, ha continuato a percepire mensilmente dall’INPS le somme erogate per tre distinti trattamenti pensionistici, cui l’anziana madre aveva diritto (di vecchiaia, di reversibilità e di accompagnamento per invalidi civili).
Le indagini, hanno permesso di accertare che l’atto di morte dell’anziana donna ottantatreenne era stato regolarmente e tempestivamente trascritto nei registri anagrafici del Comune, ma la relativa comunicazione era giunta al Ministero dell’Interno solamente nel mese di settembre 2018. In questo lunghissimo periodo, la donna si è ben guardata dal segnalare all’I.N.P.S. l’inconveniente ed ha continuato ad incassare le pensioni, accreditate sul conto corrente cointestato con la mamma, rendendosi, pertanto, responsabile del reato di indebita percezione di erogazioni pubbliche a danno dello Stato.
Per i fatti accertati, il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Macerata ha emesso, su richiesta del Pubblico Ministero, un decreto di sequestro preventivo, anche nella forma per equivalente, dell'importo complessivo di oltre 107.000 euro.
L’esecuzione del provvedimento cautelare è stata affidata agli uomini delle Fiamme Gialle maceratesi che hanno svolto le indagini, i quali, non rinvenendo alcuna disponibilità sui conti dell’indagata, hanno sottoposto a sequestro due unità immobiliari intestate alla donna.
L’operazione, conferma la costante attenzione rivolta dalla Guardia di Finanza a tutela del bilancio dello Stato. Il contrasto alle frodi nel settore della previdenza, in particolare, mira a garantire l’effettivo sostegno alle fasce più deboli della popolazione, evitando il dispendio di risorse a beneficio di soggetti non aventi diritto.
La Rassegna artistica e culturale “Lo Scrigno della Memoria”, alla sua prima edizione e nata dalla collaborazione dell’Università di Macerata con altre realtà associative culturali del territorio marchigiano (l’Associazione Controvento-APS e la Rivista “Nuova Ciminiera”), intende unire sotto il segno della Memoria, da cui il nome dell’iniziativa, tre eventi culturali e artistici relazionati in particolare a due importanti ricorrenze commemorative, il Giorno della Memoria (GdM) e il Giorno del Ricordo (GdR), tra le cui date è organizzata anche una Giornata del Patrimonio Artistico e Culturale Ebraico (GdPACE).L’iniziativa si colloca nello stesso filone di ricerca e di formazione animato, sin dal 2012, dalla Rete Universitaria per il Giorno della Memoria con l’organizzazione di corsi e seminari istituiti nelle Università italiane aderenti al progetto della Rete. L’Università di Macerata, sotto la responsabilità scientifica e organizzativa della prof.ssa Clara Ferranti, si è resa promotrice di dette iniziative dal 2013, realizzando sino al gennaio 2019 ‒ tra corsi, seminari, celebrazioni del Giorno della Memoria, presentazione di volumi e mostre ‒ tredici eventi che hanno avuto il sostegno e il patrocinio oneroso di enti regionali (Giunta Regionale e Assemblea Legislativa delle Marche), nonché quello di enti come l’UCEI, l’Ambasciata d’Israele e la Comunità Ebraica di Ancona.La finalità rimane quella di trasmettere al mondo della scuola e dell’università la conoscenza del più efferato crimine contro l’umanità del XX secolo, commesso dal nazifascismo, e di offrire gli strumenti didattici adeguati all’insegnamento della Shoah, puntando fra l’altro sulla loro diversificazione in base all’età degli allievi.
A questa finalità si aggiunge ora, grazie all’idea della Rassegna artistica e culturale, quella di dare rilievo, con lo stesso spirito di trasmissione e di formazione, sia alla tragica storia del massacro delle Foibe e dell’esodo giuliano-dalmata, per mano dei partigiani jugoslavi di Tito, sia all’Holodomor, l’altro grande sterminio che ha funestato la storia europea del XX secolo a partire dal disegno criminale di Stalin della “dekulakizzazione” dei contadini ucraini.
Pur trattandosi di eventi storici diversi, essi sono legati dal filo rosso della violenza e della malvagità estreme di cui l’essere umano può essere capace e da cui occorre difendere le generazioni presenti e future con la conoscenza di tali vicende, anche in un’ottica comparativa, e del fenomeno totalitario in tutte le sue possibili forme, manifeste e celate, passate e in atto. Se infatti i totalitarismi nazifascista e comunista del XX secolo appartengono alla storia, la minaccia di anche nuove configurazioni totalitarie è sempre presente e per poterle annientare è necessario innanzitutto saperle riconoscere.
Tra le due giornate commemorative si intende dare risalto, con una giornata a questo dedicata, alla ricchezza del patrimonio artistico e culturale ebraico, nella convinzione che l’approfondimento e la riflessione sull’evento più disumano legato alla storia del popolo ebraico non esaurisce la conoscenza del mondo ebraico e anzi rischia di “ghettizzarlo” culturalmente, identificando erroneamente la storia contemporanea degli ebrei solamente con la storia della Shoah.L’obiettivo della Rassegna è dunque quello di diffondere e di promuovere negli atenei, nelle scuole e nei cittadini sia le “buone pratiche” nella lotta contro ogni forma di razzismo, xenofobia e antisemitismo, sia la conoscenza di culture diverse tra loro, in vista della costruzione nelle generazioni più giovani di un sentimento di cittadinanza europea condivisa e di una cultura volta al pluralismo, alla responsabilità e alla tutela dei diritti umani e civili.
Giacomo Papi e il suo “Censimento dei radical chic” inaugurano il festival “I giorni della merla”.
Con la presentazione del nuovo romanzo di Giacomo Papi “Il censimento dei radical chic” venerdì 24 gennaio, alle 17.30, al Teatro della Filarmonica si alza il sipario sulla quinta edizione de “I giorni della merla” , il festival dedicato ai libri che scaldano l’inverno e alle grandi storie del freddo, pendant invernale di Macerata Racconta che vede il patrocinio dell’assessorato alla Cultura del Comune di Macerata.
Ospite del primo dei tre originali e suggestivi appuntamenti curati da Lucia Tancredi e Loredana Lipperini, “I Castelli assediati”, sarà con l’editor e docente di scrittura Giacomo Papi che presenterà la sua ultima fatica letteraria, un feroce, esilarante romanzo-pamphlet che non risparmia niente e nessuno, se non l’intelligenza di chi legge, e che con un crescendo paradossale e grottesco costringe a vedere il nostro presente pronto a scoppiare.
In un’Italia ribaltata eppure estremamente familiare, le complicazioni del pensiero e della parola sono diventate segno di corruzione e malafede, un trucco delle élite per ingannare il popolo, il quale, in mancanza di qualcosa in cui sperare, si dà a scoppi di rabbia e applausi liberatori, insulti via web e bastonate, in un’ininterrotta caccia alle streghe: i clandestini per cominciare, poi i rom, quindi i raccomandati e gli omosessuali. Adesso tocca agli intellettuali. Il primo a cadere, linciato sul pianerottolo di casa, è il professor Prospero, colpevole di aver citato Spinoza in un talk show, peraltro subito rimbrottato dal conduttore: “Questo è uno show per famiglie, e chi di giorno si spacca la schiena ha il diritto di rilassarsi e di non sentirsi inferiore”.
Cogliendo l’occasione dell’omicidio dell’accademico, il ministro degli Interni istituisce il Registro Nazionale degli Intellettuali e dei Radical Chic per censire coloro che «si ostinano a credersi più intelligenti degli altri». La scusa è proteggerli, ma molti non ci cascano e, per non essere schedati, si affrettano a svuotare le librerie e far sparire dagli armadi i prediletti maglioni di cachemire…
I prossimi due incontri de I giorni della merla, quest’anno dedicato al tema “Castello d’inverno” sono in programma sabato 25 gennaio con Stefania Auci e “I leoni di Sicilia” e domenica 26 gennaio con Marcello Fois e il suo ultimo romanzo “Pietro e Paolo”.
I tre appuntamenti saranno impreziositi dalla partecipazione della pianista e direttrice d'orchestra Cinzia Pennesi, che interverrà con sue composizioni originali. La affiancheranno come voci narranti: Lucia De Luca, Laura Silvetti, Claudio Porzi, Giuseppe Riccardo Festa.
Info: www.igiornidellamerla.it , www.comune.macerata.it o sulla pagine facebook di Macerata Racconta e Comune di Macerata.
L'associazione musicale "Appassionata" e l'Istituto Confucio dell’Unimc insieme per la vigilia del capodanno cinese cui è dedicato il concerto del Trio Kanon che si terrà venerdì 24 gennaio, alle ore 21, nella sala dell'Eneide di Palazzo Buonaccorsi a Macerata, grazie alla collaborazione del Comune di Macerata e di Macerata Musei.
Del tutto speciale è anche il programma della serata che prevede l'esecuzione di brani di musica classica occidentale e musica da camera contemporanea cinese ed è suddiviso in due momenti distinti, ciascuno dei quali contempla e celebra entrambe queste anime.
A interpretare la felice sintesi fra i due linguaggi della tradizione musicale europea e di quella orientale è Il Trio Kanon, composto da Diego Maccagnola al pianoforte, Lena Yokoyama al violino e Alessandro Copia al violoncello. Una formazione giovane e già pluripremiata il cui nome è anche l’unione di due parole giapponesi, “Ka” fiore, e “On” musica, quindi letteralmente “musica fiorente".
Il Trio comincerà suonando Tibetan Tunes di Chen Yi, prima donna a ottenere il diploma di composizione al Conservatorio di Pechino, vincitrice del premio Pulitzer per la musica e profonda conoscitrice delle tradizioni folcloriche cinesi. Alle Campane tibetane segue il Trio in mi minore op.40 n.4, Dumky, di Antonín Dvořák che nutriva un interesse peculiare per i canti e le danze popolari della sua terra e che nella composizione infuse l’alternanza di umori tipici dell’anima di quel popolo, cioè gioia, frenesia, nostalgia ed elegia sempre innestate su un fondo di malinconia. Anche per Bright Sheng, autore dei Quattro Movimenti per piano trio in programma, l’interazione tra culture musicali orientali e occidentali è alla base della creazione di un mondo poetico ricco di fascino.
La serata si concluderà con un'opera di delicatezza ed eleganza superlative, il Trio in la minore M.67 di Maurice Ravel. Scritta nell'estate del 1914, in quei mesi di calma apparente che precedettero lo scoppio della guerra, si tratta di una composizione in cui il folclore musicale riveste una parte significativa, resa in note attraverso un raffinatissimo processo di distillazione.
Dunque, quella di venerdì prossimo è una serata evento che testimonia fin dalla trama musicale la sinergia fra l'associazione musicale Appassionata e l'Istituto Confucio dell'Università di Macerata in una collaborazione che si consolida e si rinnova anche nel 2020. A sugello c'è la magia ispirata dalla bravura del Trio Kanon, nato nel 2012 dall'amicizia di tre musicisti che hanno deciso di condividere la loro passione per la musica da camera nel proprio percorso di studi e professionale.
Vincitore del Primo Premio, il Premio del Pubblico e Premio Speciale “Cerutti–Bresso” nella International Chamber Music Competition di Pinerolo e Torino Città Metropolitana 2018, il Secondo Premio, con Primo non assegnato, nella OnStage International Chamber Music Competition 2017, il Primo Premio e il Premio del Pubblico nella Rospigliosi Chamber Music Competition nel 2015, nello stesso anno si è aggiudicato anche il Chamber Musica Award come miglior ensemble presso l'Internationale Sommer Akademie Prag-Wien-Budapest. I musicisti del Trio Kanon si sono esibiti in formazione in prestigiose sale da musica in Italia, fra le quali il Teatro La Fenice di Venezia, e all'estero, in Inghilterra, Croazia, Austria, Norvegia, Stati Uniti. Molto apprezzate da pubblico e critica le tournée in Cina e Giappone.
La stagione 2019-2020 dei Concerti di Appassionata è organizzata dall’Assessorato alla cultura del Comune di Macerata insieme all'Associazione Musicale Appassionata, con il sostegno di MiBACT, Regione Marche, Società Civile dello Sferisterio-Eredi dei Cento Consorti, APM, Fondazione Cassa di Risparmio di Macerata, Università degli studi di Macerata, Istituto Confucio, ANMIG. In collaborazione con Marche Concerti, Consorzio Marche Spettacolo e Accademia di Belle Arti di Macerata. Valli Pianoforti è partner tecnico.
L’Atletica AVIS Macerata, dopo un intenso periodo di lavoro per preparare la presente stagione agonistica che prevede importantissimi obiettivi, ha avuto, già nelle prime uscite stagionali, riscontri molto positivi in linea con le più rosee aspettative.
Nell’attività indoor le prime manifestazioni nazionali in programma in Ancona, hanno infatti dato la misura del valore e della consistenza delle squadre assolute, sia maschile che femminile avisine, in campo in questo 2020.
In attesa del rientro in sede di Elisabetta e Eleonora Vandi in raduno in Portogallo con la squadra della nazionale assoluta, le ragazze dell’AVIS si sono mosse molto bene già in questi primi appuntamenti.
E’ il settore velocità che si è messo in luce con un grande esordio della neo-avisina Greta Rastelli che nelle batterie dei 60 piani ha ottenuto un probante 7”60, pass per i campionati italiani assoluti con un ottimo 7”65 in finale, a pari tempo con l’esperta Annalisa Spadotto Scott della Bracco Milano, bronzo ai tricolori assoluti 2019 di Bressanone nei 100 piani, accreditata di 11”74.
La ragazza biancorossa proveniente dalla T.A.M. di Porto San Giorgio è ora allenata da Giorgio Berdini a Fermo e lo scorso anno ad Agropoli, in occasione dei campionati italiani allieve è stata argento nei 100 piani con il tempo di 11”91 ad un soffio dalla vittoria.
In crescita la giovanissima Sofia Stollavagli del vivaio maceratese, in finale anche lei con un personale di 7”80.
Brava anche Chiara Menotti, allieva all’esordio nella categoria, proveniente dalla Polisportiva Montecassiano e allenata da Jacopo Palmieri, che ha ottenuto in successione 1’00”62 nei 400 e 26”42 nei 200.
Va forte anche Lorenzo Angelini che nei 200 si è portato a 21”82, vincendo la prima gara della stagione. Negli 800 metri Ndiaga Dieng ha migliorato il record italiano indoor FISDIR con il tempo di 1’56”66 e ha corso i 1500 in 4’03”27 in una stagione che potrebbe aprire orizzonti importanti.
Nella stessa distanza in crescita Federico Vitali che ha messo in carniere un crono di 2’01”25 sfiorando il pass per gli italiani allievi indoor, ma conquistando il minimo di partecipazione per Rieti 2020 a luglio.
Nei 60 ostacoli lo junior Sebastiano Compagnucci si migliora nei 60 ostacoli prima in 8”67 e poi in finale con 8”52 con il terzo posto guadagnando l’accesso alla rassegna tricolore junior. Brava Margherita Forconi che nei 1.500 allieve ha ottenuto 4’59”98, record personale.
Sempre nel mezzofondo interessante la vittoria nei 3000 di Ilaria Sabbatini che si è aggiudicata la prova con il tempo di 10’04”45 dimostrando di essere in ottime condizioni di forma in vista dei prossimi campionati italiani indoor. L’atleta, però, è attesa anche dall’imminente stagione di corsa campestre, dove esordirà la prossima domenica in Ancona.
Nei salti da segnalare fra i cadetti Riccardo Ricci nell’alto già salito a m. 1.82 a due cm. dal record regionale ma con il pass per Forli 2020. Nell’asta bravi Mattia Perugini che si è portato a m. 4,30 e Marina Mozzoni a 3,20: entrambi saranno presenti ai campionati Italiani rispettivamente promesse e junior in programma ad Ancona l’ 8-9 febbraio.
Bravissime anche le due marciatrici che hanno esordito nei 3 km. indoor con Elisa Marini, primo anno di categoria fra le cadette, che ha cancellato il record regionale di Ludovica Ruzzetta che risaliva al 2016, vincendo la gara e ottenendo un interessantissimo 15’23”16. Ottima anche la prova di Francesca Cinella prima delle allieve che ha realizzato il personal best sulla distanza con 15’25”30, di buon auspicio in vista della prima prova nazionale su strada in programma domenica prossima a Grosseto sui 10 km.
In progresso anche il giavellottista Alessio Floridi, categoria promesse, impegnato a Ostia nel trofeo invernale dei lanci che si è portato a m. 58,78 migliorandosi di quasi due metri. Primo obiettivo di squadra della stagione sarà per le ragazze la Finale “Argento” in programma a Palermo, mentre i maschi dovranno riconquistare la promozione in serie A “Bronzo”.
(Foto di Maurizio Iesari)
Parafrasando Livio... mentre a Roma e a Milano si discute, Macerata viene espugnata. Se i maceratesi non fossero in larga parte stufi del PD e della sinistra che ha ridotto la città capoluogo ad un borghetto di collina, potremmo archiviare questa fase pre-elettorale ad una delle tante vissute da venti anni a questa parte, laddove sempre i soliti “noti” rappresentanti del centrodestra, con i dovuti e utili cambi di casacca, hanno sempre giocato a perdere. Più vicino di tutti ci andò l’allora consigliere regionale uscente Pistarelli (prima PdL e Forza Italia, ora con la Meloni) che, mancandogli un quid in quel di Sforzacosta, ha visto vincere il rottamatore ante litteram Romano Carancini.
Proviamo a fare chiarezza sulla situazione di Macerata ed in regione. Il centro destra dei soliti “noti”, che ha di fatto individuato in Mosca il proprio regista, potrà rivelarci delle belle - si fa per dire - sorprese. Proviamo a ragionare, attività ad oggi molto rara.
Lo stallo maceratese e marchigiano dipende dall’esito addirittura di altre elezioni: le regionali in Emilia Romagna di domenica prossima, giorno in cui Salvini saprà se potrà contare una Regione in più nel suo pallottoliere nazionale determinando la crisi di governo che - con tutta probabilità - porterebbe al voto politico con quello delle regionali.
Nel caso di sconfitta (ad oggi i sondaggi sono in bilico, ma la vittoria della Lega è considerata tutt’altro che scontata) la crisi di governo non ci sarebbe e la Lega, primo partito d’Italia, non avrebbe la possibilità di governare su cinque Regioni. Non una cifra a caso, ma il numero previsto dalla Costituzione per chiedere referendum costituzionali e comunque un numero di Regioni idoneo a poter determinare le scelte del Governo nazionale.
In questo secondo caso, Salvini potrebbe imporre nelle Marche il proprio candidato a discapito del candidato Acquaroli che tornerebbe a fare il deputato a tempo pieno. Il Leader della Lega avrebbe a disposizione molte persone: è noto infatti che, oltre ai tanti politici di carriera entrati in Lega in tempi sospetti per avere almeno per qualche giorno o settimana il fregio di candidato a qualcosa nelle prossime elezioni, il più vicino a Salvini, cosi’ come riferisce Mattei ai soliti “noti”, in questo momento sembra il Sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica, che riceve sue telefonate di sostegno durante una conviviale presso la residenza di Paolo Mattei a cui hanno partecipato, tra gli altri, il Presidente della Provincia Pettinari.
Sempre provando a ragionare, forse l’opzione Ciarapica in regione potrebbe rappresentare il giusto compresso tra la necessità di non fare uno sgarbo agli alleati di FdI e tentare di mettere un proprio uomo a Palazzo Raffaelo vicino peraltro all’imprenditoria locale, che apparentemente non è mai stata riscaldata dall’idea di avere come Presidente regionale l’ex-Sindaco di Potenza Picena.
Certo, sarebbe stato preferibile vedere il sindaco di Civitanova Marche gareggiare per consigliere Regionale, a questo punto, per vedere davvero quanti voti avrebbe portato a casa, visto che proprio lui si e’ vantato con Salvini di essere stato il piu’ votato alle scorse elezioni provinciali di ottobre 2018, pur sapendo che questa non e’ la verità; infatti e’ stata proprio la Pantana ad arrivare prima in questa competizione provinciale e ad avere il piu’ alto numero di amministratori che da tutte le parti della provincia di Macerata sono andati a votarla, con ben 35 voti totali, poi Paolo Renna ed Antognozzi con 29 voti totali.
Il Sindaco Ciarapica ha potuto avere solo ben 22 voti totali in provincia di Macerata, superato quindi da tanti altri. Allora, per ritornare al ragionamento politico: cosa c’entra Macerata e la regia di Mosca? Nell’ottica legittima delle divisioni delle candidature tra alleati, se ad aspirare a Palazzo Raffaelo rimarrà l’On. Acquaroli, il candidato a Macerata sarà espresso dalla Lega. Se invece alla corsa per il posto di Governatore sarà indicato un uomo della Lega o comunque ad essa vicino, il candidato potrebbe essere di un altro partito magari di Fratelli d’Italia che, data la contropartita, potrebbe accettare lo scambio.
Con tanti saluti a tutti quei militanti che da anni vorrebbero la destra al governo di questa Regione. Ed eccoci finalmente a Macerata che attendendo le elezioni regionali di domenica rischia di essere espugnata ed avere riconfermata un’amministrazione di sinistra. Un esito che il regista Mosca eviterà ad ogni costo, avendo già in mente una strategia di cui possiamo ipotizzare le caratteristiche principali anche buttando uno sguardo a quanto ha fatto nelle precedenti tornate elettorali.
Il primo dato evidente è l’incapacità, oramai patologica, dei partiti di centro destra di individuare in tempo utile un candidato che possa avere a disposizione del tempo per fare seriamente campagna elettorale. Tutti sistematicamente vengono bruciati: ne sanno qualcosa i nomi fatti o sussurrati sino ad oggi. La prima indicazione dalla regia dunque sembra quella di sfruttare questo periodo di tempo per eliminare o bruciare politicamente ogni possibile candidato ed arrivare alla decisione sul candidato sindaco a Macerata senza alcun candidato.
In questa situazione, come individuare velocemente il candidato a Sindaco? L’unica opzione potrebbe essere quella che il regista Mosca, sentendosi costretto e spinto dagli eventi da lui organizzati, salga sul palco alla fine con la sua candidatura a Sindaco di Macerata, con la benedizione dei partiti FdI, Lega e Forza Italia e quella del candidato alla presidenza della regione, probabilmente Ciarapica. Con ciò riproponendo lo schema pressoché inverso a quanto accaduto in Regione.
La candidatura di Mosca acquieterebbe gli animi di una parte del centro destra. Il partito di Acquaroli a livello locale, vicinissimo al regista Mosca, non ha mai manifestato ufficialmente la propria contrarietà ad una via d’uscita di questo tipo, la Lega otterrebbe la candidatura alla presidenza della Regione evitando l’imbarazzo di non riuscire ad esprime candidati alle amministrative locali. Questa strategia certamente aprirebbe dei fronti dagli esiti scontati.
Proviamo ad ipotizzarne qualcuno,come direbbe Jep Gambardella, in ordine sparso: la prima conseguenza di questa scelta è comprendere il posizionamento dell’UDC, che da una parte si dichiara con l’On. Acquaroli ma poi Pettinari, il maggiore esponente locale, parteggia per la candidatura di Ciarapica che a Macerata dovrebbe dividere i propri voti tra gli altri con, in particolare, il Nuovo CDU di Mattia Orioli. Come si comporterebbe il partito a Macerata se il candidato a Palazzo Raffaello non sarà Acquaroli? Se Pettinari appoggiasse il candidato Sindaco Mosca i voti di quell’area politica sarebbero gestiti da Pettinari con buona pace della Nuova CDU che sarebbe messa in difficoltà.
Ci sarebbe poi il dossier Pantana, che ha annunciato il suo impegno a supporto del candidato Sindaco espresso dalla Lega. Pare difficile per la Pantana poter appoggiare un candidato Sindaco come Mosca che proprio cinque anni fa, dopo aver appoggiato il Sindaco di centro sinistra Meschini con 62 preferenze, che non arrivò al ballottaggio quindi secondo dopo la consigliera ex-Forza Italia con una differenza di quasi mille voti, da lei e non si alleo’ al ballottaggio con la Pantana per la sfida contro Carancini. Non dimentichiamo che il primo voto del gruppo Mosca in consiglio comunale sul programma di Carancini fu di astensione e non contrario. A questo punto la strategia ci sembra almeno non lucida, anzi una strategia poggiata tutta sull’attrattiva del leader nazionale Salvini.
Vi è invece la necessità, per il centro-destra, di tranciare completamente con il passato dei “soliti noti” proponendo un progetto capace di portare a conclusione l’esperienza amministrativa ventennale della sinistra permettendo a Macerata di ricominciare ed anche di supportare lealmente la candidatura di Acquaroli a Governatore della Regione. Vi è la necessità per Macerata di ricorrere a forze che possano mettersi al servizio dei maceratesi abbandonando dinamiche attendiste tipiche di un vecchio modo di fare politica perché dall’altra parte, quella del centrosinistra, la campagna elettorale è già iniziato da tempo.
Dopo tre anni e mezzo Gianluca Pesarini lascia il suo incarico da presidente di Confindustria Macerata.
Tempo dunque di bilanci sulla situazione del comparto industriale della provincia e di obiettivi per il futuro.
“Non possiamo essere meteore, Confindustria deve dare l’esempio, esordisce Pesarini nella conferenza stampa che si è tenuta stamani presso la sede di Macerata, alla presenza del direttore Gianni Niccolò. Noi dobbiamo determinare le regole del gioco attraverso la coerenza e la cultura d’impresa”.
L’ormai presidente uscente Pesarini ha fatto un’attenta analisi della situazione in cui versa il comparto industriale Maceratese concludendo poi con un bilancio della sua presidenza.
“I vari settori industriali del territorio vivono ancora un periodo di crisi , ma è proprio in questi momenti che ognuno deve assumersi le proprie responsabilità e fare la sua parte. Occorre un percorso funzionale condiviso tra i vari enti, un dialogo che porti a un processo di evoluzione territoriale – spiega Pesarini – .
Come si sa, i giovani sono il futuro del nostro Paese e del tessuto produttivo, ma per farli tornare nel nostro territorio dopo un percorso formativo fatto anche all’estero, occorre trovare qualcosa che li possa attrarre”.
Il presidente si è soffermato molto sul discorso legato al sistema formativo italiano. “Spesso i giovani non coltivano i propri sogni, ma seguono un percorso stabilito dai genitori” . “Noi abbiamo il compito di valorizzare i più meritevoli, affinché poi possano essere un valore aggiunto nelle nostre imprese, in modo che non debbano sentirsi obbligati a cercare fortuna altrove”. Sul rapporto tra i giovani e le imprese si è espresso anche il direttore di Confindustria Macerata Gianni Niccolò: “il nostro territorio deve essere attrattivo per il giovane volenteroso, e può esserlo solo attraverso un gioco di squadra, e l’aspetto formativo gioca un ruolo fondamentale in tutto questo. La cultura occupa un ruolo preminente”.
Altro tema affrontato nella conferenza è stato quello relativo allo sviluppo.
“Occorre ottimizzare le infrastrutture che abbiamo , e possiamo farlo solo attraverso gli investimenti”. Noi come Confindustria facciamo la nostra parte - ha spiegato Pesarini – ma è necessaria altresì la collaborazione di tutti, in primis degli organi politici”.
Infine un’analisi sulle problematiche legate al terremoto sul nostro territorio e di conseguenza sull’intero comparto economico regionale.
“Il processo di sburocratizzazione delle pratiche è fondamentale” , ha spiegato Pesarini , la ricostruzione procede con grandi ritardi principalmente per questo. Una possibile soluzione può essere quella di accelerare i pagamenti per le imprese di ricostruzione post-sisma e in questo le banche giocano un ruolo fondamentale, non tutte sono state collaborative in merito”.
L’area interna del Maceratese – ha spiegato infine Niccolò – è a forte rischio regressione , oltre alle abitazioni occorrerebbe ricostruire tutto il tessuto sociale e industriale che è andato perduto”, affinché chi è stato costretto ad abbandonare il proprio paese e la propria casa sia poi incentivato a ritornare”.
“Per fare questo occorre coraggio – gli ha fatto eco Pesarini - rimboccarsi le maniche e ciascun ente fare la propria parte”.
Infine un bilancio sulla sua presidenza che sta giungendo al termine: "L'esperienza in Confindustria mi ha arricchito e rafforzato nelle conoscenze e negli incontri avuti in questi anni, rifarei tutto daccapo". Infine uno sguardo proiettato verso il futuro, forse in politica?
“A me piace mettermi in gioco, quindi sono pronto a nuove sfide per sostenere concretamente il mio territorio. Qualunque cosa farò posso solo dire che il mio impegno sarà totale".
Il Volley Macerata lotta alla pari per tre set con la capolista Caldarola Volley ma, purtroppo, non riesce a smuovere la propria classifica; un match giocato con determinazione e caparbietà dai biancorossi che hanno perso sul filo di lana il primo ed il terzo parziale, dominato il secondo subendo però il gioco della formazione caldarolese nel quarto con i ragazzi di Paoletti che sono riusciti, grazie alla loro esperienza, a portare a casa l’intera posta in palio.IL MATCH - Coach Matteo Cacchiarelli schiera in avvio Marincioni in cabina di regia opposto ad Aguzzi, Gigli e Ciccioli schiacciatori ricevitori, Singh e Bussolotto centrali, Plesca nel ruolo di libero; risponde coach Paoletti con Cesaretti al palleggio opposto a Borroni, Sabbatucci e Sparapani in banda, Tomasselli e Benedetti al centro, Tarquini libero.Macerata è brava a partire con il piglio giusto e Gigli porta in vantaggio i suoi 6-4; l’ace di Ciccioli vale l’11-8 con l’attacco di Aguzzi da seconda linea che regala il +4 alla formazione biancorossa (15-11); la capolista inizia a carburare e recupera il gap pareggiando a quota 17 ed il pallonetto di seconda di Cesaretti fa passare avanti per la prima volta gli ospiti 17-18. Il neo entrato Gentili tiene a -1 Macerata (18-19) che poi va a pareggiare 19-19 grazie all’invasione di Cesaretti; due errori in attacco dei locali mandano Caldarola sul 21-23, Borroni trova il set point (22-24) con la palla out di Gigli che chiude la prima frazione 22-25.Al cambio di campo parte meglio Caldarola con Benedetti che firma il muro dello 0-4; Macerata non demorde e pareggia a quota 7 grazie all’ace di Ciccioli. Lo stesso schiacciatore biancorosso sigla l’allungo dei locali che se ne vanno sul 12-8 con Gigli, dal quattro, che pesca addirittura il +6 (16-10); gli ospiti non riescono a recuperare e tre attacchi, ancora di Ciccioli, vanno a chiudere il secondo parziale 25-17 rimettendo il match in parità.Sulle ali dell’entusiasmo Singh firma il primo tempo che vale il 3-0 con Macerata brava a mantenere il vantaggio grazie all’attacco di Ciccioli (9-6); Caldarola prova a rientrare in partita e, condotta da Borroni (10 punti nel set per lui e 22 in totale), trova la parità a quota 12. L’opposto caldarolese continua a martellare ed aiuta la sua squadra a passare avanti 12-15; il muro di Pierini regala il +4 ai suoi (14-18) con Caldarola che è brava a mantenere inalterato il vantaggio fino alla vittoria del set con il punteggio di 21-25.Il muro di Bussolotto permette a Macerata di riprovarci ma soprattutto di crederci (4-1) ma la capolista non molla e pareggia subito a quota 6; i locali terminano totalmente le energie mentali e “spariscono dal campo” lasciando Caldarola a recitare la parte del monologo: il turno al servizio di Sparapani è devastante per i biancorossi con gli ospiti che scappano sul 6-14 e l’attacco di Sabbatucci sancisce il 9-22. Singh prova a suonare la carica, anche se troppo tardi (14-24), ma Borroni da seconda linea chiude il set (14-25) ed il match con il risultato di 1-3.Sconfitta che lascia il Volley Macerata all’ultimo posto ma che dà consapevolezza ai biancorossi di essere riusciti a dare filo da torcere anche alla capolista; ora i ragazzi di Matteo Cacchiarelli e Giammarco Storani osserveranno il turno di riposo prima di ritornare in campo per l’ultima giornata di questa prima fase Sabato 1 Febbraio alle ore 18:30 ospiti della Pallavolo Loreto.Serie D – Girone B – 16° GiornataVolley Macerata – Caldarola Volley 1-3(22-25 25-17 21-25 14-25)Volley Macerata: Del Gobbo, Ciccioli 11, Cacchiarelli A., Aguzzi 6, Gigli (K) 5, Gentili 2, Marincioni, Singh 7, Bussolotto 6, Palombarini, Meschini, Plesca (L1). Non entrato: Serafini (L2). All. Cacchiarelli M. – StoraniCaldarola Volley: Smerilli 1, Sparapani 8, Sabbatucci 14, Tomasselli 2, Gatto, Beccerica 2, Pierini 3, Benedetti 3, Tarquini (L), Borroni 22, Cesaretti (K) 1. Non entrato: Del Bianco. All. PaolettiArbitro: Gianferro Sofia (MC)
Quello che ancora tanti maceratesi ignorano è che l’IPSIA “F.Corridoni” Sede di Macerata – Settore Elettrotecnica, è una scuola situata in un edificio condominiale in via Barilatti. Doveva essere una situazione provvisoria, una provvisorietà che perdura da oltre 30 anni.
E’ una scuola per l’occupazione, è una scuola che sforna Tecnici Manutentori e dell’Automazione Industriale. Una scuola che forma e si occupa di futuro con la Domotica, le Energie Alternative, l’Illuminotecnica, la gestione e manutenzione di macchine utensili ed ogni tipo di elettrodomestico, e le nuove frontiere delle App.
Una scuola inclusiva. Una scuola dove l’accoglienza è al centro.
Si ricorda inoltre che per stare in una non scuola, viene pagato un affitto a privati e che con i soldi spesi in questi anni si sarebbe potuto edificarne tre, senza dimenticare che nel momento in cui si creano nuovi edifici si sprecano spazi per un ingresso che sembra la hall di un Grand Hotel, anziché pensare che all’IPSIA Macerata ci sono ragazzi stipati in aule strette con poca luce e che un disprassico non potrebbe mai frequentare perché per andare dall’aula ai laboratori dovrebbe scendere una scala a chiocciola; inoltre non c’è la palestra..…
Giusto, questi sono ragazzi di serie B o C.
Proprio no carissimi, quello che non si sa è che molti dei nostri alunni sono ora imprenditori, Ingegneri meccanici oppure sono quegli elettricisti che poi si chiamano sborsando tanti euro magari solo per il cambio di una lampadina. Loro sono quelli dell’intelligenza operativo-pratica, che non è per tutti.
Il Convitto Nazionale, che era nel mirino del Comune da tempo, nacque come istituzione scolastica che permise dall' Unità d'Italia in poi, per circa un secolo, la frequenza dei licei agli alunni dei piccoli centri periferici e ai ragazzi meritevoli ma poveri, permettendone così anche l'accesso all'università. Nasce come Istituto scolastico anche il Pannaggi. Quella è la loro funzione e tale deve rimanere.
I due edifici sono di proprietà della Provincia. Gli Uffici Giudiziari possono benissimo essere collocati dove attualmente c’è l’IPSIA e in altri immobili disponibili in città.
Non sarebbe più logico e ragionevole che l’affitto venga pagato dal Ministero di Grazia e Giustizia anziché dalla Provincia?
Non si potevano prima ascoltare i Consigli di Istituto, i Dirigenti Scolastici e i genitori invece di intervenire a gamba tesa senza riflessione e soprattutto senza un accordo, in sinergia con la Provincia?
Dice Andrea De Carlo e tanti con lui: “l’unica possibilità che si ha è investire sulla scuola e sulla ricerca”. Una città Capoluogo questo deve fare. Ci sembra che la proposta del Sindaco su beni di cui non è titolare vada in altra direzione.
Bene ha fatto il Presidente Pettinari a rivendicare le proprietà della Provincia di Macerata; in effetti l’unica persona che si sia interessata seriamente a questa problematica.
I Docenti e i Genitori dell’IPSIA “Corridoni” Sede di Macerata
Controlli nelle copisterie da parte delle Fiamme Gialle: denunciati due imprenditori per violazione dei diritti d’autore.
La Compagnia di Macerata ha effettuato, alcuni mesi fa, una serie di controlli presso alcune copisterie, ai fini della tutela del diritto d’autore, tesi a contrastare il fenomeno dell’illecita reprografia, che hanno portato al sequestro di dodici supporti informatici, consistenti in hard disk e pen drive, al cui interno erano archiviati oltre cento mila file elettronici.
La conseguente attività investigativa, coordinata dal Procuratore della Repubblica – Giovanni Giorgio e dal Sostituto Procuratore - Claudio Rastrelli e condotta con l’ausilio dell’Ufficio Mercato Fono-Videografico e Antipirateria della Direzione Generale della SIAE di Roma, ha permesso di accertare, su un campione analizzato di circa 1.200 file, la presenza di opere librarie illecitamente riprodotte.
Al riguardo, la legge consente la riproduzione di opere dell’ingegno esclusivamente “per uso personale”, previo pagamento di un compenso forfettario che ciascun punto di riproduzione deve corrispondere alla S.I.A.E. In ogni caso, è vietato fotocopiare più del 15 per cento dell’opera e, conseguentemente, l’intero volume.
Al contrario, all’interno delle due copisterie, i libri venivano fotocopiati integralmente e le copie riprodotte vendute ad un prezzo inferiore a quello di copertina, in danno degli autori e, indirettamente, delle librerie che commercializzano regolarmente le opere originali.
I due titolari sono stati denunciati alla locale Procura, per aver fotocopiato abusivamente molteplici libri e testi didattici, in violazione alla normativa sulla protezione del diritto d’autore.
Ai medesimi, inoltre, sono state comminate sanzioni amministrative fino ad oltre 170.000 euro
Ora, la posizione delle due imprese verrà vagliata anche sotto l’aspetto fiscale.
L’operazione di servizio della Guardia di finanza, si inserisce nell’ampio dispositivo di contrasto ad ogni forma di illegalità economico-finanziaria, finalizzata alla tutela dei marchi, dei brevetti e dei diritti d’autore in genere, la cui violazione danneggia il mercato e sottrae opportunità e lavoro alle imprese che rispettano le regole.
Secondo appuntamento degli Amici dello Sferisterio e prima uscita del rinnovato consiglio direttivo dell’associazione. Nel pomeriggio di ieri la visita al Laboratorio di Scenotecnica dell’Accademia di Belle Arti di Macerata, un vero tuffo negli spazi dove prendono forma e corpo le idee, l’aspetto visivo, teatrale, scenico delle opere. Ciceroni d’eccezione i professori Benito Leonori ed Enrico Pulsoni in un incontro che ha entusiasmato i soci presenti che hanno aderito alla proposta dell’associazione.
Per il prossimo triennio saranno sette donne a portare avanti le attività: Stefania Annini, Ana Bermejillo, Michela Mariucci, Miriam Moretti, Serena Pagnanini, Lucia Rosa e Eleonora Sperandini. Il neoeletto consiglio ha confermato Lucia Rosa nella carica di presidente, Serenella Pagnanini, vicepresidente e Miriam Moretti assume la carica di segretario/tesoriere.
“Si dice che l’opera è donna - scherza Lucia Rosa - Il nostro scopo è quello di continuare a crescere e seminare curiosità, a sviluppare la sensibilità in un contesto che ci fa rapportare con l’universalitá di un’espressione artistica capace di guardare aldilà di stereotipi e barriere di qualsiasi genere”.
Gli Amici quest’anno hanno ampliato le loro collaborazioni: dalla FORM (Fondazione Orchestra Regionale delle Marche) a UNIMC (Università di Macerata), l’Accademia di Belle Arti e CTR che anche quest’anno collaborerà per quanto riguarda il progetto scuole inserito nel programma Education che l’Associazione porta avanti dal 2017 insieme al MOF.
La serie di appuntamenti è iniziata lo scorso 9 gennaio con l’intervento del prof. Marcello La Matina che ha approfondito il tema #biancocoraggio con un’analisi semiotica dei colori e degli stati d’animo: “L’anno scorso si sono collocate sotto la rubrica #rossodesiderio tre opere molto diverse fra loro: Macbeth, Carmen, Rigoletto. …. Il mettere le cose insieme produce delle ipotesi interpretative: talvolta si scopre quel che già c’era, altre volte si crea o si scopre qualcosa che non c’era o che non s’era scoperto prima. La coppia #biancocoraggio rientra tra le scoperte che andranno fatte e che forse riveleranno aspetti insospettabili. Il coraggio di iniziare ci rivela comunque una qualità del bianco che è quella qui importante: la disposizione a ricevere impressioni”.
Prossimo appuntamento il 10 febbraio alle 18 presso la biblioteca della Società Filarmonico Drammatica con il Prof. Pierfrancesco Giannangeli (Professore di Storia dello Spettacolo all’Accademia di Belle Arti di Bologna), con un dibattito sulla regia: “Quale regia? Il teatro d’opera tra tradizione e innovazione”. Ingresso libero.
Ma prima, il 28 di gennaio, il concerto della FORM, "Anima Russa" (musica di Sostakovic e Cajkovski), presso il teatro Lauro Rossi. Miriam Prandi, violoncello. Alessandro Bonato, direttore.
Un nuovo rinforzo per il reparto difensivo biancorosso.
Simone Telloni è un nuovo giocatore della Maceratese. Difensore centrale, terzino destro e centrocampista, il classe 1999 è un elemento estremamente duttile. Si è affermato nella scorsa annata ad Aprilia nel girone G della serie D con oltre venti presenze tra campionato e coppa.
Arriva dalla Jesina dove ha militato nella prima parte dell’attuale stagione. Giocatore che potrà essere molto utile, dunque, alla causa biancorossa.