Resta tuttora esposta in bella vista la bandiera francese apparsa nella giornata di ieri (sabato 9 febbraio, ndr) sulla finestra della sede comunale di Macerata in Piaggia della Torre. Il gesto di natura squisitamente politica fatto dall'amministrazione Carancini ha immediatamente sollevato un vespaio di polemiche, che non hanno però - a quanto pare - scalfito la volontà di mantenere vivo il gesto di vicinanza al governo Macron sulla questione migranti dopo il richiamo dell'ambasciatore francese a Roma.
Aldilà dei diversi e tutti legittimi punti di vista in merito alla solidarietà politica espressa dalla giunta Carancini, a tenere banco è l'illegittimità legislativa di tale gesto.
IL DECRETO - Secondo quanto previsto dal DPR 121/2000, infatti, l'esposizione di bandiere di Paesi stranieri all'esterno e all'interno degli uffici comunali è prevista "solo nei casi di convegni, incontri e manifestazioni internazionali, o di visite ufficiali di personalità straniere, o per analoghe ragioni cerimoniali, salve le regole di cerimoniale da applicare in singole occasioni su indicazione del Governo".
IL CASO CUNEO - Nei giorni scorsi si è verificato un episodio analogo a Cuneo. Il sindaco Federico Borgna, dopo aver esposto il tricolore francese accanto a quello italiano, è stato costretto a rimuoverlo su intervento del prefetto e sollecitazione di Palazzo Chigi.
L'OPINIONE DI EMILIOZZI - La deputata del Movimento 5 stelle Mirella Emiliozzi con un post apparso su Facebook ha puntalizzato come si sia trattato di "un gesto fuori luogo, che contravviene anche alla legge, nello specifico al DPR 121/2000, con cui il Sindaco manifesta una solidarietà di cui non c’era bisogno".
Ecco il contenuto integrale del post:
L'OPINIONE DI PATASSINI - Sulla stessa lunghezza d'onda anche il parlamentare della Lega Tullio Patassini: "Si tratta di una situazione assurda. Probabilmente Carancini confonde il balcone del Comune di Macerata con quello di casa sua. Di fronte a un'istituzione bisogna comportarsi da uomo delle istituzioni".
"Anche in passato il sindaco - prosegue Patassini - ha dimostrato di avere poco chiaro il contenuto delle leggi. Forse - e noi non ne siamo ancora a conoscenza - è diventato il nuovo ambasciatore della Francia in Italia. Credo che il prefetto Rolli stia approfondendo la situazione: non credo che possa permettere ancora per lungo tempo una situazione di questo tipo".
Alle ore 12:00 di sabato 9 febbraio, la Polizia su segnalazione di un cittadino è intervenuta in Piazza Indipendenza presso la Chiesa di Santa Croce, a Macerata, dove era stata segnalata la presenza di un giovane intento ad armeggiare su una cassetta delle elemosine posta all’interno della chiesa.
Intervenuti nell’arco di pochissimo tempo, gli agenti hanno sorpreso un uomo di 36 anni residente in provincia, pluripregiudicato per reati contro il patrimonio, mentre stava tentando di estrarre il denaro contenuto all’interno di una cassetta per le elemosine.
L’uomo è stato trovato in possesso di un metro flessibile che utilizzava per agganciare le banconote, una torcia elettrica e del nastro isolante: ora è denunciato per il reato di furto aggravato.
Finisce 3-1 per la Paoloni Macerata il derby di Prima Divisione tra le due squadre della società del Volley Macerata: un match teso ed emozionante con le due formazioni (Under 18 la Paoloni, Under 16 il Volley Macerata) vogliose entrambe di uscire vittoriose l'una sull'altra e che ha visto le squadre concentrate e determinate a raggiungere l'obiettivo soprattutto nei momenti dove la palla davvero scottava.Coach Evangelisti (privo di Violini) schiera in avvio Corradini in regia opposto a Sigona, Plesca e Lacchè martelli ricettori, Singh e Bravi centrali, Samuele Meschini libero. Dall'altra parte del campo coach Francesco Del Gobbo (ancora con l'infermeria piena vista l'indisponibilità di Palombarini, Severini, Caraffi e Pianesi) risponde con Marincioni (alle prese col mal di schiena) al palleggio, Carletti opposto, Aguzzi e Gigli in banda, Selenica e Bussolotto al centro, Taccari libero.Parte forte la Paoloni con due attacchi di Sigona che valgono il 6-1; Marincioni carica i suoi e, a muro, firma il 7-5. I ragazzi di Evangelisti vogliono mostrare i muscoli e ancora Sigona sigla il 14-10; Riccardo Gentili (subentrato nel doppio cambio insieme a Daniele Del Gobbo) da posto due trova il punto del 21-15. Singh conquista il set point (24-16) mentre due errori di Lacchè e Riccardo Gentili allungano il parziale che viene chiuso 25-18 da un muro dello stesso Singh.Al cambio di campo le due formazioni lottano punto a punto nella parte iniziale; il primo break lo firma Vecchietti dai nove metri siglando l'ace del 14-11. Gigli riporta sotto i suoi (16-15) e due attacchi out della Paoloni mandano avanti il Volley Macerata 16-17; i ragazzi di Francesco Del Gobbo restituiscono il favore con altri due errori che consentono alla Paoloni di passare a condurre 20-18. L'ace di Corradini vale il set point sul 24-22 però Sigona sbaglia due occasioni per chiudere prolungando il parziale ai vantaggi; Aguzzi porta avanti i suoi 25-26 ma l'errore dello stesso schiacciatore ribalta il risultato 27-26. In questi momenti ci vuole coraggio e non ne manca a Carletti, che per ben due volte attacca e tiene aggrappata al parziale la sua squadra; sul 28-28 Michele Meschini schiaccia in rete mentre Gigli sigla il punto del 28-30 che fa esplodere la gioia nel clan del Volley Macerata per il pareggio nel computo dei set.La terza frazione inizia con una gran difesa di piede di Taccari, sempre più padrone del suo ruolo; Gigli porta avanti la propria formazione 6-7 ma la Paoloni comincia a sbagliare meno e ad essere più concreta: Plesca firma l'ace del 9-7 mentre un muro ed un attacco di Bravi valgono l'11-7. Sul 12-8, in un'azione di muro, si infortuna seriamente al mignolo della mano destra Daniele Del Gobbo costretto ad abbandonare il terreno di gioco e recarsi in ospedale per steccare il dito stesso; la Paoloni non risente moralmente dell'accaduto e preme sull'acceleratore: due ace di Plesca mandano in fuga la propria squadra 23-14 mentre il punto dai nove metri di Bravi chiude il set 25-14.Parte forte il Volley Macerata nel quarto periodo con Bussolotto che sigla l'1-3; la Paoloni rientra e pareggia 6-6 (ace di Bravi). Sul 6-7 esce per il riacutizzarsi del dolore alla schiena Marincioni con Alessandro Gentili che subentra al suo posto; lo stesso palleggiatore, agli esordi con i compagni più grandi gioca senza paura riuscendo a distribuire bene il gioco del Volley Macerata. Aguzzi regala il doppio vantaggio alla propria squadra (6-8) ma Lacchè trova nuovamente la parità a quota 8. Plesca, in pallonetto firma l'allungo Paoloni (14-9) ma i ragazzi di Francesco Del Gobbo non sono mai domi e rientrano nuovamente fino al -1 (15-14 attacco di Gigli). L'ace di Corradini vale il 23-18, Selenica prova ad accorciare 23-19 ma due punti consecutivi di Lacchè chiudono il quarto parziale 25-20 e questo bellissimo derby con il risultato di 3-1.Un match denso di emozioni e capovolgimenti di fronte che si è concluso con la bellissima foto ricordo di fine incontro; nel prossimo turno la Paoloni sfiderà nel big match la capolista Caldarola Volley mentre il Volley Macerata ospiterà, in un altro difficilissimo incontro, il Montalbano Volley 2015.1° Divisione - 13° GiornataPaoloni Macerata - Volley Macerata 3-1 (25-18 28-30 25-14 25-20)Paoloni Macerata: Meschini M. (K) 7, Del Gobbo D., Sigona 11, Bravi 10, Plesca 10, Gentili R. 2, Lacchè 13, Singh 3, Vecchietti 2, Meschini S. (L), Corradini 4. All. EvangelistiVolley Macerata: Taccari (L), Carletti 4, Aguzzi 5, Gigli 12, Selenica 5, Gentili A., Bussolotto 7, Marincioni 1. Non entrato: Gasparrini. All. Del Gobbo F.
La Roana CBF non sbaglia e porta a casa altri tre punti. Alla Mar.Pel. Arena contro la Conero Eurosped le maceratesi giocano sul velluto e liquidano le avversarie con un netto 3-0 (25-17; 25-16; 25-15). Undicesima vittoria consecutiva per le ragazze di coach Paniconi, in pieno controllo del match dall’inizio alla fine.
Troppo ampio il divario con le anconetane, mai realmente in grado di impensierire Peretti e compagne che hanno messo la parola fine alla sfida dopo appena un’ora di gioco. Notevole il dato in battuta delle padrone di casa che hanno messo a segno ben 10 ace nei tre set giocati, a testimonianza di un avversario costantemente in balia delle scorribande di Pomili, Rita e Gobbi: 11 punti a testa per le prime due, 13 punti per l’opposto abruzzese.
“Abbiamo fatto la partita che dovevamo. Siamo riusciti a coinvolgere l’intera rosa e sono davvero contento di questo, specialmente in virtù dell’importanza del momento” - ha dichiarato coach Paniconi, le cui ragazze hanno colto in pieno l’obiettivo fissato un mese fa: arrivare al doppio scontro con Altino e Montale mantenendo intatto il +4 in classifica sulla formazione emiliana.
Il campionato si prepara ad entrare nel vivo: “Non so se saranno match decisivi. Abbiamo messo a segno una striscia di vittorie talmente ampia che sarebbe ingiusto ridurre tutto alle prossime due partite. Certamente gli scontri diretti hanno un peso diverso ma presentandoci con il vantaggio che abbiamo saremo in grado di affrontarli, specialmente sotto il profilo mentale, in un certo modo”. Il primo obiettivo del girone di ritorno è stato raggiunto. Una settimana di tempo per prepararsi al meglio ai sette giorni di fuoco che scandiranno il doppio confronto. La quiete prima della tempesta.
ROANA CBF HR VOLLEY MC – CONERO EUROSPED AN 3 - 0
Roana CBF: Pomili V. 11, Armellini G. ne, Spitoni B. 1, Gobbi M. 13, Partenio S. 1, Patrassi A., Grilli G. 2, Peretti I. 6, Rita E. 11, Zannini S. (lib.), Malavolta G. (lib.), Di Marino C. 5, Barbolini V. 8. All. Paniconi
Conero Eurosped: Alessandrini E. 4, Vescovi G. , Penna E. 4, Giuliodori S. 4, Canonico L. 2, Rapisarda S., Brutti F., Malatesta B. 2, Cicchitelli M. ne, Giombini N. 11. All. Bacaloni
ARBITRI: Frattone – Binaglia
PARZIALI: 25 - 17 (21’); 25 - 16 (23’); 25 – 15 (21’)
NOTE: Roana CBF: 10 ace, 4 muri, 17 err. avv., 55% in ricezione (36% perfetta), 46% in attacco; Conero Eurosped: 3 ace, 4 muri, 21 err. avv., 27% in ricezione (13% perfetta), 25% in attacco.
Magico il Capodanno Cinese, celebrato oggi per il sesto anno dall’Istituto Confucio, dall’Università e dal Comune di Macerata all’interno dello Sferisterio, che ha catapultato gli spettatori in una Cina favolosa popolata di dragoni di luce, leoni, guerrieri di arti marziali, dame aggraziate nei costumi tradizionali.
L’anno del cane ha ceduto il passo a quello del maiale, il dodicesimo segno dello zodiaco cinese, auspicio di stabilità, generosità, altruismo e ospitalità. I 1.500 biglietti gratuiti per le tre repliche distribuiti agli stand di piazza Mazzini sono andati esauriti nel giro di pochissimo tempo. La messa in scena tradizionale all’interno dell’arena è stata invertita, con il pubblico sul palco e gli artisti ad esibirsi sulla tribuna, tra la platea e il colonnato dei palchi, trasformato dal video mapping del Luca Agnani Studio in un’alternanza di architetture orientali, fondali per animali del pantheon cinese, fuochi d’artificio. Gli spettatori sono giunti anche da fuori provincia. Gremita anche piazza Mazzini, dove era possibile scoprire qualche aspetto curioso di questo Paese tanto importante nello scenario internazionale, come i giochi, l’arte della calligrafia, del ritaglio della carta e dei nodi. Presente anche il Liceo Linguistico Giacomo Leopardi, sempre più attivo nello studio della Cina e del cinese.
Come nelle sue cinque precedenti edizioni, la Festa di primavera non è stata una semplice riproposizione dei riti più spettacolari del gigante asiatico, un semplice rito folcloristico, ma un appuntamento che si alimenta di cultura. L’evento maceratese, coordinato ogni anno da Aldo Caldarelli, rispetto a quelli analoghi nel resto d’Italia, non è, infatti, espressione peculiare di una comunità cinese, ma rappresenta il momento di sintesi delle attività dell’Istituto Confucio in connessione con il territorio e nel contesto di forte internazionalizzazione che caratterizza l’Università di Macerata. “L’Istituto Confucio è il nostro ponte culturale con la Cina” ha detto il rettore Francesco Adornato e, come ha ribadito il direttore Giorgio Trentin, “non si esaurisce nel Capodanno cinese, ma porta avanti progetti di studio e didattica in tutto il territorio regionale e non solo. Abbiamo attivato corsi di cinese anche nelle scuole superiori di Lombardia, Abruzzo, Puglia”.
La suggestiva cornice del teatro all’aperto della città ha accolto una performance coordinata dal coreografo Roberto Lori e divisa in quattro quadri integrati con le esibizioni dell’Accademia arti marziali “Giuseppe Giosuè” a cura di Daniele Montenovo, canti e danze dei piccoli allievi dell’Accademia di lingua cinese nelle Marche a cura di Huang Ping, le esibizioni canore di due studentesse Unimc Caterina Marchelli e Denise Marletta. Tante altre le associazioni coinvolte: Csb Compagnia degli Istanti, Associazione Kairos Parkour, Compagnia “La Zandella”, Centro Danza Carillon insieme ad allievi delle scuole di danza locali.
Nell' Italia di oggi, i nonni sono un perno dello Stato sociale parallelo. I numeri parlano chiaro: l'80 per cento di nonni si occupa dei nipoti fino a quando compiono 13 anni e una famiglia su tre salva il proprio bilancio grazie a loro. I nonni sono una risorsa preziosa che bisogna saper gestire con cura in quanto si può trasformare in un’"arma a doppio taglio".
L’associazione onlus “GENITORI&FIGLI, per mano” da qualche anno propone gratuitamente il corso sulla nonnità che da’ supporto sia agli nonni sia ai figli/nuore e generi degli stessi. Il corso appunto munisce con degli strumenti per poter “armoniosamente” partecipare alla crescita dei neogenitori e dei nipoti evitando lo scontro generazionale e diventando l’aiuto ottimale per accresce la fiducia dei figli e nuore/generi e coltivare l’amore dei nipoti. Fanno parte di tali strumenti l’ informazione, la delucidazione e l’aggiornamento sulle ultime novità e le scoperte scientifiche nel campo di ostetricia, puericultura, pediatria e pedagogia, oltre alle tecniche per migliorare la comunicazione e i rapporti interpersonali.
Il corso incomincerà lunedì 11.02.2019. Si svolgerà dì lunedì e avrà cadenza settimanale. Ci saranno 5 incontri di durata 2 ore ciascuno. Calendario del corso: lunedì 11.2.2019 ore 18 - 20 (1/5), lunedì 18.2.2019 ore 18 - 20 (2/5), lunedì 04.3.2019 ore 18 - 20 (3/5), lunedì 11.3.2019 ore 18 - 20 (4/5), lunedì 18.3.2019 ore 18 - 20 (5/5).
Tutti gli appuntamenti si svolgeranno presso la sede dell'Associazione in via Peranda 44, Sforzacosta - Macerata.
Riceviamo e pubblichiamo una nota del gruppo "Macerata ai maceratesi" in merito all'esposizione, da parte dell'amministrazione comunale del capoluogo, della bandiera francese accanto a quella italiana nella sede di Palazzo Conventati.
Ecco la loro dichiarazione:
"Macerata ai Maceratesi manifesta massimo rispetto per la decisione assunta dal governo francese di ritirare il proprio ambasciatore a Roma.
Suggeriamo ai nostri amministratori locali di non interferire negli affari interni delle Nazioni altrui, togliere la bandiera francese da Palazzo Conventati e pensare ai tanti veri mali che affliggono la nostra città –su tutti l’immigrazione incontrollata e lo spaccio proprio a un anno dall’efferato omicidio della povera Pamela- invece di prendere iniziative strettamente personali di cui siamo convinti che la maggioranza dei maceratesi molto probabilmente non sia assolutamente d’accordo.
Lunga alla vita alla bandiera italiana, alla nostra sovranità nazionale e alla vera Europa dei popoli".
Il biglietto unico è diventato realtà. Nell’ultimo fine settimana di apertura della mostra Lorenzo Lotto. Il richiamo delle Marche a Macerata si concretizza il lavoro svolto dalla Regione Marche insieme al Comune di Macerata e a tutti i Comuni lotteschi, per la riorganizzazione della Rete Museale Tematica Territoriale delle città che conservano nelle Marche le opere del pittore veneto.
Il grande successo di numeri e critica del percorso espositivo maceratese ha rilanciato con forza la rete lottesca marchigiana. “Un progetto culturale di rilievo internazionale e con collaborazioni prestigiose - afferma l’assessore alla cultura regionale Moreno Pieroni - che ha una importanza notevole anche dal punto di vista turistico”.
Oltre 25mila persone, dal 19 ottobre, hanno ammirato i capolavori allestiti a Palazzo Buonaccorsi a Macerata e una buona parte di amanti d’arte si è diretta anche negli altri centri. Più 70% di visitatori a Jesi e più che raddoppiati negli altri luoghi: Ancona, Cingoli, Loreto, Mogliano, Monte San Giusto, Recanati e Urbino. “Macerata è stata il fulcro di una nuova spinta della promozione e della valorizzazione congiunta dell’itinerario lottesco. L’obiettivo è stato raggiunto: una mostra di ricerca curata da Enrico Maria Dal Pozzolo, destagionalizzata che ha saputo rilanciare tutto il territorio marchigiano lasciando in eredità una nuova infrastruttura del turismo e della cultura” - sottolinea l’assessora alla cultura di Macerata Stefania Monteverde.
Oggi 9 febbraio è stato firmato con tutti i rappresentanti dei Comuni coinvolti il protocollo d’intesa che da domani permette di pagare un solo biglietto per avere accesso ai musei di cinque località (Pinacoteca Civica di Ancona, Musei Civici di Palazzo Pianetti di Jesi, Musei Civici di Colloredo Mels di Recanati, il MASM-Museo Arte Sacra di Mogliano, Sala degli Stemmi del Palazzo Comunale di Cingoli) oltre alla visita del percorso multimediale dell’IME – Istituto Marchigiano di Enogastronomia con sede a Jesi, ente di rilievo regiona-le dedicato alla conoscenza, formazione, divulgazione e degustazione dei prodotto enogastronomici marchigiani di qualità.
Le opere del Lotto conservate presso il Museo Pontificio Santa Casa di Loreto e presso la chiesa di Santa Maria in Telusiano di Monte San Giusto sono visitabili gratuitamente, mentre l’ingresso alla Galleria Nazionale delle Marche di Urbino si paga a parte (consultare il sito www.gallerianazionalemarche.it).
Chi acquista il biglietto unico (costo intero € 10,00; ridotto € 7,00 per le fasce di età 15-25 anni e per i gruppi oltre le 15 persone) risparmia ben 16 euro sul prezzo intero, e può scegliere liberamente la successione di visita. Inoltre il biglietto non ha scadenza una volta comprato ha durata illimitata.
La mostra Lorenzo Lotto. Il richiamo delle Marche, promossa dalla Regione Marche e dal Comune di Macerata, con la collaborazione del Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo ed Ermitage Ita-lia e organizzata da Villaggio Globale International si avvia a conclusione, ma di fatto rilancia la mostra diffusa sul territorio regionale. Un simbolico passaggio di testimone ai musei e nelle chiese di otto diverse località marchigiane che conservano 25 capolavori del pittore veneziano.
PUNTI VENDITA:
· Ancona, Pinacoteca F. Podesti
· Cingoli, Sala degli Stemmi all’interno del Palazzo Comunale
· Jesi, Pinacoteca Civica
· Jesi, IME – Istituto Marchigiano di Enogastronomia
· Mogliano, MASM Museo Arte Sacra Mogliano
· Recanati, Museo Villa Colloredo Mels
VALIDITÀ: durata illimitata.
PROMOZIONE GIFT CARD:
La promozione “Regalati un tour del Lotto nelle Marche” prevede la possibilità di regalare il biglietto unico Lorenzo Lotto nelle Marche e una mini shopper contenente anche la
brochure illustrativa delle 8 città.
COSTO:
Biglietto unico Lorenzo Lotto nelle Marche + shopper + brochure illustrativa: € 10,00
Oggi nella sala consiliare della Provincia di Macerata si è tenuta l’Assemblea Generale dell’UPI Marche al fine di rinnovare i propri organi statutari e per eleggere i propri delegati in vista dell’imminente Assemblea Congressuale dell’Unione delle Province d’Italia che si terrà a Roma il prossimo 12 Febbraio. La seduta è stata molto partecipata dai neoeletti consiglieri delle cinque Province.
Dopo i saluti di rito, il Presidente Pettinari ha relazionato sull’attività svolta durante il suo mandato.
Nella sua relazione sono emerse tutte le criticità degli ultimi anni, non solo verificatesi a causa della Legge Del Rio ma anche quelle create prima dal Governo Monti.
Ha ribadito la necessità di ridare alla Provincia quella dignità istituzionale che per le funzioni svolte, anche dopo il riordino, non ha mai perso.
La Provincia, che con la sua storia secolare, rappresenta uno degli organi istituzionali più importanti.
Tante le difficoltà incontrate durante il mandato dove i Governi che si sono succeduti hanno cercato di smantellare un modello organizzativo senza prefigurare un’alternativa attuabile sul piano pratico ed operativo impedendo l’operatività nella gestione dei principali servizi a causa dei pesantissimi tagli delle risorse.
Si è cercato di far fronte ai servizi importanti come la sicurezza nelle scuole e sulle strade nonostante la difficoltà di chiudere i Bilanci che per anni sono stati approvati solo in linea tecnica.
Nelle sedi di confronto sono stati salvaguardati tutti i posti di lavoro del personale che doveva essere trasferito con il passaggio delle funzioni.
“C’è però fiducia per il futuro - dice il Presidente Pettinari - esistono infatti possibilità di tornare all’elezione diretta del Presidente della Provincia, della Giunta e del Consiglio Provinciale.
“Questa riunione – precisa il Presidente – è di tipo organizzativo per la rielezione degli organi di rappresentanza”. Il Presidente ha ipotizzato la formazione di un tavolo comune con la Regione, l’Anci e le Università per fornire proposte per il riordino delle Istituzioni Nazionali, al fine di dare un contributo anche come UPI Regionale al lavoro del Tavolo Nazionale per la riforma delle Province. A seguire quindi si è tenuto il dibattito e nei diversi interventi che si sono susseguiti si è avuta totale e piena condivisione di quanto detto nella relazione e sulle proposte del Presidente.
Al termine del dibattito il Presidente ha informato l’Assemblea della presentazione di una lista unitaria condivisa per l’elezione dei nuovi organi sottolineandone l’importanza ai fini di una maggiore efficacia e autorevolezza di tutte le attività e iniziative dell’UPI.
Nel Consiglio Direttivo, oltre ai Presidenti delle Province Luigi Cerioni (Ancona), Sergio Fabiani (Ascoli Piceno), Moira Canigola (Fermo), Antonio Pettinari (Macerata), Giuseppe Paolini (Pesaro Urbino) che sono già componenti di diritto, sono risultati eletti i Consiglieri Provinciali:
Mandolesi Francesca (FM), Micozzi Paolo (MC), Morganti Maria Rita (AP), Rabini Lorenzo (AN), Rossi Enrico (PU).
Sono risultati eletti quali componenti del Collegio dei Revisori dei Conti i Consiglieri Provinciali: Ruani Rosella (MC) in qualità di Presidente; Giampaoletti Marco (AN) e Capriotti Luigi (AP) componenti effettivi; Cossiri Antonello (FM) e Panicali Chiara (PU) componenti supplenti.
Sono risultati eletti quali delegati all’Assemblea dell’UPI Nazionale i Consiglieri Provinciali:
De Angelis Roberto (AP), Gismondi Gastone (FM), Lavanna Omar (PU), Renna Paolo (MC), Storoni Andrea (AN).
Subito dopo l’elezione dei nuovi organi si è riunito il Consiglio Direttivo il quale ha rieletto all’unanimità Antonio Pettinari Presidente dell’UPI Marche e sono stati inoltre eletti Vice Presidenti Moira Canigola (Presidente Provincia di Fermo) e Luigi Cerioni (Presidente Provincia di Ancona).
È apparsa nel primo pomeriggio di oggi, sulla finestra della sede comunale di Macerata in Piaggia della Torre, al fianco della bandiera italiana, quella francese, evidente simbolo di vicinanza da parte dell’Amministrazione Comunale, guidata dal Sindaco Romano Carancini, al Governo Macron, in merito alle polemiche che si sono innestate in questi giorni tra Italia e Francia sulla questione migranti.
Alcuni curiosi e cittadini maceratesi, salendo le scalette per raggiungere la Piazza, si sono soffermati a osservare la bandiera francese esposta insieme a quella italiana.
“Siamo di fronte a un atto di inaudita gravità – il commento di Riccardo Sacchi, Capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale -. Utilizzare le finestre del comune da parte del primo cittadino, appoggiato dalla sua maggioranza, per bassi, meschini e infimi calcoli politici, dimostra che si vuole calpestare l’interesse nazionale, esprimendo solidarietà a Macron. Siamo evidentemente alle comiche finali.”
“Iniziative del genere avrebbero senso, come stabilito dalla normativa, davanti a determinati episodi – continua Sacchi -. Il Sindaco e la maggioranza dovranno rendere conto di questo gesto e soprattutto stupisce vedere come siamo davanti a una solidarietà a corrente alternata: si affigge una bandiera per meschini calcoli politici, ma non un gesto di solidarietà, non un fiore per commemorare Pamela Mastropietro.”
“Interverremo in Consiglio Comunale, tra dieci giorni, per stigmatizzare questo utilizzo della figura del Comune per beceri interessi politici” ha concluso Sacchi.
“Un conto è la solidarietà politica alla Francia che, a mio avviso, va espressa pienamente in quanto l’attacco del governo nei confronti di quello francese è inaudito; un altro conto è quella istituzionale – il commento in merito all’episodio dell’Assessore regionale Angelo Sciapichetti -. C’è una normativa del 2000 che regola l’esposizione delle bandiere negli edifici pubblici e quindi va rispettata”.
Le eccellenze maceratesi continuano a fare faville sul tappeto rosso del Festival di Sanremo. Roberto, Samuela, Raffaele ed Emanuel hanno ricevuto moltissimi complimenti per la loro professionalità e il loro talento dai vip presenti nella città ligure. Realtà marchigiane che si confermano eccellenza a livello nazionale e non solo.
Tra poche ore inoltre arriverà il momento tanto atteso della finale, quando conosceremo il nome del vincitore della 69esima Edizione del Festival della Canzone Italiano. Tante le voci che si rincorrono. Secondo i dati ricavati dai consensi delle prime 100 Radio Italiane, in queste ore sembra essere in testa alla classifica di preferenza Mahmood con “Soldi”, seguito da Irama con “La ragazza con il cuore di latta” e Boomdabash con “Per un milione”. A seguire Nek, Achille Lauro, Loredana Bertè, Ultimo e Daniele Silvestri.
I nostri maghi del trucco e parrucco hanno anche avuto modo di incontrare l’influencer Marta Cerreto, seguita da oltre 200 mila follower, l’ex politica italiana Vladimir Luxuria, presente alla festa organizzata al locale Morgana e il conduttore radiofonico Charlie Gnocchi.
Terza di ritorno del girone E di Terza Categoria e secondo 3-1 consecutivo per l’Atletico Macerata di mister Cencioni che ha brillantemente liquidato la pratica Amatori Appignano.
I padroni di casa sono riusciti a scardinare le barricate innalzate da Casavecchia e compagni sul finire della prima frazione di gioco grazie a una giocata funambolica di Aliberti, sono stati in grado di riprendersi senza colpo ferire dall’unica sbavatura di giornata che era costata il gol del pari, ritrovando il vantaggio nel giro di 60 secondi e alla fine hanno chiuso i giochi con un gol da urlo di Catalano.
Tre punti fondamentali da mettere in cascina in vista del back to back contro la terza e seconda della classe che vedrà l’Atletico nel giro di una settimana fare visita all’Abbadiense e ospitare la Treiese in quello che potrebbe essere uno snodo cruciale per il prosieguo della stagione.
La cronaca: Amatori Appignano, rimaneggiatissimi e in emergenza, si schierano con un chiusissimo 4-5-1 che vede 10 uomini arroccati dietro la linea della palla e il solo Rossi lasciato con l’ingrato compito di gladiare contro la retroguardia maceratese cercando di far salire e ripartire la squadra.
Risponde Cencioni con un 4-4-2 spregiudicato con Miglietta e Pascucci esterni di difesa e Lombi e Aliberti a supporto del duo Piccioni-Firmani per un undici all’insegna del calcio bailado.
LA CRONACA - Primo tempo che ricalca la falsariga descritta pocanzi con i padroni di casa che provano a fare la partita tessendo una fitta rete di passaggi, aspettando con pazienza un passo falso degli ospiti che, con ordine e semplicità, riescono a tenere il risultato inchiodato sullo 0-0.
Fino al 45’ quando Aliberti riceve palla sul vertice destro dell’area di rigore e decide di mettersi in proprio: spalle alla porta, supera con facilità irrisoria il diretto difensore e si invola all’interno dell’area di rigore, la difesa, spiazzata dalla giocata, lascia un varco nel quale il nostro esterno si infila come una lama nel burro, altro dribbling per liberarsi dell’ultimo baluardo in recupero disperato e puntata imparabile che trafigge l’incredulo Ippoliti.
Squadre al riposo sull’1-0. Il vantaggio dei padroni di casa spariglia le carte in tavola e la ripresa risulta più frizzante della prima frazione, al 52’ ci va molto vicino Piccioni M. che, imbeccato da Miglietta, di testa, spara addosso a Ippoliti, sulla respinta Firmani non riesce a inquadrare lo specchio. Al 64’ palo clamoroso di Aliberti che da sinistra prova a pennellare un gol da artista ma il montante gli strozza l’urlo in gola.
Al 66’ punizione da posizione apparentemente innocua per gli Amatori Appignano che scodellano un gran pallone sul quale impatta Rossi, risposta miracolosa di Mastrocola, sulla respinta si avventa sempre Rossi, rimette in mezzo per l’accorrente Angeloni che in qualche modo ribadisce in rete e riporta i conti in parità. 1-1.
Neanche il tempo di festeggiare che l’Atletico ritrova il vantaggio, con 15 passaggi a partire dal calcio d’inizio Gigli arriva ad imbeccare Piccioni M. in area di rigore, contrasto tra Angeloni, Ippoliti e lo stesso Piccioni, tutti giù per terra e sfera che balla pericolosamente all’interno dell’area piccola, il primo a rialzarsi è il bomber locale che raccoglie e ribadisce in rete per il 2-1.
Al 76’ eurogol di Catalano che stoppa a quasi 30 metri dalla porta e decide di scaldare i cuori degli intrepidi accorsi a sostenere l’Atletico con una conclusione perfetta che va a infilarsi sotto il sette, strappando meritatissimi applausi. Partita che sostanzialmente si chiude qui e si trascina senza ulteriori sussulti fino al triplice fischio del signor Rinaldi che sancisce il definitivo 3-1.
ATLETICO MACERATA: Mastrocola, Miglietta, Pascucci, Lucentini, Ortenzi, Gigli, Aliberti (75’ Rocchi), Lombi (94’ Tognetti), Piccioni M. (88’ Del Gobbo), Zerani (88’ Sampaolesi), Firmani (75’ Catalano). All.Cencioni
AMATORI APPIGNANO: Ippoliti (69’ Pasperi), Pellegrini (81’ Giuliani), Angeloni (89’ Ilari), Casavecchia, Lancioni, Piccioni D., Verdoni T. (82’ Raffaelli), Mazzieri, Tosoroni (76’ Verdoni S.), Rossi, Curi. All.Masciani
Lo scorso 3 febbraio, la squadra di calcio femminile Yfit Macerata, si è qualificata per la finale di Coppa Italia vincendo, ai calci di rigore (5-6), il match disputato contro la Vis Pesaro.
La Finale si giocherà a Perugia contro la Vis Porto Sant'Elpidio il 3 marzo.
Nel frattempo domani, domenica 10 febbraio, alle ore 15:00, per il campionato di Eccellenza, la Yfit incontrerà la stessa Vis. Porto Sant'Elpidio, prima in classifica, allo stadio della Vittoria di Macerata.
I pregevoli ambienti di Palazzo Burbon dal Monte a Macerata, sede della Società Filarmonico Drammatica, hanno ospitato oggi la presentazione del nuovo volume della Fondazione Carima dedicato ai tesori d’arte della nostra provincia.
Si tratta di un progetto editoriale di alto valore scientifico che affonda le proprie radici indietro nel tempo, prima dei drammatici eventi sismici che hanno colpito nel 2016 il territorio maceratese, e che al pari di quest’ultimo è stato “spezzato” dal terremoto per poi rinascere proponendo una chiave di lettura diversa delle eccellenze artistiche prese in esame.
Nell’intenzione iniziale, infatti, il libro doveva essere una raccolta di osservazioni sui capolavori d’arte presenti in ciascuno dei comuni della provincia di Macerata, che documentasse la mescolanza di culture, artisti ed opere di cui il nostro territorio è stato teatro per molti secoli.
Una sorta di guida turistica alla scoperta delle gemme più preziose e spesso insospettate custodite nei palazzi, nelle chiese e nei musei degli splendidi borghi maceratesi.
Il sisma, che in alcuni casi ha irrimediabilmente danneggiato alcune di queste bellezze artistiche, lo ha poi proiettato in una dimensione ulteriore, attribuendogli un nuovo e più profondo significato, vale a dire di “memoria” per quei beni che purtroppo non saranno più fruibili, nonché di stimolo per una rapida restitutio ad integrum per quelli ancora recuperabili.
La pubblicazione è frutto di un lungo e scrupoloso lavoro di ricerca condotto dall’autore, il Professor Gabriele Barucca – già funzionario della Soprintendenza BSAE delle Marche, attualmente Soprintendente per le province di Cremona, Lodi e Mantova – e si colloca nell’ambito di una trilogia iniziata nel 2003 con il volume fotografico “Il paesaggio ritrovato”, che ci ha restituito mirabili immagini dei paesaggi maceratesi, destinata a concludersi con un’ultima ricognizione delle bellezze architettoniche dei cinquantacinque comuni della provincia di Macerata.
La presentazione del libro, alla quale sono intervenute numerose autorità locali tra cui diversi Sindaci dei comuni colpiti dal terremoto, ha voluto essere l’occasione per fare il punto sul delicato tema della ricostruzione e per stimolare un dialogo costruttivo finalizzato alla possibile ancorché difficile rinascita di questi luoghi straordinari.
“La Fondazione Carima – ha dichiarato la Presidente Rosaria Del Balzo Ruiti – è stata sempre particolarmente sensibile alla tutela e alla conservazione dell'immenso e prezioso patrimonio artistico della nostra provincia, difatti molte delle opere presentate nel libro erano state restaurate, prima del sisma, grazie ai finanziamenti stanziati nel corso del tempo. Con questa pubblicazione la Fondazione vuole riportare l’attenzione su questi tesori d’arte all’indomani delle dolorose vicende legate al terremoto, il cui recupero può contribuire alla ripresa delle aree colpite”.
Un imprenditore agricolo proprietario di un agriturismo in un comune del maceratese colpito dal terremoto si è visto addebitare dopo la sospensione del pagamento delle rate del mutuo disposto per legge (dall’art. 48, co. 1 del decreto legge 17 ottobre 2016 n. 189, convertito con modificazioni dalla legge 15 dicembre 2016 n. 229) a seguito del terremoto che ha colpito Lazio, Marche, Umbria, Abruzzo gli interessi sull’intero capitale residuo al momento della sospensione ed ha visto distribuiti tali interessi sulle future rate da parte dell’ente ponte della Nuova Banca Marche spa.
L’imprenditore ha presentato vari reclami all’ente ponte evidenziando l’errore commesso nel calcolare gli interessi sull’intero capitale residuo e non solo sulle rate sospese, ma visti gli addebiti ha dovuto rivolgersi all’Arbitro Bancario e Finanziario, che finalmente ha chiarito alla banca che gli interessi per il periodo in cui il mutuo è rimasto sospeso per legge a causa dell’evento sismico sono dovuti solo sulle rate scadute. Gli “interessi di sospensione” vanno quindi correlati al numero e all’ammontare delle rate sospese e a una durata corrispondente al periodo di sospensione.
La Banca d’Italia ha condannato l’istituto di credito a ricalcolare gli interessi e restituire quelli pagati in eccedenza dall’imprenditore agricolo.
La sospensiva legale del pagamento delle rate, concretandosi in una impossibilità temporanea di adempimento della prestazione per causa non imputabile all’imprenditore, quale è stata quella del sisma (arg. ex art.1256 c.c.), non può metterlo in una posizione debitoria deteriore rispetto a quella che si sarebbe concretata in assenza del sisma.
Il motivo per cui è stata disposta la sospensione non è legato alla volontà dell’imprenditore per cui la condotta tenuta dalla banca è stata ritenuta illegittima, tanto più che gli interessi delle rate venivano pagate regolarmente dalla Regione Marche per cui solo una parte della rata era sospesa, precisamente quella a carico dell’imprenditore agricolo.
Si auspica un adempimento volontario della banca alla decisione dell’arbitro bancario, dopo gli innumerevoli reclami che l’imprenditore aveva inoltrato alla banca e solo grazie all’assistenza dell’associazione di consumatori Adusbef finalmente ha visto riconoscersi la ragione.
La scuola calcio della Cluentina è lieta di annunciare il nuovo evento sportivo organizzato per domenica 17 febbraio a partire dalle ore 10.30.
Il Campo di Collevario di Macerata sarà teatro di una serie di partite giocate dai piccoli, classi 2010/’11/’12/’13, dell’Attività di Base del Pescara Calcio e quelli dell’Accademia Calcio Cluentina.
L’evento rappresenta un ulteriore passo in avanti del progetto votato al futuro che l’Accademia Calcio Cluentina sta sviluppando sotto la guida del Presidente Massimiliano Marcolini. Per la società biancorossa è un onore poter confrontarsi con un club professionistico che calca i più importanti palcoscenici del calcio nazionale e che da sempre dimostra una grande attenzione al settore giovanile e all’insegnamento dei valori dello sport.
Una soddisfazione anche per la città di Macerata che, grazie al lavoro della Cluentina, torna a far vivere un importante impianto sportivo come quello di Collevario con una giornata di sport e divertimento per i più piccoli, le famiglie e tutti gli appassionati di calcio.
La festa continuerà sabato 23 febbraio qunado i tesserati della Cluentina saranno ospiti del Pescara e occuperanno la Tribuna Mayella per sostenere i Delfini dell’Adriatico nella sfida tra Pescara e Padova, valevole per la 25a giornata di Campionato di Serie B. Una partita dove i biancoazzurri si giocheranno punti importanti per la lotta alla promozione.
Adriano Di Pinto è il nuovo allenatore della Menghi Shoes Macerata. 42 anni, nato a Milano, Di Pinto è molto conosciuto nelle Marche per aver allenato nelle ultime due stagioni la Golden Plast Potenza Picena e aver ricoperto il ruolo di direttore tecnico del settore giovanile della Sacrata Civitanova in questo primo scorcio di stagione.
Nelle precedenti esperienze per lui importanti apparizioni con il Club Italia e con l’Exprivia Molfetta nella massima serie. Di Pinto andrà a prendere il testimone lasciato da coach Pasquale Bosco ed esordirà proprio contro la sua ex squadra domenica prossima alla Marpel Arena (in campo alle 19). Nei prossimi giorni il tecnico verrà ufficialmente presentato a stampa e tifosi nel corso di una conferenza stampa.
"Il tema degli infortuni sul lavoro comprende differenti aspetti quali la promozione della sicurezza, l’organizzazione dei cantieri, il sistema di prevenzione e protezione dei lavoratori, l’analisi e la riduzione di rischio e pericolosità. Si tratta di un sistema complesso e articolato in cui subentrano persone e diversi attori (le imprese, i responsabili dei servizi di protezione e prevenzione, i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, i Direttori dei Lavori, gli Organi di controllo e vigilanza) - si legge nella nota stampa di Confindustria Macerata -. Sicuramente la vicenda dell’infortunio mortale di Matelica, per il quale sono in corso i doverosi accertamenti tecnici e giudiziari, ha su tutti noi un impatto drammatico per il dolore di una vita spezzata e di famiglie lacerate a cui va rivolta la nostra attenzione, sostegno e vicinanza. Ma è anche l’occasione ponderata di verificare la storia, la reputazione, l’impegno sociale e imprenditoriale delle aziende che si trovano ad affrontare queste tragiche vicende."
"Viviamo in un territorio in cui la coesione sociale tra imprenditori, collaboratori e comunità è alta; si sono consolidati nel corso degli anni rapporti di fiducia, di correttezza, di affidabilità. Un territorio in cui il valore reputazionale, l’immagine ed i valori sociali sono da sempre una realtà. Il sistema imprenditoriale locale può contare su imprenditori seri, competenti, capaci e socialmente responsabili che molto hanno investito per se e i propri collaboratori in informazione, formazione, sicurezza e cultura della prevenzione. Nel caso specifico l’impresa coinvolta, la Grimaldi Costruzioni, rappresenta questa sintesi - prosegue Confindustria -. Dobbiamo apprezzare in questo caso, anche il sindacato dei lavoratori che ha ristabilito la verità su valutazioni (la carenza di formazione del lavoratore) troppo frettolose ma condividiamo la preoccupazione di sistema sulla ricostruzione post sisma. C’è una preoccupazione diffusa per il rischio che ci possa essere una mancata attenzione nei processi di selezione e qualificazione delle imprese soprattutto nei lavori pubblici indispensabile per legittimare una ricostruzione di qualità con imprese regolari e manodopera qualificata. Occorre altresì alzare il livello di attenzione contro il rischio di infiltrazione della malavita organizzata."
"Proprio per questo il sistema delle Imprese (Confindustria e Ance Macerata) e dei lavoratori locali hanno richiesto il Durc di congruità, uno strumento necessario che controllando l’incidenza della manodopera presente nei cantieri garantisce il rispetto degli obblighi della formazione e della sicurezza nei luoghi di lavoro e argina la piaga della concorrenza sleale tra operatori economici. Siamo fiduciosi che il nuovo Commissario sappia cogliere le profonde implicazioni di carattere organizzativo, gestionale ed economico legate a questo nuovo strumento - continua -. Occorre tuttavia, nell’affrontare i temi della prevenzione e della formazione, una strategia che consideri anche le veloci trasformazioni che interessano il mondo del lavoro, tenendo presenti tutti i nuovi rischi che tale mutamento inevitabilmente comporta. Un’azione anche di supporto e promozione delle politiche di sicurezza sul lavoro che da anni sta facendo il Comitato Paritetico per la formazione e la sicurezza in Edilizia (CPT), un ente bilaterale costituito da imprenditori e sindacati. E’ necessario inoltre “combinare” strumenti come l’innovazione tecnologica e costruttiva, l’individuazione di buone pratiche, la responsabilità sociale delle imprese, con incentivi economici e dialogo tra gli attori del processo produttivo."
"E’ importante poi, accanto a questi temi, promuovere la razionalizzazione e lo snellimento degli interventi di prevenzione e di controllo, evitando la sovrapposizione di enti e soggetti pubblici nell’espletamento dei loro compiti. Confindustria Macerata e Ance Macerata rinnovano la propria disponibilità con tutti gli attori del territorio, istituzioni autorità di vigilanza e controllo ad incontrarsi e formulare proposte per costruire insieme un sistema di regole che garantiscano il territorio, la nostra comunità e la valorizzazione del nostro tessuto produttivo" conclude la nota stampa.
Nella tarda serata di ieri, gli agenti della Squadra Mobile hanno rintracciato e tratto in arresto, un uomo che il 3 aprile del 2018 si era reso responsabile di una rapina aggravata in una gioielleria di Villa Potenza di Macerata.
Il 3 aprile dello scorso anno infatti, verso le ore 19.00 la volante era intervenuta presso la gioielleria di Borgo Peranzoni per una rapina. Sul posto, gli operatori avevano udito le grida di aiuto provenire da una finestra retrostante l’entrata principale, li hanno trovato una donna chiusa dal rapinatore nel retrobottega e con i polsi legati da fascette da elettricista.
Gli agenti avevano liberato immediatamente la donna che, ancora in preda al panico, aveva riferito che poco prima un individuo era entrato nel negozio di orologeria chiedendogli un regalo costoso e chiedendo se all’interno del negozio ci fosse un bagno. Alla risposta affermativa della donna, l’uomo aveva estratto un coltello con il quale l’aveva minacciata spingendola nel retrobottega e costringendola ad aprire la cassaforte. Al suo diniego il rapinatore le aveva legato i polsi con fascette da elettricista e l’aveva imbavagliata con del nastro. Il rapinatore si era poi impossessato della somma di 150.00 euro, di alcuni monili in oro e di circa 25/30 orologi per un valore di svariate migliaia di euro, scappando subito dopo.
Gli immediati accertamenti condotti dagli uomini dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, hanno consentito, nell’arco di pochissimo tempo, di individuare e denunciare all’Autorità Giudiziaria l’uomo per il reato di rapina aggravata, identificato per un giovane di 37 anni residente in città il quale, in forza di un provvedimento emesso dall’Autorità Giudiziaria, è stato sottoposto all’obbligo di firma.
Nella giornata di ieri, in esecuzione di una ordinanza emessa dal Tribunale penale di Ancona, divenuta esecutiva a seguito della sentenza del 6 febbraio scorso, la Procura della Repubblica di Macerata ha ordinato l’esecuzione della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti dell’uomo, in sostituzione di quella dell’obbligo di firma. Motivo per cui il giovane, rintracciato nel tardo pomeriggio di ieri dagli agenti della Squadra Mobile, è stato ristretto presso la propria abitazione agli arresti domiciliari.
Tre video per raccontare le Marche durante il 69° Festival di Sanremo, una Regione meravigliosa quanto ferita dal sisma del 2016. Molti spettatori avranno notato come, durante la diretta sanremese, siano apparsi dei brevi spot che promuovono la "bellezza infinita" delle nostre terre.
In tanti si saranno, altresì, domandati quanto sia costata alla Regione Marche questa forma di promozione turistica e da quali fondi siano state ricavate le risorse per l'acquisto degli spazi pubblicitari.
Bisogna partire da un primo dato di fatto. Recentemente l'Unione Europea ha stanziato 243 milioni di euro aggiuntivi rispetto ai 337 milioni già programmati, con l'obiettivo di sostenere la rinascita dei Comuni dell’area del cratere e creare opportunità a favore di: imprese, turismo, efficienza energetica e mobilità sostenibile, messa in sicurezza degli edifici pubblici e del territorio.
Questi risorse aggiuntive sono state distribuite all'interno dell'Asse 8 di intervento, incluso nel Fondo Europeo di Sviluppo Regionale POR-FESR 2014/2020. Tra le varie azioni previste, sono stati stanziati complessivamente 7.714.209,76 milioni di euro per l’intervento 30.1.1 a "sostegno della fruizione integrata delle risorse culturali e naturali e alla promozione delle destinazioni turistiche".
Di questi 7 milioni, la Regione Marche ha re-investito 682.895,00 euro totali per l’attività di promozione e marketing del territorio regionale tramite la trasmissione di spot promozionali nell’ambito del palinsesto del 69° Festival di Sanremo e Radio Rai.
Come stabilito nella delibera regionale del 12 novembre 2018, 367.750,00 euro (IVA esclusa) sono destinati a tre diversi tipi di promozione televisiva RAI:
- 6 passaggi da 30 secondi dei tre video realizzati da Marche Tourism (due per ogni spot) durante le serate del Festival di Sanremo;
- campagna web Sanremo che, dal 4 al 17 febbraio, vedrà il passaggio di 500.000 impressions su RAIPLAY con la messa in onda dello spot “Marche bellezza infinita”;
- cinema, dal 14 al 20 febbraio il passaggio di 10.276 spot da 60 secondi nelle sale cinematografiche del circuito RAI.
Sono, invece, 192 mila (IVA esclusa) gli euro sono destinati a RadioRai. Per la settimana di Sanremo sono, infatti, previsti 48 spot da 30 secondi (5 durante la diretta e 43 durante le rubriche dedicate a Sanremo); mentre per il calcio, da febbraio a giugno, è previsto il passaggio di 2 spot flash da 15 secondi nelle partire di Serie A/B, Coppe Europee, Nazionale, Coppa Italia , Supercoppa.
Ecco i video gli spot andati in onda durante il Festival di Sanremo:
Dallo Sferisterio di Macerata a Piazza del Popolo a Fermo, passando per Loreto, Offida e le invidiabili spiagge di Sirolo ai piedi del Monte Conero: 30 secondi che raccontano la bellezza infinita delle Marche, dei suoi Sibillini, delle sue colline e del suo Mar Adriatico con il claim finale recitato dall’inconfondibile voce dell'attore Giancalo Giannini. Una promozione nazionale per la Regione che, da fonti Auditel, ha raggiunto oltre 9 milioni di persone in media ogni sera.