Il Campodarsego Calcio 1974 informa che tutti i biglietti di accesso allo stadio “Gabbiano” per la partita valida per il primo turno di Tim Cup, Campodarsego-Maceratese, in programma sabato 30 luglio alle ore 18, saranno disponibili come di consueto ai botteghini dell’impianto sportivo al costo unico di 10 euro, prezzo valido sia per la tribuna locali, che per la curva ospiti.I tifosi marchigiani potranno quindi recarsi direttamente allo stadio, sito in via Olmo 16, a Campodarsego, ed acquistare i loro tagliandi direttamente sul posto, all’ingresso del settore ospiti. Si ricorda che i tagliandi per la curva ospiti (capienza massima 300 posti) non saranno nominali, e che per acquistarli non sarà quindi necessario esibire alcun documento di identità o Tessera del Tifoso.
"Non abbiamo mai detto nulla alla Tardella in merito al portare la Maceratese a Civitanova": ieri in conferenza stampa la Presidente della Maceratese aveva affermato di aver ricevuto una telefonata dalla Lube, in cui veniva invitata a trasferire la sua squadra con un "Ci vediamo a Civitanova" (leggi qui)Questa mattina è arrivata la netta smentita della società cuciniera, che con un comunicato stampa precisa: "In riferimento alle dichiarazioni rilasciate ieri nel corso di una conferenza stampa dalla presidente della S.S. Maceratese, dott.ssa Maria Francesca Tardella, A.S. Lube Volley precisa che nessuno dei suoi dirigenti e tanto meno alcun esponente della proprietà ha mai invitato la medesima Presidente a trasferirsi con la proprio società calcistica a Civitanova Marche".
"Bisogna riconoscerlo: con la seconda Giunta Carancini un tema centrale come quello della mobilità è diventato finalmente di rilievo nel dibattito politico cittadino", ironizzano i grillini maceratesi nell'incipit di una nota stampa in cui contestano duramente il progetto ParkSi.E spiegano. "Di fianco all'errore fondamentale di considerare l'auto come mezzo principale per gli spostamenti in città, nella proposta della giunta Carancini vi è l'assurdo dal punto di vista economico: qua si sta pianificando di far investire ad APM circa tre milioni di euro per dotare la città di un parcheggio che è già a disposizione del sistema della mobilità cittadino e che l'Amministrazione tiene bellamente in disparte, tanto che oggi quel parcheggio perde ogni anno, con le perdite in aumento, oltre duecentomila euro". Affermazioni in netto contrasto con quanto dichiarato dal primo cittadino, secondo il quale "il ParkSi perderebbe solo settantamila euro all'anno perché le altre perdite sono legate all'ammortamento dell'investimento iniziale", secondo i pentastellati. "Qual è la prospettiva alla base della scelta di spendere una cifra così importante, con un bilancio comunale oramai ridotto all'osso, per rilevare da un privato la gestione di un parcheggio, invece che investire quella stessa cifra per riqualificare percorsi pedonali, per realizzare vie ciclabili, o per potenziare il trasporto pubblico locale? E il resto della città? A quando un vero piano della mobilità che riguardi tutto il territorio comunale, trattando tutte le sue zone con la stessa attenzione? Nella proposta della Giunta, al di fuori delle mura c'è il vuoto. L'unica cosa è la definizione di una zona pedonale, una porzione del centro appunto, dove andare a passeggiare una volta che ci si è arrivati con l'auto. Decisamente poco. A Macerata, anche e soprattutto con il lancio di queste proposte, se non ti muovi con l'auto sei perduto".Il trasporto pubblico "è un concetto evocato diverse volte nella presentazione di #Maceratafacile, ma utilizzato di fatto solo per giustificare, tra l'altro in maniera artificiosa, la necessità dell'acquisto del ParkSi tramite lo spostamento del capolinea di rampa Zara ai giardini Diaz. Ricordiamoci che, ad oggi, l'unico intervento reale attuato da questa Amministrazione sul trasporto pubblico è stato l'aumento dei biglietti dell'autobus. D'altronde, in perfetta coerenza con quella scelta, oggi Carancini parla di abbonamenti mensili per i parcheggi a 18 euro, mentre l'abbonamento mensile per l'autobus ne costa 30. Quindi, del trasporto pubblico, questa Amministrazione non sa cosa farsene se non utilizzarlo in funzione della mobilità veicolare. Fa specie osservare che una Giunta sostenuta anche da forze politiche e culturali che si richiamano al "Bene Comune", sia riuscita a costruire una proposta sulla mobilità imperniata sul mezzo individuale per antonomasia, l'automobile, cancellando completamente l'aspetto comunitario dello spazio aperto. A dir la verità, questo tipo di dinamiche le osserviamo oramai da decenni, ma questa volta c'è il rischio di veder buttata dalla finestra una quantità esagerata di denaro pubblico. Qua, in gioco, non c'è l'ennesimo indebolimento di un ideale che sopravviverà nonostante i tradimenti di chi dovrebbe proteggerlo in cambio di chissà cosa, ma la possibilità di poter offrire, in futuro, servizi e protezioni alle parti più deboli della città".La posta in gioco, si conclude la nota, è quindi altissima e "noi del Movimento 5 Stelle faremo di tutto affinché questa operazione deleteria non vada in porto. Ci mettiamo al contempo a disposizione di chiunque voglia collaborare alla costruzione di una città solidale, migliore di quella di oggi, anche quando bisogna spostarsi. Diamoci una mano e arriveremo ad una Macerata migliore".https://youtu.be/pa9da4ofrsI
Quattro ore di sciopero degli operai del comparto metalmeccanico per chiedere lo sblocco delle trattative per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro. Ma anche per accendere un faro sulle condizioni attuali dell’industria metalmeccanica Maceratese. La protesta, indetta in modo unitario dai sindacati di categoria Fiom-Fim-Uilm, è prevista per domani, 27 luglio.Per la giornata di protesta, la triplice sindacale ha organizzato una doppia iniziativa. Alle 9:30 del 27 luglio, nella sala congressi della Provincia di Macerata in via Velluti, n. 41 a Piediripa, I segretari delle categorie dei metalmeccanici, Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil, hanno invitato le Istituzioni locali e tutte le forze politiche territoriali a partecipare ad un confronto con le parti sociali ed i lavoratori delle industrie metalmeccaniche della provincia di Macerata. L’intento è quello di discutere sul blocco della trattativa del rinnovo del contratto nazionale di lavoro e sulla situazione e le condizioni attuali delle attività industriali nel comprensorio. Nella stessa giornata, per dare maggiore forza alle richieste, le tute blu sciopereranno nelle quattro ore di fine turno.
Il sorriso dei bimbi Sahrawi è ritornato ad illuminare la sala consiliare del comune di Macerata, durante la seduta di ieri pomeriggio, 25 luglio, per l'ormai tradizionale incontro annuale tra la delegazione di bambini e i membri dell'Assise civica. Anche quest'estate una delegazione di venti ragazzini si trova nelle Marche grazie all'associazione Rio de oro e alle famiglie marchigiane che li ospitano per iniziare o proseguire importanti terapie mediche. Infatti, i bimbi Sahrawi coinvolti nel progetto di accoglienza, al quale aderisce anche il Comune, hanno seri problemi di salute e di disabilità che non potrebbero mai curare nei campi profughi dove vivono insieme alle loro famiglie.È dal 1979 che i Sahrawi sono costretti a sopravvivere nei campi profughi situati nel deserto di Tinduf, in Algeria, dove sono stati confinati a seguito dell'invasione da parte del Marrocco dei loro territori. Lo ha ricordato ieri pomeriggio anche il presidente del consiglio comunale di Macerata, Luciano Pantanetti, che ha mandato un "forte abbraccio" ai bambini ricevuti nella sala consiliare e alle loro famiglie, sottolineando il fatto che questo è un momento davvero difficile per i Sahrawi. Il popolo ha da poco perso il suo amato presidente Mohamed Abdelaziz, riconfermato per ben dodici volte nella carica di capo della Repubblica Araba Saharawi Democratica e che “ha condotto il suo popolo dalla guerriglia armata dei primi anni ’70 alla scelta di una soluzione pacifica attraverso un referendum per l’autodeterminazione che, purtroppo, non ha potuto vedere realizzato” come ricordato dalla vicepresidente di Rio de Oro, Barbara Vittori.I Sahrawi sono, però, un popolo forte e proseguono la loro battaglia, così come i piccoli che si trovano in questi giorni nelle Marche continuano a lottare per la loro salute, per il loro futuro. Come Warda, giovane talento del deserto che lavora come pittrice di teiere e che all'inizio del suo percorso aveva seri problemi di deambulazione. Arrivata in Italia per la prima volta nel 2008, è stata operata per due volte al Salesi di Ancona ed una volta a Milano. Ha proseguito, poi, un percorso di fisioterapia ed oggi riesce ad alzarsi e a camminare. Adesso è tornata nelle Marche per un nuovo tutore e ieri ha ricevuto uno speciale dono dal Consiglio delle donne di Macerata che l'aiuterà a continuare il suo progetto di artigiana e pittrice."Per questi bambini non esiste un'altra strada di cura – ha detto la presidente dell'associazione Rio de oro, Rosanna Berini, che vive in un campo profughi Sahrawi – e i viaggi che fanno in Italia sono l'unica speranza per migliorare la loro situazione". Le difficoltà per questi bimbi, alcuni dei quali presentano gravi disabilità, sono enormi. "La situazione sarebbe molto diversa – ha aggiunto la presidente Berini – se potessimo curare questi ragazzi già dalla nascita, ma purtroppo possiamo portarli in Italia solo dall'età di sei anni, quando sono troppo grandi e quando spesso la malattia è già degenerata".I bambini Sahrawi guardano, però, al futuro con speranza e determinazione così come hanno imparato dai loro coraggiosi genitori proseguendo nel loro cammino di rifugiati in una ricerca instancabile di giustizia. Il progetto dell'associazione Rio de oro che assiste ogni anno in Italia più di settanta bambini è reso possibile da famiglie che accolgono questi bimbi e dalle donazioni che arrivano. Chiunque può dare una mano a rendere un po' più facile la vita dei bambini Sahrawi sostenendo l'associazione Rio de oro onlus con una donazione oppure partecipando all'annuale accoglienza dei ragazzi. Tutte le informazioni su come donare o far parte del progetto sono disponibili sul sito www.riodeoro.it.I bambini presenti ieri pomeriggio sono stati:Chej Hossein Hassan soffre di sospetta sindrome genetica. Da gennaio si trova nella la sede di Rio de Oro in Africa (a Bolla). È stato operato di cataratta, ma non vede e il contatto fisico con il suo corpo è la sua unica via di comunicazione.Chej Ami Abida è stato operato il 24 giugno agli arti inferiori a Bologna; ora sta proseguendo un percorso di fisioterapia per poter camminare. Leila soffre di tetraparesi spastica ed è stata ospite negli anni passati di una famiglia qui di Macerata ed è qui quest'anno per proseguire la sua fisioterapia.Matamulana è stato ospite negli anni passati di una famiglia di Pollenza e sino a maggio di quest'anno è stato ospitato presso la sede Rio de Oro nei campi profughi di Bolla in Africa. La sua condizione era migliorata notevolmente, però purtroppo il ritorno a casa ha segnato una lenta regressione delle sue condizioni fisiche.Uadad ha un affetto particolare per il sindaco Romano Carancini che chiamò spontaneamente “habibi”.
"Un impegno che non deve andare in vacanza quello a sostegno dello stabilimento Sacci di Castelraimondo. Questo è l'obiettivo che tutti noi, istituzioni nazionali, regionali e locali, dobbiamo fare nostro per evitare che, con l'apertura della procedura di mobilità, i lavoratori perdano i propri posti di lavoro in un'area già duramente provata dalla crisi economica degli ultimi anni". Con queste parole l'on. Irene Manzi evidenzia la necessità di intensificare gli sforzi a tutela dell'occupazione nell'ex stabilimento del gruppo cementifero Sacci a Castelraimondo, oggetto di una procedura di acquisizione da parte del gruppo Cementir di proprietà della famiglia Caltagirone. Andiamo con ordine. Proprio poche settimane fa i lavoratori della Sacci, che possiede tra gli altri stabilimenti in Lombardia, Abruzzo e Toscana, hanno ricevuto una lettera con la quale si comunicava l'apertura della procedura di mobilità che potrebbe concretamente condurre, se non ci saranno novità, alla perdita dei posti di lavoro entro il prossimo 30 settembre. Contemporaneamente alla apertura di tale procedura il Governo, sollecitato da una interpellanza urgente presentata proprio dalla parlamentare del Pd Irene Manzi - che già da tempo sta seguendo da vicino le sorti dei dipendenti del gruppo Sacci- ha dichiarato il proprio impegno a convocare un tavolo di crisi con azienda e rappresentanze sindacali per garantire l'occupazione nei vari siti produttivi coinvolti, tra cui quello di Castelraimondo. A fianco dell'impegno nazionale si sono intensificati i contatti anche con le istituzioni regionali, tanto che proprio la scorsa settimana, in occasione della mobilitazione proclamata davanti alla Regione, una rappresentanza dei dipendenti ha incontrato, insieme ai Sindaci dei Comuni interessati ed al consigliere comunale Claudio Cavallaro, gli assessori Bravi e Sciapichetti e il consigliere regionale del Pd Francesco Micucci. Di fronte all'impegno congiunto delle istituzioni il gruppo Cementir sembra però voler procedere incurante degli oneri conseguenti all'acquisizione del ramo d'azienda da parte della Sacci, sostenendo che il processo di acquisizione non risulta ancora perfezionato e che pertanto le conseguenze in capo ai lavoratori ( a cominciare dall'apertura della procedura di mobilità) debbono intendersi promosse dalla Sacci e non dal nuovo acquirente. "E' fondamentale che in tutte le sedi opportune siano richiamati gli obblighi del gruppo Cementir rispetto al futuro dello stabilimento di Castelraimondo. Obblighi conseguenti dalla legge, in primo luogo. Per questo sarà fondamentale l'azione congiunta di tutte le istituzioni, dal Governo nazionale, alla Regione Marche agli Enti Locali, per non lasciare soli i lavoratori, evitando così di penalizzare ulteriormente un'area della nostra provincia già duramente provata dagli effetti della crisi economica di questi ultimi anni."
Orgogliosamente sottolinea di non aver partecipato alla firma del protocollo d'intesa con il quale stamattina, in Prefettura, alla presenza del sottosegretario con delega alla pubblica sicurezza Bocci, i sindaci della provincia di Macerata hanno sottoscritto l'impegno affinchè banche e associazioni di categoria vengano incontro ai cittadini che decidono di investire nella cosiddetta sicurezza passiva per difendersi dai furti in abitazione (qui). Il sindaco di Cingoli Filippo Saltamartini anche stavolta mette l'accento sulle difficoltà del territorio a respingere un numero sempre maggiore di atti predatori e definisce l'iniziativa di questa mattina "uno spot al renzismo con il sigillo della Prefettura e dei Sindaci"."Nell’ultimo anno c’è stata la triplicazione dei furti nelle abitazioni nelle Marche. Il Procuratore generale" dice Saltamartini "ha lanciato l’allarme di infiltrazioni mafiose nel tessuto economico. L’organico delle Forze dell’Ordine è ridotto all’osso e sempre di più i cittadini ricorrono al fai da te. Aumentano i cittadini che sostengono la modifica dell’articolo 52 del codice penale sulla difesa legittima. Sono in aumento i timori che anche l’Italia possa essere colpita da atti di terrorismo. I Sindacati dei poliziotti lanciano l’allarme sulla scarsità delle risorse esistenti per affrontare i rischi di un attacco terroristico agli obiettivi sensibili e il Ministero dell’Interno dispone l’obbligo di circolare armati anche se liberi dal servizio. C’è n’è quanto basta affinchè il Sottosegretario Bocci con delega della pubblica sicurezza avesse portato nell’incontro con i Sindaci a Macerata quelle risposte che da mesi, invano, abbiamo chiesto: il collegamento delle telecamere dei Comuni con la Banca dati del Ministero dell’Interno per prevenire reati o atti di terrorismo e consentire alle Forze dell’Ordine di intervenire tempestivamente; l’unificazione dei numeri di emergenza soprattutto tra polizia e carabinieri ed evitare la dispersione delle risorse (poche) disponibili; l’impiego della polizia municipale dei Comuni nei controlli coordinati del territorio ed aumentare l’ombrello protettivo sulla sicurezza urbana e non; risposte sul ripianamento organico di polizia e carabinieri che viaggiano con organici non più giovani ma soprattutto depauperati del 20-30%.Nulla di tutto questo.Dopo quello sul "controllo del vicinato", una specie di avanguardia senza mezzi, cultura e preparazione affidata ai cittadini, questo è il secondo protocollo innovativo in materia di "sicurezza fai te": lo sconto sull'interesse dei mutui per l’acquisto dei sistemi di allarme.Alla firma c’erano tutti: associazioni di imprese, banche e soprattutto tutti i Sindaci (meno uno) della Provincia di Macerata. Ma se anche le Istituzioni come la Prefettura praticano il Renzismo, allora per l’Italia e per i cittadini c’è poco da fare.Rileggendo solo i fatti di reato degli ultimi giorni sono assalito da un senso di frustrazione profonda se penso che queste sono le Istituzioni che devono governare fenomeno così complessi come quelli di cui ci occupiamo.Spero vivamente di sbagliare e spero per non abusare di una formula del bar dello sport secondo cui potremmo anche essere "alla frutta". In quel caso" conclude Saltamartini "la responsabilità è solo di chi nelle urne ha scelto la mia, come le altre persone a rappresentarle".
Dalla Curva Just Macerata riceviamoAbbiamo analizzato attentamente la situazione e ci siamo resi conto che la battaglia per avere "trasferte libere" è praticamente pura utopia. Ci siamo posti la domanda se fosse coerente o meno non tesserarci nonostante i biglietti nominali, obbligatori anche in casa, e tutte le altre nefandezze partorite negli ultimi anni dal Viminale. In particolar modo noi viviamo in una città dove ci sono restrizioni spaventose per assistere alle partite, basta ricordare i casi delle partite con SPAL ed Ancona dell'annata scorsa in cui ci fu una privazione della libertà senza precedenti. Inoltre la stagione conclusasi pochi mesi fa ci ha dimostrato, ancora una volta, che la trasferta è la linfa vitale per un gruppo ultras. Il fatto di non macinare chilometri, il fatto di non viaggiare ha rischiato di farci appiattire e di non farci vivere la nostra passione in pieno, proprio come vorrebbero le brillanti menti che negli anni hanno creato tali normative le quali riteniamo siano anticostituzionali. Per tutti questi motivi, dopo esserci confrontati per più di un anno apertamente ed aspramente al nostro interno siamo giunti, non all'unanimità, ad una decisione difficile e sofferta: tesserarci. Ci preme sottolineare che nonostante accettiamo la fidelizzazione tramite la tessera del tifoso, rimaniamo estremamente contrari all'art. 9 del così detto "Decreto Amato". Invitiamo tutti a seguire la nostra decisione, ad abbonarsi in curva il prima possibile per dimostrare attaccamento alla maglia e a seguire anche in trasferta la nostra amata Società Sportiva Maceratese 1922 a partire dal prossimo impegno di Coppa Italia.
Domani, martedì 26 luglio, martedì 2 e 9 agosto, con orario sempre fissato per le 22, nella Galleria dell’Eneide di Palazzo Buonaccorsi a Macerata, all’interno del Festival OFF che affianca il Macerata Opera Festival, Paolo Londi creerà delle installazioni di danza contemporanea e danza butoh nel piano nobile del Palazzo e, in particolare, nella splendida Galleria dell’Eneide.Il tema del Mediterraneo e della Cultura Greca prenderanno vita attraverso i ballerini della “Compagnia Pescara Dance Festival” diretta da Paolo Londi con residenza artistica presso “l’Accademia Ermitage” di Macerata. Sarà l'occasione per portare la magia della danza a Palazzo dove le ricche e affascinanti decorazioni della galleria dell’Eneide verranno affiancate dalle figure plastiche dei ballerini e il piano nobile del Buonaccorsi sarà teatro di creazioni viventi grazie alle quali lo spettatore verrà immerso nell’antico sapore musicale greco con spartiti originali e riprodotti da Gregorio Paniagua. La performance si avvarrà del contributo della profossoressa Sara Spernanzoni che leggerà testi tratti dall’Eneide di Virgilio in lingua latina.A danzare saranno Alessandra Bartoli (solista della Compagnia), Gabriel Marcel (borsista da Cancun-Mexico), Domenico Rijillo, e alcune delle allieve dell’Accademia Ermitage: Kejsi Masha, Gloria Carobini ed Enrica Carla Gioia Sabella. La regia e le coreografie sono di Paolo Londi.L’Accademia Ermitage, sotto la direzione artistica del coreografo internazionale Paolo Londi di scuola bejartiana, si avvale di numerose collaborazioni con maestri e coreografi di fama internazionale - del calibro di Loris Petrillo, Mario Piazza, Raffaele Paganini, Alberto Canestro, Andreè de la Roche, Alexandre Stepkine e altri ancora - per formare ballerini professionisti attraverso un percorso formativo intensivo di due anni, promettendosi di inserirli attivamente nel difficile mondo del lavoro delle Compagnie di Danza al termine del percorso formativo. Agisce sul territorio marchigiano richiamando però talenti da tutto il mondo.Paolo Londi si forma presso il Rudra Bejart e lavora già giovanissimo per il Boston Ballet, per W.Forsythe, Lindsay Kemp e Franco Miseria. Vanta tra le sue collaborazioni e i suoi lavori coreografie per le etoile Luciana Savignano, Marco Pierin, per la Scala di Milano e la ormai famosissima Simona Atzori (ballerina priva degli arti superiori), di cui è stato coreografo per oltre 10 anni portandola al pubblico così come la conosciamo oggi. Dopo essere stato Direttore Artistico di numerosi Festival italiani ed internazionali tra cui Danza in Fiera e il Pescara Dance Festival (questo per oltre 15 anni) ha accolto la direzione artistica dell’Accademia Ermitage di Macerata, spostando qui anche la residenza della sua Compagnia di Danza Contemporanea.
La partita di Tim Cup fra la Maceratese e il Campodarsego in calendario nel prossimo week end non si giocherà a Macerata bensì nella cittadina veneta il 30 luglio. La presidente Maria Francesca Tardella, visto l’impedimento da parte del Comune di utilizzare l’Helvia Recina, ha chiesto di invertire il campo di gioco.“Sono amareggiata, la Carrarese ha venduto blocchi di marmo pur di far iscrivere la sua squadra al campionato di Lega Pro – ha detto Maria Francesca Tardella – Questa società non ha alcun tipo di debito. Ieri mattina mi è arrivata una telefonata dalla Lube dove mi si diceva ci vediamo a Civitanova. Non c’è verso di fare sport professionistico a Macerata, non c’è speranza. Sono triste, delusa. Voglio giocare nel mio campo, nella mia città. Non so quanto abbiamo speso per andare ad allenarci altrove l’anno scorso. Noi ci alleniamo insieme all’Atletica Avis, al Sef con la massima serenità. Non pensiamo di essere né superiori né inferiori ad altri. Certamente noi la convenzione la paghiamo, gli altri usufruiscono di contributi. Inizialmente avevamo deciso di non giocare questa partita, mi sarebbe piaciuto che Sky, Rai e televisioni private e i tifosi della rata potessero assistere ad un evento storico. Mi sarebbe tanto piaciuto da presidente, al di la della stanchezza nel sopportare tutto questo peso. Noi siamo considerati meno di niente. A volte siamo considerati un peso, un fastidio. Nel rispetto delle persone che vogliono bene alla Maceratese abbiamo chiesto l’inversione del campo, ci sobbarcheremo tutte le difficoltà di questa trasferta. Questa è una società che amo alla follia. Speriamo che i tifosi ci facciano sentire il calore che abbiamo sentito nella prima amichevole a Norcia con lo Spezia. Speriamo di fare anche una discreta figura. Non ho la più pallida idea di dove andremo ad allenarci dopo il 29 di luglio. Ci siamo già mossi con alcune società amiche, dico francamente che non si è nè in cielo nè in terra".“E’ la prima volta che la Maceratese partecipa alla Coppa Italia professionistica organizzata dalla Lega di serie A – ha detto l’avvocato della Maceratese, Giancarlo Nascimbeni, nel corso di una conferenza stampa – La Coppa Italia è la seconda competizione come importanza di quelle organizzate dalla Lega di serie A. Evidentemente il comune di Macerata non ha valutato nella sua pienezza l’importanza dell’evento. Alla Tim Cup partecipano obbligatoriamente e di diritto tutte le squadre di serie A, tutte le squadre di serie B, ventisette squadre di Lega Pro e nove di serie D. Tutto questo doveva essere un orgoglio della città e degli sportivi. Io mi aspettavo che l’assessore allo sport del comune di Macerata (Alferio Canesin ndr) dicesse abbiamo trovato un campo alternativo all’Helvia Recina. Probabilmente l’assessore non capisce l’importanza della manifestazione”.“Noi non parteciperemo alla riunione del 2 agosto con il comune sulla convenzione fra la Maceratese e l’amministrazione comunale, rinviata non so quante volte, perché io con il cappio al collo non porto un mio cliente – ha continuato Giancarlo Nascimbeni – Sottende che il comune lamenta un mancato rispetto della convenzione da parte della Maceratese. La convenzione è stata sottoscritta il 29 agosto 2015 dal dottor Puliti e noi come studio legale non facemmo solo e soltanto gli interessi della Maceratese ma anche gli interessi del comune, perché il comune di Macerata per lo Stato era inadempiente con la Corte dei Conti dall'1 gennaio 2015. La convenzione fra la Maceratese ed il comune di Macerata per l’utilizzo dello stadio Helvia Recina scade il 31 agosto 2018, quando l’assessore dice che la convenzione è scaduta significa che non sa di cosa parla. E’ di una gravità assoluta quello che dice, non voglio sparare sulla Croce Rossa, ma non sa di cosa parla”.“L’assessore non può andare a dire sul giornale che lo stadio è in queste condizioni perché è stato devastato dalla Maceratese – ha affondato Giancarlo Nascimbeni – Il campo era in queste condizioni quando è stata sottoscritta questa convenzione. C’è stato poi un fatto gravissimo, quando lo stesso assessore ha detto che per colpa della Maceratese il comune non ha potuto ospitare i giochi della gioventù. E’ una bugia. Un altro fatto molto grave è che manca un atto ufficiale della pubblica amministrazione in cui si dice l’inizio e la fine dei lavori, allora la Maceratese si sarebbe potuta attivare diversamente”.La Maceratese deve versare nelle casse comunali un canone di cinquantamila euro per l’utilizzo dell’Helvia Recina attraverso due rate.“Ci sono stati vari inadempimenti da parte del comune riguardo alla convenzione – ha aggiunto l’avvocato Massimo Nascimbeni – La Maceratese non scende più sull’Helvia Recina dall’8 maggio, dalla partita con il Santarcangelo. Ritengo ci fossero tutte le condizioni per mettere la Maceratese in condizioni di giocare in casa la partita di Tim Cup. L’assessore Canesin ha detto cose non vere. A seguito dei divieti di utilizzo non giustificati da condizioni oggettive la Maceratese ha utilizzato il campo per non più del trentacinque per cento rispetto alle ore di cui aveva diritto; l’eccezione spesso è diventata la regola. E’ stato impossibile allenarsi sull’antistadio perché non c’erano le condizioni minime di sicurezza per i giocatori professionisti. Lo stesso antistadio, fra l’altro, è stato messo a disposizione della Maceratese con due mesi di ritardo. Queste cose il comune le sa da sempre, formalmente dal 22 gennaio del 2016. Essendo un contratto a prestazioni corrispettive, essendo venuto meno un utilizzo come quello previsto in convenzione abbiamo chiesto una riduzione del canone in misura proporzionale all’uso e alle possibilità di usare il campo”.
Siglato questa mattina, presso i saloni di rappresentanza della Prefettura di Macerata, il protocollo d’intesa "Lavoriamo per la sicurezza". Alla presenza del Sottosegretario all’Interno On. Gianpiero Bocci, hanno firmato l’accordo il Prefetto di Macerata, il presidente di Confindustria Macerata, il presidente della Commissione Regionale dell’Associazione Bancaria Italiana, i presidenti di CNA Macerata, Confesercenti, Confartigianato, Casartigiani, ed i sindaci di 47 comuni della provincia tra i quali anche Macerata. Obiettivo dell’accordo è implementare la dotazione di impianti di sicurezza passiva degli immobili sul territorio riducendone i costi di acquisto, per privati e per enti locali ed, ove necessario, riducendo anche i costi dei relativi finanziamenti bancari. Si tratta di un protocollo innovativo, ha dichiarato il sottosegretario Bocci, che è espressione del principio costituzionale di sussidiarietà anche nell’ambito della sicurezza e che testimonia la coesione tra istituzioni pubbliche e mondo dell’impresa in un tessuto sociale ancora sano come quello maceratese. Con la sigla dell’intesa, infatti, le associazioni di categoria si impegnano a sensibilizzare i propri iscritti affinché pratichino tariffe di favore a chiunque voglia installare, sul territorio della provincia, impianti di sicurezza passiva. L’Associazione Bancaria Italiana si impegna a sensibilizzare gli istituti di credito associati affinché chi si rivolga ad essi, per il finanziamento di uno dei predetti acquisti, possa beneficiare di condizioni di favore. La Prefettura pubblicherà sul proprio sito l’elenco degli operatori aderenti, banche, artigiani, industriali, esercenti commerciali, cui i cittadini possono rivolgersi, garantendo in tal modo la massima trasparenza. In tale quadro il protocollo prevede un ruolo molto importante per le amministrazioni comunali aderenti in termini di comunicazione ai propri cittadini di quali sono le imprese aderenti a cui ci si può rivolgere per beneficiare delle condizioni di favore previste dal protocollo. Tutti gli operatori aderenti saranno comunque contraddistinti da un apposito logo esposto presso il proprio esercizio recante il nome dell'iniziativa "Lavoriamo per la sicurezza".
È un bilancio sicuramente positivo quello del primo weekend del Macerata Opera Festival. Non solo per il grande successo di pubblico per le prime di Norma e Otello, ma per il percorso scelto che parte dall’intervento di Massimo Bray, giovedì scorso, fino al concerto di ieri di Goran Bregovic passando per le Opere in scena allo Sferisterio.Questa mattina all’arena Micheli e Messi, coadiuvati dagli addetti stampa Ferullo e Scheggia, hanno “preso il caffè” con i giornalisti, parlando così di ciò che è stato e di ciò che sarà, una conferenza stampa definita dal direttore artistico “ in corso d’opera, in cui ci possa essere la condivisione dei lavori”.Una stagione nata sotto la buona stella della partecipazione di pubblico, l’Otello ha fatto registrare 2157 presenze paganti, mentre la Norma 1965, per un incasso totale di 210.037,00 euro, dati in netto aumento rispetto le edizioni passate. Da evidenziare anche che i biglietti omaggio, invece, sono stati 195 (comprendendo sia la stampa che le istituzioni), in netto calo rispetto al passato, in linea con la scelta del CDA dello Sferisterio di diminuire il mal costume degli ingrassi gratuiti.Chiuso il primo weekend si passa alle iniziative del Festival Off, definito da Micheli il fiore all’occhiello, che rende l’opera accessibile a tutti, con eventi gratuiti ma allo stesso tempo di grande spessore culturale. Purtroppo negli anni passati tutto ciò non è stato compreso, nonostante la fruibilità del programma, le iniziative non hanno riscosso l’attenzione che meritavano né dal pubblico né dalla stampa. L’intenzione è quella di cambiare rotta alzando ancora un po’ il livello del format, grazie anche alla collaborazione con l’Adriatico Mediterraneo Festival, e dando maggiore visibilità al Festival Off.Si parte martedì alle 18 con il laboratorio per i bambini nel cortile di palazzo Buonaccorsi dal titolo “OperaAttivaMente”, realizzati in collaborazione con il corso di Psicologia dello sviluppo dell’Università di Macerata. Mentre la sera è dedicata al reading, letture con accompagnamento musicale strutturate sul tema di “Enea Migrante”. Tre suggestive serate, sempre a palazzo Buonaccorsi alle 21, si inizia martedì 26 con la lettura di Omero, Iliade di Baricco, passando per Il poema del furore: Didone e le altre (martedì 2 agosto), e si conclude con Eneide Canto dei Transiti (martedì 9 agosto).I mercoledì animeranno il Lauro Rossi con recital musicali, rigorosamente gratuiti, con i suoni del Mediterraneo. Il primo, il 27 luglio, il maestro Giovanni Seneca dirige l’Orchestrina Adriatica, proponendo “Suoni e canti dal Mediterraneo”. L’appuntamento infrasettimanale è collegato con il progetto Milioni di passi di Medici Senza Frontiere, infatti prenotando il posto a teatro chi vuole può fare una donazione all’organizzazione umanitaria.Giovedì 28 luglio ci sarà l’anteprima giovani per l’opera di Verdi Il Trovatore che poi andrà in scena per tutti domenica 31 luglio.Cambio di programma per Medea, da Cherubini a Pasolini: non ci sarà più Daniela Dessì, impossibilitata per problemi di salute. Sarà sostituita da Alexandra Deshorties, il soprano franco-canadese tra i principali interpreti dell’opera di Cherubini, nel suo debutto in Italia. Nonostante il poco preavviso il soprano, definita dalla critica come “la Medea del 2015” dopo la sua interpretazione a Ginevra, ha accettato subito la proposta di Micheli. Delineando così un momento importante della sua carriera, la sua prima volta nella patria della lirica, proprio allo Sferisterio di Macerata. Parte del ricavato della serata sarà a favore di Medici Senza Frontiere.(Foto Si.Sa.)
In occasione del primo anniversario della morte Dante Cecchi, il sindaco Romano Carancini, ricordandone l’alto profilo culturale e il costante impegno a servizio delle istituzioni, annuncia i progetti dell’Amministrazione comunale per commemorare l’illustre cittadino maceratese.“Il Comune di Macerata per celebrarne la figura e preservarne la memoria - interviene il primo cittadino - si è unito al gruppo di lavoro per la commemorazione di Dante Cecchi formato dal Centro di Studi Storici Maceratesi, comitato che vede la partecipazione a vario titolo anche del Consiglio Regionale delle Marche, dell’Accademia dei Catenati, della Deputazione di Storia Patria per le Marche, della Fondazione Carima, dell’Università degli Studi di Macerata, della Compagnia Teatrale Fabiano Valenti, di Uilt Marche, oltre che di importanti singole adesioni di politici, storici, giornalisti e dei familiari del professore. Pensiamo di promuovere momenti ed iniziative – prosegue il sindaco Carancini - che ricordino e valorizzino la figura di un protagonista della storia cittadina e regionale. La volontà del Comune di Macerata, rispettando anche l’ordine del giorno approvato nei mesi scorsi dal Consiglio comunale, è quella di realizzare un'importante occasione cittadina per ricordare il professor Dante Cecchi e riflettere su una figura rilevantissima del nostro comune passato”.Dante Cecchi, come si ricorderà, ha ricoperto la carica di assessore e consigliere del Comune di Macerata dal dopoguerra al 1970 quale rappresentante della Dc, è stato presidente della Carima e uno dei padri dell’Accademia dei Catenati nel dopoguerra e docente di Storia della Pubblica Amministrazione e di Diritto Comune all’Università di Macerata negli anni 70.Cecchi, inoltre, fu proclamato dall’Accademia dei Lincei il vincitore del premio del Ministero della Pubblica Istruzione per le scienze giuridiche per l’anno 1969 mentre nel 1980 fu insignito dal Presidente della Repubblica della medaglia d’oro per i Benemeriti della cultura e dell’arte.E’ stato inoltre oltre autore di pubblicazioni sul Medioevo, statuti comunali, periodo napoleonico e restaurazioni in Italia e tradizioni delle Marche oltre che di teatro dialettale, di prestigiose monografie sulla città e il suo territorio.Cecchi ricoprì anche la carica di vice presidente della Deputazione Storia Patria delle Marche e fu membro di varie istituzioni culturali italiane e straniere.
Raid anomalo la notte scorsa al Cafè Servidei in viale Trieste a Macerata. Intorno alle 3, qualcuno è entrato all'interno del locale forzando una finestra che dà proprio su viale Trieste.Una volta dentro, i malviventi hanno messo il locale completamente a soqquadro, rovesciando bottiglie, danneggiando la macchina per il caffè, non risparmiando nulla di quanto hanno trovato sulla loro strada. Forse erano alla ricerca di soldi che, però, non c'erano, visto che il locale la domenica resta chiuso per turno. Non avendo trovato soldi, si sono concentrati sul gratta e vinci e ne hanno rubati un discreto quantitativo. Ma, stranamente, quando se ne sono andati, li hanno disseminati tutti all'esterno del locale. Quindi, alla fine, bottino pari a zero ma tanti danni per il locale. Tutto l'accaduto sarebbe stato ripreso dalla videosorveglianza interna del bar.Sull'episodio indagano gli agenti della Questura di Macerata.(Foto Si.Sa.)
Sono giorni campali quelli che sta vivendo l’amministrazione comunale di Macerata. In particolare all’assessorato alla cultura, non si dorme la notte per la grande mole di iniziative che sono state messe in piedi, affinché le volgari, umane genti vengano erudite alla bisogna. Peccato però che io stesso, sul sito web del Comune abbia letto – come direbbe un personaggio di Camilleri – una sulenne minchiata. Tanto grande che, per espiarla ci sarebbe da sotterrarsi adesso e venire fuori non prima della metà di settembre. Ha scritto infatti l’assessorato alla cultura che il musicista Goran Bregovic è di nazionalità serba. La cosa non sarebbe apparentemente tanto grave se non fosse che, in totale buona fede, qualche organo di stampa ha preso per buona la notizia e l’ha rilanciata così come scritta, inducendo in errore l’ignaro lettore. C’è da aggiungere, inoltre, che per ragioni di etnie e di confini, poco più di venti anni fa, proprio da quelle parti, venne combattuta una sanguinosa guerra civile con migliaia di morti. Bregovic, in realtà è nato a Sarajevo, città che, sia detto per inciso, sarebbe pure la capitale della Bosnia. Per questa volta perdoniamo l’assessora Monteverde, che tanto si prodiga per promuovere la lettura dei libri, ma la invitiamo anche a leggerne qualcuno ogni tanto. Segnatamente quelli di geografia, così da evitare in futuro ulteriori scivoloni.
Il fatto è che in questo periodo il sindaco Carancini è preso da ben altri pensieri e non vigila come dovrebbe. Si dà il caso infatti che il presidente della provincia Pettinari abbia indetto le elezioni per il rinnovo dell’ente per il 28 di agosto. Ciò significa che entro la prima settimana di quel mese devono essere definite le candidature e chiuse le liste. Carancini, se con un occhio frigge il pesce, con l’altro controlla il gatto. Nel senso che pur essendo preso dalla mondanità delle serate alle prime dello Sferisterio, un pensierino alla futura presidenza della Provincia lo sta facendo ancora. Della sua agitazione in questo senso, avevamo parlato in un’altra occasione. In seguito gli avevo personalmente chiesto di rispondere ad alcune domande in proposito. Carancini all’inizio mi aveva dato la massima disponibilità, poi, all’improvviso non si è fatto più sentire. Non nascondo di aver pensato ad gesto di scortesia nei confronti miei e del giornale, ma quando ho visto le cose con più distacco e maggiore lucidità ho capito meglio il tutto e, in tutta onestà, mi sono ricreduto. Cosa era successo? E’ accaduto che il 23 di giugno (giorno tra l’altro del mio ultimo contatto con Romano) a Carancini il PD ha dato l’avviso di cacciata. Pubblico. Perentorio. Inappellabile. Lo ha fatto Maurizio Saiu, componente del direttivo comunale tramite un comunicato stampa, ma risultava chiaro a tutti che dietro di lui vi fosse in realtà la voce del padrone. Padrone che con altre, più misurate parole aveva già escluso un’eventuale candidatura di Carancini, motivandola con il fatto che Macerata città avesse già un parlamentare in carica. Il sindaco del capoluogo, a questo punto, ha capito la gravità del messaggio e si è ritirato in buon ordine nelle sue stanze. Quindi, di frac vestito, si è dedicato anima e corpo alla stagione lirica staccando la spina con la politica e con il suo partito. Però siccome è uomo che difficilmente si arrende e men che meno si fa comandare a bacchetta dal primo capetto che passa, un pensiero alla presidenza della Provincia lo sta facendo ancora. Tra un Otello e una Norma prova a prendere tutte le misure possibili valutando i pro e considerando i contro. In realtà le opzioni sono solo due: obbedir tacendo agli ordini impartiti dal “Comitato Centrale”, oppure rompere definitivamente con il Partito Democratico e bruciarsi alle spalle ogni nave.
Nel primo caso avrà garantita per il 2020 una candidatura al Consiglio Regionale e, con essa, molto verosimilmente anche una sicura elezione. Se invece dovesse consumare un irreparabile strappo con il PD, tutto per lui, sin da domani, diventerebbe incerto e precario.
Sbaglierebbe però chi pensasse alla strada più comoda e più indolore. Carancini dà il meglio di sé nei momenti di maggiore difficoltà. Le sfide impossibili lo attraggono e lo esaltano. E, come ha ampiamente dimostrato in passato, queste sfide le ha vinte ogni volta.
Con lui non c’è niente di scontato e di prevedibile, se non che i giorni passano e una decisione, prima o poi, la dovrà prendere.
Stavolta Hic Rhodus, hic salta …
Entrano nel vivo gli eventi del Festival OFF. In attesa dei consolidati “format” del martedì e del mercoledì, domani 25 luglio, alle 21.30 si parte con un appuntamento musicale, in piazza Vittorio Veneto, dei Pueri Cantores “D. Zamberletti”.Il coro maceratese, guidato dal maestro Gian Luca Paolucci, dopo il debutto di venerdì scorso allo Sferisterio con Otello, si esibisce con Good Day Sunshine. 50 anni di Swinging London. Un concerto con brani di musica pop usciti sul panorama internazionale a cavallo tra il 1966 e il 1967, quindi Beatles, Doors, Rolling Stones, ma anche Jimi Hendrix, Aretha Franklin, Simon and Garfunkel, con un omaggio finale ai grandi musicisti pop, scomparsi nel 2016. “Abbiamo deciso di scegliere l'anniversario dei 50 anni della cosiddetta Swinging London - dichiara Paolucci - periodo nel quale, per ragioni squisitamente atmosferiche (fu una estate insolitamente calda e assolata per la Gran Bretagna e Londra in particolare) e per i colori sgargianti che eclissarono il tradizionale nero-grigio stile City, sembrava veramente che il Mediterraneo si fosse scambiato con il Mare del Nord”. I Pueri cantores saranno accompagnati da Nazareno Zacconi alla chitarra elettrica, da Andrea Zaccari al basso, da Luca Orselli alla batteria e proprio dal Maestro del coro, Paolucci, alle tastiere.Stessa ora, 21.30 per Poeti nel Parco, l’iniziativa organizzata da Adam, Accademia delle Arti Macerata, che proprio una settimana fa era stata posticipata a causa del maltempo. Il viaggio tra la musica e le parole del Mediterraneo, tema della stagione lirica, è previsto ai Giardini Diaz, nei pressi del laghetto.
Maratona di sedute consiliari a Macerata. Tre giorni di convocazione consecutiva per l'Assise civica con all'esame un ordine del giorno corposo fra interrogazioni, mozioni e temi legati al bilancio. Il civico consesso si riunirà nei pomeriggi di domani, 25 luglio, a partire dalle 16. Previste altre sedute martedì e mercoledìDomani pomeriggio, la seduta consiliare si aprirà accogliendo una rappresentanza dei bambini dei campi profughi saharawi ospiti, come ogni anno, della struttura di Grottammare, nell’ambito del progetto di accoglienza estiva dell’associazione Rio de Oro sostenuto anche dal comune di Macerata. Subito dopo saranno discusse tre interrogazioni presentate dal Movimento 5 stelle sui locali ex mattatoio, sulla situazione del capannone a Piediripa e sul pagamento con carte di debito e di credito ai parchimetri. Due le interpellanze - una della Sinistra per Macerata Bene Comune sul tema della sicurezza. e l’altra del Movimento 5 stelle sull’esclusione di Macerata dai distretti turistici - che sono calendarizzate per l'Assise del 26 luglio.Le delibere in esame dei consiglieri comunali riguardano: Istituzione Macerata Cultura biblioteca e musei-approvazione rendiconto della gestione 2015 e bilancio consolidato 2015; approvazione bilancio di previsione 2016/2018 Istituzione Macerata Cultura; variazione di assestamento generale al bilancio 2016/2018 e verifica degli equilibri generali di bilancio.Fra i punti in discussione, anche, un ordine del giorno del PD sul decoro urbano, la mozione sul "no ai circhi con animali a Macerata" e l’ordine del giorno sulla situazione dell’accesso a Macerata da via Roma e sulla disinfestazione dalle zanzare, tutte di Città Viva e Fratelli d'Italia AN. Infine, due mozioni, ancora del Movimento 5 stelle, riguardano il censimento dei manufatti contenenti amianto presente negli edifici comunali e la campagna stop-ttip, cui si aggiungono due ordini del giorno sulla manutenzione ordinaria del cimitero (FI e Idea Macerata) e su Macerata città di padre Matteo Ricci (Città Viva e Fratelli d'Italia An).Le sedute consiliari saranno trasmesse in diretta streaming nel sito del Comune sul canale del digitale terrestre 605 di èTV e su Radio Nuova in Blu (frequenza 96 90 e 90 000).
Una serata con gli amici di sempre per festeggiare insieme l'estate. Come tradizione consolidata da qualche anno, ieri sera, 23 luglio, si sono ritrovati in una trentina di persone - tutti amici storici e legati da stima reciproca - sulla terrazza delle cantine dell'azienda agricola Alberto Quacquarini, ospiti dei titolari Monica, Mauro e Luca, per una serata da trascorrere all'insegna dei piaceri della tavola, ma soprattutto del vino, la famosissima Vernaccia Quacquarini. Oltre a musica dal vivo per rendere ancora più perfetta l'atmosfera della conviviale che si è protratta fino a tarda ora.L'azienda agricola, con sede a Serrapetrona, rappresenta un fiore all'occhiello nel panorama vinicolo regionale. Oltre alla Vernaccia, da qualche tempo sta ampliando, con successo, la propria produzione anche nel comparto del dolciario.A sorpresa, ad un certo punto della festa - spente tutte le luci - è stata portata in terrazza una grande torta con le candeline accese. Un omaggio alla moglie dell'imprenditore Germano Ercoli, Maria Grazia Pecorari, per il suo compleanno. Spente le candeline ed espresso il tradizionale desiderio, la serata è andata avanti fra balli, canzoni e brindisi. Rigorosamente con la Vernaccia Quacquarini.
Definiti i numeri di maglia della nuova rosa della Cucine Lube Civitanova 2016/2017. Tra le novità, Tsvetan Sokolov sceglie il numero 1, mentre Denys Kaliberda si affida alla maglia numero 4. Alberto Casadei tiene stretto il suo numero 6, mentre Nicola Pesaresi conferma il numero 3 che indossava a Verona. Davide Candellaro mantiene il numero 2 che aveva a Molfetta, infine Luigi Randazzo, che ritrova quella divisa numero 14 indossata nel settore giovanile biancorosso.Tutte conferme, invece, per quanto riguarda i giocatori presenti in rosa anche nella scorsa stagione, tranne che per Klemen Cebulj che passa dal 16 all'amato numero 18. Il veterano Dragan Stankovicresta ovviamente con il suo numero 7, così come Osmany Juantorena che continua ad affidarsi al suo numero 5. Micah Christenson scende ancora in campo con la maglia numero 11, che lo accompagna anche nella sua avventura con la nazionale Usa. Il francese Jenia Grebennikov mantiene il 13. Infine Jiri Kovar, Enrico Cester e Antonio Corvetta, che confermano rispettivamente i numeri 9, 12 e 15.Di seguito il dettaglio dei numeri di maglia della Cucine Lube Civitanova 2016/20171 Sokolov2 Candellaro3 Pesaresi4 Kaliberda5 Juantorena6 Casadei7 Stankovic9 Kovar11 Christenson12 Cester13 Grebennikov14 Randazzo15 Corvetta18 Cebulj
Residuati bellici ritrovati questo pomeriggio, 24 luglio, a Sant'Angelo in Pontano. Sono state scoperte due bombe a mano ed alcune munizioni risalenti all'ultima Guerra mondiale all'interno di un'abitazione oggetto di ristrutturazione in una nicchia ricavata in un muro. Una volta individuati i residuati bellici, sono stati allertati i carabinieri del comando compagnia di Tolentino che sono prontamente giunti sul posto. Presente, anche, una squadre dei vigili del fuoco del distaccamento provinciale di MacerataAllertata la Prefettura, i militari hanno fatto intervenire i colleghi artificieri. Una bomba a mano è stata portata fuori dal centro abitato e fatta brillare intorno alle 18:30 di oggi pomeriggio. Per l'altra, invece, si è reso necessario istituire un'area di sicurezza. Alcune persone sono state fatte allontanate da casa per qualche ora. Il tempo necessario per far brillare l'altro ordigno nei pressi del luogo del ritrovamento, intorno alle 19:30 di oggi. Un disagio contenuto, ma necessario.(SERVIZIO AGGIORNATO ALLE 19:38)