Riceviamo e pubblichiamo dal consigliere comunale di Forza Italia a Macerata Deborah PantanaIl 15 dicembre del 2014 viene approvata in consiglio comunale una mia mozione dove si chiede all’amministrazione di portare nelle competenti sedi istituzionali, Commissioni e Consiglio, un’ipotesi reale di valutazione di tale operazione.Tutto si ferma a questo punto, passano le elezioni, Carancini viene riconfermato e ritorna la discussione del parksì sulla stampa.Ricomincia il solito rituale che contraddistingue tutte le discussioni importanti che riguardano la nostra città: la fila dei consiglieri per chiedere la documentazione, l’immancabile filosofo del nulla che sentenzia sul giornale on line e l’immediata richiesta di alcuni consiglieri di ulteriori chiarimenti, convocazione di riunioni ufficiali e ufficiose, articoli sulla stampa di fuoco, dove tutti sono apparentemente contro, il solito parere positivo dell’avvocato di turno chiamato all’amministrazione, una consulenza in più non fa mai male, poi arriva il giorno della verità della discussione in consiglio dove la delibera poi viene approvata dalla maggioranza, qualche consigliere esce e qualcun’altro non si trova.Invece la mozione del 2014 è chiara bastava applicarla predisponendo una delibera che desse degli indirizzi chiari al’APM circa la questione relativa al parcheggio Parksì: ma nessun consigliere ha mostrato interesse verso l’unico fronte che poteva sì impedire che arrivasse in consiglio comunale questa proposta della Giunta abbastanza maldestra, mettendo questo argomento all’ordine dei lavori della Commissione competente e poi dell’intera aula del Consiglio Comunale, almeno qualche mese fa vista la continua perseveranza della Giunta di andare nella direzione di acquisire una struttura, appunto già del Comune.L’acquisizione di un’azienda, sia essa pubblica che privata avviene tramite una valutazione o del patrimonio o del reddito o di entrambi insieme; in questo caso visto che parliamo di un nostro patrimonio e di un’attività che è in perdita da diverso tempo, non credo che la stima fatta sia consona con l’aspettativa futura di redditività, in quanto il Sindaco dai discorsi fatti pubblicamente ancora continua a dire che il parksì andrà bene nel momento che sarà ceduto all’APM. Non funziona così...E’ vero che nell’accordo sia il Comune di Macerata che la Saba sono stati inadempienti in alcune clausole, ma è altrettanto vero che in tutti questi anni la Saba Italia non ha intrapreso un’azione legale contro il Comune, probabilmente non lo ha fatto perché ha valutato il rischio di tale ipotesi.Infatti, le azioni prese in considerazione in questi anni sia dalla Saba che dal Comune, evidenziate in lunghi discorsi epistolari, sono due: l’acquisto che in questo caso il Comune vuol far fare all’APM e, la diversa ipotesi, dell’affitto del ramo di azienda , che ci avrebbe permesso almeno di verificare quale sarebbe stato il miglioramento della gestione attraverso un utilizzo diretto da parte del Comune.Oppure vi è a mio modesto parere una terza opportunità che io avrei valutato se avessi vinto le elezioni, di stipulare una convenzione di gestione con la Saba Italia, per destinare un piano del parcheggio ai residenti, con delle tariffe agevolate appunto per i residenti e anche per le varie categorie (residenti, anziani, giovani, studenti, diversamente abili, professionisti che hanno lo studio in centro, commercianti, artigiani), perché la sosta in centro per chi risiede e ci lavora è diventata praticamente impossibile.Queste ultime ipotesi non avrebbero esposto il Comune e quindi l’APM ad un esborso economico alquanto rischioso per questo non si comprende quale sia la spiegazione plausibile di voler portare avanti questo tipo di operazione dove ad oggi vi è l’apparente vantaggio a favore del privato sacrificando così l’interesse pubblico del cittadino.Poi vi è il discorso sempre aperto del parcheggio Rampa Zara che resta l’unico vero parcheggio a vantaggio del centro storico, sul quale da sempre il privato è favorevole a volerlo fare, ed uno non esclude l’altro.Quindi lunedì 26 ci ritroveremo a votare nel solito teatrino del politichese una delibera che danneggia seriamente il futuro della nostra APM che non darà una risposta alla richiesta di parcheggio che c’è a Macerata, continuando a far finta dell’ingorgo di macchine che tutte le mattine vediamo lungo fonte maggiore; però il rammarico più grande è che ancora una volta viene presa una decisione da un Sindaco e dalla sua Vice senza aver coinvolto i soggetti istituzionali di questo Comune in una vera discussione, che invece ha interessato solo gli uffici. La politica non si fa con i ricorsi ma con atti e delibere discusse in maniera democratica all’interno degli organismi preposti, d’altronde non sarebbe una novità per il parksì il ricorso alla Corte dei Conti in passato è già stato fatto, per questo non voterò la delibera, ma riprendo a fare politica.Deborah Pantana Forza Italia, già candidato sindaco del Centro destra
Ripresa a pieno regime l’attività della piscina comunale di Macerata dopo la breve sosta estiva. La struttura di viale Don Bosco si è riattivata a 360°, sia a livello agonistico che nell’offerta dei corsi curati dallo staff del Centro Nuoto Macerata, un ampio ventaglio di proposte che ha subito calamitato una gran quantità di nuovi e soddisfatti iscritti.La base naturalmente la è la scuola nuoto rivolta a tutti, dai bambini fino alle persone della terza età, un’opportunità per muoversi in acqua in piena sicurezza e massimo relax imparando i vari stili (libero, dorso, rana e delfino) oppure un’occasione per affinare la propria tecnica. Il CN Macerata arricchisce l’offerta con corsi per gestanti e l’Acqua baby per i neonati, non manca inoltre il fitness con le divertenti lezioni di Hyrobike e Acquagym. Infine le ore sempre affollate destinate al Salvamento sia agonistico che non e quelle riservate al Nuoto sincronizzato.Va ricordato che la pausa agostana è stata sfruttata per migliorare l’impianto di riscaldamento della piscina e per altri, apprezzati, piccoli interventi di manutenzione.
Perché una città amica delle persone affette da demenza?È un modello di intervento sociale che ha già visto alcune realizzazioni in altri paesi europei, per ridurre le difficoltà e le crisi cui vanno incontro le persone affette da demenza e le loro famiglie.Sappiamo che in Italia vive oggi un milione di persone colpito dalle varie forme di demenza; calcolando che ognuna di queste ha rapporti stretti con un altro milione di cittadini e, meno stretti, ma fortemente coinvolgenti, con altri due milioni, si può affermare che la demenza rappresenta un problema vitale per oltre 4 milioni di italiani.Lo scenario delle risposte dei servizi è caratterizzato da una situazione a pelle di leopardo; in alcune zone essi coprono completamente il bisogno, in altre sono gravemente deficitari. Il Piano Nazionale Demenze, varato nel 2015 dal Ministero della Salute in coordinamento con le Regioni, non è ancora arrivato a creare, come auspicato, una rete di servizi omogenea ed efficienteLa risposta è quindi spesso affidata alla sola famiglia, in alcuni casi affiancata dalle cosiddette "badanti", persone che vengono da paesi lontani, spinte da esigenze economiche, che in questi anni hanno costruito un sistema di welfare parallelo, diffuso, anche se costoso e non sempre adeguato.Per avere un'idea del fenomeno delle badanti si ricordi che nel recente terremoto sono morte 11 donne romene, che erano addette alla cura degli anziani non autosufficienti.Si può quindi affermare che le famiglie delle persone affette da demenza devono affrontare in condizioni precarie l'impegno di un'assistenza che dura 24 ore al giorno (è stato scritto che durerebbe 36 ore, vista la gravosità dell'impegno!) e per lunghi anni, considerando che oggi una persona ammalata di demenza ha una aspettativa di vita di circa 10 anni dopo la diagnosi. In questa situazione, la persona responsabile dell'assistenza va spesso in crisi, anche perché le difficoltà psicologiche e sociali hanno portato all'interno del nucleo famigliare ad una riduzione del numero delle persone disponibili per un servizio così gravoso. Queste persone sono al centro di azioni di supporto formali, da parte dei servizi dove funzionano, e informali, da parte delle badanti, di gruppi di volontariato o attraverso iniziative di vicinato; però la rete che si è costruita spontaneamente in questi anni non è più sufficiente. Infatti, l'insieme degli interventi non è stato in grado nella maggior parte dei casi di fornire un supporto adeguato, in modo da ridurre la sofferenza di chi presta assistenza e quindi, in modo più o meno diretto, anche delle persone affette da una compromissione delle funzioni cognitive.Sulla base di queste ed altre motivazioni è nata l'idea di allargare ad un'intera comunità la responsabilità di aiutare famiglie e ammalati per raggiungere una decente qualità della vita, attraverso il modello di una "città amica". L'obiettivo è intervenire in profondità sulle dinamiche di una collettività, per renderla capace di accogliere con generosità e intelligente apertura e di farsi carico delle difficoltà di chi è coinvolto dalla demenza. A tal fine si agisce, in generale, sulle conoscenze dei cittadini, perché cancellino lo stigma che spesso circonda la vita degli ammalati, rendendosi conto che la demenza è una patologia come molte altre; si agisce inoltre su tutte le realtà che nella vita di ogni giorno entrano in contatto con malati e famigliari, perché le relazioni siano naturalmente caratterizzate da un atteggiamento di aiuto. Per questo scopo il progetto mira a formare le varie realtà sociali attive in una comunità, da chi lavora nei negozi e nei bar, alle forze dell'ordine, ai sacerdoti, a chi ha responsabilità educativa nelle scuole, a chi gestisce le proprietà e il denaro, a chi lavora nei servizi socio-sanitari, ecc.Alla fine di un percorso che è necessariamente lento, perché non si modificano con facilità atteggiamenti e convincimenti (e talvolta pregiudizi) di lunga durata, la "città amica" saprà leggere e comprendere il bisogno nelle strade e nelle case, diventare accogliente, combattere la solitudine, essere comprensiva di atteggiamenti che in altre circostanze potevano sembrare inaccettabili, offrire supporto nelle difficoltà, prevenendo crisi all'interno delle famiglie che talvolta portano alla rottura del sistema delle cure, con gravissimo danno per l'ammalato..Il progetto che parte a Macerata sarà seguito dalle università marchigiane, per controllare la correttezza degli interventi e per misurare i risultati ottenuti. Infatti, anche se non sempre facile, la rilevazione dell'efficacia di un intervento è indispensabile perché il modello possa diffondersi, ma soprattutto perché chi è coinvolto, cittadino o operatore di ogni livello, possa rendersi conto che l'impegno non sempre facile a favore di chi è colpito dalla demenza e della sua famiglia ha indotto un significativo miglioramento della qualità della vita.AFAM Alzheimer Uniti Marche si è assunta la responsabilità gestionale del progetto, perché ritiene che sia compito istituzionale di un'associazione di famigliari la sperimentazione delle modalità per migliorare la qualità della vita delle persone colpite da demenza.Il comune di Macerata ha fatto proprio il modello di "città amica", perché una comunità dove i forti sostengono i più deboli è un luogo dove tutti vivono meglio, in un'atmosfera di reciproca comprensione, e dove la solitudine di ogni cittadino può essere compresa e messa al centro di un'attenzione diffusa.
Un'ottima Helvia Recina ferma sullo 0-0 la Sangiustese nel derby della terza giornata e dà continuità ai risultati grazie ad una prestazione gagliarda e molto accorta sul piano tattico. Mister Lattanzi schiera dal primo minuto Tacconi a destra con Mengoni al centro della difesa per dare maggiore sostanza al reparto contro l'attacco di grande spessore della Sangiustese e conferma Di Stefano nel tridente d'attacco con Pietrella e Romanski per sfruttare velocità e spazi.L'avvio è tutto di marca Helvia che dopo trentacinque secondi sfiora il vantaggio con un'incursione sulla sinistra di Romanski che mette al centro e Biondi che anticipa di un niente Di Stefano sulla linea di porta. Passano tre minuti e l'Helvia recrimina per un mani in area di Capparuccia che salta in maniera scomposta su un colpo di testa di Francioni ma l'arbitro sorvola. Buon ritmo in campo e Sangiiustese che si fa vedere al 24' con un cross teso di Ulissi dalla destra che non trova compagni a centro area pronti a insaccare. Dall'altra parte è sempre Romanski a creare problemi alla difesa ospite ma pericoli dalle parti di Chiodini non se vedono. Al 33' l'occasione più ghiotta per la Sangiustese con una girata dal limite di Calamita che chiama alla parata decisiva Rocchi, un gatto nel deviare il tiro destinato sotto l'incrocio sulla traversa. Primo tempo a reti bianche tra due squadre attente a non scoprirsi e propositive davanti.Nessun cambio ad inizio ripresa e stesso tema tattico della prima frazione con la Sangiustese che piano piano prende campo e prova ad insistere ma senza creare occasioni.Il primo brivido lo corre al contrario Chiodini al 20', chiamato a togliere da sotto la traversa un tiro cross di Montanari dalla sinistra, tra i migliori in campo. Il match sale di livello e due minuti dopo è Natalini a mettere alto il pallone a pochi passi da Rocchi dopo una mischia in area su calcio d'angolo. Al 25' ancora Sangiustese pericolosa con un'incursione in area di Calamita il cui destro è deviato in angolo da Tacconi. Sangiustese in pressing ma che si scopre dietro e nel giro di due minuti a cavallo del 35' è l'Helvia a sfiorare due volte il gol. Prima con il classe '99 Piccioni che di sinistro costringe Chiodini ad una grande parata di piede e poi con Montanari, il cui destro è deviato in angolo. Corso il pericolo la Sangiiustese arretra il baricentro e per i due portieri non ci sono più rischi fino al termine.Un punto per parte e per l'Helvia una ottima prestazione sul piano del gioco e dell'intensità, senza subire reti e con trame offensive efficaci al cospetto di una delle migliori squadre del torneo.Motivi di soddisfazione per mister Lattanzi: "Abbiamo giocato un'ottima partita al cospetto di una grande squadra. Siamo stati bravia ad interpretare la gara così, concedendo poco e creando occasioni non sfruttate per questioni di centimetri. Abbiamo cercato di sfruttare gli spazi con la velocità dei nostri attaccanti e dietro abbiamo concesso poco. Bene anche i giovani e ora ricarichiamo le energie per domenica prossima".HELVIA RECINA: Rocchi, Tacconi, Montanari, Ionni, Ballini, Mengoni, Pietrella, Francioni (93' Camilletti), Di Stefano (74' Piccioni), Midei (59' Silvetti), Romanski. All. LattanziSANGIIUSTESE: Chiodini, Capparuccia, Natalini, Marinangeli, Biondi, Iommi, Carboni, Ulissi (69' Atragene), Francia (83' Badiali), Cerbone, Calamita (70' Bruni). All: PierantoniAmmoniti: Ballini, Piccioni (HR) – Calamita, Biondi (SANGIUSTESE)Arbitro: Della Santa (TS)
Grande affluenza in questi giorni alla mostra “La scuola di Mario Lodi” negli ex locali della tipografia operaia di via Gramsci. La mostra, realizzata da Casa delle Arti e del Gioco – Mario Lodi, rende omaggio all’importante figura dell’insegnante, pedagogista e scrittore Mario Lodi (1922- 2014) e alla sua esperienza educativa e dei suoi ragazzi, avvenuta nelle scuole elementari di San Giovanni in Croce e del Vho di Piadena (Cremona) dal 1948 al 1978.La mostra fa parte del programma del Macerata School Festival, una manifestazione organizzata da Comune di Macerata, Università di Macerata e Museo della Scuola “Paolo e Ornella Ricca” e che fino al 9 ottobre propone tanti appuntamenti per le scuole e per tutti.Le foto esposte ritraggono i luoghi, i volti e l’ambiente di una realtà scolastica che ha contribuito in modo significativo al rinnovamento della pedagogia italiana e internazionale, aprendo nuovi orizzonti alle pratiche di insegnamento. Le immagini esposte sono accompagnate da brevi interventi di Mario Lodi e dei suoi alunni (interviste, articoli, film, giornalini scolastici, relazioni di lavoro, lettere private), che danno voce e risalto a quella straordinaria quotidianità di pratica educativa esistente nella sua scuola. A corredo è a disposizione un catalogo con la grafica di “Orecchio acerbo” che ne riproduce tutti i pannelli con le immagini e i testi. Il volume è arricchito da dieci fotografie a piena pagina e contiene testi scritti dai curatori Cosetta Lodi, Francesco Tonucci e Barbara Bertoletti oltre a un’ampia bibliografia a cura di Enrico Platè ed è possibile acquistarlo presso le librerie “La Bottega del Libro” e “Del Monte”.La mostra rimarrà aperta fino al 9 ottobre, tutti i giorni feriali dalle 16 alle 19 e nei festivi anche la mattina dalle 9 alle 12.Il Macerata School Festival, sponsorizzato da Giunti Editore e Editoriale Scienza, prosegue da lunedì 26 al 30 settembre con la Settimana per le scuole, il 1° ottobre con la festa di San Remigio e dal 3 al 7 ottobre con la Settimana delle scuole: sono previsti laboratori e incontri per le scuole ma anche incontri con l’autore e tavole rotonde aperti a tutti, adulti e bambini. Spazio anche alle iniziative delle librerie aderenti al festival (La Bottega del libro, Del Monte, La Feltrinelli e Giunti al Punto). Per informazioni e prenotazioni: www.macerataschoolfestival.it.
Il prossimo 24 settembre uscirà in tutte le librerie italiane “Harry Potter e la Maledizione dell’Erede”.Per questa occasione a Macerata su iniziativa de La Bottega del Libro, la libreria più storica della città, alla quale si sono uniti con entusiasmo tutti i commercianti di Corso della Repubblica, venerdì 23 settembre, dalle ore 21, prenderà vita la "Harry Potter night", una serata interamente dedicata all’evento, in attesa dell’uscita, alla mezzanotte, dell’edizione italiana del volume.L’intera via si trasformerà ed entrerà nella magica atmosfera di Hogwarts: i negozi diventeranno le botteghe di Diagon Alley e Hogsmeade, ci sarà il binario 9 e 3/4 per fare fantastiche foto, Mielandia, il paiolo magico, il negozio di Madama McClan, la Gelateria Fortebraccio, Tiri Vispi Weasley, Olivander, Magie Sinister…Il cappello parlante smisterà i visitatori, dividendoli nelle varie case, ognuno avrà la sua bacchetta magica e si potrà passeggiare tra i quadri animati, cercare la stanza delle necessità, incontrare i personaggi dei libri in carne ed ossa, partecipare ai giochi, consultare la mappa del malandrino e tanto altro.L’appuntamento è dunque per venerdì 23 settembre 2016, dalle ore 21, al Corso della Repubblica, in centro storico a Macerata. La partecipazione è gratuita. Si invitano tutti i visitatori a travestirsi come il proprio personaggio di Harry Potter preferito: verrà infatti premiata la maschera più bella!L’ottavo capitolo della storica saga sarà basato su una storia originale scritta da J.K. Rowling, John Tiffany e Jack Thorne.
Primo test per la Medea Montalbano a Offida contro Ciù Ciù. Test che, nonostante la sconfitta per 3-1 ha dato buone indicazioni a coach Pasquali in vista del campionato di Serie B che prenderà il via il prossimo 15 ottobre. La squadra, priva dell’opposto Leonardo Scuffia, ha mostrato buone cose nel primo set, mentre nel procedere dell’incontro è un po’ calata in particolare in battuta e a muro. Qualche meccanismo ancora da oliare ma anche molte cose che danno ottimismo all’allenatore della Medea, che durante la partita ha dato spazio a tutti gli effettivi a disposizione.“Dobbiamo un po’ migliorare come sistema di gioco – ha dichiarato Adrian Pablo Pasquali – Però abbiamo anche ben figurato contro una squadra che reputo tra le più forti del nostro campionato, a casa loro. Dal primo set e mezzo abbiamo fatto un po’ di cambi per dare spazio a tutti. Sicuramente un buon test che ci ha avviati per quello che sarà la stagione 2016-2017”.All’amichevole ha preso anche parte l’ultimo acquisto della Medea Montalbano, Gabriele Saltarelli, classe 1983, l’altro opposto che andrà in rosa ad affiancarsi a Scuffia. Con il suo arrivo si completa dunque il gruppo che lo staff del Montalbano ha messo a disposizione di coach Pasquali.
“La Maceratese ha fatto male nel primo tempo ed il Padova è andato meritatamente in vantaggio”. Esordisce così Federico Giunti in sala stampa al termine della partita fra il Padova e la Maceratese. “Siamo stati bravi a non mollare e nell’ultima occasione siamo stati premiati per la nostra partita di sacrificio – ha spiegato il tecnico - Il rigore è stato un momento che ha fatto girare la gara, ci ha dato nuove energie, siamo stati bravi a crederci fino alla fine, i ragazzi hanno meritato il punto in un campo difficile. Il Padova? Alla fine il valore dei giocatori e della squadra verrà fuori. Loro fanno un campionato diverso rispetto al nostro, proprio per questo siamo contenti del risultato maturato allo stadio “Euganeo”. Petrilli? A livello tecnico è il giocatore più importante che abbiamo, ma soprattutto è un ragazzo positivo che ci darà una grossa mano”.Le sostituzioni di Quadri e Turchetta? “Il manto erboso non era granché - spiega Giunti - Ad un certo punto del match erano un po’ stanchi, anche a causa delle tre partire di fila in una settimana. Ho voluto impostare un centrocampo che avesse garantito più corsa. È andata bene. Non dimentichiamo che abbiamo portato via punti sia dal Braglia che dall’Euganeo, contro due grandi squadre. I ragazzi ormai hanno capito che ogni partita è difficile ma anche che, non mollando mai, alla fine se ne può venire a capo”.L’autore del gol della Maceratese, Federico Palmieri, non sta quasi nella pelle. “Sono molto contento – dice l’attaccante della Maceratese - Mi sono gettato su quella palla di Malaccari d’istinto, l’ho spedita dentro senza sapere neanche come, indeciso se aspettare il pallone sul secondo palo o anticiparlo. Ho visto la palla entrare ed è stata l’apoteosi. Poco prima Francesco (Forte, ndr) con la sua prodezza che ha annullato Altinier dal dischetto mi aveva gasato. Finalmente dopo tanta jella la fortuna ha cominciato a girare un po’ anche dalla nostra parte”.L’allenatore del Padova, Oscar Brevi, è uscito tra i fischi del pubblico amico. “Nel primo tempo abbiamo concesso alla Maceratese solo una situazione da gol, noi siamo stati pericolosi e siamo stati bravi ad andare in vantaggio –ha detto Brevi - Potevamo raddoppiare però ma non siamo riusciti a mettere al sicuro il risultato e nell’ultima occasione abbiamo preso un gol che ci lascia tanto rammarico. Il risultato ci sta stretto e ci riempie di rabbia, per la prestazione, per il rigore, perché abbiamo concesso poco e siamo stati puniti proprio alla fine. Purtroppo il calcio è così, se non chiudi le gare poi ci sta anche di prendere il gol al novantesimo”.
Pareggio all’ultimo respiro per la Maceratese. Sta per scadere il 93' quando Palmieri fra due avversari insacca di testa un cross dalla destra di Malaccari. Finisce così 1 a 1 la partita fra il Padova e la Maceratese allo stadio “Euganeo” con i padroni di casa che nel corso del secondo tempo si vedono respingere da Forte un calcio di rigore.In Veneto Federico Giunti fa debuttare dal primo minuto il giovane Mestre, gli fa spazio Malaccari. Al centro della difesa c’è il ritorno dell’esperto Perna, al suo fianco Gattari gioca con un tutore alla mano sinistra a causa di una frattura. Proprio Perna è un ex dell’incontro, come pure Petrilli che ha cambiato casacca poche settimane fa e alla vigilia del match ha rilasciato una dichiarazione al veleno,obiettivo il tecnico dei veneti Oscar Brevi.Dopo 35 secondi di gioco sugli sviluppi di un calcio d’angolo c’è una mischia nell’area di rigore della Maceratese, Mestre spazza. Giunti, così come contro l’Ancona, schiera la propria squadra ad albero di Natale. Al 12’ l’arbitro risparmia il cartellino giallo a Dettori, che sferra un calcione a Colombi, ma pochi istanti dopo non si fa scrupoli nei confronti di Broli, che trattiene per la maglia Madonna. La Maceratese sfiora il vantaggio al 17’: bello spunto di Petrilli sulla fascia destra, sul cross a centro area Colombi si allunga ma fallisce di un soffio la deviazione vincente. Due minuti dopo Quadri batte con il destro da fuori area su assist di Turchetta, la mira è alta.Il Padova al primo vero affondo sblocca il risultato. Al 21’ Altinier inventa per Dettori, il passaggio filtrante in area taglia la difesa della Maceratese e il numero 5 batte Forte in uscita, 1 a 0.La Maceratese replica al 25’ con un tiro a girare di Turchetta che non inquadra lo specchio della porta. I biancorossi vanno vicinissimi al pareggio al 34’, Turchetta serve sul piede preferito Colombi, la botta di sinistro ad incrociare dentro l’area di rigore viene sventata in calcio d’angolo da Bindi con un pizzico di fortuna.La Maceratese rischia l’autorete al 39’ con una deviazione di Gattari su cross dalla destra di Neto Pereira, i riflessi di Forte sono provvidenziali. Prima del riposo Altinier parte in contropiede per vie centrali, la palla gol è clamorosa, proprio al limite dell’area Ventola in recupero gli strappa la sfera dai piedi in tackle.La ripresa si apre con un destro di Petrilli, deviato in angolo da Bindi. Al 54’ pallone liftato di Turchetta per Colombi, che minaccia la porta del Padova in acrobazia. Al quarto d’ora del secondo tempo Giunti chiama un po’ a sorpresa i cambi di Quadri e Turchetta, dentro Palmieri e Malaccari. L’arbitro non sanziona una spallata al limite dell’area del Padova di Mandorlini su Palmieri e fa arrabbiare Giunti.Il neo entrato Boniotti al 73’ non approfitta di un uscita avventata di Forte.Il Padova potrebbe chiudere il conto al 76’: Altinier va via a Gattari che lo stende in area di rigore. L’arbitro decreta il penalty, lo stesso Altinier si incarica della massima punizione ma Forte para con i piedi.Un tiro cross di De Grazia al primo minuto di recupero viene respinto da Bindi. Cominciano a scorrere i titoli di coda a Padova, ma la partita non è ancora finita. La Maceratese trova la rete del meritato pareggio all’ultimo assalto. E’ il 93’ quando un cross dalla destra di Malaccari viene insaccato in rete da Palmieri a centro area. Finisce 1 a 1, fra la contestazione dei tifosi del Padova e la festa di quelli della Maceratese.PADOVA (3-5-2): Bindi; Cappelletti, Emerson, Russo; Madonna, De Risio (18’ pt Mazzocco), Mandorlini, Dettori, Tentardini (24’ st Boniotti); Altinier (35’ st Germinale), Neto Pereira. A disp. Favaro, Filipe, Fantacci, De Bastiani, Sbraga, Gaiola. All. BreviMACERATESE (4-3-2-1): Forte; Ventola, Gattari, Perna, Broli; Mestre (22’ st Franchini), Quadri (14’ st Palmieri), De Grazia; Petrilli, Turchetta (14’ st Malaccari); Colombi. A disp. Moscatelli, Gremizzi, Bondioli, Marchetti, Amedeo Massei, Quadrini. All. GiuntiArbitro: Cipriani di EmpoliRete: pt. 21’ Dettori; st 48’ PalmieriNote: spettatori 3624. Ammoniti Broli, Cappelletti, Neto Pereira, Mazzocco. Calci d’angolo 5 a 2 per il Padova. Osservato 1’ di raccoglimento in memoria dell’ex presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Recupero 1’+ 4’
Venerdì 16 Settembre i giovani imprenditori maceratesi, guidati dal presidente Simona Reschini, si sono riuniti in Assemblea presso il Poltrona Frau Museum. La visita è iniziata con il tour del museo, luogo d’incontro tra realtà produttiva e mondo esterno.Il museo, nato nel 2012 in occasione del centenario dell’azienda, custodisce una collezione di prodotti storici e documenti originali d’archivio, testimonianze della storia e dell’evoluzione di Poltrona Frau, unione ideale tra tradizione artigiana ed innovazione industriale. Il tour si è concluso nella sala biblioteca, una moderna area di condivisione e approfondimento a disposizione di tutti i visitatori. I Giovani Imprenditori hanno ascoltato poi il Presidente Moschini che ha raccontato come l’azienda sia diventata uno dei simboli del Made in Italy in tutto il mondo. Il Cavalier Moschini ha esortato i Giovani Imprenditori ad essere coraggiosi ed intraprendenti, a mettersi in discussione ed a rialzarsi senza paura nei momenti di difficoltà, evidenziando come la tenacia paghi sempre permettendo di raggiungere gli obiettivi prefissi. Al termine dell’incontro i Giovani si sono riuniti per l’Assemblea Annuale ed il Presidente Reschini ha riepilogato le numerose attività svolte nel 2015 e 2016 ed inoltre sono state programmate le iniziative per l’anno prossimo.
Augusto Ciampechini e Mattia Orioli, rispettivamente coordinatori per la regione Marche e per la provincia di Macerata del “Nuovo CDU”, insieme a numerosi simpatizzanti ed amici intervenuti, hanno dato vita ieri sera al comitato popolare NoiNo, che si oppone alla “riforma Boschi” in occasione del prossimo referendum.Dalla riunione è scaturito il seguente documento e dichiarazione d'intenti.DOCUMENTOLa civiltà di un popolo si misura dal grado di consapevolezza e dal protagonismo che questi ha ed esercita nelle problematiche civili, più i cittadini si interessano, più sono attivi e più è elevato il grado di democrazia.Anche a Macerata,come in tutte le Marche, cittadini moderati,cattolici, liberali e laici, consapevoli del deficit democratico odierno e dell'aggravarsi in caso di successo del SI al prossimo refderendum sulla “riforma Boschi” si mobilitano e danno vita a “NoiNo comitato popolare”.Questa riforma che limita i poteri parlamentari accentrandoli sull'esecutivo, che riduce il senato a simulacro delle autonomie (senza peraltro vincolo di mandato regionale), che accentra a Roma potere di indirizzo e di programmazione sottraendolo alle regioni ed ai comuni, ci consegna uno stato sempre più simile ad una società per azioni dove il Presidente del consiglio è l'amministratore delegato ed il parlamento l'assemblea societaria, dove i corpi intermedi sono distrutti e quelli che rimangono messi all'angolo senza potere, ne decisionale ne consultivo (come successo per il popolo del Family day in occasione della legge sulle unioni civili)Renzi e Boschi si sono cuciti addosso una riforma costituzionale che incastrata con l'Italicum (la riforma elettorale) consegnerebbe il paese al partito di maggioranza relativa e al suo segretario dando al Presidente del Consiglio un potere straordinario e la possibilità di muovesi senza nessun contrappeso istituzionale o politico e senza aganci al corpo elettorale, visto che le preferenze chieste dal milioni di firmatari non sono contemplate.Mistificando l'idea di rinnovamento, la semplificazione dei processi e l'abbattimento dei costi della politica si tenta il colpaccio in barba ai cittadini ed al popolo italiano.Il Senato, così come avvenuto per le Province, non scompare affatto ma rimane al suo posto, sono solo i cittadini a non essere più chiamati al voto democratico, ed il risparmio che se ne ricava è veramente esiguo (intorno al 20%).La stabilità di governo, tanto declamata, si avrebbe solo se chi vince il ballottaggio alla camera dei deputati avesse la maggioranza anche al Senato (che essendo rappresentativo delle regioni ha una maggioranza legata alla rappresentaza regionale dei partiti e non a quella del voto espresso alla camera dall'elettore).Insomma un testo di riforma dello stato scritto male, che come sostiene l'ex giudice costituzionale De Sievo produrrà caos istituzionale.Noi del comitato popolare “NoiNo” non siamo contrari al rinnovamento e al giusto adeguamento che la costituzione deve avere per essere al passo con i tempi ma siamo decisamente contrari a questo testo redatto e proposto dalla Boschi, esso non migliora affatto il quadro dei bisogni istituzionali, organizzativi e funzionali del nostro paese ma lo peggiora in modo forse irreversibile.L'ennesima riforma spacciata per il popolo che invece è per la casta!I sottoscrittori del documento si impegneranno nelle comunità d'appartenenza a pubblicizzare le ragioni del No, ad informare quanti più cittadini possibile, collaborando con tutti quanti sono contrari a questa riforma (singoli, associazioni, partiti e altri comitati civici).Firme: Augusto Ciampechini Mattia OrioliAnna Capitani (Macerata), Marco Quadrini (M.S.Giusto) Anna Laura Verdini (Civitanova M.) Domenico Pettinari (Tolentino) Francesco Medei (Treia), Franco Domizi (Corridonia) Alfredo Benedetti (Morrovalle) Paola Galassi (Macerata), Gino Ramaccioni (Macerata), Sandro Ribichini (Macerata), Roberto Ranieri (Macerata), Francesco Lanzolla (Macerata), Francesco Ranieri (Macerata).
È andata in scena ieri sera al Teatro Massimo di Palermo la prima di Madama Butterfly di Giacomo Puccini, coproduzione con il Macerata Opera Festival, che sarà allo Sferisterio nel luglio 2017.Una Butterfly proiettata nel secondo dopoguerra, ha dichiarato il regista Nicola Berloffa in una intervista a Repubblica, nel Giappone caduto sotto l'occupazione americana: "Abbiamo provato ad avvicinare al pubblico questa tragedia giapponese del 1904, spostandola dopo la fine della seconda guerra mondiale, per far emergere lo scontro tra culture, l'occidente che fagocita l'Oriente e ne distrugge l'identità: così nel primo atto vedremo l'azione in un teatro giapponese, nel secondo quel luogo è diventato cinema, dove le giovani geishe non recitano più, sono ormai merce in vendita, a disposizione della nuova classe dirigente americana".Con cast completamente rinnovato lo spettacolo sarà riadattato allo Sferisterio per il cartellone 2017 del Macerata Opera Festival, dal titoloOriente. Prosegue la collaborazione con il Teatro Massimo di Palermo, dopo la applauditissima Norma della stagione lirica che si è conclusa un mese fa.Il Macerata Opera Festival, come annunciato a luglio, il prossimo anno viaggia sulle orme di Li Madou, padre Matteo Ricci, il gesuita che partì da Macerata alla volta dell’Estremo oriente, e dell’esploratore orientalista Giuseppe Tucci. Si conclude con la stagione 2017 il triennio Mappe dell’anima, iniziato con Nutrire l’Anima nell’anno di Expo e proseguito con Mediterraneo.Turandot, Madama Butterfly e Aida, la ripresa dello spettacolo del direttore artistico Francesco Micheli, compongono il trittico di opere in cartellone dal 21 luglio al 14 agosto 2017.
I ragazzi del Pannaggi sono stati spostati al Bramante.... e il Bramante ha accolto i ragazzi del Pannaggi.Tra tante voci e lamentele molti docenti ritengono necessario fare chiarezza."Si è trattato di un trasferimento già annunciato nel corso del precedente anno scolastico. L’idea era stata accolta senza drammi" si legge in una nota dei docenti del Bramante "almeno senza drammi palesati. Poi, forse, il progetto è stato abbandonato per il cambio di dirigenza. È arrivato il terremoto e la Provincia ha ritenuto di affidare la sede Pannaggi al Convitto, con le conseguenze note.Dopo lo choc e la preoccupazione iniziali, il Dirigente scolastico, lo staff della Dirigenza, i docenti e il personale ATA hanno preso atto della decisione, si sono rimboccati le maniche e hanno cominciato a lavorare per organizzare la disposizione delle aule, dei laboratori e degli spazi necessari per gli alunni con bisogni speciali. Il tutto è avvenuto con serenità, correttezza e spirito di collaborazione, con poche e insignificanti eccezioni. Tutte le classi hanno la propria aula e tutti i laboratori saranno attivati. È solo questione di un po’ di tempo e di pazienza. Ma tutto funzionerà al meglio. Certo, resta il dispiacere di chi deve lasciare una scuola in cui viveva da anni e il disagio di dover rinunciare ad ampi spazi che erano disponibili nelle due sedi e di doversi adattare ”in fretta”, ma tant’è.La sicurezza dell’istituto è garantita (si ricorda che l’istituto Tecnica Costruzione Ambiente e Territorio ha in organico un buon numero di ingegneri e architetti) e che non c’è nessuna ”ammucchiata” (l’istituto per Geometri ha ospitato anche 24 classi e ora le due sedi hanno 17 classi).Se per qualcuno la Sede scolastica si è “allontanata” dalla propria abitazione, per qualcun altro si sarà avvicinata. siamo a Macerata e le distanze non sono quelle di una capitale.Guardiamo invece i lati positivi.La maggior parte degli autobus extraurbani partono da via Cioci, a meno di 30 metri di distanza dall’istituto. La scuola ha più studenti ed è quindi più “viva", la segreteria è disponibile per entrambe le sedi, i collaboratori scolastici sono in numero maggiore e ìl Dirigente Scolastico che ha la possibilità di essere più presente, non dovendo fare la spola tra le varie sedi (da 6 anni l’llS Bramante ha una reggenza e non una dirigenza).La maggior parte dei ragazzi di entrambe le sedi, che il Dirigente Scolastico sta incontrando nelle diverse classi in questi giorni, è contenta della nuova situazione.L’importante sarà fare in modo che tutti gli studenti siano consapevoli di avere delle regole che non vogliono essere limitative, restrittive o, tanto meno, punitive, ma che mirano al rispetto dei diritti-doveri di tutti e favoriscono il buon andamento dell’attività didattica. I docenti si impegneranno a che ciò avvenga".
Inizierà giovedì 22 settembre a Macerata, il ciclo di seminari "Per l’ermo colle. Il paesaggio, bene comune tra tutela e valorizzazione", organizzato dalla sezione maceratese di Italia Nostra insieme all’Università di Macerata, al Master sulla Pubblica Amministrazione di UniMC e UniURB, all’Istituto Tecnico Agrario G. Garibaldi di Macerata e patrocinato da Comune, Camera di Commercio e della Biblioteca Statale di Macerata.Tema dei cinque seminari che compongono il ciclo è il paesaggio, raccontato come elemento composito, come spazio in cui convivono istanze differenti. Gli importanti relatori, provenienti da ambiti disciplinari differenti, sono stati scelti, oltre che per le rispettive competenze specifiche, proprio per offrirci questo quadro multi sensoriale.Il 22 settembre avrà luogo, nell’aula magna del Dipartimento di Giurisprudenza di UniMC, la conferenza introduttiva dal titolo “Il paesaggio possibile. Rapporti tra associazioni ed istituzioni”, a cui parteciperanno Francesco Adornato, prossimo rettore di UniMC, Elisa Scotti di UniMC ed Alessandro Cioffi di UniMOL, insieme a Maurizio Sebastiani e Marco Parini, rispettivamente presidente regionale e nazionale di Italia Nostra Onlus, che premieranno, inoltre, il vincitore del concorso fotografico per le scuole “Gli occhi sulla città”.Il giorno successivo, il venerdì 23 settembre si svolgerà la Prolusione tenuta da Paolo Maddalena con l’intervento: “Finanza e tutela del territorio”. Per l’ermo colle si onora di esordire con un relatore di assoluto rilievo: eminente figura di docente e di magistrato, Maddalena è stato membro della Corte Costituzionale dal 2002 al 2011 e nelle sue ultime pubblicazioni ha messo in luce il legame che la costituzione italiana pone tra l’affermazione individuale e la crescita collettiva, il rispetto dell’ambiente e del territorio. La Prolusione si terrà nella Sala del Consiglio della Camera di Commercio di Macerata, in via Lauri 7.L’arrivo di Paolo Maddalena a Macerata è stato possibile grazie alla condivisione di intenti con l’Istituto Tecnico Agrario “G. Garibaldi” di Macerata. Il 24 settembre il vice presidente emerito della Corte Costituzionale incontrerà gli studenti dell’Istituto Agrario “G. Garibaldi” con i quali discuterà del legame tra ambiente, tutela del paesaggio e costituzione italiana. L’appuntamento è inserito nel programma per le celebrazioni dei 150° della scuola agraria che hanno avuto inizio con il convengo di maggio sulla figura del genetista maceratese Nazareno Strampelli e che procederanno sino al 2019 con altri eventi. Altri appuntamenti il 6 e 20 ottobre e il 3 novembre. Per tutte le info: http://www.perlermocolle.wordpress.com/
E’ stata fissata per lunedì 19 settembre alle ore 16.30 la seduta di insediamento del neo eletto Presidente e dei 12 membri del nuovo Consiglio Provinciale.In base a quanto disposto dalla normativa riguardante l’Ordinamento delle Autonomie Locali, nella prima seduta, dopo la convalida degli eletti, il riconfermato Presidente Antonio Pettinari presta giuramento.
Lunedì 19 settembre si terrà all’hotel Claudiani di Macerata alle ore 21 in incontro informativo dal titolo Referendum costituzionale: le ragioni del no, promosso dalla lista civica Macerata nel cuore. Interverranno il filosofo Diego Fusaro e l’avvocato cassazionista Simone Pillon.Francesca d’Alessandro, coordinatrice della lista civica e moderatrice della serata, spiega: “Il referendum riguarda un tema troppo delicato per affrontarlo con superficialità; i media e i social sono pieni di dichiarazioni e spiegazioni per lo più inquinate da interessi politici di parte. I cittadini hanno bisogno di essere informati in maniera adeguata e, visto che il governo ha dato mandato a tv e giornali di sostenere le ragioni del sì, abbiamo pensato di informare la cittadinanza sulle ragioni del no, posizione sostenuta dalla nostra lista civica. Per l’occasione abbiamo invitato due relatori fuori dalla politica con due background culturali molto diversi”.Diego Fusaro, giovane e famoso filosofo di ispirazione marxista e gramsciana, ricercatore presso l’Università San Raffaele di Milano, darà una lettura del referendum legata al macro-sistema economico attuale, mentre Simone Pillon, avvocato cassazionista, promotore del “Comitato famiglie per il No al referendum”, si addentrerà nei meandri legali e costituzionali della riforma.Un’ ulteriore occasione per la cittadinanza di approfondire un tema che sta diventando sempre più caldo col passare dei mesi, aperta a chiunque, indeciso, dubbioso, favorevole o contrario, sia disposto a confrontarsi e interrogarsi su un argomento complesso e dalle molteplici sfaccettature.
L’Università di Macerata, in collaborazione con l’Associazione Culturale Pindaro, ha aperto le selezioni per il Laboratorio Overtime che seguirà le fasi di organizzazione e realizzazione dell’edizione 2016 dell’Overtime Festival, primo ed unico festival in Italia a parlare di sport, etica e cultura sportiva.La manifestazione lega il mondo dello sport e della sua pratica a tante arti e discipline. Anche per la sesta edizione (Macerata 5/9 ottobre 2016) ci saranno aree tematiche dedicate non solo allo sport, ma anche alla letteratura, cinema, fotografia, fumetto, arte, alimentazione e tanto altro.Il format è cresciuto moltissimo negli ultimi anni e a testimonianza di questo sono arrivati patrocini e riconoscimenti importanti come quelli della Presidenza del Consiglio dei Ministri, di Rai e di Amnesty International Italia. L'edizione 2016 toccherà ben 15 location del centro storico di Macerata, coinvolgendo tutto il centro storico con eventi ed iniziative a "a tema sportivo".Edizione 2016 sarà “Sconfitti e vincenti”: le storie di grandi imprese sportive; lo sport inteso come riscatto sociale; il campo come palestra di vita.In questo contesto grande attenzione viene data al sociale, presentando e raccontando quelle storie non sempre "seguite" dalla giusta attenzione dei media nazionali. Storie che ben affrontano l'etica e lo spirito sportivo. Nelle passate edizioni sono state affrontate tematiche come la lotta alla droga, il paralimpico, la lotta al razzismo, la sana e corretta alimentazione il tutto con ospiti di grande richiamo, non solo per gli appassionati di settore, ma anche per un pubblico generalista.Le domande di partecipazione al laboratorio vanno inviate entro il 25 settembre 2016.
Questa mattina una delegazione composta da docenti delle Università di Macerata, Lisbona, Maastricht e Lovanio, partner del progetto comunitario Alhtour, ha visitato il cluster E-living all’Università Politecnica delle Marche.Si tratta della rete regionale di aziende, atenei e altri enti di ricerca impegnati nel settore delle tecnologie per l’intelligenza ambientale e l’abitare assistito (Ambient Intelligence e Ambient Assisted Living), ossia relativo allo sviluppo di conoscenze, soluzioni tecnologiche e impianti altamente innovativi che rendano più facile la vita quotidiana delle persone “fragili”. L’iniziativa rientra tra le attività del progetto europeo “Alhtour - tecnologie dell’abitare assistito per il settore del turismo della salute”, un campo in forte crescita anche in Italia.Come sottolineato dalla professoressa Francesca Spigarelli, referente di progetto per l’ateneo maceratese e delegato del rettore per i rapporti con il territorio, l’incontro ha consentito di far conoscere a un target accademico internazionale alcune buone pratiche presenti nel territorio regionale, in termini sia di produzione manifatturiera nel settore della domotica sia di diversificazione di un’offerta turistica che assume connotati unici nelle Marche per sostenibilità e capacità di coinvolgere le comunità locali. E’ quanto mai importante, quindi, creare approcci sinergici tra i principali attori del territorio impegnati nel promuovere innovazione e cocreazione.Ai lavori, introdotti dal rettore dell’Università Politecnica delle Marche, Sauro Longhi, hanno partecipato oltre ai partner di Alhtour, anche la responsabile del laboratorio di bioingegneria dell’Inrca, Lorena Rossi, la professoressa Susanna Spinsante docente di sistemi di tele-comunicazioni e Vincenzo Gullà, direttore di Aditech srl, azienda operante nell’ambito dei sistemi innovativi di telemedicina, homecare e wellness.Alhtour è un progetto europeo finanziato dal programma “Horizon 2020 – Ricerca e Innovazione”. Il progetto avrà una durata triennale e prevede, oltre alle attività di visite sul campo a eccellenze locali, anche simposi accademici internazionali, scambi di staff, una Summer School e un Venture Lab, che coinvolgeranno ricercatori, dottorandi e imprese. Maggiori informazioni sul progetto Alhtour sono disponibili sul sito www.alhtour.eu.
Terza fatica in sette giorni per la Maceratese. Dopo il pareggio di Modena e quello in casa nel derby con l'Ancona i biancorossi domani sera (ore 18,30) scendono in campo allo stadio "Euganeo" per affrontare il Padova. La squadra veneta allenata da Oscar Brevi ha quattro punti in classifica, il doppio rispetto alla Maceratese pur avendo giocato tre sole partite come Quadri e compagni; entrambe devono infatti recuperare la gara in calendario alla prima giornata di campionato. A Padova non ci saranno Allegretti, alle prese con una distorsione al ginocchio e Bangoura che lamenta un risentimento al menisco. Devono essere verificate le condizioni di Gattari, il difensore ha riportato la frattura scomposta del quinto metatarso, dovrà portare un tutore per diversi giorni. Torna invece disponibile Perna. Con una sola rete messa a segno, la squadra allenata da Federico Giunti vanta il peggior attacco di tutta la Lega Pro. Un dato poco confortante, anche perché l'unica rete messa a segno è arrivata su calcio di rigore. In compenso la porta difesa da Forte è rimasta inviolata negli ultimi 180'. "Non mi sento di mettere pressione ai nostri attaccanti - ha spiegato l'allenatore della Maceratese Federico Giunti - Il fatto che si trovano davanti alla porta per calciare a rete è già una buona cosa. Ci sono dei periodi in cui la palla non vuole entrare, altre in cui calci male e va dentro lo stesso". Cosa si aspetta dalla trasferta di Padova? "Bisogna fare un passo in avanti, dobbiamo crescere, proseguire su quanto di buono abbiamo fatto con l'Ancona. Per noi non deve fare differenza se giochiamo in casa o fuori. Dovremo avere il coraggio di attaccare alto l'avversario. Il Padova è stato costruito per fare un campionato importante. Sono in difficoltà, vengono dalla sconfitta di Fano, c'è un pò di malumore nella piazza. Dobbiamo stare tranquilli, è vero che abbiamo soli due punti, ma abbiamo dimostrato che questa in questa categoria possiamo affrontare qualsiasi squadra e metterla in difficoltà". La Maceratese ha raccolto meno di quanto avrebbe meritato. "Secondo me nelle due partite in casa contro Sambenedettese e Ancona, nelle quali abbiamo fatto un solo punto, non ci poteva andare peggio a livello di risultato. Avremmo meritato il pareggio con la Samb e la vittoria con l'Ancona". Cosa teme del Padova? "Il Padova ha difficoltà di amalgama perchè hanno cambiato tanti elementi. Un pò quello che è successo a noi. I veneti avranno tutto il tempo per sistemarsi. Hanno giocatori di categoria importanti, altri che sono stati presi da categorie superiori come Emerson e Neto Pereira; questo deve essere uno stimolo per noi. Dovremo coprire bene il campo e giocare con intelligenza, si può vincere e perdere con tutti in questo campionato". Oltre ad Allegretti e Bangoura per la trasferta di Padova non sono stati convocati Marco Massei e Cantarini. L'arbitro dell'incontro è Nicolò Cipriani di Empoli, assistenti Matteo Guddo di Palermo e Cosimo Cataldo di Bergamo. Anche a Padova saranno presenti i tifosi della Maceratese.
Rapina a mano armata questa mattina in corso Cairoli, a Macerata.Intorno alle 11 una persona con una pistola in pugno e a volto scoperto si è introdotta nella filiale della Banca della Provincia di Macerata e, dopo aver minacciato i dipendenti, è riuscita ad impossessarsi di circa 5mila euro. Una volta arraffati i soldi, l'uomo si è dato alla fuga a piedi facendo perdere le proprie tracce.Il rapinatore è stato descritto dai testimoni come un uomo di corporatura magra, capelli brizzolati: parlava in lingua italiana con un marcato accento del sud. Sul posto è intervenuto personale della Questura. Sono in corso le indagini.