Scontro tra uno scooter di grossa cilindrata e un'auto in via dei Velini, a Macerata: interviene l'eliambulanza. È quanto avvenuto nelle prime ore della mattinata odierna, attorno alle 7:50. Il 55enne in sella al motociclo è stato sbalzato sull'asfalto, picchiando in terra dopo un volo di circa 3-4 metri.
Ancora da chiarire l'esatta dinamica dell'accaduto.
Sul posto sono prontamente intervenuti i sanitari del 118 che, valutate le condizioni dell'uomo, ne hanno predisposto in un primo momento il trasferimento al pronto soccorso di Macerata. Qui, valutati con più attenzione i traumi riportati dal 55enne, si è scelto di richiedere anche il supporto dell'eliambulanza da Ancona: l'uomo è stato trasportato all'ospedale Torrette in codice rosso, ma non si trova in pericolo di vita.
Illeso il conducente dell'autovettura.
Presenti in via dei Velini anche i vigili del fuoco, che hanno provveduto alla messa in sicurezza e alla pulizia del luogo del sinistro visto che lo scooter - dopo l'impatto con l'auto - ha perso benzina dal serbatoio.
Sulla base delle nuove disposizioni emanate dal Ministero dell'Interno, il vescovo di Macerata Nazzareno Marconi ha comunicato a tutti i sacerdoti che è d'ora in poi consentito distribuire l'Eucaristia, sempre e solo sulle mani del fedele, senza usare i guanti, ma sanificando le mani immediatamente prima di iniziare la Santa Messa e prima di distribuire la Santa Comunione.
Nella celebrazione dei matrimoni, solo per gli sposi, è consentito non usare la mascherina.
Per i sacerdoti o i ministri che distribuiscono l'Eucaristia resta l'obbligo di usare la mascherina correttamente posizionata. Di questi aggiornamenti sarà data comunicazione all'inizio di tutte le Sante Messe.
(Foto di Bradiporap da Pixabay)
Ritorna nelle Marche, a casa sua, lo scenografo dal tris di Oscar (2005-2008-2015), Dante Ferretti, figlio di una Macerata troppo spesso distratta, poco accogliente e non prodiga di riconoscimenti dovuti né ai vivi, figuriamoci ai morti... Eppure questo figlio vezzeggiato dallo star system hollywoodiano, grande amico di Martin Scorsese, ha rivissuto giovedì pomeriggio, accompagnato da sua moglie, la scenografa Francesca Lo Schiavo, le emozioni che lo animavano quando da ragazzo trepidante, varcava l’entrata del Cinema Corso, con i soldi risparmiati per un’intera settimana, destinati ad acquistare il biglietto – passepartout per un viaggio fantastico a cui desiderava partecipare e non solo da spettatore.
Dante Ferretti e il Cinema Corso, location possibile, dove adibire un museo permanente per alcune sue scenografie, visioni fantastiche, che hanno reso indimenticabili innumerevoli pellicole. Il Maestro, in compagnia anche di suo nipote Federico, del candidato sindaco e assessore Narciso Ricotta, di David Miliozzi, Adolfo Guzzini e del geometra Stefano Palmucci, ha proceduto con un sopralluogo degli ambienti bui e polverosi, rimanendo particolarmente colpito dall’atmosfera e chiedendo - come hanno riferito i compagni di perlustrazione - la possibilità di visionare delle piante,una planimetria, ha iniziato immediatamente ad organizzare lo spazio e immaginare gli interventi da poter effettuare, tipo degli scivoli come ha fatto in passato per Fellini nel film “ La città delle donne “, “in modo che chi entra per visionare la mostra possa farlo scivolando“.
Dante Ferretti quindi ritornerà nel cuore pulsante della città, in un luogo centrale che è stato veicolo per decenni di arte e bellezza, ove nuovamente - grazie alle sue opere - si introdurrà il bello come valore e ispirazione per le nuove generazioni. Perché la Cultura deve diventare industria culturale, come ha sottolineato l’assessore Ricotta, a cui il premio Oscar ha strappato un sorriso: “Ricotta, non facciamo che questa diventi una bufala! “.
Macerata anche attraverso l’assessore Ricotta mira a stringere una feconda collaborazione con il premio Oscar Dante Ferretti, in programma vi sono le riqualificazioni di alcune zone della città, pure attraverso l’illuminazione, che ha contribuito a donare nuove e suggestive visioni ai maceratesi che passeggiano nei pressi dello Sferisterio, di piazza Nazario Sauro, di Porta Picena, a cui si aggiungerà a breve, anche Piazza della Libertà con il progetto a cura dell’Accademia di Belle Arti “Light Design Strategy “.
La passeggiata per il Maestro e il seguito è continuata in viale Leopardi, sotto la Chiesa di San Giorgio, passando per la rampa di via Cioci, tracciando un fil rouge ideale, tra i suoi ricordi e aneddoti e la Macerata Futura da consegnare ai suoi cittadini, ove il restyling luminoso sia illuminante per davvero e porti insieme alle suggestioni evocative delle luci danzanti, nuova linfa vitale alla città che appare agli occhi dei suoi figli legittimi e acquisiti troppo spesso introiettata, inesorabilmente accasciata, quiescente al fine.
Ieri mattina alla presenza del presidente della Regione Luca Ceriscioli e dell’assessore regionale al Turismo – Cultura Moreno Pieroni, il grande scenografo di fama internazionale, Dante Ferretti, sempre allietato dalla vicinanza della compagna scenografa, Francesca Lo Schiavo, ha inaugurato l’installazione di una sua opera scultorea, al terminal arrivi dell’aeroporto di Falconara.
Dopo la mostra “ Raffaello impossibile “ i turisti verranno accolti dalla maestosità e bellezza di Enolo, una scultura progettata insieme ad altre dal Maestro per l’Expo del del 2015 a Milano. Sarà l’opera in vetroresina con la sua altezza di 3,50 metri a dare il benvenuto festoso ai turisti che giungeranno nella nostra Regione.
Un’installazione urbana tra le altre del Popolo del Cibo che con la sua rappresentazione di Arcimboldesca fattura, richiama e amplifica la vocazione enogastronomica delle Marche, territorio di inusitata bellezza, ove arte, realtà paesaggistiche e cibo, inebriano il visitatore e lo conducono verso un itinerario affascinante e mai scontato, capace di stupire e fare innamorare chiunque trascorra nelle nostre terre anche solo qualche istante.
Attorno all’installazione, poi, esiste anche il giallo a lieto fine riguardante la sua scomparsa. Il Maestro per sua ammissione, ci ha rivelato che aveva perso le tracce dopo l’Expo delle sue creature e che solo grazie alla generosità del mecenate Giancarlo Cossiri che ha acquistato le installazioni, ora appartenenti alla sua collezione privata maceratese, ha potuto ricongiungersi ad esse.
Enolo, l’installazione urbana di Dante Ferretti protegge e sorveglia ora allegramente anche l’impegno della Regione che ieri ha inaugurato un bando di 13 milioni e mezzo, volto a potenziare i voli dell’Aeroporto di Falconara e a rafforzare la vocazione di migliore meta turistica della Regione Marche.
(Foto Maurizio Rillo)
Giovedì 25 giugno 2020, in occasione di una conviviale tenutasi al ristorante “Le Case”, alla presenza di rappresentanti degli altri Rotary Club e Club Service della Provincia, dei soci, familiari ed amici, il presidente del Rotary Club Macerata “Matteo Ricci”, Dottor Andrea Cirilli, ha passato le consegne al Dottor Giuseppe Vitali, presidente per l’anno rotariano 2020 –2021.
Il presidente Cirilli, nel ringraziare il proprio direttivo e i soci tutti per il costante impegno e partecipazione dimostrati, ha illustrato le attività dell’anno rotariano appena conclusosi, facendo un resoconto delle iniziative promosse, con particolare soddisfazione per l’incontro avuto con il Prof. Giulio Tremonti con il quale sono state affrontate tematiche di grande attualità.
Il presidente Cirilli ha anche ricordato l’importante Seminario Distrettuale, tenutosi a Macerata, sulla Rotary Foundation, nel corso del quale è stata ribadita la grande importanza della Fondazione per la raccolta fondi.
Il club ha contribuito fattivamente al restauro di un antico ritratto di Padre Matteo Ricci, di proprietà del Comune, per valorizzare la figura di un uomo che, in tutto il mondo ma, segnatamente, in Cina, è l'emblema della cultura della convivenza e del rispetto.
Infine, il presidente Cirilli ha ricordato l’importante contributo dato dal Rotary Club Macerata “Matteo Ricci” per contrastare il grave problema Covid che ha segnato in maniera radicale il nostro stile di vita.
Il presidente per l’anno 2020- 2021, Giuseppe Vitali, avute le consegne dal suo predecessore in una suggestiva cerimonia, ha illustrato ai presenti il programma per l’anno rotariano incipiente, anticipando progetti volti al territorio nel campo del volontariato, alla cultura ed alla valorizzazione dei giovani, nonché alla promozione di incontri su argomenti di forte attualità ed interesse sociale.
Da ultimo, è stato presentato il nuovo Consiglio Direttivo il quale sarà composto dal segretario, Dottoressa Sabrina Morresi, Prefetto, Dottor Guido Grandinetti, tesoriere, Dottor Andrea Cirilli, Consiglieri, Avvocato Massimiliano Fraticelli, Dottor Giorgio Caraffa, Avvocato Laura Ricci, Dottor Gianni Giuli, Dottor Marco Sigona, Avvocato Renzo Tartuferi.
Il programma del Club verrà ulteriormente approfondito con il Governatore del Distretto 2090 del Rotary International, Dottoressa Rossella Piccirilli, in occasione dell’incontro che avrà con i Dirigenti del Club il prossimo 15 luglio durante la sua visita al Rotary Club Macerata “Matteo Ricci”.
Con una manovra milionaria a sostegno del diritto allo studio, l’Università di Macerata si prepara alla fase 3 dell’emergenza epidemiologica, incentivando il ritorno in sicurezza degli studenti in quello che si caratterizza da sempre come campus urbano: comunità di alta formazione e di ricerca, inclusiva e dal respiro internazionale. “Il percorso di studi – dice il rettore Francesco Adornato – non è solo acquisizione di competenze e conoscenze, ma è fatto di contatti, relazioni, scambi, esperienze. Questo è il nostro valore aggiunto, che ci contraddistingue da oltre sette secoli. Gli studenti sono al centro del nostro agire e, in questa situazione oggettivamente difficile, l’Ateneo si fa più prossimo, mettendo in campo risorse mai impegnate finora per sostenere il diritto allo studio”.
Dopo l’approvazione odierna in Consiglio di Amministrazione, l’Ateneo si prepara a rendere concrete misure economiche straordinarie da destinare a sostegno dei costi della vita universitaria per mitigare le difficoltà provocate dall’emergenza sanitaria da Covid-19.
I fronti di manovra sono tre: abbattimento delle tasse universitarie, bonus economici e nuove borse di studio. In totale saranno investiti un milione e duecentomila euro, provenienti da avanzi di bilancio, che, sommati alla stima dei mancati incassi da riduzione delle tasse, potrebbe raggiungere la cifra di quasi due milioni di euro. L’operazione ha il senso e l’obiettivo di promuovere l’innovazione didattica e le tecnologie accanto a “strumenti” tradizionali come i libri, incentivare la frequenza in presenza e l’uso dei mezzi pubblici, premiare il merito.
Voucher per libri, dispositivi informatici e trasporti, borse di studio
Nel dettaglio, le matricole dei corsi di laurea triennali e a ciclo unico (se non beneficiari di borsa Erdis) potranno contare su un contributo da 100 o 200 euro per l’acquisto di libri universitari, pc, tablet, smartphone, anche cumulativamente. E, se fuori sede, avranno voucher per abbattere il costo delle spese dei trasporti pubblici utilizzati per raggiungere la sede universitaria. I più meritevoli, poi, potranno contare su ulteriori borse di studio a partire dal secondo anno. Sarà aumentato, infine, il numero di borse per le matricole fuori regione.
Ci saranno più borse di studio anche per chi si iscrive a corsi di laurea magistrale: ne sono previste 45, di cui dieci da settemila euro per studenti internazionali e le altre per meritevoli, fuori sede o laureati triennali provenienti da altri atenei.
No tax area fino a 20mila euro e reddito Iseuu
Unimc anticipa le annunciate disposizioni ministeriali, ampliando fino a 20 mila euro di Iseeu la no tax area, ossia la fascia massima di reddito entro la quale non si paga il contributo annuale, e introducendo ulteriori riduzioni per redditi tra i 20 mila e i 40 mila euro di Iseeu. A beneficiarne sarà l’intera popolazione studentesca maceratese. Per fare qualche esempio: chi dichiarerà Iseeu di poco superiori ai 20 mila euro, pagherà solo 161 euro, esclusi tassa regionale e bollo, contro i 570 dello scorso anno; per chi si avvicina ai 30 mila euro di Iseeu, il contributo sarà di 790 euro contro i 1.190 del 2019.
Ritorno in presenza
Per il nuovo anno accademico – le lezioni riprenderanno il 21 settembre - l’Ateneo sta lavorando per far tornare gli studenti in presenza, in particolare le matricole, attraverso l’acquisizione di nuovi spazi per le lezioni e l’eventuale turnazione dei frequentanti. Come accade nelle altre università italiane, si adotterà la modalità blended, che prevede sia didattica in presenza sia a distanza, con lezioni registrate. C’è, poi, un investimento importante per potenziare la piattaforma informatica per i servizi di didattica online. “Tutto questo ci servirà – conclude il rettore Adornato - per recuperare il senso profondo di una comunità, quale quella accademica, che vuole ritrovarsi”.
Parole parole, parole. "Già, 'loro' parlano, parlano, parlano ma senza fare i conti con l'oste. Che sono io. Sia chiaro un fatto. Ho 63 anni, un'azienda in piena attività, ed un cuore che vuole fare il bene del territorio. Ma poi a sanguinare è proprio il cuore...".
Ma scusi, dottor Sandro Parcaroli: stamattina sono esplosi i rumors dando per certo la riunione serale del Quartetto del Centro Destra (Mosca, Pistarelli, Sacchi e lei stesso); dello spostamento in Regione di Andrea Marchiori fino ad oggi candidato sindaco di Macerata, ed infine dello stesso endorsement di Matteo Salvini. Che peraltro aveva ricevuto Marchiori a Pesaro qualche mese fa, la sera prima della sua investitura ufficiale, dando il proprio placet. E il giorno dopo, in conferenza stampa (condotta dall'allora coordinatore della Legam sen. Paolo Arrigoni), lei dottor Parcaroli era in prima fila, indicato come candidato di punta del Carroccio in Regione. Il lock down avrebbe dunque ribaltato la situazione?
"Macché! Stasera io non mi riunisco con nessuno, ed aspetto in ogni caso investiture ufficiali da altre sedi e da altri summit, con tutto il rispetto per tutti...".
Scusi, ma dalla Lega non e' arrivata in questi giorni una proposta precisa in direzione del Palazzo Maceratese? Salvini rinunciando ad un proprio nome a candidato Governatore delle Marche (l'ultimo sondaggio in ordine di tempo da' Acquaroli in vantaggio di 8 punti su Mangialardi) ha chiesto tuttavia uomini vincenti alla corsa nelle comunali piu significative, a cominciare da Macerata. Si dice pure che Lei stia già preparando il discorso d'accettazione..
(Senza sbilanciarsi)" Mi sono preso alcuni giorni di tempo per decidere, ma intanto dico che non ho certo 24 ore al giorno da dedicare al Comune di Macerata come si chiederebbe sottraendo tutto il mio tempo all'azienda e alla mia vita privata. Ho chiaramente altri legittimi interessi, volonta', voglie. Dunque oggi dichiaro che sostengo Marchiori".
Tuttavia i rumors sono frastornanti in questa vigilia elettorale dove il candidato di centrosinistra opera senza contraddittori, procedendo indisturbato verso la metà finale cui si è a lungo preparato..
"Dico solo che al voto del 20 e 21 settembre (date fissate ora dal ministro Lamorgese con decreto n.d.r.) mancano solo due mesi. Mi sembra un tempo stretto, strettissimo per decidere ancora un futuro peraltro sempre più vicino".
Grande seguito e numeri confermati anche nella decima serata di “Giù la Maschera”, l'iniziativa editoriale del quotidiano online Picchio News - Il giornale tra la gente e per la gente, che nella serata del 24 Giugno ha realizzato ancora una volta un appuntamento molto seguito e partecipato.
"Voce ai Commercianti", questo è stato il titolo che è stato dato al tema trattato durante la trasmissione, condotta dal sempre più affiatato duo composto dalla speaker radiofonica Morena Oro e il consulente in comunicazione Maurizio Lombardi che hanno incontrato virtualmente e si sono confrontati con tre rappresentati di un gruppo composto da oltre 160 commercianti della città di Macerata che da alcuni mesi si sono uniti per cercare di risolvere e risollevare una situazione economica che appare desolante, ancor di più a seguito dei due mesi di chiusura forzata imposti dall'emergenza Covid-19.
Per l'appunto hanno preso parte alla decima puntata di "Giù La Maschera", Gabriele Micarelli, titolare di "Verde Caffè" situato proprio nel centro storico di Macerata, Francesca Taddei proprietaria della Promfuria "Lady" in Corso Cavour ed infine Chiara Castellani in rappresentaza del negozio "Pizzi e Ricami" di Corso Cairoli.
Apertura della zona ZTL situata nel centro storico di Macerata, gratuità della stessa nei punti nevralgici della città come ad esempio Corso Cavour, Corso Cairoli e Piazza Mazzini per almeno due ore al giorno, sono sati questi alcuni dei punti sviscerati dai commercianti durante la trasmissione e che tutt'ora continuano a portare avanti attraverso loro proposte nonostante il grande momento di difficoltà e la a volte mancanza di dialogo da parte dell’attuale Amministrazione Comunale.
Appuntamento ora alla prossima settimana con la puntata numero 11 di "Giù la maschera", sempre alle ore 21:15 in diretta web, dove si tratterà un tema tutto nuova che sarà svelato questi giorni.
Ricordiamo inoltre che sarà possibile intervenire in diretta con domande, riflessioni e suggerimenti che saranno poi discussi dagli ospiti nel corso della trasmissione.
"Per rispetto del lavoro di tutti coloro i quali hanno in qualche maniera, aiutato a raggiungere questo obiettivo, riteniamo doveroso chiarire la vicenda della nuova caserma dei VVF di Macerata, problema evidenziato non solo da alcuni membri della Lega - hanno esordito con queste parole Andrea Belloni e Willian Berrè della Fns-Cisl in un comunicato riguardante la ristrutturazione di oltre 5 milioni di euro della caserma dei Vigli Del Fuoco di Macerta (leggi qui l'articolo) - Innanzitutto il progetto di ristrutturazione/ricostruzione del comando è iniziato con il precedente comandante Ing. Pierpaolo Patrizietti, impegno proseguito dall'attuale comandante Ing. Antonio Giangiobbe e da tutti i Vigili del Fuoco del Comando - precisano - Non duole ricordare, che come Cisl, abbiamo più volte interessato l'ufficio ricostruzione, al fine di raggiungere l'obiettivo sperato,aaa fino ad ottenere in un apposito incontro che tenemmo nell'allora sede dell'Usr presso la Provincia di Macerata, un impegno preciso e circostanziato, affinché si potesse dare seguito alla ristrutturazione/ricostruzione della caserma dei Vigili del Fuoco".
"L'ing. Cesare Spuri, al termine del nostro incontro, dove esprimemmo il punto di vista del personale, e le reali esigenze operative, con tanto di esempi sulle difficoltà operative, si convinse della bontà delle richieste, e da lì il progetto della caserma prese sempre più sostanza - spiegano Belloni e Berrè - Così come è giusto ricordare che la Provincia (ovviamente su indicazione del Presidente Pettinari che lo disse anche pubblicamente durante i festeggiamenti dell'ultima Santa Barbara presso la sede dei Vigili del Fuoco di Macerata a dicembre del 2019!) con i suoi tecnici, con l'Ing. Margione Paolo, ha sempre collaborato ed ascoltato le nostre richieste, fino al punto di arrivare in più occasioni ad elaborare collegialmente proposte tecniche da sottoporre all'Usr: questo non lo si può nascondere - proseguono - Così come è giusto far sapere che parallelamente al progetto di adeguare/ricostruire la nostra caserma, il Ministero dell'Interno ci chiese di verificare tutte le soluzioni possibili per la nuova caserma dei Vigili del Fuoco, e quindi fu interessato anche il Comune di Macerata , il sindaco Carancini, ed in particolare l'assessore ai lavori pubblici, Ricotta Narciso, che ha collaborato fattivamente, e noi ne siamo testimoni, al fine di individuare un'area comunale da donare al Ministero degli Interni, per poter costruire la caserma dei VVF, nel caso in cui per motivi diversi non fosse stato possibile rimanere nell'attuale sede. Lo stesso assessore Ricotta, coadiuvato dal suo staff, ha più volte sottoposto al vaglio aree/zone dove la costruzione della caserma sarebbe stata possibile, dimostrando una particolare attenzione ai Vigili del Fuoco, senza mai pubblicizzare il suo operato, che oggi però riteniamo giusto far sapere - e aggingono - Così com'è giusto far sapere che quando la situazione sembrava arenata, chiedemmo ufficialmente aiuto al Presidente Cerescioli, interessando l'Assessore Angelo Sciapichetti affinché si facesse da tramite tra la Regione, la Provincia e l'Usr al fine di individuare le risorse economiche mancanti, lavoro che per testimonianza diretta è stato fatto a ben vedere in modo proficuo".
"Non possiamo citare tutti coloro che hanno direttamente ed indirettamente lavorato per questo obiettivo comune, ma secondo la nostra organizzazione sindacale, non è giusto e corretto strumentalizzare il lavoro di tanti al fine di ottenere politicamente qualche vantaggio, assumendosi la paternità di un risultato che è stato ottenuto da una grande partecipazione corale, così come affermato anche dal Presidente Pettinari, che nell'intervista sul tg regionale rai 3 del 24 Giugno, ha parlato di lavoro di squadra - dichiarano Belloni e Berrè che poi concludono - Ognuno politicamente ha la sua opinione, ognuno può pensarla come crede, ma il rispetto per chi in prima persona si è speso per garantire ai Vigili del Fuoco una degna struttura, una degna sede va riconosciuto, perché siamo sicuri che il risultato finale, che si raggiungerà, arriverà sempre e comunque non per i proclami, ma per il lavoro di chi dietro le quinte, opera per il bene e per gli obiettivi comuni al fine di garantire sicurezza e il giusto rispetto ai Vigili del Fuoco Maceratesi".
La strada per cementare la rosa della CBF Balducci in vista della prossima stagione parte dall’unione che si è creata tra le giocatrici nella scorsa annata. Tra queste, è stata confermata la centrale Melissa Martinelli.
“Con il gruppo della CBF Balducci mi sono trovata molto bene e spero che, quando le nuove arriveranno qui, troveranno la stessa unione di squadra - ha spiegato Melissa -. La stagione si è conclusa in un momento in cui eravamo prime in pool salvezza e potevamo lottare per i play-off, ma per indole sono portata a puntare in alto. Ognuna di noi si impegna al massimo e penso che tutto quello che diamo debba dare i suoi frutti. Ovviamente un campionato di Serie A è sempre difficile, non dobbiamo prenderci in giro, ma meglio si lavora più si va avanti. Più della metà della squadra è rimasta. Questo mi rende più tranquilla perché avere una base di ragazze che si conoscono è un punto di forza. Con Elisa Rita è il terzo anno che giochiamo insieme. Il fatto di avere un gruppo che si consolida è positivo anche per far inserire al meglio le new entries”
Non che i nuovi arrivi siano nomi sconosciuti a Melissa: “A Filottrano ho giocato anni fa, conosco quindi il presidente Morresi e sono sicura che abbia scelto le persone giuste per dare valore aggiunto alla squadra. Veronica Bisconti, per esempio, è una giocatrice che ha una grande esperienza anche di A1”.
C’è poi Giulia Mancini, legata a lei dal ruolo e da un ricordo. “Sono stata allenata per un anno dalla sua mamma, Stefania Munari, alle mie prime esperienze pallavolistiche – ricorda Melissa Martinelli – L’ho vista quando era piccola, adesso ritrovarla in squadra mi evoca bei ricordi”.
Volto nuovo, per la CBF Balducci ma non per Melissa, anche Ilaria Maruotti, compagna di squadra ai tempi di Casal de’ Pazzi. “Gli anni alla Volleyrò sono stati bellissimi – commenta la centrale romana – Lo spirito di squadra è il ricordo più prezioso che ho di quegli anni.”
(Foto di Marco Raponi)
Parte oggi il primo corso di preparazione al parto in streaming organizzato dal reparto di Ostetricia dell'ospedale di Macerata. Un'iniziativa che va a completare l’offerta informativa e assistenziale alle mamme che afferiscono ai Punti Nascita del Dipartimento Materno Infantile dell’Area Vasta 3.
L’avvio dello streaming a Macerata, attivato sulla piattaforma “Skype for business”, coordinato dal Direttore del Dipartimento Materno Infantile Mauro Pelagalli, completa l’offerta su tutti Presidi dell’Area Vasta 3: era infatti già attiva, con successo, sin dall’inizio dell’emergenza Covid, presso l’U.O.C. di Civitanova Marche diretta da Filiberto Di Prospero.
In quel periodo le mamme che afferivano a Civitanova Marche hanno potuto essere guidate e informate direttamente dai sanitari per quanto riguardava le tematiche della gravidanza e dell’organizzazione dei Servizi dipartimentali, mantenendo un filo diretto coi sanitari di fiducia nonostante l’impossibilità dell’accesso al Reparto dovuto al Covid.
Questo strumento, in quel periodo, ha consentito di coordinare, come da disposizioni della Direzione dell’Area Vasta 3, i due presidi di Area Vasta in maniera complementare ed integrata. Oggi questo strumento è a disposizione anche dell’U.O.C. di Ostetricia di Macerata e consentirà di svolgere i Corsi di Accompagnamento alla Nascita anche per le pazienti che afferiscono al Presidio di Macerata.
Il collegamento streaming si è mostrato estremamente valido anche per mantenere un rapporto diretto tra sanitari e pazienti per quanto le informazioni di carattere gestionale, organizzativo, informativo nel momento del Covid e - fin da subito - mostra enormi potenzialità per il futuro riguardanti comunicazioni di servizio del Dipartimento Materno Infantile verso le pazienti, comunicazioni gestionali e nella condivisione di informazioni cliniche anche in veste multidisciplinare tra le Equipe dei due Presidi del Dipartimento.
Con l’attivazione di questo servizio si realizza inoltre una task force informatica a disposizione dell’utente che va nell’ottica di una proficua integrazione e condivisione tra operatori, sanitari e utenti.
Dopo tanti mesi finalmente torna la musica dal vivo a Macerata e si ricomincia in uno dei posti più suggestivi, il cortile del Palazzo Buonaccorsi domenica 28 giugno alle ore 18.30. L’iniziativa nasce da una felice collaborazione tra la rete di Macerata Musei e la Scuola civica di musica “Stefano Scodanibbio”, due tra le più importanti realtà culturali della città.
“È un inizio molto significativo. La musica e l’arte ci chiamano a tornare fuori per una delle esperienza umane più significative, ascoltare musica insieme dal vivo in un posto bello, - sono le parole dell’assessora alla cultura Stefania Monteverde. - I musei della città sono ancora una volta la casa accogliente e luogo di produzione culturale insieme alla comunità con cui si prendono cura del patrimonio. Molto bello che il primo concerto sia una proposta che nasce da una scuola musica piena di giovani”.
Nel corso del lockdown la scuola di musica ha prodotto tante iniziative online che hanno tenuto acceso il desiderio di musica e l’attività dei giovani artisti. Oggi il ritorno dal vivo è un’occasione importante con cui la scuola e i musei celebrano il mese di giugno dedicato in tutto il mondo alla festa della musica.
Il concerto, introdotto dal duo Matteo Torresetti alla viola e Valentina Verzola al violoncello, sarà eseguito dai giovani studenti dell’Orchestra Vivaldi del Sistema, diretta dal maestro Matteo Torresetti, dai docenti della scuola e da ospiti esterni.
È il primo appuntamento della stagione concertistica della Scuola civica di musica Stefano Scodanibbio di Macerata organizzata in collaborazione con il Comune di Macerata e che vedrà altri appuntamenti nel corso di Macerata d’Estate 2020.
L’ingresso è gratuito ma, nel rispetto della normativa anticontagio, i posti sono limitati e la prenotazione è obbligatoria telefonando o inviando un whatsapp al numero 3209184169.
“Mi faccio carico del problema e per quelle che sono le mie possibilità, faccio qualcosa affinché torni il sorriso sui volti dei bambini". Si è aperto proprio con le parole di Don Giuseppe Branchesi l'evento, che si è tenuto nella sala consiliare del Palazzo della Provincia di Macerata, di presentazione del libro "Grazie Fratello" l'opera dedicata alla memoria del parroco di Santa Maria in Selva, morto ad 82 anni non ancora compiuti, il 19 aprile a causa del Coronavirus.
Una figura quella di Don Peppe che ha rappresentato un sacerdote inamovibile per decenni, cuore di missionario con lo sguardo rivolto ai poveri del mondo dall’America Latina all’Africa, insegnante per generazioni di maceratesi, assistente regionale di Coldiretti, vicino costantemente ai detenuti del Barcaglione senza dimenticare poi il suo ruolo da organizzatore di manifestazioni popolari di successo e di promotore instancabile di attività legate allo sport e al tempo libero.
Un libro che si avvale delle firme di valorosi giornalisti, per la cura di Maurizio Verdenelli, decine di ‘testimoni' eccellenti e commossi ricordano il Fratello Don Peppe: dal cardinal Edoardo Menichelli, compagno di studi al seminario di San Severino Marche a Luciano Sileoni, il ‘signor Lube’ amico di sempre, munifico partner nella popolarissima Sagra della Polenta.
"Questo è un libro che stato realizzato da Don Peppe e io ne sono stato solamente il curatore – ha spiegato Maurizio Verdenelli in merito alla sua opera – la sua energia è ancora presente e si fa sentire quindi il titolo “Grazie Fratello” è stato un modo per riassumere e descrivere il suo personaggio in quanto considerava tutti noi dei fratelli”.
La parola poi è passa al padrone di casa Antonio Pettinari , presidente della Provincia di Macerata che dopo aver ringraziato tutti i presidenti di una sala consiliari molto affollata ha dichiarato: “ E’ dal 1985 svolgo diversi ruoli nella provincia e questo momento è molto difficile per me da affrontare soprattutto a livello emotivo – ha sottolineato – ho letto questo libro già tante volte e ogni volta mi ritorna in mente la figura di Don Peppe e di quanto fosse straordinario stare con lui; per me è stato un privilegio vivere nella sua stessa epoca e partecipare alle diverse iniziative che lui stesso portava avanti con tanta determinazione – tutti ricordi capaci di far tremare la voce al presidente Pettinari – Don Peppe sicuramente ci sta seguendo e lo voglio salutare –e ha continuato – la provincia è la casa di tutti i maceratesi e credo che non ci sia luogo migliore per celebrare un evento come questo – e poi ha concluso – lui ci ha lasciato tanti insegnamenti e ha portato sempre una parola di conforto capace di ridare luce ad una comunità a volte impaurita dagli eventi ma ora per onorare al meglio la sua figura dobbiamo dare continuità all’opera straordinaria che lui insieme a noi stava portando avanti”.
Presente all’evento anche Monsignor Nazareno Marconi, vescovo della Diocesi di Macerata, che con queste parole ha ricordato Don Giuseppe Branchesi : “Si è dato da fare con tutto se stesso affinché Santa Maria in Selva fiorisse – ha esordito - questo più che un libro è un mosaico e le sue tessere sono state posizionate per far venir fuori un disegno che da un idea di chi era Don Peppe più che la sua figura. Il Signore gli ha chiesto di volare e lui è andato così veloce tanto da arrivare in orbita – ed ha concluso l’intervento – anche da lassù Don Peppe continua a incoraggiarsi a camminare andando sempre avanti”.
Al tavolo dei relatori seduto di fianco all’autore del libro Verdenelli c’era anche il nipote di Don Peppe ovvero Francesco Soldini che ha così ricordato il suo caro zio: “Nella sua straordinarietà mio zio ci ha permesso anche in questo momento così particolare, di ritrovarci oggi tutti insieme – ha esordito Francesco – senza dubbio la sua figura non si può racchiudere in schemi preconfezionati e io ringrazio a Dio di averlo avuto accanto – prosegue – il messaggio che ci ha trasmesso è stato quello che l’esperienza della vita umana è una cosa straordinaria e lui con i suoi modi e le suoi azioni ogni volta dimostrava che questo concetto era vero. Il suo essere profondo gli permetteva di essere schietto e inoltre trattava tutti allo stesso modo perché secondo la sua visione l’essere fratelli’ è un sentimento che accomuna tutti”.
Non senza commozione Francesco nel concludere il suo intervento ha spiegato la nobile finalità di questo libro: “Il ricavato della vendita di ‘Grazie Fratello’ sarà impiegato per realizzare una biblioteca a Dapaong nel nord del Togo – ha annunciato - vogliamo dare un futuro a questo popolo e crediamo che si debba partire proprio dall’istruzione dei bambini anche perché è questo che mio zio ha sempre voluto”.
A rappresentare la Regione Marche c’era l’assessore Angelo Sciapichetti che ha voluto portare il suo personale ricordo del parroco di Santa Maria in Selva: “Don Peppe ha segnato la vita della nostra comunità e ha svolto il suo ruolo in silenzio diventando così un punto di riferimento per tutti noi – chiosa – con la sua spontaneità riusciva subito ad entrare nelle vite di tutti e sapeva trovare sempre le parole giuste per dare dei consigli ed è raro incontrare una persona che ti fa uscire arricchito dopo una conversazione – e poi ha terminato ha affermato –non possiamo dimenticarlo anzi abbiamo il dovere di portare avanti la sua opera e non è solo la comunità della provincia di Macerata a ringraziarlo ma tutta la regione Marche”.
Tanti gli amici di Don Peppe presenti nella sala Consiliare e tutti con una storia o un aneddoto da raccontare sulla loro esperienza insieme a lui. Come ad esempio Venanzo Rocchetti , l’ex primo cittadino di Serravalle del Chienti, conosciuto anche come “sindaco del terremo” che con la voce rotta dal pianto ha raccontato: “Ho passato 15 giorni insieme a Don Peppe nell’organizzazione della ‘Festa della Solidarietà’ dove vennero i polentari da tutta Italia che sfornarono la bellezza di 5mila porzioni – precisa – fu un momento bellissimo che ci fece dimenticare per qualche minuto il dramma del terremoto, portando inoltre un beneficio psicologico molto forte nelle nostra comunità. Per lui eravamo tutti fratelli e ho sempre partecipato con entusiasmo a tutti i suoi eventi - e poi ha concluso parlando dell’attuale ricostruzione post sisma – se ripartirà sono sicuro che Don Peppe sorriderà per ogni famiglia che avrà la possibilità di tornare nella propria casa”.
L’evento si è poi concluso con altre testimonianze di tanti amici che hanno voluto condividere i loro momenti di vita con Don Giuseppe Branchesi e con una preghiera finale che ha reso l’atmosfera più solenne ma che ha fatto da collante anche tra tutti i presenti nella sala.
ll libro “Grazie Fratello” sarà disponibile su offerta a partire da 10 € nei prossimi giorni e il ricavato andrà per la realizzazione della biblioteca della scuola di Dapaong, una città situata nel nord del Togo.
I bambini e le bambine 0/3 anni da questa settimana tornano a rivedersi e a giocare insieme nei loro nidi d’infanzia, riconquistando così la loro autonomia e libertà di gioco, grazie ad un’iniziativa del Comune del Macerata che riapre gli spazi delle strutture comunali fino al 14 luglio.
Nel rispetto delle disposizioni anticovid e organizzati in piccoli gruppi, i piccoli possono svolgere attività estive insieme alle loro educatrici, negli spazi che sono stati ripensati e allestiti in modo speciale come delle “isole della felicità”, ambienti interattivi per sperimentare modi nuovi di stare insieme.
“Liberi di essere, liberi di giocare, sono questi i bambini che ci piacciono. E per questo abbiamo voluto dare questa opportunità ai nostri piccoli, - afferma l’assessore alla cultura con delega alla scuola e ai nidi d’infanzia Stefania Monteverde - E vogliamo sostenere le famiglie in un momento in cui hanno un carico di cura eccessivo a causa della chiusura dei servizi educativi. A Macerata abbiamo voluto offrire una rete di protezione con un servizio alternativo e di centri estivi nei nidi comunali e soprattutto senza pesare economicamente sulle famiglie, perché la retta è annullata e sono gratuiti.”
Seppure con una formula diversa, l'Amministrazione comunale e il team dei nidi hanno pensato in tal modo di dare un senso compiuto alla fine dell’anno educativo, per riprendere a settembre nei migliori dei modi.
Il servizio è gratuito se si frequenta mezza giornata, mentre se si usufruisce del pranzo il contributo richiesto è di 3 euro.
L’iniziativa è stata molto ben accolta sia dalle famiglie che dagli stessi bambini che hanno sofferto molto in questi mesi dell’isolamento e dell’impossibilità di giocare e relazionarsi tra loro.
"La gloriosa divisa dei Vigili del Fuoco non merita di essere strumentalizzata per fare da sfondo al presidente della Provincia Pettinari in conferenza stampa. È successo a Macerata per la presentazione del progetto della nuova caserma di cui Pettinari si è attribuito il merito senza averne motivo". Queste le parole con cui Luca Buldorini, leghista e vigile del fuoco in forza al comando maceratese, commenta quanto dichiarato da Pettinari nella giornata di ieri in merito alla ristrutturazione della caserma dei vigili del fuoco di Macerata.
Secondo Buldorini un problema che si trascinava da oltre vent'anni si è avviato a risoluzione solo grazie alla tenacia dei vigili e della Lega: "Quel progetto il comando dei vigili del fuoco maceratese lo ha voluto con le unghie e con i denti supportato dalla Lega. Con il senatore Candiani e la presenza in organico di amministratori locali, la Lega ha costantemente richiamato l’attenzione e cercato di ottenere risposte sulle istanze di una categoria preziosa per tutta la collettività, costretta a lavorare in una sede inadeguata al punto che non si possono mettere al coperto i mezzi perché le loro dimensioni sono maggiori di quelle dell’autorimessa”.
“Non solo ci hanno trattato come comparse illustrandoci un progetto che è frutto della collaborazione con le rappresentanze sindacali dei Vigili del Fuoco - prosegue Buldorini -, ma abbiamo assistito ad un balletto dei meriti tra il presidente Pettinari e il direttore dell’ufficio ricostruzione regionale Spuri che ha toccato punte di ridicolo. Il risultato è la fiera dell’assurdo: i Vigili del Fuoco devono ringraziare non la Politica, ma il terremoto del 2016 che, dopo averne messo a rischio la vita nelle operazioni di soccorso, con i fondi a disposizione li doterà di una sede in cui si potranno finalmente rispettare le norme sulla sicurezza dei luoghi di lavoro, comprese quelle anti-covid che li costringono ora a lavorare all’esterno degli edifici per mantenere il distanziamento”.
Buldorini sottolinea come il silenzio sui tempi di realizzazione della caserma la dica lunga sulla finalità elettorale e propagandistica della conferenza stampa nonché sulla fallimentare gestione della ricostruzione da parte della regione: “L’interpretazione della norma consentirà ai vigili del fuoco di Macerata di superare l’obbligo di ricostruire la caserma danneggiata così com’era anziché adeguarla, come giusto, alle moderne necessità. Perché la stessa procedura non viene applicata anche alle abitazioni private? – si chiede Buldorini – È evidente che certa politica è attenta solo agli interessi di bottega”.
Dopo una lunga malattia è venuta a mancare, nella serata di ieri, l'infermiera Maria Acquaroli, all'età di 62 anni. I funerali si svolgeranno in forma privata, secondo le norme vigenti a causa del Covid-19. La benedizione della salma verrà effettuata nella casa funeraria S.o.f.T. in via Roma, a Montecosaro, giovedì 25 giugno alle ore 16:00 e da qui verrà trasferita al cimitero di Civitanova Marche Alta.
"La nostra comunità professionale si stringe al dolore del collega e già revisore dei conti Francesco Ribes per la scomparsa della rimpianta moglie e collega Maria Acquaroli - questo il messaggio di cordoglio espresso dall'ordine degli infermieri -. Ciao Maria ...che la terra ti sia lieve".
L’adozione dello smart working nell’ambito delle misure governative per il contenimento e la gestione dell'emergenza epidemiologica da Covid-19 ha rappresentato un esperimento sociale, una rivoluzione organizzativa prima ancora che normativa sulla quale ora bisogna riflettere per superare le criticità e valorizzare le opportunità. Un’esperienza che rende necessario un attento confronto, secondo il rettore dell’Università di Macerata Francesco Adornato, e che dovrà aprire una riflessione anche sullo Statuto dei lavoratori, così da conciliare le nuove dimensioni organizzative con i diritti dei lavoratori.
Sono le conclusioni del seminario web promosso dall’Ateneo maceratese sul nuovo strumento di organizzazione lavorativa, in particolare nelle Pubbliche Amministrazione: un confronto tra giuslavoristi, sociologi, sindacalisti, psicologi.
Il webinar ha registrato in totale oltre 250 partecipanti, collegati tramite la piattaforma di videoconferenza o sintonizzati sulla web radio di ateneo Rum.
Gli interventi che si sono succeduti hanno delineato un quadro complesso e articolato, tra criticità e opportunità. Come è stato detto in conclusione dal direttore generale di Unimc Mauro Giustozzi, la pubblica amministrazione italiana sconta ritardi per certi aspetti drammatici, collocandosi in fondo alla classifica europea in termini di efficienza (European Quality of Government Index).
“E’ necessaria una profondissima ristrutturazione del modello organizzativo delle Pubbliche Amministrazioni, anche attraverso la digitalizzazione, per passare da una cultura burocratica, fondata sull’atto amministrativo, a una cultura centrata sul raggiungimento degli obiettivi”, ha ribadito Giustozzi, sottolineando i recenti e incoraggianti segnali di cambiamento. Per la prima volta, l’esperienza dello smart working ha opposto un approccio esperienziale e sperimentale a quello tradizionalmente dogmatico e teorico della Pubblica Amministrazione. “Abbiamo aggredito il problema. C’è stato un capovolgimento: in questo caso è l’esperienza che crea la norma e non viceversa”.
Hanno partecipato al convegno Emmanuele Pavolini e Maurizio Cinelli, docenti Unimc, Cristiana Ilari, segretaria regionale Cisl Marche; Chiara Ghislieri, dell’Università di Torino; Antonio Romeo, vicepresidente del Convegno dei direttori generali delle amministrazioni universitarie; Antonio Bartolini, dell’Università di Perugia e membro direttivo Aran.
In attesa dell’apertura del sipario sulla prossima stagione, anche Elisa Lancellotti rimane un punto fermo della CBF Balducci che sarà. Una permanenza sancita prima del lockdown, quella della palleggiatrice di Cervia. “Con il presidente Paolella e con il ds Storani avevo parlato anche a febbraio – ricorda Elisa – Mi ha fatto molto piacere che loro fossero interessati alla mia permanenza in squadra, visto anche che mi sono trovata molto bene con lo staff in generale e con la dirigenza, mi hanno fatto sentire a casa e sono stati molto disponibili. Ho accettato e spero di riuscire a portare a termine quello che non siamo riuscite ad ottenere nell’ultimo campionato, visto che forse siamo state stoppate nel momento in cui potevamo ambire al primo posto nella pool salvezza che ci sarebbe valso i play-off”.
Quindi la voglia di togliersi qualche sassolino dalla scarpa c’è. Per farlo si parte dalla base dello scorso anno, a cui si aggiunge un altro blocco collaudato con gli arrivi delle giocatrici che hanno militato a Filottrano in A1, i liberi Veronica Bisconti e Sara Sopranzetti, la schiacciatrice Martina Pirro e la centrale Giulia Mancini. “Sicuramente è importante che ci sia una base della passata stagione, a cui si sono aggiunti ottimi elementi, come Veronica Bisconti, come Giulia Mancini che conosco meno ma che si presenta con un curriculum di tutto rispetto, o come Ilaria Maruotti, con cui ho giocato a Sassuolo e con cui ci siamo molto sentite in questo periodo – spiega Elisa Lancellotti – Secondo me possiamo fare bene, speriamo di confermare quanto di buono fatto lo scorso anno, ovviamente però dovremo lavorare molto perché ci sono tante squadre che si sono rinforzate e ci sono nuove realtà da conoscere ma che secondo me si sono mosse nel modo giusto, allestendo organici di tutto rispetto”.
“Un momento molto importante per la storia ma anche per tutte le attività che svolge la Guardia di Finanza”. Con queste parole il Colonnello Amedeo Gravina, comandante provinciale, da settembre 2015, delle fiamme gialle di Macerata, ha descritto la giornata in cui ricorre il 246° anniversario dalla Fondazione del Corpo della Guardia di Finanza.
Un evento solenne e dal forte valore intrinseco che è stato celebrato dallo stesso Comandate Gravina che, nella mattinata di oggi, ha dapprima accompagnato il Prefetto Iolanda Rolli davanti alla lapide commemorativa dei fatti d’arma risalenti alla II Guerra Mondiale che hanno visto protagonista l’allievo finanziare Livio Cicalè a cui è intitolata la caserma maceratese, deponendovi una corona d’alloro con l’esecuzione del silenzio di ordinanza.
Per l’occasione il Colonnello Amedeo Gravina ha fatto una sintesi del bilancio dell’attività svolta dalle Fiamme Gialle maceratesi, inerenti al 2019, e ha annunciato altresì il suo congedo a settembre, lasciando così la guida del comando provinciale al Colonnello Ferdinando Falco, attuale comandante del gruppo della Guardia di Finanza di Ostia.
“In merito alle attività svolte negli ultimi dodici mesi in provincia di Macerata sono stati individuati 129 evasori totali per una evasione che si aggira sui 300 milioni di euro – ha spiegato Gravina – la nostra azione intende centrare tre obiettivi fondamentali ovvero la tutela delle entrate, quella spesa pubblica e infine uno più onnicomprensivo che comprende il controllo del territorio in senso lato”
Sono state denunciate 130 persone per reati fiscali, principalmente per emissione e uso di fatture false, dichiarazioni fraudolente, occultamento di scritture contabili, mentre sono state 11 quelle arrestate – e poi ha aggiunto – 27 invece è il numero dei i datori di lavoro scoperti a impiegare dipendenti in nero ma i 7.429 interventi operativi della Finanza hanno riguardato anche le prestazioni sociali agevolate, come ad esempio chi percepiva il reddito di cittadinanza”.
Per quanto riguarda lo spaccio i finanzieri hanno sequestrato 40 chili di droga e 99 piante di cannabis, 153 le denunce e 27 gli arresti – ha illustrato il Colonnello Gravina – mentre per quanto concerne le norme antimafia sono state sottoposte ad accertamenti patrimoniali 21 persone ed è stato proposto il sequestro di beni per circa 3 milioni di euro senza dimenticare il settore appalti dove sono state controllate procedure contrattuali per 100 milioni di euro circa di cui oltre 1 milione è risultato irregolare”.
Amedeo Gravina ha inoltre messo in evidenza un altro dato interessante sul fronte della sicurezza online: “sono stati 99 i siti internet sequestrati ed oscurati perché utilizzati per commercializzare online merce contraffatta”.
Non si è parlato solo del bilancio del lavoro svolto dalle Fiamme Gialle nel 2019 ma anche di quanto fatto in questa prima parte del 2020 dove tutte le attività sono state fortemente condizionate dall’emergenza Coronavirus: "sono state 10.790 le persone controllate nel trimestre Marzo-Maggio di cui 145 denunciate e 224 sanzionate – ed poi ha sottolineato – Gli esercizi commerciali controllati sono stati 14.667 , riscontrando 15 violazioni accertate e in 7 casi con la sospensione dell’attività commerciale – ed ha concluso – sono stati denunciati 8 soggetti per frode in commercio legate all’emergenza Covid con tre sanzioni amministrative e 18.435 le mascherine sequestrate perché in vendita ma non a norma e oltre 700 litri di liquido igienizzante tolto dal commercio e questo tipo di operazioni si sono svolte principalmente sulle città del litorale maceratese".
TUTTI I NUMERI DELLA GUARDIA DI FINANZA DI MACERATA DEL 2019
Lotta all'evasione, all'elusione e alle frodi fiscali
Evasione fiscale internazionale, frodi carosello, indebite compensazioni e si confermano al centro dell’attenzione operativa della Guardia di Finanza. Settori in cui sono stati eseguiti 376 interventi ispettivi, tra verifiche e controlli.
Sono stati denunciati 130 soggetti per reati fiscali (principalmente per emissione e utilizzo di fatture false, dichiarazioni fraudolente e occultamento delle scritture contabili), mentre sono 11 le persone arrestate. Ammonta a circa 10 milioni di euro. il valore dei beni sequestrati per reati in materia di imposte dirette ed IVA.
Nel contrasto all’economia sommersa, sono stati individuati 129 soggetti sconosciuti al Fisco (evasori totali), che hanno evaso complessivamente oltre 43 milioni di euro di IVA. Inoltre, sono stati verbalizzati 27 datori di lavoro per aver impiegato 253 lavoratori in “nero” o irregolari.
Nel settore delle dogane, delle accise, dei giochi e delle scommesse illegali, i controlli eseguiti sono stati 72, con la verbalizzazione di 108 soggetti, il sequestro di 1 apparecchio per effettuare scommesse illegali e 19 kg. di tabacchi lavorati esteri.
Contrastro agli illeciti nel settore della Tutela dell Spesa Pubblica
L’azione della Guardia di Finanza contro gli illeciti in materia di spesa pubblica è finalizzata a individuare quelle condotte che, pregiudicando la legalità e la correttezza nella Pubblica Amministrazione, minano il puntuale utilizzo delle risorse, favorendo sprechi e malversazioni. Il settore è strategico per il Paese: solo un equo impiego degli investimenti e dei fondi pubblici può, infatti, sostenere la competitività e una piena ripresa del tessuto economico nazionale.
È per questa ragione che il Corpo continua a rafforzare il proprio dispositivo di vigilanza, che si sviluppa lungo una duplice direttrice: il potenziamento delle unità operative territoriali dedicate allo specifico settore di servizio e l’intensificazione delle collaborazioni con le Autorità e gli Enti di gestione, con particolare riferimento ai settori della spesa previdenziale, sanitaria, dei fondi europei destinati alla realizzazione di progetti, dove il corretto impiego delle risorse, oltre a contribuire a contenere l’esborso complessivo dello Stato, come nel caso di trattamenti pensionistici e di invalidità non spettanti, si traduce in un miglioramento della qualità della spesa, con positive ricadute in termini di sviluppo del Paese.
È in questo senso che vanno letti i risultati conseguiti nel particolare settore. Ai 561 interventi svolti a tutela dei principali flussi di spesa pubblica, dagli appalti agli incentivi alle imprese, dalla spesa sanitaria alle erogazioni a carico del sistema previdenziale, dai fondi europei alla responsabilità per danno erariale, si aggiungono 153 deleghe d’indagine concluse in collaborazione con la Magistratura ordinaria e 8 deleghe svolte con la Corte dei Conti.
Le frodi scoperte dai Reparti in danno del bilancio nazionale e comunitario sono state pari a oltre 1 milione di euro, con un numero di persone denunciate pari a 41.
Sul versante dei danni erariali sono state segnalate condotte illecite alla Magistratura contabile per circa 1,2 milioni di euro, a carico di 33 soggetti. I controlli svolti in materia di prestazioni sociali agevolate (che hanno riguardato anche i percettori di “reddito di cittadinanza”) e di indebita esenzione dal pagamento dei ticket sanitari hanno fatto emergere tassi di irregolarità pari, rispettivamente, al 40% e all’60%.
Passando al settore degli appalti, il valore delle procedure contrattuali complessivamente controllate ammonta a circa 100 milioni di euro, di cui oltre 1 milione di euro sono quelle risultate irregolari. Le persone denunciate per reati in materia di appalti, corruzione e altri reati contro la Pubblica amministrazione sono state 7.
Nell’ambito di un Protocollo di Intesa tra il Corpo ed il Commissario del Governo per la Ricostruzione nei territori interessati dal sisma, sono stati svolti, ad oggi, 368 interventi volti a verificare la corrispondenza e veridicità dei dati riportati nelle cosiddette schede AeDES e nel collegato fascicolo peritale, redatti da professionisti abilitati, rispetto alla situazione reale degli edifici periziati per i danni subiti dal sisma del 2016.
Contrasto alla criminalità economico- finanziaria
Sul fronte del contrasto alla criminalità economico-finanziaria, le attività ispettive sono state condotte allo scopo di individuare le diverse forme di infiltrazione e gli interessi finanziari, economici e imprenditoriali della criminalità economico-finanziaria; attività di rilevanza assoluta nello scenario che va a profilarsi, contraddistinto dall’urgente necessità di tutelare la sicurezza economico finanziaria a salvaguardia del “sistema Paese” anche nella delicata fase post emergenziale.
Le attività investigative sono orientate verso contesti che, sulla base di una preventiva analisi delle fenomenologie illecite presenti nella provincia, risultino connotati da concreti e immediati profili di rischio.
In quest’ottica, si è proseguito nell’opera di rafforzamento dello sviluppo degli accertamenti patrimoniali in applicazione della normativa antimafia (anche nei confronti di soggetti connotati da “pericolosità economico-finanziaria”) e del monitoraggio delle diverse manifestazioni della criminalità nel territorio provinciale.
Con riferimento ai risultati conseguiti in applicazione della normativa antimafia, sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 21 soggetti; ammonta, invece, a circa 3 milioni di euro il valore dei beni mobili, immobili, aziende, quote societarie e disponibilità finanziarie proposti all’Autorità Giudiziaria per il sequestro.
Tali misure ricomprendono l’esecuzione di 2 accertamenti nei confronti di soggetti connotati da c.d. “pericolosità economico-finanziaria”, ovvero coloro che, per condotta e tenore di vita, debba ritenersi che vivano abitualmente, anche in parte, con i proventi derivanti da ogni genere di attività delittuosa, in particolare di natura tributaria, societaria, fallimentare, ecc.
Infine, continua incessantemente la collaborazione istituzionale con le Autorità Prefettizie, quale fulcro del sistema di prevenzione antimafia in ambito provinciale. Complessivamente sono stati eseguiti oltre 2.500 accertamenti a seguito di richieste pervenute dalla Prefettura, riferite alle verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia.
L’azione volta alla prevenzione e repressione del riciclaggio dei capitali illeciti per impedirne l’introduzione nel tessuto economico-finanziario sano del Paese, nonché per intercettare possibili pratiche di finanziamento del terrorismo, si è fondata e continuerà sempre più a basarsi in futuro, sul piano repressivo, nell’esecuzione di mirate indagini di polizia giudiziaria e sul piano preventivo, nell’approfondimento delle segnalazioni di operazioni sospette.Tali attività si sono concretizzate, in particolare, nello sviluppo di 16 indagini di polizia giudiziaria, da cui è scaturita la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 16 persone per i reati di riciclaggio e autoriciclaggio. Il valore del riciclaggio accertato si è attestato ad oltre 500 mila euro.
Sul fronte della prevenzione, i Reparti hanno proceduto all’approfondimento di 194 segnalazioni di operazioni sospette. Inoltre, durante le attività di controllo economico del territorio, sono stati svolti 55 interventi verso esercizi commerciali che forniscono il servizio di “money transfer”, identificando 91 soggetti intenti all’esecuzione di operazioni di trasferimento fondi.
Sempre al fine di garantire la tutela della trasparenza e della legalità del sistema economico- imprenditoriale, ulteriore priorità del Corpo continuerà ad essere quella di reprimere i reati fallimentari, societari e bancari, nonché i fenomeni usurari e di abusivismo bancario e finanziario, per salvaguardare i risparmiatori da offerte di soluzioni d’investimento non sicure.
Con particolare riguardo al campo dei reati fallimentari sono state scoperte distrazioni patrimoniali per oltre 1 milione di euro, che hanno portato alla denuncia di 6 responsabili ed al sequestro di 19 lingotti d’oro puro, dal peso complessivo di circa 4,75 chilogrammi, del valore di circa 200.000 euro.
Intensificata anche l’azione di contrasto in materia di falsificazione monetaria, con 106 interventi svolti, che hanno portato al sequestro di valute per un valore complessivo di oltre 8 mila euro.
In tema di sicurezza prodotti, di contrasto alla contraffazione e al falso made in Italy e di lotta all’illecito sfruttamento economico delle opere protette dal diritto d’autore, i Reparti operativi hanno eseguito 96 interventi e svolto 32 deleghe dell’Autorità Giudiziaria. Sequestrati oltre 200 mila prodotti contraffatti, con falsa indicazione “made in Italy” o non sicuri, e denunciate 45 persone.
Inoltre, sono stati sequestrati ed oscurati 99 siti internet perché utilizzati per commercializzare on line merce contraffatta.
Controllo del Territorio
L’attività eseguita su tutto il territorio della Provincia è stata orientata non solo a finalità repressive ma anche alla ricerca ed acquisizione di elementi informativi utili per i successivi sviluppi investigativi, ed ha visto l’impiego diuturno di pattuglie automontate, con l’ausilio delle unità cinofile antidroga, in servizi di appostamento, perlustrazione, osservazione e attuazione di posti di controllo.
In tale ambito sono state impiegate circa 2.300 pattuglie, controllate 3.867 autovetture ed identificate 4.762 persone.
Nell’ambito della lotta ai traffici illeciti di sostanze stupefacenti, i Reparti hanno sequestrato circa 40 Kg. di sostanze stupefacenti e 99 piante di cannabis, denunciando 153 responsabili, di cui 27 tratti in arresto.
Con la rosa completata e lo sguardo rivolto alla prossima stagione, la CBF Balducci riparte da una base della scorsa stagione, con le giocatrici confermate.
Tra queste Ilenia Peretti, reduce dalla prima stagione in A2, da capitano della squadra. “Il primo impatto in una realtà in cui ho giocato meno di quanto fossi abituata non è stato facile, però poi ho imparato ad entrare a partita in corso – ricorda la palleggiatrice sugli inizi dell’ultimo campionato – Sicuramente è stato un percorso di crescita per me, anche da un punto di vista tecnico, visto il livello alto. Anche il fatto di allenarsi tutti i giorni, costringe ad un impegno costante e porta con sé un miglioramento”. Tanta voglia di continuare a dare sempre più apporto alla squadra, per l’alzatrice maceratese: “Per la prossima stagione mi sono posta l’obiettivo di ottimizzare il mio rendimento nei momenti in cui sarò chiamata in causa, entrando in campo con più serenità possibile per mettere in campo i risultati del lavoro che facciamo in palestra”
Tante motivazioni, a cui si aggiunge il desiderio di far vedere il vero valore della squadra, in situazione di salvezza tranquilla al momento della chiusura del sipario, ma che nel corso della regular season aveva dimostrato di poter anche ambire a più alti lidi. “Purtroppo abbiamo avuto dei problemi che hanno un po’ condizionato l’ultima stagione – spiega Ilenia – Penso che avessimo le qualità per fare un campionato migliore. Però credo che nel complesso abbiamo fatto un buon campionato. Abbiamo anche quest’anno una rosa molto giovane. Dovremo puntare sul fatto di fare gruppo fin da subito, grazie anche alla base delle giocatrici che portiamo in dote dalla scorsa stagione. Abbiamo dei margini di miglioramento da sfruttare, per essere in grado di dare fastidio a chiunque”
(Foto di Marco Raponi)
Sarà una Caserma profondamente rinnovata. I lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza della Caserma dei Vigili del Fuoco di Macerata, dove si trova il Comando provinciale, restituiranno un’area nuova, con gli spazi completamente ripensati per le esigenze attuali.
Questa mattina la Provincia di Macerata ha presentato il progetto che riguarda la Caserma di viale Indipendenza a Macerata e che è stato interamente sviluppato all'interno dell’ufficio tecnico dell’Amministrazione provinciale. “È un edificio strategico - ha affermato il Presidente Antonio Pettinari - tuttavia la sua sistemazione non era affatto scontata. In questo periodo dopo il terremoto c’è stato un confronto costante con l’ufficio speciale per la ricostruzione perché nel fare le dovute valutazioni, i progetti sono stati rimodulati. Il progetto attuale prevede un costo maggiore rispetto a quello precedente e le ulteriori risorse ci sono state concesse, per un totale di 5,4 milioni di euro”.
Anche il direttore dell’ufficio ricostruzione, Cesare Spuri, ha sottolineato l’importanza del confronto nella fase di progettazione: “Le norme parlano di ricostruire l’esistente e quindi non era scontato arrivare a questo risultato, con lo spazio della Caserma completamente rivisto e con nuove aree. Non era un passaggio immediato, ma ci abbiamo lavorato e questa è la semplice dimostrazione che quando si fa squadra si ottengono risultati”.
Il Prefetto Iolanda Rolli ha ricordato come la nostra provincia abbia ben 44 Comuni su 55 nel cratere: “Ci sono numerosi edifici inagibili nel nostro territorio, tra cui le caserme dove operano le Forze dell’ordine e, in modo parziale, la Prefettura. Questa presentazione è il segno della ricostruzione: oggi annunciamo Macerata, domani le novità che riguardano Camerino”.
Proprio a Camerino, infatti, sarà riqualificata la sede dei Vigili del Fuoco. “Non solo - ha dichiarato il Comandante Antonio Giangiobbe - perché a Visso stiamo realizzando il nuovo distaccamento. Qui a Macerata c’è un progetto innovativo, completamente ricalibrato sulle nuove esigenze e voglio ringraziare tutti coloro che lo hanno reso possibile”.
Il progetto, presentato dall’ingegner Paolo Margione, prevede, dopo attenta valutazione geologico tecnica sia dell’intera area che degli edifici esistenti, la riconfigurazione totale del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco.
All’autorimessa esistente di 1000 mq e all’edificio di 750 mq circa, già rinnovato nel 2008 a cura sempre della Provincia di Macerata, l’intero complesso immobiliare verrà riconfigurato attraverso: la costruzione di una nuova autorimessa di circa 400 mq, quale primo stralcio; la ricostruzione di un edificio “servizi”, posto all'ingresso dell'area, per circa 1100 mq (qui sono previste la nuova sala operativa, lo spazio le aule di formazione interna ed esterna condotta dai Vigili del Fuoco, la mensa e gli spazi accessori, l'ufficio di prevenzione per le pratiche esterne); la ricostruzione di un nuovo edificio “operativo” (autorimesse, uffici e camerate) per circa 1500 mq e il nuovo castello esercitazioni che, come nelle più recenti realizzazioni, verrà dotato anche di una parete di arrampicata per le specifiche esercitazioni dei gruppi speleologici.
Tutto questo comporterà superfici ricostruite, quindi adeguate alle più recenti norme in tema sismico e di efficientamento energetico, per circa 3.300 mq.
Nel ricordare che il Comando dei Vigili del Fuoco sarà sempre attivo durante i lavori sia di demolizione che di costruzione, Pettinari in conclusione ha ringraziato il dirigente dell’Ufficio Tecnico Alessandro Mecozzi, vicino al traguardo della pensione, per l’attività svolta.