Cambio di rotta inaspettato in casa Maceratese: a sedere sulla panchina biancorossa dopo la promozione in Eccellenza sarà Guido Di Fabio, storico tecnico della Maceratese che dal 2011 al 2014 ha condotto la Rata fino alla vittoria nei playoff di Serie D.
La società ha deciso di mettere alla porta mister Trillini dopo l’impresa straordinaria realizzata nella stagione scorsa, risollevando la squadra dalla condizione quantomeno precaria in cui versava e riaccendendo nel cuore dei maceratesi la fiamma biancorossa con la serie di vittorie da record che ha condotto al successo.
La SS Maceratese ringrazia calorosamente Sauro Trillini “per il memorabile trionfo, per la professionalità mostrata e attaccamento ai colori biancorossi. Il club gli augura le migliori fortune umane e professionali per il proseguo”.
Nei prossimi giorni anche i giocatori di proprietà della squadra saranno sottoposti al vaglio del nuovo allenatore, al fine di verificare quali dei cartellini siano da rinnovare e quali, al contrario, decadranno per il prossimo anno.
Continuano i lavori di ricostruzione post sisma nel Maceratese: oggetto degli interventi un palazzo di circa 20 metri in via de Velini 131 nel capoluogo di provincia, dichiarato inagibile dopo il terremoto del 2016.
L’impresa edile “Cagnini Costruzione” dei fratelli Fabio e Fabrizio Cagnini ha dato il via ai lavori di demolizione, aggredendo l’anima in cemento dell’edificio. La chiusura del cantiere è prevista nell’arco di 15/20 giorni, termine dopo il quale potranno avere inizio le operazioni di ricostruzione dell’immobile.
Walter Monteverde (classe 1970), è un ex camionista, domiciliato – come da documento d’identità – in via Menichelli, presso il quartiere Casette Verdini di Pollenza. Dettagli validi solo sulla carta: dal 20 marzo di quest’anno, infatti, l’uomo vive costipato nei 5 mq di un camper Ford Transit 1992, insieme alla compagna Pamela (1972), la figlia Elena di 13 anni e Kira, una cagnolina meticcia di 3 mesi tutta feste e carezze.
Chiunque si trovasse a passare per caso nella zona parcheggio adiacente il coperto dello Sferisterio di Macerata noterebbe l’autocaravan con distrazione, visto che lì in sosta se ne possono trovare di altri. Ma nel caso di Walter, una simile soluzione va oltre il compromesso atto a garantire la propria sopravvivenza e quella della sua famiglia.
A rendere ancora più drammatica e surreale l’intera vicenda, ci pensa il quadro clinico dell’ex camionista: una cefalea a grappolo cronica (fino a 8 attacchi al giorno, rischio epilessia) e una trombosi venosa profonda, trattate con terapia Eliquis, iniezioni di Sumatriptan (passate dal SSN) e bombole d’ossigeno. Non ultima, una protesi all’ombelico rimediata dopo un intervento chirurgico d’urgenza a gennaio 2022 per un’ernia espulsa, tenuta oggi a bada con il cortisone (che però rischia di entrare in conflitto con il trattamento per la cefalea).
Considerate tali condizioni di salute, il nome di Walter è stato automaticamente inserito nel 2010 all’interno delle cosiddette “categorie protette” (art. 18, legge 68/99), e pertanto ritenuto inabile a proseguire il proprio lavoro di autotrasporatore. C’è però lo stipendio da 1.500 euro di Pamela (commessa Conad) ad attutire temporaneamente la caduta: o almeno, fino al pignoramento dello stesso avvenuto verso la fine del 2020, che lo ridimensiona a 1.200 euro. La causa: affitto scaduto a ottobre dello stesso anno e mancato rinnovamento del contratto di locazione.
“Grazie al blocco degli sfratti durante l’emergenza covid – spiega Walter – abbiamo potuto usufruire del nostro appartamento fino al 9 maggio scorso, un giorno prima che i carabinieri e l’ufficiale giudiziario disponessero l’escomio esecutivo. Questo per vergogna: nel quartiere ci conoscevano tutti. Oggi viviamo in questo camper che stiamo pagando a rate di 120 euro al mese (in tutto, 7.500 euro), senza nemmeno il tubo di scarico per l’acqua, sotto il sole cocente di luglio”.
“Avete provato a cercare un’altra sistemazione?”, chiediamo in buona fede a Walter e Pamela. “Ci siamo rivolti a decine di agenzie immobiliari su indicazione degli assistenti sociali – risponde la coppia - ma nessuno finora è stato disposto a concederci nemmeno un monolocale: questo perché, a detta loro, non siamo in grado di dare sufficienti garanzie”.
Neanche le SAE concepite per i terremotati della provincia maceratese sono da prendersi in considerazione: ‘tutto esaurito’, per usare un’espressione quasi ad hoc. Un’altra domanda a questo punto è sorta spontanea da parte nostra: “Vi siete rivolti alle giunte comunali di Pollenza e Macerata per ricevere aiuto e assistenza?”
“I nostri assistenti sociali ci hanno garantito di aver interceduto presso le autorità competenti – racconta Walter – ma nessuno si è fatto ancora vivo. Ormai siamo al limite della sopravvivenza, perché oltretutto la mia compagna si trova bloccata con la schiena per via di un’ernia del disco espulsa: ha percepito finché ha potuto l’indennità di malattia dall’INPS, ora dovrà affidarsi alla mutua. Rischiamo di non avere nemmeno più i soldi per fare la spesa, senza contare quelli che paghiamo di parcheggio (5 euro al giorno, per usufruire in quell’area della corrente elettrica) quando i controllori di APM non ci fanno la multa”.
Walter non trova colpevoli per una condizione esistenziale che minaccia di gravare seriamente anche sulla propria figlia Elena. Ma non può allo stesso tempo fare a meno di pensare che tutto sia cominciato con una denuncia sporta ad aprile 2020, a seguito di minacce e percosse ricevute un mese prima da parte di due giovani (leggi qui). Oggi, il procedimento penale – come confermato dall’avvocato Federico Valori che lo assiste – è fermo in coda nell’attesa che si sbrogli l’intera macchina burocratica: i tempi di sviluppo appaiono dunque ancora molto lunghi, e nel frattempo appelllarsi al proprio spitrito di sopravvivenza diventa più che un’impresa eccezionale.
“Non nascondo di aver pensato più volte di farla finita”, ammette Walter, ricordando quando (circa un mese fa) dovettero intervenire a dissuaderlo i medici del 118 e il v.isp. Gianluca Romagnoli, allertati da una spaventata Pamela. “Continuo a resistere per mia figlia e la mia compagna, ma è chiaro che qualcuno ci considera cittadini di serie B: per il mio stato di salute sono stato persino costretto a rivolgermi al San Carlo Borromeo di Milano, e per mangiare da domani dovremo affidarci ai buoni pasto della Caritas di Macerata. Ogni giorno mi sento spacciato, e con il caldo estivo che aumenta la situazione rischia solo di peggiorare ulteriormente. Non so quanto ancora potrò durare”.
Si rompe una tubatura: i cittadini rimangono senz’acqua. I vigili del fuoco sono intervenuti alle ore 06.30 circa della mattinata di oggi, in via Ungaretti a Macerata, a causa di una copiosa rottura di una porzione di tubazione dell’acquedotto comunale.
La squadra di Macerata ha provveduto alla messa in sicurezza dell’area dell’intervento. Sul posto anche gli operatori dell’azienda per la fornitura del servizio idrico. Gli operai sono ancora al lavoro per il completo ripristino della situazione. I residenti di via Ungaretti sono rimasti alcune ore senz’acqua.
Sferisterio Live si arricchisce con un nuovo appuntamento. Francesco Gabbani, infatti, in tour per presentare dal vivo il suo nuovo lavoro discografico “Volevamo solo essere felici” uscito il 22 aprile, venerdì 2 settembre, alle 21, farà tappa allo Sferisterio di Macerata nell’ambito della rassegna di musica dal vivo organizzata dall’assessorato al Turismo e agli Eventi del Comune di Macerata, guidato da Riccardo Sacchi, in collaborazione con l’Associazione Sferisterio.
Come avevo anticipato pochi giorni fa sul fatto che in pentola stesse bollendo qualcosa – commenta la notizia l’assessore Riccardo Sacchi – non era tanto per dire. Infatti, al già ricco e prestigioso calendario della rassegna abbiamo aggiunto un nuovo appuntamento, quello con Francesco Gabbani, cantautore e polistrumentista che, sono certo, richiamerà nella nostra Arena un pubblico entusiasta. Sferisterio Live si conferma ancora un ‘cantiere culturale’ a cielo aperto, punto di riferimento per l’intera regione e per il centro Italia”.
Un tour, prodotto da Vivo Concerti, con cui Gabbani torna dal vivo dopo l'ultimo concerto tenuto il 4 luglio 2021 all'Arena di Verona e in cui può finalmente riabbracciare i suoi sostenitori in attesa delle date autunnali nei palazzetti previste per il 1 ottobre 2022 al Mediolanum Forum di Assago (MI) e l'8 ottobre 2022 al Palazzo dello Sport di Roma.
Francesco Gabbani sarà accompagnato dalla sua band composta da: Filippo Gabbani (Batteria), Lorenzo Bertelloni (tastiere), Giacomo Spagnoli (basso) e Marco Baruffetti (chitarra). I biglietti per il concerto allo Sferisterio saranno disponibili sui circuiti Ticketone www.ticketone.it e Vivaticket www.vivaticket.com: online da oggi, martedì 5 luglio alle 14, nei punti vendita, da domenica 10 luglio alle 11. Prezzi: platino 50,00 + prev, oro 45,00 + prev, verde 40,00 + prev, blu 35,00 + prev, giallo 28,00 + prev, balconata 25,00 + prev.
L’esperto palleggiatore italoargentino ha scelto di ripartire da Macerata dopo l’ultima stagione vissuta con l’Aurispa Libellula Lecce. Martin Kindgard è un classe ’86 che ha giocato in tutte le categorie della Serie A: arrivato in Italia da giovanissimo, la sua avventura comincia con il Volley Brolo in Sicilia, dalla Serie D alla Serie B1, poi l’approdo in A2 con la maglia dell’Isernia e in A1 a Vibo Valentia. Prosegue a girare per l’Italia con una breve parentesi argentina nella stagione 2016/2017, si trasferisce poi a Lagonegro in A2 quindi a Gioia del Colle. Dal campionato 2019/2020 passa a Porto Viro dove la stagione successiva è protagonista della promozione dalla A3, mentre lo scorso hanno ha giocata a Lecce, piazzandosi al quinto posto in campionato e fermandosi in semifinale di Play Off contro Grottazzolina.
Sta per cominciare la tua prima avventura nelle Marche, cosa ti ha convinto a scegliereMacerata? “Sono stato molto contento della chiamata del coach Gulinelli. Ci conoscevamo dalla stagione passata insieme a Castellana Grotte, che poi io non conclusi per motivi personali, ma ho mantenuto un ottimo ricordo del coach, mi rimase accanto e volevo tornare a lavorarci insieme. È un allenatore di grande esperienza, quando abbiamo parlato mi ha detto che a Macerata si stava costruendo una bella squadra, ci ho pensato poco e ho accettato subito la proposta”.
Ti unisci ad un roster che come da tradizione di questi ultimi anni mischia giovani di grande potenziale a giocatore esperti, “Per fare una buona squadra che possa lottare per stare in alto serve tutto, giovani ed esperti. Sarà fondamentale formare un bel gruppo unito, che lavori insieme durante la stagione. Abbiamo tutto per fare bene”.
Dopo tanti anni da avversario, potrai giocare al Banca Macerata Forum da protagonista, “La prima volta che sono entrato al palazzetto sarà stato 10 anni fa, facevo il secondo palleggiatore a Vibo Valentia ma in quella partita giocai; poi ci sono tornato con Porto Viro un paio di anni fa. Mi è sempre piaciuto il Banca Macerata Forum e come tutti conosco Macerata per la sua grande tradizione nella pallavolo: ha una struttura solida, tanti anni di esperienza, un buon settore giovanile. Mi hanno avvisato che a Macerata però non potrò andare agli allenamenti in bicicletta! Ma vedremo, più mi dicono così e più mi viene voglia di provarci”.
È stato inaugurato oggi il nuovo Ufficio postale di Macerata in viale Indipendenza, 18/20. L’ufficio, che garantisce gli standard di accoglienza e sicurezza per i clienti e il personale, è dotato di due sportelli abilitati a tutte le operazioni e di una sala consulenza con personale qualificato per fornire chiarimenti e consigli in modo riservato sui prodotti di risparmio, protezione e investimento dell’azienda.
«Un ringraziamento a Poste Italiane per aver trasferito l’Ufficio in una posizione strategica considerando che lo stesso va a coprire un’utenza soprattutto anziana; il fatto che sia inserito nel contesto urbano di Santa Croce, vicino quindi ai principali servizi del quartiere, non può che essere un valore aggiunto – ha detto il sindaco Sandro Parcaroli -. Inserire l’Ufficio Postale in una zona viva diventa così anche uno stimolo alla socializzazione e all’aggregazione in particolare, appunto, per l’utenza anziana». L’ufficio di viale Indipendenza 18/20 è aperto dal lunedì al venerdì dalle 8.20 alle 13.45 e il sabato fino le 12.45.
Primo incontro ufficiale tra il rettore in carica dell’Università di Macerata Francesco Adornato e il rettore eletto John Francis McCourt oggi, in occasione della giornata di apertura del convegno su “Donne e uomini nel Francescanesimo delle Marche”. La positività al Covid aveva, infatti, impedito al primo di partecipare alle elezioni di mercoledì scorso, 29 giugno. “Con il professor McCourt – ricorda Adornato - ci eravamo ritrovati a parlare di poesia quando era da poco arrivato a Macerata. Una felice coincidenza mi ha consentito oggi di salutarlo al suo esordio come rettore eletto”.
McCourt e Adornato si erano sentiti telefonicamente già dopo la proclamazione del neo eletto. L’attuale direttore del Dipartimento di Studi Umanistici aveva, infatti, espresso l’intenzione di confrontarsi con il suo predecessore per un’organizzazione della transizione. John Francis McCourt entrerà in carica dal 1° novembre e il suo mandato durerà sei anni. In prossimità dell’insediamento effettivo ci sarà il passaggio di consegne tra i due rettori con la consegna della tradizionale campanella. Quello di Adornato fu rimandato alla fine del mese a causa degli eventi sismici. Durante il convegno McCourt ha raccontato che, secondo un suo amico studioso francescano del Collegio di Sant’Isidoro di Roma, sarebbe il primo rettore irlandese in Europa dal 1743 dopo quello della Charles University di Praga.
Il Dipartimento di Studi Umanistici. Il campo del francescanesimo nelle Marche allarga lo spettro di studi che abitualmente si pensano più tipici dell’Umbria. In realtà c’è un contesto geo-cultural religioso che tocca il cuore dell’Italia centrale. La due giorni conclude un seminario della Società internazionale di Studi francescani. I partecipanti non sono solo italiani: quest'anno ci sono un dottorando Brasiliano e un Frate cappuccino peruviano. Tra i docenti che interverranno, ci saranno anche Sylvain Piron, della prestigiosa Scuola di alti studi in scienze sociali di Parigi, Ehess, uno dei massimi esperti di storia del francescanesimo a livello mondiale, e Antonio Montefusco dell’Università di Venezia, vincitore di un progetto finanziato dal Consiglio europeo della ricerca, che in quel contesto sta indagando anche il patrimonio dei manoscritti conservati a Sarnano.
Gradimento in calo per il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli (FdI), secondo il sondaggio Noto effettuato per la governance poll del Sole 24ore sui presidenti di regione. Acquaroli è al 13/o posto con il 45% di consensi: -4% rispetto alla stessa rilevazione del 2021, e -4,1% rispetto al giorno delle elezioni per le regionali del 2020.
“I marchigiani bocciano Acquaroli e il centrodestra", ha commentato il Commissario regionale del Pd Marche, Alberto Losacco. "I dati del Sole 24 ore sul gradimento dei presidenti di regione collocano Acquaroli in piena zona retrocessione, con il 55% dei cittadini che esprime insoddisfazione per l'operato della sua giunta. Ma che non si tratti solo di sondaggi lo dimostrano i risultati delle amministrative, con il forte segnale lanciato in particolare dagli elettori di Jesi e di Fabriano. Sono bastati pochi mesi per dimostrare l'inadeguatezza del centrodestra rispetto al governo del territorio. Le Marche meritano di meglio”.
Il Comune di Macerata sta procedendo in questi giorni alla posa in opera di quattro nuove pensiline per gli autobus che andranno a migliorare l’accessibilità ai servizi di trasporto pubblico locale. L’intervento, di 50mila euro, è stato finanziato dalla Regione Marche (40mila euro) e dal Comune (10mila euro).
Due pensiline verranno installate in viale Martiri della Libertà mentre le altre due presso il polo scolastico di via Roma. Il Comune di Macerata ha provveduto all’acquisto di pensiline di ultima generazione, autoportanti, che non richiedono quindi consistenti lavori di scavo e fondazioni ed evitano manomissioni ai marciapiedi in arenaria. Le nuove pensiline hanno anche una particolare cura estetica nei telai e nelle pareti vetrate. In prossimità del polo scolastico delle Casermette, considerato l’elevato numero di utenti, verranno collocate due pensiline affiancate e due cestini portarifiuti.
«Abbiamo avviato l'allestimento di quattro nuove pensiline, dopo le altre quattro già installate nelle frazioni di Sforzacosta e Villa Potenza – ha commentato l’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Marchiori -. Diamo così concretezza al piano di interventi che avevamo annunciato e che proseguirà con la programmazione pluriennale. L’investimento, finanziato con i fondi dedicati della Regione Marche, offre un sensibile miglioramento del servizio nell’ottica di incentivare sempre più la mobilità cittadina alternativa all’utilizzo delle autovetture».
È morto a 89 anni Paolo Grossi, fiorentino, presidente emerito della Corte costituzionale, storico del diritto italiano e professore per oltre quarant'anni all'Università di Firenze. A dare notizia della scomparsa di Grossi la stessa Consulta con un messaggio social.
Il rettore Francesco Adornato esprime il cordoglio dell’intera Università di Macerata per la scomparsa di Grossi, “uno dei più importanti giuristi e storici del diritto del nostro tempo, maestro per più generazioni di studiosi di tutto il mondo”.
Giudice costituzionale, socio dell’Accademia Nazionale dei Lincei, Grossi è stato per quarant’anni professore ordinario di Storia del diritto nella Facoltà giuridica di Firenze, ha fondato il Centro studi per la storia del pensiero giuridico moderno e la rivista Quaderni fiorentini per la storia del pensiero giuridico moderno.
Nel 1963 ha vinto la cattedra alla Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Macerata, di cui è stato preside dal 1964 al 1966. Primo, e altrettanto illustre, allievo di Grossi è stato Mario Sbriccoli. I rapporti con l’Ateneo maceratese sono proseguiti negli anni, con la partecipazione di Grossi a seminari, convegni, iniziative organizzate anche nell’ambito della Scuola di studi superiori Giacomo Leopardi. A una delle sue ultime lezioni nel 2018 l’aula blu del Polo Pantaleoni era gremita da duecento studenti.
Il 12 giugno del 2013 l’allora rettore Luigi Lacchè conferì allo storico del diritto la laurea honoris causa in Studi politici e internazionali. Il preside di Facoltà era Francesco Adornato, che lesse la laudatio. In quell’occasione Grossi tratteggiò i suoi ricordi maceratesi
“Macerata – disse - è un po’ anche mia come istituzione accademica. I cinque anni trascorsi qui sono stati per me estremamente fertili. Qui c’era una comunità di giovani giuristi, da cui ho appreso molto. Ricordo i colloqui e i dialoghi fecondi che facevamo in queste aule o durante le lunghe passeggiate intorno alle mura.
Un colloquio fitto con gli studenti, soprattutto con uno di essi, diventato per me un Maestro dal punto di vista intellettuale, Mario Sbriccoli. Questa nostra comunità è segno di quello che abbiamo costruito insieme e rappresenta una profonda sintonia culturale che si è instaurata tra noi”.
Una giornata di alto profilo scientifico presso l’Aula Magna del comune di Recanati (Macerata). Illustri professionisti hanno partecipato all’incontro "Neoplasia della mammella: il traguardo all’orizzonte”, organizzato dal dottor Nicola Battelli - direttore dell’Unità Operativa Complessa di Oncologia di Macerata e dal dottor Paolo Decembrini Cognigni - responsabile dell’Unità Semplice Dipartimentale di Senologia Interventistica dell’Area Vasta 3. A portare i saluti della città, anche il sindaco di Recanati Antonio Bravi. “Siamo felici di ospitare eventi come questo che non soltanto danno lustro alla città ma rappresentano momenti di confronto ad alti livelli”.
"Con il dottor Decembrini abbiamo deciso di affrontare un argomento che è forse il più importante per il genere femminile – spiega il dottor Nicola Battelli – Infatti, una donna su otto in Italia si ammala di tumore alla mammella. Una malattia che possiamo considerare della famiglia, una malattia sociale. La cosa che mi preme sottolineare però è che circa il 90% di queste donne oggi può guarire definitivamente. In questa giornata di studio hanno partecipato non solo gli oncologi, ma anche tutte le figure sanitarie che si occupano di tumore alla mammella: dai radiologi ai radioterapisti, dai patologi ai medici di medicina generale e tanti altri. Sono proprio i medici di medicina generale, conoscendo sia la storia della paziente che della sua famiglia, i primi a svolgere un ruolo fondamentale per raggiungere la percentuale del 90%, invitando le donne che hanno precedenti in famiglia a fare un test genetico per verificare la predisposizione o meno al tumore alla mammella. Ogni anno nell’Area Vasta 3 affrontiamo 320 nuovi casi di tumore della mammella, un numero molto importante in una regione che ne conta circa 1300. Il lavoro che stiamo facendo con la senologia di Macerata è molto importante ed oggi siamo un punto di riferimento anche per altri centri. Lo scorso anno abbiamo seguito oncologicamente 450 casi. Il nostro obiettivo è quello di diventare sempre di più un’eccellenza e questo è possibile ottenerlo solo mettendo al centro il paziente”.
“Anche se la chirurgia viene considerata la parte peggiore della terapia del tumore mammario, in realtà, grazie all'insegnamento del professor Veronesi, nostro punto di riferimento, oggi assistiamo a modificazioni concettuali e strutturali fenomenali – evidenzia il dottore Paolo Decembrini - Si è passati dalla concezione per cui doveva essere portata via tutta la mammella ad una aggressività molto più limitata, più settoriale. Questo è stato possibile non soltanto per i progressi della tecnica, ma anche perché i professionisti si sono confrontati, hanno sperimentato, hanno fatto squadra e rete. Non vi è più l'équipe chirurgica, ma vi è un’equipe multidisciplinare".
Particolarmente atteso l’intervento del professor Paolo Veronesi, direttore del programma di senologia dell'Istituto Europeo di Oncologia di Milano. “Oggi parliamo di tumore della mammella, il più diffuso in assoluto in tutti i Paesi occidentali - ha affermato il Prof. Paolo Veronesi - La notizia buona è che il tasso di incidenza di guarigione continua ad aumentare ed oggi siamo oltre il 90% di guarigione complessiva grazie alla diagnosi precoce e a trattamenti sempre più mirati ed efficaci. Da un punto di vista della chirurgia, enormi progressi si sono fatti in questi ultimi cinquant'anni, perché fino agli anni ’70 tutte le donne venivano trattate inevitabilmente con la mastectomia totale per qualunque tipo di tumore. Negli anni ’80, la chirurgia conservativa ha permesso di preservare il seno a milioni di donne con tumore in fase iniziale e da qui l'importanza della prevenzione, di fare una diagnosi precoce, accedere a trattamenti chirurgici conservativi. Oggi i trattamenti medici sono sempre più innovativi ed efficaci, tanto che in un futuro non lontano possiamo pensare ad una chirurgia sempre meno invasiva se non addirittura ad una guarigione completa della malattia solo con la terapia medica”.
"Salute in cammino”, il progetto di promozione dell’attività fisica, proseguirà anche nel mese di luglio con una serie di camminate aperte a cittadini di ogni età. Si tratta di una iniziativa organizzata dall’U.S. Acli Marche Aps, dall’U.S. Acli provinciale di Macerata Aps, dalla Scuola italiana di camminata sportiva, dall’Asd Green Nordic Walking, e vuole combattere la sedentarietà e l’inattività fisica.
Le camminate serali si svolgono due volte a settimana con partenza da vari punti della città alle 21,30. I prossimi appuntamenti sono il 5 luglio alla rotonda dei Giardini Diaz, l’8 luglio al bar in via Natali a Sforzacosta, il 12 luglio al piazzale della chiesa di Villa Potenza, il 15 luglio al primo parcheggio dell’Abbadia di Fiastra, il 19 luglio al parcheggio sotto Sasso d’Italia, il 22 luglio al parcheggio Oasi del quartiere Cappuccini, il 26 luglio alla rotonda dei Giardini Diaz ed il 29 luglio al parcheggio della chiesa di Piediripa.
La partecipazione al progetto “Salute in cammino” è gratuita. Per partecipare si consigliano abbigliamento e calzature comodi, di portare una bottiglietta d’acqua ed una torcia. Per ulteriori informazioni si possono consultare il sito www.usaclimarche.com, la pagina facebook “Unione Sportiva Acli Marche” oppure chiamare il numero 3482407754.
Nuovo balzo di ricoveri per Covid-19 nell'ultima giornata nelle Marche, dove i degenti sono saliti a 121 (+9 rispetto al giorno precedente): raddoppiati i ricoverati in Terapia intensiva (da 3 a 6), stabile il numero in Semintensiva (11) e 104 nei reparti non intensivi (+6). I positivi rilevati in un giorno, fa sapere la Regione, sono 1.997 su 4.809 tamponi, mentre l'incidenza ormai sfiora i 900 ogni 100 mila abitanti (in 24ore è passata da 848,20 a 895,68).
Un decesso nell'ultima giornata, e il totale regionale di vittime si è portato a 3.941. Ci sono 24 persone in osservazione nei pronto soccorso e 19 ospiti in strutture territoriali per post-critici. Aumenta il numero di isolamenti domiciliari (17.827; +764). Il totale di positivi registrati in una settimana ha superato quota 13mila (13.471).
“Un’estate fa….” eravamo già a corto di gas. Chiedo venia agli estimatori di Franco Califano, e per aver scomodato una simile perla della canzone italiana d’autore. La stagione attuale, però, un po’ lo esige; e ad essere onesti, anche le prospettive che ci attendono nel prossimo inverno, non proprio così rosee.
Basti considerare che per il terzo semestre del 2022 le stime di Nomisma Energia hanno appena confermato un nuovo aumento delle bollette di luce e gas: le prime del 17% e le seconde di ben il 27%. “Un aumento importante – ha spiegato in un'intervista il presidente Davide Tabarelli – causato dalla decisione del 16 giugno da parte della Russia di tagliare le forniture a Germania e Italia”. Tradotto: il prezzo sui consumi della luce aumenterà di 194,4 euro (in base ai 2.700 kWh all’anno di una famiglia tipo), mentre quello del gas arriverà fino a 462 euro (secondo 1.400 mc all’anno per nucleo famigliare).
Eppure il governo italiano ci ha assicurato di stare correndo ai ripari, al netto dei pacchetti di sanzioni al Cremlino che si ostina a promuovere insieme al resto della compagine Ue (oltre all’invio costante di armi all’Ucraina, s’intende). La prima delle soluzioni, come già dichiarato negli ultimi mesi e in più di un vertice del Cdm dal premier Mario Draghi, è il riscatto dal gas russo tramite nuovi accordi con altri fornitori. Il tutto, affidandosi alla diplomazia dei ministri Luigi Di Maio e Roberto Cingolani e del capo dell’Eni Claudio Descalzi.
Ma chi sono questi nuovi fornitori? Tutti amici della Russia, in primis. L’Algeria, ad esempio, ha promesso a Draghi (dopo l’11 aprile) di aumentare la sua quota di fornitura fino a 30 mld di mc di gas. Ma va considerato che il presidente Abdelmadjid Tebboune oggi è uno dei più forti alleati di Mosca nel Maghreb: non a caso, l’astensione dell’Algeria dal condannare – come richiesto dall’Onu – la famosa “operazione speciale” nei confronti dell’Ucraina, è valsa alla stessa un condonato di 4,7 miliardi di debito in cambio dell’accesso privilegiato ai russi su alcune esportazioni. Oltre al fatto che le aziende Gazprom e Sonatrach sono già legate da un recente memorandum d’intesa.
La missione italiana ha quindi proseguito, fino a maggio-giugno, per Libia (3 mld di mc), Congo ex francese (5 mld di mc), Angola (oltre 4,5 mld di mc di GNL), Egitto (appena 1mld di mc di GNL), Azerbaigian (7-10 mld di mc), Kazakistan (2 mld di mc) e infine Qatar (8-9 mld di mc). Secondo un prospetto che – a voler essere ottimisti – potrebbe effettivamente compensare l’affrancamento dalle riserve di Putin. Ma tra il dire e il fare, c’è di mezzo una guerra dagli esiti geopolitici ancora incerti.
Nessuno dei Paesi elencati, poi, è sicuramente da considerarsi un campione di democrazia (c’è chi non nasconde le proprie simpatie filo-sovietiche, e chi magari ancora non ha pagato per la morte di Giulio Regeni), ma questo non sembra costituire un problema per le urgenze nostrane: ci penseranno le varie formule di cooperazione industriale "do ut des" a sopperire, anche alla coscienza sporca.
E quali soluzioni, invece, nel breve-medio periodo? Incremento della produzione nazionale, dal carbone alle nuove perforazioni nell’Adriatico (con buona pace della transizione ecologica), e razionamento del gas nelle case, nelle aziende e negli uffici, soprattutto nella prossima stagione invernale. Ma se nel primo caso i rallentamenti burocratici saranno inevitabili, nel secondo possiamo pure cominciare a metterci l’anima in pace e a vestirci pesante in vista del freddo. Coscienti del fatto che, contemporaneamente, continueranno a lievitare anche i prezzi dell’energia elettrica: fino a due anni fa, l’Italia raggiungeva quasi l’83% del totale termoelettrico grazie proprio al gas naturale in larga parte importato.
E dire che già nel settembre del 2021 (e qui torniamo all'incipit "canoro" di questo editoriale), analisti e dirigenti di aziende si erano messi in allarme sugli aumenti del prezzo del gas, sebbene al tempo fosse stato individuata nella transizione ecologica la causa principe. Solo in un secondo momento si è dovuto ammettere che il problema fosse il calo – ai minimi storici dal 2013 - delle riserve in tutta Europa: un po’ per il forte consumo nelle case durante le fasi più acute della pandemia, e un po’ per la minore produzione di eolico, la chiusura di alcune centrali a carbone, la mancanza di alternative valide.
Quello che sappiamo con certezza, è che l’Italia si trova oggi scoperta per due terzi del proprio fabbisogno energetico, tamponati dalle importazioni: e determinando, per forza di cose, maggiori difficoltà nel tenere sotto controllo i prezzi in generale dell’energia. Nel frattempo, la Russia può dormire sonni tranquilli: a dispetto delle sanzioni, la soluzione è incrementare l’esportazione di gas verso i paesi asiatici, a cominciare dalla Cina. Quest'ultimma, particolarmente interessata ad accrescere le proprie riserve, indipendentemente dagli esiti della guerra.
Previste nuove ondate di calore nelle Marche di livello 2 e 3. Il picchi più alti sono attesi lunedì a Fabriano e Macerata, con le due città che toccheranno i 39 gradi. Bollino rosso anche per Ancona, Ascoli, Jesi e Urbino con 38 gradi.
Il bollettino della protezione civile delle Marche afferma: “reale pericolo di ondate di calore nella nostra regione. Domenica sarà a livello arancione diffuso, uniforme, ovunque. Lunedì sarà peggio, resteranno in arancione solo Pesaro, Fermo e San Benedetto. Per tutti gli altri sarà allarme rosso: allerta dei servizi sociali e sanitari per un'ondata di calore che persisterà più di tre giorni.
Per un po’ di refrigerio bisognerà attendere la giornata di martedì, quando –secondo il bollettino meteo diramato dalla Protezione Civile regionale - "sono attesi brevi rovesci nel pomeriggio sulle aree interne".
Tra le tante novità in vista della stagione 2022/2023, anche importanti conferme in casa biancorossa, come lo schiacciatore Margutti, ormai diventato elemento centrale della squadra che sarà guidata dal coach Gulinelli. Lo schiacciatore classe ’98 è cresciuto a Ravenna, dove ha seguito la trafila nelle giovanili fino alla A1, quindi il passaggio a Roma in A2; categoria che ha mantenuto nelle esperienze a Brescia e Gioia del Colle, per poi vestire la maglia di San Donà di Piave in A3. Questa sarà la terza stagione con la Med Store Tunit, con la quale ha giocato campionati di vertice e ripartirà con rinnovata ambizione.
"Sono contento della conferma, il progetto che c’è dietro a questa società mi ha convinto”, spiega lo schiacciatore Margutti, “Una squadra si costruisce negli anni, mantenere un gruppo nel tempo è sicuramente un valore aggiunto e dimostra che le ambizioni della società vanno al di là del semplice risultato stagionale. C’è voglia di costruire qualcosa di importante e duraturo”.
La Med Store Tunit riparte da uno zoccolo duro di conferme ma anche da diverse novità, “Sono cambiate tante cose, a partire dal metodo di lavoro e dalla preparazione, con il nuovo coach Gulinelli. La società sta continuando a crescere, con la voglia di diventare ancora più importante in Serie A, e anche il roster è stato arricchito: conosco i nuovi, ci ho giocato contro in varie occasioni e sono contento del ritorno di Pizzichini che è stato anche mio coinquilino.
Sicuramente quest’anno avremo una squadra molto più aggressiva caratterialmente, dovremo essere bravi, con l’aiuto di coach Gulinelli, ad incanalare questa grinta per rafforzare la squadra e avere un’arma in più rispetto allo scorso anno. Ci sono diverse formazioni di livello in A3, sarà un campionato equilibrato ma noi siamo lì, ce la giocheremo con tutti come sempre”.
Si è svolta giovedì 30 giugno, presso la Sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi Borgetti, alla presenza degli assessori Katiuscia Cassetta e Andrea Marchiori, l’Assemblea plenaria delle associazioni appartenenti ad Alfa.
Tra i vari punti all’ordine del giorno c’è stata l’elezione del nuovo coordinatore del settore combattentistico e d'Arma e il progetto di organizzazione della seconda Festa del Volontariato prevista per fine settembre con due giornate presso l’università di Macerata e presso l’Accademia di Belle Arti con banchetti, laboratori e dialoghi con gli studenti, anche delle ultime classi delle superiori.
L’amministrazione comunale di Macerata, che ha ribadito la piena collaborazione in relazione all’organizzazione di iniziative cittadine, ha dato la disponibilità dei locali degli Antichi Forni per organizzare incontri aperti a tutti i maceratesi.
Le associazioni hanno proposto agli assessori Cassetta e Marchiori di creare dei tavoli di co-programmazione e di co-progettazione e la proposta è stata accolta con entusiasmo. I rappresentanti delle associazioni hanno poi espresso apprezzamento per come l’amministrazione ha affrontato e risolto la questione del pagamento delle utenze da parte delle associazioni che occupano i locali comunali.
Durante l’assemblea la vice presidente di Alfa, Paola Carella, ha infine sottolineato, in merito ad alcuni articoli apparsi sulla stampa locale, che Alfa è un ente indipendente e apartitico e che non deve essere utilizzato per mere questioni partitiche.
"Le varianti Omicron 4 (BA.4) e soprattutto Omicron 5 (BA.5) sono diventate prevalenti nelle Marche". Lo afferma il virologo Stefano Menzo, spiegando che le due nuove varianti del Sars-Cov-2 hanno raggiunto "una prevalenza dell'80% e stanno rimpiazzando la variante Omicron 2".
E proprio la diffusione di Omicron 4 e Omicron 5, secondo il direttore del Laboratorio di Virologia degli Ospedali Riuniti di Ancona, "è responsabile, insieme all'allentamento delle misure di contenimento della pandemia, della nuova risalita dei contagi e dell'incremento dei ricoveri dei pazienti postivi al virus negli ospedali".
Risalgono a una settimana fa le ultime dichiarazioni del virologo, incentrate sull'evoluzione attuale del Coronavirus e l'ipotesi di una nuova ondata di contagi durante la stagione estiva (leggi qui). "Entro metà luglio l'ondata di casi positivi alle varianti Omicron BA.4 e BA.5 potrebbe raggiungere il picco ed entrare nella fase di regressione". Un prospetto, definito, prevedibile: soprattutto in virtù del calo anche di controlli e tamponi.
A conclusione dell’annuale seminario di formazione in “Storia religiosa e studi francescani” che si sta tenendo in questi giorni ad Assisi, martedì e mercoledì, 5 e 6 luglio, l’Università di Macerata ospiterà all’auditorium Unimc in via Padre Matteo Ricci l’incontro di studio “Donne e uomini nel Francescanesimo delle Marche”.
Il seminario è organizzato dalla Società internazionale di Studi francescani, che ha lo scopo di promuovere e agevolare gli studi francescani, chiamando a collaborare studiosi di ogni nazione.
I lavori si apriranno martedì alle 9 con i saluti del rettore uscente Francesco Adornato, del direttore del Dipartimento di Studi Umanistici John Francis McCourt, fresco di elezione alla carica di rettore per il prossimo sessennio, e il Ministro provinciale dei Frati Minori della Provincia Picena Simone Giampieri.
Interverranno, quindi, docenti di varie università che si esprimeranno su temi relativi al santo di Assisi e al movimento da lui costituito. La partecipazione all'incontro di studio è aperta a tutti gli interessati e l'evento sarà trasmesso anche in streaming sui canali social dell'Ateneo.
Il seminario residenziale si sposta, quindi, da Assisi a Macerata per il suo evento finale ed è questo uno scambio simbolico di alto valore che va a consolidare il legame da tempo avviato con l’Ateneo maceratese: basti pensare all'intervento dei docenti Unimc, in testa Stefano Pigliapoco, per l'informatizzazione dell’archivio del Sacro Convento di Assisi, oppure al legame particolare con Mauro Gambetti, a lungo custode del monastero. Gli studenti Unimc possono, inoltre, candidarsi ogni estate ai Percorsi Assisi, la Scuola di Alta formazione Interuniversitaria aperta a giovani studenti e professionisti.