La sottosegretaria alla presidenza del Consiglio e pluricampionessa Valentina Vezzali sarà a Macerata il 16 settembre per l’apertura dell’anno sportivo 2022-2023. La cerimonia avverrà nell'auditorium della biblioteca Mozzi-Borgetti, in piazza Vittorio Veneto alle 16:30.
Valentina Vezzali sarà accompagnata da un grande campione dello sport italiano, una “legend” scelta da Sport & Salute SpA per testimoniare i valori dello sport, il cui nome non è ancora stato svelato.
All’incontro sono invitati i responsabili del Coni regionale e provinciale e tutte le associazioni sportive maceratesi. L’incontro prevede il saluto dell’assessore allo sport di Macerata Riccardo Sacchi, successivamente Valentina Vezzali, parlando delle prospettive dello sport italiano nel prossimo anno sportivo, si soffermerà sulla situazione attuale e sui possibili sviluppi.
Dapprima i 2 anni di pandemia hanno fortemente penalizzato soprattutto le associazioni sportive e gli atleti che si dedicano alla pratica sportiva per passione, a cui ha fatto seguito la crisi energetica che sta mettendo in seria difficoltà tutte le strutture sportive, le società, gli atleti facendo lievitare talvolta in modo insostenibile i costi per la gestione e per la pratica.
Su questi temi Valentina Vezzali racconterà quanto è stato fatto a livello governativo e sulle possibilità future di alleggerire le difficoltà attuali. Sarà anche posto l’accento sulle iniziative per lo sviluppo dello sport giovanile e l’integrazione nel sistema scolastico primario.
Oltre 600 persone raggiunte tramite incontri di comunicazione e sensibilizzazione sulla pratica dell'affido familiare e l'affido di minori stranieri non accompagnati. Trenta minori stranieri non accompagnati presi in carico dal settembre 2021 al settembre 2022, tra cui anche giovani ucraini. Quattordici in affido nello stesso periodo temporale e 5 minori stranieri non accompagnati di nazionalità ucraina accolti in famiglie maceratesi.
Trentasei le famiglie valutate per l'affido, di cui 28 ritenute idonee. Sono i numeri del progetto "Fami.glie a colori", presentati in occasione della festa finale tenutasi al Centro per famiglie, in viale Indipendenza.
"Macerata si è dimostrata un esempio veramente virtuoso - ha affermato Francesca D'Alessandro, vice sindaco e assessore alle Politiche Sociali - e voglio ringraziare i miei uffici perché se questo progetto è stato realizzato è grazie a loro. Vincendo un bando nazionale, infatti, e grazie alla collaborazione di partner ed enti aderenti, abbiamo potuto realizzare quel modello di accoglienza che a noi piace e allarga il cuore".
"Voglio contestualmente ringraziare le famiglie, senza le quali questo progetto non si sarebbe potuto realizzare: il loro è stato un atto di generosità straordinario e da questo connubio che sembra improbabile sono nate storie, relazioni e legami affettivi, cioè quella molla che fa sì che un'integrazione possa essere veramente tale", ha aggiunto D'Alessandro.
"Questi ragazzi hanno il diritto di continuare a crescere in un contesto di serenità, lasciandosi alle spalle storie spesso drammatiche, e avere una famiglia che li accompagna per tutto il tempo necessario - ha concluso la vicesindaco -, fino a quando non sono in grado di essere autonomi, pensiamo sia davvero il modello di integrazione che vogliamo e un'accoglienza con la A maiuscola".
Anche il dirigente del Servizio Welfare e Cultura del Comune di Macerata Gianluca Puliti ha voluto spendere parole importanti per il lavoro portato avanti dal personale del Comune: “Per far funzionare un progetto come questo serve quel materiale umano che per fortuna i Servizi Sociali di Macerata hanno, e serve che riesca poi a trovare una corrispondenza sia nella società civile sia in tutta la rete associativa che sostiene il progetto".
"Un progetto che si rinnova, rimanendo fedele alla sua caratteristica essenziale e anche in questa fase vicina all'emergenza ci permette di lavorare al meglio e di accogliere minori stranieri non accompagnati. L'associazione Piombini Sensini svolge una parte essenziale nel momento dell'arrivo, quando ancora dobbiamo costruire un rapporto con il minore, Intanto, però sappiamo che c'è un luogo sicuro e che ci può dare il tempo di costruire una relazione, che riusciamo a fare innescando dinamiche basate sul rispetto reciproco e sulla fiducia, senza i quali non andremmo da nessuna parte" ha concluso Puliti.
Oltre alle famiglie, ai ragazzi, ai rappresentanti delle associazioni e degli enti, all'incontro ha preso parte il Garante regionale dei diritti della persona Giancarlo Giulianelli: "Quando mettiamo insieme più soggetti che interagiscono tra loro e affrontano in maniera concreta un problema - ha detto - questa diventa una priorità che il Garante assume e fa propria, cercando di allargare un'esperienza positiva come quella maceratese a tutta la Regione e anche su scala nazionale".
"Ciò che mi ha colpito è aver trovato nelle famiglie un modo diverso di inclusione, che consente anche di limitare le problematiche che questi minori possono incontrare. Faccio presente, infine, che l'Osservatorio nazionale sui minori stranieri non accompagnati in un report che riguarda Sicilia, Puglia, Liguria e Marche, fa riferimento a FAMI.glie a colori definendola una lodevole iniziativa che ha dato vita ad una rete di famiglie dedite all'accoglienza di minori stranieri non accompagnati” ha chiosato Giulianelli.
Al termine dell'incontro, sono stati presentati anche i risultati di un laboratorio teatrale tenuto da Fabiana Vivani, che ha visto protagonisti proprio i minori stranieri non accompagnati affidati alle famiglie maceratesi.
Da domani, martedì 13, fino a venerdì 16 settembre l’università di Macerata insieme all’Alam, l’associazione dei laureati dell’ateneo, celebra i suoi laureati, di ieri e di oggi. Dal 2020, la tradizionale Giornata del Laureato, ideata nel 2003 per riunire insieme generazioni diverse di dottori Unimc, si è estesa su più giorni per risarcire con una festa collettiva quanti avevano conseguito il titolo finale in lockdown.
Sono nati così i Graduation Day che nei prossimi pomeriggi, alle ore 17, porteranno in piazza della Libertà un migliaio di laureati dell’anno accademico appena concluso. I partecipanti sono ripartiti nelle varie giornate in base al dipartimento di appartenenza, eccezion fatta per i laureati con lode, cui è stata riservata l’ultima giornata: martedì sarà la volta dei Dipartimenti di Studi Umanistici e di Scienze Politiche, della Comunicazione e delle Relazioni Internazionali; mercoledì toccherà a quelli di Scienze della Formazione, Beni Culturali e Turismo, di Giurisprudenza e di Economia e Diritto; si chiude giovedì con tutti i laureati con lode.
Gran finale venerdì 17 con la "Giornata del Laureato", sempre dalle ore 17 in piazza della Libertà. Parteciperanno i laureati di 25 (anno solare 1997) e 50 (anno solare 1972) anni fa. Per l’occasione, saranno conferiti i premi "Alumni", "Laureato dell’Anno" e "Oscar Olivelli", quest’ultimo istituito in memoria del giurista scomparso nel 2015: un riconoscimento simbolico per mettere in luce e raccontare le storie di laureati Unimc, che si sono distinti per meriti personali e professionali,
Ecco i nomi dei vincitori di quest’anno. Per il Premio Alumni: Mariangela Ciccone, organizzatrice e direttrice artistica di grandi eventi a New York; Tullia Leoni, dirigente scolastica in pensione, che ha conseguito una seconda laurea in beni culturali a 75 anni con una tesi sul recupero della aree interne dell’Appennino; Elena Stramentinoli, giornalista Rai, inviata per la trasmissione "Presa diretta" di Riccardo Iacona; Silvia Tempestilli, direttrice delle risorse umane alla Cnh Industrial Italia, azienda leader nel settore dei macchinari e dei servizi. Il Premio Olivelli sarà, invece, assegnato all’ambasciatore Giuseppe Cinti e il Premio Laureato dell’Anno al cardinale Giuseppe Petrocchi, arcivescovo dell’Aquila.
Incontro a Washington tra il rettore-eletto dell’Università di Macerata John McCourt, direttore del dipartimento di Studi Umanistici, e il vice presidente della Georgetown University Mark Bosco S.J.
Nel corso di un lungo colloquio, sono state esplorate opportunità di collaborazione tra UniMc e l’Ateneo americano, uno dei più prestigiosi degli Stati Uniti e del mondo, altamente selettivo e con studenti provenienti da oltre 135 Paesi. Bosco ha, inoltre, accettato l’invito di McCourt di visitare l’Università di Macerata il prossimo anno.
L’occasione è stata offerta dalla partecipazione del professor McCourt come relatore plenario al simposio “Ulisse nel Mondo” (“Ulysses in the World”), organizzato dalla Georgetown University dal 9 all’11 settembre per celebrare il centenario del capolavoro di James Joyce.
Fra gli altri relatori spiccano Alice McDermott, vincitrice del National Book Award, Richard A. Macksey, docente di studi umanistici alla Johns Hopkins University, e Barry McCrea, scrittore e docente di letteratura all’Università di Notre Dame nell’Indiana. Grande esperto joyciano, McCourt è anche presidente dell'International James Joyce Foundation e componente del board dell'International Yeats Summer School.
Esordio in categoria atteso da tempo in casa Maceratese che torna a solcare i campi dell’Eccellenza, con la curva Just di nuovo piena dopo 5 anni. Primo tempo a senso unico con la Rata in testa a due distanze entro lo scadere dei primi 45’. Ripresa più sofferta con l’Atletico Gallo che riesce a portarsi a -1 al 26’. L’assedio finale in cerca del pareggio termina senza rete e i biancorossi festeggiano i primi tre punti in Eccellenza.
Buona partenza per la Rata che si sa rendere pericolosa fin dai primi minuti. Il risultato si sblocca al 18’ con Strano che si riconferma un saltatore d’eccezione e conclude di testa il corner di Loviso sul secondo palo. La Maceratese continua a mettere sotto pressione l’Atletico Gallo, complice un Rivamar oggi in ottima forma. Gli ospiti al termine della prima frazione commettono un errore e arriva il raddoppio biancorosso: al 41’ Elezej rimette dal fondo ma Papa, più lesto degli altri, si avventa scaltramente sulla palla e insacca in rete il gol del 2 a 0. Massini sventa una pericolosa azione avversaria in contropiede allo scadere e salva il risultato.
La Maceratese scende col giusto piglio e si rende subito pericolosa. L’Atletico Gallo riesce a incassare bene le nuove offensive e dopo il 15esimo arrivano i primi segni di stanchezza dei biancorossi. Gli ospiti iniziano a riguadagnare terreno fin quando non trovano il gol del 2-1: al 26’ Barattini accorcia di una distanza ribattendo in rete la punizione tagliente di Belkaid. Il match si accende negli ultimi 10’ di gara e la curva Just continua a cantare per sostenere i propri beniamini nella difesa finale. L’assedio dell’Atletico costringe i biancorossi nella propria metà campo, astuti nello sfruttare ogni occasione per guadagnare tempo. Bugaro essenziale sul finale strappa secondi e ossigeno e i biancorossi festeggiano il 2-1 definitivo al triplice fischio.
(Fonte foto: Giovanni Orlandi, gruppo FB "Amici della Rata")
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dal legaal Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”. Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica relativa agli anziani e alla loro cura. Ecco la risposta dell’avvocato Oberdan Pantana alla domanda posta da una lettrice di Fiuminata che chiede: “Un anziano assistito da una badante può intestare alla stessa la propria abitazione?”
Spesso gli anziani sono curati dalle badanti, anche per lungo tempo, cosicché si instaura un rapporto di fiducia ed affetto per cui il soggetto assistito desidera intestare alla badante, in segno di riconoscenza, la propria abitazione.
Passando all'esame del caso di specie, è accaduto in una recente vicenda giudiziaria che gli eredi di una anziana donna, hanno impugnato il contratto stipulato dalla cara estinta con la badante e con il quale, conservando l'usufrutto dell'immobile di proprietà, ha ceduto la nuda proprietà alla persona che si occupava della sua cura, con l'obbligo da parte di quest'ultima di continuare ad assisterla fino alla morte.
Contratto che il Tribunale ha definito "atto di trasferimento a titolo oneroso, qualificabile come un contratto di mantenimento vitalizio oneroso", stipulato dall'anziana donna bisognosa di cure, nel totale disinteresse dei parenti che hanno agito in giudizio, al fine di cristallizzare un rapporto che andava avanti da tempo e che si caratterizzava "da una parte il suo bisogno di cura della persona e di ogni altra esigenza quotidiana di vita materiale e anche di natura morale, dall'altra la disponibilità della badante a prendersi cura di ogni bisogno della anziana signora, dedizione di durata già quindicennale e promessa anche per il futuro fino a vita natural durante, ivi compresa quella di farle personalmente compagnia”.
Difatti, la normativa vigente prevede il contratto di vitalizio assistenziale, detto anche rendita vitalizia, per il quale è possibile cedere la nuda proprietà dell'immobile ad un estraneo, con riserva del diritto di usufrutto per il proprietario, in cambio di assistenza morale e materiale sino alla morte; in sostanza, a fronte della cessione della nuda proprietà si ha la controprestazione di assistenza materiale e morale.
Affinchè tale tipologia contrattuale sia valida devono, però, ricorrere due condizioni: che l'anziano sia capace di intendere e di volere al momento del rogito, e che l'anziano non si trovi in condizioni di salute troppo precarie o, addirittura, in fase terminale.
Dal punto di vista pratico per effetto del contratto di vitalizio, in pratica la badante si obbliga a fornire prestazioni di assistenza morale e materiale all'anziano, vita natural durante, in cambio del trasferimento dell'immobile al momento della morte; qualora la badante risulti inadempiente rispetto alle esigenze di salute dell'anziano non prestando assistenza, perderà la nuda proprietà e sarà chiamata, eventualmente, al risarcimento del danno.
Cosicché i parenti dell'anziano possono senza dubbio impugnare il contratto di vitalizio, ma solo a certe condizioni, ossia se gli stessi sono in grado di dimostrare: che l'anziano, al momento della stipula del contratto era incapace di intendere e di volere, non è indispensabile essere stati dichiarati interdetti o inabilitati, e che al momento della stipula del contratto, l'anziano risultava gravemente malato e quasi prossimo al decesso.
Pertanto, in risposta alla domanda della nostra lettrice ed in linea con la più autorevole giurisprudenza, si può affermare che, “Il contratto di vitalizio si caratterizza per essere atto di trasferimento a titolo oneroso, qualificabile come un contratto di mantenimento, pienamente legittimo se risponde ad interessi meritevoli di tutela.
Esso si caratterizza per l'alea rappresentata dalla durata della vita del vitaliziato e dalla conseguente non prevedibilità delle obbligazioni assunte dall'obbligato alla cura” (Tribunale di Benevento, sentenza del 02.02.2022), tenuto conto che, “Il contratto vitalizio assistenziale è nullo per mancanza di alea ove, al momento della sua conclusione, il beneficiario sia affetto da malattia che, per natura e gravità, renda estremamente probabile un esito letale e ne provochi la morte dopo breve tempo o abbia un'età talmente avanzata da non poter certamente sopravvivere oltre un arco di tempo determinabile” (Cass. Civ., sentenza n. 25624 del 2017). Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Al netto di una recessione economica (mondiale) sempre più probabile, e di un autunno nero sul fronte caro vita, la mole di proposte lanciate nel barile dell’informazione da parte delle coalizioni prossime allo scontro sul terreno delle elezioni politiche (25 settembre) evidenzia in molti casi un dato incontrovertibile: la mancanza di un chiaro sistema di reperimento delle risorse necessarie alla loro realizzazione.
Stando ai dati di Pagella Politica, il 96% dei programmi risulta essere senza copertura economica (9 promesse su 10). Tra le 328 proposte isolate nei programmi dei quattro comparti politici più importanti - centrodestra, centrosinistra, Movimento 5 stelle e Azione/Italia Viva - solo in 13 casi viene specificata la fonte dalla quale attingere denaro per realizzarle; in tutti gli altri, l’ambiguità si regge sulla speranza di aumentare le entrate per lo Stato o di risparmiare.
Centrodestra. In linea di massima, l’accordo quadro denominato “Per l’Italia” e sottoscritto da Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Noi moderati risulta molto vago e incentrato più sui temi generali che sulle singole modalità di intervento del governo. Infatti, solo 88 delle proposte avanzate nel programma prevederebbero una spesa da parte dello Stato, fra queste: taglio delle tasse (“la riduzione della pressione fiscale per famiglie”, “imprese e lavoratori autonomi”) e interventi di sostegno alle famiglie (“aumento dell’assegno unico e universale”, “innalzamento delle pensioni minime, sociali e di invalidità”). L’unica formula di risparmio ipotizzato (quindi utile alle casse dello Stato) è la tanto promossa abolizione del reddito di cittadinanza. Nel frattempo, Giorgia Meloni continua a puntare sul clamore di piazza spingendo su Dio, patria e famiglia: no agli immigrati, no all'aborto, no ai diritti civili, no a Peppa Pig.
Centrosinistra. Anche nel programma sostenuto da Partito democratico e soci (“Insieme per un’Italia democratica e progressista”) risultano 88 le promesse realizzabili come spesa per lo Stato, fra le quali: rendere gratuita e obbligatoria la scuola dell’infanzia, rendere gratuiti i libri di testo per le famiglie con reddito medio-basso, introdurre un reddito alimentare, garantire ai giovani una pensione di garanzia e attuare nuove politiche pubbliche di welfare per favorire la transizione ecologica. Le possibilità di risparmio, qui, passano per il recupero dell’evasione fiscale o l’aumento delle imposte di successione sui patrimoni superiori ai 5 milioni di euro. Come copertura, inoltre, il Pd cita spesso il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), i cui obiettivi sono già stati decisi dal governo Draghi. Ma che, comunque, non sarebbe in grado di coprire tutte le proposte presentate da Enrico Letta & co.
Movimento 5 stelle. Il progetto “Dalla parte giusta: cuore e coraggio per l’Italia di domani” racchiude in sé già le nove proposte che portarono allo scontro Giuseppe Conte e Mario Draghi, con conseguente crisi e caduta del governo. In linea generale, le iniziative dei pentastellati non entrano mai troppo nel dettaglio, preferendovi sottolineare i potenziali benefici. Quelle che sicuramente prevederebbero una spesa sono circa 61, come quella relativa al riscatto gratuito della laurea, a fronte di sole quattro promesse di entrata che però andrebbero ad appellarsi a nuovi fondi europei, fra cui: l’istituzione di un Energy recovery fund, l’emissione di debito comune, lo scorporo di alcuni investimenti dal computo finale del deficit. Non ultimi, il decantato cashback fiscale - di non chiara attuazione ma che potenzialmente potrebbe agevolare il contrasto all’evasione (con conseguenti nuove entrate per lo Stato), e il “no alla corsa al riarmo”, con riduzione della spesa militare (ma che andrebbe in contrasto con quanto richiesto dalla Nato circa l'aumento degli investimenti in Difesa pari al 2% del Pil).
Azione/Italia Viva. Il “Programma elettorale” dell’accoppiata Calenda/Renzi, checché se ne dica, risulta l’unico con una chiara dichiarazione d’intenti: “nessun programma elettorale contiene mai le coperture finanziarie. Noi invece non fuggiamo dal problema. Perché è venuto il tempo della serietà”, recita il piano che riserva l’ultima pagina proprio alla questione finanziaria. La formula del risparmio viene qui fissata in due punti: la lotta all’evasione fiscale (secondo il principio per cui “ogni euro già recuperato dall’evasione, torni in tasca ai contribuenti”), e un taglio alla spesa della pubblica amministrazione (per “riprendere il controllo della spesa in acquisti”). Peccato, però, che in nessun passaggio del piano risulti comprensibile come ‘la strana coppia’ intenda recuperare le risorse attraverso i suddetti espedienti. Di conseguenza, non risulta chiaro nemmeno quante promesse possano essere realisticamente attuate: quel che si sa, è che in tutto sono 91 quelle che richiederebbero una spesa da parte dello Stato.
Idee poco chiare (le nostre), la solita politica (la loro). Difficile non presentarsi alle urne anche stavolta riducendo questa tornata elettorale all’ennesimo derby calcistico Destra vs Sinistra o all’antica rassegnazione del “votare il meno peggio”. La comunicazione, sicuramente, ha avuto un ruolo predominante nel dispensare confusione fra talk show e canali social. L’informazione, dal canto suo, forse ancora una volta non ha saputo fare la differenza, lasciando nuovamente ai leader politici la libertà di trattare gli italiani come fossero dei bambini a cui raccontare tante belle favole della buonanotte.
Sono 426 i nuovi casi positivi di Covid rilevati nelle Marche nell'ultima giornata (ieri 455), su 1.798 tamponi analizzati. Continua a scendere anche l'incidenza del virus da 240,03 di ieri a 229,99 su 100mila abitanti. Questo è quanto si evince dagli ultimi dati resi noti dalla Regione Marche.
Nelle ultime 24 ore c'è stato un decesso legato al Covid, che fa salire il totale delle vittime a 4.097 vittime. Diminuiscono anche i ricoverati: 62 ricoverati (-2 su ieri), di cui 3 in terapia intensiva, 2 in semi intensiva, 57 in reparti non intensivi, oltre a 9 persone in osservazione nei pronto soccorso. Crollo, infine, delle quarantene: ieri erano 5.876, oggi 4.969 (-907), tra cui 34 persone con sintomi.
Cinque giorni di vacanza strettamente privata, in giro per le Marche, ma con base a Recanati (Macerata), per dare sfogo alla passione per l'arte e l'architettura e per la pittura ad acquerello: sono quelli che l'allora principe di Galles, oggi re Carlo III d'Inghilterra, si concesse dal 9 al 14 maggio 1988, ospite dei conti Leopardi (discendenti del poeta).
Un'ospitalità non legata a conoscenza personale, ma ad un passaparola tra casate nobiliari, e a Giacomo Leopardi, tradotto e amato nel Regno Unito. Carlo atterrò la sera del 9 maggio all'aeroporto di Falconara, ai comandi di un aereo militare da lui stesso pilotato. E sempre lui guidò fino a Recanati una Jaguar, accompagnato dall'amico Nicholas Soames, nipote di Winston Churchill, e da due uomini di scorta.
A Recanati, accoglienza da parte della contessa Anna Leopardi, dei figli Vanni e Giacomo e dei nipoti Olimpia e Pierfrancesco, oltre ad una piccola folla plaudente. A Palazzo Leopardi gli erano stati riservati degli appartamenti rinnovati e ritappezzati per l'occasione, tra i giardini e le stanze da cui Giacomo guardava le"'vaghe stelle dell'Orsa", vicino all'Ermo Colle dell'Infinito.
Dal giorno dopo per il re cominciò una vera e propria full immersion tra le bellezze delle Marche, con itinerari tenuti segreti fino all'ultimo per motivi di sicurezza, ma anche con imprevisti legati alle curiosità del principe e vari strappi al protocollo: Urbino, l'Abbadia di Fiastra, Sarnano, Monte San Martino, Jesi , Villa Imperiale a Pesaro, Corinaldo, la stessa Recanati e anche una puntata a Portonovo presso il ristorante "Emilia".
Sua sorella, Ilaria Gazzella, si tolse la vita in un sabato di aprile del 2021. La ragazza era nota a Macerata per la sua battaglia contro i tabù della sanità mentale. Il fratello, oggi, continua la sua battaglia tramite la musica.
Ilaria se n'è andata a soli 26 anni. Una ragazza abituata a lottare per i propri ideali. "Secondo me non c'è differenza tra malattia fisica e malattia mentale perché entrambe vanno curate - ci aveva detto in un'intervista -. Se io ho dolore a un braccio prendo un farmaco, mentre se ho un dolore interno o un malessere psicologico non viene visto. Il tabù dei tabù è quello secondo il quale se soffri di un disagio psicologico, puoi farcela con la tua forza di volontà: non è assolutamente vero".
Un anno dopo, suo fratello, Aziz Gazzella, in arte Jamie PTG, annuncia il suo album di 7 tracce intitolato "Legami". Ogni traccia rappresenta un legame diverso, attraversando le radici dell’amore, dell’amicizia, delle dipendenze (vizi e non) e dei legami con sé stessi, come le proprie insicurezze.
Delle 7 tracce quella che sicuramente suscita maggiore curiosità è quella che battezza l’intero progetto, ovvero il brano "Legami". "Avevamo già scelto il nome dell’album e realizzato la copertina prima ancora di comporre la traccia Legami” afferma Jamie “Volevo dedicarle il brano più importante del progetto, e questo mi ha messo non poca pressione, rendendo molto difficile la scrittura del singolo, ma con un po’ di sforzo e aspettando la sera giusta sono riuscito a dedicare ad Ilaria e all’intero album la main track che volevo rappresentasse il tutto".
Jamie inoltre ci spiega il significato della copertina: "La copertina è stata il risultato di una mia bozza di idea e della creatività di Viviana Viviani, la fotografa che mi ha assistito nel corso dell'intero progetto. Il mio obiettivo era quello di creare un simbolo. E non dovevano essere due mani a caso quelle nella copertina: dovevano essere le mani di un fratello e una sorella. Abbiamo così introdotto nella copertina i due figli di Viviana e abbiamo creato questo simbolo: due mani, di un fratello e di una sorella, che vorrebbero sfiorarsi di nuovo, un’ultima volta, prima di dirsi addio".
L’album di Jamie è disponibile su tutti gli store digitali ed è anche acquistabile in forma fisica. L’ultimo brano rilasciato dall’artista si intitola "Nella Mia Testa" e riguarda tutti quei disagi legati ai problemi adolescenziali connessi allo studio, all’amore, alla famiglia e alle dipendenze. Come morale, l'album di Aziz ci insegna a tenere strette le persone che ci circondano, perché se poi un legame si spezza, niente è in grado di ricucirlo.
Si è svolta nel tardo pomeriggio di ieri l’amichevole della squadra biancorossa che ha partecipato al Memorial Pisciella nel PalaVolley S.Maria di Pineto. Un test importante per mettere minuti nelle gambe degli atleti ancora condizionati dalle intense settimane di lavoro fisico e per cominciare a provare gli schemi di squadra. La gara si è conclusa al quarto set con i padroni di casa dell’Abba Pineto che hanno chiuso l’incontro per 3-1.
Le squadre hanno dato vita ad una gara combattuta, con due set conclusi soltanto ai vantaggi. Il primo set segna l’andamento della sfida con un inizio combattuto e Pineto che guida il risultato 16-15, allunga nel finale 21-19 ma subisce il ritorno dei biancorossi che si arrendono soltanto sul 28-26. Nel secondo set non riesce il recupero alla Med Store Tunit, i padroni dicasa scappano 21-18 e si prendono il doppio vantaggio, 25-20. Accorciano le distanze i biancorossi che vanno avanti nel terzo set 13-16, Pineto reagisce e strappa il pareggio che costringe gli uomini di coach Gulinelli a lottare fino ai vantaggi, 26-28. Quart set in favore dei padroni di casa, nella Med Store Tunit si fa sentire la stanchezza, cala nel finale e Pineto chiude l’incontro 25-22.
Per i biancorossi era importante tornare in campo, mettersi alla prova e conoscersi, viste le diverse novità nel roster della Med Store Tunit Macerata. Nel corso della gara coach Gulinelli ha dato spazio a tutti, compresi i giovani che hanno avuto un’occasione per mettersi in mostra e dare seguito al lavoro settimanale. Proseguirà così la preparazione della squadra con nuovi allenamenti ed amichevoli nel corso delle settimane che precedono l’inizio del campionato di Serie A3, con l’obiettivo di arrivare alla prima sfida contro ErmGroup San Giustino nella forma migliore.
Una carambola ha coinvolto tre auto questa mattina, intorno alle 10, in via Pace, a Macerata. Per cause in corso di accertamento da parte della polizia locale del comune di Macerata un’autovettura Hyundai Crv, un suv Mercedes Gla e un suv Seat Arona sono entrati in collisione.
A bordo dei veicoli erano presenti tre donne, soccorse prontamente dai sanitari del 118 e trasferite, per accertamenti, all'ospedale di Macerata: nessuna di loro si trova in gravi condizioni. Coinvolta nell'incidente anche il consigliere regionale della Lega Anna Menghi. Il sinistro sta causando momentanei rallentamenti alla viabilità stradale. Presenti anche i vigili del fuoco per la messa in sicurezza dei mezzi e dell'area in cui si è verificato l'incidente.
Primissimo test stagionale in archivio per la Cbf Balducci Hr: venerdì pomeriggio al Banca Macerata Forum le arancio-nere hanno disputato una sessione di allenamento congiunto insieme alla formazione slovacca del VK Pirane Brusno, allenata dall’ex giocatore di serie A maschile Martin Nemec.
La due squadre hanno provato diverse situazioni di gioco, senza punteggio e senza disputare una vera e propria partita, come da programma vista la primissima fase di preparazione che le ragazze di Paniconi stanno vivendo.
Un test che la Cbf Balducci non ha potuto affrontare a pieno organico vista l’assenza della palleggiatrice Maria Irene Ricci (indisposizione) mentre sono rimaste a riposo precauzionale la centrale Aurora Poli e la schiacciatrice Giorgia Quarchioni (affaticamento).
Coach Paniconi ha dato spazio a tutta la rosa a sua disposizione nell’allenamento congiunto, in attesa dei primi test match che arriveranno la prossima settimana (lunedì sarà ufficializzato il calendario definito delle amichevoli).
L’allenamento congiunto con le slovacche del VK Pirane Brusno ha chiuso anche la settimana di lavoro delle arancio-nere, che torneranno in palestra lunedì mattina dopo il weekend di riposo concesso dallo staff tecnico.
“Un primo contatto con situazioni di gioco a livello di squadra che mi ha dato buone sensazioni, al di là delle problematiche che abbiamo avuto in questi giorni - ha commentato coach Luca Paniconi -. Volevo vedere come le ragazze avrebbero approcciato la ricezione a livello individuale e anche rilevare dei passi in avanti e sull’intesa tra regista e attaccanti: ho ricevuto risposte positive e l’appuntamento di stasera serviva sicuramente a questo".
"n allenamento che ci è stato utile, la situazione giusta come primo test in questa fase di preparazione. Test tenuto insieme ad una squadra slovacca molto giovane che ha potuto vivere un’esperienza stimolante confrontandosi con una formazione del massimo campionato italiano" ha concluso Paniconi.
(Foto di Roberto Bartomeoli)
Si rinnova la collaborazione tra Università di Macerata e Carabinieri, avviata già dal 2016. È stato firmato il nuovo accordo tra l’Ateneo e il Comando Legione “Marche” per favorire la formazione accademica, garantendo al personale dell’Arma la piena partecipazione alle attività didattiche e curriculari.
La convenzione è stata siglata stamattina dal rettore Francesco Adornato e dal Comandante della Legione Carabinieri “Marche” Generale di Brigata Fabiano Salticchioli. Presenti anche il Comandante Provinciale dell’Arma Nicola Candido, l’Ispettore regionale AncTito Baldo Honorati, il vice presidente del CO.BA.R. Marche Salvatore Strocchia, la professoressa Ninfa Contigiani, oltre a una rappresentanza del CO.BA.R. Marche, che ha voluto fortemente l’accordo siglato nell’interesse del personale in uniforme.
“È una sfida per l’Università – ha commentato il rettore Adornato – che deve rispondere nel modo migliore alle esigenze del personale dell’Arma, mettendo a disposizione una storia plurisecolare e un’offerta formativa ricca”.
“La cultura – ha ribadito il comandante Salticchioli – è un viatico per comprendere e affrontare il futuro. Ci auguriamo che il modello adottato con l’Università di Macerata possa in futuro estendersi anche al di fuori dell’ambito regionale”.
La convenzione, della durata di cinque anni, ha l’obiettivo di favorire la formazione del personale dei Carabinieri, attraverso la partecipazione alle attività didattiche curriculari: corsi di laurea e laurea magistrale compresi quelli a ciclo unico e quelli impartiti con modalità e-learning. Possono usufruire della convenzione i militari, in servizio e in congedo, i coniugi e conviventi, i figli e le figlie.
L’Università si impegna a favorire l’iscrizione ai corsi di studio con una riduzione del 30% sui contributi universitari e a consentire il riconoscimento delle eventuali conoscenze, competenze e abilità maturate in ambito lavorativo e professionale. Il Comando Regionale Marche assicurerà, dal canto suo, l’organizzazione di attività seminariali attraverso la valorizzazione delle proprie professionalità. Referenti dell’accordo sono la professoressa Ninfa Contigiani per Unimc e il presidente pro-tempore del Consiglio di base di rappresentanza del Comando regionale.
Dall’anno accademico 2016/2017 ha avviato convenzioni istituzionali con Carabinieri, Guardia di Finanza, Aeronautica, Polizia, Guardia Costiera, favorendo la formazione di alcune centinaia di studenti appartenenti alle Forze dell’ordine. Visto l’interesse riscontrato, l’Ateneo ha redatto un modello unico di convenzione che le forze dell’ordine possono condividere su richiesta.
‘Grande overture’ per Roi Group, l’azienda leader nella selezione e diffusione di idee innovative per favorire, nelle persone e nelle organizzazioni, lo sviluppo di nuove abilità nel campo delle scienze umane. Sono stati inaugurati ieri pomeriggio i nuovi uffici presso la Galleria del Commercio, nel centro storico di Macerata, alla presenza dei soci e dei vari compagni di viaggio che, dal 2011, affiancano Marcello Mancini (presidente e Ceo) e Sara Pagnanelli (vicepresidente).
Tappeto rosso, brindisi e taglio del nastro, tradizionali formule di buon auspicio volte ad accompagnare - insieme agli auguri dei vari ospiti d’eccezione come Josefa Idem, campionessa mondiale e olimpica di kayak individuale - l’ingresso della società in una nuova stagione imprenditoriale, fatta di sfide, obbiettivi rinnovati e che dalle radici maceratesi intende proiettarsi verso l’imminente futuro in termini di crescita ed espansione.
“E’ una tappa molto importante per l’intera attività aziendale - ha dichiarato Pagnanelli - perché ripartiamo dalle nostre radici, con questa nuova sede a Macerata. Tornare nel cuore della città ha un grande significato: quando ci interfacciamo con i nostri partner nazionali e internazionali ci teniamo a raccontare la nostra identità riferendoci alle bellezze culturali e architettoniche del centro storico. Costruendo così un ponte fra passato e futuro”.
“Siamo partiti dieci anni fa come una piccola start up di eventi legati al business e alla crescita personale - ha aggiunto Mancini - fino ad espanderci e raggiungere grandi aziende e brand in tutto il mondo. Con la pandemia ci siamo riformati, convinti che dai momenti di crisi possano nascere sempre delle opportunità. Noi ci teniamo ad arricchire di nuovi strumenti il lavoro di persone e imprese, auitandoli così a diventare la migliore versione di se stessi”.
“Un atleta per avere successo - ha affermato Idem - deve crescere e imparare molto nell’arco della sua carriera. Sviluppare un atteggiamento vincente, nonostante le difficoltà, è il requisito migliore: bisogna conoscere se stessi, le proprie motivazioni, avere consapevolezza di ciò che per noi è importante realizzare in questa vita”.
In seconda battuta, si è svolto il preannunciato convegno presso il Cinema Italia, dal titolo "Cambiare per crescere: saperi, tecnologie, mindset per progettare il futuro" (leggi qui). Ad intervenire sono stati lo psicologo e psicoterapeuta Giorgio Nardone (ideatore della "Terapia Breve Strategica"), il docente, scrittore e sociologo della comunicazione Andrea Fontana, il giornalista e docente di marketing e comunicazione Riccardo Scandellari e la stessa Josefa Idem in qualità di speaker e motivatrice.
Di seguito, il servizio:
Oltre 150 persone sono accorse mercoledì alla Parrocchia Santa Madre di Dio di Macerata, dove oratorio e associazione della polizia hanno organizzato l’incontro dal titolo "Quando le sicurezze crollano all'improvviso". L'evento ha visto la testimonianze di coloro che hanno vissuto sofferenze improvvise: dalla perdita di un figlio, al terremoto, la pandemia, la guerra.
Presenti la consigliera regionale Anna Menghi, l’assessore alla sicurezza Paolo Renna, i consiglieri Antonella Fornaro, Alessandro Bini e Maurizio Del Gobbo, il comandante della guardia finanza, Nando Falco, il vicario del questore e capo di Gabinetto Rocco Carrozzo, ed Edoardo Polce, il vice comandante della polizia locale.
“Con lucidità ho chiesto al Signore se fosse giunta la mia ora e grande conforto ho ricevuto nel vedere due volti conosciuti, Don Carlos che mi ha dato l’estrema unzione con indulgenza in articulo mortis e il medico rianimatore Emanuele Iacobone, che procedeva con la tracheotomia, fili, aggeggi vari, sballottamenti. Mi sono risvegliato dopo un mese e avevo perso 18 chili”, ha ricordato commosso l’avvocato Giancarlo Pietrella.
"Due sentimenti: angoscia e paura in quei terribili secondi – gli ha fatto eco Giuseppe Salvucci -. Riesci ad uscire di casa, sei salvo, l’angoscia finisce, resta la paura, la prima cosa correre al mio paese, San Ginesio, dove ci sono gli affetti, le amicizie. Ritrovarsi nella piazza del paese, vedere che tutti sono salvi, abbracciarsi con tanta forza e trovare una fratellanza che pensavi non più esistesse".
“Vedere la tua casa e il tuo paese distrutto ti fa ripensare a quando da bambino costruivi un castello sulla sabbia poi veniva un’onda che lo distruggeva, tu piangevi, ma poi ti facevi forza, ricominciavi e così come tecnico del comune ho ripreso con slancio il lavoro”.
Halyna, cittadina Ucraina, da tempo in Italia, apprende del pericolo che corrono i suoi famigliari, supera la paura iniziale, e si prodiga con la Caritas ad aiutare i suoi connazionali giunti in Italia. A seguire l’Ispettore di polizia Landina Recanatesi che evidenzia come il Ministero dell’Interno abbia diramato una direttiva per facilitare il soggiorno dei cittadini ucraini e come gli operatori di polizia siano coinvolti in questa situazione, prestando la loro opera anche al di fuori del servizio.
Commovente la testimonianza di Laura, la madre di Leonardo Caucci della Squadra Mobile, che ha trovato la morte con il collega Gianluca Angelozzi in un incidente mentre stava effettuando un’attività antidroga. “Non riuscivo a capire cosa fosse accaduto, solo quando, come un automa, m’hanno portata all’ospedale per il riconoscimento, .me ne sono resa conto. Nei momenti più bui mi rivolgo a lui, prego tanto e proprio la preghiera mi ha dato la forza di continuare, lo sogno e lui ha sempre parole di conforto per me”.
Un saluto è stato rivolto a Gabriella e Franco Vincenzetti, genitori di Paolo, anch’egli poliziotto morto in un incidente fuori servizio. Quindi l’avvocato Giuseppe Bommarito ha ricordato la sua drammatica storia per l’improvvisa, inattesa morte del figlio. Il pubblico ha seguito con coinvolgimento queste testimonianze e le riflessioni fatte per le singole tematiche dal funzionario ONU nei teatri di guerra, Andrea Angeli, dal segretario regionale Anci (l’associazione dei Comuni italiani) Marcello Bedeschi e dall’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini che si è trovato a dover gestire la grave pandemia, costretto a dar prova di come la professione sanitaria debba essere considerata una missione.
Ha concluso il cardinale Edoardo Menichelli. “La sicurezza si ottiene con la solidarietà, non solo nel momento dell’emergenza, ma in ogni momento: non è concepibile che facciamo fatica a bussare alla porta del nostro vicino. È necessario metter al centro la persona, non importa se la vita sia o meno breve, va vissuto il presente, con generosità, creatività, con solidarietà. Dobbiamo perseguire la cultura della provvisorietà, nel senso che non sono proprietario del tempo”.
Alla provvisorietà devono aggiungersi due concetti previdenza e precarietà che camminano in parallelo, con una struttura del nostro io che non si affidi esclusivamente alla realizzazione dei desideri terreni, ma che abbia come guida l’anima”, ha concluso il cardinale.
Promuovere l'educazione democratica, la cultura della legalità, l'impegno contro le mafie e la violenza in tutte le sue forme in un'ottica di prevenzione e di analisi dei fenomeni e delle loro conseguenze, tramite metodologie innovative e partecipate: con questo obiettivo è nato il progetto formativo dell’Università di Macerata “Percorsi di cittadinanza e legalità: storie di diritti raccontati (d)agli studenti”, che ha ottenuto la valutazione massima e il finanziato dal Ministero dell'Università e della Ricerca nell'ambito del Fondo per la diffusione della cultura della legalità.
Le azioni formative, rivolte principalmente a studenti e studentesse dell'Ateneo maceratese, saranno implementate attraverso l'utilizzo del metodo del legal storytelling, assumendo una lente di osservazione innovativa nell'approccio al diritto: attraverso il racconto di percorsi di illegalità, di storie e valori di legalità emergerà il vantaggio sociale, sia individuale sia collettivo, della scelta a favore della legalità tra le due alternative possibili: legalità contro illegalità.
Le attività progettuali prevedono l'istituzione di due premi per tesi di laurea magistrale, laboratori tematici e workshops, nonché la realizzazione, da parte degli studenti coinvolti, di materiali quali podcast, video e registrazioni, che saranno diffusi tramite canali digitali e confluiranno in una biblioteca virtuale ad accesso libero, fruibile in diversi contesti educativi.
Il progetto, coordinato dai docenti Andrea Caligiuri e Angela Cossiri, si avvale del supporto del Centro di Studi Costituzionali di Unimc (studicostituzionali.unimc.it) e si fonda su un partenariato che comprende l'Ufficio Scolastico Regionale per le Marche, l'Università per gli Stranieri di Perugia e diverse associazioni attive nella promozione della legalità: Amnesty International – Circoscrizione Marche (Gruppo 50 Macerata); Associazione Fattoria della Legalità – ODV; Istituto Storico della Resistenza e dell'Età Contemporanea “M. Morbiducci” di Macerata; Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie – APS; Refugees Welcome Italia e Slow Food Marche.
Venerdì 9 settembre inizia ufficialmente la campagna abbonamenti per la stagione 2022/2023 di Serie A3. Il Banca Macerata Forum si appresta ad ospitare i tifosi della Med Store Tunit e gli appassionati di volley per un nuovo campionato che si prospetta combattuto ed emozionante.
I biancorossi guidati da coach Gulinelli affronteranno anche quest’anno il Girone Bianco e vogliono vivere una stagione da protagonisti, decisi a portare sempre più in alto il nome di Macerata.
Sottoscrivendo l’abbonamento i tifosi potranno assicurarsi un posto in tutte le gare casalinghe della regular season per assistere allo spettacolo della Serie A sostenendo i colori della Med Store Tunit. Con il supporto del Banca Macerata Forum la squadra avrà un'arma in più per raggiungere nuovi traguardi.
I costi prevedono: 100€ per l’abbonamento intero, 50€ per il ridotto (dedicato agli under 18, gli over 65, gli studenti universitari e i tesserati Fipav). Per acquistare l’abbonamento basta accedere al portale liveticket attraverso il sito www.pallavolomacerata.it e seguendo le procedure, oppure recandosi direttamente al Banca Macerata Forum a questi orari: lunedì – mercoledì – venerdì, dalle 18 alle 20. Per maggiori informazioni invece si può inviare un messaggio tramite le pagine social dedicate alla Pallavolo Macerata, su Facebook e Instagram.
Il Consiglio di Amministrazione dell’Associazione Arena Sferisterio si è riunito martedì, affrontando come di consueto i vari punti all’ordine del giorno in un clima di costruttivo confronto dialettico. Fra i vari temi in discussione, i consiglieri hanno intessuto un'articolata riflessione sulla figura di sovrintendente che sarà chiamato a guidare l’Associazione Arena Sferisterio nel prossimo futuro.
Di qui la necessità, come prevede lo statuto, di selezionare al più presto un professionista che abbia le migliori competenze in materia gestionale, economica, amministrativa e produttiva. Il presidente dell’associazione, il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli, ha invitato il consiglio a un collegiale approfondimento dello schema di avviso pubblico per manifestazione d’interesse per l’incarico di sovrintendente.
Il CdA, dopo ampia analisi, ha deliberato all’unanimità di indire una manifestazione di interesse pubblico, tenuto conto che la legge non permette l’affidamento di incarichi diretti o il rinnovo di proroghe.
Parcaroli, contestualmente, ha ringraziato il sovrintendente uscente Luciano Messi "per la dedizione, l’impegno e la professionalità dimostrati in questi tantissimi anni all’interno dello Sferisterio, simbolo culturale della città".
L'Università di Macerata partecipa alla conferenza internazionale sulle migrazioni in corso in questi giorni a Rabat (Marocco) da oggi fino a sabato. Si tratta del principale meeting scientifico di portata globale sulla materia che negli ultimi 10 anni ha riunito migliaia di studiosi.
La conferenza coinvolge ricercatori di tutte le aree delle scienze sociali, focalizzando, in particolare, temi come il lavoro, l'integrazione, l'asilo, la politiche di ingresso, le prospettive e gli strumenti culturali. I dibattiti e gli studi più importanti saranno discussi in 87 sessioni, che ospiteranno circa 400 esperti di università, organizzazioni di ricerca indipendenti, governi, ONG e media, provenienti da tutto il mondo, dall'Australia al Canada, dalla Cina al Marocco, dal Brasile al Giappone, dal Sudafrica alla Norvegia.
L'Università di Macerata presenterà il progetto europeo Climove, un acronimo per indicare il tema della Migrazione climatica di genere e le vie socio-giuridiche innovative dell'Unione Europea ("gender CLImate Migration: innOvatiVe European Union socio-legal avenues"). La professsoressa Susana Borràs, sotto la supervisione scientifica della costituzionalista Angela Cossiri, presenterà i progressi compiuti nell'ambito di questa ricerca, che mira ad analizzare le vie legali di protezione per le donne migranti che fuggono dagli effetti del cambiamento climatico e che, a differenza degli uomini, si trovano ad affrontare situazioni di vulnerabilità a causa di discriminazioni socio-economiche basate sul genere, che le rendono meno resilienti.
Il progetto è stato finanziato dal programma di ricerca e innovazione Horizon 2020 dell'Unione Europea nell'ambito dell'accordo di sovvenzione Marie Skłodowska-Curie.