La battuta di inizio sarà alle 18 di venerdì 1 luglio nei campi dell’Associazione Tennis Macerata in via dei Velini. Inizierà proprio a quell’ora “24 H di Padel”, l’evento benefico che si concluderà alle 18 di sabato 2 luglio, organizzato dall’Associazione Tennis Macerata con il patrocinio dell’assessorato ai Servizi sociali del Comune di Macerata.
La manifestazione è stata presentata questa mattina nella sala consiliare nel corso di una conferenza stampa cui hanno partecipato il vice sindaco e assessore ai Servizi sociali Francesca D’Alessandro, l’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Marchiori, il presidente dell’Associazione Tennis Macerata Fabiano Tombolini, il presidente Fondazione Anffas Macerata Marco Scarponi, e Matteo Carancini dipendente del Comune di Macerata.
Parte del ricavato della “maratona” sarà devoluta in beneficenza al Comune di Macerata e destinata al progetto “Tana libera tutti”, promosso in collaborazione con la Fondazione Anffas di Macerata e con il sostegno mediatico di E’Tv Marche e il centro commerciale Val di Chienti, un progetto di raccolta fondi, anche tramite la piattaforma Gofundme, per realizzare un parco inclusivo all’interno dei Giardini Diaz. Si tratta di un progetto, come noto, nato da una richiesta di Matteo Carancini, dipendente del Comune di Macerata con disabilità, che ha l’obiettivo di abbattere le barriere architettoniche, una delle peculiarità che maggiormente incidono sul miglioramento della qualità della vita di una città.
"Abbiamo accolto con favore la proposta dell’Associazione Tennis Macerata che ringraziamo per la sensibilità dimostrata nei confronti del nostro progetto inclusivo a 360 gradi - afferma il vice sindaco e assessore ai Servizi sociali Francesca D’Alessandro -. Infatti, non pensiamo ad una ‘zona disabili’. Ma ‘Tana Libera Tutti’, oltre a garantire il gioco a chi ha una disabilità motoria grave e usa una carrozzina, sarà uno spazio che permetterà di giocare anche ai bambini con disabilità sensoriali o relazionali ma anche a quelli normodotati, uno spazio quindi inclusivo, accessibile a tutti, che diventerà un nuovo luogo di aggregazione, integrazione e condivisione in grado di arricchire il tessuto urbano e sociale della nostra comunità.
Ringrazio anche l’Anffas, un’istituzione presente da tanti anni nella nostra città, che supporta le famiglie e tanti bambini e persone con disabilità con progetti inclusivi perché la finalità non è solo quella di offrire dei servizi alle persone più fragili, ma di integrarle all’interno di una collettività dove ognuno, con le sue peculiarità, può apportare il proprio contributo e sentirsi parte integrante della collettività".
“È un’occasione importante non soltanto per presentare un progetto - è intervenuto l’assessore ai Lavori pubblici Andrea Marchiori - ma per dare una visione di insieme di quanto l’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Sandro Parcaroli, stia condividendo con la cittadinanza e le associazioni con una visione programmatica. Quello che stiamo presentando oggi, grazie anche a questo incontro tra l’ambito sociale e sportivo, con una condivisione da parte dell’Amministrazione comunale è a parere nostro un successo non casuale. Quest’anno la città ha festeggiato tanti successi sportivi, tra questi quello del tennis, sia maschile che femminile, e credo che sia un successo casuale, ma frutto di un inteso lavoro e di un entusiasmo che è stato combinato con l’attività che abbiamo fatto al Circolo tennis per rivitalizzarlo, con una visione ben specifica.
Non solo terra rossa ma tutto il contesto: gli spazi verdi, la palestra, l’accessibilità alle strutture, agli spazi di ricevimento e a tutta la Club House. Il primo stralcio dei lavori è stato completato e questo ci rende contenti perché in poco tempo, partendo da un’idea condivisa, siamo arrivati al risultato con un investimento non di poco conto ma molto appropriato perché lo abbiamo deciso insieme e ci siamo divisi compiti e spese.
Questo è il metodo giusto per raggiungere anche successi sportivi e sociali. E oggi l’occasione dimostra quanto sia importante partire da progetti semplici per raggiungere risultati giganteschi. E ritornando al progetto ‘Tana libera tutti’ il ringraziamento va a Matteo Carancini perché, con il suo modo di fare, ci ha coinvolto in questa prospettiva".
"Abbiamo voluto fortemente abbinare questo evento di 24 ore di Padel al progetto ‘Tana libera tutti’ proposto dal Comune in collaborazione con Anffas – ha detto il presidente Tombolini. L’inclusione è uno degli obiettivi del nostro consiglio direttivo che si propone di raggiungere anche attraverso il progetto di restyling, ampliando, ad esempio, gli accessi alla struttura da parte di tutti".
Per quanto riguarda il l’evento benefico Tombolini ha spiegato come sarà strutturato: “Due squadre composte da varie coppie si sfideranno in match di un’ora mezza, al termine i game totalizzati da ogni coppia verranno sommati ai game della propria squadra. Al termine della 24 ore la squadra che avrà totalizzato più game alzerà il trofeo ’24 ore’. Si tratta di un evento amatoriale e ludico aperto a tutti, soci e non soci, di qualsiasi livello". La quota di partecipazione a “24 H di Padel” è di 15 euro. Per informazioni e prenotazioni gli interessati possono chiamare il 324.8222976 |Associazione Tennis Macerata, via dei Velini 157/b a Macerata.
“Ci tengo a ribadire il nostro sostegno a “Tana libera tutti” – ha affermato il presidente Anffas Marco Scarponi -. Avere questo progetto per poter creare un’area aperta a tutti, dove effettivamente ci si possa contaminare, è bellissimo, anche per le nuove generazioni. Spero che questo possa aiutare a divulgare l’evento e sostenere il progetto principale e sicuramente l’abbinamento sport, sociale e solidariètà è un motore che alimenta la comunione all’interno della società civile". “Spero che questo evento sportivo dia una mano al nostro progetto, una spinta ulteriore – ha concluso Matteo Carancini - dal momento che il connubio sport – disabilità è molto importante per l’inclusione".
La Pallavolo Macerata riaccoglie il giovane toscano classe 2000, che ha vestito la maglia biancorossa nella stagione 2018/2019; con la Med Store Tunit Azaria Gonzi ha giocato in Serie A2 e in Serie C lasciando un buon ricordo e oggi torna con un bagaglio di esperienze arricchito: cresciuto sportivamente a Siena tra Serie C e Serie A2, passa dalle giovanili della Lube prima di approdare a Macerata; resta nelle Marche l’anno successivo, dove gioca con la GoldenPlast Civitanova in A3, poi nel campionato 2020/2021 torna in A2 e veste la maglia della Banca Alpi Marittime Acqua S.Bernardo Cuneo, mentre la passata stagione è stato avversario della Med Store Tunit con la ViViBanca Torino.
A Macerata troverà una squadra completamente rinnovata rispetto alla tua stagione in biancorosso, a parte uno dei senatori, il libero Gabbanelli, “So che avrò al fianco tanti giocatori forti, è uno dei motivi che mi ha spinto ad accettare la proposta, in più anche se la squadra sarà diversa, conosco bene Macerata, è una seconda casa per me. Inoltre la società è la stessa, mi ero trovato bene e lavorerò con persone che mi hanno sempre dimostrato stima e fiducia”. Novità anche in panchina con il nuovo coach Gulinelli, ma anche tu porterai a Macerata nuove esperienze dopo i campionati vissuti tra Civitanova, Cuneo e Torino. “Sicuramente sono cresciuto in questi anni ma ho ancora tanto da imparare. So che qui a Macerata avrò l’opportunità di proseguire nella mia crescita sia tecnica che caratteriale, giocando al fianco di giocatori di grande qualità ed esperienza. Devo ancora incontrare di persona il coach ma ho avuto modo di parlarci al telefono e mi ha fatto un’ottima impressione”.
È appena terminato lo spoglio dei voti in diretta dal Polo Pantaleoni che ha visto eleggere il professore John Francis McCourt come nuovo rettore dell'Università di Macerata con 207 voti, superando al primo turno il quorum (201 schede, ndr) e ottenendo il posto da rettore per il sessennio 2022-28.
La professoressa Francesca Spigarelli si è, invece, fermata a 148 preferenze totali. Il peso dei voti è stato diviso fra docenti, ricercatori e studenti e fra personale tecnico amministrativo.
"È stata una grande sfida, auguro il meglio al professor McCourt. Spero che il clima teso sentito in questo ateneo possa sparire e mi auguro che ogni persona dell'università possa essere valorizzata" commenta subito dopo l'esito della votazione la professoressa Spigarelli.
“Le emozioni sono tante, essere il rettore è una grande responsabilità, sono molto felice e soddisfatto e ringrazio tutti per la fiducia - commenta a caldo il professor McCourt -. Non mi aspettavo la nomina al primo turno, ma non posso negare che speravo di arrivarci. Le mie sensazioni in questi giorni erano molto positive”.
Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici, McCourt è anche presidente dell’International James Joyce Foundation e componente del board dell’International Yeats Summer School. Prima di arrivare a Macerata, ha insegnato all’Università Roma Tre, dove è stato direttore del Centro di ricerca interdipartimentale per gli studi irlandesi e scozzesi, e all’Università di Trieste, dove ha co-fondato nel 1997 la Trieste Joyce School, di cui oggi è presidente.
Il neo eletto, che entrerà in carica dal 1° novembre succedendo a Francesco Adornato, ha tracciato il percorso che intende intraprendere: "Dopo anni difficili, l’Ateneo parte comunque da una base solida per crescere. C’è stato un dibattito democratico, utile, e ricco di idee. Spero che si possa cogliere il meglio di entrambi i programmi per lavorare insieme verso il futuro, perché la forza delle idee ci aiuta a crescere".
"Mi vengono in mente le parole di una canzone di Nina Simone: 'It's a new dawn, it's a new day, it's a new life for me. And I'm feeling good'. C’è una nuova alba, c’è un nuovo giorno, c’è una nuova vita per me - aggiunge McCourt -. E non sarà semplice, perché questa è una responsabilità notevole che assumo nella consapevolezza di poter fare affidamento sul supporto di tutta la comunità accademica e amministrativa. Conto su di voi e non vedo l’ora di cominciare. Sentirò anche l’attuale rettore Francesco Adornato, al quale mando un caro saluto, per una transizione serena".
"Ninfa Contigiani, pronta a offendere ma restia a chiedere scusa, lasciata sola anche dai suoi". A dirlo sono i capigruppo di maggioranza in Consiglio comunale Claudio Carbonari, Pierfrancesco Castiglioni, Alessandro Bini, Sandro Montaguti e Antonella Fornaro, dopo la discussione relativa all’ordine del giorno presentato lunedì durante l’assise cittadina.
"L’odg portava all’attenzione del Consiglio il post pubblicato su Facebook da parte di un esponente del Partito Democratico dove veniva equiparato il corteo di festeggiamento di 'Macerata Città' alla 'Marcia su Roma' e invitava la consigliera Contigiani, segretaria provinciale del PD, a scusarsi pubblicamente per aver condiviso tale infausto accostamento" spiegano i capigruppo.
"La Contigiani ha avuto la possibilità di chiedere scusa per aver messo un 'like' su qualcosa di poco opportuno ma ha deciso di non farlo – proseguono Carbonari, Castiglioni, Bini, Montaguti e Fornaro -. Credevamo fosse solo una 'leggerezza da tastiera' e che la consigliera si sarebbe prontamente scusata. Purtroppo, l’auspicio è inesorabilmente naufragato contro una aberrante realtà: lo scontro politico ha preso i toni di scherno e denigrazione dell’avversario, di delegittimazione a ogni costo senza alcun rispetto di valori condivisi e di una 'etichetta' dialettica e istituzionale. Atteggiamento in contraddizione con quei prìncipi più volte sostenuti ma che, alla prova dei fatti, vengono applicati solo quando si ritiene opportuno".
"La questione più sconcertante si è offerta quando la consigliera ha avuto la presunzione di considerarsi persona intelligente e di cultura, mentre qualcun altro, secondo lei, deve farsi scrivere da altri un post di scuse perché ignorante, riferendosi al consigliere Fabiani e alle sue chiare scuse identica nei contenuti - aggiungono i capigruppo di maggioranza -. Se ne desume che sia opinione della consigliera del PD che una persona laureata sia intelligente e acculturata, mentre un operaio non possa esserlo; questo atteggiamento classista rende perfettamente l’impostazione che taluni hanno ovvero la tracotante immagine di una supremazia culturale comprensibile solo a pochi eletti, rappresentazione di un elitarismo aggressivo e soffocante".
"In tanta acrimonia, le istituzioni, i valori e i principi della Resistenza e dell’Antifascismo trovano rassicurazione nel comportamento adottato da diversi esponenti del Partito Democratico che si sono apertamente dissociati dalla posizione presa dal segretario comunale del PD, sia con aperte dichiarazioni sia uscendo dall’aula per non dare sostegno alle dichiarazioni e all’atteggiamento offerto dalla segretaria cittadina del loro partito di appartenenza. Il segretario cittadino del Pd, nell’assise cittadina, è stato lasciato solo proprio dai suoi e questo è l’emblema di quanto la poca onesta non paghi mai" concludono Carbonari, Castiglioni, Bini, Montaguti e Fornaro.
Dopo 37 anni di servizio nella pubblica amministrazione, Carla Scipioni, dirigente dell’ufficio Servizi finanziari della Provincia, va in pensione. Martedì il saluto dei colleghi dell’ente, dove ha prestato servizio negli ultimi 25 anni.
"Alla dottoressa Scipioni i migliori auguri per un futuro ricco di ulteriori soddisfazioni", dichiara il presidente Sandro Parcaroli che, pur essendosi insediato da soli sei mesi, ha potuto apprezzare da subito la professionalità e le doti umani della dirigente. "Ringrazio la dottoressa Scipioni per la professionalità e il servizio prestato alla comunità maceratese e le auguro di potersi finalmente godere il meritato riposo", ha aggiunto.
"Ho lavorato nella pubblica amministrazione dal 1985, per cui è davvero arrivato il momento di andare in pensione – ha raccontato Scipioni ai colleghi prima dei saluti -. Un passaggio importante della vita, una tappa piena di tanti significati. Sono in Provincia da 25 anni e ho lavorato sempre per il bene degli altri, insieme alle tante persone che mi hanno accompagnato in questo percorso".
"Colgo l’occasione per ringraziare tutti delle tante cose fatte insieme, per la disponibilità e la collaborazione che ho ricevuto, il sostegno, la simpatia, la cordialità dimostrata mi hanno sempre aiutata, anche a superare i momenti difficili come quando non riuscivamo a far quadrare il bilancio a causa dei tagli, a pagare i fornitori a causa del Patto di stabilità o quando combattevamo contro il trasferimento delle funzioni dell’ente - conclude Scipioni -. È stata un’esperienza comunque straordinaria che mi ha fatto crescere sotto il profilo umano e professionale e mi fa andare in pensione arricchita da un grande bagaglio di amicizia e umanità”. Presente al momento dei saluti anche l’ex presidente della Provincia, Antonio Pettinari.
La finale tra compagini in rossoblù, contro la Civitanovese, non ha avuto storia ieri sera, la Vigor è stata padrona e ha alzato al cielo il trofeo edizione 2022 con un perentorio 3-0. Davanti a quasi 500 spettatori, una cornice di pubblico importante che ha reso ancor più suggestivo lo scenario tra le storiche colonne e i verdi pini allo Stadio della Vittoria di Macerata, la Vigor ha avuto la meglio grazie alla doppietta del guizzante 2006 Tommaso Serio e al tris firmato dal 2005 Enrico Cimarelli.
La Civitanovese, dunque, non è riuscita nella grande impresa di realizzare la doppietta, lunedì infatti il club aveva conquistato il Velox per Giovanissimi. La cerimonia di premiazione della 44° edizione, ovviamente a cura della Maceratese (responsabile del torneo Marcello Temperi) è stata arricchita dalla presenza di Massimo Ganci, attaccante con trascorsi prestigiosi in serie B ed anche una stagione in A con la Reggina. Sono intervenuti inoltre vertici e rappresentanti delle istituzioni calcistiche, del mondo arbitrale, del main sponsor Oro della Terra e dell’Avis Comunale di Macerata.
Queste le formazioni titolari della finale.
Vigor Senigallia: Palossi, Bacchiocco, Lorenzo Mezzanotte, Luca Mezzanotte, Pierelli, Cerioni, Serio, Chiappa, Cimarelli, Boria, Ausili. All. Giagnolini
Civitanovese: Taffi, Gattafoni, Marinelli, Cosignani, Ripari, Isaku, Giannini, Tempestilli, Reschini, Perugini, Granatelli. All. Quatrini
John McCourt o Francesca Spigarelli? Domani 29 giugno alle ore 12.30 e, in caso di seconda votazione, alle 18 la web radio Rum seguirà in diretta lo scrutinio delle elezioni del rettore dell’Università di Macerata con uno speciale di “Zoom. Dentro la Notizia”, condotto da Donato Mulargia. Sarà possibile seguire la trasmissione sui canali Facebook e YouTube di Unimc e RUM radio Università di Macerata. Informazioni su www.unimc.it
L’Università di Macerata eleggerà il nuovo rettore per il sessennio 2022-2088 che succederà a Francesco Adornato. Due i candidati: John Francis McCourt, professore di letteratura inglese e direttore del Dipartimento di Studi Umanistici, e Francesca Spigarelli, ordinaria di economia applicata e attuale delegata del rettore alla Terza missione.
Per l’elezione, nelle prime due votazioni è richiesta la maggioranza assoluta degli aventi diritto. In caso contrario, il giorno successivo si andrà al ballottaggio tra gli unici due candidati. I programmi e i regolamenti per il voto sono disponibili sul sito www.unimc.it/elezionirettore.
Ha avuto luogo nella mattinata del 28 giugno, presso la suggestiva sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi-Borgetti, la conferenza stampa di presentazione di “Sferisterio Live 2022”. A presentare la rassegna di musica dal vivo, l’assessore al Turismo e agli Eventi del Comune di Macerata, Riccardo Sacchi, in collaborazione con il sovrintendente dell'Associazione Sferisterio, Luciano Messi.
“È un piacere presentare questo ricco calendario nella magica cornice della nostra Arena. Lo Sferisterio è un luogo magico di convergenza e incotro fra diverse musiche - esordisce Messi -, dalla recente Musicultura e il vicino Macerata Opera Festival; infatti, lo Sferisterio riesce ad attrarre in maniera potente artisti di qualità di qualunque origine e per un pubblico variegato.”
La rassegna verrà inaugurata il 2 luglio da Steve Vai, il celebre chitarrista statunitense che ha inserito Macerata tra le tappe europee del suo Inviolate World Tour. Vai è considerato da molti il più grande chitarrista di tutti i tempi e sarà accompagnato da Dave Weiner alla chitarra e alle tastiere, Philip Bynoe al basso e Jeremy Colson alla batteria.
Seguirà il 17 luglio The Smile, la band composta da Thom Yorke e Jonny Greenwood dei Radiohead e Tom Skinner dei Sons of Kemet, già stati allo Sferisterio nel 2017 in occasione di un concerto di beneficienza per il terremoto. "Siamo orgogliosi di ospitare artisti internazionali che hanno scelto appositamente Macerata come una delle poche tappe italiane del tour: si pensi che lo Sferisterio è una delle sole 4 date degli Smile nel nostro Paese per quest'anno" commenta Sacchi a margine.
La terza artista a che farà tappa a Sferisterio Live sarà Carmen Consoli, con la sua band al completo, per il suo “Volevo fare la rockstar tour” il 28 agosto. A chiudere quanto presentato finora sarà Drusilla Foer il 29 agosto in una delle date di “Eleganzissima Estate”.
Finora perché “vi anticipo che a settembre qualcosa succederà, lavoreremo in modo dinamico per creare nuovi spettacoli e nuove date. Qualcosa bolle in pentola”, si sbilancia Messi in sala stampa. L’assessore Sacchi, inoltre, sottolinea come la sua amministrazione abbia già lavorato duramente per destagionalizzare lo Sferisterio (nonostante le difficoltà imposte dall'emergenza pandemica) e ospitare eventi per il periodo che va da maggio a ottobre, senza limitarsi ai soli tre mesi estivi.
Entrambi ringraziano lo sponsor “G.a.b. logististica e trasporti”, affermando come questo sia una segnale di crescita di questa manifestazione, con l’auspicio che altri seguano e si uniscano. I biglietti per tutti gli spettacoli sono disponibili su Ticketone, Ciaotickets, Vivaticket e Ticketmaster. Saranno disponibili anche presso la Biglietteria dei Teatri, in piazza Mazzini, 10, tel 0733 230735.
Gli anni Duemila hanno di fatto decretato il successo della “società liquida e dei consumi”, insieme alla perdita di valori etico-morali e punti di riferimento politico-istituzionali. Nel frattempo, anche la Chiesa Cattolica ha ceduto progressivamente a un inevitabile nichilismo, determinando 'ipso facto' una crisi delle proprie autorità e partecipazione attiva, rispetto alle dinamiche sociali.
Tutto questo, naturalmente, è andato a ripercuotersi sull’intera comunità dei credenti, anch’essa di per sé già vessata dall’informazione fuori controllo – spesso la principale causa di incomprensioni, insipienza, attenzione deviata, esplosioni di rabbia e malcontento che finiscono nel più dei casi col tradursi in atteggiamenti discriminatori di stampo razzista e/o sessista.
“Siamo al Medioevo”, direbbero alcuni citando le battute del riuscitissimo personaggio di Corrado Guzzanti, Don Florestano Pizarro. “Chi si scandalizza è una persona profondamente incerta, pertanto conformista”, aggiungerebbe Pier Paolo Pasolini. Due visioni, seppur di natura differente, che possono aiutare nell’analisi e nella comprensione di quale significato vada attribuito oggi al concetto di “fede”.
Da questo processo non è esente nemmeno la comunità maceratese, da circa 8 anni sotto l’egida del vescovo Nazzareno Marconi: figura religiosa per certi aspetti progressista come il suo Papa, per altri più conservatore e intransigente (si guardi alla presa di posizione rispetto al tema dei diritti civili e a quella altrettanto dibattuta sul concetto di ‘famiglia naturale’).
Avis au lecteur. Quella che segue è un’intervista realizzata nello stile epistolare, tramite scambio di email: una modalità che è stata preferita dalla Diocesi di Macerata e da Sua Eccellenza, rispetto al confronto diretto, 'occhi negli occhi'. Forse anche questo può essere indice di quel ‘senso di partecipazione attiva’ sopra citato e che sembra essersi perduto nel tempo, persino fra gli uomini (e le donne) di Chiesa. Al lettore l’ardua sentenza.
In questi 8 anni, quali cambiamenti ha individuato fra i suoi fedeli della comunità maceratese? Per tutto questo tempo ho cercato di svolgere la mia missione al meglio che ho potuto. Sicuramente gli eventi estremi, come pandemia e terremoto, hanno avuto la loro incidenza sul cambiamento sociale. Nel marchigiano è accaduto questo: l’invecchiamento della popolazione, la fuga dei giovani più qualificati che cercano lavoro altrove, la crisi delle industrie familiari che non hanno una leadership solida e sono state poco capaci di innovare. Dal punto di vista umano e religioso, come nel resto d’Italia, questa situazione ha reso ancora più fragili i rapporti familiari e la coesione dei gruppi sociali. Così si è accentuato l’individualismo, oltre al senso di solitudine ed abbandono.
La sua fede in Dio e nell’essere umano ha mai vacillato fino ad oggi? Se non ci fossero dubbi e/o momenti di fatica non sarebbe vera fede, ma illusione o ideologia. I momenti più difficili li provo vedendo persone ricche di doti, intelligenza e spesso anche di mezzi economici, ma che li usano per fare del male. Non dubito di Dio, ma mi intristisce vedere come alcune persone cedano all’egoismo e all’invidia, distruggendo anche il bene che altri cercano di fare.
Qual è il suo rapporto con le altre confessioni religiose e filosofiche? Ho studiato con impegno le religioni e le filosofie diverse dal cristianesimo. Ad essere sincero, tutto questo non ha messo in crisi la mia fede, anzi: il confronto ed il dialogo personale con chi ha una confessione diversa o si professa agnostico, previo rispetto reciproco, l’ho sempre ritenuto un dono prezioso ed uno stimolo a purificare e migliorare la mia vita ed il mio modo di credere e ragionare. Per questo ho molti amici di altre fedi e anche alcuni non credenti.
Nella sua umanità, di cosa ha paura o la spaventa maggiormente? Ogni volta che sono cresciute le mie responsabilità ed anche quello che il mondo chiama “il potere”, ho avuto paura che questo mi cambiasse, mi facesse montare la testa. Per questo ho sempre chiesto agli amici più stretti e sinceri di dirmi con chiarezza se stavo esagerando. Più o meno fino ad ora me la sono cavata.
Pensa che la Chiesa debba imparare ad accogliere alcuni dei cambiamenti connessi al fenomeno della globalizzazione culturale, o piuttosto rafforzare il proprio spirito conservatore per mantenere la propria autorevolezza? Nel vangelo si dice che la vera saggezza è “il comportamento di chi sa riconoscere ciò che è buono e prezioso tanto nelle cose nuove quanto in quelle antiche”. Nella globalizzazione, che è governata soprattutto da interessi economici e da una ingiusta e crescente separazione tra chi ha sempre di più e chi ha sempre di meno, ci sono tuttavia delle cose nuove e buone che vanno accolte. Ritengo però che sia stupido credere che questo assunto valga sempre. Il mondo è pieno di nuove armi, di nuovi vizi e di nuove ingiustizie: cose nuove appunto, ma tutt’altro che positive.
È d'accordo con la proposta di tornare alla castità prematrimoniale? Considerando che negli ultimi anni si è riscontrato un considerevole aumento della denatalità. Prima che un valore cristiano, la castità, cioè un rapporto graduale, maturo e responsabile con la propria sessualità e con il corpo degli altri, è un valore anzitutto umano. Lo mostra la natura: anche la psicologia laica riconosce che un’introduzione sfrenata, solo istintiva e non educata di un giovane al sesso, spesso porta a traumi e squilibri piscologici profondi. “Con il sesso non si scherza”, ha sempre insegnato con sapienza la Chiesa: non per avere potere sulle persone, ma per aiutare la loro crescita e gioia più piena. Chi vive così impara ad amare la vita e desidera donarla. Se invece, sei spaventato e depresso non vorresti che altri nascano in un mondo che non ti soddisfa. Così pensi che non potrai dare la vita ad un figlio finché, soprattutto con tanti soldi, non potrai garantirgli determinate cose. I popoli poveri ad esempio, che sono felici di vivere pur avendo pochi mezzi, fanno figli. E non perché sono ignoranti, ma perché non sono così egoisti come molti di noi.
In virtù della guerra russo-ucraina in atto, il messaggio di fede, amore e fratellanza religiosa ha ancora un peso nel mondo di oggi? O rischia di perdersi nel mare magnum dell’informazione fuori controllo? Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire, ma questo non giustifica chi ha una buona notizia dal non provare a comunicarla. La guerra e la violenza umana non sono una novità nella storia: chi crede nel Dio della pace e della giustizia non deve scoraggiarsi nel portare con sé il messaggio della fede. Ciò che insegna il vangelo è scritto da Dio per il cuore dell’uomo. C’è tanto male molto pubblicizzato, ma anche tanto bene di cui nessun parla che però porterà frutto.
La comunità italiana, quindi anche quella marchigiana e maceratese, è molto più influenzata dalla politica e meno dalla religione cristiana. E' d'accordo con questa analisi? Le persone mi sembrano sempre le stesse: molto attratte dal potere, dall’interesse e dal successo. Queste cose alcuni le chiamano politica, ma per un cristiano è un’altra cosa: l’amore per la polis, cioè per la città e i suoi abitanti. E’ l’impegno nel costruire un futuro migliore per tutti, a partire dal lavoro e dalla giustizia. Fede e politica sono in concorrenza solo se diventano cattiva fede e cattiva politica.
Intolleranza verso lo straniero, verso i membri della comunità LGBTQIA+, verso chi "non è normale". Qual è la sua posizione in merito? La sua domanda può suscitare confusione fra realtà diverse, e questo fa aumentare l’intolleranza, che è una malattia di uno spirito confuso. E’ bene chiarire che chi ha delle necessità e dei problemi, gode di diritti sociali per un principio di solidarietà. I diritti civili, invece, sono quelli inestricabilmente legati ai doveri civili, sui quali si fonda la tutela del più debole dalla sopraffazione del più forte. Sopprimere una vita umana fragile perché crea fastidi, ad esempio, non può mai essere un diritto civile. Per questo chi ne parla riferendosi all’aborto o all’eutanasia esprime, a mio parere, un concetto falso, e quindi crea confusione: la famiglia che genera naturalmente figli e li cresce in un contesto psicologico vario ed arricchente, come quello offerto dalla differenza sessuale e psicologica di padre e madre, dona molto e per questo gode di vari diritti ed aiuti sociali. Altre unioni potranno rivendicare lo stesso, ma è necessario valutare con seria equità. Affermare che una pera non è una mela non significa fare discriminazione, ma dire solo la verità.
Vale ancora il classico concetto di famiglia basato sul patriarcato, o bisogna imparare ad accettare che un nucleo possa essere composto da genitori dello stesso sesso e, comunque, crescere con amore dei figli? La famiglia nella storia ed anche nella geografia ha subito tante variazioni in alcuni suoi aspetti: ci sono state, e ci sono tuttora, famiglie patriarcali, matriarcali, nucleari o allargate, ma esistono alcuni elementi la caratterizzano sempre. La principale è l’unione stabile di un uomo ed una donna: tutta la nostra legislazione si è sviluppata dando questo assunto come base indubitabile. Se si cambia questo, non mi sembra corretto né saggio attribuire ad un’altra realtà tutto il sistema giuridico creato su questa base. Farlo sarebbe un grave errore di metodo, che non contribuisce al bene ed al giusto diritto.
(foto da "il Cittadino di Recanati")
Evento unico nel suo genere, a Macerata, questa settimana, fino al 1 luglio dal titolo "Sport e giovani, inclusione ed occupazione". A organizzarlo è l’Asd Cluentina Calcio e La Giovane Italia che, in quattro giornate di appuntamenti, intendono dare lustro al territorio ed al calendario di “Macerata Città Europea dello Sport 2022”.
I giovani e lo sport sono quindi al centro dell’attenzione di questa iniziativa composta da momenti differenti, dalle serate con ospiti al forum, chiaramente passando per il calcio giocato.
Domani 28 giugno, appuntamento alle 21 in piazza della Libertà con Eccellenze marchigiane a confronto. Sul palco le calciatrici futsal Sofia Luciani ed Erika Ferrara, i calciatori Federico Melchiorri e Francesco Somma, gli allenatori di calcio Fabrizio Castori e Augusto Gentilini, l’A.D. Lube Albino Massaccesi, il direttore sportivo della CBF Balducci HR Macerata di volley femminile Maurizio Storani e l’allenatore Luca Paniconi. E forse una grande sorpresa in diretta.
A moderare la serata Paolo Ghisoni, giornalista di Sky Sport e Ceo di LGI Sport. Tutta la manifestazione, inoltre, sarà seguita dalle telecamere di Sky Sport e in onda ne La Giovane Italia e sui canali media LGI Sport.
Il 29 giugno alle ore 21, in Galleria Scipione, invece, focus sullo sport femminile e il professionismo, tra opportunità e problematiche. Ospiti Elisabetta Bavagnoli dell’AS Roma, Maria Ilaria Paqui di FC Internazionale Milano, Arianna Pomposelli della Futsal Audace Verona e l’ex calciatore Massimo Tarantino. In collegamento video Maurizio Ganz, attuale allenatore dell’Ac Milan Femminile; conduce Paolo Ghisoni.
Non manca il calcio giocato con il primo torneo nazionale “La Giovane Italia in campo - Città di Macerata”, triangolare di calcio Under 14 dove la fresca vincitrice del Trofeo Marche si confronterà con società professionistiche senza l’ausilio in panchina degli allenatori, ma con l’autogestione tecnica dei giovani atleti per sperimentare un diverso approccio al calcio. Appuntamento il 30 giugno dalle ore 17.30 allo stadio Helvia Recina di Macerata.
A concludere la manifestazione, venerdì 1 luglio alle 17, al Teatro della Filarmonica, il forum per addetti ai lavori con i responsabili dei settori giovanili delle società professionistiche italiane e alle 21, in piazza della Libertà, la premiazione dei vincitori di tutti i campionati Italiani Under con l’incontro dal titolo Puntare sui nostri vivai. L’Italia virtuosa esiste.
Ospiti Maurizio Viscidi (coordinatore nazionali giovanili maschili FIGC), Paolo Nicolato (Ct Italia under 21 maschile), Luca Bergamini (presidente Divisione Calcio a cinque), Luca Sbrascini (coordinatore Nazionale settore tecnico under 16 FIT) e Alberto Branchesi (coordinatore delle rappresentative Nazionali LND).
Dramma a Macerata, dove è stato trovato il cadavere di un uomo, di 54 anni, nella zona del Sasso d'Italia, area verde del capoluogo. Secondo una prima ricostruzione, l'uomo - Gianluca Del Papa - si trovava all'ombra di un albero, sdraiato sopra ad un telo. A fare il macabro ritrovamento, intorno alle 12, alcuni passanti che hanno subito lanciato l'allarme e avvertito i titolari del bar che si trovava nei pressi del luogo del rinvenimento. Quando sul posto è giunta l'ambulanza, i soccorritori non hanno potuto far altro che constatarne il decesso.
Gli operatori del 118 hanno, così, richiesto l'intervento degli agenti della Polizia di Stato, che stanno indagando per ricostruire quanto accaduto. Ancora sconosciute le cause del decesso: al momento viene esclusa la morte violenta, non essendo stati trovati sul corpo della vittima segni particolari o ferite. L'ipotesi più accreditata è che il 54enne possa aver accusato un malore, poi risultato fatale.
La morte sarebbe avvenuta diverse ore prima del ritrovamento. Presenti, per i rilievi del caso, anche gli agenti della Scientifica e il medico legale. Gianluca Del Papa, insegnante di scuola media all'Istituto Comprensivo Via Piave a Morrovalle, era originario di Porto San Giorgio, ma viveva a Macerata. L'uomo lascia due figli.
"Tutto il personale scolastico dell'Istituto Comprensivo Via Piave di Morrovalle ,si stringe intorno ai familiari per la prematura scomparsa del professore Gianluca del Papa, si legge in una nota della scuola. Tutte le manifestazioni ludiche, feste e saggi finali del Comprensivo saranno sospese in osservanza del periodo di lutto". Effettuati gli accertamenti di rito, il medico legale ha dato il nullaosta ai familiari per la sepoltura.
Un grande successo per il Macerata Opera Festival e l'Orchestra Filarmonica Marchigiana invitati in Vaticano in occasione del X Incontro Mondiale delle Famiglie. Le due istituzioni marchigiane hanno partecipato all’evento di apertura del "Festival delle Famiglie", che è stato trasmesso mercoledì 22 giugno in diretta su Rai1 (adesso disponibile su RaiPlay, ha avuto oltre due milioni di telespettatori e il 18,90% di share) e in mondovisione e che si è svolto alla presenza di Papa Francesco.
La Form è stata impegnata in diversi momenti musicali e ha accompagnato 'Il Volo', trio formato da Piero Barone, Gianluca Ginoble e Ignazio Boschetto. Il giorno seguente, invece, il Mof e la Form si sono spostati al Palazzo Lateranense per eseguire il concerto, trasmesso in streaming e sulle televisioni di tutto il mondo accreditate presso la Santa Sede, dal titolo "La gioia della musica", presentato da Eleonora Daniele, conduttrice Rai, e da Andreas Thonhauser, dell’emittente americana Ewtn.
In questa occasione, il programma (primo violino concertatore, Alessandro Cervo) era composto dal “Divertimento per archi n. 1 in Re maggiore” K136 di Mozart (con il soprano Francesca Benitez), dalla Sinfonia n. 5 in Si bemolle maggiore D485 di Schubert e dal mottetto per soprano e orchestra “Exsultate, jubilate” K165 di Mozart.
Questo mottetto fu composto per il castrato Venanzio Rauzzini, «primo uomo» nel Lucio Silla e cantante fra i più apprezzati dell’epoca. La prima esecuzione avvenne nella chiesa dei Teatini, a Milano, nel 1773. Rauzzini, nato a Camerino nel 1746, era dotato di una bellissima voce e di una tecnica perfetta e cantava da soprano. Fu molto attivo a Londra, dove si trasferì nel 1774.
L’esecuzione di questo mottetto ha permesso di ricordare e soprattutto valorizzare un celebre cantante marchigiano - Rauzzini - che, nella seconda metà del Settecento, si fece conoscere in Europa per le proprie qualità di cantante e compositore; nel 1765 fu anche nominato socio dell'Accademia di Santa Cecilia.
(Foto di Gennari - Diocesi di Roma)
Rieti ha ospitato i Campionati Italiani Assoluti che hanno visto sei avisini scendere in campo, quattro con la maglia bianco-rossa dell’AVIS Macerata e altri due Giovanni Faloci e Elisabetta Vandi con le rispettive divise militari.
La prima giornata ha visto in Eleonora Vandi, con grande sicurezza, arrivare seconda in batteria dei m. 800, ottenendo il pass per la finale in 2’06”48. Domenica, la forte mezzofondista, allenata da Simonetta Callegari, con una gara coraggiosa, sempre a battagliare nelle posizioni di testa, ha guadagnato un bel bronzo in 2’03”85, in una gara dove le prime tre erano raccolte in poco più di mezzo secondo, dimostrando di essere rientrata nell’elite della specialità.
Straordinaria impresa quella di Ndiaga Dieng negli 800 all’esordio agli Assoluti, qualificato proveniente dai Challenge di Firenze che sabato in batteria è stato grande protagonista prima nel fare la gara in testa tenendo alto il ritmo nel primo giro e aggiudicandosi poi il terzo posto, ultimo disponibile per la finale, con difficili sorpassi negli ultimi metri di gara in prima corsia, dall’interno. Ottimo Il crono di 1’49”47. Domenica nella finale, il forte mezzofondista di Montecassiano, allievo di Maurizio Iesari, con una tattica di gara più prudente nella prima parte, ha saputo rimontare nella fase finale della prova portandosi al sesto posto ad appena tre centesimi dal quinto, ottenendo un magnifico 1’49”04, secondo miglio tempo in carriera.
Brava anche Elisabetta Vandi in batteria dei 400 che ha cancellato in un colpo solo due anni difficili, bloccata dagli infortuni, ottenendo il suo terzo miglior tempo in carriera 53”32, agguantando la finale. Nel secondo turno è stata sempre in gara cedendo solo negli ultimi metri, Anche lei allegata da Simonetta Callegari ha saputo esprimersi ancora con un valido 53”41, ottava, dimostrando però di aver superato un periodo particolarmente difficile.
Purtroppo solo bronzo per Giovanni Faloci nel lancio del disco m. 58,78 in una giornata non positiva e buon sesto posto del ventenne di Gregorio Giorgis nel lancio del martello, con m. 63,71, entrambi allenato da Lorenzo Campanelli.
In difficoltà invece Ilaria Sabbatini nei 5000 corsi in 17’29”76, che sta attraversando un periodo negativo, lontano dal 16’55”27 di Firenze e dal suo personale di16’30”29, ma l’atleta ha temperamento e saprà rialzarsi. Ma la settimana scorsa è stata Milano ad ospitare il Campionati under 18 nella storica Arena napoleonica. Podio allargato nel salto in alto per Ambra Compagnucci con un ottimo quarto posto a m. 1,66. Per la forte atleta di Tolentino allenata da Alessandro Fineschi, si è trattato di una conferma al vertice della specialità dopo il bronzo degli italiani indoor di Ancona dove è salita a m. 1,70.
Nel salto con l’asta sesto posto per la cingolana Rachele Tittarelli che ha uguagliato il suo personale con m. 3,40 in una difficile e affollatissima gara con ben 38 iscritte, divise in due serie successive, dove la brava avisina, seguita da Franco Lorenzetti, che ha saltato nella serie delle migliori è riuscita dopo ben tre ore di gara a confermarsi fra le finaliste superando il quinto posto indoor, ma migliorando la misura. Bravo è stato anche Riccardo Ricci nell’alto maschile dove l’allievo di Massimo Mozzoni, cingolano anche lui, ha ritoccato il suo personale portandolo a m. 1,92.
Al "Carotti" di Jesi, il Chiesanuova segue le orme di Maceratese e Osimana conquistando la promozione in Eccellenza per 1-0 contro i Portuali di Ancona. Pasqui autore del gol che vale un’intera stagione. Le seconde classificate dei due gironi si affrontano al termine dei rispettivi playoff, giocandosi l’Eccellenza mai raggiunta prima d’ora.
Dopo una prima frazione conservativa e poco brillante, i ritmi si alzano nel secondo tempo. I Portuali cercano l’aggressione, allungandosi sempre più. Il Chiesanuova fa buona guardia fin quando nel finale l’attaccante classe ’99 mette la firma in calce ad stagione coronata da una promozione più che meritata.
Primo tempo equilibrato con le due squadre attente a non sprecare troppe energie dato il forte caldo odierno. Poche azioni in avvio di gara con il Chiesanuova che fa più fatica degli avversari a proporre in avanti: il primo tiro in porta per i biancorossi arriva al 31’ con Bonifazi, sicuro Tavoni la blocca.
A 5’ dal termine i ragazzi di Migliorelli iniziano ad ingranare e minacciano la porta di casa. La coppia Bonifazi – Mongiello coglie di sorpresa la difesa degli anconetani senza però riuscire a trasformare. Ultima azione lato Portuali firmata Mascambruni che tenta il tiro dalla distanza, terminato fuori.
Nella ripresa sono i Portuali ad aggredire per primi: Marzioni al 6’ costringe Pedol fuori dai pali: primo brivido per il Chiesanuova in tutta la partita. La gara procede a ritmi sostenuti fino al 20’, quando il gioco si interrompe a causa dello stiramento che costringe capitan Mongiello in panchina.
Al 36’ il dubbio tocco di mano in area dei Portuali non viene segnalato dal direttore di gara e la panchina biancorossa si infiamma e Santoni viene espulso. Parapiglia anche sugli spalti che obbliga all’intervento delle forze dell’ordine.
Pasqui si divora il gol del vantaggio al 41’: servito benissimo in area da Campana, il tiro si impenna sopra la traversa. Si fa perdonare subito dopo: Portuali troppo lunghi in avanti si lasciano sorprendere nuovamente e Pasqui (43’) stavolta non sbaglia.
"Un'impresa straordinaria per la compagine biancorossa del presidente Luciano Bonvecchi e di mister Migliorelli", così l'amministrazione comunale di Treia ha commentato la storica promozione del Chiesanuova in Eccellenza. Anche il sindaco Franco Capponi, l'assessore allo sport David Buschittari e i consiglieri Donato Massei e Sabrina Virgili, insieme agli oltre 300 tifosi biancorossi, hanno voluto omaggiare la squadra al "Carotti" di Jesi.
Prosegue il calo di ricoveri per Covid-19 nelle Marche nonostante l'incidenza di casi ogni 100mila abitanti abbia ampiamente superato quota 500 nell'ultima giornata (da 496,94 a 533,78): attualmente, fa sapere la Regione, i degenti sono 73 (-6 rispetto a ieri), di cui tre in Terapia intensiva (invariato), quattro in Semintensiva (-1) e 66 in reparti non intensivi (-5). Sono 21 le persone in osservazione nei pronto soccorso e 19 quelle in strutture territoriali per post-critici.
Rilevati nelle ultime 24 ore 1.283 casi (in tutto sono stati eseguiti 3.305 tamponi), mentre non si è registrato alcun decesso: il totale regionale di vittime resta fermo a 3.932. Inoltre, per quanto riguarda le percentuali di occupazione di pazienti Covid, resta invariata nelle terapie intensive (3 su 230 posti letto; 1,7%) e risulta in diminuzione quella in Area medica (70 su 983 posti letto; 7,1%). Registrati quasi 11mila isolamenti domiciliari (10.834).
(fonte ANSA)
Si è conclusa ieri sera la finale di Musicultura, il festival che premia e mette in luce artisti emergenti della scena musicale italiana. A esibirsi sul palco dello Sferisterio i 4 finalisti assoluti della manifestazione, presentati a giro dai conduttori Enrico Ruggeri e Veronica Maya.
I primi a rompere il ghiaccio sono stati i Malvax, il gruppo proveniente da Modena che ha subito conquistato il pubblico con il ritmo incalzante della loro "Esci col cane". A seguire, è stata la volta di Emit con la canzone "Vino", una piccola ballata romantica in pieno stile busker molto apprezzata dalla platea Sferisterio; terzo artista in gara, Themorbelli con il rap trascinante del suo "Giardino dei finzi contini".
A chiudere il cerchio - prima di lasciare spazio alle cover e ai duetti con il padrone di casa, Enrico Ruggeri - sono stati gli Yosh Whale con "Inutile": al gruppo proveniente da Salerno è andato, sul finire della kermesse, il premio della giuria universitaria di Unimc e Unicam nonché il titolo di vincitore assoluto di Musicultura 2022 (insieme all'assegno da 20 mila euro della Banca di Macerata). Nota di merito a Isotta che con la sua "Palla avvelenata" si aggiudica il Premio Critica Piero Cesanelli.
Tra gli ospiti intervenuti nell'arco della serata, Gianluca Grignani che si è esibito sul palco con tre dei suoi brani più noti - tra cui "La mia storia tra le dita" e "La fabbrica di plastica" - e Manuel Agnelli che ha proposto la sua "Profondità degli abissi" (soundtrack del film 'Diabolik') e il successo degli Afterhours "Non è per sempre", accompagnandosi alla voce con il solo e semplice suono dalla sua chitarra. Ad incantare la platea dello Sferisterio anche la voce di Ilaria Pilar Patassini - sua l'apertura di serata con l'emozionante aria di Handel "Lascia ch'io pianga" - e quella della italo islandese Emiliana Torrini, accompagnata dalla sua The Colorist Orchestra.
Il programma del Macerata Opera Festival 2022 ruota tutto intorno al tema del cinema – dagli allestimenti alle proiezioni sul muro ad alcune tematiche musicali – e in attesa del debutto della prima opera allo Sferisterio, Tosca il 22 luglio, la Società Civile dello Sferisterio-Eredi dei Cento Consorti presenta una nuova attività, una rassegna cinematografica dedicata proprio all’eroina di Sardou e poi di Puccini che ha ispirato non pochi lavori per la Settima Arte.
Il Cinema Italia di Macerata ospiterà quindi tre proiezioni di film di diversa epoca, impostazione e stile: mercoledì 29 giugno è in programma Tosca con la regia di Carlo Koch, mercoledì 6 luglio La Tosca con la regia di Luigi Magni e mercoledì 13 luglio Avanti a lui tremava tutta Roma firmato da Carmine Gallone. L’inizio è fissato per le ore 21 con ingresso libero.
«Sin dalla donazione del monumento alla città, avvenuta nel 1985, la Società Civile dello Sferisterio (Eredi dei Cento Consorti) – spiega Luigi Ricci che cura la rassegna “L’opera al cinema” – ha svolto un ruolo di animazione della vita culturale e sostegno di tutte le iniziative legate al glorioso monumento. Lo Sferisterio ha accolto anche proiezioni cinematografiche fra cui molti tioli legati all’opera, dal 1908 agli ultimi decenni del secolo scorso, una storia che è stata oggetto di molti miei studi. Da qui è nato il progetto di proporre al pubblico di oggi alcune versioni filmiche dal dramma di Victorien Sardou, in vista della messa in scena allo Sferisterio dell’opera pucciniana, al Cinema Italia, la più antica sala cinematografica cittadina».
Tre film, tre stili e tre capitoli di storia della ricezione dell’opera di Puccini in tre fasi della storia italiana in cinema ha dapprima guardato al teatro d’opera come spunto per soggetti di sicura persuasività emotiva per poi distaccarsene in caricatura. A mezzo secolo dal più recente film in programma, i classici dell’opera resistono saldamente nel repertorio dei teatri, dove lo spettacolo dal vivo dona loro la linfa vitale, mentre il cinema, nel riflettere sempre più spesso su di sé e sul proprio passato alla ricerca di nuove prospettive, può tornare alla musica e al teatro in cerca di nuovi spunti e soluzioni interpretative.
Il film Tosca con la regia di Carlo Koch (1941) ha per protagonista una diva dell’epoca, Imperio Argentina e la voce, nei passi pucciniani, di Mafalda Favero. Al suo fianco come Cavaradossi un’altra celebrità come Rossano Brazzi, cui presta la voce Ferruccio Tagliavini. Le riprese del film furono abbastanza “avventurose” per il cambio di regista – era previsto Jean Renoir – e anche della prima protagonista, Viviane Romance, entrambi francesi e poco graditi in Italia in quegli anni.
La Tosca con la regia di Luigi Magni è invece un film a colori del 1973 che rilegge in chiave ironica- grottesca e con le musiche originali di Armando Trovajoli, il dramma di Sardou. Davanti alla cinepresa, fuoriclasse del cinema italiano di quegli anni come Monica Vitti, Gigi Proietti, Vittorio Gassman e ancora Umberto Orsini, Aldo Fabrizi.
Avanti a lui tremava tutta Roma firmato da Carmine Gallone (1946) ha invece per protagonista Anna Magnani (con la voce del soprano Elisabetta Sbarbato) e poi Gino Sininberghi e Tito Gobbi. Ambientato nel 1944, prima dell’arrivo delle truppe alleate, quindi negli anni immediatamente precedenti alle riprese, intreccia la messinscena teatrale dell’opera pucciniana con la storia personale del tenore che interpreta Cavaradossi, in vero stato di arresto, salvato da Tosca durante la fucilazione.
L’Università di Macerata si prepara ad eleggere il nuovo rettore per il sessennio 2022-2088 che succederà a Francesco Adornato. Due i candidati: John Francis McCourt, professore di letteratura inglese e direttore del Dipartimento di Studi Umanistici, e Francesca Spigarelli, ordinaria di economia applicata e attuale delegata del rettore alla Terza missione.
Le votazioni si terranno mercoledì 29 giugno dalle 9:30 alle 12:30 al Polo Pantaleoni in via Pescheria Vecchia. Saranno allestiti due seggi: in aula blu per i professori di ruolo, i ricercatori, i componenti del Consiglio degli studenti; in aula verde per il personale tecnico amministrativo e i collaboratori esperti linguistici. Qualora la prima votazione non avesse esito positivo, si procederà con una seconda nel pomeriggio dalle 15 alle 18. Per l’elezione, nelle prime due votazioni è richiesta la maggioranza assoluta degli aventi diritto. In caso contrario, il giorno successivo si andrà al ballottaggio tra gli unici due candidati.
Hanno diritto al voto 203 professori di ruolo, 83 ricercatori, i 19 rappresentanti degli studenti nel Consiglio degli studenti, 285 tra componenti del personale tecnico-amministrativo bibliotecario e collaboratori esperti linguistici. Il voto di questa ultima categoria è conteggiato nella misura del 33%, quindi 94 voti in totale. Ciascun elettore può votare per un solo candidato.
Il rettore è eletto fra i professori ordinari in servizio nelle università italiane, dura in carica sei anni e non può essere rieletto consecutivamente per un secondo mandato. Il candidato che ottiene la maggioranza è proclamato eletto dal decano Luigi Lacchè, viene nominato dal Ministro dell’università e della ricerca ed entra in carica all'inizio del successivo anno accademico, il 1 novembre 2022 in questo caso.
John Francis McCourt, attuale direttore del Dipartimento di Studi Umanistici, è anche presidente dell’International James Joyce Foundation e componente del board dell’International Yeats Summer School. Prima di arrivare a Macerata, ha insegnato all’Università Roma Tre, dove è stato direttore del Centro di ricerca interdipartimentale per gli studi irlandesi e scozzesi, e all’Università di Trieste, dove ha co-fondato nel 1997 la Trieste Joyce School, di cui oggi è presidente. Ha scritto numerosi libri in inglese e in italiano su James Joyce e sulla letteratura irlandese e inglese (qui la nostra video-intervista) .
Francesca Spigarelli dirige il China Center di Unimc, è attualmente delegata del rettore all’autoimprenditorialità e al trasferimento tecnologico, alla politica europea della ricerca e, dal 2021, alla ricerca. Tra gli incarichi attuali si segnalano quelli come referente italiano, su nomina del Ministero dell’Università e della ricerca, presso gruppi di lavoro della Commissione europea nell’ambito della ricerca sui temi delle risorse umane, della mobilità e della partecipazione. Nell'ambito del 7° Programma quadro e di Horizon Europe ha coordinato quattro progetti. I programmi di entrambi i candidati sono disponibili sul sito www.unimc.it/elezionirettore (qui la nostra video-intervista).
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avvocato Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”. Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica riguardante i rapporti tra i coniugi oltre all’istituto della donazione. Ecco la risposta dell’avvocato Oberdan Pantana, alla domanda posta da una lettrice di Porto Recanati che chiede: “È possibile revocare una donazione della moglie al marito che la tradisce?
A tal proposito risulta utile portare la recente vicenda risolta poi in Cassazione la quale è stata chiamata a pronunciarsi sulla revoca di più donazioni indirette mobiliari ed immobiliari effettuate dalla moglie nei confronti del marito che nel frattempo la tradiva con la propria cognata (la moglie del fratello di lei) mettendo in crisi non solo la coppia ma le intere famiglie coinvolte ed infine anche l’azienda di famiglia della donna tradita nella quale però lavorava tutti i protagonisti della vicenda adulterina.
Nei primi due gradi di giudizio veniva confermata la revoca di tali donazioni fatte in quanto dall’istruttoria erano emersi comportamenti posti in essere dal donatario direttamente nei confronti della donante, che confermavano l’evidenza di un sentimento di disistima ed irrispettosità del marito nei confronti della moglie. Tenuto conto del principio oramai consolidato giurisprudenziale secondo il quale, « l'ingiuria grave richiesta dall'art. 801 c.c. quale presupposto necessario per la revocabilità di una donazione per ingratitudine, pur mutuando dal diritto penale la sua natura di offesa all'onore ed al decoro della persona, si caratterizza per la manifestazione esteriorizzata, ossia resa palese ai terzi, mediante il comportamento del donatario, di un durevole sentimento di disistima delle qualità morali e di irrispettosità della dignità del donante, contrastanti con il senso di riconoscenza che, secondo la coscienza comune, dovrebbero invece improntarne l'atteggiamento, a prescindere, peraltro, dalla legittimità del comportamento del donatario» (Cass. civ., n. 20722/2018).
Di fatti tali comportamenti erano qualificabili, ai fini previsti dall'art. 801 c.c., come una grave ingiuria, trattandosi, in effetti, di "una pluralità di comportamenti strettamente connessi e rivolti verso la persona della domante e tale non poter essere tollerati secondo un sentire ed una valutazione di normalità". In effetti, l'ingiuria grave richiesta dall'art. 801 c.c. quale presupposto necessario per la revocabilità di una donazione per ingratitudine, si caratterizza per la manifestazione esteriorizzata, ossia resa palese ai terzi, mediante il comportamento del donatario, a prescindere, peraltro, dalla legittimità del comportamento del donatario (Cass. n. 22013 del 2016).
Pertanto, in risposta alla domanda della nostra lettrice si può affermare che: “La donazione va incontro alla revocabilità in presenza di una ingiuria grave del marito donatario consistente in un durevole sentimento di disistima delle qualità morali e nell’irrispettosità della dignità della moglie donante se il marito tradisce la consorte addirittura con la cognata con relativa messa in crisi non solo della coppia ma anche delle famiglie coinvolte oltre all'azienda di famiglia” (Cass. Civ., Sez. III, Ordinanza del 20.06.2022, n. 19816). Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Perde il controllo dell'auto e finisce fuori strada: conducente soccorso dal 118. L'incidente è avvenuto, poco dopo le 18:45, lungo la strada provinciale potentina, in contrada Pace, a Macerata.
Per cause in corso di accertamento da parte degli agenti della polizia locale, la persona al volante di una Nissan Micra di colore scuro ha perso all'improvviso il controllo del mezzo, all'altezza di una semicurva, terminando la propria corsa contro la siepe di un'abitazione privata.
Una volta scattato l'allarme sono accorsi sul posto i mezzi di soccorso del 118 e dei vigili del fuoco. I sanitari, dopo averne valutato i traumi riportati, hanno trasferito il conducente all'ospedale di Macerata per accertamenti con un codice di media gravità.