"Tutta la questione del Convitto rivela una problematica legata a un cattivo approccio dell’amministrazione comunale di centro-sinistra riguardo le scuole. Non c’è stata e non c’è programmazione, non c’è stata lungimiranza, si è navigato a vista e si è andati dietro solo all’emergenza". Questo quanto dichiara Francesca D’Alessandro, esponente di Fratelli d’Italia Macerata in merito alla situazione delle aule del Convitto, per la quale è stata recentemente trovata una soluzione (leggi qui).
"Ricordo che il Convitto aveva già ricevuto 5 milioni di euro a seguito del terremoto del 1997 - ricorda la D'Alessandro -. Ma solo la metà dell’edificio fu ristrutturata, a causa del fallimento delle ditte che vi avevano lavorato e successivamente il Comune non ci ha messo mano, nonostante le innumerevoli sollecitazioni. Proprio quella metà non ristrutturata ha subito ingenti danni col terremoto del 2016, cosicché lo stabile è divenuto interamente inagibile. A oggi sono stati previsti altri 7 milioni di soldi pubblici per ripristinare quell’edificio, unico Istituto scolastico rimasto nel quartiere del centro storico, così quando termineranno i lavori (ci auguriamo il prima possibile) quella scuola sarà costata all’incirca 12 milioni di euro".
"Il Convitto è l’esempio più evidente di come non si sia lavorato con un cronoprogramma serio e lungimirante - aggiunge l'esponente di Fratelli d'Italia -. Ad oggi, per esempio, nulla sanno i maceratesi su come si procederà a settembre, in quale modo saranno gestite le mense, quali saranno le ipotesi logistiche per il rientro. La cittadinanza è messa al corrente sempre a cose fatte, senza che vi sia ascolto, partecipazione e condivisione con le famiglie. È un metodo di lavoro che non funziona e lo si è visto: la nostra ferma intenzione è di cambiarlo".
L’emergenza sanitaria dovuta al Covid 19 colpisce anche l’organizzazione della 36^ edizione della Raci. Infatti, la Rassegna Agricola del Centro Italia che ogni anno vede una grande partecipazione sia di operatori del settore agricolo che di pubblico, per una serie di criticità non si svolgerà nella consueta cornice del Centro Fiere di Villa Potenza.
A pesare sono i decreti emanati dal Governo in materia di contenimento che, nonostante la notevole riduzione dei contagi nel nostro Paese, stabiliscono ancora uno stato di emergenza con norme che regolano la vita sociale e la limitazione degli assembramenti nonché l’uso di mascherine negli ambienti chiusi.
A tutto questo c’è da aggiungere l’aumento dei costi per la sicurezza e l’impossibilità di organizzare l’area didattica, fiore all’occhiello della rassegna, non potendo assicurare la presenza delle scuole e delle fattorie didattiche così come gli spettacoli equestri che rappresentano una delle maggiori attrazioni della RACI che andrebbero necessariamente ridimensionati per evitare assembramenti.
La 36^ edizione della mostra nazionale della razza marchigiana, essenza della Rassegna, inoltre, porta con sé numerose criticità legate anche alla presenza degli animali e alla realizzazione del ring necessario alla valutazione dei capi portati in rassegna dagli allevatori e alle premiazioni che di consueto si svolgono in uno spazio piuttosto delimitato in cui appare difficile assicurare uno spazio consono al mantenimento della distanza interpersonale.
Le problematiche emerse, oltre a determinare una forte incertezza in termini di positiva riuscita della rassegna, si traducono anche in un forte aumento degli oneri economici sia in termini di maggiori spese che di minori entrate.
Per questi motivi è allo studio da parte dell’Amministrazione comunale una possibile formula alternativa per consentire comunque lo svolgimento della Raci anche se non nelle forme consuete.
"Uno degli aspetti peggiori di qualsiasi campagna elettorale sono le proposte spot. Ne ho scritto a proposito del bike sharing immaginario di Ricotta, mi trovo a ripeterlo per gli incentivi economici all’uso della bici lanciati da Cherubini". Così il candidato sindaco di Macerata per la lista civica "Strada Comune", Alberto Cicarè, etichetta le proposte presentate da due dei suoi avversari alle urne in merito alla mobilità sostenibile.
"Costruire una casa partendo dal tetto di solito non è un’idea utile - dice Cicarè -: se non si creano le condizioni fisiche per andare in bici gli incentivi saranno inefficaci o peggio un espediente per qualche furbetto. Per condizioni fisiche non intendo spianare le salite di Macerata, come penserà qualche buontempone, ma organizzare il sistema della mobilità in modo che andare in bici sia un modo sicuro per muoversi in città, visto che sicuramente è già economico e salutare".
"Forse i buontemponi non si sono aggiornati: grazie agli incentivi economici e a una nuova sensibilità delle persone, nei negozi non ci sono più bici disponibili, soprattutto quelle a pedalata assistita, alle quali le salite di Macerata fanno un baffo - aggiunge Cicarè -. Dobbiamo consentire alle persone che hanno acquistato una bici di usarla in sicurezza".
Per un riordino complessivo del sistema della mobilità, queste sono le proposte messe in campo da "Strada Comune":
Trasporto pubblico urbano: revisione delle linee per renderle più veloci e frequenti, evitando lo spreco di centinaia di chilometri, introdurre forme di agevolazione e gratuità, lavorare sul marketing per verificare le richieste dell’utenza e promuovere i benefici ambientali ed economici connessi all'uso del bus.
Riordino del sistema stradale: rotatoria di fronte al Monumento ai Caduti, bretella a Sforzacosta e maggiore utilizzo della strada di scorrimento (che consente di raggiungere in velocità qualsiasi parte di Macerata, ad eccezione della Pace), permetteranno di liberare dai flussi di traffico più intensi le zone maggiormente frequentate, per renderle sicure e vivibili.
Riorganizzazione del sistema della sosta: revisione delle tariffe dedicando a ogni tipo di utenza un’offerta adeguata di parcheggi. Sosta prolungata per studenti e lavoratori in parcheggi gratuiti collegati al centro con navette; sosta per i residenti e i clienti del centro nei parcheggi in struttura (Garibaldi, Centro storico, Paladini); sosta rapida ad alta rotazione per chi deve sbrigare commissioni veloci.
Moderazione del traffico: creare una gerarchia di strade, con aree di incontro dove l’auto è considerata un ospite (il centro, i due corsi principali, l’interno dei quartieri); aree di passaggio con elevata densità urbana (anello delle mura, via Roma, Via dei Velini e molte altre) dove la velocità è rallentata per consentire a tutti di usare la strada in sicurezza; aree di percorrenza dove convogliare il traffico ad alta velocità (la via Mattei e tutta la strada di scorrimento).
Mobilità intelligente: punti di consegna e ritiro per l’e-commerce, app per facilitare l’uso dei bus e per conoscere la disponibilità di parcheggi, integrazione dei sistemi di trasporto e, in prospettiva, uso delle cinque stazioni di Macerata come metropolitana di superficie.
Il 3 agosto 2004 a Roma moriva a neppure 75 anni d'età il maceratese Giorgio Pagnanelli, primo italiano a lavorare alle Nazioni Unite. Al funerale il primo, grande erede di Giorgio nella sua amatissima citta', Andrea Angeli si adopero' in modo determinante perché ci fosse un picchetto dell'A.M per i doverosi onori militari a Pagnanelli, indomito eroe di Kindu, che, paracadutato nella citta' dell'ex Congo belga il 27 gennaio 1961, era riuscito - rischiando la vita - a riportare in patria quanto era rimasto dei 13 caschi blu in missione di pace, vittime di una furia omicida collettiva.
A lui Macerata ha dedicato nei giorni scorsi il lungo viale nell'area ex Saram. Lo ricordiamo, tra i tanti momenti di protagonista sul palcoscenico mondiale, in una foto dove Pagnanelli è alle spalle di U Thant, Segretario Generale dell'Onu, di cui era assistente, a fianco dell'imperatore di Persia, Resa Pahlevi e di sua moglie Farah Diba.
Lo Scià di Persia era un grande amico di Enrico Mattei, maceratese ad honorem e grande marchigiano. E il petrolio dell'Iran fece 'molto bene' all'Italia, come ha ricordato il 'tolentinate' Paolo Gentiloni a Rohani, presidente dell'Iran, nella sua storica visita a Roma.
(Per le foto si ringrazia la famiglia Pagnanelli-Liverani per la gentile concessione)
Sarà intitolata a don Giuseppe Branchesi la Sala Riunioni di Coldiretti a Macerata. L'annuncio è stato dato nel corso della solenne concelebrazione eucaristica all'Abbazia di Chiaravalle di Fiastra in memoria dell'assistente regionale della Federazione Coltivatori, ucciso dal covid domenica 19 aprile, primo sacerdote maceratese a soccombere alla pandemia.
Con il vescovo monsignor Nazzareno Marconi, hanno officiato l'assistente nazionale Coldiretti, don Paolo, e don Rino, già parroco a Tolentino (San Catervo) e Recanati (Cristo Redentore) -in chiesa la sorella Pina Ramaccioni Scoppa, segretaria della Proloco di Piediripa che ha collaborato a lungo con l'associazione dei Polentari di cui il popolarissimo 'don Peppe' e' fondatore e presidente nazionale. In prima fila con la sorella del sacerdote: Maria Pia Branchesi e la figlia Anna, il presidente della Provincia Antonio Pettinari, il direttore Coldiretti Giordano Nasini e il sindaco di Muccia, Mario Baroni -don Peppe aveva benedetto e consacrato a fine 2019 la chiesetta del villaggio Sae del comune colpito rovinosamente dal sisma di 4 anni fa. Ed ancora: l'ingegner Gianfranco Ruffini, direttore dell'ufficio che sovrintende al patrimonio storico-architettonico della diocesi maceratese, sua moglie, la professoressa Loredana Riccio, e tanti amici e fedeli del Comitato di Santa Maria in Selva, di cui don Branchesi era parroco da tempo immemorabile. Fuori all'Abbazia, le bandiere gialle di Coldiretti di cui il sacerdote morto per virus fu assistente spirituale "instancabile" (ha detto don Paolo) ed attivo protagonista 'sul campo' con numerose iniziative.
Una figura ancora "presente" ha detto un commosso mons. Marconi nel ricordare don Peppe ed una forte testimonianza di affetto e gratitudine e' venuta dal portavoce di Coldiretti, dall'altare.
L'occasione e' stata pure per distribuire il libro 'Grazie, Fratello' (già alla prima ristampa) con 47 testimonianze raccolte dal giornalista Maurizio Verdenelli e stampato a cura di Marco Ilari, un editore che era stato studente di don Branchesi all'ITC Gentili di Macerata. L'incasso verrà devoluto ai bambini del Togo.
Don Branchesi, cui comune e Proloco di Arborea (Oristano) hanno dedicato nei giorni scorsi un intenso e partecipato ricordo, sarà al centro di una giornata di preghiera e memoria nella 'sua' Santa Maria in Selva il prossimo 4 settembre.
"Grazie Fratello" si può acquistare presso la libreria diocesana Padre Matteo Ricci in via don Minzoni 23 a Macerata.
Bernardo Calistri rinnova con la Paoloni Macerata; il giocatore biancorosso, nonostante diverse richieste di mercato pervenutegli, ha deciso con forza di confermare la scelta della scorsa stagione rimanendo un altro anno in Serie B alla corte della Paoloni. Bernardo, schiacciatore classe 1993 di 188 centimetri, immenso ricettore in seconda linea con grande manualità nei colpi di attacco, sarà una delle pedine fondamentali nello scacchiere che avrà a disposizione il nuovo allenatore il quale verrà annunciato nei prossimi giorni."Questo per me sarà il secondo anno consecutivo alla Paoloni Macerata", esordisce Calistri, "ed il quarto totale considerando altre due avventure disputate negli anni passati; appena è arrivata la decisione della società di iscriversi nuovamente al campionato di Serie B non ho avuto dubbi sul mio futuro dato che conosco benissimo l'ambiente, quindi per me sarà davvero un piacere rimanere qui.
Purtroppo l'ultima stagione si è conclusa troppo presto a causa del Covid-19: penso che avremmo avuto ancora qualche soddisfazione da toglierci dopo un'annata veramente stupenda però è andata così; avrei voluto sicuramente rigiocare la sfida di ritorno contro Gioia del Colle, in quanto all'andata avevamo disputato la partita più brutta della stagione, ed il derby contro Collemarino, sfida che nella prima fase ho saltato per infortunio. Non vedo l'ora di tornare in campo dato che siamo fermi da troppo tempo e tutti fremiamo per poter ripartire, divertirci e far divertire. Per me sarà il secondo anno da schiacciatore, dopo essermi tolto i panni del libero, quindi spero di poter aumentare il mio livello di crescita in questo ruolo; dal momento dell'interruzione dell'ultimo campionato ho continuato a tenermi sempre in movimento tornando, quando poi è stato possibile, ad allenarmi anche in sala pesi per farmi trovare pronto, a settembre, alla ripresa delle attività".
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana “Chiedilo all'Avvocato”.
Questa settimana, le numerose mail arrivate, hanno interessato principalmente la tematica sulla violenza di genere in riferimento alla gelosia verso l’ex compagna che scaturisce in violenza. Di seguito l’analisi dell’avv. Oberdan Pantana.
Solo un piccolo uomo usa violenza sulle donne per sentirsi grande. Così come è spregevole la folle gelosia che spinge un “uomo” ad aggredire l’ex compagna per convincerla a riprendere la loro relazione. Dopo tale doverosa premessa, in riferimento alla gelosia quale aggravante rientrante nei motivi abietti, è oramai consolidato l’orientamento giurisprudenziale secondo il quale, “la gelosia può integrare l’aggravante dei motivi abietti o futili, quando sia connotata non solo dall’abnormità dello stimolo possessivo verso la vittima, ma anche nei casi in cui sia espressione di spirito punitivo, innescato da reazioni emotive aberranti a comportamenti della vittima percepiti dall’agente come atti di insubordinazione (Cass. Pen., sentenza del 01.10.2019, n. 49673). Difatti, è il principio di autodeterminazione delle persone, correlato al fondamentale valore della dignità umana, che vale a giustificare la connotazione in termini di maggiore gravità delle condotte violente che trovino il loro movente nel senso di appartenenza nutrito dal reo nei confronti dell’individuo con il quale ha condiviso una relazione sentimentale.
Pertanto, risulta corretta applicazione dell’aggravante prevista per i motivi abietti, nel caso di delitti “commessi dal reo per gelosia e per la rabbia provocata dalla rottura della loro relazione, frutto dello spirito punitivo nutrito nei confronti della donna considerata come una proprietà”(Cass. Pen, Sez. V, sentenza n. 23075/20, depositata il 29.07.2020).
Nel consigliare di denunciare prontamente tali situazioni, rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Giuliano Massei rinnova il suo rapporto con la Paoloni Macerata. Assistant Coach e uomo dei numeri, importantissimo per la squadra, Giuliano si è messo in evidenza aiutando il team a preparare al meglio le sfide giocate contro l’avversario di turno affiancando anche l’ex allenatore Francesco Bernetti durante le sedute di allenamento; una conferma chiave, la sua, fondamentale per la prossima stagione di Serie B. “Questo ormai sarà il quindicesimo anno consecutivo che farò parte del gruppo Paoloni“, esordisce Massei, “nove anni come giocatore ed il prossimo sarà il sesto come Assistente Allenatore; stare da così tanto tempo nello stesso club non può far altro che rendermi orgoglioso e felice e sono quindi onorato di poter prolungare ancora una volta questa collaborazione. Sinceramente non credo riuscirei a trovare un ambiente migliore: per me entrare in palestra è diventato ormai come tornare a casa per stare insieme ad una seconda famiglia. L’anno scorso purtroppo il campionato è finito anzitempo mentre eravamo al quarto posto; sono sicuro che se il torneo fosse giunto alla conclusione ci saremmo potuti togliere qualche altra bella soddisfazione come peraltro avevamo già fatto durante la prima fase. Essendo partiti con l’obiettivo iniziale della salvezza direi che siamo andati oltre ogni più rosea aspettativa avendo stazionato sempre nella parte medio alta della classifica considerando anche il fatto che la nostra rosa era composta da molti giovani e da altrettanti esordienti nel campionato di Serie B. Personalmente spero di essere riuscito ad aiutare la squadra analizzando i numeri, oltre alle tattiche, delle nostre avversarie e per questo devo fare un ringraziamento speciale all’ex coach Francesco Bernetti che mi ha insegnato molto per poter svolgere il mio lavoro al meglio. Per la prossima stagione sicuramente ripartiremo da quanto di buono abbiamo fatto nell’anno precedente: l’obiettivo numero uno rimarrà quello di raggiungere la salvezza il prima possibile ma sono certo che, nel corso dell’anno, potremo dire la nostra togliendoci altre soddisfazioni sperando di riuscire a recitare il ruolo della mina vagante dando fastidio a team più blasonati ed attrezzati al salto di categoria; personalmente il mio obiettivo sarà quello di ampliare maggiormente le conoscenze tecniche e tattiche rendendomi utile il più possibile alla crescita della squadra”.
Tutte le Organizzazioni Sindacali di Polizia, in rappresentanza di quasi la totalità dei lavoratori del settore della provincia di Macerata, unitamente ad alcuni dei loro iscritti, organizzeranno nella mattinata di martedì 4 Agosto a partire dalle ore 9 un sit-in con volantinaggio difronte all’ingresso dell’Ufficio Immigrazione di Macerata, sito in via Caduti sul Lavoro.
Al termine della manifestazione i portavoce delle sigle sindacali saranno ricevuti dal nuovo Prefetto di Macerata, Flavio Ferdani in un incontro dove si andranno ad illustrare le precarie ed insufficienti condizioni degli edifici dell’Ufficio Immigrazione, della Questura e del Distaccamento della Polizia Stradale di Civitanova Marche in cui lavora la Polizia di Stato a Macerata.
E’ Rai 2 il partner televisivo di Musicultura 2020. Il programma, con la conduzione di Enrico Ruggeri, andrà in onda in seconda serata sulla rete diretta da Ludovico Di Meo. Il collocamento in palinsesto cadrà a pochissimi giorni dalla conclusione della manifestazione marchigiana, le cui serate di spettacolo, aperte al pubblico, sono in programma il 28 e il 29 agosto all’Arena Sferisterio di Macerata. Novità importanti giungono anche sul fronte del cast. Confermata la partecipazione a Musicultura 2020 di Massimo Ranieri: l’artista partenopeo salirà sul palco nella serata di apertura del festival, venerdì 28 agosto.
“La capacità di Ranieri di esprimersi ad altissimi livelli in modo così sfaccettato e continuativo è stupefacente”- ha affermato il direttore artistico Ezio Nannipieri -“Sono passati un po’ di anni dalla sua ultima partecipazione a Musicultura, Massimo è un artista che non viene tanto per esserci, ci vuole un’idea, su questo siamo in piena sintonia. Ricordo un suo toccante omaggio, qui al nostro festival, a Charles Aznavour e dei superlativi, inediti duetti con Noa e con Teresa Salgueiro. Anche quest’anno abbiamo pensato a qualcosa di speciale che credo potrà sorprendere e coinvolgere il pubblico”.
Ad oggi, oltre a quella di Massimo Ranieri, sono confermate le presenze di Asaf Avidan, Tosca, Francesco Bianconi, Salvador Sobral, Antonio Rezza, Bruno Tognolini, BandaKadabra, GOB (Gruppo Ocarinistico Budriese), Lucilla Giagnoni. Protagonisti delle due serate di spettacolo saranno inoltre i giovani artisti vincitori del concorso Fabio Curto, Miele, Blindur, I Miei Migliori Complimenti, H.E.R., Senna, Hanami e La Zero.
Le telecamere di Rai 2 completano sul fronte televisivo il ricco quadro di partnership crossmediali, targate Rai. Accanto alla rete televisiva spiccano infatti la consolidata sinergia con Rai Radio1 e la collaborazione con Rai Isoradio, il canale h24 di Pubblica Utilità. La crossmedialità del binomio “Musicultura-Rai” si caratterizzerà anche per la spiccata propensione alla condivisione di azioni sia in ambito web, con le dirette streaming, sia sui social, con contenuti editoriali confezionati ad hoc.
I biglietti per assistere, nel rispetto delle prescrizioni vigenti a contenimento di Covid.19, alle serate di spettacolo di Musicultura 2020 sono in vendita sul circuito Vivaticket.
Torna a splendere la sala della presidenza situata nel palazzo centrale della Provincia di Macerata, in corso della Repubblica. Sono, infatti, terminati i lavori di messa in sicurezza della sede che hanno permesso di rendere nuovamente agibili alcuni uffici, tra cui appunto quello della presidenza, chiusi a causa del sisma del 2016.
Pregevole l’intervento effettuato in questa sala: oltre alle opere strutturali, si è intervenuto con il restauro e la ripresa degli stucchi e dei dipinti delle pareti e del soffitto dove sono ritratti gli stemmi di dodici Comuni del territorio: Macerata, Cingoli, Pausula (l’attuale Corridonia), San Ginesio, San Severino Marche, Tolentino, Civitanova Marche, Treia, Recanati, Potenza Picena, Matelica, Camerino. Ripristinato anche l’arredo rosso di copertura delle pareti e rimesso a nuovo il grande lampadario centrale.
Sul corso della Repubblica, data la chiusura del cantiere, da ieri è stata smontata l’impalcatura che avvolgeva parte della facciata della sede e ora la strada è nuovamente libera.
Lo stabile di corso della Repubblica ha una storia ultracentenaria; infatti questa sede è parte di una costruzione più estesa, realizzata dai Padri Filippini tra il Seicento e il Settecento. Il progetto, che ha dovuto valutare le differenti caratteristiche tra il blocco principale e quello ovale, ammonta a un costo di 260 mila euro.
L’intervento si inserisce all’interno di una più ampia progettazione che la Provincia sta redigendo e che riguarda l’adeguamento sismico dell’intero fabbricato, finanziato con i fondi del terremoto per circa 3 milioni 650 mila euro.
“Posso tornare in una sala bella e prestigiosa - afferma il Presidente Antonio Pettinari -. I lavori sono conclusi con un notevole anticipo rispetto al termine previsto dal contratto. Con questo intervento, in attesa del resto dei lavori di adeguamento sismico, tutto l’edificio è tornato agibile”.
E’ stato un fine luglio di grandi soddisfazioni negli appuntamenti che il calendario ha proposto in varie date, sia nazionali che interregionali, per l'Atletica Avis Macerata.
Prima uscita stagionale della frontwoman Eleonora Vandi che all’8° Trofeo Bracco di Milano ha corso gli 800 con l’ottimo tempo di 2’05”50.
Dopo un brutto periodo, quello invernale, dove è stata costretta a saltare completamente la stagione indoor per un’infiammazione plantare, la forte mezzofondista bianco-rossa ha ripreso bene e punta al podio dei Campionati Italiani assoluti di Padova del 28-30 agosto prossimi.
Ad Ancona due infrasettimanali di fine luglio hanno portato ottime prestazioni da parte di Federico Vitali in grandissimo progresso nell’accoppiata 400-800 con tempi che lo collocano fra i migliori d’Italia nel mezzofondo veloce.
Il forte cingolano ha ottenuto 50”02 nei 400 e 1’56”94 nel doppio giro di pista che ne fanno un aspirante alla finale nei prossimi tricolori allievi di Rieti dell’11-13 settembre prossimi.
Vitali nella prima specialità ha avuto come punto si riferimento Lorenzo Angelini avisino d’esperienza che sulla stessa distanza è progredito fino a 49”22 del personale, con Andrea Pietrella a 50”63 in progresso anche lui.
Fra le ragazze prima uscita stagionale dell’allieva Chiara Menotti terza dei 400 in 1’02”23.
Bella accoppiata nei 3000 di Ndiaga Dieng e Barkinde Mamadou Diallo rispettivamente in 8’43”44 e 8’44”54. Dieng ha poi corso un bel 1500 vinto con l’ottimo tempo di 3’58”25.
Da apprezzare i risultati del giovane Diallo, ancora junior, che riesce ad esprimersi ad alto livello, conciliando impegni di lavoro e atletica leggera, dove è atteso a prestazioni di livello nazionale nelle siepi, anche grazie alla sensibilità del titolare della sua azienda. Una sicurezza Ilaria Sabbatini nei 1500 dominati in 4’39”17 e su questa specialità cresce l’allieva Emma Baldoni in 5’04”34.
Si tiene in forma Elisa Marini vincendo i 1000 in 3’18”19, in attesa di confrontarsi ancora nella marcia dove al momento è la prima delle graduatorie nazionali.
Ma tra i cadetti altri exploit ci sono stati nell’alto dove Riccardo Ricci ha ottenuto la misura di 1.84, pass per gli Italiani di Forlì a ottobre, con una interessante puntata anche nel lungo dove il forte saltatore di Villa Strada di Cingoli ha ottenuto m. 6.12.
Nell’asta brava Rachele Tittarelli che, a Fermo, ha scavalcato il minimo per i Tricolori con m. 2.90.
Sempre fra le cadette da segnalare le belle prove di Sonia Gattari negli 80 in 10”79, in progresso anche nei 300 in 44”49. Interessanti anche i tempi di Anna Mengarelli nei 600 in 1’45”01 e di Sofia Marchegiani in 1’49”69. La prima aveva già fatto registrare un valido 3’24”43 nei 1500. Sempre in Ancona in crescita Elisa De Angelis nel lungo con 4.84.
Il gruppo di Tolentino in trasferta a Rieti e a San Benedetto si segnala con una bella prova di Matteo Vitali in 37”44 nei 300 e 5,65 nel lungo, con Ambra Compagnucci 12”82 negli 80 ostacoli e 4,97 nel lungo e Sebastiano Compagnucci in progresso sia nei 100 che nei 200 in 11”42 e 22”87.
A Misano Adriatico un lampo nei 100 m. di Sofia Stollavagli in 12”55 ha in parte sanato la delusione della staffetta, cambio fuori zona, che dovrà riprovarci per ottenere il minimo di partecipazione per Rieti.
Visti i brillanti i risultati della manifestazione del 18 luglio scorso, con oltre 200 partecipanti, l’Atletica AVIS Macerata è ora in grande fermento per l’organizzazione all’Helvia Recina il 22 agosto, sempre a porte chiuse, del 2° Meeting “Oltre il Covid”, patrocinato dal Comune di Macerata.
La gara ha come obiettivo oltre che le prestazioni tecniche degli atleti in vista dei Campionati Italiani soprattutto la ricerca di una normalità che possa riportare lo sport cittadino nelle condizioni precedenti la pandemia.
(Foto di Maurizio Iesari)
"Vorrei porre l’attenzione sull’importanza di valorizzare gli spazi di verde presenti nei quartieri, che permettono di essere utilizzati anche da chi non ha molto tempo a disposizione per raggiungere altri parchi più grandi - si è espressa così Lorella Benedetti, rappresentate di Fratelli d'Italia Macerata, in merito al recupero delle aree verdi cittadine - La piccola area verde presente nel quartiere Santa Madre di Dio, tra Via Barilatti e Via Brigata Macerata, è da tempo in stato di abbandono e di degrado - sottolinea - Diversi anni fa, quando mia figlia era piccolina, la portavo sempre in questo spazio verde dove erano presenti alcuni giochi per i bimbi e, nonostante il parco fosse piccolino, era in buono stato di manutenzione e frequentato dalle famiglie che abitano nei dintorni - spiega Benedetti- Ora c’è unicamente una panchina solitaria e nessuno ci si ferma. Dall’altro lato della stradina c’è un campetto abbandonato che da molti anni è inutilizzato".
"Gli spazi verdi di quartiere se mantenuti con decoro, puliti ed attrezzati con panchine e qualche gioco per i bimbi, svolgono una funzione sociale fondamentale in quanto rappresentano un momento di svago e di relax, ed è compito primario dell’amministrazione - puntualizza - locale prendersene cura, ponendo in essere le azioni necessarie, attraverso il piano comunale del verde, affinché tornino a svolgere il compito loro proprio, quello di contribuire al benessere dei cittadini, perché il decoro porta decoro e voglia di vivere quegli spazi - conclude l'esponente cittadina di Fratelli d'Italia - Al contrario il degrado porta anche alla svalutazione del quartiere stesso".
"Pur non essendo stato l'estensore materiale degli inviti per l'inaugurazione della stazione ferroviaria "Macerata Università", sento il dovere a nome personale e della Giunta Regionale di chiedere scusa per il disguido relativo al mancato invito al presidente Pettinari". È quanto afferma in una nota l'assessore regionale Angelo Schiapichetti.
"L'ho già fatto subito dopo l'inaugurazione e lo faccio ora a mezzo stampa. So bene quanto il Presidente Pettinari abbia a cuore il tema della mobilità e quanto abbia fatto in questi anni per il trasporto, per questo credo che la sua presenza era da ritenersi importante ed indispensabile" sottolinea Sciapichetti.
"Sono certo che un mero disguido tecnico, (che nulla toglie alla gravità del mancato invito), non potrà mettere in discussione il rapporto di stima e collaborazione che sempre c'è stato in questi 5 anni tra Regione Marche e Provincia di Macerata" conclude l'assessore.
"I commercianti sono tutti coloro che hanno un’attività a Macerata e non solo quelli di una zona. La nostra richiesta, dovuta alla situazione COVID, riguardava un aiuto per tutte le attività di Macerata". È quanto afferma Gabriele Micarelli, titolare del "Verde Caffè", in rappresentanza del pensiero di oltre 150 commercianti, a seguito della delibera comunale che ha previsto la prima ora di sosta gratuita in piazza Vittorio Veneto e tariffe agevolate (leggi la notizia).
Micarelli sottolinea come la decisione - che la Giunta aveva dichiarato scaturire dal confronto con il tavolo dei Commercianti - in realtà sia avvenuta senza interpellarli: "Si tratta di una delibera che ci fa molto piacere - dice -, ma nello stesso tempo vorrei puntualizzare che questo famoso “Tavolo dei Commercianti” proposto dal sottoscritto e da oltre 150 Commercianti maceratesi non è stato mai convocato e tantomeno ufficializzato a nessuno di noi".
"A conferma di ciò, mai avremmo accettato una proposta che privilegiasse solo una parte dei commercianti maceratesi - aggiunge Micarelli -. Ricordo, infatti, che il nostro gruppo aveva chiesto (se ne era anche dibattuto in Consiglio Comunale) un “aiuto” a tutti i Commercianti di Macerata (Centro Storico, Piazza Mazzini, Corso Cairoli e Corso Cavour) e l’argomento del parcheggio gratuito (fascia oraria 17/19 ) era per tutti e non esclusivo solo per alcuni".
"Con grande dispiacere prendiamo atto che, ancora una volta, si tenta di disunirci privilegiando pochi per favorirne alcuni e questo sistema del “divide et impera” non ci fa certamente piacere. Comunque il nostro gruppo rimane unito e coeso e resta sempre in attesa di essere convocato ufficialmente dal governo cittadino per un reale inizio della creazione di un tavolo permanente di confronto" conclude Micarelli.
Sandro Parcaroli inaugura il suo quartier generale. Il candidato sindaco del centrodestra ha scelto i locali dell'ex farmacia Cappelletti, in via Matteotti, come propria sede elettorale. Una scelta in controtendenza rispetto alla concorrenza, come ci tiene a rivendicare: "Sono l'unico candidato ad avere la sua sede in centro storico, da qui voglio far partire il mio progetto per rilanciare Macerata".
Al taglio del nastro sono presenti il figlio Stefano e la moglie Manuela, l'onorevole Tullio Patassini e il consigliere comunale Andrea Marchiori per la Lega, Paolo Renna e Francesca D'Alessandro per Fratelli d'Italia.
"Mi metto pienamente a disposizione della città - annuncia Parcaroli dopo un brindisi con vino bianco -, voglio parlare con tutti. Assicuro, in questo senso, anche i commercianti che si sono lamentati perché sono andato a trovare altri e non loro: li incontrerò presto".
La volontà è quella di aprire la sede ai cittadini, per ascoltarli, due volte a settimana: il mercoledì mattino (dalle 10 alle 12) e il sabato pomeriggio (dalle 17 alle 19), per due ore.
A ciò si aggiunge un numero dedicato (378.3018143) in cui il candidato sindaco del centrodestra - via WhatsApp e Telegram - si impegna a rispondere a tutti i messaggi che gli saranno inviati.
Un pensiero particolare è rivolto ai giovani: "Voglio che tornino a scegliere Macerata come luogo in cui lavorare, investire e fare una famiglia. Basta con la politica del contentino, bisogna guardare in alto".
Ad attendere Parcaroli, ora, un mese e mezzo di lavoro molto intenso. "Sarà un po' come tornare a scuola - dice -, devo studiare tantissime cose rispetto a chi è già in politica da 20 anni. Di giorno andrò in giro e di sera mi metterò a studiare i bilanci, anche per smascherare le stupidaggini che dicono i miei avversari".
Ma guai a parlare di fatica: "Ormai penso di essere pronto per le Olimpiadi - scherza -. Stiamo andando veloci, ma quando torno a casa sento l'adrenalina, non la stanchezza. Darò la mia vita per far tornare grande questa città".
Per la presentazione del programma elettorale, c'è il rinvio a settimana prossima. "Lo stiamo completando - afferma -. Vogliamo che sia semplice, anche se si potrebbe scrivere un'enciclopedia con le problematiche attuali di Macerata".
Una Fiat Punto, prima serie, ha preso fuoco in maniera improvvisa lungo viale Don Bosco, a Macerata, attorno alle ore 21:15 della serata odierna. Sul posto, per spegnere l'incendio, sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco. La carrozzeria dell'auto è stata fortemente danneggiata dalle fiamme.
Presenti anche Polizia e personale medico del 118.
Lo scoccare dei 50 anni rappresenta una sorta chiave di volta nella vita di tanti, in quanto il raggiungimento del fatidico “mezzo secolo” può mettere tutti un po’ con le spalle al muro. Ma tagliare il traguardo dei 50 rappresenta anche il momento in cui dedicarsi ai sogni lasciati nel cassetto e risvegliare le proprie passioni, perché quest’età non segna affatto l’inizio della china inesorabile verso la vecchiaia, bensì di una consapevolezza maggiore, frutto dell’esperienza maturata alle spalle, con cui iniziare una nuova fase della vita.
“Quando una persona arriva ad una traguardo importante come i 50 anni, lo fa insieme alle persone che vuole bene e con le quali ha trascorso buona parte della propria vita” – Sono un mix di commozione ed emozione le parole di Deborah Pantana che, ieri sera, sotto le stelle del Parco Hotel di Pollenza ha festeggiato il suo cinquantesimo compleanno attorniata dall’amore travolgente della sua famiglia e dall’affetto di tanti suoi amici di una vita che hanno voluto passare vicino a lei questo particolare istante di vita.
“L’affetto che mi è stato dimostrato mi ha fatto un enorme piacere perché questi momenti ti fanno rendere conto che nella vita la cosa più importate è proprio l’affetto delle persone che abbiamo accanto” - Senza dubbio durante la serata l’energia positiva proprio non è mancata.
Tanti sorrisi, abbracci e canzoni cantate a squarciagola al karaoke con anche dei duetti tanto improvvisati quanto improbabili, ma che sono stati capaci di rendere l’evento magico e indimenticabile.
Il resto l’ha fatto la location con le sue luci, il suo verde e soprattutto la vista mozzafiato a bordo piscina, con le affascinanti colline maceratesi che hanno fatto da sfondo alla “cena dei 50" alla quale tutti hanno dato un contributo, ognuno a suo modo.
Per qualche ora sono state un po’ messe da parte le preoccupazioni e le paure dell’ultimo non facile periodo, infatti a fare spazio a quelle angoscianti sensazioni, sono arrivati gli abbracci di Deborah Pantana con suo figlio e poi quelli, anche loro carichi emotivamente, con le vecchie compagne delle scuole superiori. Insomma, una serata piena di “amore” declinato in ogni sua forma.
“La mia famiglia mi ha sempre supportato, senza di loro sarebbe stato difficile fare tutto” – un concetto che tra bicchieri che si incrociavano per i vari brindisi e inviti a balli sfrenati, è risultato sempre chiarissimo in Deborah Pantana seduta appunto al tavolo “di famiglia”.
Non è mancato poi il più classico degli “album dei ricordi” con una carrellata di immagini di vita della festeggiata passate su di un proiettore alle quali la Pantana ha prestato una minuziosa attenzione ma dopo tante risate, l’emozione dei momenti passati è stata troppo forte e più di una lacrima è scappata.
Tanti amici presenti ai tavoli allestiti nel parco della struttura, tra i quali diversi personaggi della politica maceratese e colleghi delle tante “battaglie” della Pantana, come il presidente della Provincia Antonio Pettinari, il sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi e il candidato sindaco di Macerata Sandro Parcaroli.
Dopo tanto cibo e commozione, però, è infine arrivato il momento della torta e del brindisi finale con Deborah Pantana, che dopo le foto di rito, si è lanciata nella sua “consueta” corsa con bottiglia di prosecco in mano per bagnare benevolmente tutti gli invitati.
Nonostante qualche piccolo inconveniente lungo il percorso, specie nella parte iniziale, tutti gli invitati alla fine sono stati “benedetti” e così si è tornati a cantare, ridere ed a prepararsi per l’inizio di questo nuovo capitolo di vita.
“L’attivazione della stazione presso la sede dell’Università di Macerata al polo Bertelli è una notizia importante per il territorio. Avrei partecipato molto volentieri alla cerimonia di inaugurazione di ieri, anche perché avrebbe coronato un lavoro svolto pure a livello personale all’interno dell’Amministrazione in tutti questi anni, ma purtroppo non mi è stato reso possibile, poiché non ero a conoscenza di questa apertura, né sono stato invitato”. Si è espresso così, in una nota, il presidente della Provincia Antonio Pettinari in merito all’inaugurazione della nuova stazione nei pressi della sede del Polo Bertelli Unimc.
"Con questa nuova stazione - prosegue Pettinari - si sta sviluppando sempre di più il progetto con i programmi individuati che erano alla base delle azioni messe in campo per evitare la chiusura della linea ferroviaria.
La Provincia di Macerata, infatti, insieme alla Regione Marche e alle Ferrovie dello Stato agli inizi degli anni Novanta, quando la tratta era considerata ramo secco e si correva il rischio della soppressione, promosse un’intesa che aveva due obiettivi: ridurre drasticamente i notevoli costi di disavanzo che si generavano ogni anno e rilanciare la linea ferroviaria Civitanova Marche - Albacina, favorendo l’aumento dell’utenza, per fini lavorativi, scolastici, sportivi, turistici e culturali. In questi anni, in accordo con le parti sociali, furono avviate le operazioni di automatizzazione dei caselli, con riduzione del personale e centralizzazione della linea. Successivamente si arrivò al rinnovo dei mezzi e ora l’intervento di valorizzazione passa attraverso l’opera di elettrificazione a cui sta lavorando la Regione.
Per sostenere il migliore utilizzo della tratta e promuovere il territorio, l’Amministrazione provinciale, quando ricoprivo l’incarico di assessore ai Trasporti, attivò il Treno della lirica che, per 10 anni, portò spettatori allo Sferisterio da Riccione e da Pescara. Non solo, in questo periodo le Ferrovie dello Stato furono anche uno sponsor rilevante per alcuni stagione liriche.
La Provincia è stata sempre convinta che la linea ferroviaria sia indispensabile, specialmente per l’entroterra; il trasporto su ferro è altrettanto importante come quello su gomma".
"Per questo motivo -conclude il presidente - oltre alla fermata al polo Bertelli che va salutata con soddisfazione e che si aggiunge a quella di Fontescodella, ce ne sono altre in programma sul territorio, come quella di Tolentino. La Provincia ha chiesto pure due ulteriori stazioni a San Severino Marche e a Matelica, per esigenze scolastiche.
Termina oggi l'Opas lanciata da Intesa Sanpaolo su Ubi banca. Sì prevede un successo ancora più ampio con oltre l'80% delle adesioni che questa mattina avevano fatto registrare già la quota del 75,6%. Nasce così la settima banca europea con 5 miliardi di utili e 1,1 trilioni di risparmio gestito. Brinda alla nascita del colosso anche Bper che acquisirà, in forza ad un accordo già firmato e dunque imprescindibile anche per l'antitrust, da Carlo Messina 532 filiali da Ubi Banca che ne conta 1.598 in tutt'Italia. Che, come ha dichiarato al Sole 24 Ore Alessandro Vandelli, numero uno della banca emiliana: "Sono state già identificate una per una. La prevalenza, circa il 70% degli impieghi e della raccolta da clientela, è nel nord del Paese, soprattutto in Lombardia. E poi in Piemonte, Liguria e Marche. Meno nelle altre parti della Penisola".
Per l'ex Banca Marche, travolta dal default, poi assorbita da Ubi, é in buona parte l'ennesimo travaso e cambio di ragione sociale. La cessione all'istituto di credito emiliano riguarderebbe circa 60 sportelli. Per i dipendenti ancora un cambio di casacca entro l'anno: la cessione del ramo d'azienda dopo la fusione, a seguito dell'Opas, dovrà infatti avvenire obbligatoriamente per accordi con l'antitrust entro sei mesi. A Bper andrà anche il megacentro jesino di Fontadamo, gia' quartier generale di Bdm?
Da parte Intesa Sanpaolo, che nelle Marche conta un centinaio di filiali, qualche 'vibrazione' e' inevitabilmente attesa in una regione dove la presenza di Ubi, erede di Bdm, e' cospicua nonostante le economie di scala e gli accorpamenti già effettuati nell'ultimo passaggio (vedi Macerata). Vibrazioni che interesseranno anche la struttura logistica e le competenze territoriali della direzione bi-regionale Emilia Romagna-Marche? L'accordo con Bper scombussolerà' qualche carta sul tavolo ormai così ampio della nuova super banca europea? Staremo a vedere.
Se Bper brinda, è preoccupato il dottor Alfredo Cesarini, protagonista della fondazione e primo presidente (Per due mandati) di Banca Marche nata dalle casse di Macerata, Jesi e Pesaro. "Nella nostra regione non si fa più banca, ed è ormai sempre piu' considerata come un bacino di raccolta di risparmi da gestire. Uno dei tanti e non tra i maggiori, anzi ....considerato il declino di una regione che fino a poco fa era considerata a livello industriale tra le più manifatturiere d'Italia".
Pesano gli errori, chiamiamoli così, di BdM..
"Non lo metto in dubbio, certamente. Sono agli atti. Tuttavia l'esperienza che, pure al contributo eccezionale di un diplomatico illustre come il presidente della Fondazione Carima, il compianto Giorgio Pagnanelli (venerdì scorso gli è stato intitolato un viale a Macerata ndr), fu avviata e realizzata 25 anni fa con Carisj e Caripe ha precorso i tempi italiani ed europei di almeno 25 anni".
Ed ora?
"Ora qualcosa pur resta da fare....".
E la voce insistente, adesso, è quella di nuovi 'consorti', è cioè una cordata di azionariato popolare, pronta ad acquisire qualche filiale di ciò che resterà nel maceratese e nelle Marche dopo la fusione della banca guidata da Letizia Moratti, partecipando all'asta di 17 sportelli bancari targati Ubi, fuori dal pacchetto dei 532 assegnati a Bper.