Lo scoccare dei 50 anni rappresenta una sorta chiave di volta nella vita di tanti, in quanto il raggiungimento del fatidico “mezzo secolo” può mettere tutti un po’ con le spalle al muro. Ma tagliare il traguardo dei 50 rappresenta anche il momento in cui dedicarsi ai sogni lasciati nel cassetto e risvegliare le proprie passioni, perché quest’età non segna affatto l’inizio della china inesorabile verso la vecchiaia, bensì di una consapevolezza maggiore, frutto dell’esperienza maturata alle spalle, con cui iniziare una nuova fase della vita.
“Quando una persona arriva ad una traguardo importante come i 50 anni, lo fa insieme alle persone che vuole bene e con le quali ha trascorso buona parte della propria vita” – Sono un mix di commozione ed emozione le parole di Deborah Pantana che, ieri sera, sotto le stelle del Parco Hotel di Pollenza ha festeggiato il suo cinquantesimo compleanno attorniata dall’amore travolgente della sua famiglia e dall’affetto di tanti suoi amici di una vita che hanno voluto passare vicino a lei questo particolare istante di vita.
“L’affetto che mi è stato dimostrato mi ha fatto un enorme piacere perché questi momenti ti fanno rendere conto che nella vita la cosa più importate è proprio l’affetto delle persone che abbiamo accanto” - Senza dubbio durante la serata l’energia positiva proprio non è mancata.
Tanti sorrisi, abbracci e canzoni cantate a squarciagola al karaoke con anche dei duetti tanto improvvisati quanto improbabili, ma che sono stati capaci di rendere l’evento magico e indimenticabile.
Il resto l’ha fatto la location con le sue luci, il suo verde e soprattutto la vista mozzafiato a bordo piscina, con le affascinanti colline maceratesi che hanno fatto da sfondo alla “cena dei 50" alla quale tutti hanno dato un contributo, ognuno a suo modo.
Per qualche ora sono state un po’ messe da parte le preoccupazioni e le paure dell’ultimo non facile periodo, infatti a fare spazio a quelle angoscianti sensazioni, sono arrivati gli abbracci di Deborah Pantana con suo figlio e poi quelli, anche loro carichi emotivamente, con le vecchie compagne delle scuole superiori. Insomma, una serata piena di “amore” declinato in ogni sua forma.
“La mia famiglia mi ha sempre supportato, senza di loro sarebbe stato difficile fare tutto” – un concetto che tra bicchieri che si incrociavano per i vari brindisi e inviti a balli sfrenati, è risultato sempre chiarissimo in Deborah Pantana seduta appunto al tavolo “di famiglia”.
Non è mancato poi il più classico degli “album dei ricordi” con una carrellata di immagini di vita della festeggiata passate su di un proiettore alle quali la Pantana ha prestato una minuziosa attenzione ma dopo tante risate, l’emozione dei momenti passati è stata troppo forte e più di una lacrima è scappata.
Tanti amici presenti ai tavoli allestiti nel parco della struttura, tra i quali diversi personaggi della politica maceratese e colleghi delle tante “battaglie” della Pantana, come il presidente della Provincia Antonio Pettinari, il sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi e il candidato sindaco di Macerata Sandro Parcaroli.
Dopo tanto cibo e commozione, però, è infine arrivato il momento della torta e del brindisi finale con Deborah Pantana, che dopo le foto di rito, si è lanciata nella sua “consueta” corsa con bottiglia di prosecco in mano per bagnare benevolmente tutti gli invitati.
Nonostante qualche piccolo inconveniente lungo il percorso, specie nella parte iniziale, tutti gli invitati alla fine sono stati “benedetti” e così si è tornati a cantare, ridere ed a prepararsi per l’inizio di questo nuovo capitolo di vita.
“L’attivazione della stazione presso la sede dell’Università di Macerata al polo Bertelli è una notizia importante per il territorio. Avrei partecipato molto volentieri alla cerimonia di inaugurazione di ieri, anche perché avrebbe coronato un lavoro svolto pure a livello personale all’interno dell’Amministrazione in tutti questi anni, ma purtroppo non mi è stato reso possibile, poiché non ero a conoscenza di questa apertura, né sono stato invitato”. Si è espresso così, in una nota, il presidente della Provincia Antonio Pettinari in merito all’inaugurazione della nuova stazione nei pressi della sede del Polo Bertelli Unimc.
"Con questa nuova stazione - prosegue Pettinari - si sta sviluppando sempre di più il progetto con i programmi individuati che erano alla base delle azioni messe in campo per evitare la chiusura della linea ferroviaria.
La Provincia di Macerata, infatti, insieme alla Regione Marche e alle Ferrovie dello Stato agli inizi degli anni Novanta, quando la tratta era considerata ramo secco e si correva il rischio della soppressione, promosse un’intesa che aveva due obiettivi: ridurre drasticamente i notevoli costi di disavanzo che si generavano ogni anno e rilanciare la linea ferroviaria Civitanova Marche - Albacina, favorendo l’aumento dell’utenza, per fini lavorativi, scolastici, sportivi, turistici e culturali. In questi anni, in accordo con le parti sociali, furono avviate le operazioni di automatizzazione dei caselli, con riduzione del personale e centralizzazione della linea. Successivamente si arrivò al rinnovo dei mezzi e ora l’intervento di valorizzazione passa attraverso l’opera di elettrificazione a cui sta lavorando la Regione.
Per sostenere il migliore utilizzo della tratta e promuovere il territorio, l’Amministrazione provinciale, quando ricoprivo l’incarico di assessore ai Trasporti, attivò il Treno della lirica che, per 10 anni, portò spettatori allo Sferisterio da Riccione e da Pescara. Non solo, in questo periodo le Ferrovie dello Stato furono anche uno sponsor rilevante per alcuni stagione liriche.
La Provincia è stata sempre convinta che la linea ferroviaria sia indispensabile, specialmente per l’entroterra; il trasporto su ferro è altrettanto importante come quello su gomma".
"Per questo motivo -conclude il presidente - oltre alla fermata al polo Bertelli che va salutata con soddisfazione e che si aggiunge a quella di Fontescodella, ce ne sono altre in programma sul territorio, come quella di Tolentino. La Provincia ha chiesto pure due ulteriori stazioni a San Severino Marche e a Matelica, per esigenze scolastiche.
Termina oggi l'Opas lanciata da Intesa Sanpaolo su Ubi banca. Sì prevede un successo ancora più ampio con oltre l'80% delle adesioni che questa mattina avevano fatto registrare già la quota del 75,6%. Nasce così la settima banca europea con 5 miliardi di utili e 1,1 trilioni di risparmio gestito. Brinda alla nascita del colosso anche Bper che acquisirà, in forza ad un accordo già firmato e dunque imprescindibile anche per l'antitrust, da Carlo Messina 532 filiali da Ubi Banca che ne conta 1.598 in tutt'Italia. Che, come ha dichiarato al Sole 24 Ore Alessandro Vandelli, numero uno della banca emiliana: "Sono state già identificate una per una. La prevalenza, circa il 70% degli impieghi e della raccolta da clientela, è nel nord del Paese, soprattutto in Lombardia. E poi in Piemonte, Liguria e Marche. Meno nelle altre parti della Penisola".
Per l'ex Banca Marche, travolta dal default, poi assorbita da Ubi, é in buona parte l'ennesimo travaso e cambio di ragione sociale. La cessione all'istituto di credito emiliano riguarderebbe circa 60 sportelli. Per i dipendenti ancora un cambio di casacca entro l'anno: la cessione del ramo d'azienda dopo la fusione, a seguito dell'Opas, dovrà infatti avvenire obbligatoriamente per accordi con l'antitrust entro sei mesi. A Bper andrà anche il megacentro jesino di Fontadamo, gia' quartier generale di Bdm?
Da parte Intesa Sanpaolo, che nelle Marche conta un centinaio di filiali, qualche 'vibrazione' e' inevitabilmente attesa in una regione dove la presenza di Ubi, erede di Bdm, e' cospicua nonostante le economie di scala e gli accorpamenti già effettuati nell'ultimo passaggio (vedi Macerata). Vibrazioni che interesseranno anche la struttura logistica e le competenze territoriali della direzione bi-regionale Emilia Romagna-Marche? L'accordo con Bper scombussolerà' qualche carta sul tavolo ormai così ampio della nuova super banca europea? Staremo a vedere.
Se Bper brinda, è preoccupato il dottor Alfredo Cesarini, protagonista della fondazione e primo presidente (Per due mandati) di Banca Marche nata dalle casse di Macerata, Jesi e Pesaro. "Nella nostra regione non si fa più banca, ed è ormai sempre piu' considerata come un bacino di raccolta di risparmi da gestire. Uno dei tanti e non tra i maggiori, anzi ....considerato il declino di una regione che fino a poco fa era considerata a livello industriale tra le più manifatturiere d'Italia".
Pesano gli errori, chiamiamoli così, di BdM..
"Non lo metto in dubbio, certamente. Sono agli atti. Tuttavia l'esperienza che, pure al contributo eccezionale di un diplomatico illustre come il presidente della Fondazione Carima, il compianto Giorgio Pagnanelli (venerdì scorso gli è stato intitolato un viale a Macerata ndr), fu avviata e realizzata 25 anni fa con Carisj e Caripe ha precorso i tempi italiani ed europei di almeno 25 anni".
Ed ora?
"Ora qualcosa pur resta da fare....".
E la voce insistente, adesso, è quella di nuovi 'consorti', è cioè una cordata di azionariato popolare, pronta ad acquisire qualche filiale di ciò che resterà nel maceratese e nelle Marche dopo la fusione della banca guidata da Letizia Moratti, partecipando all'asta di 17 sportelli bancari targati Ubi, fuori dal pacchetto dei 532 assegnati a Bper.
Si è svolto ieri mattina presso la sede del Ministero dello Sviluppo Economico di via Veneto a Roma, l’incontro di presentazione e valutazione per l’istituzione delle Zone Economiche Speciali nelle aree del sisma. A presentare il progetto una folta delegazione maceratese composta dai professori Giuseppe Rivetti (Unimc) e Francesco Rizzo (Unicam), dai Sindaci del territorio Sandro Sborgia (Camerino) e Mauro Falcucci (Castelsantangelo sul Nera), da rappresentati delle associazioni datoriali e dal Direttore della CNA di Macerata Luciano Ramadori. A fare gli onori di casa e ad accogliere i conterranei marchigiani la Sottosegretaria on. Alessia Morani. Presente e ovviamente molto interessato alla questione anche il Commissario straordinario per la ricostruzione Giovanni Legnini.
Sul tavolo la Proposta di Legge “ZES Sisma” completa di dati e tabelle statistiche, obiettivi chiari e ben definiti e con diverse forme di regimi economici speciali ipotizzabili per l’area.
“La proposta di istituzione di una Zona Economica Speciale nell’area del Cratere sismico – racconta Ramadori - ha trovato particolarmente coinvolta ed attenta l’on. Morani che si è detta disponibile ad esaminarla con il Ministro per la coesione territoriale Giuseppe Provenzano. A breve, si verificherà l’operatività dello strumento e la sua integrabilità con altri piani di rilancio del territorio”.
Il Direttore CNA si dice quindi soddisfatto per quanto è stato possibile condividere: “Sono convinto che si è finalmente imboccata la strada giusta e che questo approccio possa a breve portare i primi benefici. Come CNA abbiamo chiesto una norma che preveda una fiscalità di vantaggio che possa essere attivata subito. Saremo presenti a questi tavoli tecnici per portare la voce dei piccoli imprenditori in fortissima difficoltà da oramai 4 anni e per fare in modo che si pongano le basi per la rigenerazione delle nostre aree interne nel più breve tempo possibile”.
L’onorevole Morani si è detta convinta sulla necessità di un intervento ad hoc per garantire la ripresa economica delle zone del Centro Italia da tempo alle prese con la crisi determinata dal sisma del 2016 e ulteriormente aggravata dall'emergenza Covid-19.
La sottosegretaria allo sviluppo economico, potendo contare sull’apporto tecnico del disponibilissimo Commissario Legnini, ha preso quindi l'impegno di introdurre misure speciali per alleggerire la fiscalità e favorire la semplificazione amministrativa in modo da riattivare il tessuto economico dei territori del Cratere.
A breve il tavolo si riunirà nuovamente per fare il punto.
Sono Manuel Dell’Aquila e Matias Miramontes dall’Osimana, Franco Ruibal dal Chiesanuova e Amedeo Massei dal Loreto.
Dell’Aquila, punta centrale, nel recente passato si è messo in evidenza anche con la maglia del Tolentino nel campionato di Eccellenza, e Ruibal, attaccante esterno, che particolarmente bene ha fatto con le casacche di Chiesanuova e Ancona sono i primi arrivi del reparto offensivo.
Due i centrocampisti di indiscussa qualità ed estro come Miramontes e Massei, per lui si tratta di un ritorno, fruibili anche in categorie superiori per una Rata che sta prendendo forma.
(in foto Amedeo Massei)
"Vorrei riferire alla comunità cristiana del mio incontro con i candidati Sindaco di Macerata - afferma il Vescovo S.E. Rev.ma Mons. Nazzareno Marconi -. La parola Vescovo significa “colui che guarda dall’alto” e perciò dovrebbe anche essere “colui che guarda lontano”, quindi il Vescovo a servizio alla comunità credente deve guardare tutta la realtà, per cercare di comprenderla e magari di anticiparne l’evoluzione. Ritengo perciò di aver esercitato semplicemente il mio compito attraverso questi incontri, che si sono rivelati positivi e cordiali".
"Oltre ai candidati ho salutato il nuovo Prefetto Flavio Ferdani con il quale sono certo continuerà la bella collaborazione istituzionale che c’è stata con i suoi predecessori - spiega il Vescovo - Il Prefetto, che proviene da un servizio impegnativo come viceprefetto di Pavia, dove ha collaborato proficuamente anche con la Chiesa locale e i suoi vescovi, ha ribadito la convinzione dell’importanza che tutte le forze vive di una città si confrontino schiettamente per il bene dei cittadini, in particolare per la tutela e la difesa dei più fragili. A lui ho espresso a nome della comunità ecclesiale locale le felicitazioni sincere e un caloroso benvenuto nella nostra bella città - ed ha proseguito - In riferimento all’incontro con i candidati sindaci vorrei mettere in guardia tutti gli uomini di buona volontà da alcune idee molto diffuse che però ritengo pericolose. Le enuncio con delle frasi così tanto ripetute che molti le accolgono senza chiedersi se siano vere e se magari nascondano un imbroglio".
«La politica è una cosa sporca». Questa frase è opposta alla frase di un grande santo contemporaneo, san Paolo VI, che disse: «la politica è la più alta forma di carità». Infatti spiegava che: «se è carità dare un bicchiere d’acqua a chi ha sete, costruire un acquedotto che disseta una città è una carità ancora più grande» - chiosa - Dietro l’idea che la politica sia sporca si nasconde l’assoluzione di chi la fa male e l’invito alle brave persone di tenersene alla larga. Così il male dilaga e si auto-assolve. Sulla scorta di questi incontri vorrei invece contribuire a svelenire il clima che si sta creando in città: nessuno dei candidati mi è sembrato una cattiva persona che si prepari a fare un “lavoro sporco” - e poi puntualizza - Anzi sono convinto che ciascuno di loro, in buona fede, spera di fare il bene di questa città e ha il desiderio sincero di mettersi a servizio di questo obiettivo. Tutti per ora hanno espresso l’impegno di dialogare in futuro con le forze vive della città, per essere aiutati a trovare soluzioni buone e condivise. Tutti mi sono sembrati ben coscienti di alcuni problemi cruciali: il lavoro soprattutto per i giovani, il necessario legame tra la città ed il territorio, la promozione delle intelligenze ed energie migliori senza clientelismi, la cura dei più deboli con una amministrazione attenta e non trionfalistica delle risorse. Le ricette che propongono sono ovviamente diversificate, ma non opposte, non ho trovato persone con idee estremistiche e preoccupanti.
«La fede è una cosa intima: non deve riguardare né la politica né gli affari». È un’altra frase tanto diffusa quanto pericolosa, perché di fatto impedisce che la fede sia elemento di unione tra le persone. La forza dei deboli e degli ultimi è solo nella loro unione e se si toglie la fede come collante sociale si facilita il dominio dei potenti e dei prepotenti. Già i latini insegnavano agli imperatori questo motto: «Tieni tutti divisi e potrai comandare come vuoi». Poi la fede cristiana, la forza del Vangelo e dei Comandamenti, fondando su basi solide l’etica civile, possono alimentare una critica preziosa alle storture del mondo politico ed economico. Al mondo della politica e degli affari è giusto e buono ricordare che le parole della fede valgono anche per loro: non uccidere, non rubare, non dire il falso, onora e difendi chi è debole, tutela la vita della famiglia, garantisci il lavoro ed il riposo. Per ricordare tutto questo indico una mia paginetta su: “I comandamenti della buona politica”, sintesi di una conferenza di due anni fa, qui linkata dal sito della Diocesi.
"Mia nonna era una contadina con la terza elementare, ma aveva la sapienza di don Camillo e Peppone messi assieme - ha raccontato Mons. Nazzarano Marconi - e mi ha insegnato: «La politica è come la cucina. Non basta che sia buona la pietanza, ma è importante che sia buono anche il contorno, altrimenti tutto diventa indigesto». Per questo mi sento di dare questo consiglio agli elettori: con tutta libertà e responsabilità di coscienza scegliete guardando al Candidato, valutando bene il Programma che presenta, ma date anche uno sguardo attento al “Contorno”, perché qualche mese dopo le elezioni non vi troviate con qualche boccone indigesto.
Perde il controllo della vespa e si schianta rovinosamente sull'asfalto. È quanto avvenuto attorno alle ore 18:15 del pomeriggio odierno lungo via Vincenzo Pancalducci a Macerata.
Stando ad una prima ricostruzione l'uomo avrebbe perso il controllo del proprio mezzo, mentre stava percorrendo il tratto di strada che dal centro conduce fuori città, a seguito di una brusca frenata, cadendo rovinosamente sull'asfalto.
Sul posto sono prontamente intervenuti gli operatori sanitari del 118 con automedica e ambulanza che, dopo aver constatato i gravi traumi riportati dall'uomo, ne hanno immediatamente disposto il trasferimento all'Ospedale Civile di Macerata.
Presenti sul luogo dell'incidente anche gli agenti del Comando Provinciale dei Carabinieri di Macerata che hanno provveduto a veicolare il traffico che si era creato ed ora stanno cercando di ricostruire la dinamica di quanto accaduto.
Nel sinistro non sono stati coinvolti altri mezzi.
(Servizio in aggiornamento)
Da martedì 28 luglio è divenuto più facile e conveniente parcheggiare nella centralissima piazza Vittorio Veneto a Macerata. La giunta, infatti, anche dopo il confronto con i tavoli dei commercianti per facilitare la sosta in centro storico, ha deliberato la sosta gratuita nella prima ora. È confermata anche la gratuità della sosta dalle 13 alle 15.
Per favorire la sosta veloce e lo shopping in centro, la gratuità è per la prima ora e nelle successive si paga 1 euro l’ora con sosta massima di due ore, mentre la tariffa minima per 30 minuti di sosta è di 50 centesimi.
Le modalità operative sono state messe a punto dall’Apm: la gratuità per la prima ora è garantita attraverso l'inserimento della targa nel parcometro, che è stato aggiornato dall’APM con le nuove tariffe, come pure la segnaletica verticale con le indicazioni delle nuove modalità di parcheggio. Immutate le fasce orarie per la sosta a pagamento che sono dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 20.
Alle 12.30, puntuale come un orologio svizzero, ecco sbucare dalla curva di contrada Vallebona il treno carico di autorità per l'inaugurazione di quello che, a ragione, è storicizzato come l'unico caso in Italia di stazione riservata all'università. Una ripartenza eccezionale per Unimc che poi il 15 ottobre, in perfetta coincidenza con la conclusione dell'emergenza (due) e a 730 anni dal bando in piazza, celebra con il Presidente della Repubblica, la sua fondazione e il nuovo anno accademico. Di pari passo torneranno i coriandoli e le lauree in piazza: ossigeno per i tanti esercizi di Bar&Ristoro del Centro Storico.
"No...prego, prima Lei" è un balletto sul predellino del treno tra il sindaco Carancini, il governatore Ceriscioli e il dominus del “Giorno del Ringraziamento” (così poi definita dall'assessore regionale Sciapichetti) il rettore Adornato che poi scende per primo. Alle spalle delle Istituzioni - il nuovo prefetto Flavio Ferdani arriverà di lì a breve con 'mezzi (blu) propri' - il vero deus ex machina del progetto, il direttore regionale di Trenitalia, ing. Fausto Del Rosso.
Come rivela poi Carancini, alla base del tutto c'è un sequestro di persona felicemente concluso con adeguato riscatto: la stazione stessa riservata ora ai 5.000 studenti (dei quasi 12.000 iscritti ad Unimc, un quarto dell'intera popolazione maceratese, osserva Adornato): "Sì, perché l'ing. Del Rosso si era sempre opposto ad una stazione in questo punto in curva, un costone semiabbandonato. Poi una mattina l’abbiamo violentato conducendolo sul posto e convincendolo della bontà dell'opera".
Che costa alla Regione -contabilizza Sciapichetti- un milione e 300.000 euro, altri trecentomila sono a cura dell'ente ferroviario I parcheggi al servizio dello scalo, alle spalle del polo Bertelli, sono stati 'ricavati' nell'area antistante a cura del Comune. "Siamo forti individualmente e pure come comunità ma dobbiamo recuperare il tempo perduto in fatto di mobilità e trasporti. E penso dunque al vecchio progetto, mai abbandonato, di una metropolitana di superfice". E l'assessore comunale Ricotta, raccogliendo la sfida lanciata dal rettore: "Collegheremo a questo scalo universitario anche l'altra faccia della luna maceratese: la parte opposta della città in direzione Sforzacosta. E' un'occasione di rilancio generale, non la perderemo".
Assediato da microfoni e telecamere, Luca Ceriscioli che usa un linguaggio da mister del pallone: “In fatto di trasporti, 'e' tanta roba'. La Regione nel settore ha investito 110 milioni", in elettrificazione delle ferrovie, nell'eliminazione dei passaggi a livello coi sottopassi (primi in Italia), e in generale con iniziative a sostegno dei trasporti ecosostenibili". Un inno generale alle Marche uber alles. Poi brindisi generale con prosecco!
Grave lutto per l'azienda Santoni Shoes di Corridonia, realtà rinomata in tutto il mondo per la produzione di calzature di lusso. Si è spenta nella mattinata di oggi, all'età di 76 anni, Rosa Cippitelli, moglie del fondatore Andrea.
"Oggi si spengono i nostri riflettori, perché si è spento il nostro faro. Rosa, punto di riferimento assoluto per tutti coloro che l'hanno conosciuta ed hanno lavorato al suo fianco" così la stessa azienda ne ricorda la figura attraverso un post pubblicato sulla propria pagina Facebook.
I funerali si svolgeranno domani a Corridonia, nella chiesa dei Santi Pietro, Paolo e Donato, alle ore 10:00.
Il candidato sindaco di Macerata per il Centro Sinistra, Narciso Ricotta, nei giorni scorsi ha incontrato la Confartigianato di Macerata ed ha ribadito l’impegno a far sì che i consistenti investimenti previsti nel piano di opere pubbliche del comune, così come quelli per la ricostruzione post terremoto e quelli derivanti dal bonus fiscale 110% su riqualificazione sismica ed energetica, ricadano a favore degli artigiani del territorio.
Già nei mesi scorsi Confartigianato aveva incontrato l’assessore Ricotta, con il segretario comunale, per verificare la possibilità di inserire nei bandi degli appalti del comune clausole premiali, che nel rispetto del codice degli appalti, favoriscano le imprese locali.
"L’impegno è quello di far sì che i nostri artigiani siano protagonisti“ sottolinea il candidato sindaco.
Alla chiusura della sessione estiva del Volley Mercato la squadra biancorossa si presenta ricca di novità per il prossimo campionato di Serie A3. Ripartendo innanzitutto dal nuovo main sponsor, Med Store, il progetto sportivo di Macerata accoglie tanti giovani di grande prospettiva, chi ha scelto la squadra biancorossa e chi arriva dal settore giovanile, a conferma dell’ottimo lavoro svolto sui propri ragazzi; questi vengono affiancati ad un gruppo di giocatori che formano l’ossatura della formazione, già pilastri della passata stagione (il Capitano Monopoli, Calonico, Gabbanelli e Valenti), con l’aggiunta di campioni del calibro di Snippe.
Il roster avrà alla guida il coach Adriano Di Pinto, confermato dopo la positiva esperienza dello scorso campionato, inevitabilmente interrotto in piena corsa Play-Off. Insieme al tecnico romano la Med Store Macerata affronta la stagione in arrivo con entusiasmo, voglia di giocarsela con tutti e stupire.
Schiacciatori: Jan Willem Snippe, Pietro Margutti, Mitja Pahor, Daniele Risina
Opposti: Stefano Ferri, Ismael Princi
Palleggiatori: Natale Monopoli, Andrea Cordano
Centrali: Lorenzo Calonico, Lorenzo Pasquali, Gabriele Sanfilippo, Daniele Medei
Liberi: Simone Gabbanelli, Marco Valenti
Allenatore: Adriano Di Pinto
Un grido di allarme, arrivato alla nostra redazione nella serata di ieri, interessa il parco pubblico del quartiere Vergini a Macerata.
Meta di centinaia di maceratesi, il parco offre ombra, tranquillità, giochi, grandi spazi e sopratutto il laghetto, vanto e orgoglio dei residenti.
In questo piccolo specchio d'acqua vivono non solo i soliti pesci rossi, ma anche molte tartarughe e più famiglie di anatre, che in tanti ammirano o rifocillano quotidianamente passeggiando sul percorso pedonale che passa anche sopra al laghetto
Ma ieri sera qualcosa è andato storto, tanto da farci ricevere piu di una segnalazione allarmata.
Il laghetto si stava asciugando. Per questo motivo in molti si sono preoccupati della sorte dei pesci e delle altre creature che lo abitano.
Il livello minimo dell'acqua, confermato dalle foto scattate ieri sera, ha purtroppo già causato la morte di alcuni pesci.
Nella speranza di un immediato intervento risolutore, i cittadini hanno voluto comunque destare l'attenzione su un parco che potrebbe essere un fiore all'occhiello della città, ma che viene spesso dimenticato.
Carlo Calenda ha fatto il pieno, ieri sera, in piazza Vittorio Veneto, a Macerata. Le sedie messe a disposizione dal Comune non si sono rivelate sufficienti secondo le previsioni dell'organizzatore Massimiliano Fraticelli, così almeno centocinquanta (in tutto duecento) maceratesi hanno atteso prima 40' l'arrivo del leader di Azione che presentava il suo ultimo libro 'I mostri e come sconfiggerli', e poi per altri 40' attentamente ascoltato.
In conclusione, Calenda ha consentito che gli rivolgessero "domande cattive, perché ci piace così a noi liberali".
Una serata piacevole con un po' di brezza che ha messo in crisi uno dei gonfaloni pubblicitari tanto da farlo due volte crollare sul palco e far dire all'oratore: 'Se iniziamo in questo modo è tragico...' e deciderne poi il piu' sicuro abbattimento a terra.
Una serata in cui si sono visti con lo stesso Fraticelli molti volti del rotary Matteo Ricci (l'altro club, Macerata, qualche sera fa aveva ospitato Sandro Parcaroli).
In prima fila, posti riservati, ecco l'industriale Adolfo Guzzini con figlio, il direttore generale di Unimc Mauro Giustozzi, il candidato sindaco Narciso Ricotta, e - tra il pubblico - il sindaco Romano Carancini, il segretario Pd Stefano Di Pietro (nel pomeriggio, il padre Aldo, notissimo commerciante del centro, e' stato colpito da un malore rivelatosi poi meno grave rispetto ai primi momenti). E l'ex rettore di Unicam, prof. Flavio Corradini, fresco di candidatura alle Regionali con la lista "Italia Viva-Psi-Demos-Civici", si 'guadagnava' l'endorsement by Di Pietro...esplicitamente per merito della 'polo' rossa indossata.
E nel parterre si è fatto il nome dall'avv. Federico Valori come riferimento della stessa lista, a livello comunale. In platea, rispettato il distanziamento sociale, il dermatologo Marco Sigona (Macerata rinnova), l'assessore Alferio Canesin e il consigliere comunale ex Udc, Ivano Tacconi.
A differenza di Ancona dove sotto il sole 'con una temperatura di 648 gradi' (a bella posta esagerando) aveva sostenuto il candidato governatore Mangialardi, il leader di Azione non ha trattato di elezioni marchigiane attenendosi rigorosamente al tema del suo libro.
T-shirt blu spiegazzata, jeans scoloriti, scarponcini marroni, l'ex dirigente di Ferrari e ministro dello sviluppo economico del gabinetto Renzi ha tratteggiato un quadro apocalittico.
L'Italia come il Titanic dove i Poteri, a cominciare da Magistratura e Politica, si disputano l'unica scialuppa di salvataggio colpendosi a vicenda.
L'attacco al M5S e a Di Maio si è ripetuto anche a Macerata, mentre Massimo D'Alema e' stato definito 'uomo' per tutte le stagioni e il governo di cui ha fatto parte 'arrogante ma riformista', 'pessimo sotto l'aspetto della comunicazione'. Rivendicando tuttavia a sé il progetto innovativo che va sotto il nome di 'Industria 4.0'.
Calenda ha rivendicato il ruolo decisivo della 'passione' per ridare smalto ad una 'societa di anime morte, ad un giornalismo che ha abdicato alla propria funzione (la critica al quotidiano Repubblica e alla nuova proprieta' gli sarebbe costato, ha rivelato tetragono, il silenzio sul suo libro, rivelandosi così azzeccati i neri presagi dell'editore Feltrinelli).
Durissimo l'attacco alla politica che avrebbe rinunciato a gestire la Cosa Pubblica affidandosi alla routine del 'meno peggio o nel caso dei grillini al 'vaffa'. "Basta con gli arrabbiati di professione. Stop alla ruota del criceto e la sfida ai mulini a vento. Basta alle dispute vetero-ideologiche dove trova spazio pure l'eterna lotta fascismo-comunismo. Destra e Sinistra pari sono in un Paese dove conta in politica apparire Buoni".
Ancora "I ministri non sanno neppure il bilancio del proprio ministero!".
"L'Italia é il Paese più ignorante d'Europa per via della scuola pubblica dove non si e' mai investito". E critiche pure a Zingaretti, eternamente ottimista e possibilista. Infine: spendiamo i soldi del Mes molto meno condizionato del Recovery Fund.
Gli applausi ripetuti della piazza, l'attenzione del pubblico, l'assalto al tavolo con il libro da autografare, hanno decretato il successo di Carlo Calenda in una notte maceratese di mezza estate.
Anche quest’anno il Gruppo Medico Associati Fisiomed manterrà aperte e in piena attività nel mese di agosto tutte le sue sedi, vale a dire i centri di Sforzacosta, Tolentino, Corridonia e Civitanova. Ovunque verranno garantiti i regolari e abituali, oltre che assai utilizzati, servizi sanitari.
Associati Fisiomed vuol così ribadire l’impegno e il ruolo assunti da anni nel territorio maceratese nell’ambito della protezione della salute, una realtà di sanità privata davvero vicina alle esigenze dei cittadini.
Associati Fisiomed, va ricordato, non aveva mai interrotto la sua attività anche nel periodo più critico della pandemia, fornendo prestazioni fondamentali per molti pazienti, nonché risposte sempre veloci a chi ne aveva bisogno. Adesso gli stessi medici di medicina generale e gli specialisti di fiducia, conoscendo la possibilità di poter utilizzare al bisogno tutti i centri medici del gruppo Associati Fisiomed nel mese di agosto, si possono sentire più tranquilli e sicuri per la salute dei loro assistiti.
Insomma è agosto e tempo di ferie/vacanze per molti ma non per Fisiomed e le aperture dei suoi centri, infine, risulteranno come un bel vantaggio infine per i turisti. In caso di necessità potranno contare sulla piena disponibilità delle strutture del gruppo, delle nuove tecnologie diagnostiche e terapeutiche, superando le eventuali difficoltà nel periodo del servizio sanitario nazionale.
Tutte le sedi del Gruppo medico Associati Fisiomed rimangono aperti tutto il mese di agosto con i seguenti orari:
- Centro medico Associati Fisiomed – sede Sforzacosta: Lunedi – Venerdi 08.00 – 21.00; Sabato 07.00 – 20.00
- Fisiomed Corridonia – sede Corridonia: Lunedi – Venerdi 08.00 – 20.00
- Fisiomed Civitanova – Ricerche Cliniche – sede Civitanova Marche: Lunedi – Venerdi 07.45 – 19. Sabato 07.45 – 13.00
- Fisiomed Tolentino – Centro medico Palazzo Europa: Lunedi – Venerdi 08.30 – 13.00 16.00 – 19.00. Sabato 08.30 – 10.00
La Paoloni Macerata blinda il reparto dei centrali per la prossima stagione prolungando il rapporto con Alessio Persichini.
Alessio si è guadagnato la conferma a suon di numerose belle prestazioni nel suo anno di esordio in Serie B ed è un altro dei fedelissimi del gruppo Paoloni con cui si preparerà a vivere la nona stagione consecutiva.
“Per me è un onore proseguire con la Paoloni per un’altra stagione - esordisce Persichini -. Sono contentissimo di aver ricevuto la proposta di rinnovo in quanto questa è la società dove sono nato e cresciuto pallavolisticamente e qui ho imparato a muovere i primi passi".
"L’anno scorso è stato quello dell’esordio in Serie B - aggiunge Persichini -: per me è stata un’enorme soddisfazione partecipare ad un campionato nazionale ed il raggiungimento con la squadra del quarto posto è stata la ciliegina sulla torta a coronamento di una stagione a dir poco eccezionale. Avrei voluto concludere il torneo insieme ai miei compagni potendo festeggiare questo traguardo tutti insieme ma non è stato possibile; speriamo solamente che passi in fretta la pandemia e che si possa quindi riprendere quanto prima l’attività agonistica in tutta sicurezza".
"Per la prossima stagione mi aspetto di crescere ancora sia dal punto di vista caratteriale che tecnico e spero che insieme ai miei compagni, lavorando duro e con determinazione in palestra, potremo toglierci numerose soddisfazioni come abbiamo fatto nell’ultima annata" conclude il centrale.
Da questa mattina la Provincia di Macerata sta lavorando sulla provinciale SP 63 “Maceratese”, che si trova all’interno del Comune di Macerata.
L’intervento ha un valore complessivo di 60 mila euro circa e interessa il tratto più alto della strada, subito dopo la curva dove si trova l’edificio dell’Università nel quartiere Vergini e iniziano le tre corsie della strada.
I lavori consistono nella messa in sicurezza di un tratto stradale dove è presente un pericoloso abbassamento: quindi sarà ripristinata la quota della pavimentazione stradale e verranno rialzate le barriere di sicurezza.
Sono già in fase di ultimazione i lavori sulle barriere di sicurezza e, a seguire, verranno effettuate le opere di asfaltatura.
Dato il notevole traffico che transita su questa arteria, i lavori vengono realizzati garantendo il transito su almeno una corsia per ogni senso di marcia.
Un’aspirante matricola chiede indicazioni: “Scusi, dov’è l’Università?”, ignara di rivolgere la domanda proprio al rettore dell’Ateneo. Capita all’Università di Macerata, dove la facilità di relazioni è tangibile già agli Open Day.
Quasi 400 sono i ragazzi che si sono registrati al primo appuntamento di orientamento in presenza organizzato oggi all’Orto dei Pensatori da Unimc, dopo mesi di lezioni, esami e lauree a distanza.
I partecipanti venivano principalmente dalle Marche, ma anche da Abruzzo, Puglia e Lazio. Si replica il 27 agosto.
“E’ un segnale importante di ritorno alla normalità di un ateneo a misura di studente, dove la prossimità a chi sta costruendo il proprio futuro è un tratto distintivo, da sempre. Una vicinanza che, a partire da questo anno accademico, diviene ancor più concreta con importanti misure economiche di sostegno agli iscritti”, spiega il rettore Francesco Adornato.
Specializzata nelle scienze umane e sociali, forte delle sue antiche radici, l’Università di Macerata ha presentato un’offerta formativa che fa dell’eccellenza didattica, dell’innovazione e della multimedialità i suoi punti di forza: 11 corsi di laurea triennale, due a ciclo unico e 15 magistrali che spaziano tra vari ambiti dell’economia, della giurisprudenza e delle scienze giuridiche, del servizio sociale, scienze politiche, delle comunicazione e delle relazioni internazionali, scienze della formazione e pedagogia, beni culturali, turismo, lingue e mediazione, lettere, storia e filosofia.
UN NUOVO CORSO DI LAUREA
Novità di quest’anno è il corso di laurea in “Economia, territorio e ambiente” che punta su valori formativi di estrema attualità. Innovazione, sostenibilità, economia circolare, valorizzazione e rilancio dei territori: questi sono i valori formativi del nuovo corso di laurea UniMc, gli stessi al centro del recente Decreto “Rilancio”.
Come hanno spiegato il direttore del Dipartimento di Economia e diritto Stefano Perri e il presidente del corso Claudio Socci, la nuova laurea si pone l’obiettivo di formare profili professionali in grado di supportare la programmazione economica, l'analisi dei fenomeni economici territoriali, la progettazione e lo sviluppo dei sistemi locali basati sull'innovazione e sulla sostenibilità ambientale, non tralasciando il contesto della nuova economia circolare.
Le imprese, le associazioni di categoria, le organizzazioni sindacali e gli ordini professionali consultati hanno apprezzato l'attenzione del nuovo corso al territorio, sottolineando la realtà regionale caratterizzata da imprese di piccola dimensione, focalizzata su alcuni distretti produttivi in forte crisi, che chiedono nuove competenze, in particolare nei mercati della green economy, della manifattura sostenibile, ma anche nei servizi rivolti ai settori di punta della Regione: turismo, tessile, abbigliamento, calzatura, agroalimentare.
BORSE DI STUDIO E BONUS PER LIBRI, COMPUTER E TRASPORTI
In occasione dell’Open Day è stata annunciata la prossima attivazione dei bonus speciali per tutte le matricole dei corsi triennali e a ciclo unico che si aggiungono all’estensione della no tax area fino a 20 mila euro di Iseeu: fino a 400 euro per l’acquisto di libri e dispositivi tecnologici e altri 100 euro come contributo per i mezzi di trasporti pubblico destinati ai residenti fuori dalla provincia di Macerata.
Basterà caricare i giustificativi di spesa tra settembre e novembre sul sito di Ateneo per ottenere il rimborso. A questo si aggiungono 45 borse di studio da 3.300 euro per matricole fuori regione e altre borse di studio per le lauree magistrali magistrale. Il bando sarà pubblicato nel mese di agosto e sarà aperto fino al 13 novembre.
Info: sceltadicampus.unimc.it.
Si è svolta questa mattina, nella sala consiliare del Comune di Macerata in piazza della Libertà, la presentazione dei contenuti tecnici ed economici di Marche Smart View il progetto relativo al sistema integrato di videosorveglianza, e dei prossimi step da affrontare, ai rappresentanti dei 26 comuni delle 4 province marchigiane che hanno aderito all’iniziativa. Nel complesso i Comuni aderenti assommano una popolazione di circa 308 mila abitanti e hanno istallato 266 telecamere a lettura targhe.
Marche Smart View rappresenta un importante passo avanti nella strategia di sicurezza urbana dell’Amministrazione comunale di Macerata che porta avanti questo progetto il quale ha l’obiettivo di integrare le informazioni generate dai sistemi di videosorveglianza a lettura targhe dei comuni aderenti, con lo scopo di ottenere un importante potenziamento delle capacità di prevenzione, indagine e contrasto delle azioni criminali grazie alla possibilità di avere a disposizione una rete di videosorveglianza territoriale che già oggi comprende circa 250 punti di osservazione nel territorio delle quattro province, in grado di seguire con maggiore efficacia e tempestività gli spostamenti compiuti per compiere gli atti criminali. Le informazioni rilevate dalle telecamere, inoltre, potranno essere utilizzate in futuro per scopi anche relativi alla mobilità e all’ambiente avendo modo di rilevare in tempo reale dati relativi ai flussi di traffico e alle stesse emissioni di sostanze inquinanti.
"Il progetto - come ha illustrato l’assessore Iesari che ha coordinato il progetto con la partecipazione di funzionari del Comune di Macerata e la collaborazione fattiva di altri comuni aderenti - renderà necessario lo sviluppo di adeguate soluzioni tecniche e di gestione privacy che sono già state valutate con il lavoro del team messo in piedi dal Comune di Macerata e che vede anche la preziosa collaborazione del professor Salerno della Università di Macerata. Il progetto prevede, non solo l’integrazione delle informazioni provenienti dalle videocamere che faranno parte della rete, ma anche il collegamento, attraverso le 4 questure delle provincie coinvolte, al sistema nazionale targhe e transiti (SCNTT). Questi nodi sono già presenti a Macerata e Fermo mentre dovranno essere realizzati per la provincia di Ancona ed Ascoli Piceno L’assessore Iesari, inoltre, ha ricordato ai partecipanti che un progetto con queste caratteristiche è unico nel suo genere nel nostro Paese per il coinvolgimento di comuni di 4 diverse province".
Da sottolineare, come anticipato dal sindaco, che le finalità del progetto hanno trovato l’accoglimento ed il supporto dell’ex prefetto di Macerata Iolanda Rolli e soprattutto la positiva valutazione dello stesso Ministero degli Interni a cui è stato illustrato in un recente incontro con il Capo della Segreteria Tecnica, prefetto Sempreviva. L’incontro di questa mattina arriva ad un anno dall’avvio del percorso comune in cui sono stati compiuti una serie di approfondimenti delle varie tematiche coinvolte, quali privacy, prestazioni attese e soluzioni tecnologiche, sia fra i comuni aderenti, che con tecnici esterni, con la Regione Marche, la Questura di Macerata, il garante della Privacy e con lo stesso Ministero degli Interni.
Per quanto riguarda i costi; i 26 Comuni aderenti al progetto dovranno sostenere un investimento complessivo iniziale di circa 100.000 euro, quindi una media di circa 4 mila euro a comune per i costi iniziali, e 2000 euro per i costi ricorrenti comprensiva dello sviluppo del software, privacy e affitto dei servizi Cloud e un costo ricorrente, ogni anno, di circa 40.000 euro.
L’assessore Iesari ha proposto ai Comuni che hanno aderito al progetto una modalità di partecipazione ai costi che terrà conto in particolare della popolazione residente. Al progetto oggi partecipano 26 Comuni ma molti altri nelle ultime settimane hanno già mostrato il loro forte interesse e probabilmente si aggiungeranno agli alltri. Anche per questi Comuni è stato proposto una modalità di partecipazione ai costi. I prossimi passi da compiere saranno quelli di avanzare adesione formale al progetto e l’approvazione da parte del Consiglio comunale di una delibera che abbia come oggetto la convenzione tra i comuni per la gestione dei servizi associati.
Alberto Cicaré, in qualità di candidato sindaco con il progetto Strada Comune, ha accolto l'invito del vescovo di Macerata Nazzareno Marconi, rivolto a tutti i candidati alla poltrona di primi cittadini della città. Ieri si è tenuto un incontro tra i due.
“È stato un confronto schietto e senza ipocrisie, a partire dalla premessa che non esiste più un partito dei cattolici ma che è fondamentale la valutazione delle idee e dello spirito con i quali si affronta la campagna elettorale e che la libertà di coscienza è un valore da preservare con forza” – ha affermato Cicarè - .
“Il Vescovo ha mostrato sensibilità e condivisione verso l'idea di città che portiamo avanti con Strada Comune e Potere al Popolo: costruire il bene comune e la pace sociale è possibile solo attraverso un impegno quotidiano per la giustizia sociale. Rendere Macerata una città realmente equa, aperta, in grado di non lasciare indietro nessuno e di combattere le ingiustizie umane e ambientali: su questo le numerose comunità cristiane possono e devono svolgere un ruolo fondamentale. In quest'ottica, si è convenuto che esiste già un grave problema relativo alla condizione dei più deboli e degli emarginati, che sta risucchiando in una condizione di bisogno sempre più soggetti, a causa di un modello economico e ambientale malato.
Su alcuni temi legati al futuro della nostra città c’è stata una sorprendente e profonda condivisione: l’esigenza di superare il modello di una città che inizia ai Cancelli e finisce al Duomo, con cittadini di serie A e di serie B, ma che deve essere unita tra frazioni, quartieri e centro storico; la necessità di creare un sistema della mobilità più efficiente, a partire dai mezzi pubblici; il superamento del centro storico come salotto buono circondato da una città che si sfalda (“il salotto non esiste più, ora si costruiscono gli open space”); l’urgenza di trovare spazi e occasioni di lavoro per i giovani sfruttando le potenzialità delle istituzioni culturali presenti in città.
Si tratta di tematiche affrontate nel programma politico che Alberto Cicarè ha consegnato al Vescovo.
Nel corso della discussione Cicaré ha evidenziato come il progetto Strada Comune – Potere al Popolo nasca anche dal bisogno di reagire ai fatti che due anni fa hanno sconvolto la nostra comunità (con il truce omicidio di Pamela Mastropietro e l'attentato di matrice fascista contro i migranti e i cittadini di Macerata) chiedendo al Vescovo i motivi che lo hanno spinto a opporsi e non partecipare alla grande manifestazione del 10 febbraio 2018. “Rimaniamo su posizioni diverse - ha spiegato il candidato sindaco - , perché noi siamo convinti che fosse necessario, e sia tuttora fondamentale, erigere una barriera solida e chiara a razzismo e violenza, ma adesso è il tempo di rimarginare le ferite che l’emarginazione e le disuguaglianze creano nel nostro corpo sociale, costruendo progetti comuni per la Macerata del futuro con le realtà che praticano l’accoglienza, la solidarietà, il mutualismo”.