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Scuola e università Macerata

Taglio del nastro per "Macerata Università": la stazione ferroviaria dedicata agli studenti UNIMC

Taglio del nastro per "Macerata Università": la stazione ferroviaria dedicata agli studenti UNIMC

Alle 12.30, puntuale come un orologio svizzero, ecco sbucare dalla curva di contrada Vallebona il treno carico di autorità per l'inaugurazione di quello che, a ragione, è  storicizzato come l'unico caso in Italia di stazione riservata all'università. Una ripartenza eccezionale per Unimc che poi il 15 ottobre, in perfetta coincidenza con la conclusione dell'emergenza (due) e a 730 anni dal bando in piazza, celebra con il Presidente della Repubblica, la sua fondazione e il nuovo anno accademico. Di pari passo torneranno i coriandoli e le lauree in piazza: ossigeno per i tanti esercizi di Bar&Ristoro del Centro Storico.

"No...prego, prima Lei" è un balletto sul predellino del treno tra il sindaco Carancini, il governatore Ceriscioli e il dominus del “Giorno del Ringraziamento” (così poi definita dall'assessore regionale Sciapichetti) il rettore Adornato che poi scende per primo. Alle spalle delle Istituzioni - il nuovo prefetto Flavio Ferdani arriverà di lì a breve con 'mezzi (blu) propri' - il vero deus ex machina del progetto, il direttore regionale di Trenitalia, ing. Fausto Del Rosso.

Come rivela poi Carancini, alla base del tutto c'è un sequestro di persona felicemente concluso con adeguato riscatto: la stazione stessa riservata ora ai 5.000 studenti (dei quasi 12.000 iscritti ad Unimc, un quarto dell'intera popolazione maceratese, osserva Adornato): "Sì, perché l'ing. Del Rosso si era sempre opposto ad una stazione in questo punto in curva, un costone semiabbandonato. Poi una mattina l’abbiamo violentato conducendolo sul posto e convincendolo della bontà dell'opera".

Che costa alla Regione -contabilizza Sciapichetti- un milione e 300.000 euro, altri trecentomila sono a cura dell'ente ferroviario I parcheggi al servizio dello scalo, alle spalle del polo Bertelli, sono stati 'ricavati' nell'area antistante a cura del Comune. "Siamo forti individualmente e pure come comunità ma dobbiamo recuperare il tempo perduto in fatto di mobilità e trasporti. E penso dunque al vecchio progetto, mai abbandonato, di una metropolitana di superfice". E l'assessore comunale Ricotta, raccogliendo la sfida lanciata dal rettore: "Collegheremo a questo scalo universitario anche l'altra faccia della luna maceratese: la parte opposta della città in direzione Sforzacosta. E' un'occasione di rilancio generale, non la perderemo".

Assediato da microfoni e telecamere, Luca Ceriscioli che usa un linguaggio da mister del pallone: “In fatto di trasporti, 'e' tanta roba'. La Regione nel settore ha investito 110 milioni", in elettrificazione delle ferrovie, nell'eliminazione dei passaggi a livello coi sottopassi (primi in Italia), e in generale con iniziative a sostegno dei trasporti ecosostenibili". Un inno generale alle Marche uber alles. Poi brindisi generale con prosecco!

 

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