Appuntamento lunedì 14 maggio per sostenere il festival allo Sferisterio attraverso Art Bonus.I Cento Mecenati dello Sferisterio sono il progetto di sostegno a una istituzione musicale più premiato d’Italia. Già da alcuni mesi è attiva la campagna di rinnovo delle adesioni per il 2018 e si stanno intensificando attività e promozione per reperire nuove risorse e raggiungere il traguardo dei Cento Mecenati, che ricordano i Cento consorti che edificarono lo Sferisterio. Manca poco e la campagna rinnovi si chiude a fine giugno.A sostegno di questa attività di sensibilizzazione è da sempre attivo il Rotary Macerata che organizza per lunedì 14 maggio, alle 20, una cena nella sede estiva della Filarmonica a Macerata (via Ghino Valenti) per far scoprire cosa vuol dire essere Mecenati dello Sferisterio, ascoltare le testimonianze di chi lo è già, chiedere informazioni o capirne meglio i vantaggi morali e fiscali. Fra coloro che saranno chiamati a raccontare la loro esperienza, il sovrintendente Luciano Messi (anche lui mecenate) e Marcello La Matina docente associato dell’Università di Macerata, che converserà con gli ospiti sulla parola e sul ruolo del Mecenate in prospettiva storica.L’adesione ai Cento Mecenati avviene infatti attraverso la normativa di Art Bonus, ovvero lo strumento creato dal Governo per favorire il sostegno dei privati al finanziamento della cultura che prevede agevolazioni fiscali del 65% in tre anni. Chi decide di sostenere lo Sferisterio con 1000 euro, ne recupera 650 sotto forma di credito d’imposta. Superati i primi cento aderenti, chi è in lista attende l’uscita di qualcuno (il rinnovo annuale è facoltativo) per entrare nel gruppo. Il contributo può essere versato sia come persona fisica, sia come azienda o associazione.Per avere ulteriori informazioni e adesioni alla cena (euro 20) o al progetto Cento Mecenati è necessario scrivere una mail entro l’11 maggio a mecenati@sferisterio.it (Angela Tassi)
L’associazione Amici di Palazzo Buonaccorsi e la direzione Cinema Italia di Macerata propongono per giovedì 10 maggio una importante occasione di incontro per amanti dell’arte, del cinema e della storia offrendo una serata articolata in due eventi a partire dalle 19 con l’apertura della mostra Passages del giovane artista Mădălin Ciucă, cui seguirà, alle 21, la proiezione del docufilm "L'uomo che non cambiò la storia", entrambi introdotti da una breve presentazione. Un buffet, generosamente offerto dalla Forneria Totò di Sant'Elpidio a Mare farà da gustoso intermezzo della serata concepita all’interno del progetto “CinemaItalia - Fermento Creativo”, volto alla promozione e produzione culturale del nostro territorio, nel quale si integrano e confrontano più realtà e più forme d’arte e che questa volta ha scelto di aprire le porte del Cinema come sede espositiva per una suggestiva mostra di arte contemporanea Passages solo exhibition di Mădălin CiucăIl giovane artista rumeno, dopo aver conseguito il diploma all’Accademia di Belle Arti di Cluj-Napoca, si è specializzato in Italia presso l’Accademia di Belle Arti di Macerata, e, da maceratese d’adozione, ha fatto il suo esordio nel mondo della pittura e nel sistema dell’arte maturando ampi consensi e significativi riconoscimenti in Italia e all’estero. Da sempre attratto dai segreti della realtà che analizza, sia concentrandosi sul motivo del ritratto che della natura nelle sue manifestazioni più autentiche, insegue e raccorda frames percettivi con suggestioni dell’immaginazione. L'uomo che non cambiò la storia regia di Enrico CariaLiberamente tratto dagli appunti del “viaggio del Fȕhrer in Italia” di Ranuccio Bianchi Bandinelli, professore universitario e tra i padri fondatori dell’archeologia moderna, il film ricostruisce la visita di Hitler in Italia nel maggio del 1938 attraverso i documenti dell'Istituto Luce evidenziando gli aspetti più scomodi e svelando i retroscena meno noti per farci rivivere gli anni cruciali della nostra storia.
Ad un giorno dal lutto cittadino annunciato a Macerata,nella mattinata di oggi un gruppo di militanti forzanovisti, guidati dalla coordinatrice locale Martina Borra, ha affisso esattamente nel luogo dell’omicidio una targa in memoria di Pamela Mastropietro.
“Uccisa e vilipesa il 30 gennaio 2018 dalla mafia nigeriana”, è il messaggio che si legge sulla targa esposta per sottolineare la vicinanza del movimento nazionalista non solo alla ragazza stuprata e uccisa lo scorso gennaio, "ma ad una città ormai violentata quotidianamente da spacciatori e delinquenti legati ad una delle associazioni più cruente, esistenti sulla faccia della terra".
“Forza Nuova continuerà ad essere sulle strade al fianco dei fratelli maceratesi – commenta Martina Borra – Non possiamo continuare a vedere la nostra città in mano alla mafia nigeriana che si è ormai impossessata della nostra meravigliosa città”.“Continueremo la nostra battaglia per ripulire Macerata e per riportare la normalità nelle nostre strade e nelle nostre piazze. Il limite è stato abbondantemente superato – conclude la forzanovista – riterremo responsabili anche tutti coloro che stanno lucrando su questo business dell’immigrazione o che, con il loro silenzio, si rendono complici questa incresciosa e non più sostenibile situazione”.
E dopo la richiesta dell’Anpi, di vietare la manifestazione annunciata da Forza Nuova per il 5 e 6 maggio, “Ripuliamo Macerata”, la coordinatrice locale di Forza Nuova Martina Borra risponde all’associazione dei partigiani.
“Ogni volta che leggo certe sigle affiancate alla parola ‘vietare’, mi esce tristemente un sorriso – afferma Borra - Ma voi passeggiate per la città? Parlate con i residenti ? Ascoltate i loro disagi o siete ancora nascosti sui monti mentre i vostri amici ‘alleati’ liberano l’Italia dai pericolosissimi fascisti?”
“Le uniche parole che sapete usare sono ‘vietare’ , ‘fascisti’, ‘estremisti’, ‘razzisti’, ‘xenofibi’ – continua la nazionalista - Aprite gli occhi e allungate gli orecchi, perché ci sono problemi molto più gravi della nostra presenza sul territorio”.
“Noi, a differenza vostra, sosteniamo il popolo italiano, lottiamo per dare più sicurezza ai nostri figli e alle nostre donne, combattiamo la droga che anche a Macerata un giovane può reperire con estrema facilità, salvaguardiamo quella che un tempo era la dignità dell'uomo preservando lavoro e famiglia”.
“Non penso ci sia qualcosa da vietare – spiega ancora Martina Borra – ma capisco bene che la vostra sana democrazia non vi permette di far parlare persone che non la pensano come voi. Siete voi che dovete star lontani da certi temi, viste le dinamiche degli ultimi tempi che vi vede impegnati nel dare importanza ad un fantasma chiamato fascismo, invece di impegnarvi su temi molto più concreti, come la sicurezza”
Non manca anche una stoccata al rappresentante di Liberi e Uguali, Montesi.
“ Forse vive su di un altro pianeta – continua la forzanovista - Noi donne non siamo poi così libere di passeggiare tranquillamente per la città, al pari di chi ha assassinato Pamela. Siamo tutti colpevoli per non essere stati in grado di proteggere una giovane donna – conclude Borra – Ma voi continuate ad essere impegnati a combattere contro qualcosa che è morto più di 70 anni fa. Scendete dai monti: riflettete di più e chiacchierate di meno”.
Sarà Cristiana Collu, direttrice della Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea di Roma e storica dell'arte, a inaugurare giovedì 9 maggio i Workshop proposti dall’Università di Macerata nell’ambito degli Stati Generali, il percorso di discussione e confronto promosso dal rettore Francesco Adornato “per riflettere sul nostro modo di pensare e organizzare l’Università e per cogliere le sfide della contemporaneità”.
"Intendiamo andare oltre tutto quello che ancora propone schemi ingessati, provando a scompaginarli e immaginando e utilizzando nuove categorie, nuovi paradigmi, nuovi modi di essere Università, al proprio interno e nel rapporto con il territorio e le sue istituzioni”, ha auspicato Adornato durante la cerimonia di inaugurazione dell’Anno Accademico.I laboratori, guidati da esperti, professionisti, tecnici esterni, si terranno per tutto il mese di maggio e prevedono un intervento di apertura seguito da una sessione di domande e risposte e da un confronto, nel pomeriggio, con delegati e docenti Unimc focalizzato sulla realtà dell’Ateneo. L’appuntamento del 9 maggio, che prenderà il via alle 10.30, sarà dedicato al tema “Studenti e futuro”.
I prossimi incontri saranno con Gabriele Gabrielli, presidente della Fondazione “Lavoro per la persona” e Pietro Marcolini, presidente dell’Istao, su “Motivazione e gioco di squadra” il 14 maggio; con Massimiliano Colombi, consulente in analisi organizzativa e sviluppo di processi innovativi, e l’imprenditrice Orietta Varnelli su “Università, lavoro, città, territorio” il 16 maggio; Matteo Turri, curatore della pubblicazione “La didattica in università: una ricerca nelle differenti discipline” sul tema “Scompaginare la didattica” il 24 maggio; Maria Chiara Carrozza, ordinario di bioingegneria industriale alla Scuola Sant’Anna su “Osare la ricerca. Nuovi mondi del sapere per un mondo globale”.Gli Stati Generali si chiuderanno con la predisposizione di un documento finale di sintesi e, a settembre, con l’evento conclusivo sulla formazione delle classi dirigenti del futuro con Enrico Letta, presidente della Scuola di Affari Internazionali di Parigi.
Ancora un successo per il Judo Equipe Macerata asd che con la seniores Grosu Cristina conquista il secondo gradino del podio nella gara di Castelfranco Emilia nella categoria di peso fino a 52 kg e contemporaneamente conquista anche la cintura nera I dan (il primo grado delle cinture nere nel judo olimpico). Ma la storia di questa atleta non è come tutte le altre e merita sicuramente di essere raccontata.
Cristina, di origine moldava, arriva a Tolentino a 14 anni, dove raggiunge la mamma che già si era trasferita lì da parecchio tempo, e sulla sua scia (la mamma Svetlana è stata judoka della ex nazionale URSS), poco dopo inizia a praticare judo. Dopo pochi mesi mamma e figlia si trasferiscono nel club biancorosso, dove entrambe sono accolte con affetto e tutt'ora si allenano. Nel volgere di pochi anni, stante la sua assiduità e la profonda dedizione, la giovane Cristina conquista il grado di cintura marrone, che le dà accesso alle competizioni valevoli per l'acquisizione di punteggio utile per il raggiungimento della cintura nera I dan, appunto per meriti agonistici: è questo infatti uno dei diversi modi di acquisizione dei diversi gradi di cintura nera previsti dalla Federazione Italiana del Judo (FIJLKAM).
Nel frattempo Cristina, inizia a frequentare l'università di Bologna – facoltà di chimica (presso la quale poi si laurerà a pieni voti) ed inizia, per questioni ovviamente logistiche, a frequentare anche il club Dojo Equipe Bologna nel quale riesce ad allenarsi con atlete di livello nazionale, aumentando così il proprio bagaglio agonistico, che le ha certamente permesso di accumulare incontri vinti e podi, nella propria categoria di peso e di raggiungere l'abito traguardo, che oggi si celebra. Nel mezzo di questo percorso, vanno però annoverati, due gravissimi infortuni sportivi che la fermano per molti mesi, il primo è la frattura della clavicola ed il secondo la frattura dell'avambraccio. Ma la tenacia di Cristina è ammirevole: due volte caduta e due volte rialzata!
D'altronde è proprio questo a cui il judo prepara, non solo sul tatami (la materassina per la pratica del judo), ma anche nella vita quotidiana ed essere circondati da compagni di viaggio che con lei condividono sudore, fatica e, soprattutto, amicizia sincera, stima reciproca ed affetto è certamente di aiuto... ed a Cristina di sicuro non mancano! Il raggiungimento del grado di cintura nera I dan non solo è stato volutissimo, ma di sicuro anche meritatissimo!
Finisce con un grande abbraccio e con una bellissima vittoria l’ultima partita in casa della seniores.
Finalmente i ragazzi dopo una serie di sconfitte ritrovano il successo, ma oltre al risultato ritrovano il gioco e soprattutto il bellissimo abbraccio del numerosissimo pubblico presente all'Elia Longarini che li ha sostenuti fin dal primo minuto. Il 15 Maceratese trova davanti a se un Chieti molto determinato ma sin dalle prime battute dell'incontro si percepisce che questa volta l'esito della partita sarà diverso, la mischia e solida e la trequarti spumeggiante, ed il tabellone finale segna ARM 30 - Chieti 13. Prima del calcio d'inizio tutte le selezioni di Banca Macerata Rugby, a partire dai più piccoli del Mini-Rugby fino alla Old, hanno sfilato davanti alla Tribuna fino a formare un corridoio per accogliere la prima squadra al suo ultimo impegno stagionale in casa.
Un lungo corridoio giallonero che si è poi concluso con un grande cerchio e con il grido "Macerata" lanciato da Lollo, il più piccolo dei rugbisti maceratesi, al quale ha risposto, emozionando tutti i presenti, l'urlo ARM di tutti gli altri. Quest’ultima domenica i ragazzi saranno di scena a Faenza, l’under 16 andrà in trasferta a Tortoreto, il Mini-Rugby giocherà a San Benedetto e non ultime le ARM-adille scendono in campo con L’Aquila a Perugia contro le Donne Etrusche per l’ultimo incontro di serie A, convocate Elena Chiurchiù, Silvia Mancinelli,Lucrezia Mogetta e Francesca Borghetti. Si ricorda l’iniziativa del mese del mese di Maggio gratuito, rivolta ai ragazzi dai 6 ai 12 anni che vogliono avvicinarsi a questo bellissimo sport, tutte le info nella pagina FB della società.
Con il campionato agli sgoccioli la società del presidente Mozzoni è già al lavoro per pianificare la prossima stagione, che dovrà vedere ancora la società Maceratese protagonista nonostante le numerose e risapute problematiche connesse alla mancanza di certezze in merito alla definitivo ottenimento di una sistemazione dignitosa per tutti i rugbisti di Macerata.
Il vescovo di Macerata Nazzareno Marconi e i responsabili maceratesi del progetto “I Cammini Lauretani” sono vicini all’arcivescovo prelato di Loreto monsignor Fabio Dal Cin, il cui papà Angelo è salito al cielo la notte scorsa all’età di 86 anni.
Assieme alla comunità diocesana si uniranno spiritualmente alla preghiera di suffragio per la sua anima che si alzerà questa sera nella Basilica della Santa Casa alle ore 21 con la recita del Santo Rosario.
Sedici giovani talenti, selezionati attraverso un percorso di valutazione e che potranno partecipare al percorso di studi della prima edizione 2018-2019 di Make Campus. Giovani motivati che desiderano lavorare nel mondo del tessile e che possano diventare ambasciatori del fare italiano in un contesto globale grazie al recupero di una competenza sul prodotto integrata ai principi manageriali.
Stamattina la presentazione del corso è avvenuta all'ITC di Macerata di fronte ad una platea gremita ed interessata.
Il percorso formativo del Campus prevede 18 mesi di studio più 6 mesi di stage.
Per partecipare al processo di selezione ed entrare a far parte di Make Campus è necessario aver conseguito un diploma di scuola secondaria di secondo grado.Il bando di iscrizione si rivolge a candidati di età tra i 18 e i 24 anni in possesso di una buona conoscenza della lingua inglese e di un talento e propensione creativa volta sia ad attività manuali che gestionali.Le competenze di ogni candidato saranno valutate in sede di colloquio tramite un processo di selezione che prevede prove psico-attitudinali e test di conoscenza della lingua inglese.
La vicenda é a dir poco surreale, ma gli Euro che l'automobilista dovrà sborsare (per pagare o fare ricorso...) sono veri. Così come la multa che un maceratese si é ritrovato sul parabrezza dell'auto nei giorni scorsi, alle 19,40. Ma quella multa, stando al verbale, é stata comminata alle 19,45. Difficile anche da raccontare, se non fosse che la sanzione é stata redatta all'ombra dell'orologio di Piazza della Libertà e che, quindi, l'orologio fotografato dimostra che la multa é stata scritta nel futuro.
"A chi dice che minuto più o minuto bene non cambia - scrive il malcapitato automobilista in uno sfogo su Facebook - rispondo che lo stesso principio dovrebbe valere quando si entra in ztl un minuto dopo".
Il dolore in un applauso, la commozione in un abbraccio.
Così Macerata ha salutato, questa mattina, Pamela Mastropietro e i suoi familiari. Tanta gente, nonostante una pioggia incessante che non ha lasciato tregua e che avrebbe scoraggiato molti. Non i maceratesi, che hanno voluto esserci, per salutare per l'ultima volta quella ragazza che nel Maceratese ci era venuta per salvarsi la vita e che, invece, a Macerata, ha trovato la più atroce delle capitolazioni.
Terminata la quinta edizione del Luci, il Laboratorio Umanistico per la Creatività e l’Innovazione dell’Università di Macerata, un team tutto al femminile sta proseguendo il percorso imprenditoriale preparandosi alla competizione nazionale indetta da Enactus, l’organizzazione americana che valorizza le idee degli studenti volte al miglioramento della qualità della vita e alla salvaguardia ambientale.
Nell’ambito del CreaHub, sotto la supervisione dei professori Francesca Spigarelli e Alessandro Giovanni Grasso, del tutor Lorenzo Compagnucci e dell’Ufficio Ilo, lo scorso 23 marzo le studentesse si sono recate a Roma alla John Cabot University per partecipare, con altri studenti internazionali, al workshop “Idea Generation” organizzato da Enactus Italia. Il formatore della giornata è stato Leonardo Benuzzi, esperto nel pensiero creativo e nell’utilizzo della creatività come approccio metodologico. Enactus propone un percorso internazionale all’interno del quale gli studenti si sfidano nell’elaborazione di progetti di imprenditorialità innovativa, che contribuiscano al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile indicati dalle Nazioni Unite. I progetti diventano concreti grazie al supporto di accademici, professionisti e imprese. Il programma internazionale Enactus è attivo dal 1975 e Kpmg è il principale sponsor. Ad Enactus Italia hanno aderito imprese come Randstad Italia, Carlise Brake & Friction, Chep Italia, Clevertech, Thermo Fisher Scientific e molte altre ancora.
Il gruppo Unimc è composto dalle studentesse Simona Lamparelli, Giulia Mattutini, Federica Ferrante, Cora De Martiis, Maria Chiara Mattacchione, Ottavia Pasquini e dal faculty advisor Lorenzo Compagnucci. Dopo la Mock Presentation di Milano del 7 maggio, le ragazze si sposteranno a Trento per partecipare, con altre università italiane, alla Enactus National Competition che si svolgerà a giugno nell’ambito del Festival Nazionale dell’Economia. Il team vincitore volerà in California in Silicon Valley per prendere parte alla Enactus World Cup.
L’ateneo maceratese ha aderito ad Enactus Italia in occasione del Luci Pitch Day di febbraio, quando le rappresentanti Enactus Marta Bertolai, Francesca Chiesa e Alessandra Bavestrelli sono intervenute a Macerata in qualità di giudici dei progetti presentati dagli studenti.
Un torneo di calcio a otto all'insegna della solidarietà, il 'Victory club' organizzato dall'Associazione nazionale magistrati a Lecce. Tra le tante note "facce della giustizia" ha partecipato anche il maceratese Claudio Rastrelli (ex sostituto procuratore a Macerata), membro del team MarchEmilia, che è riuscito a giungere al quinto posto, gareggiando contro altre squadre a otto, sempre formate da giudici . La formazione Marchigiana ed Emiliana, guidata dal Procuratore generale delle Marche Sergio Sottani ha schierato in campo le seguenti figure: Andrea Laurino e Ruggiero Dicuonzo (Procura di Ancona), Guido Campli (Corte d'Appello di Ancona), Lorenzo Maria Destro e Raffaele Agostini (Procura e Tribunale di Ascoli), Claudio Rastrelli (Procura di Macerata), Davide Storti e Lorenzo Pini (Tribunale di Pesaro), Matteo Di Battista e Valerio Guidarelli. Il vero protagonista di tutto il torneo è stato il goleador Vincenzo Conte giudice del lavoro a Modena. In campo anche grandi cognomi, come Manfredi Borsellino, Dirigente di Polizia e figlio del noto giudice Paolo Borsellino. Il quale, con il suo team Palermitano, ha vinto l’ultimo match proprio contro MarchEmilia.
La vittima, Bruno Sperandio di 73 anni, era in vacanza sul Mar Morto. Il maceratese, che viveva a Sforzacosta, era in viaggio con un amico e ieri sera è morto stroncato da un malore.
Tempestivi i soccorsi, ma per l'uomo non c'è stato niente da fare.
Grande il dolore degli amici e dei conoscenti che hanno appreso la notizia ieri sera. Tante le frasi e le foto di cordoglio e dolore per ricordare un uomo "allegro e dal sorriso travolgente" come scritto sulla sua bacheca Facebook.
Bruno Sperandio era appassionato di ciclismo.
Sabato 5 maggio 2018 alle ore 16.30 presso la Biblioteca Mozzi Borgetti di Macerata si terrà la presentazione del libro “L’algebra delle lampade. Musica colta da culture incolte” con la partecipazione dell’autore Paolo Tarsi intervistato dal musicista Gianluca Gentili.
Il libro, impreziosito dalla copertina realizzata dall’artista Luca Domeneghetti, si ispira a una residenza in stile Tudor della seconda metà del XV secolo, la Knole House, dove nel 1967 i Beatles si recano per girare due video: Strawberry Fields Forever e Penny Lane. Situata nella contea del Kent, nell’Inghilterra sud-orientale, questa calendar house si compone di 365 stanze (come i giorni dell'anno), 52 corridoi (come le settimane dell'anno) e 7 cortili (come i giorni della settimana), struttura riproposta in quest’opera. Motivo per cui nella prima parte del libro sono racchiuse 52 schede dedicate perlopiù a dischi di musica colta contemporanea (ma non solo), mentre la seconda comprende una serie di 7 interviste – ampliate da 2 bonus tracks finali – ad artisti provenienti dal progressive, dal krautrock, dal post-punk, dalla new wave, dalla drone music, dal nu jazz e dall’hip hop.
Un incontro affascinante e trasversale nella testimonianza diretta di alcuni tra i più importanti compositori del nostro tempo come il premio Oscar Luis Bacalov, Ron Geesin (Pink Floyd) e Roger Eno, che hanno segnato la settima arte, fino ad autentici innovatori quali Emil Schult (Kraftwerk), Paolo Tofani (Area), Laraaji, Blaine L. Reininger (Tuxedomoon), passando attraverso le innumerevoli collaborazioni del chitarrista jazz Eivind Aarset (Brian Eno, Laurie Anderson, David Sylvian) fino all’hip hop dei Kill the Vultures. Nella terza ed ultima parte è riportato, infine, un lunario di 365 dischi dedicato non solo a composizioni colte, ma anche ad album rock, jazz, fusion, all’elettronica, all’ambient e alle colonne sonore. Un prezioso almanacco musicale, arricchito dall’artwork originale realizzato dall’artista Luca Domeneghetti, con un ascolto consigliato per ogni giorno dell’anno volto a sottolineare l’influenza esercitata dalle avanguardie colte sui linguaggi pop.
Paolo Tarsi è autore di musica elettronica e cameristica, scrive per il teatro e la video-arte lavorando regolarmente con film-maker, gallerie e musei d’arte contemporanea. Dopo essersi specializzato nella composizione con il premio Oscar Luis Bacalov ha pubblicato l’album “Furniture Music for New Primitives” (Cramps/Rara, 2015), seguito dall’Ep “Petite Wunderkammer” (Coward, 2016) e “Loops in Cage” (Bau, 2017). Attualmente sta ultimando il suo nuovo lavoro discografico, frutto della collaborazione con musicisti provenienti da formazioni di culto quali Kraftwerk, Tangerine Dream, Neu!, Ulan Bator, King Crimson, Henry Cow, National Health, Tuxedomoon, Afterhours e stretti collaboratori di David Bowie, Brian Eno, Bryan Ferry (Roxy Music) e band come Faust, Radiohead e Soft Machine. Suoi scritti di carattere musicologico sono apparsi su pubblicazioni specialistiche e ha svolto attività di critico musicale per numerose testate, tra cui “Alfabeta 2”, “Artribune” e “Il giornale della musica”. Ha curato la rassegna di musica e arte contemporanea “Contemporary Jukebox”.
Gianluca Gentili, dopo aver conseguito il diploma in chitarra classica, ha frequentato vari generi musicali – classica, contemporanea, pop, flamenco, improvvisazione – sia come solista che in compagnia di straordinari musicisti come Stefano Scodanibbio, Terry Riley, Butch Morris, Fabrizio Ottaviucci, Daniele di Bonaventura, Gianpaolo Antongirolami. Chitarrista nel recital per quattro musicisti El Cimarrón di Hans Werner Henze prodotto nel 2003 da Terra di Teatri e Macerata Opera (produzione vincitrice del premio speciale al Premio Abbiati), ha collaborato con il poeta Edoardo Sanguineti per la composizione di due video e un CD in occasione della mostra Magazzino Sanguineti (2004) al Palazzo Ducale di Genova in quell’anno capitale europea della cultura. Ha partecipato come solista alla prima esecuzione mondiale de Il Cielo sulla Terra (2007) di Stefano Scodanibbio al Forum Neues Musiktheater Staatsoper di Stoccarda, opera replicata in Italia e Messico. Il suo repertorio attuale comprende musica contemporanea per chitarra elettrica e sue composizioni per chitarra classica ed elettrica. Alterna la sua attività di concertista e compositore a quella di tonmeister e produttore di CD per ECM, Wergo, Brilliant Classics, Mode Records, col legno. Attivo anche come organizzatore di eventi musicali e teatrali, è curatore della Rassegna di Nuova Musica di Macerata.
"Il 30 gennaio Innocent mi telefonò chiedendomi se volevo andare a stuprare una ragazza che dormiva".
A pronunciare la frase choc, intercettata dagli inquirenti nel carcere di Ancona, è Lucky Awelima mentre parla con Desmond Lucky. I nigeriani, insieme al connazionale Innocent Oseghale, sono detenuti con l'accusa di aver ucciso e fatto a pezzi la 18enne romana Pamela Mastropietro a Macerata. I dialoghi sono riportati nella nuova ordinanza di custodia cautelare per omicidio a carico di Oseghale che invece è recluso ad Ascoli Piceno. A questa richiesta di Innocent, Awelima avrebbe risposto che non era interessato. In un'altra conversazione, Awelima avrebbe poi detto di aver saputo che Pamela era stata stuprata. Anche questi elementi erano tra quelli posti a fondamento della richiesta della ordinanza di custodia in carcere per Oseghale anche per violenza sessuale.
Addebito non riconosciuto dal gip che pone a fondamento della decisione anche tratti della personalità della ragazza.
(Fonte Ansa)
I vantaggi degli interventi in artroscopia sono sotto gli occhi di tutti. “E a Villa Pini siamo all’avanguardia in questo campo”, dice il Dr. Stefano Albanelli, dello staff del Prof. Zini e che opera presso la Casa di Cura civitanovese, in Regione uno dei centri di eccellenza in ortopedia e nella chirurgia artroscopica. E sabato prossimo, 5 maggio, sarà l’occasione per gli ortopedici professionisti (ma anche altre figure professionali coinvolte nella gestione di questa patologia) per approfondire tutte le tematiche connesse.
Si terrà infatti un evento formativo, curato dallo stesso dr. Albanelli, con la collaborazione di Villa dei Pini, proprio sui metodi artroscopici con due sessioni di “live surgery”, ovvero un intervento chirurgico in diretta che verrà mostrato a tutti i partecipanti attraverso un collegamento diretto con la sala operatoria di Villa dei Pini, come caso esemplificativo, con spiegazioni e discussione durante l’intervento.
Una breve anticipazione di alcuni di questi tempi la facciamo con il dr. Albanelli.
Dottore, come viene considerata, oggigiorno, la tecnica artroscopica rispetto a quella tradizionale, cosiddetta “a cielo aperto”?
E’ semplicemente la tecnica migliore per intervenire chirurgicamente.
Compresi gli interventi alla spalla ed alla cuffia dei rotatori, di cui parlerete nello specifico sabato 5 maggio?
Si. Ormai dal punto di vista del trattamento chirurgico la tecnica di intervento in artroscopia è quella che va per la maggiore perché è una metodica mini-invasiva con la quale vengono praticati solamente tre fori molto molto piccoli, che permette di fare una diagnosi di certezza del tipo di lesione grazie a telecamere ad alta definizione e poi di riparare la lesione con una precisione millimetrica.
Fino a 10-15 anni fa questi interventi venivano effettuati a “cielo aperto”…
Infatti, si procedeva con un taglio e inevitabilmente con una minore precisione chirurgica che comportavano spesso dolore post operatorio per il paziente o recupero più lento.
Quanto, grazie alla tecnica artroscopica, l’età anagrafica del paziente può diventare un fattore relativo?
La tecnica artroscopica consente a tutti gli effetti di considerare anche un paziente anziano, oltre i 70-75 anni, come soggetto capace di ritornare alle condizioni precedenti e recuperare la funzionalità dell’arto e la qualità della vita. Ovviamente l’intervento deve essere supportato da una buona diagnostica e seguito da tutti gli opportuni percorsi riabilitativi. A queste condizioni possiamo davvero considerare l’età un fattore relativo.
Quali sono le percentuali di recupero?
Se la patologia viene bene inquadrata, trattata bene chirurgicamente e, ripeto, con un buon percorso riabilitativo, nel 95% dei casi il recupero del paziente può manifestarsi molto buono con l’eliminazione del dolore e il recupero della buona funzionalità.
E lo sportivo può pensare di riprendere a praticare la disciplina?
Si, certo, è possibile tornare a fare sport così come tornare alle precedenti mansioni lavorative. Fermo restando le condizioni di cui parlavo, ovvero un buon percorso riabilitativo post intervento e, prima dell’intervento, un buon inquadramento della patologia e, ovviamente, la riuscita del trattamento chirurgico.
Ultima gara di regular season. Sabato 5 maggio alle 18 la Medea Macerata scende in campo a Foligno per la sfida contro la Integra Conad Tantucci. Con Portomaggiore che continua a tallonare la truppa allenata da Adrian Pablo Pasquali con un solo punto di ritardo e con la differenza di vittorie che premia gli inseguitori, i 3 punti servono come il pane per assicurarsi il primo posto.
La classifica darebbe i favori del pronostico alla Medea, ma le sconfitte a Fano e Forlì, come le sofferenze in quel di Terni, ricordano che non è vietato il minimo calo di concentrazione. “Sicuramente sulla carta una buona parte delle partite per noi erano abbordabili ma tutti contro di noi giocano con il coltello tra i denti quindi è facile solo in teoria – ha dichiarato l’opposto Leonardo Scuffia – Dobbiamo vincere per avere la certezza di giocarci subito la promozione nei play-off e quindi di evitare altre partite”.
Medea che comunque arriva pronta all’appuntamento. “Abbiamo lavorato bene – spiega Scuffia – Siamo carichi, sentiamo la partita ma nel modo giusto, senza paura di dover fare risultato a tutti i costi. Andremo a Foligno consapevoli della nostra forza e cercheremo di imporre il gioco come fatto con Osimo”.
Macerata arriva infatti sull’onda lunga della vittoria nell’ultimo turno, un 3-0 perentorio che sancisce certezze che ci sono sempre state ma che andavano messe in campo, sia per tutta la squadra che per lo stesso numero 11 della Medea. “Anche a Forlì si sono viste, purtroppo a sprazzi – racconta l’opposto biancoverde – Con Osimo abbiamo avuto un’ottima prestazione, con qualche problema nel terzo set ma nei primi due set abbiamo tenuto un livello notevolmente superiore. Personalmente ho ritrovato fiducia in me stesso, dopo un periodo un po’ buio in cui non sono riuscito a dare alla squadra l’apporto che avrei voluto. Sono contento della prestazione e soprattutto della squadra, visto che contro Osimo abbiamo vinto con la squadra e non con i singoli come magari era successo in alcune ultime uscite”.
Certezze da riproporre contro Foligno che però ha dal canto suo le sue carte da giocare. “Dovremo stare attenti innanzi tutto alla battuta di Rinaldo Conti, che è un forte battitore in salto – avvisa Scuffia – La palestra di Foligno è piccola e con il soffitto basso quindi la ricezione dovrà essere perfetta se non si vogliono regalare punti. L’attacco da posto 4 con la quick sempre di Conti in diagonale è difficile da prendere. Dietro l’opposto Fuganti Pedoni ha trovato una buona combinazione veloce con il palleggiatore Piumi. Conti e Fuganti Pedoni sono i giocatori da tenere più d’occhio dall’altra parte della rete ma sappiamo che dipende tutto da noi. Se giochiamo come sappiamo, credo non ci sarà scampo per nessuno”.
La gara sarà seguita in diretta audio da Radio Studio 7, ascoltabile dal sito www.radiostudio7.net e sul canale 611 del digitale terrestre.
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma del Csa Sisma
L’annuncio a mezzo stampa di non meglio precisate iniziative che forza nuova avrebbe previsto per il fine settimana a Macerata rappresenta l’ennesima intollerabile provocazione neofascista in città.
Una città duramente colpita da un attentato terroristico di matrice razzista e fascista, che ora si trova involontariamente ad essere teatro di una volgare e offensiva strumentalizzazione politica, da parte di quanti hanno dapprima predicato intolleranza e odio xenofobo, e poi giustificato, o peggio rivendicato il gesto terroristico, in alcuni casi dopo aver condiviso la militanza nazi-fascista con l’attentatore.
Formazioni di ispirazione fascista non possono avere alcuna legittimità, né a Macerata né altrove. Lo hanno dimostrato il 7 aprile scorso le antifasciste e gli antifascisti che spontaneamente si sono ritrovati in piazza e hanno costretto allo scioglimento anticipato il raduno di casapound, nonostante le imponenti misure di sicurezza fossero volte a limitare il libero esercizio del diritto a manifestare.
Presenza neofascista e misure di sicurezza sproporzionate che di fatto sottraggono la città a chi la vive e la attraversa, recando grave pregiudizio alle attività commerciali e agli eventi di carattere aggregativo e culturale che la animano.
Non possiamo tollerare che quanto accaduto si ripeta e la città torni ad essere ostaggio di uno scenario da coprifuoco.Nessuna iniziativa di stampo neofascista può essere concessa né può avere luogo questo fine settimana in città. Le antifasciste e gli antifascisti maceratesi sono determinati a difendere una città che vogliamo libera da ogni razzismo e fascismo.
La Camera di commercio di Macerata comunica che la Commissione per le pari opportunità tra uomo e donna della Regione Marche e le Camere di commercio della regione, con i loro Comitati per l’imprenditoria femminile, hanno promosso un corso di formazione gratuito per donne imprenditrici e libere professioniste (in attività o potenziali) che si svolgerà dall’11 maggio al 28 luglio 2018. Il corso è riservato per donne imprenditrici (in avvio, avviate e potenziali) che vogliano iniziare o riqualificare la loro attività creando modelli di business innovativi ad alto valore aggiunto. Il corso si articola in sette momenti formativi: due incontri unitari ad Ancona, quattro incontri dislocati nelle diverse province marchigiane ed una visita aziendale.
"Empowerment - spiegano - per una donna che spesso deve coniugare la vita lavorativa con le responsabilità familiari, significa sviluppare e appropriarsi consapevolmente delle competenze che incidono positivamente sulla propria vita e sul proprio benessere individuale, organizzativo, sociale, capitalizzando e mettendo in circolo quelle capacità già sviluppare in ambienti contigui a quello professionale (multitasking, programmazione, pianificazione, cura e relazione empatica). Lo sviluppo di un modello di Canvas personale (Business model you) fornisce un metodo valido per creare (od orientare9 la propria carriera professionale attraverso modelli di business in linea con le proprie risorse, le proprie capacità, la propria personalità. Attraverso lo sviluppo di un “own Model” le partecipanti comprendono il valore delle proprie competenze orientandole sulla base delle proprie aspirazioni personali e professionali".
Destinatarie del corso sono donne tra i 18 e i 60 anni, provenienti dal territorio marchigiano: in fase di entrata nel mercato del lavoro (inoccupate, stdart up), in fase lavorativa (professioniste, dipendenti, imprenditrici…), in fase di rientro lavorataivo (post maternità o altro).
Le iscrizioni debbono pervenire entro il 9 maggio 2918 tramite PEC all’indirizzo: assemblea.marche.pariopportunita@marche.it o tramite raccomandata A/R o consegna a mano alla Commissione per le pari opportunità tra uomo e donna della Regione Marche, piazza Cavour 23, 60121 Ancona
Una grande occasione per tutti i marchigiani che vogliono proporsi come concorrenti del programma più famoso della televisione italiana “La prova del cuoco”. Arriva al Centro Commerciale Val di Chienti di Piediripa "La prova del cuoco in tour!", Il casting tour ufficiale de “La Prova del Cuoco” alla ricerca di nuovi concorrenti per il programma tv di cucina più amato dal pubblico italiano.
I candidati avranno la possibilità di fare un breve provino con i redattori del programma in cui raccontare la propria passione per la cucina e per la buona tavola. Ad allietare la giornata ci sarà Riccardo Facchini, noto cuoco del programma di Raiuno, con la sua cucina che ama definire del ricordo. Lo chef si esibirà in un imperdibile show cooking. Il tour ufficiale continuerà in altre città d’Italia, rappresentando un importante momento di contatto tra il programma tv e il suo pubblico.
Per partecipare al casting è necessario essere maggiorenni. Le date del tour sono in continuo aggiornamento, tutte le info si possono trovare sulla pagina Facebook La Prova del Cuoco in Tour e su tutti gli altri canali social ufficiali. L’appuntamento è per sabato 5 maggio 2018 alle ore 15 con La Prova del Cuoco in Tour presso il Centro Commerciale Val di Chienti in via Giovanni Battista Velluti, 31, Piediripa.