Festeggiamenti, lunedì10 Aprile per il 165° anniversario della Fondazione della Polizia di Stato.
Anche quest’anno, il motto e’ “Esserci sempre” per rimarcare, dopo un altro anno di intensa attività di prevenzione, contrasto e soccorso pubblico, la volontà di farsi trovare pronti a svolgere il proprio dovere.La cerimonia si svolgerà presso
la Caserma Pasquale Paola, alla presenza degli appartenenti della Polizia di Stato, dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato (A.N.P.S.) e di numerose Autorità civili, religiose e militari.
Durante la cerimonia, verrà deposta una corona d’alloro al monumento dedicato ai caduti della Polizia di Stato. A seguire verranno letti i messaggi del Capo dello Stato e delle altre Autorità.
Infine, verranno consegnati gli attestati di encomio e di lode al personale della Polizia di Stato che si è distinto in operazioni di particolare rilievo nel corso dello scorso anno.
Rocco Sabato ieri mattina si è recato nello studio legale dell’avvocato Gabriele Cofanelli insieme all’avvocato Fabrizio Giustozzi. Il difensore della Maceratese, dopo l’aggressione subita dal presidente Filippo Spalletta venerdì sera nella sede della società a Sforzacosta, intende farsi tutelare giuridicamente dai due professionisti maceratesi. Sabato, per il momento, non intende esporre querela nei confronti di Filippo Spalletta, gli avvocati Cofanelli e Giustozzi sono per una composizione bonaria della vicenda.
Anche oggi non è stato possibile ascoltare l’opinione sull’accaduto da parte del presidente della Maceratese. Filippo Spalletta è irraggiungibile telefonicamente. Secondo alcune versioni raccolte sull’accaduto, Spalletta sarebbe caduto a terra dopo aver sferrato il pugno a Sabato, quando gli altri giocatori della Maceratese presenti sono intervenuti a difesa del compagno di squadra.
Nonostante le assicurazione fornite ieri pomeriggio dal direttore sportivo Fabrizio Benassi, prima del fattaccio che ha portato poi alle dimissioni dell’amministratore delegato Simone Sivieri, la Maceratese ha rischiato per la seconda volta di non poter andare a giocare fuori casa. Domani la squadra allenata da Federico Giunti sarà di scena a Forlì, ma la proprietà non ha messo a disposizione i soldi per la trasferta. I giocatori della Maceratese erano disposti a partire con le proprie automobili, alla fine sono stati noleggiati dei pulmini. L’associazione “Amici della Rata” era pronta a sostenere le spese della trasferta attraverso il proprio fondo, ma nessuno della società si è fatto avanti. Poi è intervenuto Giorgio La Cava.
Giorgio La Cava ha dichiarato che è disposto a risanare i conti della Maceratese, ma con l’aiuto di qualcuno. L’imprenditore perugino scioglierà le riserve nei primi giorni della prossima settimana. Le associazioni “Amici della Rata” e “Salviamo la Maceratese” ieri sera hanno lanciato l’iniziativa di mettere mille euro a testa ogni componente. E’ stata già raggiunta la quota di trentamila euro, nei prossimi giorni verrà creato un IBAN dove versare i contributi di tifosi, appassionati. “Se ci sono imprenditori disposti a dare una mano, che si facciano avanti” ha detto l’avvocato Fabrizio Giustozzi, lanciando l’appello.
“L’ex presidente Maria Francesca Tardella aveva avviato una ristrutturazione del debito, promettendo di pagare con rate mensili, ma Spalletta non ha pagato nulla e così siamo arrivati ai pignoramenti”. Sono le dichiarazioni rilasciate dal direttore generale della Maceratese, Stefano Caira. Da quanto si è appreso, Spalletta è disposto a lasciare la Maceratese, ha dato mandato al suo avvocato di trattare la vendita, ma gli acquirenti oltre che accollarsi tutti i debiti dovrebbero pagare quarantamila euro. Spalletta, è bene ricordarlo, quando ha acquisito la Maceratese era a conoscenza che non si trattava di una società “pulita”, c’erano dei debiti che dovevano essere onorati, ma non ha provveduto.
Da oggi Palazzo Ricci, sede della prestigiosa collezione d’arte italiana del Novecento di proprietà della Fondazione Carima, entra nella rete di Macerata Musei e torna a essere fruibile in modo continuativo dal martedì alla domenica dalle ore 10 alle ore 18, con aperture straordinarie nei lunedì 17, 24 aprile e 1° maggio.
«Quando si costruisce una visione di città ci sono obiettivi e sogni. Quello di oggi è un sogno di tutta la città, quello di poter vivere una bellezza rara, di valore internazionale. Grazie a questo nuovo tassello del Piano della bellezza della città, il turista che arriva a Macerata vede aumentata l’offerta e quindi potrà comodamente fermarsi almeno tre giorni per godere appieno dei suoi tesori culturali. Stiamo lavorando per lasciare alla città un quadro di grandi possibilità, perché non è sufficiente la bellezza di un luogo, ma la capacità di comunicarla. Finalmente, poi, anche tutti i maceratesi potranno conoscere il valore di Palazzo Ricci. Ringrazio la Fondazione Carima perché non si è limitata a passarci qualcosa, ma ha voluto costruire tutto questo insieme a noi e ha avuto un ruolo fondamentale in questo sogno, attraverso la condivisione e la sensibilità che ha dimostrato, consegnando alla città un luogo incredibile». Con queste parole il sindaco Romano Carancini ieri ha aperto le porte di Palazzo Ricci per l’anteprima riservata alla stampa e alle autorità. Erano presenti anche il vicesindaco e assessore alla Cultura, Stefania Monteverde, e la presidente della Fondazione Carima, Rosaria Del Balzo Ruiti.
«Contemporaneamente a Palazzo Ricci, possiamo festeggiare anche la nuova possibilità di fruizione dei piani alti di Palazzo Buonaccorsi, dopo i lavori di ripristino a seguito del terremoto – ha detto l’assessore Monteverde –. In questa logica, le due sedi storiche e nobiliari entrano in un dialogo che consentirà ai visitatori di beneficiare di un percorso culturale più completo».
Da parte sua, la presidente Del Balzo Ruiti ha sottolineato che questo momento segna anche il tentativo di un ritorno alla normalità dopo le gravi ferite inferte dal sisma. «Questo è il momento conclusivo di un percorso con l’Amministrazione comunale cominciato due anni fa – ha dichiarato –. La riapertura di Palazzo Ricci è un ritorno alla normalità in un periodo in cui ancora stiamo metabolizzando il terremoto. Qui siamo in mezzo al Triangolo delle Bermuda del bello, se consideriamo anche i vertici di Palazzo Romani Adami e Palazzo Galeotti». Il concetto della condivisione e collaborazione è stato ribadito pure da Alessandra Sfrappini, direttrice dell’Istituzione Macerata Cultura. «Oggi – ha detto – entra a far parte della rete un attrattore straordinario di grosso calibro».
Dopo gli interventi istituzionali è seguita una visita guidata a Palazzo Ricci, con il contributo delle curatrici Giuliana Pascucci e Maria Vittoria Carloni di Macerata Musei e Elisa Mori della Fondazione Carima, che hanno accompagnato gli invitati nelle diciannove stanze che contengono oltre 300 opere tra pitture e sculture dei maggiori rappresentanti dell’arte italiana del Novecento, tra cui Balla, Severini, Depero, Morandi, Guttuso, Pirandello, De Chirico, Ligabue, Carrà e Fontana.
Info: Infopoint, Palazzo Buonaccorsi, tel. 0733.256361; Infopoint Sferisterio, tel. 0733.271709; info@maceratamusei.it.
Piena condanna del sindaco Romano Carancini per il grave fatto verificatosi ieri pomeriggio nella sede della Maceratese calcio a Sforzacosta, e riportato oggi dalla stampa, che ha visto il presidente della società Filippo Spalletta colpire con un pugno il difensore della maceratese Rocco Sabato. La ferma condanna del sindaco insieme alla solidarietà al difensore è stata espressa questa mattina durante un incontro con la stampa convocato nella sede comunale di Palazzo Conventati.
“Non posso restare in silenzio dopo quanto accaduto ieri pomeriggio” ha esordito il primo cittadino “Un fatto grave, mai verificatosi prima e l’incredulità e la rabbia per ciò che sta accadendo intorno alla Maceratese cresce sempre di più. L’aggressione subìta da Sabato, con cui ho parlato personalmente ed al quale ho espresso la mia piena solidarietà, è l’ultimo atto di una farsa che mi auguro torni presto alla realtà e al rispetto della città. Un fatto che produce una brutta immagine che l’Amministrazione non è più in grado di tollerare, svilisce la dignità di tutti ed è un pessimo esempio per i più giovani”.
Il sindaco è poi intervenuto sul mancato pagamento degli stipendi ai giocatori e a tutto lo staff sportivo. “E’ scandaloso che la nuova proprietà voglia far credere che il mancato pagamento degli stipendi sia dovuto all’emersione di debiti fuori bilancio ha affermato Carancini “La società deve onorare subito gli impegni che fanno capo alla sua gestione e pagare gli stipendi a coloro che, con un altissimo senso di responsabilità, stanno portando avanti gli impegni presi ottenendo peraltro anche buoni risultati sul campo. Spalletta e Sivieri debbono vergognarsi per aver portato il nome della città a questi livelli e non si possono permettere di sentenziare contro il ruolo dell’Amministrazione comunale”.
Un ruolo che Carancini ha poi ben delineato riferendosi alle accuse sollevate sulla stampa sulla presunta intrusione dell’Amministrazione comunale nella trattativa per la vendita della società.
“L’Amministrazione comunale ha il dovere di parlare” ha affermato il sindaco “perché ha a cuore il nome della città e perché ha investito 800mila euro per adeguare lo stadio al regolamento della Lega Pro. Ha quindi il dovere di richiamare tutti, passate e presenti gestioni, al rispetto di Macerata. Si dice che la società è di tutti e poi la società mette in campo azioni che non portano certo alla sua tutela. Non starò zitto fin quando non si troveranno azioni serie per trovare soluzioni dignitose.
Noi non sappiamo di preciso cosa sta accadendo ma siamo certi che esistono due tipi di responsabilità: una gestionale, che fa capo unicamente a chi ha gestito, sta gestendo e gestirà la Maceratese e che dovrà essere risolta tra le varie proprietà, l’altra è sportiva. Se la squadra otterrà sul campo il diritto di restare in Lega Pro, la Maceratese dovrà restare nella categoria. Il presidente della Lega Gabriele Gravina non può dire che la squadra dovrà retrocedere per colpa della gestione societaria. Non ci hanno soddisfatto le sue parole, frutto di un ragionamento semplicistico che non accetto. La Lega, come accaduto per tante altre società, deve rapportarsi con la città e le istituzioni. Il Comune di Macerata, anche per l’investimento fatto nello stadio, può essere garante e accompagnare le parti verso una soluzione che soddisfi tutte le esigenze e soprattutto tenga alto il nome e la dignità dei maceratesi”.
Il sindaco ha poi concluso testimoniando il senso di gratitudine per lo staff tecnico e ha colto l’occasione per ringraziarli “per l’altruismo e l’alto valore sportivo che stanno dimostrando”.
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato a firma di Curva Just, Banda Leoperdi - Zona Stadio, Gruppo Vergini, 40+, Helvia Alcoolica.
"Vogliamo esprimere la piena solidarietà a tutta la squadra, al mister e all'intero staff della Maceratese per questi mesi travagliati che stanno passando ed in particolar modo dopo quanto accaduto nella giornata di ieri. Da Spalletta e dalla sua infima dirigenza esigiamo un loro immediato abbandono del club, sono persone squallide che non possono e non devono rappresentare la città di Macerata, in altre parole si devono togliere dalle palle, tutti e subito! In questi giorni stiamo assistendo ad un teatrino indecoroso fatto da una schiera infinita di avvocati e professionisti vari i quali per un pò di pubblicità affermano di lavorare per il bene della Maceratese mentre in realtà sembrano più preoccupati a salvare la vecchia proprietà, alcuni di loro addirittura facevano parte del vecchio cda.
Dove stavano queste persone quando venivano creati debiti ingenti? Come possono farci credere di lavorare per il bene della Maceratese se fino a ieri si sono chiusi gli occhi di fronte allo scempio fatto dalla vecchia gestione? La gloriosa Società Sportiva Maceratese 1922 sta scomparendo e la colpa è solo ed esclusivamente della Dottoressa Maria Francesca Tardella la quale oltre a metterci in questa situazione finanziaria ci ha venduto al primo pezzente trovato in circolazione. Non chiediamo miracoli a nessuno, semplicemente gradiamo si avvicinassero alla società solamente persone realmente in grado di sanare la grave situazione. Gente senza risorse, avventurieri e prestanomi verranno rispediti al mittente così come accaduto con Massone ed i suoi. Se dobbiamo sparire lo faremo con dignità e a testa alta!"
''Ricominciare dandosi subito da fare con forze proprie è quanto stanno facendo tantissime persone nel nostro territorio dopo gli eventi drammatici del sisma e questo è anche il 'diktat' informale che accomuna le imprese che hanno subito danni''. Lo dice la Confindustria di Macerata, che annuncia che una ''una delle aziende più colpite dal terremoto, la Vissana Salumi di Visso, con coraggio e grande spirito di iniziativa non solo ha ripreso l'attività produttiva ma aprirà sabato 8 aprile un nuovo punto vendita a Piediripa''.
Sarà possibile acquistare i prodotti tipici alimentari, come il Ciauscolo di Visso a marchio Igp, ''che da sempre contraddistinguono e sono l'espressione di valore del nostro territorio. Un messaggio che dà speranza e ci invita a 'trasformare' l'inevitabile sconforto in energia per guardare avanti partendo dalle nostre tradizioni''.
Ancora una volta Maceratese in difficoltà economica e traferta a rischio. La trasferta in programma domenica a Forlì sarebbe stata a rischio in realtà senza l'intervento dell'imprenditore Giorgio La Cava, che sarebbe intenzionato a rilevare la società biancorossa, il quale avrebbe messo subito in pratica un gesto d'amore clamoroso verso la squadra.
Infatti non appena saputo delle difficoltà che la squadra avrebbe attraversato per la trasferta di Forlì, si è impegnato a pagare di tasca propria le diverse migliaia di euro per coprire le spese vive della trasferta. La squadra partirà nel pomeriggio di sabato alla volta di Forlì e quindi pernotterà anche in terra romagnola in vista della partita di domenica. Il tutto sarà a spese di Giorgio La Cava.
"Aiutiamo e non Crolliamo" fa ancora centro. La pagina Facebook amministrata dai quattro moschettieri Alessandro Tinti, Luana Torsani, Salvatore Pelella e Paolo Scarselletta intercede per una grossa fornitura di pasta a chi di "Provvidenza" vive tutti i giorni. Più di 10.500 confezioni di pasta sono state donate dal pastificio Regal di Scerne di Pineto (Te) e dirottate sulle Case Famiglia maceratesi e una di Chieti del circuito della Comunità Papa Giovanni XXXIII.
Si trattava in parte di pasta che andava consumata in tempi ragionevolmente brevi (40 giorni circa). Attraverso l'interesse di Denis Marini, responsabile di una delle Case Famiglia, si è riusciti a far arrivare questo alimento di prima necessità a varie Case Famiglia di questo meraviglioso circuito di fratellanza vera.
Rocco Sabato è dovuto ricorrere alle cure dei sanitari dopo l’aggressione subita dal presidente Filippo Spalletta. E’ lui il giocatore della Maceratese colpito al volto e graffiato al collo durante la riunione che si è tenuta nella sede sociale.
Sabato, che è anche consigliere dell’Assocalciatori, aveva preso la parola per chiedere delucidazioni sulla grave crisi economico finanziaria che sta attraversando la Maceratese. Proprio ieri il difensore aveva detto che la squadra non avrebbe messo in mora la società per evitare ulteriori problemi.
La squadra è senza stipendi da cinque mesi, ultimamente ci sono difficoltà a coprire le spese per le trasferte. Spalletta non ha dato il tempo al giocatore di terminare di parlare. Un gesto folle, che potrebbe avere conseguenze anche gravi. Al momento sembra che il giocatore abbia preferito non denunciare l’accaduto alle autorità, ma nulla vieta che possa farlo nei prossimi giorni.
Sabato ha lo zigomo destro tumefatto. Nonostante abbia provato a divincolarsi il collo è segnato, ferito dai graffi. I compagni sono prontamente intervenuti in difesa del giocatore, è scoppiata una baraonda. “E’ ridotto male” ha riferito un suo amico. E’ in forte dubbio la presenza del giocatore domenica a Forlì.
La squadra è sotto shock, tutti preferiscono restare il silenzio, non commentare l’accaduto, unico forse nel suo genere. I tifosi sono molto arrabbiati. La città è incredula. Non si pensava che si potesse arrivare a tanto.
Tensione alle stelle in casa Maceratese.
Questo pomeriggio, infatti, nella sede della società bianco rossa a Sforzacosta, era in programma un incontro fra i giocatori e la dirigenza per cercare di capire come stanno realmente le cose.
Erano presenti i dirigenti della Maceratese, con a capo l'attuale presidente Filippo Spalletta, e i giocatori che compongono la Rosa.
La scintilla è scoppiata quando un calciatore ha preso la parola per chiedere chiarimenti in merito al pagamento degli stipendi.
Secondo quanto trapelato, Spalletta si sarebbe alzato e senza dire una parola avrebbe colpito con un pugno il calciatore che aveva posto la domanda.
Immediata la reazione degli altri compagni che sono subito intervenuti in difesa del calciatore colpito, aggredendo a loro volta Spalletta.
( Servizio in aggiornamento )
L’assemblea dei soci della S.S. Maceratese srl che si è tenuta in giornata ha deciso di indire per il 12 aprile un’assemblea straordinaria dinanzi al notaio Giuseppe Belogi per un eventuale formalizzazione di una richiesta di concordato. A riferirlo è l’avvocato Gabriele Cofanelli, che nei giorni scorsi ha acquisito il 2,5% di quote del sodalizio biancorosso.
Avvocato Cofanelli, ieri lei ha incontrato l’imprenditore perugino Giorgio La Cava. A suo avviso ci sono i presupposti per far uscire la Maceratese dalla crisi?
“Il concordato, nell’eventualità che La Cava intervenisse adesso, potrebbe essere portato a buon esito con l’assunzione concreta dello stesso La Cava di un importo che andrebbe a soddisfare gran parte delle posizioni debitorie della Maceratese stessa. Le strade non sarebbero inconciliabili, ci vuole comunque l’ingresso di una persona che intenda spendere degli importi rilevanti”.
Possono bastare 200-300 mila euro?
“Sarebbe una cifra che sistemerebbe tante cosine, sicuramente”.
Secondo lei La Cava può essere interessato a rilevare la Maceratese? Che impressione le ha fatto nell’incontro che ha avuto ieri con l’imprenditore perugino?
“Una persona che di fronte a queste cifre chiede cautela, è attenta, vuole fare delle verifiche, per me è un segnale positivo. Io diffiderei da chi ragiona diversamente. La Cava non vuole buttare i soldi dalla finestra, io credo che sia interessato. Le notizie che abbiamo raccolto noi sulla solvibilità della persona sono ottime, ha delle proprietà immobiliari importanti a Roma. E’ una persona che ha disponibilità. Non penso che venga a Macerata nel mio studio per quattro ore senza motivo. Per me ci sta riflettendo”.
Quando ci potranno essere possibili sviluppi?
“Nei primi giorni della prossima settimana”.
In 44 in fila per il Cleti. La Junior Macerata ha chiuso la prima fase organizzativa del popolare torneo di calcio giovanile e ufficializza che saranno 44 le formazioni al via del “Nando Cleti” 2017. Un totale eccellente che va ad eguagliare il numero di adesioni di un anno fa. La più importante e desiderata manifestazione (nonché la più seguita, anche dagli scout) destinata alla categoria Esordienti, si conferma così anche la più partecipata.
Le ultime società ad iscriversi sono state San Francesco Cingoli, Loreto e Labor 1950 ed altre curiosità riguardano la distribuzione geo-territoriale. Il 32° Nando Cleti vedrà al via 15 club maceratesi, appena dietro, 13, la rappresentanza anconetana. Debuttanti assolute Spes Arcobaleno, Vigor Sant’Elpidio Viola, Labor e Cupramontana.
La manifestazione inizierà attorno la metà di maggio con gironi di qualificazione all’italiana (uno per le abruzzesi), poi dagli ottavi si giocherà allo Stadio della Vittoria di Macerata, la casa della Junior. La serata finale, con le sfide per il 3° posto e per alzare il trofeo, avrà luogo domenica 25 giugno e sarà rimandata al giorno successivo in caso di maltempo. Il Cleti 2017 vedrà in campo i talenti nati tra il 1 gennaio 2004 ed il 31 dicembre dello stesso anno ma, novità, saranno 3 e non 5 i fuoriquota utilizzabili dopo le ultime disposizioni della Figc sul regolamento della competizione.
Soddisfatto il presidente della Junior Macerata e storico responsabile del Cleti Marcello Temperi: “Non pensavo avremmo eguagliato il totale del 2016 viste le criticità in giro, evidentemente si è seminato bene. Anche il ricambio avuto (sono 11 le società subentrate a chi non ha confermato la presenza) testimonia quanto affascini questa manifestazione e sottolineo le 6 società del pesarese nonostante in quel periodo c’è un altro torneo a Pesaro".
La CNA di Macerata ha valutato diverse possibilità di impiego di alcuni fondi della Camera di Commercio che, a seguito della sequenza sismica di agosto ed ottobre, sono stati raccolti anche grazie al Fondo di solidarietà istituito dalle Camere di Commercio italiane.
La CNA ha proposto che si impieghino tali fondi in modo tale da intervenire prima possibile: è fondamentale, infatti, evitare che imprese ed artigiani siano costretti a produrre ulteriore documentazione, in aggiunta a quanto stanno già predisponendo per poter accedere alle risorse per la ricostruzione previsti dallo Stato. A tal proposito la CNA ha chiesto di destinare le risorse a integrazione di quanto già previsto dall’Ordinanza n.13 del Commissario Straordinario per la Ricostruzione, che riconosce l’80% del valore per i beni strumentali e il 60% per le scorte. In questo modo la Camera di Commercio di Macerata potrà intervenire per coprire il residuo del 20% del valore mancante per i beni strumentali e per il 40% delle scorte.
E’ in fase di predisposizione un bando che dovrebbe prevedere differenziazioni migliorative per le aziende che, oltre a risiedere all’interno del “cratere”, hanno sede legale in uno dei comuni delle cosiddette aree interne: un ulteriore vantaggio per le imprese e gli artigiani è costituito dal fatto che, come richiesto dalla CNA, non ci sia bisogno di produrre ulteriore documentazione, aggiuntiva a quanto già richiesto per gli interventi dello Stato. La CNA invita gli interessati a predisporre la documentazione prevista dall’Ordinanza n. 13 relativa ai beni strumentali e alle scorte, ricordando che i suoi funzionari sono a disposizione per ogni informazione e per la compilazione della richiesta, sia presso la sede provinciale di via Zincone a Macerata (tel. 0733. 27951) che presso le sedi territoriali di: Camerino (Località Torre del Parco tel 0737/641959), Tolentino (via del Vallato 1 tel . 0733/966129), San Severino Marche (Via Virgilio da San Severino 56/58, tel. 0733.645057), Matelica (via Biagiaretti 15 0737/85255).
Riceviamo e pubblichiamo da parte di Federconsumatori
Si sono rivolti e si stanno rivolgendo presso le nostre sedi Federconsumatori, molti cittadini che, a seguito degli eventi sismici, hanno avuto l’abitazione inagibile, e che lamentano problematiche relative alle utenze domestiche.
Ci preme segnalare come, a seguito di nostri reclami, alcune aziende fornitrici di energia elettrica e gas, stanno rispondendo positivamente, grazie anche all'iniziativa messa in campo dalla Federconsumatori a Tolentino lo scorso 25 marzo, utile per fare il punto sulla situazione post-sisma sulle carenze e sui ritardi di enti ed istituzioni.
Ad esempio, il caso di un associato dell'alto maceratese che ha l’abitazione di residenza inagibile dal 30 ottobre: a seguito di ordinanza di sgombero dell'immobile, lo stesso aveva avanzato alla società di fornitura di energia elettrica e gasla richiesta di chiusura dei contratti in questione fornendo il certificato di inagibilità. Con grande stupore riceveva sollecito di pagamento i primi giorni di febbraio, per una fattura di conguaglio per il gas di oltre 1200 Euro, nonostante sia prevista la sospensione dei termini di pagamento per i comuni che rientrano nel cratere sismico e nonostante, inoltre, la struttura nel mentre gravata da ordinanza di demolizione.
A seguito di nostro reclamo, siamo con soddisfazione a comunicare che l'azienda in questione ha riconosciuto l'errore, scusandosi (tramite risposta scritta) per aver erroneamente inviato il sollecito di pagamento "a causa di un problema informatico, considerato tra l'altro, che è in vigore la sospensione dei pagamenti nelle zone colpite dagli eventi sismici". Si legge ancora nella risposta dell'azienda che, per la fornitura di gas, la fattura di oltre 1200 Euro "riferita al periodo di conguaglio ad oggi è stata annullata".
Una vittoria importante della Federconsumatori che auspichiamo sia da esempio per tutte le aziende del settore dell'energia come precedente vincolante, posto che ad oggi una delle più gravi mancanze riguarda l’Autorità per l’Energia, la quale, all’indomani delle disposizioni normative relative al sisma ed alle misure da adottare in favore delle popolazioni colpite, ancora non ha onorato quanto previsto da decreto. Un ritardo inaccettabile, che non fa altro che aggravare le già difficili condizioni a cui le popolazioni colpite dal sisma devono far fronte ogni giorno. Infatti oltre a tutti i disagi legati alla casa, che sono la naturale priorità, nella quotidianità emergono diverse problematiche, di difficile gestione e spigolose da risolvere in situazioni di piena emergenza.
Come già avevamo sottolineato in precedenti comunicati, purtroppo tutto l'iter normativo ha accumulato ritardi gravosi a seguito dei quali, molti incomodi si sono presentati relativamente al pagamento delle bollette relative alle utenze domestiche.
E' necessario un provvedimento immediato dell’Autorità Garante per l'Energia Elettrica ed il Gas, che fornisca indicazioni precise a cittadini ed operatori, comprensivo di una determinazione chiara ed efficiente delle tariffe agevolate previsteper i cittadini dei territori colpiti dal sisma.
Detto provvedimento oltre ad agevolazioni tariffarie, dovrà necessariamente prevedere anche le modalità per le rateizzazioni delle fatture che verranno emesse una volta scaduti i sei mesi della sospensione, per i cittadini che invece dovranno pagare, in quanto non hanno casa inagibile ma sono stati solo interessati dalla sospensione della fatturazione.
Per questo ribadiamo ancora una volta, la necessità di un incontro urgente con l'Authority (incontro già richiesto prima di Natale), affinché dia seguito a quanto disposto dal Governo in materia di utilities per affrontare le numeroseproblematiche che riguardano le popolazioni colpite duramente dal Sisma che, dopo lo scalpore iniziale, tutti oggi sembrano aver dimenticato.
Mercoledì 5 aprile, oltre 100 persone, tra dirigenti e insegnanti, hanno partecipato al seminario regionale organizzato dal Dipartimento di Scienze della Formazione, dei Beni Culturali e del Turismo in collaborazione con INDIRE di Firenze. Presso l’Aula Magna del Polo didattico Bertelli, oltre cento persone, tra dirigenti e insegnanti di vari istituti scolastici di ogni ordine e grado di tutta la regione e anche del teramano, hanno partecipato al seminario regionale dedicato ai fondi strutturali europei 2014-2020 del Programma Operativo Nazionale-PON intitolato «Per la scuola: competenze e ambienti per l’apprendimento».
Il seminario – organizzato dal Dipartimento di Scienze della Formazione, dei Beni Culturali e del Turismo, in collaborazione con l'Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa di Firenze – è stato un momento operativo importante per accompagnare le scuole nella fase di candidatura per gli Avvisi PON, con uno specifico approfondimento sulla riapertura delle candidature per l’Avviso «Inclusione sociale e lotta al disagio» per le istituzioni scolastiche delle Province colpite dal sisma. Sono intervenuti la professoressa Anna Ascenzi, il professor Pier Giuseppe Rossi e Matteo Isoni e Rosalia Delogu dell’Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa (INDIRE) di Firenze. Durante l’incontro è stato trattato anche il tema della collaborazione tra
Università e scuole, a cui gli avvisi FSE usciti nel 2017 fanno riferimento. L’incontro si è concluso con numerosi interventi da parte del pubblico.
In questi giorni, il Cosmari ha iniziato le operazioni di lavaggio e di disinfezione dei cassonetti stradali, destinati alla raccolta differenziata dei rifiuti.
I primi ad essere interessati dagli interventi di pulizia sono stati i carrellini di colore marrone nei quali vengono conferiti i rifiuti organici, poi sarà la volta di quelli gialli dei pannolini/pannoloni e infine quelli verdi del vetro.
I lavaggi sono iniziati nella zona via Spalato, stanno proseguendo nel quartiere Collevario e nei prossimi giorni saranno estesi all'intero territorio comunale.
Visto l'improvviso aumento delle temperature delle scorse settimane, si è ritenuto opportuno iniziare a svolgere subito queste operazioni di routine, che saranno ripetute anche durante il periodo estivo, in modo da garantire sempre buone condizioni igieniche e prevenire l'insorgenza di cattivi odori.
“La messa in mora della società è un’ipotesi, se ne era parlato anche qualche mese fa. Non abbiamo intenzione di procedere in quella direzione, in questo momento, perché farebbe scappare chi eventualmente fosse intenzionato a rilevare la Maceratese”. A parlare è Rocco Sabato, difensore della squadra allenata da Federico Giunti e consigliere dell’Assocalciatori. “Non siamo contenti di questa situazione, e di come si è comportata l’attuale società. La messa in mora potrebbe essere un’azione successiva. Speriamo che si trovi una soluzione, domani c’è il consiglio di amministrazione della società”.
A lanciare l'allarme della messa in mora è stato il presidente della Lega Pro. Gabriele Gravina è stato molto severo nei confronti del presidente Filippo Spalletta “è il proprietario della Maceratese, deve assumersi le sue responsabilità, metterci i soldi” ma anche dei suoi legali “il risultato di certe esternazioni fatte in televisione per parlare di concordato in bianco, cosa che per me non esiste, è stato di allertare i creditori”.
Dopo il pareggio interno con il Bassano Virus, a cinque giornate dalla fine della stagione regolare, la squadra allenata da Federico Giunti ha sette punti di vantaggio sulla zona play out, ma bisognerà fare i conti con una ulteriore penalizzazione dopo il deferimento per il mancato pagamento di stipendi e contributi, come dichiarato dalla Covisoc. “Ci sono sette, otto squadre ancora in lotta per evitare gli spareggi retrocessione, non è facile dire quanti punti possono servire alla Maceratese per essere salva – dice Sabato – Finché non c’è il conforto della matematica è inutile azzardare calcoli”.
Domenica prossima c’è il primo di tre scontri diretti per la Maceratese, a Forlì.
“Il girone B di Lega Pro per me è il più difficile di tutti. Non c’è mai niente di scontato, il Forlì a metà girone di andata sembrava spacciato oggi può giocarsi le carte per la salvezza diretta. E’ un avversario temibile, da rispettare. Ci sarà da battagliare”.
Un risveglio per Macerata Musei che, dopo la pausa dovuta ai recenti eventi sismici e ai conseguenti lavori di ripristino ai piani alti di palazzo Buonaccorsi, riprende a pieno ritmo le proprie attività con un importante evento: l’apertura di Palazzo Ricci che dall’8 aprile tornerà a essere fruibile in modo continuativo, tutti i giorni, dalle ore 10 alle ore 18 con aperture straordinarie nei lunedì 17, 24 aprile e 1° maggio. Stessi orari per le visite ai musei civici di palazzo Buonaccorsi con le collezioni di arte antica e moderna, la splendida sala dell’Eneide e il Museo della carrozza
“Si avvera il sogno di avere dentro la rete Macerata Musei, Palazzo Ricci – afferma il sindaco Romano Carancini. - Un sogno coltivato per decenni il quale, grazie alla Fondazione Carima che ha condiviso il progetto dell’Amministrazione comunale, diventa realtà. La collezione di Palazzo Ricci accresce il richiamo internazionale della nostra rete museale. Finalmente tutti i maceratesi e i turisti possono conoscere il valore di una raccolta d’arte costruita e acquisita nel tempo grazie alla sensibilità della Fondazione e dei cittadini che l’hanno sostenuta”.
La collezione d’arte italiana del Novecento di Palazzo Ricci, una delle maggiori raccolte nel panorama nazionale, rappresenta per la rete civica di Macerata Musei uno straordinario volano in grado di attrarre pubblici internazionali, non soltanto per l’assoluta qualità delle opere conservate ma anche per la bellezza dell’edificio contenitore. “Due residenze nobiliari, i palazzi Ricci e Buonaccorsi, in un dialogo ricco di arte e di storia che non mancherà di affascinare i visitatori” afferma l’assessore alla cultura Stefania Monteverde.
Palazzo Ricci, per la particolare struttura del palazzo, sarà visitabile grazie a tour guidati che accompagneranno il gruppo dei visitatori ogni ora.
L’apertura di Palazzo Ricci fa seguito alla firma del protocollo avvenuta nell’ottobre scorso, con cui la Fondazione Carima ha affidato all’Amministrazione comunale di Macerata la gestione diretta del Museo.
“Ripartiamo dai Magazzini UTO, uno spazio che abbiamo recuperato per poterlo utilizzare a pieno – ha detto l’assessore alla Cultura di MacerataStefania Monteverde in apertura della conferenza di presentazione della nuova iniziativa denominata G.I.G.A. - ed è entrato in un progetto presentato dall’associazione Strade d’Europa, che ha svolto la funzione di collettore, alla Regione Marche. Il progetto si chiama G.I.G.A. e mette insieme una rete di associazioni che lavora con una progettualità condivisa e trasforma questo spazio in un laboratorio di creatività, che si connette e produce energie nuove”.
Il progetto G.I.G.A. (Gruppo d’Incontro Giovani e AggregAzione) proposto dall’associazione Strade d’Europa e cofinanziato dalla Regione Marche (Politiche giovanili) e dal Dipartimento della Gioventù nell’ambito dell’intervento “AggregAzione”, nasce con l'obiettivo di valorizzare alcuni spazi del centro storico, in particolare i Magazzini UTO e la Biblioteca Comunale Mozzi Borgetti, coinvolgendo i ragazzi e le ragazze del territorio comunale in attività di aggregazione e partecipazione.
“Avvicinare giovani tra i 16 e i 35 anni agli spazi del centro storico – ha affermato Giuliana Carassai, presidente dell’associazione Strade d’Europa descrivendo G.I.G.A. - e far comprendere loro che sono, o che possono diventare, luoghi sia di incontro e aggregazione sia di partecipazione attiva, dove possono essere sviluppate e valorizzate le proprie competenze personali e la propria creatività”.
Il progetto vede la presenza e la collaborazione di altre sette associazioni maceratesi, Les Friches, Kathodik, Osservatorio di Genere, Associazione Nuova Musica, Alter Eco, ConTesto e Giovani Architetti Macerata, e gli spazi saranno sede di una serie di attività e iniziative afferenti diversi settori dalla letteratura alla musica, cultura pop e rock, design, enogastronomia e progettazione; veri e propri laboratori e workshop in cui i giovani parteciperanno attivamente.
Il progetto, che avrà la durata di 10 mesi, nasce da un gruppo di lavoro di associazioni che hanno già condiviso altri percorsi insieme, sempre sostenuti dal Comune di Macerata.
I Magazzini Uto e la Biblioteca Comunale, e in una visione più ampia il centro storico stesso, diventano un luogo aperto, capace di attrarre nuovamente i giovani non solo per i servizi che vi hanno sede ma soprattutto come luogo di partecipazione e nuova aggregazione.
Le prime iniziative sono in programma il 21 e il 28 aprile e riguardano il progetto dell’Osservatorio di genere che, come ha spiegato Claudia Santoni, riguarderà in generale il recupero della memoria culturale locale attraverso l’utilizzo di nuovi linguaggi espressivi e userà un metodo di lavoro aggregativo e cooperativo. Il prodotto finale sarà un prodotto digitale che riguarderà la toponomastica cittadina.
Rivolto ai libri e alla lettura sarà invece il progetto dell’associazione ConTesto, in collaborazione con l’Istituto Storico della Resistenza di Macerata, che sfocerà, come ha raccontato la rappresentante dell’associazione Paola Medori, in un laboratorio che vede coinvolti centinaia di studenti nella realizzazione di un booktailer.
Si parlerà invece di progettazione partecipata con Les Friches che attiverà, come ha riferito Samantha Ubaldi un percorso, insieme ai ragazzi del Liceo Artistico Cantalamessa di Macerata, per rivisitare spazi strategici della città e così sarà anche per l’associazione Giovani Architetti Macerata.
Ma G.I.G.A., che in generale vede la partecipazione degli studenti delle scuole superiori della città, sarà anche musica grazie agli incontri pianificati dall’associazione Kathoik di Marco Paolucci e a quelli con giovani artisti promossi dall’Associazione Nuova Musica di Gianluca Gentili, enogastronomia e produzione agricola di qualità per Alterco rappresentata oggi da Massimo Riccetti e riflessioni su come i giovani vogliono vivere Macerata con Strade d’Europa come ha spiegato Giuliana Carassai. (lb)
Nella foto: la conferenza stampa di presentazione del progetto G.I.G.A.
“Per tutto quello che si vede nel mondo del calcio, adesso basta poco per essere considerata una persona seria”. Giorgio La Cava si schernisce quando lo mettiamo a conoscenza delle voci che circolano sul suo nome fra i tifosi della Voluntas Spoleto, la società di Eccellenza umbra finita in cattive acque nella passata stagione.
L’imprenditore perugino, che ha risanato i conti della Voluntas, potrebbe diventare il nuovo proprietario della Maceratese.“Non capisco perché alcune persone senza arte né parte si mettono in certe situazioni con le società di calcio – fa La Cava – Forse gli piacerà avere un minuto di protagonismo”.
“Sono molto appassionato di calcio, lo sanno un po’ tutti, ma anche dell’organizzazione, mi piace fare le cose per bene – si racconta La Cava – Mi sono reso conto che una società di Lega Pro potrebbe interessarmi. Siccome lavoro a Roma ed abito a Perugia, con la strada che hanno inaugurato da poco tempo ci vuole un attimo per essere a Macerata, sarebbe la soluzione ideale”. “Con Stefano Caira (attuale direttore generale della Maceratese ndr) ho un’amicizia che va al di fuori del calcio – continua La Cava - Il fatto che ci sia anche lui è un bel supporto per me, è una persona della quale mi fido. La Maceratese sta vivendo una situazione di emergenza, la mia dovrà essere una scelta abbastanza veloce. Ho degli incontri in questi giorni, in giornata sarò a Macerata. Ripeto, a me piace fare le cose per bene: piedi per terra, dove uno può arrivare arriva, sennò non se ne fa niente. In questo momento serve qualcuno che prenda la palla al balzo, ma è importante che gli imprenditori locali diano una mano per fare insieme un progetto serio”. Questo pomeriggio La Cava si incontrerà con gli avvocati Fabrizio Giustozzi e Gabriele Cofanelli. “Una risposta positiva o negativa ci dovrà essere nei primi giorni della prossima settimana. Ero a conoscenza delle problematiche societarie della Maceratese, ma mi sono mosso un po’ in ritardo, venerdì scorso è venuto Stefano Caira con l’avvocato Giustozzi da me a Perugia”. Stefano Caira la scorsa settimana ci aveva confidato di aver preso contatti con alcuni imprenditori che potessero essere interessati alla Maceratese, ma la trattativa poi saltata con la cordata romana formata fa Marco Fantauzzi e Luca Macaluso, lo aveva portato a desistere.
“Come al solito Caira ha detto la verità – dice Giorgio La Cava – Sulla scorta di quanto stava succedendo avevo preso appuntamento per andare a parlare con altre società, che in questi giorni ho disdetto”. Insieme a Giorgio La Cava e Stefano Caira, qualora la trattativa dovesse andare a buon fine, nella Maceratese troverebbe posto anche Gianfranco Francavilla.“Tengo molto ai rapporti umani e di amicizia.Con Francavilla ci sentiamo e vediamo da tanto tempo, potrebbe avere un ruolo all’interno della società. Preferisco dare un incarico a persone delle quali mi posso fidare, alle quali posso dare il mio portafoglio, piuttosto che a gente sconosciuta”.