Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma di Franco Micucci, responsabile di Reteviva – presidente dell’associazione Ubuntu, uno dei soggetti della Rete Regionale Slotmob
"Purtroppo al giorno d’oggi sono sempre tante le persone che cadono nella “trappola” del gioco d'azzardo, incoraggiati da una pubblicità fuorviante ed incalzante, oltre a personali fragilità: ne è nata una vera e propria “dipendenza patologica”, oltre a creare la maggiore azienda nazionale per fatturato.
Allo stesso tempo, però, c'è un “movimento dal basso” che ha iniziato a "premiare" invece chi va controcorrente, specialmente baristi e vari esercenti commerciali: a Macerata, infatti, sono decine le attività che hanno avuto il coraggio di non avere nei propri locali slot-machine e “gratta e vinci”, in modo da non invogliare eccessivamente chi ha iniziato già ad intaccare risparmi, redditi, affetti, basando il proprio commercio e lavoro sui rapporti umani, la qualità dei prodotti, l’onestà.
Presso il Salone 2000 di Santa Croce, domani mercoledì 31 maggio alle ore 16.30 Reteviva darà la possibilità alla cittadinanza di ascoltare alcuni dei protagonisti di questo fenomeno nazionale chiamato “Slotmob: perché il gioco non diventi azzardo”, per continuare l’opera di sensibilizzazione verso una vera “piaga sociale” e, d’altra parte, mettendo in luce chi ha detto no al guadagno facile a scapito di altri concittadini.
Paolo Nanni del Dipartimento delle Dipendenze Patologiche, Cristiano Bordoni del Movimento dei Focolari, Silvio Minnetti dell’associazione Agorà ci faranno conoscere le enormi dimensioni del problema socio-sanitario, la mobilitazione nazionale dei cittadini che ne è nata, le leggi regionali e comunali che sono nate per regolamentare questo settore economico".
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