Musicultura svela i nomi dei 16 artisti finalisti della XXXVI edizione del prestigioso concorso che, nell’ambito della canzone popolare e d’autore italiana, valorizza la creatività artistica giovanile e favorisce un ricambio generazionale all’insegna del merito e della trasparenza.
Sono tanti gli artisti che dal 1990 ad oggi hanno trovato nel concorso comprensione e un trampolino di lancio, tra i quali: Gianmaria Testa, Pacifico, Patrizia Laquidara, Simone Cristicchi, Margherita Vicario, Mannarino, La Rappresentante di Lista, Santi Francesi, fino ad arrivare all’artista che oggi è sulla bocca di tutti, Lucio Corsi.
L’augurio è che il futuro arrida anche ai finalisti 2025. Di seguito i loro nomi, con le città di provenienza e i titoli delle rispettive canzoni, delle quali sono tutti autori o autrici:
Alessandra Nazzaro, Napoli - Ouverture; Belly Button e il Coro Onda, Roma - Credo; Distemah, Biella - Apatia; Elena Mil, Milano - La ballata dell’inferno; Frammenti, Treviso - La pace; Ibisco, Bologna - Languore; Kyoto, Bari - Frontiera; ME, JULY, Benevento – Mundi; Moonari, Roma -Funamboli; Abat-jour, Rieti - Oblio; Nakhash, Asti - Gonna; NILO, Sassari - Tutti-Nessuno; Silvia Lovicario, Nuoro - Notte; Simona Boo e Bimbi di Fumo, Napoli - Simun; sonoalaska, Roma - Bimba pazza; ULULA, Verona - Pelle di lupo.
I finalisti saranno ufficialmente presentati in anteprima nazionale a Recanati il 24 e 25 aprile, in collaborazione e con il sostegno dell’Amministrazione comunale; con le loro canzoni saranno i protagonisti assoluti di due concerti che si terranno a partire dalle ore 21 presso il Teatro Persiani, in videostreaming sui social e in diretta su Rai Radio 1, la radio ufficiale di Musicultura. Condurranno le serate John Vignola, Marcella Sullo e Duccio Pasqua.
Entrambe le serate vedranno sul palco un duo artistico di eccezione, composto da Fabrizio Bosso alla tromba e Julian Oliver Mazzariello al pianoforte, garanzia di qualità e di sorprese.
“Ritrovare Fabrizio e Julian Oliver è un vero piacere. Parliamo di due artisti che non solo incantano con la loro bravura, ma che ogni volta che suonano dimostrano come sia fuorviante concepire la musica in termini di generi e stili distinti. – Ha commentato Ezio Nannipieri, direttore artistico di Musicultura - Quanto ai finalisti, siamo davvero molto contenti, ciascuno di loro ha qualcosa da dire. Parliamo di canzoni diversissime l’una dall’altra, nelle tematiche, nel carattere musicale, nell’approccio interpretativo. Significa che esiste una generazione di giovani artisti immune dal male che rischia di ridurre la canzone italiana ad una sola minestra, significa che il bisogno di ricercare ed esprimersi in più direzioni non è spento e che c’è chi ha passione ed entusiasmo per dargli voce. Musicultura è onorata e orgogliosa di sentirsi al servizio di questo modo di concepire e di vivere le canzoni”.
La rosa dei finalisti è frutto di una selezione iniziata nel novembre scorso con il vaglio delle 2.352 canzoni presentate in concorso dai 1.176 artisti iscritti all’edizione 2025. Fra tutte le proposte, 60 sono state convocate a Macerata per partecipare alle Audizioni Live: 10 giorni consecutivi di ascolti dal vivo, seguiti da oltre 2 milioni di visualizzazioni sui social e da un pubblico in presenza di 4 mila persone.
Le canzoni dei 16 finalisti entreranno a far parte del CD compilation della XXXVI edizione di Musicultura e saranno prese in consegna e programmate da Rai Radio 1, la radio ufficiale del festival.
Otto saranno infine i vincitori del Concorso, designati dal giudizio insindacabile dell’illustre Comitato Artistico di Garanzia di Musicultura i cui primi firmatari furono nel 1990 Fabrizio De André e Giorgio Caproni, e che in questa XXXVI edizione è composto da: Francesco Amato, Enzo Avitabile, Claudio Baglioni, Diego Bianchi, Francesco Bianconi, Maria Grazia Calandrone, Giulia Caminito, Luca Carboni, Guido Catalano, Ennio Cavalli, Carmen Consoli, Simone Cristicchi, Gaetano Curreri, Dardust, Teresa De Sio, Cristina Donà, Giorgia, Mariangela Gualtieri, La Rappresentante di Lista, Ermal Meta, Mariella Nava, Susanna Nichiarelli, Piero Pelù, Vasco Rossi, Ron, Sydney Sibilia, Tosca, Paola Turci, Roberto Vecchioni, Sandro Veronesi e Margherita Vicario.
Gli otto vincitori, insieme a ospiti di spicco del panorama musicale nazionale e internazionale, saranno protagonisti delle serate finali del Festival, in programma nel mese di giugno 2025 allo Sferisterio di Macerata. Lì sarà il voto del pubblico a decidere l’assegnazione del Premio Banca Macerata di € 20mila al Vincitore assoluto. Verranno inoltre assegnati la Targa della Critica Piero Cesanelli (€ 3.000), il premio “La casa in riva al mare” (€ 2.000), il premio PMI (€ 2.000) e il premio per il miglior testo (€ 2.000).
Dopo anni di segnalazioni da parte di residenti, commercianti e frequentatori abituali, la Giunta comunale ha approvato, nella seduta del 9 aprile 2025, il “Progetto esecutivo di riqualificazione illuminotecnica di corso Cairoli e vie limitrofe”, dando risposta concreta a un’esigenza molto sentita in città.
Il progetto, redatto dall’Ufficio Lavori Pubblici sotto la guida dell’assessore Andrea Marchiori, prevede l’installazione di nuovi faretti orientati anche verso i marciapiedi lungo corso Cairoli, migliorando così l’illuminazione pedonale e la percezione di sicurezza in una delle arterie più trafficate e simboliche della città.
A rendere possibile l’intervento è stato il contributo regionale di 50.000 euro, voluto dalla consigliera, Anna Menghi, che ha destinato i fondi specificamente al Comune di Macerata per questo progetto. Un contributo frutto della sinergia istituzionale e della segnalazione del consigliere comunale Aldo Alessandrini, che si è fatto portavoce delle istanze raccolte tra i residenti e gli operatori economici del quartiere, i cosiddetti "Casettari".
“Un ringraziamento doveroso va alla consigliera Menghi – ha dichiarato Alessandrini – senza il cui intervento finanziario sarebbe stato difficile realizzare questa importante riqualificazione”. "L’intervento non si limiterà a corso Cairoli. È previsto anche il completamento dell’illuminazione del marciapiede di viale Trieste, nel tratto finale compreso tra Piaggia della Torre e Porta Mercato. Qui, a differenza di corso Cairoli dove si opererà sui pali esistenti, verranno installati nuovi corpi illuminanti compatibili con il mercato settimanale e progettati per ridurre l’inquinamento luminoso".
"La nuova illuminazione andrà a integrare e rafforzare il piano di riqualificazione complessiva della città, rappresentando un tassello fondamentale anche per la valorizzazione commerciale della zona. Corso Cairoli è infatti una delle principali vie d’accesso al centro e arteria di collegamento verso lo Sferisterio, oltre che uno dei principali borghi commerciali di Macerata".
"La riqualificazione si inserisce inoltre all’interno del più ampio progetto del Centro Commerciale Naturale di corso Cairoli - conclude Alessandrini - che ha recentemente ottenuto un finanziamento regionale di 85mila euro". "Il progetto, sviluppato in partenariato con sei esercizi commerciali e con il supporto dell’assessora alle Attività Produttive Laura Laviano, prevede anche l’installazione di impianti di diffusione sonora per migliorare la comunicazione e l’attrattività del borgo".
Un’occasione concreta per studenti e laureati dell’Università di Macerata in cerca di un primo contatto con il mondo del lavoro: venerdì 9 maggio , l’Ateneo organizza una nuova edizione del Career Day, che si svolgerà in Piazza Strambi 1, nel cuore del centro storico. L’iniziativa rappresenta un momento di incontro diretto tra giovani in formazione e referenti delle risorse umane delle aziende partecipanti, pronti ad accogliere candidature, illustrare opportunità di stage e lavoro, e valutare i profili professionali. Per i partecipanti, sarà possibile consegnare di persona il proprio Curriculum Vitae – si consiglia di portarne con sé più copie – e sostenere colloqui conoscitivi.
Le registrazioni sono già aperte sulla piattaforma ufficiale dell’evento: unimc.it/careerday. Accedere è semplice, ma è fondamentale iscriversi per poter partecipare agli incontri e ai colloqui.
Il Career Day non si esaurisce nella giornata del 9 maggio: l’Università ha infatti programmato due incontri formativi online pensati per accompagnare gli studenti nella preparazione dell’evento, aiutandoli a costruire un profilo efficace e ad affrontare con sicurezza i colloqui. Il primo appuntamento è previsto per mercoledì 23 aprile, dalle 14 alle 16, con il laboratorio “Riconoscere le proprie competenze e potenzialità edesprimerle con coerenza nel CV”, a cura di Sabrina Dubbini, responsabile didattica dell’Istao. Il secondo si terrà il 28 aprile, sempre dalle 14 alle 16, sul tema “Le nuove competenze desiderate in azienda. Presentare se stessi nel colloquio di selezione”, condotto da Ilaria Marzioni, HR Consultant. È possibile partecipare, registrandosi sempre sul sito unimc.it/careerday.
Il Career Day si conferma come uno dei momenti più importanti nel calendario dell’orientamento e dell’accompagnamento al lavoro dell’Università di Macerata, capace di mettere in rete studenti, laureati e imprese in un dialogo diretto e costruttivo.
Un traguardo che va ben oltre il valore accademico: a soli 20 anni, Nicholas Macellari, originario di Civitanova Marche, si è laureato con 110 e lode in Lingue presso l’Università di Macerata, Dipartimento di Studi Umanistici. Non vedente dalla nascita, Nicholas ha coronato il suo percorso con una tesi magistrale in Letteratura e Cultura anglo-americana, dopo aver già conseguito la laurea triennale nello stesso ateneo.
Tra abbracci, sorrisi e un’emozione palpabile, il giovane ha ricevuto la tradizionale coroncina d’alloro, mentre amici, familiari e i membri dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti (Uici) di Macerata festeggiavano con lui. L’associazione, che lo ha accompagnato in parte del suo cammino scolastico, ha espresso grande orgoglio per il traguardo raggiunto.
“Questa laurea è una grande soddisfazione – commenta Nicholas – più che altro perché non è stato un percorso facile. La tecnologia aiuta molto, ma per chi non vede non è semplice ottenere i materiali per lo studio in formato digitale. Spesso ho dovuto provvedere in autonomia, con l’aiuto dei miei tutor. Ed essere riuscito, nonostante tutto, a conquistare il massimo dei voti è stata davvero una bella soddisfazione”.
Ora Nicholas guarda avanti, con l’obiettivo di trasformare le difficoltà vissute in un’opportunità professionale:“Spero di trovare un lavoro che sia consono agli studi, ma sono cosciente di quanta strada ci sia ancora da fare per sensibilizzare pubblico e privato nei confronti delle persone con disabilità”, spiega. “Mi piacerebbe molto lavorare in un settore che mi permetta di aiutare le aziende a creare ambienti accessibili, rendendo la quotidianità alla portata di chi ha le capacità e le competenze per ricoprire determinati ruoli”.
Durante i cinque anni di studio, Nicholas ha maturato esperienze e competenze fondamentali: “Ho sviluppato capacità comunicative, sono in grado di accogliere e relazionarmi con clienti esteri, parlo tre lingue. Il mio futuro? Lo immagino come consulente per l’accessibilità: un ruolo pensato perché non ci siano più categorie separate, ma per permettere a tutti di fare la stessa cosa, con strumenti diversi”.
Soddisfazione anche da parte dell’Uici di Macerata, con le parole della presidente Bruna Giampieri: “È sempre una gioia condividere e supportare i percorsi e i successi dei nostri ragazzi, perché centrano un doppio obiettivo: la soddisfazione personale per il proprio ciclo di studi e l’esempio e lo stimolo che la loro esperienza rappresenta per i compagni e gli amici con disabilità visiva che devono affrontare le stesse difficoltà”.
Giornate fuori dall’ordinario, nella prima settimana di aprile, hanno portato entusiasmo e curiosità nella scuola primaria del Convitto Leopardi. Bambini e bambine di tutte le classi hanno avuto l'onore di conoscere Indro, un cane speciale della Croce Rossa Italiana, unità cinofila, accompagnato dagli operatori Andrea Antonini e Serafino Benigni. Un ospite d'eccezione che, con il suo sguardo attento e il suo fiuto infallibile, ha dimostrato che il miglior amico dell’uomo può essere anche un grande maestro.
Oggi molte famiglie accolgono un cane in casa, spesso senza rendersi conto dell’impegno che questo comporta. Un cane non è un peluche che si può mettere da parte quando l’interesse svanisce, ma un essere vivente che ha bisogno di cure, affetto e attenzioni costanti. Durante l'incontro, i giovani alunni hanno appreso quanto sia fondamentale prendersi cura di un animale in modo corretto e responsabile: dalle passeggiate quotidiane alla pulizia, fino alle visite dal veterinario.
I bambini del Convitto Leopardi hanno avuto anche l'opportunità di scoprire curiosità sulle diverse razze di cani, le loro origini e le loro caratteristiche. Hanno compreso che ogni cane ha un’indole specifica e che conoscerla è essenziale per costruire una relazione basata sulla fiducia e sul rispetto reciproco.
Le Unità Cinofile della Croce Rossa Italiana non si limitano al soccorso nelle emergenze, come la ricerca di dispersi nei boschi o sotto le macerie, hanno anche una missione educativa. Indro, labrador nero di quattro anni, ha mostrato ai bambini quanto un cane possa essere prezioso per la comunità, non solo come compagno fedele, ma anche come operatore di salvataggio e sostegno emotivo.
Si può imparare molto dagli animali: l’educazione cinofila dona insegnamenti inestimabili in termini di consapevolezza, rispetto, amore e senso civico nella gestione del proprio cane. I bambini hanno scoperto l’importanza di raccogliere le deiezioni, rispettare gli spazi pubblici e avvicinarsi agli animali nel modo corretto, senza spaventarsi o compiere gesti impulsivi.
L’attività didattica, della durata di circa un’ora per ogni classe, ha spaziato su diversi argomenti: dalla storia del cane e la sua evoluzione accanto all’uomo, alle regole di buon comportamento per la gestione del cane in casa e all’aperto, passando attraverso l’alimentazione, la pulizia e il benessere del cane stesso.
Ma la parte più emozionante è stata quella pratica: dopo aver ascoltato, i bambini hanno potuto osservare Indro in azione. Con la sua pazienza e dolcezza, il cane ha mostrato come interagire con le persone, come seguire comandi di base e persino come trasformare il gioco in un’occasione di apprendimento. Vedere un cane lavorare con passione e disciplina è stato un momento che i piccoli studenti non dimenticheranno facilmente.
"L’incontro con Indro e gli operatori Andrea Antonini e Serafino Benigni è stata una preziosa opportunità che non solo arricchisce il bagaglio di conoscenze dei nostri giovani alunni, ma contribuisce a formare adulti più responsabili e sensibili", ha commentato il dirigente scolastico Roberta Ciampechini, ringraziando sentitamente la Croce Rossa Italiana per '’alto valore dell'iniziativa.
E magari, tra i bambini che hanno accarezzato Indro e ascoltato con stupore la sua storia, ci sarà un futuro volontario della Croce Rossa o un esperto cinofilo, pronto a portare avanti questi valori e a fare della sua passione per i cani un servizio per la comunità.
Designazione di prestigio per Gianluca Sacchi. Il fischietto maceratese dirigerà l’anticipo della 32ª giornata di Serie A tra Udinese e Milan, in programma venerdì 11 aprile alle 20:45 alla Dacia Arena. Si tratta della decima presenza stagionale nel massimo campionato per il direttore di gara maceratese.
Sacchi ha già incrociato entrambe le squadre in questa stagione: i rossoneri nella giornata d’esordio, sconfitti per 2-1 dal Parma, e i friulani alla sesta giornata, in occasione della rocambolesca sconfitta interna per 3-2 contro l’Inter.
Non mancano i precedenti tra Sacchi e il confronto tra le due formazioni: lo scorso anno fu lui ad arbitrare Milan-Udinese a San Siro, gara decisa da un rigore trasformato da Pereyra per il definitivo 0-1. Proprio quel penalty sollevò numerose polemiche, vista la lievità del contatto tra Adli e Ebosele che lo generò.
In carriera Sacchi ha diretto il Milan in cinque occasioni, con un bilancio negativo per i rossoneri: due sole vittorie a fronte di tre sconfitte. Sono invece sette i precedenti con l’Udinese, che ha ottenuto due vittorie, un pareggio e ben quattro sconfitte.
Lunedì 7 aprile, nella suggestiva cornice di Villa Quiete a Montecassiano, si è tenuta la presentazione del Macerata Opera Festival 2025, uno degli appuntamenti culturali più attesi dell’estate marchigiana. L’evento organizzato dal Rotary Club di Macerata ha rappresentato un momento di incontro e condivisione che ha saputo unire cultura, tradizione e solidarietà, come ha sottolineato la Presidente del Club Irene Tedone.
Numerose le presenze istituzionali, tra cui rappresentanti dei Club Service cittadini, autorità Rotariane e Civili che hanno testimoniato l’importanza del Festival nel tessuto sociale del territorio. Il Direttore Artistico Marco Vinco e la Sovraintendente Lucia Chiatti, hanno presentato la 6I Stagione Lirica che si svolgerà dal 18 Luglio al 10 Agosto 2025, nello splendido scenario per la sua unicità, dell’Arena Sferisterio.
In programma tre grandi titoli: "La Vedova Allegra" di Francesco Lehàr in una nuova produzione che inaugurerà la stagione il 18 luglio, insieme ai due grandi capolavori di Giuseppe Verdi: "Rigoletto" e "Macbeth" firmati rispettivamente dai registi Federico Grazzini e Emma Dante. La serata ha visto un momento particolarmente importante per il Rotary Club di Macerata, infatti è stata presentata la XXVI edizione del "Rotary all'Opera", evento che ogni anno rinnova l’impegno del Club cittadino nella promozione della Cultura e nella valorizzazione del connubio tra Amicizia Rotariana e Solidarietà.
Il 19 luglio con "Rigoletto", sarà la data che ospiterà l’evento 'Rotary all'Opera', dove Rotariani italiani ed internazionali si riuniranno per assistere al capolavoro di Verdi, preceduto come da tradizione, da uno speciale momento conviviale rappresentato dalla Cena di Gala presso il Cortile di Palazzo Buonaccorsi a Macerata.
La serata è stata di grande interesse e molto partecipata e ha anche visto la presenza di Francesca d’Alessandro (vicesindaco e assessore alle politiche sociali, inclusione e pari opportunità) e Katiuscia Cassetta (assessore alla cultura del Comune di Macerata".
La CBF Balducci HR inciampa a Trento in Gara 2 di Semifinale del Playoff Serie A2 Tigotà, superata dall’Itas al tie break in una sfida nervosa e con tanti alti e bassi. 3-2 il risultato che premia le trentine, avanti 2-0 e poi rimontate dalle arancionere che dominano terzo e quarto set, ma le padrone di casa sono state più lucide nei finali di primo, secondo e quinto set, i più equilibrati.
La serie si deciderà in Gara 3, in programma al Fontescodella domenica 13 aprile alle ore 17. Sugli scudi Decortes (29) e Mazzon (24), le arancionere attaccano meglio (39% vs 30%) ma non è sufficiente contro i 19 muri di Trento (17 quelli maceratesi), con Zojzi MVP (19).
Il primo set sembra indirizzarsi in campo arancionero fino al 12-18, con la CBF Balducci HR molto più efficace in attacco (Decortes 7 punti), inizia però a farsi sentire il muro trentino che piano piano mangia il margine maceratese: dal 17-21 l’Itas (con Batte in regia) arriva fino al 23-22 e poi chiude con Marconato 25-23: sono 7 i muri vincenti della squadra di casa a fine set. Nel secondo set è partita ancora più equilibrata: la CBF Balducci HR prova a scappare sul 17-20 con la solita Decortes (altri 7 punti) e con 5 muri vincenti, Trento non molla con i colpi di Ristori (5 e 42%) e una battuta efficace (2 ace), le maceratesi arrivano prima al set ball ma non sfruttano la palla per chiudere mentre l’Itas lo fa alla prima occasione, 27-25.
Decortes e Mazzon (5 punti a testa) guidano la rimonta arancionera nel terzo set: l’attacco CBF Balducci HR vola al 47%, Trento si ferma al 30% e il vantaggio accumulato dalle maceratesi nel cuore del parziale stavolta arriva fino in fondo, 21-25. Nel quarto si procede a strappi, quello decisivo è della CBF Balducci HR fino al 10-18 con 5 muri (Mazzon 2 con il 71% in attacco), sul servizio di Zojzi Trento torna a -2 ma ancora Mazzon sale ancora in cattedra guidando le arancionere al 18-25. Nel quinto set la CBF Balducci HR parte meglio, per poi subito un altro maxi parziale dalle trentine (dall’1-4 al 7-4), rientra sul 12-12 ma deve cedere ai colpi di Weske, 15-12.
LA PARTITA - Coach Lionetti parte con Bonelli-Decortes, Mazzon-Busolini, Battista-Bulaich, Bresciani libero. Coach Parusso schiera di nuovo Prandi-Weske, Molinaro-Marconato, Zojzi-Ristori, Fiori libero.
Il turno al servizio di Decortes vale subito lo 0-3 con l’ace dell’opposta, Weske ferma Battista (3-4), Mazzon va in fast (3-5), Busolini la imita (4-6), c’è il pallonetto di Battista (5-7). L’ace di Weske riporta Trento in parità (7-7), Busolini non passa (8-7), Mazzon contrattacca (8-9), Decortes mette giù il 10-11. Mazzon stoppa Marconato (10-12) e Bonelli la imita su Zojzi (10-13), Decortes e Mazzon allungano ancora per il 10-15. Battista mette il mani out (12-17), Decortes contrattacca (12-18), entra Batte per Prandi in regia nell’Itas, Molinaro va in primo tempo (14-18), Weske mura due volte Decortes (16-18), Busolini sblocca in fast (16-19).
Decortes contrattacca (16-20), Bulaich firma il mani out (17-21), entra Morandini al servizio ma arriva il colpo di Weske per il 19-21 sul servizio della neo entrata Bassi. Molinaro mura (20-21) poi Decortes va a segno (20-22), Zojzi ferma Mazzon per il 22-22 e Decortes per il 23-22. Entrano Allaoui e Fiesoli per Bonelli e Decortes, il capitano va subito a segno (23-23), Marconato guadagna il set ball (24-23) e chiude a filo rete 25-23.
Bulaich firma il 2-2 e il 2-3 nel secondo set, c’è il mani out di Decortes (2-4), Mazzon aggancia a muro (2-5), Zojzi mette l’ace (4-5), Weske contrattacca (5-5). C’è il muro di Mazzon (5-6), Battista vincente (6-7), Molinaro mura (8-7), entra Allaoui per Bonelli, Decortes non trova la riga (9-7) poi va a segno due volte (9-9). Decortes ancora vincente (10-10), Bulaich chiude il 10-11. Zojzi sbaglia (11-12), Mazzon mette il 13-13, Bulaich mani out (14-14), ancora muro di Mazzon per il 15-15, è il turno di Morandini al servizio, Allaoui mura Molinaro (15-16), l’errore di Ristori tiene avanti le arancionere (16-17).
Busolini mura (16-18), c’è il fallo in palleggio di Zojzi (16-19), entrano Prandi e Bassi nell’Itas, Battista firma il mani out del 17-20, Decortes mette giù il 18-21, rientrano Batte e Weske. Decortes non trova la riga (20-21), Marconato ferma Bulaich (21-21), Mazzon inchioda il primo tempo (21-22), ma Zojzi trova l’ace del 23-22. Bulaich firma il 23-23, Decortes contrattacca (23-24), Ristori annulla (24-24), Battista guadagna un altro set point (24-25), Weske va a segno (25-25). Molinaro ferma Battista (26-25), entra Caruso per Busolini, Ristori chiude 27-25.
Nel terzo set resta Allaoui in palleggio, entrano Caruso al centro per Busolini e Fiesoli in banda per Bulaich, le arancionere vanno prima sul 2-5 con il muro di Allaoui e poi ancora sul 4-8 sempre a muro con Mazzon, la centrale firma pure il 4-9 a filo rete.
Rientra Prandi per Batte nell’Itas, Battista sbaglia (6-9), Mazzon va a segno (6-10) e Decortes pure (7-11), Zojzi contrattacca (9-11) poi non trova il campo (9-13), Caruso a filo rete mette giù il 9-14. C’è l’ace di Battista (9-15), Fiesoli mette il 9-16, Decortes piazza il 10-17 e l’11-18, Marconato ferma Mazzon (13-18), Fiesoli firma la pipe del 13-20. C’è l’invasione arancionera (15-20), Battista vincente (15-21), Caruso va a segno (16-22), l’attacco di Battista colpisce l’asta (18-22), Ristori sbaglia il servizio (18-23). Trento rientra con due muri consecutivi sul 20-23, entra Bulaich per Fiesoli, Decortes va a segno (20-24), chiude Mazzon 21-25.
Trento parte forte nel quarto set (3-0) ma i colpi di Decortes ricuciono subito (5-6), Mazzon mura Marconato (5-7), Fiesoli mette l’ace del 5-8. Mazzon a filo rete firma il 5-9 e il 6-10 in primo tempo, Caruso il 6-11, Battista ferma Weske (6-12), Decortes contrattacca (6-13), l’attacco di Ristori tocca l’asta (7-14).
Battista va a segno (8-15), entra Bulaich per Battista, Decortes mani out (9-16) e diagonale (10-17), Weske sbaglia (10-18), al suo posto entra Bassi, c’è l’errore di Decortes (12-18). Ristori infila il 13-18 sul muro, poi ferma Mazzon (14-18), ancora lei mette il 15-18, c’è l’ace di Zojzi, 16-18. Entra Bonelli per Allaoui, Mazzon mette giù il 16-19 poi mura Ristori (16-20), Bulaich piazza il pallone all’incrocio delle righe (16-21), c’è ancora Mazzon (17-22), Bulaich ferma Bassi (17-23). Mazzon piazza anche l’ace del 17-24, chiude Bulaich 18-25.
C’è Bonelli in campo, l’ace di Fiesoli vale lo 0-2, quello di Mazzon l’1-4, Marconato ferma Decortes (3-4), Prandi piazza l’ace del 4-4. Bulaich sbaglia (5-4), Weske contrattacca (6-4), c’è anche il muro di Zojzi (7-4), rientrano Busolini e Allaoui. Decortes mette giù il 7-5, Bulaich mura (8-6), Decortes va a segno (9-7), c’è il muro di Fiesoli (9-8). Decortes passa (10-9) poi sbaglia (11-9), Mazzon c’è in primo tempo (11-10), Bulaich piazza l’11-11, ancora Mazzon a segno (12-12). Weske contrattacca (14-12), chiude ancora Weske 15-12.
IL TABELLINO
ITAS TRENTINO - CBF BALDUCCI HR MACERATA 3-2 (25-23 27-25 21-25 18-25 15-12)
ITAS TRENTINO: Ristori 15, Molinaro 10, Prandi 2, Zojzi 19, Marconato 10, Weske 20, Fiori (L), Bassi 4, Batte 2, Pizzolato 1, Giuliani. Non entrate: Iob, Zeni (L). All. Parusso.
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Busolini 4, Decortes 29, Bulaich Simian 15, Mazzon 24, Bonelli 1, Battista 10, Bresciani (L), Fiesoli 7, Caruso 4, Allaoui 1, Morandini, Sanguigni. Non entrate: Orlandi, Garbuglia. All. Lionetti.
ARBITRI: Jacobacci, Lambertini
NOTE - Durata set: 28', 33', 26', 27', 16'; Tot: 130'. MVP: Zojzi.
(Foto Rubin/Lvf)
"Tra Apm ed Atm ('Automatich Teller Machine" c.d "Bancomat") ci sono delle differenze. Proviamo a farle comprendere al centrosinistra. Per far fronte ai bilanci comunali hanno utilizzato l’Apm, la municipalizzata del Comune di Macerata, come la cassaforte di famiglia. Ora che, fortunatamente per i maceratesi, il centrosinistra è all’opposizione si permette di dire che la colpa di tutti i problemi presunti o meno sarebbe del centrodestra". È quanto dichiarano, in una nota stampa, i capigruppo di maggioranza del comune di Macerata, Aldo Alessandrini (Lega), Alessandro Bini (Lista Civica), Pierfrancesco Castiglioni (Fratelli d’Italia), Antonella Fornaro (UDC) e Sandro Montaguti (Forza Italia).
"Hanno provocato disastri ed ora ci vorrebbero perfino dare lezioni di gestione delle risorse pubbliche e di economia aziendale - aggiungono i capigruppo -. Ai tempi dell’amministrazione Carancini, il Comune ha acquistato il parcheggio dei Giardini Diaz che sarebbe tornato pubblico al termine della concessione: sono quindi stati spesi diversi milioni per comprare una struttura che sarebbe comunque tornata tra i beni del Comune".
"Non bastasse questa perla del parcheggio, il Comune, sempre con la giunta Carancini, si è fatto anticipare i canoni di concessione delle lampade votive per circa 275mila euro, poi 1.5 milioni di canoni sempre anticipati di concessione dei parcheggi, poi 932mila euro di canoni anticipati per l’affitto della nuova sede di viale don Bosco. Secondo il Pd la colpa è del centrodestra. In sintesi - si legge ancora nella nota - si sono fatti anticipare canoni per 2.7 milioni dalla liquidità Apm ed utilizzato altri milioncini per acquistare un parcheggio che sarebbe diventato comunale".
"Tra Apm e Atm ci sono delle differenze che il centrosinistra non ha percepito equivocando magari sul suono delle parole. L'Apm è una società di capitali a partecipazione pubblica ed è qualcosa di completamente diverso rispetto alle Atm cioè agli sportelli automatici che di norma si trovano all'esterno di ogni banca, da cui si possono fare varie operazioni - rimarcano dal centrodestra -. È qui che il centrosinistra deve essersi confuso quando era al governo: ha scambiato l’Apm per il proprio bancomat personale da cui attingere in continuazione dimenticando le regole base anche dei bilanci familiari".
"Per fortuna, dall’insediamento fino ad oggi, la nostra smministrazione, con la diligenza del buon padre di famiglia, con oculatezza e massima attenzione delle risorse a disposizione, ha lavorato e sta lavorando garantendo stabilità economica ad Apm nonostante tutto quanto effettuato ed appena descritto dai nostri predecessori - proseguono Alessandrini, Bini, Castiglioni, Fornaro e Montaguti -. A tal proposito in condizioni storiche ed economiche avverse e diverse da quelle dell’era Carancini l'amministrazione Parcaroli ha comunque sostenuto e sostiene APM valorizzando il proprio gioiello di famiglia nel percorso finalizzato alla costituzione del Gestore Unico, percorso di cui non è dato rinvenire traccia nell’oltre ventennio di amministrazione di centrosinistra".
"Nel medesimo solco di sostegno la Regione Marche che ha erogato per il Trasporto Pubblico locale cospicui contributi sia 'una tantum' causa del covid sia strutturali incrementando i corrispettivi chilometrici del trasporto urbano in relazione all’inflazione dal 01 01 2022 con delibera di Giunta Regionale n. 1233 del 3 ottobre 2022 (con corrispettivo unitario diventato di euro 1,56 km con un incremento annuo di € 60.473,26)", concludono i capigruppo.
Dopo la cocente sconfitta sul campo del K Sport Montecchio, che ha permesso ai pesaresi di staccare in classifica la Maceratese e prendersi in solitaria la vetta del girone, il presidente biancorosso Alberto Crocioni ha scelto esprimere una sua riflessione a mente fredda.
"A distanza di qualche giorno e a mente fredda dalla partita di Montecchio mi sento di fare questa riflessione – ha dichiarato Crocioni –. La squadra ha lottato e dato tutto, ma abbiamo peccato in maturità nelle due espulsioni che, in una gara così delicata, non dovevano verificarsi".
Il presidente ha voluto poi evidenziare l'impegno costante della società: "Stiamo dando il massimo sotto ogni aspetto per raggiungere l’obiettivo prefissato ad inizio stagione. Ringrazio i nostri sponsor, che continuano a starci vicini con grande fiducia".
Fondamentale, per Crocioni, anche il lavoro dello staff tecnico: "L’organizzazione e le capacità dello staff ci hanno permesso di amalgamare una rosa praticamente nuova, portandoci in alto in classifica. Ma ora dobbiamo saper gestire meglio molte situazioni. Ricordiamoci chi siamo: essere la Maceratese significa alzare il livello di attenzione e responsabilità".
Infine, un messaggio ai tifosi: "Un grazie di cuore ai nostri sostenitori, che ci hanno seguito in massa sia in casa che in trasferta. La stagione non è finita: bisogna crederci fino alla fine, che sia spareggio oppure play-off".
Ora la Maceratese guarda all’ultimo turno di campionato con un solo obiettivo: battere il Monturano e sperare in un passo falso del Montecchio sul campo dell’Urbino. Solo in quel caso i biancorossi potrebbero riagganciare la vetta e accedere direttamente allo spareggio promozione. Altrimenti sarà tempo di playoff. Ma una cosa è certa: la squadra di Crocioni non ha intenzione di mollare.
Un’iniziativa pionieristica nel mondo del cicloturismo sbarca a Civitanova che, nella giornata di ieri, 8 aprile, ha fatto da città capofila nell’accogliere l'incontro informativo intitolato “Dalla Bici alla Spiaggia: Sinergie tra cicloturismo e turismo balneare”; un momento chiave di dialogo e confronto all’interno dell’ambizioso progetto “Strade di Marca”.
Coordinato da Loredana Miconi e Mauro Fumagalli di Noi Marche Bike Life, l’evento ha visto la partecipazione degli operatori balneari provenienti da diverse città, tra cui Civitanova Marche, Marotta, Ancona, Fano, Potenza Picena, San Benedetto del Tronto e Senigallia, del sindaco, Fabrizio Ciarapica e dell’assessore con delega alla Mobilità sostenibile, Roberta Belletti. L'incontro ha offerto spunti e idee per rendere le strutture balneari più attrattive per i cicloturisti, promuovendo servizi su misura e strategie di valorizzazione.
“Strade di Marca” si propone non solo di unire ben 29 comuni marchigiani, distribuiti su tutte le province, in un anello cicloturistico di circa 800 chilometri, ma anche di creare una rete che connetta la costa con l’entroterra, offrendo così al cicloturista la possibilità di scoprire la straordinaria ricchezza paesaggistica e artistica del territorio marchigiano. Inoltre, il progetto coinvolge la Ciclovia Adriatica, un collegamento nevralgico con il nord Europa, dove il turismo su due ruote è ormai una realtà consolidata e si sta dirigendo sempre più verso l’Italia. Si tratta dunque di una concreta opportunità per stimolare l’economia locale, generando benefici in ogni settore.
Durante l’evento, Mauro Fumagalli ha spiegato nel dettaglio il progetto: “Il progetto Strade di Marca di Noi Marche Bike Life è stato creato mettendo insieme 29 comuni delle Marche, suddivisi su tutte e cinque le province. È un'iniziativa che è stata sviluppata direttamente dalle amministrazioni comunali, che hanno collaborato tra di loro per creare un prodotto di cicloturismo. Quest’ultimo rappresenta una sorta di ariete nel mondo del cicloturismo, volto a intercettare i flussi cicloturistici di coloro che utilizzano la bicicletta per esplorare e condividere il territorio. Oggi siamo a Civitanova Marche per un evento dedicato agli operatori balneari, poiché all'interno di questo progetto c'è una componente fondamentale: la Ciclovia Adriatica”.
“La ciclovia Adriatica, finanziata dalla Comunità Europea- prosegue Fumagalli- è un’infrastruttura che unisce diversi comuni e regioni, da nord a sud, passando dal Veneto e Friuli-Venezia Giulia fino alla Puglia. In questo contesto, i balneari sono tra i principali protagonisti. L’intento di questa giornata è spiegare come questa ciclovia rappresenti una straordinaria opportunità per gli operatori balneari. Infatti, questa grande via si collegherà con il nord Europa, dove il cicloturismo è già un asset molto importante”.
Mauro Fumagalli ha, infine, sottolineato l'importanza di attrezzare i balneari con servizi specifici per i cicloturisti, come parcheggi per biciclette, strumenti di manutenzione e offerte personalizzate, favorendo così un turismo sostenibile e di qualità: “Durante l'incontro, forniremo indicazioni pratiche su come i balneari possono prepararsi a questa opportunità, creando servizi di accoglienza dedicati ai cicloturisti, come punti di ricovero per le biciclette, pompe o attrezzi per la manutenzione. Inoltre, sarà possibile sviluppare esperienze ad hoc, come menu dedicati o semplicemente offrire un lettino o un ombrellone dove i cicloturisti possono rilassarsi dopo una pedalata e un bagno al mare. In questo modo, si favorisce anche lo sviluppo del commercio, rispondendo alle necessità di un turismo sempre più attento alla sostenibilità e alla qualità”.
L'entusiasmo per il progetto si è fatto sentire anche da parte degli operatori balneari. Marco Scarpetta, titolare dello chalet Raphael Beach di Civitanova, ha manifestato la propria soddisfazione e adesione all’iniziativa:
“Siamo molto entusiasti di tutto il progetto della Ciclovia Adriatica e chiaramente della parte di nostra competenza che attraversa Civitanova. La vediamo come una grandissima opportunità per promuovere ulteriormente lo sviluppo del turismo, attrarre visitatori di un certo tipo, perché il turismo in bicicletta è un turismo di qualità. Aspettiamo che venga completata l’opera del ponte ciclopedonale così da essere collegati fino a San Benedetto. Una grande opportunità”.
Anche Gianluca, titolare del balneare “I Sassisotto” di Marotta, ha voluto esprimere il proprio punto di vista, soffermandosi sulle prospettive di crescita ma anche sulle sfide che questa iniziativa potrebbe comportare: "L'associazione di bagnini ci ha informati di questo progetto, che riteniamo molto interessante e una grande opportunità di sviluppo, soprattutto perché il cicloturismo sta diventando sempre più un punto di forza.
Naturalmente, è importante comprendere sia i punti di forza che le criticità. Chi pratica il cicloturismo ha bisogno di strutture adeguate, come alloggi e servizi specifici, come le ricariche per le biciclette. Ho parlato anche con un produttore di biciclette elettriche e importante, a riguardo, è la presenza di colonnine per la ricarica. Sto valutando di attrezzare il nostro stabilimento con una piccola officina fai da te. Inoltre, stanno ultimando il ponte sul Cesano, il che significa che presto tutta la provincia di Pesaro sarà collegata, arrivando fino a Macerata e oltre. Questo collegamento non riguarda solo la costa, ma anche l’entroterra perché, se da un lato c'è il mare, dall'altro c'è l’area interna".
Infine, il sindaco di Civitanova, Fabrizio Ciarapica, ha posto l’accento sull'importanza della sinergia tra pubblico e privato: “La partecipazione degli operatori balneari sottolinea l’importanza di una collaborazione sempre più stretta tra enti pubblici e privati, affinché tutti lavoriamo insieme per attrarre un numero maggiore di visitatori nelle nostre terre.
Il progetto promosso da Noi Marche Bike Life è fondamentale perché riflette la volontà di alzare costantemente l'asticella, offrendo a chi sceglie la nostra Regione opportunità sempre migliori. Inoltre, punta a intercettare una crescente fascia di turisti su due ruote, che sta diventando una realtà sempre più rilevante e fonte di ricchezza. È essenziale garantire servizi di qualità, formando professionisti in grado di rispondere alle esigenze delle varie forme di turismo”.
Dal 9 all’ 11 aprile 2025, venti anestesisti rianimatori marchigiani parteciperanno a Roma al Meeting SaQuRe, l’appuntamento nazionale dell’Aaroi-Emac, l’Associazione degli anestesisti-rianimatori ospedalieri italiani e medici dell’emergenza-urgenza. Un’occasione di aggiornamento e confronto, aperta anche agli Infermieri di Area Critica, per discutere delle più recenti innovazioni e delle sfide nell’ambito della sicurezza e della qualità delle cure.
L’edizione 2025, la sesta, che è stata curata come responsabile scientifico dal dottor Emanuele Iacobone della Rianimazione di Macerata e dal presidente nazionale Aaroi-Emac, Alessandro Vergallo, sarà dedicata a un tema di grande rilevanza: "Innovazioni e sinergie in area critica: i professionisti, le tecnologie, i farmaci, l’organizzazione delle procedure. Updates in anestesia, rianimazione, terapia del dolore, Medicina di Emergenza-Urgenza".
Un focus su innovazione e organizzazione, con l’obiettivo di individuare le migliori strategie per ottimizzare le risorse umane e tecnologiche nei settori chiave del Servizio Sanitario Nazionale.
Uno degli aspetti distintivi del Meeting SaQuRe 2025 sarà l’interlocuzione diretta con il mondo politico e istituzionale. Anche quest’anno, infatti, sono stati invitati esponenti politici e rappresentanti delle istituzioni per un confronto sulle principali criticità del Ssn e sulla sua sostenibilità. Verranno inoltre affrontati temi di primo piano come la violenza contro gli operatori sanitari, di cui si parlerà in una tavola rotonda nel corso della sessione di mercoledì 9 aprile in cui sono stati invitati il vicepresidente della Giunta Regionale delle Marche e assessore alla Sanità Filippo Saltamartini e Claudio Martini, direttore sanitario dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Ancona che presenteranno le diverse strategie preventive messe in atto negli ospedali regionali.
In questa edizione la faculty è composta da molti professionisti marchigiani a testimonianza dell’alto valore dei medici della nostra regione, in primis il presidente regionale AAROI-EMAC Hossein Zahedi. Inoltre saranno presenti gli anestesisti rianimatori il professor Abele Donati, la dottoressa Elisabetta Cerutti, il dottor Alessandro Simonini, il professor Andrea Carsetti, il dottor Benedetto Marini, la dottoressa Cristina Scala, il dottor Daniele Elisei e il chirurgo dottor Massimo Sartelli che spazieranno dal problema delle infezioni in Rianimazione e Sala Operatoria al controllo del dolore nel post operatorio fino ai temi del fine vita, trapianti e donazione con una particolare attenzione alle linee guida e buone pratiche cliniche.
Il Meeting Saqure è inoltre un appuntamento importante per affrontare ad ampio raggio il grande tema della sostenibilità e all’appropriatezza del sistema sanitario sotto il profilo organizzativo, in una costante evoluzione della complessità clinica dei percorsi di prevenzione, diagnosi e cura, che richiede un rinnovato approccio multidisciplinare e multiprofessionale.
L’incontro sarà inoltre un’occasione per affrontare tematiche centrali come il benessere lavorativo, le tutele assicurative e le normative contrattuali, con l’obiettivo di migliorare le condizioni dei professionisti e, di conseguenza, l’efficacia e l’efficienza del sistema sanitario. La sessione inaugurale prevista dalle ore 14.00 del 9 aprile sarà in diretta
Domenica 13 aprile, nel centro di Macerata, si terrà il nuovo appuntamento de Il Barattolo. Dalle 9:00 alle 19:00, tra le piazze e i portici della città, sarà possibile esplorare una vasta selezione di capi vintage, gioielli fatti a mano, e pezzi di antiquariato e modernariato.
L’evento offre una varietà di articoli da collezione, tra cui orologi, quadri, numismatica, francobolli, oltre a fumetti, libri, dischi, DVD, BluRay, videogames e tanto altro. Si tratta di un’occasione ideale per chi è alla ricerca di oggetti originali e particolari che non si trovano facilmente nei negozi.
L'evento è un’opportunità interessante per chi ama il vintage, l’artigianato e il collezionismo, ma anche per chi vuole passare una giornata alla scoperta di pezzi unici e curiosi nel cuore di Macerata.
Oltre 6.000 partecipanti, più di 250 relatori coinvolti e una cinquantina di eventi distribuiti tra aule universitarie, spazi cittadini e laboratori: sono i numeri che raccontano il successo dell'edizione 2025 della Settimana dell’Inclusione, organizzata dall'Università di Macerata dal 31 marzo al 5 aprile.
Un appuntamento, ormai consolidato, che, anche quest’anno, ha trasformato l'Ateneo e l'intera città di Macerata in un grande laboratorio di idee, pratiche e riflessioni dedicate al valore della diversità.
"Ancora una volta - commenta il rettore John McCourt -, la Settimana dell’Inclusione ha dimostrato come l'incontro tra ricerca scientifica, realtà del territorio e cittadinanza possa generare nuove occasioni per l’incontro, la condivisione di visioni e progetti, la costruzione di una società più equa e inclusiva per tutti".
Con la collaborazione attiva dei cinque dipartimenti dell'Ateneo e il contributo di esperti da tutta Italia e dall’estero, l'edizione 2025 si è contraddistinta per una prospettiva ancora più ampia e poliedrica, capace di unire ricerca, formazione e innovazione in un programma ricco di seminari, convegni, laboratori ed esperienze formative, destinato non solo a studenti, ma anche a cittadini, operatori del settore, associazioni e istituzioni.
Il calendario della Settimana si è articolato in tre principali format: le lezioni universitarie aperte al territorio, che hanno animato tutti i dipartimenti Unimc con interventi interdisciplinari e internazionali; i laboratori e workshop formativi al Centro di Ricerca TIncTec, dedicati a tecnologie e metodologie inclusive; il format serale in diretta dal SociaL@b, "Speciale Inclusione", che ha portato ai microfoni dell'ateneo storie e testimonianze di autori di libri ed esperti sui temi della settimana.
Ogni giornata ha proposto uno sguardo diverso sull'inclusione: l’inaugurazione, con il racconto di esperienze progettuali locali e nazionali, in parallelo a un focus sui Disturbi Specifici dell'Apprendimento e all'esposizione delle opere pittoriche degli studenti del Liceo Artistico Cantalamessa; i seminari su disabilità sensoriali; la Giornata della consapevolezza sull’Autismo (2 aprile) con un confronto tra studiosi e professionisti italiani e internazionali, fino alle riflessioni su arte, letteratura, cinema, robotica educativa e accessibilità museale.
L'inclusione ha caratterizzato l’organizzazione stessa delle proposte, riportando al centro l'importanza dell’accessibilità e delle sinergie con il territorio. A partire dai materiali informativi - realizzati interamente con il font EasyReading - fino alla collaborazione con realtà come l'impresa sociale Tuttincluso e l’atelier Ultrablu, che ha arricchito il graphic design della Settimana con opere realizzate da artisti neurotipici e neurodivergenti. Le attività hanno coinvolto anche scuole, associazioni e spazi pubblici, con eventi teatrali, sportivi e culturali accessibili.
La settimana si è conclusa sabato 5 aprile con un momento molto atteso: il Premio Nazionale Inclusione 3.0 alla Domus San Giuliano, che ha premiato 21 esperienze di eccellenza distintisi per l'alto valore innovativo ed inclusivo, sia a livello nazionale che internazionale. Tra i riconoscimenti: 4 premi speciali, 1 internazionale e 16 divisi tra le categorie "Inclusione scolastica", "Musica e arti performative", "Cultura e accessibilità", "Inclusione lavorativa e vita indipendente".
Dal tre aprile sono iniziate le riprese di un cortometraggio d’autore firmato dalla storica Accademia Poliarte di Ancona, punto di riferimento nazionale per la formazione dei nuovi talenti artistici e parte del Gruppo Rainbow. Siamo stati sul set fermano del cortometraggio che sarà presentato in anteprima mondiale ad Expo Osaka 2025 il 2 giugno 2025 nel Padiglione Italia durante la settimana della Regione Marche, alla presenza delle istituzioni e del fondatore di Rainbow, Iginio Straffi.
L’opera si inserisce nel prestigioso progetto Metaverso Raffaello, finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca e dall’Unione Europea nell’ambito di Next Generation EU, iniziativa che mira a valorizzare il patrimonio culturale marchigiano attraverso l’uso delle nuove tecnologie e del linguaggio cinematografico.
Il progetto trova il supporto di Marche Film Commission - Fondazione Marche Cultura e del presidente Andrea Agostini. Il corto, scritto da Sergio Ramazzotti con la regia di Paolo Doppieri, e la produzione esecutiva di Genesis Srl, nasce per promuovere le Marche nel contesto internazionale, valorizzandone il patrimonio culturale, paesaggistico e produttivo attraverso il linguaggio universale della musica e della bellezza.
Un road movie interiore ed esteriore della durata prevista di 15 minuti, che intreccia memoria e presente, Oriente e Occidente, trascinando il pubblico in un viaggio nei tanti volti delle Marche. Girato interamente nelle Marche, il film attraversa infatti location d’eccezione come il Teatro dell’Aquila e il Palazzo dei Priori a Fermo, la storica Liuteria Quagliano di Jesi, l'Arco di Traiano al porto di Ancona, l’Eremo dei Frati Bianchi a Cupramontana, lo Sferisterio di Macerata, Urbino, il Parco del Conero, i Monti Sibillini, la Tenuta di Tavignano di Cingoli, l’area del Verdicchio dei Castelli di Jesi, l'azienda vitivinicola di Stefano Aymerich e Ondine de la Feld.
Nel cast una rosa di talenti nel campo del cinema e della musica: Dharma Mangia Woods nel ruolo di Chiara, Taiyo Yamanouchi nei panni di Hitoshi, Isabella Carloni interpreta la madre di Chiara e Alfredo Sorichetti è il direttore d'orchestra. Yukari Ishibashi nelle vesti di madre di Hitoshi, William Zhang è Hitoshi bambino e Giuseppe Lorenzo Quagliano interpreta il liutaio.
Durante le riprese a Palazzo dei Priori abbiamo potuto vedere cast e truppe all’opera: “Più che un cortometraggio per me è un piccolo film – spiega il regista Paolo Doppieri – che racconta l’importanza del racconto tra culture diverse e anche l’importanza del paesaggio del territorio marchigiano, come fonte di ispirazione poetica e di riflessione”.
Presenti durante le riprese a Fermo anche Straffi e Agostini. Straffi ha sottolineato l’importanza di un progetto come questo, utile alla promozione del territorio e di Poliarte: “Poliarte si sta facendo conoscere si sta rilanciando con questa nuova gestione Raimbow, che negli ultimi anni ha raddoppiato gli iscritti. Questo corto è la prova che si riesce a fare un lavoro importante. Per le Marche è l’opportunità di mettersi in vetrina. Questo lo raccontiamo attraverso una storia emozionante che la avvicina alla cultura giapponese”.
“Le Marche e l’Italia si preparano per il 2 giugno. Le Marche avranno la settimana che va dal 1 al 7 giugno all’expo di Osaka. Ci presentiamo all’Expo - spiega il presidente di Fondazione Marche Cultura Andrea Agostini -con un cortometraggio Raimbow/Poliarte. È tantissima roba perché questo percorso non inizia e finisce con quella data, ma continua come veicolo che farà da diffusione e comunicazione della nostra terra in ogni dove”.
Conclude infine Michele Capuani, direttore di Poliarte: “per i ragazzi di Poliarte è fondamentale provare esperienze come queste. Entrano in contatto con professionisti del settore capiscono il mondo del lavoro artistico.
Giovedì 10 aprile, l’artista tedesco Frank Bölter sarà protagonista di una performance partecipata nel cuore di Macerata, a partire dalle ore 9.00 in Piazza Vittorio Veneto, dove guiderà la creazione di cavalli e carrozze di carta a grandezza naturale. L’iniziativa è promossa dalla Scuola di Studi Superiori Giacomo Leopardi dell’Università di Macerata, nell’ambito del progetto di residenza artistica "Human Action / Social Connection", in collaborazione con il Comune di Macerata, l’Accademia di Belle Arti di Macerata e il Liceo Artistico “Giulio Cantalamessa”.
La performance culminerà intorno alle 11 con un corteo simbolico che attraverserà la città, per accompagnare le opere al Museo della Carrozza di Palazzo Buonaccorsi, dove resteranno in esposizione fino a domenica 18 maggio, Giornata Internazionale dei Musei. L’installazione sarà documentata da un video realizzato dal videomaker Andrea Petinari e da un reportage fotografico che ne racconterà l’intero processo creativo.
Tutta la cittadinanza, insieme a studenti e studentesse, è invitata a partecipare alla creazione delle sculture. “L’opera d’arte – spiega Frank Bölter – nasce dal creare insieme, prima ancora che dal risultato finale”. L’idea della performance è infatti frutto di una visita al Museo della Carrozza, che l’artista ha definito “un bene comune della città, bello da rappresentare in un racconto collettivo che unisce storia e contemporaneità”.
L’assessore alla cultura Katiuscia Cassetta sottolinea: “In un periodo sempre più complesso, la collaborazione tra istituzioni culturali della città dimostra come l’arte possa unire. In questo consiste la natura 'costruttiva' dell’artista, che ci invita a riflettere in modo personale ma anche collettivo, in un contesto in cui giovani studenti del Liceo Artistico si confrontano con quelli dell’Accademia e dell’Università, aprendosi insieme a un artista straniero che riesce però a cogliere, nel profondo, la natura della città, le sue meraviglie nascoste che vengono rese pubbliche e a disposizione di tutti”.
Nel pomeriggio dello stesso giorno, dalle 16.45 alle 18.00, Bölter condurrà un laboratorio creativo a cielo aperto nel quartiere di Borgo Ficana, in collaborazione con l’Ecomuseo delle Case di Terra Villa Ficana. L’artista coinvolgerà gli abitanti del Borgo nella realizzazione di fiori di carta da donare in occasione del mercato del mercoledì della settimana di Pasqua: un gesto simbolico di pace, solidarietà e bellezza condivisa.
Ospite della Scuola di Studi Superiori “Giacomo Leopardi” nell’ambito della rete nazionale “Educating Future Citizens”, Frank Bölter è in residenza a Macerata da circa un mese. Nell’atelier di via dei Sibillini ha già condotto laboratori sull’arte della piegatura della carta. La direttrice della Scuola, Carla Danani, sottolinea il valore della “creativa sinergia” che ha reso possibile il progetto, grazie alla collaborazione dell’assessore Cassetta, della curatrice dei Musei Civici Giuliana Pascucci, della coordinatrice dell’Ecomuseo Martina Fermani, del direttore dell’Accademia di Belle Arti Piergiorgio Capparucci, della docente Rossella Ghezzi, della preside e dei docenti del Liceo Artistico “Cantalamessa” – Paolo Brasca, Adriano Sandroni, Nada Cingolani e Veronica Rossetti. Nicole Esposito, allieva della Scuola Leopardi, ha curato tutte le fasi del progetto.
Peruviani arrestati per rissa: scatta l'avviso orale del questore. Il 7 aprile scorso, la questura di Macerata ha arrestato quattro cittadini peruviani di età compresa tra i 26 e i 38 anni, accusati di rissa aggravata. L’episodio è avvenuto nella serata di lunedì e ha visto coinvolti i quattro uomini, che si sono affrontati per motivi legati a questioni familiari. L'intervento tempestivo del personale dell'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, insieme alla Squadra Mobile, ha portato all'arresto dei protagonisti, tutti con precedenti penali.
Dopo l’arresto, la Questura ha avviato un’attenta valutazione amministrativa della posizione dei soggetti coinvolti, attraverso l'istruttoria della Divisione Polizia Anticrimine, per verificare la loro pericolosità sociale. Il questore di Macerata, Gianpaolo Patruno, ha deciso di adottare un provvedimento di prevenzione personale, nella forma aggravata dell'avviso orale, previsto dall’articolo 3 del Codice Antimafia (D. Lgs. 159/2011).
Questo avviso orale impone ai destinatari specifiche restrizioni, con l’obiettivo di dissuaderli dal continuare a perseguire condotte criminose e tutelare la sicurezza pubblica. L’avviso, inoltre, sottolinea che in caso di reiterazione dei reati, il questore potrà proporre al Tribunale misure più severe, come la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, per garantire il rispetto delle normative e la sicurezza dei cittadini.
Macerata celebra un nuovo scrigno per la storia. Da oggi, infatti, il Museo della carrozza di Palazzo Buonaccorsi accoglie in dono dal Lions Club Macerata Host una nuova teca per l’esposizione di alcuni “Nécessaires da viaggio in carrozza”, oggetti che offrono uno sguardo di dettaglio su un’epoca ormai lontana in cui il trasporto a trazione animale aveva uno spazio privilegiato.
Alla cerimonia di inaugurazione, avvenuta alla presenza delle maggiori autorità civili e militari, hanno partecipato l'assessore alla Cultura, Katiuscia Cassetta, il presidente del Lions Club Macerata Host Piergiorgio Parisella, l’architetto progettista della teca, Luca Schiavoni, e Antonio Volpini, alla cui generosità si devono i nécessaires esposti.
“Quello del Lions Club Macerata Host, che ringrazio è un esempio che testimonia la vicinanza delle realtà cittadine al patrimonio culturale e artistico della nostra città – interviene il sindaco Sandro Parcaroli -. È una vetrina che permetterà anche di dare vita a una nuova sezione espositiva dei Musei Civici permettendo una migliore fruizione da parte del pubblico”.
Il Museo della carrozza ospita una preziosa collezione di carrozze d’epoca, finimenti e accessori, offrendo ai visitatori un’immersione nel mondo dei viaggi e dei trasporti del passato e rappresentando di fatto un unicum nel panorama museale del Centro Italia. In tale contesto, la donazione della teca rappresenta un investimento concreto nella conservazione e nell'esposizione di un manufatto di grande valore storico e culturale, il “Nécessaire de voyage in carrozza”, che trova in questo nuovo allestimento una degna e sicura collocazione.
“Grazie alla generosità del Lions Club Macerata Host - ha dichiarato l’assessore Cassetta - possiamo ogni anno ampliare, migliorare e garantire nuovi servizi per il Museo della carrozza che è sempre molto apprezzato dai nostri visitatori. Una collaborazione che ha radici nella fondazione stessa dell’istituzione garantendo costante sostegno e rinnovata partecipazione”.
La sinergia fra pubblico e privato realizza un modello virtuoso che contribuisce in maniera significativa alla salvaguardia e alla promozione del patrimonio culturale; la sensibilità dimostrata verso le esigenze del museo e la volontà di contribuire attivamente alla sua crescita sono un esempio di impegno civico.
Il presidente dei Lions Parisella ha sottolineato come il legame del Club con il Museo, primaria istituzione culturale cittadina, risalga alla sua fondazione: “Tali legami non sono mai venuti meno, avendoci visti impegnati non solo a implementare le dotazioni espositive ma anche a promuovere una collezione, rara nel suo genere, attraverso la pubblicazione di un volume di pregio Carrozze e redini lunghe. Storia, tradizione e sport - Il Museo della carrozza di Macerata, già arrivato alla terza edizione".
"D’altra parte, siamo convinti che l’esposizione, che è parte di un polo museale di indubbia e riconosciuta attrazione, sia di interesse non solamente per gli specialisti del settore e gli storici, ma anche e soprattutto per il grande pubblico e, segnatamente, per i più giovani, i quali, con la loro fantasia e la capacità di emozionarsi difronte ad ogni nuova scoperta, riescono meglio di chiunque altro a figurarsi un passato ben diverso dal nostro quotidiano, che diviene sprone per ripensare l’oggi in una prospettiva diretta a conservare un forte e sano legame con l’ambiente naturale”.
Oggi Riccardo Calamita ha conseguito la laurea in Management dello Sport presso l'Università Foro Italico di Roma.
Riccardo ha festeggiato con amici e parenti quello che è un passo importante nel suo percorso accademico e professionale.
Complimenti a Riccardo per il suo successo!
L’ex operaio di Finale Emilia proclamato dottore in Scienze filosofiche. Il rettore Mc Court: “Un privilegio accompagnarlo nel percorso delle sue tre lauree a UniMC. Emozionanti l’affetto e l’ammirazione degli studenti più giovani”.
“La proclamo Dottore magistrale in Scienze filosofiche”. Con un accenno d’inchino, da gentiluomo d’altri tempi, e gli occhi colmi d’emozione, Italo Spinelli, ha ringraziato la presidente della commissione, la professoressa Arianna Fermani, e scritto una nuova pagina della sua vita: la terza laurea in sette anni, conseguita oggi all’Università di Macerata all’età di 89 anni, che compirà il 21 maggio.
Oggi all’Università di Macerata, dipartimento di Studi Umanistici, l’ex operaio di Finale Emilia (Modena), nonostante una notte insonne, ha discusso la sua tesi magistrale, “Il ritorno di Euridice: memoria e futuro in Giordano Bruno”, con il professor Guido Giglioni. “Dedico questo lavoro - ha scritto nel frontespizio del suo lavoro - alla professoressa Arianna Fermani, la cui passione e dedizione hanno ispirato il mio percorso di ricerca, e al magnifico rettore proffessor John Mc Court, per il suo impegno nel promuovere il valore del sapere e della comunità accademica. Un pensiero speciale va alla mia famiglia: ai miei figli Paolo, Francesca e Alessandra, e alle mie adorate nipoti Ines, Adele e Nina, che con il loro affetto e la loro energia mi hanno sostenuto e dato forza in ogni momento. Infine, il mio pensiero, oggi come allora, va a mia moglie, Angela Orri in Spinelli, scomparsa 11 anni fa, ma ancora viva nei nostri cuori”.
Fu proprio per cercare una risposta negli studi filosofici alla scomparsa della sua amata compagna di una vita, che, nel 2018, Spinelli si era laureato in Filosofia, e poi in Storia, prima di riprendere il percorso originario. “Do ragione a Sant’Agostino, che diceva che le anime restano vicino a chi le ha amate davvero. Quindi penso che Angela sia ancora accanto a me, perché io l'ho amata davvero”, afferma oggi.
“Sono contento del mio peregrinare con la filosofia. Ci ho sempre pensato: che cosa significa cercare la verità? Uno la cerca e forse l’ho trovata” ha detto il tre volte dottore una volta fuori dall’aula. “Il percorso è stato molto duro, soprattutto negli ultimi anni, studiare Giordano Bruno, con le sue idee antidogmatiche. Ai ragazzi dico di perseverare, di non avvilirsi anche se un esame va male, ma di continuare a studiare, perché i risultati arrivano. Anche a me è successo di essere stato cacciato”, ha ricordato con un sorriso.
“In questi anni – ha commentato il rettore John Mc Court – Italo Spinelli è stato di casa a Unimc. Ha avuto tanto affetto e tanto rispetto da tutta la nostra comunità di studenti, docenti e personale amministrativo. È stato un privilegio accompagnarlo nel percorso che lo ha portato a conseguire ben tre lauree con noi. Oggi è la sua giornata, e ci emoziona vedere quanta ammirazione gli abbiano riservato anche studenti molto più giovani. Siamo fieri di Italo che è un esempio molto importante del valore del “life long learning”. A nome di tutto l’Ateneo, gli auguro di continuare a coltivare la sua passione per la conoscenza, che è un esempio per tutti noi”.
“Spinelli ha dato un esempio non solo di tenacia, per le difficoltà affrontate alla sua età, ma anche per aver mostrato come, nella comunità di Unimc, nessuno viene abbandonato, ma c’è un sistema di accompagnamento, di relazioni, che permettono alle persone di studiare e di realizzarsi fino alla laurea”, ha evidenziato il direttore del Dipartimento di Studi Umanistici Roberto Mancini.
Alla quarta laurea non pensa, Spinelli, ma ha raccontato di voler seguire una causa di beatificazione riguardante Maria Pia Benati, fondatrice e superiora generale delle missionarie dell'Eucarestia, morta a Forlì nel novembre 1986.