Macerata, le dichiarazioni dei capigruppo di maggioranza: "Apm non è il bancomat del centrosinistra"
"Tra Apm ed Atm ('Automatich Teller Machine" c.d "Bancomat") ci sono delle differenze. Proviamo a farle comprendere al centrosinistra. Per far fronte ai bilanci comunali hanno utilizzato l’Apm, la municipalizzata del Comune di Macerata, come la cassaforte di famiglia. Ora che, fortunatamente per i maceratesi, il centrosinistra è all’opposizione si permette di dire che la colpa di tutti i problemi presunti o meno sarebbe del centrodestra". È quanto dichiarano, in una nota stampa, i capigruppo di maggioranza del comune di Macerata, Aldo Alessandrini (Lega), Alessandro Bini (Lista Civica), Pierfrancesco Castiglioni (Fratelli d’Italia), Antonella Fornaro (UDC) e Sandro Montaguti (Forza Italia).
"Hanno provocato disastri ed ora ci vorrebbero perfino dare lezioni di gestione delle risorse pubbliche e di economia aziendale - aggiungono i capigruppo -. Ai tempi dell’amministrazione Carancini, il Comune ha acquistato il parcheggio dei Giardini Diaz che sarebbe tornato pubblico al termine della concessione: sono quindi stati spesi diversi milioni per comprare una struttura che sarebbe comunque tornata tra i beni del Comune".
"Non bastasse questa perla del parcheggio, il Comune, sempre con la giunta Carancini, si è fatto anticipare i canoni di concessione delle lampade votive per circa 275mila euro, poi 1.5 milioni di canoni sempre anticipati di concessione dei parcheggi, poi 932mila euro di canoni anticipati per l’affitto della nuova sede di viale don Bosco. Secondo il Pd la colpa è del centrodestra. In sintesi - si legge ancora nella nota - si sono fatti anticipare canoni per 2.7 milioni dalla liquidità Apm ed utilizzato altri milioncini per acquistare un parcheggio che sarebbe diventato comunale".
"Tra Apm e Atm ci sono delle differenze che il centrosinistra non ha percepito equivocando magari sul suono delle parole. L'Apm è una società di capitali a partecipazione pubblica ed è qualcosa di completamente diverso rispetto alle Atm cioè agli sportelli automatici che di norma si trovano all'esterno di ogni banca, da cui si possono fare varie operazioni - rimarcano dal centrodestra -. È qui che il centrosinistra deve essersi confuso quando era al governo: ha scambiato l’Apm per il proprio bancomat personale da cui attingere in continuazione dimenticando le regole base anche dei bilanci familiari".
"Per fortuna, dall’insediamento fino ad oggi, la nostra smministrazione, con la diligenza del buon padre di famiglia, con oculatezza e massima attenzione delle risorse a disposizione, ha lavorato e sta lavorando garantendo stabilità economica ad Apm nonostante tutto quanto effettuato ed appena descritto dai nostri predecessori - proseguono Alessandrini, Bini, Castiglioni, Fornaro e Montaguti -. A tal proposito in condizioni storiche ed economiche avverse e diverse da quelle dell’era Carancini l'amministrazione Parcaroli ha comunque sostenuto e sostiene APM valorizzando il proprio gioiello di famiglia nel percorso finalizzato alla costituzione del Gestore Unico, percorso di cui non è dato rinvenire traccia nell’oltre ventennio di amministrazione di centrosinistra".
"Nel medesimo solco di sostegno la Regione Marche che ha erogato per il Trasporto Pubblico locale cospicui contributi sia 'una tantum' causa del covid sia strutturali incrementando i corrispettivi chilometrici del trasporto urbano in relazione all’inflazione dal 01 01 2022 con delibera di Giunta Regionale n. 1233 del 3 ottobre 2022 (con corrispettivo unitario diventato di euro 1,56 km con un incremento annuo di € 60.473,26)", concludono i capigruppo.
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