Già avviata l'operazione che prevede la chiusura di 4300 uffici postali in tutta Italia, 159 quelli nelle Marche che dovrebbero quantomeno subire radicali riduzioni di orari di apertura se non la soppressione vera e propria entro il 2019, 52 quelli solo nella provincia di Macerata. Una scelta quella di Poste Italiane basata sulla razionalizzazione dicono, ma che già da tempo trova diversi oppositori.
Infatti già molte sono le segnalazioni dei cittadini che si trovano e si troverebbero ancor più in difficoltà, famiglie che per un invio postale devono e dovranno fare diversi chilometri. Per non parlare della mole di lettere in giacenza, bollette consegnate dopo la scadenza, o addirittura raccomandate urgenti portate al destinatario "con calma". Questi i dati che risultano dalle prime verifiche effettuate. E non sono decisamente confortanti.
A lanciare l'allarme è Patrizia Terzoni, portavoce del Movimento Cinque Stelle alla Camera dei Deputati. “Uno scenario che desta non poca preoccupazione - commenta Terzoni - Se da una parte è vero che oggi tante operazioni si possono fare online o altrove, penso soltanto alla possibilità di pagare una bolletta dal tabaccaio, dall’altra ci sono piccoli centri dove il servizio postale ha ancora un ruolo basilare, soprattutto laddove è alta la concentrazione di cittadini in là con gli anni. In base al documento di 124 pagine che ci è stato consegnato, gli uffici a cui diremo addio sono 52 nella provincia di Pesaro-Urbino, 11 in quella di Ancona, 52 in quella di Macerata, 22 in quella di Fermo e altri 22 in quella di Ascoli-Piceno, molti dei quali in piccole realtà o in comuni interni dove a breve per un invio postale bisognerà fare svariati chilometri. Comprendiamo l’esigenza di riorganizzazione di Poste Italiane, ma un taglio così netto ci pare una scelta scriteriata”.
Il Ministero risponde cercando di rassicurare, dicendo che in alcuni casi degli uffici rimarranno aperti due volte a settimana e che si tratta solo di un piano di razionalizzazione, ma al contrario delle intenzioni la risposta non rassicura per nulla.
"In base alle prime verifiche - prosegue la Terzoni - abbiamo appurato che non sono pochi nelle Marche gli uffici chiusi in via definitiva. Inoltre la scure su questo servizio ha prodotto una mole notevole di missive in giacenza, con bollette consegnate anche dopo la scadenza e compromettendo persino invii prioritari, come raccomandate dell'Inps, avvisi di Equitalia e telegrammi. Naturalmente come M5s non staremo a guardare, e chiederemo al ministro Graziano Delrio di prendere in mano la situazione, perché i cittadini in difficoltà per queste chiusure rischiano di diventare parecchi e molte famiglie ci stanno già inviando segnalazioni”.
Un problema da risolvere con la massima urgenza, considerati i tempi stretti con cui si sta procedendo nell'effettuazione di questa manovra. Gli Uffici Postali del maceratese sub judice sono quelli di Acquacanina, Apiro, Appignano , Belforte del Chienti, Bolognola, Caldarola, Camerino, Camporotondo di Fiastrone, Castelraimondo, Castelsantangelo sul Nera, Cessapalombo, Cingoli, Colmurano, Corridonia, Esanatoglia, Fiastra, Fiordimonte, Fiuminata, Gagliole, Gualdo, Loro Piceno, Matelica, Mogliano, Monte Cavallo, Monte San Martino, Montecassiano, Montefano, Montelupone, Morrovalle, Muccia, Penna San Giovanni, Petriolo, Pieve Torina, Pievebovigliana, Pioraco, Poggio San Vicino, Pollenza, Potenza Picena, Recanati, Ripe San Ginesio, San Ginesio, San Severino Marche, Sant'Angelo in Pontano, Sarnano, Sefro, Serrapetrona, Serravalle di Chienti, Tolentino, Treia, Urbisaglia, Ussita, Visso.
Dalla lista evidente anche la chiusura di tantissimi uffici nel cratere dei comuni terremotati. Un ulteriore disagio quindi per le popolazioni colpite dal sisma. Viene da chiedersi se il Ministero abbia valutato anche questo di aspetto.
IN QUESTO LINK L’ELENCO DI TUTTI I 4300 UFFICI POSTALI INTERESSATI DAL PIANO DI RIORGANIZZAZIONE: https://www.poste.it/Elenco_def_Fase-3_Step-1.pdf
Sono stati ultimati i lavori relativi all'ultimo stralcio sulla Provinciale Gualdo – Sant'Angelo; l'intervento in questione, diviso in tre parti per un importo complessivo di 180.000 euro, è consistito nel rifacimento del piano viabile nei tratti più logori.
“I lavori – precisa il Presidente – sono stati consegnati nel mese di settembre e sono stati ultimati in tempi brevissimi. L'obiettivo dell'Ente – aggiunge Pettinari – è sempre quello di mettere in sicurezza le porzioni di strade più rovinate facendo i conti con le limitate risorse finanziarie di cui disponiamo.
Rainbow, la content company nota in tutto il mondo per le sue produzioni animate e multimediali, annuncia oggi di avere acquisito la maggioranza del gruppo Iven S.p.A di cui fanno parte Colorado Film, Moviement, San Isidro e la partecipazione in Gavila srl. Il gruppo è stato fondato nel 1986 dall’agente e produttore Maurizio Totti, dal regista premio Oscar Gabriele Salvatores, dall’attore Diego Abatantuono e dall’attore Paolo Rossi.
Iginio Straffi, Presidente e Fondatore di Rainbow ha dichiarato: “Rainbow continua a crescere applicando una strategia di espansione che include nuovi ambiti di intrattenimento. È nel nostro Dna questo carattere e sin dai primi passi siamo stati creativi, innovativi, internazionali e convinti che dovevamo proporci come una vera e propria piattaforma capace di utilizzare tutti i media e tutti i generi. Ora ci interessa molto quello dei format televisivi e dei live action. Vogliamo espandere il nostro target: da quello dei bambini dove siamo tra i leader nel mondo a quello dei ragazzi e delle famiglie. Per questo siamo convinti che quello con Gruppo Iven sia un forte connubio tra due realtà che insieme potranno raggiungere ancora meglio tutte le fasce di spettatori con uno sguardo puntato ai mercati internazionali. Concludo aggiungendo che in termini economico/industriali per noi Colorado Film è una realtà che è stata capace di muoversi nel mondo dell'intrattenimento italiano producendo utili ed investendo con coraggio. Una società che ha sempre “scovato” e fatto crescere nuovi talenti, che ha grande know how e soprattutto conti in regola. Elementi molto positivi per guardare al futuro con ottimismo. Insieme a noi continueranno a farlo ancora di più".
“Dopo trent’anni di lavoro - racconta Maurizio Totti Presidente del gruppo Iven SpA - ci accingiamo a questa nuova ed entusiasmante sfida con lo stesso spirito che ci ha animato all’inizio della nostra avventura professionale. Un gruppo coeso e motivato a cui, nel 2010, si è aggiunta la professionalità di Alessandro Usai che prima come amministratore delegato e poi anche come partner ha contribuito a rendere ancora più efficace e vincente il nostro modello. L’obiettivo che ho individuato fin da subito è stato quello di posizionare il gruppo come produzione di contenuti multimediali: dal cinema alla pubblicità, dalle serie tv all'intrattenimento, dalle colonne sonore alla gestione di talenti. Sappiamo di aver giocato e di giocare con passione il nostro ruolo nel panorama multimediale nazionale. Portiamo in questa nuova esperienza tutti i progetti incubati e sviluppati per il nostro mercato e per quello internazionale. Ed è mio convincimento perciò – conclude – che l’incontro con Rainbow e la sua piattaforma internazionale, non potrà che accrescere ed espandere la qualità e la quantità delle nostre proposte rendendole sempre più appetibili e vincenti in Italia e all’estero”.
Con questa acquisizione si crea un forte polo dell'entertainment che nasce dall’unione di due eccellenze italiane, con l'obiettivo di confermarsi ad alti livelli in Italia ed espandersi sempre di più all'estero. Rainbow investirà ancora di più nel settore live action dopo il successo della serie “Maggie & Bianca Fashion Friends” e grazie a questa integrazione, estenderà il target delle sue produzioni anche al segmento young adults.
Rainbow si attesta a tutti gli effetti come protagonista del mercato entertainment in Italia e nel mondo: tra i maggiori e più riconosciuti studi di animazione a livello internazionale, nonché il più grande in Europa con oltre 900 dipendenti e un importante network di free-lance e collaboratori.
Dopo l’acquisizione di Bardel Entertainment Inc. (ottobre 2015) - il prestigioso studio di animazione canadese conosciuto in tutto il mondo per le sue collaborazioni con partner del calibro di Nickelodeon, DreamWorks, Disney, Warner Bros e Cartoon Network-Adult Swim, oggi con questo importante accordo Rainbow consolida ulteriormente la sua presenza nel mercato entertainment contraddistinta da produzioni di successo in tutto il mondo, dalle serie “Winx Club” (co-prodotte da Rai Fiction), “World of Winx” (co-prodotta da Rainbow e Rai Fiction e in associazione con Netflix), “Regal Academy” (prodotta da Rainbow in collaborazione con Rai Fiction) sino al live action “Maggie & Bianca Fashion Friends” (prodotto da Rainbow in co-produzione con Rai Fiction).
Le produzioni di Rainbow nascono da una grande attenzione al prodotto, dalla cura dell'organizzazione e dallo spirito d’innovazione che l’azienda marchigiana porta avanti da sempre.
Sorrisi, emozioni, momenti da condividere e attimi che rimangono nella memoria per superare quei giorni duri che hanno colpito il centro Italia e le Marche. "Il terremoto può distruggere case, vite umane, opere d'arte, ma non riesce a distruggere la creatività umana - afferma il medico, specialista in psichiatria, Vittorio Cei, ideatore della festa realizzata grazie ai fondi dell'Otto per Mille della Tavola Valdese e organizzata dall'associazione 180 Amici in collaborazione con l'associazione Festa della Creatività e con il Gus (Gruppo di umana solidarietà).
Una manifestazione che ha saputo fare rete tra più comuni, tra professionisti, artisti e persone legate alle Marche e ai territori colpiti dal sisma che hanno messo tutto il loro impegno per la riuscita dell'iniziativa. Un week end di laboratori, incontri, dibattiti, concerti vissuti tra Roccafluvione, il 24 giugno, e il centro storico di Gualdo di Macerata recentemente riaperto dove ieri, 25 giugno, in tanti si sono riuniti per fare festa. Il regalo fatto alle Marche da un gruppo di associazioni de L'Aquila è stato molto apprezzato dai cittadini e da chi ha raggiunto i due centri, uno in provincia di Ascoli Piceno e l'altro nel Maceratese, dai paesi vicini.
Le giornate, tra momenti di puro divertimento, hanno lasciato spazio anche a due interessanti convegni a cui hanno partecipato, oltre ai sindaci, a Vittorio Cei, ad Alessandro Sirolli (dell'Associazione Festa della Creatività), anche il dottor Massimo Mari, gli psicologi Patrizia Isabella Perrone, il dottor Cristiano Bumbaca,dell'associazione Psyplus onlus, l'architetto Michele Schiavoni, Carlo Casini e Francesca Claretti, dirigente dell'Ufficio speciale per la ricostruzione dell'area di Macerata a cui sono state poste molte domande. L'evento per molti è stata l'occasione per rivivere in un'ottica nuova e più positiva i luoghi dove sono nati e cresciuti, riscoperti anche attraverso delle passeggiate organizzate per fare memoria dei ricordi che riaffiorano alla mente del periodo precedente al sisma e per ripensare ad un nuovo futuro in maniera costruttiva.
Molti anche i bambini presenti che hanno apprezzato a Roccafluvione l'esposizione dei lavori realizzati nelle scuole, applicando la creatività all'arte di modellare il legno, e a Gualdo di Macerata il laboratorio organizzato dall'associazione degli Asini Bardasci che con la musica e la testimonianza di Maria Teresa Mercuri hanno accompagnato i piccoli in un viaggio attraverso la cultura e la musica popolare. In tanti hanno fatto da pubblico ai concerti organizzati nei due paesi dal tardo pomeriggio fino al dopo cena e hanno applaudito lo spettacolo semiserio "Perchè no?" di e con Vera Vù che ha fatto divertire piccoli e genitori. Grande è la soddisfazione dei primi cittadini Francesco Leoni, sindaco di Roccafluvione e Giovanni Zavaglini di Gualdo e di tutto lo staff che ha contribuito alla buona riuscita del'iniziativa. Vedere il campo sportivo del piccolo centro nell'Ascolano e il centro storico - fortemente danneggiato dal terremoto - di Gualdo nuovamente teatro di eventi capaci di mettere insieme le persone fa ben sperare in una ricostruzione che seppur lenta e complicata sta cominciando davvero.
Sono partiti i cantieri per quattro aree per la realizzazione delle casette nei Comuni di: Serrapetrona (area Caccamo, 16 Sae per 52 persone), Montegallo (Uscerno, 5 Sae per 16 persone), Caldarola (campo sportivo, 104 Sae per 376 persone) e San Severino (rione San Michele, 103 Sae per 300 persone). Questa mattina sono state inoltre aggiudicate le aree nei Comuni di Gualdo (loc. Valle, 9 Sae per 28 persone) e Camporotondo di Fiastrone (7 Sae per 20 persone).
Nel report degli uffici, aggiornato e monitorato quotidianamente, figurano anche l’approvazione dei progetti e l’indizione di gare per: area 3 Pian di Pieca San Ginesio (19 Sae per 66 persone - tutte le aree sono approvate), per un importo di € 660.291,12; area Nocria di Castelsant'Angelo sul Nera (12 Sae per 36 persone), in cui è prevista anche la realizzazione del tratto viario per raggiungere la zona, per un importo complessivo di 1.016.898,08; area Vallazza di Ussita (20 Sae per 62 persone), per un importo di € 1.398.931,50.
Tutto pronto per la quarta edizione della "Festa della Creatività", nata a L'Aquila nel 2009 per volere del medico psichiatra Vittorio Cei, e quest'anno in programma in due Comuni marchigiani colpiti dal terremoto, Roccafluvione, in provincia di Ascoli Piceno, e Gualdo nel maceratese. L'appuntamento è per questo fine settimana, sabato 24 e domenica 25 giugno.
In seguito al sisma che negli ultimi mesi ha colpito il centro Italia e ha messo a dura prova il territorio, il progetto si è ampliato con la finalità di aiutare i terremotati, offrire loro un sostegno psicologico e creare sinergie e momenti di confronto con più realtà anche attraverso l'organizzazione di laboratori esperienziali nelle scuole. L'evento, finanziato con i fondi dell'Otto per Mille della Tavola Valdese, organizzato dall'associazione 180 Amici in collaborazione con l'associazione Festa della Creatività e con il Gus (Gruppo di umana solidarietà), quest'anno si trasferisce dall'Abruzzo alle Marche come "regalo" a un territorio oggi più che mai bisognoso di ritrovare serenità. Così come accadde nel 2009, a 100 giorni dal terremoto che distrusse L'Aquila, la Festa della Creatività - dove per creatività si intende uno strumento fondamentale del benessere psicofisico, del progresso, dello sviluppo culturale e dell'integrazione tra le diversità - approda a Roccafluvione e Gualdo, due piccoli Comuni che saranno teatro del ricco calendario di iniziative in programma.
IL PROGRAMMA
La due giorni parte sabato 24 giugno da Roccafluvione con una passeggiata lungo i luoghi caratteristici del borgo per poi iniziare con un dibattito pubblico dedicato ad approfondire il post terremoto del Centro Italia e nello specifico nel territorio marchigiano. Interverranno Angelomarco Barioglio (CSM Ascoli Piceno – AV 5), Vittorio Cei (Associazione Italiana Creatività), Massimo Mari (DSM Ancona AV 2 Asur), Alessandro Sirolli (Associazione 180amici L'Aquila), Emanuele Sirolli (Gruppo Umana Solidarietà) e Carlo Casini (Ufficio Ricostruzione Regione Marche). Nel pomeriggio un momento verrà dedicato al resoconto delle attività laboratoriali che sono state organizzate durante gli scorsi mesi e che hanno coinvolto cittadini e studenti. La serata, a partire dalle 19.30, sarà dedicata alla musica con i concerti dei Misfits, degli Ardecore, del Duo Stefano Campetta e dei Lex. A seguire verrà consegnato il premio Creatività 2017 a Claudio Misculin dell'Accademia della Follia di Trieste.
La Festa proseguirà domenica 25 giugno nel Comune di Gualdo di Macerata. Un'altra giornata intensa che inizierà alle 11 con un laboratorio proposto dall'Associazione Asini Bardasci che proseguirà fino alle 16. Nel pomeriggio, alle 16, appuntamento con un momento di approfondimento dedicato al sisma a cui parteciperanno le autorità accanto a Vittorio Cei (Associazione Italiana Creatività), all'architetto Michele Schiavoni (Associazione Punto ed a Capo) e a Cesare Spuri (Ufficio Ricostruzione Regione Marche). A seguire, verrà organizzata una passeggiata nella zona rossa di Gualdo per non dimenticare i danni del sisma e ricostruire il futuro. Spazio al teatro e alla musica in serata, a partire dalle 18, con il concerto di "Armonie d'Argento", lo spettacolo semiserio "Perchè no?" di e con Vera Vù", le animazioni musicali degli Asini Bardasci e i concerti in piazza dei T.F.R. e degli Elpris.
Dall'Abruzzo alle Marche per sostenere i terremotati e aiutare a superare la crisi nei territori colpiti dal sisma. Un week end di festa per ritrovare il sorriso e guardare al futuro con positività. Torna anche quest'anno, per la quarta edizione, la Festa Nazionale della Creatività organizzata dall'AIC (Associazione Italiana per la Creatività) e dall'associazione 180amici che dall'Aquila passa il testimone ai Comuni di Rocca Fluvione, in provincia di Ascoli Piceno e a Gualdo, piccolo borgo nel Maceratese.
L'appuntamento è per il week end del 24 e 25 giugno con tante iniziative in programma. L'evento, ideato dal medico e specialista in psichiatria Vittorio Cei nel 1999, ha lo scopo di promuovere la creatività intesa non solo come produzione di opere d'arte, oggetti o soluzioni, ma soprattutto come relazioni umane fondate sull'empatia, sulla comunicazione e la valorizzazione di emozioni. La creatività si manifesta attraverso ogni tipo di arte, dalla musica alla danza, dalle mostre di opere artistiche ai laboratori e ai workshop. Così Rocca Fluvione e Gualdo, paesi colpiti dal sisma, per due giorni diventano teatro di momenti di confronto, spettacoli, tavole rotonde, esposizioni e appuntamenti da non perdere. Ora più che mai, dopo il terremoto che ha scosso il centro Italia, ha danneggiato abitazioni e spopolato interi paesi, la creatività aiuta a superare la crisi. "Il terremoto può distruggere case, vite umane, opere d'arte, ma non riesce a distruggere la creatività umana", ha commentato Vittorio Cei dopo il tragico evento de L'Aquila. Momento difficile che ha dato vita a tante iniziative fondate sulla collaborazione e sulla reciprocità tra persone diverse.
La festa della Creatività è nata proprio per diffondere un messaggio preciso: la creatività non è una caratteristica di pochi individui, ma una dote potenziale per tutti gli esseri umani, proprio per questo durante la due giorni attraverso dibattiti, laboratori creativi ed esibizioni di artisti provenienti da tutto il territorio verrà affrontato questo tema.
Dopo il successo delle tre precedenti edizioni a cui hanno partecipato testimonial importanti come Simone Cristicchi, Claudio Bisio e l'artista francese Miloud Oukili, la festa quest'anno sarà distribuita su due giorni, sarà dedicata a grandi e piccoli e sarà di buon auspicio anche per chi ha perso la casa e da qualche mese vive sulla costa marchigiana. Per permettere a tutti di assistere agli spettacoli e di partecipare alla manifestazione, infatti, verrà organizzato un transfert gratuito per tutti gli sfollati che da Porto d'Ascoli e da San Benedetto nord raggiungerà Rocca Fluvione e Gualdo (il 24 giugno è prevista una partenza alle 9 del mattino e il rientro in serata mentre il 25 la partenza è prevista per le 13). La due giorni inizierà con una passeggiata tra i luoghi d'interesse di Rocca Fluvione per poi passare ad un convegno intitolato "Quale creatività per le buone pratiche della ricostruzione" ai laboratori, alle attività creative e ad alcuni momenti dedicati alla musica. Ricco anche il programma di domenica 25 giugno a Gualdo, un piccolo borgo nel maceratese colpito fortemente dal sisma che ospiterà spettacoli di teatro, artisti di strada, musica, workshop e molto altro.
Ultimo giorno di scuola, ieri, nel segno della solidarietà. Il sindaco di Macerata Romano Carancini e il vice sindaco Stefania Monteverde hanno consegnato al sindaco di Gualdo, Giovanni Zavaglini, il contributo benefico di 17.667 euro per la scuola Romolo Murri fortemente colpita dal terremoto. È il frutto della raccolta fondi lanciata con il progetto "Macerata Vicina" subito dopo il primo sisma del 24 agosto 2016, promossa dell’Amministrazione comunale per le comunità del territorio gravemente colpite.
"È il contributo che nasce dalla solidarietà e dal desiderio di essere buoni vicini - ha detto il sindaco Romano Carancini ai bambini e alle maestre della scuola. - È una ricostruzione difficile e con tutte le comunità del territorio dobbiamo essere uniti ed essere attivi per il rilancio di queste nostre amate terre".
"Quando abbiamo iniziato questa raccolta non sapevamo che anche la città di Macerata con il secondo terremoto avrebbe avuto tante scuole inagibili. - ha aggiunto Stefania Monteverde - Ma nonostante i gravi danni, non abbiamo smesso di pensare ai nostri vicini di Gualdo. Macerata Vicina però non finisce. Grazie a Gualdo diventa una rete di solidarietà attiva e un modo di agire insieme: infatti continua la raccolta per le scuole di Macerata e per altri progetti".
Il sindaco di Gualdo ha ringraziato e ha raccontato la fatica di questi mesi ma anche la tanta solidarietà ricevuta: "La nostra forza è stata tenere tutte le famiglie nel paese. La scuola non ha perso neanche un allievo e dopo i giorni delle tende ora siamo in questa casetta di legno, anche questa un dono, e aspettiamo la ricostruzione dell'intera scuola. Siamo già pronti con il progetto". Zavaglini ha mostrato al sindaco Carancini e al vice sindaco Monteverde i gravi danni del terremoto ancora molto evidenti nel centro storico di Gualdo e ha evidenziato gli sforzi fatti per mettere in sicurezza gli edifici da salvare.
La dirigente scolastica Maura Ghezzi insieme alle maestre ha raccontato del saggio di fine anno con cui i bambini hanno riconosciuto il valore di tanta solidarietà ricevuta: "È stata una grande lezione di fiducia".
Macerata Vicina ha visto la prima raccolta fondi nel corso della festa di San Giuliano con le cene della solidarietà organizzate dalla Pro Loco di Macerata a cui, piano piano, si sono aggiunti contributi di singole persone, delle città gemellate Yssy Les Moulineaux e Weiden, di Settala, comune del milanese e aziende private.
Ieri mattina a Gualdo, al momento della consegna dei fondi, avrebbe dovuto essere presente anche il sindaco di Settala, Andrea Carlo, purtroppo assente per sopraggiunti impegni. L'Amministrazione comunale di Settala ha donato il suo importante contributo frutto di un fondo di riserva che era stato accantonato per eventuali emergenze ma fortunatamente in paese non si sono verificati episodi di particolare interesse. Da qui la decisione di assegnarlo con grande generosità al Comune di Gualdo.
Attualmente la scuola Murri è ospitata in una struttura di legno allestita grazie alla donazione delle Misercordie d’Italia in attesa di avere una sede nuova che sarà costruita con altri contributi frutto di una campagna di solidarietà lanciata dal giornale di Brescia e dalla Fondazione Comunità bresciana.
Il primo regalo del Comune di Macerata alla scuola di Gualdo è stato immediatamente dopo il sisma, 100 libri raccolti durante il Macerata School Festival, organizzato in collaborazione con il Dipartimento della Formazione dei beni culturali e del turismo dell’Università di Macerata, donati dalla Giunti editore nel corso della Festa della Scuola del 1° ottobre scorso in piazza della Libertà.
Ed è stata, come noto, la Romolo Murri di Gualdo la scuola scelta dal Comune di Macerata, l’unica del paese, che accoglieva nello stesso stabile, fortemente lesionato dal sisma del 24 agosto, la scuola dell'infanzia, la primaria e la secondaria di primo grado. Una scuola speciale, che lavora a classi aperte ispirandosi al metodo di Don Milani, i bambini dell’infanzia e della primaria insieme ai bambini delle medie, con grande interazione con la vita del paese e della comunità.
I contributi sono stati versati in un conto corrente bancario aperto presso la Banca Etica, e sono tutti rendicontati nel sito del Comune di Macerata. Continua il progetto Macerata Vicina con la raccolta fondi per gli arredi e i materiali didattici delle scuole di Macerata colpite dal sisma. Tutte le informazioni nel sito www.comune.macerata.it .
Le macerie rimosse dopo il sisma sono oltre 47mila tonnellate. La Regione Marche infatti lo scorso 9 maggio ha inviato una lettera ai comuni in cui si precisa che “l’organizzazione della rimozione delle macerie è ben avviata e che per poter proseguire in modo più efficace e per programmare più puntualmente le operazioni di rimozione è necessario che i comuni censiscano, a livello preliminare, le macerie da rimuovere dal loro comune”.
Ad oggi i piani trasmessi dai comuni sono: Montegallo, Visso, Muccia, Camerino, Montalto Marche, Colmurano, Bolognola, Pieve Torina, Roccafluvione, Gualdo, Castorano, Belforte del Chienti, Fiuminata, Offida, Colli del Tronto, Appignano del Tronto, Rapagnano, Amandola.
I piani dovranno essere presentati entro il 23 maggio.
In merito alle casette, nella giornata di oggi aggiudicata provvisoriamente la gara per l’area di Villa San’Antonio, Visso, per 70 Sae. Entro mercoledì saranno approvate le aree di Pian di Pieca di San Ginesio, per 19 Sae, e Vallazza di Ussita, per 21 casette. Domani via libera all’area di Piazza Piccinini di Castelsantangelo sul Nera in sostituzione dell’area PN1 Capoluogo per 37 Sae. Per Sarnano approvati i layout lo scorso 18 maggio per 21 Sae.
Un momento di solidarietà molto particolare è stato pensato per circa 350 studenti di San Ginesio e Gualdo, dalla scuola primaria a quella secondaria di primo e secondo grado. Una mattinata di educazione stradale di fronte a un Crash test simulator che ha fatto sì che a momenti più di riflessione e formazione si alternassero forme di espressione più impattanti: un vero e proprio spettacolo che ha coinvolto i ragazzi e le ragazze in prove di simulazione di ribaltamento, impatto e guida, per percorrere in modo alternativo le tappe di un percorsi didattico impostato su temi di grande rilevanza sociale, tra cui l’incidentalità stradale e le cause e gli effetti ad essa collegate.
A organizzare la giornata, che si è sviluppata nel parcheggio della discoteca Mirage di Passo San Ginesio, il Club Virgiliano di San Giorgio di Mantova, in collaborazione con la Polizia locale di Mantova e quella di San Ginesio, e con la sponsorizzazione dell’Associazione San Giorgio Solidale.
“Volevamo creare un momento formativo da condividere con leggerezza e spensieratezza – hanno detto gli organizzatori – per questi ragazzi che stanno affrontando un periodo complicato come quello del post sisma”. A spiegazioni scientifiche si sono affiancati spunti di riflessione molto attuali, e, grazie al coinvolgimento di sponsor locali, è stata offerta agli studenti anche una colazione all’insegna della convivialità.
Daniele Piatti, geologo, ex sindaco del comune di Loro Piceno, il 7 marzo scorso è stato nominato Presidente di Tennacola spa, eletto con l’unanimità.
Gli altri membri del consiglio di amministrazione sono: l’ing. Renato Vallesi, Giuseppe Mochi, ex sindaco del comune di Montappone, la sarnanese Simona Tidei, dott.ssa in economia e commercio, e Francesca Testella, consulente ambientale, prof. a contratto di diritto dell’ambiente presso Unicam e una delle" penne" di Picchio News.
Il Presidente ha garantito a nome di tutto il Cda il massimo impegno nella continuità della qualità del servizio per tutto l’Ato 4 “per i cittadini e con i cittadini” di tutti i 27 comuni in un’ottica solidale e di compartecipazione.
Domenico Marzoli Capocci è un ristoratore di Gualdo, una frazione di Castelsantangelo, che come molti suoi concittadini ha vissuto la terribile esperienza del terremoto. Il suo locale, infatti, ha subito numerose lesioni che ne hanno compromesso il funzionamento durante l'immediato post-sisma.
Nonostante le molte difficoltà e i tanti problemi causati dalle scosse, Domenico e la sua famiglia non si sono arresi, ricominciando pian piano dal lavoro e dalla loro attività. Con pazienza e dignità hanno iniziato a togliere calcinacci dal ristorante lesionato rimettendolo in sesto nel giro di alcuni mesi. Un esempio di speranza e forza d'animo per quanti, come loro, si trovano in condizioni di disagio:"Il terremoto ci ha messo in ginocchio minando alla nostra fonte di sostentamento, ma noi siamo stati più forti di lui, rimboccandoci le maniche e tornando, per quanto possibile, alla normalità. Il locale ora è gestito dalle mie due figlie, Ilaria e Francesca, che hanno voluto lanciare un messaggio positivo al di la dei problemi di tutti i giorni"
La determinazione del ristoratore, però, lascia spazio alla rabbia quando passa ad analizzare lo stato degli interventi effettuati dalle autorità: "Chi abita in quei paesetti di montagna è attaccato alle origini e vuole riprendere a tutti i costi le sue attività ma fino ad ora chi di dovere ha fatto poco o nulla". Al centro delle sue perplessità ci sono le condizioni delle strade che dopo tanto tempo sono ancora inagibili: "Tra poco prenderà il via la stagione estiva e se non verrà ripristinata la viabilità, i turisti cambieranno destinazione affossando definitivamente tutti quei paesi che vivono di turismo". Domenico è fermo sulle sue posizioni e lancia un messaggio alle autorità locali e nazionali affinchè si intervenga presto per risolvere la situazione: "La nostra è un'economia di nicchia basata sulle eccellenze del territorio ma se nessuno ci aiuta a rimettere in sesto le aziende siamo destinati a morire. Vogliamo che le istituzioni non ci lascino soli".
Un'attenzione particolare è poi rivolta dal ristoratore alla situazione dei giovani che vivono in quelle zone: "Chiediamo un aiuto affinchè i nostri figli possano realizzarsi in questi luoghi e non siano costretti ad abbandonare la loro terra".
Chi veramente ce la sta mettendo tutta per cercare di ridare ossigeno a quelle terre disastrate dal sisma sono, secondo Domenico, i sindaci che seppur a fatica stanno affrontando i problemi quotidiani con forza ed efficacia. Ma tutto questo lavoro dei primi cittadini è una goccia in mezzo al mare senza l'assistenza delle istituzioni nazionali. Per provare ad alleviare le difficoltà Capocci propone infine una sua idea: "Chiederei allo stato di considerare le nostre terre come una zona franca... Solo così si può rimettere in moto la ruota e far ricominciare a vivere le zone terremotate".
Un auspicio che speriamo non cada nel vuoto ma venga accolto per dare nuove opportunità a un intero territorio che sta rischiando di morire.
La Regione Marche ha ordinato 639 soluzioni abitative provvisorie, le cosiddette "casette", per diversi comuni del territorio danneggiati dal terremoto.
Le strutture saranno così distribuite: 137 nel Comune di Arquata del Tronto, 72 a Fiastra, 222 a Visso, 100 a Ussita, 76 a Castelsantantangelo sul Nera.
Da un comunicato della Regione pare che si insista a ricostruire anche nella frazione di Pescara del Tronto in cui dopo i lavori di urbanizzazione e di fondazione, entro la prossima settimana verranno montate le casette.
I lavori di urbanizzazione inizieranno a breve anche per Visso, Fiastra, Ussita, Castelsantantangelo,San Severino Marche, Amandola, Treia, Bolognola, Camerino, Gualdo, Valfornace, Pievetorina, Muccia, Montegallo, Rotella e altri.
Sempre per la metà della prossima settimana la Regione Marche svolgerà le gare per affidare i lavori nelle varie aree.
(Fonte ANSA)
"Adotta la mandria e aiuta gli orfani".
Così si chiama il gruppo nato da soli due giorni su facebook e che vanta già più di 200 iscritti.
“Non sono un genio con i computer. Questa pagina nasce per spiegare un po' meglio quello che vogliamo fare per aiutare gli allevatori e le aziende che hanno subito gravi danni per terremoto e neve e per sostenere le famiglie dei due bambini che hanno perso i genitori per la valanga che ha colpito l'hotel a Rigopiano”.
Ideata e messa in atto dall’altruismo del giornalista piemontese Daniele Piovera, l'iniziativa prende spunto da alcuni articoli su La Stampa, Repubblica, Picchio News e Corriere che descrivevano la disperazione degli allevatori abruzzesi, laziali,molisani e marchigiani, messi in ginocchio da terremoto e neve.
La sua associazione, Kenzio Bellotti, legata alla società Paffoni Fulgor Basket Omegna, che già ha sostenuto gli orfani del terremoto di Amatrice (Alessandro, Gabriele, Chiara e Francesca), donando loro 35mila euro (trovate foto e resoconto sul sito www.kenziobellotti.it e sulla pagina Fb), ha deciso di scendere in campo anche per aiutare queste persone e queste aziende.
Noi di Picchio News, su richiesta di Daniele, gli abbiamo indicato le aziende che nei giorni scorsi ci hanno chiesto aiuto.
E con grande gioia comunichiamo che il gruppo di Daniele sta già provvedendo ad aiutarle concretamente.
In due giorni infatti sono stati raccolti già 3000 euro.
La prima azienda è l'Agrinido della Natura Agrinfanzia Contrada Vallata, di San Ginesio. Una piccola fattoria con animali che funge anche da asilo nido con progetti mirati ed innovativi.La seconda attività è la Società Agricola Lai Ss, di Gualdo, con 1500 pecore e 30 mucche.La terza persona che si aiuterà è un allevatore di Aschio, frazione di Visso, che ha enormi difficoltà con i suoi bovini.Ed infine anche un allevatore di Ussita, su indicazione del sindaco
Ogni centesimo raccolto, come sempre avviene con la Kenzio Bellotti, verrà devoluto senza mediazioni ma DIRETTAMENTE ai beneficiari. Come già accaduto con i bambini malati nel territorio d'origine dell'associazione a cui sono stati donati 25000 euro.
Inoltre il gruppo intende donare 12 letti nuovi con materassi e cassettoni per i vestiti per i quali noi di Picchio News abbiamo indicato come possibili destinatari gli anziani ospitati presso l’oratorio di Don Jacopo alla Stazione di Pollenza che abbiamo visitato due settimane fa.
Bravo Daniele. Un altro grande esempio di concreta ed immediata solidarietà. Senza burocrazia se non quella della trasparenza.
Cento quintali di fieno in dono all'azienda Lai di Gualdo (Macerata) per salvare le pecore dopo il crollo di stalla e fienile.
Li ha donati l'imprenditore piemontese Dario Osella, fondatore delle Fattorie Osella, che ha risposto all'appello lanciato dalla Coldiretti per sostenere gli allevatori terremotati. Il carico verrà consegnato domani nell'allevamento di Laura Lai, che dopo essere stato gravemente danneggiato dal sisma del 24 agosto e da quello di ottobre ha visto crollare la struttura provvisoria dove erano state sistemate le pecore per ripararle dalle neve. Sempre a causa del maltempo è venuto giù anche il fienile, già lesionato (ANSA).
Dopo l'appello di ieri sul nostro portale ci arrivano ancora brutte notizie dall'azienda agricola Lai di Gualdo. Infatti stamattina ancora non è arrivato nessun aiuto e nel frattempo sono gli stessi gestori a spalare, senza nessun aiuto, per far fronte all'emergenza.
Non sono ancora disponibile nemmeno i mezzi per sollevare le capriate.
Una situazione estremamente difficile in cui i gestori sono lasciati a se stessi con animali vivi e le carcasse di quelli morti.
Non ce l’hanno fatta gli animali intrappolati sotto i capannoni di un'azienda crollati a causa della neve.
L'azienda agricola LAI ss di Gualdo, con punto vendita a San Ginesio, vantava circa 1500 capi, in prevalenza pecore e 30 mucche.
Gli animali sono rimasti per quattro giorni sotto le lamiere della struttura che è crollata con il peso della neve.
I soccorritori ormai stanno estraendo i cadaveri in putrefazione delle povere bestiole, morte per il freddo e le lesioni causate dalle lamiere.
Finora sono stati estratte le carcasse di 25 esemplari, ma se ne contano circa 50 sotto il capannone.
La proprietaria dell'azienda fa sapere che ad oggi hanno bisogno di paglia e fieno in quanto le scorte che avevano si sono bagnate con la neve e sono quindi inutilizzabili.
Le strade sono però impraticabili e quindi è impossibile persino muoversi.
Si confida in un altro intervento salvifico pari a quello degli “angeli” di san Ginesio, ma stavolta con trattori e camion per portare le rotoballe di fieno.
L’azienda si trova in Contrada Morichella n. 19 e il contatto telefonico è 338 355 1139.
A partire dal 24 agosto 2016, oltre alle tante perdite di vite umane e ai danni sul patrimonio edilizio, il sisma ha prodotto delle modificazioni permanenti sulla superficie terrestre in un’area ampia migliaia di chilometri quadrati che si estende da Amatrice fino a Muccia, per spingersi anche, con modesti risentimenti ma comunque significativi per l’economia regionale, anche in aree prossime alla costa. Tali modificazioni sono costituite soprattutto da grandi frane e da instabilità delle pareti rocciose verticali che vanno ad interessare soprattutto la viabilità comunale fino a quella regionale.
E’ il caso della Strada Provinciale n. 209 Valnerina che, alcuni chilometri dopo l’abitato di Visso, è stata interessata da una frana che ha ostruito il corso del fiume Nera. A quattro mesi dall’evento ancora non è stato fatto nulla. In più le condizioni meteo che si stanno verificando, con piogge e neve e gelo, fanno temere l’evoluzione di molti dei fenomeni franosi prodotti soprattutto quelli che interessano i versanti calcarei, particolarmente fratturati anche per effetto della sequenza sismica.
Spiega infatti il prof. Farabollini, della Sezione di Geologia dell’Università degli studi di Camerino che “la pioggia infiltrandosi all’interno delle fratture prodotte dal terremoto, sia sui versanti rocciosi che anche sulle infrastrutture viarie, gelando potrebbero innescare importanti fenomeni franosi con il collasso anche di importanti porzioni di versante. Situazioni simili sono state riscontrate in tantissime località (Visso, Castelsantangelo sul Nera, Ussita, Casali, Gualdo di Castelsantangelo e molte altre), senza ovviamente dimenticare il crollo già avvenuto nella Valnerina e che potrebbe continuare ad evolvere se non si corre ai ripari”. “Proprio per questo motivo - continua il dott. Scalella, della Regione Marche che ha effettuato sopralluoghi sulla Valnerina e sulle infrastrutture viarie comunali sopra menzionate - insieme al collega Farabollini, abbiamo presentato un progetto per il ripristino della viabilità utilizzando il materiale proveniente dalla frana della Valnerina e dagli altri materiali calcarei derivanti dalle numerose frane di crollo che si sono prodotte durante il terremoto, ma volendo anche utilizzando tutto il materiale prodotto e contenuto nelle reti paramassi in molti casi non vuotate da oltre 10 anni!!. Questi materiali, che possono essere stimati in circa 800.000 metri cubi infatti verrebbero utilizzati innanzitutto per rispristinare la viabilità di una arteria molto importante sia dal punto di vista del collegamento con l’Umbria ma anche dal punto di vista degli scambi economico-commerciali, e sarebbero anche “riutilizzati” per il ripristino della funzionalità delle arterie stradali sia provinciali che comunali dell’intera area coinvolta dal recente sisma e pertanto possono essere considerati come cave temporanee di prestito che quindi andrebbero assoggettate alla normativa vigente. I materiali recuperati da tali “cave di prestito temporanee” possono essere posizionati in “aree temporanee di abbancamento” che ogni comune o raggruppamenti di comuni potranno mettere a disposizione sul loro territorio facilitando quindi anche il successivo iter tecnico-amministrativo di gestione dell’attività estrattiva e della successiva attuazione del piano di ripristino della viabilità.”
“L’indotto economico che ne deriverebbe, soprattutto per queste aree montane particolarmente colpite dal sisma, - continua Farabollini - potrebbe essere esteso ad un piano decennale che preveda pertanto la possibilità della gestione del materiale litoide, della sua lavorazione per la realizzazione di inerti opportunamente classati per le esigenze specifiche e l’utilizzo fino al completamento del ciclo che potrebbe chiudersi una volta ripristinate le funzionalità della viabilità. Tale proposta, presentata alla Regione Marche agli assessorati competenti già a metà dicembre, ancora non ha avuto risposta. Chissà... la rete infrastrutturale compromessa dal sisma probabilmente avrà reso impraticabile anche la rete internet!”
Anche il volontariato nell’ambito del Servizio Civile Nazionale riguarderà le zone colpite dal terremoto 2016. Il Bando “Avviso agli Enti: Presentazione dei progetti di Servizio civile nazionale per 1599 volontari da impiegare nelle aree terremotate delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria” pubblicato dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale prevede l’impiego di 1.599 volontari nelle aree terremotate delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria.
I progetti dovranno essere trasmessi dagli enti esclusivamente alle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria entro le ore 14,00 del 10 marzo 2017.
Il bando si riferisce alla presentazione dei progetti di Servizio civile nazionale finalizzati alla ripresa della vita civile delle comunità colpite dagli eventi sismici ed a favorire il ritorno delle popolazioni alla normalità.
I destinatari del bando sono:
gli enti iscritti all’Albo nazionale ed agli Albi delle Regioni e delle Province autonome, aventi sedi
di attuazione progetto nei comuni colpiti dal sisma 2016, di cui all’Allegato 1 del Bando
e nei Comuni costieri che ospitano temporaneamente i terremotati.
I volontari saranno così ripartiti:
Abruzzo 207 volontari;
Lazio 453 volontari;
Marche 617 volontari;
Umbria 322 volontari.
Le Regioni interessate, una volta sentite le strutture del Commissario straordinario per le zone terremotate, coordinano i progetti per ciascun settore/ambito di intervento individuati dal bando, promuovendo la cooprogettazione degli stessi tra i diversi enti presenti sul territorio.
Ciò può avvenire anche attraverso appositi incontri con i Sindaci dei comuni colpiti e con i responsabili degli enti, in modo da redigere uno, al massimo due progetti per ogni settore/ambito di intervento individuato.
Per ogni raggruppamento di enti, che darà luogo alla cooprogettazione, dovrà essere individuato un ente capofila avente una capacità organizzativa sufficiente a supportare la complessità degli interventi proposti.
La cooprogettazione è possibile tra enti appartenenti allo stesso Albo, ovvero tra enti iscritti all’Albo nazionale e ad uno degli Albi regionale e delle Province autonome.
I progetti dovranno realizzarsi esclusivamente in una singola Regione e nei seguenti settori/aree di intervento:
a) Assistenza, con particolare riguardo alle fasce deboli
b) Protezione Civile
c) Patrimonio Artistico e Culturale
d) Educazione e Promozione culturale, con particolare riferimento al supporto alle Amministrazioni Locali impegnate nei processi di ricostruzione e di ritorno alla normalità.
I progetti devono essere redatti secondo il modello di cui all’allegato 1 del Prontuario (parag. 3.3 e 4.6 del “Prontuario contenente le caratteristiche e le modalità per la redazione e la presentazione dei progetti di servizio civile nazionale da realizzare in Italia e all’estero, nonché i criteri per la selezione e la valutazione degli stessi” approvato con D.M. 5 maggio 2016) , concernente i progetti da realizzarsi in Italia, essere firmati digitalmente dal legale rappresentante dell’ente capofila o dal responsabile del servizio civile nazionale del predetto ente indicati in sede di accreditamento e devono essere presentati esclusivamente in modalità online.
Ogni progetto deve indicare un capofila, essere redatto per uno solo dei settori/aree intervento innanzi indicati e per una singola Regione.
Tutti i progetti presentati saranno esaminati dalle Regioni competenti e sottoposti ad una valutazione di idoneità riguardante la conformità degli stessi alle finalità stabilite dall’art. 1 della Legge 6 marzo 2001, n. 64, nonché alle modalità di redazione degli stessi previste dal Prontuario.
I progetti risultati idonei sono pubblicati in appositi bandi regionali per la selezione dei volontari.
Questo il link a cui trovare il bando: http://www.serviziocivile.gov.it/menusx/bandi/progetti-scn/2016_bandoprogsisma/
Non bastano le enormi problematiche e le ingenti spese dovute a traslochi improvvisati per chi ha dovuto lasciare la propria abitazione a causa del terremoto. Per chi si è trovato una autonoma sistemazione (e chi ha l'inagibilità da novembre ancora deve vedere arrivare un centesimo del contributo previsto), c'è anche il (costoso) rebus delle utenze. Un mare magnum dove la chiarezza appare una chimera e dove le uniche certezze sembrano gli oneri a carico di chi, non certo per scelta, ha dovuto cambiare casa.Partiamo da un dato di fatto oggettivo. Nelle ordinanze di inagibilità viene chiaramente indicato di procedere "alla chiusura della erogazione delle forniture di acqua e gas". Difficile interpretare l'ordinanza in maniera diversa da quella di provvedere presso i distributori a staccare le utenze. Sarebbe stato sufficiente, invece, chiudere in autonomia i rubinetti? Forse. Di certo, chi ha provveduto presso i singoli gestori a staccare le utenze, nel momento in cui potrà fare rientro nella sua abitazione dovrà pagare nuovamente l'allaccio, per un importo stimato intorno ai 200 euro. La domanda è lecita: era obbligatorio staccare le utenze? Se sì, è normale che poi l'utente debba pagare nuovamente l'allaccio?Non basta. A chi ha staccato l'utenza del gas è arrivata anche un'altra beffa: 30 euro di spese per la chiusura del contatore. Oltre a tutto questo, chi è riuscito a trovare una nuova sistemazione, di certo non poteva pensare di andare ad abitare in una casa senza corrente elettrica. Così, ben prima che sui conti correnti dei terremotati venga accreditato un solo centesimo di contributo autonoma sistemazione, nelle nuove cassette della posta sono arrivate le bollette. Sì. Bollette con una 50ina di euro da pagare per l'allaccio della corrente elettrica (anche se questa è una semplice ipotesi, visto che la voce viene indicata sotto un generico "altri importi"). Curioso anche come venga indicato come periodo di fatturazione il mese di ottobre, quando in realtà i terremotati sono andati ad abitare nei nuovi domicili solo a novembre. Insomma, non bastano le traversie e i disagi per chi ha la casa inagibile. Ci sono anche tutte queste altre peripezie burocratiche da attraversare, con l'unica certezza che a rimetterci è sempre e comunque il cittadino.