Alla guida di un'auto, urta alcuni ciclisti in strada e li fa cadere, poi scappa senza prestare i dovuti soccorsi. Per queste circostanze i carabinieri, dopo una serie di indagini e verifiche, hanno identificato e denunciato a Monterubbiano un 21enne di Fermo per omissione di soccorso a seguito di incidente stradale.
I carabinieri ribadiscono "l'importanza di una collaborazione attiva tra le istituzioni e i cittadini, affinché situazioni di questo tipo non abbiano a ripetersi. Si invita la popolazione a segnalare eventuali episodi di degrado o violenza, al fine di combattere e eliminare ogni forma di illegalità e inciviltà".
Per un altro caso, invece, hanno avuto un esito positivo le indagini dei carabinieri di Porto San Giorgio (FM): le indagini erano state avviate nel marzo scorso a seguito della presentazione di una querela da parte del proprietario di un hotel del posto: è stato denunciato all'autorità giudiziaria un foggiano di 47 anni, individuato grazie alle riprese delle telecamere di videosorveglianza dell'Hotel dove si era introdotto: l'uomo si era impossessato di alcuni giubbini lasciati dai clienti e custoditi nella hall, del valore di circa 4mila euro.
Il Comitato Regionale Marche ha pubblicato le prime graduatorie per il completamento organici per la stagione 2024-25.
Nessuna sorpresa in Eccellenza, con l'Atletico Mariner a cui manca solo l'ufficialità per il ripescaggio nel massimo campionato regionale. Sempre minori invece le speranze della Jesina di essere ripescata nel massimo campionato regionale, a seguito della riuscita iscrizione dell'Alma Juventus Fano.
Per quanto riguarda la Promozione, è ormai solo questione di tempo prima che venga ratificato il ripescaggio della Vigor Montecosaro, che sarà seguita dall'Aurora Treia. Dalla Seconda alla Prima Categoria diventano certi i ripescaggi di CSI Delfino Fano e Offida, ma attenzione anche ad Argignano e Chiaravalle. Dalla Terza alla Seconda Categoria saliranno Montelabbate, Aurora Jesi, Acli Villa Musone e Piandirose, ma godono di ampie chance anche le società che seguono come Monte San Martino, GMD Grottammare e Corva.
Graduatoria Eccellenza
1 - Atletico Mariner
2 - Jesina
3 - Vigor Castelfidardo
Graduatoria Promozione
1 - Vigor Montecosaro
2 - Aurora Treia
3 - Montemarciano
4 - Potenza Picena
5 - Castelfrettese
Graduatoria Prima Categoria
1 - CSI Delfino Fano
2 - Offida United
3 - Argignano
4 - Chiaravalle
5 - Vigor Folignano
6 - Senigallia Calcio
7- Loreto
Graduatoria Seconda Categoria
1 - Montelabbate
2 - Aurora Jesi
3 - Acli Villa Musone
4 - Piandirose
5 - Monte San Martino
6 - GMD Grottammare
7 - Corva
8 - Abbadiense
9 - Micio United
10 - Sforzacosta
11 - Grottese
Pubblicato il Rapporto Siae 2023 che analizza i dati degli eventi sia locali che nazionali. Per quanto riguarda la regione Marche, sono le discoteche gli eventi in grado di generare un ricavo maggiore dalla vendita dei biglietti.
Lo scorso anno, le 9.544 serate danzanti nella regione hanno generato incassi per oltre 21,5 milioni di euro da 1,6 milioni di ingressi, con una spesa media di 13 euro per partecipante, leggermente inferiore alla media nazionale.
Anche i concerti registrano un grande successo, con introiti di 15 milioni di euro provenienti da 710mila spettatori. Il costo medio per persona è stato di 16,53 euro, più basso rispetto alla media nazionale di 21,14 euro a biglietto.
Seguono gli intrattenimenti musicali, che hanno raccolto 10 milioni di euro da 566mila partecipanti, le opere di prosa con incassi di 7,2 milioni di euro da 431mila biglietti venduti e le partite di calcio, che hanno totalizzato 4 milioni di euro da 603mila tifosi.
Per quanto riguarda la classifica dei singoli eventi con il maggior pubblico, in testa troviamo il concerto di Tiziano Ferro ad Ancona dell'8 luglio, in grado di registrare 24.626 spettatori. Il carnevale di Fano occupa il secondo e il terzo gradino del podio, con le date del 12 e 19 febbraio che hanno ospitato rispettivamente 11.788 e 13.664 persone. Ai piedi del podio invece ci sono il Montelago Celtic Festival, con 12.756 presenze e la partita di rugby Italia-Romania del 19 agosto, con 10.587 tifosi sugli spalti del Riviera delle Palme di San Benedetto del Tronto.
Avrebbe compiuto 87 anni ad agosto Giancarlo Guardabassi, che si è spento ieri, 17 luglio, nella sua Francavilla d'Ete.
Fondatore di radio Aut Marche nel 1976, ne divenne poi conduttore è disc jockey, un impegno che ha portato avanti sino al 2019 con la chiusura di Radio Aut.
Nato a Foligno da una famiglia nobile, segue gli studi a Perugia fino a diventare avvocato.
Ma la sua vera strada è la musica. Diventa cantautore (incidendo sette dischi) e paroliere per voci famose come Gianni Morandi, Massimo Ranieri, Little Tony, Dori Ghezzi, Claudio Villa, i Cugini di Campagna e molti altri.
Impareggiabile la conduzione del festival di Sanremo del 1975 a cui Guardabassi era stato chiamato dopo il forfait dato da Modugno all'ultimo momento.
Giancarlo Guardabassi organizzò la conduzione in soli due giorni e stravolse la consuetudine portando un'innovazione futuristica. Per la prima volta il conduttore non salì mai sul palco, ma condusse le serate seduto spalle al muro dietro una consolle che voleva richiamare la postazione del disk jockey.
Fu autore teatrale di successo creando, tra l'altro, alcuni spettacoli per Gigliola Cinquetti.
Si cimentò con successo anche come autore televisivo, creando molti programmi per la Rai
Fu sempre la radio la sua grande passione. Arrivato a Radio Rai 1 iniziò a creare contenitori musicali arrivando al celeberrimo programma "Dischi Caldi".
Nel 1976 fondò Radio Aut Marche a Francavilla d'Ete, una delle primissime radio libere della regione, rimanendovi come autore, conduttore e disc jockey fino alla chiusura.
Cordoglio da parte del sindaco di Francavilla d'Ete, Nicola Carolini, che ha sottolineato come Guardabassi abbia "sin da subito, con la sua radio e i suoi programmi, valorizzato e pubblicizzato la piccola cittadina".
Grande cordoglio anche nel Perugia Calcio, squadra di cui era tifosissimo tanto che fu proprio Guardabassi a scrivere l'inno del Perugia in occasione della promozione in A.
I funerali si svolgeranno venerdì mattina, alle ore 11, nella chiesa parrocchiale di San Pietro Apostolo, a Francavilla d'Ete.
Non ce l'ha fatta il 17enne Leonardo Belladonna, il suo cuore ha smesso di battere all'ospedale Torrette di Ancona, ieri sera. Il giovane fermano era stato ricoverato nel nosocomio dorico sabato notte dopo aver accusato un malore mentre si trovava nella piscina di una struttura ricettiva di Ponzano di Fermo.
Era stato soccorso, poco dopo la mezzanotte di sabato, dai sanitari della Croce verde di Fermo, allertati dagli amici di Belladonna con cui il 17enne stava festeggiando un compleanno. I sanitari erano riusciti a far ripartire il cuore del ragazzo poi la disperata corsa in ospedale e il trasferimento al Torrette.
Il giovane era ricoverato in Rianimazione: i medici hanno fatto di tutto per salvargli la vita ma le sue condizioni, apparse subito gravissime, in situazione di coma poi irreversibile. Ieri sera il suo cuore ha cessato di battere I carabinieri, intervenuti sabato notte nella struttura insieme ai sanitari, non avrebbero ravvisato irregolarità o responsabilità di terzi.
Tutto lascia pensare che si sia trattato di una tragica fatalità. Ancora da definire la dinamica dei fatti. Il giovane potrebbe aver accusato il malore mentre era nella piscina, o esserci caduto dentro proprio a causa del mancamento.
I carabinieri hanno ascoltato alcuni testimoni ma dalle loro parole non è emersa una chiara ricostruzione. Alcuni amici del ragazzo lo avevano soccorso e adagiato sul bordo della piscina. I sanitari lo avevano rianimato. Purtroppo dopo tre giorni di agonia, è deceduto.
Gianmarco Tamberi campione mondiale e olimpico di salto in alto e portabandiera della delegazione italiana alle Olimpiadi di Parigi è il nuovo testimonial della Regione Marche. “Gimbo”, già protagonista della campagna social regionale “Fai un salto nelle Marche” negli scorsi due anni, d’ora in poi sarà volto delle future iniziative di promozione che riguardano il territorio italiano ed europeo.
L’accordo con l’atleta è stato ufficializzato questo pomeriggio nella sede di Palazzo Raffaello dal presidente della Regione con delega al Turismo Francesco Acquaroli, insieme a Marco Bruschini direttore di Atim e Massimiliano Polacco delegato della Camera di Commercio delle Marche che è partner dell'iniziativa.
“Essere il testimonial delle Marche è un grandissimo onore – ha detto Tamberi concedendosi con grandi sorrisi e gentilezza ai flash dei fotografi e ai selfie -. Non vedevo l'ora onestamente: non ho mai nascosto la mia felicità di essere marchigiano, l'orgoglio che provo, l'amore per questa terra. Ho sempre detto che vorrò sempre vivere per tutta la mia vita qui in questa terra perché la adoro".
"Nelle Marche si respira un'aria unica. Ripeto, sarà che sono cresciuto qua, ma ogni volta che ritorno a casa mi sento tranquillo, sereno, mi piace andare a vedere il mare, mi piace andare a fare delle passeggiate sulle nostre colline e, specie quando arrivano settembre e ottobre e sono “fuori dieta”, non vedo l'ora di mangiare le olive all'ascolana e i vincisgrassi. Qui si vive bene. Il mio posto preferito nelle Marche? Sono diversi. Forse il primo che mi viene in mente è il Passetto di Ancona perché mi ricollega a tantissime cose: la serenità di cui parlavo prima, tutti gli allenamenti che ho fatto su quelle gradinate, il sudore versato per raggiungere i miei obiettivi, le passeggiate con Chiara. È un posto che racchiude tanto della mia vita in pochi metri quadri. Per tutti questi motivi sono contento e orgoglioso di rappresentare le Marche”.
Un entusiasmo contagioso quello del campione marchigiano condiviso dal presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli: “Avere Gianmarco Tamberi come testimonial è una grandissima soddisfazione per tutta la comunità marchigiana – ha commentato -. Questo è il sentimento che accomuna tutti in un momento straordinario in cui il portabandiera della nazionale italiana è rappresentato da un marchigiano. C'è anche la voglia di fare bene per la nostra regione e darle quel giusto risalto che merita, per la sua bellezza, per la sua grande capacità di produrre, e anche per l'umiltà che accomuna tutti noi marchigiani. Sono particolarmente emozionato perché questa firma di oggi ci porta alla ribalta mondiale. Tutti i marchigiani ne comprendono il valore e credo che Gianmarco più di tutti lo comprenda: rappresenta una comunità che ha sofferto tantissimo in questi anni, ma che si è sempre saputa rialzare. Anche questo accomuna la storia di Gianmarco alla storia delle Marche, è uno dei tratti che ci unisce in questa sfida straordinaria dove lui avrà non solo il tifo, ma tutto il sostegno della nostra comunità”.
E a proposito di cadute ed infortuni Gimbo ha rassicurato tutti sulle sue condizioni attuali: “Va molto meglio fortunatamente – ha spiegato -. Sono stati giorni un po' complicati come ho comunicato sui social però l'ecografia di ieri ha dato esito positivo e mi hanno detto che posso ripartire al 100% e quindi bene così. Ho sempre lavorato tantissimo su me stesso, cercando di dare sempre il 100% di quello che posso ad ogni singolo allenamento. Penso di non aver mai preparato così bene una gara in tutta la mia vita, per quanto l'ho fatto bene in passato mettendoci tutto me stesso. Pensando però che possa essere la mia ultima olimpiade, questo mi ha spinto a fare quel qualcosa in più sotto ogni punto di vista, dalla dieta alla fisioterapia, alla visualizzazione, agli allenamenti, alla vita fuori dallo sport. Ho cercato di aggiungere non un 1 né un 2 ma un 10% in più per migliorare tutto quello che potevo, solo il tempo dirà se ne è valsa la pena. Quello che sto rincorrendo in questo momento è qualcosa di veramente unico, sarà difficilissimo da raggiungere perché non c'è mai riuscito nessuno nella storia, è l'unica disciplina dell'atletica leggera in ambito maschile che non ha un vincitore per due volte. Sento la pressione, la paura, l'ansia di non essere pronto abbastanza. Però è normale quando si tiene molto a qualcosa. Se la pressione non ce l'ho, la cerco”.
Presenti alla firma anche la Camera di Commercio delle Marche, nella persona di Massimiliano Polacco delegato del presidente Gino Sabatini, e Marco Bruschini Direttore di Atim. "Camera Marche è accanto alla Regione con particolare forza nella partita del turismo, quindi oggi supportiamo con convinzione la scelta del campione Tamberi, già testimonial social della nostra comunicazione, alla vigilia dell'appuntamento olimpico che lo vede portare non solo la bandiera marchigiana ma tutto il territorio marchigiano al centro di una ribalta internazionale" ha commentato Gino Sabatini che ha subito aderito alla proposta promozionale della Regione Marche e che oggi alla firma dell'accordo con l'atleta è stato rappresentato da Massimiliamo Polacco, consigliere di Camera Marche già con delega al Turismo che ha sottolineato, a Palazzo Raffaello "la necessità per i mesi a venire di un piano di marketing territoriale strutturato che soprattutto guardi al target internazionale: le persone, il mondo, non solo i device, sono diventati mobili, specie dopo gli anni di crisi pandemica. Ora gli italiani e i marchigiani sono attratti dall'estero, siamo i turisti internazionali altrui; noi di contro dobbiamo compensare attirando in modo sempre più convincente ospiti stranieri, con una promozione coesa e integrata, Tamberi in questo senso ci sembra l’atleta giusto per far parlare delle Marche nel mondo. Esperienza a 360° rimane il concetto chiave di ogni politica di accoglienza".
Territorio, qualità, eccellenze. Sono queste le parole chiave che hanno fatto da sfondo alle cene degustazione di D’Arte e Sapori, il progetto di Eclissi Eventi srls nato con il contributo della Regione Marche nell’ambito di “Enoturismo Marche: dalla vigna alla tavola”, per valorizzare la regione dai punti di vista turistico e gastronomico.
I numeri sono stati eccellenti: più di 400 persone hanno partecipato alle 10 serate in altrettante location sparse in 4 province marchigiane, oltre 500 interazioni, 20mila visualizzazioni e quasi 700 click unici sui canali social ufficiali dell’iniziativa che ha coinvolto anche la food blogger pesarese Elisa Prioli.
«Le serate sono state molto apprezzate – spiega Maria Teresa Virgili di Eclissi Eventi – c’è molta attenzione verso i prodotti vitivinicoli e la gastronomia locale e anche molta curiosità perché spesso le persone non conoscono le nostre produzioni regionali, che sono tutte di livello eccellente e spesso più note fuori regione che qui».
Gli eventi si sono svolti nel mese di giugno in 4 cantine iscritte nell’Elenco Regionale degli Operatori Enoturistici ed in 6 suggestive location che fanno parte del patrimonio architettonico, artistico e storico delle Marche, come il Chiostro di San Francesco di Montefiore dell’Aso, il Chiostro degli Agostiniani di Montecassiano e La Galleria Scipione di Macerata.
L’obiettivo di D’Arte e Sapori, infatti, è sempre stato di accompagnare la promozione e la conoscenza dell’enogastronomia marchigiana alla valorizzazione di alcuni luoghi significativi in termini turistici. Le cene, con i loro piatti tipici e i vini del territorio illustrati da sommelier AIS Marche, sono andate ad integrarsi nei borghi che le ospitavano, creando così un tutt’uno tra contenuto e contenitore. A garantire l’intrattenimento ci hanno pensato, nel corso di ciascuna serata, le performance musicali di alcune band marchigiane, che sono molto piaciute ai partecipanti ed hanno avuto anche loro un ruolo importante nel richiamare il pubblico.
Le cene hanno rappresentato anche un’ottima opportunità per i turisti stranieri in vacanza per assaggiare le nostre tipicità. «Alcune serate sono state molto “internazionali” – prosegue Maria Teresa Virgili – Tra i partecipanti ci sono stati moltissimi turisti che hanno prenotato appositamente per scoprire qualcosa in più della nostra regione, sia riguardo al cibo sia riguardo a località che magari diversamente non avrebbero visitato».
Le quattro cantine che hanno ospitato le cene (Stefano Mancinelli, De Leyva, Tenuta Cocci Grifoni e Tenuta di Tavignano) hanno anche offerto la possibilità ai partecipanti di visitare l’azienda, regalando così un’esperienza a tutto tondo.
«Per promuovere efficacemente le tipicità – conclude Maria Teresa Virgili – è necessario creare un turismo informato anche di prossimità, che viva i luoghi e si faccia esso stesso il primo sostenitore delle produzioni regionali».
Per il ventesimo anno consecutivo, il Governance Poll 2024 svela quali sono i primi cittadini e i presidenti di Regione più apprezzati dalla popolazione. L’indagine è realizzata dall'Istituto demoscopico Noto Sondaggi per il Sole 24 Ore. Il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, è sceso al 43% a -6 punti percentuali rispetto al voto del 2020, scivolando in fondo della classifica.
Sempre tra i presidenti di Regione, invece, a conquistare la prima posizione è Massimiliano Fedriga, governatore del Friuli Venezia Giulia, col 68%. Fedriga ha scavalcato sia Stefano Bonaccini, governatore dell’Emilia Romagna (67%), sia Luca Zaia, governatore del Veneto (66%), che si piazzano rispettivamente al secondo e terzo posto. Questo trio di testa caratterizza da anni la classifica e si conferma anche nel 2024, ma ancora una volta a piazzamenti invertiti.
Per quanto concerne i sindaci, il vincitore del Governance Poll 2024, quindi quello che è risultato più apprezzato, è Michele Guerra: il primo cittadino di Parma, 42 anni, supera tutti attestandosi al 63% (è la percentuale di cittadini che rispondono positivamente alla domanda se lo voterebbero in caso di elezioni oggi).
L’anno scorso Guerra aveva ottenuto la stessa percentuale ma si era piazzato quarto, dietro Beppe Sala a Milano, Marco Fioravanti ad Ascoli Piceno e Antonio Decaro a Bari. Quest’anno il podio è tutto nuovo. Al secondo posto c’è Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli, al 62% (+5,5% rispetto al consenso dello scorso anno). In terza posizione troviamo Michele De Pascale, primo cittadino di Ravenna, al 61% (+11%). Il podio, quindi, è tutto di centrosinistra.
“Un dato più vistoso del ventesimo Governance Poll, si legge in una nota di Noto Sondaggi, è però il calo di popolarità della maggior parte dei primi cittadini. Solo un sindaco su quattro incrementa il consenso rispetto al giorno delle elezioni. Tra questi, la migliore performance è quella di Clemente Mastella, sindaco di Benevento, che segna +6,3%. È seguito da Jamil Sadegholva di Rimini (+6,2%) e Luigi Brugnaro di Venezia (+5,9%). Per tre sindaci su quattro si è invece registrato un calo”. Il sindaco di Macerata, Sandro Parcaroli, è invece in 29° posizione su 80 primi cittadini.
“Non poteva essere altrimenti” - afferma il Pd regionale - . “Le Marche fanalino di coda per sanità pubblica, per il lavoro, per l'economia, per i diritti delle donne, presentano il conto al responsabile di questa allarmante discesa”. “Il presidente Francesco Acquaroli è oggi al centro di una crisi di popolarità senza precedenti.
“La segretaria del Pd Marche Chantal Bomprezzi non può non sottolineare l'inesorabile debacle: "Questa cifra rappresenta una bocciatura sonora da parte delle marchigiane e dei marchigiani, confermando il distacco crescente tra il governo regionale e i cittadini".
"Questi dati dimostrano una verità lampante: l'alternativa alla colonia di Meloni esiste e si chiama Campo largo del centro-sinistra" ha dichiarato la segretaria”. “La perdita di fiducia nei confronti di Acquaroli è evidente e allo stesso tempo preoccupante, il calo di 6,1 punti percentuali rispetto al giorno delle elezioni, non lascia scampo”.
“Il Pd Marche richiama l'attenzione sulla necessità di un cambiamento urgente, sottolineando come la leadership attuale non sia in grado di rispondere alle esigenze della comunità marchigiana. La discesa inesorabile di Acquaroli è un chiaro segnale che le politiche adottate fino ad ora non sono state all'altezza delle aspettative dei cittadini e hanno disatteso totalmente le promesse elettorali di 4 anni fa”.
Di nuovo a luglio, la manifestazione del CAEM/Scarfiotti dedicata ai giovani ha visto la terza edizione in un sabato caratterizzato da un’implacabile colonnina di mercurio, che ha permesso comunque ad accendere la passione per il motorismo d’epoca e la bellezza dello stare insieme, tra paesaggio, cultura e l’enogastronomia.
Il via agli equipaggi partecipanti a “I Giovani di Lodovico” è stato dato dalla sede del club a Montecassiano, con un primo breve trasferimento verso il vicino Centro Fiere di Villa Potenza per disputare le prime otto prove di abilità valide per la classifica assoluta e un’inedita sfida su percorso parallelo sterrato a forma di otto, da coprire con un tempo imposto di 50” a bordo di trattori tagliaerba a motore. Il momento goliardico, segno distintivo del raduno, ha incontrato i favori ed un divertimento garantito per tutti. La sfida ad eliminazione diretta ha portato in finale e alla vittoria Alice Recanatesi che ha partecipato al raduno assieme al padre Mirko su MG A del 1955.
Da Villa Potenza le auto d’epoca sono salite verso Macerata per raggiungere la vicina Pollenza e l’interessante Museo della Vespa del collezionista Marco Romiti, che ha illustrato le curiosità più interessanti e la storia produttiva del mezzo Piaggio, le numerose varianti di modello e gli svariati utilizzi, oltre alla notevole storia sportiva.
Dopo una breve sosta aperitivo si sono percorsi circa 60 km tra i saliscendi, le colline, i colori del paesaggio marchigiano tra il maceratese ed il fermano, per raggiungere l’ubicazione della seconda sezione di sei prove di abilità nel piazzale attorno l’Abbazia romanica di Santa Maria a Pié di Chienti. Terminato l’impegno con il cronometro gli equipaggi hanno raggiunto l’affollato lungomare di Civitanova Marche, per la fase conclusiva dell’evento, la cena e le premiazioni presso il Ristorante Peté, completate con l’immancabile fine serata musicale.
La vittoria assoluta è andata ancora una volta al romano Luigi Ruggeri su A112E del 1976, tre successi su tre edizioni, che ha concluso con una media d’errore di poco più di 4 centesimi di secondo. Sul podio sono saliti i recanatesi Stefano Beccerica e Martina Giorgetti su Alfa Romeo Duetto del 1967 e i reatini Omar Fusacchia e Martina Breschi su Porsche 911 Targa del 1974.
Classifica assoluta: 1° Ruggeri (A112E/1976) p.58; 2° Beccerica-Giorgetti (Alfa Romeo Duetto/1967) p.167; 3° Fusacchia-Breschi (Porsche 911 Targa/1974) p.320; 4° Guzzini (Mercedes SL350/2002) p.343; 5° Moglie-Cesari (Porsche Boxter S/2004) p.350. Alla premiazione accanto allo staff è intervenuta anche la Commissaria Delegata ASI Cristiana Speziali, che ha evidenziato l’importanza dell’attività e l’impegno dei giovani per il futuro dell’Automotoclub Storico Italiano.
L’organizzazione del CAEM/Lodovico Scarfiotti ringrazia per la collaborazione le Amministrazioni Comunali di Montecassiano, Pollenza, Montecosaro e Civitanova Marche e per il supporto Helvetia Assicurazioni, GM Meccanica, Ca.Bi.Gomme, Tecnostampa, Pigini Group, Autofficina F.lli Zacconi, Water M e BCC Recanati e Colmurano.
Perde il controllo della moto, cade a terra e muore. Tragedia nella notte a Fermo dove il 44enne Giordano Conti, residente a Sant'Elpidio a Mare, ha perso la vita a seguito di un incidente stradale avvenuto intorno a mezzanotte e mezza.
L'uomo era in sella alla sua moto quando, all'altezza della rotatoria nuova di Fermo, nella zona Campiglione vicino al bivio per Torre San Patrizio (Fermo), ha perso il controllo del motociclo e si è schiantato a terra.
Dopo la segnalazione, allertati dalla centrale operativa del 118, sono arrivati sul posto i sanitari della Croce verde di Fermo e l'automedica. I militi hanno provato in ogni modo a rianimare il motociclista ma per lui, purtroppo, non c'è stato nulla da fare. La centrale 118 aveva anche richiesto l'intervento dell'eliambulanza da Ancona ma la richiesta è stata annullata poco dopo a causa del decesso.
Sono intervenuti anche agenti della polizia stradale per ricostruire la dinamica dell'incidente e poliziotti delle volanti della Questura di Fermo in ausilio per ripristinare la regolare la circolazione stradale.
A Palazzo Raffaello della Regione Marche è stata accolta la delegazione marchigiana in partenza per le Olimpiadi 2024 di Parigi. A dar loro il benvenuto, in primis, il presidente della Regione Francesco Acquaroli che si è detto onorato di ricevere una delegazione di talenti sportivi della nostra regione: “Siete l’orgoglio per noi marchigiani. State partendo per una avventura straordinaria; con voi porterete un pezzo di Italia, ma anche un po’ delle Marche. Lo sport è da sempre motivo di orgoglio della regione e la vostra presenza alle Olimpiadi sarà significativa. Non posso che augurarvi il meglio”.
Alle sue parole si accodano quelle del presidente del Coni Marche Fabio Luna: “Grazie agli atleti, ai tecnici, ai dirigenti, ai medici e ai giornalisti che volgono lo sguardo sempre verso il talento sportivo. Queste ragazze e questi ragazzi sono l’orgoglio della nostra regione. Pienamente condivisa la nomina di Gianmarco Tamberi a Portabandiera, che ringrazio, prima come uomo e poi come atleta. Prima di lui a ricoprire il ruolo di portabandiera per l’Italia Giovanna Trillini e Valentina Vezzali. Il mio auspicio è che voi atleti vi godiate questa esperienza unica, al di là dei risultati perché le Olimpiadi non sono solo una competizione sportiva, ma un momento di forte aggregazione che porta con sé valori precisi, come il rispetto per le persone, per lo stesso sport, la disciplina e l’impegno, che va sempre celebrato”.
Durante la cerimonia di saluto è stato presentato anche il Volume IV: Tokio 2020 - Pechino 2022 "Le Marche a 5 Cerchi" realizzato dal giornalista, Andrea Carloni. All'incontro erano presenti: Giovanna Trillini (tecnico) e Tommaso Marini (atleta) per la scherma, Marco Fortuna (tecnico), Lorenzo Minh Casali, Mario Macchiati e Carlo Macchini (atleti) per la ginnastica artistica, Claudia Mancinelli (tecnico), Michele Ragni (Massofisioterapista), Milena Baldassarri e Sofia Raffaeli (atlete) per la ginnastica ritmica, Giulia Cicchinè (giornalista) per il giornalismo, Assunta Legnante (atleta) per l'atletica leggera paralimpica, Giorgio Farroni (atleta) per il paraciclismo e Michele Massa (atleta) per la scherma paralimpica.
I carabinieri arrivano proprio nel momento dello spaccio: scattano la denuncia per il venditore e la segnalazione per l'acquirente. Provvedimenti a cui si aggiungono altre due segnalazioni per altrettanti automobilisti trovati con la droga al seguito. Sono questi i numeri dei recenti controlli effettuati dai carabinieri della compagnia di Fermo.
A Porto San Giorgio i militari dell'Arma hanno notato, durante un servizio sulla costa, un uomo di origini bengalesi di 21 anni e un 46enne di Montegranaro scambiarsi qualcosa. Il primo, alla vista dei militari, ha cercato di eludere il controllo dandosi alla fuga. L'italiano invece, fermato, è stato trovato in possesso di alcuni grammi di eroina e denunciato alle autorità competenti quale assuntore di sostanze stupefacenti.
Per lui anche una sanzione amministrativa e l'allontanamento. Al giovane di origini bengalesi invece è stato contestato il reato di spaccio di sostanze stupefacenti. Nel corso di un servizio coordinato, i carabinieri di Porto Sant'Elpidio hanno segnalato alla prefettura, quale assuntore di sostanze stupefacenti, un uomo pregiudicato 40enne residente ad Ancona.
L'uomo infatti è stato fermato mentre era alla guida della propria auto e i carabinieri, insospettiti dal suo comportamento, hanno eseguito una ispezione personale e veicolare con il supporto di unità cinofila del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Fermo, trovando l'automobilista in possesso di alcuni grammi di cocaina, detenuta per uso personale. All'uomo è stata anche ritirata la patente.
Stessa sorte capitata ad un uomo di 51 anni, fermato a Lido Tre Archi, e trovato in possesso di due involucri contenenti cocaina. L'uomo, residente ad Ancona è stato denunciato per il reato di detenzione di sostanza stupefacente per uso personale e gli è stata anche contestata la violazione del regolamento di polizia urbana del Comune di Fermo, con ordine di allontanamento dal Comune.
Nell’ambito del festival teatrale "Shakespeare nel Parco", ideato dalla compagnia Proscenio Teatro con il patrocinio del comune di Fermo e Amat, il 12 luglio Villa Vitali alle 21:15 ospiterà la messa in scena dell’Amleto che vede protagonisti i due noti attori teatrali e televisivi Francesco Montanari e Franco Branciaroli.
Francesco Montanari, attore di teatro diplomato all’Accademia Silvio d’Amico di Roma, cinema e serie tv, è il volto indimenticabile del Libanese nella serie Romanzo Criminale prodotta da Cattleya e Sky Cinema (2008-2010) ed è stato protagonista della fiction Il Cacciatore trasmessa su Rai 2.
Franco Branciaroli è un attore e regista teatrale fra i più importanti nel panorama italiano. Dopo il diploma presso la Civica Scuola del Piccolo Teatro di Milano, ha lavorato a lungo con nomi di spicco del teatro quali Aldo Trionfo, Carmelo Bene, Luca Ronconi, Giovanni Testori.
Oltre che in televisione, ha poi lavorato al cinema con Michelangelo Antonioni (Il mistero di Oberwald), Mikos Jancso (Vizi privati e pubbliche virtù) e Tinto Brass (La chiave, Miranda, Così fan tutte, L’ uomo che guarda).
Diretti da Daniele Sacco e insieme agli attori Sara Bertelà e Francesco Acquaroli, Branciaroli e Montanari danno vita a una rilettura dell’Amleto nella Danimarca degli anni '30 del Novecento.
Chiuso nella sala cinema del palazzo di famiglia, il principe Amleto (interpretato da Montanari) rivive - in un perpetuo incubo - la notizia della morte del padre (il cui fantasma è interpretato da Branciaroli), al quale lo lega tuttora un rapporto simbiotico. Il desiderio di vendetta nei confronti dello zio Claudio lo rende cieco, dando il via ad una dolorosa catena di morte e distruzione.
Gli ambienti sonori sono a cura di Francesco Sarcina, la produzione è di Ente Teatro Cronaca, LVF – Teatro Manini di Narni e Teatro Segreto. L’evento prevede un biglietto d’ingresso (20 euro intero - 15 euro ridotto per over 65, collaboratori e allievi di Proscenio Teatro e abbonati Teatro dell’Aquila) acquistabile nei giorni precedenti o prima dello spettacolo presso la biglietteria di Villa Vitali o online sul sito Vivaticket, mentre è a ingresso libero per i ragazzi entro i 18 anni di età.
La Squadra Mobile di Fermo ha arrestato un quarantenne di origini campane, condannato in via definitiva a più di due anni e mezzo di reclusione per svariati delitti contro il patrimonio e per spaccio stupefacenti. Dovrà infatti rispondere di: lesioni personali continuate, furti aggravati, furti in abitazioni, ricettazioni, rapine, risse, violazioni delle norme sulle armi, resistenze a pubblico ufficiale, minacce, violazioni degli arresti domiciliari, guida senza patente, spaccio di sostanze stupefacenti.
Decine i furti e reati contro il patrimonio di cui è stato protagonista, soprattutto la notte, nei comuni della costa fermana in diversi anni di attività delinquenziale. L'intensa attività dell'uomo è iniziata presto ed è proseguito in un crescendo di reati.
A nulla sono infatti valse le condanne subìte e i periodi che ha trascorso in carcere o sottoposto ad altre misure cautelari. Appena libero ha continuato la sua carriera criminale, intessendo rapporti con altri delinquenti delle zone, inseguito e denunciato dal personale della polizia di Stato e dell'Arma dei carabinieri.
Per limitare la spirale di violenza contro le cose, le persone e la sicurezza pubblica il magistrato lo aveva sottoposto alla misura alternativa della detenzione domiciliare, ma l'uomo, appena conosciute le decisioni della magistratura, ha continuato nella sua escalation criminale.Gli uomini della squadra mobile lo hanno pedinato e denunciato più volte per il reato di evasione, in quanto usciva spesso di casa in orari non consentiti. Fino a ieri, quando la sua libertà è finita con le manette.
I poliziotti lo hanno catturato e tradotto in carcere, dove dovrà scontare un residuo di pena detentiva fino al 2026. Si tratta di un ulteriore risultato raggiunto per garantire la sicurezza dei cittadini fermani nei confronti di soggetti "dediti alla commissione di reati che mettono in pericolo la sicurezza o la tranquillità pubblica", che si aggiunge al recupero "nottetempo", solo pochi giorni fa, di tre auto rubate a Lido Tre Archi e riconsegnate ai legittimi proprietari.
Continua a crescere il fenomeno delle truffe online. Nonostante siano generazioni native digitali, a sorpresa a essere maggiormente vittime di questi fenomeni, dalle frodi con carte di credito al phishing, sono Gen Z e Millennial e non i senior. È quanto emerge dalle evidenze di polizia di Stato e Airbnb che, alla vigilia dell’estate e delle prenotazioni delle vacanze, hanno rinnovato la collaborazione per aiutare i cittadini a riconoscere ed evitare i malintenzionati in rete. Il testimonial della campagna è Marco Camisani Calzolari, che già collabora con la polizia di Stato sul tema delle truffe online.
L’identikit della vittima
Secondo il Report 2023 delle attività della polizia postale e per la sicurezza cibernetica, l’anno scorso si è registrato un considerevole aumento dei tentativi di truffa online in Italia, con una crescita di questi reati del 6% dal 2022 al 2023 e un conseguente incremento del denaro sottratto, che è passato da 114 milioni di euro a 137 milioni (+20%).1] Sono invece 2.500 i siti di phishing individuati e bloccati da Airbnb solamente negli ultimi 12 mesi. Anche se nate e cresciute nell'era digitale, le nuove generazioni sono meno attente quando si tratta di sicurezza online. Secondo Consumerismo, 1 italiano su 5 dichiara di aver subìto almeno una truffa mentre faceva acquisti in rete, percentuale che sale al 33,1% nella fascia d'età 25-34 anni: ciò significa che 1 giovane su 3 è caduto nelle “trappole” dell'e-commerce. L’Italia non fa eccezione rispetto all’Europa, come evidenziano le indagini di Airbnb:
Nel Regno Unito, i giovani tra i 18 e i 34 anni sono stati truffati più di ogni altra fascia di età e più di un terzo (34%) non saprebbe a chi rivolgersi per chiedere aiuto qualora venisse truffato. In Spagna, la maggior parte dei Baby Boomer (60%), Gen X (55%) e Millennial (56%) utilizza una password diversa per ogni account online, mentre la percentuale scende fino alla metà (50%) se si considera la Gen Z.
Nei Paesi Bassi, quasi un terzo degli utenti in fascia 18-24 anni (31%) e tra i 25 e i 34 anni (33%) è disponibile a pagare le vacanze con un bonifico bancario, una modalità di pagamento meno sicura, rispetto ad appena il 14% dei 55-64enni e il 14% degli over 65.
In Francia, quasi un quarto (23%) degli utenti utilizzerebbe un social network per pagare o prenotare un alloggio per le vacanze, un contesto nel quale i truffatori potrebbero prendere di mira le vittime con offerte troppo allettanti per essere vere.[5]
Anche se l’opinione comune è che i Baby Boomer siano i più a rischio truffa, nella realtà i Millennial ammettono di essere disposti ad azzardare acquisti d’impulso se ciò comporta un risparmio in termini economici; le persone di questa fascia d'età, infatti, sono più propense a mettersi d’accordo al di fuori delle piattaforme di prenotazione affidabili, esponendosi in questo modo a un maggiore rischio che qualcosa vada storto. Infine, l’attitudine rilassata nei confronti dei social media che si frequentano ogni giorno può essere tra le cause che espongono i più giovani alle brutte sorprese.
Valentina Reino, responsabile relazioni istituzionali di Airbnb Italia, ha dichiarato: "Ci troviamo nel pieno del periodo delle prenotazioni; questa iniziativa vuole aiutare le persone a capire quali siano i campanelli d’allarme da cogliere e le buone pratiche da adottare. Quando si tratta di prenotare su Airbnb, incoraggiamo i nostri ospiti a comunicare, prenotare e pagare solo sulla piattaforma, dove le transazioni sono sicure e possono contare anche su AirCover, il nostro programma assicurativo a tutela di host e ospiti. La grandissima parte dei tentativi di raggiro avviene infatti fuori dal nostro sito”.
“Negli ultimi anni si sta assistendo a un costante aumento nel settore dei reati finanziari commessi online, solo nel 2023 la polizia postale ha trattato oltre 16mila casi, tra cui quelli legati alla prenotazione di case vacanza, pacchetti e titoli di viaggio - dichiara Massimo Bruno, primo dirigente della polizia di Stato e direttore della Divisione financial cybercrime del servizio polizia postale e per la sicurezza cibernetica - .
"Sebbene la maggior parte delle truffe si realizzino al di fuori delle piattaforme di prenotazione di viaggi, anche in tale settore riscontriamo significative evidenze, specialmente in coincidenza dei periodi di punta per la pianificazione delle vacanze. Sono tipologie di raggiri che, con un’adeguata e costante opera di sensibilizzazione verso gli utenti, possono essere riconosciuti ed evitati, e in tale direzione è massimo l’impegno della polizia Postale. Per tale motivo, apprezziamo e rinnoviamo la collaborazione con Airbnb nella prevenzione di tali reati".
Come evitare le truffe online: i consigli
Controllate l’indirizzo del sito web. Che si utilizzi un computer o uno smartphone, meglio verificare di stare prenotando attraverso la piattaforma ufficiale. La soluzione è utilizzare l'app Airbnb o andare direttamente sul sito web per assicurarsi di essere sul sito ufficiale (www.airbnb.it).
Non cliccate su link sconosciuti. L’utilizzo rilassato dei social media può contribuire a esporre gli utenti al rischio di truffa. Se non si è sicuri che un messaggio o un post provengano da un'azienda riconosciuta, non condividere o interagire con essi e non cliccare su eventuali link presenti. Airbnb fornisce delle linee guida su come identificare un link o un'e-mail autentica della piattaforma.
Diffidate di offerte troppo convenienti o richieste di caparra. Con il costo della vita che tende ad aumentare, molti consumatori sono a caccia di offerte vantaggiose; ma se un'offerta o un annuncio sembrano troppo belli per essere veri, potremmo essere di fronte a una truffa. In questo caso è consigliabile prendersi tutto il tempo necessario per esaminare i dettagli dell’annuncio e le recensioni esistenti, soprattutto se viene messa fretta per il pagamento.
Non pagate mai con bonifico bancario. Si tratta di uno strumento di pagamento non consentito da Airbnb. Meglio utilizzare la carta di credito, che offre più tutele. Se si riceve la richiesta di pagare un viaggio tramite bonifico bancario, criptovalute o carte regalo, è molto probabile che si tratti di una truffa.
Prenotate, pagate e comunicate solo sulla piattaforma. Alcuni utenti potrebbero essere attratti dalla proposta di trattare privatamente fuori dal portale per risparmiare. Tuttavia, questo non consente di usufruire delle garanzie Airbnb, che non riconosce i pagamenti effettuati dagli ospiti fino a 24 ore dopo il check-in, mentre AirCover per gli ospiti fornisce una protezione per alcune possibili evenienze.
Controllate le recensioni. Leggere le opinioni di altri ospiti è utile per farsi un’idea più precisa prima di prenotare, controllando le valutazioni e le recensioni e leggendo attentamente la descrizione dell'annuncio. Inoltre è possibile porre domande all'host tramite la messaggistica sulla piattaforma prima di bloccare le date.
Comunicate con l’host. A prenotazione effettuata, prima di mettersi in viaggio, è preferibile contattare l’host per prendere accordi sull’arrivo, e verificare eventuali necessità particolarmente importanti. In caso di mancanza di risposta, contattate subito il servizio clienti.
Come segnalare un dubbio nel modo giusto. Su Airbnb, gli utenti possono segnalare messaggi controversi direttamente dalla messaggistica interna, mentre casi sospetti possono essere segnalati tramite una bandierina presente su ciascun annuncio. Se si è effettuato un pagamento fuori dal sito, è necessario contattare subito l’assistenza clienti che è a disposizione 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
A Camerino si sta svolgendo la “Festa della scintilla” 2024, l’evento che si tiene nel convento dei Frati Minori Cappuccini in preparazione al 2028, l’anno clou del cinquecentesimo anniversario della fondazione di un Ordine, tra i più importanti nel mondo nato il 3 luglio 1528.
Il Convento di Camerino, il primo convento al mondo dei Cappuccini, è il cuore pulsante di questo appuntamento. Una storia partita dalla terra marchigiana e fiorita lungo i secoli con strabiliante diffusione in tutto il mondo. Camerino è tappa del Cammino dei Cappuccini, il percorso che si snoda in 17 tappe per quasi 400 km da Fossombrone ad Ascoli Piceno, attraversando la dorsale interna delle Marche, dove incantevoli borghi a misura d’uomo si fondono con il paesaggio naturale.
All’incontro di Camerino hanno partecipato i sindaci del territorio, il presidente della Regione Francesco Acquaroli e il commissario alla Ricostruzione e alla Riparazione Sisma 2016 Guido Castelli. “Siamo incaricati non solo di ricostruire il cratere, ma anche il tessuto sociale distrutto dal sisma. Puntiamo sui Cammini con 47 milioni di euro messi a disposizione per questa esperienza religiosa che è a favore di un turismo sostenibile che realizza numeri importanti. È un’esperienza che incrocia desideri e gusti di molti che verranno a visitare questi luoghi”.
Il sindaco di Camerino Roberto Lucarelli parla di ”Un grande momento vissuto a Camerino alla presenza del presidente Regione Marche, Francesco Acquaroli, e del commissario straordinario, Guido Castelli, che sono andati a certificare l'importanza dei Cammini per tutto il territorio delle Marche e soprattutto del cratere sismico danneggiato”.
“Un momento di collaborazione istituzionale dove noi sindaci ci siamo potuti confrontare sul cammino e sugli aspetti futuri. Un grazie va a Fra Sergio Lorenzini e tutta la comunità Cappuccina per l'ospitalità che ci hanno voluto regalare e per il lavoro e l’impegno che svolgono. Il primo momento importante di una strategia che poi dovrà andare a coinvolgere anche tutti gli altri Cammini che attraversano i territori. È un primo passo fondamentale per poi mettere a sistema tutte quelle che sono le peculiarità dei Cammini e le potenzialità che questi possono avere sul territorio”.
Smascherato un gruppo di truffatori ben organizzati, e denunciati tredici di questi, provenienti da varie regioni italiane, e tutti pregiudicati per reati specifici. È questo l'esito delle indagini dei carabinieri di Fermo, in sinergia con quelli di Monte Urano, partite da una denuncia di una erede di un'anziana signora, nel frattempo deceduta per cause naturali, alla quale erano stati sottratti, con una truffa ben congeniata, 90mila euro.
I denunciati, tra il 2021 ed il 2023, a seguito di contatti telefonici, presentandosi quali sedicenti appartenenti all'amministrazione della giustizia o ad uffici commerciali, utilizzando utenze fittiziamente intestate, avevano convinto l'anziana vittima di vari insoluti derivanti da ipotetiche vicende giudiziarie o cause civili e commerciali nonché da presunti tributi evasi.
Quaranta i bonifici bancari ottenuti dall'anziana. per un importo complessivo di quasi 90.000 euro, accreditati su conti correnti a loro riconducibili. L'attività investigativa è stata coordinata dalla procura della repubblica di Fermo e sviluppata attraverso l'analisi di un copioso traffico telefonico come pure da verifiche della documentazione bancaria. La vittima, sebbene raggirata, aveva avuto la lucidità di annotare tutti i contatti e le pretese, compresi i numeri di telefono, lasciando una serie di appunti risultati determinanti per l'attività investigativa.
Gli apicoltori delle Marche lanciano un nuovo grido di allarme per la crisi del settore a causa del clima di questi mesi. L’instabilità del meteo sta mettendo a dura prova le aziende apistiche che negli ultimi quattro anni vedono compromessi i raccolti con una produzione ai minimi storici.
“La situazione è pressoché disastrosa – sottolineano i quattro presidenti dei consorzi apistici delle Marche (Frederic Oliva, Giovanni Zucconi, Alvaro Caramanti, Sergio Cocciarini) – le produzioni sono al collasso, completamente azzerate quelle primaverili e di acacia con una perdita che va dal 90 al 95% così come per il coriandolo e il tiglio che sfiora il 70%”.
Sono cifre allarmanti quelle rese note dai consorzi: se lo scorso anno il danno derivante da mancata produzione, soltanto per il miele di acacia, si aggirava intorno ai 3,7 ml di euro, quest’anno il rischio è che possa addirittura salire in maniera vertiginosa con conseguenze disastrose per le aziende apistiche marchigiane. Considerando che i costi per 1 kg di miele prodotto in Italia supera i 4 euro, in un mercato in cui viene importato miele adulterato, in particolare dalla Cina, a 1,70 euro, gli apicoltori marchigiani fanno fronte comune e chiedono un tavolo di crisi alla Regione Marche e al Ministero dell’agricoltura e della sovranità alimentare.
“Non ci sono più i margini per lavorare – affermano i presidenti dei consorzi – la situazione si ripete ciclicamente anno dopo anno senza tregua. Le temperature, a causa dei cambiamenti climatici, si alzano improvvisamente per poi crollare in modo brusco, determinando il collasso delle produzioni in modo prolungato mentre le spese aziendali subiscono aumenti senza precedenti”.
Oltre a produzioni azzerate, le preoccupazioni degli apicoltori sono causate dall’aumento dei costi aziendali e di gestione per le nutrizioni di emergenza senza le quali le api morirebbero di fame. In particolare, la spesa per acquistare le alimentazioni di soccorso, ormai fondamentali, è aumentata ed è interamente a carico degli apicoltori.
“Ci rivolgiamo alla Regione Marche e al Ministero dell’agricoltura e della sovranità alimentare – continuano i quattro presidenti affinché possano intervenire con urgenza per sostenere e non far morire le aziende, che ogni giorno affrontano spese importanti, da quelle per gli investimenti ai costi del personale dipendente, senza vedere da ormai diversi anni il risultato dei loro sacrifici, in un settore che opera, prima di tutto, a tutela dell’ambiente”.
I quattro consorzi apistici delle Marche, riuniti sotto il marchio ‘Marche di Miele’, impegnati a tutelare l’identità del miele delle Marche, anche con l’approvazione della direttiva breakfast in Parlamento europeo, per la quale hanno contribuito attivamente, rischiano di vanificare il lavoro di questi anni: “Un grande risultato che salva l’identità territoriale a favore degli apicoltori che da anni si impegnano per la tutela del prodotto made in Marche, ma che deve andare di pari passo al sostegno pubblico alle aziende in un momento di grande crisi” - concludono i quattro presidenti dei consorzi apistici marchigiani.
La polizia di Stato, insieme al personale dell'Ast di Fermo, mercoledì ha effettuato un controllo presso un'attività di ristorazione di Porto San Giorgio.
Da un controllo di polizia precedente, un uomo del personale era stato sorpreso a consumare stupefacenti all'interno dei servizi igienici per i clienti. I poliziotti e il personale dell'Ast hanno notato subito una situazione igienico-sanitaria precaria.
Nel locale c'era il titolare, intento nella preparazione delle vivande. L'Ast ha riscontrato che il locale cucina e le attrezzature si presentavano in condizioni igienico sanitarie precarie per il mancato svolgimento delle procedure ordinarie e straordinarie di pulizia e sanificazione.
Presenza di sporco pregresso e residui di cibo dei giorni antecedenti erano presenti persino sulle superfici di lavoro e sul pavimento. Rilievi anche sui servizi igienici: presenti materiali estranei all'attività che impedivano la corretta pulizia della cucina. Anche la conservazione dei cibi nei frigoriferi non era stata correttamente gestita.
L'Ufficio di Igiene ha quindi ordinato l'immediata sospensione dell'attività, con chiusura dell'esercizio. Solo nella serata di ieri l'Ast, verificato il corretto ripristino dei locali e delle procedure di pulizia, ha autorizzato la riapertura. Sono comunque in corso accertamenti della questura e del Comune per la verifica requisiti soggettivi per il possesso della licenza.
A Porto Sant'Elpidio, invece, giovedì scorso, in via Reggio Emilia, la polizia di Stato ha effettuato un controllo di tre extracomunitari a bordo di un'auto nel cuore della notte. Uno di questi, un ventisettenne di origini nordafricane, risultava gravato da numerosi precedenti per spaccio ma anche per danneggiamenti e resistenza a pubblico ufficiale, è stato accompagnato in questura dove si è lasciato andare a comportamenti autolesionisti ed aggressivi, tanto che per immobilizzarlo, i poliziotti hanno dovuto ricorrere all'utilizzo del taser.
Gravato anche da due precedenti espulsioni, per l'uomo l'ufficio immigrazione ha predisposto le pratiche che hanno consentito di accompagnare lo straniero presso il Cpr di Bari, dove verrà trattenuto in attesa del rimpatrio
“Un costante terrorismo psicologico da parte del consigliere regionale del Pd, Romano Carancini, che continua a dimostrarsi politicamente ossessionato dalla figura professionale di Daniela Corsi, direttrice sanitaria dell’Ast 3”. Sono le parole del consigliere regionale FdI, Pierpaolo Borroni, in replica a Romano Carancini, il quale era tornato ad attaccare la direttrice sanitaria dopo il trasferimento di un ginecologo dall’ospedale di Macerata a quello di Civitanova Marche (leggi qui).
“È assolutamente lampante come il suo modo di fare politica si connoti nella ricerca spasmodica di un nemico da abbattere non certo nei contenuti”, dichiara Borroni in riferimento a Carancini.
“I suoi strali non sono sui fatti, ma piuttosto spinti da un campanilismo con il quale si cimenta in un vano tentativo di accreditarsi agli occhi dei maceratesi, si badi bene non nel loro interesse, ma nel cercare di alimentare i suoi soli scopi politici, considerando i maceratesi alla stregua di semplici portatori di voti”.
“Insomma, li considera persone sciocche pronte a bersi tutte le sue parole prive di fondamenta. Come detto, la sua cifra politica si sta connotando solo ed esclusivamente da facili allarmismi e dall’alimentare divisioni territoriali. In pratica, vuole rendere plasticamente evidenti le divisioni interne al suo partito, calandole in provincia di Macerata”.
“Ebbene, non ci riuscirà perché sono i fatti a smentirlo. Nessuno depaupera nessuno, tanto meno la direttrice sanitaria. Si metta l’anima in pace e recuperi un minimo di equilibrio politico, forse così riuscirebbe a recuperare una credibilità che, intervento dopo intervento, continua a perdere”.
“Noi del centrodestra vogliamo continuare a far crescere organicamente e complessivamente la sanità in tutta la Regione. Non siamo spinti dai favoritismi politici tipici del Pd, di cui Carancini è stato sempre maestro”.
“Siamo guidati dall’interesse dei marchigiani e vogliamo che tutti, sottolineo tutti, possano contare su servizi sanitari adeguati a prescindere dal loro luogo di residenza. Una rivoluzione che stiamo portando avanti con azioni concrete attraverso riforme coraggiose, mantenendo le promesse fatte nel 2020 e in base alle quali abbiamo ottenuto il mandato dai cittadini. Non saranno certo le parole vuote e politicamente cattive del consigliere regionale del Pd a impedirci di portarle avanti”.
“Spetterà, poi, ai marchigiani confermarci o meno alla guida della Regione, giudicando positivamente o negativamente le nostre azioni politiche”.