Due marchigiani sul podio del Ciak d’oro 2024, l’unico premio del panorama cinematografico assegnato dal pubblico, nella categoria Miglior esordio alla regia: Gianluca Santoni di Monte Urano, Fermo, secondo classificato per il film “Io e il secco”, e Damiano Giacomelli di Tolentino terzo classificato per il film “Castelrotto”.
"La Fondazione Marche Cultura -Film Commission esprime grande entusiasmo per il riconoscimento ottenuto dai registi marchigiani al Ciak d’oro 2024. – Hanno commentato Andrea Agostini Presidente di Fondazione Marche Cultura e Francesco Gesualdi direttore della Marche Film Commission - Il successo di Gianluca Santoni e Damiano Giacomelli testimonia la vitalità, la creatività e la professionalità della nostra Regione nel panorama cinematografico nazionale. Continueremo con forza a supportare e promuovere il talento locale e i nostri territori, contribuendo così alla crescita dell'industria cinematografica nelle Marche ".
Gianluca Santoni ha conquistato il secondo posto del podio grazie ai voti del grande pubblico per la regia del film “Io e il secco”: la storia di Denni, 10 anni, con la missione di salvare sua madre dalla violenza del padre. Denni assolda il Secco, lo crede un superkiller, ma il Secco di criminale ha solo lo sguardo. Attraverso il loro incontro, i due affronteranno insieme il senso di essere uomini e la paura e il mistero che unisce e separa padri e figli.
“Il risultato raggiunto con il Ciak D’oro è un'occasione per far conoscere il nostro film a nuovi spettatori. – Ha detto Gianluca Santoni - Abbiamo partecipato con lo stesso spirito con cui io e il cast stiamo viaggiando da ormai 9 mesi per incontrare il pubblico nelle proiezioni in Italia e all'estero. Nel corso di questo tour abbiamo partecipato a molti festival, vincendo fin ora 24 premi, tra cui il premio Sguardo sul futuro alla miglior regia di Alice nella città, il premio come miglior sceneggiatura del Riviera Film Festival. Ci sono poi moltissimi premi del pubblico, di cui siamo veramente felici, perché attestano le emozioni che il nostro film è capace di far vivere a chi lo guarda. Infatti, più che del secondo posto, quello che mi ha emozionato di questo Ciak d’oro è sentire il calore del nostro pubblico, che si è attivato con passione per sostenerci e farci raggiungere questo risultato. A tutte queste persone io sono infintamente grato”.
Damiano Giacomelli si è aggiudicato il terzo posto della classifica per la regia del film “Castelrotto” interamente girato sull'appennino marchigiano, precisamente a Torchiaro, una frazione di Ponzano di Fermo, a Macerata, a Tolentino e a Ponte d’Arli di Acquasanta Terme. Il film narra di Ottone un pensionato, ex cronista e maestro elementare di Castelrotto, paesino situato negli Appennini. La routine quotidiana e monotona del paese viene sconvolta da un crimine misterioso. Ottone decide di approfittare dell'occasione per portare a termine una sua vendetta personale contro le persone che gli hanno rovinato la vita. Il suo piano è semplice: riprendere in mano la penna da cronista e manipolare la narrativa di questo misfatto per far ricadere le accuse sulle vittime designate.
“Sono molto contento della comunità che si è creata intorno al film e che anche in questa occasione ci ha sostenuti fino all’ultimo. – Ha affermato Damiano Giacomelli - Iniziative come i Ciak d’Oro sono importanti per dare maggiore visibilità al film e aiutarlo a raggiungere il suo pubblico. Per quanto riguarda il rapporto con il territorio in cui abbiamo girato, ci tengo a ribadire che tutti i capireparto attivi nelle riprese e gran parte del cast e della troupe risiedono nelle Marche. Per questo, tra le altre cose, considero questo film anche un contributo importante allo sviluppo del comparto in questa regione".
Il “Sistema dei teatri condominiali all’italiana nell’Italia centrale fra XVIII e XIX secolo” è ufficialmente candidato per l’iscrizione nella Lista del Patrimonio mondiale UNESCO. La decisione è stata presa durante una riunione interministeriale, in attesa del rinnovo degli organi della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO.
“Un grande risultato frutto di un enorme lavoro portato avanti in questi anni, per il quale ringrazio tutti coloro che si sono adoperati, principalmente gli uffici regionali, il Ministero della Cultura e il Ministero per gli Affari Esteri – ha commentato il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli. – Voglio ringraziare anche Giorgia Latini, già assessore regionale alla Cultura, che ha avviato questo dossier, e l'assessore Chiara Biondi per aver portato avanti il lavoro. Parte così la corsa per Parigi, dove la candidatura sarà sottoposta all’esame degli organismi consultivi del Comitato del Patrimonio Mondiale e poi, nel 2026, alla valutazione finale. I teatri all’italiana, di cui il centro Italia, con le Marche capofila, possono vantare una densità unica ed esempi di eccezionale valore architettonico e culturale, rappresentano una testimonianza del genio italiano racchiusa in luoghi meravigliosi che sono il cuore pulsante delle nostre comunità. Un altro grande risultato per il nostro territorio, ora lavoreremo per l'obiettivo finale”.
La candidatura è stata promossa dalla Regione Marche, coordinata dal Servizio UNESCO con l’assistenza degli uffici territoriali del Ministero della Cultura e il supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, insieme alla Rappresentanza Permanente d’Italia presso l’UNESCO. Si compone di diciotto teatri distribuiti in tre regioni (Marche, Emilia-Romagna e Umbria) e coinvolge 18 comuni.
Le Marche sono protagoniste assolute di questa candidatura, con ben 14 teatri rappresentati. Tra questi, spiccano cinque gioielli della provincia di Macerata, la più rappresentata: il Teatro Lauro Rossi di Macerata, il Teatro Vaccaj di Tolentino, il Teatro Feronia di San Severino Marche, il Teatro Persiani di Recanati e il Teatro Mugellini di Potenza Picena. Questi luoghi non solo rappresentano un patrimonio architettonico e culturale di straordinaria importanza, ma testimoniano anche il profondo legame delle comunità locali con l’arte e la tradizione teatrale.
A completare il quadro marchigiano ci sono i teatri di Ascoli Piceno, Offida, Fermo, Porto San Giorgio, Urbania, Pesaro, Fano, Fabriano e Jesi. A questi si aggiungono Bagnacavallo e Sant’Agata Feltria in Emilia-Romagna, e Spoleto ed Amelia in Umbria.
L’assessore alla Cultura delle Marche, Chiara Biondi, ha sottolineato l’importanza di questo risultato: “Siamo di fronte a un traguardo straordinario, che riconosce il valore unico e irripetibile del nostro patrimonio culturale. Ora ci aspetta una fase cruciale, in cui continueremo a lavorare con determinazione e visione mantenendo viva la speranza che questo patrimonio possa ottenere il riconoscimento che merita, come simbolo universale della nostra cultura. Anche da parte mia, infine, i ringraziamenti al presidente Acquaroli, all’onorevole Giorgia Latini, al Ministero della Cultura, al Ministero degli Affari Esteri, agli uffici UNESCO del MIC, agli uffici regionali, alla Fondazione Links e a tutti coloro che hanno lavorato con impegno e dedizione per raggiungere questo primo, importantissimo risultato”.
La provincia di Macerata, con i suoi teatri di rara bellezza e storia, si conferma come un territorio ricco di eccellenza culturale e di bellezza. La candidatura a Patrimonio mondiale UNESCO rappresenta un passo fondamentale per la valorizzazione di questi luoghi e per promuovere il ruolo centrale delle Marche come cuore pulsante della tradizione teatrale italiana.
Gli Afterhours tornano nelle Marche per un appuntamento imperdibile: il 25 luglio 2025, in occasione del NoSound Fest la storica band capitanata da Manuel Agnelli salirà sul palco del Parco della Pace di Servigliano per celebrare i 20 anni di uno degli album più iconici del rock italiano, “Ballate per Piccole Iene”.
La scelta di Servigliano non è casuale: il suggestivo Parco della Pace, noto per aver ospitato grandi eventi musicali, si conferma ancora una volta come una delle location più prestigiose per concerti di livello nazionale e internazionale. Per questa speciale occasione, gli Afterhours proporranno l’intero album in versione live, accompagnandolo con altri brani che hanno fatto la storia della band.
“Ballate per Piccole Iene” è un disco che ha segnato una svolta per il gruppo, riuscendo a condensare intensità emotiva, testi profondi e sonorità potenti, diventando un punto di riferimento per il rock alternativo italiano. Come raccontato dallo stesso Manuel Agnelli: “Continuavo a ricevere richieste per ascoltare di nuovo questo album dal vivo, integralmente. È bastata una telefonata ai compagni di quella stagione e, in poche ore, la band era di nuovo riunita. Questa è la magia degli Afterhours: ogni volta si riparte con energie nuove, senza nostalgia".
Il concerto di Servigliano sarà molto più di una celebrazione: sarà un viaggio nel tempo e nelle emozioni, un’occasione per ritrovare il filo che lega passato e presente attraverso la musica. Un momento per lasciarsi travolgere dall’intensità di brani che hanno segnato una generazione, ma che riescono ancora oggi a parlare con forza a chi sa ascoltarli.
Inseguimento sulla Statale Adriatica: ladro d'auto abbandona il proprio veicolo e fugge a piedi. Notte movimentata quella appena trascorsa quando, intorno all'1:30, durante un normale controllo del territorio, i carabinieri hanno individuato un'Audi rubata nel quartiere Brancadoro, tra Porto Sant’Elpidio e Sant’Elpidio a Mare, in provincia di Fermo.
Alla vista delle forze dell’ordine, il conducente del mezzo rubato ha cercato di sfuggire aumentando la velocità. Ne è nato un inseguimento ad alta tensione lungo la statale Adriatica. Quando si è reso conto di non poter seminare la pattuglia, il fuggitivo ha raggiunto l’area della stazione ferroviaria di Porto Sant’Elpidio, dove ha abbandonato l’auto e si è dato alla fuga a piedi, dileguandosi nella notte.
I carabinieri sono riusciti a recuperare il veicolo, che è ora sottoposto a verifiche per raccogliere ulteriori elementi utili alle indagini. Nel frattempo, è caccia aperta all’uomo in fuga, con le forze dell’ordine impegnate a rintracciarlo.
La Regione Marche ha deliberato l'estensione dello screening per la diagnosi precoce del tumore del colon-retto agli uomini e alle donne di età compresa tra i 70 ei 74 anni. Questa importante scelta, che sarà operativa a partire dal 1° marzo 2025, rappresenta un passo importante nella prevenzione oncologica, rafforzando l'impegno verso la tutela della salute dei cittadini.
Lo screening, che già coinvolge la popolazione tra i 50 ei 69 anni, continuerà ad essere effettuato con cadenza biennale. Gli inviti saranno attivi, tramite lettera personalizzata, includendo indicazioni per sottoporsi al test immunochimico fecale (FIT), un esame semplice e non invasivo per la ricerca di sangue occulto nelle feci. In caso di positività, saranno previsti approfondimenti diagnostici come la colonscopia e, se necessario, un percorso di trattamento e follow-up.
"Il rafforzamento dei programmi di prevenzione oncologica rappresenta uno dei pilastri fondamentali della nostra strategia sanitaria - dichiara il vicepresidente e assessore alla Sanità della Regione Marche Filippo Saltamartini -. Attraverso l'estensione dello screening ad un numero maggiore di cittadini, garantiamo una migliore accessibilità alla prevenzione e alla diagnosi precoce, un passo concreto nella promozione della salute. Invito i cittadini ad aderire ai programmi di prevenzione, fondamentali per salvare vite. Come Regione stiamo investendo risorse importanti nell'ammodernamento tecnologico e grazie a questo nostro impegno oggi le Marche sono tra le prime regioni italiane a poter contare sulle strumentazioni diagnostiche più avanzate e meno obsolete".
Con l'estensione alla fascia 70-74 anni, si stima un aumento massimo del 33% nel numero di FIT eseguiti annualmente e del 50% nel numero di colonscopie. Il tumore del colon-retto è la seconda neoplasia più frequente nella popolazione italiana, con circa 50.500 nuovi casi stimati nel 2023. Grazie a questa iniziativa, che segue le raccomandazioni europee e nazionali, la Regione Marche punta a rafforzare la prevenzione oncologica e a salvare più vite attraverso la diagnosi precoce.
L'estensione sarà realizzata nell'ambito dei budget assegnati agli Enti del Servizio Sanitario Regionale (SSR), senza ulteriori costi a carico del bilancio regionale. Il monitoraggio dei risultati sarà garantito dal sistema informativo regionale attraverso l’Agenzia Regionale Sanitaria (ARS).
Dopo sei mesi dall'avvio dell'estensione, la Regione valuterà l'impatto organizzativo per ampliare ulteriormente lo screening alla fascia 45-49 anni dal 2026, in linea con gli obiettivi del Piano Socio-Sanitario Regionale 2023- 2025.
Sono le più agili e in grado di vincere le sfide dell’oggi e del domani grazie a un approccio innovativo e nel segno della multifunzionalità. Sono i giovani che scelgono l’agricoltura come loro traiettoria di futuro e che avranno la possibilità di mettere in vetrina le proprie idee di successo grazie a Oscar Green.
Al via anche quest’anno le iscrizioni al concorso di Coldiretti Giovani Impresa per valorizzare le iniziative dei giovani agricoltori. Nelle Marche il 6% delle imprese agricole è guidato da under 35 mentre quasi il 29% degli occupati nel settore ha meno di 40 anni. Oltre un’azienda agricola su cinque ha al timone un giovane laureato: il terzo dato più alto d’Italia, dietro solo a Umbria e Toscana.
È in questo contesto che Coldiretti Giovani Impresa apre alle iscrizioni. Si potrà inoltrare la propria candidatura sull’apposito sito dell’associazione o presso le federazioni provinciali di Coldiretti fino al 20 marzo. Tra le categorie in concorso: "Campagna Amica: Custode di Biodiversità", che promuove la filiera corta e il turismo rurale; "Impresa Digitale e Sostenibile", per le aziende che integrano la sostenibilità con la digitalizzazione; "Coltiviamo insieme", dedicata alle cooperative e consorzi che creano sinergie per il bene della comunità; "Agri-Influencer", per chi utilizza i canali digitali per promuovere l’attività agricola; e "+Impresa", che premia le aziende che affrontano con successo il mercato globale. “In una regione come le Marche, dove l'agricoltura rappresenta un pilastro fondamentale dell'economia e della cultura, il settore agricolo offre ai giovani una prospettiva concreta di crescita professionale e personale - evidenzia Arianna Bottin, delegata di Coldiretti Giovani Marche – contiamo di bissare i numeri di partecipazione dello scorso anno quando furono 41 le idee innovative in concorso”.
Il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, interviene sulle critiche sollevate dopo il servizio andato in onda su Report che sollevato le proteste del Pd Marche. Durante la presentazione in Regione della squadra di basket in carrozzina Asd Santo Stefano, il presidente Francesco Acquaroli ha risposto ai cronisti riguardo alle polemiche sollevate dalle opposizioni e al servizio “Let's Marche” trasmesso ieri sera su Report. Il programma ha trattato della gestione dell’Agenzia per il turismo e l’internazionalizzazione delle Marche (Atim), sollevando dubbi sulle spese e sugli affidamenti legati all’agenzia regionale.
Acquaroli, che ieri sera non ha seguito il programma per essere presente alla partita della Lube, ha commentato con fermezza le polemiche in merito alla gestione dell’Atim, sottolineando che queste sono "sostanzialmente di natura politica". Il presidente ha voluto rispondere con dati concreti, mettendo in luce i numeri che testimoniano l’efficacia del lavoro svolto.
"In merito all’attività di promozione turistica delle Marche, i numeri parlano molto chiaramente", ha dichiarato Acquaroli. "Abbiamo registrato un milione in più di presenze annuali e l'agenzia ha acquisito una notevole capacità di accedere a mercati internazionali. Questi risultati sono in linea con gli investimenti che venivano fatti anche in passato."
Il presidente ha anche affrontato la questione dell'ex direttore generale dell’Atim, Marco Bruschini, che ha lasciato l’incarico per un nuovo ruolo al ministero dell’Agricoltura, dove promuoverà i prodotti italiani. Acquaroli ha dichiarato che la sostituzione di Bruschini è avvenuta tramite un interpello pubblico, come previsto dalla normativa. "Atim ha avuto un interpello di natura pubblica per sostituire Bruschini dopo che ha ricoperto un nuovo incarico", ha precisato Acquaroli, rispondendo così alle insinuazioni legate alla gestione interna dell’agenzia.
Secondo il presidente della Regione, dunque, le critiche sollevate dalle opposizioni e rilanciate dal programma Report sembrano essere più una manovra politica che una reale preoccupazione per la gestione dell’agenzia. "Mi sembra sinceramente che dietro a queste polemiche ci sia più una volontà di strumentalizzare politicamente la situazione che una vera questione di merito", ha concluso Acquaroli.
Il presidente ha quindi ribadito che "l’operato dell’Atim e la crescita del turismo nelle Marche sono frutto di un lavoro serio e continuo, lontano dalle accuse infondate".
Il servizio andato in onda ieri sera su Rai3, all’interno dell’inchiesta Let’s Marche, ha messo in luce una serie di problematiche rilevanti nella gestione del turismo regionale, sollevando preoccupazioni e critiche da parte del Partito Democratico delle Marche. La segretaria regionale, Chantal Bomprezzi, ha commentato con dispiacere la seconda parte del reportage, definendola dolorosa per chi tiene veramente alla regione.
L’inchiesta condotta da Lucina Paternesi ha evidenziato numerosi aspetti critici, tra cui gli affidamenti diretti senza gara, la destinazione di milioni di euro a società di cui si sa poco o nulla, e una gestione che appare priva di trasparenza ed efficacia. In particolare, il servizio ha focalizzato l’attenzione sull’ATim (Agenzia per il Turismo e l’Internazionalizzazione), struttura istituita per promuovere il turismo nelle Marche, ma che, secondo la Corte dei Conti, risulta essere un "doppione costoso e inutile" dell'assessorato al Turismo.
Il Partito Democratico denuncia la scarsa efficacia di un sistema che ha visto sprecare ingenti risorse pubbliche senza alcun ritorno concreto per il territorio e per le imprese locali. Bomprezzi ha dichiarato: "Un presidente, che è anche assessore al Turismo, il quale non conosce ciò che delibera e ciò che fanno i suoi nominati è un fatto gravissimo, che non può che indignare tutti i marchigiani". La segretaria ha sottolineato come l’operato delle istituzioni abbia fatto disperdere milioni di euro, mentre le ricadute sul territorio sono state praticamente nulle.
La creazione dell’Atim, che ha comportato un esborso di 12 milioni di euro in soli due anni, è al centro delle critiche. Secondo il Pd, questi fondi "avrebbero potuto essere utilizzati per iniziative concrete, in grado di valorizzare le eccellenze locali e sostenere gli operatori turistici, che invece si trovano ad assistere impotenti a una gestione opaca e inefficace".
"Volano i milioni di euro a destra e a manca, ma le ricadute sul territorio sono nulle", ha dichiarato Bomprezzi, aggiungendo che, con quei fondi, si sarebbero potute finanziare azioni strategiche per il rilancio turistico della regione.
Il Partito Democratico ha annunciato che continuerà a lavorare per fare chiarezza sulla vicenda, chiedendo trasparenza e responsabilità nella gestione delle risorse pubbliche. "Questa è la vera battaglia per le Marche", ha concluso Bomprezzi, esprimendo gratitudine al Gruppo consiliare del Pd per il "continuo impegno a proteggere il territorio da sprechi e opacità, e per riportare al centro le vere priorità per i cittadini e le imprese marchigiane".
Il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli ha ricevuto questa mattina in visita a Palazzo Raffaello il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana. Un incontro istituzionale incentrato su temi all’ordine del giorno delle rispettive agende quali il turismo, l’internazionalizzazione e le filiere produttive.
“Le nostre Regioni – ha detto Fontana – sono legate da un rapporto di amicizia e di collaborazione e da reciproci interessi che possiamo sviluppare e rendere utili per entrambe. Innanzitutto, elemento fondamentale è l’internazionalizzazione, per le piccole, piccolissime e medie imprese. Realtà che sono eccellenti ma che molte volte non hanno la capacità, se non accompagnate, di presentarsi sui mercati in tutto il mondo.
In Lombardia abbiamo una solida organizzazione che promuove iniziative in molti Paesi emergenti e nei mercati in crescita. Questi sforzi stanno generando ottimi risultati. Poiché il tessuto imprenditoriale delle Marche presenta molte somiglianze con quello della Lombardia, abbiamo ritenuto opportuno lavorare insieme per creare collaborazioni concrete. Sostenendoci a vicenda, possiamo sviluppare sinergie in grado di offrire nuove opportunità alle nostre imprese nei mercati internazionali”.
“I punti di incontro tra le nostre regioni – ha affermato Acquaroli - sono il tessuto economico e il tessuto sociale. Condividiamo gli stessi obiettivi e le stesse esigenze: crescita sui mercati internazionali, crescita in innovazione, ricerca e sviluppo. Due realtà omogenee e simili, se non per dimensioni, essendo la Lombardia molto più grande, certamente per vocazione, con l’obiettivo di tutelare quella piccola e media impresa che è il grande patrimonio che ha permesso alla nostra regione e all’Italia in generale di diventare protagonista al mondo. Per le Marche questa collaborazione è una grande opportunità. Fare squadra, fare sistema è fondamentale. Dobbiamo diventare complementari, ciascuno con le proprie specificità, perché diversamente in un'economia globale di scala il rischio è di restare isolati”.
Fontana ha insistito su questi punti strategici: l’innovazione e la ricerca: “Rappresentano il futuro del nostro Paese, delle nostre regioni e credo che le iniziative da avviare potranno essere utili e positive”. Inoltre, d’accordo con il presidente Acquaroli, ha condiviso il valore della collaborazione: “Siamo i sostenitori della sussidiarietà che non è soltanto una parola intorno alla quale si organizzano convegni interessanti ma è il modo col quale approcciamo e affrontiamo i problemi legati all’economia e a ogni ambito della nostra attività politica e amministrativa. Le Marche con le sue 150 mila aziende in rapporto alla popolazione hanno un tessuto produttivo ancora più fitto rispetto alle nostre 800 mila imprese su 10 milioni di abitanti, per questo rappresentano un modello da seguire. Credo dunque che si possa lavorare in sinergia con la Regione Marche e con tutta la Giunta che apprezzo molto”.
Lo scambio reciproco e la collaborazione tra Marche e Lombardia si consolida grazie anche alla disponibilità dei voli di continuità: “Stamattina sono arrivato qui – ha dichiarato Fontana - con un volo comodissimo. Le infrastrutture e i collegamenti rappresentano uno degli elementi basilari e l’opportunità offerta dal volo da e per Milano rende agevole i rapporti consentendo di lavorare e tornare comodamente in giornata”.
E poi il turismo. Acquaroli ha detto che i turisti lombardi rappresentano un quinto del totale delle presenze registrate da gennaio a novembre 2024, che corrispondono a 2,5 milioni, mentre gli arrivi sono stati 450 mila. “La Lombardia – ha spiegato Acquaroli – è la prima regione italiana per numero di presenze nelle Marche. Questa leadership e questi numeri importanti vogliamo farli crescere e la disponibilità di un hub internazionale ci aiuta sia per arricchire il mercato turistico che per presentarci sui mercati esteri. Dobbiamo dunque tenere vicini i territori e soprattutto cercare di valorizzare quei punti di incontro che fanno la differenza”.
Un'auto è stata completamente avvolta dalle fiamme oggi, intorno alle 13, a seguito di un tamponamento sull'autostrada A14. Il sinistro è avvenuto a pochi metri dall'imbocco del casello autostradale di Porto San Giorgio, in direzione sud.
A bordo del veicolo incendiato si trovavano due persone, che fortunatamente sono riuscite a mettersi in salvo senza riportare ferite. Anche gli occupanti del veicolo tamponato, due persone, non hanno subito conseguenze gravi.
Sul luogo dell'incidente sono prontamente intervenuti i vigili del fuoco, che hanno domato le fiamme, insieme ai volontari della Croce Azzurra di Porto San Giorgio, all'automedica, alla polizia autostradale e al personale della società Autostrade. Il sinistro ha causato inevitabili rallentamenti al traffico nella corsia sud, con disagi per gli automobilisti in transito.
L’Ast di Macerata ha ricevuto un doppio riconoscimento da Fondazione Onda ETS nell’ambito della seconda edizione del Bollino Azzurro, che ha premiato i centri ospedalieri virtuosi per l’offerta di servizi di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione in ambito uro-andrologico in un’ottica multidisciplinare, con focus sul tumore della prostata e sulle complicanze funzionali post chirurgiche.
Per la seconda volta il Bollino Azzurro viene attribuito alla struttura ospedaliera maceratese, diretta dalla dottoressa Lucilla Servi, mentre per l’ospedale costiero è il primo riconoscimento ricevuto dall’Unità Operativa diretta dal dottor Willy Giannubilo.
“I due Bollini Azzurri ottenuti dagli ospedali della nostra Azienda certificano la qualità delle prestazioni erogate ai pazienti. – dichiara il direttore generale dell’Ast di Macerata Alessandro Marini –
Il riconoscimento ottenuto come centri di eccellenza nei percorsi diagnostico-terapeutici offerti ai cittadini per le patologie uro-andrologiche è frutto della competenza e dell’impegno quotidiano dei nostri professionisti e delle loro èquipe, ai quali va il mio ringraziamento”.
Nei Reparti di Urologia degli ospedali dell’Ast di Macerata è presente una rete multidisciplinare che affronta i molteplici aspetti della salute uro-andrologica, con un’attenzione rivolta a migliorare la qualità di vita delle persone con tumore della prostata.
Sono attivi, infatti, percorsi dedicati alla gestione della patologia e delle sue complicanze post-operatorie con un approccio che integra medicina e riabilitazione, garantendo il miglior supporto possibile ai pazienti. La collaborazione tra professionisti, pazienti e familiari è essenziale per affrontare in modo efficace le sfide legate al tumore della prostata e alle sue complicanze.
“Questi riconoscimenti attestano l’elevata qualità dei servizi offerti ai cittadini dalle due strutture ospedaliere, che si contraddistinguono per accuratezza e tempestività nella diagnosi, oltre che per l’approccio multidisciplinare” – dichiara il vicepresidente della giunta e assessore alla Sanità della Regione Marche Filippo Saltamartini.
Il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ha escluso l'ipotesi di un rinvio delle elezioni regionali al 2026, rispondendo a un'interpellanza presentata dalla capogruppo dem Anna Casini durante il Consiglio regionale. Il tema centrale della discussione riguardava la possibilità di posticipare il voto, che per legge dovrebbe svolgersi entro cinque anni dalla scadenza dell'attuale mandato, fissata per la fine di settembre 2025.
Acquaroli ha chiarito che, secondo le normative vigenti, le elezioni dovranno svolgersi nel primo periodo successivo alla scadenza dei cinque anni, con una data indicativa tra fine settembre e i primi di ottobre 2025. Il presidente ha anche sottolineato che,in assenza di aggiornamenti normativi o interventi dal governo centrale, la Regione seguirà questa tempistica che prevede il voto in autunno, evitando di posticiparlo oltre la stagione autunnale. "La stagione del freddo non è sicuramente di aiuto per un coinvolgimento nella campagna elettorale", ha dichiarato Acquaroli, spiegando la sua preferenza per una finestra elettorale non troppo distante dalla fine dell'estate.
Riguardo al dibattito più ampio che sta coinvolgendo altre regioni italiane, Acquaroli ha precisato che, sebbene esistano discussioni a livello nazionale su possibili slittamenti elettorali in altre aree del Paese, "le Marche non sono interessate da queste vicende. Non ha infatti avuto interlocuzioni a livello nazionale che possano influire sulle tempistiche delle elezioni regionali nelle Marche".
In conclusione, il presidente ha ribadito che l'intento della Regione è quello di uniformarsi alle scelte di altre regioni, "ma con la volontà di evitare qualsiasi ritardo che potrebbe compromettere la buona riuscita della campagna elettorale". Pertanto, se non ci saranno novità o modifiche normative, la data del voto rimarrà indicativamente tra la fine di settembre e i primi giorni di ottobre 2025.
Il 2025 è iniziato con una forte mobilitazione dei metalmeccanici nelle Marche, che hanno partecipato numerosi allo sciopero indetto per rivendicare il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro (Ccnl) per il settore metalmeccanico. L'adesione alla protesta è stata massiccia, con una partecipazione superiore all'80% e in alcune aziende si è registrato il picco del 100%. Questo dato evidenzia la determinazione dei lavoratori e il malcontento per l'inerzia nei negoziati con Federmeccanica.
I lavoratori hanno manifestato la loro frustrazione davanti ai cancelli di molte aziende della regione, nonostante le rigide temperature invernali. I presidi si sono svolti in numerosi stabilimenti, tra cui Crn, Fincantieri, Omas, Emc Fime, Beko, Electrolux, Raicam, Peralisi, Ariston, Thermowatt, Faber, Antonio Merloni, Elica, Rivacold e Confindustria Macerata, con una partecipazione che ha messo in luce la forza del movimento sindacale.
"Dopo sei mesi di trattative, la trattativa per il rinnovo del Ccnl Metalmeccanici si è interrotta a causa della posizione di Federmeccanica e Assistal, che hanno respinto molte delle richieste avanzate da Fim, Fiom e Uilm, si legge in una nota dei sindacati. Il principale motivo di frizione riguarda il salario, con i sindacati che chiedevano un aumento di 280 euro per i lavoratori del livello C3. Federmeccanica, però, ha rifiutato questa proposta, optando invece per un aumento legato esclusivamente all'andamento dell'inflazione. Inoltre, sono stati previsti peggioramenti nella clausola di salvaguardia, che posticiperebbe di sei mesi parte dell'aumento sui minimi contrattuali".
"Il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro non si è fermato solo alla questione salariale, ma ha sollevato una serie di problematiche che i lavoratori considerano fondamentali per garantire un futuro dignitoso e sicuro nel mondo del lavoro. Il tema centrale della trattativa era il salario, ma la situazione si è complicata quando Federmeccanica ha rifiutato la richiesta di un aumento significativo. La proposta sindacale prevedeva un incremento di 280 euro per i lavoratori del livello C3, ma Federmeccanica ha risposto con un’offerta che legava l’aumento all’andamento dell’inflazione, senza fornire una cifra definita. Questa risposta è stata considerata insoddisfacente, soprattutto per il fatto che non si è cercato di tutelare i lavoratori contro il deteriorarsi del loro potere d'acquisto in un contesto economico complesso".
"Inoltre, la clausola di salvaguardia che i sindacati avevano chiesto per garantire gli aumenti salariali ha subito un importante peggioramento. Infatti, Federmeccanica ha proposto di posticipare di sei mesi una parte dell’aumento previsto sui minimi contrattuali. Questa proposta ha suscitato grande preoccupazione tra i lavoratori, che hanno visto in essa una forma di rinvio dei loro diritti economici, mettendo in evidenza la mancata attenzione ai bisogni immediati dei lavoratori, soprattutto in un periodo caratterizzato da forte inflazione".
"Anche sul fronte dell'orario di lavoro e delle modalità di gestione del lavoro, le trattative sono state inconcludenti. I sindacati avevano chiesto una riduzione dell’orario di lavoro, ma questa proposta è stata ignorata da Federmeccanica. La questione dello smart-working è rimasta irrisolta, nonostante la crescente necessità di regolamentare questa modalità di lavoro che, sebbene diffusa, non ha trovato un adeguato riscontro nelle normative contrattuali. Inoltre, è emersa una forte esigenza di conciliazione tra vita lavorativa e familiare. I sindacati avevano chiesto di riconoscere permessi per permettere ai lavoratori di prendersi cura dei figli e dei genitori, ma anche su questo fronte non sono stati fatti passi avanti. In particolare, la proposta di fruizione collettiva dei permessi individuali non utilizzati (Par) è stata respinta, lasciando inalterata una situazione che non offre sufficiente flessibilità ai lavoratori".
"Un altro nodo critico riguarda la situazione dei lavoratori impiegati con contratti precari. I sindacati avevano sollecitato il Contratto Nazionale di Lavoro per regolamentare e stabilizzare l’uso dei contratti precari, ma anche in questo caso Federmeccanica non ha preso alcuna posizione concreta. La precarietà continua a rappresentare un problema grave per molte persone che lavorano nel settore metalmeccanico, ma la risposta dei datori di lavoro non è stata adeguata a risolvere questa criticità".
"Infine, uno dei temi più dibattuti è stato quello degli appalti. La posizione di Federmeccanica, infatti, non ha previsto alcuna garanzia economica e occupazionale per i lavoratori che si trovano ad affrontare cambi di appalto. In un contesto in cui i lavoratori sono spesso trasferiti da un appalto all’altro senza sufficienti tutele, questa mancata attenzione ha ulteriormente alimentato il malcontento".
"Il risultato dello sciopero nelle Marche è chiaro: i metalmeccanici non sono disposti a cedere su questi temi fondamentali. La loro partecipazione massiccia è un segnale forte che l'industria metalmeccanica ha bisogno di un contratto giusto, che risponda alle necessità concrete dei lavoratori. La battaglia per il rinnovo del Ccnl continua, e i sindacati promettono di non fermarsi finché non otterranno risposte adeguate alle loro legittime richieste".
"Con questo sciopero, i metalmeccanici hanno ribadito il loro impegno per un lavoro dignitoso e per il riconoscimento dei diritti fondamentali, tracciando una linea di demarcazione chiara rispetto a un contratto che, per troppo tempo, non ha saputo rispondere alle sfide moderne del settore. La mobilitazione è destinata a proseguire, con nuove azioni in programma, finché non si raggiunga un accordo che rispetti davvero le esigenze dei lavoratori".
Furto con spaccata a Porto Sant'Elpidio. È accaduto nella notte appena trascorsa, quando un gruppo di malviventi ha messo a segno un colpo ai danni del ristorante Altamarea, situato all'interno del centro commerciale Le Ancore. I ladri, probabilmente tre persone, hanno forzato una porta laterale del locale, ma non riuscendo ad aprirla, hanno distrutto un vetro con un masso per entrare. Una volta dentro, hanno rubato la cassa automatica contenente una somma di denaro, fuggendo poi via con il favore dell'oscurità.
Il danno complessivo, tra i danni strutturali e il bottino, ammonta a circa 10.000 euro. Il furto è stato messo in atto poco dopo le 23.30, mentre il centro commerciale era già chiuso al pubblico. I malviventi sono riusciti a fuggire a bordo di un'utilitaria, facendo perdere rapidamente le proprie tracce.
La polizia di Stato è intervenuta prontamente sul luogo del crimine, avviando le indagini per risalire all'identità dei responsabili. Gli agenti stanno esaminando le telecamere di sorveglianza della zona e raccogliendo elementi utili per identificare i ladri e fermarli al più presto.
Il ristorante Altamarea, noto per la sua cucina di qualità, si trova in una zona di grande affluenza e, nonostante il colpo subito, il titolare ha espresso la volontà di non arrendersi e di riprendersi quanto prima dalle gravi perdite subite.
Il caso è seguito attentamente dalle forze dell'ordine, che sperano di fare luce sull'accaduto e di restituire al ristorante quanto rubato.
(Foto Ansa)
Durante il periodo natalizio, social media, televisione e giornali si concentrano spesso sulla condivisione di ricette per le festività, celebrando i momenti conviviali attorno alla tavola. Tuttavia, subito dopo, l’attenzione si sposta drasticamente su consigli per "rimettersi in forma", spesso puntando il dito verso gli "eccessi" commessi, e associando i pasti celebrativi a concetti negativi come “sgarri” o “abbuffate”.
Questa narrazione rischia di alimentare sensi di colpa e rimorsi, spingendo molte persone a cercare rimedi miracolosi o “detox” per riparare ai presunti errori. È importante fare chiarezza: il nostro corpo è una macchina straordinariamente efficiente. Grazie all’azione degli organi emuntori – fegato, reni, intestino e anche pelle – è perfettamente in grado di eliminare metaboliti di scarto e sostanze nocive in completa autonomia. Non servono protocolli estremi o restrizioni eccessive per “purificarlo”.
Adottare diete drastiche o non sostenibili non solo non velocizza i processi naturali del nostro organismo, ma può anche compromettere il nostro equilibrio fisico e mentale. Anziché concentrarci su cosa eliminare dalla nostra alimentazione, possiamo riflettere su cosa possiamo aggiungere per supportare il nostro benessere.
Se durante le feste abbiamo messo da parte alimenti ricchi di fibre, vitamine e minerali come verdure, frutta, cereali integrali, legumi e acqua, questo è il momento ideale per reintrodurli con gradualità e consapevolezza nella nostra dieta. Questi alimenti non solo favoriscono il corretto funzionamento del nostro organismo, ma contribuiscono a ristabilire un rapporto equilibrato con il cibo.
Ascoltiamo il nostro corpo: ha una straordinaria capacità di comunicarci ciò di cui ha bisogno. La chiave sta nel ritrovare un’alimentazione varia, bilanciata e gratificante, senza lasciarci condizionare da sensi di colpa o da messaggi allarmistici. Le festività sono momenti di condivisione e gioia, e non dovrebbero mai essere ridotte a un’occasione per giudicare noi stessi o il nostro stile di vita.
E se abbiamo iniziato il nuovo anno con buoni propositi, come adottare uno stile di vita più sano, affidiamoci a professionisti qualificati che possano guidarci con competenza e personalizzazione. Abbandoniamo il fai da te e scegliamo un approccio consapevole, basato su consigli scientifici e strategie sostenibili, per costruire abitudini che ci accompagnino nel tempo.
L’anno 2025 si è presentato nelle Marche con un anticipo di primavera: le temperature, ben superiori alla media stagionale, hanno caratterizzato l’inizio di gennaio, regalando giornate di sole e clima mite. Le massime hanno toccato valori quasi primaverili: 14 gradi ad Ancona, Pesaro e Fermo, 16 gradi ad Ascoli Piceno, 13 a Macerata e 12 a Urbino. A Pesaro, addirittura, ieri si sono raggiunti i 19 gradi, un dato sorprendente per la stagione.
Tuttavia, nonostante il bel tempo e le temperature gradevoli, il meteo nelle prossime ore si prepara a un cambiamento. Le previsioni per il venerdì 10 gennaio segnalano un peggioramento, con l’arrivo di nuvole che porteranno, soprattutto in serata, a deboli piogge isolate nelle zone montane. Il cielo sarà molto nuvoloso per gran parte della giornata, ma senza eccessive precipitazioni, se non per qualche rovescio sparso.
Secondo i dati forniti dalla Regione Marche, il mare sarà mosso nella giornata di domani e le temperature rimarranno stabili nei valori minimi, ma le massime subiranno un lieve calo. I venti, inizialmente sud-occidentali, soffieranno moderati nelle zone montuose e come brezza tesa lungo la costa, per poi ruotare dai quadranti settentrionali già a partire dalla mattinata. L’intensità del vento lungo la costa sarà moderata, ma solo per brevi tratti.
Per quanto riguarda le temperature, ad Ancona si prevedono minime intorno ai 10 gradi e massime che non supereranno i 13. Ad Ascoli Piceno, le minime saranno di 6 gradi, con massime che arriveranno a 14. A Fermo, le temperature oscilleranno tra 11 e 12 gradi, mentre a Macerata si registreranno minime di 10 e massime di 14. Pesaro vedrà temperature minime tra 6 e 10 gradi, e Urbino tra 8 e 10 gradi.
Quindi, se da un lato il 2025 ha portato giornate dal clima piacevole, le Marche dovranno fare i conti con un meteo capriccioso: in arrivo un breve peggioramento che porterà nuvole e piogge leggere, ma senza sconvolgere completamente il quadro meteorologico.
(Foto tratta dalla pagina Bolognola Ski)
Sulla A14 Bologna-Taranto, nel tratto compreso tra Pedaso e Fermo in direzione Ancona, sono in corso lavori di ripristino del piano viabile in corrispondenza del viadotto San Biagio Nord, al km 283. La società Autostrade ha reso noto che, per consentire l’intervento, è stata attivata una corsia in deviazione sulla carreggiata opposta, misura che è attualmente in fase di installazione.
Il termine dei lavori è previsto entro la mattinata di sabato 11 gennaio. Durante tutta la durata dell'intervento, sarà comunque garantita una corsia per senso di marcia, al fine di mantenere il traffico fluido.
Tuttavia, la società Autostrade avverte che, in ragione dei volumi di traffico previsti per venerdì 10 gennaio, soprattutto nella direzione di Pescara, si prevedono rallentamenti nelle fasce orarie del pomeriggio e della sera. In caso di accodamenti, agli utenti diretti verso Pescara si consiglia di uscire alla stazione di Fermo e rientrare in A14 a Pedaso, percorrendo la Strada Statale SS16. Per coloro che viaggiano verso Ancona, invece, è raccomandato il percorso inverso.
Gli automobilisti sono invitati a prestare particolare attenzione e a pianificare eventuali percorsi alternativi per evitare disagi, soprattutto durante le ore di punta.
Diffondono sue immagini intime su internet e la minacciano con un coltello. Una grave vicenda di violazione della privacy è stata portata alla luce grazie alle indagini dei carabinieri, avviate a seguito della segnalazione della vittima. L'inchiesta ha permesso di individuare tre donne, di età compresa tra i 33 e i 53 anni, tutte con precedenti penali, che sono state denunciate per diffusione illecita di immagini sessualmente esplicite e minaccia.
Secondo quanto emerso, le tre indagate avrebbero condiviso un video che mostrava una donna durante rapporti intimi con un uomo, violando così gravemente la sua privacy. La situazione si è ulteriormente aggravata quando una di loro, incontrando casualmente la vittima, l'ha minacciata di morte brandendo un coltello: un gesto che l'ha costretta a rifugiarsi nella propria abitazione per evitare ulteriori pericoli.
L'inchiesta, condotta con rigore dai militari dell'Arma, si è conclusa con una perquisizione domiciliare, che ha confermato le responsabilità delle tre donne. Per loro sono scattate le denunce per diffusione illecita di materiale intimo e, per una di loro, anche per minacce gravi.
Momenti di apprensione nel pomeriggio di oggi nel rione fermano di Salvano, dove un bambino di sei anni è stato soccorso dal personale sanitario dopo una caduta con la bicicletta. L’incidente è avvenuto nel parco giochi situato vicino al campo sportivo del quartiere.
A seguito della caduta, il piccolo ha riportato un trauma al bacino. I primi a intervenire sono stati i volontari della Croce Azzurra di Porto San Giorgio insieme ai sanitari dell’automedica, i quali hanno confermato il trauma, ritenendolo fortunatamente non grave. Tuttavia, vista l’età del bambino, la centrale operativa del 118 ha deciso di richiedere l’intervento di un’eliambulanza per garantire un trasporto rapido e sicuro.
L’elisoccorso è atterrato in un parcheggio vicino al luogo dell’incidente e il personale specializzato ha preso in cura il piccolo paziente. Successivamente, il bambino è stato trasportato all’ospedale Salesi di Ancona, specializzato in pediatria, per ulteriori accertamenti. Nonostante il comprensibile spavento, le condizioni del bimbo non sembrano destare particolare preoccupazione.
“Diminuisce il numero dei lavoratori dell’azienda Fedrigoni che dovranno usufruire degli ammortizzatori. Ben 59 dei 173 addetti interessati dalla procedura di cassa integrazione sono già stati ricollocati in aziende del Gruppo nelle Marche”.
Lo annuncia l’assessore al Lavoro Stefano Aguzzi che questa mattina ha partecipato alla riunione al Ministero del Lavoro per l’espletamento dell’esame congiunto per l’attivazione della cassa integrazione straordinaria per aree di crisi complessa nei confronti dei lavoratori dell’azienda Giano del gruppo Fedrigoni. Una vertenza complicata, cominciata il 3 ottobre 2024 sotto i peggiori auspici, ossia la chiusura dello stabilimento e il licenziamento di tutte le maestranze e che invece, grazie all’ impegno di tutte le parti, e con il sostegno del Ministero delle Imprese e del made in Italy, è riuscita a trovare un esito positivo il 16 dicembre scorso nella sede della Regione Marche dove è stato sottoscritto l’accordo a tutela dei lavoratori. Nonostante l’azienda abbia confermato la chiusura dello stabilimento produttivo, per i lavoratori si sono dunque aperte prospettive di reimpiego.
Nel corso della riunione odierna l’azienda ha comunicato a tutti i presenti di aver già riassorbito 59 dei 173 addetti interessati dalla procedura. I lavoratori interessati dalla cassa integrazione ora ammontano a 114 unità, di cui 100 operai e 14 impiegati.
“Un passaggio quello di oggi – commenta Aguzzi - che chiude il cerchio da un punto di vista normativo e amministrativo, ma che contemporaneamente rappresenta il punto di partenza incoraggiante per l’attuazione degli impegni che sono a monte di questo faticoso accordo che l’azienda sta rispettando. Fedrigoni inoltre ha confermato la disponibilità ad anticipare le somme della cassa integrazione, garantendo così un'erogazione puntuale mese per mese, senza ritardi per i lavoratori”.
"Il periodo di ammortizzatore sociale di 12 mesi rappresenterà un periodo di protezione che, in assenza del reddito da lavoro, consentirà all’azienda di mettere in atto tutte le azioni possibili per favorirne una rapida e soddisfacente ricollocazione all’interno del Gruppo", si legge in una nota. "Allo stesso tempo la Regione Marche, che in questa prospettiva ha profuso il massimo impegno garantendo il finanziamento della cassa integrazione attraverso i fondi stanziati per le aree di crisi complessa, attiverà le misure di politica attiva del lavoro e della formazione disponibili per supportare i lavoratori a riqualificarsi nell’ottica di una loro più veloce ed agevole rioccupazione".