Un'importante operazione di controllo e prevenzione sull'uso illecito di sostanze farmacologicamente attive negli apiari della provincia di Ascoli Piceno e Fermo ha portato alla scoperta di pratiche illegali da parte di tre apicoltori. L'operazione, denominata Apifarm, è stata condotta dal nucleo investigativo di polizia ambientale, agroalimentare e forestale dei carabinieri forestali di Ascoli, con la collaborazione dei nuclei di Amandola, Comunanza, Castignano, San Benedetto del Tronto e Fermo, e delle unità operative complesse di Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche delle Aziende sanitarie territoriali (Ast) di Ascoli Piceno e Fermo.
Il controllo è partito da un'attività investigativa dei carabinieri forestali, che ha portato all'individuazione di quattro apiari, appartenenti a tre apicoltori, in cui erano in atto pratiche illecite. Gli apicoltori utilizzavano strisce di legno impregnate con un cocktail di sostanze chimiche vietate, da posizionare all'interno degli alveari come trattamento per combattere l'acaro Varroa destructor, una malattia parassitaria delle api. Questi trattamenti, pur non avendo influito sulla qualità igienico-sanitaria del miele (essendo stati effettuati in periodi lontani dalla smielatura), sono stati ritenuti una violazione delle norme sul corretto utilizzo dei medicinali veterinari.
Secondo quanto dichiarato dal Servizio veterinario dell’Ast di Ascoli, queste pratiche "fai da te" possono compromettere seriamente la salute delle api, con ripercussioni sul loro benessere, sulla biodiversità e sugli ecosistemi rurali. Nonostante non abbiano avuto effetti diretti sulla qualità del prodotto finale, l’utilizzo di sostanze non autorizzate rischia di danneggiare a lungo termine la salute degli alveari e la qualità dell’ambiente circostante.
A seguito delle verifiche, sono state elevate sanzioni amministrative per un totale superiore a 80 mila euro nei confronti dei tre apicoltori coinvolti. L'intervento ha messo in evidenza l'importanza della collaborazione tra le autorità competenti locali e le forze di polizia per tutelare non solo la sicurezza agroalimentare e il benessere degli animali, ma anche la salute degli ecosistemi e dei consumatori.
Un grosso ramo si stacca da un albero piegato dalla forza del vento e colpisce un'auto in transito. Il fatto è avvenuto, intorno alle 9:30 di oggi, lungo la strada provinciale 37, a Montegiorgio. Sotto choc la giovane conducente della vettura.
Il ramo è finito sopra ad una Opel Meriva che passava in quel momento lungo il tratto. Lanciato l'allarme sono intervenuti sul posto i mezzi di soccorso del 118 e dei vigili del fuoco del comando di Fermo. La ragazza è stata liberata dall'abitacolo per essere poi affidata alle cure del personale sanitario del 118. Miracolosamente non ha riportato gravi conseguenze fisiche. Ai rilievi procedono gli agenti della polizia locale. Si tratta di una delle conseguenze dell'ondata di maltempo che ha colpito con forza la regione Marche nelle ultime ore (leggi qui).
La Regione Marche sta affrontando una delle sfide demografiche più gravi e urgenti, che rischia di compromettere la sostenibilità del suo sistema di welfare nei prossimi decenni. Secondo i più recenti dati demografici, la popolazione della regione sta invecchiando rapidamente, mentre il tasso di natalità continua a scendere a livelli preoccupanti. Una combinazione di fattori che richiede azioni concrete e tempestive.
Nel 2023, il tasso di natalità nelle Marche è sceso a 5,9 nascite per 1.000 abitanti, ben al di sotto della media nazionale di 6,4 e molto lontano dalle cifre registrate nel 2008, quando si toccavano le 9,4 nascite per 1.000 abitanti. Questo dato riflette una tendenza generale di diminuzione della natalità che ha investito l’intero Paese, ma che nelle Marche sta assumendo proporzioni preoccupanti. Parallelamente, l’età media della popolazione marchigiana è aumentata costantemente, passando dai 43,8 anni del 2002 ai 47,7 anni del 2023, un dato che supera la media nazionale di 46,6 anni.
Questa evoluzione demografica comporta gravi conseguenze per il welfare della regione. Gli over 65 rappresentano oggi il 25,9% della popolazione marchigiana, una percentuale superiore alla media nazionale (24%). La crescente popolazione anziana si scontra però con una spesa sociale destinata agli anziani in calo. Nel 2021, la Regione ha destinato solo 54 euro pro capite agli anziani, un dato ben inferiore ai 90 euro della media nazionale e ai 103 euro dell’Emilia Romagna. Un divario che, unito alla riduzione dei servizi domiciliari (passati dal 14% in meno tra il 2011 e il 2021), sta mettendo in ginocchio il sistema di assistenza agli anziani.
Marco Ferracuti, segretario generale della Cisl Marche, ha sollevato l’allarme, sottolineando l’urgenza di politiche strutturali che affrontino la crisi demografica e sociale: «La diminuzione della natalità e l’aumento della popolazione anziana richiedono politiche di lungo periodo e una revisione delle priorità di spesa. È necessario investire nella natalità, ma anche rafforzare i servizi assistenziali per gli over 65.» Secondo Ferracuti, la Regione è chiamata a una doppia sfida: da un lato, promuovere la natalità attraverso incentivi alle famiglie; dall’altro, potenziare la spesa sociale e i servizi domiciliari per gli anziani. Solo un approccio integrato e sostenibile potrà rispondere efficacemente al cambiamento demografico.
La situazione rischia di deteriorarsi ulteriormente se non si interviene tempestivamente. Silvano Giangiacomi, segretario generale della Fnp Cisl Marche, ha fatto notare come la contrazione della spesa sociale stia andando di pari passo con l’incremento della popolazione anziana. Tra il 2019 e il 2024, si prevede un aumento di 10.500 unità degli over 65, ma i servizi domiciliari sono in calo. Nel 2011 gli utenti dei servizi domiciliari erano 2.480, mentre nel 2021 sono scesi a 2.199. Questo disallineamento tra domanda e offerta sta creando una situazione di difficoltà per migliaia di anziani, che si trovano a dover affrontare la solitudine e la fragilità senza il supporto adeguato.
In conclusione, il quadro che emerge dai dati demografici delle Marche è inquietante: da un lato, l'invecchiamento della popolazione mette a rischio il sistema pensionistico e riduce la base di contribuzione fiscale necessaria a sostenere il welfare; dall’altro, la diminuzione delle risorse destinate agli anziani rischia di esacerbare una crisi sociale già in atto. L'azione politica e istituzionale è fondamentale per evitare che questa situazione si trasformi in un’emergenza sociale irreversibile. La Regione Marche ha l’opportunità e la responsabilità di intraprendere un cammino che, se affrontato con visione e responsabilità, potrebbe garantire un futuro più solido e giusto per le generazioni a venire.
Maltempo: vigili del fuoco al lavoro per il forte vento nelle Marche
I vigili del fuoco delle Marche sono impegnati sin dalla notte scorsa per far fronte all'ondata di maltempo che ha colpito l'intera regione. Il forte vento, che ha provocato numerosi disagi, ha richiesto un’intensa attività di intervento, soprattutto per la rimozione di alberi caduti sulle strade, rami pericolanti e detriti che ostacolavano la circolazione.
Secondo quanto riportato, alle ore 08:30 di questa mattina sono stati effettuati 112 interventi complessivi. La maggior parte di questi ha riguardato la rimozione di alberi caduti sulla sede stradale, una problematica che ha creato disagi soprattutto in alcune zone rurali e montane. In altri casi, sono stati rimossi rami pericolanti che rischiavano di cadere su linee aeree, creando il pericolo di interruzioni nei servizi elettrici.
Fortunatamente, al momento non si registrano situazioni di particolare criticità, e il lavoro delle squadre di soccorso ha permesso di limitare i danni. Tuttavia, la situazione rimane monitorata, con l’auspicio che il peggioramento del meteo non generi nuovi rischi.
Proprio per la presenza di alberi pericolanti, è stata temporaneamente chiuso un tratto di Strada statale 76 Val d'Esino tra Apiro Mergo e Serra San Quirico.
Nel Maceratese sono circa 60 gli interventi che i vigili del fuoco dovranno eseguire a breve sempre per alberi caduti in strada o piante finite su case: interventi in varie zone tra cui quelle di San Severino Marche, Sarnano, Tolentino, Macerata e Camerino.
Il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ha rilasciato alcune dichiarazioni a margine del Consiglio regionale, riflettendo sui risultati delle recenti elezioni amministrative in Umbria e Emilia Romagna e sulle prospettive future per la sua regione. Il governatore ha osservato le differenze nei risultati elettorali tra le Marche e le altre regioni, evidenziando un’inversione di tendenza nelle Marche, dove molte città governate dal centrosinistra sono passate al centrodestra o a forze civiche vicine a quest'area politica.
Acquaroli ha messo in risalto il cambiamento nelle amministrazioni di alcune città umbre, come Terni, Spoleto e Perugia, dove il centrosinistra ha perso terreno, mentre in Emilia Romagna, secondo il presidente, il risultato è stato in linea con la tradizione storica della regione, che ha confermato la sua inclinazione verso il centrosinistra.
Per quanto riguarda l'Umbria, Acquaroli ha sottolineato come il voto abbia rappresentato una "discontinuità" rispetto al passato, indicando che i cittadini hanno espresso malcontento con l'amministrazione precedente, chiedendo un cambiamento. Un cambiamento che, a suo avviso, deve essere letto non solo come una conseguenza di dinamiche politiche, ma anche come un segnale chiaro di come la politica locale risponda alle istanze dei cittadini.
Un aspetto che preoccupa Acquaroli è la bassa partecipazione al voto, una tendenza che definisce "preoccupante". Il presidente ha sottolineato che, pur non mettendo in discussione la legittimità dei vincitori, è necessario affrontare il tema della partecipazione popolare, fondamentale per il buon funzionamento della democrazia. Secondo Acquaroli, "non si può continuare a ignorare un fenomeno che sta progressivamente allontanando i cittadini dal processo elettorale".
Acquaroli ha poi spostato l'attenzione sul lavoro svolto dalla sua amministrazione nelle Marche, esprimendo soddisfazione per i risultati raggiunti, soprattutto in ambito infrastrutturale e sanitario. Ha citato le importanti riforme messe in atto, tra cui la legge sul Governo del Territorio e le riforme delle aziende sanitarie, che, secondo il presidente, hanno contribuito a un miglioramento dell'efficienza del sistema sanitario regionale. In particolare, ha fatto riferimento alla riduzione delle liste d'attesa, evidenziando che, rispetto al periodo pre-pandemia, si stanno ottenendo risultati significativi.
Acquaroli ha anche sottolineato l'importanza degli investimenti fatti in infrastrutture e nella programmazione europea per il periodo 2021-2027, con la Regione che si distingue come una delle prime a livello nazionale per i pagamenti su fondi Fse+ e Fesr. "Stiamo vedendo i frutti di un lavoro intenso che va nella direzione di rendere le Marche sempre più competitive", ha dichiarato.
Il presidente ha concluso il suo intervento sottolineando che ogni regione ha dinamiche e specificità proprie che vanno considerate quando si analizzano i risultati elettorali. "Non possiamo leggere i risultati delle Marche senza tener conto del nostro contesto territoriale e delle vicende che ci riguardano", ha affermato, ribadendo che pur in un contesto nazionale e internazionale che può influenzare la politica locale, le Marche devono essere comprese in relazione alle proprie peculiarità.
Trionfo della Fermana Fc WF over 50 alle finali del Trofeo Nazionale di Walking Football che si sono svolti a Roma, al Totti Soccer School. La compagine canarina ha, infatti, vinto il suo terzo scudetto con una serie di 4 vittorie ed un pareggio dimostrando una superiorità tecnico tattica veramente impressionante.
La squadra sapientemente diretta da Mister Giordano Paoloni (vecchia gloria Fermana), e trascinata da capitan Matteucci ha superato con il risultato di 2-1 l'As Roma e Il Novarello WF, per poi battere con un roboante 6-1 il Covo Bergamo, per 2-0 il Real Maranello WF e pareggiare nell'ultima partita 1-1 con il Pool Vigevano.
Gara ininfluente per la classifica finale in quanto lo scudetto era già in tasca. Oramai la Fermana è da considerarsi a tutti gli effetti una delle squadre più forti ed esperte d'Italia di questa disciplina in seno al progetto Walking Football Italia, la più grande organizzazione di questo gioco sul territorio nazionale.
Questi i neo campioni d'Italia: Mirco Di Leonardo, Vincenzo Teodori, Piero Giancamilli, Francesco Vigliotti, Massimo Cerasa, Giordano Paoloni, Enrico Matteucci (cap), Giulio Palomba, Simone Santanafessa. Allenatore Giordano Paoloni.
Buona anche la prova della over 60, formazione del tutto sperimentale e per la prima volta qualificata alle finali, quinta classificata ha dimostrato di essere competitiva e pronta per il prossimo anno a scalare la classifica. Sugli scudi nella compagine di maggiore età Sergio Marzi e Sergio Peron.
Auto in fiamme in autostrada: i soccorsi evitano il peggio. I vigili del fuoco sono intervenuti intorno alle 12:40, lungo l'A14, al chilometro 269, nel comune di Porto Sant'Elpidio, in direzione nord, a causa di un incendio che ha interessato un mezzo in transito.
La squadra di Fermo dei vigili del fuoco ha provveduto a spegnere le fiamme e a mettere in sicurezza l’area dell’intervento. Fortunatamente le persone a bordo dell'auto sono riuscite ad accorgersi di quanto stava avvenendo in tempo, accostando il mezzo il più vicino possibile al guardrail e uscendo dall'abitacolo illesi. Il traffico autostradale non ha subito rallentamenti. Sul posto, per i rilievi di rito, anche la polizia autostradale e il personale addetto alla viabilità.
“Alle Vittime del Dovere vanno intitolate strade, piazze e monumenti: le Marche devono nobilitare la loro memoria”: lo ha detto il vicepresidente e assessore alle Politiche Integrate di Sicurezza Filippo Saltamartini prendendo parte alla prima Giornata Regionale in onore delle Vittime del Dovere. Una cerimonia solenne e commovente, ospitata dalla città di Fermo, istituita nel 2022 per rendere omaggio a chi ha sacrificato la vita in servizio per la sicurezza e la giustizia del Paese. L'evento, organizzato dalla Regione Marche, dalla Prefettura e dal Comune di Fermo, ha visto la partecipazione del Prefetto Edoardo D'Alascio, del Questore Luigi Di Clemente e di rappresentanti istituzionali, associazioni e familiari delle vittime.
La commemorazione ha avuto inizio presso la Questura di Fermo con la deposizione di una corona d'alloro al Monumento ai Caduti della Polizia di Stato, accompagnata dalla resa degli onori e dalla benedizione, per onorare la memoria di chi ha perso la vita in servizio. La cerimonia è poi proseguita presso l'Auditorium San Filippo Neri, dove autorità e familiari delle vittime hanno condiviso testimonianze intense e toccanti, ricordando il valore e il sacrificio di chi ha dato la vita per il proprio dovere.
La scelta di Fermo come sede dell'evento è altamente simbolica: Giovanni Ripani, Vice Brigadiere del Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza, era originaria di Altidona e perse eroicamente la vita il 17 novembre 1976 durante uno scontro a fuoco con la banda del noto criminale Renato Vallanzasca a Milano. La comunità fermana celebra ogni anno la memoria di Ripani, e alla cerimonia odierna era presente il sindaco di Altidona, Giuliana Porrà.
La Giornata ha reso omaggio anche ad altre figure emblematiche delle Marche, come l'Appuntato Alfredo Beni di Fiuminata, medaglia d'oro al valor militare, caduto il 18 maggio 1977 durante un conflitto a fuoco con il "clan dei catanesi"; e Domenico Ricci, di Staffolo, autista della scorta di Aldo Moro assassinato nell'attentato di via Fani a Roma, il cui sacrificio resta un simbolo di difesa dei valori democratici.
“Le Marche vogliono onorare gli esempi di coraggio civile e dedizione alla democrazia di chi ha sacrificato la propria vita nella lotta per la libertà, contro il terrorismo di ogni colore e contro la criminalità organizzata – ha sottolineato Saltamartini -. Si tratta di una vera e propria guerra civile silenziosa: migliaia di uomini e donne tra forze dell'ordine, magistratura, giornalisti, vigili del fuoco, e semplici cittadini, si sono immolati per proteggere i valori fondanti della nostra società. Oggi, con questa Legge, la Regione Marche desidera riconoscere questo impegno e ringraziare le associazioni delle vittime e i familiari presenti. Troppo spesso ad esempio i media hanno dato risalto alle figure dei criminali, come nel caso di Vallanzasca, ribattezzato 'il bel René' lasciando in secondo piano gli eroi che li hanno combattuti e sono stati loro vittime e questo non è giusto. Una questione quanto mai attuale se si pensa agli scontri di piazza avvenuti in Italia in questi giorni: non possiamo pensare di avallare condotte violente nelle manifestazioni. Esiste la libertà di manifestare certo, ma senza violenza, né fisica né verbale”.
Allo stesso modo il Prefetto ha ribadito come “dobbiamo raccogliere il testimone delle Vittime del Dovere, ed esserne quotidiani successori, trasmettendo il loro messaggio alle nuove generazioni. Si tratta di eroi, testimoni, martiri, punti di riferimento per il nostro agire quotidiano”.
La Legge Regionale n.12 del 2022, che ha istituito la Giornata delle Vittime del Dovere, prevede anche agevolazioni sanitarie e borse di studio per i familiari delle vittime, con un bando per le borse di studio che giunge quest'anno alla sua terza edizione. La recente approvazione della Delibera di Giunta Regionale sui criteri di assegnazione garantirà sostegno economico e accesso gratuito alle cure per i familiari delle vittime del dovere.
Alla cerimonia hanno preso parte Emanuela Piantadosi, presidente dell’Associazione Nazionale Vittime del Dovere e Paolo Petracca segretario della FERVICREDO (Vittime della Criminalità e del Dovere) da sempre in prima linea per il riconoscimento dei diritti delle vittime.
Presenti la Senatrice Elena Leonardi e i consiglieri regionali Marco Ausili, Jessica Marcozzi, Andrea Putzu e Marco Marinangeli, attivi promotori della Legge Regionale. Toccante la testimonianza di familiari e colleghi che hanno restituito una immagina vera e quotidiana di questi “eroi inconsapevoli”. A loro è stato consegnato un crest della Regione Marche in ricordo della giornata. La cerimonia si è conclusa con un rinnovato impegno a preservare la memoria di queste figure emblematiche, il cui sacrificio è stato ed è tuttora un baluardo dei valori democratici e della sicurezza per tutti i cittadini.
Per il centenario della nascita di Fausto Paci (1924-2024) collezionista e raffinato cultore dell'arte, si organizza un'interessante ed originalissima mostra di "mail art" o arte postale: essa consiste nel realizzare cartoline postali contenenti vere e proprie opere d'arte.
L'evento "Amici Geniali", è organizzato e curato da Lucia Spagnuolo, Pier Roberto Bassi, Gianni Romeo, Anna Boschi Cermasi, Roberto Formigoni e Ruggero Maggi con il patrocinio della Regione Marche e del comune di Porto San Giorgio.
Presenti, tra gli altri, la storica dell’arte Daniela Simoni e Fabrizio Moscoloni collezionista e scrittore, i quali interverranno con vari ricordi dell'artista sangiorgese. Reading di poesie di Onorina Lorenzetti, Gianni Marcantoni, Angela Mazzanti, Lucia Nardi; accompagnamento musicale della professoressa Maria Letizia Papiri. Testi critici di Anna Boschi, Ruggero Maggi, Leo Strozzieri.
La mostra vuole inoltre rendere omaggio a Guglielmo Achille Cavellini in arte GAC (1914-1990), personaggio di spicco che ha contribuito alla diffusione in Italia della mail art. Centottanta artisti da varie parti del mondo hanno aderito alla convocazione postale, dalla quale è scaturita "Amici Geniali", la cui inaugurazione avverrà sabato 23 vovembre alle ore 17 a Villa Santa Maria al Poggio di Porto San Giorgio e sarà visitabile fino al 30 novembre.
Giovedì 14 novembre, alle ore 17:30, presso la Biblioteca civica "Romolo Spezioli", all'interno della rassegna del Comune di Fermo Letture Fermane, ci sarà la presentazione del libro di Barbara Trasatti e Barbara Suigo, "Gettami in pasto ai lupi e tornerò alla guida del branco".
Presente una delle due scrittrici, Barbara Trasatti: "Per noi è più di un semplice libro: lo definiamo un manuale per gli eroi di tutti i giorni, spiega. È un invito a riscoprire la nostra forza interiore e ad affrontare la vita con autenticità e coraggio. In un mondo che ci spinge spesso a conformarci e a nascondere la nostra vera essenza, questo libro vuole essere una guida per tutti coloro che desiderano riscoprire se stessi, un passo alla volta, apprezzando le piccole cose e valorizzando la propria unicità".
"È un percorso che ho avuto il privilegio di intraprendere insieme a Barbara Suigo, (milanese esperta di carisma) e il nostro desiderio è che le nostre parole possano accompagnare il lettore come un amico fidato, pronto a sostenere e ispirare nei momenti di difficoltà e nelle sfide quotidiane. È una condivisione delle nostre esperienze quotidiane" .
Venerdì 15 novembre, invece, il libro verrà presentato a Jesi, all'interno del progetto di crescita personale attraverso la forza delle parole promosso dall'associazione Activamente, con un intervento musicale di Marco Santini.
Nel loro libro, con un tocco di leggero umorismo, Suigo e Trasatti offrono spunti di riflessione importanti: sottolineano la necessità di rilasciare rancori per abbracciare la bellezza dell’esistenza, promuovono un cambiamento guidato dalla volontà che allinea l’universo ai nostri desideri, e invitano a valorizzare le meraviglie del mondo per attirare positività. Incoraggiano a sperimentare, ricordandoci che ogni tentativo è un’occasione di scoperta e arricchimento, e celebrano l’amore puro e incondizionato come la più nobile delle esperienze umane.
Scontro frontale tra due auto: due feriti trasferiti d'urgenza in ospedale. L'incidente è avvenuto nel pomeriggio, intorno alle ore 17:30, in via della Stazione, nel comune di Grottazzolina. Ancora da ricostruire l'esatta dinamica di quanto avvenuto, al vaglio della polizia locale. Gli occupanti dei due mezzi - una Fiat Panda e una Volkswagen Polo - sono stati presi in cura dal personale del 118 e trasportati per accertamenti all’ospedale di Fermo. Sul posto presente anche una squadra dei vigili del fuoco che ha provveduto alla messa in sicurezza dei veicoli coinvolti.
C’è chi riesce a ottenere un bonifico fingendo il furto del telefono cellulare, chi pubblicizza la vendita di toner rigenerati e chi compra gli occhiali pagando con bonifico revocato subito dopo. Tre le persone denunciate per truffa dai carabinieri nel Fermano. Nei guai un 44enne residente nei Paesi Bassi, un 29enne del Maceratese e una 51enne di origini campane.
Il primo, a Montegranaro (Fermo) ha inviato alla vittima una mail ingannevole, pubblicizzando la vendita di toner ricondizionati a costi molto ridotti, ottenendo così la somma di circa 100 euro per l'acquisto, senza mai spedire la merce.
Il secondo, a Pedaso, ha acquistato tre paia di occhiali per un importo complessivo di circa 1.000 euro ed ha chiesto di poter pagare tramite un bonifico bancario, operazione poi revocata non appena allontanatosi con la merce.
Infine, l'ultima, a Porto San Giorgio ha finto essere il figlio della vittima e, attraverso lo scambio di sms, con la scusa di aver subìto il furto del telefono cellulare, è riuscita a farsi accreditare sul proprio conto corrente bancario la somma di circa 1000 euro per l'acquisto di un nuovo apparecchio telefonico.
Le auto circolanti nella regione Marche sono sempre più vecchie. Secondo un'analisi di Facile.it, infatti, l'età media delle auto che viaggiano sulle strade della regione è arrivata a settembre 2024 a 12 anni, +2,8% sul 2023, e leggermente maggiore della media nazionale: 11 anni e 8 mesi.
Considerando l'anzianità dei mezzi circolanti, sempre più automobilisti, il 35%, aggiungono all'Rc auto anche la copertura assistenza stradale.
Scorporando il dato a livello provinciale emerge che, nelle Marche le auto più vecchie circolano a Fermo, dove a settembre 2024 l'età media era pari a 12 anni e 10 mesi.
Al secondo posto si posiziona Ascoli Piceno, area dove i veicoli hanno, in media, 12 anni e 4 mesi. Pesaro e Urbino è risultata essere la terza provincia con le auto più vecchie, 11 anni e 8 mesi. Quindi, la provincia di Ancona, 11 anni e 7 mesi, chiude Macerata con 11 anni e 3 mesi. Guardando a come è variata l'età media dei veicoli della regione nell'ultimo anno, emerge che i valori sono aumentati in tutte le province, con variazioni che vanno dal +2,3% di Ancona al +4,4% di Pesaro e Urbino e Ascoli Piceno.
Un'altra aggressione nel Fermano. Un ragazzo questa mattina è stato trasportato in eliambulanza dall'ospedale di Fermo a quello di Torrette per ferite alla testa.
L'allarme è scattato intorno alle 8 di stamattina dal rione costiero fermano di Lido Tre Archi, in via Nenni, dove sono subito intervenuti il 118 e i carabinieri. I sanitari hanno soccorso il ragazzo per profonde ferite al volto e sospette lesioni alla testa. Il giovane, rimasto sempre cosciente, pur avendo perso molto sangue, è riuscito a chiedere aiuto. I carabinieri stanno cercando di fare luce si quanto accaduto.
L'ultimo fatto di sangue nel quartiere risale solo al 30 ottobre scorso quando, a seguito di una violenta colluttazione, un uomo era stato ricoverato in ospedale e un altro era stato fermato dalla polizia di Stato.
In questo caso è stato il giovane a chiedere aiuto. Così da via Nenni è partita la richiesta al 112 con conseguente intervento di 118 e carabinieri. Dopo le prime cure sul posto, il ferito è stato trasferito d'urgenza al pronto soccorso dell'ospedale Murri di Fermo dove ad attenderlo c'era già l'eliambulanza allertata dalla centrale operativa del 118 ed atterrata sul tetto del nosocomio fermano.
In meno di 24 ore dal rocambolesco furto allo stabilimento Fendi di Fermo, dove ha colpito un commando che ha sbarrato le strade con furgoni e chiodi sull'asfalto, la criminalità è tornata colpire nel Fermano, questa volta a Monte Urano.
Intono alla mezzanotte trascorsa, alcuni malviventi hanno preso d'assalto la tabaccheria Santinelli, in via Elpidiense: hanno sfondato la porta a vetri dell'attività commerciale per poi mettere a segno un furto.
Al momento l'ammontare della refurtiva è ancora da quantificare. Le indagini sono in corso.
Un piano studiato nei minimi particolari e messo in atto con una precisione straordinaria quello attuato nella notte a Campiglione di Fermo da parte di un commando ben gestito ed organizzato. Anche nei migliori piani, però, vengono trascurati dei particolari. E il particolare trascurato, in questo caso, è stato quello della presenza di un pattuglia dei carabinieri.
Era circa la mezzanotte quando un gruppo organizzato e ben preparato ha assaltato lo stabilimento produttivo del marchio Fendi, nella zona industriale di Campiglione di Fermo. In pochi minuti tutte le vie di accesso alla zona industriale sono state bloccate mettendo autocarri trasversalmente alla strada e spargendo chiodi buca gomme sull'asfalto.
In totale sarebbero 11 i furgoni utilizzati come sbarramento, tutti sottratti nella zona. Altri due furgoni, rubati ad un'azienda di Rapagnano (FM), sono stati invece utilizzati per caricare il materiale provento del furto.
Terminato il lavoro, i due furgoni - scortati da un'auto civetta - sono ripartiti per allontanarsi il piu velocemente possibile ma sono stati intercettati da una volante dei carabinieri che ne ha intimato l'alt.
Ne è subito scaturito un rocambolesco inseguimento nelle strade e nei paesi circostanti - a Ponzano di Fermo, Magliano di Tenna, Grottazzolina - fino a che, vistisi perduti, i malviventi hanno abbandonato i furgoni lungo la "Mezzina" bloccando la strada ai carabinieri e scappando nelle campagne.
Infruttuose sino ad ora le ricerche sia dei fuggitivi che dell'auto civetta. Ricerche che vedono tuttora impegnati carabinieri e guardia di finanza in tutta l'area. Sono in corso le indagini per cercare di risalire ai colpevoli e, soprattutto, per stabilire se il colpo sia andato a segno e cosa esattamente sia stato rubato.
Malore fatale alla guida del camion: muore un 56enne dopo aver impattato con il mezzo pesante contro il guardrail. La tragedia si è consumata questa mattina, intorno alle 11,30, in A14.
Nonostante i tentativi di rianimazione, per l'uomo, di origini laziali, non c'è stato nulla da fare. Il camionista stava viaggiando, al volante del mezzo pesante senza carico, in direzione sud quando al chilometro 266, nel territorio comunale di Porto Sant'Elpidio, quando ha accusato un malore.
Il tir è andato a impattare contro il guardrail. Dall'autostrada è scattato l'sos. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, la polizia autostradale della sottosezione di Porto San Giorgio e i vigili del fuoco sia da Civitanova Marche che da Fermo.
Richiesto anche l'intervento dell'eliambulanza che è atterrata lungo la corsia per far scendere il personale sanitario e poi spostarsi nella zona industriale di Porto Sant'Elpidio. I sanitari hanno provato a rianimare l'uomo ma invano. In A14 si sono creati diversi chilometri di coda.
Picchia e rapina un passante a Porto Sant'Elpidio e poi fa perdere le sue tracce. La latitanza di un 32enne di origini romene è durata, però, soltanto pochi mesi: i carabinieri lo hanno rintracciato nel suo paese d'origine e nella mattinata di domenica lo hanno arrestato.
L'uomo, condannato a inizio 2024, si era reso irreperibile. La rapina era avvenuta la notte del 20 marzo del 2017 quando il 32enne, insieme a un connazionale, ha avvicinato, a Porto Sant'Elpidio un passante e, con la scusa di chiedergli una sigaretta e qualche spicciolo, gli ha puntato un coltello alla gola per poi rapinarlo.
Non contento, lo ha picchiato e immobilizzato a terra con un piede sul collo causandogli lesioni personali tra cui traumi alla testa e a una mano. L'aggressore e il suo connazionale sono stati identificati e denunciati per rapina pluriaggravata e lesioni ma, subito prima della sentenza, il pregiudicato ora assicurato alla giustizia, era scomparso lasciando l'Italia. Il soggetto era ricercato perché colpito da ordinanza di custodia in carcere per l'espiazione di un cumulo pene di quasi 11 anni.
L'attività investigativa condotta dai carabinieri del Reparto Operativo di Fermo ha consentito di localizzare l'uomo che è stato arrestato mentre si trovava un'abitazione nella città di Giurgiu, lungo il confine con la Bulgaria. Salgono così a otto, dall'inizio dell'anno, i catturandi localizzati e arrestati all'estero dai carabinieri di Fermo.
Una coppia pranza e poi tenta di allontanarsi dal ristorante senza pagare, i dipendenti se ne accorgono e chiamano il "112": quando sul posto arrivano le Volanti della Questura, lei inizia a denudarsi mentre lui sfonda il finestrino dell'auto dei poliziotti.
È quanto capitato nel primo pomeriggio di domenica sul lungomare Gramsci di Porto San Giorgio. Un uomo e una donna, entrambi di origini nordafricane, dopo aver pranzato in un locale, intorno alle 13:30 si sono allontanati senza pagare il conto ma sul posto sono arrivati poco dopo le Volanti.
La donna, alla vista degli agenti, ha iniziato a spogliarsi in pieno lungomare Gramsci, davanti agli occhi sbigottiti dei passanti. Per riportarla alla calma i poliziotti hanno avuto il loro bel da fare. L'uomo che era con lei, nel frattempo, si era allontanato ma è stato poco dopo rintracciato. Fatto salire sull'auto dei poliziotti, ha iniziato a scagliarsi contro un finestrino distruggendolo.
La donna è stata accompagnata dai sanitari del 118 all'ospedale per essere sottoposta ad accertamenti medici. L'uomo, invece, è stato accompagnato in Questura e ora rischia la denuncia. Nel pomeriggio, invece, i poliziotti hanno dovuto riportare alla calma un uomo di origini africane che aveva dato in escandescenza durante un controllo.
Al 112, infatti, era arrivata una segnalazione per delle auto forzate in viale Trento. Lì i poliziotti hanno fermato quell'uomo che alla vista delle divise ha perso le staffe. Anche lui è stato identificato.
Ruba una e-bike da mille euro davanti a un negozio di Altidona (Fermo) ma viene ripreso dalle immagini della videosorveglianza. E proprio i filmati consentono ai carabinieri di identificarlo e denunciarlo. A finire nei guai è un uomo di 56 anni residente nello stesso comune fermano.
Per i carabinieri è responsabile del furto di una e-bike, del valore di circa mille euro, avvenuto nell'area privata di un'attività commerciale di Marina di Altidona, ma l'analisi delle immagini degli impianti di videosorveglianza pubblici e privati ha permesso di ricostruire la dinamica del furto. La e-bike è stata recuperata dai carabinieri e restituita alla legittima proprietaria, anche lei residente ad Altidona.
Nel contrasto a furti e rapine, i carabinieri, proprio nei giorni scorsi, hanno denunciato sulla costa quattro pregiudicati, due residenti nel Fermano, altri due in Puglia, perché trovati in possesso di arnesi da scasso e porto ingiustificato di strumenti atti ad offendere.
Ma non solo furti. Ieri sera la polizia di Stato è stata chiamata a intervenire prima a Porto San Giorgio e poi a Porto Sant'Elpidio per due distinti interventi. Nel primo, intorno alle 21,45, per riportare alla calma un ragazzo che ha dato in escandescenza lungo la statale Adriatica, nel secondo, intorno alle 3 di notte, per una ragazza schiaffeggiata sempre lungo la Ss16.