I Comuni marchigiani da inserire nel cratere sismico sono molti di più di quelli compresi del decreto del Governo: la questione finisce in Consiglio regionale con una mozione della Lega Nord a firma Luigi Zura Puntaroni, Sandro Zaffiri e Marzia Malaigia."Numerosi sono i Comuni marchigiani, soprattutto maceratesi, che, nonostante i gravi danni provocati dal sisma" si legge nella mozione "non sono stati inseriti nell’area del cratere di cui al Decreto legge del Consiglio dei Ministri. A titolo esemplificativo e non esaustivo, si riporta di seguito la situazione di alcuni Comuni della provincia di Macerata rimasti fuori dall’area del cratere sismico di cui, per voce dei Sindaci e/o attraverso la stampa locale, si sono appresi alcuni dati riferiti ai danni subiti a seguito del sisma del 24 agosto scorso, e che probabilmente saranno destinati ad aumentare poiché l'attività di verifica da parte dei tecnici specializzati è in piena fase di svolgimento: Comune di Camerino: 300 persone e 23 attività produttive evacuate - 285 edifici lesionati, di cui 13 pubblici o di pubblica utilità, 4 edifici scolastici, 15 edifici di culto, 253 edifici privati - 279 ordinanze di sgombero emesse; Comune di Cingoli: aggravamento delle fessurazioni di alcuni piloni del viadotto in località Moscosi presso la Diga di Castriccioni - lesioni alla Torre civica del Palazzo Comunale, a 4 edifici di culto e all'ospedale di zona - aggravamento di una larga frana sulla strada comunale - 454 richieste di sopralluogo; Comune di Colmurano: 61 persone evacuate dalle prime abitazioni - museo, torre civica e cimitero lesionati, oltre i danni subiti dalla scuola; Comune di Ripe San Ginesio: mura castellane inagibili - 15/20 case evacuate; Comune di San Severino Marche: 36 fabbricati dichiarati inagibili o parzialmente agibili - 64 fabbricati dichiarati agibili con provvedimenti - 3 chiese dichiarate inagibili e 1 dichiarata agibile con provvedimenti - 892 istanze di sopralluoghi; Comune di Tolentino: un quarto dell'ospedale inagibile - 766 le persone evacuate - 1898 edifici lesionati, di cui 26 pubblici o di pubblica utilità, 7 edifici scolastici, 15 edifici di culto, 1850 edifici privati - 197 ordinanze di sgombero emesse; Comune di Treia: 30 edifici pubblici lesionati, di cui 10 chiese e 4 plessi scolastici dichiarati inagibili - 255 sopralluoghi effettuati con redazione di altrettante schede Aedes, di cui 161 con esito di inagibilità totale o parziale - 116 ordinanze di sgombero emesse - 145 persone evacuate (circa 60 nuclei familiari); Come già detto, quelli sopra elencati sono solo alcuni dei Comuni delle Marche che hanno subito danni a seguito del sisma e rimasti esclusi dall'area del cratere. Come riportato dalla stampa locale, il Commissario Straordinario del governo per la ricostruzione, Vasco Errani, ha indicato i due criteri che hanno consentito l’individuazione dei Comuni più esposti: “Abbiamo preso come punto di riferimento la mappa microsismica dell’intensità del danno subito e la definizione di aree omogenee per dare forza alla ricostruzione anche dal punto di vista economico”.Riteniamo che la perimetrazione dell’area del cratere sismico sia stata, quindi, sottostimata poiché anche in altri Comuni, non inseriti nell’elenco di cui al D.L. dell’11 ottobre 2016, si sono registrati danni ingenti e che la definizione dei Comuni dentro l’area del cratere debba essere effettuata con criteri obiettivi e che portino all'inclusione anche di tutti quelli che hanno subito gravi danni, in modo tale da non penalizzare territori, cittadini e imprese. Occorre unirsi al grido di allarme lanciato dai tanti Sindaci, a seguito del mancato inserimento dei propri Comuni nel Decreto legge del Consiglio dei Ministri dell'11 ottobre 2016, poiché in situazioni come queste non possono esserci territori e cittadini di serie A e di serie B". La mozione impegna quindi il presidente della Giunta Regionale "ad attivarsi affinchè l’elenco dei Comuni, contenuto nel Decreto legge del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’11 ottobre 2016, venga integrato con tutti gli altri Comuni marchigiani che hanno subito gravi danni a seguito del terremoto del 24 agosto 2016".
Tempi lunghi per la ricostruzione e 15 Comuni del Maceratese inseriti nel cosiddetto “cratere”. Sono due degli elementi emersi durante la conferenza stampa terminata poco fa a Palazzo Chigi alla presenza del sottosegretario Claudio De Vincenti, del commissario per la ricostruzione Vasco Errani, del capo nazionale della protezione civile Curcio e del presidente della Regione Marche Ceriscioli.I Comuni della provincia di Macerata compresi nel decreto sono Acquacanina, Bolognola, Castelsantangelo sul Nera, Cessapalombo, Fiastra, Fiordimonte, Gualdo, Penna San Giovanni, Pievebovigliana, Pieve Torina, San Ginesio, Sant’Angelo in Pontano, Sarnano, Ussita, Visso. In questa zona, compresa anche nel programma delle “aree interne”, saranno finanziati al 100% gli interventi di ricostruzione sia per le prime che per le seconde case. Fuori dal cratere, invece, come già emerso nei giorni scorsi, il contributo sarà del 100% per le prime case e del 50% per le seconde. I danni dovranno ovviamente essere certificati dalle schede Aedes. In tutto il Governo stanzia nell’immediato 200 milioni di euro per far partire il processo di ricostruzione, oltre ad altri 100 di credito d’imposta.Confermate le misure già emerse, come il prestito d’onore per le imprese danneggiate, la centrale unica di committenza, mentre le stazioni appaltanti saranno i 4 uffici della ricostruzione, il ministero dei Beni culturali e quello delle infrastrutture. Verrà poi istituito un elenco speciale per i professionisti che lavoreranno nella ricostruzione. “Questo – ha spiegato Errani – consentirà un sistema di controllo, con a capo l’Anac, che controllerà le gare a monte per assicurare al massimo trasparenza e legalità”. In totale il Governo stanzierà 35 milioni di euro per il 2016 per le Regioni Lazio, Umbria, Abruzzo e Marche per agevolazioni alle imprese danneggiate dal sisma. Sono previsti contributi in conto capitale per chi decide di aprire nuove imprese in queste zone, oltre ad un contributo dell’Inail per imprese e lavoratori di 30 milioni. Inoltre altre misure saranno attivate attraverso i fondi del Piano di sviluppo rurale e del Fesr. Per i Comuni è prevista una deroga al pareggio di bilancio.Il commissario straordinario ha poi fatto capire che i tempi per la ricostruzione saranno lunghi. “Partiremo dai danni cosiddetti B, quelli più lievi, al più presto. Per il resto bisogna ricordare che per ricostruire un centro storico bisogna fare una pianificazione urbanistica. Qui – ha aggiunto – si sperimenta una cosa nuova: non si fanno qui i moduli. Qui si costruiscono delle case, temporanee, ma case, di alta qualità. E’ una scelta che va a merito della protezione civile, che non sull’onda delle spinte di oggi e dell’emergenza, ma con una programmazione, ha cercato di dare una risposta strategica. Stiamo costruendo il provvisorio perché dia qualità subito”.Qui sotto le slide del decretoslide_terremoto_20161011
La beneficenza non è solo una prestazione gratuita o semigratuita di servizi o di beni, ma principalmente una disposizione dell’animo, proteso a far del bene al prossimo, a farlo sentire meglio…Purtroppo, negli ultimi tempi si è perso il piacere di fare del bene agli Altri, a tal punto da guardare con sospetto chi vuol realizzare i sogni di coloro che non hanno né i mezzi né le capacità per farlo…Questo non è certamente accaduto a Colmurano, quando la famiglia Pazzaglia e il celebre comico di Castelraimondo, Antonio Lo Cascio (non nuovo a serate di vera solidarietà), hanno espresso il desiderio di organizzare un ricevimento di beneficenza in memoria della compianta Valentina Pazzaglia, morta a soli tredici anni per una grave forma di tumore.La Società Operaia di Colmurano ha accolto questo desiderio senza alcuna esitazione e insieme all’Amministrazione comunale lo ha realizzato in brevissimo tempo, organizzando la serata di beneficenza che si terrà a Colmurano sabato 8 ottobre dalle ore 20.30, presso il palazzetto dello sport.L’ingresso per lo spettacolo del comico sarà gratuito, ma chi vorrà potrà ritrovare un momento di gioiosa convivialità cenando nel grande locale, ben sapendo, che per ogni adulto pagante (i bambini fino a dieci anni non pagheranno), saranno devoluti in beneficenza cinque euro, che si aggiungeranno alle “libere offerte del cuore” che potrete lasciare in uno spazio facilmente individuabile allestito in prossimità del palco.Il ricavato dell’intera serata sarà destinato, su precisa richiesta della famiglia Pazzaglia, al reparto di oncologia pediatrica del Policlinico Gemelli di Roma, e al reparto oncologico dell’Ospedale Civile di Macerata.Per partecipare alla cena è necessario prenotare entro le ore 18:00 del 6 ottobre 2016, telefonando ai numeri:324.835.9300 (Società Operaia di Colmurano); 333.590.8035 (Mario); 347.467.5053 (Lorena). Non dimentichiamo mai di aprire il nostro cuore come… le ali di un’aggraziata farfalla…
"Siamo ovviamente felici che il vicepresidente della Camera si occupi dei Comuni del Maceratese pesantemente colpiti dal terremoto, ma l'on. Baldelli probabilmente ha una scarsa conoscenza del territorio, perchè non si possono non inserire in quella lista tutti i Comuni della fascia dell'Unione Montana dei Monti Azzurri, a partire da Tolentino fino ad arrivare a Sarnano": così il sindaco di Belforte del Chienti, Roberto Paoloni, dopo che l'on. Simone Baldelli di Forza Italia, lunedì aveva dichiarato nel suo intervento in aula che esistono "territori e province dove si reclama soccorso, dove si reclama un sostegno, perché non sono rientrate nella prima perimetrazione, diciamo così, del primo intervento di emergenza"."Invito personalmente l'on. Baldelli a venire nelle nostre zone e a parlare con i sindaci, al di là dello schieramento politico, per rendersi conto di persona che esiste una ampia fascia di Comuni dove il terremoto ha provocato danni molto ingenti e parlo di tutti i Comuni che fanno parte dell'Unione Montana dei Monti Azzurri. Non ci si può dimenticare, ad esempio, di realtà importanti come Tolentino, come San Ginesio, dove i danni sono stati enormi, Caldarola, Sarnano, Gualdo, Monte San Martino, Penna San Giovanni, Serrapetrona, Camporotondo, Cessapalombo, Colmurano, Ripe San Ginesio, la mia Belforte, Loro Piceno Sant'Angelo in Pontano. Non voglio pensare che si sia trattato di una dimenticanza per meri motivi elettorali: non devono esistere territori di serie A e territori di serie B. Tutti abbiamo diritto al sostegno da parte dello Stato".
Si è svolta con successo al canile dei Monti Azzurri in contrada Rotondo a Tolentino la Festa del Randagio, alla presenza dei sindaci proprietari, del prorettore Unicam Andrea Spaterna, del veterinario Asur Otello Battellini e del rappresentante regionale del servizio Veterinario Alberto Tibaldi con ospite e testimonial di eccezione Licia Colò.Tutti hanno messo in evidenza la buona gestione ed il lavoro dei volontari secondo criteri ben definiti grazie alla lungimiranza della Unione Montana.Il gran numero di adozioni ha fatto sì che i cani di ben sette Comuni fuori dal territorio dell’Unione Montana Monti Azzurri abbiano trovato spazio in questa struttura che può godere della collaborazione di Unicam e della sua clinica veterinaria di Matelica di cui in modo ufficiale il Presidente Giampiero Feliciotti ha sottoscritto con il prorettore il rinnovo della convenzione esponendo i risultati raggiunti negli anni precedenti e facendo ben presente ai sindaci che trattasi di un accordo senza costi.Entusiasmo e belle parole verso i sindaci sono state espresse da Licia Colò che si è detta felice di ritornare in questa struttura della quale “Giampiero ci ha fatto innamorare", un luogo vivo, immerso nella natura con prato e ombra dove gli animali possono vivere ben accuditi insieme all’uomo, "non un lager ma un luogo di incontro" come ha detto il rappresentante della Regione.Complimenti al direttore veterinario della Skilos per le tante attività comportamentali e alle tante cure e siete fortunati ad avere questa bella collaborazione con l’università alle associazioni ed ai mecenati che hanno permesso con le loro donazioni un bel decoro per il benessere degli animali: era presente anche il presidente di Poltrona Frau Franco Moschini che Feliciotti ha ampiamente ringraziato.La festa è proseguita con il mercatino e le sfilate di cagnolini di ogni genere: simpaticamente ogni sindaco è stato fotografato con un cane del suo Comune.Licia Colò poi è ripartita passando per Camporotondo dove ha potuto salutare i ragazzi del Centro Montiazzurri, dove sono stati trasferiti a seguito dell'inagibilità della struttura originaria per via del sisma del 24 agosto.
L’entusiasmo dei bambini riempie la piazza principale della piccola borgata di Colmurano per la festosa inaugurazione del primo Pedibus al mondo coperto e chiuso per la sicurezza dei bambini.L’idea è venuta a Patrizio Merelli che, dopo ricerche e vari tentativi, ha portato a termine il progetto “Merellipedibus: un futuro sostenibile” con il quale intende promuovere questo tipo di mezzo di trasporto senza motore sostituendo per quanto possibile il classico scuolabus nelle scuole, cercando di combattere i problemi quali l’obesità infantile, l’inquinamento dell’ambiente, migliorando la coordinazione motoria.Dopo i ringraziamenti del sindaco Ornella Formica, la canzoncina cantata dai bimbi e una profonda riflessione poetica sul mondo dei più piccoli, avviene finalmente il taglio del nastro e il Merellipedibus muove i suoi primi passi tra l’enfasi generale. È stato sorprendente il successo che l’iniziativa ha riscosso tra grandi e piccini e il divertimento che ha destato ai suoi piccoli viaggiatori; infatti l’unica cosa che ha convinto i fanciulli a scendere è stata l’arrivo della pizza.Le scuole primarie che desiderano avere ulteriori informazioni possono chiamare il n. 380 4501897. Merelli collabora da oltre tre anni con le Scuole Primarie dell’Italia centro-nord offrendo loro due musei itineranti unici in Italia: uno sulla scuola elementare del 1800 e l’altro sulla preistoria, entrambi allestiti all’interno di due megabus.Ora ha esordito il Merellipedibus il primo ed unico Pedibus al mondo brevettato coperto e chiuso e realizzato interamente in Italia. Il Merellipedibus è una forma di trasporto scolastico per gli alunni delle elementari che vengono accompagnati a piedi a scuola da adulti con le stesse modalità (percorsi però esclusivamente pedonali su marciapiedi e fermate) dello scuolabus. In pratica, i bambini, anziché prendere l'autobus o lo scuolabus, alla fermata davanti la propria abitazione si aggregano ad una comitiva guidata da alcuni addetti volontari (solitamente nonni) giungendo fino a scuola, e compiendo il percorso inverso ritornando a casa.CaratteristicheIl Merellipedibus consiste nel far andare a scuola gli studenti a piedi in modo organizzato, accompagnati da adulti volontari sostituendosi principalmente all'uso dell'auto privata ma anche ai servizi di trasporto pubblico o di scuolabus. Si tratta di una mobilità alternativa con fermate predefinite, (come per gli autobus), figure d'accompagnatori (nonni), dedicata principalmente agli scolari delle Scuole Primarie per raggiungere la scuola a piedi.Caratteristica importantissima è la sicurezza in quanto i bambini possono accedere od uscire solo dalla porta presidiata dall’adulto volontario.Il Merellipedibus è organizzato, infatti, come un vero autobus, con linee, fermate, orari, "trasporta" i bambini dalla fermata vicino a casa fino a scuola in modo sicuro, ecologico e salutare. Inoltre Il Merellipedibus non si ferma neanche con la neve e con pioggia, freddo e giornate di sole bollente i bambini sono protetti.Il Merellipedibus prevede fermate, proprio come gli scuolabus, dove l’alunno viene raccolto ad orari previsti, viene fornita la tabella oraria, per essere accompagnati a piedi da adulti volontari a scuola seguendo appositi itinerari fissi. Il servizio è coadiuvato dalla polizia locale, o altro personale legato agli enti locali, che si preoccupa di presidiare gli attraversamenti stradali.L'organizzazione dei Merellipiedibus è curata da comuni, scuole o associazioni di genitori o altro in coordinamento tra loro. Il servizio è generalmente affidato a volontari che ne assicurano l'esercizio. Il Merellipedibus è un servizio sempre gratuito (a differenza dell'autobus e lo scuolabus) proprio perché organizzato dai comuni, da associazioni di genitori o di volontari e in linea con le finalità che si prefigge (il risparmio per ogni famiglia, in cinque anni di scuola primaria, che accompagna davanti alla scuola il figlio con la propria auto è di circa € 500). FinalitàLa finalità con cui nasce il progetto è essenzialmente quello di promuovere l'esercizio fisico nei bambini educandoli a muoversi a piedi preferendo, nelle piccole distanze, questa modalità all'auto o al trasporto pubblico. Lo scopo principale è di educare ad una cultura ambientale e salutistica. Il Merellipedibus è preferito dai genitori anche per motivi di sicurezza, preferendo che i propri figli si rechino a scuola in compagnia e vigilati, magari per un percorso più lungo ma più sicuro e tutelato. Per migliorare l’ambiente invece si sottolinea come il Merellipedibus tolga dalle strade le auto dei genitori che compiono il percorso casa-scuola due volte o più al giorno con uno dei due viaggi a carico vuoto, contribuendo anche a un significativo risparmio economico. Gli insegnanti sottolineano invece l'aspetto aggregativo, di sicurezza anche in funzione anti-bullismo. Ma si sottolinea in generale la maggior sicurezza dei bambini rispetto al più veloce trasporto su autobus scarsamente presidiati o molto affollati, potenzialmente più insicuri per i minori.Il progetto in definitiva, nasce con lo specifico scopo di combattere il crescente fenomeno dell'obesità infantile e migliorare il coordinamento motorio, si rivela utile anche per promuovere la socializzazione e l'autostima dei bambini e cosa non secondaria riduce il traffico veicolare nei pressi delle scuole giovando più in generale all'ambiente. Caratteristiche e dimensioni:lunghezza da metri 6,80 x 10 bambini fino ad arrivare a metri 11,10 x 20 bambini larghezza metri 0,75altezza metri 1,80Esso può effettuare curve anche di 90° ed ospita 2 adulti (uno in testa ed uno in coda) e 20 bambini; esso è superleggero, sostenuto da 28 ruote in gomma affinchè il peso non va assolutamente a gravare sui 12 occupanti, inoltre anche tutti i loro zaini vengono riposti nell’apposito spazio bagagli. Tutti i 28 finestrini presenti posso essere aperti o chiusi singolarmente. Il Merellipedibus si chiude facilmente e rapidamente (basta un solo minuto) ed ha un ingombro di appena di 80 cm.
Le conseguenze del terremoto del 24 agosto iniziano a farsi sentire in maniera drammatica anche in provincia di Macerata, un territorio dove i danni causati dal sisma stanno passando quasi in secondo piano, ma dove ci sono Comuni devastati.E dalle amministrazioni comunali cominciano ad arrivare esplicite richieste di aiuto. Questo pomeriggio, un mezzo della Croce Verde di Macerata è partito in direzione dei Comuni di Colmurano e San Ginesio, dove sono stati portati generi alimentari, pannolini, indumenti intimi e altro materiale del quale c'è stata richiesta per le urgenti necessità dei residenti. Con la consueta disponibilità, gli uomini della Croce Verde hanno consegnato quanto necessario e, naturalmente, restano a disposizione per ogni ulteriore richiesta da parte dei Comuni.
La Banca di Credito Cooperativa di Recanati e Colmurano è concretamente vicina alle persone colpite dal violentissimo sisma del 24 agosto del centro Italia, partecipando alla raccolta fondi promossa da Federcasse, in collaborazione con le Federazione del Lazio, Umbria, Marche e Sardegna.A questo proposito è stato aperto un conto corrente presso Iccrea Banca con la causale "Terremoto 2016 Centro Italia", nel quale saranno convogliati i contributi di amministratori, dipendenti, soci e clienti delle Banche di Credito Cooperativo e di chiunque voglia contribuire a sostenere l'opera di soccorso e ricostruzione dellle città colpite.La Bcc di Recanati e Colmurano da sempre vicina alle esigenze del territorio vuole essere protagonista della ricostruzione delle città colpite e rendere possibile un futuro migliore e più sereno ai loro cittadini.Di seguito l'IBAN del conto corrente intestato a Federcasse IT 56 T 08000 0320000080 0032003
Il volto sorridente di Antonio Pettinari vale più di mille parole. Non se la ride solo sotto i baffi: stavolta il sorriso è ben più ampio. Abituato a tante battaglie, forse questa è stata quella più importante. La conferma, a larga maggioranza, alla presidenza della nuova area vasta che andrà a prendere il posto della provincia di Macerata, ha un sapore dolce. Significa stima, rispetto, passione.Nella conferenza stampa che segue l'ufficialità della sua conferma a capo della ex provincia, Pettinari è però un fiume in piena. Parla a ruota libera, senza bisogno di domande, di stimoli. E soprattutto, senza mai nessuna vena polemica in quello che dice, nel massimo rispetto di chi lo ha sostenuto e di chi, invece, aveva scelto un'altra strada. "E' una soddisfazione grandissima, enorme" esordisce Tonino "prima di tutto perchè con il voto degli amministratori ho avuto la conferma della stima e della fiducia che ancora una volta hanno deciso di riporre nella mia persona. Uscire sconfitto, ovviamente, sarebbe stato per me sicuramente non un bel segnale: dopo tanto lavoro, tanto impegno avevo messo a disposizione di poter continuare la mia esperienza proprio in un momento così difficile.Sono grato a tutti gli amministratori che mi hanno ridato fiducia. E' anche una soddisfazione personale, perchè nel momento in cui mi sono messo in gioco mi sarebbe dispiaciuto molto un risultato diverso. Però è una soddisfazione che naturalmente non può sfociare nell'euforia, perchè so bene che da ieri a oggi i problemi non sono cambiati e ce ne sono tantissimi. Siamo nel mezzo di un processo difficilissimo di trasformazione della provincia, del trasferimento di tante competenze alla regione, ma soprattutto la preoccupazione è che questi servizi, al di fuori di chi debba assicurarli, siano effettivamente garantiti, cosa che non è assolutamente scontata.A questi problemi proprio in questi giorni se ne sono aggiunti altri ancora più complicati. Le nostre genti devono fare i conti tutti i giorni con le difficoltà, con un momento difficilissimo che riguarda il loro futuro, quello delle loro famiglie e dei loro figli. A questo si aggiunge la preoccupazione di questo passaggio del quale non si è, purtroppo, ancora percepita la gravità. Uno dei miei impegni delle prossime ore e non dei prossimi giorni, è quello innanzitutto di chiedere un incontro al presidente della giunta regionale. Non l'ho potuto fare prima, perchè erano momenti caotici. Oggi è il tempo della consapevolezza: ho l'impressione che non sia stato ben compreso quello che è successo nella nostra provincia. La provincia di Macerata è stata messa in ginocchio dal terremoto: non penso solo ai tantissimi sfollati e ai danni enormi ma a un territorio che, purtroppo, si sente un po' solo e questo non è giusto. Allora, in nome della verità, dobbiamo rappresentare quello che è successo e quello che sta succedendo. Giorno dopo giorno emergono sempre maggiori danni e maggiori difficoltà. Alla soddisfazione per la vittoria, quindi, si aggiunge anche il mio impegno personale nel continuare con la stessa passione a stare vicino ai cittadini. Se Dio mi darà la forza, sicuramente sarà lo stesso e, se possibile, ancora maggiore".Stimolato da una domanda sulla sua affermazione in Comuni come Macerata e Civitanova, Pettinari non apre fronti di polemica: "Non mi dà soddisfazione l'aver vinto a Macerata e Civitanova. Sono contento di aver vinto e di aver ottenuto così tanti consensi. Sono contento anche del fatto che gli amministratori siano riusciti a non farsi confondere. Non era una questione politica nè partitica. C'era in gioco l'interesse di un territorio che doveva continuare ad avere un interlocutore nell'amministrazione provinciale. Mi auguro che i consiglieri che saranno eletti non vorranno rappresentare solo il loro territorio, ma l'intera collettività. Per quello che mi riguarda, non mi baserò sulla fiducia e sul sostegno di un territorio piuttosto che un altro. Sembra una frase fatta, ma sarò il presidente di tutti: continuerò a fare quello che ho fatto con la stessa sensibilità e attenzione verso tutti, a prescindere dal colore politico. So bene chi mi ha sostenuto e chi non lo ha fatto: era legittimo e naturalmente non ne terrò conto assolutamente. Voglio ringraziare in particolare i miei colleghi della Giunta provinciale. Questa è un'esperienza che mi rimarrà nel cuore ed è anche un insegnamento per tutti: insieme, se si fa squadra, si possono affrontare e vincere tante sfide. Questo è un monito che deve servire a tutti, in particolare a chi amministra".https://www.youtube.com/watch?v=vbTUT1zdfL0(Foto Guido Picchio e vignetta dell'arch. Andrea Seri, candidato sindaco alle Comunali di Colmurano sconfitto per tre voti da Ornella Formica)
Tutto è andato secondo le previsioni. Tonino Pettinari resta saldamente al comando dell’amministrazione provinciale. Gli amministratori lo hanno votato. Di più: lo hanno portato in trionfo alla guida della nuova Area Vasta.Del Partito Democratico restano solo macerie. Pietre e polvere. E tanti conti da regolare a breve. Il nuovo corso di Novelli, Morgoni e Montalboddi crolla come un solaio di cartapesta. La linea tenuta dalla segreteria provinciale si sbriciola come pasta frolla. La tenuta unitaria, tanto sbandierata in questi ultimi giorni, cede sotto i colpi di matita dei consiglieri comunali. Una débâcle. Una Caporetto annunciata. A Tonino lo hanno attaccato ed insultato in tutte le maniere. La risposta degli amministratori è stata forte e chiara. L’alleato più prezioso di Pettinari – ovviamente a sua insaputa – si è rivelato il senatore Mario Morgoni. Lui che ha cominciato a far politica dal lontano 1980 (il muro di Berlino era lontano dal crollo) si è vestito da rottamatore, moralizzatore ed innovatore: dei costumi e della politica. La gente leggeva sui giornali le sue dichiarazioni e si stropicciava gli occhi incredula. Gli amministratori, per parte loro, hanno fatto l’esatto contrario di quello che andava predicando.Morgoni santo subito, dunque sono le prime battute sarcastiche che trapelano dalle file dei vincitori. L’UDC: un partito che praticamente non esiste. Che ha qualche sezione sullo stile combattenti e reduci, in qualche piccolo centro, ma che in caso di campagna elettorale diventa una falange armata dovunque vincente. Quelli del PD ne avevano avuto sentore a Porto Recanati e San Severino. Dovevano farne tesoro, invece hanno sbattuto forte il muso contro il muro.Onore ad Ornella Formica che ci ha messo la faccia. Per la seconda volta quello che era il suo partito l’ha tradita. Conti alla mano le avevano garantito una sicura elezione. Una garanzia effimera dentro un partito dove sono volati stracci e secchi di merda. Avevo scritto che era la faccia pulita su cui poter contare, oppure il capro espiatorio da sacrificare. Si è rivelata la seconda opzione. Anche in piena campagna elettorale i Morgoni boys non hanno risparmiato durissimi epiteti a Pettinari. Uno su tutti: osceno. Una vergognosa farsa messa in piedi solo per spacchettare e destabilizzare il PD provinciale, complice tutta la sua segreteria. Anzi parte della segreteria. Perché ad un certo punto la vicesegretaria Castricini (donna vicinissima a Comi) ha mollato tutto non prima di accollarsi, pro quota, le sue responsabilità. E questo le fa onore. Da quel momento in poi la guida del partito è stata presa da personaggi sicuramente non all’altezza della situazione. Il risultato è stato il totale e cieco isolamento. Pure un uomo saggio e prudente come Guerini, il vicesegretario nazionale del PD, aveva consigliato e caldeggiato la prudenza. Lo hanno volutamente escluso dal dibattito tirandolo dentro per i capelli nelle loro becere polemiche. Il Partito Democratico è un partito penoso ha affermato Mario Morgoni. Sottoscriviamo in pieno, senatore. Ha perfettamente ragione. Però se lo dice e lo scrive lei che grazie al PD riceve mensilmente un diecimila euro al mese, perché pensava che gli altri avrebbero dovuto votare la sua candidata? Ce lo dirà tra qualche giorno con tutta calma…Dentro le urne si nasconde un palese e pesante tradimento. La scheda rossa, quella di Macerata e Civitanova è a favore di Pettinari, quando le maggioranze consiliari erano favorevoli alla Formica. Brutto, bruttissimo segno che riaprirà cicatrici e produrrà nuove ferite. La prossima battaglia sarà sulle radici di provenienza. Sì perché lo stop alla Formica è uno stop duro, forte e chiaro agli ex DC. A quelli che provenivano dalla Margherita e che hanno fatto il pieno di incarichi e ruoli di primissimo piano, lasciando gli ex DS a bocca asciutta. E che da dietro tramavano, assieme ai Morgoni boys, per far fuori i vari Pettinari, Carancini e Fiordomo e divenire gli unici interlocutori dei moderati.Stavolta gli è andata male. Hanno sbagliato gli alleati interni e dopo le vacche grasse dovranno mettersi a dieta.All’architetto Montalboddi che tanto si divertiva leggendo le mie analisi su Picchio News, mi permetto, molto sommessamente, di dare un consiglio: la prossima volta (anche se mi auguro che il PD provinciale presto la cacci e che poi si guardino bene dal metterla di nuovo in segreteria) mi prenda sul serio.A Tonino auguri di buon lavoro e i miei complimenti. Se li merita perché non ha mai fatto polemiche e tra tanti esagitati si è rivelato l'unico signore.
Tutto è andato secondo le previsioni. Tonino Pettinari resta saldamente al comando dell’amministrazione provinciale. Gli amministratori lo hanno votato. Di più: lo hanno portato in trionfo alla guida della nuova Area Vasta.Del Partito Democratico restano solo macerie. Pietre e polvere. E tanti conti da regolare a breve. Il nuovo corso di Novelli, Morgoni e Montalboddi crolla come un solaio di cartapesta. La linea tenuta dalla segreteria provinciale si sbriciola come pasta frolla. La tenuta unitaria, tanto sbandierata in questi ultimi giorni, cede sotto i colpi di matita dei consiglieri comunali. Una débâcle. Una Caporetto annunciata. A Tonino lo hanno attaccato ed insultato in tutte le maniere. La risposta degli amministratori è stata forte e chiara. L’alleato più prezioso di Pettinari – ovviamente a sua insaputa – si è rivelato il senatore Mario Morgoni. Lui che ha cominciato a far politica dal lontano 1980 (il muro di Berlino era lontano dal crollo) si è vestito da rottamatore, moralizzatore ed innovatore: dei costumi e della politica. La gente leggeva sui giornali le sue dichiarazioni e si stropicciava gli occhi incredula. Gli amministratori, per parte loro, hanno fatto l’esatto contrario di quello che andava predicando.Morgoni santo subito, dunque sono le prime battute sarcastiche che trapelano dalle file dei vincitori. L’UDC: un partito che praticamente non esiste. Che ha qualche sezione sullo stile combattenti e reduci, in qualche piccolo centro, ma che in caso di campagna elettorale diventa una falange armata dovunque vincente. Quelli del PD ne avevano avuto sentore a Porto Recanati e San Severino. Dovevano farne tesoro, invece hanno sbattuto forte il muso contro il muro.Onore ad Ornella Formica che ci ha messo la faccia. Per la seconda volta quello che era il suo partito l’ha tradita. Conti alla mano le avevano garantito una sicura elezione. Una garanzia effimera dentro un partito dove sono volati stracci e secchi di merda. Avevo scritto che era la faccia pulita su cui poter contare, oppure il capro espiatorio da sacrificare. Si è rivelata la seconda opzione. Anche in piena campagna elettorale i Morgoni boys non hanno risparmiato durissimi epiteti a Pettinari. Uno su tutti: osceno. Una vergognosa farsa messa in piedi solo per spacchettare e destabilizzare il PD provinciale, complice tutta la sua segreteria. Anzi parte della segreteria. Perché ad un certo punto la vicesegretaria Castricini (donna vicinissima a Comi) ha mollato tutto non prima di accollarsi, pro quota, le sue responsabilità. E questo le fa onore. Da quel momento in poi la guida del partito è stata presa da personaggi sicuramente non all’altezza della situazione. Il risultato è stato il totale e cieco isolamento. Pure un uomo saggio e prudente come Guerini, il vicesegretario nazionale del PD, aveva consigliato e caldeggiato la prudenza. Lo hanno volutamente escluso dal dibattito tirandolo dentro per i capelli nelle loro becere polemiche. Il Partito Democratico è un partito penoso ha affermato il Mario Morgoni. Sottoscriviamo in pieno, senatore. Ha perfettamente ragione. Però se lo dice e lo scrive lei che dal PD riceve mensilmente un diecimila euro al mese, perché pensava che gli altri avrebbero dovuto votare la sua candidata? Ce lo dirà tra qualche giorno con tutta calma…Dentro le urne si nasconde un palese e pesante tradimento. La scheda rossa, quella di Macerata e Civitanova è a favore di Pettinari, quando le maggioranze consiliari erano favorevoli alla Formica. Brutto, bruttissimo segno che riaprirà cicatrici e produrrà nuove ferite. La prossima battaglia sarà sulle radici di provenienza. Sì perché lo stop alla Formica è uno stop duro, forte e chiaro agli ex DC. A quelli che provenivano dalla Margherita e che hanno fatto il pieno di incarichi e ruoli di primissimo piano, lasciando gli ex DS a bocca asciutta. E che da dietro tramavano, assieme ai Morgoni boys, per far fuori i vari Pettinari, Carancini e Fiordomo e divenire gli unici interlocutori dei moderati.Stavolta gli è andata male. Hanno sbagliato gli alleati interni e dopo le vacche grasse dovranno mettersi a dieta.All’architetto Montalboddi che tanto si divertiva leggendo le mie analisi su Picchio News, mi permetto, molto sommessamente, di dare un consiglio: la prossima volta (anche se mi auguro che il PD provinciale presto la cacci e che poi si guardino bene dal metterla di nuovo in segreteria) mi prenda sul serio.A Tonino auguri di buon lavoro e i miei complimenti. Se li merita perché non ha mai fatto polemiche e tra tanti esagitati si è rivelato l'unico signore.
Il comune di Colmurano comunica che l'edizione di Magicabula (prevista dall' 1 al 4 settembre 2016) verrà annullata a causa degli effetti del sisma del 24 agosto.La manifestazione che lo scorso anno ha festeggiato i 20 anni di iniziative dedicate all' infanzia, purtroppo, subirà uno stop per permettere all'amministrazione, ai dipendenti e a tutti i volontari di concentrarsi sulle esigenze primarie legate agli effetti che il sisma ha arrecato al centro storico, alle case in periferia e soprattutto alle famiglie che sono state costrette ad abbandonare la propria abitazione.I colori ed i sorrisi di Magicabula faranno comunque da spirito guida a questo momento di difficoltà.
Il sisma del centro Italia ha colpito zone il cui ricordo della “terra che trema” era ancora tangibile negli edifici non del tutto ricostruiti nella comunità montana.Con l’ultima calamità naturale, infatti, a Sarnano il Coser disabili in località Gabella, già lesionato allora, è stato evacuato e la sede dell'ente Unione Montana Monti Azzurri a San Ginesio (dove vengono gestiti tutti i servizi sociali dei 15 Comuni) anch’essa già danneggiata nel ‘97, purtroppo oggi è inagibile totalmente.A seguito del sisma di fine secolo le strutture rovinate sono state visionate dai tecnici per accedere ai fondi post sisma, fondi non ancora arrivati. La preoccupazione del presidente Giampiero Feliciotti è quella che questi edifici, già presenti nella graduatoria approvata in passato, siano cancellati da quest’ultimo terremoto e che tutto sia da rifare.Preoccupato da tale evenienza, Feliciotti ha scritto una lettera al Prefetto di Macerata e alla Regione Marche per chiedere “di finanziare quella graduatoria in modo definitivo senza sprecare somme per la provvisorietà che poi rimanda il tutto a tempi biblici”. Inoltre il presidente dell'Unione Montana invita a valutare assegnazioni a chi ha già ristrutturato con fondi del terremoto passato esaminando prima i relativi collaudi: “Bisogna fare attenzione a come verranno spesi i soldi pubblici. Se qualcuno, sia esso pubblico o privato, ha già ricevuto i fondi della ricostruzione del ’97 ma poi ha subito danni anche in questo caso, sorge il dubbio che tale ricostruzione non abbia realmente seguito le norme antisismiche. Non bisogna sperperare il denaro, soprattutto in questo momento così difficile in cui si ha bisogno di molte risorse per far rinascere i territori devastati”.L'Unione Montana ha inoltre messo a disposizione il canile comprensoriale di Tolentino e i suoi veterinari per i cani terremotati che hanno bisogno di cure e di un rifugio.
Nessuna novità dalla riunione del Consiglio dei Ministri di ieri pomeriggio. Quindi, domenica prossima 28 agosto le elezioni provinciali si svolgeranno regolarmente.Una decisione, quella del Governo Renzi, che lascia abbastanza perplessi, vista la situazione di estrema emergenza in cui versa gran parte del territorio della provincia di Macerata, con tantissimi amministratori (gli unici che saranno chiamati al voto di domenica) impegnati nel risolvere le tantissime situazioni di disagio e di pericolo che si sono verificate a seguito del sisma dell'altra notte.A nulla, dunque, sono servite le richieste ufficiali di rinvio presentate dal presidente uscente Antonio Pettinari e dal sindaco di Colmurano Ornella Formica, i due candidati che si contenderanno la presidenza della provincia.Domenica sindaci e consiglieri comunali saranno chiamati a votare. Lo scrutinio è fissato per lunedì mattina, quando si conoscerà il nome del nuovo presidente e dei nuovi consiglieri provinciali.
"E' un disastro, il territorio è in ginocchio. Forse dall'esterno non c'è la percezione di quanto è successo, ma ogni ora che passa la situazione diventa sempre più drammatica. Il quadroè decisamente peggiore a quello seguito al sisma del 1997": da ieri mattina il presidente della provincia Antonio Pettinari è in giro per per tutti i Comuni maceratesi, ognuno alle prese con problematiche enormi causate dal terremoto di mercoledì.Ha rinunciato alla campagna elettorale perchè "voglio onorare fino in fondo il mio ruolo di presidente della provincia". L'amore e l'attaccamento alla sua terra è qualcosa che non si può contestare a Pettinari, neanche da chi politicamente è un suo avversario. Parla e racconta quello che vede in giro con la voce rotta dalla commozione: "Ho chiesto formalmente lo stato di emergenza al Governo. Di minuto in minuto la situazione si aggrava: ci sono centinaia di abitazioni inagibili, decine e decine di gente rimasta senza casa. I due terzi del territorio provinciale sono stati colpiti in maniera pesantissima da questa calamità. E vedo amministratori che ce la stanno mettendo tutta, che stanno facendo tutto quanto in loro potere e spesso anche di più per aiutare la gente.In questo contesto, dove alla fine la conta dei danni sarà pesantissima, l'ultimo dei pensieri di un sindaco o di consigliere comunale è quello delle elezioni per la nuova provincia che erano state fissate per domenica 28 agosto. E che, quasi sicuramente, slitteranno almeno di un mese.Pettinari stamattina è passato anche a Colmurano, dove il sindaco Ornella Formica è la sua sfidante diretta per la presidenza della nuova provincia, e anche lì di problemi ne sono stati rilevati parecchi, anche in relazione a crolli che stanno interessando un paio di abitazioni lungo la strada provinciale. Entrambi hanno chiesto di spostare il voto. Non è questo il momento."Ieri pomeriggio avevo convocato la giunta provinciale per questioni che nulla avevano a che fare con il terremoto e insieme agli assessori abbiamo valutato l'opportunità di chiedere lo slittamento delle elezioni. Ci siamo trovati tutti d'accordo e subito ho inviato la documentazione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri nella quale, facendo presente quanto accaduto, si proponeva di rinviare le elezioni. Stamattina siamo stati ricontattati, abbiamo fornito quanto ci è stato chiesto e oggi il Consiglio dei Ministri si esprimerà nel merito. Sono ovviamente contento che anche Ornella Formica abbia sostenuto questa proposta: il territorio e i nostri cittadini vengono prima di qualsiasi altra cosa". E di fronte alla domanda, inevitabile, del cronista sul perchè non avesse detto prima della sua volontà di spostare le elezioni, il buon Tonino si schernisce e si conferma un galantuomo vecchio stampo: "Non volevo che di fronte a un territorio in ginocchio si creasse una speculazione politica fuori luogo". Intanto, lui resta saldamente in sella. Il paradiso... pardon, le elezioni possono attendere.
Ornella Formica chiede di fermarsi. Candidata alla presidenza della nuova provincia di Macerata, ma soprattutto sindaco di un Comune come quello di Colmurano che porta addosso le ferite del sisma, ha inviato una richiesta formale al Governo nazionale per spostare la data delle elezioni provinciali, al momento fissate per domenica 28 agosto."In qualità di Sindaco di un comune colpito dal sisma e come candidata alla presidenza del consiglio provinciale di Macerata, vista la tragedia accaduta, ritengo opportuno e giusto che le elezioni previste per domenica prossima vengano rinviate, per questo ho fatto richiesta ufficiale al governo che provveda al rinvio.Tutte le istituzioni e gli amministratori sono in questo momento concentrati sulla tutela dei cittadini e per la gestione dell’emergenza, derivata dal forte sisma che sta interessando il nostro territorio, per tanto non ritengo opportuno sottrarli al loro lavoro per le elezioni. Esprimo il mio cordoglio ai colleghi sindaci dei comuni colpiti e la vicinanza alle famiglie che sono state duramente ferite dal sisma".Vista la situazione, appare quanto mai plausibile che le elezioni possano quindi slittare.
Sciacalli in giro per Colmurano. Stanno girando per il paese falsi volontari della protezione civile per controllare danni e crepe causate dal terremoto.Ad informare di quanto sta accadendo è l'amministrazione comunale in una nota dove si legge "Non aprite le vostre case a nessuno se non avete richiesto tale sopralluogo e se non conoscete chi sta bussando alla vostra porta e nell'incertezza fate riferimento al numero 366/5894948 (solo per il territorio di Colmurano).Aiutateci a diffondere questo post il più possibile ed avvertite gli anziani, grazie".Massima attenzione quindi e, soprattutto, non si apra a nessuno che non sia realmente qualificato e di cui non sia stato chiesto l'intervento.
La candidata del PD alla presidenza della nuova Area Vasta, Ornella Formica, presenta le sue linee programmatiche in un incontro con i sindaci e i consiglieri comunali della Provincia di Macerata.Giovedì 25 agosto, presso l’Hotel Grassetti di Corridonia, Formica dibatterà con i presenti sui temi caldi di questa trasformazione politica amministrativa che sta per avvenire. Le elezioni di domenica 28 agosto, infatti, introdurranno una rivoluzione a partire dai compiti e dai ruoli che il nuovo ente andrà a ricoprire e quelli che cederà alla Regione. Tutto questo sarà discusso nell'assemblea indietta, in particolare la candidata metterà in evidenza cosa intende fare nel momento in cui dovesse vincere le elezioni indierette di domenica.La serata di giovedì “Sarà l’occasione” sostiene la sindaca di Colmurano “per iniziare a discutere insieme una nuova opportunità di sviluppo e salvaguardia dei nostri territori e delle nostre comunità”.
Dalla segreteria provinciale del Partito Democratico di Macerata riceviamoLe elezioni provinciali che si terranno il prossimo 28 agosto sono le prime a svolgersi con il sistema riformato e quindi costituiscono una novità assoluta, sia per le funzioni che il futuro Presidente dovrà espletare, sia per il modo stesso con cui si va a votare che vede impegnati esclusivamente consiglieri comunali e sindaci.Il PD provinciale insieme al regionale e nazionale, con questo appuntamento che culminerà con il Referendum Costituzionale di novembre 2016, è impegnato in un ampio ed approfondito dibattito che coinvolge tutti a tutti i livelli per vincere questa straordinaria sfida che mira a dare al nostro paese quelle riforme che sono indispensabili per guardare avanti e stare al passo con le più grandi democrazie europee e mondiali.Come sempre in queste occasioni, ed in particolare in questa, c’è chi gioca sulle divisioni interne al PD per accentuare e far vedere all’esterno aspetti che mirano a disorientare l’opinione pubblica. Ma questo è un esercizio ormai vecchio e la gente sa cosa fare e capisce che, se non ci rinnoviamo, se non sburocratizziamo e se non prendiamo decisioni rapide in un mondo che viaggia ad altissima velocità, saremo sempre il fanalino di coda e non ci potremo lamentare se non riusciamo a stare al passo con i migliori.Ma questa volta il PD provinciale, smentendo i “gufi”, ha trovato una sintesi e ha presentato una candidatura a Presidente, Ornella Formica sindaco di Colmurano, che è in perfetta sintonia con gli obiettivi di rinnovamento della classe politica che si prefigge il partito, aspetto che sicuramente sia l’opinione pubblica sia e soprattutto tutti coloro che sono chiamati al voto apprezzeranno.Su di una linea completamente opposta, basata sul mantenimento della situazione attuale, si sono mossi altri che hanno riproposto l’attuale Presidente. Noi non abbiamo nulla contro la persona, che rispettiamo, ma siamo nettamente contrari alla sua ricandidatura perché non rappresenta il nuovo ma il vecchio modo di fare politica: questo per noi non è più accettabile e siamo sicuri che sarà apprezzato.Molti pensano che ormai la nuova Provincia non conti più nulla a livello amministrativo; in realtà non è così perché il suo ruolo è ancora importante per svolgere una funzione di guida e di coordinamento della cosiddetta “area vasta” dove tutti i comuni, con i loro rappresentanti, faranno sentire la propria voce e avranno quella giusta considerazione che, spesso, è mancata.Circa le divisioni interne al PD occorre fare chiarezza. In tutti i grandi partiti come nel nostro è sacrosanto che ci sia un dibattito anche animato; esso costituisce un forte segnale di democrazia interna e soprattutto di interesse. E’ necessario però precisare che nel PD provinciale, dopo ampio dibattito, la candidatura di Ornella Formica, è stata accettata per acclamazione, aspetto questo che forse è sfuggito agli organi di stampa. La candidata fin da subito ha lanciato un forte segnale impegnandosi, fin da subito e se sarà eletta, a dialogare in assoluta trasparenza, con tutte le amministrazioni indipendentemente dal colore politico.In conclusione vogliamo riaffermare che il Partito Democratico è profondamente consapevole di essere l’unica forza di governo e si è dato il compito oneroso di fare le riforme per cambiare realmente le istituzioni. Ma per far questo c’è bisogno del sostegno di tutti coloro che vogliono il vero cambiamento e che non desiderano vedere seduti sulle poltrone istituzionali sempre le stesse persone che cambiano solo il “cappello” in base esclusivamente ai propri interessi.Siamo sicuri che i mass media e gli organi di stampa locali percepiranno questa nostra istanza di cambiamento e la faranno propria, amplificando questa indispensabile necessità per il Paese partendo, nel nostro caso, dal rinnovo della classe dirigente della nostra Provincia.
L’altro giorno, quando ho scritto che una volta trovato il candidato presidente, quelli del PD se ne sarebbero andati tutti al mare, qualcuno si è arrabbiato e mi ha maltrattato telefonicamente. Essendo stata una personale mia opinione, ho incassato in silenzio il rimprovero, accusando il colpo. Poi, nella mattinata di lunedì, ho visto il look del segretario provinciale Settimio Novelli ed ho avuto un sussulto di orgoglio. Indossava, infatti Novelli, in sede di presentazione delle liste elettorali, presso la sede dell’Amministrazione Provinciale, un paio di bermuda color kaki ed una polo con tanto di colletto alzato. Sembrava il comandante Rommel pronto per la battaglia di El-Alamein. Peccato che ai piedi, al posto degli anfibi tattici, calzasse un paio di infradito. Sul portapacchi della macchina, parcheggiata ai giardini Diaz, un canotto quattro posti già gonfiato e pronto per l’uso.La presentazione delle liste scadeva a mezzogiorno, ma a mezzogiorno e un minuto già l’avevano buttata in cagnara, tanto che gli strilli si sentivano fin sotto le logge. Hanno strillato per una mezz'oretta buona e c’era più casino in provincia ieri mattina che l’altra sera alla notte dell’opera. Poi sono arrivati i guardiapesca e già, alla vista di una divisa, si sono dati tutti una calmata e per fortuna non è finita a cazzotti. Un peccato che non fossi lì sennò mi sarei divertito un casino. Però ho visto le fotografie e stavano tutti con i telefonini in mano. I giovani ultras della corrente renziana, avevano infatti organizzato una spedizione: tutti alla caccia del Mewtwo, un pokemon rarissimo, quasi introvabile. In quella circostanza si sono intruppati con Lippi e quelli della banda di Pettinari e ne è nata una franca, ma leale discussione, alla quale ha partecipato pure il senatore Morgoni che, casualmente, passava da quelle parti.Quindi i candidati sono due: Pettinari e la Formica. Di Pettinari, in realtà non si hanno più notizie. L’ultima volta che lo hanno visto vivo è stato giovedì scorso all’inaugurazione del ponte. Ha vistosi baffi bianchi, una calvizie pronunciata sui capelli anch’essi bianchi e faccia sorridente da perenne democristiano che la sa lunga. Se qualcuno lo vedesse lo segnali, cortesemente in redazione. L’esordio comunicativo della Formica è stato invece una gaffe colossale, giacché ha tenuto a far sapere all’urbe e all’orbe, che di cose da fare e di impegni ne ha già a scatafascio. Non si capisce allora perché si sia candidata? Così direbbe un anonimo, ma pragmatico assessore nei pressi di un piccolo comune, lassù sui monti Sibillini…Dunque la lista di Marche 2020, pensata solo nell’ottica contro Pettinari, è arrivata fuori tempo massimo ed è stata squalificata. Amen.Il centrodestra ha fatto una lista civica, almeno così dicono loro. Cioè un ossimoro. Imparata a dovere la lezione delle ultime amministrative, dove da soli hanno perso dappertutto, si sono presentati ancora da soli. Ovviamente nessuno dei sindaci promotori, al di là di trionfali dichiarazioni di circostanza, ci ha messo personalmente la faccia. Sarà il loro canto del cigno. A settembre arriverà il nuovo corso, quello di Parisi, che li infilerà tutti in un sacchetto e li butterà nell’organico. Poi procederà in fretta al ricambio.Una lista inutile, si rivelerà molto verosimilmente, quella della montagna. Destinata a non raggiungere nemmeno il 4%, temo che non avrà eletti. Avrebbero dovuto osare di più ed allargarsi alla Comunità Montana di San Severino e perfino con Tolentino per avere un ruolo ed un peso adeguato. Sarà per la prossima volta, referendum permettendo.Allineati e coperti il PD e l’UDC dietro i rispettivi candidati. L’UDC ha valore aggiunto perché arruola qualche forzista dissidente, che al contrario dei tre moschettieri, ha annusato l’aria e alla Lega di Paolini preferisce i moderati. A questo punto vinca il migliore.Chi perde, però già è chiaro sin da adesso. Dentro il direttivo provinciale del PD hanno perso l’architetto Montalboddi ed il senatore Morgoni. Attendiamo che l’architetto Montalboddi stracci la tessera del suo partito, giacché aveva dichiarato che lo avrebbe fatto nel caso non fosse passato il sindaco di Monte San Giusto, Gentili. Il senatore Morgoni ha già perso sonoramente il round delle candidature. Voleva un renziano che più renziano non si può, invece ha dovuto ingoiare Ornella Formica. La Formica, sia detto a titolo di cronaca, a Colmurano venne vigorosamente osteggiata dai renziani locali durante la preparazione delle amministrative. Poi. Morgoni, nell’ipotesi, tutt’altro che remota, vincesse Pettinari, dovrebbe piegarsi ad un accordo con lui, che sarebbe peggio delle forche caudine.Poi perde tutto il Partito Democratico provinciale che, nell’insieme, ha dato il peggio di sé. Ma di questo abbiamo già parlato.Se dovesse vincere la Formica, non so come andrebbe a finire. Finora Pettinari ha mantenuto un profilo bassissimo e assolutamente mai polemico. Sa, infatti, che è in vantaggio e con quelli del PD – che saranno maggioranza – dovrà trovare necessariamente un’intesa. Nel caso perdesse, invece, temo che scatenerà tutta la sua ira in Regione, chiedendone conto a Ceriscioli. In questo caso, personalmente, vedo in bilico l’assessorato maceratese del PD di Angelo Sciapichetti. Che al primo rimpasto di giunta potrebbe pure transitare verso l’UDC a riparazione del danno subìto. Aspettiamo il responso delle urne.