Si chiama “Tutti in cucina” - e sono lezioni di cucina on line sulla pagina Facebook dell’Istituto.
In video ci sono gli studenti che, ciascuno dalla cucina di casa propria, hanno deciso di alleviare il disagio dello stare obbligatoriamente a casa, mostrando la preparazione di decine di piatti. Non parliamo esclusivamente di ricette ricercate o preziose, ma anche di piatti semplici, basati su ingredienti che tutti abbiamo a casa. È il modo che l’Istituto Alberghiero Varnelli di Cingoli ha scelto per testimoniare la propria vicinanza al territorio e per dare un piccolo contributo per vivere tutti meglio la situazione d’emergenza causata dal coronavirus. “Il nostro istituto non rinuncia né al suo compito educativo, anche in un periodo così difficile per tutti,– ha constatato la dirigente Maria Rosella Bitti - garantendo lo svolgimento delle attività con un’efficiente didattica a distanza, né al suo rapporto con il territorio, con la gente, con le migliaia di persone da sempre interessate e coinvolte nelle iniziative dell’Istituto.”
E lo fa continuando con la sua missione di testimone e protagonista della cultura gastronomica regionale. Per rendere un po’ più dolce la permanenza forzata nelle abitazioni, infatti, gli studenti della scuola hanno pensato di entrare nelle case di tutti , producendo brevi filmati sulla preparazione di ricette e pietanze, elaborate esclusivamente dagli studenti. Nei video, che hanno come protagonisti alimenti sia poveri che ricercati, vengono proposte ricette della tradizione regionale e nazionale, ma anche piatti delle più moderne tendenze gastronomiche. I filmati si rivolgono alle famiglie, alle mamme, alle zie, a chi ha più tempo a disposizione da dedicare ai fornelli perché impossibilitato a uscire per lavoro. Tutto il progetto si svolge in modo spontaneo, immediato, sincero, utilizzando tecnologie quotidiane alla portata di tutti, tenendo, così, salda la compattezza della comunità educante e allo stesso tempo abbracciando quanti vorranno distrarsi piacevolmente, per esorcizzare la drammaticità di questi giorni.
I video sono disponibili all’indirizzo https://www.facebook.com/watch/alberghierocingoli/545263916375121
“L’iniziativa nasce dalla consapevolezza che il cibo – ha ribadito la Dirigente - ha un forte valore simbolico, relazionale per la sua capacità di costruire legami sociali e rinsaldare i legami affettivi, favorendo dialogo e il piacere di stare insieme. In questo momento di isolamento sociale esprime e risponde ancora di più al bisogno di socialità e di amicizia di ciascuno di noi. Vogliamo sottolineare la profonda valenza positiva del cibo, che è gioia, condivisione, amicizia, e quindi il contributo che di fronte a questa emergenza senza precedenti possono dare i nostri studenti nel creare un clima di fiducia e positività.”
“ E’ sempre bello ed entusiasmante vedere i nostri studenti mettersi in gioco per farci sentire tutti più vicini “– ha detto il professor Bruno Spaccia che ha curato principalmente l’iniziativa, docente di Enogastronomia con una straordinaria carica di umanità. Non dobbiamo lasciarci travolgere dalla situazione drammatica, ma dobbiamo cercare il positivo in ogni cosa: siamo costretti a casa, ebbene approfittiamo di questo isolamento fisico per dedicarci alla buona cucina e quindi “TUTTI IN CUCINA”.
"Anche l'OMS ha cambiato le direttive in merito: devono ormai essere fatti più tamponi e a tappeto, magari pure con i drive test, anche ai paucisintomatici o asintomatici - spiega in una nota il capogruppo di 'Centrodestra per cambiare Francesco Pacetti' - A maggior ragione in zone come la nostra, in cui c'è stato un focolaio accertato - si sottolinea -, con priorità a tutti gli operatori sanitari, alle forze dell'ordine, ai volontari in trincea, a chi lavora ancora al pubblico".
"Siamo consapevoli che nelle Marche ci sono problemi di disponibilità, carenza di reagenti, processori e personale addetto ai laboratori (che devono essere "certificati") - dichiara Pacetti - ma a Cingoli sarebbe un intervento fondamentale anche perché abbiamo già diversi morti e contagiati dal virus e sarebbe un toccasana per la nostra popolazione impaurita e ormai stanca, per poi affrontare al meglio la fase 2".
Pacetti ha poi concluso il suo intervento affermando: "Chiediamo pertanto al Sindaco e a chiunque ne abbia competenza di fare il possibile per esaudire questa richiesta che perviene ormai da larga parte della popolazione".
Entusiasmo e partecipazione per il contest nazionale #BellezzaDallaMiaFinestra”, lanciato il 25 marzo dall'associazione “Noi Marche”, che riunisce attraverso un protocollo d'intesa il comune di Civitanova Marche ed altri otto del territorio. Il concorso è stato pensato con l’obiettivo di raccontare con una foto scattata dalla finestra della propria casa, un momento della giornata, un’emozione, un particolare, un monumento in questo periodo di emergenza sanitaria caratterizzata dall'obbligo di non uscire di casa.
Sono arrivate 158 foto da tutta Italia, Avellino, Trani, Roma e naturalmente molte anche dalle nostre province. “L’obiettivo della visibilità del territorio – fa sapere l'organizzatrice Loredana Miconi - è stato raggiunto in quanto i post pubblicati in questa settimana hanno avuto circa 25.000 visualizzazioni”.
I premi sono stati 14 soggiorni gratuiti nei comuni Noi Marche grazie al contributo delle strutture ricettive. I vincitori successivamente dovranno realizzare un piccolo servizio fotografico e scrivere recensioni della struttura ricettiva nel momento dell'ospitalità.
“Una iniziativa la nostra – ha spiegato l'assessore Maika Gabellieri – che vuole rafforzare il messaggio dell'importanza di stare a casa e che, nel suo piccolo, vuole sostenere il settore turistico gravemente colpito. L'utilizzo dei social è in questo momento il solo modo per far conoscere e promuovere il nostro territorio attraverso le immagini, in vista della sua futura ed effettiva ripartenza”.
Questi i nomi dei vincitori (in base ai like ottenuti, indicati tra parentesi)
1° Angelo de Meo (407), 2° Gianluca Scalpelli (233), 3° Beatrice Perticaroli (208), 4° Luca Tambella (132), 5° Giamaica Brilli (128), 6° Fabiana Screpante (114), 7° Silena Staffolani (113), 8° Jacopo Curi (107), 9° Emanuela Calò (104), 10° Antonio Corallo (98), 11° Stefania Stura (78), 12° Paolo D’Angelo (78), 13° Fabio Guardabassi (72),14° Giulia Gianfelici (71)
I comuni di Noi Marche che hanno aderito al contest sono i seguenti:
Civitanova Marche (comune capofila), Appignano, Cingoli, Fiastra, Montegranaro, Morrovalle, Sarnano.
La data del 5 aprile 2020 sarà ricordata per sempre alla Polisportiva Cingoli, malgrado l’emergenza Covid-19. Lo stop dei campionati previsto dalla FIGH, infatti, ha rappresentato la doppia promozione in Serie A1 delle due squadre di A2, quella maschile e quella femminile. Dopo il triplete del 2018, il Balcone delle Marche festeggia nuovamente il salto di categoria.
Il Consiglio Federale, riunitosi domenica in video-conferenza, ha decretato il congelamento delle classifiche e la promozione in Serie A1 delle prime classificate di ogni girone. La Santarelli Cingoli maschile di mister Nocelli era al primo posto del girone B, indisturbata con 42 punti, a + 7 dal Bologna United secondo, mentre le ragazze di Analla conducevano il girone C con 31 punti, a +8 dal Flavioni Civitavecchia.
Strappini e compagni tornano in A1 dopo un anno di distanza dalla retrocessione del 2018-2019, mentre le donne ripetono la promozione del 2017-2018 alle Final Eight di Teramo. Si tratta per entrambe le compagini dello storico terzo salto in categoria superiore, sebbene sia arrivato in una situazione drammatica e d’emergenza. Finisce, inoltre, la stagione agonistica del settore giovanile, senza assegnare alcun titolo.
Il sindaco di Cingoli, Michele Vittori, ha commentato il lieto evento. “In un momento – ha detto al telefono – di grande preoccupazione, accogliamo con particolare gioia la notizia della promozione in Serie A1 di entrambe le nostre squadre di pallamano. Questo è segno di come l’impegno e i sacrifici vengano ricompensati. Plaudo i giocatori e le giocatrici, li incoraggio a volare sempre più in alto. Agli allenatori e ai dirigenti della Polisportiva va il ringraziamento per la oro dedizione e per l’impegno con il quale affrontano la gestione della società. Viva la pallamano, viva Cingoli”.
I prossimi campionati di massima serie 2020-2021, dato il congelamento delle eventuali retrocessioni, saranno composti da 17 squadre per l’A1 Maschile e 13 per l’A1 Femminile. La società è già a lavoro per reperire le risorse economiche necessarie ad affrontare la prossima stagione, ringraziando ancora una volta tutti i partner che le sono stati a fianco in questa delicata ma importante annata.
La Caffarel, ditta italia che produce cremini, tavolette di cioccolato, creme da spalmare, panettoni, pandori, caramelle e altri prodotti come semilavorati per pasticcerie e gelaterie, ha deciso di donare una parte della sua produzione al personale della sanità impegnato in questa durissima lotta contro il Covid-19.
I prodotti sono stati consegnati dall'Associazione Carabinieri di Filottrano ai medici, infermieri e operatori sanitari presenti ieri presso l'Ospedale di Cingoli.
A riceverli è stata una significativa rappresentanza del fronte anti-Coronavirus, con la dottoressa Carla Urbani, la dottoressa Alessandra Pioli ,che alterna i turni di servizio in corsia con quelli all'interno della Casa di Riposo, e tutto il nuovo Reparto per acuti da Covid-19 di Cingoli, nonchè i dipendenti del 118 di turno.
Dopo la scomparsa del dottor Francesco Foltrani e la contrazione della patologia da tanti operatori del settore, questo gesto, così semplice ma ricco di significati evocativi, speriamo che possa segnare la fine di questo incubo per tante persone e famiglie.
Indagano i Carabinieri di Cingoli e il personale della polizia locale per accertare gli autori della deflagrazione che è ieri sera, verso le ore 22 è rimbombata da Villa Strada sin dentro le vie del centro storico di Cingoli ed è stata udita a diversi chilometri di distanza.
Probabilmente la detonazione che ha infranto parte della vetrata di una pensilina per la sosta dei passeggeri delle autolinee è stata prodotta da un potente artificio pirotecnico vietato in commercio. Un super petardo pieno zeppo di polvere pirica, certamente non in vendita nelle cartolerie o nelle armerie.
"La frantumazione dei vetri che sono sparsi intorno alla pensilina danno un'idea di ciò che probabilmente doveva essere una ragazzata ma i cui effetti non potevano essere controllati - evidenzia il vicesindaco Filippo Saltamartini -. Se gli autori verranno identificati potranno rispondere di detenzione di esplosivi, accensioni ed esplosioni pericolose e danneggiamento aggravato, con la pena massima fino a 18 mesi di arresto, aumentata fino al triplo per il concorso di altri reati, senza tener conto della possibile diminuzione per le circostanze attenuanti derivanti dal rito processuale e dalle condizioni personali".
"Ma ciò che dev'essere stigmatizzato - prosegue Saltamartini -, a parte l'eventuale responsabilità penale e civile nei confronti del Comune, non è tanto il comportamento (ognuno risponde delle proprie azioni) quanto per la possibilità che il maneggio di artifici così potenti è altamente pericoloso per le mani e gli occhi degli stessi autori e dunque per l'eventuale peso aggiuntivo per il soccorso ospedaliero in concomitanza con l'epidemia del Covid-19".
"Per queste ragioni, siamo stati tutti adolescenti e ragazzi, che mi permetto di chiedere a tutti e sopratutto a chi ha la responsabilità del controllo familiare, di utilizzare la massima diligenza in questo particolarissimo periodo" conclude il vicesindaco.
Dopo l’acquisto da parte del Comune di 11.000 mascherine e la distribuzione capillare in ogni via e frazione dai ragazzi della croce Rossa di Cingoli, nel comune scatta l’obbligo, da oggi, di indossare guanti e mascherine per accedere a negozi, farmacie, supermercati ed esercizi pubblici in genere. Il sindaco Michele Vittori ha emesso un'ordinanza comunale.
"Con il provvedimento odierno - scrive il sindaco in una nota - si sono rafforzate le misure precedentemente adottate che avevano il fine di evitare l’ammassamento delle persone e che, ancora oggi a Cingoli, sono valide. Si tratta dell’obbligo di mantenere una distanza superiore a 2 metri tra persone e del divieto di accesso degli avventori nei negozi in un numero superiore ai commessi e al personale addetto alla vendita. La misura adottata in data odierna non deve allarmare su un peggioramento dei numeri epidemiologici del nostro Comune - continua Vittori - .
Dai dati trasmessi dalla Prefettura e dalla Regione dal 20 marzo 2020 si tratta, attualmente, di circa 30 persone affette dalla patologia da Covid-19 e di 29 persone obbligate alla cosiddetta quarantena (non si conosco i dati del numero delle persone ricoverate negli ospedali)."Se si esclude il numero dei contagiati nella Casa di riposo e dei decessi, si può sperare che le misure di contenimento stiano producendo i loro effetti" - spiega Vittori - .
A tal fine è necessario continuare a rispettare tutte le misure statali e comunali adottate, affinché sia possibile tornare alla normalità nel più breve tempo possibile".
Chi non avesse ricevuto le mascherine può chiamare la croce Rossa di Cingoli 0733604330 o il COC 3316906665
Un'altra vittima nella casa di riposo di Cingoli a causa del Coronavirus. È morta , nella giornata di ieri, l'84enne Cesarina Romaldi.
La donna lascia la figlia Elena e i nipoti: Caterina, Gabriele Chiara e Jacopo. I funeralli saranno svolti domani, 5 aprile, in forma strettamente privata presso il cimitero V strada di Cingoli. Si tratta della settima vittima della casa di Riposo dall'inizio dell'epidemia.
L’infezione da Covid-19 ha fatto riaprire i battenti delle fabbriche, per distribuire alla popolazione, in modo del tutto gratuito, come in tempo di guerra.
Sono così arrivate al Comune di Cingoli le mascherine prodotte Made in Filottrano-Cingoli, su licenza dalla LARDINI S.p.a., e con le risorse e i materiali della stessa Azienda con sede a Filottrano di proprietà dei fratelli Andrea, Luigi, Lorena e Anna Rita Lardini.
Come ha dichiarato uno di essi, Andrea Lardini, sono state prodotte dai loro dipendenti che ”gratuitamente si sono messi a cucirle senza chiedere nessuna remunerazione del lavoro”.
A Mummuiola, nella nostra zona industriale cingolana, in questa settimana, ma lavoreranno anche la prossima, in modo del tutto gratuito, come si è detto, si sono ritrovate 11 lavoratrici per regalare sempre alla popolazione le loro mascherine. Sono le dipendenti del Pantalonificio CO.MI.G di Giorgio Coppari e della ditta Confezioni-Cingoli di Emili Cavalletti.
Queste mascherine prodotte in loco, potranno essere utilizzate – come prevede l’articolo 16 del DECRETO-LEGGE 17 marzo 2020, n. 18, « Per contenere il diffondersi del virus COVID-19, […..] per i lavoratori che nello svolgimento della loro attività sono oggettivamente impossibilitati a mantenere la distanza interpersonale di un metro».
Quindi, i lavoratori delle imprese manifatturiere (non gli operatori sanitari), che nella loro prestazione sono impossibilitati a mantenere la distanza di sicurezza di 1 metro, e non hanno dispositivi più efficaci (tipo FFp2 e FFp3 o Mascherine chirurgiche), potranno richiedere al numero 0733-604330 CRI di Cingoli o al numero C.O.C. 331-6906665 , tali presidi in via del tutto gratuita, grazie alla donazione in parola.
Andrea Lardini ha fatto sapere che sono in corso le validazioni per renderle idonee alla stessa stregua delle mascherine chirurgiche.
I Vigili del fuoco sono al lavoro in un'abitazione di campagna in via Pettovallone, nella frazione Pian della Pieve del comune di Cingoli, per domare il rogo che si è sviluppato al suo interno. Ancora da chiarire come si sia innescato l'incendio, sviluppatosi intorno alle 21 della serata odierna.
Sul posto sono intervenute quattro squadre di Vigili del Fuoco, provenienti sia da Macerata che da Apiro.
L'anziana proprietaria, soccorsa dai sanitari del 118 di Cingoli, si trova in buoni condizioni di salute.
Ingenti i danni all'abitazione, che si presenta inagibile anche a causa dell'esplosione di una bombola del gas provocata dal propagarsi delle fiamme.
Presenti, per i rilievi del caso, anche i carabinieri.
Continua l'azione di prevenzione generale sanitaria da parte del Comune di Cingoli.
"Dopo essere riusciti a reperire dalle donazioni volontarie di persone e ditte che ringrazieremo pubblicamente nel corso di una iniziativa successiva - ha detto il Sindaco Michele Vittori - per proteggere i medici, gli infermieri e le operatrici sanitarie all'interno della Casa di riposo, adesso è il tempo di difendere ogni singoli cittadino".
Da questa mattina, si sta provvedendo alla distribuzione di 11.000 mascherine chirurgiche, su 10.382 residenti: una per ogni abitante del Comune.
"In realtà il materiale doveva arrivare la scorsa settimana - sottolinea Vittori -. Ma il caos nei trasporti arerei, ed i provvedimenti delle dogane che bloccavano l'accesso di questi prodotti, ha ritardato la misura dell'Amministrazione. Finalmente, quindi, dopo settimane di attesa, è giunta ieri la fornitura che verrà distribuita con il prezioso contributo della sezione locale di Cingoli della Croce rossa italiana e con alcuni volontari del Gruppo di Protezione civile".
"Si tratta di materiale acquistato dal Comune di Cingoli, con le risorse proprie della nostra Comunità" specifica il sindaco.
I presidi sanitari saranno recapitati casa per casa. Saranno impiegati 15 volontari della Croce Rossa Italiana ogni giorno e, in alcuni casi, i mezzi di trasporto saranno le biciclette elettriche. La consegna delle mascherine avverrà senza contatto fisico e senza entrare nelle abitazioni.
Per evitare l'eventuale contaminazione, sono stati preparati pacchetti con 1, 2, 3 o 4 mascherine e nei nuclei familiari maggiori di 4 ne saranno consegnati 2 involucri.
La distribuzione avrà luogo in via contestuale in tutte le vie e tutte le frazioni, sfruttando la residenza e la conoscenza delle famiglie da parte degli stessi volontari incaricati dello smistamento.
"Contiamo di completare tutta la distribuzione tra sabato e domenica, quando anche le persone che attualmente lavorano saranno a casa" ha detto il Presidente della CRI Maurizio Massaccesi.
"Anche questa volta - ha soggiunto Vittori- la nostra Croce Rossa, che ha una delle Sezioni più importanti a livello nazionale e non solo regionale, dimostra quanto sia importante il fattore organizzativo del terzo settore. Non finiremo mai - ha concluso il primo cittadino- di poterli ringraziare fino in fondo.
PRS GROUP, congiuntamente al Comune di Cingoli ed ai propri partner comunica che il 27° Rally Adriatico viene rimandato a data da destinarsi, a causa della ricorrente emergenza sanitaria epidemiologica da COVID-19.
L’appuntamento era in programma l’1 e 2 maggio con quartier generale sempre a Cingoli, doppio appuntamento tricolore, come lo scorso anno: il 27° Rally Adriatico, la parte “moderna” della competizione, sarebbe stata la seconda prova del Campionato Italiano Rally Terra (CIRT) ed il 2° Rally Storico del Medio Adriatico, il terzo atto del Campionato Italiano Rally Terra storici (CIRTS).
Essendo la situazione in continuo divenire, al momento non è possibile stabilire una data per rimettere in calendario l’evento, tutto lo sport nazionale è fermato per l’emergenza sanitaria e PRS GROUP si rimette alle decisioni che verranno prese da parte della Direzione dello Sport Automobilistico ACI SPORT per la rimodulazione del calendario sportivo nazionale, certamente dovendo tenere conto delle esigenze logistiche ed organizzative del territorio ove si svolge la gara.
Le novità sulla ricollocazione in calendario della gara saranno comunicate mediante comunicazioni stampa da PRS GROUP oppure da apposita comunicazione Federale, ogni altra notizia in merito diffusa da altra fonte è da ritenersi non ufficiale, quindi priva di fondamento.
"A Cingoli sono stati assegnati 50.000€ per 10.000 abitanti, una mancetta."
Affida a Facebook il proprio sfogo l'ex Sindaco, ora vice Sindaco di Cingoli
"Da un mese sono bloccate tutte o quasi tutte le attività produttive e commerciali - si legge nel post - Ma con un provvedimento a mezzo tg hanno favoleggiato miliardi affidati ai Comuni per aiutare le comunità più colpite."
"Scrivo queste righe perchè anche stamani dopo l'incessante propaganda, sono giunte le prime telefonate da parte di chi vuole sapere dove si deve recare per prelevare le 300 euro minime promesse dal Governo - scrive Saltamartini - solo che sono la restituzione dei fondi della nostra fiscalità generale che ci spettano in quota parte, perchè tutti paghiamo allo Stato".
Affermazioni che potrebbero sfuggire ai più e per questo spiega che in realtà non si tratta di nuovi fondi inviati ma di variazione di destinazione di fondi già presenti.
"Sono soldi già spesi - spiega Saltamartini - che servono per pagare il personale, l'illuminazione pubblica, i trasporti scolastici, insomma tutti i servizi comunali
Domani mattina non sapremo certo come dividere l'enorme ricchezza che pioverà su ogni cittadino del nostro Comune, dopo il reddito di cittadinanza, a seguito dell'abolizione della povertà: 5 euro a testa (dicasi cinque euro).
Dopo la chiusura dei 20 posti letto del nostro Ospedale (per le ferie estive: ricordiamocelo) che l'ha reso inefficace per intervenire anche sui trattamenti tradizionali dei pazienti e l'abbandono di ogni sostegno ai malati della nostra Casa di riposo, questa è la reintegrazione ai redditi di chi non l'ha più un reddito: 5 euro.
Ancora oggi - conclude - siamo alla disperata ricerca di mascherine e camici per i nostri medici, infermieri e operatori sanitari eroi che entrano volontariamente a curare un reparto per Acuti da Covid-19 nella Casa di riposo di Cingoli abbandonata dall'Asur e dalla regione Marche".
ll club Lions Macerata Sferisterio presieduto questo anno sociale dallo Ingegner Marco Orazi, di fronte alla emergenza covid 19 ha voluto dimostrare la vicinanza dei soci alla comunità ed a fianco delle istituzioni con un piccolo gesto, la donazione di 100 mascherine Ffp2 alla casa di riposo di Cingoli che si trova in grande difficoltà con tutti i ricoverati contagiati .
I presidi sanitari sono destinati ai medici e operatori impegnati per la cura ed il contenimento del Coronavirus. La Fondazione Lions Clubs International ( LCIF) ha donato, altresì, 350.000 dollari per l'emergenza covid 19 in Italia e il suo intervento sarà a livello globale data la pandemia.
Nella prima mattinata di oggi, alla Casa di Riposo di Cingoli, so sono registrati altri due decessi a cusa del Covid-19.
Si tratta di due donne, una di 85 e l'altra di 73 anni entrambe originarie del posto e per ciauscuna la celbrazione funenbre si terrò nella gioornata di domani.
Dopo il primo decesso avvenuto il 16 marco ad oggi le vittime tra i 29 ospiti della struttura che hanno contratto il Coronavirus.salgono a 6.
In seguito ad alcune segnalazioni anonime pervenute alla Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Macerata, i militari della Stazione di Cingoli nella tarda mattinata di ieri si recavano presso un esercizio pubblico di quel centro, accertando che la porta secondaria che collega una tabaccheria al suddetto esercizio era aperta.
Entrati nel locale constatavano la presenza del titolare, del padre e di un cliente, il quale, contravvenendo alle vigenti disposizioni per contrastare l’epidemia in atto, usciva di casa per recarsi presso l’esercizio a prelevare un primo piatto da asporto, documentato con relativo scontrino fiscale.
L’attività in questione è costituita da tabaccheria, bar e tavola calda, anche da asporto, e quindi autorizzata in questo momento al solo confezionamento dei pasti con consegna a domicilio.
Per quanto sopra sono state immediatamente contestate le violazioni di cui all’articolo 4 del recente Decreto Legislativo 19/2020 sia al titolare dell’esercizio che al cliente e, date le circostanze, veniva immediatamente disposta la chiusura provvisoria dell’attività per 5 giorni fino a tutto il 30 marzo p.v., in attesa delle ulteriori sanzioni che verranno comminate dalla Prefettura di Macerata.
Il Comitato cingolano, coinvolto sin da subito ad affrontare lo stato d’emergenza su richiesta anche dell’amministrazione comunale, sta attraversando un periodo particolare, caratterizzato da grande incertezza.I volontari sono però la grande forza del gruppo guidato dal presidente Maurizio Massaccesi e dai consiglieri Alessandro Pelagagge, Giancarlo Mazzolani, Caterina Menghini (quest’ultima impiegata in prima linea come infermiera all’Ospedale di Jesi) e dal consigliere giovani Michele Marchegiani.
Continuano le attività regolari di trasporti sanitari e prevalentemente sanitari, in ambulanza e non, anche se sono diminuite considerevolmente, a causa della riorganizzazione del sistema ASUR. L’emergenza Casa di riposo ha coinvolto da vicino i nostri volontari, in special modo quelli del Servizio Civile Universale e del Servizio Volontario Europeo. Il sindaco Vittori e il suo vice Saltamartini, che ringraziamo della fiducia dimostrata, ha subito voluto la Cri di Cingoli a supporto logistico dell’emergenza Covid-19 all’esterno della struttura, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza igieniche e sanitarie. I nostri volontari hanno collaborato anche a fianco del personale della Protezione Civile e della Marina Militare per l’allestimento di tende e teloni, necessari per la piena operatività della Casa di riposo nella gestione dei contagiati.
Tra i servizi forniti dal Comitato a tutta la popolazione bisognosa, occorre sottolineare il Pronto Farmaco e il Pronto Spesa. Il servizio di consegna dei farmaci era già attivo da diversi anni a Cingoli, grazie all’impegno di tutti i volontari. Ora anche l’intera Croce Rossa Italiana si è organizzata in tal senso con la collaborazione con Federfarma, ma per il nostro Comitato è stato più facile capire il meccanismo di consegna utente-volontario-farmacia-volontario-utente, dato che il servizio era già consolidato. Per quanto riguarda invece il Pronto Spesa, la CRI non vuole sostituirsi al lavoro dei supermercati, ma vuole dare un piccolo aiuto alle persone impossibilitate a spostarsi dalla propria abitazione. Nel sito www.cricingoli.it sono pubblicati tutti i dettagli delle due iniziative, oltre ovviamente su tutti i canali social del Comitato.
Sono tante anche le piccole ma importanti iniziative curate dai giovani sui social network. Nelle scorse settimane erano partite la campagna di sensibilizzazione #restoacasa e #incrisichallenge su Instagram, dove si invitavano i ragazzi a pubblicare delle foto di attività fatte nella propria abitazione. Un’altra campagna informativa degna di nota riguarda le norme igieniche da rispettare, con sondaggi e video esplicativi in tema. Si sta mettendo a punto, infine, un programma giornaliero di attività da fare a casa durante l’emergenza, tra cui cucinare, ascoltare musica, fare attività fisica e vedere film in chiaro.
Il Comitato ringrazia tutti i volontari che si stanno adoperando in questo momento difficile, sia con la presenza fisica in sede che tramite videochat, telefono e messaggistica. Occorre sottolineare, inoltre, come i volontari del Servizio Civile Europeo e anche due ragazze del Servizio Civile Universale siano rimasti in Italia nonostante provengano da altri paesi (Spagna, Slovacchia, Francia, Danimarca, Germania). E’ attivo anche un servizio di supporto psicosociale per tutti i soci e le loro famiglie a cura di due esperte in psicologia.
Sono pervenute tante richieste di aiuto da parte di privati e associazioni, alle quali finora non abbiamo risposto dettagliatamente. Si possono effettuare donazioni all’IBAN presente sul sito internet dell’associazione per l’acquisto di protezioni FFP2 e FPP3, oppure si può dimostrare vicinanza ai volontari attivi con dolci, torte salate e prelibatezze di ogni tipo. Si può, inoltre, acquistare il libro “Il sorriso del cuore” dello scrittore Jonathan Arpetti, dedicato alla memoria della nostra indimenticata Vittoria Marchegiani: mai come in questo momento le sue parole e il suo insegnamento possono essere utili a noi volontari e alla popolazione. Tutte le informazioni in merito si trovano sulle nostre pagine social e sul sito internet www.cricingoli.it. Si può contattare il numero 0733-604330 per ulteriori informazioni sulle nostre attività.
Nonostante lo sconforto e la stanchezza si facciano sentire, la Croce Rossa non molla e guarda avanti, attraverso l’umanità, la neutralità, l’imparzialità, l’indipendenza, l’unità, l’universalità e il volontariato, i 7 principi della nostra associazione. Tutti insieme supereremo anche questo momento, ma stateci vicini restando a casa. Ci lasceremo alle spalle anche questi difficili mesi, con il sorriso che ci ha sempre contraddistinto.
Fileni, leader nella produzione di prodotti biologici in Italia, ha deciso di effettuare una donazione di 500.000 euro in favore dei dipendenti, della Regione Marche e dei Comuni di Cingoli, Jesi e Castelplanio per fronteggiare l’emergenza Coronavirus.
È solo grazie all’impegno quotidiano e ai sacrifici dei suoi 2000 collaboratori che Fileni riesce a far fronte alla sempre crescente domanda dei suoi prodotti di alta qualità da parte di clienti e consumatori. Cosciente di questo, l’Azienda, dopo aver introdotto tutti i provvedimenti possibili per garantire la salute e la sicurezza dei propri lavoratori - adeguandosi alle prescrizioni governative - ha compiuto enormi sforzi per riprogettare in brevissimo tempo le linee produttive, distanziando i propri dipendenti per garantirne la sicurezza.
Fileni è, infatti, convinta che la tutela dei propri collaboratori sia la principale priorità perché sono proprio loro il reale valore aggiunto di una realtà che si fa portavoce di una vera e propria comunità composta dagli operai delle linee, dagli allevatori degli animali e dagli agricoltori che coltivano i cereali usati per il mangime.
Consapevole della centralità del proprio ruolo in un Paese in difficoltà, Fileni non si è tirata indietro e, una volta di più, ha voluto dimostrare il proprio impegno nel sostenere il territorio che la ospita e con cui si identifica, scegliendo di investire 500.000 euro.
Parte della donazione sarà dedicata al sostegno dei propri lavoratori e delle loro famiglie con l’adozione di misure specifiche per i dipendenti tra le quali: un’assicurazione, integrativa rispetto a quella obbligatoria, che tuteli il lavoratore che abbia contratto il Coronavirus e che prevede indennità da ricovero e da convalescenza e un bonus del 10% della paga oraria per il periodo dell’emergenza sanitaria, dedicato al personale che opera in produzione.
Un’altra parte cospicua della donazione sarà devoluta al sistema sanitario della Regione Marche affinché la utilizzi in ambito medico-sanitario e ai Comuni di Cingoli, Jesi e Casteplanio, in modo che le amministrazioni locali possano contare su fondi da allocare per l’emergenza Covid-19.
“Noi di Fileni non siamo un’azienda come le altre - afferma Giovanni Fileni, Presidente di Fileni - Ci siamo sempre considerati come una grande famiglia, una grande comunità inserita nelle Marche in cui viviamo da sempre e che, da sempre, ci caratterizza con i suoi territori. La passione e l’amore per il nostro lavoro e per i membri della nostra comunità, ci spinge in un momento difficile come questo a stringerci attorno ai nostri collaboratori e a tutti gli abitanti delle nostre terre e, per questo, abbiamo deciso di agire in prima persona, con la spontaneità e la trasparenza che ci ha sempre contraddistinto con un’unica convinzione: uniti ce la faremo”.
Il gruppo consiliare regionale della Lega segnala l’opportunità di liberare circa cento posti letto per le cure no-covid negli Ospedali delle due città di Cingoli e Matelica. Proposto anche il potenziamento delle cure intermedie, sempre no-covid, presso l’Ospedale di Recanati.
Una zona franca, un asse ospedaliero strategico che unisce le città di Cingoli e di Matelica. E’ quanto immaginato dai consiglieri regionali della Lega, Sandro Zaffiri, Mirco Carloni, Marzia Malaigia e Luigi Zura Puntaroni, nell’ottica di organizzare al meglio la grande sfida al coronavirus.
“È una proposta che nasce dall’analisi dell’attuale – affermano i consiglieri – ospedali medi e grandi impegnati giorno e notte con pazienti affetti dal virus, l’arrivo di Bertolaso per creare una struttura di riferimento regionale, la doverosa necessità di organizzare la cura delle situazioni estranee al contagio, dei cronici e degli anziani in totale sicurezza per loro e per il personale medico. Ecco, dunque, che gli ospedali di Cingoli e di Matelica potrebbero divenire importanti presidi di medicina generale no-covid. A Cingoli – rilevano gli esponenti del Carroccio – potrebbero essere messi a disposizione circa 40 posti di degenza, mentre a Matelica sarebbero 50 i posti letto che si potrebbero creare, trasferendo le attuali circa 20 presenze costituite dagli ospiti di una casa di riposo, ivi collocati per motivi legati al terremoto, in una struttura più adeguata alle loro esigenze. Anche l’ospedale di Recanati potrebbe rientrare in questa strategia, potenziandone le funzioni di cura intermedia del malato, sempre no-covid. Quella che l’emergenza ci sta offrendo – concludono i consiglieri della Lega – rappresenta anche un’opportunità di ripensare all’organizzazione della sanità regionale con uno sguardo al futuro, immaginando in che modo i presidi ospedalieri dei centri più piccoli potrebbero essere messi a disposizione delle comunità locali.
Cingoli piange la quarta vittima da Covid-19 nella casa di riposo. È il 72enne Elio Sorana, celibe ed ex operaio, che da molto tempo era ospite nella struttura e che verosimilmente è deceduto per una polmonite intestiziale bilaterale da coronavirus.
Il vice-sindaco Filippo Saltamartini riferisce anche di una seconda vittima nella notte, risultata negativa al Covid-19 e probabilmente scomparsa per pregresse malattie.
"Gli altri ospiti sono descritti come stabili" ha aggiunto Saltamartini.