L'uomo del carbone, Giovanni Tomaselli, è stato tra i protagonisti, nella mattinata di domenica, della seconda passeggiata e pedalata di gusto organizzata dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini nell'ambito del progetto Good Morning Sibillini, finanziato con fondi del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica. L'escursione, questa volta, è partita da Cessapalombo e ha portato i partecipanti, sia a piedi che in e-bike, a percorrere il territorio circostante, puntando soprattutto alla riscoperta delle attività tradizionali, come quella dei carbonai.
L'altra forte attrattiva, dato il periodo primaverile, è stata la presenza degli insetti impollinatori e delle farfalle e proprio il "Giardino delle farfalle", sede del Centro di Educazione Ambientale "Vallenatura" del Parco, ha accolto gli escursionisti alla partenza e al ritorno, quando la passeggiata e pedalata di gusto si è conclusa con una ricca degustazione di prodotti tipici, tra cui un freschissimo miele d'acacia illustrato da Simone Quintili, tra gli apicoltori che fanno parte del progetto BeeSafe gestito dal Parco con l'obiettivo di salvaguardare l'ape ligustrica dei Sibillini, specie autoctona a rischio di ibridazione.
Al "Giardino delle farfalle" è stato possibile, per le famiglie che hanno aderito all'iniziativa, far sperimentare ai più piccoli, passeggiate nel bosco con gli asinelli e un'immersione nel mondo delle farfalle con la visita al museogiardino. Terza tappa del progetto Good Morning Sibillini sarà Arquata del Tronto con il sentiero "per tutti" di Forca di Presta, adatto per essere percorso anche con sedie a ruote: il tema della natura accessibile sarà infatti protagonista dell’escursione che si terrà domenica prossima, 26 maggio.
Vi sarà la possibilità, grazie alla collaborazione con l’Associazione delle Guide del Parco, di avvalersi di apposite joelette per disabili (sedie a ruote “fuoristrada”) condotte da operatori abilitati. All’escursione parteciperà l’atleta paralimpica Paola Protopapa, medaglia d’oro agli europei indoor di Amsterdam nel 2006 e oro paralimpico a Pechino nel 2008 nella disciplina del canottaggio. Si ricorda che la partecipazione è gratuita, le escursioni saranno affidate a guide esperte e che per i cicloturisti saranno messi a disposizione, sempre gratuitamente, e-bike e caschetto. Per informazioni e iscrizioni: 353.4670529.
"L’ambizione sarà quella di attirare nuove famiglie nel paese. Cessapalombo da troppo tempo paga l’isolamento di una gestione basata sul 'tirare a campare', sui personalismi e su progetti non condivisi". Questo il cardine del programma elettorale esposto dal candidato sindaco della lista "Viviamo Cessapolombo", Stefano Ciocchetti, informatico 38enne specializzato in fotografia per i beni culturali e guida ambientale escursionistica.
"Metteremo al centro il cittadino, rendendolo protagonista della vita della comunità attraverso la condivisione delle idee, un ascolto attento e una partecipazione attiva alla vita amministrativa del paese. Le priorità del gruppo sono sostenere la popolazione residente e promuovere lo sviluppo delle attività commerciali", sottolinea Ciocchetti.
"Il nostro impegno è quello di essere un'alternativa autorevole e seria, pronta a garantire un futuro a Cessapalombo, grazie a una visione progettuale chiara ed una squadra competente", conclude il candidato sindaco.
Ecco la lista completa dei candidati della lista: Alessandra Annavini (32 anni), gestisce l’azienda di famiglia; Gianvittorio Antenucci (47 anni), ingegnere, responsabile Servizio Tecnico del Comune di Gualdo e libero professionista; Moira Compagnoni (39 anni), dipendente privato laureata in biologia; Giuseppe Del Balzo Ruiti (43 anni), dipendente privato; Alberto Gentili (43 anni) artigiano calzolaio; Giorgio Gentili (70 anni), dirigente scolastico in pensione; Adriana Malpiedi (55 anni), restauratrice e insegnante laureata in architettura e in tecnologie e diagnostica per il restauro; Marco Mercorelli (36 anni), magazziniere, autista; Ilaria Milani (39 anni), assistente studio odontoiatrico e studentessa; Greta Quintili (33 anni), perito agrario, operatore socio-sanitario lavora nel settore assistenziale.
Domenica 21 aprile 2023, in occasione dell’80° anniversario dell'Eccidio di Montalto, si terrà, come tutti gli anni, la ventesima edizione della “Marcia della Memoria...sulle orme della Resistenza”, una manifestazione che consente ai partecipanti di ripercorrere, ancora oggi, i sentieri dei partigiani.
L’evento è promosso dall'Anpi, attraverso un apposito Comitato organizzatore, dalla Regione Marche, dalla Unione dei Comuni Montani Monti Azzurri e dai Comuni di Belforte del Chienti, Caldarola, Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo, Serrapetrona e Tolentino, dall’Istituto Storico per la Resistenza “Mario Morbiducci”, dall’Istituto Alcide Cervi e in collaborazione con Coop Alleanza 3.0.
Questo il programma della Marcia della Memoria. Domenica 21 aprile, alle ore 8.30 a Tolentino ci sarà la deposizione della corona in piazza della Libertà, alla presenza delle autorità, sulla lapide che ricorda l’Eccidio di Montalto. Alle ore 9.30 è previsto il ritrovo, da raggiungere con i propri mezzi, a Caldarola nella zona industriale con servizio navetta per raggiungere piazza Vittorio Emanuele.
Alle ore 10.00 è fissata la partenza della marcia a piedi verso Montalto per un percorso che, attraversando Vestignano e Valle di Montalto, si snoderà per circa 8 chilometri e mezzo.
Intorno alle ore 12.30 è previsto l’arrivo alla Villa di Montalto con "rancio" offerto dall'organizzazione in collaborazione con COOP Alleanza 3.0 – Supermercato di Tolentino. Alle 14.30 concerto e musica live dei gruppi musicali Sanbene e i Ribelli della Montagna.
Si ricorda che a partire dalle ore 13.30, fino alle 18.00, saranno a disposizione varie navette che permetteranno il rientro a Caldarola. Al termine della manifestazione, per chi vorrà, si continuerà a parlare di Resistenza. Appuntamento al Circolo Arci di “Radeche Fonne” di Villa Pianiglioli (Villa Case) di Belforte del Chienti.
"Per la buona riuscita della manifestazione si invitano i partecipanti a parcheggiare la propria auto nella zona predisposta dagli organizzatori, all’interno dell’area industriale di Caldarola, da cui partiranno le navette per raggiungere il punto di partenza e dove le stesse navette riporteranno, sempre gratuitamente, i partecipanti, una volta terminata la manifestazione", si legge in una nota.
L’edizione 2024 è stata presentata in una conferenza stampa dal presidente del Consiglio comunale Alessandro Massi Gentiloni Silverj, dall'assessore Fabiano Gobbi, dagli organizzatori Giorgio Roselli e Vittorio Ciccotti, dalla rappresentante dell’Anpi provinciale Manuela Fiorentino, dai rappresentanti dell’Anpi di Tolentino Lanfranco Minnozzi e Vittorio Luciani e dai rappresentanti di Belforte del Chienti Mariella Migliorelli, Caldarola Giovanni Ciarlantini, Camporotondo di Fiastrone Leonardo Roselli, Cessapalombo Giuseppina Feliciotti.
Stefano Ciocchetti, libero professionista laureato in informatica e specializzato in fotografia per i beni culturali, annuncia la sua candidatura a sindaco di Cessapalombo. Molto conosciuto per le sue attività culturali e di promozione del territorio, nutre da sempre un forte legame con la sua terra, ed è tra i fondatori de "L'Occhio nascosto dei Sibillini" e di "Photonica3". É inoltre organizzatore dell'Appennino Foto Festival ed esercita l’attività di guida ambientale escursionistica.
Ha ereditato dal nonno Mario Ciocchetti, maestro e figura storica di Belforte del Chienti, l'impegno civile e la volontà di ascoltare attentamente le persone. Sin prima del sisma del 2016, ha scelto di stabilirsi a Cessapalombo, dove ha trasferito residenza e attività.
"Scelsi questo luogo perché amavo stare a contatto con la natura, ma quello che non pensavo era di trovare una comunità così unita e attiva che mi ha fatto sentire parte di essa, diventando la mia seconda famiglia - racconta Ciocchetti -. Ogni volta che per lavoro o per svago mi ritrovo a viaggiare per il mondo mi rendo conto di quanto questo paese abbia da offrire ma che in realtà non riesce a esprimere. Negli anni mi sono sempre impegnato a far presente quello che, secondo me, poteva essere una via per far riemergere questo paese in costante lotta con una crisi demografica senza fine che investe ormai tutti i paesi dell’entroterra, quindi mi sono convinto che per cambiare le cose è necessario mettersi in gioco in prima persona".
"Dopo un lavoro durato mesi fatto di incontri e ascolto con i cittadini si è andata a comporre una bellissima squadra composta da molti giovani e persone con esperienze amministrative alle spalle che hanno a cuore il futuro di questo paese e che sono guidati dalla passione che solo chi abita e vive questi luoghi può mettere in campo - aggiunge il 38enne candidato sindaco -. Infatti tutte le persone che hanno deciso di credere in questo progetto hanno un legame forte e vivono stabilmente nel comune è questo secondo noi fa la differenza".
"Crediamo che l’arma più importante in questi piccoli centri sia l’ascolto e la partecipazione attiva della popolazione alle scelte delle amministrazioni locali perché la prima cosa da fare è aiutare chi qui ancora ci vive e ci lavora dando loro un motivo per rimanere e progettare un futuro. In un secondo momento cercare di invertire le dinamiche dello spopolamento e attirare nuove famiglie a venire a vivere in questo luogo stupendo. Io sono la prova che questo è possibile, chiaro bisogna investire sui servizi principali a partire dall’assistenza medica, all’istruzione, alla connettività. Ho anche molto a cuore il turismo che in questo piccolo angolo dei Monti Sibillini può essere realizzato attraverso la vocazione naturale di questi luoghi fatti di piccoli gioielli nascosti ed è per questo che bisogna puntare su un turismo lento e di prossimità evitando i grandi afflussi delle zone più note dei Sibillini", conclude Ciocchetti.
Nella solenne cerimonia tenutasi oggi - sabato 23 marzo alle ore 12 - la Proloco di Cessapalombo ha reso omaggio alle vittime dell'eccidio di Montalto, avvenuto il 22 marzo 1944, commemorando l'ottantesimo anniversario di quella tragedia che segnò profondamente la comunità locale. Ventisette giovani persero la vita in quel tragico evento, e la loro memoria è stata onorata con un gesto di significativa importanza.
Un nuovo pino è stato inaugurato nel cuore di Cessapalombo, simbolo tangibile di speranza e resilienza. La pianta, giovane, forte e dalla verde chioma rappresenta la memoria indelebile dei giovani che furono vittime innocenti di un periodo buio della storia.
"L'inaugurazione del pino è stata un momento di profonda riflessione e di unione per la comunità locale, che ha voluto ricordare e onorare coloro che hanno sacrificato le proprie vite per la libertà e la giustizia", si legge in una nota della Proloco di Cessapalombo. Oltre ai componenti della stessa Proloco, le amministrazioni comunali di Cessapalombo, Tolentino e Caldarola, il maggiore della stazione di Tolentino Giulia Maggi e i carabinieri della stazione di San Ginesio, numerosi cittadini hanno partecipato all'evento, testimoniando così l'importanza di preservare la memoria storica e di tramandare alle generazioni future il valore della pace e della solidarietà.
"In un mondo dove i ricordi rischiano di sbiadire con il passare del tempo, gesti come l'inaugurazione di questo pino assumono un significato ancora più profondo. Essi ci ricordano che il dovere di commemorare il passato è un impegno collettivo, un ponte tra le generazioni che ci aiuta a non dimenticare le lezioni apprese dalla storia".
"Il pino, con le sue radici saldamente radicate nel terreno, rappresenta la continuità e la resilienza del popolo di Cessapalombo. Che la sua presenza possa essere un costante monito contro l'oblio e un simbolo di speranza per un futuro di pace e armonia".
I Parchi dell'Appennino centrale riuniti per premiare i migliori mieli del 2023, nell'ambito del concorso Mielinfesta. Si è tenuto sabato 25 novembre l'appuntamento nella cornice del Parco Regionale Sirente Velino, l'ente che, quest'anno, ha ospitato nella sua sede a Rocca di Mezzo (Aquila) la cerimonia itinerante di premiazione del concorso che - lanciato dal Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga - ogni anno dal 2011 elegge i mieli migliori prodotti sul territorio dei comuni compresi nel perimetro dei Parchi dell'Appennino centrale.
Protagonisti, quindi, il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, il Parco Nazionale della Majella, il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, il Parco Regionale Sirente Velino, il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi ed il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano.
Vincitrice nella categoria Mieli millefiori sotto gli 800 metri è risultata Serena Ottavi di Cessapalombo che, con il cugino Diego Coperchio, ha trasformato da alcuni anni, una passione ultra decennale in un progetto più strutturato con 30 alveari nella frazione Montalto di Cessapalombo, tra i 500 e i 1000 metri, con una produzione di alcuni quintali di miele.
"Siamo orgogliosi del premio ricevuto - ha detto Serena Ottavi, 29 anni - e vogliamo esprime il nostro ringraziamento al Parco Nazionale dei Monti Sibillini, al Comune di Cessapalombo e al Giardino delle Farfalle con cui abbiamo collaborato per il progetto BeeSafe sull’ape regina ligustica, senza dimenticare la Proloco di Cessapalombo che, insieme all'Occhio Nascosto dei Sibillini, ci aiutano a promuovere il nostro miele".
"Grazie ai corsi specialistici in apicoltura della Regione Marche - ha affermato Diego Coperchio, 38 anni - che ho potuto frequentare, stiamo ottenendo un prodotto ottimo, testimoniato anche dai risultati delle analisi che compiamo ogni anno sul nostro miele, che viene preso ad esempio per la ricchezza degli enzimi presenti".
Il Centro Ricerche Miele del Dipartimento di Biologia dell'Università degli Studi di Roma "Tor Vergata" ha recentemente diffuso i risultati dell'analisi condotta su campioni di miele prodotti sul territorio del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. I risultati hanno evidenziato un'eccellenza per naturalità e salubrità, genuinità, freschezza e buona conservabilità nel tempo. Le analisi dei parametri chimico fisici hanno riscontrato la totale assenza di residui di antibiotici, pesticidi e metalli pesanti.
La manifestazione Mielinfesta vuole esaltare le qualità dei mieli prodotti all'interno delle aree protette appenniniche, sottolineando altresì il forte legame tra apicoltura e ambiente, tra api e biodiversità, ma anche l'importanza del prodotto del miele, che ne rappresenta la diretta espressione.
"L'alveare e i prodotti apistici possono essere considerati un ottimo strumento d’indagine per capire lo stato di salute e la biodiversità dell’ambiente in cui si sviluppano - sottolinea Andrea Spaterna, presidente del Parco Nazionale dei Monti Sibillini - Il monitoraggio dei nostri mieli ha restituito valori altamente positivi e conferma come il territorio dei Monti Sibillini sia un luogo privilegiato per lo sviluppo di attività economiche sostenibili e funzionali alla tutela della biodiversità, come è l’apicoltura".
Camion esce di strada e precipita nella scarpata, autista soccorso e trasferito in ospedale. È quanto avvenuto questa mattina, intorno alle 8:30, lungo la provinciale 91, tra le frazioni di Pian di Pieca e Monastero, nel territorio comunale di Cessapalombo.
Ancora da ricostruire le cause dell'incidente, al vaglio delle forze dell'ordine. Nel sinistro, in ogni caso, non è stato coinvolto nessun altro veicolo. Il conducente del mezzo pesante è stato preso in cura dai sanitari del 118 accorsi sul posto. Dopo una prima valutazione dei traumi in loco, l'uomo è stato trasportato al pronto soccorso dell'ospedale di Camerino in codice giallo.
Nella piccola chiesetta di Santa Maria Ausiliatrice, nella frazione Villa di Montalto a Cessapalombo, durante la Santa Messa celebrata da Don Marcello Squarcia Ennio Fiastrelli e Maria Tolloni dopo 50 anni hanno rinnovato le promesse di matrimonio; 50 anni di vita insieme contraddistinti dall’amore e dal rispetto reciproco; trascorsi tenendosi per mano, tra gioie ed ostacoli superati insieme
Sono arrivati ad un traguardo ambizioso grazie al loro amore e alla loro forza, che siano da esempio per tutti, questo è quello che si augurano parenti ed amici che insieme alle figlie Luisella e Marica, ai nipoti Lorenzo e Veronica, ai generi Fabio e Andrea, hanno festeggiato Ennio e Maria in questo giorno così importante.
Gli insetti impollinatori sono indispensabili per la conservazione di molte specie vegetali. Di questo si è parlato sabato 14 ottobre durante la conferenza "Regine di Fiori", che si è tenuta presso il Giardino delle Farfalle in contrada Fonte Girata, 3 di Montalto di Cessapalombo, nel corso della quale si sono presentati alcuni risultati del progetto Bee Safe.
Dal 2019, sulla base delle direttive "Biodiversità" del Ministero dell' Ambiente e della Sicurezza Energetica, è nato un accordo di programma, siglato nel 2020, che unisce il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga (capofila), il Parco Nazionale della Majella, il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi e il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano.
Negli ultimi anni l’attenzione del pubblico è stata richiamata sulla drammatica situazione in cui versano gli insetti impollinatori, le cui popolazioni hanno subito perdite nell’UE e in tutto il mondo.
“Dietro a questo fenomeno largamente pubblicizzato si nasconde un problema di ben più ampia portata – dice Alessandro Rossetti, biologo che per l’Ente Parco dei Monti Sibillini sta seguendo le attività - un evidente declino nella presenza e nella diversità di tutti gli impollinatori selvatici europei, fra cui api, sirfidi, farfalle e falene."
"Numerose specie di impollinatori sono già estinte o minacciate di estinzione. Questa situazione è fonte di grave preoccupazione, perché gli impollinatori sono parte integrante di ogni ecosistema sano” ha sottolineato il presidente del Parco Nazionale dei Monti Sibillini Andrea Spaterna.
Si tratta di un rischio che ha importanti conseguenze ecologiche, sociali ed economiche. Senza gli impollinatori selvatici si assisterebbe al declino e all’eventuale estinzione di molte specie vegetali e degli organismi che dipendono dalla loro presenza e anche le colture agricole, basandosi, in misura diversa, sull' impollinazione animale, subirebbero conseguenze.
L'allarme riguarda anche l’ape mellifera autoctona italiana (Apis mellifera ligustica - Spinola, 1806) che è in pericolo, non solo per il diffuso fenomeno della moria delle api dovuto a fattori ambientali, ma anche per una non sempre corretta pratica dell’apicoltura che ne minaccia la conservazione, anche a causa dell’inquinamento genetico dovuto alla ibridizzazione con api commerciali.
I rischi sono stati sottolineati dai vari ricercatori e docenti che hanno presentato i risultati degli studi. “Nell’area del Parco dei Monti Sibillini abbiamo censito 145 specie di farfalle – hanno detto Leonardo Dapporto e Sofia Colletta dell’Università di Firenze – e con il nuovo indice che vede anche l’apporto dei cittadini come parte attiva siamo riuscita a fare una mappa esatta della situazione”. Lo staff dell’Università ha elaborato un’attività di monitoraggio, che ha ottenuto riconoscimenti importanti, che si basa su una app Inaturalist utilizzata dagli appassionati di fotografia che hanno cosí contribuito alla ricerca in maniera importante.
Giorgio Davini, funzionario del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, che coordina le attività ha sostenuto che “i risultati scientifici sono validi grazie alla qualità dei ricercatori coinvolti e che ora sono a disposizione di tutti i produttori che possono trarre tutte le best practice per allevare api nel migliore dei modi”.
Tiziano Gardi, esperto nazionale apistico su nomina MASAF (Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste) ha illustrato la conservazione delle popolazioni autoctone di Apis mellifera ligustica nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
Sebbene quest’anno gli interventi per incendio boschivo non sono stati rilevanti a causa delle favorevoli condizioni metereologiche, e forse anche per una maggior attenzione e rispetto della natura da parte della popolazione, diversi invece sono stati gli interventi riferiti soprattutto a soccorso a persona e ricerca a persona”.
È quanto emerge dall’attività di potenziamento antincendio boschivo del comando provinciale dei vigili del fuoco di Macerata, che si è conclusa il 23 agosto. La stessa, convenzionata con la Regione Marche, ha avuto inizio il 15 luglio scorso per una durata complessiva di 40 giorni.
Quest’anno il Comando ha voluto attivare, a livello sperimentale, una “base avanzata temporanea dei vigili” nel territorio del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, e precisamente presso il Comune di Fiastra (località Acquacanina), quale punto di appoggio di una delle due squadre AIB (volontari aintincendei boschivi) previste per il potenziamento estivo.
“Grazie alla disponibilità fornita dal Comune di Fiastra, che ha dimostrato la massima collaborazione mettendo a disposizione a titolo gratuito locali completi di rete dati, postazione radio e centralino oltre che di un’autorimessa per il ricovero notturno dei mezzi, si è avuta la possibilità di garantire con maggior tempestività il soccorso tecnico urgente in un contesto ambientale di pregio qual è la parte nord del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, una zona molto vasta prevalentemente alto-collinare e montana che ricade nei comuni di Fiastra, Bolognola, Cessapalombo, San Ginesio, Valfornace, Pieve Torina", si legge in una nota dei vigili del fuoco.
Fiastra e Bolognola sono oggi rinomate località turistiche, nel cuore dei Sibillini, che richiamano un gran numero di turisti, anche da fuori regione, sia d’inverno che in estate.
Ne consegue purtroppo un crescente numero di infortuni e richieste di soccorso, soprattutto nei sentieri di montagna che conducono alle Lame rosse, alla Valle del Rio Sacro, o al Rifugio del Fargno, come pure nelle stesse località di San Lorenzo al Lago o Pintura di Bolognola, che il Comando dei vigili del fuoco di Macerata è chiamato a gestire tutto l’anno ed in particolare nel periodo estivo.
“La dislocazione estiva della base avanzata temporanea dei vigili del fuoco –affermano ancora i pompieri- oltre a un presidio antincendio boschivo in una zona e in un periodo particolarmente sensibile all’innesco di potenziali incendi boschivi, ha consentito quindi di testare positivamente la immediata risposta operativa di intervento per soccorso tecnico urgente, in un’aerea in cui attualmente non è ubicato alcun presidio permanente del comando provinciale dei vigili del fuoco di Macerata, determinando gradimento e senso di sicurezza nella cittadinanza”.
È stata inaugurata sabato 2 settembre nei giardinetti di Cessapalombo la book sharing realizzata dalle agili mani di Simone Pazzelli su idea della sua consorte Greta Quintili. Essa è inserita nella rete “Little free library” rete internazionale di piccole biblioteche gratuite in ogni comunità permettendo lo scambio di libri: chi lo desidera potrà infatti prendere un volume non letto e mettere al suo posto un altro volume, letto, il tutto gratuitamente.
È stata pensata soprattutto per i più piccoli per avvicinarli ed invogliarli alla lettura; il pomeriggio è stato allietato da letture, qualcuna anche in inglese , rivolte ai bambini che si sono dimostrati molto interessati .
Il sindaco ha ringraziato Simone e Greta per il bel gesto civico per il comune di Cessapalombo e altresì anche chi ha lasciato vari libri all’interno della book sharing prima dell’inaugurazione.
Altre casette attrezzata ad hoc con libri sia per bambini che per adulti, da prendere o lasciare liberamente, verranno messe nelle varie frazioni di Cessapalombo una è già stata collocata pre nel Centro di aggregazione di Monastero, le altre verranno posizionate a breve.
Chiusa la quarta edizione dell’Appennino Foto Festival. A Montalto di Cessapalombo Marco Andreini ha presentato il documentario naturalistico: “Ogni volta che il lupo”, primo premio al Gran Paradiso International Film Festival 2022. Un pubblico numeroso e attento ha molto apprezzato il lavoro del documentarista che ha svelato il suo approccio verso i temi della natura.
Con una serata da tutto esaurito svolta in un luogo suggestivo come il “Giardino delle farfalle” a Montalto di Cessapalombo, domenica 23 luglio si è chiusa la quarta edizione dell’Appennino Foto Festival Luce della Rinascita, con Marco Andreini, fotografo naturalista, documentarista che ha presentato il documentario naturalistico: “Ogni volta che il lupo”.
Marco Gratani, presidente dell’associazione Photonica 3, ideatrice ed organizzatrice del Festival, ha stilato un bilancio positivo “Siamo molto soddisfatti di come sia andata questa edizione del Festival. Ogni tappa, realizzata grazie alla partecipazione di importanti ospiti, è stata un crescendo di pubblico, proveniente non solo dalla regione Marche ma anche da diverse altre regioni”.
Presente alla serata conclusiva anche la sindaca del Comune di Cessapalombo Giuseppina Feliciotti, che ha portato il suo saluto a tutti gli intervenuti, ricordando che il suo Comune e Il Giardino delle Farfalle, sono luoghi unici che si prestano molto per accogliere questa tipologia di iniziative. “Cessapalombo è l’unico comune dei cinque in cui si è svolto il Festival, a rientrare all’interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini".
"Offriamo materiale naturale per i fotografi, oltre ad itinerari escursionistici, sentieri e tradizioni come la preparazione del carbone vegetale, che vorremmo continuare a valorizzare grazie alla futura sistemazione del museo dedicato alle carbonaie e al percorso legato alle varie fasi della lavorazione del carbone, sempre da risistemare. Inoltre la vecchia scuola del paese che accoglieva il museo del Giardino delle Farfalle, è una delle prime opere pubbliche finanziate e da completare entro il prossimo anno. Ricostruiremo un museo interattivo dedicato al Giardino, magari sarà diverso ma sicuramente ancor più innovativo".
Il Festival, nato nel 2019 per valorizzare i piccoli paesi dell’entroterra che riportano ancora le conseguenze della distruzione dei terremoti del 2016 e del 2017, anche quest’anno si è svolto in forma itinerante ed ha toccato i comuni di: Belforte del Chienti, Caldarola, Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo e Serrapetrona.
Soddisfatti sia per la qualità delle iniziative del festival che per la grande partecipazione di pubblico intervenuto alla serata conclusiva, anche i gestori del Giardino delle Farfalle, Fabiana Tassoni e Patrizio Guglini, che hanno accolto le persone facendo degustare un buffet frutto dei prodotti locali. La coppia crede fortemente che le sinergie scaturite dal territorio possano essere motore propulsivo per permettere a questi luoghi di guardare al futuro.
Molto apprezzato il documentario naturalistico proiettato. "Ogni volta che il lupo" è una produzione incentrata sull’Appennino centrale e sugli animali che lo vivono come lupi, orsi camosci e tantissimi altri. Andreini, supportato anche da Irene Giorgini, ha proposto un taglio nuovo, realizzato in prima persona, frutto di un'etica che ha voluto trasmettere sia nelle immagini che nelle sue parole: “E’ stato un lavoro lungo 5 anni, con oltre 1200 uscite sul campo, fatto per passione e non su commissione".
"Un lavoro di immersione nella natura, girato soprattutto in Abruzzo e nell’Italia centrale. La novità sta anche in ciò che mi ha spinto ad evolvere in questi anni il mio rapporto con la natura: se prima era importante avvicinarsi il più possibile a questi mondi, pian piano è stato giusto comprendere che bisogna entrare in sintonia con il soggetto, lasciar scorrere e far accadere le cose più che sforzarsi di cercare che accadano, perché il nostro atteggiamento di cacciatore, che è innato nella nostra specie, ha i suoi limiti e lo sta dimostrando",. Il documentario naturalistico è stato il vincitore del primo premio al Gran Paradiso International Film Festival 2022. Per la prima volta un documentario italiano si è classificato al primo posto.
“Il Festival ha avuto il patrocinio e la compartecipazione della Regione Marche, del Consiglio Regionale Assemblea Legislativa delle Marche, dell’Unione Montana dei Monti Azzurri, dei comuni di Belforte del Chienti, Caldarola, Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo e Serrapetrona, è patrocinato inoltre dalla Provincia di Macerata, dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini, dal CAI Marche, CAI Macerata, Legambiente Marche ed è stato sostenuto da diversi partners privati.
Photonica3 ringrazia tutti i partner istituzionali e privati, le persone che hanno contribuito alla realizzazione del Festival, in special modo i Sindaci, il presidente dell’unione Montana, le maestranze dei comuni, la Protezione Civile, le forze dell’ordine, i tecnici dei Tonico Service, tutti gli ospiti che hanno apprezzato l’organizzazione e la bellezza del territorio, il pubblico che ha scelto di partecipare ascoltando temi mai scontati, i club fotografici della regione Marche, l’Afni, Giovanni Della Ceca per la grafica, Marco Costarelli per la parte video, Barbara Olmai per l’ufficio stampa e la conduzione del Festival e tutti i familiari di Photonica3, che sostengono e incoraggiano la loro passione.
Dal racconto di viaggi in giro per il mondo, alla fotografia di paesaggio, dalla premiazione di scatti provenienti dai più remoti angoli del pianeta, fino all’incontro con gli animali del nostro Appennino, passando per le vette più alte scalate ed immortalate con scatti unici e irripetibili.
L'Appennino Foto Festival "Luce della Rinascita", è pronto a vivere la sua quarta edizione, itinerante come nello stile pensato dai suoi organizzatori, l’associazione Photonica3, composta da appassionati della fotografia naturalistica.
La natura dell’entroterra maceratese, la vita tranquilla che si conduce nei borghi, scatti riservati alla bellezza dei Monti Sibillini e i racconti degli ospiti, saranno protagonisti dal prossimo 29 giugno fino al 2 luglio in quattro giorni densi di attività, con una tappa il prossimo 23 luglio per un Festival che non vuole smettere di donare a residenti e ai turisti, esperienze uniche a stretto contatto con il territorio alle prese con la ricostruzione post terremoto e dove occasioni come questa vogliono portare una “Luce di Rinascita” auspicabile, ed in parte già in atto.
Belforte del Chienti, Caldarola, Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo e Serrapetrona, saranno lo scenario degli eventi a partire da giovedì 29 giugno alle ore 21:15 quando, in Piazza Vittorio Emanuele II a Belforte del Chienti ci sarà l’inaugurazione del Festival, con il taglio del nastro affidato alla madrina di AFF Licia Colò.
L’amata conduttrice e autrice televisiva, volto del programma tv "Eden-un pianeta da salvare", accolta dalla giornalista Barbara Olmai, conduttrice di tutti gli eventi del Festival, porterà al pubblico e alle autorità presenti la sua viva testimonianza di viaggiatrice instancabile alle prese con temi di stretta attualità, come la sostenibilità ambientale, il cambiamento climatico.
Le prossime tappe vedranno la fotografa naturalista Barbara Dall’Angelo, venerdì 30 giugno alle ore 21:15 nel cortile del Palazzo della Fondazione Claudi a Serrapetrona, mentre sabato 1 luglio alle 21,15 a Caldarola, gli spazi esterni dell’Istituto Comprensivo Simone De Magistris, ospiteranno la premiazione della XVII Edizione del "Concorso Internazionale di Fotografia Naturalistica Asferico", promosso dall'Afni.
Sul palco anche Emanuele Biggi, naturalista, conduttore della trasmissione “Geo” su Rai3. Per far conoscere sotto l’aspetto enogastronomico l’entroterra maceratese ai diversi ospiti nazionali ed internazionali che interverranno alla premiazione, la Pro Loco di Caldarola preparerà, per chi vorrà usufruirne, un piccolo e interessante menù con le tipicità locali.
Domenica 2 luglio, alle 10, nella Palestra Comunale in Via Santa Lucia a Belforte del Chienti, inaugurazione della mostra "Asferico" con Emanuele Biggi, visitabile fino al prossimo 23 luglio dal lunedì al venerdì dalle 18 alle 22, il sabato e la domenica dalle 10 alle 22, grazie anche alla disponibilità della Pro Belforte.
Sempre domenica 2 luglio, alle ore 17:30 la Sala Consiliare del palazzo Comunale di Belforte del Chienti, accoglierà la presentazione del progetto fotografico "Il bosco delle maschere: la vita segreta del tasso" a cura di Marco Colombo. Alle ore 21:15 in Piazza San Marco a Camporotondo di Fiastrone, serata con l’alpinista, scrittore e aviatore italiano Simone Moro.
"Esplorazioni in alta quota" sarà una grande opportunità per ascoltare i racconti di Moro, salito sulla cima di 8 dei 14 ottomila. Domenica 23 luglio alle ore 21:15 il Festival chiuderà al Giardino delle Farfalle a Montalto di Cessapalombo, con Marco Andreini, fotografo naturalista, documentarista che presenterà il documentario naturalistico: “Ogni volta che il lupo”.
Il Festival vedrà inoltre altri appuntamenti come i laboratori per bambini a cura dell’Occhio Nascosto dei Sibillini, l’esposizione della Sony Italia con breve corso tecnico, test delle attrezzature e allestimento di un set fotografico, la lettura del portfolio con Marco Colombo.
Il Festival, ideato dall’associazione Photonica3, è stato sostenuto fin dalla prima edizione dall’Unione Montana dei Monti Azzurri e dai Comuni ospitanti. Oggi gode del patrocinio e della compartecipazione della Regione Marche, del Consiglio Regionale Assemblea Legislativa delle Marche, dell’Unione Montana dei Monti Azzurri, dei comuni di Belforte del Chienti, Caldarola, Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo e Serrapetrona, è patrocinato inoltre dalla Provincia di Macerata, dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini, dal CAI Marche, CAI Macerata, Legambiente Marche ed è sostenuto da diversi partners privati.
Domenica 23 aprile 2023, in occasione del 79° Anniversario dell'eccidio di Montalto, si terrà, come tutti gli anni, la diciannovesima edizione della “Marcia della memoria...sulle orme della Resistenza”, una manifestazione che consente ai partecipanti di ripercorrere, ancora oggi, i sentieri dei partigiani.
L’evento è promossa dall'Anpi, attraverso un apposito Comitato organizzatore, dalla Regione Marche, dalla Unione dei Comuni Montani Monti Azzurri e dai Comuni di Belforte del Chienti, Caldarola, Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo, Serrapetrona e Tolentino, dall’Istituto Storico per la Resistenza “Mario Morbiducci”, dall’Istituto Alcide Cervi e in collaborazione con Coop Alleanza 3.0.
Questo il programma della Marcia della memoria. Domenica 23 aprile, alle ore 8.30 a Tolentino ci sarà la deposizione della corona in piazza della Libertà, alla presenza delle autorità, sulla lapide che ricorda l’eccidio di Montalto.
Alle ore 9.30 è previsto il ritrovo, da raggiungere con i propri mezzi, a Caldarola nella zona industriale con servizio navetta per raggiungere piazza Vittorio Emanuele. Alle ore 10.00 è fissata la partenza della marcia a piedi verso Montalto per un percorso che, attraversando Vestignano e Valle di Montalto, si snoderà per circa 8 chilometri e mezzo.
Intorno alle ore 12.30 è previsto l’arrivo alla Villa di Montalto con "rancio" offerto dall'organizzazione in collaborazione con Coop Alleanza 3.0, supermercato di Tolentino. Alle 14.30 concerto e musica live dei gruppi musicali Brigata Katiuscia e i Ribelli della Montagna.
“Il Comune ricorda che a partire dalle ore 13.30, fino alle 18.00, saranno a disposizione varie navette che permetteranno il rientro a Caldarola. Al termine della manifestazione, per chi vorrà, si continuerà a parlare di Resistenza. Appuntamento al Circolo Arci di “Radeche Fonne” di Villa Pianiglioli (Villa Case) di Belforte del Chienti”.
“Per la buona riuscita della manifestazione - si legge in una nota dell'Ente - si invitano i partecipanti a parcheggiare la propria auto nella zona predisposta dagli organizzatori, all’interno dell’area industriale di Caldarola, da cui partiranno le navette per raggiungere il punto di partenza e dove le stesse navette riporteranno, sempre gratuitamente, i partecipanti, una volta terminata la manifestazione. Per garantire la sicurezza e la buona riuscita dell’evento, è molto importante rispettare con puntualità gli orari e dare seguito alle raccomandazioni degli organizzatori”.
“L’edizione 2023 è stata presentata in una conferenza stampa dal sindaco Mauro Sclavi, dalla delegata dell’Anpi Manuela Fiorentino, da Vincenzo Ciccotti del comitato organizzativo dell’Anpi dei 5 Comuni, da Lanfranco Minnozzi e Vittorio Luciani dell’Anpi di Tolentino, dal consigliere delegato di Caldarola Giovanni Ciarlantini, dal vicesindaco di Camporotondo di Fiastrone Leonardo Roselli e dal vicesindaco di Cessapalombo Giammario Ottavi”.
Nevica nell'entroterra: in sei comuni del Maceratese è stata disposta la chiusura delle scuole. Considerata l’allerta meteo emessa dalla Protezione civile regionale (leggi qui), alcuni sindaci hanno preso la decisione di tenere chiusi i plessi scolastici a scopo precauzionale nella giornata di giovedì 9 febbraio.
Lo hanno fatto, con apposita ordinanza, i primi cittadini di Belforte del Chienti, Caldarola, Cessapalombo, Camporotondo di Fiastrone e Serrapetrona. Tutti e cinque i comuni ospitano classi ricomprese all'interno dell'istituto Comprensivo "Simone De Magistris".
Sentita la sala operativa della Protezione Civile e visto il perdurare delle cattive condizioni meteorologiche, anche il sindaco di Tolentino Mauro Sclavi ha disposto, con una ordinanza, la chiusura di tutte le scuole del territorio di Tolentino, compresi gli asili nido.
"Visto che il territorio del Comune di Tolentino è interessato da un’abbondante nevicata - si legge nell'ordinanza - che sta assumendo proporzioni notevoli non solo sulle alture ma anche nel centro abitato e visto che le previsioni indicano che tale situazione si protrarrà anche per la giornata di domani giovedì 9 febbraio, considerato che, di conseguenza, i mezzi incontrano notevoli difficoltà di circolazione è stata ravvisata la necessità di ordinare la sospensione delle attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado".
Scuole chiuse anche a Camerino, Colmurano, Mogliano, San Ginesio, Penna San Giovanni, Gualdo, Urbisaglia, Loro Piceno, Sarnano e Monte San Martino. Attività didattiche che, invece, si svolgeranno regolarmente all'Università di Camerino.
A un esemplare di lupo il nome di Michele, in ricordo della guida ambientale tragicamente scomparsa il 29 giugno di quest'anno (leggi qui). Prosegue l’attività del Parco nell’ambito di “Wolfnext - Parchi a sistema per il futuro del Lupo in Italia (2022-2024)”, un progetto di studio e monitoraggio dei lupi finanziato nell’ambito della direttiva “biodiversità” 2021 del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, che coinvolge tutti i parchi nazionali italiani implicati nella conservazione e gestione di questo carnivoro, con il coordinamento del Parco nazionale della Majella.
Nei giorni scorsi, nel territorio di Cessapalombo, è stato catturato e marcato con radiocollare satellitare un cucciolo maschio di circa 7 mesi di età e del peso di 25 kg, in buono stato di salute. Le operazioni sono state condotte dallo staff dell’Istituto di Ecologia Applicata di Roma, in collaborazione con i tecnici del Parco, i carabinieri forestali e i ragazzi dell’associazione “L'occhio nascosto dei Sibillini”.
“Sono operazioni importanti perché consentono di mappare le aree di movimento dei lupi e contribuiscono a meglio conoscere le abitudini di questa specie”, sottolinea il presidente del Parco, Andrea Spaterna. “Consideriamo il lupo un animale simbolo del territorio, e per questo abbiamo pensato di chiamarlo Michele, in ricordo della guida, Michele Sensini, tragicamente scomparsa quest’anno nei pressi del lago di Fiastra”.
Il lupo, così come la flora e la fauna presenti nel Parco, è costante oggetto di ricerca da parte dei tecnici, anche per capire come meglio accompagnarne la gestione in rapporto all’antropizzazione dei territori e alle attività zootecniche. Wolfnext interviene su questi aspetti favorendo lo scambio di metodologie comuni e buone pratiche trai i soggetti partner, in particolare per quel che riguarda le interazioni tra lupo e allevatori nell’ottica di una coesistenza virtuosa che tuteli l’animale e le attività.
Scontro tra auto e moto: centauro finisce in ospedale. È quanto avvenuto questa mattina in contrada Colfano, lungo la strada provinciale 502, che da Cessapalombo conduce a Caldarola.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i sanitari del 118, che constatati i traumi riportati dal motociclista - un giovane di nazionalità straniera - hanno ritenuto opportuno il trasporto in codice rosso all'ospedale di Macerata.
Illeso il conducente dell'autoveicolo. Ancora da chiarire la dinamica del sinistro: ad accertarla saranno i carabinieri della Compagnia di Tolentino, che hanno condotto i rilievi del caso.
Sabato 20 agosto alle ore 21.30 presso il Giardino delle Farfalle di Cessapalombo, andrà in scena una narrazione/spettacolo sulle leggende dei Monti Sibillini, adatta sia a grandi che piccini.
Il “direttore d’orchestra” sarà Diego Mecenero, autore del libro “Le affascinanti leggende dei Monti Sibillini” (Edizioni Ephemeria - Macerata) che, data la completezza delle informazioni sull’argomento, corredate da un’ampia documentazione storico-iconografica e dalle bellissime illustrazioni di Chiara Silvia Salvini appositamente realizzate per il volume, sta diventando una sorta di “best seller” fra le regioni Marche e Umbria.
La magica storia della Grotta della Sibilla e le misteriose vicende legate al Lago di Pilato saranno raccontate con il supporto di suggestive immagini, con l’intervento artistico di due attori: Sonia Cesarini (la Sibilla) e Giampiero Piorico (il Negromante) e dalle musiche originali eseguite dal vivo da Antonello Andreani. Non si tratterà dunque di una semplice presentazione di un libro ma di un vero e proprio spettacolo.
Chi vorrà potrà naturalmente arrivare prima sul posto e cogliere l’occasione per degustare le prelibatezze offerte dalla cucina del Giardino delle Farfalle. La partecipazione all’evento è libera e gratuita.
“Di bellezza qui ce n'è tantissima, dopodiché ho visto anche questo territorio ferito. Non so cosa sia successo in questo anno. Spero che le cose si siano mosse perché non c'è più tempo. ”Parole della madrina di Appennino Foto Festival-Luce della Rinascita Licia Colò, intervenuta venerdì sera all’inaugurazione della terza edizione del Festival dedicato al mondo della fotografia naturalistica, occasione per promuovere la cultura e la natura dei piccoli borghi, soprattutto di quelli che aspettano la ricostruzione dopo il sisma.
Sul palco per i saluti inaugurali il sindaco del comune di Belforte del Chienti Alessio Vita, che ha portato anche il saluto dei Ssndaci dei comuni a cui principalmente l’AFF si rivolge: Caldarola, Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo e Serrapetrona; il presidente della Provincia di Macerata e Sindaco di Macerata Sandro Parcaroli, che ha invitato la Colò a visitare lo Sferisterio, patrimonio di tutta la comunità.
il presidente dell’Unione Montana dei Monti Azzurri Giampiero Feliciotti, che ha omaggiato le autorità presenti e gli ideatori con il Crest dell’Unione e con dei prodotti tipici; il presidente del Parco Nazionale dei Monti Sibillini Andrea Spaterna, che ha sottolineato il valore di appuntamenti come questo, utili per aumentare la consapevolezza verso i temi legati al mondo della natura.
L’assessore regionale alla cultura Giorgia Latini, impossibilitata a prendere parte al Festival, ha inviato un video messaggio ricordando che la Regione sta promuovendo la valorizzazione dei piccoli borghi. Presente anche Armando Maniciati, vice presidente dell'AFni, l'Associazione Fotografi Naturalisti Italiani che per la terza volta ha scelto questo territorio per la premiazione di un prestigioso concorso fotografico.
Nel corso della serata è stato dedicato un commosso ricordo alla guida escursionistica del Parco Michele Sensini, appassionato amante e grande conoscitore dei Monti Sibillini, scomparso nei giorni scorsi e di cui proprio ieri si sono celebrati i funerali. Prima dell’evento inaugurale gli ospiti hanno visitato la chiesa di Sant’Eustachio, che conserva nell’altare maggiore il Polittico di Giovanni Boccati, (1468), con una specifica spiegazione effettuata da Alfonso Caputo, direttore artistico del MidaC, il Museo Internazionale Dinamico di Arte Contemporanea. Apprezzata la presenza dell’amata conduttrice Licia Colò, instancabile portatrice di messaggi tesi al rispetto della natura e degli animali.
“Noi con il nostro programma tentiamo di trasmettere un po' di positività lanciando messaggi importanti. L'Appennino Foto Festival è un Festival che crea movimento in un luogo meraviglioso. Però è anche un momento per dire “attenti abbiamo delle cose meravigliose di cui ci dobbiamo prendere cura.” Quindi siamo sulla stessa lunghezza d'onda: trasmettere con la positività un allarme che ha bisogno del nostro interesse, del nostro aiuto e delle nostre azioni”.
Proprio venerdì sera sulla rete La 7, all’interno della trasmissione “Eden-un pianeta da salvare” condotta dalla Colò, è stato presentato il primo di alcuni approfondimenti dedicati alle Marche e in particolare ai territori del maceratese, registrati nel corso della sua visita in questi luoghi avvenuta grazie all’AFF e grazie anche al sostegno dell’Unione Montana dei Monti Azzurri.
Il Festival prosegue oggi alle 18,30 nella palestra comunale di Belforte del Chienti con l’inaugurazione della mostra che vede l’esposizione delle foto finaliste del Concorso Internazionale di Fotografia Naturalistica “Asferico” 2022, organizzato dall’AFNI, Associazione Fotografi Naturalisti Italiani, che sta portando nel territorio decine e decine di ospiti appassionati di questo mondo e la cui premiazione si terrà questa sera alle ore 21,00 in piazza.
Domenica 3 luglio a partire dalle 8,30, ci sarà uno speciale giro in e-bike nel territorio dei Monti Azzurri, “In giro tra i borghi”. Nel pomeriggio dalle ore 18,00 nella piazza di Belforte del Chienti, si terranno dei laboratori didattici, mentre alle ore 21,00, sempre nel centro storico del paese, il Festival chiude il suo programma con la bellezza, il divertimento e le riflessioni proposte dal filosofo e performer Cesare Catà.
Il Festival, organizzato dall’Unione Montana Monti Azzurri e affidato all’associazione Photonica3 che lo ha ideato e che ne cura ogni evento, è sostenuto dalla Regione Marche con il patrocinio del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, della Provincia di Macerata, di Legambiente e WWF Marche, dei comuni di Belforte del Chienti, Caldarola, Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo, Serrapetrona. Tutti gli appuntamenti, sono presentati dalla giornalista Barbara Olmai.
Nozze d'oro per Giancarlo e Silvana. Da 50 anni affrontano la vita tenendosi per mano, tra gioie ed ostacoli superati insieme.
Una vita che si è sviluppata a Montalto di Cessapalombo, dove Giancarlo Antenucci e Silvana Ottavi si sono conosciuti in quanto vicini di casa. Quella stessa Montalto in cui si sono sposati, il 25 giugno 1972, e in cui - da qualche mese - hanno fatto rientro dopo il terremoto del 2016.
Dal loro amore sono nate le due figlie Sonia ed Eleonora, che hanno regalato alla coppia quattro adorati nipotini: Eva, Chiara, Emanuele e Saira. A Giancarlo e Silvana vanno gli auguri più cari di parenti e amici, ringraziandoli per quello che hanno costruito in questi 50 anni di vita insieme.