
Cessapalombo

Appennino Foto Festival, successo per la prima settimana
Successo per la prima settimana di eventi dell’Appennino Foto Festival, la rassegna di fotografia naturalistica che si svolge tra i Comuni di Belforte del Chienti, Caldarola, Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo e Serrapetrona (MC). Da mercoledì a domenica scorsi sono state inaugurate altre quattro mostre fotografiche (altrettante avevano aperto nel weekend precedente) e si sono tenuti incontri con personaggi di spicco del mondo fotografico e non solo, che hanno affrontato in maniera diversa il tema dell’edizione 2025 del festival, la fragilità: dall’importanza di riabitare i borghi dell’entroterra alla scoperta del lato selvaggio degli Appennini, dal coraggio di rischiare tutto per inseguire i propri sogni in cima alle vette più alte del pianeta all’invito a rallentare con le immagini prodotte grazie alla tecnica stenografica sull’Himalaya fino alla fragilità degli uccelli e dell’uomo. Il teatro di Caldarola ha ospitato le premiazioni del 19esimo Concorso internazionale di fotografia naturalistica Asferico dell’Afni (vincitrice assoluta la fotografa russa Catherine Milyakhina) che ha radunato sul territorio i più grandi fotografi italiani e stranieri. Per ritirare il premio sono arrivati non solo fotografi da tutta Italia, ma anche dalla Spagna (Merche Llobera) e dal Lussemburgo (Guy Conrady), partecipando poi agli incontri che si sono svolti il giorno seguente. Ora, dopo qualche giorno di pausa, tocca alla seconda settimana: giovedì 10 luglio alle 18, l’associazione Sineglossa, in piazza Garibaldi a Belforte del Chienti, affronterà il tema delle redazioni di comunità e guide Nonturistiche che hanno l’obiettivo di raccontare un luogo senza trasformarlo in un prodotto di consumo. La sera alle 21, in piazza Umberto I, sempre a Belforte del Chienti, appuntamento con il climatologo Luca Mercalli che porrà l’accento sulla crisi climatica. Venerdì gli eventi si concentreranno nell’ex chiesa di San Sebastiano a Belforte del Chienti, attuale sede del Midac diretto da Alfonso Caputo, con un aperitivo musicale in compagnia del Duo Doria alle 18 e la presentazione del libro Mediae Terrae del commissario alla ricostruzione Guido Castelli. Sabato sarà una giornata di sinergie, sempre a Belforte del Chienti, a partire dal mattino alle 11 quando al Campus Simonelli Group si terrà la premiazione del concorso Ibc Photo Awards a cura di Wild Ita e dalle 18 il festival si sposterà nel capoluogo in collaborazione con l’evento MagnaForte. Per le vie del borgo, l’associazione Occhio nascosto dei Sibillini terrà un laboratorio di educazione ambientale per bambini e l’associazione I Nuovi Amici di Macerata esporrà i dipinti realizzati dai ragazzi del centro. Le settimane clou del festival termineranno domenica a Caldarola, nel campetto dell’oratorio di San Gregorio dove alle 18 si terrà l’incontro dell’Occhio nascosto dei Sibillini “Uomo e natura: parola alle associazioni” e alle 21 l’incontro con Marco Granata “Fantasmi selvaggi. I piccoli carnivori, la crisi climatica e noi”. L’obiettivo - principale novità di quest’anno - è quello poi di continuare con gli appuntamenti del festival legati al tema della fragilità per tutto l’anno. «Siamo molto soddisfatti della risposta del pubblico - commentano il presidente dell’associazione PH3 che organizza il festival, Marco Gratani, e il direttore artistico Stefano Ciocchetti - poiché la continua crescita della manifestazione dimostra come non si tratti di un appuntamento legato solo all’ambiente e alla fotografia, ma di una manifestazione che offre in ogni incontro spunti per riflettere sui tanti temi che interessano l’entroterra, l’Appennino e borghi come quelli in cui viviamo. Incontro dopo incontro, ospite dopo ospite, ci rendiamo conto che sta prendendo forma un puzzle di grande valore, capace di fornire diverse chiavi di lettura per affrontare la rinascita dei nostri luoghi».

Il Giardino delle Farfalle di Cessapalombo: un angolo di natura da vivere e scoprire (VIDEO)
Nel cuore dei Monti Sibillini, a Cessapalombo, sorge il Giardino delle Farfalle, un luogo unico creato e gestito con passione da Fabiana Tassoni e Patrizio Guglini. “Abbiamo iniziato a sistemare questo luogo nel 2011 – racconta Fabiana – è di proprietà del Comune e abbiamo cercato di lavorare in sinergia con loro, migliorando dove spesso il pubblico da solo non riesce”. Pensato per le famiglie con bambini e le scolaresche, il giardino è un invito a vivere la natura da vicino, osservando farfalle e altri impollinatori nel loro ambiente naturale. "Abbiamo creato questo spazio proprio per favorire l’approccio in natura", spiega Fabiana. Il giardino è visitabile da aprile a fine settembre, il periodo migliore per osservare le farfalle libere all’aperto. Le visite guidate, dalle 10 alle 16, permettono di scoprire le caratteristiche di farfalle, falene e tanti altri insetti fondamentali per l’equilibrio degli ecosistemi. “Parliamo dell’importanza degli habitat per questi insetti, non solo per le api mellifere, ma anche per api selvatiche, bombi, coleotteri e sirfidi, che spesso vengono sottovalutati”. Il percorso cambia ogni volta: a seconda della stagione si incontrano diverse piante e insetti, offrendo sempre nuovi spunti. "Ogni farfalla ha la sua pianta preferita dove deporre le uova, per questo nel tempo abbiamo piantato tante varietà che le attraggono, privilegiando le piante spontanee”. Frutto di un lavoro costante e di una profonda conoscenza del territorio, il Giardino delle Farfalle è oggi un esempio virtuoso di tutela ambientale e valorizzazione locale. “Consigliamo di venire in momenti diversi dell’anno, perché ciò che si vede a primavera è diverso da ciò che si scopre in estate o all’inizio dell’autunno”.

Addio a don Salvatore Sicignano: era parroco a Belforte, missionario e uomo di accoglienza
La comunità di Belforte del Chienti piange la scomparsa di don Salvatore Sicignano, parroco amato e stimato da tutti. Si è spento nella notte all’ospedale regionale Torrette di Ancona, dove era ricoverato da circa un mese a causa di una malattia che, negli ultimi giorni, aveva aggravato sensibilmente le sue condizioni. Aveva 59 anni. Originario di Fiuminata, don Salvatore aveva dedicato gran parte della sua vita al prossimo: prima come missionario in America Latina, in particolare a Panama, e negli ultimi anni come guida spirituale nel territorio maceratese. Era arrivato a Belforte circa tre anni fa, dove si era subito distinto per la sua umanità, l’energia contagiosa e la capacità di aggregare. Durante l’emergenza umanitaria causata dalla guerra in Ucraina, fu tra i primi ad attivarsi per l’accoglienza dei profughi. I locali della parrocchia di San Pietro, grazie a una rete di solidarietà che coinvolse Diocesi, Comune, associazioni, volontari e aziende, vennero trasformati in un rifugio attrezzato con 26 posti letto e 5 culle, destinati in gran parte a donne e bambini. «Un omone pieno di vita – lo ricorda commosso Luca Maria Giuseppetti, ex sindaco di Caldarola e suo grande amico –. Aveva a cuore i giovani, spingendoli ad aprirsi e a frequentare la Chiesa. Era vicino agli anziani e lavorava ogni giorno per unire le comunità di Belforte, Caldarola e Cessapalombo, con l’idea di costruire un cammino condiviso». Numerosi i messaggi di affetto e cordoglio arrivati in queste ore. «L’Amministrazione di Belforte del Chienti partecipa al dolore per la scomparsa di don Salvatore Sicignano – si legge nella nota del Comune –. Il sindaco Alessio Vita e tutta l’amministrazione si stringono attorno alla comunità e alla famiglia del parroco, punto di riferimento umano e spirituale per tantissimi cittadini». L’arcivescovo Francesco Massara, insieme ai familiari del sacerdote – residenti a Roma – decideranno nelle prossime ore luogo e data del funerale.

Sagra del Fungo 2025 a Cessapalombo: tre giorni di sapori, musica e tradizione dal 16 al 18 maggio
Profumi intensi, sapori autentici e tanta allegria: è tutto pronto per la 51ª edizione della Sagra del Fungo, uno degli appuntamenti gastronomici più attesi della primavera maceratese. L'evento si svolgerà nel fine settimana del 16, 17 e 18 maggio, presso il Palazzetto dello Sport di Cessapalombo, che per il secondo anno consecutivo accoglierà la festa offrendo uno spazio ampio, coperto e ideale anche per ballare. Organizzata con passione dalla Pro Loco di Cessapalombo, la sagra celebra il re del sottobosco con una proposta culinaria ricca e irresistibile: risotti e tagliatelle ai funghi, polenta bianca e rossa, funghi fritti, arrosto e trifolati, grigliate miste, arrosticini e tante altre prelibatezze locali. Ogni serata sarà animata da musica dal vivo e tanto divertimento: venerdì 16 maggio si balla con Marco e Claudia, sabato 17 maggio è la volta del celebre fisarmonicista Roberto Carpineti e domenica 18 maggio, festa per pranzo e cena, e dalle 18:00 musica con Gianni e Roberto. Il Palazzetto, recentemente adattato per ospitare eventi anche danzanti, offre uno spazio confortevole e coperto in caso di maltempo, ideale per godersi lo spettacolo in allegria. La Sagra del Fungo non è solo una festa gastronomica, ma un momento di incontro, tradizione e convivialità per tutta la comunità.

Manovre pediatriche e rianimazione, corso gratuito a Cessapalombo
L’importanza di intervenire in tempo in caso di emergenza. Una consapevolezza che la Pro loco di Cessapalombo ha ben chiara e per la quale ha organizzato un corso gratuito di manovre pediatriche e BLS (Basic Life Support): lezioni di primo soccorso per apprendere le tecniche di rianimazione cardiopolmonare e altre procedure per sostenere le funzioni vitali di una persona in emergenza, soprattutto in caso di arresto cardiaco. «La sicurezza non è mai troppa, soprattutto quando si tratta dei più piccoli - dice il presidente della Pro loco, Matteo Vergari -. Per questo motivo, la nostra associazione, in collaborazione con il comitato della Croce Rossa Italiana di Tolentino, ha deciso di organizzare un corso informativo gratuito sulle manovre pediatriche e il BLS». L'appuntamento è per domani (sabato 3 maggio) alle ore 16, al palazzetto dello sport di Cessapalombo. Durante l'incontro, aperto a tutta la cittadinanza, i volontari della Croce Rossa illustreranno e dimostreranno le principali manovre salvavita da adottare in caso di soffocamento o arresto cardiaco, con particolare attenzione ai bambini, ma anche agli adulti. L’iniziativa rientra nel più ampio progetto “Sicuri Insieme”, promosso dalla Pro loco, che ha come obiettivo quello di diffondere la cultura della prevenzione e del primo soccorso. Nell’ambito di questo progetto, la Pro loco di Cessapalombo ha anche donato due defibrillatori con teche riscaldate al Comune, che sono già stati installati nelle frazioni di Villa di Montalto e Monastero. Un gesto concreto per rendere il territorio ancora più sicuro e pronto ad affrontare le emergenze. L’importanza di conoscere queste tecniche è dimostrata anche da storie vere, come quella di un bambino di 10 anni che ha salvato la nonna grazie alle manovre apprese a scuola: un esempio che mostra quanto sia fondamentale la formazione, anche in giovane età. Il corso è completamente gratuito e aperto a tutti, senza necessità di prenotazione. È un’opportunità preziosa per imparare tecniche salvavita fondamentali, rivolto a genitori, nonni, insegnanti, educatori, babysitter e a chiunque voglia essere utile in caso di emergenza.

"Questo Comune ripudia la guerra": alla Marcia della memoria la campagna di Emergency
La marcia della Memoria che ogni anno si snoda da Caldarola a Montalto, per commemorare la strage nazifascista in cui furono fucilati 31 partigiani, ha visto quest'anno una partecipazione particolarmente intensa e sentita. Cittadini, associazioni e studenti hanno ribadito che la memoria storica è un valore imprescindibile e che la pace è un bene da difendere con forza. In questa occasione, Emergency — da trent'anni attiva nei luoghi dilaniati dai conflitti — ha presentato la campagna R1PUDIA, un'iniziativa che invita a riempire ogni spazio pubblico e privato di un messaggio chiaro: l'Italia ripudia la guerra, come sancito dall'articolo 11 della nostra Costituzione. La campagna propone l’esposizione della bandiera R1PUD1A su palazzi, vie, scuole, enti, Comuni e piazze per lanciare un appello ai governanti e all'opinione pubblica: il ripudio della guerra non è solo un principio astratto, ma una necessità concreta e urgente. Diverse scuole della provincia di Macerata, amministrazioni comunali e singoli cittadini hanno già aderito, esponendo la bandiera e diffondendo materiali scaricabili dal sito www.ripudia.it. "La guerra è sempre una tragedia: il 90% delle vittime sono civili, oltre un terzo sono bambini. Emergency lo sa bene", si legge in una nota: dal 1994 ha curato più di 13 milioni di persone in 21 paesi devastati dai conflitti, da Gaza all'Ucraina, dal Sudan all'Afghanistan e all'Iraq, costruendo ospedali e salvando vite umane. Perché la cura e la vita sono diritti fondamentali di tutti, senza distinzione". Eppure, nonostante l’articolo 11 della Costituzione, dagli anni ’90 l’Italia ha progressivamente riabilitato l’uso della forza militare, giustificando gli interventi armati come "guerre umanitarie" o "guerre giuste". Gino Strada, fondatore di Emergency, ammoniva con parole nette: “Nessuna guerra può essere umanitaria. La guerra è sempre stata uccisione di nostri simili, distruzione di pezzi di umanità. La ‘guerra umanitaria’ è la più disgustosa menzogna per giustificare la guerra: qualunque siano le ragioni, ogni guerra è un crimine contro l’umanità”. Oggi, il linguaggio della guerra torna a imporsi nel dibattito pubblico. I governi italiani ed europei progettano il riarmo, mentre assistiamo a una crescita vertiginosa della spesa militare: nel 2025, l'Italia ha previsto di destinare 32 miliardi di euro alle spese militari, un aumento del 60% rispetto a dieci anni fa. Per avere un’idea: il costo di un solo aereo F-35 equivale a 3.244 posti letto di terapia intensiva.

Cessapalombo, polemiche sul 25 aprile: "Un silenzio che offende la memoria storica"
"Un 25 aprile senza celebrazioni ufficiali quello vissuto a Cessapalombo, uno dei pochi comuni insigniti della Croce di Guerra al Valor Militare per il contributo della sua popolazione alla Resistenza durante la Seconda Guerra Mondiale". A sollevare la polemica è Stefano Ciocchetti, capogruppo della minoranza di "Viviamo Cessapalombo", che esprime in una nota il suo rammarico per l’assenza di iniziative istituzionali in occasione della Festa della Liberazione. "Un 25 aprile senza memoria – ha dichiarato Ciocchetti – in un paese che ha pagato un alto tributo di sangue nella lotta partigiana. L’amministrazione comunale non ha ritenuto opportuno nemmeno pubblicare un messaggio commemorativo, né deporre una corona di fiori al monumento dedicato alle vittime dell’eccidio di Montalto". La denuncia della minoranza si fa ancora più amara nel confronto con quanto avvenuto nei comuni vicini, dove, come da tradizione, si sono svolte cerimonie e sono state deposte corone di fiori in segno di omaggio ai caduti per la libertà. "Ricordare il 25 aprile – ha aggiunto Ciocchetti – non è una scelta politica, ma un dovere civico. Ogni amministrazione, a prescindere dal colore politico, dovrebbe sentire come proprio l’impegno a mantenere viva la memoria dei sacrifici compiuti per la libertà e la democrazia".

Cessapalombo e Camporotondo, il vice ambasciatore indiano in visita: "Qui una grande comunità"
Il vice ambasciatore dell'India in Italia, Amararam Gurjar, è stato ricevuto questa mattina nella sala consiliare del comune di Cessapalombo dal sindaco Giuseppina Feliciotti e dall’assessore Ermanno Micucci, insieme a una delegazione di residenti di origine indiana. Visita analoga è avvenuta anche nel comune di Camporotondo di Fiastrone, dove la delegazione è stata accolta dal sindaco Massimiliano Micucci. La visita arriva dalla volontà dell'India di rafforzare ancora di più i rapporti con l’Italia e con i territori dove c'è un maggior numero di residenti che provengono dall'India. "L’appuntamento che ci è stato concesso dai sindaci - ha detto il vice ambasciatore Gurjar - ci ha fatto molto piacere, perché l’obiettivo del nostro Primo ministro è quello di rafforzare i rapporti con l’Italia, soprattutto in ambito culturale, anche sulla spinta del lavoro avviato tra il nostro primo ministro e il presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni. La comunità indiana è molto grande in queste zone e vi ringraziamo per la disponibilità che i vostri comuni hanno sempre avuto nei confronti dei nostri concittadini". Dal canto suo, il sindaco Feliciotti ha evidenziato come "le molte famiglie presenti a Cessapalombo e nelle vicine Camporotondo e San Ginesio, si sono integrate molto bene nel tessuto sociale. Il tempio, dedicato al culto della loro religione, che si trova a Colfano, nel comune di Cessapalombo, è poi un punto di riferimento per molti di loro che ci rendono partecipi della festa che ogni anno organizzano a ottobre". Un momento di commozione nel ricordare Kumar Manjit, il 50enne indiano, padre di famiglia, morto a ottobre scorso a seguito di un incidente stradale con la sua ape, a Tolentino e residente a Cessapalombo: "Era lui - ha detto Feliciotti - che organizzava con grande entusiasmo la festa e ci invitava a partecipare. Siamo sempre stati presenti. Credo che dopo la sua morte il tradizionale appuntamento non sarà più come prima". E a proposito della festa di Pargat Dives Bhagawan Valmiki Ji, la richiesta del vice ambasciatore è stata quella di installare una statua del dio Bhagawan Valmiki Ji nei pressi del tempio. "Ci rendiamo disponibili a valutare con gli uffici comunali i permessi necessari e ad accogliere la richiesta per l’installazione della statua - ha concluso il sindaco -, ci muoveremo sin da subito e aggiorneremo il vice ambasciatore su come si potrà procedere".

Cessapalombo, violate le norme di sicurezza nei cantieri post-sisma: denunciati due imprenditori
Controlli nei cantieri post-sisma: due imprenditori denunciati per violazioni sulla sicurezza. I carabinieri della Compagnia di Tolentino, in collaborazione con il nucleo ispettorato del lavoro di Macerata e il nucleo "Parco" di Fiastra, hanno effettuato nella giornata di mercoledì un’operazione a largo raggio per verificare il rispetto delle normative sulla sicurezza nei cantieri edili impegnati nella ricostruzione post-sisma. Durante i controlli, condotti sotto il coordinamento del comando provinciale dei carabinieri di Macerata, particolare attenzione è stata posta alla tutela dei lavoratori e alla prevenzione dei rischi. Nel corso di ispezioni avvenuta a Cessapalombo, sono state riscontrate gravi violazioni delle normative sulla sicurezza sul lavoro. In particolare, è stato accertato l’uso di materiali inadeguati per opere provvisionali, la mancanza di una recinzione idonea a delimitare l’area di cantiere, l’assenza di parapetti a protezione delle aperture nei solai. Per queste irregolarità, due imprenditori edili, in qualità di rappresentanti legali delle imprese esecutrici dei lavori, sono stati deferiti all'autorità giudiziaria. A ciascuno di loro sono state inoltre comminate ammende penali di circa 10mila euro.

Cessapalombo, nuovo manto in erba sintetica per il campo sportivo dedicato ad Aureliano Petetta
Quando l’inaugurazione del nuovo campo sportivo riunisce decine e decine di famiglie e i giocatori che hanno fatto la storia di una società calcistica, significa che lo sport - soprattutto nei piccoli centri dell’entroterra - è uno dei veri collanti della comunità e che investire negli impianti sportivi è la scelta giusta che va oltre il numero degli abitanti di un paese. È stato così per Cessapalombo dove ieri pomeriggio è stato inaugurato il campo sportivo rinnovato grazie ai fondi ottenuti dal Comune attraverso il Bando “Sport e periferie”. Circa 650mila euro di finanziamento che ha permesso di installare il nuovo manto in erba sintetica, le panchine per i giocatori e la messa in sicurezza dello spazio circostante. Al taglio del nastro hanno partecipato il sindaco Giuseppina Feliciotti insieme alla sua giunta, i consiglieri regionali Pierpaolo Borroni e Simone Livi, il presidente dell’Unione Montana dei Monti Azzurri Giampiero Feliciotti e i vertici dell’Usd Palombese che per l’occasione hanno invitato i giocatori dell’attuale compagine e le vecchie glorie della squadra che nel tempo hanno lasciato la loro impronta nella storia della realtà calcistica locale. Prima dell’inaugurazione è stata scoperta la targa che dedica il campo ad Aureliano Petetta, uno dei soci fondatori della Usd Palombese che si è speso in prima persona affinché la società potesse crescere sempre di più. «Il nome del bando “Sport e periferie” dice tutto - ha detto il sindaco Giuseppina Feliciotti - evidenziando soprattutto l’importanza dello sport nei piccoli centri dell’entroterra. Quello che la Palombese rappresenta per la nostra comunità viene confermato dalla presenza di tantissime famiglie a questa cerimonia: la squadra di calcio locale non è solo un punto di riferimento, ma un luogo di crescita, confronto e socializzazione. Il nuovo campo riporta così la squadra nella sua terra. Un tassello per la ricostruzione sociale del nostro territorio». Le ha fatto eco Borroni nel rimarcare gli investimenti fatti sul piano della ricostruzione non solo materiale: «Lo sport è un traino importante per ripartire socialmente - ha spiegato -. La volontà di riuscire a portare avanti realtà come queste è fondamentale ed è un piacere per la Regione essere presente alla cerimonia di inaugurazione». «È importante essere vicini alle comunità colpite dal sisma - ha detto Livi - e dare loro la forza di cui hanno bisogno. Il governatore Acquaroli è molto vicino alle zone dell’entroterra e lo dimostra quotidianamente con le iniziative che porta avanti per i borghi. Si parla di ricostruzione fisica ma, come ricorda il commissario Guido Castelli, serve anche quella sociale per le comunità e questa ne è un segno tangibile». A proposito di rinascita sociale, Giampiero Feliciotti ha evidenziato come «tutti ne parlano ma sono le azioni quelle che testimoniano come si possa davvero investire su questa strada. La Regione ha fatto molto per i piccoli borghi e anche riportare una attività sportiva nella propria terra significa investire nella socializzazione. I Comuni dell’Unione Montana sono stati tutti ammessi e finanziati dal Bando dei Borghi e io ho investito molto su Cessapalombo che è l’unico paese dell’Unione Montana che rientra totalmente nel Parco dei Sibillini». Emozionato l’assessore allo Sport e ai Lavori pubblici di Cessapalombo, Ermanno Micucci, per anni anche presidente dell’Usd Palombese che ieri ha lasciato il testimone della guida della società al nipote Demis Petetta: «Ho spinto molto per ottenere i fondi per il nuovo manto - ha detto Micucci - consapevole dell’importanza che il calcio riveste nella nostra comunità. Tutti i giocatori presenti oggi, che sono tornati per una giornata di festa, sono la conferma che avevamo ragione. Un grazie particolari agli ingegneri Sodio Ruggeri e Katiuscia Faraoni che hanno lavorato al progetto». Prima della partita amichevole tra l’Usd Palombese e le vecchie glorie, la società ha omaggiato tutti i giocatori presenti con cappello e sciarpa dei colori sociali. Un pensiero è poi volato verso il cielo per coloro che hanno fatto parte della squadra e che sono scomparsi prematuramente: Lorenzo Lambertucci, Luciano Cicconi e Michele Gironella. Anche il momento conviviale è stata una “partita in casa” grazie alle prelibatezze preparate da Fabiana e Patrizio del Giardino delle Farfalle dí Cessapalombo.

Accorpamento del De Magistris, i sindaci chiedono un dialogo con la Regione: "L'entroterra non venga penalizzato"
Non si arrendono i sindaci dei Comuni di Caldarola, Belforte del Chienti, Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo e Serrapetrona alla proposta dell’Ufficio scolastico regionale, recepita dalla giunta delle Marche, di accorpare l’Istituto Comprensivo Simone De Magistris con l’Omnicomprensivo Frau-Leopardi di Sarnano. Dopo la mobilitazione messa in atto durante le festività natalizie non appena saputo del disegno regionale per il prossimo anno scolastico, gli amministratori dei cinque Comuni su cui opera l’IC De Magistris si sono riuniti anche ieri per non lasciare nulla di intentato e scongiurare l’accorpamento delle due realtà scolastiche a discapito dei piccoli centri dell’entroterra già duramente colpiti dal terremoto del 2016. «Non abbiamo mai mollato la presa - dicono gli amministratori - poiché non siamo intenzionati a cedere di fronte a una manovra che mette a repentaglio un altro servizio fondamentale per il nostro territorio. Restiamo sempre pronti e aperti a un dialogo con la Regione, affinché il governatore Francesco Acquaroli e la sua giunta comprendano le conseguenze che potrebbero derivare da una scelta simile. Ma serve un confronto serio e costruttivo, senza pregiudiziali. Non è possibile investire sulla ricostruzione da una parte e togliere i servizi dall’altra, rendendo i nostri Comuni poco appetibili per le giovani coppie e cattedrali nel deserto gli edifici sistemati con i fondi pubblici della ricostruzione. Inoltre, una scelta di questo tipo, non può essere presa così frettolosamente e senza aver consultato i rappresentanti dei territori interessati». I sindaci Giuseppe Fabbroni, Alessio Vita, Massimiliano Micucci, Giuseppina Feliciotti e Silvia Pinzi auspicano quindi un confronto con la giunta regionale e stanno valutando tutte le possibili azioni da intraprendere, senza escluderne nessuna, per evitare che dal prossimo anno scolastico l’IC De Magistris condivida la direzione con l’Omnicomprensivo di Sarnano. I cinque sindaci tornano nel merito del disegno di accorpamento, ribadendo che la loro preoccupazione riguarda anche il «coinvolgimento di un territorio vastissimo di 352 Km quadrati e oltre mille studenti che andrebbero dai 3 ai 19 anni, per i quali - avevano già spiegato - ci resta difficile immaginare l’impegno di un solo dirigente che si troverebbe a gestire piani scolastici totalmente differenti, personale da dislocare nelle diverse sedi e problematiche legate alle diverse fasce d’età con le criticità che vanno dall’infanzia all’adolescenza». Allo stesso tempo, però, tengono a rassicurare la cittadinanza e le famiglie riguardo il personale scolastico: «Sebbene ci sia la possibilità che docenti e collaboratori scolastici, facendo capo a un unico istituto, vengano disposti in tutto il territorio in cui opera la mega-realtà, gli studenti avranno comunque personale qualificato e preparato per la loro formazione». Personale che ha però mostrato la propria preoccupazione con due rispettive delibere del Collegio docenti e del Consiglio d’istituto in cui viene ribadita la contrarietà all’accorpamento.

La Pro Loco di Cessapalombo dona il primo defibrillatore alla frazione di Monastero
Domenica 29 dicembre, in occasione dell'evento "Monastero: voci, racconti ed idee per la comunità", organizzato dall'associazione Bivio 980, la Pro Loco di Cessapalombo APS ha fatto un passo importante per la sicurezza della comunità. Durante la manifestazione, è stato donato il primo dei due defibrillatori che verranno installati nelle frazioni di Cessapalombo, un'iniziativa che contribuirà a salvaguardare la salute di tutti i residenti e i visitatori della zona. Il primo defibrillatore è stato installato nella frazione di Monastero, mentre il secondo troverà collocazione a Villa di Montalto. Entrambi i dispositivi sono di ultima generazione e sono protetti da teche riscaldate, per garantire il loro corretto funzionamento anche durante i mesi invernali. Un'attenzione particolare alla sicurezza, dunque, che dimostra quanto sia importante per la Pro Loco rispondere alle esigenze della comunità e prepararsi a intervenire tempestivamente in caso di emergenza. Il presidente della Pro Loco di Cessapalombo, Matteo Vergari, ha espresso la sua soddisfazione per l'iniziativa, sottolineando l'importanza dei defibrillatori per la comunità. “Questi dispositivi sono fondamentali per la sicurezza delle persone, soprattutto nelle zone più isolate come quelle di Monastero e Villa di Montalto. Grazie alla presenza di teche riscaldate, siamo sicuri che i defibrillatori saranno sempre pronti all'uso, anche nelle giornate più fredde”, ha dichiarato Vergari. “Questa donazione è un gesto concreto per migliorare la qualità della vita nel nostro territorio e per fare in modo che chiunque si trovi a passare da queste località possa sentirsi al sicuro". L'iniziativa, che ha ricevuto il supporto di realtà locali come l'associazione Bivio 980, è stata accolta con entusiasmo dalla comunità. La Pro Loco, con questa azione, dimostra ancora una volta il suo impegno per la sicurezza e il benessere collettivo, continuando a essere un punto di riferimento per il territorio.

Cessapalombo, dal miele al cardoncello: successo per la prima edizione di "Tipico e Sensoriale"
Tipico e sensoriale. Non è solo il titolo di una serie di appuntamenti che hanno interessato Cessapalombo negli ultimi weekend di dicembre, ma anche un modo per raccontare un territorio che vive tutto l’anno nei suoi prodotti tipici e nella sensibilità di saperli scoprire, conoscere e raccontare. Con questo obiettivo, infatti, il comune, in sinergia con altri enti e attività del territorio, ha aderito al programma SVIL2 – Marketing e Promozione per la valorizzazione territoriale e paesaggistica della Strategia Nazionale Aree Interne. Così, il mese di dicembre ha fatto da sfondo alla sfida di promuovere tutto l’anno, nel cuore del territorio di Cessapalombo, prodotti tipici, biodiversità e patrimonio naturale. Quella ricchezza che si è maggiormente abituati a scoprire con il bel tempo e che invece non ha stagioni. Nel primo weekend si è svolta una degustazione dedicata ai mieli tipici e caratteristici delle zone locali e di altre regioni d’Italia. L’iniziativa ha attratto appassionati e apicoltori professionisti, offrendo un’opportunità unica di esplorare le diverse qualità del miele, le sue proprietà benefiche e il prezioso lavoro delle api. La salvaguardia degli insetti impollinatori, alleati della biodiversità, è stata al centro del dibattito, sottolineandone il ruolo cruciale per migliorare la qualità della vita e la salvaguardia dell’uomo su questo pianeta. Attività di cui il Giardino delle farfalle, di Fabiana Tassoni e Patrizio Guglini, è stato il punto di riferimento: «Si è svolto un corso di analisi sensoriale del miele - dice Fabiana Tassoni - per il quale sono stati poi consegnati gli attestati di partecipazione. La spinta è nata dal progetto Be Safe a cui noi stessi abbiamo fatto parte come forza lavoro per la salvaguardia delle api dell’Appennino, tanto che siamo riusciti a creare, insieme agli apicoltori del posto, una stazione di fecondazione dell’ape ligustica a Montalto». Un percorso sensoriale da cui sono emerse le tante sfaccettature del territorio: «È stata una occasione per constatare - aggiunge Tassoni - quanto sia variegato il mondo del miele: degustando i diversi millefiori locali, abbiamo potuto scoprire come anche prodotti di apicoltori vicini abbiano gusti diversi. E addirittura come il sapore del miele dello stesso apicoltore sia differente tra il periodo primaverile e quello estivo. È il ruolo della biodiversità». La degustazione al Giardino delle farfalle è stata l’occasione per assaggiare diversi mieli millefiori delle Marche, tra cui anche quello dell’Azienda agricola Ottavi Serena di Cessapalombo che all’ultimo Concorso nazionale ha ottenuto il riconoscimento Goccia d’oro come millefiori di montagna. Altro protagonista è stato il cardoncello, un fungo pregiato coltivato grazie alla competenza dell’agriturismo 'Incanto dei Sibillini'. I partecipanti, accompagnati da esperti micologi, hanno potuto scoprire le tecniche di coltivazione in serra e approfondire il valore ecologico dei funghi, veri pilastri dell’ecosistema forestale. Ai prodotti tipici si è aggiunta la bellezza del territorio: dopo la colazione energetica alla Bottega di Cessapalombo un’entusiasmante escursione guidata in bicicletta, organizzata da Impatto Zero Life Style. Gli eventi si sono conclusi al Giardino delle Farfalle, dove un convegno ha riunito autorità e corsisti provenienti anche da fuori regione per discutere di valorizzazione del territorio e sostenibilità ambientale. «Una prima edizione che ci ha dato ragione - commenta il sindaco Giuseppina Feliciotti -. Tipico e Sensoriale ha mostrato come il nostro territorio non sia solo una cartolina da ammirare, ma un luogo dove venire tutto l’anno e dove l’enogastronomia diventa un veicolo per riscoprire legami con la natura e le persone. L’obiettivo che ci muove è quello di non essere una meta solo estiva o di eventi sporadici, ma un riferimento stabile nel panorama ambientale ed enogastronomico: un luogo dove i prodotti tipici e le attività produttive siano una vera leva per il rilancio economico e culturale di una zona che si sta rialzando con grande tenacia».

Da Caldarola a Cessapalombo, 'La via dei presepi' unisce le frazioni sotto il segno dell'arte e della tradizione
Quando la magia del Natale si unisce al desiderio di tenere unita la comunità e promuovere le bellezze del territorio nasce un evento unico come La via dei presepi che, ormai da otto anni, anima le frazioni di Caldarola e Cessapalombo. Inaugurata lo scorso 15 dicembre (sarà visitabile fino al 19 gennaio 2025), La via dei presepi entra nel vivo nel periodo delle festività, quando famiglie e visitatori decidono di immergersi nell’atmosfera di Natale e, al tempo stesso, scoprire la bellezza di un territorio accogliente e bello da scoprire tutto l’anno. Un percorso tra arte e tradizione che unisce - per Caldarola - le frazioni di Valcimarra, Pievefavera, Croce e Vestignano e - per Cessapalombo - Villa di Montalto. Organizzata dagli abitanti delle frazioni, questa iniziativa fonde artigianato e creatività, proponendo una straordinaria esposizione di presepi realizzati a mano. Le opere, create con materiali di ogni tipo e di dimensioni diverse, riflettono la passione delle comunità locali per mantenere vive le tradizioni natalizie. «Ogni frazione - evidenzia Matteo Vergari, tra gli organizzatori - racconta una storia diversa, intrecciando scene sacre e dettagli ispirati alla vita quotidiana. L’evento è una occasione per riscoprire il significato autentico del Natale e valorizzare il patrimonio storico e culturale del territorio». Il plauso per l’impegno dei cittadini arriva anche dall’amministrazione comunale di Caldarola. Il sindaco Giuseppe Fabbroni evidenzia come «i presepi esposti nelle frazioni sono vere e proprie opere d’arte. Ciò che ci riempie di orgoglio è vedere l’impegno dei nostri concittadini nell’arricchire ogni anno le loro creazioni, tanto che l’evento è ormai arrivato all’ottava edizione. Il percorso poi, è davvero adatto a tutti: da chi sceglie di spostarsi in auto e poi fermarsi a passeggiare tra le viuzze delle splendide frazioni a chi invece preferisce muoversi a piedi, in bici o in e-bike e unire l’attività sportiva alla cultura e alla tradizione. La via dei presepi, oltre a mettere in mostra le creazioni di hobbisti e artigiani, rappresenta anche una vetrina per i borghi che, d’inverno come d’estate, hanno sempre un grande fascino».

Cessapalombo, tre escursionisti si perdono e vengono recuperati dai Vigili del fuoco
I vigili del fuoco sono intervenuti alle ore 14.00 circa in località monte Petrella, per soccorrere tre escursionisti che avevano perso l'orientamento. La squadra VVF di Macerata, con personale SAF (Speleo Alpino Fluviale) ha individuato e raggiunto le persone e, dopo aver verificato le loro buone condizioni fisiche, sono state accompagnate alle loro vetture.