La terra torna a tremare nel Centro Italia. Una scossa di magnitudo 4.1 è stata registrata alle ore 2:02 a Norcia, in provincia di Perugia, nel territorio umbro, a 8 chilometri di profondità.
Due minuti dopo c'è stata una seconda scossa, sempre con lo stesso epicentro, di 3.2. Alle 2:06 si è registrata una terza scossa di magnitudo 2.0. Undici minuti dopo una nuova scossa di magnitudo 3.0.
Il terremoto è stato distintamente avvertito in tutta la provincia maceratese e alcuni cittadini sono scesi in strada. L'epicentro si trova infatti a 11 chilometri di distanza da Castelsantangelo sul Nera.
AGGIORNAMENTO ORE 10:25
Lo sciame sismico continua ad essere attivo nella zona epicentrale. A partire dalle 7:12 del mattino registrate altre tre scosse rispettivamente di magnitudo 2.7 (ore 7:12), 2.8 (ore 7:58) e 2.4 (ore 9:49). Non si registrano al momento danni a cose o persone.
Oggi, 30 agosto, è l’ultimo giorno di lavoro per il Responsabile del Servizio Finanziario del comune di Castelsantangelo sul Nera Alfredo Riccioni che dal 1° settembre 2019 sarà in pensione.
L’Amministrazione ha organizzato una piccola cerimonia per salutare il dipendente comunale, nel corso della quale il sindaco Mauro Falcucci ha consegnato un Attestato di Benemerenza per i 42 anni di servizio.
Presenti oltre al sindaco, l’assessore Marco Remigi e tutti i dipendenti comunali che hanno partecipato alla breve, ma significativa cerimonia per salutare il collega.
Il sindaco, nel messaggio di commiato, ha ripercorso gli anni con i quali ha iniziato la collaborazione con Alfredo Riccioni, dal lontano 20 maggio 1990 fino al 25 maggio 2004 e dal 26 maggio 2014 ad oggi, 20 anni di stretta e intensa collaborazione dove ha richiamato la professionalità, la grande disponibilità, l’impegno e la collaborazione fornite nell’esclusivo interesse dell’Amministrazione e sempre pronto a dare un aiuto a tutti i cittadini, specialmente nei riguardi degli anziani.
Mauro Falcucci ha voluto richiamare i drammatici momenti degli eventi sismici iniziati il 24/08/2016, ricordando anche quelli del 26/09/1996, dove Alfredo Riccioni non solo ha operato instancabilmente nel settore di competenza, ma ha partecipato sempre in prima fila a dare supporto e aiuto alla popolazione rivelandosi, causa il limitato numero di dipendenti, una preziosa risorsa.
Al termine della cerimonia, il Sindaco nel rinnovare i sentimenti di gratitudine dell’Amministrazione e suoi personali, ha formulato i migliori auguri di un sereno pensionamento affinché la nuova “avventura” sia foriera di tante belle novità, ricca di interessi, affetti e meravigliose sorprese.
Solo 4 abitazioni agibili e ancora tante zone rosse. “Su circa 270 abitanti sono rientrate a casa solo 22 persone.116 sono gli occupanti delle Sae, 140 i cittadini che percepiscono il Cas e altre 60 persone sono ancora negli alberghi. Quattro pratiche di inagibilità B sono partite (una completata, una in attesa di completamento e due in atto) per quanto riguarda le E, queste non sono ancora iniziate”. A Castelsantangelo sul Nera, uno dei comune maggiormente colpiti dal sisma del 2016, la ricostruzione non è mai iniziata e la situazione è davvero drammatica. La rabbia del primo cittadino Mauro Falcucci si mescola alla speranza ma soprattutto alla volontà di sapere quale è il futuro di queste zone del Centro Italia: “Se vogliamo lasciar morire la montagna basta che ce lo dite ma almeno che ci sia sincerità. Se ho una malattia, devo sapere se può passare con l’aspirina o se sono destinato a morire.”
“Il 5 settembre scade il bando europeo per i piani attuativi sulle perimetrazioni; lo abbiamo prorogato per un altro mese e contiamo di affidare a un gruppo di professionisti la redazione degli stessi iniziando così la prima e vera fase della pianificazione – spiega il sindaco -. Qui a Castelsantagelo sul Nera non c’è più nulla, è tutto completamente distrutto e le frazioni sono sparite. Senza contare la delicatezza del territorio sul piano dell’assetto idrogeologico: un fattore dal quale non possiamo assolutamente svincolare lo studio mirato volto alla ricostruzione.”
“È ovvio che la ricostruzione poi deve avvenire in maniera partecipata e quindi partire dai piani attuativi sulla scorta delle microzonazioni fatte e degli approfondimenti che sono stati anche demandati al Commissario per la Ricostruzione; da lì si mettono insieme tutti i puzzle e si inizia a dire cosa si può fare e cosa non si può fare – osserva Falcucci -. Serve una pianificazione urbanistica puntuale che ci dica come, dove e se possiamo costruire. Per farle capire: se un professionista chiede di fare un approfondimento su una frazione, noi dobbiamo fermare tutto, procedere con uno studio insieme all’Usr che poi valuta il tutto. Da lì si invia la valutazione al Commissario, quest’ultimo decide, ci dà le risorse e, secondo la quantità dei finanziamenti, si attua la procedura amministrativa. Questo per farle capire che qui non se ne esce più fuori perché ci vogliono dei tempi biblici e la burocrazia ci uccide. Qui siamo morti perché il processo di desertificazione è ormai partito da tanto tempo.”
“Per dare un futuro e spendere bene i soldi ci vogliono delle norme che siano di aiuto e che ci dicano che noi qui possiamo rimanere anche un domani – tuona il primo cittadino -. La legge 97 del 1994 sulle aree montane è completamente disattesa. Una legge speciale che consentiva alla Repubblica Italiana di emanare tanti decreti legislativi per tutelare queste zone che partono dal Piemonte e arrivano fino alla Sicilia. Una legge che non è mai stata applicata per carenza di emanazione di specifici decreti legislativi: se fosse andata in modo diverso forse la montagna italiana non avrebbe chiuse le scuole, i servizi e i punti sanitari. O questa legge la completiamo, la riscriviamo e andiamo avanti dando delle certezze, altrimenti diteci la verità.”
“L’impostazione dei sisma ormai è partita male e nessuno la vuole toccare per ragioni di carattere politico: è un procedimento sbagliato e questo è noto a tutti. Se vogliamo che la montagna venga salvata dobbiamo dire che qui non si pagherà l’Imu sulle case, che ci saranno delle agevolazioni di carattere fiscale per le attività commerciali compatibili che vogliono investire e molto altro ancora – osserva Falcucci -. Se la vogliamo salvare dobbiamo porre le basi normative affinché tutti possano aspettare i 15 anni della ricostruzione. Non tanto per le nostre generazioni, che non lo ricorderanno, ma almeno per i nostri figli; altrimenti questa è la strategia della desertificazione accelerata.”
“Ci vorrebbero ore per raccontare la nostra amarezza verso chi governa – prosegue il sindaco di Castelsantangelo -. Sentire il discorso del Presidente del Consiglio Conte di qualche giorno fa, che alla fine del suo intervento ha completamente dimenticato i terremotati, ci crea profonda rabbia. Non ci hanno lasciato soli ma è successo ben peggio, ci hanno completamente dimenticato e hanno dimenticato quella Carta Costituzionale che vale per tutti. Noi siamo pochi sì, ma stiamo soffrendo e a nessuno interessa perché il Centro Italia non conta nulla. Ciò che è certo è che continueremo a urlare fino alla fine ma non è di certo questa la strada per andare avanti.”
“L’esperienza del passato non è servita a nulla e nessuno ha mai fatto una norma come si deve per il Centro Italia: è una vergogna farla? Hanno omologato il sisma dell’Emilia Romagna con questo del 2016 sbagliando completamente – prosegue Falcucci -. Non tutti i comuni sono uguali e soprattutto la terapia deve essere diversa in base alla malattia che viene diagnosticata. La nostra amarezza non è più sopportabile e non ne facciamo una questione di partito ma una questione di dignità e di diritti dei cittadini italiani che devono essere onorati da questa Repubblica.”
“Almeno portiamo via le macerie, per permettere anche all'abitante dell'ultima casa in fondo alla via di poter andare a prendere quella fotografia o quel ricordo che per molti può essere insignificante ma per lui ha un valore affettivo inestimabile – ha concluso il primo cittadino -. La montagna la vogliamo far vivere o no? Questo noi lo dobbiamo sapere; a queste popolazioni deve essere detto se si vuole ricostruire o se vogliamo lasciarle morire. Tutti, dalla collina alla costa, devono ricordarsi che se la montagna viene desertificata i dissesti partono da qua. Se vogliamo fare delle norme apposite resteremo ma ce lo dovete dire con grande chiarezza e non farci spendere dei soldi che invece andrebbero solo a indebitare le generazioni future. Questo è il terremoto della mancanza del buonsenso dove tutti condividono ciò che dici, ti fanno fesso e poi non ci sono. Vanno bene tutte e due le scelte basta che ci venga detta la verità, altrimenti chiudiamo la partita: abbiamo il diritto di sapere quale è il futuro della montagna.”
Il Commissariato straordinario per la ricostruzione Piero Farabollini ha assegnato ieri le 200 unità di personale previsto dal decreto Sblocca cantieri.
116 sono quelle destinate alle Marche, 30 all'Abruzzo e 27 ciascuna a Lazio e Umbria.
"L'accordo raggiunto per la ripartizione del personale destinato alla ricostruzione dal dl sblocca cantieri - commenta Farabollini - innesta linfa vitale nei processi istruttori e rappresenta un'ulteriore occasione per ribadire che la ricostruzione non prescinde dalla condivisione di intenti e risorse nel comune sforzo di dare risposte ai territori".
Il Comune di Castelsantangelo sul Nera tre anni fa ha sfiorato la tragedia. Unico Comune della Provincia di Macerata colpito significativamente sin dal 24 agosto 2016, poi con gli eventi del 26 ottobre 2016 (epicentro di magnitudo 5,4 e 5,9) e quello distruttivo del 30 ottobre 2016 (sempre epicentro di magnitudo 6,5) catastroficamente distrutto. A parlare oggi, a distanza di tre anni esatti dalla prima scossa, è il primo cittadino Mauro Falcucci, che anche Picchio News ha incontrato nel suo viaggio "2016-2019, Tre anni dopo".
"Rimane di quel giorno un grande spavento, la fuga dei tanti turisti, per lo più provenienti da Roma, e la mancata strage degli ospiti della casa di riposo coraggiosamente soccorsi la mattina del 24 agosto 2016 dalle prime persone che hanno raggiunto la struttura semidistrutta - ricorda il Sindaco -. Se non abbiamo pianto morti è solo grazie all’opera attenta di riqualificazione e miglioramento sismico fatte a seguito del terremoto del 1997. Ricordare quei momenti è straziante ma alla sofferenza si somma la rabbia perché ora come allora registro la totale assenza di attenzione per il comune che rappresento e, nel complesso, di tutto l’alto maceratese da parte del servizio televisivo pubblico."
"Oggi non c’è stata la benché minima attenzione a chi, fin dal 24 agosto, ha registrato persone sfollate, paura e disagi. Costa un’enorme fatica ricordare all’opinione pubblica ed alla politica la grave realtà di comuni che hanno il 98% del patrimonio abitativo distrutto, cittadini ancora lontani dal paese natio e strutture ricettive che faticano a riprendersi - continua Falcucci -. Per non parlare delle principali arterie di comunicazione, ancora interrotte, che impediscono di fatto la ripartenza del turismo, volano dell’economia locale. Questo mio grido disperato è rivolto a chi, per missione, dovrebbe dar voce agli ultimi ed alle persone in grande difficoltà. In questo caso come in infiniti altri casi, la Rai ci ha dimenticato e questo comporta inesorabilmente prima la solitudine e poi l’oblio."
"A tal proposito ho inviato una e-mail alle redazioni delle tre testate RAI e alla Direzione Generale denunciando la totale ingiustificata disattenzione e forte disappunto nel constatare che ancora una volta si sono avuti più collegamenti con territori che come noi non hanno avuto, per le ragioni anzidette, né feriti né decessi. Ho invitato la Direzione Generale Rai a voler intervenire affinchè il servizio pubblico destini pari attenzioni per quei territori che hanno subito lo stesso dramma pur non avendo una rilevanza mediatica che richiama attenzioni d’ascolto! Nella e-mail ho ricordato altresì che siamo un piccolo Comune Montano che nel lontano 460 nella Frazione di Nocria di Castelsantangelo sul Nera, una signora dal nome Abbondanza Reguardati ha dato alla luce San Benedetto (patrono d’Europa) e Santa Scolastica. Piccoli e dimenticati si, ma per fortuna non per la storia!".
Procedono i lavori di ripristino delle strade nelle zone colpite dal sisma del 2016. Ieri pomeriggio è stata inaugurata la riapertura del tratto della strada provinciale 96 che collega il centro abitato di Pieve Torina alla frazione di Fiume e che conduce poi a Colfiorito.
Il taglio del nastro è avvenuto alla presenza del Governatore Luca Ceriscioli, del sindaco di Pieve Torina Alessandro Gentilucci, del Presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari e dell’ingegnere Fulvio Soccodato dell’ANAS. Insieme a loro anche l’ingegnere della Provincia Alessandro Mecozzi, Fabrizio De Franciscis e Luca Cerato dell’ANAS, il parroco Don Candido Pelosi.
“Un territorio meraviglioso che da oggi si riprende un’infrastruttura in più. Numerose strade provinciali in questa zona erano interrotte, o del tutto o in modo parziale - afferma Pettinari - e ora le stiamo ripristinando quasi tutte: ogni collegamento che diventa di nuovo disponibile segna un passo avanti per il rilancio di queste zone, non si può pensare alla ricostruzione senza neppure avere le strade per accedere al nostro entroterra. Ci sono ancora strade chiuse come la “Ussita - Casali”, la “Castelsantangelo - Castelluccio” che apre sono nel fine settimana per permettere durante la settimana ai cantieri di procedere spediti con i lavori, e la “Frontignano - Castelsantangelo”. Queste strade devono essere riaperte il prima possibile e c’è tutto il nostro impegno. L’obiettivo si potrà raggiungere contando sull’attuale collaborazione tra enti locali, Provincia, Regione, il soggetto attuatore che è la Protezione Civile con l’ing. Soccodato, e la struttura ANAS”.
Mancata distribuzione dei quotidiani nell'area del cratere sismico. In un'interrogazione presentata questa mattina il consigliere regionale Enzo Giancarli chiede al presidente della Giunta regionale di valutare la possibilità che sia la Regione a finanziare il servizio.
"Sappiamo quanto l'informazione sia un aspetto fondamentale di libertà e democrazia per i cittadini – afferma Giancarli –. Pertanto è indispensabile che, come stabilito anche dal secondo comma dell'articolo 3 della Costituzione italiana, venga rimosso qualsiasi ostacolo che possa limitare la libertà e l'uguaglianza dei cittadini e possa impedire il pieno sviluppo della persona umana".
A lanciare l'allarme della mancata consegna di quotidiani e giornali in molte delle località colpite dal sisma del 2016, il Sindacato giornalisti marchigiani che ha segnalato, in particolare, i casi di Visso, Ussita, Castelsantangelo sul Nera e Arquata del Tronto. "In questi territori – riprende Giancarli – molti dei residenti rimasti o delle persone che li frequentano sono anziani che generalmente utilizzano i tradizionali mezzi di informazione cartacei, che rappresentano, dunque, il principale strumento di conoscenza di quanto accade non solo a livello locale, ma anche nel nostro Paese e nel mondo. È noto, inoltre, che la viabilità in alcune zone continua ad essere piuttosto disagiata e comporta dei tempi di percorrenza più lunghi rispetto a quelli possibili prima del terremoto. Tutto questo, purtroppo, ha fatto sì che l'agenzia di distribuzione dei giornali in quest'area ritenesse non più remunerativo prestare il servizio. Un assenza di servizio – prosegue Giancarli – al quale ritengo, in questa situazione, possano e debbano porre rimedio le istituzioni pubbliche poiché il diritto all'informazione dei cittadini è garanzia di democrazia. Un cittadino informato, infatti, può elaborare proprie idee e posizioni, e quindi scegliere liberamente ogni qualvolta venga chiamato a decidere nel contesto della partecipazione democratica alla vita del Paese. Pertando tale diritto va assicurato anche laddove le regole economiche del libero mercato non permettono l'incontro fra la domanda e l'offerta. Per questo – conclude il consigliere – chiedo al presidente della Giunta regionale se è a conoscenza del problema e se non ritenga necessario compartecipare con risorse finanziarie della Regione Marche alla sua soluzione".
Venerdì scorso, 12 luglio, si è svolto un incontro con i Comuni facenti parte del Parco Nazionale dei Monti Sibillini che ha avuto l’obiettivo di conoscere la disponibilità di ciascun ente in merito alla possibilità di interventi di efficientamento energetico del proprio patrimonio immobiliare nell’ambito del progetto del Ministero dell’Ambiente che finanzia lavori finalizzati alla mitigazione e all’adattamento ai cambiamenti climatici.
Il Parco Nazionale dei Monti Sibillini è destinatario, insieme ad altri Parchi, di un importante finanziamento da parte del Ministero dell’Ambiente, pari a circa 3 milioni e 800 mila euro.
All’incontro, tenutosi a Visso presso la sede del Parco, hanno partecipato i rappresentanti dei Comuni di Bolognola, Castelsantangelo sul Nera, Cessapalombo, Fiastra, Montegallo, Pievetorina, Preci, Ussita e Valfornace. Durante il confronto è emersa l’attenzione e la disponibilità dei Comuni presenti sui temi dell’efficienza energetica e della produzione di energia da fonti rinnovabili e, nel contempo però, l’indisponibilità di gran parte del patrimonio immobiliare pubblico a seguito degli eventi sismici.
“Sono 760.000 euro i fondi destinati dal Consiglio Direttivo del Parco all’efficienza energetica del patrimonio comunale” sottolinea Alessandro Gentilucci, presidente pro tempore del Parco e sindaco del Comune di Pieve Torina, “una cifra importante che potrebbe innescare ulteriori effetti moltiplicatori e rendere questo scenario innovativo ancor più interessante poiché apre a prospettive di sviluppo del territorio in linea con quelle che sono le priorità del Parco”.
Entro il 23 luglio ciascun Comune potrà presentare le sue proposte progettuali che verranno valutate e discusse nel prossimo Consiglio Direttivo del Parco.
Nuova apertura per la strada provinciale 136 “Pian Perduto” tra Castelsantangelo sul Nera (MC) e Castelluccio di Norcia (PG). Come annunciato sette giorni fa, la Provincia di Macerata ha ordinato la riapertura temporanea al transito nei fine settimana.
Pertanto domani 29 giugno e domenica 30 giugno, il tratto stradale sarà aperto dalle ore 8 alle ore 21 a moto e auto. Sono esclusi bus e mezzi pesanti.
“Abbiamo dato disposizione alla polizia provinciale - dichiara il Presidente della Provincia Antonio Pettinari - di presenziare la strada interessata. Voglio ricordare che si tratta di un percorso dove ci sono cantieri in cui si lavora durante i giorni feriali, quindi è necessario prestare la massima attenzione e seguire la segnaletica”.
La riapertura di domenica 23 giugno ha fatto registrare un flusso notevole di mezzi che, molto probabilmente, si ripeterà fin dalla giornata di domani, data l’area di forte vocazione turistica.
La strada “Pian Perduto” sarà aperta tutti i sabati e tutte le domeniche, dalle ore 8 alle ore 21 per i mesi di luglio e agosto 2019; tutta la settimana dal 12 al 18 agosto 2019 dalle ore 8 alle ore 21; tutte le domeniche, dalle ore 8 alle ore 20 per i mesi di settembre ed ottobre 2019. Nei restanti giorni proseguono i lavori del cantiere.
La sinergia tra la SUAM (Stazione Unica Appaltante Regione Marche), il Comune di Castelsantangelo sul Nera e USR Marche ha prodotto, in appena tre mesi, la pubblicazione della gara con evidenza europea. Un risultato importante per un Comune catastroficamente colpito che fonda la sua ricostruzione sull’elaborazione dello strumento dei Piani Attuativi essenziale per dare concretezza e certezza sulla reale ricostruzione.
L’amministrazione comunale, guidata da Mauro Falcucci, nel manifestare soddisfazione per aver raggiunto quest’importante traguardo tecnico-amministrativo più volte auspicato e fortemente richiesto (determinante era l’assegnazione delle risorse), sottolinea ancora una volta che la variabile “tempo” ha un valore prioritario nella ricostruzione.
"Ricostruire, non vuol dire esclusivamente recuperare e restaurare le singole costruzioni danneggiate, bensì ha il più ampio significato di ripristinare e ripensare quel complesso di funzioni urbane, sociali, economiche che connotano un territorio - spiega il primo cittadino -. In tal senso la ricostruzione non è una mera replicazione delle strutture fisiche distrutte ma è anche una revisione necessaria della natura, della conformazione e dell’utilizzo del territorio. È evidente che un evento fortemente traumatico come un terremoto comporta delle modifiche permanenti alle realtà locali che non possono essere affrontate tramite una sola riproposizione pedissequa della situazione antecedente all’evento. In tal senso, la ricostruzione diventa anche una opportunità di ripensamento del territorio e di adeguamento dello stesso alle nuove esigenze.”
Con la procedura si avvia per la prima volta un appalto unico per la redazione del Piano Attuativo di Ricostruzione relativo alle 9 aree perimetrate (Loc. Capoluogo e 8 Frazioni) e della variante al vigente Piano Regolatore Generale, nel Comune di Castelsantangelo sul Nera, a seguito degli eventi sismici del 24 agosto e 26-30 ottobre 2016.
Il bando in oggetto era stato preparato prima della conversione del decreto sblocca cantieri e sullo stesso era stata acquisito il parere preventivo di ANAC. Nel frattempo e alla luce della conversione dello sblocca cantieri sono stati rivisti ed aggiornati gli atti in base alle novelle apportate al codice dei contratti dalla stessa legge di conversione e quindi riacquisto il parere ANAC. Gli atti di Perimetrazione riguardante la Località Capoluogo e le n.8 Frazioni sono stati approvati con relativi decreti da parte del Vice Commissario delegato per gli interventi di ricostruzione post sisma 2016 della Regione Marche in data 27/12/2017 (Primo Comune dell’intero cratere).
L’appalto è costituito da un unico lotto poiché:
- il livello di danneggiamento dell’edificato è uniforme all’interno di tutte le nove aree perimetrate ove si riscontra indistintamente una distruzione pressoché totale;
- si intende promuovere una strategia programmatica unitaria all’intero territorio mediante scelte giustificate dalla medesima impostazione progettuale al fine di evitare situazioni disorganiche e disomogenee;
-le condizioni al contorno, intese come problematiche di natura geomorfologica e idraulica risultano ricorrenti in più aree perimetrate;
- riduzione dei tempi in conseguenza dell’espletamento di un’unica procedura di affidamento piuttosto che di molteplici procedure;
- semplificazione dell’attività di coordinamento della progettazione grazie all’unicità del soggetto con cui risulterà necessario interfacciarsi, con conseguente riduzione dell’onere relativo all’attività di coordinamento stessa;
- omogeneità e coerenza di approccio e di pianificazione per l’intero territorio comunale. L’importo a base di gara è pari a € 329.251,26 , al netto di oneri previdenziali e assistenziali e IVA.
L’appalto è finanziato tramite i fondi di cui al Decreto del Commissario Straordinario per la Ricostruzione nei territori interessati dal sisma n. 98 del 21/03/2019, con il quale è stato autorizzato il trasferimento dei fondi per l’attività di pianificazione delle perimetrazioni dei centri e nuclei di particolare interesse che risultano maggiormente colpiti dagli eventi sismici a far data del 24 agosto 2016 ricadenti nel territorio del Comune di Castelsantangelo sul Nera.
Le prestazioni oggetto dell’appalto devono essere eseguite nel termine complessivo di n. 180 (centottanta) giorni, decorrenti dal verbale di avvio dell’esecuzione delle prestazioni (ovvero il minor tempo offerto in sede di gara).
Sono ammessi a partecipare alla gara i professionisti iscritti nell’elenco speciale dei professionisti di cui all’art. 34 del D.L. n. 189/2016 e ss.mm.ii
Il gruppo di lavoro a cui sarà affidato l’incarico per lo svolgimento dei servizi di cui all’oggetto non potrà comunque essere inferiore a n. 12 unità con comprovate esperienze nei diversi settori.
Il sopralluogo sul territorio Comunale oggetto di Pianificazione Attuativa con particolare attenzione al Capoluogo e alle n.8 Frazioni è obbligatorio. La selezione avverrà sulla base del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Il plico telematico per la partecipazione alla gara in oggetto, contenente tutta la documentazione prevista dal presente disciplinare di gara, dovrà pervenire mediante utilizzo della piattaforma, a pena di esclusione, entro le ore 10:00 del giorno 02 agosto 2019. La prima seduta pubblica avrà luogo il giorno 02 agosto 2019, alle ore 12:00.
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Tramite un comunicato stampa congiunto il sindaco di Castelsantangelo sul Nera e l'assessore regionale Angelo Sciapichetti hanno relazionato sulla Conferenza Programmatica convocata dalla Regione Marche ai fini dell’adozione definitiva del Progetto di Variante del Piano di Bacino del fiume Tevere – VI° stralcio funzionale per l’Assetto Idrogeologico – PAI:
"Giovedì 20 giugno alle ore 11:00 presso la sede del Comune di Castelsantangelo sul Nera, si è svolta la Conferenza Programmatica convocata dalla Regione Marche, ai fini dell’adozione definitiva, del Progetto di Variante del Piano di Bacino del fiume Tevere – VI° stralcio funzionale per l’Assetto Idrogeologico – PAI e per l’espressione del parere di competenza di cui all’art. 1 bis, comma 3° della Legge 11/12/2000, n. 365, - art. 68 del D.Lgs 152/2006.
L’obiettivo e il contenuto dell’incontro richiamati all’art. 68 commi 3 e 4 del D.Lgs 152/2006, sono stati relazionati dall’ Ing. Stefania Tibaldi, Dirigente Tutela delle Acque e Difesa del Suolo e della Costa della Regione Marche e dall’ Ing. Carlo Ferranti, Dirigente Ufficio Piani e Programmi dell’Autorità di Distretto Idrografico dell’Appennino Centrale. All’incontro hanno partecipato tutti i rappresentanti degli Enti interessati all’ambito del Bacino Idrografico del Fiume Tevere.
Durante la riunione ci sono stati diversi interventi da parte dei rappresentanti degli Enti partecipanti, che a vario titolo hanno espresso preoccupazioni circa i tempi per l’adozione definitiva del Piano. Presente anche il Direttore dell’USR Marche Ing.Cesare Spuri il quale ha manifestato preoccupazione evidenziando il mancato dialogo con la situazione emergenziale che non ha tenuto in debito conto della destinazione di significative risorse economiche per la realizzazione di interventi tesi a ridurre e mitigare il rischio Idrogeologico.
A conclusione della Conferenza programmatica, il Sindaco del Comune di Castelsantangelo sul Nera Mauro Falcucci e l’Assessore Angelo Sciapichetti della Regione Marche, al fine di anticipare i tempi dell’adozione dell’intero PAI, hanno proposto al Dirigente dell’Autorità di Distretto di estrapolare uno stralcio funzionale del PAI Bacino del fiume Tevere, mirato per i tre Comuni (Visso, Ussita e Castelsantangelo sul Nera) maggiormente interessati alle Prescrizioni idrogeologiche ed urbanistiche, che recepisca in via straordinaria ed emergenziale, le reali condizioni di criticità dei predetti territori Comunali.
A tal proposito hanno trasmesso al Commissario di Governo per la ricostruzione nei territori interessati dal sisma del 24 agosto 2016, Prof. Piero Farabollini, una nota congiunta nella quale chiedono al Commissario di porre in essere, attraverso strumenti di propria competenza, ogni azione volta a ridurre al massimo i tempi consentendo così agli stessi di acquisire quanto prima un unico strumento pianificatorio che racchiuda tutte le informazioni e prescrizioni necessarie per una corretta e rapida ricostruzione".
È prevista domenica 23 giugno la riapertura della strada provinciale 136 “Pian Perduto” tra Castelsantangelo sul Nera (Macerata) e Castelluccio di Norcia (Perugia). La Provincia di Macerata, accertato il ripristino delle condizioni di sicurezza, in particolare dei tratti dove operano gli operai nei cantieri allestiti, ha ordinato la riapertura temporanea al transito.
Questa mattina si è tenuto un ultimo sopralluogo di verifica e domani, sabato 22 giugno, saranno effettuati gli ultimi interventi per riaprire questo collegamento gravemente danneggiato dai sismi del 2016, ma di fortissima vocazione turistica con un considerevole afflusso di visitatori durante i mesi estivi, e in particolare in questo periodo della fioritura delle lenticchie.
Il tratto di strada interessato, fino al confine con l’Umbria, sarà vigilato dalla ditta appaltatrice dei lavori con il proprio personale, soprattutto nei tratti più impervi, e dei controlli saranno effettuati anche dalla polizia provinciale, su disposizione del Presidente della Provincia Antonio Pettinari.
Le giornate di apertura decise, oltre a domenica 23 giugno, sono: tutti i sabati e tutte le domeniche, dalle ore 8 alle ore 21 per il restante mese di giugno e per i mesi di luglio e agosto 2019; tutta la settimana dal 12 al 18 agosto 2019 dalle ore 8 alle ore 21; tutte le domeniche, dalle ore 8 alle ore 20 per i mesi di settembre ed ottobre 2019. Nei restanti giorni proseguono i lavori del cantiere.
“L’obiettivo della nostra Amministrazione - dichiara Antonio Pettinari, Presidente della Provincia di Macerata - è accelerare il più possibile i lavori, anche perché sono quasi passati tre anni dai fenomeni sismici. È importante garantire l’apertura del tratto stradale nei fine settimana in cui il cantiere non lavora, per dare opportunità alle comunità di riprendere, anche se lentamente, un ritmo di vita normale, soprattutto dal punto di vista economico e sociale. Tutto deve avvenire nella massima sicurezza, per la tutela dei cittadini, degli automobilisti e dei motociclisti: ecco perché non abbiamo adottato il provvedimento di apertura fino a quando non siamo stati sicuri della completa sicurezza”.
Produrre salumi e insaccati a Castelsantangelo sul Nera in un lembo di terra dove intorno ci sono montagne, boschi e corsi d’acqua, non è mai stato facile. Non lo è stato soprattutto dopo i terremoti del 2016 quando a novembre, Gregorio, Giulio, Maria ed Eleonora hanno dovuto lasciare il loro paese, il laboratorio e il punto vendita per essere ospitati per la produzione a Monte San Vito e risiedere per oltre un anno e mezzo fuori dal loro ambiente. Come tutte le storie, i traguardi non sono mai facili da raggiungere.
Nell’agosto 2018, la delocalizzazione della Norcineria è terminata e dopo aver supportato il punto vendita di Campocavallo di Osimo, i norcini sono tornati a casa, a Castelsantangelo sul Nera. Ecco che i 30 anni da festeggiare da parte della Norcineria Alto Nera hanno un valore forte, come è chi non si arrende nonostante tutto sembra andare nella direzione opposta, nonostante le strade chiuse e una ricostruzione post sisma che stenta a partire. La Norcineria Alto Nera non è mai stata sola nel percorso, nemmeno quello più difficile. Maria si commuove ancora ricordando la disponibilità dei Vigili del Fuoco dopo la scossa del 30 ottobre a mettere in salvo una buona parte della produzione conservata nel laboratorio di stagionatura. Gregorio ricorda le numerose telefonate ricevute dai clienti sparsi in tutta Italia per sapere come stavano dopo le forti scosse. Giulio ed Eleonora sentono ancora l’affetto che c’era in chi acquistava un ciauscolo per dimostrare vicinanza.
Oggi l’attività di produzione e vendita continua in tutte le Marche ed è stata potenziata con l’attivazione della vendita online, grazie alla quale è possibile ordinare prodotti come il ciauscolo Igp o il salame senza conservanti come quello di una volta, oppure la “Cardosella”, una salsiccia aromatizzata con le scorze di arancia che omaggia il Monte Cardosa che spicca a Castello (così viene chiamato il paese Castelsantangelo sul Nera da chi lo abita o lo frequenta assiduamente). Prosegue senza sosta anche il lavoro di tutta la squadra di norcini che domenica prossima vogliono festeggiare il traguardo dei 30 anni con una giornata di festa “Il giorno del ciauscolo. Finalmente a casa!”.
Si comincia alle 10,00 con la dimostrazione della produzione del formaggio da parte del mastro casaro Giuliano. Alle 12,00 ci sarà la tradizionale consegna del premio “Ciauscolo d’oro”, ideato da Giorgio Lorenzetti e rivolto a chi sta promuovendo la conoscenza dell’insaccato tipico marchigiano. Molti gli invitati alla tavolata dei “Ciauscolanti” prevista per le 13,00. Alle 16,00 la Norcineria alto Nera continuerà ad offrire i suoi prodotti al “Ciauscolo party”, seguito poi dall’elezione di “Miss ciauscolo” e “Lady simpatia”. Non mancheranno bruschette per i presenti allietati dalla musica del gruppo “Strada Secondaria”. Gli organizzatori invitano gli ospiti ad indossare qualcosa di rosso, di buon auspicio per la festa. Sarà una giornata di condivisione per tutto il paese, per i clienti e per i fornitori dell’azienda. Gregorio, Giulio, Maria ed Eleonora, titolari della Norcineria Alto Nera, i 30 anni di attività li potevano festeggiare solo in un luogo, quello che li ha visti nascere e crescere: Castelsantangelo sul Nera, per loro sempre Castello.
Questa mattina presso la Sede del COC di Castelsantangelo sul Nera, si è svolto un incontro tra il l’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Mauro Falcucci, l’ASSM SpA rappresentata dall’AD Dott. Graziano Natali e l’Ing. Michele Cartechini, presente anche l’Ing. Marco Rinaldi Direttore di Esercizio degli Impianti, sono state poste le basi per l’affidamento della gestione degli Impianti per la prossima stagione invernale.
Tutto ciò, ovviamente, sarà subordinato alla fruibilità della rete viaria i cui lavori sulla SP 136 e SP 156 sono in corso in considerazione della loro pianificata apertura per il prossimo inverno.
La sinergia tra i due Sindaci Falcucci e Pezzanesi, condivisa dal Presidente e intero CDA di ASSM SpA, il cui proficuo rapporto è iniziato nel 2015 quando il Comune di Castelsantangelo sul Nera ha affidato alla Società pubblica la gestione del il Servizio Idrico Integrato, ha determinato un accordo che non solo unisce i territori interni, ma soprattutto rafforza l’importanza della Montagna e delle sue risorse specialmente in questo momento delicatissimo post sisma sotto il profilo umano ed economico.
Manifesta soddisfazione per l’accordo raggiunto che, come detto, ha di fatto unito i territori tra due Comuni terremotati, pur nelle significative differenze demografiche.
Con l’auspicio che tale rapporto di concreta collaborazione possa essere di esempio affinché il comprensorio acquisisca il giusto ruolo e peso politico anche se consci che le promesse di ”non vi lasceremo soli” diventino da subito formali impegni da parte del Governo non può più essere disattesa.
La variabile “tempo” non può più disattesa perché ciò significherebbe, a distanza di tre anni dai catastrofici eventi, nascondere la verità sul futuro che rischia di essere solo nefasto.
Avanzano i lavori di ripristino e messa in sicurezza della strada provinciale 136 “di Pian Perduto” tra Castelsantangelo sul Nera (MC) e Castelluccio di Norcia (PG), una delle più colpite dal sisma.
Anche per quest’anno Anas (Gruppo FS Italiane) - che ha progettato e sta realizzando i lavori in qualità di Soggetto Attuatore di Protezione Civile - ha condiviso con gli Enti locali l’obiettivo di consentire un’apertura limitata e in modalità provvisoria durante la stagione estiva. A tale scopo, questa mattina si è svolto un sopralluogo congiunto alla presenza di Anas (Soggetto Attuatore di Protezione Civile e del MIT), del Sindaco del Comune di Castelsantangelo, del Presidente della Provincia di Macerata e del Presidente dell’Ente Parco dei Monti Sibillini.
Nel dettaglio, la strada sarà aperta al traffico dalle 8:00 alle 21:00 nei fine settimana da fine giugno a fine agosto nonché per l’intera settimana di Ferragosto e nelle domeniche da metà giugno a fine ottobre, con circolazione regolata a senso unico alternato.
Questa soluzione, pur obbligando a sospensioni temporanee degli interventi con conseguente allungamento dei tempi di completamento, consente di garantire i collegamenti dei centri abitati e delle aree di interesse turistico, compresa la fioritura del Piano Grande, contribuendo anche alla ripresa economica delle zone colpite.
I lavori in corso
Tra agosto 2016 e gennaio 2017 il sisma ha causato danni profondi compromettendo la stabilità della carreggiata per un’estensione di oltre 9 km e causando l’instabilità geologica dei versanti a monte della strada.
I complessi lavori di ripristino riguardano nel dettaglio 15 interventi di consolidamento del corpo stradale, stabilizzazione dei versanti e opere di protezione per un valore complessivo di 14,4 milioni di euro. Lungo il tratto sono operative contemporaneamente quattro imprese specializzate.
Per velocizzare le operazioni e riuscire nell’obiettivo di riaprire in estate, Anas ha fatto intervenire nei mesi scorsi una speciale macchina perforatrice da 60 tonnellate, che ha richiesto un trasporto eccezionale lungo le strade di montagna.
Nell’ambito delle operazioni di stabilizzazione dei versanti Anas sta infatti realizzando oltre 800 pali interrati di cemento armato che arrivano alla profondità di 12 metri, sia su roccia che su terra. Le perforazioni richiedono un tempo variabile da 2 a 4 ore ogni foro, a seconda del materiale.
L’esecuzione dei lavori è fortemente condizionata dal meteo e dalle temperature che, in questa zona, consentono la regolare esecuzione di gran parte delle lavorazioni soltanto tra marzo e ottobre.
L’ultimazione dei vari interventi è prevista tra l’autunno di quest’anno e gennaio 2020, compatibilmente con il meteo e con le esigenze di apertura provvisoria dell’itinerario durante l’estate.
Dalla lista vincitrice alle ultime consultazioni elettorali con candidato sindaco Mauro Falcucci, sono stati individuati il vicesindaco, Sandro Riccioni, caposquadra dei vigili del fuoco e Marco Remigi, dipendente società settore alimentare, esterno alla lista e già membro della passata amministrazione. Sono state assegnate le deleghe operative ai membri della giunta e gli ambiti di competenza ai consiglieri comunali.
Il sindaco Mauro Falcucci, difronte alla nuova squadra, ha ricordato che la sua sarà un’azione volta alla continuità dell’opera intrapresa e al passaggio di consegne verso colore che rappresenteranno il futuro di Castelsantangelo sul Nera.
La priorità sarà la ricostruzione e la ricerca di interlocutori istituzionali che potranno individuare tutti gli strumenti normativi utili a facilitare la riprogettazione dell’intero tessuto abitativo. Al contempo il ripristino delle principali vie di comunicazione e delle attività turistico ricettive potranno e dovranno rappresentare il volano della ripartenza auspicata e necessaria per trattenere la popolazione più giovane.
Particolare attenzione andrà dedicata alla progettazione ed alla realizzazione delle grandi opere pubbliche in itinere e in fase di progettazione.
In ultimo ma non ultimo, il convincimento e la progettualità volta ad attrarre imprenditori etici e coraggiosi per creare nuove opportunità di lavoro sul territorio.
A breve verrà convocato il consiglio comunale dove verranno formalizzate cariche ed incarichi per dare piena operatività alla nuova amministrazione.
Mauro Falcucci, con la lista Impegno Civico, si riconferma sindaco di Castelsantangelo sul Nera con il 66,86% di voti. Valentina Remigi (Per Castello) ha collezionato il 19,19% di preferenze mentre Loredana Remigi (Rinascita delle Torri) il 13,95%.
Valentina Remigi, poco più che quarantenne, con una lunga esperienza nella pubblica amministrazione, è il candidato sindaco di della lista civica “Per Castello" di Castelsantangelo sul Nera.
La Remigi riunisce attorno a sè un gruppo di persone con diverse esperienze lavorative e sociali, fortemente motivate e determinate a riqualificare e a far rinascere il comune di castello. Della sua squadra fanno parte: Ceccarelli Felice Cianconi Anna Di Gió Pietro Claudio Marinelli Valentina Perugini Patrizia Polidori Augusto Tarragoni Anna.
Sono state le zone a cavallo tra Marche e Umbria colpite dai recenti terremoti di grande intensità a ospitare il nuovo campo di addestramento di Rescue Drones Network destinato a sperimentare l’impiego dei droni a supporto delle attività di soccorso su macerie. Il Network di recente costituzione e con sede a Piacenza, rappresenta la prima rete strutturata al mondo di professionisti del mondo dei droni che mettono volontariamente a disposizione delle Pubbliche Amministrazioni le loro competenze e le attrezzature necessarie per affrontare in modo più efficace le diverse situazioni di emergenza.
L’obbiettivo di questa intensa due giorni era quello di sperimentare procedure innovative di intervento in aree colpite da eventi sismici, in particolar modo per l’aerofotogrammetria d’emergenza e la ricerca di persone nelle aree colpite. Uno dei problemi rilevanti in caso di medio-maxi emergenza è quello dell’enorme difficoltà ad avere tempestivamente informazioni sull’estensione dell’area colpita, sull’entità sommaria dei danni, sui percorsi stradali disponibili per le squadre di soccorso e sulle aree destinate alla movimentazione degli elicotteri e all’allestimento dei posti medici avanzati. Quando non sono più disponibili le infrastrutture di comunicazione telefonica e viaria tutto questo diviene ancora più complicato con la conseguenza che non si hanno informazioni attendibili per decidere chi mandare, dove mandarlo e dove farlo transitare sino a che non si prende contatto visivo diretto con l’evento. Il progetto di RDN per l’aerofotogrammetria d’emergenza tende proprio ad effettuare rilievi a mezzo droni per fornire in breve tempo ai centri di comando e controllo modelli bi e tridimensionali che consentano di cambiare significativamente l’esito dei soccorsi che possono divenire, così, più mirati ed efficaci.
Un progetto ambizioso ma estremamente complesso da attuare, non tanto per difficoltà di tipo aeronautico quanto perché occorre una pianificazione attenta in presenza di parecchie variabili e senza che esista letteratura consolidata su cui basarsi. Ecco quindi che piloti di droni e altri volontari – in arrivo da diverse regioni italiane - si cono concentrati nella giornata di sabato a studiare con attenzione le diverse problematiche rilevate dall’esperienza, affrontando un caso concreto nell’area di Campi di Norcia (uno dei tanti paesi fantasma); a seguire sono stati effettuati alcuni rilievi sull’area per testare le procedure di volo studiate appositamente per le attività di soccorso.
Nella giornata di domenica i volontari di RDN si sono spostati a Castelsantangelo sul Nera dove sono confluiti altri volontari del gruppo di Protezione Civile dello stesso comune, del gruppo cinofilo di Jesi, del CB Club Maceratese e della Croce Rossa di Visso, nonché la Polizia locale del posto. Destinataria delle operazioni di ricerca congiunta è stata la frazione di Norcia dove si è testata innanzitutto l’integrazione dei diversi attori impegnati nel soccorso: i droni di RDN hanno dapprima effettuato la ricerca dall’alto di persone sia tra le macerie reali che nelle aree limitrofe, impiegando anche termocamere per l’individuazione di persone in vita. I coordinatori delle unità cinofile hanno così potuto vedere sugli schermi dell’Unità mobile del gruppo CB maceratese le immagini in diretta dai droni in modo da poter avere indicazioni su dove muoversi con maggior sicurezza e da seguire puntualmente le unità di terra che perlustravano l’area.
Un grande aiuto dall’alto anche per il personale sanitario della CRI che sempre attraverso i monitor remoti ha preso contatto visivo con le persone da soccorrere, comunicando con loro attraverso i megafoni a bordo degli stessi droni. Sempre le immagini ad alta definizione hanno consentito di valutare il percorso da compiere per raggiungere le persone da soccorrere, un supporto che – considerando che ci si doveva muovere in zone di difficile accesso – diventa insostituibile per ridurre i tempi di intervento e garantire un adeguato livello di sicurezza alle squadre di terra.
L’Unità Mobile di Controllo di RDN ha garantito il coordinamento in sicurezza via radio di voli anche contemporanei e l’interconnessione con i diversi gruppi di soccorso impegnati sull’area. Messa alla prova la piattaforma tecnologica realizzata da RDN, proiettata su mega screen, dove era possibile vedere in tempo reale sulla mappa la posizione dei droni impegnati nelle operazioni insieme alle informazioni sullo spazio aereo, sui voli commerciali nella zona, sul vento, sulle precipitazioni in atto, sui fulmini, su incendi attivi, ecc.
Molta attenzione è stata data alla questione della sicurezza con la sperimentazione dei comportamenti da tenere in caso di avaria durante i voli, coinvolgendo tutto il personale presente nell’area operativa. Come sempre uno degli aspetti più qualificanti è proprio quello dell’interscambio formativo e informativo delle diverse componenti del sistema di soccorso: per questo i gruppi intervenuti hanno evidenziato come sia irrinunciabile imparare a parlare la stessa lingua, conoscere esigenze e potenzialità degli altri attori per valorizzare le competenze e gli equipaggiamenti di ogni risorsa in campo.
La soddisfazione per i test effettuati è stata tanta da parte di tutti i gruppi ed ognuno ha tratto spunti interessanti per migliorare nel percorso di addestramento, il tutto condito dall’auspicio condiviso di continuare anche localmente con momenti di formazione e sperimentazione congiunta che saranno a beneficio dell’intera collettività.
Si è tenuto nella giornata di ieri, 12 aprile, presso la struttura polifunzionale sala “Livo” del Comune di Castelsantangelo sul Nera, la tavola rotonda promossa dal sindaco Mauro Falcucci.
Nella presentazione sono state illustrate al pubblico le finalità e gli obiettivi dell’iniziativa concernente la progettazione degli interventi di adeguamento, potenziamento e sviluppo delle infrastrutture tecnologiche e logistiche sciistiche; delle infrastrutture e degli impianti per l’accumulo e la distribuzione delle risorse idriche in quota necessarie alla riduzione del rischio siccità, all’innevamento straordinario delle piste, dei pascoli e delle aree per uso agricolo, nonchè delle esigenze per scopi di estinzione incendi boschivi; di collegamento stradale nel sito e con i centri comunali.
L’iniziativa, tesa allo sviluppo sostenibile dell’intera area montana e pedemontana dell’appennino, fa seguito alla delibera di Giunta Comunale n°4 del 26 febbraio 2016 resa inattuata per i noti eventi sismici e trae nuovo impulso dalla mozione n°303 del 20 ottobre 2017 votata all’unanimità dall’assemblea legislativa della Regione Marche per il “rilancio delle aree colpite dal terremoto a sostegno concreto per lo sviluppo economico, turistico, naturalistico, dei bacini sciistici di Frontignano-Bolognola-Monte prata”.
Alla tavola rotonda di presentazione della proposta hanno partecipato, oltre al sindaco Falcucci, Angelo Sciapichetti, assessore all’ambiente della Regione Marche; Mirella Gattari, presidente Confederazione Italiana Agricoltori Marche; Giovanni Bernardini, Presidente Copagri Marche; Alfonso Russi, esperto in materia VIA (Valutazione Impatto ambientale), Alessandro Rossetti, funzionario tecnico dell’Ente Parco e Leonardo Animali, in qualità di opinionista. Ha svolto il ruolo di moderatore il giornalista del Corriere della Sera Mario Sensini.
Dopo i saluti ed i ringraziamenti, il sindaco ha sinteticamente illustrato i contenuti della proposta, concernente in particolare la realizzazione e l’impiego delle risorse messe a disposizione dalla CIA Marche e dalla Copagri Marche, evidenziandone le finalità e la necessità per lo sviluppo complessivo dell’ambiente e degli insediamenti antropici, nel pieno rispetto dei vincoli legislativi in materia di compatibilità con l’eco sistema e delle regole democratiche che sovraintendono le azioni di governo e di amministrazione, in sintonia ed in piena condivisione con gli orientamenti e le indicazioni evidenziati dal confronto con i vari soggetti interessati e con l’intera popolazione.
Sono stati, pertanto, acquisiti e recepiti gli interessanti e preziosi contributi di esperienza e competenza dei relatori e quelli, in particolare, del V.Presidente delll’Ente Parco Alessandro Gentilucci, dei consiglieri regionali Elena Leonardi e Sandro Bisonni.
Il sindaco Mauro Falcucci ha quindi assicurato che, nel breve, formalizzzerà l’incarico ad un apposito gruppo di lavoro, costituito da personale qualificato ed esperto, per la redazione di un progetto preliminare di ampio respiro, nel quale siano considerate al meglio e nel rispetto delle leggi vigenti, le risorse messe a disposizione dalla CIA Marche e dalla Copagri Marche.
Ha chiuso i lavori, dopo il dibatttito ed il confronto dei qualificati e autorevoli soggetti intervenuti alla tavola rotonda, l’assessore Sciapichetti, che ha ringraziato tutti gli intervenuti per il fattivo contributo fornito per il buon esito della importante iniziativa assunta dal sindaco Falcucci ed ha espresso l’auspicio che in tempi rapidi si proceda all’attuazione di quanto necessario, dal punto di vista tecnico e procedurale, per la concreta realizzazione degli interventi illustrati evidenziati nella sopra citata mozione dell’assemblea regionale, nello spirito dei provvedimenti di carattere generale già adottati, in particolare, il ppes approvato con delibera n°21 del 26/04/2001; i piano del parco, approvato con delibera n° 59 del 18/11/20012; il 2° piani oo.pp. ord.56; il pnms comune di Ussita; ordinanza commissario n°47 del 11/01/2018.