E’ stata presentata questa mattina in Regione la decima edizione di “Marche in Vetrina”, la manifestazione che si svolge a Castelraimondo e che il prossimo venerdì 30 luglio vedrà protagoniste le eccellenze delle Marche in una serata di gala, all’insegna della valorizzazione dei territori, dei talenti e di coloro che si sono distinti nelle professioni e nelle attività lavorative.
“E’ una manifestazione molto coinvolgente – ha detto nel suo saluto il presidente della Regione, Francesco Acquaroli - e lo dico come testimone per aver vissuto negli anni scorsi momenti molto belli in una cena in piazza che aggrega personaggi straordinari e comuni cittadini creando un clima di festa e insieme di appartenenza ai territori e di consapevolezza dei valori e delle bellezze che distinguono la nostra terra. I personaggi di fama nazionale che non vogliono mancare a questa serata tornano con affetto in questa nostra terra perché sappiamo accogliere e non c’è miglior promozione del passaparola. Un particolare ringraziamento all’anima di questa manifestazione, il consigliere Renzo Marinelli e agli organizzatori che hanno profuso sforzi e impegno per garantire questo evento nonostante le difficoltà dovute alla situazione sanitaria”.
Il consigliere Marinelli, ex sindaco di Castelraimondo, ha espresso la soddisfazione di avere l’appoggio della giunta regionale e ha sottolineato la validità di una formula che si ripete con immutato successo da dieci anni e che ha come filo conduttore la valorizzazione delle eccellenze marchigiane. E' una serata , infatti, che mette insieme spettacolo, intrattenimento, grandi nomi dello show business, tesori ed eccellenze che in ogni campo tengono alto il nome delle Marche.
Alla presentazione hanno partecipato anche il dirigente della Regione, Raimondo Orsetti, l’organizzatore di eventi Vladimiro Riga che ha seguito da sempre questa manifestazione anche nelle precedenti sei edizioni che si sono svolte a Roma, il commissario straordinario del Comune di Castelraimondo Francesco Senesi , Massimo Paoloni di Banca Mediolanum, sponsor che sostiene “Marche in vetrina” da 4 anni.
Tanti i volti noti attesi al Gran galà che sarà ospitato in Piazza Dante: l’attrice Tiziana Foschi, i giornalisti Lisa Marzoli, Massimo Giletti e Augusto Minzolini. E poi ancora l’attore Riccardo Scamarcio e Gianluca Ginoble del Volo, accompagnato da Michele Torpedine.
La colonna sonora della manifestazione è affidata anche quest'anno a Riccardo Foresi e alla sua That’s amore swing Orchestra. Padrone di casa sul palcoscenico sarà il giornalista Maurizio Socci.
I riflettori però saranno puntati sul territorio. Marche in Vetrina infatti premia le aziende e le personalità che con il proprio lavoro e la propria attività si sono distinte negli anni. Riceveranno quest'anno il “Cassero d'Argento”: UNICAM, Grotte di Frasassi, FIMIC, la Vernaccia di Serrapetrona, Ital Service Pesaro, Claudio Chiappucci, Fior di grano, Castellino, Andrea Tonti, Crucianelli Rest/Edile, Barigelli Auto, Amadori Maria Letizia, I licei di Camerino, Clementoni, Azienda Ciriaci.
Anche l’assessore alla Cultura, Giorgia Latini, a margine della presentazione, ha commentato l’iniziativa:“Gli eventi dal vivo segnano finalmente un ritorno alla normalità indispensabile all’economia della nostra regione e del nostro Paese. Questo gran galà dedicato alle eccellenze marchigiane in questo momento acquisisce un valore ancora maggiore. Dobbiamo investire in promozione, credere in ciò che siamo e in ciò che sappiamo fare per uscire rafforzati da un periodo di chiusure. In questi giorni nei quali si discute di greenpass, un ulteriore danno agli operatori del turismo e ad altre categorie, una battuta di arresto non giustificata dai dati, poter inaugurare iniziative come questa è un segnale forte ai decisori. Dobbiamo trovare soluzioni alternative agli obblighi vaccinali, libertà e salute possono essere tutelate entrambe”.
Il Presidente della Provincia di Macerata, Antonio Pettinari, ha approvato nei giorni scorsi con propri decreti quattro progetti definitivi-esecutivi del valore complessivo di 750mila euro per i lavori di risanamento del piano viabile in altrettante strade provinciali.
“Abbiamo approvato nell’ultimo Consiglio provinciale del 30 giugno - afferma Pettinari - l’assestamento e la variazione del bilancio di previsione 2021-23 e la relativa modifica del programma delle opere pubbliche. In tempi record, perché è passata una sola settimana dalla seduta consiliare, sono stati redatti e approvati questi nuovi lavori di manutenzione straordinaria per le nostre strade”.
Nel dettaglio si interviene sulla provinciale 169 “San Lorenzo”, sulla 111 “San Faustino”, sulla 15 “Brondoleto” e sulla 6 “Bagnolo Beltrovato”.
Per la provinciale 169 “San Lorenzo” è stato approvato un progetto del valore di 300mila euro. Questa strada, della lunghezza di circa 8,5 km, inizia nel Comune di Treia e lo percorre in direzione montagna; entra nel Comune di San Severino Marche, attraversando dopo circa un km anche la località di San Lorenzo.
Sulla provinciale 111 “San Faustino”, l’intervento di asfaltatura è previsto in più tratti, per un importo di 150mila euro. Questa strada, della lunghezza di oltre 6 km, inizia nel comune di Cingoli e lo percorre, attraversando anche la provinciale “Cingolana”, per terminare con la strada comunale di Filottrano.
Stessa cifra per la provinciale 15 “Brondoleto”. In questo caso si tratta di un’arteria di circa 10 km che si estende dalla frazione di Borgo Lanciano a Castelraimondo e attraversa le frazioni di Brondoleto, Castel Santa Maria e Vasconi. Non si riuscirà a rifare il manto dell’intera strada, bensì i tratti più ammalorati, con particolare attenzione per quello da Castel Santa Maria a Matelica.
Il quarto progetto di 150mila euro riguarda, infine, la provinciale 6 “Bagnolo Beltrovato”. È questo il collegamento tra Morrovalle stazione e la provinciale “Fermana”: ha origini nel centro abitato di Morrovalle stazione, nei pressi del passaggio a livello, e termina sulla rotatoria che interessa la provinciale “Fermana” e lo svincolo della superstrada Val di Chienti.
L’Amministrazione provinciale finanzia tali interventi di lavori straordinari, contemplati nel programma triennale aggiornato delle opere e inseriti nel bilancio 2021, con fondi propri.
Inoltre, sono già stati eseguiti i lavori di risanamento del manto stradale in più tratti sulla provinciale 1 “Abbadia di Fiastra ‑ Mogliano”.
L’intervento di asfaltatura, progettato, appaltato e diretto dalla Provincia di Macerata ha avuto un costo complessivo di 50 mila euro ed è stato finanziato con le risorse proprie dell’ente destinate alla manutenzione straordinaria delle strade.
Si è intervenuto in particolare nel tratto che attraversa la selva Bandini, con interventi puntiformi, dove la strada era più ammalorata. “Stiamo eseguendo in questi giorni - dichiara il Presidente della Provincia Antonio Pettinari - numerosi lavori di asfaltatura, di differenti entità, sulle nostre strade. Come sempre l’Amministrazione provinciale rivolge massima attenzione alla sicurezza stradale”.
Con il caldo di questi giorni dormire non è più impresa facile. La differenza la fanno allora la qualità dei tessuti, trapunte, materassi, guanciali in cui più o meno comodamente trascorriamo un terzo della nostra vita. Sulla produzione e lavorazione di questi materiali l'azienda Quacquarini Materassi di Castelraimondo, si è impegnata fin dalla sua nascita, da quando cioè un piccolo artigiano - Augusto Quacquarini - fondò coraggiosamente nel 1929 un lanificio, che è divenuto poi l'omonima azienda 100% made in Italy.
L’Azienda è specializzata nella produzione di sistemi letto naturali, come i materassi a molle classiche e indipendenti, i materassi tradizionali, i materassini sovra-materasso in purissima lana, crine di cavallo cotone, seta naturale, pelo di cammello e preziosissimo cashmere, tutti materiali naturali lavorati in purezza senza esser mescolati con sintetici e secondo le antiche regole artigianali tramandate, sempre in abbinamento ad un design moderno e ricercato.
La stessa attenzione viene posta per la produzione di trapunte in pregiata lana Merinos, pelo di cammello, cashmere, seta, piumini d'oca, cuscini ed altri complementi letto, esclusivamente realizzati a mano, solo con materiali anallergici e 100% naturali.
"Questa scelta - ci dice il titolare dell'azienda, Alberto Quacquarini - deriva da una precisa impronta etica: quella di lavorare con materie prime fornite dalla natura che siano, biodegradabili, ecologiche e rinnovabili evitando di ricorrere, come fanno tutti ai materiali sintetici". Valore aggiunto è dato inoltre dalle sapienti mani delle sarte e degli artigiani, impegnate nelle lavorazioni su antichi macchinari ancora perfettamente funzionanti, come le carde del nostro reparto di carderia e l’utilizzo dei telai di legno come da tradizione per cucire manualmente le nostre trapunte ed i materassini.
E per quanto riguarda le allergie? L'Oms ha stimato che, entro il 2025, il 50% della popolazione mondiale potrebbe essere affetta da patologie respiratorie allergiche. Acari e polveri sono i maggiori responsabili di tali reazioni che spesso nascono proprio dalle ore di riposo trascorse sul proprio materasso. I prodotti Quacquarini sono in grado di rispondere anche a questo: la scelta di materiali completamente naturali e altamente anallergici contribuiscono a ridurre di gran lunga il rischio di reazioni avverse dermatologiche o respiratorie.
"Vantiamo tutte le certificazioni di qualità dei nostri prodotti e di quella del ciclo di lavorazione" continua Quacquarini "giusto per citarne due siamo iscritti al preziosissimo albo dei Mestieri artistici e Tradizionali, la cui ammissione è possibile solo se il ciclo produttivo è interamente tradizionale e manuale. Inoltre deteniamo la dicitura del 100% made in Italy, apponibile soltanto se la merce è ideata, realizzata e confezionata interamente in Italia."
Innovativa è anche la scelta commerciale: "noi facciamo a meno sia di rivenditori sul territorio sia di negozi monomarca, i quali determinerebbero un rincaro fino a tre volte del prezzo iniziale". E qui arriviamo ad un secondo elemento di eticità: "il nostro target è il lusso" spiega il titolare "eppure noi riusciamo a vendere ad un prezzo di quasi 15 volte inferiore rispetto a quello dei nostri principali competitors, i nostri prodotti sono straordinariamente a portata di tutte le tasche".
Un processo, dunque, incredibilmente circolare in cui il fulcro resta lo stesso da anni: l'antico lanificio fondato a Castelraimondo da Augusto Quacquarini.
Per maggiori informazioni clicca qui
Sarà l'imprenditore Patrizio Leonelli a guidare la coalizione di centrodestra alle prossime elezioni amministrative di Castelraimondo. Lo comunicano i responsabili cittadini della coalizione Cipolletta (Lega), Braconi (Fratelli d’Italia), Turchetti (Forza Italia) e Pediconi (UDC-Popolari Marche) al termine di una intensa campagna di ascolto che ha coinvolto cittadini, associazioni, parti sociali, imprese ed ogni componente della vita cittadina.
“Un candidato di comprovata esperienza amministrativa che ha dimostrato, nel tempo, un grande e costante impegno per il territorio – aggiungono – La convergenza su Leonelli di politica e cittadini testimonia il buon lavoro svolto dall’Amministrazione uscente di cui Leonelli è stato un componente di spicco”.
Castelraimondo dovrà rinnovare l’impegno che post-sisma e pandemia riservano al territorio montano visto che quello della Valpotenza è un fronte nevralgico per la ripartenza.
“Leonelli e la squadra del centrodestra sono pronti a rispondere alle aspettative della cittadinanza grazie alla visione di prospettiva frutto della condivisione di obiettivi e programmi nel corso degli incontri pubblici – concludono i membri della coalizione - Auguriamo a Patrizio Leonelli un caloroso in bocca al lupo, certi che si formerà una squadra forte nell’ottica della concretezza delle risposte alla popolazione che restano il primo traguardo da raggiungere".
Non è fortunatamente come nella celebre canzone di tanti anni fa, un capello di donna. Ma è un crine di cavallo. "Esattamente il più pregiato, proveniente cioè dalla criniera e dalla coda" puntualizza Alberto Quacquarini, 46 anni co-titolare di una fabbrica di materassi a Castelraimondo.
Terzo di una generazione nata nel 1929 dall’intuito di un imprenditore lungimirante della zona, Augusto Quacquarini: "Mio nonno rilevò un lanificio operante a Castelraimondo sin dal 1880 e con tutta la famiglia divenne un piccolo, laborioso esempio, in piena campagna dell'entroterra maceratese, di quel modello di sviluppo economico regionale che gli economisti fissarono come marchigiano nella storia dello sviluppo industriale italiano".
La struttura azienda-famiglia è rimasta immutata. "Siamo in sette a condividere quotidianamente l'impegno lavorativo. E mia madre fa la spola tra la cucina e il laboratorio, per continuare a darci una mano" confida Alberto.
Il target è rimasto sempre quello: il lusso estremo. Certo: i materassi negli anni '30, nelle nostre campagne come si vedono in molti musei dedicati erano confezionati con paglia e altri elementi naturali che attraverso un'apposita apertura del rivestimento venivano rinfrescati manualmente ogni mattina. La natura è rimasta a dominare lo scenario dei componenti del materasso Quacquarini.
Anche se ora i 18 strati che lo compongono, premurosamente lavorati a mano parlano di prodotti super pregiati. Non solo di crine di cavallo della cui lavorazione la fabbrica è pioniera in Italia, (udite, udite!) ed il cashmere, ma anche e soprattutto lana vergine Merinos, britannica Cheviot, pelo di cammello, seta tussah, cotone, cocco, e altri elementi come gli speciali feltri in lana e lino atti ad avvolgere, il perfetto sistema dei molleggi attenuandone le cariche elettrostatiche.
Un altro esempio di unicità è l’esclusiva linea di materassini naturali sovrapponibili ai materassi, che completano il sistema letto garantendo un comfort eccellente.
"Abbiamo tutti i certificati di qualità che occorrono, siamo legati fortemente alla tradizione sin dal nome dell’azienda: Quacquarini materassi dal 1929. E dallo stesso nome dei nostri prodotti top: la linea 1929 e la linea Augusto. Appena sotto, ci sono i materassi come Gentile, Allegretto, Bramante ad indicare l'eccellenza della storia artistica delle Marche" tiene a precisare Quacquarini, devotissimo insieme alla sorella Stefania, co-titolare della ditta alla memoria del fondatore.
La qualità dei prodotti "made in Castelraimondo", al n. 23 di viale Europa, è paragonabile ad altre 4 o 5 super griffe mondiali.
"Noi facciamo però pagare 10/ 15 volte in meno i nostri prodotti top rispetto ai listini europei. La rosa dei nostri prodotti comprende anche le trapunte in lana, cashmere e piumino d'oca, un’intera linea di guanciali naturali ed altri elementi che vanno ad arredare confortevolmente la zona notte di ogni casa. A completamento del sistema letto, la nostra azienda propone una vasta gamma di letti sommier componibili con testiere e personalizzabili e con tessuti naturali. Le origini dei materiali, la loro certificazione sono oggetto di un percorso di qualità assolutamente rigoroso e verificato. L'emergenza Covid ha interrotto un mercato internazionale per noi fiorente ma ora siamo pronti a ripartire.".
Un nuovo capitolo si apre nella storia dell'antico lanificio dove, sin dall'Ottocento, come Berta si filava la lana. Prima che il signor Augusto lo rilevasse e le nuove generazioni lo proiettassero nel made in Italy "del lusso estremo".
Maggiori informazioni qui.
Temperature finalmente estive, ai lati la bella cornice della 29° Infiorata, un palco zeppo di artisti di spessore e tanta gente accorsa. La seconda edizione del Gran Galà dei Sibillini sabato sera è stata un successo a Castelraimondo.
Stracolma piazza Dante (ovviamente nel rispetto delle norme sul distanziamento sociale) dove è stato allestito il palco, era evidentemente forte il desiderio di ripartire davvero dopo settimane di chiusure e tanta la voglia di ri-gustarsi un evento pubblico.
Una tensione, mista ad emozione, vissuta dagli stessi ospiti che si sono esibiti: Povia, Lighea, Luisa Corna (accompagnati dalla band di musicisti) e il comico Angelo Carestia. La pandemia ha tenuto lontano dal pubblico anche loro. Povia ha concluso lo show col suo brano più popolare “I bambini fanno ooh” quando erano le 22.45, puntualissimi per rispettare il coprifuoco. Bravi in tal senso i presentatori Maurizio Socci e Daniela Gurini.
Il Galà è stato molto più di musica e risate. Ideato dall’associazione culturale Opera Sound per "RiparTiAmo!” Sibillini in Musica ed inserito nel macroprogetto MarcheInVita, è stato primo di una serie di eventi attraverso i quali si punterà a rivalutare il territorio marchigiano, una promozione territoriale dopo il terremoto del 2016.
Tanti gli Enti coinvolti, anzitutto il sostegno di Regione Marche, MiBACT e Amat, poi i patrocini del Comune di Castelraimondo, Fondazione Marche Cultura, ANCI, Parco Nazionale dei Sibillini, ENDAS ed infine le collaborazioni con Marche Out Door e Med Store.
Per la promozione turistica sul palco sono saliti Alberto Mazzini (responsabile del progetto Marche Outdoor), l’ex sindaco cittadino Renzo Marinelli e il commissario Francesco Senesi. Presente anche il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli.
Il Galà è riuscito, la promozione territoriale c’è stata, adesso la speranza è che l’iniziativa risulti un momento di effettiva ripartenza, per le zone del cratere e in generale per uscire dalle paure e dai problemi causati dal covid-19.
“RiparTiAmo!” davvero e come non mai. Questa volta Castelraimondo diventerà epicentro…solo di qualcosa di bello e utile, in piazza Dante sabato alle 20.30 (ingresso libero), andrà in scena la seconda edizione del Gran Galà dei Sibillini.
Ideato dall’associazione culturale di Pesaro Opera Sound per "RiparTiAmo!” Sibillini in Musica ed inserito nel macroprogetto MarcheInVita, sarà il primo di una serie di eventi attraverso i quali si punterà a rivalutare il territorio marchigiano, una promozione territoriale dopo il terremoto del 2016.
Opera Sound offrirà una serata di gala con importanti artisti che si susseguiranno sul palco, tra esibizioni di comicità che garantiranno risate, ma soprattutto con la musica a regalare emozioni. La musica sarà grande protagonista, linguaggio universale e mezzo per essere d’aiuto ai nostri borghi
. Ce n’è bisogno ora più di 5 anni fa e l’auspicio è che la serata diventi un reale momento di ripartenza, non solo perchè dedicata alle zone del cratere per la loro rivalutazione culturale, ma anche perchè è uno dei primi eventi promozionali in regione dopo le restrizioni, le forti paure e le limitazioni causate dalla pandemia da covid-19.
Opera Sound ha fatto le cose in bello stile e calerà un poker di grandi ospiti sul palco: Lighea, Luisa Corna, Angelo Carestia e Povia. Per la prima e l’ultimo della lista si tratterà di un graditissimo bis, ri-confermati dopo il successo della prima edizione. Presentatori della serata saranno invece Maurizio Socci e Daniela Gurini.
Tanti gli Enti coinvolti nel galà, anzitutto c’è il sostegno di Regione Marche, MiBACT e Amat, poi i patrocini del Comune di Castelraimondo, Fondazione Marche Cultura, ANCI, Parco Nazionale dei Sibillini, ENDAS ed infine le collaborazioni con Marche Out Door e Med Store.
L'evento è inserito nella due giorni (5 e 6 giugno) della 29° Infiorata Corpus Domini di Castelraimondo e seguirà tutte le normative previste dai protocolli di sicurezza per l'accesso del pubblico o la gestione degli spazi.
Duplice intervento, nella notte appena trascorsa, da parte dei Vigili del Fuoco.
Il primo ha riguardato un autolavaggio a Castelraimondo - lungo la strada che conduce a Camerino - che è stato interessato dalle fiamme. Ingenti i danni, che hanno coinvolto anche un muletto utilizzato dal titolare. I vigili del Fuoco, giunti sul posto, sono riusciti a spegnere l'incendio e a mettere in sicurezza l'area. Da stabilire le cause, non si esclude il dolo.
Successivamente i pompieri sono intervenuti a Gagliole, lungo la strada provinciale 361 Septempedana, per un incendio in un cantiere edile. A prendere fuoco, in questo caso, del materiale di coibentazione. La squadra dei Vigili del Fuoco di Macerata è riuscita a domare le fiamme. I pompieri sono riusciti ad evitare il peggio, avendo trovato all'interno dell'abitazione in costruzione anche due bombole gpl. L’area è stata posta in sicurezza. Non si son registrati feriti o intossicati, anche in questo caso le cause del rogo sono in fase di accertamento.
Le luci dei riflettori mediatici tornano ad accendersi sui territori feriti dal sisma, grazie al passaggio del Giro D'Italia. La carovana rosa questa mattina ha attraversato otto comuni maceratesi inseriti nel cratere (Castelraimondo, Camerino, Muccia, Pieve Torina, Valfornace, Visso, Ussita, Castelsantangelo sul Nera nds), colorando la plumbea giornata odierna (non sono mancati gli scrosci di pioggia) con il transito delle variopinte maglie dei ciclisti.
Al momento della salita verso Camerino, dal gruppo della maglia rosa indossata dall'italiano Alessandro De Marchi (della Israel Start-Up Nation), si erano sganciati in sei: Gino Mäder e Matej Mohoric della Bahrain-Victorious, Simon Guglielmi della Groupama-FDJ, Dario Cataldo della Movistar, Jimmy Janssens della Alpecin-Fenix e Simone Ravanelli della Androni-Sidermec.
L'arrivo di tappa è previsto ad Ascoli Piceno, in particolare a Colle San Giacomo, dopo 160 chilometri. Alla partenza di stamattina, a Genga, era presente anche il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli.
"Oggi è una giornata importante all’insegna dello sport, del divertimento e della spensieratezza. Festeggiamo il 50° anniversario di una scoperta straordinaria per la nostra regione che ha fatto di Genga uno dei luoghi di riferimento delle bellezze italiane e lo facciamo in concomitanza con la tappa del Giro d’Italia - ha affermato il governatore -. Seguendo la carovana dei “girini” i riflettori saranno puntati sul nostro entroterra e sulle sue numerose attrattive: dai paesaggi alla cultura, dall’enogastronomia alle manifatture degli artigiani. Le Marche sono l’unica regione che si declina al plurale ma sono anche sinonimo unico di bellezza e grande capacità di accoglienza”.
Ecco come gli agenti della Polizia Stradale hanno monitarato il passaggio dei corridori lungo le strade del Giro: clicca qui per leggere il nostro reportage
(Foto di Guido Picchio e Lucia Montecchiari)
L’assessore regionale alla Ricostruzione Guido Castelli accompagnato dal sub Commissario Ing. Loffredo, dal Direttore Regionale dell’USR nonché dal consigliere regionale Renzo Marinelli questa mattina ha effettuato a Esanatoglia, Matelica e Castelraimondo dei sopralluoghi insieme ai sindaci e ai tecnici comunali, per approfondire e valutare i termini utili all’adozione di ordinanze speciali per il superamento delle specifiche criticità emerse durante la fase della ricostruzione.
“L’indirizzo dato dal presidente Acquaroli è quello di privilegiare gli incontri con i sindaci dei territori interessati dal sisma – ha sottolineato Castelli – perché i primi cittadini devono essere i protagonisti della ricostruzione. I sopralluoghi nei tre Comuni hanno riguardato soprattutto la raccolta dei dati necessari alla redazione selle ordinanze speciali. A Esanatoglia sono state esaminate le problematiche connesse alla gestione degli immobili collabenti privati che inibiscono gli intervenuti di risistemazione, all’esigenza di aggiornare il quadro finanziario per intervenire sul polo scolastico e alla problematica del recupero della ex conceria.
A Matelica, invece, abbiamo passato in rassegna le questioni relative ad alcune criticità, quali la sistemazione delle mura urbiche , i lavori strutturali a Palazzo Finaguerra, nella chiesa di Sant’Agostino e presso il Loggiato del mercato; tutti interventi ancora non finanziati nell’ordinanza di ricostruzione pubblica Un cambio di rotta e realizzato attraverso un metodo di approccio alle problematiche più concreto, che parte dai sindaci lavorando in squadra e in piena sinergia”
Nando e Tina Mosconi di Castelraimondo si sono sposati 50 anni fa a Pescia Romana in provincia di Viterbo, paese di origine della sposa.
Per le nozze d'oro non volevano fare nulla perché desideravano condividerlo con parenti e amici, ma il covid non lo consentiva. Le figlie e i generi, Ombretta e Luca, Valentina e Emanuele, con la collaborazione di padre Giovanni Berta e il coro Santa Cecilia di Castelraimondo, hanno pensato affiancarli, per il rinnovo delle promesse e la benedizione degli anelli, durante la Santa Messa. Le loro nipotine, Samuela, Chiara, Lucia, Benedetta e Eleonora li hanno festeggiati con gioia, insieme ai fratelli di Nando Jole e Luciano e ai nipoti Monia, Attilio, Samuela, Debora e i loro figli.
Anche i fratelli e i nipoti da parte di Tina sono stati loro vicini con numerose chiamate, perché vivono lontano. La cerimonia è stata molto bella e commovente e tutta la comunità ha partecipato con gioia.
“L’anima di questo Programma triennale dei Lavori pubblici è mettere a terra in tempi celeri ogni risorsa disponibile, per dare risposta alle esigenze del territorio, ma anche e soprattutto perché gli investimenti rappresentano un potente moltiplicatore di sviluppo economico, il miglior strumento di sostegno per l’economia marchigiana, duramente colpita dalla crisi finanziaria, dal crac di uno storico istituto bancario marchigiano, dal terremoto e, per ultimo, dalla pandemia".
Con queste parole, l’assessore regionale ai Lavori pubblici Francesco Baldelli ha presentato, questa mattina in consiglio regionale, il Programma triennale dei lavori pubblici 2021-2023, approvato a maggioranza. Un Programma del valore di 121.729.708 milioni di euro, in netto aumento rispetto a quello dei precedenti Programmi.
“Tuttavia – ha sottolineato l’assessore - non è comprensivo di tutte le risorse destinate dall’amministrazione nel triennio ad interventi strutturali strategici per il territorio. Vanno infatti aggiunti oltre 567 milioni euro, così suddivisi: 357,8 milioni distribuiti ad enti locali, come Comuni e Province, per lavori di loro competenza; 162,2 milioni stanziati per le aziende del Servizio sanitario regionale; 32,5 milioni assegnati ad Anas per la manutenzione delle strade di nostra proprietà; 2,7 milioni assegnati a Rfi per la sicurezza e per la soppressione dei passaggi a livello; 11,5 milioni concessi ad altri enti ancora. Infine, si osserva che, per legge, il Programma triennale dei Lavori pubblici non include le opere al di sotto dei 100mila euro di cui la Regione è soggetto attuatore, ossia di cui cura direttamente progettazione e realizzazione. Al novero dei lavori pubblici sopra indicati dovranno dunque aggiungersi anche dette opere”.
Quattro le famiglie di interventi: edilizia sanitaria ospedaliera, per oltre 38 milioni di euro; opere idrauliche su corsi d’acqua, per oltre 36 milioni; piste ciclabili per oltre 29 milioni; manutenzione del patrimonio regionale per oltre di 16 milioni.
“Al Programma triennale dei Lavori pubblici – ha spiegato l’assessore Baldelli - abbiamo affiancato un fondo rotativo per le progettazioni finanziato con risorse proprie. Tale fondo, assente da oltre un decennio nei bilanci regionali, è pari a 5,65 milioni di euro e servirà per la progettazione di infrastrutture viarie strategiche, affinché prenda forma quella regione intermodale e interconnessa che unisca (partendo da tre infrastrutture strategiche quali porto, aeroporto e interporto) tutte le Marche, da nord a sud e da est a ovest, restituendo a ogni territorio pari opportunità, si tratti di grandi o piccoli centri, di aree costiere o territori interni. Per questo nei giorni scorsi è stato approvato dalla giunta il ‘Masterplan delle infrastrutture stradali della Regione Marche’. Questa novità ci consentirà, nei prossimi anni, di inserire nel Programma triennale dei Lavori pubblici anche la quinta “famiglia” di opere, quelle stradali. Elaborare i progetti è infatti il primo passo per riuscire a intercettare i finanziamenti necessari per la realizzazione di nuove opere stradali”.
L’assessore ha aggiunto che, per dare corso velocemente alla progettazione e alla realizzazione di tutte le opere, “abbiamo deciso di riorganizzare il servizio tutela e gestione del territorio potenziandone l’organico che oggi risulta sottodimensionato rispetto alle sfide programmate”.
La conclusione dell’assessore Baldelli: “Questo Programma triennale anticipa una sfida fondamentale: quella di riuscire ad utilizzare anche le risorse del Recovery plan nei tempi indicateci dalla UE e con una strategia che permetta di riattivare l'economia delle Marche. Dobbiamo immaginare una Regione diversa, una Regione che riesca a realizzare opere strategiche, che dia supporto ai Comuni e che abbia un "progetto" complessivo delle infrastrutture e delle opere ambientali. La sfida che ci attende richiederà la capacità di innovare le istituzioni e le strutture organizzative, realizzare bene e nei tempi sarà il nostro obiettivo”.
Nella provincia di Macerata, queste sono le opere incluse nel Programma dei Lavori pubblici 2021-2023:
- Adeguamento sismico del distretto sanitario Casa di riposo di San Ginesio
- Demolizione e ricostruzione del nuovo ospedale di Tolentino
- Demolizione e ricostruzione del distretto sanitario/poliambulatorio di Sarnano
- Interventi idraulici sui fiumi Chienti, Potenza, Esino e Musone e nel torrente Cremone
- Demolizione e ricostruzione della casa colonica in località Tufano, nel comune di San Severino Marche
- Demolizione e ricostruzione della stalla in località Cupi, a Visso
- Efficientamento energetico e adeguamento sismico della sede dell’ex Genio civile in via Alfieri, nel comune di Macerata
- Lavori di riparazione danni dell’azienda agricola Palanca a Castelraimondo
La Lega regionale ha incontrato il viceministro Alessandro Morelli per affrontare le priorità in tema di strade e ferrovia che dovranno colmare il cronico ritardo delle Marche in tema di infrastrutture. Al tavolo con il viceministro il deputato Riccardo Augusto Marchetti, commissario della Lega Marche, ed il consigliere regionale Andrea Maria Antonini, presidente della terza commissione regionale Infrastrutture, Trasporti e Viabilità.
“Il Vice Ministro verrà tra breve nelle Marche per visionare direttamente sul territorio le esigenze di intervento con azioni diffuse e di sostanza a partire dalla E78 che da troppo tempo attende di essere sbloccata – riferiscono Marchetti e Antonini – Troverà nel nostro consigliere Antonini tutto il supporto e le competenze necessarie per affrontare il problema in maniera organica e con l’equilibrio necessario tra gli interventi per collegare efficacemente il territorio nel suo complesso”.
“Al viceministro Morelli abbiamo fatto un primo quadro delle criticità e delle proposte elaborate con i colleghi del gruppo consiliare regionale Marinelli, Menghi, Marinageli, Biondi, Bilò, Cancellieri e Serfilippi – aggiungono Marchetti e Antonini – Le infrastrutture viarie non sono solo una priorità regionale, ma anche l’indispensabile collante tra entroterra e reti di scorrimento per consentire alle zone più interne di rinascere dopo il sisma. Il prossimo sopralluogo di Morelli sarà fondamentale per dare impulso ai lavori. Per i collegamenti su rotaia puntiamo su Ferrovia dei due Mari, Orte- Falconara e Fano-Urbino per. Per la rete stradale oltre alla terza corsia dell'A14 da Porto S.Elpidio a San Benedetto del Tronto, fari puntati sulla Mezzina per il tratto mancante di Campiglione di Fermo-Offida, sull'Ascoli-Teramo e la Salaria oltre ad altri progetti di collegamento funzionale: Fano-Grosseto e galleria della “Guinza”, collegamento Fabriano-Fossombrone e San Severino-Castelraimondo, Pedemontana Sarnano/Amandola/Comunanza/Roccafluvione, i ponti del casello di Porto S. Elpidio e di Rotella, la “MareMonti” Amandola-P.to S.Giorgio ed il potenziamento del Lungotenna”.
Manomette i sigilli del contatore e ruba il gas: arrestato 67enne, all'uomo era stata bloccata la fornitura per morosità. I carabinieri lo hanno colto in flagrante dopo un controllo con la società che gestisce la rete del metano. Per lui sono scattate le manette.
È quanto avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri, a seguito dell'esecuzione di un'ordinanza emessa dall'ufficio di sorveglianza di Macerata da parte dei carabinieri della Compagnia di Camerino.
A carico del sessantasettenne, condannato in via definitiva dal Tribunale di Macerata con sentenza del 2015, una pena di tre mesi di reclusione, per un furto di gas avvenuto nel 2012.
IL FATTO - All'uomo era stata tolta la fornitura di gas metano per morosità, ma nonostante tutto dalla sua utenza risultavano ancora dei consumi. Un dato che aveva incuriosito l’assistente tecnico di una società di distribuzione gas che, per conto della stessa, si era presentato, nel marzo 2012, presso il comando stazione Carabinieri di Castelraimondo per denunciare l’anomalia riscontrata.
Insieme alla società che gestisce la fornitura del gas, i carabinieri della locale stazione hanno effettuato una minuziosa attività di indagine a seguito della quale è emerso che il 67enne di Castelraimondo aveva manomesso i sigilli applicati al contatore ricevendo indebitamente, per otto anni dal 2004 al 2012, piu’ di 23 mila metri cubi di gas metano nella sua abitazione.
L'uomo – pertanto - all’epoca dei fatti era stato denunciato in stato di libertà all’Autorità giudiziaria per l’ipotesi delittuosa di furto aggravato e poi successivamente rinviato a giudizio e quindi condannato.
Il 67enne, pensionato con qualche altro piccolo precedente di polizia, nel tardo pomeriggio di ieri è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari presso il proprio domicilio dove dovrà scontare i tre mesi di condanna.
"Marche stabilmente al top per le vaccinazioni. Sono al secondo posto tra le regioni italiane per dosi somministrate sul totale di quelle ricevute, pronte a passare dalle 12.000 alle 15.000 somministrazioni giornaliere non appena ci sarà disponibilità dei vaccini". Lo ribadisce il deputato, nonché coordinatore regionale della Lega nelle Marche, Riccardo Augusto Marchetti.
“Le Marche con la Lega alla guida della Sanità hanno confermato che, in ogni campo, sanno rimboccarsi le maniche e badare al sodo anziché alle polemiche - commenta Marchetti – In questo primato c’è tutto il valore del nostro slogan dalle parole ai fatti”.
“Il lavoro dell’assessore Saltamartini e di tutto il personale della Sanità marchigiana conquista la piazza d’onore italiana con buona pace di esponenti piccoli e grandi del PD che ci accusano ancora di inefficienza – dichiarano i consiglieri regionali della Lega per bocca del capogruppo Renzo Marinelli –. Al chiacchiericcio rispondiamo con i numeri consapevoli che, se il loro governo avesse impiegato il tempo a procurarsi vaccini anziché a rincorrere banchi a rotelle, oggi non staremmo a parlare di coprifuoco e riaperture con il contagocce”.
“Il paradosso è che, con la macchina al massimo della sua potenza, ci costringono a rallentare per mancanza di carburante – chiosa l’assessore alla sanità Filippo Saltamartini che ringrazia collaboratori e personale sanitario per aver assecondato il cambio di passo richiesto – Programmare è essenziale per raggiungere l’obiettivo dei 900mila marchigiani vaccinati con la prima dose entro luglio: attendiamo fiduciosi che le forniture di vaccini si sblocchino continuando a limare anche la minima criticità”.
Un dialogo tra due bambini da sopra a sotto il mare: Leonardo in una nave da crociera e Akanke dal fondo del Mediterraneo.
Questo lo scenario in cui si svolge la storia raccontata da Mauro Riccioni, nel suo primo romanzo da oggi disponibile online e nelle principali librerie delle Marche: "Lettera di una bambina in fondo al mare".
Akanke è un’africana: ha conosciuto la miseria, sopportato lo sfruttamento, sfidato il deserto e affrontato la traversata del Mare Nostrum a bordo di una carretta del mare. Lì ha trovato la morte.
Narra questa storia a Leonardo, giovane occidentale in vacanza, per spingerlo a pensare e, magari, a raccontare al mondo una silenziosa tragedia che ogni giorno si ripete a poche miglia marittime dalla nostra quotidianità.
E Leonardo saprà rispondere ad Akanke.
Mauro Riccioni è un avvocato, appassionato di politica e archeologia, amante della lettura e della scrittura, cultore della bellezza e nemico delle ingiustizie.
Nelle Marche, dove vive e lavora, ha ricoperto cariche politiche di vertice e amministrato diversi enti locali. Tra questi il Comune di Gagliole, dove ha rinunciato all’indennità di Sindaco devolvendola ai servizi sociali del piccolo Comune, in un’esperienza di cui si è parlato molto che ha raccontato nel libro Il Sindaco Gratis (Dissensi, 2016).
"Lettera di una bambina in fondo al mare" è il suo romanzo di esordio nella scrittura narrativa. Il tema della solidarietà verso i più deboli quello che lo anima da una vita.
Il romanzo di Riccioni, Lettera di una bambina in fondo al mare, è disponibile da subito anche su Amazon in versione cartacea e nel formato kindle, inoltre reperibile nelle principali librerie delle Marche, in attesa che si presentino le condizioni per delle presentazioni con l'autore, previste tra la fine della primavera e l'inizio dell'estate.
Un’importante opera pittorica di scuola veneta del XVI secolo, 'Diana e Atteone' trafugata nella notte tra il 30 novembre e il 1° dicembre 1981 e recuperata dai Carabinieri del Comando per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC), torna finalmente al Castello Lanciano di Castelraimondo. La consegna è avvenuta nelle mani dell’Avv. Luigi Tapanelli, Presidente e legale rappresentante della Fondazione di Religione Ma.So.Gi.Ba.
Il dipinto è comparso sul mercato antiquariale quando stava per essere battuto in vendita da una casa d’aste lombarda. I militari della Sezione Elaborazione Dati del Comando TPC, che quotidianamente monitorano centinaia di opere pubblicate in vari cataloghi di vendita, hanno comparato le immagini del bene in asta con quelle contenute nella “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti” identificando l’opera. Per la sua importanza storico-culturale, il dipinto era inserito nel “bollettino” delle opere d’arte trafugate, pubblicazione annuale dal titolo “Arte in Ostaggio”, realizzata dal Comando TPC sin dal 1973, strumento fondamentale per contrastare il traffico illecito di opere d’arte.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Milano e condotte da militari della Sezione Antiquariato del Reparto Operativo TPC, hanno consentito di identificare il mandatario a vendere dell’opera. È stata così ricostruita la catena dei vari passaggi di mano del bene, fino a giungere a un noto faccendiere di settore, che ha tentato di mascherare la provenienza del dipinto, dichiarando di averlo acquistato da una persona deceduta anni addietro, con l’intento di vanificare le indagini.
In arresto per spaccio di marijuana un diciannovenne di San Severino Marche. È l'esito di un'operazione condotta dai militari della Compagnia Carabinieri di Camerino nel tardo pomeriggio di ieri a Pioraco e Castelraimondo.
IL FATTO - Attorno alle ore 16:30 di ieri, i carabinieri - impegnati nelle operazioni di controllo del rispetto delle misure urgenti in atto connesse all’emergenza epidemiologica da covid-19 - sono stati insospettiti da un’autovettura, con a bordo quattro soggetti, che procedeva lungo la ss361 in direzione Castelraimondo e che non si era fermata all’alt intimato al posto di controllo.
Considerate le circostanze, i militari si sono posti all’inseguimento dell'auto, riuscendo a bloccarla poco dopo. A bordo sono stati identificati tre minorenni ed il conducente: quest’ultimo è stato sottoposto ad una perquisizione personale, poi estesa anche all’autovettura, che ha dato esito negativo.
Durante il corso delle operazioni, il ragazzo alla guida dell'auto ha ricevuto una telefonata da parte di una persona che dichiarava di trovarsi a Castelraimondo, in attesa di cedere lo stupefacente che gli era stato commissionato da parte dei soggetti fermati.
I carabinieri, pertanto, si sono diretti a Castelraimondo (in zona Cassero) al fine di ricercare il pusher che aveva precedentemente e telefonicamente dichiarato di essere in attesa della propria “clientela”.
A seguito di un’accurata perlustrazione, è stato individuato il pusher diciannovenne: ad una prima perquisizione personale non è stato trovato in possesso di alcuna sostanza stupefacente, ma nelle immediate vicinanze del perquisito sono stati rinvenuti diversi involucri contenenti marijuana, per un peso complessivo di circa 50 grammi, occultati all’interno delle cavità di un muro.
Tali operazioni hanno fornito utili e concordanti riscontri all’ipotesi investigativa che nel frattempo si era ben delineata anche a seguito delle dichiarazioni rilasciate spontaneamente dagli occupanti dell’autovettura che era stata controllata in un primo momento.
Gli operanti, pertanto, traevano in arresto in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio il soggetto fermato e lo traducevano presso il proprio domicilio in attesa della celebrazione del rito direttissimo.
Nel corso della medesima operazione uno degli occupanti minorenni dell'auto è stato segnalato alla Prefettura di Macerata.
“Un calendario molto atteso non solo dagli appassionati di pesca sportiva, ma anche dall’intero territorio regionale, in particolare nelle aree montane che vedono in questa pratica un’opportunità di rinascita. Il calendario coincide con quella che tutti ci auguriamo possa essere l’occasione di riappropriarci di una dimensione naturalistico-ricreativa che ci è stata a lungo negata dalla pandemia. Una battuta di pesca potrà essere l’occasione per tornare a far muovere l’economia anche delle nostre aree terremotate, più di altre penalizzate dal lungo periodo di restrizioni”.
A spiegarlo sono il presidente del gruppo consiliare Lega in regione Renzo Marinelli e i consiglieri Bilò, Antonini, Biondi, Cancellieri, Marinangeli, Menghi e Serfilippi nel commentare la delibera regionale che stabilisce anche divieti e zone protette per consentire il ripopolamento.
Nelle acque di categoria B (a popolazione mista) non si pesca nel periodo tra il 3 e il 7 maggio compreso. Per favorire la riproduzione sono istituite “zone di ripopolamento a vocazione riproduttiva” in cui il divieto di pesca si estende all’intero calendario. Pari divieto anche nelle “zone di protezione” e nei relativi affluenti al fine di conservare le specie autoctone.
Nel caso delle “zone temporanee di protezione”, invece, il divieto è compreso solamente tra il 15 Aprile ed il 15 Giugno.
Come sempre necessaria la licenza di pesca che viene rilasciata a coloro che hanno compiuto il diciottesimo anno d'età o 14 anni con l’assenso di chi ne esercita la potestà o la tutela. Modalità e condizioni di rilascio all’indirizzo: mpay.regione.marche.it. La licenza non è necessaria per i minori di 14 anni, a condizione che esercitino la pesca con l'uso di una sola canna e siano accompagnati da maggiorenne che ne è in possesso.
Per pescare in acque di categoria A (prevalentemente popolate a salmonidi) e B (a popolazione mista) bisognerà essere muniti anche di tesserino rilasciato dalla Regione Marche presso i propri uffici provinciali. Vi si potranno rivolgere anche i cittadini di altre regioni e gli stranieri scegliendo quello del territorio dove s’intende esercitare la pesca.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, purtroppo, nelle ultime 24 ore si sono verificati 11 decessi correlati al Covid-19.
Due vittime sono state registrate presso le strutture ospedaliere del Maceratese: si tratta di un 86enne di Recanati deceduto all'ospedale di Camerino e di una 80enne di Castelraimondo, che ha perso la vita all'ospedale del capoluogo.
Un decesso è stato segnalato al nosocomio di Jesi: si tratta si una 77enne di Cingoli.
Due decessi sono stati registrati all'ospedale di San Benedetto, dove si sono spenti un 71enne del luogo e una 94enne di Colle Trento. Tre persone sono spirate all'ospedale di Senigallia: sono una 81enne di Ostra, una 96enne di Chiaravalle e un 81enne di Fabriano.
All'Inrca di Ancona ha travato la morte una 85enne residente a Falconara Marittima, mentre un 89enne di Sassoferrato è deceduto presso la Rsa Valdaso. Infine una 85enne di Jesi è spirata presso la Rsa Galantara
Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 2666 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (905), mentre sono 446 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 96,9% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 82 anni.