Camerino

Camerino, abbattuto il palazzo diventato simbolo del sisma 2016

Camerino, abbattuto il palazzo diventato simbolo del sisma 2016

Iniziato l’abbattimento del palazzo della famiglia Luzi a Camerino, a piazzale della Vittoria. È l’edificio diventato simbolo del sisma che ha colpito il Centro Italia nel 2016 La caduta del campanile della chiesa di Santa Maria in Via la sera del 26 ottobre 2016, determinò il crollo del palazzo, all’epoca abitato da studentesse. Solo per puro miracolo, non si registrarono vittime a Camerino, dal momento che le ragazze si erano messe in salvo uscendo di casa dopo la prima scossa qualche ora prima. Da questa mattina le ruspe stanno lavorando per demolire la parte crollata e mettere in sicurezza quella agibile. “Un giorno che attendavamo da tempo – ha detto il sindaco Sandro Sborgia –. La sera del 26 ottobre, quel terribile crollo determinò il danneggiamento del palazzo le cui ferite riportate sono rimaste così per tre lunghi anni. Con l’intervento di oggi si cancella una ferita e si cerca di restituire dignità e considerazione alla nostra tanto amata città, per troppo tempo ingiustificatamente e imperdonabilmente trascurata e abbandonata a sè stessa. Una città che merita rispetto, amore e considerazione. La città va curata, amata e rispettata. L’amministrazione continuerà su questo percorso, con la volontà di completare la messa in sicurezza degli edifici, di riaprire il centro storico e di eliminare, nel più breve tempo possibile, la zona rossa. Con ogni sforzo cercheremo di fare in modo che quelle vie, a noi tanto care, tornino a vivere di modo che si possa guardare al futuro sicuramente con maggiore fiducia e speranza”.  

12/12/2019 14:43
Materiali innovativi dal riuso di residui agricoli per la conservazione di frutta e verdura: finanziamento per Unicam

Materiali innovativi dal riuso di residui agricoli per la conservazione di frutta e verdura: finanziamento per Unicam

Ancora un finanziamento europeo per la ricerca di Unicam: ad ottenerlo il progetto “Nano4Fresh - Nanomaterials for an environmentally friendly and sustainable handling of perishable products”, volto allo sviluppo di nuovi materiali ecosostenibili, prodotti grazie al riuso di residui agricoli, da utilizzare nei sistemi di ventilazione/refrigerazione dei mezzi di trasporto di prodotti agroalimentari quali frutta e verdura. Presentato da un partenariato guidato dall’Instituto Superior Técnico di Lisbona in Portogallo e di cui fanno parte, oltre al gruppo di ricerca dell’Università di Camerino guidato dal prof. Fabio Marchetti, docente della sezione di Chimica della Scuola di Scienze e Tecnologie, anche ricercatori dell’Università di Granada in Spagna, dell’Università Cadi Ayyad  di Marrakesh in Marocco e dell’azienda di distribuzione portoghese FRUTUS, il progetto intende infatti affrontare uno dei punti critici nella catena agro-alimentare, cioè il deperimento di quantità considerevoli di prodotti climaterici, quali appunto frutta e verdura, che continuano a maturare anche dopo la raccolta, con evoluzione di gas come l’etilene che ne accelera il deterioramento durante la distribuzione. Non solo, durante il trasporto possono svilupparsi parassiti e funghi che contribuiscono al deperimento di quantità considerevoli di prodotti, con perdite notevoli in termini economici. “Il controllo dell'atmosfera che circonda questi prodotti sensibili e l’abbattimento di funghi e batteri nelle celle frigorifere durante il trasporto – ha sottolineato il prof. Marchetti – sono dunque la principale sfida tecnologica volta alla conservazione dei prodotti deperibili, per massimizzare la loro freschezza, qualità e durata”. “Abbiamo quindi voluto accettare la sfida rispondendo con un progetto – ha proseguito Marchetti – ispirato dalle tematiche dell’economia circolare, del riciclo e dell’uso efficiente delle risorse, con una potenziale ricaduta economica per il nostro Paese, dal momento che la maggior parte dei prodotti freschi nell’Unione Europea proviene dagli Stati che si affacciano sul Mediterraneo, tra cui appunto l’Italia”. Saranno infatti sviluppati materiali nano-compositi utilizzando residui agricoli come noccioli di olive, pesche, avocado e gusci di noci e mandorle quali fonti di matrici di carbonio adsorbenti, con i quali saranno poi messi a punto innovativi dispositivi antibatterici e fotocatalitici, che potranno essere facilmente integrati nei sistemi di ventilazione/raffreddamento dei veicoli, per abbattere i gas derivanti dai processi di post-maturazione ed inibire lo sviluppo di funghi e batteri durante il trasporto dei prodotti alimentari lungo la catena di distribuzione, dalla raccolta fino al momento dell’acquisto. “Sono estremamente soddisfatto – ha ribadito anche il Rettore Unicam Claudio Pettinari – per questo ulteriore successo europeo conquistato dai ricercatori dell’Università di Camerino. Si tratta non solo di una ulteriore conferma della qualità della ricerca del nostro Ateneo, ed in questi ultimi mesi ne sono giunte davvero molte, per le quali mi congratulo con tutti i colleghi coinvolti, ma anche di quanto le attività di ricerca svolte nei nostri laboratori universitari non siano fini a stesse, ma cerchino di risolvere problematiche importanti con notevoli benefici anche a livello economico”.

12/12/2019 13:18
Maxi frode fiscale, 11 milioni di sequestri preventivi (VIDEO)

Maxi frode fiscale, 11 milioni di sequestri preventivi (VIDEO)

Scoperta dai finanzieri della Tenenza di Camerino una maxi frode fiscale con decine di imprese coinvolte, localizzate nelle province di Macerata, Firenze, Prato e Roma. Sequestri patrimoniali per oltre 11milioni di euro; coinvolto anche un commercialista maceratese che ha due studi rispettivamente a Tolentino e Civitanova Marche. Sarebbe lui ad aver diretto tutta l'attività illecita. L'operazione "Grande Muraglia" stata portata a termine, dalla Tenenza della Guardia di Finanza di Camerino, guidata dal capitano Alessandro Tomai, un’articolata attività di indagine di polizia economico-finanziaria e giudiziaria, coordinata dal Procuratore della Repubblica Giovanni Giorgio e dal Sostituto Procuratore Vincenzo Carusi, nei confronti di decine di imprese localizzate nelle province di Macerata, Firenze, Prato e Roma, operanti nel settore del commercio di abbigliamento con punti vendita nelle Regioni Marche, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Umbria e Abruzzo. Il modus operandi, scoperto dalle Fiamme Gialle Camerti, prevedeva la creazione di numerose società “cartiere” intestate a prestanome (risultati nullatenenti e/o irreperibili) e utilizzate per l’emissione di fatture per operazioni inesistenti in favore di altre imprese, al contrario “sane”, le quali, grazie agli indebiti “risparmi” fiscali, erano in grado di acquisire sempre maggiori quote di mercato realizzando, tra l’altro, una sleale concorrenza a danno degli imprenditori onesti. "Aziende che avevano anche importanti fatturati e che chiudevano nel giro di minimo un anno e mezzo e massimo tre" ha aggiunto il comandante Alessandro Tomei. Le indagini svolte hanno consentito di accertare che le imprese coinvolte nella frode fiscale sono risultate connotate da un limitato arco di tempo di operatività, a cavallo di due o tre annualità, e dal regolare assolvimento degli obblighi dichiarativi (in modo da eludere il sistema degli alert predisposti dall’Amministrazione finanziaria per le imprese cosiddette “apri e chiudi”), seppur senza mai provvedere a effettuare alcun versamento delle imposte dovute. Il sistema di frode prevedeva, infine, che le ditte in questione cessassero improvvisamente la propria attività, nonostante apparentemente godessero di fatturati in costante aumento e trasferissero il loro “portafoglio clienti” ad un’altra ditta “nascente”, con analoghe caratteristiche, “rigenerando” in tal modo l’attività imprenditoriale in una nuova impresa che, di fatto, operava sempre in un meccanismo di sostanziale continuità aziendale. All’irreperibilità dell’imprenditore, conseguiva quasi sistematicamente l’occultamento o la distruzione della documentazione contabile. A balzare all'occhio dei finanzieri, come spiegato dal comandante Tomei, "una fattura emessa da due imprese che, di fatto, non avevano nulla in comune se non quello stesso errore che ci ha insospettiti". La complessità delle frodi realizzate, l’entità delle somme evase, il notevole giro di false fatturazioni, il numero dei soggetti coinvolti e i particolari tecnicismi ideati e posti in essere, hanno visto il coinvolgimento di un commercialista della provincia di Macerata, quale tenutario delle scritture contabili di diverse delle imprese coinvolte nella frode fiscale. In molti casi, come emerso dalle indagini, il professionista si è prestato a compartecipare in queste consorterie criminali sia fornendo il proprio supporto tecnico-professionale sia sostituendosi ai titolari giuridici, attraverso l’utilizzo dei dispositivi per la firma digitale (smart cards) e della casella di posta elettronica dell’azienda, di cui possedeva le credenziali, nonché attraverso la predisposizione di fogli firmati in bianco, ricevendo, quale corrispettivo delle prestazioni, oltre che la già cospicua parcella professionale pattuita, altre utilità di vario genere e partecipazioni societarie. "Un professionista dovrebbe prestate la propria deontologia e la propria competenza a supporto e in aiuto delle imprese e non in operazioni illecite come quella odierna; dovrebbe inoltre essere parte integrante del sistema di giustizia fiscale ma in questo caso non è stato così" ha osservato il Comandante provinciale Amedeo Gravina. Le Fiamme Gialle hanno inoltre riscontrato che il consulente aveva spesso anche il compito di effettuare transazioni finanziarie delle ditte di comodo, mediante l’esecuzione di ordinativi in remoto home banking, questo grazie all’utilizzo dei token dei quali aveva le credenziali d’accesso. In esito alle indagini svolte, il GIP presso il Tribunale di Macerata Claudio Bonifazi, ha disposto, su richiesta del Procuratore della Repubblica, il sequestro per equivalente di beni e disponibilità finanziarie fino a concorrenza delle imposte evase, nei confronti di sette degli indagati, tra cui il commercialista. Il provvedimento cautelare, in corso di esecuzione, ha già consentito di sottoporre a sequestro 4 immobili, di cui due villette, oltre mezzo milione di euro in depositi bancari, 6 autovetture e una moto di grossa cilindrata. LA PRECISAZIONE DELL'ORDINE DEI COMMERCIALISTI  

12/12/2019 11:00
Taglio del nastro per la nuova sede INGV all'Università di Camerino

Taglio del nastro per la nuova sede INGV all'Università di Camerino

 È stata inaugurata nel pomeriggio di oggi presso la Sezione di Geologia della Scuola di Scienze e Tecnologie la nuova sede dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia - INGV all'Università di Camerino. La Scuola di Scienze e Tecnologie di Unicam, infatti, collabora da tempo con l’INGV, in particolare nel settore della Geologia dei Terremoti e della Vulcanologia con la partecipazione congiunta a progetti di ricerca e pubblicazioni scientifiche a diffusione internazionale. Unicam e INGV, inoltre, hanno già in essere una convenzione per il finanziamento di borse di dottorato di ricerca in “Science and Technology: physical and chemical processess in Earth systems”, con personale INGV che fa parte del Collegio dei Docenti del Dottorato della International School of Advanced Study di Unicam. I due Enti sono anche partner del Consorzio di Ricerca “REDI – Reducing Risks of Natural Disasters”, con Unicam capofila e al quale fanno parte anche Gran Sasso Science Institute e l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Dopo i saluti del Rettore Claudio Pettinari, del Sindaco di Camerino Sandro Sborgia, del Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli e del Presidente INGV Carlo Doglioni, si sono tenuti gli interventi di Emanuele Tondi, docente della Sezione di Geologia e Direttore della sede INGV di Unicam, David Vitali, Direttore della Scuola di Scienze e Tecnologie di Unicam, David Piccinini, Dirigente del Servizio Protezione Civile della Regione Marche. E’ seguita la lectio del professor Carlo Doglioni sul tema "Terremoti: VALE la pena studiarli"  Grande soddisfazione è stata espressa sia dal Rettore di Unicam prof. Claudio Pettinari che dal Presidente INGV prof. Carlo Doglioni, che hanno fortemente voluto il rafforzamento e la istituzionalizzazione della collaborazione già in essere tra i due Enti, nonché dal Presidente della Regione Luca Ceriscioli che, attraverso il Dipartimento della Protezione Civile regionale con l’Assessore Sciapichetti e il Dirigente Piccinini, sosterrà anche finanziariamente le attività della sede.  “Sono estremamente orgoglioso – ha sottolineato il Rettore Pettinari – di poter aprire ufficialmente le porte di questa nuova struttura che ospiterà le attività dei ricercatori dei nostri due Enti. Ringrazio il prof. Doglioni per essersi adoperato affinché ciò fosse possibile ed il prof. Tondi ed i geologi Unicam per il lavoro svolto. Quella con l’INGV rappresenta per Unicam una partnership molto importante che possa contribuire alla costruzione di un vero spazio internazionale della ricerca”. "Per l'INGV – spiega il Presidente Carlo Doglioni – la collaborazione con le Università che condividono gli stessi interessi nelle geoscienze è fondamentale sia per la ricerca che per la formazione dei futuri ricercatori. La città e l’Università di Camerino sono state profondamente martoriate dalla sequenza sismica iniziata il 24 agosto 2016. Anche per questa ragione, l’INGV vuole essere vicino e collaborare con questo Ateneo che ha una lunga tradizione di ricerca nell’ambito della geologia dell’Appennino e dei suoi terremoti. La sede di Camerino andrà a rafforzare la presenza dell’INGV nella Regione Marche, area a pericolosità sismica molto alta e che necessita di studi e una rete di monitoraggio e sorveglianza all’altezza delle nuove conoscenze. Con l’INFN e il GSSI, l’Università di Camerino e l’INGV hanno inoltre costituito il Consorzio REDI, finalizzato allo studio dei rischi naturali”. “Una grande opportunità per la Geologia e tutte le Scienze dell’Università di Camerino – afferma il prof. Emanuele Tondi, docente Unicam, direttore della nuova Sede INGV e responsabile dell’attuazione dei programmi di ricerca e di supporto didattico approvati e finanziati dai due Enti. La collaborazione tra i due Enti sarà rivolta sia all’offerta didattica che all’attività di ricerca, su temi specifici di interesse anche del nostro territorio”. La Sede INGV, che prevede anche il dislocamento presso Unicam del personale dell’ente di ricerca, svolgerà attività di ricerca e di supporto alla didattica mediante la condivisione di laboratori e strumentazioni. La Sede INGV disporrà, inoltre, di un budget annuale per il finanziamento di borse di dottorato, assegni di ricerca e tecnici laureati aggiuntivi, ovvero spese relative alle collaborazioni scientifiche dei due Enti.  

11/12/2019 18:41
Fiducia del Senato al decreto sisma: è legge

Fiducia del Senato al decreto sisma: è legge

160 voti favorevoli, 119 contrati e nessun astenuto; il decreto sisma, dopo aver avuto l’ok dalla Camera lo scorso 28 novembre, è stato approvato oggi dal Senato con il voto di fiducia. La legge, che sarà ufficiale dopo la pubblicazione in Gazzetta, prevede delle norme volte ad accelerare la ricostruzione nei territorio colpiti dal sisma del 2016. “Il decreto Sisma approvato oggi dal Senato è lo stesso testo di quello uscito dalla Camera. Quindi – ha affermato il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli - c'è una grandissima delusione sotto questo profilo. Non smetteremo di lottare perché venga recepito il principio della semplificazione. Allo stato attuale useremo tutti gli strumenti che ci sono messi a disposizione, ma questi non avranno la possibilità di accorciare in maniera drastica e significativa i tempi procedurali che significano lavoro, ricostruzione e garanzia per le famiglie del nostro territorio e questa per noi è una cosa troppo importante.” "Sorprendente il comunicato di ieri del Commissario Farabollini sul decreto terremoto dal quale si apprende la notizia della presentazione al Senato di emendamenti correttivi, peccato sia fuori tempo massimo poiché il decreto non è più emendabile perché il Governo lo ha blindato con il ricorso alla Fiducia”. È quanto ha dichiarato il portavoce laziale di Fratelli d’Italia Paolo Trancassini che ha continuato “Siamo al paradosso e basiti. Assistiamo all’ennesimo capitolo di questa bruttissima storia quale è la ricostruzione: un rappresentante del Governo come è il Commissario che bussa tardivamente alla porta del suo stesso Governo e la trova chiusa e sbarrata. Si sono spente le luci e del terremoto e della ricostruzione se ne parlerà nuovamente quando e se Conte avrà bisogno dell’ennesima passerella. Questa la vergognosa realtà della quale prenderà atto anche il “complice” Farabollini" ha concluso l'onorevole.  "Concretezza: è questo il 'fil rouge' che lega le tante piccole misure contenute nel dl Sisma che oggi diventa legge - ha commentato Giorgio Fede, senatore marchigiano del Movimento 5 Stelle -. Conosco il senso di sconforto e frustrazione in cui vivono migliaia di cittadini, come in tanti comuni delle mie Marche, che hanno perso tutto a causa del terremoto. Per questo, senza troppi squilli di tromba, con questo decreto abbiamo voluto portare a casa quelle piccole semplificazioni e quei cruciali alleggerimenti fiscali indispensabili nei comuni interessati da eventi sismici. Soprattutto in riferimento alle aree del Centro Italia, arrivano finalmente quegli impulsi decisivi per far partire la ricostruzione per davvero. Stanziamo nuovi fondi per consentire alle amministrazioni comunali del cratere di assumere personale ad hoc per smaltire il carico burocratico. Sblocchiamo l'ordinanza 80 per le varianti in corso d'opera al 30% per la ricostruzione leggera. Proroghiamo al 30 giugno 2020 il termine per presentare la documentazione della ricostruzione per danni lievi. Diamo una corsia preferenziale alla ricostruzione delle scuole, e per la ricostruzione pesante diamo modo alle regioni di istituire programmi straordinari - ha concluso Fede - . Vedere cantieri aperti e mezzi al lavoro è il primo segnale di rinascita che le popolazioni aspettano: vogliamo che il 2020 possa essere un anno di svolta in tal senso". “Con l'approvazione definitiva del decreto sisma si sono evidenziate ulteriormente tutte le crepe e le falle che fino a oggi ha avuto la guida commissariale”. Così il capogruppo di Italia Viva, Fabio Urbinati, dopo il via libera in Senato del provvedimento. “Nonostante la gestione positiva dell'emergenza - sottolinea Urbinati - sulla ricostruzione siamo ancora molto indietro, e soprattutto non si vedono svolte per l'anno a venire. Inutile procedere a colpi di emendamenti. Noi di Italia Viva abbiamo già proposto un cambio di rotta repentino, poiché crediamo che la ricostruzione rappresenti per le Marche una grandissima opportunità di lavoro e di sviluppo. Sostanzialmente vogliamo essere padroni del nostro destino”. Secondo il consigliere regionale di Italia Viva “le procedure messe in campo presentavano criticità già dopo la nomina di Vasco Errani e sono proseguite con la gestione successiva dell’odierno Ministro delle infrastrutture, Paola De Micheli, e con l'attuale commissario Piero Farabollini. Non possiamo buttare la croce addosso a questo Governo – evidenzia Urbinati - poiché qualcosa di positivo in questo decreto c’è. La gestione del terremoto ha interessato tutto l'arco costituzionale dei partiti e a nostro avviso quella peggiore è stata condotta dall’Esecutivo Lega-Movimento Cinque Stelle. Invito quindi la stessa Lega a non strumentalizzare la vicenda del sisma, in quanto nella prima bozza del famoso contratto sottoscritto dal Governo giallo-verde non c'era una riga riguardante le questioni del terremoto”. E ancora: “Ora ci confronteremo con i vertici e chiederemo che le risorse in campo per il sisma del Centro-Italia vengano inserite nel programma “shock” presentato a Torino da Matteo Renzi per sbloccare immediatamente tutte le procedure. Forse bisognava puntare i piedi un po' prima – conclude Urbinati - perché non è più tempo di difendere l'indifendibile solo per amor di partito, i cittadini e le istituzioni devono venire prima”.

11/12/2019 15:55
Istituita la Commissione Ecosostenibilità dell'Università di Camerino

Istituita la Commissione Ecosostenibilità dell'Università di Camerino

Istituita nei giorni scorsi, si è riunita per la prima volta stamattina la Commissione per la Ecosostenibilità dell’Università di Camerino presieduta dal Rettore Claudio Pettinari. Dando seguito a quando annunciato lo scorso 4 ottobre in occasione del lancio della “Ola virtuale” delle Università e delle Scuole italiane sotto l’hashtag #istruzionenoestinzione, promossa da Unicam in collaborazione con il MIUR, la CRUI-Conferenza dei Rettori delle Università Italiane e la RUS-Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile, l’Ateneo sta proseguendo con l’avvio di iniziative aventi come tema la sostenibilità ambientale, anche con l’obiettivo di apportare un contributo al raggiungimento dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 delle Nazione Unite. “L’Università di Camerino – ha sottolineato il Rettore Pettinari – ha individuato come fondamentale l’obiettivo della sostenibilità ambientale anche all’interno del Piano Strategico 2018-2023. Salvaguardare l’ambiente che ci circonda ed il mondo in cui viviamo, sia attraverso piccoli gesti quotidiani che con attività di ricerca e formazione, significa dare un futuro all’umanità, dare un futuro a quelle ragazze e a quei ragazzi che ogni giorno vivono le nostre aule ed i nostri laboratori, che ogni giorno ci impegniamo a formare non solo con competenze professionali specifiche, ma anche con valori che li rendano cittadine e cittadini consapevoli”. “Ringrazio tutti i componenti, in rappresentanza delle tre anime della comunità universitaria, gli studenti, il personale docente e ricercatore ed il personale tecnico e amministrativo – ha proseguito il Rettore – per aver accettato questo importante impegno ed aver messo a disposizione il proprio tempo e le proprie competenze a beneficio di tutti”. La Commissione è così costituita: Sharon Capodieci, Francesca De Maria, Silvia Mancinelli, Sonia Mecacci, Renata Ortolani, Filippo Polidori, Daniele Voglis, Michela Principi, Riccardo Cantabè per la componente studentesca; Claudio Pettinari, Cristina Angeloni, Anna Maria Eleuteri, Maria Pia Gasperini, Gabriele Giuli, Giuseppe Losco, Gilberto Mosconi, Maria Federica Ottone per il personale docente e ricercatore; Stefano Belardinelli, Cristiano Bordo, Claudia Caprodossi, Rosella Paggio, Catia Re, Fabiola Santini, Giulio Tomassini, Emanuela Zecchini.

11/12/2019 14:37
Camerino, al via la cantierizzazione della nuova Accademia della Musica

Camerino, al via la cantierizzazione della nuova Accademia della Musica

Il Sindaco Sandro Sborgia e il Direttore Generale ABF Laura Biancalani hanno aperto il cantiere con le operazioni di accantieramento propedeutiche per la posa della prima pietra nel terreno dove sorgerà la nuova Accademia della Musica a pochi metri dal Polo Universitario e a ridosso del centro storico cittadino. Un ulteriore passo avanti nei tempi di avvio dei lavori, che auspicabilmente con tutti i permessi in corso di approvazione, potranno partire già da gennaio 2020. Da quel momento scorrera il calendario dei 150 giorni che ormai caratterizza gli interventi della Andrea Bocelli Foundation nelle zone post-sisma 2016. Ora che operativamente il cantiere prende vita per restituire alla cittadina universitaria una adeguata “casa” della musica, grande attesa ed entusiasmo animano non solo i diretti interessati ma la comunità tutta che ha già manifestato in questa fase di progettazione vicinanza, disponibilità e grande spirito di collaborazione. La nuova Accademia Musicale sarà realizzata su due livelli, collegati da un ascensore interno. Architettonicamente sarà una costruzione sicura e classificata come strategica (Edificio di Classe IV) e proporrà, nella sequenza di aperture verso l’esterno, un riferimento visivo stilizzato alle peculiari “chiavi” degli strumenti a fiato. Gli spazi, come detto, saranno pronti auspicabilmente – per l’estate 2020 – ad accogliere i 160 studenti dell’Accademia, i loro insegnanti, ma non solo. Come per tutte le scuole ABF, la nuova struttura sarà aperta tutto l’anno e ospiterà manifestazioni, attività di studio e/o workshop a servizio della comunità nell’intento di restituire a Camerino quel ruolo di punto di riferimento del territorio marchigiano e non solo. Laura Biancalani, Direttore ABF, commenta: “Quando siamo partiti con la realizzazione degli interventi post-sisma 2016 il nostro auspicio era quello di poter contribuire nel nostro piccolo alla ripartenza di queste Comunità, di offrire alle stesse un elemento di confidenza nel guardare al futuro attraverso interventi in materia di educazione. Ieri a Pesaro la Regione Marche ha consegnato al nostro Fondatore l’onoreficenza del Picchio D’Oro proprio per aver contribuito a riportare speranza e opportunità nei luoghi dove lavoriamo. Con questo ulteriore riconoscimento, che vivivamo come una ulteriore responsabilità, siamo felici di dar vita a questo  cantiere con rinnovato entusiasmo”. Le fa eco Sandro Sborgia, sindaco di Camerino: “È un momento importante per la nostra città, ma penso che lo sia per un intero territorio – afferma – La nuova scuola della musica che sarà realizzata dalla Fondazione Bocelli è una donazione a cui tutti siamo molto grati. Oggi parte l’area del cantiere ed è il primo passo per la realizzazione di una struttura che dobbiamo alla generosità del maestro Bocelli che, come a Sarnano e Muccia, tanto si sta impegnando per la nostra terra. Un passo di un cammino che ci porterà a riacquistare una parte della nostra quotidianità. Con la realizzazione della scuola, la tradizione musicale che appartiene a Camerino ritrova un nuovo punto di raccolta dal quale ricominciare quell’intensa attività che comunque è stata portata avanti e ha visto crescere tanti bambini insieme ad essa.”  

11/12/2019 14:32
La cultura oltre il sisma: oltre mille presenze alla mostra dell'Archivio di Stato di Camerino

La cultura oltre il sisma: oltre mille presenze alla mostra dell'Archivio di Stato di Camerino

A poco più di un mese dall’inaugurazione della mostra “Il cuore d’Europa” alla Sezione dell’Archivio di Stato di Camerino è stata superata la quota delle mille presenze, provenienti da tutta Italia. Uno dei luoghi della cultura ancora fruibili dopo il sisma del 2016 ha spalancato le sue porte, anche nelle Giornate del Fai, al grande pubblico, oltre agli studiosi, ospitando scolaresche, associazioni e visitatori che si sono detti entusiasti di poter scoprire da vicino la storia della città ducale e di un territorio in passato al centro di dinamiche internazionali. Curata dalla dottoressa Emanuela Di Stefano, la mostra sarà visitabile fino al 15 gennaio 2020. “L’esposizione è un progetto più ampio inserito nel programma di valorizzare del patrimonio culturale di Camerino che rappresenta anche la nostra ricchezza – ha detto l’assessore alla cultura Giovanna Sartori - Ci siamo proiettati verso una visione sempre più territoriale dal momento che al nostro fianco abbiamo voluto anche i Comuni di Pioraco e Fabriano a cui siamo legati proprio grazie alla carta. Il fatto che ci sia stato grande interesse da parte di tutta la Regione e oltre, con oltre mille presenze e gruppi organizzati da Macerata e Ancona, scolaresche e associazioni conferma quale importante risorsa sia la cultura, anche in un momento difficile come questo in cui il sisma ha condizionato la città, la sua vita e i suoi spazi: Camerino non può prescindere da questo aspetto. La mostra è stata curata nei minimi dettagli e consente di conoscere le nostre origini e scoprire più di noi e della nostra storia” ha concluso l’assessore Sartori.

10/12/2019 18:10
Prima Divisione, il Volley Macerata cede in tre set contro  il Cus Camerino

Prima Divisione, il Volley Macerata cede in tre set contro il Cus Camerino

Niente da fare per il Volley Macerata nello scontro al vertice contro il Cus Camerino; la formazione camerte, ben più esperta di quella biancorossa schierata con gli stessi atleti partecipanti al campionato di Under 16, è riuscita ad avere la meglio in tre soli set con i maceratesi che son riusciti comunque a dire la loro nella seconda parte del match.Il match : Volley Macerata schiera l’ormai collaudato sestetto con Gentili in cabina di regia opposto a Gasparrini, Taccari e Carletti schiacciatori ricevitori, De Pompeis e Caraffi centrali, Pianesi libero; risponde il Cus Camerino con Beni al palleggio opposto a Zamparini, Ferretti e Braidot in banda, Codoni e Paggi al centro, Prioretti libero.Inizia bene il Volley Macerata che nella fase iniziale tiene testa ai più quotati avversari; sul 7-9 il turno al servizio di Beni crea non pochi grattacapi alla ricezione biancorossa con Camerino brava ad allungare sul 7-15 prima di dilagare sul 10-22 chiudendo agevolmente la prima frazione in proprio favore con il punteggio di 11-25.Alla ripresa del gioco parte forte la formazione ospite che si avvantaggia portandosi prima sul 4-10 e poi sul 7-17; il Volley Macerata prova a rimescolare le carte cambiando alcune sue pedine e la cosa sortisce una piccola reazione ma il gap è talmente ampio che i biancorossi riescono a recuperare qualche punto ma non possono evitare che Camerino si aggiudichi anche il secondo parziale con il punteggio di 18-25.Nel terzo periodo il Volley Macerata riesce a rimanere attaccato agli avversari nella parte iniziale (9-11) ma nella parte centrale Camerino allunga e si porta sull’11-17; i locali riescono ad avere una reazione d’orgoglio che permette loro di recuperare fino al -3 (19-22) ma gli ospiti rimangono concentrati sul loro obiettivo e chiudono il set 20-25 ed il match con il risultato di 0-3.Con questa sconfitta i biancorossi rimangono fermi in classifica a quota 6 punti e nel prossimo turno affronteranno la trasferta di Tolentino, contro la Mic Gruppo Gravina Futura Tolentino, in programma Sabato 14 Dicembre con fischio di inizio fissato alle ore 18:30.Prima Divisione – 4° GiornataVolley Macerata – C.u.s. Camerino A.s.d. 0-3(11-25 18-25 20-25)Volley Macerata : Caraffi 5, Mariottini 1 ,De Pompeis 2, Marconi, Girban, Carletti 6, Taccari (K) 2, Gentili, Gasparrini 3, Accorsi 1, Pianesi (L1), Mobbili (L2). Non entrato: CarassaiC.u.s. Camerino A.s.d. : Spitoni, Codoni (K) 5, Ferretti 2, Zamparini 12, Dolciotti, Conti 9, Di Francesco 1, Braidot 9, Beni 6, Paggi 11, Prioretti (L). All. CappaArbitro : Battellini Saverio (MC)

09/12/2019 17:11
Pista di ghiaccio, casa di Babbo Natale e accensione dell'albero: pienone a Camerino (FOTO)

Pista di ghiaccio, casa di Babbo Natale e accensione dell'albero: pienone a Camerino (FOTO)

Un’atmosfera di festa mista alla magia data dal Natale. Camerino ha abbracciato il primo fine settimana del cartellone natalizio riunendo l’intera comunità. A partire da venerdì quando è stata inaugurata la grande pista di pattinaggio al Sottocorte Village, novità assoluta di quest’anno, tenuta a Battesimo dalle pattinatrici di Ussita che sulle note della favola “Frozen” sono state capaci di emozionare e coinvolgere i tantissimi presenti. Non è mancata l’accensione del grande albero quest’anno ancora più speciale dal momento che gli addobbi sono stati regalati dalla polizia municipale locale che ha offerto personalmente il proprio contributo per l’abete in piazza Dario Conti al Sottocorte Village. “Un personale ringraziamento proprio al Corpo della municipale cittadina – ha commentato il sindaco Sandro Sborgia che poco prima di accendere le luci ha confidato – Una bella emozione per tutti noi che viviamo il primo Natale come amministratori di Camerino. Abbiamo pensato a un cartellone che potesse coinvolgere tutti affinchè possano essere feste di gioia e in cui la comunità possa ritrovarsi, unita e insieme. Un pensiero particolare va a chi è solo”. Oltre 200 le persone che hanno usufruito del bus messo a disposizione dalla Contram. Babbi Natale, castagne e vin brulè hanno acceso il Natale anche al Vallicenter. “Abbiamo pensato a un cartellone che potesse coinvolgere tutta la città e i quartieri – ha detto l’assessore alla cultura e al turismo Giovanna Sartori – così dopo l’inaugurazione della pista di ghiaccio al Sottocorte Village, sabato abbiamo inaugurato gli eventi nel quartiere di Vallicelle e nei prossimi giorni saranno coinvolti anche il quartiere di Montagnano, le scuole. Immancabile la collaborazione con l’Università. È stata una vera gioia vedere la città in un clima di festa e serenità”. Tutti in fila per parlare con Babbo Natale, domenica, in occasione del primo compleanno di quello che è diventato il nuovo centro commerciale della città ducale. L’apertura della Casa di Babbo Natale (sempre al Sottocorte Village) ha visto bimbi e famiglie protagoniste e pronte a gustare una grande torta, offerta dai negozianti, per spegnere la prima candelina. Non solo. Presa d’assalto la pista di ghiaccio, (tra le più grandi delle Marche) come i mercatini per le vie illuminate del Sottocorte, questa settimana allestiti da Coldiretti e SlowFood con tante prelibatezze del posto e prodotti della terra. Un Natale insomma inaugurato a Camerino con una grandissima partecipazione e che la città ducale si accinge a vivere col sorriso e con un’offerta variegatissima. A concludere il lungo fine settimana lo spettacolo Fisarmon’Incanto al Benedetto XIII che ha fatto registrare il tutto esaurito.

09/12/2019 16:15
"Paese che resta accende la festa": a Camerino in scena gli studenti della scuola primaria Salvo D'Acquisto

"Paese che resta accende la festa": a Camerino in scena gli studenti della scuola primaria Salvo D'Acquisto

Venerdì 6 dicembre, presso il Centro culturale Benedetto XIII di Camerino, la scuola primaria Salvo D’acquisto ha messo in scena “Paese che resta, accende la festa”, opera scritta e diretta dall’insegnante Alessia Barboni, condivisa dal corpo docente della scuola e dal dirigente che nell’ambito del progetto “Pronti: si va in scena!” hanno espresso la volontà di mantenere viva nei bambini e coltivare in loro la consapevolezza che esiste un centro storico della città. I monumenti della piazza principale della cittadina ducale si animano, non sono mai stati abbandonati, le luci non si sono mai spente da quel fatidico 26 ottobre 2016. "La nostra gente è ferita ma piano piano guarirà anche se non deve dimenticare, perché in fondo è la forza del passato che fa nascere consapevolezza per affrontare il presente e guardare al futuro - hanno spiegato gli insegnanti -. Nel cuore del centro storico, il tempo si è fermato. L’unico rumore che interrompe il silenzio spettrale delle vie storiche in questi giorni è quello degli operai, intenti nei preparativi per il Natale. Il sindaco vuole addobbare a festa la piazza per ridare vita alla città, alla zona rossa e invitare anche quelle famiglie che si sono allontanate per il terremoto. Molti sono scettici e senza slancio, non ci credono, c’è una grande stanchezza generale della popolazione. I preparativi continuano, anche se a rilento. Il sindaco dice che coinvolgerà anche i giovani e le scuole, che sono il futuro della città."  Come per incanto i palazzi del centro si animano e si anima anche la statua del papa, il palazzo Ducale, la sede storica dell’università, inagibile, e di fronte il duomo, ricostruito dopo il sisma del 1799, che ora ha finestre e campanili imbragati, sorretti dai tiranti d’acciaio. Dialogano e ricordano antichi splendori e anche antiche dispute. Si sentono abbandonati. Nella zona commerciale, in un ipotetico “Village Center” il cui nome unisce simbolicamente le due zone commerciali della città, tutti sono indaffarati nei preparativi. Sulla scena si alternano alberelli, pacchetti tra le riflessioni dei negozianti, dialoghi tra chi fa acquisti per Natale, commenti dei giovani disillusi che si ritrovano in uno dei pochi punti di aggregazione della città.   "Cambiamento non significa necessariamente perdita e basta, ma nuova consapevolezza per affrontare il futuro. Le abitudini ci portano a rimanere fermi sulle nostre posizioni e quando ci capita qualcosa, pensiamo che sia colpa del destino o di qualcun altro - continuano -. Non pensiamo che il destino lo costruiamo noi, giorno per giorno, e che qualsiasi cosa accada, abbiamo la forza e la libertà di poter cambiare il nostro modo di vedere le cose e di agire pur rimanendo consapevoli delle nostre radici." "La vita va avanti, adattiamoci e rimbocchiamoci le mani, ma manteniamo accesa la luce del centro storico, che è come la spia luminosa di un tvcolor in standby e prima o poi tornerà a rivivere la quotidianità. Il risultato di cui andiamo fieri, è il frutto di un lavoro di una squadra formata da dirigente, insegnanti, alunni, educatori e collaboratori che hanno creduto nel progetto impiegando energie e risorse. Un’idea nata in piena estate pensando alla necessità di mantenere vivo nei bambini il ricordo e la consapevolezza che esiste un centro storico della città" concludono gli insegnanti.

09/12/2019 10:10
Camerino, Italia Nostra restaura tre opere d'arte danneggiate dal sisma

Camerino, Italia Nostra restaura tre opere d'arte danneggiate dal sisma

A Camerino, presso la chiesa del seminario in via Macario Muzio, sabato 14 dicembre alle ore 16,30, si terrà un incontro pubblico nel corso del quale verrà presentato il restauro di tre opere danneggiate dal sisma, finanziato dal Consiglio Direttivo Nazionale di Italia Nostra. I tre beni culturali che avevano subito i danni del terremoto del 2016 sono: un "San Girolamo", dipinto olio su tela del XVII secolo e di artista ignoto che raffigura San Girolamo fuori dalla Grotta, nell’atto di scrivere il libro ispirato dalla luce divina; una"Madonna con Bambino e santi", dipinto olio su tela del XVI secolo, che raffigura la Madonna in trono e Gesù Bambino in braccio con il globo celeste in mano e giovani santi al suo fianco che sono probabilmente i santi fratelli Cosma e Damiano (i dipinti erano entrambi presenti nella Chiesa di S. Maria delle Grazie di Camerino); un Crocifisso ligneo di artista e periodo ignoti conservato nella Chiesa di San Benedetto a Cessapalombo.  lavori di restauro sono stati completati e quindi sabato 14 si effettuerà la “restituzione” dei tre capolavori alle comunità locali. "In una ricostruzione che tarda ad avviarsi c’è un immenso patrimonio artistico su cui si fondano le comunità del nostro entroterra e che dobbiamo salvare" questo l’obiettivo che Italia Nostra si è posto con l’urgenza di far qualcosa di sostanziale legato al rischio e all’importanza della posta in gioco ma anche con l’entusiasmo nel dare un segno di vicinanza ed un contributo alla ricomposizione di comunità così provate dalle devastanti scosse del 2016. Le opere d’arte restaurate sono state indicate dalla Soprintendenza e dal Segretariato Regionale del Mibact per le Marche, per il loro elevato valore artistico ma anche per il forte danneggiamento che presentavano. A coordinare l’intervento per Italia Nostra è stato il presidente della Sezione di Macerata arch. Antonio Pagnanelli. La presentazione del restauro di queste opere vedrà la presenza dei sindaci di Camerino, Sandro Sborgia e di Cessapalombo, Giuseppina Feliciotti, dell’arcivescovo Francesco Massara, della direttrice del museo diocesano di Camerino Barbara Mastrocola, del Comandante Grasso del NTPC, di Pierluigi Moriconi della Soprintendenza, dei restauratori Kevin Angelani e Silvia Conte, dello storico Don Sandro Corradini e degli esponenti di Italia Nostra. Le tre opere saranno in mostra e quindi visibili alla cittadinanza nella sala espositiva allestita nel magazzino del Mibact in cui sono state ricoverate parte delle opere d’arte spostate dagli edifici pericolanti, ubicato proprio nelle adiacenze della sede della presentazione. Prima della presentazione si svolgerà un sopralluogo alla zona rossa del centro storico di Camerino. L’accesso sarà consentito solamente alle persone autorizzate e quindi chi volesse partecipare al sopralluogo è necessario che invii i propri dati all’indirizzo di posta elettronica macerata@italianostra.org entro e non oltre lunedì 9 dicembre.

07/12/2019 20:10
Camerino diventa presidio SlowFood: al centro del progetto le attività agricole del territorio

Camerino diventa presidio SlowFood: al centro del progetto le attività agricole del territorio

Arriva il mercato contadino: Camerino sposa il chilometro zero e incentiva la green economy grazie al protocollo d'intesa firmato con SlowFood Marche. I produttori del territorio al centro del progetto per incentivare le attività agricole. Presentata questa mattina, la collaborazione prevede un impegno per tutto il 2020 in cui si svolgeranno 9 mercati, con un programma di continuità anche negli anni successivi. "Firmiamo e portiamo a termine un progetto che si chiama “Mercato della terra”, su cui stiamo lavorando da diversi mesi col dottor Pazzi - ha detto l'assessore alla cultura e al turismo Giovanna Sartori - Ai mercati parteciperanno produttori che vendono prodotti solo SlowFood. È una scelta voluta per mettersi dalla parte dei piccoli produttori e green, è la scelta di filiera corta, leggera e con particolare attenzione a questi aspetti da parte nostra. Da domenica 8 dicembre partirà il primo “Mercato della terra”. Quando diciamo che vogliamo accostare la ricostruzione del tessuto sociale e urbano, possiamo dire che questo progetto va in questa direzione. Si metteranno sotto la lente d'ingrandimento diversi luoghi della città e ci sarà il coinvolgimento di un territorio". Il sindaco Sandro Sborgia ha voluto sottolineare come il protocollo d'intesa s'inserisca con "quanto vogliamo fare con le attività agricole del nostro territorio. È un segnale che vogliamo dare a tutti gli imprenditori agricoli. A loro diciamo di continuare con la produzione di qualità. Produttori, ma anche un occhio ai consumatori: prodotti a km0, senza uso di pesticidi, fertilizzanti così da fare in modo che sulle nostre tavole e sulle tavole delle nostre scuole ci siano prodotti sani. SlowFood in questo è maestro, nel garantire qualità. Mettere in correlazione il mondo produttivo della nostra zona e il mercato vuole essere un modo anche per rendere Camerino punto di riferimento per l'entroterra con attenzione particolare al mondo agricolo locale". È il terzo "Mercato della terra" organizzato da SlowFood nelle Marche, che vedrà sempre più al centro i piccoli produttori, come spiegato da Ugo Pazzi, presidente di SlowFood Marche: "Il mercato della terra apre un dialogo importante con le amministrazioni in un percorso che faremo insieme nei prossimi anni, a tutela dei piccoli produttori. Il progetto è ambizioso. Un mercato contadino prevede un grande coordinamento. Non si tratta di un semplice e banale mercato: è previsto un disciplinare con una serie di criteri da rispettare. SlowFood ha sottoscritto un accordo con Svim (Sviluppo Marche) nella persona dell'amministratore unico Gianluca Carrabs per un sostegno concreto alle aree interne delle Marche con un occhio particolare a quelle colpite dal sisma".

06/12/2019 14:50
Camerino, il capitano Cara in missione per combattere l'Isis in Kuwait

Camerino, il capitano Cara in missione per combattere l'Isis in Kuwait

Il capitano Roberto Nicola Cara cederà in maniera pro tempore il Comando della Compagnia Carabinieri di Camerino al Sottotenente Paolo Rinaldi per un periodo di tempo variabile dai sei mesi sino ad un massimo di nove. Cara, in questo lasso temporale, presterà servizio in Kuwait nell'ambito dell'Operazione "Prima Parthica"/ Inherent Resolve condotta dalla Coalizione Internazionale guidata dagli Stati Uniti al fine di contrastare l'organizzazione terroristica del Daesh, anche nota come Isis. L'avvicendamento avverrà a partire da giovedì 12 dicembre.         

06/12/2019 13:47
Contram saluta il 2019: "Siamo un grande gruppo, il bilancio sfiora i 20 milioni"

Contram saluta il 2019: "Siamo un grande gruppo, il bilancio sfiora i 20 milioni"

L’azienda di trasporto pubblico locale di Camerino Contram SpA saluta il 2019 con l’evento di fine anno “Contram 20.20: comunicare passato, presente e futuro” e si proietta al futuro con tanti progetti importanti in cantiere. “Il nostro obiettivo è anche dare servizi a chi è più disagiato alle persone che vivono nel territorio montano - ha detto il presidente Stefano Belardinelli – siamo diventati un grande gruppo societario, abbiamo oltre 200 dipendenti, il bilancio sfiora i 20 milioni di euro, le risorse vanno in gran parte nelle tasche delle famiglie dei nostri dipendenti; di conseguenza le risorse investite rimangono nel nostro territorio”. In una sala gremita di dipendenti e ospiti erano presenti anche diversi sindaci dei comuni soci, l’assessore regionale Angelo Sciapichetti, il Rettore di Unicam Claudio Pettinari, il Presidente dell'’Unione Montana Marca di Camerino Alessandro Gentilucci, il vice sindaco del Comune di Fabriano Ioselito Arcioni. A conclusione di serata il presidente Stefano Belardinelli ha voluto ringraziare i dipendenti in quiescenza e ha salutato i presenti lanciando il nuovo video aziendale prodotto dalla Eunited Media che sintetizza quanto l’azienda cerca di fare il possibile per stare vicino ai propri utenti. 

06/12/2019 10:10
Dl sisma, Arrigoni e Pazzaglini (Lega): "Necessarie correzioni per evitare paralisi nella ricostruzione"

Dl sisma, Arrigoni e Pazzaglini (Lega): "Necessarie correzioni per evitare paralisi nella ricostruzione"

“In commissione ambiente al Senato la Lega ha fatto bene a chiedere e ottenere un ciclo di audizioni. Ascoltando stamane i sindaci di Norcia e Visso, le Reti delle Professioni Tecniche e i rappresentanti delle Regioni abbiamo avuto la conferma di quanto abbiamo sostenuto dall'inizio: questo decreto delude le aspettative dei territori colpiti dal terremoto e, inoltre, introduce norme così complesse che anziché velocizzare la ricostruzione rischiano di rallentarla ulteriormente”. Così i senatori leghisti in Commissione Ambiente e Territorio Paolo Arrigoni, responsabile regionale Lega Marche, Giuliano Pazzaglini e Luca Briziarelli. “Emblematico che l'ing. Spuri, direttore USR, quale rappresentante della Regione Marche, abbia sottolineato come siano necessari dei correttivi per evitare il rischio di paralisi totale della ricostruzione. È quindi grave che la maggioranza giallorossa abbia deciso di 'blindare' il provvedimento già licenziato dalla Camera escludendo qualsiasi modifica migliorativa qui a Palazzo Madama” continuato i senatori. “La Lega insisterà perché il decreto venga modificato e migliorato, per questo stiamo predisponendo emendamenti che affrontino e risolvano le questioni concrete emerse anche oggi. In particolare relativamente alla semplificazione delle procedure, al personale dei comuni e degli USR ed alle risorse stanziate” concludono.  

05/12/2019 16:00
Camerino, nuova luce per la Basilica di San Venanzio: "Una speranza che diventa realtà" (VIDEO)

Camerino, nuova luce per la Basilica di San Venanzio: "Una speranza che diventa realtà" (VIDEO)

Martoriata dal terremoto e chiusa dal 24 agosto 2016 riapre , dopo i lavori di  restauro, la Basilica di San Venanzio a Camerino, che è fra le più grandi del cratere sismico. La cerimonia di inaugurazione si terrà domenica 15 dicembre. "È una grande gioia per la città, perché rappresenta un simbolo di rinascita per tutto il territorio, una speranza che diventa realtà", afferma Monsignor Francesco Massara, arcivescovo di Camerino e San Severino Marche", in una video-intervista realizzata dal giornalista  Pino Ciociola per "Avvenire". I lavori di restauro sono stati realizzati in otto mesi, grazie all'intervento di privati che hanno preso in mano la situazione, nello specifico la fondazione "Arvedi - Buschini". Il costo dell'opera si è aggirato intorno ad un milione e ottocentomila euro. Da sottolineare come lo Stato avesse stanziato precedentemente quattro milioni di euro, il doppio di quanto poi sarebbe servito, ma tre anni dopo non aveva neppure appaltato i lavori, come afferma l’autore del video, il giornalista Pino Ciociola. La struttura è stata restaurata rimanendo fedele all'originale.  "Questa basilica è la riprova che la ricostruzione si può fare" , continua Monsignor Massara. "Se la chiesa rappresenta un segno di speranza - gli fa eco Marco Gentilucci, parroco della chiesa di San Venanzio - , questa lentezza sulla ricostruzione e la mancanza di una chiara visione sul futuro, crea nella gente del cratere sismico molto scoraggiamento. Di seguito il video realizzato da Pino Ciociola per "Avvenire"  

04/12/2019 16:30
Proprietà nutrizionali e cosmetiche del latte d'asina certificate da Unicam

Proprietà nutrizionali e cosmetiche del latte d'asina certificate da Unicam

Le qualità nutrizionali e cosmetiche del latte d’asina, conosciute fin dall’epoca egizia e romana, sono ufficialmente certificate dai ricercatori Unicam. Lo scorso mese di novembre è stato pubblicato dalla Cambridge Scholar Press, casa editrice legata alla prestigiosa Università di Cambridge, un volume intitolato “The Therapeutic, Nutritional and Cosmetic Properties of Donkey Milk” e scritto dai docenti della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria di Unicam, prof. Paolo Polidori e prof.ssa Silvia Vincenzetti, nel quale vengono descritte le qualità nutrizionali, terapeutiche e cosmetiche del latte di asina. La produzione e il consumo del latte d'asina costituisce una antica tradizione alimentare in buona parte del bacino Mediterraneo, soprattutto nelle Regioni dell’Italia meridionale. L’uso di questo particolare latte è da sempre stato rivolto principalmente ai bambini affetti da allergia alle proteine del latte vaccino. “Numerosi studi condotti presso i nostri laboratori, pubblicati in numerose riviste internazionali caratterizzate da elevato fattore di impatto, - hanno sottolineato i professori Polidori e Vincenzetti - hanno ampiamente dimostrato gli effetti benefici di questo latte ipoallergenico e nutraceutico. I risultati conseguiti hanno un impatto su 3 aree strategiche come il settore primario agricolo, l'industria agroalimentare e la sanità umana”. Tra i particolari risultati descritti nel libro, oltre agli aspetti nutrizionali, si è giunti a caratterizzare le qualità cosmetiche del latte di asina, rinomate sin dai tempi di Cleopatra e Poppea, giungendo oggi a determinare i composti antiossidanti presenti in questo latte, capaci di valorizzare notevolmente i prodotti cosmetici a base di latte di asina. Nel libro sono riportati tutti i risultati determinati negli studi condotti sia nei laboratori di UNICAM che in altri studi svolti sia da ricercatori italiani che stranieri, inclusi anche recenti studi pubblicati in Cina. Si tratta in sostanza del primo libro pubblicato su scala mondiale, in lingua inglese, nel quale vengono compendiate tutte le principali caratteristiche del latte di asina, inclusi gli aspetti zootecnici legati all’allevamento delle asine. Va sottolineato poi che il libro sarà anche adottato come materiale didattico per l’Università di Cambridge, ulteriore attestazione della qualità dei lavori di ricerca in esso contenuti.

04/12/2019 15:27
Mercoledì 11 taglio del nastro per la nuova sede INGV all'Università di Camerino

Mercoledì 11 taglio del nastro per la nuova sede INGV all'Università di Camerino

L’Istituto di Geofisica e Vulcanologia – INGV apre una nuova sede presso l’Università degli Studi di Camerino. La sede era stata approvata lo scorso novembre dai Consigli di Amministrazione dei due Enti. Grande soddisfazione del Rettore di Unicam prof. Claudio Pettinari e del Presidente INGV prof. Carlo Doglioni, che hanno fortemente voluto il rafforzamento e la istituzionalizzazione di una collaborazione già in essere tra i due Enti.  La Sede INGV, che prevede anche il dislocamento presso Unicam del personale dell’ente di ricerca, svolgerà attività di ricerca e di supporto alla didattica mediante la condivisione di laboratori e strumentazioni. La Sede INGV disporrà, inoltre, di un budget annuale per il finanziamento di borse di dottorato, assegni di ricerca e tecnici laureati aggiuntivi, ovvero spese relative alle collaborazioni scientifiche dei due Enti. L'inaugurazione si terrà il prossimo 11 dicembre a Camerino, presso il Polo di geologia, con inizio alle ore 15:00. Dopo i saluti del Rettore Claudio Pettinari, del Sindaco di Camerino Sandro Sborgia, del Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli e del Presidente INGV Carlo Doglioni, si terranno gli interventi di Emanuele Tondi, docente della Sezione di Geologia e Direttore della sede INGV di Unicam, David Vitali, Direttore della Scuola di Scienze e Tecnologie di Unicam, David Piccinini, Dirigente del Servizio Protezione Civile della Regione Marche. Seguirà la lectio del prof. carlo Doglioni sul tema "Terremoti: VALE la pena studiarli".  

04/12/2019 11:40
L’Appennino post sisma protagonista a Fabriano con il roadshow Cia (FOTO)

L’Appennino post sisma protagonista a Fabriano con il roadshow Cia (FOTO)

L'Appennino da rivivere dopo il terremoto nel Centro Italia del 2016, protagonista, oggi, a Fabriano, nella quarta tappa del roadshow di Cia-Agricoltori Italiani, dedicato al progetto il "Paese che Vogliamo". Secondo format già rodato, il viaggio di Cia, nelle aree interne, arriva a fare il punto tra comuni del cratere con l’appuntamento interregionale delle Cia di Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo e Molise. Affidata, dunque, ai tavoli tematici e all’incontro conclusivo per la presentazione del documento di sintesi, la riflessione sui cinque asset strategici, secondo Cia, allo sviluppo dell’Italia e fondamentali per la tenuta e la rinascita delle zone colpite dal sisma. Infrastrutture fisiche e digitali, governo del territorio, filiere produttive, fauna selvatica, enti locali e politiche europee, gli ambiti da cui ripartire, soprattutto nelle zone terremotate, la cui rinascita, a tre anni dalla prima scossa, è ancora frenata da una ricostruzione lenta e complicata. Sulle vite di 600 mila persone residenti nelle quattro regioni coinvolte, pesano oltre a dolore e amarezza, anche tante macerie (ne restano da smaltire 797 mila tonnellate su 2 milioni, ben 463 mila solo nelle Marche). Pesa sulla quotidianità di 50 mila sfollati, una ricostruzione ferma al 4% nei comuni praticamente distrutti, con oltre il 50% dei danni. Rallentano sciaguratamente, la corsa contro lo spopolamento, in territori già vulnerabili, i ritardi e le inefficienze di una burocrazia rigida e inadeguata all’emergenza. Per ripristinare condizioni sufficienti, ci vorranno 20/25 anni. Nel frattempo, la faccenda conta tre governi, 86 ordinanze, 2 mila provvedimenti attuativi per 138 comuni. A Fabriano, Cia-Agricoltori Italiani ha ricordato che va gestita un’area, quella che rientra nel cratere, di 8 mila km quadrati con più di 15 mila km di rete stradale (11 mila km di competenza comunale) a servizio di quasi 2 mila centri urbani (131 comuni per 8 province). Emblematico il caso delle Marche, la regione più grande con i suoi 348.473 mila abitanti, 30 mila sfollati (su 49.285 totali) e 15.297 aziende agricole, alle prese con il 75% delle criticità per dissesto idrogeologico causato dal sisma. Un territorio, il cui gap infrastrutturale costa 6 miliardi al Pil annuo regionale e che, con Abruzzo, Umbria e Lazio si divide dal 2016, circa 1 miliardo di euro per 1400 interventi di ripristino e messa in sicurezza delle infrastrutture, come previsto dal Ministero delle Infrastrutture e in buona parte appaltati. Tra i fondamentali, restano i tempi di attuazione, senza dimenticare che la penisola, tra l’altro, è a prescindere, uno dei paesi europei più interessati a fenomeni franosi con il Centro Italia ad alto rischio. “Non esistono comuni di serie A e di serie B. Occorre tenerlo a mente, soprattutto quando si parla di aree interne e post sisma - ha precisato Dino Scanavino, presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani -. Il roadshow che stiamo realizzando, lo ribadisce ora, anche in vista del passaggio al Senato del Decreto Sisma. A riguardo, bene la proroga al 2020 dello stato di emergenza, ma vanno superati ancora tanti cavilli burocratici. Si lavori sodo alla messa in sicurezza delle strade - ha concluso Scanavino -. Serve una mappatura scrupolosa per l’accesso di nuovi comuni al fondo dedicato di 5 milioni. Risollevare le regioni terremotate, vuol dire rimettere in sesto l’Italia”. La tappa marchigiana dedicata all'Appennino ha riunito intorno ai tavoli oltre 100 rappresentanti di istituzioni, enti, organizzazioni e società civile. “È la conferma di una forte volontà di coesione - ha detto Mirella Gattari, presidente di Cia Marche.- È urgente concreta sinergia tra i nostri territori, serve ad accelerare il ricambio generazionale, a trovare benefici fiscali fondamentali per la ripresa dell'economia, a ridurre i gap che li tengono lontani dai grandi centri”. Quindi “chiediamo piani di sviluppo mirati, legge quadro nazionale sull'Appennino e attenzione vera dell'Europa”, ha aggiunto Gattari nella tavola rotonda conclusiva, a nome del coordinamento che -oltre a Cia Marche - ha coinvolto le Cia di Umbria, Lazio, Abruzzo e Molise. Rispettivamente rappresentate dai presidenti regionali Matteo Bartolini, Fabrizio Pini, Mauro Di Zio e Nicolino Potalivo. All’evento, che ha ricevuto il patrocinio della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, sono intervenuti Luca Ceriscioli, presidente Regione Marche; Gabriele Santarelli, sindaco di Fabriano; Mauro Falcucci, sindaco di Castelsantangelo sul Nera; Nando Ottavi, presidente Simonelli Group; Michele Maiani, presidente Uncem Marche; Gino Sabatini, presidente Camera di Commercio Marche. Con la tappa di Fabriano, arriva online la piattaforma dedicata al progetto Cia “Il Paese che Vogliamo”. Metterà a disposizione documenti e approfondimenti, ma darà soprattutto l’opportunità di contribuire lasciando suggerimenti e proposte.

04/12/2019 11:30
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