Continuano gli studi Unicam sulla Mela Rosa dei Monti Sibillini.
In un recente lavoro di ricerca pubblicato sulla rivista Molecules dal titolo ‘Hepatoprotective effects of standardized extracts from an ancient Italian apple variety (Mela Rosa dei Monti Sibillini) against carbon tetrachloride (CCl4)-induced hepatotoxicity in rats’ l’unità di ricerca Unicam, coordinata dal prof. Filippo Maggi, ha valutato l’effetto epatoprotettivo di un estratto idroalcolico ottenuto dalla buccia della mela rosa dei Monti Sibillini.
Lo studio, condotto in collaborazione con la Teheran University of Medical Sciences, ha dimostrato che l’estratto di mela rosa, standardizzato in proantocianidine, flavonoli e triterpeni, è stato in grado di diminuire in maniera significativa lo stress ossidativo e l’infiammazione nel fegato trattato con il tetracloruro di carbonio, noto per la spiccata tossicità a livello epatico.
In particolare, la somministrazione dell’estratto ha ridotto in maniera significativa il livello delle transaminasi, aumentando l’attività di enzimi antiossidanti come la superossido dismutasi e riducendo i livelli di citochine infiammatorie. Il miglioramento si è osservato anche da un punto di vista istopatologico con una riduzione delle aree di necrosi, infiammazione e congestione epatica.
Tale studio, che si va ad aggiungere ai precedenti nell’ambito del progetto di dottorato Eureka su “I fitonutrienti della mela rosa dei monti Sibillini: aspetti fitochimici e proprietà salutistiche”, finanziato dalla Regione Marche, dal Bacino Imbrifero Montano del Tronto, e Unicam, in collaborazione con il Comune di Montedinove, dimostra come la mela rosa abbia tutte le carte in regola per essere utilizzata come fonte di nutraceutici per la prevenzione di malattie legate allo stress ossidativo ed infiammazione.
Non è possibile abbellire con fiori gli spazi della città, a causa delle restrizioni per l'emergenza Covid19, si rendono più colorate le bacheche social. Con questo spirito a Camerino nasce il contest "Bacheche in fiore" (#bachecheinfiore) una rivisitazione, forzata, dell'evento "Cortili in fiore" che sarebbe stato in programma nella città ducale proprio in questi giorni. Un altro dei diversi eventi che è stato rinviato a causa dell'emergenza sanitaria che non consente lo svolgimento di manifestazioni all'aperto e aperte al pubblico. Perché non godere lo stesso dei colori di questa stagione?
"Bacheche in fiore è pensato per cercare di condividere, come è possibile in questo periodo, una stagione bella come la primavera, ricca di fiori e colori che purtroppo non possiamo vivere a pieno - spiega l'assessore alla cultura Giovanna Sartori - Certo, non si può compensare il rinvio di un evento, ma perché rinunciarvi completamente? Viviamo un territorio stupendo, che in questo periodo fiorisce letteralmente. C'è, naturalmente, il dispiacere di non poter organizzare Cortili in fiore, che speriamo di poter riorganizzare a ottobre, però anche il pensiero di non perderci d'animo e cercare di coinvolgere la comunità lo stesso, anche se in maniera diversa. Così ci siamo confrontate con Roberta Grifantini e Fiorella Paino, ideatrici di Cortili in fiore, e loro sono state subito entusiaste di questa idea - confida l'assessore Sartori che aggiunge - Anzi, le ringrazio per averla condiviso subito. La disponibilità nel collaborare e condividere i progetti e le proposte per la città dà la forza di riorganizzarsi e reinventarsi sempre". Il contest consisterà nel pubblicare fino all'1 maggio sulla propria bacheca Facebook foto di fiori del nostro giardino, di un vaso, che abbiamo in terrazzo, negli orti, oppure foto delle passate edizioni della manifestazione o fiori disegnati da bimbi e ragazzi, accompagnate dall'hashtag #bachecheinfiore. Così sarà di nuovo Cortili in fiore.
Celebrato l’anniversario della Festa della Liberazione a Camerino. Con una cerimonia simbolica, nel rispetto delle disposizioni governative anti Covid19, il sindaco Sandro Sborgia, con un rappresentante dell’Anpi ha provveduto ad apporre una corona di alloro al monumento ai caduti della Resistenza in viale Giacomo Leopardi, osservando poi un minuto di silenzio.
“Una cerimonia che, seppure non aperta al pubblico, è sempre molto importante per ricordare tutti coloro che hanno combattuto in nome degli ideali di libertà, uguaglianza e giustizia – ha detto il primo cittadino di Camerino che ha continuato affermando - Nessuna emergenza potrà mai impedirci di ritrovarci uniti nel ricordare. Spetta a ciascuno di noi la responsabilità della memoria".
È la prima volta che la nuova Amministrazione comunale celebra il 25 aprile. "Aspettavamo questo momento e ci eravamo preparati a viverlo attraverso il raccoglimento di tutta la comunità - dice Sborgia -, per rendere onore a quanti hanno combattuto affinché noi potessimo godere del bene prezioso della libertà. Sebbene le condizioni di pericolo sanitario ci impongano il divieto di ritrovarci l'uno accanto all'altro per commemorare quanti caddero in nome degli ideali di libertà, uguaglianza e giustizia, nessuna emergenza potrà mai impedirci di ritrovarci uniti nel ricordare al mondo intero: "Mai più guerre il nome della sopraffazione, dell'odio, del predominio dell'uomo sull'uomo". Oggi ricordiamo il giorno della liberazione dal nazifascismo. Un momento tragico della nostra storia. La memoria di quanti caddero combattendo contro la barbarie del nazifascismo deve essere più che mai viva e attenta in ognuno di noi".
"Il 25 aprile rappresenta l'occasione per rinsaldare quei sentimenti di unità, di comunione fraterna, di solidarietà che ci vedono ineluttabilmente partecipi di un unico destino e che hanno visto nella “Resistenza” il momento più alto della difesa del valore fondamentale dell’umanità della persona nella sua individualità - conclude il sindaco -. Alla responsabilità di ciascuno è affidata la produzione e la salvaguardia del diritto di libertà perché sia trasmesso ai nostri figli come dono per loro e per le future generazioni, accompagnato dal monito dell'enorme sacrificio pagato per la sua riconquista”.
Subito dopo, i rappresentanti militari si sono radunati all'ospedale di Camerino per rendere omaggio al personale sanitario impegnato nell'emergenza.
Il sindaco Sandro Sborgia insieme al sottotenente Rinaldi, dei Carabinieri di Camerino, ha anche fatto visita alla giovane Maria Gabriella Lucarini, nei giorni scorsi insignita del titolo di Alfiere della Repubblica dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, per consegnarle un pensiero che ha voluto donarle il comandante provinciale dei Carabinieri di Macerata, il colonnello Roberti.
Rigettate dal Tribunale di Macerata con la sentenza n. 337/2020 del 23 aprile tutte le domande proposte dalla ditta appaltatrice I Platani SRL in due giudizi, successivamente riuniti, promossi contro la Provincia di Macerata relativamente ai lavori per la realizzazione del campus scolastico di Camerino. Oltre al rigetto delle domande la ditta è stata condannata al pagamento delle spese legali e della consulenza tecnica d'ufficio svolta in corso di causa.
Nel corso della costruzione, l’impresa appaltatrice ha interrotto i lavori nel dicembre 2008 e ha abbandonato il cantiere nonostante il richiamo della Provincia. Di conseguenza l’Ente ha deciso la risoluzione contrattuale per grave inadempimento.
Nello stesso periodo il cantiere venne sottoposto a sequestro penale per quasi due anni in esito a un esposto da parte della stessa ditta appaltatrice, rivelatosi poi infondato, e che però portò addirittura all'apertura di un procedimento penale per frana colposa contro, tra gli altri, alcuni funzionari della Provincia che vennero in seguito completamente scagionati.
Oltre alla vicenda penale, la ditta avviò, negli anni 2009 e 2010, due cause civili avanti al Tribunale di Macerata, poi successivamente riunite, chiedendo un risarcimento danni per un importo complessivo di oltre 7 milioni di euro.
“Una vicenda assurda legata alla costruzione di una importante opera pubblica - afferma il Presidente Antonio Pettinari - e che vedeva una ditta responsabile di ritardi e di lavori in parte eseguiti male, con un cantiere abbandonato senza motivo. Questa azienda addirittura avrebbe preteso un risarcimento e per giunta milionario”.
La Provincia si costituì in giudizio per resistere a questa iniziativa giudiziaria, contestando totalmente le richieste e chiedendo a sua volta, in via riconvenzionale, il risarcimento dei danni subiti a causa del blocco del cantiere e delle notevoli spese necessarie per riparare i lavori non eseguiti a regola d’arte e quelli non effettuati affatto. L’Amministrazione provinciale, infatti, dopo il provvedimento di risoluzione contrattuale, si è trovata con un cantiere incompleto, abbandonato e chiuso a seguito del sequestro.
“Quando sono stato eletto nel 2011 trovai un cantiere in completo degrado, a seguito anche del lungo periodo di sequestro penale, sepolto dalle erbacce e dai rovi, una vera e propria incompiuta che rischiava di rimanere tale - prosegue Pettinari -. Al primo sopralluogo provai un colpo al cuore, ma poi ci siamo rimboccati le maniche; creai un gruppo di lavoro ad hoc insieme alla Provincia e grazie al lavoro e all’impegno dei nostri tecnici e delle imprese incaricate e di tutti noi siamo riusciti nel miracolo. All’inizio dell’anno scolastico nel settembre 2013, il nuovo campus fu inaugurato, nonostante non fosse completato in alcune parti. Ieri il Tribunale di Macerata con la sentenza ha quindi riconosciuto la correttezza dell’operato della Provincia e, al contrario, ha respinto in toto le richieste dell’azienda, ritenendola responsabile di quanto accaduto. Esprimo la soddisfazione dell’Amministrazione provinciale per una conclusione di una vicenda surreale che ha visto l’Ente fortemente danneggiato dal comportamento dell’impresa anche a livello economico e costretta a eseguire lavori aggiuntivi e molto costosi. Analoghi danni e gravi disagi sono stati subiti dalla comunità scolastica e dall’intero comprensorio montano che hanno dovuto attendere molti anni per avere finalmente a disposizione una nuova scuola confortevole e sicura. Attualmente nel campus sono ospitate tutte le scuole superiori di Camerino. La Provincia ha progettato, approvato e in parte già eseguito nuovi interventi per il completamento del campus”.
Una chiamata inaspettata quella ricevuta dalla piccola Maria Gabriella Lucarini, che si è ritrovata al telefono con il questore di Macerata Antonio Pignataro. La giovane bambina di 11 anni, ieri, è stata insignita dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella dell'attestazione di "Alfiere della Repubblica" (leggi qui), un premio per l'attaccamento dimostrato al proprio paese, Camerino, a seguito del sisma del 2016.
Maria Gabriella, nonostante sia stata costretta a trasferirsi a Civitanova, ogni mattina si è infatti spostata verso la città ducale, prendendo il pullman prestissimo per continuare ad andare a scuola nella sua città.
Commosso e colpito dalla profondità d'animo della bambina, il questore di Macerata Antonio Pignataro le ha espresso i suoi sentimenti più profondi di apprezzamento e riconoscenza con una telefonata nel corso della quale la piccola Maria Gabriella ha espresso il desiderio di "poter studiare per diventare da grande un bravo magistrato per contribuire a migliorare la società ed essere d'aiuto agli altri".
Il Questore l’ha invitata a studiare con impegno e passione così da poter un giorno assolvere i suoi compiti con Disciplina e Onore: "Vedi, così come tu hai i tuoi Genitori sempre pronti a infonderti principi e valori per poter far sì che tu possa crescere nel rispetto delle regole e per il bene della collettività, anche noi poliziotti - ha affermato il questore nella telefonata - abbiamo una guida che ci indica, in ogni occasione, come svolgere i nostri compiti per il bene di tutti. La nostra guida è Capo della Polizia Franco Gabrielli. Io e i miei uomini abbiamo fatto un patto d’Onore con la società e io devo rispettare questo patto ad ogni costo, anche se ciò dovesse significare mettere in pericolo e sacrificare la mia vita, affinché si possano salvare delle persone dal male…questo patto che si chiama Fedeltà alla Repubblica".
La piccola Maria Gabriella, con parole semplici ma efficaci, ha risposto al Questore con una frase eloquente: “Fortuna che ci siete voi Poliziotti qui a difenderci”.
Questa mattina il questore ha anche voluto far dono a Maria Gabriella - definita "un esempio fulgido e positivo per tutti noi" - di una felpa della Polizia di Stato e la neo alfiere della Repubblica ha ringraziato con la seguente lettera:
La piccola Maria Gabriella Lucarini, 11 anni di Camerino, è stata insignita del titolo di Alfiere della Repubblica dal presidente Sergio Mattarella: “Per l’attaccamento dimostrato a Camerino, città nella quale è cresciuta e di cui è diventata, dopo il terremoto, testimone della volontà di ricostruzione”. Il titolo è destinato ai giovani che si sono distinti come costruttori di comunità, attraverso la loro testimonianza, il loro impegno, le loro azioni coraggiose e solidali. Sono giovani che rappresentano modelli positivi di cittadinanza e che sono esempi dei molti ragazzi meritevoli presenti nel nostro Paese. Accanto ai 25 Attestati d’onore sono state consegnate anche tre targhe per azioni collettive, sempre ispirate a valori di altruismo e al senso di responsabilità verso il bene comune. Rimasta senza casa, dopo il sisma del 2016, Maria Gabriella Lucarini è stata costretta a trasferirsi a Civitanova insieme alla mamma, Liliana Larocca, e al fratello gemello Pietro. Dalla costa ogni mattina si è spostata verso la città ducale, prendendo il pullman prestissimo per continuare ad andare a scuola nella sua città e non abbandonare Camerino. Quest’anno è stata anche tra le protagoniste dello spot promozionale della Contram Camerino, nei panni di una bambina che ogni mattina aspetta il pullman e cresce con quest’abitudine. Una storia di amore e attaccamento alla propria terra al di sopra di ogni cosa e al di là di ogni ostacolo. A segnalare la piccola Maria Gabriella Lucarini è stato il preside Maurizio Cavallaro.
“È una notizia meravigliosa per tutti noi – ha commentato il sindaco Sandro Sborgia - perché porta ancora più alla luce come una bambina del nostro territorio sia in grado di rappresentare la forza d’animo e il carattere dell’intero territorio stesso. Il fatto che sia stata destinataria di questo riconoscimento è l’emblema di come i nostri figli, i ragazzi, i più piccoli sappiano affrontare le difficoltà della vita, siano in grado di indicarci anche la strada da seguire e ci diano gli insegnamenti su come affrontarle. Il riconoscimento per Maria Gabriella ci riempie davvero di grande orgoglio e gioia.È figlia della nostra terra e ne incarna pienamente lo spirito: ne è proprio il simbolo. Colgo l’occasione per rivolgere un pensiero in più a tutti i bambini che affrontano quotidianamente i disagi conseguenti al sisma e ancora di più in questo particolare momento in cui sono costretti ad affrontare anche l’emergenza Covid19, a casa, in isolamento, a volte dentro alle Sae” afferma il sindaco Sborgia che poi aggiunge: "Mi fa piacere condividere una cosa che considero molto bella. Il giorno di Pasqua proprio Maria Gabriella mi ha inviato un lavoretto, su cui era scritto: supereremo anche questo periodo".
A seguito dell’emergenza coronavirus, istituti scolastici e università hanno dovuto trovare una soluzione per non rallentare il percorso di studi degli studenti, fornendo gli strumenti per seguire lezioni e conseguire i titoli in modalità telematica. In questo senso, l’Università di Camerino si è trovata particolarmente preparata ad affrontare l’emergenza, grazie alle proprie infrastrutture Cisco.
Nell’era di piattaforme di streaming come Netflix, siti di notizie come https://www.netbet.it/blog/ e piattaforme di smart working, Unicam si trova a essere al passo con i tempi e le necessità. Da oltre quattro anni, infatti, Unicam offre vari corsi online con la possibilità di gestire fino a 1000 connessioni contemporaneamente. Per questo motivo, mentre altri istituti hanno dovuto rallentare la didattica per attivare delle soluzioni, l’Università di Camerino si è trovata con i sistemi già configurati.
Quali sono le soluzioni offerte da Unicam?
Attualmente, l’Università di Camerino ha potenziato ulteriormente l’offerta di attività online consentendo a docenti e studenti di proseguire con i corsi di studi. Le soluzioni offerte sono:
Lezioni online. Le varie lezioni vengono svolte in videoconferenza. Gli studenti hanno la possibilità di collegarsi tramite il proprio dispositivo dotato di webcam e microfono, e possono anche interagire durante la lezioni, se richiesto. Questo tipo di didattica permette di abbattere le barriere allo studio imposte dal coronavirus. Inoltre, alcuni corsi presentano un archivio delle lezioni già effettuate per permettere agli studenti di recuperare alcune lezioni chiave nel caso in cui si verifichino dei problemi di connessione o non abbiano la reale possibilità di seguire la lezione in tempo reale.
Esami online. Il potenziamento delle attività online riguarda anche la possibilità di sostenere gli esami. Tutti i corsi hanno convertito i propri esami di valutazione in modalità orale, per consentire agli studenti di conseguire i crediti formativi, anche al fine di non perdere borse di studio e agevolazioni. Se la situazione non dovesse migliorare è probabile che tutta la sessione di esami estiva verrà erogata in modalità telematica.
Lauree online. È stata data la possibilità anche di discutere le prime tesi in modalità virtuale, permettendo di conseguire il titolo nei tempi previsti dal corso. L’università ha anche confermato che verrà organizzata una celebrazione straordinaria per tutti coloro che conseguiranno la laurea online, al fine di consegnare le pergamene. Attualmente, non sono ancora state stabilite delle date, ma è probabile che la consegna verrà posticipata a settembre, nella speranza di tempi migliori.
Lavoro smart. Oltre ai docenti, è stata data la possibilità anche al personale tecnico e amministrativo dell’università di lavorare da casa. Attualmente, oltre il 50% continua a svolgere i servizi da casa. In questo modo, si continuano a fornire tutti i servizi indispensabili, come la segretaria. È possibile contattare gli operatori durante le ore di lavoro e parlare con loro per telefono, email o videochat.
Ricapitolando, Unicam sta sfruttando al massimo le proprie infrastrutture tecnologiche per fornire un servizio universitario efficiente ed equo, anche in questo periodo di blocchi e restrizioni forzate imposte dal coronavirus.
In occasione dell’Earth Day, la Giornata Mondiale della Terra, la Sezione di Geologia della Scuola di Scienze e Tecnologie di Unicam organizza per domani mercoledì 22 aprile con inizio alle ore 17.30 il webinar “Custodire il Pianeta. L’acqua, la risorsa più grande”.
Dopo i saluti del Rettore Unicam Claudio Pettinari e del Sindaco di Camerino Sandro Sborgia, interverranno i docenti Unicam Carlo Bisci, Chiara Invernizzi, Marco Materazzi, Emanuele Tondi, coordinati da Stefano Mazzoli.
I relatori analizzeranno il tema dell’acqua sotto diversi aspetti, da quello climatico a quello geotermico, dall’acqua nel sottosuolo all’idrogeologia in generale.
L’obiettivo è quello di presentare un approccio diverso e più consapevole alla risorsa acqua, che in questo periodo viene utilizzata moltissimo, ad esempio per lavarsi spesso le mani o per la pulizia della casa, considerandola quasi come il petrolio del futuro per la scarsa e non omogenea disponibilità.
“Abbiamo voluto anche quest’anno organizzare un momento di confronto in occasione della Giornata Mondiale della Terra, giunta quest’anno alla 50ma edizione – sottolineano gli organizzatori. Le tematiche affrontate sono di estrema attualità e sono tra le competenze che acquisiranno gli iscritti al corso di laurea in “Scienze Geologiche e Tecnologie per l’Ambiente”, che dal prossimo anno accademico tornerà ad essere erogato in lingua italiana e presenterà diverse novità, con un focus particolare sulla sostenibilità ambientale, sull’utilizzo delle risorse, sui cambiamenti climatici, di fondamentale importanza in materia di transizione energetica ed economia circolare”.
Le modalità per seguire il seminario sono disponibili nella home page del sito www.unicam.it
“Un uomo particolare ma che amava il prossimo e metteva l’anima in tutto ciò che faceva e questo suo impegno era ricambiato dal tanto amore che la gente provava nei suoi confronti – con queste parole l'arcivescovo di Camerino-San Severino Monsignor Francesco Massara ha voluto ricordare la figura di Don Giuseppe Branchesi - . Ho avuto il piacere di conoscerlo lo scorso anno alla festa della Coldiretti a Pian di Pieca – dice Monsignor Massara – e sono stato subito colpito da come quel giorno metteva tutto se stesso per rendere bella e significativa quella situazione – e aggiunge – come anche quando ci siamo incontrati a Muccia per l’inaugurazione della Chiesa di San Biagio, dove ha partecipato con il suo consueto grande affetto che aveva verso la gente”
“Un uomo da cui sprizzava una vera energia di vita e che sapeva rendere ogni momento un’esperienza unica di condivisione e solidarietà oltre che di gioia- conclude l’Arcivescovo – un sacerdote di ‘strada’ in quanto sapeva stare in mezzo alle persone ma anche una bella testimonianza di Chiesa”.
"La Chiesa è rimasta sempre viva e i sacerdoti stanno continuando a celebrale le messe per la comunità". Attraverso queste parole L'arcivescovo di Camerino-San Severino e amministratore apostolico di Fabriano-Matelica Monsignor Francesco Massara ha voluto esprimere la sua vicinanza in questo duro momento che tutto il modo sta attraversando:
"Questa situazione di pandemia ha cambiato molto il nostro modo di essere Chiesa – spiega Massara – non abbiamo più potuto fare delle celebrazioni aperte al pubblico ma ci tengo a dire che le Chiese sono rimaste sempre aperte e laddove è stato possibile abbiamo organizzato dei collegamenti online che ci hanno permesso durante la Settimana Santa di essere presenti nelle case delle persone".
Nonostante l'emergenza Covid-19 le attività ecclesiastiche sono andate avanti senza sosta e con lo spirito non lasciare nessuno isolato: “Attraverso gesti di carità e momenti di ascolto siamo rimasti vicino alle persone anche con una semplice telefonata o con la donazione di una mascherina - sottolinea - tutti piccoli segnali che volevano portare un messaggio di vicinanza a tutte quelle persone stanno attraversando un momento molto particolare”.
Un ruolo quello dell'Arcivescovo Massara che diviene ancor più importante e centrale in qunato la sua comunità ha dovuto fare i conti tre anni fa anche con il dramma del sisma ed ora si trova ancora una volta di fronte ad un altro difficile momento: "Anche io ho dovuto giustamente rispettare le limitazioni decreto Io Resto a Casa e per tale motivo non ho girato nelle zone del terremoto - chiosa Massara – ma al di la di questo sono sempre in contatto con tutti i sindaci e sacerdoti del territorio, quindi ho molto chiara la situazione che la gente sta affrontano".
"Molte persone si sentono sole ed isolate ma dalla nostra opera bisogna far venire fuori un grande messaggio di speranza; noi ci rialzeremo, stando uniti, anche da questo secondo terremoto e per farlo non bisogna cadere nell’angoscia e nella paura".
Il periodo di quarantena però non ha solo portato disagi ma ha anche fatto riscoprire alle persone dei valori importanti che forse la frenesia dettata dai tempi moderni aveva fatto un po’ smarrire e talvolta dimenticare: "C'è da dire che questa situazione sta facendo nascere delle cose molte belle in quanto c’è stata una riscoperta del valore della famiglia e siamo per questo più disposti all’ascolto senza dimenticare poi la grande solidarietà che in tanti stanno dimostrando" - mette in evidenza Monsignor Massara- "Sta crescendo il desiderio di incontrarsi e di darsi un abbraccio e di questo me ne sono reso conto quando ho ricevuto delle lettere da parte di tanti bambini che mi hanno scritto nell'ambito del concorso CoronArt dove abbiamo invitato appunto i bambini, ragazzi e giovani a stimolare la loro creatività, offrendo l’opportunità di tradurre con l’arte la loro riflessione su tematiche sociali relative a questa emergenza:
Con questi soldi compra un regalo ad un bambino che non può permetterselo. Buona Pasqua
"Questo messaggio ad esempio mi è arrivato con allegati dei soldini e io credo che ci fa capire come da un situazione così drammatica anche dal cuore di un bambino possano nascere delle cose belle che sono senza dubbio di grande insegnamento per noi"
Signore fammi riabbracciare i miei nonni
"Ecco importanza dei nonni nelle nostre famiglie; in situazioni ordinarie noi ci incrociamo per le strade ma non ci incontriamo, sentiamo tante parole ma non ci ascoltiamo. Questo tempo ci ha permesso di ascoltarci un po’ di più e di incontrarci nei nostri cuori".
Resto a casa per salvare i miei sogni ma con la fantasia volo via lontano in posti fantastici, dove con i piedi non potrei mai andare
"Io credo che i messaggi di questi bambini ci aiutano e cui spronano ad andare avanti trovando la forza nelle cose belle che stanno nascendo nel nostro cuore anche in questa situazione così drammatica".
L'arcivescovo, infine, ha posto l'attenzione verso chi tutti i giorni è impegnato ad affrontare il Coronavirus: "Ringrazio veramente tutti gli operatori sanitari e le istituzioni che si stanno impegnando in prima linea per affrontare una situazione alla quale tutti noi eravamo impreparati".
Un servizio di collette alimentare a Camerino per le famiglie e i cittadini più in difficoltà a causa dell’emergenza Covid19. A partire da lunedì (20 aprile) sarà attivo.
Per coloro che vorranno partecipare alla raccolta di alimenti, si potranno acquistare autonomamente prodotti a lunga conservazione come pasta, farina, legumi, latte, cibo in scatola o simili e consegnarli tutte le mattine, da lunedì al sabato dalle ore 11 alle ore 13 alla sede dell’associazione “IoNonCrollo” (denominata “INCENTRO”) in via Ridolfini, 29 (Piazzale di San Domenico). I cittadini che ne avranno bisogno, potranno ritirare i prodotti alimentari solo nel pomeriggio, dal lunedì al sabato dalle 15,30 alle 18,30. Un’idea proposta all’amministrazione da Claudio Cingolani, presidente dell’associazione “IoNonCrollo”, che ha messo a disposizione la sede come luogo di raccolta e in modo del tutto volontario.
Ai fini dell’autodichiarazione (ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 45) riguardante gli spostamenti all’interno del proprio Comune di residenza, coloro che raggiungeranno via Ridolfini per consegnare o ritirare i prodotti alimentari dovranno scrivere sulla causale quanto segue: “Lo spostamento è determinato da “situazione di necessità” per la consegna o il ritiro di prodotti alimentari destinati a persone in difficoltà del Comune di Camerino”.
La gestione della distribuzione è affidata all’Associazione “IoNonCrollo” e al “Movimento Giovanile Panta Rei”, in collaborazione con la Protezione Civile di Camerino. L’Amministrazione ha messo a disposizione anche il numero di telefono 320 4316893 che potrà essere contattato da coloro che non hanno possibilità negli spostamenti.
“Resta come al solito la raccomandazione per la massima osservanza delle indicazioni fornite dal Governo per la salvaguardia della propria salute e di quella altrui - commenta il sindaco Sandro Sborgia nel sottolineare anche – la disponibilità dei volontari per aiutare la comunità in questo periodo così delicato. Nelle scorse settimane abbiamo attivato un conto correte, come Comune, in cui chi avrà voglia e possibilità può fare una donazione in aiuto alle famiglie più in difficoltà e che si andrà a sommare al bonus spesa”.
Il codice IBAN per raccogliere donazioni in favore delle persone più bisognose e in difficoltà è il seguente: IT 56R 03111 68830 000000004026
Due nuovi progetti pronti per la viabilità. La Provincia di Macerata ha infatti approvato gli interventi su due strade: la provinciale 91 “Pian di Pieca - Monastero - Fiastra” e la 180 “Tolentino - Camerino”, nel tratto tra Belforte del Chienti e la Sfercia.
“Abbiamo ottenuto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) 510 mila euro in più, rispetto alle risorse a noi destinate - afferma il Presidente Antonio Pettinari - e abbiamo subito preparato i progetti. Pochi giorni prima della convocazione del Consiglio provinciale, il MIT ha chiarito la destinazione e l’importo del finanziamento e così è stato possibile discuterne durante l’assemblea e approvare la spesa. Ora siamo pronti per inserire i progetti nella piattaforma del Ministero appena ci arriva il loro decreto. Da quel momento sarà possibile per il nostro Ente procedere con l’approvazione dei progetti e poi del relativo appalto”.
Sulla “Pian di Pieca - Monastero - Fiastra” è previsto un intervento di asfaltatura per un importo di 250 mila euro. Questa è una strada rilevante per il comprensorio montano perché collega numerosi Comuni, mete di destinazione turistica sia estiva che invernale, come Fiastra, Bolognola, Sarnano, San Ginesio, e con bellezze naturalistiche di assoluto pregio. Negli ultimi anni la strada è stata interessata da corposi investimenti per la messa in sicurezza, dato che con i sismi del 2016 è stata chiusa e sono stati necessari, per la riapertura, ben quattro interventi, progettati e diretti dall’Anas per conto del soggetto attuatore, la Protezione Civile.
Anche nel tratto Belforte del Chienti - Sfercia viene rifatta l’asfaltatura, per un importo dei lavori di 260 mila euro. Questa arteria, di fatto l’unica alternativa alla superstrada, è conosciuta come la vecchia statale 77 e collega numerosi frazioni e centri abitati. La strada, passata alla Provincia dopo la realizzazione della superstrada, è importante per il traffico locale ed è transitata anche dai camion per via della presenza delle cave. Avendo una buona ampiezza e un traffico veicolare comunque ridotto è una zona utilizzata dai ciclisti. Esiste anche il disegno di una ciclovia, a cui l’Amministrazione provinciale in passato è stata interessata, e questa manutenzione, inserita nella nuova programmazione dei lavori grazie alle risorse aggiunte da parte del Ministero, può essere utile pure per il progetto.
Anche la fisica quantistica dei sistemi complessi giunge in aiuto per la comprensione dei meccanismi di diffusione del contagio da coronavirus e della efficacia delle misure di contenimento.
E’ stato infatti pubblicato nei giorni scorsi sulla prestigiosa rivista scientifica internazionale “Condensed Matter”, un lavoro di ricerca dal titolo “Ostwald Growth Rate in Controlled Covid-19 Epidemic Spreading as in Arrested Growth in Quantum Complex Matter”, relativo allo studio dell’efficacia delle misure di contenimento del coronavirus focalizzato sui tempi di raddoppio del numero dei contagi, prendendo in esame i dati ufficiali disponibili di Italia, Cina e Corea del Sud, che vede tra gli autori anche il prof. Andrea Perali, docente di Fisica presso la Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute di Unicam.
L’estensione di questo lavoro ad altri Paesi, realizzato in collaborazione con i ricercatori dell’INFN, del CNR e della onlus RICMASS, è stato sottoposto alla revisione per una possibile pubblicazione su un’altra prestigiosa rivista scientifica internazionale, PNAS - Proceedings of the National Academy of Sciences degli Stati Uniti d’America.
Il risultato principale del lavoro di ricerca è stato quello di introdurre il "fattore di successo s" delle azioni di contenimento, che ci indica come stanno funzionando tali azioni. E’ stato provato che valori del fattore di successo s più piccoli indicano una crescita rapida del tempo di raddoppio del numero dei contagi, e quindi un progressivo rallentamento dei contagi stessi, mostrando così l’alta efficacia delle misure di contenimento.
Altro importante risultato è stato quello di aver individuato per la diffusione del virus una curva dell’andamento temporale dei contagi caratterizzata da 4 fasi: una fase sotto-critica, in cui il numero dei contagi è contenuto ed ha forte oscillazioni casuali; una fase subito dopo soglia critica, con crescita esponenziale violenta, con tempi di raddoppio dei contagi molto breve, intorno ai 2-3 giorni; una fase di crescita rallentata dove il tempo di raddoppio aumenta in conseguenza delle azioni di contenimento (nel nostro Paese siamo ora in questa fase); una ultima fase di crescita arrestata o frustrata che segue il regime di crescita alla Ostwald, tipica dei processi di diffusione in sistemi quantistici complessi disordinati, fase raggiunta in Cina e Corea del Nord dove è stato applicato forti azioni di contenimento supportate dal metodo di tracciamento delle persone tramite App.
“Siamo molto soddisfatti – ha affermato il prof. Andrea Perali – per questo importante risultato, realizzato grazie ad un eccellente partenariato con competenze multidisciplinari. Vorrei sottolineare che si tratta di uno studio prettamente fisico, quindi finalizzato alla ricerca di leggi e comportamenti universali, meno sensibile a differenze nazionali nella raccolta dei dati ed a fluttuazioni statistiche. Analizzando i dati, abbiamo mostrato che in Cina e Corea del Sud i valori del fattore di successo sono molto bassi e confermano l’efficacia delle misure di contenimento adottate; in Italia il fattore s è leggermente più alto e ci colloca in una posizione intermedia rispetto alle situazioni molto più difficili di altri paesi, quale per esempio gli Stati Uniti”. “Abbiamo quindi introdotto – ha concluso il prof. Perali – un metodo di analisi tipico della fisica ed un parametro quantitativo che permette di confrontare i dati delle diverse nazioni, metodo che si può quindi affiancare alle analisi statistiche e biologiche, per aumentare ancora di più le conoscenze su questa problematica”.
“Sono ancora una volta a complimentarmi, anche a nome dell’intera comunità universitaria – ha sottolineato il Rettore Unicam Claudio Pettinari – con i nostri ricercatori, in questo caso in particolare con il prof. Perali, che stanno mettendo in campo tutte le proprie competenze nei diversi ambiti disciplinari scientifici, con l’obiettivo primario di fornire un contributo, un piccolo tassello che possa andare a comporre il puzzle che ci consentirà di comprendere a fondo questo virus e di adottare le misure di contenimento, di cura oppure preventive migliori e più efficaci, a beneficio di tutti noi e della salute pubblica”.
Nuovo omaggio delle Forze dell’ordine a medici, infermieri e operatori sanitari impegnati nella lotta al Coronavirus. Questa nuova iniziativa - dopo quella dello scorso 4 aprile - è denominata simbolicamente “Forza e Coraggio”.
Domani , 18 aprile, rappresentanze delle Forze dell'ordine si recheranno presso gli ospedali di Macerata, Civitanova (ospedale e Villa Pini) e Camerino dove, dopo essersi schierate all'esterno delle strutture, renderanno ancora una volta omaggio al personale medico e sanitario che sta lottando da settimane contro il Covid-19.
Presso l'ospedale di Camerino sarà presente anche il Questore di Macerata Antonio Pignataro, il sindaco della città Sandro Sborgia, il vescovo dell'arcidiocesi di Camerino e San Severino Marche Sua Eccellenza Monsignor Francesco Massara e il rettore dell'Università Unicam Claudio Pettinari.
Prosegue senza sosta l’attività seminariale di Unicam, sempre in modalità telematica con incontri di grande valore non solo scientifico ma anche divulgativo, grazie alla presenza di illustri ospiti.
Il prossimo lunedì 20 aprile il prof. Andrea Crisanti, virologo di fama internazionale, professore ordinario all’Imperial College di Londra e all’Università di Padova, attualmente impegnato in prima linea nel contrasto alla diffusione del coronavirus, terrà un seminario su “Pandemia. L’esperimento di Vo’”.
A dialogare con lui sarà il prof. Guido Favia, direttore della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria di Unicam, parassitologo che da molti anni è impegnato in attività di ricerca scientifica relative al controllo delle più pericolose malattie infettive che affliggono in particolare i paesi del terzo mondo.
“E’ per noi un grande onore – ha affermato il prof. Favia – poter avere ospite il prof. Crisanti e dare così l’opportunità alle nostre studentesse ed ai nostri studenti di ascoltare il suo intervento e potersi confrontare con lui. Siamo sempre convinti che il confronto e lo scambio di opinioni siano il valore aggiunto per lo sviluppo di una eccellente ricerca scientifica che possa poi andare a beneficio dell’intera comunità”.
“Abbiamo fortemente voluto avviare – ha sottolineato il Rettore Unicam prof. Claudio Pettinari – una serie di incontri con scienziati di chiara fama che possano fornire un contributo provato da evidenze scientifiche, per comprendere al meglio quanto sta accadendo in questo particolare momento. Vogliamo inoltre ribadire attraverso autorevoli testimonianze il fondamentale ruolo della ricerca, realizzata attraverso il rigoroso metodo scientifico, che può portare benefici per la nostra quotidianità. Approfittiamo di questo momento in cui la nostra quotidianità è totalmente stravolta, per prendere ancora di più consapevolezza di quanto sia importante investire nella ricerca scientifica. Ringrazio il prof. Crisanti per averci voluto onorare della sua presenza, seppur telematica”.
L’incontro, che avrà inizio alle ore 14.30 e sarà aperto dai saluti del Rettore Pettinari, è aperto non solo alla comunità universitaria Unicam, ma a tutti quanti gli interessati. Tutte le informazioni per il collegamento saranno disponibili nel sito www.unicam.it
Il servizio di trasporto pubblico locale non si è mai interrotto. Il calo dell’utenza è forte, ma il servizio essenziale è comunque assicurato, garantendo la mobilità ai cittadini ed ai lavoratori che sono obbligati a muoversi. Le corse sono svolte con mezzi capienti, così da potere assicurare ai passeggeri il distanziamento interpersonale necessario, indicato in ogni bus da una serie di segnali e catenelle che impediscono di sedersi a caso.
Ogni autista è dotato di: mascherina, guanti e gel sanificante.
Grazie ad un rapido approvvigionamento, ai dipendenti non sono mai mancati i presidi di protezione necessari. Ad ulteriore salvaguardia dell’utenza, gli autobus urbani ad una sola porta sono stati modificati apponendo una paratia in plexiglass a separare lo spazio di passaggio accanto all’autista. Ogni giorno tutti i mezzi in circolazione vengono sanificati approfonditamente con l’utilizzo di prodotti chimici specifici in aggiunta all’azione degli ozonizzatori che garantiscono una completa igienizzazione.
A causa dell’emergenza, Contram Mobilità sta reinterpretando anche l’idea stessa di trasporto pubblico, per riuscire ad adattarsi alle mutate esigenze imposte dalla pandemia. Già da alcune settimane è attiva una collaborazione con alcune aziende marchigiane i cui dipendenti hanno avuto dei problemi negli spostamenti lavoro/casa. Contram Mobilità ha messo in piedi un servizio di trasporto dedicato, che garantisce a tutti gli operai di potere raggiungere la propria azienda rispettando i turni di lavoro e il distanziamento sociale obbligatorio.
Contram Mobilità resta a disposizione di utenti privati e aziende e può essere contattata al numero verde 800 037 737.
L’Università di Camerino prosegue la sua attività di divulgazione scientifica rivolta in particolare agli studenti delle scuole superiori.
Ha riscosso un grande successo l’appuntamento dei giorni scorsi con gli studenti delle quinte classi dei Licei di Camerino, grazie alla preziosa collaborazione del Dirigente Scolastico Francesco Rosati, nel corso del quale circa 200 studenti, divisi in due sessioni, hanno seguito con molto attenzione ed estremo interesse il seminario “Coronavirus, questo sconosciuto”, che ha visto protagonisti i docenti Unicam Gianni Sagratini, chimico degli alimenti, Barbara Re, informatica, Giorgia Vici, biologa nutrizionista e Giacomo Rossi, medico veterinario docente di fisiopatologia e immunopatologia. Il prossimo sabato 18 aprile il seminario sarà ripetuto per gli studenti delle classi terze e quarte, sempre dei Licei di Camerino.
Con contenuti più focalizzati alle nuove tecnologie, inoltre, venerdì 17 aprile il seminario “Coronavirus, questo sconosciuto” sarà tenuto sempre in modalità telematica per le classi quinte dell’ITCG “Antinori” di Camerino. Protagonisti questa volta saranno i professori Guido Favia, Direttore della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria, Michele Loreti, docente della sezione di Informatica, Francesco Rizzo, docente della Scuola di Giurisprudenza, Marco Materazzi, docente della sezione di Geologia, Stefania Scuri, docente della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute e Davide Paciotti, docente della Scuola di Architettura e Design. Anche in questa occasione ognuno di loro analizzerà i diversi aspetti legati al coronavirus ed alla particolare situazione che stiamo vivendo, sulla base delle proprie competenze. Si andrà dall’analizzare il virus dal punto di vista biologico ai corretti comportamenti igienico sanitari da seguire, dalla georeferenziazione alle valvole stampate in 3D per “hackerare” maschere da sub e farle diventare respiratori per i pazienti in terapia subintensiva, dagli aspetti giuridici legati al distanziamento sociale alla natura e all’ambiente che riaffermano il loro ruolo.
I seminari saranno poi disponibili on line nel portale di divulgazione della ricerca di Unicam “Scienza e Lode” www.unicam.it/scienzaelode, a disposizione degli insegnanti che volessero utilizzarli come materiale di approfondimento per i propri studenti.
(Nella foto il professore Unicam Guido Favia)
Chiusi per inagibilità, aperti per vocazione. È questo lo slogan creato dai musei di Camerino dopo il sisma del 2016, che ne aveva reso non fruibili le strutture. Uno slogan che, ora, può purtroppo accomunare tutti i musei italiani, a causa delle misure restrittive che ne hanno determinato la chiusura per agevolare il contenimento del contagio da Covid19. Ecco, dunque, che molte realtà più o meno vicine hanno fatto riferimento proprio a Camerino per capire come si può “essere aperti pur stando chiusi”. Un’esperienza, quella dei Musei di Camerino, maturata con il sisma e che, ora, è esempio per molti. “Un'esperienza che porta a una visione territoriale – spiega l’assessore alla cultura, Giovanna Sartori - è importante fare rete. Se c'è una cosa di cui sono ancora più convinta, anche dopo la grande emergenza che stiamo vivendo, è che la cultura e il turismo possano e debbano essere un punto di ripartenza fondamentale”.
“Sono diverse le iniziative e le idee progettuali portate avanti in questi anni - dice la dottoressa Barbara Mastrocola, curatrice delle collezioni civiche e direttrice del museo arcidiocesano - e che hanno permesso di dimostrare quanto sia possibile “non fermarsi”, poiché il museo non è solo un susseguirsi di sale espositive, un posto in cui conservare e mettere in bella mostra tele e sculture. È possibile - continua - perché non è solo un contenitore di opere d’arte, ma è esso stesso un contenuto d’arte e soprattutto di storie. È un luogo vero, dotato di una propria identità. Perché i musei non solo custodiscono capolavori, ma ci raccontano esperienze e, spesso, sempre più spesso, sono essi stessi parte della storia”. La storia che i musei di Camerino raccontano anche quest’anno, dopo il progetto “Dalla polvere alla luce”, è stata premiata dalla Regione Marche, che ha approvato e finanziato ben tre progetti. Il primo, la bellezza ritrovata, in occasione del ritorno del ritratto di Giulia da Varano, l'altro di carattere espositivo, con una mostra che si svolgerà in autunno (Coronavirus permettendo) e che, senza svelare troppo, muoverà proprio dal prezioso ritorno del ritratto di Giulia da Varano, e l’altro di natura gestionale e organizzativa. Si tratta, infatti, di un progetto di aggregazione tra le strutture museali cittadine, Pinacoteca e Museo Civici, Museo Arcidiocesano “G. Boccanera” e Sistema museale d’Ateneo che, nello specifico, è finalizzato a incrementare e migliorare la soglia di efficienza finanziario-gestionale delle strutture e l’ottimizzazione nell’erogazione dei servizi della rete dei musei, attraverso una serie di iniziative mirate che vanno dal marketing alla didattica, passando, ovviamente, per l’individuazione di orari e aperture che garantiscano una sempre migliore fruibilità.
“I musei cittadini – prosegue l’assessore Giovanna Sartori - sono riusciti a stare in piedi, ma, ora, cominciano a camminare in maniera più spedita grazie anche a una gestione in sinergia tra Comune, Arcidiocesi e Ateneo".
Proprio da questa sinergia, inoltre, si sviluppa l’ambizioso, ma già avviato, progetto di procedere contemporaneamente alla ricostruzione del Rettorato, del Duomo e del Palazzo Arcivescovile. “Quest’ultimo – ha ribadito l’arcivescovo di Camerino, Francesco Massara - è già in fase progettuale e, quindi, da deposito delle opere dei due musei cittadini civico e diocesano, potrà essere futura sede museale. È chiaro, infatti, che nessuno dei tesori di Camerino o che hanno trovato custodia a Camerino dopo il sisma, almeno per quanto riguarda quelli arcidiocesani, sarà mai trasferito in luogo diverso. L’arte è identità e l’identità non prescinde dalle radici. Radici che, però, possono essere messe ulteriormente in rete. E’ opportuno lavorare, quindi, verso quello che è a tutti gli effetti un mio sogno e una opportunità per l’intera area del cratere, ossia mettere a sistema una rete museale che comprenda tutte le strutture espositive di Camerino, San Severino Marche, Castelraimondo con il Castello di Lanciano e Matelica con il Museo Piersanti, in modo da far ammirare ad un pubblico sempre più vasto i tesori che custodiamo da secoli su queste terre”. Una precisazione, questa, che mette definitivamente fine alle paure, infondate, di quanti hanno accolto la bella e importante notizia della realizzazione del nuovo Museo di San Severino Marche (dove saranno custodite le opere di San Severino e delle strutture arcidiocesane del territorio settempedano) come una minaccia per le opere d’arte di Camerino e del suo territorio.
Iniziata la consegna a domicilio delle mascherine alla cittadinanza di Camerino. I consiglieri comunali Riccardo Pennesi e Maria Giulia Ortolani insieme ai giovani volontari del Movimento giovanile Panta Rei e alla Protezione civile hanno iniziato la distribuzione nelle diverse zone comunali: dalle aree Sae, alle frazioni nonché i diversi quartieri della città. I presidi sono arrivati a inizio settimana dalla contea cinese di Taicang e l'Amministrazione comunale, dopo averle distribuite alla casa di riposo “Casa Amica”, agli uffici comunali e le forze di polizia, ha provveduto a organizzare la consegna, dividendole per famiglia, così da attivare subito la distribuzione.
“Vorrei ringraziare di cuore i giovani e i volontari della Protezione civile che hanno svolto la consegna in maniera efficiente e tempestiva e che hanno confezionato i kit – ha commentato il sindaco Sandro Sborgia – Un grazie per lo straordinario lavoro, per l'impegno, la dedizione e la disponibilità. La raccomandazione per tutti i cittadini resta quella di rimanere a casa e continuare ad avere un atteggiamento responsabile. Queste belle giornate e le feste pasquali potrebbero essere un invito a uscire, ma dobbiamo stringere i denti e continuare a rispettare le indicazioni che ci sono state date. Abbiamo pensato di consegnare le mascherine a tutta la cittadinanza per andare incontro a un’esigenza in questo momento fondamentale, vista l’emergenza Covid19. Aggiungo, però – continua il primo cittadino di Camerino – che indossare la mascherina non significa poter uscire e riprendere la vita normale. Significa proteggersi e proteggere gli altri. Entriamo nella fase più delicata e pesante dopo settimane che siamo chiusi in casa. Sarà una Pasqua che ricorderemo per tutta la vita: rendiamola speciale amandoci ed amando il prossimo nel rispetto delle regole”.
Sono tre i casi positivi al Covid19 a Camerino e 22 le persone in isolamento fiduciario. "Dalla prossima settimana inizierà, anche, la distribuzione del bonus spesa per i quali è stata firmata una convenzione con l’azienda Day", fa sapere il sindaco.
Fiduciosa attesa all' Unicam per gli esiti dei primi trial clinici di un protocollo di cura innovativo che potrebbe essere efficace sulla pandemia generata dal Coronavirus.
È nata, infatti, all’interno dei laboratori Unicam, in particolare dal gruppo di ricerca coordinato dal professor Giacomo Rossi, medico veterinario della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria dell’Ateneo camerte, una terapia che potrebbe aprire incoraggianti scenari alla cura del Coronavirus. Il professor Rossi sta conducendo uno studio sul Coronavirus del gatto, FeCoV, nel quale da molti anni si verifica una patologia molto grave, per lo più ad esito mortale, di cui non esiste un protocollo terapeutico o un vaccino efficace/protettivo.
Studiando i siti recettoriali ed il modo con il quale i coronavirus si legano alle cellule dell'ospite, il gruppo di ricerca si è accorto di una particolarità di Covid-19: il virus presenta un numero maggiore di legami con i siti di glicosilazione del recettore ACE2 cellulare (il recettore che Covid-19 utilizza per entrare nelle cellule del polmone, dell'apparato digerente e del tratto genito-urinario dell'uomo).
“I siti di glicosilazione – afferma il professor Rossi – sono delle aree in cui delle molecole di zucchero semplice si legano ad una proteina ancorata sulla membrana cellulare. In particolare, ho notato che tutti questi siti di glicosilazione sono costantemente legati all'ultimo amminoacido della proteina di membrana, che è l'aminoacido Asparagina. Da qui l'idea di utilizzare un vecchio farmaco, ben noto presso gli oncologi che lo usano nella terapia della leucemia acuta dei bambini, la L-Asparaginasi, che è un enzima che eliminando l'aminoacido Asparagina "taglia" di fatto il legame dello spike virale con il suo specifico recettore cellulare, bloccando di fatto l'infezione.
Questo farmaco, unito alla già nota Clorochina che funziona bloccando l'ingresso del virus nella cellula tramite un altro meccanismo alterante il pH delle vescicole che trasportano il virus al proprio interno, e all'Eparina, che previene il danno acuto vascolare indotto dalla tempesta dell'infiammazione causata dal virus, e quindi la trombosi secondaria, copre in maniera completa infezione ed effetti dell'infezione sull'uomo”.
E poiché la scienza non conosce muri e steccati ma solo ponti e collaborazioni, grazie all’interessamento di un medico marchigiano, lo studio in brevissimo tempo viene analizzato dal noto imprenditore e scienziato Francesco Bellini, laureato ad honorem Unicam, cofondatore della società canadese Biochem Pharma e presidente, tra le altre, della ViroChem Pharma, nonché membro del Consiglio di amministrazione di Montreal Heart Institute Foundation e Canada Science Technology & Innovation Council.
Dopo un attento studio ed analisi è nato il brevetto che, in tre giorni, è stato depositato negli USA (Washington DC) e che già è in fase di valutazione in vari nosocomi statunitensi e canadesi per una rapida applicazione.
“Chiaramente è presto per poter dire se questa cura sarà efficace – ha dichiarato il Rettore Unicam Claudio Pettinari – ma ancora una volta sono ad esprimere grande soddisfazione, a nome dell'intera comunità universitaria, per questo ulteriore successo che conferma l'eccellenza della qualità della ricerca scientifica dell'Università di Camerino, riconosciuta anche a livello internazionale. In questa occasione la soddisfazione è ancora più grande perché abbiamo messo in campo le competenze dei nostri ricercatori per trovare soluzioni che siano a beneficio della salute pubblica mondiale. Mi complimento con il prof. Rossi, di cui apprezzo le ottime capacità di ricercatore e divulgatore.
Come definito anche nel Piano Strategico di Ateneo 2018-2023, Unicam conferma l’intenzione di sostenere e sviluppare le attività dei gruppi di ricerca che operano nelle cinque Scuole di Ateneo, affinché riescano non solo ad inserirsi con più facilità nei programmi di finanziamento europei ed internazionali, ma perché producano innovazione da trasferire al mondo delle imprese e delle professioni. In questo caso la sinergia pubblico-privato ha dato subito eccellenti risultati ed ora attendiamo tutti fiduciosi l'esito della sperimentazione”.