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Monsignor Massara: "La Chiesa è rimasta viva, la pandemia ha fatto riscoprire il valore della famiglia e del dialogo"

Monsignor Massara: "La Chiesa è rimasta viva, la pandemia ha fatto riscoprire il valore della famiglia e del dialogo"

"La Chiesa è rimasta sempre viva e i sacerdoti stanno continuando a celebrale le messe per la comunità". Attraverso queste parole L'arcivescovo di Camerino-San Severino e amministratore apostolico di Fabriano-Matelica Monsignor Francesco Massara ha voluto esprimere la sua vicinanza in questo duro momento che tutto il modo sta attraversando:

"Questa situazione di pandemia ha cambiato molto il nostro modo di essere Chiesa – spiega Massara – non abbiamo più potuto fare delle celebrazioni aperte al pubblico ma ci tengo a dire che le Chiese sono rimaste sempre aperte e laddove è stato possibile abbiamo organizzato dei collegamenti online che ci hanno permesso durante la Settimana Santa di essere presenti nelle case delle persone". 

Nonostante l'emergenza Covid-19 le attività ecclesiastiche sono andate avanti senza sosta e con lo spirito non lasciare nessuno isolato: “Attraverso gesti di carità e momenti di ascolto siamo rimasti vicino alle persone anche con una semplice telefonata o con la donazione di una mascherina - sottolinea -  tutti piccoli segnali che volevano portare un messaggio di vicinanza a tutte quelle persone stanno attraversando un momento molto particolare”.

Un ruolo quello dell'Arcivescovo Massara che diviene ancor più importante e centrale in qunato la sua comunità ha dovuto fare i conti tre anni fa anche con il dramma del sisma ed ora si trova ancora una volta di fronte ad un altro difficile momento: "Anche io ho dovuto giustamente rispettare le limitazioni decreto Io Resto a Casa e per tale motivo non ho girato nelle zone del terremoto - chiosa Massara –  ma al di la di questo sono sempre in contatto con tutti i sindaci e sacerdoti del territorio, quindi ho molto chiara la situazione che la gente sta affrontano".

"Molte persone si sentono sole ed isolate ma dalla nostra opera bisogna far venire fuori un grande messaggio di speranza; noi ci rialzeremo, stando uniti, anche da questo secondo terremoto e per farlo non bisogna cadere nell’angoscia e nella paura".

Il periodo di quarantena però non ha solo portato disagi ma ha anche fatto riscoprire alle persone dei valori importanti che forse la frenesia dettata dai tempi moderni aveva fatto un po’ smarrire e talvolta dimenticare: "C'è da dire che questa situazione sta facendo nascere delle cose molte belle in quanto c’è stata una riscoperta del valore della famiglia e siamo per questo più disposti all’ascolto senza dimenticare poi la grande solidarietà che in tanti stanno dimostrando" - mette in evidenza Monsignor Massara- "Sta crescendo il desiderio di incontrarsi e di darsi un abbraccio e di questo me ne sono reso conto quando ho ricevuto delle lettere da parte di tanti bambini che mi hanno scritto nell'ambito del concorso CoronArt dove abbiamo invitato appunto i bambini, ragazzi e giovani a stimolare la loro creatività, offrendo l’opportunità di tradurre con l’arte la loro riflessione su tematiche sociali relative a questa emergenza:

Con questi soldi compra un regalo ad un bambino che non può permetterselo. Buona Pasqua

"Questo  messaggio ad esempio mi è arrivato con allegati dei soldini e io credo che ci fa capire come da un situazione così drammatica anche dal cuore di un bambino possano nascere delle cose belle che sono senza dubbio di grande insegnamento per noi"

 Signore fammi riabbracciare i miei nonni

"Ecco importanza dei nonni nelle nostre famiglie; in situazioni ordinarie noi ci incrociamo per le strade ma non ci incontriamo, sentiamo tante parole ma non ci ascoltiamo. Questo tempo ci ha permesso di ascoltarci un po’ di più e di incontrarci nei nostri cuori".

Resto a casa per salvare i miei sogni ma con la fantasia volo via lontano in posti fantastici, dove con i piedi non potrei mai andare

"Io credo che i messaggi di questi bambini ci aiutano e cui spronano ad andare avanti trovando la forza nelle cose belle che stanno nascendo nel nostro cuore anche in questa situazione così drammatica".

L'arcivescovo, infine, ha posto l'attenzione verso chi tutti i giorni è impegnato ad affrontare il Coronavirus: "Ringrazio veramente tutti gli operatori sanitari e le istituzioni che si stanno impegnando in prima linea per affrontare una situazione alla quale tutti noi eravamo impreparati".

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