Sabato 20 novembre alle ore 16 al Venanzina Pennesi, attuale sede dei Musei Civici e Diocesani di Camerino, prenderà il via “Degustando l’arte”, iniziativa del Comune camerte per promuovere la cultura e l'arte cittadina.
Sarà disponibile una visita guidata di una parte delle opere d’arte salvate dal sisma. Tra queste, la Pinacoteca della città ducale e delle Chiese dell’Arcidiocesi. Al termine del giro sarà possibile l'accesso a una degustazione dei vini della cantina Podere sul lago.
Successivamente sarà possibile arrivare alla Chiesa Santa Maria delle Grazie, nel quartiere Le Mosse, per visitare la mostra Rinascimento Marchigiano. Le visite saranno accompagnate dalla musica dell’Istituto Nelio Biondi di Camerino.
Uno studio pediatrico al Sottocorte Village.
Concesso da parte del Comune alla dottoressa Alberta Rastrelletti l’utilizzo di uno dei locali che si trovano al pianoterra della struttura. Lì si trasferirà l’attività dell’ambulatorio della pediatra che potrà usufruire degli spazi in comodato d’uso gratuito per cinque anni a decorrere dalla sottoscrizione del relativo contratto. Attualmente, infatti, la pediatra occupa un piccolo locale nella palazzina del Distretto dell’ospedale di Camerino.
“Con la possibilità di utilizzo dei locali del centro commerciale – spiega il sindaco Sandro Sborgia - si realizza un miglioramento delle condizioni di esercizio delle attività ambulatoriali pediatriche a vantaggio dei bambini e delle famiglie, che nella nuova sede potranno così soddisfare ulteriori bisogni e necessità”.
Venerdì 12 novembre presso l’ADI Design Museum di Milano si è tenuta la seconda presentazione pubblica del progetto di ricerca industriale “S.A.F.E. – Design sostenibile di sistemi di arredo intelligenti con funzione salva-vita durante eventi sismici”, finanziato dal Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca.
Il progetto S.A.F.E. è stato finalizzato allo sviluppo progettuale e alla realizzazione di sistemi di arredi “antisismici”, intelligenti e “salva-vita” in caso di terremoto, per le scuole e gli uffici.
Alla presentazione pubblica hanno partecipato tutti i partner del progetto: l’Università di Camerino, capofila del progetto, l’Università dell’Aquila, l’Università della Basilicata, sei aziende del settore legno-arredo A.Z. Ufficio, Camillo Sirianni, Cosmob, Icam, Styloffice e Vastarredo e le due aziende del settore ICT e IOT Fillippetti e Santer Reply.
Approvato il PSR (Programma straordinario per la ricostruzione) da parte della Conferenza Permanente; imminente accordo per un contratto di ricerca con Unicam per redigere il piano di sviluppo socio economico del territorio e lancio di un questionario pubblico per coinvolgere la popolazione in alcune scelte strategiche. Queste alcune delle novità annunciate ed emerse nell’incontro pubblico sulla ricostruzione organizzato sabato scorso dall’Amministrazione comunale di Camerino con la cittadinanza.
All'incontro hanno preso parte il sindaco Sandro Sborgia, i consiglieri con delega alla ricostruzione Luca Marassi e Anna Ortenzi, il Rettore Unicam Claudio Pettinari, l’Arcivescovo Francesco Massara, il pro-rettore Unicam Graziano Leoni e l’ingegnere della Diocesi Carlo Morosi.
Sarà necessario un miliardo e mezzo per la ricostruzione della città ducale: già partiti oltre 200 cantieri, la maggior parte dei quali nelle frazioni. “Gli edifici inagibili in tutto il territorio comunale sono 1.965 e non 2400 come erroneamente riportato di recente - ha affermato il consigliere Luca Marassi –: di questi, 513 i progetti che sono stati già presentati, 1.271 hanno consegnato la manifestazione di volontà al contributo per la ricostruzione, 181 edifici devono inviare la richiesta di contributo che scade perentoriamente il 15 dicembre. Siamo, quindi, al 90% di domande di contributo pubblico".
“Nella zona rossa del centro storico, si procederà a breve con lo smontaggio controllato di due edifici in via Lili e due in via Favorino - ha detto la consigliera Anna Ortenzi -, questo porterà a riaprire il cuore della città, liberandolo dalla zona rossa e facendolo tornare percorribile”. Illustrato anche lo stato di avanzamento delle progettazioni delle ben 40 opere pubbliche, al momento, in gestione dell’ufficio tecnico comunale, prospettando l’avvio di molti cantieri da qui alla prossima primavera.
Il Vescovo Francesco Massara ha sottolineato “l’importanza della ricostruzione sociale accanto a quella delle case e delle chiese. È fondamentale portare avanti le due cose insieme e per questo serve l’aiuto di tutta la cittadinanza”. In questo senso, sarà possibile partecipare a un'indagine popolare per raccogliere indirizi, spunti e progetti utili allo sviluppo del territori, compilando il questionario online basato sulla piattaforma Google moduli al seguente link entro e non oltre domenica 5 dicembre 2021: clicca qui.
Illustrato anche lo stato dei progetti in partenza della chiesa del Duomo e dell’arcidiocesi. Il Rettore Claudio Pettinari oltre ad illustrare le tante opere già realizzate dall’Università e i cantieri che stanno per partire, come quello riguardante il palazzo ducale, ha esortato una maggiore partecipazione della popolazione, soprattutto dei giovani, al processo di ricostruzione della città.
L’architetto Karrer, coordinatore dell’equipe di tecnici che sta predisponendo i piani attuativi di alcune zone del territorio comunale, ha quindi mostrato lo stato di avanzamento dei progetti delle frazioni perimetrate e del quartiere Vallicelle e Borgo San Giorgio, sottolineando anche “il coraggio dell’amministrazione nel lasciar libero da perimetrazioni il centro che bisogna pensare seguendo nuovi criteri e immaginandolo diverso da prima, migliorando l'insediamento abitativo e la viabilità interna e predisponendo nuove vie di fuga”.
Diverse sanzioni, denunce e un arresto per spaccio di sostanze stupefacenti. Questo il bilancio del servizio di controllo svolto negli ultimi due giorni dai carabinieri della Compagnia di Camerino
A Matelica, nel corso di una perquisizione, un ventottenne del luogo è stato trovato in possesso di cento grammi di marijuana, bilancino di precisione e strumenti per il confezionamento. Per lui è stato disposto l’arresto mentre la compagna, trovata anch’ella in possesso di sostanza stupefacente, è stata segnalata come assuntrice ed ha subito il ritiro della patente di guida.
Nella serata precedente, nella città camerte, a finire nella rete dei controlli un uomo, trovato alla guida in stato di ebbrezza e denunciato, ma soprattutto due esercizi commerciali che avevano artificiosamente creato una sorta di discoteca all’aperto aggirando la normativa in merito al fine di attrarre i giovani che affollano i luoghi di ritrovo nei giovedì universitari. Per i gestori è scattata una sanzione amministrativa
Si è tenuto questa stamattina a Roma convegno “Università: per un Paese a prova di futuro”, organizzato dalla CRUI-Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, che ha accolto fra i partecipanti anche il Rettore dell'Unicam, Claudio Pettinari. Tra i relatori è intervenuto anche il Commissario europeo per l'Economia, Paolo Gentiloni, che ha voluto esprimere parole di apprezzamento per l’Università di Camerino, definendola “un gioiello di Università, una eccellenza non solo italiana, ma anche europea”. L'ultima volta che l'on. Gentiloni ebbe modo di visitare la prestigiosa struttura fu durante la cerimonia di inaugurazione del 682mo anno accademico - il 6 novembre 2017 - periodo che coincise con il suo mandato da Presidente del Consiglio.
Obiettivo del convegno è stato quello di riposizionare l’Università al centro del dibattito pubblico quale forza propulsiva della ripresa economico- sociale, nonché definire il contributo che l’Università può dare alle diverse misure del PNRR. Un messaggio chiaro e un appello da parte del sistema accademico, unito come raramente accade, attraverso la voce degli oltre 80 rettori che fanno parte della CRUI.
Dopo i saluti del Presidente CRUI e Rettore del Politecnico di Milano Ferruccio Resta, di Paolo Gentiloni, Commissario europeo per l'Economia, e di Carlo Bonomi, Presidente Confindustria, sono intervenuti alla tavola rotonda moderata da Bruno Vespa: Mara Carfagna, Ministra per il Sud e la Coesione territoriale; Vittorio Colao, Ministro per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale; Cristina Messa, Ministra dell’Università e della Ricerca; Maria Chiara Carrozza, Presidentessa del CNR; Carlo Messina, Consigliere Delegato e CEO di Intesa Sanpaolo; Luciano Floridi, Professor of Philosophy and Ethics of Information Oxford, e Giovanni Brugnoli, Vice Presidente di Confindustria per il Capitale umano.
Sabato 13 novembre alle ore 16 all’Auditorium Benedetto XIII l’amministrazione comunale tornerà ad incontrare la cittadinanza per discutere la ricostruzione edilizia.
Interverranno anche il Rettore dell’Università di Camerino, Claudio Pettinari; l’Arcivescovo Francesco Massara e l’architetto Francesco Karrer, il cui studio è responsabile della realizzazione dei piani attuativi di parte del centro storico di Camerino ed alcune frazioni.
Sarà necessario esibire il Green Pass ed indossare la mascherina per accedere all’incontro, che verrà trasmesso in diretta sul canale YouTube del Comune di Camerino.
Rocambolesco incidente a Camerino nel pomeriggio di oggi: fortunatamente senza gravi conseguenze.
Il fatto è avvenuto alle ore 16 circa in via Pallotta. La dinamica del sinistro, ancora in fase di accertamento, ha visto un'autovettura urtare lo spartitraffico presente sulla sede stradale e di conseguenza carambolare sul container che ospita la Banca dei Sibillini, per poi ricadere su un'altra auto parcheggiata nei pressi.
L’intervento della squadra dei vigili del Fuoco del distaccamento di Camerino è stato necessario per effettuare l’estrazione del conducente dall’abitacolo della vettura e mettere in sicurezza i mezzi e lo scenario dell’incidente. Sul posto anche 118, Polizia Stradale e Vigili Urbani.
Fortunatamente nessuna grave conseguenza per l'uomo alla guida dell'auto che è stato comunque trasportato all'ospedale per accertamenti.
"L’amministrazione comunale di Camerino esprime la più profonda soddisfazione per la sottoscrizione del contratto di comodato d'uso gratuito stipulato ieri tra Ente Provincia Macerata e Comando provinciale dei Carabinieri che formalizza la cessione temporanea dello stabile all'Arma camerte per le esigenze istituzionali e alloggiative del personale in servizio". A sottolinearlo, in una nota, è il sindaco di Camerino Sandro Sborgia all'indomani dell'accordo firmato nel Palazzo della Provincia.
"Si compie, così, il primo passo verso il ritorno in centro storico di una delle più importanti Istituzioni della Città, restituendo decoro e dignità a quanti sono impegnati quotidianamente a servizio della collettività - aggiunge il primo cittadino -. L'amministrazione comunale di Camerino, dopo la riapertura del centro storico e la consapevolezza della possibilità di utilizzo di uno dei pochi edifici rimasti praticamente illesi dal terremoto, si è immediatamente e concretamente adoperata perché questa operazione potesse essere perseguita e portata a compimento attraverso il coinvolgimento diretto di tutte le Istituzioni interessate a partire dalla Prefettura e dalla Provincia alle quali rivolgiamo il nostro ringraziamento per la fattiva collaborazione e per il contributo diretto al superamento di tutti gli ostacoli burocratici".
"Il ritorno dei Carabinieri nel cuore cittadino, costituisce il primo segnale di rivitalizzazione della Città; non possiamo che rallegrarcene" afferma Sborgia. Su proposta del sindaco, la stessa Giunta comunale ha deliberato oltre alla cessione a titolo gratuito dei locali a piano terra per le esigenze di ricovero per i mezzi militari, lo stanziamento di fondi per la rimessa in pristino dei locali.
"Si tratta di un gesto doveroso verso l'intero territorio montano e verso l'Arma dei Carabinieri alla quale siamo particolarmente legati e verso la quale nutriamo i più profondi sentimenti di affetto" ha concluso il primo cittadino.
Ci sono voluti più di 5 anni, ma ora è ufficiale: la Compagnia dei Carabinieri di Camerino avrà una nuova sede, localizzata nella zona intorno a via Roma. È quanto emerso nella conferenza stampa tenutasi stamane presso il Palazzo della Provincia di Macerata, presieduta dal presidente Antonio Pettinari, e alla presenza del Prefetto Flavio Ferdani e del colonnello dei carabinieri Nicola Candido che, insieme, hanno siglato il documento per il comodato d'uso gratuito della nuova caserma.
Una giornata importante per le istituzioni e la cittadinanza, che può finalmente tornare a confidare nella presenza regolare e costante delle forze dell'ordine dopo gli sconvolgimenti causati dal sisma del 2016.
«Stiamo dando oggi un segnale importante e concreto di ripartenza - ha commentato il presidente Pettinari - reso possibile dalla cooperazione dell'amministrazione provinciale, la Prefettura, l'Arma dei Carabinieri e il Ministero degli interni. È un risultato importante anche da punto di vista umano, perché è stato fondamentale garantire la sicurezza di tutti: militari e cittadini. Dopo il sisma, la struttura non aveva riportato danni particolarmente seri, ma si è trovato comunque in zona rossa e non era più raggiungibile. Dovevano essere fatte delle verifiche sull'impianto tecnico, e manutenzioni straordinarie per aggiornare l'utilizzo e scongiurare precarietà varie. Siamo quasi a conclusione del percorso, costato circa 60 milà euro di lavori.»
Una collaborazione "discreta e proficua", come il Prefetto Ferdani ha voluto sottolineare, aggiungendo di proseguire nell'impegno di ricostruzione insieme ai sindaci dellì'Hinterland di Camerino, anticipando la propria presenza questo venerdì presso il Comune di Caldarola. «La soluzione dei containers adottata nel breve termine era diventata insostenibile» - ha dichiarato il colonnello Candido. «Ora avremo provvisoriamente a disposizione il palazzo Sant’Angelo, nel centro storico, e entro dicembre riusciremo a spostare la Compagnia nella nuova sede. Si vedono finalmente i frutti di tanto lavoro, soprattutto perché rispondere alle esigenze della cittadinanza era diventato complicato, a causa dei piccoli spazi in cui eravamo costretti e che ha favorito anche casi di Covid-19. Siamo cautamente ottimisti anche per sistemare prossime strutture: ci sono vari progetti avviati, ma serve ancora l'approvazione ministeriale per alcuni. Contiamo di lavorare ancora per dare un'accelerata all'intero processo.»
L’Istituto Nazionale di Astrofisica – INAF apre una nuova sede presso l’Università degli Studi di Camerino. Approvata dai Consigli di Amministrazione dei due Enti, la Sede INAF sarà situata presso la Sezione di Geologia della Scuola di Scienze e Tecnologie di Unicam.
Grande soddisfazione del Rettore di Unicam profssor Claudio Pettinari e del Presidente INAF professor Marco Tavani, che hanno fortemente voluto il rafforzamento e la istituzionalizzazione di una collaborazione già in essere tra i due Enti, in particolare per attività di ricerca nei settori dell’astrofisica, dell’astronomia e delle scienze dello spazio che vedono coinvolti doc enti e ricercatori della Scuola di Scienze e Tecnologie di Unicam.
Responsabile della Sezione INAF sarà il professor Gabriele Giuli, docente della Sezione di Geologia della Scuola di Scienze e Tecnologie di Unicam.
“Questa collaborazione – ha sottolineato il Rettore Unicam prof. Claudio Pettinari – rappresenta una grande opportunità per il nostro Ateneo. Sono previsti programmi di ricerca e di supporto didattico approvati e finanziati dai due Enti con l’obiettivo di favorire la promozione e lo sviluppo di attività didattiche sui temi specifici dell’accordo, con particolare riguardo al dottorato di ricerca, per contribuire a preparare figure professionali altamente qualificate”.
Presso la sede INAF in Unicam opererà sia personale dell’Ateneo che dell’ente di ricerca, ed è prevista la condivisione di laboratori e strumentazioni scientifiche e tecniche, per favorire il raggiungimento degli obiettivi di ricerca prefissati nel piano triennale nella sezione.
Prosegue Sparse festival, teatro, musica, danza e circo nelle aree rurali della regione Marche, che domenica (14 novembre ore 11.30 e 14.30) arriverà a Camerino. Il centro storico della città ducale sarà percorso da A[1]BIT di Sanpapié, un progetto che nasce dalla voglia di esplorare la relazione dell’individuo e della comunità con la città e, in generale, con gli spazi urbani. I danzatori si muovono sulla coreografia di Lara Guidetti che sceglie come colonna sonora 1-BitSymphony del compositore newyorkese Tristan Perich. Un piccolo gruppo di spettatori, rigorosamente con la musica in cuffia e accompagnati da un testo che introduce e contestualizza lo spazio della performance, segue i danzatori nel disegno che si adatta a spazi urbani pubblici e privati, interni ed esterni.
È realizzato nell’ambito del progetto europeo Sparse (Supporting & Promoting Arts in Rural Settlements of Europe) è finanziato dal programma Europa Creativa e che vede AMAT come soggetto italiano accanto a Take Art (Inghilterra), Eesti Tantsuagentuur – National Dance Agency (Estonia), Fish Eye (Lituania), Shoshin (Romania), Carn to Cove (Inghilterra), Riksteatern Varmland (Svezia) e Sogn og Fjordance (Norvegia).
“Quando mettiamo le cuffie e decidiamo un suono, una musica che ci accompagna, spesso lo spazo e la nostra esperienza di esso si modificano in relazione a quella peculiare sorgente che ci permette di cogliere dettagli ed escluderne altri, creando un viaggio intimo dentro ad uno spazio pubblico. La 1-BitSymphony di Tristan Perich ci ha affascinati – affermano gli autori del progetto - perché è un “dispositivo a misura d’uomo”: potrebbe essere contenuto e suonare un’intera sinfonia nelle tasche di chiunque, con una qualità bassissima, di uso comune (tablet, telefoni, pc…), ma in grado di restituire un universo sonoro complesso e ricco di citazioni tra storia e contemporaneità.
Mettendo in relazione queste riflessioni, abbiamo sperimentato come, attraverso una colonna sonora condivisa, si potesse partire dalla percezione del singolo e, attraverso la costruzione di piccoli riti collettivi in forma danzata, approdare alla costruzione di una comunità. La relazione tra posizione individuale e collettiva, in un contesto urbano e disordinato, è il cardine della ricerca coreografica: i danzatori si muovono in funzione dello spazio e del pubblico, che si trova ad essere, inconsapevolmente, parte del disegno coreografico. Un piccolo gruppo di spettatori, rigorosamente con la musica in cuffia e accompagnati da un testo che introduce e contestualizza lo spazio della performance, segue i danzatori nel disegno che si adatta a spazi urbani pubblici e privati, interni ed esterni”.
Regia e coreografia di A[1]BIT sono di Lara Guidetti, assistente alla coreografia Matteo Sacco, testi e voce Marcello Gori, interpreti Fabrizio Calanna, Sofia Casprini, Luis Colombo Matteo Sacco, Lara Viscuso, musica 1 Bit Symphony di Tristan Perich, produzione Sanpapié in collaborazione con MilanOltre Festival Exister DANCEHAUSpiù.
La Scuola di Giurisprudenza di Unicam, in collaborazione con l’Unione Madonie, ha ottenuto il finanziamento di una borsa di studio nell’ambito dei “dottorati comunali”, i nuovi percorsi attivati di recente in via sperimentale dall’Agenzia per la coesione territoriale ed avanzati dalle aggregazioni di Comuni presenti in ognuna delle Aree Interne.
Il progetto, coordinato per Unicam dalla professoressa Lucia Ruggeri, andrà ad insistere proprio nell’area interna del territorio siciliano con un focus sul set up giuridico di energy community nell'Area interna delle Madonie.
“Il Comune di Petralia Soprana – ha sottolineato la prof.ssa Ruggeri – è uno degli stakeholder del nostro progetto europeo “ECPE”, nato con l’obiettivo di discutere e analizzare le politiche legislative e le strategie di intervento per promuovere l’auto-consumo energetico, e si è fatto promotore di questa sinergia con la nostra università nella loro area interna di riferimento. Siamo davvero molto soddisfatti per questa ulteriore opportunità di formazione per i nostri giovani ricercatori”.
L’attività di dottorato si svolgerà in tre anni e prevede, tra le attività, lo studio e l’analisi dell’area interna madonita riguardo alle potenzialità territoriali per lo sviluppo di green community, al monitoraggio e studio della normativa di settore e dell’evoluzione legislative in materia. Prevista anche una attività di supporto allo studio e all’analisi della modulistica contrattuale, la realizzazione di un report sull’attività di studio e presentazione ai Comuni.
I ricercatori del progetto ECPE sono coinvolti in numerose attività.
Nei giorni scorsi hanno partecipando alla EUSEW (European Sustinable Energy Week), tenutasi dal 25 al 29 ottobre, sia seguendo i lavori europei sia organizzando sul territorio Energy Days, in collaborazione con altri partner del progetto. Il tutto con l’obiettivo di diffondere sempre più capillarmente la cultura dell’utilizzo di fonti di energia pulita e dell’importanza del contributo di ciascuno di noi per produrla.
Giovedì 28 ottobre il consiglio direttivo dell’Unione Montana Marca di Camerino si è riunito per discutere e approvare il bilancio consolidato dell’ente relativo all’esercizio 2020.
Il bilancio è stato approvato da tutti i comuni che fanno parte dell’Unione ad eccezione di quello di Camerino. “Registriamo una sostanziale unanimità sul bilancio, con cinque sindaci che hanno votato a favore ed uno solo contrario, a significare una condivisione ampia del lavoro sin qui effettuato.
È un segnale politico importante - sottolinea Alessandro Gentilucci, presidente dell’Unione - che conferma la validità del nostro impegno: ricordo che l’Unione Montana è soggetto capofila della strategia aree interne per l’alto maceratese, è soggetto attuatore del progetto Europe Direct per la diffusione della cultura europea e delle informazioni sulle opportunità dei bandi dell’UE, è soggetto capofila per la gestione dell’Ambito Territoriale Sociale XVIII, insomma attività diverse ed importanti che incidono sul territorio. Pertanto, non posso che dirmi soddisfatto dell’esito di questa votazione”.
Fissata la data per l’incontro pubblico sulla ricostruzione organizzato dall'amministrazione comunale di Camerino.
Sabato 13 novembre alle 16 all’Auditorium Benedetto XIII si farà il punto sullo stato della ricostruzione a 5 anni dal sisma e, in particolare, sugli ultimi due anni e mezzo di lavoro. Dall’approvazione delle perimetrazioni, alla definizione degli aggregati, al lavoro sui piani attuativi che sta portando avanti lo studio Karrer, alle ordinanze speciali Camerino, senza tralasciare le demolizioni, le messe in sicurezza, i cantieri iniziati e quelli in avvio, in modo particolare per quanto riguarda la ricostruzione pubblica.
“Riprendiamo gli appuntamenti che ci eravamo prefissati di fare, ma che a causa della pandemia è stato impossibile organizzare - spiega Luca Marassi, consigliere con delega alla ricostruzione - Lo scorso anno a dicembre abbiamo presentato il Psr incontrando la cittadinanza in modalità online. Speriamo di poter riprendere in presenza e continuate in questo modo per poter condividere il più possibile il lavoro che si sta portando avanti. L’impegnò è tantissimo e anche i passi avanti fatti, inimmaginabile per chi non lo vive quotidianamente. Naturalmente la ricostruzione è un percorso che necessita di tanti passaggi che è giusto condividere con la cittadinanza, anche attraverso incontri pubblici. Quello del 13 novembre sarà il primo, in cui oltre a illustrare lo stato della ricostruzione, risponderemo alle domande e ascolteremo le richieste dei concittadini”.
Una patente ritirata, due minorenni segnalati e un denunciato: è l'esito dell'attività di controllo del territorio messa in campo dai carabinieri di Camerino durante il weekend di Halloween.
Sono stati, infatti, segnalati alla Prefettura come assuntori di sostanze stupefacenti due diciassettenni e un ventunenne al quale è stata ritirata la patente di guida, poiché trovato alla guida ubriaco.
Analoga sorte è toccata a un cinquantenne di Serravalle di Chienti il quale è stato denunciato in stato di libertà per aver provocato – sotto i fumi dell’alcool – un incidente stradale, fortunatamente senza conseguenze. All’uomo è stata, inoltre, ritirata la patente e sequestrata l’autovettura.
Nella ricorrenza della campagna di Legambiente "salvalarte" si è tenuto a Camerino, presso la località Torre del Parco, il racconto del trasferimento dell’Archivio storico della Biblioteca Valentiniana.
Lo spostamento di questo importante patrimonio librario è stato possibile grazie all’indispensabile contributo dell’Università Di Camerino e allo spirito di servizio e la lunga storia del volontariato di protezione civile in campo di beni culturali ha innescato la miccia che ha messo al lavoro circa 250 volontari di ben 48 gruppo e associazioni provenienti dai territori delle cinque province della Regione Marche. Il racconto delle attività ricade nel giorno del rilancio della storica campagna di Legambiente “Salvalarte”, iniziativa dell’associazione che l’obiettivo di dare voce e protagonismo ai territori, per restituire alle comunità un pezzo della loro identità, attraverso appunto, azioni di volontariato.
“È stato fatto un miracolo - commenta Sandro Sborgia, il sindaco di Camerino - Con un grande lavoro di oltre 200 volontari della Protezione Civile sono stati spostati tutti i volumi della biblioteca Valentiniana portando in salvo un patrimonio che andava difeso e sicuramente tutelato. Non possiamo dimenticare quale tesoro rappresentino questi testi che appartengono a una delle biblioteche più grandi e antiche delle Marche. Due terzi saranno momentaneamente custoditi a Torre del Parco, un terzo in centro storico, al San Sebastiano e torneranno fruibili. Un ringraziamento va sopra ogni cosa alla Protezione Civile, al rettore nell’Università di Camerino Claudio Pettinari, al professor Falaschi, direttore sella Biblioteca Valentiniana e a Francesco Aquili, il responsabile del Comune di Camerino che ha seguito passo passo tutto il progetto”.
Tra le più importanti per tipologia e longevità delle Marche, la Biblioteca Valentiniana, che conta 150mila volumi antichi e incunaboli, dal Medioevo sino ad Ottocento inoltrato, è stata ospitata dal 1810 al 1997 dal palazzo Ducale del Comune di Camerino. A causa del sisma del 1997 fu spostata nel 2000 nella sede temporanea del Rotary Palace, in via Madonna delle Carceri, edificio nato per ospitare una palestra e donato al comune di Camerino dal locale Rotary club e nato per ospitare una palestra, si è dimostrato, infatti, una struttura poco adatta alla conservazione del patrimonio e per di più in una posizione più periferica di non facile fruizione per la comunità. Per questo e altri motivi sopraggiunti, tra cui il sisma che ha nuovamente interessato la città di Camerino nel 2016-2017, è sorta la necessità di trovare una nuova sede, ma ancora una volta provvisoria, per la Biblioteca Valentiniana.
“Il volontariato di protezione civile ha saputo dimostrare nel corso delle ultime gravi calamità che hanno colpito il nostro paese di poter offrire un contributo importante in diversi aspetti della gestione di un’emergenza – ha dichiarato Antonella Nonnis, Coordinatrice del Gruppo di Protezione Civile Legambiente Marche- la nostra associazione, grazie alla sua esperienza ventennale in tema di beni culturali e formazione dei volontari ha potuto dare il suo contributo”.
Le operazioni di movimentazione, spolveratura e ricollocazione dei volumi della biblioteca sono avvenute contemporaneamente operando con due squadre e un mezzo mobile attrezzato in dotazione al dipartimento di protezione civile della Regione Marche realizzato per il recupero dei beni culturali in emergenza. "Dal 2004 il Servizio Protezione Civile regionale in collaborazione con tutti gli enti coinvolti nelle attività legate al recupero dei beni culturali ha svolto un importante attività formativa per i volontari di protezione civile nel prepararli per interventi nel campo del recupero dei beni culturali – ha dichiarato Mauro Perugini, Responsabile volontari di protezione civile della Regione Marche”- Da allora numerosi sono stati gli interventi effettuati sia durante le esercitazioni di protezione civile che sfortunatamente in momenti emergenziali veri e propri. Sempre pronta è stata la risposta del volontariato di protezione civile. Non ultima quella relativa al sisma che ha colpito il nostro territorio nel 2016. Poi terminata la fase emergenziale ed a seguito anche della pandemia da Covid 19 le attività legate al recupero beni culturali hanno subito un forte rallentamento.
Quindi lo spostamento dei volumi della biblioteca Valentiniana è stata l’occasione per coinvolgere il volontariato di protezione civile già formato, formare nuovi volontari. La risposta del volontariato è stata estremamente positiva – conclude Mauro Perugini - stimolandoci a riprendere l’organizzazione di quel cammino formativo nel campo del recupero dei beni culturali in emergenza che tanti apprezzamenti ha avuto. Il servizio Protezione Civile Regionale crede molto in queste attività e tra l’altro ha realizzato un modulo a geometria variabile (attualmente in uso a Camerino) da utilizzare come laboratorio mobile per le attività legate al recupero di beni culturali.
Torna l'appuntamento con la rubrica settimanale "La Strada delle Vittime", nella quale si affronta l'analisi della casistica criminale con approccio vittimologico. Di seguito proponiamo il caso di questa puntata.
Una famiglia dell’alta borghesia romana nel 2002 è stata distrutta da un atroce delitto. Elena e Gaspare Gabriele, docente in pensione lei, commercialista lui, avevano cresciuto con amore ed estrema cura e dedizione i loro due figli: Laila, la maggiore, che già da tempo viveva a Milano con il marito, ed Aral, 27 anni al tempo dei fatti, sul quale si concentravano le attenzioni della coppia.
Aral, laureando in legge all’Università di Camerino, volontario per il servizio civile presso un centro per disabili, veniva descritto da tutti come un ragazzo gentile e sensibile.
Il 22 marzo del 2002 il ragazzo, che abitava nell’appartamento al piano superiore del lussuoso edificio in cui vivevano i genitori, preoccupato perchè non li vedeva da due giorni, è sceso a cercarli: terribile, a suo dire, la scoperta che ha fatto varcando la soglia della loro camera da letto: due sacchi neri ai piedi del letto, con la forma inequivocabile di corpi umani, a terra. Una telefonata alla sorella: "Papà e mamma sono nei sacchi”.
Gli inquirenti si misero subito al lavoro: nessun segno di effrazione nell’appartamento, tutto era perfettamente in ordine, nulla era stato rubato o spostato. Nessun segno di colluttazione. Nessun elemento ha parlato della presenza di un terzo estraneo nell’abitazione.
Le analisi svelarono che marito e moglie erano stati narcotizzati con un potente sonnifero e avevano trovato la morte per soffocamento in quei sacchi di plastica della spazzatura.
Intercettate le conversazioni tra Aral e la sorella, fu proprio da esse che emerse l’elemento chiave, quello che per gli investigatori e per la pubblica accusa era stato il movente: Aral aveva raccontato una menzogna ai suoi genitori, era sul punto di laurearsi. Ma la realtà era diversa: tutti quegli esami conclusi brillantemente a Camerino non erano davvero mai stati sostenuti e la richiesta di tesi non era quindi mai avvenuta.
Aral aveva alterato il libretto universitario mentre il padre, pieno di aspettative per quell’evento, sulla sua agenda già da tempo trascriveva i presunti successi del figlio.
Un’impronta rinvenuta all’interno di uno dei due sacchi neri contenenti i corpi, che si è accertata essere stata lasciata da una scarpa di Aral, ha confermato i sospetti degli inquirenti ed ha aperto le porte del carcere al ragazzo che, nel 2005, è stato condannato a 28 anni per l’omicidio premeditato dei genitori. Ad oggi dal carcere Aral continua a professarsi innocente.
La risposta al perché di un atto così estremo risiede nella storia personale di ogni figlio assassino. Non bisogna necessariamente andare alla ricerca di un evento traumatico.
“La violenza generalmente è l’atto finale di qualcosa che non ha funzionato nello sviluppo relazionale” spiega una neuropsichiatra infantile. Un figlio che non ha il coraggio di affrontare le conseguenze delle sue mancanze, delle sue bugie, scegliendo di eliminare invece i genitori, è un figlio che preferisce eliminare i testimoni della sua debolezza e fragilità, quasi a tentare di negarle anche a se stesso.
Brilla l’arte nell’autunno di Camerino dove è stata inaugurata questa mattina nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie, in via Le Mosse la mostra “Rinascimento marchigiano. Opere d’arte restaurate dai luoghi del sisma” a cura di Stefano Papetti e Pierluigi Moriconi, frutto della convenzione siglata da ANCI Marche e Pio Sodalizio dei Piceni nel 2017, che si sono impegnati in un importante lavoro di recupero delle opere d’arte danneggiate; con il contributo della Regione Marche. In collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche, sono state individuate per il recupero e il restauro un nucleo di opere marchigiane di proprietà di 17 differenti Enti pubblici ed ecclesiastici delle province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata.
Quelle in esposizione saranno 20 opere provenienti da tutte le Marche: da Arquata del Tronto a Fiordimonte, da Ascoli Piceno a Mogliano, i cui restauri sono stati importanti anche per approfondimenti di tipo scientifico. Di grande rilevanza storico-artistica, sono esposte sculture e dipinti di autori di indubbia fama che nelle Marche sono nati o che vi hanno soggiornato e che hanno contribuito a modificare la geografia della Storia dell’Arte. Gli interventi di restauro sono stati eseguiti da tecnici tutti marchigiani, in collaborazione con l’Università di Camerino e l’Università di Urbino e la direzione scientifica della Soprintendenza che, con innovative analisi diagnostiche hanno valutato lo stato di conservazione di ciascuna opera. Questi interventi non soltanto hanno consentito di porre rimedio ai danni subiti dalle opere, ma hanno permesso di effettuare nuove attribuzioni e di acquisire nuove conoscenze relative alla tecnica pittorica ed ai materiali usati dagli artisti, accrescendo le conoscenze che si avevano su questo patrimonio e aprendo la strada a nuovi studi.
“Si tratta di un viaggio nella religiosità marchigiana attraverso un affascinante percorso stilistico e iconografico, ma mi preme sottolineare come la volontà di questa mostra sia ancora più profonda: rendere fruibili in maniera permanente le opere restaurate - spiega Pierluigi Moriconi della Soprintendenza dei Beni Architettonici delle Marche e curatore dell’esposizione. Con questa esposizione, quarta tappa di “Rinascimento marchigiano” che abbiamo fortemente voluto noi della Sovrintendenza, riconsegniamo le opere restaurate, a distanza di cinque anni dal sisma ai Comuni e agli enti ecclesiastici, ridando loro la collocazione originaria per quanto possibile”.
A portare colore nella splendida giornata di sole, dopo il taglio del nastro, i bambini dell’Istituto comprensivo Ugo Betti di Camerino che hanno vestito i panni delle “guide” illustrando e raccontando ognuno un’opera. Un gesto simbolico pensato proprio per dare il giusto spazio a coloro che, nonostante la propria fragilità, negli anni hanno dovuto affrontare tante difficoltà: dal sisma alla pandemia. “L’arte è ancora protagonista nella nostra città perché, come abbiamo sempre sostenuto, accanto alla ricostruzione fisica va incentivata quella sociale e, indubbiamente, proposte culturali di questo tipo sono un incentivo a vivere i nostri territori e a visitarli – ha detto il sindaco Sandro Sborgia – Ringrazio la Sovrintendenza, l’Anci, la Regione e tutti coloro che vi hanno lavorato. Mi piace che siano proprio i bambini a illustrare le opere che sono esposte perché sono il futuro e sono i primi a dover raccontare e conoscere i tesori che tutti custodiamo e amiamo”.
Sono intervenuti al taglio del nastro oltre al sindaco Sandro Sborgia e al curatore della mostra Pierluigi Moriconi (storico dell'arte della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio delle Marche); Giovanna Sartori, assessore alla cultura del Comune di Camerino; Anna Menghi, consigliere regionale; Paola Camera, Direzione Generale MIC (Ministero della cultura); Marcello Bedeschi, Segretario Generale Anci Marche. La mostra sarà aperta fino al 9 gennaio, dal venerdì alla domenica e festivi dalle 10 alle 13; dalle 15 alle 18.
Consegnato dal Rotary Club Camerino al cantante e tenore Andrea Bocelli il Paul Harris Fellow, il più ambito riconoscimento per un rotariano. La decisione del club camerte di assegnare tale onorificenza è scaturita dall'interessamento che il cantante sta avendo per il territorio maceratese.
Andrea Bocelli, tramite la sua fondazione, ha creato la nuova Accademia della musica a Camerino, la nuova scuola a Sarnano, quella a Muccia e ora, a San Ginesio, realizzerà la nuova sede dell'Ipsia “Frau”. E' il quarto progetto di ricostruzione post sisma nel maceratese da parte della Fondazione Bocelli per la ripartenza della comunità colpita dal terremoto che mette al centro il futuro dei giovani.
"È stato – dice il presidente del Rotary Club Camerino, Stefano Re - un onore conoscere e avere avuto la possibilità di consegnare personalmente questa importante onorificenza al maestro Andrea Bocelli. Ciò che sta facendo per il nostro territorio è qualcosa di straordinario. Spero possa ritornare presto a farci visita e, perché no, magari deliziarci con uno spettacolo".
Alla cerimonia di consegna, oltre a Stefano Re, c'era Isolina Marota, prefetto del Rotary Club Camerino. Il maestro Andrea Bocelli ha ringraziato per il premio ricevuto, ha gradito moltissimo ricevere il riconoscimento e ha detto che è molto vicino al Rotary. Ha ricevuto, in passato, un altro Paul Harris Fellow dal Rotary Club Montecarlo Piana di Lucca e un secondo dal Rotary Club Foggia di cui è anche socio onorario.