“Oggi abbiamo tenuto la prima riunione operativa della cabina di regia Anci presso la sede nazionale dell’Associazione sulla ricostruzione post sisma, cui hanno partecipato rappresentanti di Anci Marche, Umbria, Abruzzo e Lazio, per individuare un nuovo modus operandi con il quale tenere costantemente in rete tutti i sindaci interessati dal Sisma del Centro Italia”. Lo ha detto il sindaco di Camerino Gianluca Pasqui al termine dell’incontro da lui presieduto, nella sua qualità di coordinatore dei Sindaci del cratere e della cabina di regia.
“E’ questo – prosegue Pasqui a margine dell’incontro - il più devastante terremoto che la storia degli ultimi 50 anni ricordi, basti pensare che sono 140 i comuni coinvolti in quattro regioni, 203mila le istanze di sopralluogo per edifici danneggiati che i tecnici della protezione civile devono svolgere, dei quali circa la metà risultati inagibili, oltre 2 milioni e 600mila le tonnellate di macerie da rimuovere, 250 interventi di ripristino della viabilità legati al sisma per quasi 500 milioni di euro. Proprio perché comprendiamo che i problemi da affrontare sono di una complessità straordinaria - ha spiegato il sindaco di Camerino - come ANCI in coda alla fase di emergenza, ora che si entra nel vivo della ricostruzione, abbiamo voluto istituire questa cabina di regia per favorire un dialogo organizzato e costruttivo con le istituzioni competenti”.
Dal dibattito odierno è anche emersa la necessità di arrivare a breve ad un confronto con il Commissario Errani, per passare dalla fase dell’emergenza a quella dell’avvio della ricostruzione. “Gli chiederemo un incontro per avviare un percorso congiunto sulle problematiche ancora aperte e per metterlo, così, anche a conoscenza della costituzione di questa nuova struttura di coordinamento dei sindaci”, ha evidenziato il primo cittadino di Camerino. Desideriamo rappresentare al Commissario le prime esigenze emerse: un crono programma chiaro delle attività e dei servizi da porre in essere in maniera concertata nelle quattro regioni ad iniziare da scuole, attività commerciali e produttive e municipi, una costante attività di formazione per i tecnici dei Comuni sui quali grava un importante peso amministrativo, oltre ad un quadro coordinato della normativa che già appare stratificata e di difficile lettura”.
“Sarà anche inviata una comunicazione a firma congiunta, mia e dei presidenti delle Anci regionali, per invitare i sindaci dei Comuni colpiti a rapportarsi con le associazione regionali per ogni problema che assilla le loro comunità. “Questi primi tavoli di lavoro locale – ha spiegato Pasqui – faranno sintesi nella struttura di coordinamento che vedrà la mia presenza insieme a quella dei presidenti delle Anci regionali, con il compito di andare poi a discutere e rapportarsi su queste problematiche con il Commissario di governo per la ricostruzione, o con chi in quel momento sarà l’interlocutore idoneo a risolvere questi problemi”.
Il neo coordinatore della cabina di regia ha comunque ribadito l’esigenza che l’attività delle Anci regionali sia all’insegna della sinergia massima, tanto più necessaria di fronte ad un evento di portata straordinaria. “Il coordinamento, che non deve essere vissuto come una ulteriore incombenza, deve essere operativo e soprattutto condiviso, lavorando con spirito di servizio per l’interesse collettivo. Non possono esserci divisioni, oppure visioni diverse, rispetto al bene collettivo”, ha aggiunto. “In questo momento viviamo la fase di chi sta uscendo da una guerra e dobbiamo lavorare insieme senza alcuna divisione guardando solo e soltanto al benessere ed alla ripresa delle nostre popolazioni e comunità”, ha concluso Pasqui.
Nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte il direttore dell'Area Vasta 3 Alessando Maccioni, il sindaco di Camerino Gianluca Pasqui, il presidente dell'Unione Montana di Camerino Alessandro Gentilucci e i direttori del Presidio Unico, del Personale e delle Professioni sanitarie infermieristiche, questa mattina è stata ufficializzato il nome del nuovo primario del reparto di Ortopedia dell'ospedale di Camerino.
Si tratta del dottor Remo Di Matteo, 41 anni, originario di San Benedetto del Tronto. Il dottor Di Matteo è specialista in Ortopedia e Traumatologia e da oltre undici anni è di ruolo all'ospedale di Macerata.
Dopo oltre due anni di vacanza, dal pensionamento nel marzo del 2015 del dottor Testiccioli, il reparto di Ortopedia camerte torna quindi ad avere il suo primario. Il dottor Di Matteo entrerà ufficialmente in servizio fra settembre e ottobre prossimi.
In migliaia hanno partecipato al concerto di Fiorella Mannonia e Luca Barbarossa a Morro di Camerino, in un'area verde all'aperto, tappa di RisorgiMarche, il festival diffuso creato da Neri Marcorè, marchigiano doc, con Giambattista Tofoni direttore esecutivo, a sostegno delle popolazioni terremotate.
Il festival ha preso il via il 25 giugno ad Arquata del Tronto, proprio nel cratere del terremoto: in tutto 13 concerti, gratuiti, tra boschi, vette e altopiani incorniciati dalla bellezza dei Monti Sibillini. Al concerto era presente anche il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli. Stamattina Fiorella Mannoia ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Castelraimondo, paese in cui ha vissuto la madre della cantante.
(fonte Ansa)
Dal gruppo consiliare Comunità e Territorio di Camerino riceviamo
Riprendiamo testualmente dalle cronache recenti: “In città in termini di demolizione è stato fatto poco o niente: ci siamo preoccupati di puntellare gli edifici sostenendo costi inaccettabili per i cittadini. Quando verranno rese pubbliche le cifre per le mancate demolizioni e per le messe in sicurezza avremo delle amare sorprese. Quindi, a causa di questo comportamento discutibile non poco e pure un po' vergognoso, c’è il paradosso di chi resta fuori casa perché una casa non ce l’ha più, e chi invece rimane senza casa perché un edificio vicino, non abbattuto e magari in attesa di demolizione, resta lì, così com’è, da mesi, rappresentando un pericolo indotto. Ma può essere?”.
Dal 26 ottobre sono passati ormai 9 mesi, ma il tempo in viale Seneca sembra essersi fermato: la chiusura della strada crea gravi disagi alla popolazione e alla circolazione.
La cosa è a dir poco scandalosa. Ci chiediamo cosa sia successo in questi mesi.
Il Palazzo, per intenderci dove aveva la propria sede la pasticceria “Toffee”, non è stato demolito né è stato messo in sicurezza, il che comporta che sia ancora ricompreso in zona rossa.
Ci sono famiglie che hanno la propria abitazione nei pressi del palazzo che non possono rientrare nella loro casa agibile: questa inerzia determina un grave disagio per tali famiglie ed è uno sperpero di denari pubblici, visto che coloro che hanno l’inagibilità indotta percepiscono giustamente il contributo per l’autonoma sistemazione – CAS.
Il Sindaco non ha ancora deciso il da farsi: la palazzina è da demolire o meno?
Sembra che i tecnici comunali abbiano fatto una relazione dove si attesta che il palazzo non sia da demolire, ma tale relazione è stata contestata dai condomini. Non vogliamo entrare nel merito della questione tecnica, ma vogliamo sottolineare che il Sindaco ha adottato la solita tattica conservatrice: la politica dell’immobilismo, pur avendo a disposizione una serie di strumenti per affrontare le problematiche in modo efficace e soprattutto con tempismo, al fine di superare i gravi disagi alla viabilità e ai residenti.
In molti si chiedono come mai il Sindaco non abbatta nessun immobile, nemmeno le palazzine dove sono gli stessi proprietari a chiedere tale misura, come in questo caso.
E’ difficile dare una spiegazione.
Un primo indizio sembrerebbe rivelarsi dalla lettura, tra le righe, dell’ultima intervista rilasciata dal Sindaco Pasqui e pubblicata su L’Appennino Camerte del 27 luglio scorso: il primo cittadino, nel fare un bilancio dell’attività fin qui svolta, dichiara testualmente che “pur non abbassando la guardia che dovrà essere mantenuta alta anche da chi nei prossimi anni mi succederà nell’amministrazione, possiamo dire che la fase dell’emergenza è stata tutta formalizzata”.
Viene il dubbio che ormai il nostro Sindaco abbia la testa altrove … pensando ad una carriera politica che vada verso altri lidi (verso Roma, direzione Ancona?). Quanto ci sta costando l’interesse personale del primo cittadino?
Ennesima "strage" di patenti nella notte fra sabato e domenica. La Polizia Stradale di Macerata e quella di Camerino, unitamente al personale sanitario delle questure di Macerata e Ancona, durante i consueti controlli volti a prevenire le cosiddette stragi del sabato sera lungo le arterie della costa maggiormente frequentate dai giovani, hanno riscontrato tramite etilometro che quindici persone si erano messe alla guida dopo aver alzato troppo il gomito.
Quasi equamente divisi per sesso i guidatori incappati nella Stradale: otto uomini e sette donne.
Poco più di 200 anni fa il 28 luglio 1799 la terra ha tremato nelle Marche con una magnitudo di 6.1.
In realtà in quel periodo storico la parte centrale dell'Italia era scenario degli scontri armati tra le milizie francesi - che avevano scalzato lo Stato Pontificio - e quelle austriache in seguito inviate per contrastare gli invasori.
Ma dopo il sisma che cadde nel giorno di Sant'Emidio le Marche della fascia pedeappenninica della provincia di Macerata diventarono ancora di più teatro di morte e disperazione.
Secondo le fonti storiche tra il primo pomeriggio e la notte del 28 luglio si verificarono tre scosse di terremoto dall'intensità crescente. La prima alle 14.00 circa non causò danni. La seconda alle 19.00 fu più forte e danneggiò gli edifici di poche località. Infine alle undici di sera si verificò una violentissima scossa che devastò l’intero paese di Cessapalombo e gran parte dei paesi dell'Alta Valle del Chienti: Pozzuolo, Santa Lucia, Statte, Torricella, Villa d’Aria e Letegge.
Mentre a Cessapalombo morirono soltanto nove persone in quanto quasi tutti gli abitanti erano già fuggiti in campagna dopo la precedente scossa, i danni maggiori si ebbero invece a Camerino dove ci furono almeno 60 morti, a Castelraimondo e San Ginesio 4 o 5 morti e gravi nell’area di Sarnano con 6 morti, San Severino Marche, Tolentino, Belforte del Chienti e Fabriano.
Da qui si parla di terremoto "di Camerino", perchè appunto la realtà camerte fu quella maggiormente colpita dagli effetti del sisma.
Dopo l'immane catastrofe si narra che nel comune di San Ginesio il 31 luglio 1800 Sant’Emidio fu nominato compatrono e decisa una processione nel paese con la statua del vescolo ogni anno la sera dello stesso giorno 28 luglio.
A Tolentino e Camerino invece il terremoto del 1799 diede probabilmente impulso a rappresentazioni architettoniche del santo.
Il rettore e l'intera comunità universitaria esprimono solidarietà e vicinanza a Martin, studente Unicam serio, preparato, sempre disponibile, vittima di un grave, deprecabile ed inconcepibile episodio di violenza e intolleranza accaduto nei giorni scorsi all'interno di un autobus, mentre rientrava a Camerino.
Unicam ricorda quanto la presenza di studenti stranieri sia un valore aggiunto ed una preziosa risorsa non solo per la formazione di giovani studentesse e studenti, ma anche per la crescita dei territori nei quali risiedono. L'Ateneo di Camerino è orgoglioso di avere rappresentati, nelle sue aule, più di 56 nazioni del mondo e ritiene che, alla base di qualsiasi Paese che si definisca civile, siano fondamentali il rispetto, la tolleranza e l'accoglienza.
Il Garante regionale dei diritti Andrea Nobili ha segnalato un "gravissimo episodio" a sfondo razziale che sarebbe accaduto nei giorni scorsi a bordo di un mezzo di trasporto pubblico della Contram, sulla linea Macerata-Fabriano.
"Uno studente lavoratore extracomunitario, iscritto al terzo anno della facoltà di farmacia dell'Università di Camerino - riferisce Nobili - è stato vittima di un'aggressione verbale e fisica, a sfondo razziale, da parte di un dipendente dell'azienda", che era "in divisa e si è qualificato come controllore. Ricevuta segnalazione di quanto accaduto, l'Autorità di garanzia ha immediatamente contattato il ragazzo, costretto a cure ospedaliere, per esprimergli vicinanza e solidarietà".
Il Garante intende affiancare istituzionalmente la denuncia del giovane, valutando la possibilità di costituirsi parte civile.
Il dipendente è stato sospeso dalla Contram Camerino. L'uomo, spiega l'azienda, non è un controllore, ma un addetto alle vendite dei biglietti a terra, che stava rientrando a casa dopo aver finito, quattro ore prima, il suo turno di lavoro. Pertanto, viaggiava sul bus da semplice passeggero. "Il lavoratore - dice Massimo Luce, direttore di esercizio della Contram - deve essere ancora sentito, il procedimento di accertamento di come si sono svolti i fatti è in corso. Intanto, è stato sospeso cautelativamente
L'azienda è interessata a fare piena luce sulla vicenda". Nel merito, "è una cosa che ci lascia sorpresi - chiosa Luce -.Siamo un'azienda trasparente, con un codice etico ampiamente divulgato ai nostri dipendenti, un codice che non è solo carta".
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"Africa, torna a casa tua, africano, voi non dovete stare qua, negro, non avete mai il biglietto voi negri, tornatevene a casa vostra!". Con queste parole il dipendente della Contram, l'azienda di trasporti di Camerino, avrebbe aggredito un giovane studente lavoratore del Camerun, Martin Narcisse Lekemo, colpendolo poi con una testata in pieno volto. E' quanto riferisce il legale del giovane, l'avv. Sabrina Carnevali, che sostiene lo studente nella denuncia presentata ai carabinieri. Il fatto è avvenuto il 21 luglio scorso. "Martin chiede giustizia non solo per se stesso - commenta l'avv. Carnevali - ma per tutti gli stranieri che potrebbero cadere vittime di razzismo".
(FONTE ANSA)
Doppio appuntamento per RisorgiMarche e le "Isole del gusto", con 42 aziende agricole e dell’artigianato impegnate ai concerti di Fiorella Mannoia-Luca Barbarossa (Morro, Camerino MC, 30 luglio ore 16.30) e di Brunori SAS (Foce, Montemonaco AP, 31 luglio ore 16.30).
A queste, come al solito, si aggiungerà una cantina fatta di 70 etichette in rappresentanza di tutte le doc vitivinicole regionali curata dall’Istituto marchigiano di tutela vini (Imt) e dal Consorzio vini piceni, che assieme all’Istituto marchigiano di enogastronomia (Ime) sono partner dell’evento ideato e promosso da Neri Marcorè. Nel dettaglio, saranno 35 le aziende che operano nelle aree del cratere impegnate dalle ore 12.30 nell’area montana di Morro (Camerino), lungo il tragitto che porta all’esibizione del duo Mannoia-Barbarossa, mentre saranno 23 le piccole imprese che venderanno i propri prodotti al concerto di Brunori SAS.
Si tratta della nona e decima tappa del festival di solidarietà che ha radunato sino a oggi decine di migliaia di persone sui prati montani delle Marche colpite dal sisma. In attesa del rush finale con Max Gazzè (2 agosto), Francesco De Gregori con Gnu Quartet e Form - Orchestra Filarmonica Marchigiana (il 3 agosto) e Samuele Bersani, che il 4 agosto recupererà il concerto previsto per il 25 luglio, rimandato per maltempo.
Le aziende presenti nelle isole del gusto per il concerto di Fiorella Mannoia e Luca Barbarossa: Alessandrini Alessandro; Azienda agricola Caprì; Fortuni Francesco; Birrificio Le Fate; Gravucci Massimo; La Dea srl; Dolci manie; Carboni Settimio; Antica gastronomia; Sadifa; Fattorie Marchigiane; Leonardi Angelo; Distilleria Varnelli Spa; Giorgio Togni; Giovanni Angeli; Cartofaro Agrobiologica; Angelo Pungilli; Birrificio Bach; S.i.a.m. Molino Petrucci Srl; Azienda agricola Sapori dei Sibillini di Luca Testa; Pettacci Snc; Azienda Agricola Lorese; Panifici di Cappa Antonio e Cappa Patrizia; Gabriella Tassotti; Pasticceria Artigiana di Giglioni Annamaria; Oleificio Zamponi; Norcineria Altonera snc; Angeletti Enzo; Panetteria La Spiga di Pompei Mario; Azienda agricola Terre delle Armonie; Apicultura Il Girasole di Turchetti Umberto; Il bosco d’oro; Azienda agricola Marinacci Valentina; Giorgio Poeta; Mymarca; Istituto Marchigiano di Tutela Vini; Consorzio Vini Piceni; Istituto marchigiano di enogastronomia.
Le aziende presenti nelle isole del gusto per il concerto di Brunori Sas: Alessandrini Alessandro; Azienda agricola Caprì; Colibazzi Filippo; Il Gelso Rosso di Tiberi Scilla; Fortuni Francesco; Birrificio Le Fate; Gravucci Massimo; Oleificio Miconi; La Dea srl; Dolci manie; Carboni Settimio; Pastificio Regina dei Sibillini; Antica gastronomia; Sadifa; Lavanda dei Sibillini - Rossi Federico; Fattorie Marchigiane; Leonardi Angelo; Società agricola Montemonaco; Distilleria Varnelli Spa; Dibibi – Tenuta Verdaldo di Gordoni Beatrice; Giorgio Togni; Giovanni Angeli; Cartofaro Agrobiologica; Istituto Marchigiano di Tutela Vini; Consorzio Vini Piceni; Istituto marchigiano di enogastronomia.
L'Università di Camerino e la Scuola di Architettura e Design "E. Vittoria", con la collaborazione di ENEA, Protezione Civile, Sapienza Università di Roma e spin-off Unicam A. R. T. & Co., organizzano una Summer school dal titolo "Laboratorio per il Patrimonio Culturale post sisma 2016/17 - Analisi strutturali e diagnostiche, soluzioni innovative, tecnologie digitali".
L’obiettivo della Scuola è di migliorare le conoscenze nel campo della vulnerabilità sismica, attraverso la partecipazione a una serie di lezioni frontali di esperti strutturisti e diagnosti nel settore del patrimonio culturale; non mancheranno "lezioni sul campo", rappresentando, il territorio colpito dal sisma, un laboratorio a cielo aperto per l’analisi del degrado e per lo sviluppo di progetti innovativi di adeguamento o miglioramento sismico.
La Summer School si svolgerà dal 4 all'8 Settembre ad Ascoli Piceno, presso la sede di Sant'Angelo Magno della Scuola di Architettura e Design dell'Università di Camerino.
Scadenza iscrizioni: 7 Agosto.
Per informazioni: www.unicam.it/sad - graziella.roselli@unicam.it
E’ stato siglato ieri, presso la sala Consiliare del Comune di Corridonia, l’Accordo Quadro avente ad oggetto la “Riqualificazione Sistema Ippodromo”, tra il Sindaco Paolo Cartechini, il Pro Rettore UNICAM Andrea Spaterna ed il Presidente Comitato di Gestione Corse Ippiche Alfonso Campetti.
L’ippodromo è il simbolo della Città di Corridonia e rappresenta un potenziale volano di crescita e di visibilità per l’artigianato, la piccola industria e l’agro-economia dei territori all’interno del cratere terremoto”, ha dichiarato il Sindaco Cartechini. “Intendiamo proporre una nuova visione dell’Ippodromo - prosegue Cartechini- come “sistema” costituito non soltanto dal mondo delle corse ma anche dall’indotto che ruota intorno ad esso ed alla Città, un nuovo impulso alla crescita ed allo sviluppo. La partnership con l’Università di Camerino e in special modo con il corso di Laurea in Scienze mediche veterinarie rappresenta un notevole valore aggiunto alla riqualificazione del ruolo dell’ippodromo e più in generale a tutto il progetto, che prevede anche la costituzione di un servizio di ippoterapia.”
“Abbiamo volentieri aderito a questa proposta, strutturandola in un accordo quadro, - ha affermato il rettore Corradini – in quanto da sempre riteniamo che l’Ateneo possa impiegare le proprie competenze e professionalità anche a vantaggio del territorio dove insiste. Abbiamo previsto una formazione specifica in merito ad attività sportive, ricreative, produttive e qualsiasi altra attività che preveda l’utilizzo di animali e/o un loro rapporto con l’uomo. Particolare importanza nel progetto riveste anche la tutela del benessere e la prevenzione, diagnosi e cura delle malattie in relazione a tali attività.”
L’accordo potrà anche estendersi ad ulteriori iniziative, quali definizione di programmi di stage e tirocinio, alto apprendistato e dottorato di ricerca industriale, partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali e regionali, iniziative rivolte allo sviluppo dell’imprenditorialità giovanile, dell’autoimprenditorialità.”
Un primo segnale della collaborazione è dato anche dalla presenza, all’interno di alcuni locali dell’ippodromo, della mostra itinerante “Super Natural, quando la Natura supera la fantasia”, che il Sistema Museale d’Ateneo ha allestito nei principali comuni della regione e che ora è visitabile anche a Corridonia.
Sono sette le filiali di Nuova Banca Marche che chiuderanno in provincia di Macerata, trentacinque quelle marchigiane che vedranno cambiare l’insegna in Ubi. Questa la decisione che è stata presa dall'establishment dell'istituto di credito che provvederà al riordino entro la fine dell'anno.
Complessivamente sono 190 le filiali nelle Marche: in provincia di Ancona quindici filiali chiuderanno i battenti e tre diventeranno uffici di consulenza.
Queste le sette chiusure previste nel Maceratese: Camerino (via Favorino), Matelica (corso V. Emanuele II), Tolentino (via Brodolini), Civitanova, Porto Recanati (via Valentini), Recanati (via Aldo Moro), Villa Strada di Cingoli. Altre quattro filiali saranno riconvertite in sola consulenza: Corridonia, Porto Potenza Picena, Potenza Picena (piazza Matteotti) e Monte San Giusto.
A Bergamo intanto prosegue la trattativa tra i vertici Ubi e i sindacati sui tagli al personale Nuova Banca Marche (2.700 dipendenti) in corso di incorporazione al gruppo bergamasco.
Si è svolta nei giorni scorsi l'assemblea dei soci dell'associazione IoNonCrollo, ospitata nella geostruttura del City Park, con la presenza del sindaco di Camerino, Gianluca Pasqui.
L'incontro è servito in particolar modo a fare il punto sul “Quartiere delle associazioni”, le strutture che saranno realizzate con le donazioni raccolte in questi mesi dall'associazione con l'obiettivo di ridare una sede alle circa 100 associazioni cittadine che oggi non hanno più un luogo dove operare. Nello specifico è stato il presidente di IoNonCrollo, Claudio Cingolani, ad annunciare all'assemblea il raggiungimento della somma di 210,000 euro raccolti grazie alla grande solidarietà degli italiani.
Grazie all'ordinanza del capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, come ha appunto spiegato il sindaco Pasqui, le strutture del Quartiere delle associazioni potranno essere costruite ed inserire nei plessi delle soluzioni abitative provvisorie. Questo permetterà che le nuove sedi delle associazioni cittadine, cuore delle attività sociali e culturali, sorgano nell'ambito dei nuovi quartieri residenziali delle sae che per i prossimi anni accoglieranno le famiglie che oggi non hanno più una casa a causa del terremoto. Nei progetti delle sae quindi saranno inserite anche le aree dove poi si andranno a realizzare le strutture, che saranno almeno tre o quattro e pensate in modo tale da essere modulabili ed utilizzabili per tutte le varie esigenze che esprimeranno le associazioni stesse. Sono in corso le pratiche e ad oggi non c'è ancora certezza su quali delle diverse aree sae saranno scelte per ospitare il Quartiere delle associazioni. “Certamente per l'intera associazione – ha affermato il presidente Cingolani – la vicinanza del sindaco Pasqui e dell'amministrazione comunale e queste ultime importantissime novità rappresentano una grande certezza per il concretamento del progetto che stiamo perseguendo da subito dopo le scosse di ottobre. Attendiamo ora gli sviluppi e continueremo nelle nostre attività di programmazione e raccolta fondi”.
E’ partita la linea estiva di collegamento tra Foligno e Civitanova Marche, con coincidenze – solo feriali – per/da Visso e Camerino. Un bus quotidiano per collegare Marche e Umbria. Una linea estiva, attiva anche la domenica.
ORARIO DI ANDATA:
Foligno Stazione FS 07.00 – Colfiorito p.le Ex Casermette 07.25 – Maddalena di Muccia: 07.40 (coincidenze feriali da Camerino alle 07.20 e da Visso alle 06.55) – Civitanova Marche Cristo Re: 09.00.
ORARIO DI RITORNO:
Civitanova Marche Cristo Re: 15.00 – Maddalena di Muccia: 16.20 (coincidenze feriali per Camerino e Visso alle 16.50) – Colfiorito p.le Ex Casermette 16.35 – Foligno Stazione FS – 17.00
Altra novità è la possibilità di trasportare biciclette a bordo dell’autobus. Il servizio va prenotato, chiamando il giorno prima, al numero 0737.6340225.
I biglietti possono essere acquistati presso le rivendite autorizzate Contram Mobilità o direttamente a bordo dell’autobus con una maggiorazione e ricordiamo che il 15 agosto la linea non sarà effettuata.
Per informazioni generali contattate il numero verde 800.037737 oppure visitate il sito www.contram.it o la nostra pagina facebook: Contram Servizi
Sono trascorsi i primi due giorni del route sui Monti Sibillini organizzato da Agesci nell'ambito del progetto “Se la Terra Trema". Quattro percorsi, concordati con l’Ente Parco Nazionale dei Monti Sibillini, che attraverseranno le zone colpite dallo sciame sismico degli scorsi mesi e che permetteranno a tanti ragazzi provenienti da tutta Italia di tornare a camminare in questi luoghi.
I clan hanno vissuto un primo momento comunitario a Macerata, con i saluti di Matteo Carlocchia e Roberta Battistini, responsabili regionali Agesci Marche.
Nella giornata di ieri hanno raggiunto i punti di partenza dei 4 percorsi: Montemonaco, Pievetorina, Camerino e Amandola.
Qui hanno incontrato le prime associazioni e amministrazioni comunali.
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del dott. Andrea Caprodossi (Pd)
"Lo scorso anno il Sindaco è salito alla ribalta nazionale per aver istituito un bando per farmacisti al massimo ribasso al fine di portare avanti la farmacia, l’unica società amministrata dal comune di Camerino. La vicenda si concluse dopo innumerevoli polemiche durante le quali fui accusato di non tenere alla nostra Farmacia solo perchè proposi la vendita, almeno di una parte della partecipata (sarebbe stato un affare vero), poiché era ed è chiaro la totale mancanza di capacità gestionale.
Venendo ad oggi, a distanza di 8 mesi dal tragico evento che ci ha colpito, la Farmacia comunale di Camerino è ancora sistemata in uno stanzino nascosto, dentro la sede della Contram, spazio non degno sia per chi ci lavora ma anche per i clienti che di fatto vedono venir meno anche il minimo di privacy. Tale luogo poteva andare bene nei giorni successivi alle scosse ma dopo quasi un anno non è accettabile.
Possibile che non sia stato possibile trovare una sistemazione piu dignitosa? O è solo sciatteria? Oltretutto i farmacisti dipendenti devono addirittura uscire per poter prendere i farmaci stoccati in una struttura esterna, con evidenti disagi. Non deve illuderci l’aumento di fatturato che la giunta sbandiera fino al maggio 2017, perché è drogato dall’esenzione T16 a favore di noi terremotati.
Per quanto riguarda il personale, dopo “diversi” tentativi, il comune è riuscito ad inserire in organico una dottoressa (part time tempo indeterminato) e altri due farmacisti anche essi part time (con contratti a tempo determinato). Ora non avendo modo di innovare con questi ultimi due, poiché il Comune è sprovvisto dei giusti parametri finanziari, ha istituito un albo da dove attingere in caso di bisogno.
Non mi sembra questo il modo di gestire un attività cosi importante, torno a ripetere, se non ci sono le condizioni, ma soprattutto le capacità di amministrare, meglio farla gestire ad altri.
Ormai è chiaro, la più grande preoccupazione del Sindaco è non macchiare con qualche errore la sua immagine per le prossime elezioni politiche, pur se questo immobilismo lo pagheranno i cittadini di Camerino.
E la giunta invece di suonare la sveglia, continua a guardare, incapace di pretendere un cambiamento di rotta".
I Radicali mettono sotto 'processo' lo Stato italiano per la gestione del post terremoto nel Centro Italia.
Un processo simbolico davanti al Tribunale delle Libertà 'Marco Pannella', in cui saranno chiamati a rendere la loro testimonianza cittadini e associazioni, ma anche alcune delle più alte cariche dello Stato: il premier Gentiloni e il suo predecessore Renzi, i ministri Minniti e Alfano, la presidente della Camera Laura Boldrini, il capo della Protezione civile Curcio, il commissario Errani e i presidenti di Marche, Lazio, Umbria e Abruzzo.
Oggi a Camerino, uno dei luoghi simbolo del sisma, presso la tensostruttura City Park, è stato letto il seguente capo d'accusa, alla presenza dei big radicali.
"Processo allo Stato, tratto a giudizio:
Per aver omesso, ad oltre 11 mesi dal sisma dell’agosto/ottobre del 2016, che ha colpito 131 Comuni del centro Italia, in particolare nelle Marche, nel Lazio in Abruzzo e in Umbria, di:
-rimuovere le macerie dai centri abitati devastati dal terremoto ed a tuttora inaccessibili; - garantire alle popolazioni colpite idonei alloggi, pur reiteratamente promessi, nelle zone di residenza;
- consentire ai privati di far fronte autonomamente all’emergenza abitativa, con la previsione di norme, anche solo temporanee, in deroga alla ordinaria disciplina urbanistica, edilizia ed ambientale;
- approntare soluzioni immediate a sostegno delle attività di allevamento e dell’agricoltura.
In particolare quanto sopra è stato il frutto di ben precise scelte legislative ed amministrative del Governo, anzitutto, ma anche delle stesse Regioni coinvolte dal Sisma, che, per evitare il rischio legato agli abusi consumati in passato e legati ai modelli emergenziali, ha optato per modelli normativi complessi, volti a tutelare astrattamente il controllo e la trasparenza delle procedure a scapito dell’efficacia degli interventi. Per altro verso, lo Stato, omettendo di adottare norme in deroga alla ordinaria disciplina urbanistica ed ambientale, ha di fatto impedito ai privati dotati di mezzi e disponibilità, di provvedere autonomamente alle proprie impellenti esigenze abitative.
Difatti ad oggi, ad onta dell’ipertrofia normativa che ha prodotto 3 decreti legge e ben 29 ordinanze del Commissario Straordinario Vasco Errani dieci delle quali intervenute a modificare le precedenti, dando vita ad un complesso sistema di norme di difficile interpretazione ed applicazione, con le conseguenti paralizzanti incertezze per i cittadini, i tecnici e gli uffici preposti - nulla è stato fatto, se non meri proclami.
Di 2,3 milioni di tonnellate di macerie, ne sono state raccolte, sino ad oggi, 176.700 tonnellate, meno dell’8%, con il 92% delle macerie ancora a terra, per lo più nei centri storici dei Comuni colpiti, a tutt’oggi interdetti alla popolazione. Dopo quasi un anno dalle prime scosse, circa 9.000 sfollati sono ancora ospitati in strutture ricettive lontane dai Comuni di originaria residenza con l'impiego di ingenti risorse che avrebbero potuto essere destinate alla ricostruzione – mentre molte persone sono state costrette a trascorrere l'inverno, senza casa, nel Comune di residenza, alloggiati in tende.
Delle 3620 casette di legno pubbliche ordinate per far fronte alle esigenze abitative in 51 comuni del cratere, solo 326 sono state consegnate e solo 218 sono effettivamente abitate e soltanto in tre comuni, Amatrice, Norcia e Accumuli. La procedura individuata dal complesso di norme varate, difatti, si è rivelata totalmente inadatta a fronteggiare l’emergenza e per giungere al definitivo posizionamento delle casette di legno sono necessari, in ogni Comune, ben 11 provvedimenti da parte delle diverse amministrazioni (Comunali, Regionali e Centrali) coinvolte nel procedimento: una vera e propria giungla di burocrazia che ha portato alla più che prevedibile paralisi.
Il CAS (Contributo per l’Autonoma Sistemazione) pari ad euro 900,00 mensili, strumento individuato per consentire ai privati di risolvere autonomamente il problema della mancanza di una abitazione, allo stesso modo, non ha mai funzionato a regime, con gravissimi ritardi da parte delle amministrazioni competenti per l’erogazione e le conseguenti incertezze che hanno paralizzato la ricerca di soluzioni private.
Alle popolazioni colpite dal sisma è anche di fatto impedito – non essendo stata prevista alcuna deroga, anche temporanea, alla disciplina in vigore nel resto del territorio nazionale in materia urbanistica, edilizia e ambientale - di far fronte autonomamente e con risorse proprie – cioè senza alcun onere a carico della collettività – allo stato di necessità determinato dal sisma. Coloro che hanno provveduto, a proprie spese, alla realizzazione e al posizionamento di una soluzione abitativa anche temporanea su terreni di proprietà (ad esempio accanto alla casa inagibile, o accanto alle stalle o alle serre), sono stati infatti destinatari di ordinanze di demolizione e sono stati denunziati all’Autorità Giudiziaria in sede penale per abusivismo edilizio.
Riguardo alla ricostruzione, non ancora iniziata, è stato previsto il 31 luglio 2017 quale termine perentorio per la presentazione delle domande volte ad ottenere il contributo pubblico. Le domande devono essere, a pena di inammissibilità, corredate dalla scheda che definisce lo stato dell’immobile redatta a seguito dei sopralluoghi da parte dei tecnici preposti. Tuttavia, i tecnici della Protezione civile hanno svolto 184.700 sopralluoghi su 208.000 immobili da verificare: ne mancano 23.000, di cui 19.200 nelle sole Marche.
Inoltre, ai sensi dell'art.6, comma 13, del decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189, il cittadino terremotato che vorrà percepire il contributo statale per la ricostruzione, non avrà la libertà - prevista e allo stesso garantita dall’art. 42, comma 2, della nostra Costituzione - di selezionare l'impresa esecutrice, ma sarà costretto ad individuarla mediante procedura concorrenziale, tra le sole imprese che risultano iscritte nella Anagrafe di cui all'articolo 30, comma 6. Gli esiti della procedura concorrenziale dovranno anch'essi essere allegati alla domanda di contributo.
Per effetto di tali norme, sono escluse dalla ricostruzione la maggior parte delle imprese locali di piccola e media dimensione - con ogni conseguenza in termini di mancato rilancio del tessuto produttivo locale già messo in ginocchio dal sisma – mentre per altro verso, le sole imprese che potranno partecipare alla ricostruzione, essendo l’affidamento determinato in base al criterio del massimo ribasso del prezzo, tenderanno ad effettuare i lavori di ricostruzione al risparmio, con il grave e prevedibile pericolo per la qualità antisismica delle nuove costruzioni.
Quanto sopra ha infine letteralmente messo in ginocchio le attività produttive dei territori colpiti dal sisma, beneficiate da interventi legislativi assolutamente inadeguati: sono decine di migliaia gli agricoltori e gli allevatori che hanno perso tutto, gli artigiani e i piccoli imprenditori che si ritrovano con la propria attività annientata. Solo nel settore agricolo Coldiretti ha stimato danni per 2,3 miliardi per 25 mila aziende agricole residenti nei 131 comuni terremotati di Lazio, Umbria, Marche, Abruzzo".
Il Consiglio Regionale Marche dell'Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani è lieta di presentare il progetto “Se la Terra Trema". Quattro percorsi, concordati con l’Ente Parco Nazionale dei Monti Sibillini, che attraverseranno le zone colpite dallo sciame sismico degli scorsi mesi e che permetteranno a tanti ragazzi provenienti da tutta Italia di tornare a camminare in questi luoghi.
Le routes si svolgeranno da oggi sabato 22 luglio al 12 agosto e coinvolgeranno oltre 700 scout tra capi, ragazzi e volontari, di 38 gruppi diversi, provenienti da quasi tutte le regioni d’Italia.
Quattro punti di partenza diversi (Camerino, Pievetorina, Montemonaco e Amandola), un unico punto di arrivo: località Monastero nel comune di Cessapalombo, dove i clan potranno condividere la fatica della strada e la gioia degli incontri e del servizio.
In questi mesi, l’AGESCI Marche è stata vicina alle istituzioni e alle popolazioni colpite, promuovendo azioni concrete di servizio soprattutto nei camping che hanno accolto gli sfollati. Con questo progetto, invece, le Comunità R/S avranno modo di vivere la strada, di incontrare associazioni e istituzioni presenti sul territorio e quindi di conoscere progetti e realtà che necessitano di aiuto, anche a distanza.
“Uno scorcio naturale che ha subito una metamorfosi interna ed esterna sarà la scenografia della route 'Se la terra trema'. Passi di speranza, di gioia, di volontà di ricostruire e di animare segneranno il cammino dei Clan provenienti da tutta Italia” dichiarano Matteo Carlocchia e Roberta Battistini, Responsabili Regionali AGESCI Marche. “Incontreremo macerie, chiese antiche, terremotate, con gravi lesioni ma anche persone; persone ferite ma che, con le loro azioni, portano avanti la loro vita divenendo punto di riferimento per molti, il nord verso cui muoversi, portatori del volto di Cristo che mai ci abbandona" conclude Don Matteo Calvaresi, Assistente Ecclesiastico Regionale.
La XVI edizione di "Tutto musica 2017" stage estivo per ragazzi si è conclusa Venerdì 21 Luglio con l’esibizione dell’orchestra dei partecipanti e la consegna degli attestati di partecipazione da parte del Sindaco di Camerino dott. Gianluca Pasqui che come ogni anno non è voluto mancare all’appuntamento che vede protagonisti giovani studenti di musica non solo della città di Camerino ma anche dai altre città vicine; San Severino Marche, Esanatoglia, Castel Raimondo, Pievetorina, Pievebovigliana, Matelica.
Particolarmente emozionato il direttore dell’Istituto Musicale Nelio Biondi e dell’associazione Adesso Musica ha voluto sottolineare l’importanza formativa sotto ogni aspetto dello stage e ancor di più quest’anno particolare. Gli eventi sismici hanno segnato profondamente ciascun partecipante e ognuno con tantissimi problemi a esso collegati. Ci sono stati ragazzi che per molto tempo hanno vissuto dislocati lungo la costa e alcuni non hanno più potuto costantemente continuare a studiare il proprio strumento per cui essersi ritrovati a fare musica e con la musica stare insieme e condividere momenti particolari è sta veramente bello e toccante. Sentire di nascosto nei momenti liberi raccontare ognuno di loro le proprie storie, le paure, la speranze di ritornare quanto prima nei loro luoghi di origine fa capire le grandi difficoltà che ci sono e che forse dureranno a lungo.
Ma come ha detto il Sindaco nel consegnare ad ognuno di loro il proprio e meritato attestato “ voi siete il futuro e per voi dobbiamo lavorare e contribuire a darvi una città e un territorio ancora più bello di prima e ricco di iniziative anche come questa che da 16 anni l’istituto musicale Biondi porta avanti”.
Essere riusciti comunque con le tantissime difficoltà a concludere un anno scolastico e organizzare iniziative come Tutto Musica 2017 è stata una bella impresa in parte aiutata anche dall’I.P.S.I.A.”G.Ercoli” di Camerino che ha dimostrato un grande gesto di solidarietà mettendo a disposizione i propri spazi.
Veramente toccante l’esibizione estemporanea dei ragazzi quando ciascuno con il proprio strumento si è liberato dallo spartito e in maniera molto personale e libera ha cercato di esternare tutte le emozione vissute in questo lungo periodo.
Raccolta fondi per la nuova sede dell'Istituto Biondi di Camerino e della Banda/Orchestra Città di Camerino
Coordinate bancarie per donazioni ADESSO MUSICA - Ass.Musica Sez. Istituto Musicale N. BiondiCodice Iban : IT 71 Q 08456 68830 000020155054Banca dei Sibillini - Filiale di Camerino.CAUSALE: Donazione libera Emergenza Terremoto
L’associazione "Adesso Musica" di Camerino nonostante le innumerevoli difficoltà legate alla terremoto e la inagibilità totale del Palazzo della Musica sede dell’associazione e di tutte le attività a essa correlate ha cercato in qualche modo di portare avanti tuttle le attività didattiche e i diversi progetti musicali tra cui quello dei “I Flarmonici camerti".
Formazione cameristica nata all’interno dell’Istituto musicale Nelio Biondi di Camerino, composta da Vincenzo Correnti al clarinetto, Roberto Micarelli al sax baritono, Vincenzo Pierluca alla viola, Andrea Esposto e Martina Palmieri ai violini e Giacomo Correnti alla batteria.
Ognuno dei componenti svolge una intensa attività artistica in varie formazioni orchestrali e cameristiche.
Giovedì 20 Luglio la formazione, ha riscosso un grandissimo successo all’interno della rassegna “Incontri musicali d’estate” promossa dall’Istituto Campana per l’Istruzione Permanente di Osimo.
Il numerosissimo pubblico ha applaudito a lungo I Filarmonici Camerti i quali hanno proposto un programma che ha abbracciato diversi generi musicali per un viaggio musicale particolarmente caratteristico. Sono state proposte musiche di Gualdi, Iturralde, Joplin, Morricone, Gershwin, Piazzolla, La Rocca.