Cabina regia Anci post sisma, Pasqui: "Individuato metodo di lavoro. Chiederemo un incontro a Errani"
“Oggi abbiamo tenuto la prima riunione operativa della cabina di regia Anci presso la sede nazionale dell’Associazione sulla ricostruzione post sisma, cui hanno partecipato rappresentanti di Anci Marche, Umbria, Abruzzo e Lazio, per individuare un nuovo modus operandi con il quale tenere costantemente in rete tutti i sindaci interessati dal Sisma del Centro Italia”. Lo ha detto il sindaco di Camerino Gianluca Pasqui al termine dell’incontro da lui presieduto, nella sua qualità di coordinatore dei Sindaci del cratere e della cabina di regia.
“E’ questo – prosegue Pasqui a margine dell’incontro - il più devastante terremoto che la storia degli ultimi 50 anni ricordi, basti pensare che sono 140 i comuni coinvolti in quattro regioni, 203mila le istanze di sopralluogo per edifici danneggiati che i tecnici della protezione civile devono svolgere, dei quali circa la metà risultati inagibili, oltre 2 milioni e 600mila le tonnellate di macerie da rimuovere, 250 interventi di ripristino della viabilità legati al sisma per quasi 500 milioni di euro. Proprio perché comprendiamo che i problemi da affrontare sono di una complessità straordinaria - ha spiegato il sindaco di Camerino - come ANCI in coda alla fase di emergenza, ora che si entra nel vivo della ricostruzione, abbiamo voluto istituire questa cabina di regia per favorire un dialogo organizzato e costruttivo con le istituzioni competenti”.
Dal dibattito odierno è anche emersa la necessità di arrivare a breve ad un confronto con il Commissario Errani, per passare dalla fase dell’emergenza a quella dell’avvio della ricostruzione. “Gli chiederemo un incontro per avviare un percorso congiunto sulle problematiche ancora aperte e per metterlo, così, anche a conoscenza della costituzione di questa nuova struttura di coordinamento dei sindaci”, ha evidenziato il primo cittadino di Camerino. Desideriamo rappresentare al Commissario le prime esigenze emerse: un crono programma chiaro delle attività e dei servizi da porre in essere in maniera concertata nelle quattro regioni ad iniziare da scuole, attività commerciali e produttive e municipi, una costante attività di formazione per i tecnici dei Comuni sui quali grava un importante peso amministrativo, oltre ad un quadro coordinato della normativa che già appare stratificata e di difficile lettura”.
“Sarà anche inviata una comunicazione a firma congiunta, mia e dei presidenti delle Anci regionali, per invitare i sindaci dei Comuni colpiti a rapportarsi con le associazione regionali per ogni problema che assilla le loro comunità. “Questi primi tavoli di lavoro locale – ha spiegato Pasqui – faranno sintesi nella struttura di coordinamento che vedrà la mia presenza insieme a quella dei presidenti delle Anci regionali, con il compito di andare poi a discutere e rapportarsi su queste problematiche con il Commissario di governo per la ricostruzione, o con chi in quel momento sarà l’interlocutore idoneo a risolvere questi problemi”.
Il neo coordinatore della cabina di regia ha comunque ribadito l’esigenza che l’attività delle Anci regionali sia all’insegna della sinergia massima, tanto più necessaria di fronte ad un evento di portata straordinaria. “Il coordinamento, che non deve essere vissuto come una ulteriore incombenza, deve essere operativo e soprattutto condiviso, lavorando con spirito di servizio per l’interesse collettivo. Non possono esserci divisioni, oppure visioni diverse, rispetto al bene collettivo”, ha aggiunto. “In questo momento viviamo la fase di chi sta uscendo da una guerra e dobbiamo lavorare insieme senza alcuna divisione guardando solo e soltanto al benessere ed alla ripresa delle nostre popolazioni e comunità”, ha concluso Pasqui.
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