L'amministrazione comunale di Caldarola, tramite un'ordinanza sindacale del primo cittadino Luca Maria Giuseppetti, ha reso obbligatorio l'uso di mascherine protettive nei luoghi pubblici, negli esercizi commerciali, uffici pubblici, uffici postali, banche e in ogni altro luogo nel quale sia previsto l'accesso generalizzato di persone. L'obbligo è valido dal 16 maggio sino a comunicazione contraria.
Nell'ordinanza si legge come l’utilizzo della mascherina sarà obbligatorio anche per o luoghi pubblici all'aperto, nel caso in cui venga meno la condizione di isolamento ovvero la distanza interpersonale di un metro.
Chiunque non si adegui agli obblighi, rischia una sanzione amministrativa da 25 a 500 euro.
Primo caso di positività al coronavirus nel comune di Caldarola dall'inizio dell'emergenza sanitaria. A comunicarlo, attraverso un comunicato istituzionale, è stato il Comune stesso, che ha sottolineato come sia "subdolo il nemico da affrontare", visto che sinora il Comune era rimasto indenne da contagi.
"Si sono immediatamente presi contatti con la famiglia della persona risultata positiva - si legge nel comunicato -, e siamo lieti di comunicare che le sue condizioni di salute sono attualmente buone. Nel contempo sono stati attivati tutti i protocolli previsti e la persona contagiata è in isolamento domiciliare, costantemente assistita. Ci auguriamo che la guarigione sia pronta e che il quadro generale resti sotto controllo".
"La battaglia contro il Covid-19 non è ancora finita - si precisa nel comunicato -, ma col senso civico e la coscienza di tutti potremo uscirne vittoriosi".
Passano la serata insieme a chiacchierare, senza rispettare il decreto sull'emergenza Covid-19: nei guai un gruppo di sette giovani
I militari della stazione Carabinieri di Caldarola, durante un servizio di pattuglia, hanno trovato a Caldarola, in prossimità del castello, 7 giovani che erano tutti insieme a chiacchierare e a passare la serata, non mantenendo le distanze minime di sicurezza previste dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per evitare assembramenti.
Alla vista dei militari 2 dei 7 ragazzi hanno cercato di dileguarsi, ma sono stati comunque prontamente bloccati e generalizzati. I sette giovani, tutti residenti a Caldarola, sono stati sanzionati di una contravvenzione da €280 ciascuno per aver dato luogo ad assembramento in luogo pubblico.
Con la Fase 2 avviata dal Governo per contenere il diffondersi Coronavirus riprendono le attività anche delle aziende di manutenzione degli impianti.
Dopo un sopralluogo effettuato questa mattina con relativa azione di dinfezione e sanificazione delle “Case dell’Acqua” l’Azienda Blupura, che garantisce la manutenzione, ha nuovamente aperto al pubblico le pensiline di erogazione.
Da domani quindi si potrà tornare a bere l’acqua, naturale o gassata, dalle indiscusse qualità organolettiche fresca o a temperatura ambiente, erogata dalle “casette” installate da ASSM SpA a Tolentino e Caldarola. Ovviamente le raccomandazioni sono di mantenere le distanze di sicurezza, utilizzare i guanti e le mascherine ed evitare assembramenti.
Il terremoto è tornato a farsi sentire questa mattina presto nelle zone del cratere che devono ancora risollevarsi dal devastante sciame sismico del 2016 e, complice anche il forte vento dei giorni scorsi, nel centro storico di Caldarola alle prime luci dell’alba sono stati trovati in strada pezzi di tegole caduti dai tetti.
L’Amministrazione comunale ha prontamente richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco per escludere possibili pericoli imminenti.
Ad essere coinvolti sono stati alcuni tetti della cosiddetta zona rossa, abitazioni che erano già disabitate a causa del sisma. I vigili del fuoco, prontamente giunti sul posto, hanno provveduto alla rimozione di ogni possibile pericolo e, con grande senso del dovere e professionalità, hanno controllato altri edifici e vie circostanti, tra questi il Palazzo Comunale di piazza Vittorio Emanuele.
Come sempre a loro va il più sentito ringraziamento da parte del Sindaco Luca Maria Giuseppetti: “Ogni volta che ne abbiamo avuto bisogno i Vigili del Fuoco sono intervenuti prontamente non facendoci realmente mai sentire soli”
Una celebrazione insolita, ma forse ancor più significativa, quella che si è svolta oggi a Caldarola per ricordare i 75 anni dalla Liberazione dell’Italia dall'oppressione della dittatura.
Il sindaco Luca Maria Giuseppetti, insieme a rappresentanti della Protezione Civile, della Polizia Locale con il Gonfalone e un delegato dell'Anpi, si è recato presso i Monumenti che rappresentano i momenti più toccanti, non solo della Seconda Guerra Mondiale, ma anche del primo conflitto bellico, che hanno visto vittime tra i suoi concittadini.
Lungo viale Umberto I, al monumento in memoria di Aldo Buscalferri, è stata deposta una corona di alloro, così come davanti alla lapide in memoria dei caduti della Prima Guerra Mondiale e alla colonna di Piazza Vittorio Emanuele dove fu fucilato Agostino Mazzetti, carbonaro di Montalto accusato dai tedeschi di essere un simpatizzate dei partigiani. Tutti dolorosi momenti legati a ricordi di conflitti mondiali che hanno insanguinato anche le strade di Caldarola.
Per celebrare il 25 aprile, ma anche “La Marcia della Memoria” che quest'anno, a causa del Covid-19 non si è potuta svolgere come da tradizione, il sindaco Giuseppetti si è recato anche nei cimiteri comunali di Pievefavera, Valcimarra e Caldarola per un breve momento dedicato a tutti i defunti, insieme al parroco Don Vincenzo.
“Il territorio ha pagato con il sangue la liberazione dell'Italia, ricordiamo questa data ogni anno, ma in questo 2020, dove la Libertà, per tutt'altro motivo, è molto limitata, il valore di questa parola assume un significato ancora più forte” ha dichiarato il sindaco Giuseppetti nella augurarsi che non manchi mai, per nessun motivo, l’indipendenza di ogni singolo individuo.
Un “fratello” di Caldarola se n'è andato prematuramente, lasciando in tutta la comunità un enorme vuoto. Si tratta dell'imprenditore parmense Roberto Ferraroni, titolare insieme ai figli dell'omonima maglieria fondata a Parma nel 1970, una delle aziende più qualificate e all’avanguardia nel settore dell’ingrosso abbigliamento e maglieria.
Ferraroni all'indomani del terremoto dell'ottobre 2016 si è messo immediatamente a disposizione della comunità donando tutto ciò che poteva servire ad una Caldarola praticamente in ginocchio.
Nel marzo del 2017, all’indomani della consegna dell’ennesima donazione, l’imprenditore aveva dichiarato “ho un'azienda che va bene, una bella famiglia, non mi manca nulla, posso ritenermi fortunato ma quando penso ai territori terremotati e a tante famiglie che all'improvviso hanno perso tutto non posso restare indifferente. Non siete voi a dovermi ringraziare, sono io che lo faccio per le emozioni che venendo qui mi avete fatto vivere”.
Profondamente commosso il sindaco Luca Maria Giuseppetti nel ricordare il momento in cui lo ha conosciuto, l’imprenditore si era personalmente recato, nel dicembre 2016, nei territori terremotati chiedendo di che cosa avessero bisogno e in che modo avesse potuto aiutarli. Da quel giorno è iniziata una vera e propria fratellanza, con l'imprenditore che più volte è andato a visitare le zone terremotate, mai a mani vuote.
Dopo aver fatto recapitare in tempi record due moduli da adibire a centri di aggregazione per i ragazzi, usati come oratorio, biblioteca e per di tutti i progetti destinati ai più giovani (fino ad alcuni mesi fa anche come sala riunioni e sede del Consiglio Comunale), ha messo a disposizione dei bambini anche il Pedibus, un Digiquadro per poter fare lezione a scuola e un’abbondante fornitura di parmigiano da impiegare nella mensa allestita dalla colonna mobile dell’Emilia Romagna, che in quei mesi forniva i pasti agli sfollati rimasti a Caldarola.
“Una grande persona dall'immenso valore umano, con forti sentimenti di solidarietà, senso di amicizia e un cuore enorme” così lo ricorda il Sindaco Giuseppetti affermando che per sempre rimarrà nei pensieri dei caldarolesi, dell’Amministrazione passata e di quella attuale, delle famiglie del Sindaco Giuseppetti e della Consigliera Rovelli che in diverse occasioni erano state ospiti proprio dell’Imprenditore Ferraroni nella sua residenza di Parma.
Commosso il ricordo della famiglia Ferraroni che, nell'annunciare attraverso la stampa Parmense la prematura scomparsa dell'imprenditore Roberto, lo descrive come “una persona che amava scrivere, amava parlare, amava dare consigli perché al grande Roberto nulla passava inosservato. Ora tocca a noi raccontare, con tutta la forza che ci ha sempre trasmesso, quello che di grande è stato il nostro caro papà. 70 anni compiuti lo scorso anno sono ancora pochi per chiudere un bilancio, avevamo ancora tante cose da imparare anche se di cose ce ne hai insegnate tante. l'amore infinito per il tuo lavoro, la lettera di fine marzo con cui hai raccontato a tutti i tuoi dipendenti 50 anni di storia della tua attività, ma purtroppo il destino ti è stato avverso.”
L'imprenditore Ferraroni lascia la Moglie Nilla, i figli Roberta, Michela e Luca e i sei amatissimi nipoti Marco, Matteo, Giulia, Vittoria, Margherita e Matilde.
A loro un forte abbraccio e le più sentite condoglianze dal Sindaco Giuseppetti e da tutta la comunità di Caldarola.
Il Sindaco Dott. Luca Maria Giuseppetti, con l’Ordinanza n.19 del 23 aprile 2020, a tutela della salute pubblica ha vietato a chiunque la sperimentazione o l’installazione del 5G nel territorio del Comune di Caldarola, in attesa della nuova classificazione della cancerogenesi annunciata dall’International Agency for Research on Cancer, applicando il principio precauzionale sancito dall’Unione Europea.
Ciò fino a quando non saranno definitivamente chiariti gli effetti delle radiofrequenze in questione sulla la salute dell’uomo.
Ancora un segnale di affetto alla comunità caldarolese doppiamente colpita dalle avversità, prima dal terremoto e poi dall’emergenza nazionale del Coronavirus.
La Croce Rossa marchigiana ha voluto rimarcare l’affetto e il sostegno a Caldarola con la consegna delle Uova di Pasqua grazie al progetto nazionale “Sentieri di Prossimità” finanziato da Poste Italiane.
Ad effettuare fisicamente la donazione sono stati la Presidente della sezione di Loreto della CRI Alessandra Volpini e lo psicologo Emanuele Borromei che, circa un anno fa, ha portato avanti il progetto “Ritornare per ricominciare”, un’iniziativa volta al sostegno psicologico delle persone che rientravano a Caldarola dopo il terremoto in seguito alla consegna delle SAE.
Gli psicologi, infatti, per 6 mesi hanno convissuto con la popolazione caldarolese per agevolare il più possibile il ritorno nel paese d’origine dopo il trauma del sisma, perfettamente consapevoli che nulla sarebbe stato più come prima.
Il Dott. Borromei, insieme alla collega Valentina Mancini della sezione di Jesi, ha potuto interagire e supportare l’intera comunità creando anche una rete di sostegno con le altre associazioni locali così da proseguire nel tempo l’azione avviata.
A distanza di un anno, sia per mantenere vivo il rapporto con i caldarolesi sia per dare un segnale di vicinanza e sostegno, il dottor Borromei ha consegnato personalmente le uova di Pasqua in tutte le Sae in collaborazione con la Protezione Civile.
Altre verranno distribuite nel prossimi giorni a tutte le famiglie che hanno bambini fino a 10 anni di età.
Grato il Sindaco di Caldarola Luca Maria Giuseppetti: “Ringrazio la Croce Rossa per questo ennesimo segnale di vicinanza dimostrata in questo periodo ancora più difficile per colpa del Covid-19. Il mio pensiero va proprio agli abitanti delle SAE che si trovano a vivere in spazi ridotti e sicuramente non confortevoli in momenti come questi.”
La festa di Pasquetta, o meglio la festa del lunedì dell'Angelo, in onore della nostra Madonna del Monte, per tutta la comunità di Caldarola è una giornata speciale.
E se questo periodo, ci costringe a stare in casa, la tradizione di questa giornata non la facciamo finire, la trascorriamo insieme, dal divano di casa. Tutti o quasi, passiamo gran parte della nostra giornata a sfogliare i social: e allora lunedì 13, colleghiamoci tutti sulla pagina facebook Pro Loco Caldarola: passeranno i video del contest "Affacciati alla Finestra", ci saranno i nostri amici di Urgnano, e anche alcuni amici marchigiani che ci "saluteranno" con le loro specialitá: comicità, musica, stornelli e cucina.
Chiuderemo la giornata come era bello finire la sera di Pasquetta, con la commedia dialettale del Nuovo Oratorio Cristo Re: ma stavolta, con un piccolo video tratto dalle prove dei nostri amici attori.
Una Pasqua diversa, innovativa, divertente, completamente reinventata, ma con l'augurio che faccia passare un pomeriggio diverso, pensandoci tutti insieme come gli anni passati in una piazza diversa, stavolta virtuale. Convinti che anche questo modo digitale, sia essere comunità.
"Non interverremo ancora su questa vicenda". Così il gruppo di minoranza "Il Futuro per Caldarola" replica alle accuse di speculazione rivolte dalla Giunta Comunale a seguito della richiesta di dimissioni dell'ex vice-sindaco Giovanni Ciarlantini anche da consigliere comunale (leggi qui).
"Siamo venuti a conoscenza dei fatti contemporaneamente ai nostri concittadini, tuttavia, il nostro ruolo istituzionale di minoranza ci ha naturalmente portati ad un’attenta analisi dei fatti, di quanto successo - chiariscono i consiglieri di opposizione -. Che la situazione potesse avere una elevato eco, fino alla ribalta nazionale, non è certo dovuto ad un nostro accanimento, ma è stata sicuramente una conseguenza del video del sindaco Luca Giuseppetti, arrivato fino alle testate nazionali".
"Coerentemente con quanto annunciato, presenteremo la mozione di sfiducia anche come consigliere, senza fare superflue polemiche, ma avendo seguito un ragionamento logico. Decisione che sarebbe stata presa sicuramente anche a parti inverse - sottolineano dalla minoranza -, perché chiunque abbia un minimo di conoscenza della vita amministrativa sa che era il minimo che si potesse fare. Rimanendo come consigliere, a Ciarlantini potrebbe essere concesso di svolgere le sue precedenti mansioni, nonostante la rimozione pubblica, anche senza effettivi poteri decisionali ma sotto la responsabilità dei detentori ufficiali delle deleghe, creando così un cortocircuito amministrativo.
"Vedere scritto da parte della maggioranza che non c’è stata collaborazione è stata veramente una grossa sorpresa" commentano ancora i membri dell'opposizione. Una sorpresa esplicata attraverso la sottolineatura dei numerosi punti inseriti all'interno del proprio programma elettorale poi realizzati dalla maggioranza: "Ciò che non è stato ancora attuato del nostro programma - dicono - è studiare un piano B, una via alternativa alla perimetrazione perché considerando i ritardi di tutto l’apparato si rischia di affogare aspettando la bassa marea".
Vestignano e gli altri borghi inseriti nella candidatura dal Comune di Caldarola.
Il Comune, nella persona del Sindaco Luca Maria Giuseppetti, ha creduto fin dall’inizio alla proposta di candidatura avviata dal Club per l’UNESCO di Tolentino e delle Terre Maceratesi ODV, subito dopo il sisma del 2016, ed è stato tra i primi comuni del Maceratese ad inviare la propria delibera di adesione al MaB alla Regione Marche che ha presentato la candidatura al Ministero dell'Ambiente e che è oggi capofila degli oltre novanta comuni marchigiani inclusi nella perimetrazione.
Il processo di candidatura che avrebbe dovuto portare alla formulazione del dossier da inviare a Parigi nel settembre di questo anno ha subito, come il resto, una brusca frenata per ciò che concerne lo sviluppo dell’animazione territoriale da realizzarsi prevalentemente attraverso incontri con le comunità. Tuttavia alcune iniziative hanno invece visto una felice conclusione, come quella attivata dalla Comunità di Vestignano con Diletta Grassetti la quale, per la sua tesi di laurea in Scienze archeologiche, ha sperimentato un percorso di ricerca partecipata: una innovativa metodologia d’indagine che aumenta l’impianto strettamente tecnico-descrittivo con la narrazione storico, identitaria dei residenti. Il programma Uomo e Biosfera - MaB (Man and Biosphere) UNESCO è stato pensato per accompagnare i territori in una programmazione orientata allo sviluppo sostenibile in cui la partecipazione e l’inclusione siano metodo e strategia operativa e dove la ricerca applicata venga messa al servizio delle comunità.
Corsa contro il tempo da parte dell'amministrazione Comunale di Caldarola, che in coordinamento con i 14 comuni dell'Unione Montana dei Monti Azzurri, ha emanato questa mattina un'ordinanza a firma del Sindaco Luca Giuseppetti, per mettere a disposizione la somma di circa 11 mila euro ricevuta dal Governo e che verrà ripartita tra quanti avranno diritto a tali buoni spesa.
E' stato emanato in conseguenza un regolamento molto dettagliato e redatto con il massimo scrupolo al fine di dare massima trasparenza e certezza che gli aiuti vadano alle persone realmente in difficoltà.
Le domande dovranno essere presentare entro Venerdì 10 Aprile e nelle immediatezze verranno vagliate, stilata la graduatoria, assegnati buoni spesa che dovranno essere spesi negli esercizi commerciali del territorio comunale che si sono convenzionati.
Ulteriori informazioni si possono richiedere chiamando il Comune al numero 0733/905529.
"Occorre ricordare come la carica di Consigliere Comunale sia stata conferita a Giovanni Ciarlantini non direttamente dal Sindaco, come accade per la formazione della Giunta, ma dal voto popolare, che evidentemente ne ha premiato l'impegno e la persona". Così il sindaco di Caldarola Luca Maria Giuseppetti, a nome della maggioranza, replica alla richiesta di dimissioni formulata dal gruppo di minoranza "Il Futuro per Caldarola" dell'ormai ex vicesindaco Giovanni Ciarlantini anche dal ruolo di consigliere comunale, ritenendo non sufficiente la sua immediata e già formalizzata rinuncia agli incarichi di Giunta.
"Lasciamo alla libera interpretazione il giudizio su questa iniziativa, ma non possiamo esimerci dal sottolineare come a noi - sottolineano tutti i membri della Giunta -, più che un esempio di coerenza, tanto appaia piuttosto come una gratuita strumentalizzazione politica volta ad infierire gratuitamente ed annientare un uomo, oggi estremamente affranto per il suo sbaglio, che ha offerto un tangibile esempio - assai raro al giorno d'oggi - di immediata assunzione delle proprie responsabilità, individuali e politiche"
"L'ex vicesindaco, dopo un improvvido e pubblicamente ammesso e riconosciuto errore, ne ha accettato subito le pesanti conseguenze in termini di sanzioni economiche - proseguono dalla maggioranza - e si è immediatamente dimesso dai suoi incarichi, per i quali tanto si era speso con generosità e capacità, come riconosciuto anche dai suoi avversari politici. Pertanto, qualora fosse presentata la paventata “mozione di sfiducia”, vogliamo tranquillizzare i nostri oppositori: in quella sede, con ancora più vigore, esplicheremo le ragioni per le quali riteniamo che valori quali la coerenza, la dignità ed il rispetto umano debbano sempre essere garantiti e difesi anche nell'ambito di un dibattito politico, sempre che questo possa ancora definirsi tale".
"Attendiamo con ampia disposizione d'animo la minoranza, infine, all'apporto di quel prezioso contributo costruttivo sui temi di interesse collettivo, fatto di proposte concrete, sinora costantemente annunciato e pubblicamente esternato ma del quale, purtroppo, non si è ad oggi avuto alcun reale riscontro" concludono i componenti della Giunta.
Considerato quanto accaduto nelle ultime ore e che ha visto, suo malgrado, come protagonista il Vicesindaco di Caldarola Giovanni Ciarlantini con grande senso di responsabilità qiest’ultimo ha deciso di rassegnato le dimissioni consegnandole direttamente nelle mani del sindaco Luca Giuseppetti.
“Preso atto delle incresciosa situazione venutasi a creare per la quale rinnovo il dispiacere e le scuse a tutta la cittadinanza, con pieno senso di responsabilità rassegno le dimissioni dall'incarico di Assessore e Vicesindaco del comune Caldarola attualmente ricoperti da me. Attendo in merito le sue determinazioni”
Il sindaco ha indetto immediatamente una riunione di maggioranza e ha provveduto alla nomina della nuova Giunta nelle persone di Giorgio di Tomassi Vice Sindaco e Teresa Minucci Assessore.
Il duro e accorato video-messaggio diffuso sul Facebook dal sindaco di Caldarola Luca Maria Giuseppetti qualche giorno fa, in merito al comportamento dei suoi concittadini nel pieno dell'emergenza sanitaria legata al diffondersi del Coronavirus non sembra aver sortito gli effetti sperati.
Infatti, mentre il primo cittadino "invitava" con espressioni piuttosto colorite i suoi concittadini a rimanere in casa, tanto da catturare l'attenzione dei conduttori della nota trasmissione di Rai Radio 1 "Un giorno da pecora", il suo vice sindaco continuava imperterrito e come se nulla fosse nella sua attività di jogging.
Forse sarebbe riuscito a farla franca il vice sindaco Giovanni Ciarlantini, se non fosse per il fatto che durante una sua corsetta mattutina, si è scordato di disattivare l'applicazione per cellulare che consente di monitorare non solo la corsa, ma anche una semplice passeggiata o un giro in bicicletta tramite GPS.
Un errore e una dimenticanza fatale per Ciarlantini perché ha consentito ai Carabinieri di rintracciarlo mentre era decisamente fuori "dai pressi della sua abitazione" e così per lui è scattata la sanzione di 560 euro per aver violato le vigenti norme di contenimento del contagio da Covid-19 sugli spostamenti contenute nel Decreto #ioRestoaCasa.
Il Comitato Ri-viviamo Caldarola ha donato ieri al Comune di Caldarola 500 mascherine protettive da destinare agli abitanti delle SAE, ai commercianti che sono attualmente aperti ed ai servizi sociali locali, perché le utilizzino nei casi di particolare necessità.
Tutto ciò a tutela e protezione di quei cittadini che, purtroppo, sono ancora costretti dopo il sisma a convivere in spazi estremamente ristretti, come quelli imposti dalle Soluzioni Abitative di Emergenza, nonché i commercianti che anche in questa situazione di estrema criticità stanno assicurando al paese i servizi essenziali di cui necessita, correndo notevoli rischi per la propria incolumità.
L'amministrazione comunale a nome della cittadinanza ha ringraziato sentitamente il Comitato, apprezzando in modo particolare il gesto lodevole per la sensibilità dimostrata in questa ennesima situazione emergenziale nella quale nostro malgrado siamo coinvolti e che tutti speriamo possa risolversi per il meglio nei tempi più brevi, col comune sacrificio e senso di responsabilità.
La distribuzione delle mascherine sarà effettuata nei tempi più brevi dai volontari della protezione civile.
Corsa attorno a casa, oppure su un tapis roulant, salto della corda, piegamenti, flessioni, addominali, in cortile o in mezzo al salotto.
Di sicuro queste non sono le tipiche attività sportive da praticare chiusi in casa ma in questo momento di emergenza sanitaria è utile farlo sia per mantenere un minimo di allenamento ma soprattutto anche lucidità.
Ed è nata da questa esigenza l'idea di organizzare una gara a km zero, cioè con ogni partecipante a realizzare la sua performance casa propria. L'evento lanciato da Stefano Gregoretti è stato denominato: Tor des Hamaster (La “Tor” dei criceti). Una speciale corsa che ha visto al suo inconsueto "start", tantissimi runners prendere il via direttamente dalle proprie case, l'unica "tassa di iscrizione" consisteva nel versare una simbolica quota di partecipazione di, almeno,10 € direttamente alla Protezione Civile per aiutarli a fronteggiare l'emergenza Coronavirus.
Una gara quindi senza podio e senza limite di tempo, il cui premio era unicamente quello di supportare attivamente chi ogni giorno è in prima linea a combattere questa epidemia.
Ai nastri di partenza di questo evento era presente anche l'a.s.d. Monti Azzurri Bike Team di Caldarola del presidente Robeto Mancini e di Gian Vittorio Antenucci, rappresentata dall'atleta Sandro Emiliozzi che per l'occasione ha corsa una "sua" speciale Maratona girando intorno all'abitazione e percorrendo i canonici 42 km e 195 metri, realizzando un tempo di 5 ore e 46 minuti.
Non è passato inosservato lo sfogo social del sindaco di Caldarola Luca Maria Giuseppetti. Il video-messaggio, in cui "invitava" con espressioni piuttosto colorite i suoi concittadini a rimanere in casa, ha catturato l'attenzione dei conduttori della nota trasmissione di Rai Radio 1 "Un giorno da pecora".
Geppi Cucciari e Giorgio Lauro hanno, infatti, fatto ascoltare oggi ai radioascoltatori dell'irriverente talk show, l'ormai celebre invettiva del sindaco contro alcuni suoi concittadini che non rispettano il Dpcm, e si riversano più volte al giorno nei supermercati e sulle strade. I due conduttori hanno commentato il video-messaggio del primo cittadino (divenuto ormai virale sui social) ponendo ovviamente l'accento sull'espressione "Io mi sono rotto le pa**e" ripetuta più volte da Giuseppetti, a scanso di equivoci. "Noi siamo con il sindaco” ha concluso Lauro.
Dal minuto 1:45 al minuto 5:33 il messaggio del sindaco protagonista a "Un giorno da pecora"
Ecco il video della trasmissione
"Alcuni cittadini sono ligi alle disposizioni e limitano le uscite. A loro va il mio grazie. Altri invece non lo fanno, e io mi sono rotto le pa**e di ripetere sempre le stesse cose". Questo il duro contenuto di un video-messaggio diffuso dal sindaco di Caldarola Luca Maria Giuseppetti, in merito al comportamento dei suoi concittadini nel pieno dell'emergenza sanitaria legata al diffondersi del coronavirus.
"Non avete ancora capito l'importanza di stare a casa - prosegue il sindaco -. Ancora vedo gente che va tutti i giorni ai supermercati, e chi addirittura ci va una volta al mattino e una volta al pomeriggio. Non lo so se in questo modo riusciremo a uscirne prima. Chi si lamenta di non poter uscire, perché non lo fa coi medici e con gli infermieri che sono al lavoro negli ospedali?".
"Darò ordine alle forze dell'ordine di essere più presenti: non vi lamentate se qualcuno dei vigili o dei carabinieri vi fermerà. Non avete ancora capito a cosa stiamo andando incontro" conclude il sindaco.
Ecco il video-messaggio integrale diffuso dal sindaco: