L’Amministrazione di Caldarola promuove il progetto “Ti dono un libro” dedicato ai nuovi nati. Con una delibera di Giunta è stato stabilito che alle famiglie di tutti i nati nel 2022 verrà donato un libro appositamente selezionato per accompagnare i bambini e le bambine durante il loro primo anno di vita.
Il Comune di Caldarola nel 2020 ha aderito a “Nati per Leggere”, un programma attivo dal 1999 e promosso dall’Associazione Culturale Pediatri (ACP), l’Associazione Italiana Biblioteche (AIB) e dal Centro per la Salute del Bambino (CSB). Il cuore del programma è la lettura in famiglia fin da piccoli, intesa come momento che crea relazione e intimità tra adulto e bambino.
Iniziare a leggere quotidianamente ai bambini e alle bambine fin da piccoli, e prima ancora nella pancia della mamma, costituisce una grande opportunità di sviluppo cognitivo, relazionale e sociale.
È proprio per questo motivo che L’Amministrazione Comunale ha deciso di promuovere il programma del progetto “Ti dono un libro”, che prevede la donazione di un testo ad ogni nuovo nato al momento della registrazione del bambino all’anagrafe comunale, ritirabile presso la stessa biblioteca comunale.
Via libera oggi dal Consiglio dei Ministri al disegno di legge delega per l’adozione di un “Codice della ricostruzione”. “Una riforma di portata storica, che punta a definire un quadro normativo uniforme per le attività di ricostruzione post sisma, con l’attuazione di un modello che garantisca certezza, stabilità e velocità di questi processi, e che al tempo stesso assicuri una ripresa delle attività economiche e sociali nei territori colpiti” hanno sottolineato il Commissario Straordinario per la ricostruzione 2016, Giovanni Legnini, il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, il Capo Dipartimento Casa Italia, Elisa Grande, che hanno contribuito alla stesura del testo.
Oggi in Italia sono in corso almeno sette ricostruzioni post sisma, ciascuna con le sue regole, le sue procedure, un proprio modello di gestione. Il “Codice” nasce proprio per superare questa frammentazione, che genera confusione normativa e diseguaglianze nei diritti riconosciuti ai cittadini colpiti dalle catastrofi naturali. La delega propone la creazione di uno specifico Dipartimento delegato alle ricostruzioni nell’ambito della Presidenza del Consiglio, in coordinamento con il Dipartimento della Protezione Civile, con possibilità di nomina di Commissari straordinari per le ricostruzioni più complesse, e l’introduzione di uno “stato di ricostruzione”, distinto e susseguente allo “stato di emergenza”. Sarà possibile in sostanza realizzare quel passaggio coordinato tra prima assistenza alla popolazione e gestione dello stato di emergenza, affidati al sistema di Protezione Civile, e la successiva fase di ricostruzione.
Si introducono, inoltre, alcuni principi nuovi ed importanti. Innanzitutto, quello che i processi di ricostruzione non si limitino alla riparazione materiale dei danni, ma assicurino ai territori colpiti anche il recupero del tessuto socioeconomico, ad esempio con gli aiuti alle imprese. Si prevede poi che, in caso di danni molto elevati e di situazioni complesse, si possa attuare una ricostruzione pubblica dei centri urbani e storici dei comuni più colpiti attraverso progetti unitari. Per il rifacimento delle opere pubbliche si prevedono anche semplificazioni e meccanismi di accelerazione, come l’obbligo di utilizzare centrali uniche di committenza. Per la prima volta, inoltre, si apre alla possibilità di introduzione di polizze assicurative private per il ristoro dei danni da sisma, delegando il Parlamento a valutare l’eventuale introduzione di forme di indennizzo diverse dal contributo pubblico.
Molte delle soluzioni proposte dalla delega sono mutuate dalle esperienze passate, ed in particolare dalle più recenti innovazioni nella ricostruzione post sisma 2016, come il modello di gestione multilivello delle grandi ricostruzioni, affidate ad una Cabina di coordinamento, guidata dal Capo del Dipartimento o dal Commissario, con i presidenti delle Regioni interessate, i rappresentanti dei sindaci ed il Capo Dipartimento della Protezione Civile, con il quale vengono stabilite precise modalità di raccordo nel passaggio dalla fase di emergenza a quella della ricostruzione. Viene poi confermato il modello amministrativo delle attività di ricostruzione, basato sugli Uffici Speciali Regionali, che assistono i comuni anche nella pianificazione urbanistica e attuano gli interventi pubblici più rilevanti, così come quello del monitoraggio, basato sulle piattaforme digitali, e dei controlli di legalità, con il rafforzamento della Struttura di missione del Ministero dell’Interno.
La nuova struttura della Presidenza del Consiglio potrà essere dotata di un contingente di personale tecnico altamente specializzato, ricorrendo a professionalità attualmente impegnate nelle ricostruzioni dell’Aquila, dell’Emilia-Romagna e del Centro Italia. “Tutto il Servizio Nazionale della Protezione Civile darà il suo contributo di esperienza al grande cantiere normativo che prenderà il via grazie alla legge delega approvata oggi dal Consiglio dei Ministri. È un risultato particolarmente importante perché da tempo sentivamo l’esigenza di armonizzare, in caso di grandi terremoti, il superamento dell’emergenza e la fase di ricostruzione.
La scelta del Governo consente di avviare questo percorso che garantirà ai cittadini non solo una pronta risposta all’emergenza ma anche uniformità di trattamento su tutto il territorio nazionale” ha aggiunto il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio. “Si tratta di una proposta virtuosa, resa possibile dalla collaborazione e dalla condivisione delle esperienze di tutti. L’idea di fondo è quella di assicurare una policy stabile della ricostruzione e messa in sicurezza del territorio, ispirata ai principi di semplificazione, accelerazione dei tempi e dello sviluppo. Un modo per individuare un’ordinarietà nella straordinarietà dell’emergenza ricostruzione perché, come suggerito dalla Corte dei Conti, anche nella fase successiva all’emergenza è necessaria una regolamentazione che individui modelli organizzativi e procedurali idonei a dare certezza e a ridurre i tempi della ricostruzione” ha detto il Capo del Dipartimento Casa Italia, Elisa Grande.
“Ringrazio il Governo per l’approvazione del disegno di legge delega che potrà finalmente essere sottoposto all’esame del Parlamento, presso il quale pende già il disegno di legge dell’On.le Pezzopane. Mi auguro che si proceda celermente con l’approvazione del testo, in tempo utile per il varo del Codice entro la Legislatura, una riforma che potrà finalmente dare certezze ai cittadini, alle imprese e agli enti locali dei territori colpiti dai terremoti, così superando le lungaggini e le incertezze che hanno da sempre caratterizzato l’avvio dei processi di ricostruzione“ ha concluso il Commissario Giovanni Legnini.
Tanto tuonò che piovve. È ufficiale la scissione dei comuni di Caldarola e Belforte del Chienti dal servizio convenzionato di Polizia Locale dell'Unione Montana dei Monti Azzurri. Il clamore suscitato dalle multe arrivate nelle case di molti automobilisti in corrispondenza delle festività di Natale (leggi qui) per aver superato i 40 km/h, in un tratto di superstrada dove c'erano lavori in corso, ha avuto un peso nella decisione delle due amministrazioni, sebbene sia stata soltanto una delle cause scatenanti.
A confermarlo è il sindaco di Belforte del Chienti, Alessio Vita: "È stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, sebbene i motivi alla base della scelta siano molteplici. Sono emerse vedute differenti". L'uscita dal servizio comunitario è stata formalizzata tramite delibera approvata all'unanimità dai Consigli Comunali di entrambi i Comuni e diverrà ufficiale a partire dal primo luglio.
In vista, ora, ci saranno bandi di concorso, come spiega il consigliere delegato di maggioranza del comune di Caldarola, Giovanni Ciarlantini: "Ci stiamo organizzando, non possiamo farci trovare impreparati. La legge ci impone di associare determinati servizi ad altri comuni minori, andremo dunque a valutare questa possibilità. Non siamo ancora in condizione di sapere con chi e come. Di certo il dialogo con il comune di Belforte del Chienti è aperto".
In merito all'uscita dal servizio offerto dall'Unione Montana dei Monti Azzurri, Ciarlantini - a nome del comune di Caldarola - spiega: "Non lo abbiamo ritenuto rapportato alle nostre esigenze. Avevamo messo in discussione un certo tipo di gestione, valutata nella sua complessità. La poca chiarezza è alla base di tutte le nostre lamentele".
Nella mattinata di oggi, sono stati molti i bambini accompagnati dalle loro famiglie a rispondere all'appello dell'Amministrazione Comunale di Caldarola e recarsi ad effettuare i tamponi utili all'imminente rientro a scuola, in tutta sicurezza. Un'iniziativa fortemente voluta dal sindaco Luca Maria Giuseppetti che insieme alla figlia (entrambi farmacisti) hanno voluto effettuare personalmente lo screening, regalando anche - seguendo la tradizione della Befana - caramelle e cioccolatini.
“Dai più piccoli dobbiamo imparare tanto - ha dichiarato Giuseppetti - si sono sottoposti a tampone in modo ordinato e per nulla impauriti, consapevoli che in questo modo possono tornare a scuola, tra gli amici, in piena sicurezza. La DAD è un’eventualità che dobbiamo scongiurare in tutti i modi perché è sì importante la loro salute fisica ma lo è altrettanto quella psicologia. Quindi in attesa di decisioni differenti dalla Regione o dal Governo Centrale in merito al ritorno tra i banchi del 7 gennaio, insieme ai miei amministratori ci siamo sentiti più tranquilli ad agire in questo modo in autonomia. I tamponi sono stati acquistati direttamente dal Comune ma saranno rimborsati dai fondi che la Regione Marche ha appositamente stanziato.”
Alla fine dello screening sono stati effettuati circa 135 tamponi di cui 2 risultati positivi.
L'amministrazione comunale di Caldarola, per consentire a tutti i giovani della città il ritorno a scuola in piena sicurezza sin dal 7 gennaio, ha organizzato per la mattina del 6 gennaio, l'effettuazione di test antigenici rapidi di verifica del COVID-19, per tutti i bambini ed alunni frequentanti l’Istituto Comprensivo “Simone de Magistris” di Caldarola.
I tamponi, acquistati dal Comune presso una struttura esterna al territorio, verranno effettuati a titolo completamente gratuito, presso la Sala A. Tonelli di Caldarola, grazie alla disponibilità del sindaco nonchè farmacista Luca Maria Giuseppetti, che provvederà personalmente alla loro effettuazione, secondo il seguente orario: dalle 08.30 alle 10.30 i bambini della scuola primaria, dalle 10.30 alle 12.00 ragazzi della scuola secondaria e dalle 12.00 alle 13.30 bambini della scuola dell'infanzia.
L'afflusso ed il deflusso alla sala Tonelli saranno regolati dal personale volontario della locale Protezione Civile. "Si raccomanda caldamente la partecipazione di tutti i ragazzi, per non perdere la possibilità di assicurare un rientro alle attività didattiche in piena sicurezza" ha sottolineato il sindaco Giuseppetti.
Il Comune di Caldarola ha ufficialmente stabilizzato i precari del sisma. Da venerdì 31 dicembre, dopo che nei giorni scorsi sono state espletate le procedure necessarie a verificare i requisiti essenziali, i precari cosiddetti della “ricostruzione”, impiegati nel Comune presso i vari uffici, 2 in Area Affari Generali, 2 presso gli Uffici Ragioneria e 4 nell'Area Tecnica, hanno ufficialmente ricevuto il contratto a tempo indeterminato che regolarizza la loro posizione all’interno dell’organigramma del Comune di Caldarola.
In totale quindi 8 nuovi dipendenti comunali andranno a rinforzare gli uffici. La stabilizzazione è stata possibile grazie alla legge 126 dell’ottobre 2020 che ha consentito di potenziare il personale operativo sul fronte ricostruzione e azzerare il precariato.
Approvata in via definitiva la nuova Legge di Bilancio 2022 con 355 voti a favore. Tante le modifiche introdotte dal testo, dalla riforma fiscale all'intervento sul caro bollette. E non sono mancate le polemiche.
La nuova legge prevede per il 2022 l’impiego di 37 miliardi di Euro, con risorse pari a 13,7 mld e un aggravamento del deficit nazionale di 23,3 mld. Saranno principalmente la riforma fiscale (con il taglio di Irpef e Irap), il caro-bollette (con un intervento di 1,8 mld), il reddito di cittadinanza (confermato) e il Superbonus (fino al 110%) le misure di intervento maggiormente interessate dalla manovra “espansiva”.
Nello specifico, 8 mld saranno destinati al taglio delle tasse a alla cancellazione dell’Irap per autonomi e professionisti, operazione che dovrebbe in un secondo momento avviare la riforma fiscale: passaggio delle aliquote da 5 a 4 e detrazioni del 23% per i redditi fino a 15 mila euro, 25% per i redditi fino a 28 mila euro, 35% tra 28 mila e 50 mila euro, 43% oltre i 50 mila euro. Per i redditi fino a 15 mila euro rimane il bonus Irpef da 100 euro, rimodulato fino ai 28 mila.
Per contrastare il rincaro dei prezzi dell’energia, la manovra taglierà le bollette di luce e gas nel primo trimestre del 2022 (fino al raggiungimento dell’importo di 912 milioni di euro) per i redditi bassi con Isee sotto sotto gli 8.265 euro oppure con 20 mila euro lordi annui e almeno quattro figli. Per le famiglie con redditi maggiori ci sarà invece l’opportunità di rateizzare (senza interessi aggiunti) il pagamento dei primi 4 mesi di bollette fino a 10 mesi. Nel primo trimestre, inoltre, verranno annullati gli oneri di sistema per le utenze della luce fino a 16 kwh, oltre a una riduzione dell’Iva al 5% sul metano da riscaldamento. Non ultimo, la possibilità di pagare nell’arco di 180 giorni (anziché 60) le cartelle esattoriali notificate dal primo gennaio al 31 marzo 2022, senza pagare interessi di mora o sanzioni ulteriori. Sarà rifinanziato il reddito di cittadinanza, anche se dal 2022 osserverà regole più rigide e controlli più severi prima della concessione del sostegno, facendo decadere la richiesta dopo il secondo rifiuto.
Per quanto riguarda gli incentivi edilizi, la novità più rilevante è rappresentata dalla conferma del Superbonus in aggiunta all’eliminazione del tetto ISEE per i lavori di ristrutturazione degli edifici monofamiliari (purché il 30% dei lavori sia ultimato entro il 30 giugno 2022). Il Sisma-bonus sarà invece prorogato al 2025 e salirà dal 50 all’85%, con interessamento di tutti i centri colpiti da un evento sismico, a partire dal terremoto dell’Aquila del 2009. La legge di bilancio 2022 prevede, in questo senso, lo stanziamento di 6 miliardi di Euro aggiuntivi per la ricostruzione privata nelle aree colpite dal sisma, con 200 milioni di Euro per l’assistenza alla popolazione. Il Sisma-bonus, va ricordato, consente ai contribuenti di eseguire interventi per l’adozione di misure antisismiche beneficiando di detrazioni, il cui valore si lega alla riduzione del rischio sismico e alla realizzazione dei lavori sulle parti comuni di edifici condominiali.
Scritta no vax davanti alle scuole medie ed elementari di Caldarola: foglio di via per il 50enne
È scattato il divieto di ritorno nel comune di Caldarola per l’uomo che, qualche giorno fa, aveva imbrattato l’ingresso dell’istituto scolastico "De Magistris" con una scritta no vax (leggi qui). La misura è stata richiesta dai carabinieri dopo aver valutato il comportamento antigiuridico dell’uomo (e può essere disposta poiché l’uomo non ha di fatto alcun interesse in paese è residente e lavora in altri comuni).
Per l’uomo, residente a Tolentino, è stato pertanto disposto il cosiddetto foglio di via obbligatorio, che comporta, in caso di violazione, ovvero di ritorno nell’ambito del territorio comunale, una denuncia di carattere penale.
Il progetto “Nati per Leggere” fa tappa a Caldarola. Presso la Sala Polifunzionale “Annalena Tonelli” questa mattina 5 volontarie hanno piacevolmente introdotto nel mondo della lettura diversi bambini, da 0 a 6 anni, nell’incantato mondo dei libri, in un progetto nazionale denominato appunto “Nati per leggere”. Attività di lettura che costituiscono un’esperienza importante per lo sviluppo cognitivo dei bambini e per lo sviluppo delle capacità dei genitori di crescere con i loro figli.
Le attività sono realizzate con il diretto coinvolgimento dell’Amministrazione Comunale di Caldarola, dell’Unione Montana dei Monti azzurri, dell’Associazione il Girasole attraverso la collaborazione della pedagogista Laura Nardi, dell’Associazione Nati per leggere nazionale e regionale e grazie soprattutto all’attività degli operatori dell’infanzia e dei volontari, nello specifico Sara Cantolacqua, Jane Bonanni, Clara Buscalferri e Fabiana Tassoni e l’Assessore alla Cultura Teresa Minnucci.
I libri sono selezionati per essere adeguati alle competenze dei bambini in età prescolare, già fin dalla nascita in avanti, con lo scopo di stimolare anche nei genitori il desiderio di condividere un libro con i propri bambini. Altri appuntamenti saranno organizzati anche il prossimo anno, con l’obiettivo di condividere la lettura fin dalla tenerissima età così da consentire uno sviluppo completo e globale dei bambini.
Davanti alla scalinata d'ingresso dell'istituto comprensivo De Magistris compare la scritta "Il vaccino uccide": individuato l'autore. A denunciare il fatto ai carabinieri della stazione di Caldarola, nella serata di martedì, è stato il personale della scuola. Oltre alla frase è apparsa anche una W cerchiata, simbolo riconducibile a una rete di no-vax che teorizzano la presenza di complotti governativi alla base dell'attuale gestione della pandemia.
I militari si sono immediatamente attivati - attraverso la consultazione di fonti informative e l'analisi dei sistemi di videosorveglianza del circuito cittadino - per rintracciare il responsabile. In tempi rapidissimi si è risaliti alla sua identità: si tratta di un cittadino straniero di 50 anni. L’uomo - che lavora a Tolentino - si muoveva spesso verso Caldarola e, ai carabinieri, ha espresso la volontà di pubblicizzare i suoi ideali.
A seguito di perquisizione, sono state rinvenute le bombolette spray di colore rosso utilizzate per la commissione del reato e un coltello di cui è vietato il porto. L’uomo sarà denunciato all’autorità giudiziaria per danneggiamento aggravato di 27 metri quadrati di pavimentazione (che a causa del tipo di materiale di cui è rivestita non consente la cancellazione) e per porto abusivo di armi.
Servizi straordinari del territorio sono stati disposti dal prefetto Flavio Ferdani in occasione della festa dell'Immacolata, per verificare il rispetto del decreto Super green pass: sono state complessivamente controllate 888 persone e 135 esercizi commerciali.
A Tolentino, i carabinieri hanno sanzionato sei persone, sprovviste di mascherina, all'interno di vari locali. A Caldarola è stata, invece, disposta la chiusura preventiva di 5 giorni per un esercizio pubblico, all'interno del quale il personale era al lavoro sprovvisto di dispositivi di protezione individuale. Inoltre, il locale non rispettava gli adempimenti previsti dalla normativa vigente: le igienizzazioni giornaliere non erano state registrate così come era assente il sistema di misurazione della temperatura ai dipendenti.
All'interno di un'attività commerciale di San Ginesio è stato, inoltre, sorpreso - e conseguentemente multato - un giovane sprovvisto di "certificazione verde rinforzata". Il titolare della stessa attività è stato denunciato per aver somministrato alcolici a minorenni. Nel comune di Macerata, infine, quattro persone sono state denunciate per guida in stato di ebbrezza alcolica, mentre altri due soggetti, tra cui un minorenne, sono stati deferiti per ubriachezza molesta.
La magia del Natale si rinnova anche quest’anno a Caldarola, grazie al buon cuore di alcuni cittadini che si sono dati da fare per regalare importanti emozioni ai più piccoli, ma non solo. E quindi grazie alla generosità di Mario Magrini, che insieme a tutta la famiglia ha voluto donare l’albero di Natale, e di Mario Nardi, titolare dell’omonima ditta di autotrasporti di Camporotondo, che lo ha trasportato praticamente gratis fino alla piazza principale di Caldarola, anche quest’anno si vivranno i colori, le luci e le gioie che solo il periodo di Natale sa regalare.
Il bellissimo abete è stato scortato ieri da pattuglie dei carabinieri e della polizia locale fino a Piazza Umberto I. È stato sistemato al centro del cuore cittadino grazie al lavoro instancabile dei dipendenti comunali, coordinati dal sindaco Luca Maria Giuseppetti, che seppur costretto a casa per via del Covid-19 ci ha tenuto a mantenere la tradizione dell’albero, e sarà addobbato domenica prossima dalla ditta Miconi Maurizio.
Il Sindaco Giuseppetti ci tiene a sottolineare che "non saranno le difficoltà degli ultimi anni ad ostacolare i preparativi del Natale, una festa religiosa da sempre simbolo di unione, rinascita e amore verso il prossimo, tutti sentimenti che devono essere esaltati in questo momento più che mai. Anche la piazza principale di Caldarola è il simbolo di una comunità che nonostante il terremoto e la pandemia vuole restare unita e attiva, con l’augurio che si torni presto a giorni spensierati e a festeggiare il Natale in serenità".
Nella seduta del Consiglio Comunale di Caldarola andata in scena lunedì sono stati approvati, in via preliminare, i piani attuativi relativi alle aree perimetrate del Capoluogo e delle frazioni di Valcimarra e Croce. I piani, approvati all'unanimità, sono stati illustrati al consesso dal professor Francesco Rotondo dell’Università di Bari per conto dello studio Erre 4 e dall’architetto Giovanni Marinelli dell’Università Politecnica delle Marche di Ancona, facendo seguito alla precedente presentazione pubblica che si era tenuta pochi giorni fa.
"Tutto ciò rappresenta un momento estremamente significativo per la nostra comunità e un traguardo importante, raggiunto dopo un percorso complesso, che si è voluto condividere con la cittadinanza, con i privati e con i loro tecnici - sottolinea il sindaco Luca Maria Giuseppetti. Un momento che rappresenta anche il frutto di un ripetuto e positivo confronto fra le forze politiche di maggioranza e minoranza, resesi sin da subito reciprocamente disponibili ad un dialogo costruttivo e propositivo, nell’interesse del paese".
Il Psr già adottato sarà conseguentemente implementato recependo le disposizioni dei piani attuativi, anche alla luce delle osservazioni che saranno eventualmente presentate, esaminate e accolte. Decorsi termini di legge per le osservazioni, e i necessari passaggi presso i competenti Uffici Pubblici, i piani diventeranno esecutivi e finalmente si potrà procedere al deposito e all’esecuzione dei relativi progetti, auspicando una primavera di rinascita, non solo dal punto di vista meteorologico.
Positivo al Covid il sindaco di Caldarola Luca Giuseppetti: scattano i tamponi per tutti i dipendenti comunali. Lo rende noto lo stesso primo cittadino via social.
“Da ieri, l’ennesimo tampone che periodicamente facevo per una mia sicurezza verso gli altri, anche se vaccinato, sono risultato positivo , ora , come tanti vaccinati e purtroppo contagiati supereremo anche questo esame con pazienza , cura e tanta convinzione che a breve ritorneremo attivi come prima , state tranquilli e siate sempre ottimisti è un esame che supereremo facile. A tutti dico fate sempre attenzione e non abbassate la guardia”. Oggi verranno sottoposti a tampone tutti i dipendenti comunali, ma il municipio - che è stato già sanificato - rimarrà comunque aperto.
La giunta regionale delle Marche ha mantenuto la sua promessa, in fase di approvazione dell’assestamento di bilancio sono stati assegnati poco più di 100 mila euro, come prima tranche, per i lavori di completamento del Teatro Comunale di Caldarola. Lo rende noto il sindaco Luca Maria Giuseppetti.
L’impegno era stato preso, sia dall’assessore alla ricostruzione Guido Castelli, che dallo stesso presidente della Regione Francesco Acquaroli, durante due recenti visite istituzionali. I fondi serviranno per recuperare alcuni affreschi danneggiati dal terremoto, migliorare i camerini ed adeguare gli impianti di riscaldamento e raffrescamento. Un’ulteriore tranche di contributi sarà messa a disposizione dell’Amministrazione caldarolesi nei primi mesi del 2022.
È una bella soddisfazione” ha affermato il primo cittadino di Caldarola - “il presidente Acquaroli, insieme agli assessori Castelli e Latini, hanno compreso l’importanza di restituire un piccolo gioiello come il nostro Teatro a tutta la cittadinanza, perché per ricostruire un paese è necessario ricostruire anche i centri di aggregazione e socialità. Il mio ringraziamento va a loro soprattutto perché, con questa e con altre azioni concrete, si sono dimostrati sensibili alle necessità del nostro territorio”.
Nata da un’idea del sindaco Luca Maria Giuseppetti con l'appoggio della dirigente scolastica Fabiola Scagnetti, e sulle orme di una precedente iniziativa sviluppata qualche mese prima del terremoto del 2016 da un gruppo di caldarolesi, i ragazzi della terza media della scuola De Magistris di Caldarola sono stati entusiasticamente coinvolti in un progetto di approfondimento delle bellezze del loro paese di residenza, realizzato con la guida delle professoresse Mariella Feliziani e Cristina Mozzicafreddo e con il prezioso supporto dell’esperto Mauro Capenti.
I giovani hanno raccolto foto, cenni storici, aneddoti e curiosità su due illustri personaggi che hanno portato il nome di Caldarola fuori dai confini comunali, si tratta del Cardinale Evangelista Pallotta e il pittore Simone De Magistris a cui è intitolata la scuola che frequentano.
Il Cardinale Pallotta, divenuto prefetto della fabbrica di San Pietro sotto il pontificato di Sisto V, ingrandì ed abbellì il castello di famiglia e trasformò radicalmente il centro urbano abbattendo le porte medioevali e alcuni fabbricati circostanti per creare una spaziosa cittadina rinascimentale, secondo i dettami voluti dall'urbanistica sistina.
Per abbellire le residenze di famiglia il Cardinale Evangelista si avvalse dell’arte del pittore De Magistris, allievo di Lorenzo Lotto, che sin da giovanissimo si fece notare per le spiccate qualità artistiche. Faceva parte di una famiglia di pittori di Caldarola e, insieme ai fratelli Federico e Solerzio, svolse l'attività di pittore andando così a dar corpo alla cosiddetta “Scuola di pittura caldarolese”. A lui sono attribuite moltissime opere di importante rilievo come il “transito di San Martino”.
I ragazzi hanno realizzato delle mini-guide su 4 grandi temi caldarolesi: la storia di Evangelista Pallotta; Simone De Magistris il cui incontro con il Cardinale ha permesso di dare una svolta alla sua carriera; la famosa “stanzetta del Paradiso” custodita nel cuore di Palazzo Pallotta, sede del Comune di Caldarola fino al giorno del terremoto, completamente affrescata con scene di caccia; e la tela del “transito di San Martino”.
Al termine della presentazione delle mini-guide, ad opera degli stessi studenti, i ragazzi hanno posto domande al Sindaco Giuseppetti relative, in modo particolare, allo stato di conservazione delle opere che hanno approfondito purtroppo solo attraverso le immagini raccolte on line, poiché non più fruibili dal terremoto.
Il sindaco ha spiegato che è ferma intenzione della Curia, proprietaria di gran parte delle opere citate, ricostruire celermente le Chiese danneggiate da sisma e ricollocare le opere d’arte attualmente custodite nel deposito creato per l’occasione a San Severino. Mentre per quanto riguarda il Palazzo Pallotta e la Stanza del Paradiso, fortunatamente meno danneggiata del resto del palazzo, è già stato individuato lo studio tecnico incaricato di seguire i lavori, con la speranza di non dover attendere troppo per una prossima riapertura.
La scuola primaria De Magistris di Caldarola ha aderito alla campagna nazionale dedicata alla Festa dell’Albero, in collaborazione con “gli esperti di natura”, Fabiana e Patrizio Mazzamurelli. I bambini di tutte le classi elementari hanno organizzato diverse iniziative presentate nella mattinata di venerdì presso l’Auditorium della scuola. Canti, disegni, proiezioni di video con immagini satellitari della bellezza dei colori del pianeta Terra e poesie dedicate alla natura e ai suoi doni.
Il tema principale ruotava attorno all’importanza della vegetazione in generale, ma in particolare sul ruolo che gli alberi, nello specifico, hanno nella vita di tutti i giorni. L’iniziativa, insieme ad altri appuntamenti che saranno organizzati nei prossimi mesi, prende spunto dal programma Life Terra, un progetto europeo che si prefigge l’importante obiettivo di piantare 500 milioni di alberi nei prossimi 5 anni (di cui 9 milioni in Italia).
È infatti fondamentale il contributo degli alberi nella lotta alla crisi climatica per 'insostituibile ruolo che svolgono per la tutela dell'intero ecosistema e della biodiversità. Ai bambini del “De Magistris” i Mazzamurelli hanno donato, in segno di buon auspicio, una piccola pianta di quercia della varietà “Pubescens” che rappresenta la forza e il vigore, ampiamente diffusa nelle nostre colline e montagne. La piantina verrà accudita dagli alunni della primaria fino alla definitiva messa a dimora nell’area verde esterna della scuola, la prossima primavera.
Una bella e colorata rappresentazione che ha visto come entusiasta spettatore il primo cittadino Luca Maria Giuseppetti. La sua Amministrazione da sempre è molto attenta alla cura dell’ambiente, non solo nella gestione degli gli spazi verdi dedicati ai concittadini ma anche con tutta una serie di attività finalizzate alla massima riduzione dell’inquinamento.
Si è svolto questa mattina il primo incontro conoscitivo fra il prefetto di Macerata, Flavio Ferdani, il colonnello Nicola Candido e l’Amministrazione Comunale di Caldarola per fare il punto sul progetto e i tempi di realizzazione della nuova Caserma dei Carabinieri. La struttura sorgerà alle spalle dell’attuale sede del Comune e sarà realizzata in acciaio e legno proprio per accelerare il più possibile la procedura, considerando che i militari della stazione caldarolese sono alloggiati ormai da 5 anni nei container adibiti alle porte del paese (purtroppo la vecchia caserma è rimasta completamente compromessa dal sisma del 2016).
Con l'occasione il sindaco Luca Maria Giuseppetti ha voluto indicare quelli che sarebbero a tutti gli effetti i tempi di costruzione che, fatti salvi imprevisti legati al reperimento delle materie prime, dovrebbe prendere il via nei primi mesi del 2022 per concludersi entro l’estate. Si tratterà di progetto di 560 mq di struttura su due piani, il primo dedicato alla Caserma dei Carabinieri, il secondo all’archivio comunale, il tutto rispettando le norme ambientali, di sicurezza, termiche e antisismiche.
Il Sindaco Giuseppetti ha voluto poi accompagnare il Prefetto e il Colonnello nella piazza principale del paese per far conoscere il Palazzo Pallotta, sede del Comune prima del terremoto, con al suo interno affreschi di grande pregio e la bellissima Stanza del Paradiso, e concludere l'incontro con la visita alla Rhutten (azienda made in Italy) nell’ottica di valorizzare le attività economiche che contribuiscono allo sviluppo del territorio.
In molti comuni della Provincia di Macerata si sono svolte oggi, in occasione della festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, le celebrazioni per il Centenario del Milite Ignoto.
“Il Milite Ignoto fu, e rimane tutt’oggi, uno dei simboli dell’Unità Nazionale e in questo momento di ripartenza auguro a tutti di aprire la strada per una rinascita che abbia come capisaldi l’unità, l’importanza delle tradizioni e della storia e soprattutto il sentirsi parte di una comunità coesa e leale”. Sono le parole pronunciate dal sindaco di Macerata Sandro Parcaroli questa mattina nel corso della cerimonia di inaugurazione del monumento al Milite ignoto eretto nel cortile dell’ex distretto militare nei pressi del Sacrario militare, un luogo fortemente emblematico.
La cerimonia à stata organizzata in occasione del centenario del trasferimento della salma del Milite ignoto da Aquileia a Roma, dove fu collocata sull’Altare della Patria proprio il 4 novembre 1921, e fa seguito al conferimento della cittadinanza onoraria del Comune di Macerata al Milite ignoto assegnato con una delibera consiliare in adesione all’iniziativa proposta dall’A.N.C.I. - l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, su invito del Gruppo delle Medaglie d’Oro al valor Militare d’Italia, per il riconoscimento della “paternità” del Soldato che per cent’anni è stato volutamente ignoto e che invece così diventerà Cittadino d’Italia, rientrando nella simbologia che appartiene all’identità nazionale.
“Il maggiore riconoscimento, oggi, - ha detto ancora il sindaco Parcaroli che ha svelato il monumento insieme al Prefetto Flavio Ferdani e al presidente del Consiglio comunale Francesco Luciani - va alle forze armate che, ogni giorno, contribuiscono alla nostra sicurezza con spirito di abnegazione e di leale sentimento verso la Patria. Grazie alla loro professionalità e alle qualità umane sempre dimostrate, le forze armate, e le loro famiglie, meritano, non solo oggi ma tutti i giorni, l’apprezzamento di tutti noi."
"Un ringraziamento va anche alla figura femminile e alla sua valenza storica e sociale - ha aggiunto il primo cittadino -. Un pensiero alle mamme, alle sorelle, alle mogli, alle nonne dei tanti soldati italiani che hanno perso la vita nell’adempimento delle loro funzioni. A queste donne, che hanno patito sofferenze e angosce, riconosciamo di essere state parte integrante della spinta propulsiva alla ripresa dato che, nel dolore ma con fierezza, si sono fatte portatrici di un grande carico di responsabilità. Un pensiero infine ai giovani che, grazie al supporto delle istituzioni, devono rendersi consapevoli dei valori di pace, democrazia e partecipazione alla vita sociale e politica del paese".
"Crediamo che questo spirito e questi valori costituiscano, almeno, il minimo doveroso riconoscimento a quei giovani che hanno sacrificato la loro vita per costruire un futuro migliore: quel futuro - ha concluso il primo cittadino - che oggi stiamo vivendo e che dobbiamo, ogni giorno, migliorare per il progresso, la convivenza civile e la qualità della nostra vita e delle future generazioni.”
Il monumento al Milite ignoto è una stele in marmo, in cui è stato anche posto un bozzetto ispirato alla guerra del ’15-’18. Si tratta di un'opera di Giovanni Colucci, presidente dell’Associazione nazionale dei Carabinieri.
Anche la città di Civitanova Marche ha celebrato oggi, in occasione della festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, il Centenario del Milite Ignoto. Una festa che ha preso il via in mattinata partendo dal centro e raggiungendo la Città Alta dove è stata deposta la prima corona di alloro presso la Targa in memoria dei Caduti di tutte le guerre, in viale della Rimembranza. La delegazione formata dal Sindaco Fabrizio Ciarapica, dal Presidente del Consiglio comunale Claudio Morresi, dall’Assessore ai Servizi educativi e formativi e al Welfare Barbara Capponi e dalle massime Autorità militari, Associazioni combattentistiche e Associazioni di volontariato cittadine ha poi proseguito alla deposizione della seconda corona presso il Monumento ai Caduti di Piazzale Italia sul Lungomare Sud.
Il clou delle celebrazione è avvenuto in Piazza XX Settembre davanti a Palazzo Sforza, sede del Municipio, dove sono intervenuti oltre 200 studenti in rappresentanza di tutti gli istituti scolastici delle medie e superiori di Civitanova Marche. Lo speakeraggio della cerimonia è stato affidato al colonnello Nicola Ciccarelli, già presidente dell’Associazione Nazionale Bersaglieri di Civitanova Marche, mentre gli ordini militari sono stato dati dal tenente Gianfranco Ciferri, presidente Unuci di Civitanova Marche.
Dopo la deposizione della Corona a Palazzo Sforza, la banda cittadina ha intonato l’Inno d’Italia, Il Piave e Il Silenzio. La cerimonia è stata aperta con l’intervento del sindaco Ciarapica che ha omaggiato tutte le Forze Armate e in particolare ha ricordato ciò che avvenne 100 anni fa con la traslazione della salma del Milite Ignoto da Aquileia a Roma per essere tumulata all’Altare della Patria.
“Quel viaggio di 100 anni fa fu per l’Italia un momento di grande unificazione - ha dichiarato il sindaco - dopo un periodo durissimo dovuto alla Prima Guerra mondiale che aveva ridotto la nostra nazione in una povertà assoluta e di disperazione e per certi versi paragonabile ad oggi in cui l’Italia – insieme al resto del mondo - ha subito e subisce le perdite, la sofferenza e la tragedia immane della pandemia. Un evento importante per tutti gli italiani che rappresenta e deve rappresentare anche un momento di riconciliazione per la nostra Patria”.
“Un giorno, quello che vogliamo celebrare oggi, di unificazione in cui la nostra Nazione si unisce in un abbraccio simbolico verso quel ragazzo senza nome, scelto fra altri 10, per ricostruire un futuro di unità - ha sottolineato Ciarapica -. Perché è dalle macerie che un popolo deve ripartire e ricostruire l’avvenire di tutti. Oggi è anche la Festa delle Forze armate, è doveroso ringraziare tutte le forze dell’ordine, le nostre donne e i nostri uomini che quotidianamente difendono la nostra libertà e la nostra incolumità in Italia e nei contingenti di pace nel mondo presenti in molti luoghi teatro di guerre o dove la democrazia non è ammessa, sappiamo quanto grande sia il valore dei nostri militari all’estero, riconosciuti da tutti per la loro grande umanità".
“Infine – ha concluso Ciarapica - non dimentichiamo e anzi onoriamo, con la signora Giovanna Paolone che ci accompagna da sempre, il nostro Eroe cittadino: il Maresciallo Piermanni, Medaglia d’Oro al Valor Militare, che 44 anni fa perse la vita in uno scontro a fuoco nella nostra stazione. Una figura straordinaria che Civitanova Marche ringrazia ancora per essersi sacrificato nell’esercizio delle proprie funzioni”.
Anche il Comune di Caldarola ha voluto celebrare la Festa delle Forze Armate deponendo 2 corone di alloro presso le lapidi commemorative presenti nel capoluogo.
Il Sindaco Luca Maria Giuseppetti, insieme ad alcuni rappresentanti dell’Amministrazione, ha ricordato tutte le vittime delle guerre e festeggiato la Giornata dell’Unità d’Italia con una breve ma simbolica celebrazione religiosa officiata da Don Eraldo Pittori. Ad accompagnare gli amministratori anche rappresentanti dei Carabinieri, della Protezione Civile e della Polizia Municipale.
Le due corone d’alloro sono state deposte sulle lapidi presenti nella piazza principale di Caldarola e nell’antistante Piazza 24 Maggio.
E’ stato celebrato anche a Tolentino il centotreesimo anniversario della ricorrenza del 4 Novembre, Anniversario della Vittoria, Festa delle Forze Armate e dell’Unità nazionale.
L’Amministrazione comunale ha promosso una cerimonia che, dopo la Santa Messa, ha previsto la formazione di un corteo che ha raggiunto il Monumento della Vittoria per l’apposizione di una corona di alloro per ricordare tutti i caduti della Prima Guerra Mondiale e di tutte le Guerre. Il corteo ha poi raggiunto piazza della Libertà dove, dopo l’alzabandiera e l’esecuzione dell’Inno di Mameli, è stato suonato il “Silenzio”.
Per celebrare questa importante ricorrenza sono intervenuti la vicesindaco Silvia Luconi, il Comandante della Compagnia dei Carabinieri Capitano Giulia Maggi, il Presidente del Consiglio comunale Carmelo Ceselli, gli Assessori Fausto Pezzanesi e Francesco Pio Colosi, il Consigliere Monia Prioretti e gli studenti degli istituti Frau e Lucatelli.
Presenti anche diverse associazioni combattentistiche e d’arma tra cui i carabinieri in congedo con il comandante Giuseppe Losito e l’Anpi con il presidente Lanfranco Minnozzi. Molto significativo il momento in cui Martina Ferretti e Nada Dhoum, studentesse dell’Ipia Frau hanno ricordato il centenario del Milite Ignoto che esattamente 100 anni fa, il 4 novembre 1921, fu tumulato nel sacello dell’Altare della Patria.
Il Feretro fu trasferito a Roma su ferrovia, con un convoglio speciale a velocità ridotta sulla linea Aquileia-Venezia-Bologna-Firenze-Roma, ricevendo gli onori delle folle presso ciascuna stazione e lungo gran parte del tracciato.
Pur essendo un giorno lavorativo, la cerimonia del 4 Novembre è stata partecipata e ha offerto, ancora una volta, molti spunti di riflessione sull’importanza della conoscenza della storia, sul ripudio alla guerra, sui più alti valori fondanti la nostra Costituzione come la democrazia, la libertà e la pace.
Al termine della manifestazione la vicesindaco Silvia Luconi e il Comandante della Compagnia dei Carabinieri Capitano Giulia Maggi hanno apposto una corona di alloro sotto la lapide posta nel colonnato del Palazzo comunale, attualmente interdetta al pubblico a seguito del sisma, che ricorda il IV Novembre e che riporta i passi più importanti del generale Diaz per annunciare la fine del conflitto. Inoltre, nel corso della mattinata, sono state deposte corone di alloro al Famedio dei Caduti del Cimitero comunale e in via 4 Novembre.
Caldarola ha voluto ringraziare, durante la Messa della domenica celebrata dal parroco Don Vincenzo, tutti coloro che hanno reso meno sofferente e vuota la vita dei suoi concittadini in questi 5 anni post sisma. Infatti come tutti ricorderanno era il 26 ottobre del 2016 quando è iniziata una lunga scia di violentissime scosse sismiche che hanno cambiato per sempre le vite degli abitanti del centro Italia, e tra questi anche di Caldarola.
Tra il 26 e il 30 ottobre, in modo particolare, le 3 scosse più forti hanno gravemente lesionato circa l’80% delle case di Caldarola, il Castello Pallotta, il Monastero con la Torre del Cassero, la sede del Comune e la bellissima stanza del Paradiso, il Teatro e tutte le 24 chiese presenti nel territorio comunale e frazioni. In pochi secondi centinaia di anni di storia, e migliaia di storie personali, colpiti duramente e in alcuni casi irrimediabilmente.
Con questa funzione religiosa il Sindaco Luca Maria Giuseppetti ha voluto però celebrare ciò di che di buono ne è scaturito, ciò la solidarietà umana. Le centinaia di persone che si sono mobilitate da tutta Italia, in modo particolare dall’Emilia Romagna, per far fronte a tutte le necessità dei caldarolesi, soprattutto i più fragili: bambini e anziani.
Durante la Messa sono stati ringraziati i volontari che da subito si sono mobilitati per far fronte alle esigenze di un popolo sfollato, impaurito, infreddolito e disorientato, prima su tutti la Colonna Mobile della Protezione Civile dell’Emilia Romagna, un ringraziamento è andato anche ai volontari di protezione civile locali che hanno immediatamente risposto alle richieste d’aiuto, così come l’Esercito, le Forze dell’Ordine, i Vigili del Fuoco, le Polizie Locali, i Carabinieri in pensione, la Croce Rossa e altri corpi di volontariato.
Tanti, tantissimi gli aiuti arrivati anche dai privati, che hanno permesso ai cittadini di Caldarola di riprendersi dalle difficoltà più velocemente grazie alle donazioni che hanno restituito una scuola, un nuovo Municipio, nuove strutture per le attività sociali sia per i giovani che per gli anziani. Inoltre sono stati rinnovati, con nuovi giochi, i parchi e alcuni impianti sportivi. Diversi i centri ricreativi per gli anziani e numerosi fondi e le attrezzature per accelerare la ripresa sociale. "Con molti di loro è nato un rapporto di stima e profonda amicizia che prosegue ancora oggi" ha evidenziato il primo cittadino caldarolese.
"Questo senso di solidarietà, la volontà di mettersi a disposizione del prossimo con abnegazione, alcune volte trascurando la propria vita e i propri affetti, sempre però con il sorriso e la voglia di trasmettere gioia in un momento difficile di smarrimento, ha fornito un importante insegnamento a tutti i caldarolesi, con l’augurio che a farne tesoro siano proprio le nuove generazioni, spinte magari a fare altrettanto e abbracciare sempre di più la strada del volontariato animati da spirito di servizio" ha concluso Giuseppetti.