Bolognola

Piste da sci prese d'assalto nel weekend: "10mila presenze a Frontignano e Bolognola"

Piste da sci prese d'assalto nel weekend: "10mila presenze a Frontignano e Bolognola"

Gli amanti dello sci e degli sport invernali nel fine settimana appena trascorso hanno letteralmente "preso d'assalto" le stazioni sciistiche marchigiane nel Maceratese. "A Frontignano e Bolognola abbiamo registrato circa 10mila presenze", ha fatto sapere il gestore degli impianti, Francesco Cangiotti.  "C'è un ottimo innevamento e tutte le poste disponibili sono in funzione, abbiamo avuto davvero tantissima gente, malgrado un po' di nebbia che andava e veniva", ha aggiunto Gli impianti resteranno aperti anche nel corso della settimana: "Nonostante sia lunedì - ha aggiunto Cangiotti - anche stamani abbiamo un discreto numero di persone che sono salite in quota per sciare". Non tuttto è filato liscio però. Nel weekend si è registrato qualche disagio alla circolazione, con i carabinieri che sono stati costretti a chiudere la provinciale che da Bolognola porta a Pintura, a causa della sosta selvaggia di molteplici automobilisti. Registrato un boom di presenze anche al comprensorio sciistico Sassotetto-Santa Maria Maddalena.                

30/01/2023 12:02
Carabinieri sugli sci:  torna il servizio di vigilanza e soccorso sulle piste del Maceratese

Carabinieri sugli sci: torna il servizio di vigilanza e soccorso sulle piste del Maceratese

Con il recente avvio della stagione sciistica e in particolare con l’apertura dei comprensori di Sassotetto–Santa Maria Maddalena, Pintura-Bolognola e Frontignano di Ussita, i carabinieri del Comando Provinciale di Macerata, con specializzazione “sciatori”, hanno organizzato e attivato i servizi di vigilanza e soccorso sulle piste per contribuire a garantire lo svolgimento della pratica sportiva e del divertimento in sicurezza. I carabinieri con specializzazione sono presenti sia presso la Compagnia di Tolentino – con competenza sul territorio di Sassotetto -  che presso la Compagnia di Camerino, che svolgerà vigilanza presso gli impianti di Bolognola e Frontignano. La presenza dell’Arma sarà assicurata grazie ai servizi congiunti o organizzati in coordinamento con i carabinieri del gruppo Forestale, che garantiranno la preziosa presenza di militari qualificati. Tutti i carabinieri hanno conseguito infatti la specializzazione presso il centro di addestramento alpino di Selva di Val Gardena. I militari, che abitualmente svolgono i tradizionali compiti d’Istituto essendo inquadrati nelle stazioni carabinieri e nei reparti del gruppo forestale, metteranno le loro competenze a disposizione della sicurezza anche in ambiente montano, contribuendo al soccorso e alla vigilanza in particolare dei fruitori delle piste da sci. I servizi saranno svolti prevalentemente nel fine settimana o comunque nei giorni e orari di maggior afflusso, su sci e con l’utilizzo di motoslitta.  I “carabinieri della montagna” hanno una lunga tradizione storica, che risale all’origine dell’Arma stessa, insieme ai tradizionali reparti a cavallo. Nel 1814 infatti, quando nacque l’allora Corpo dei carabinieri, il territorio del piccolo stato sabaudo era costituito per il 70% della sua estensione da zone montane; da qui la necessità di formare dei militari in grado di perlustrare terreni difficili e impervi. Le tappe che condussero all’unità d’Italia videro ampliare l’impiego di idonei operatori alle zone appenniniche. La prima scuola alpina dell’Arma nacque nel dopoguerra e nel 1968 prese la denominazione di “Centro Carabinieri Addestramento Alpino” con sede a Selva di Val Gardena (Bolzano) che forma sciatori, rocciatori, addetti al soccorso alpino e alle squadre antivalanga. Le competenze tradizionali forestali, a seguito del recente accorpamento sono state un valore aggiunto proprio con particolare riguardo al delicato tema della sicurezza e soccorso in ambiente innevato. Oggi infatti le competenze in materia di “controllo del manto nevoso e previsione del rischio valanghe, nonché le attività consultive e statistiche” sono di competenza dell’Arma attraverso il Comando Unità Forestali Ambientali e Agroalimentari (servizio Meteomont carabinieri).

28/01/2023 13:17
Bufera di neve a Frontignano: chiuse le piste da sci

Bufera di neve a Frontignano: chiuse le piste da sci

Bufera di neve a Frontignano di Ussita restano chiuse le piste da sci. A darne comunicazione è la società che gestisce gli impianti. "Amici oggi la forte bufera che ha depositato quasi un metro di neve e il vento non ci permettono di aprire la stazione", si legge sulla pagina Facebook Frontignano 360. Aggiungendo che sono in corso i lavori con i gatti delle nevi per sistemare tutti i tracciati che torneranno a disposizione degli amanti della montagna già da domani. Intense nevicate stanno interessando anche la zona di Bolognola dove, però, restano aperte le sciovie Pintura 1, Pintura 2 e tappeto Scoiattolo. Sta nevicando anche a Ussita, Visso e Castelsantangelo sul Nera, tre dei borghi più colpiti dal sisma del 2016. Al momento ci sono una decina di centimetri di neve già depositata al suolo. Per gli amanti delle piste da sci di Frontignano, dunque, bisognerà attendere probabilmente a giornata di domani, quando le condizioni meteo sono previste in miglioramento.

21/01/2023 11:00
La neve è arrivata: si torna a sciare sulle piste di Frontignano e Bolognola

La neve è arrivata: si torna a sciare sulle piste di Frontignano e Bolognola

Le nevicate, che da lunedì hanno imbiancato le località di Frontignano di Ussita e Bolognola, hanno consentito la tanto attesa riapertura delle piste da sci. Da oggi, 20 gennaio, Frontignano ha riaperto le piste Starna, Direttissima Belvedere, Pian Dell’Arco e Saliere solo fino alla partenza Belvedere  oltre ai tapis roulant Campo scuola, dove si trovano noleggi e scuola sci. Le piste saranno aperte dalle 8:30 alle 16:30 Da sabato 21 gennaio, inoltre, riapriranno anche quelle di Bolognola: Pintura 1- pista azzurra, Tappeto Madonnina, Pista slittino, Tappeto scoiattolo e Campo scuola, con orario 8:30 16:00. Intanto nelle prossime ore sono attese nuove nevicate sui monti Sibillini e in generale su tutto l'arco appenninico. La quota neve scenderà fino si 400-500 metri, stando alle previsioni del Centro Multirischi Marche. Le precipitazioni più importanti sono attese per domani.  A fronte delle nevicate previste per tutta la giornata di sabato (domenica condizioni meteo migliori) viene raccomandato di salire agli impianti muniti di catene o gomme termiche.

20/01/2023 10:57
Masso lungo la strada provinciale: scatta la messa in sicurezza

Masso lungo la strada provinciale: scatta la messa in sicurezza

Masso lungo la provinciale: scatta la messa in sicurezza. Il fatto si è verificato lo scorso lunedì lungo la strada provinciale Sarnano-Sassotetto-Bolognola. Il blocco è precipitato sulla strada, in località Passo del lupo, ma non ci sono state conseguenze per eventuali auto in transito perché le reti già installate a sicurezza della parete hanno contenuto le parti che si erano staccate. "Subito dopo il cedimento del masso, probabilmente a causa degli eventi meteorologici - spiega il presidente Sandro Parcaroli -, i tecnici della Provincia sono intervenuti per verificare la situazione e garantire la circolazione lungo la strada. È stata contattata una ditta specializzata che, anche con l’utilizzo di alcuni rocciatori, ha provveduto a mettere in sicurezza la parete e ora si sta lavorando per ripristinare le reti danneggiate dalla caduta del masso. Un intervento tempestivo per cercare di non creare disagi alla viabilità e ripristinare la piena sicurezza della zona". La provinciale è aperta regolarmente al transito, nonostante i lavori che si prevede termineranno domani (13 gennaio).  

12/01/2023 15:40
Marche, montagne senza neve e stagione a rischio: "Pronti a chiedere lo stato di emergenza"

Marche, montagne senza neve e stagione a rischio: "Pronti a chiedere lo stato di emergenza"

L’inverno caldo rischia di mettere in ginocchio anche gli operatori turistici della montagna marchigiana e in generale dell'Appennino centrale. L'assenza di precipitazioni nevose impone la chiusura degli impianti sciistici e "se la neve non arriverà entro pochi giorni avremo la stagione completamente compromessa con gravi perdite economiche", afferma Francesco Cangiotti, l'amministratore della Società funivie Bolognolaski che gestisce anche gli impianti di Frontignano di Ussita (Macerata), recuperati di recente dai danni causati dal sisma. "Le temperature restano per tutto l'arco della giornata sopra lo zero termico e questo - spiega ancora Cangiotti - non consente di attivare l'innevamento programmato, nonostante quest'anno abbiamo acquistato un nuovo cannone spara neve. Se continuerà a non nevicare saremo costretti a chiedere lo stato di emergenza e quindi degli aiuti economici".   (Foto di Frontignano360) 

05/01/2023 09:10
Bolognola fuori dal Parco dei Sibillini: "Lesa l'immagine dell'ente, speriamo che il Comune ci ripensi"

Bolognola fuori dal Parco dei Sibillini: "Lesa l'immagine dell'ente, speriamo che il Comune ci ripensi"

Il Parco de Sibillini entra nel merito alla delibera del Consiglio Comunale di Bolognola del 29 luglio, pubblicata sull'albo comunale il 26 settembre scorso, con cui si dispone di richiedere agli Enti competenti una riperimetrazione del Parco che andrebbe ad escludere dall’ente stesso gran parte del territorio comunale. “Non colpisce tanto la richiesta, che comunque va rispettata, quanto la motivazione addotta, che sarebbe riconducibile, come riportato nella stessa delibera, alla difficoltà di reperire dal Parco pareri e autorizzazioni necessari per l'attuazione dei progetti presentati dal Comune di Bolognola a valere su fondi straordinari, come il piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr)”, afferma in un nota il presidente dell’ente Andrea Spaterna.  “Difficoltà che vengono ricondotte all'operato dei funzionari e dirigenti dell'ente, a cui sembrerebbe attribuita una volontà pregiudiziale nell’ostacolare le progettualità che il Comune sta portando avanti. Sono, inoltre, ventilati presupposti di illegittimità nell'operato dell'ente e in particolare dei suoi funzionari e dirigenti". "Su questo aspetto come Parco siamo fermi nell’affermare che ciò non corrisponde a verità. Inoltre, spiace constatare come, anziché continuare in un proficuo confronto tra enti pubblici, volto a facilitare lo sviluppo di una progettualità coerente con le norme ambientali, si sia preferito optare per una soluzione di contrasto”. “Ribadiamo – prosegue Spaterna -  la piena disponibilità a continuare ad operare in sinergia con il Comune di Bolognola, così come con tutti gli altri Comuni del Parco. A riguardo corre l’obbligo di far presente che allo stato il Parco ha rilasciato autorizzazioni favorevoli rispetto alla quasi totalità dei circa 40 progetti presentati proprio a valere sul PNRR, chiaramente con le dovute prescrizioni atte a garantirne la sostenibilità ambientale nel rispetto delle norme vigenti, dimostrando in maniera inequivocabile la disponibilità a collaborare con il territorio e a valutarne attentamente le istanze”.  “Peraltro, non possiamo certamente dimenticare l’enorme lavoro che l’intera struttura ha portato e sta portando avanti per supportare adeguatamente la ricostruzione e la rigenerazione socioeconomica del territorio”. “Non riteniamo corretto alimentare l'immagine di un ente che, invece di essere percepito come un valore per il territorio, possa essere considerato un ostacolo nella sua funzione di irrinunciabile tutela di un ecosistema tanto prezioso quanto fragile”. “Del resto, i fatti dicono che non è così. Il Parco rappresenta, per tutto il comprensorio dei Sibillini, un’opportunità di crescita e di sviluppo sostenibile, in linea con quelle che sono le direttive nazionali ed europee in ambito ambientale, senza estremismi ma anzi con l'obiettivo, convintamente perseguito, di operare in armonia con il contesto socio-economico ed istituzionale del territorio, a cominciare dai sindaci dei Comuni interessati, che sono parte attiva anche nelle sue componenti decisionali e consultive, quali il Consiglio Direttivo e la Comunità del Parco”. “La storia del Parco non è fatta solo di vincoli o riferita esclusivamente alle politiche di tutela e conservazione dell’ambiente – sottolinea il presidente -  come dimostra il forte impulso dato in questi anni allo sviluppo del turismo sostenibile, che ha fatto conoscere e affermare il territorio di riferimento a livello nazionale e internazionale, con conseguenti enormi benefici per tutti”. “Confidiamo che il Comune di Bolognola voglia tornare sui suoi passi, soprattutto riguardo le affermazioni lesive dell'immagine del Parco e dei suoi funzionari, che hanno sempre agito nel rispetto della legge e con spirito collaborativo”.

05/10/2022 13:10
Banche, mantenere gli sportelli nelle aree interne delle Marche: presto incontro tra sindaci e Regione

Banche, mantenere gli sportelli nelle aree interne delle Marche: presto incontro tra sindaci e Regione

Impegno della Giunta regionale delle Marche a programmare con urgenza un incontro con i sindaci dei Comuni di Fiastra, Valfornace, Bolognola e degli altri delle aree interne che, per scelte aziendali degli istituti bancari, potrebbero trovarsi nelle medesime situazioni di difficoltà. Lo prevede una risoluzione approvata all'unanimità sul mantenimento degli sportelli bancari nelle aree interne delle Marche.  L'atto condivide e arricchisce i contenuti di due diverse mozioni presentate rispettivamente dal gruppo Pd e dai consiglieri Dino Latini (Udc), Gianluca Pasqui, Jessica Marcozzi (Fi) e Giacomo Rossi (Civici Marche). Attraverso la risoluzione, la Giunta viene impegnata a programmare con urgenza un incontro con i sindaci dei Comuni di Fiastra, Valfornace, Bolognola e degli altri delle aree interne che, per scelte aziendali delle banche, potrebbero trovarsi nelle stesse situazioni di difficoltà; ciò al fine di delineare un quadro istituzionale di possibile collaborazione. Nella risoluzione si chiede, inoltre, di definire un'intesa con la Commissione regionale Abi Marche, con la partecipazione di Banca Italia, finalizzata a scongiurare i disservizi determinati dalle chiusure delle filiali, che costituiscono un grande danno per le comunità delle aree interne.  In base all'atto approvato, l'intesa deve essere garantita per un periodo non inferiore ai cinque anni. Da ultimo la Giunta viene chiamata a considerare gli uffici postali operativi anche come sportelli finanziari, fornendo ulteriore possibilità di collaborazione condivisa con gli istituti di credito.

04/10/2022 19:06
Bolognola fuori dal parco dei Sibillini? "Scelta ideologica che danneggia il territorio"

Bolognola fuori dal parco dei Sibillini? "Scelta ideologica che danneggia il territorio"

Legambiente interviene duramente sulla posizione del Consiglio Comunale di Bolognola di far uscire gran parte del territorio comunale dal Parco dei Sibillini. L’associazione, da sempre promotrice e animatrice nei territori di tutela ambientale e sviluppo sostenibile, interviene sottolineando le contraddizioni contenute nella scelta dell'amministrazione.  “La decisione ci sembra molto ideologica e politica, prima che tecnica – dichiarano Antonio Nicoletti, responsabile nazionale aree protette e biodiversità di Legambiente e Marco Ciarulli presidente Legambiente Marche – se è vero che nelle zone che verranno sottratte dalla giurisdizione del Parco resteranno vigenti tutte le norme di protezione ambientale in essere, allora tecnicamente cosa dovrebbe cambiare?”.  “Le aree in questione – prosegue Legambiente - sono sottoposte a tutela secondo la direttiva habitat 92/43 della UE e nulla cambierebbe rispetto all’attuale sistema di regole di un Parco nazionale. Anzi mentre per le regole del parco i rappresentanti del territorio, entro i limiti della legge 394/91, possono anche definirne la migliore applicazione per le altre invece non vi è nessuna partecipazione o condivisione. In sostanza i successi e gli insuccessi del Parco chiamano alla co-responsabilità i sindaci e gli amministratori che sono parte della governance, visto che quattro loro rappresentanti sono nel Consiglio direttivo dell’Ente e tutti i sindaci sono parte della Comunità del Parco". “Nulla si può attribuire a questo Ente circa l’impegno nella conservazione della natura, missione principale a cui deve rispondere, mentre gli eventuali addebiti sul mancato sviluppo sostenibile del territorio la sindaca di Bolognola lo può addebitare a sé stessa o a chi prima di lei non ha saputo cogliere le opportunità o indirizzare l’Ente parco per un sostegno”. Legambiente sottolinea, inoltre, ”l’importanza di proseguire nella direzione europea di tutelare in maniera efficiente gli ecosistemi anche per ridurre gli effetti del cambiamento climatico. Effetti che per le aree fragili come quelle montane e appenniniche rischiano di aggravare le condizioni non certo favorevoli dovute all’abbandono e alle difficoltà in cui versano le piccole comunità, per questa ragione si ritiene surreale che una amministrazione locale, anziché sostenere il Parco nazionale che rappresenta l’unica politica pubblica in atto nella montagna appenninica la contesti in maniera ideologica”. “La sindaca di Bolognola dovrebbe prendere in considerazione la possibilità di una maggiore sinergia con l’Ente, anche per mettere in evidenza eventuali lacune o mancate risposte nella gestione del territorio, e dovrebbe farlo focalizzando con nettezza l’altrettanta importante necessità di includere sempre più le strategie dell’area protetta con il territorio circostante attraverso una più forte sinergia e condivisione nelle scelte”. “E’ chiaro che sul fronte della tutela ambientale, nell’Appennino tutelato dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini abbiamo raggiunto un obiettivo importante – continuano Nicoletti e Ciarulli – è altrettanto importante però che Parco e amministratori interagiscano e collaborino per favorire lo sviluppo sostenibile del territorio". "Se le cose non funzionano, non si possono scaricare le colpe sul Parco, le responsabilità sono condivise e lo sviluppo socio-economico-ambientale richiede una progettazione che includa effettivamente questi 3 aspetti, soprattutto oggi con il Pnrr che rappresenta un’occasione irripetibile di rilancio del territorio e del dell’ecoturismo dell’Appennino, a patto che le azioni siano effettivamente di ripresa e resilienza e non contrarie alla sostenibilità che la crisi climatica e ambientale richiede”.  Legambiente ricorda infatti, che con il Pnrr, a Bolognola, sono stati presentati progetti che di sostenibilità ambientale e socio-economica hanno poco a che fare. Nel dossier “Neve diversa” pubblicato lo scorso marzo infatti, veniva evidenziato come molte aree interne delle Marche avessero deciso di investire in progetti legati principalmente al rilancio dell’economia della neve, progetti fortemente in contraddizione con i tempi attuali. “L’economia della neve non ha più una centralità economica e sociale – concludono Nicoletti e Ciarulli – lo sottolineiamo da anni perché il clima è cambiato e continuerà a farlo, fare finta di niente e chiedere investimenti per progetti insostenibili che non si reggono dal punto di vista ambientale ed economico oggi come 40 anni fa, porterà solamente a sprecare quest’occasione di rilancio dell’Appennino e della montagna. Di questi temi, è bene discutere, alzare la voce e fare il possibile per arrivare ad una soluzione utile, ma non si pensi di risolvere i problemi additando l’Ente Parco a una responsabilità che è invece di altri”. “Ne usciremo solo più deboli e noi non permetteremo che si scarichino sull’Ente parco responsabilità che sono di altri, al contempo saremo sempre vicini a quegli amministratori che manifestano giuste rivendicazioni per migliorare il benessere delle loro comunità. Lo abbiamo sempre fatto e continueremo a farlo, e non permetteremo che a Bolognola si travisi l’idea di Parco per questioni ideologiche o per scontri politici localistici”.  

03/10/2022 12:05
RisorgiMarche, musica a impatto 0: il concerto di Sinigallia è il primo alimentato solo ad energia solare

RisorgiMarche, musica a impatto 0: il concerto di Sinigallia è il primo alimentato solo ad energia solare

Una produzione con alimenti a km zero, materiali compostabili e, dallo scorso fine settimana, anche con eventi ad impatto zero. Quello di Riccardo Sinigallia a Bolognola, infatti, è stato il primo concerto di RisorgiMarche interamente alimentato ad energia solare. “Per dare ancora più incisività a quel percorso all'insegna della sostenibilità ambientale, intrapreso in questi anni - rimarca Giambattista Tofoni, ideatore del festival insieme a Neri Marcorè -, in occasione del concerto del cantautore e produttore romano sui monti Sibillini l'impianto audio è stato connesso ad una serie di pannelli solari che, durante l'evento, hanno prodotto 8 kw di energia, di cui soltanto 6 consumati. Grazie all'ausilio dei nostri tecnici, abbiamo voluto testare questa nuova strumentazione, che ha garantito stabilità e soprattutto generato un risparmio di 15 chilogrammi di Co2”. Anche i prossimi appuntamenti di RisorgiMarche, quindi, verranno organizzati utilizzando lo stesso set: dal Giro dei Castelli del 24 luglio a Caldarola e Cessapalombo ai concerti di Eugenio in Via di Gioia e Rachele Bastreghi a Fiuminata domenica 30; dalla performance del primo agosto di Dargen D'Amico tra San Severino e Treia, alla tappa di “Karma clima” dei Marlene Kuntz a Mogliano venerdì 5 agosto. “Come affermava Alex Langer - aggiunge Tofoni - la conversione ecologica potrà affermarsi soltanto se apparirà socialmente desiderabile”. Per questo tra il popolo di RisorgiMarche ed il festival si è creato un vero e proprio patto sociale, praticato in ogni singolo aspetto: le camminate che, da una stima fatta, hanno visto dal 2017 oltre 300.000 spettatori percorrere 3 milioni di chilometri a piedi sui sentieri di montagna; il rispetto dei prati, lasciati immancabilmente e spontaneamente puliti; la solidarietà nei confronti dell'Anffas Sibillini Onlus (grazie alla vendita di migliaia di t-shirt che ha permesso di sostenere i progetti sociali di questa straordinaria realtà) e del microbiscottificio Frolla (che per questa edizione ha addirittura creato un prodotto ad hoc, denominato Sibillino, con un packaging realizzato con materiale riciclato); fino al sostegno tangibile nei confronti delle strutture ricettive e di ristorazione dei territori colpiti dal sisma. Questo è stato e questo continua ad essere RisorgiMarche, con ancora più convinzione”.

19/07/2022 12:42
RisorgiMarche 2022, da Dargen D'Amico ai Marlene Kuntz: ospiti, date e calendario dei concerti

RisorgiMarche 2022, da Dargen D'Amico ai Marlene Kuntz: ospiti, date e calendario dei concerti

Simone Cristicchi e Amara con un concerto mistico dedicato a Franco Battiato. Il reading musicale “Canto per Europa” dello scrittore Paolo Rumiz. Il tour “A cuor leggero” di Riccardo Sinigallia. Il Festival in un giorno a Esanatoglia con Alessandro D’Alessandro ed il Canzoniere Grecanico Salentino, oltre a “La storia del rock” raccontata da Ezio Guaitamacchi, Andrea Mirò e Omar Pedrini. Il Giro dei Castelli tra Caldarola e Cessapalombo, ascoltando Luca Aquino, Roberto Lucanero, Lorenzo Santangelo, il duo Roberto Angelini e Rodrigo D’Erasmo con un tributo a Nick Drake. L’estrosità di Eugenio in Via Di Gioia e Rachele Bastreghi. Il rap festoso di Dargen D’Amico. I Marlene Kuntz con il progetto, anzi, l’esperienza Karma Clima. La chiusura con un incantevole concerto escursione. Sono gli eventi inseriti nel cartellone della sesta edizione di RisorgiMarche che, dopo l’anteprima del 17 giugno a Treia con l’Orchestra Giovanile Cherubini e David Fray, si aprirà ufficialmente domenica 26 giugno con un concerto all’alba nel suggestivo scenario del Cristo delle Marche a Cingoli, che vedrà protagonisti la Villa Strada Concert Band e Antonino De Luca. “Dalla metà di giugno alla prima settimana di settembre - spiega Giambattista Tofoni, ideatore del festival insieme a Neri Marcorè - il popolo di RisorgiMarche tornerà a godere di ben 11 giornate con proposte di assoluto prestigio, in luoghi di grande suggestione, scelti in collaborazione con i Comuni del cratere sismico che, ancora una volta, hanno deciso di condividere il nostro percorso: amministratori e associazioni che ringraziamo per aver creduto nel nostro progetto e per averci stimolato a dare forma anche a nuovi format”. Solidale, inclusivo ed ecosostenibile: queste le parole chiave di un’edizione che, come rimarca Tofoni, amplifica la sua vocazione. “Accanto alla musica, come da tradizione consolidata, daremo spazio a realtà sociali di grande dinamismo, come l’Anffas Sibillini Onlus, che si occuperà nuovamente della vendita del merchandising (con i proventi che andranno a finanziare le loro attività) e del Microbiscottificio Frolla, i cui ragazzi hanno realizzato il biscotto Sibillino, unendo qualità culinaria e sensibilità ambientale”. I biglietti per i concerti saranno disponibili nei prossimi giorni. IL PROGRAMMA Venerdì 17 giugno 2022 - ore 18:00 - Orchestra Giovanile Cherubini e David Fray Piazza della Repubblica Treia MC Domenica 26 giugno 2022 - ore 5:00 - Villa Strada Concert Band e Antonino De Luca Cristo delle Marche (Domus San Bonfilio) - Cingoli MC Sabato 9 luglio 2022 - ore 16:30 - Simone Cristicchi e Amara “Torneremo Ancora” Concerto mistico per Battiato Località Fontanelle - Amandola FM / Sarnano MC Domenica 10 luglio 2022 - ore 16:30 - Paolo Rumiz “Canto per Europa” - Reading musicale Monte Moscosi - Apiro / Poggio San Vicino MC Venerdì 15 luglio 2022 - ore 16:30 - Riccardo Sinigallia “A cuor leggero” Piani di Berro - Bolognola MC Domenica 17 luglio 2022 dalle ore 10:00 Festival in un giorno - Alessandro D’Alessandro - Ezio Guaitamacchi con Andrea Mirò, Omar Pedrini “La storia del rock” - Canzoniere Grecanico Salentino - Furgoncinema Esanatoglia MC Domenica 24 luglio 2022 dalle ore 11:00 Giro dei Castelli -Luca Aquino - Roberto Lucanero - Lorenzo Santangelo - Roberto Angelini e Rodrigo D’Erasmo “Nick Drake - Songs in a Conversation”  Caldarola / Cessapalombo MC Sabato 30 luglio 2022 dalle ore 16:00 -  Eugenio in Via Di Gioia - Rachele Bastreghi e Mario Conte “Psychodonna” Fiuminata MC Lunedì 1 agosto 2022 ore 16:00 - Dargen D’Amico La Roccaccia - San Lorenzo San Severino Marche / Treia MC Venerdì 5 agosto 2022 ore 16:00 - Marlene Kuntz “Karma clima” Parco Fluviale Santa Croce - Mogliano MC Sabato 10 Settembre 2022 ore 16:00 - Concerto-escursione da definire

15/06/2022 15:03
Un successo il motoraduno di Bolognola: Stramucci si aggiudica il 3°Memorial Andrea Pavoni

Un successo il motoraduno di Bolognola: Stramucci si aggiudica il 3°Memorial Andrea Pavoni

 Amore per le due ruote e voglia di stare insieme.  Grande successo per la 15° edizione del "Motoraduno Nazionale di Bolognola",  organizzato come sempre dal Moto club Franco Uncini di Recanati; un motoraduno che nasce con uno scopo molto chiaro con lo stretto legame  tra sport e solidarietà , oltre che, ovviamente con la finalità di passare una bella giornata tutti assieme, in sella e in compagnia, portare gli appassionati delle due ruote alla scoperta delle bellezze del territorio dei monti Sibillini una terra senza dubbio in alcuni luoghi dotata di un fascino davvero senza eguali, in grado di lasciare senza fiato, una formula, insomma piuttosto semplice, che abbina motori a bellezze naturali, ma che ha dimostrato, ancora una volta, di funzionare perfettamente. Al Motoraduno ha visto la partecipazione dell’Aido (Associazione Italiana Donazione organi) di Recanati con il 3°Memorial Andrea Pavoni scomparso 6 anni fa in un tragico incidente che aveva un legame particolare ad una terra della quale lui non ha conosciuto che il bello, e senza nulla dire si era iscritto all’Aido, evitando alla famiglia una scelta che, in certe circostanze, è sempre difficile da prendere. L’evento è partito con ritrovo domenica 12 Giugno alle 09,00 in piazza Giacomo Leopardi di Bolognola con l’arrivo di motociclisti provenienti da tutta la regione e dalle vicine regioni di Toscana, Umbria e Lazio ad accoglierli anche il campione Franco Uncini che a sorpresa è arrivato a Bolognola in sella alla fiammante Suzuki R 1000 all’insaputa di tutti compresi i ragazzi del Moto Club a lui intitolato. Nella tarda mattinata il gruppo motociclistico guidato dal campione Franco Uncini si è concesso una passeggiata in moto ammirando lungo i tornanti il bel panorama che regala i monti sibillini per poi raggiungere pintura di Bolognola presso il ristorante albergo “Il Rifugio” con le relative premiazioni.  Ad aggiudicarsi il 3° Memorial Andrea Pavoni è risultato il Moto Club Chianciano con la Mamma di Andrea Norma Stramucci che ha consegnato il trofeo con accanto la presidente dell’Aido Infinito di Recanati Piera Marconi ha ringraziato tutti i partecipanti, il Moto Club Franco Uncini il Comune di Bolognola, ricordando l’amore di suo figlio per questo territorio che spesso frequentava con lunghe passeggiate in moto con gli amici. “Una bellissima giornata - ha sottolineato il presidente del Moto Club Franco Uncini, Daniele Cesca -  coronata anche  dalla bella notizia dei due secondi posti di Lorenzo Baldassarri nella gara di Campionato del Mondo Classe 600 Super Sport, in programma questo fine settimana nel Circuito “di casa” di Misano Adriatico, che porta il pilota marchigiano, portacolori del Moto Club, ai vertici della classifica Mondiale”. “La giornata si è conclusa con i ringraziamenti del presidente a tutti i partecipanti e con il promemoria del prossimo appuntamento del 27 e 28 agosto prossimi a Recanati, in piazza Giacomo Leopardi con il 22° Motoraduno della papera dove per l’occasione verrà festeggiato anche il Campione Franco Uncini, nel 40° anniversario della vittoria del campionato mondiale di motociclismo del 1982 in sella alla Suzuki 500c” .

13/06/2022 10:30
Le Marche alla Bit di Milano, firmato il protocollo del primo distretto turistico dei Monti Sibillini

Le Marche alla Bit di Milano, firmato il protocollo del primo distretto turistico dei Monti Sibillini

È stato sottoscritto oggi, nell’appuntamento più importante per il settore del turismo, la BIT di Milano, un’intesa tra i Comuni di Bolognola, Castelsantangelo sul Nera, Fiastra, Montefortino, Montegallo, Montemonaco, Sarnano e Ussita che hanno deciso di unire le forze verso una strategia di sviluppo e progettazione unitaria, siglando un Protocollo per la costituzione del primo Distretto turistico dei Monti Sibillini. Alla firma erano presenti l’assessore regionale Guido Castelli, delegato alla Ricostruzione e Lara Magoni, assessore al Turismo, marketing territoriale e moda della Regione Lombardia. “Le comunità hanno saputo individuare progettazioni strategiche con lungimiranza, ma anche con coraggio; infatti le stesse richiedono una forte rete istituzionale per garantire i tempi rapidi imposti dal fondo complementare” - specifica l’assessore Guido Castelli, delegato alla Ricostruzione e presente alla BIT di Milano. “Questo Protocollo di intesa rafforza questa comunità e intensifica il confronto con tutte le parti attive, definendo ulteriori sinergie e individuando con oculatezza future progettazioni, integrando le visioni e ottimizzando al meglio le varie tipologie di fondi disponibili” Quello siglato è un accordo di durata pluriennale che, dopo aver definito obiettivi strategici e linee guida per lo sviluppo economico e sociale del territorio dell’alta montagna - insieme alle risorse stanziante nel Fondo Complementare PNRR Sisma -  vuole avviare azioni capaci di superare i punti di debolezza e creare nuove opportunità di sviluppo nei luoghi che custodiscono le vette più alte dei Monti Sibillini. L’obiettivo è quello di definire un prodotto turistico di qualità e sostenibile dal punto di vista naturalistico ed economico, in grado di destagionalizzare l’offerta turistica e diventare attrattivo rispetto alla domanda, innalzando il livello di servizio offerto. Una strategia che avvia una pianificazione congiunta di rigenerazione urbana con logiche sovra comunali e di sviluppo integrato. Una strategia che vuole attivare maggiori energie sugli asset a oggi più deboli a causa di investimenti mancanti da decenni, come quelli necessari per rilanciare il turismo della ‘neve’, e riqualificare e rifunzionalizzare i borghi, tornando a farli essere centri nevralgici dei Sibillini. Si vogliono superare, inoltre, le problematiche più evidenti, come lo spopolamento, diventando attrattivi verso giovani, attivando anche partenariati pubblici privati.  

10/04/2022 16:23
Post sisma: dal Governo partono i primi interventi per la ricostruzione

Post sisma: dal Governo partono i primi interventi per la ricostruzione

Via libera oggi dal Consiglio dei Ministri al disegno di legge delega per l’adozione di un “Codice della ricostruzione”. “Una riforma di portata storica, che punta a definire un quadro normativo uniforme per le attività di ricostruzione post sisma, con l’attuazione di un modello che garantisca certezza, stabilità e velocità di questi processi, e che al tempo stesso assicuri una ripresa delle attività economiche e sociali nei territori colpiti” hanno sottolineato il Commissario Straordinario per la ricostruzione 2016, Giovanni Legnini, il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, il Capo Dipartimento Casa Italia, Elisa Grande, che hanno contribuito alla stesura del testo. Oggi in Italia sono in corso almeno sette ricostruzioni post sisma, ciascuna con le sue regole, le sue procedure, un proprio modello di gestione. Il “Codice” nasce proprio per superare questa frammentazione, che genera confusione normativa e diseguaglianze nei diritti riconosciuti ai cittadini colpiti dalle catastrofi naturali. La delega propone la creazione di uno specifico Dipartimento delegato alle ricostruzioni nell’ambito della Presidenza del Consiglio, in coordinamento con il Dipartimento della Protezione Civile, con possibilità di nomina di Commissari straordinari per le ricostruzioni più complesse, e l’introduzione di uno “stato di ricostruzione”, distinto e susseguente allo “stato di emergenza”. Sarà possibile in sostanza realizzare quel passaggio coordinato tra prima assistenza alla popolazione e gestione dello stato di emergenza, affidati al sistema di Protezione Civile, e la successiva fase di ricostruzione. Si introducono, inoltre, alcuni principi nuovi ed importanti. Innanzitutto, quello che i processi di ricostruzione non si limitino alla riparazione materiale dei danni, ma assicurino ai territori colpiti anche il recupero del tessuto socioeconomico, ad esempio con gli aiuti alle imprese. Si prevede poi che, in caso di danni molto elevati e di situazioni complesse, si possa attuare una ricostruzione pubblica dei centri urbani e storici dei comuni più colpiti attraverso progetti unitari. Per il rifacimento delle opere pubbliche si prevedono anche semplificazioni e meccanismi di accelerazione, come l’obbligo di utilizzare centrali uniche di committenza. Per la prima volta, inoltre, si apre alla possibilità di introduzione di polizze assicurative private per il ristoro dei danni da sisma, delegando il Parlamento a valutare l’eventuale introduzione di forme di indennizzo diverse dal contributo pubblico. Molte delle soluzioni proposte dalla delega sono mutuate dalle esperienze passate, ed in particolare dalle più recenti innovazioni nella ricostruzione post sisma 2016, come il modello di gestione multilivello delle grandi ricostruzioni, affidate ad una Cabina di coordinamento, guidata dal Capo del Dipartimento o dal Commissario, con i presidenti delle Regioni interessate, i rappresentanti dei sindaci ed il Capo Dipartimento della Protezione Civile, con il quale vengono stabilite precise modalità di raccordo nel passaggio dalla fase di emergenza a quella della ricostruzione. Viene poi confermato il modello amministrativo delle attività di ricostruzione, basato sugli Uffici Speciali Regionali, che assistono i comuni anche nella pianificazione urbanistica e attuano gli interventi pubblici più rilevanti, così come quello del monitoraggio, basato sulle piattaforme digitali, e dei controlli di legalità, con il rafforzamento della Struttura di missione del Ministero dell’Interno. La nuova struttura della Presidenza del Consiglio potrà essere dotata di un contingente di personale tecnico altamente specializzato, ricorrendo a professionalità attualmente impegnate nelle ricostruzioni dell’Aquila, dell’Emilia-Romagna e del Centro Italia. “Tutto il Servizio Nazionale della Protezione Civile darà il suo contributo di esperienza al grande cantiere normativo che prenderà il via grazie alla legge delega approvata oggi dal Consiglio dei Ministri. È un risultato particolarmente importante perché da tempo sentivamo l’esigenza di armonizzare, in caso di grandi terremoti, il superamento dell’emergenza e la fase di ricostruzione. La scelta del Governo consente di avviare questo percorso che garantirà ai cittadini non solo una pronta risposta all’emergenza ma anche uniformità di trattamento su tutto il territorio nazionale” ha aggiunto il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio. “Si tratta di una proposta virtuosa, resa possibile dalla collaborazione e dalla condivisione delle esperienze di tutti. L’idea di fondo è quella di assicurare una policy stabile della ricostruzione e messa in sicurezza del territorio, ispirata ai principi di semplificazione, accelerazione dei tempi e dello sviluppo. Un modo per individuare un’ordinarietà nella straordinarietà dell’emergenza ricostruzione perché, come suggerito dalla Corte dei Conti, anche nella fase successiva all’emergenza è necessaria una regolamentazione che individui modelli organizzativi e procedurali idonei a dare certezza e a ridurre i tempi della ricostruzione” ha detto il Capo del Dipartimento Casa Italia, Elisa Grande. “Ringrazio il Governo per l’approvazione del disegno di legge delega che potrà finalmente essere sottoposto all’esame del Parlamento, presso il quale pende già il disegno di legge dell’On.le Pezzopane. Mi auguro che si proceda celermente con l’approvazione del testo, in tempo utile per il varo del Codice entro la Legislatura, una riforma che potrà finalmente dare certezze ai cittadini, alle imprese e agli enti locali dei territori colpiti dai terremoti, così superando le lungaggini e le incertezze che hanno da sempre caratterizzato l’avvio dei processi di ricostruzione“ ha concluso il Commissario Giovanni Legnini.

21/01/2022 17:40
INTERVISTA - La LAC contro Acquaroli: "La caccia al lupo è illegale, la sua Giunta tutela i bracconieri"

INTERVISTA - La LAC contro Acquaroli: "La caccia al lupo è illegale, la sua Giunta tutela i bracconieri"

Ha suscitato scalpore negli ultimi giorni il ritrovamento di tre lupi brutalmente uccisi nella zona di Corinaldo (AN), vittime di un bracconaggio illecito sempre più diffuso nelle Marche. Ad alimentare l'escalation di violenza quella che dalle associazioni animaliste è stata definita come una "sistematica campagna di terrore e odio". Nel frattempo, Regione e ATC (Ambito Territoriale Caccia) fanno muro: nascosti i dati sulle uccisioni degli animali. "Siamo di fronte a politici scellerati", racconta Danilo Baldini della LAC (Lega Abolizione Caccia), da anni in prima linea per la salvaguardia delle specie protette. Da almeno tre o quattro anni è in corso una vera e propria campagna di demonizzazione della figura del lupo nelle Marche. I media e i social continuano a riportare notizie e informazioni per lo più false, anche perché spesso quelli avvistati non sono nemmeno dei veri e propri lupi, ma semplicemente dei cani dalle caratteristiche fisiche simili. Perché questa campagna ha raggiunto livelli così ampi? Ci sono degli interessi politici di fondo all'interno della giunta Acquaroli. Le informazioni vengono volontariamente distorte ed esasperate per tornaconto elettorale, avallando le richieste dei cacciatori più incalliti che soffrono la competizione con il lupo, soprattutto per quel che riguarda il cinghiale. Chi, secondo lei, fomenta le ragioni dei cacciatori? Gente come l’assessore regionale Stefano Aguzzi, anche lui cacciatore: nell’ultimo Consiglio Regionale ha fatto delle dichiarazioni assurde, parlando della pericolosità dei lupi per l’uomo, per i bambini. Ma senza alcun fondamento logico o scientifico. La dieta principale del lupo è basata su cinghiale e capriolo, quindi è pressoché impensabile che attacchi l’essere umano con l’intento di cibarsene. È pur vero che soprattutto nell’ultimo anno abbiamo assistito a una grande proliferazione di cinghiali sul territorio marchigiano. Fino a 50 anni fa il cinghiale era presente in Italia in poche zone della Maremma, e per di più aveva dimensioni più piccole. Poi all’inizio degli anni '70 i cacciatori hanno importato dall’Est Europa la specie ungherese che è molto più prolifica e di grandi dimensioni. Questo fatto ha permesso anche al lupo di ripopolarsi. Quali sono le argomentazioni dell’assessore Aguzzi per giustificare la pericolosità del lupo?  Nell’ultimo Consiglio Regionale si è limitato a rispondere a un’interrogazione del consigliere Giacomo Rossi - noto paladino degli “odiatori di lupi”. Inoltre, recentemente l’assessore alla caccia Mirco Carloni è riuscito a far approvare due emendamenti. Il primo per incentivare i giovani a prendere la licenza di caccia, esentandoli dal pagare la tassa dovuta nei primi due anni di iscrizione; il secondo è volto a coprire le spese delle squadre di cinghialai attraverso le risorse regionali, quindi denaro pubblico. Cosa sarebbe più opportuno fare per una corretta sensibilizzazione sull’argomento? Smettere di dire che il lupo è pericoloso per l’uomo, perché per natura è molto elusivo. Poi è ovvio che può approfittare di un gregge incustodito. Sarebbe più opportuno fare prevenzione, adeguare gli allevamenti con recinzioni e cani da guardia adatti come i pastori abruzzesi. Il 2021 che anno è stato per questo tipo di caccia? Un anno tremendo: in giro ci sono molti bracconieri, e alcuni di essi uccidono semplicemente per divertimento. A livello di indagine, poi, per noi è complicato risalire ad un profilo definito del tipico cacciatore marchigiano. Quel che è certo è che queste persone hanno dei referenti politici che li tutelano, noi animalisti no. E tanto meno gli animali. Avete richiesto dei dati alla Regione per poter eseguire un approfondimento sul fenomeno? Ci siamo rivolti a più riprese a Carloni e all’ATC, ma schivano sempre queste nostre richieste. Non avendo dati a sufficienza in realtà non si potrebbe nemmeno programmare la stagione venatoria, ma guarda caso lo fanno lo stesso. Cosa vi proponete di fare nel prossimo futuro? Continueremo con i nostri ricorsi al TAR, al Consiglio di Stato, chiedendo degli interventi concreti anti bracconaggio. Noi vorremmo intensificare il controllo sul territorio marchigiano, visto che oltre alle armi e i bocconi avvelenati spesso i lupi finiscono in trappole che non sono neppure riservate loro.  

19/01/2022 10:00
I sindaci del cratere montano contro Casini: "In Regione non ha mai dato risposte alle nostre comunità"

I sindaci del cratere montano contro Casini: "In Regione non ha mai dato risposte alle nostre comunità"

I sindaci di Ussita, Bolognola, Fiastra, Sarnano e Castelsantangelo Sul Nera, intervengono in merito alle dichiarazioni dell’ex assessore regionale Anna Casini che ha considerato le risorse per gli impianti di risalita dei comuni del maceratese "come caduti dall’alto e non frutto di una programmazione condivisa con il territorio". “Si tratta invece di progetti nati dal basso - spiegano i sindaci in una nota congiunta- che sono di straordinaria importanza per i territori le cui popolazioni meriterebbero rispetto da chi, fino a ieri al governo regionale, non ha saputo indicare una strada per la ripartenza, affermano in una nota congiunta. È infatti il ritardo delle risposte alle urgenti necessità di vita delle nostre comunità il tema su cui l’ex assessore dovrebbe meditare.  La politica, purtroppo, ha la memoria corta, e si tende a scaricare su altri, responsabilità che appartengono in primis a chi ha avuto la possibilità di fare e non ha fatto". "Spiace e desta preoccupazione - proseguono -  che la responsabile ANCI Marche, Valeria Mancinelli, sindaco di Ancona, autoproclamatasi portavoce dei sindaci del cratere, non abbia speso a tutt’oggi nessuna parola in difesa delle nostre comunità. strumentalizzare il sisma per fini partitici rappresenta un atto di sciacallaggio al quale non si può rimanere indifferenti né silenti. Pertanto, rivendichiamo proprio la progettualità dal basso per il ripristino e il miglioramento di quel che c’era dal punto di vista sciistico per garantire un’offerta turistica al passo con i tempi e che possa portare benessere e sviluppo non solo d’inverno ma tutto l’anno. Il fatto è che se non vivi in montagna non né capisci i problemi, non sei capace di individuare soluzioni e rischi, purtroppo, di “scivolare”, come nel caso della Casini”.

18/01/2022 18:21
Precipita per oltre 300 metri, dramma a Pintura di Bolognola: muore escursionista di 34 anni

Precipita per oltre 300 metri, dramma a Pintura di Bolognola: muore escursionista di 34 anni

Triste epilogo per la gita di due escursionisti sul sentiero che da Pintura di Bolognola conduce al rifugio del Fargno. Jonathan Strappa, 34enne di Porto Sant'Elpidio, precipita per oltre 300 metri e perde la vita: ferita anche la fidanzata.  Purtroppo la scivolata di oltre 300 metri ha avuto per il ragazzo un esito fatale mentre la sua fidanzata di 35 anni ha riportato solo alcune contusioni e, soccorsa da alcuni alpinisti che rientravano sullo stesso sentiero, è stata presa in consegna dalle squadre del Soccorso Alpino e Speleologico di Macerata e Montefortino convergenti sul posto da direzioni diverse. Per la giovane è stato disposto il ricovero presso il pronto soccorso dell'ospedale di Camerino.  La salma del ragazzo è stata trasportata solo in serata a Pintura dagli stessi operatori tramite barella portantina dopo che né l'elisoccorso del 118 né l'elicottero del Vigili del Fuoco (intervenuti anche con squadre da Macerata e Camerino), sono riusciti a vericellare il corpo per la persistente presenza di correnti d'aria avverse. Presenti anche i carabinieri di zona.  "Il sentiero in questione risulta in molti tratti completamente innevato e il gelo che si forma su quel versante esposto a nord, non ha lasciato scampo ai due malcapitati che, sprovvisti di ramponi, non sono riusciti ad attraversare in sicurezza uno dei canali che poi li ha traditi" ha spiegato, in una nota, il Soccorso Alpino. "Non esistono parole idonee per descrivere questa tragedia. Uno splendido ragazzo della nostra città ci ha lasciato Troppo presto! Da parte di tutta la Città di Porto Sant'Elpidio le più sentite condoglianze alla famiglia, agli affetti più stretti ed ai tanti amici per la scomparsa di Jonathan". Questo il messaggio di cordoglio del sindaco di Porto Sant'Elpidio, Nazareno Franchellucci. 

02/01/2022 14:03
Manovra di bilancio 2022, prorogato il "Sisma-bonus" e novità sul caro bollette

Manovra di bilancio 2022, prorogato il "Sisma-bonus" e novità sul caro bollette

Approvata in via definitiva la nuova Legge di Bilancio 2022 con 355 voti a favore. Tante le modifiche introdotte dal testo, dalla riforma fiscale all'intervento sul caro bollette. E non sono mancate le polemiche. La nuova legge prevede per il 2022 l’impiego di 37 miliardi di Euro, con risorse pari a 13,7 mld e un aggravamento del deficit nazionale di 23,3 mld. Saranno principalmente la riforma fiscale (con il taglio di Irpef e Irap), il caro-bollette (con un intervento di 1,8 mld), il reddito di cittadinanza (confermato) e il Superbonus (fino al 110%) le misure di intervento maggiormente interessate dalla manovra “espansiva”. Nello specifico, 8 mld saranno destinati al taglio delle tasse a alla cancellazione dell’Irap per autonomi e professionisti, operazione che dovrebbe in un secondo momento avviare la riforma fiscale: passaggio delle aliquote da 5 a 4 e detrazioni del 23% per i redditi fino a 15 mila euro, 25% per i redditi fino a 28 mila euro, 35% tra 28 mila e 50 mila euro, 43% oltre i 50 mila euro. Per i redditi fino a 15 mila euro rimane il bonus Irpef da 100 euro, rimodulato fino ai 28 mila. Per contrastare il rincaro dei prezzi dell’energia, la manovra taglierà le bollette di luce e gas nel primo trimestre del 2022 (fino al raggiungimento dell’importo di 912 milioni di euro) per i redditi bassi con Isee sotto sotto gli 8.265 euro oppure con 20 mila euro lordi annui e almeno quattro figli. Per le famiglie con redditi maggiori ci sarà invece l’opportunità di rateizzare (senza interessi aggiunti) il pagamento dei primi 4 mesi di bollette fino a 10 mesi. Nel primo trimestre, inoltre, verranno annullati gli oneri di sistema per le utenze della luce fino a 16 kwh, oltre a una riduzione dell’Iva al 5% sul metano da riscaldamento. Non ultimo, la possibilità di pagare nell’arco di 180 giorni (anziché 60) le cartelle esattoriali notificate dal primo gennaio al 31 marzo 2022, senza pagare interessi di mora o sanzioni ulteriori. Sarà rifinanziato il reddito di cittadinanza, anche se dal 2022 osserverà regole più rigide e controlli più severi prima della concessione del sostegno, facendo decadere la richiesta dopo il secondo rifiuto. Per quanto riguarda gli incentivi edilizi, la novità più rilevante è rappresentata dalla conferma del Superbonus in aggiunta all’eliminazione del tetto ISEE per i lavori di ristrutturazione degli edifici monofamiliari (purché il 30% dei lavori sia ultimato entro il 30 giugno 2022). Il Sisma-bonus sarà invece prorogato al 2025 e salirà dal 50 all’85%, con interessamento di tutti i centri colpiti da un evento sismico, a partire dal terremoto dell’Aquila del 2009. La legge di bilancio 2022 prevede, in questo senso, lo stanziamento di 6 miliardi di Euro aggiuntivi per la ricostruzione privata nelle aree colpite dal sisma, con 200 milioni di Euro per l’assistenza alla popolazione. Il Sisma-bonus, va ricordato, consente ai contribuenti di eseguire interventi per l’adozione di misure antisismiche beneficiando di detrazioni, il cui valore si lega alla riduzione del rischio sismico e alla realizzazione dei lavori sulle parti comuni di edifici condominiali.

31/12/2021 10:00
Pnnr Terremoto, Castelli: "Altri 100 milioni in arrivo, 28 distribuiti tra Ussita, Bolognola e Sarnano"

Pnnr Terremoto, Castelli: "Altri 100 milioni in arrivo, 28 distribuiti tra Ussita, Bolognola e Sarnano"

Un’altra decisa accelerazione alla ricostruzione post sisma viene impressa dagli ulteriori 100 milioni di euro destinati al cratere marchigiano del terremoto. “Una somma importante che arriva dal Fondo complementare Pnnr sisma 2009-2016 e che vede la Regione impegnata, in prima linea, con le proposte progettuali, approvate nella recente Cabina di regia”, sottolinea l’assessore alla Ricostruzione Guido Castelli. La Regione Marche ha presentato una serie di progetti, suddivisi in due macro aree, per poter utilizzare questi fondi. Due le direttrici, entrambe a titolarità regionale, che hanno determinato il finanziamento di progetti: da un lato, la rifunzionalizzazione di beni pubblici e, dall’altro, lo sviluppo turistico e ricreativo. I beneficiari sono stati individuati ricorrendo alle progettualità che i Comuni del cratere avevano presentato in occasione del varo del Contratto istituzionale di sviluppo (Cis) che, spiega Castelli, “proprio grazie all’intervento regionale, ottiene, di fatto, il raddoppio della dotazione finanziaria originaria. Attingendo dai progetti Cis che, come era negli auspici e negli impegni del presidente Acquaroli, questi due finanziamenti hanno avuto la possibilità di essere recuperati". "Abbiamo ritenuto decisivo fare in modo che quel parco progetti, per ben 900 milioni, potesse essere comunque via via attivato, a seconda dell’arrivo di nuove provviste finanziarie - aggiunge Castelli -. La cabina di coordinamento ha imposto tempi ristrettissimi, ma abbiamo subito avviato una consultazione molto accurata dei sindaci e dei Comuni, conseguendo un risultato molto importante perché sono circa 100 milioni di progetti che potranno essere attivati, con l’avvertenza che vanno finiti e collaudati entro 2026”. Allo sviluppo turistico sono destinati 50,6 milioni di euro. Tra i progetti finanziati figurano, tra gli altri, lo studio per l’impianto di risalita e la ricostruzione della seggiovia di Ussita (11.479.000€ euro) e altri interventi sui comprensori sciistici di Bolognola (5.600.000 euro), Sarnano (6.125.000 euro) e Castelsantangelo sul Nera (5.600.000 euro), “a conferma della costante attenzione che la Regione riserva a questa tematica nodale per il rilancio della montagna e dei Sibillini in particolare - evidenzia l’assessore Castelli - Le proposte sono state sviluppate sulla base di uno studio elaborato dall’Università Politecnica delle Marche finalizzato proprio a sistematizzare lo sviluppo turistico del comprensorio montano incastonato nel cuore del cratere". "Non è un caso, quindi, che qualche giorno fa l’Ufficio speciale per la ricostruzione abbia liquidato una cifra di 725.599 euro a beneficio della ripartenza di tre edifici nodali a Frontignano (Ussita): il centro funzionale Saliere (307.037 euro), i rifugi Cristo delle Nevi (247.388 euro) e Cornaccione (171.173 euro), strutture della zona che hanno subito danni dopo le scosse del 2016/2017 e su cui il Comune guidato dal sindaco Silvia Bernardini punta forte per la rinascita post sisma - precisa Castelli -. Si tratta di una somma pari al 40% del contributo totale stimato di quasi 2 milioni di euro, quindi di un primo anticipo (al netto delle somme già erogate) per interventi che sono ricompresi nell’Ordinanza speciale numero 16 del luglio 2021”. Alla rifunzionalizzazione dei beni pubblici sono destinati 53,6 milioni di euro. Tra questi spiccano la riqualificazione, in ottica turistico culturale, della ex scuola di Belmonte Piceno (878.000 euro), la realizzazione di un punto di sosta attrezzata per il noleggio e la riparazione mountain bike e la riqualificazione del locale di Via Roma come punto informazioni turistiche a Montelparo (450.000 euro) e, a Monte Rinaldo, la riqualificazione Museo Civico Archeologico (250.000 euro).  L’assessore Castelli riferisce anche su altri interventi sostenuti sempre dal Fondo complementare Pnnr: “Anche qui c’è tanta carne al fuoco, con diverse misure che stanno seguendo i rispettivi iter burocratici. A tal proposito vale a la pena di ricordare i 110 milioni di euro a beneficio degli 85 comuni del cratere che andranno ad impattare su rigenerazione urbana e strade. Centri storici, aree verdi, monumenti, parchi, piste ciclabili; quasi 84 milioni di euro di proposte validate dall’Ufficio regionale che ora saranno trasmesse alla Cabina di coordinamento per l’emissione della formale ordinanza di adozione. A questi si aggiungono anche i fondi, pari a 25 milioni, per investimenti sulla rete stradale”.  

27/12/2021 16:12
Una domenica da "tutto esaurito" sulle montagne: Pintura di Bolognola presa d'assalto

Una domenica da "tutto esaurito" sulle montagne: Pintura di Bolognola presa d'assalto

Pintura di Bolognola presa d'assalto. Approfittando della bellissima domenica di sole sono stati tanti gli amanti della montagna che, armati di scarponi e sci, hanno voluto raggiungere questa mattina la località incastonata nel cuore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini.  La grande affluenza ha creato anche qualche piccolo disagio al traffico, tamponato grazie all'intervento degli agenti della Polizia Locale che hanno fornito indicazioni agli automobilisti, in modo da smaltire l'ingorgo che ha interessato l'arteria stradale che conduce alla frazione. Anche la stazione sciistica Bolognolaski ha raggiunto la saturazione con numerose file che hanno interessato gli impianti per raggiungere le piste e i noleggi. Uno scenario completamente opposto a quello di una settimana fa, quando il Comune si era trovato a fare i conti con l'assenza di energia elettrica, a seguito dell'ondata di maltempo (leggi qui). 

19/12/2021 12:45
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