Si torna sempre più alla normalità nelle zone che negli ultimi due giorni sono state interessate dal forte maltempo (con nevicate sparse) e, soprattutto, dal blackout di corrente. A rivelarlo è la Prefettura di Macerata a seguito di una nuova riunione del CCS presieduta da Flavio Ferdani, e tenutasi alle ore 18 presso il Comune di Bolognola con il Sindaco Del predetto Ente, il Comandante della Compagnia Carabinieri di Camerino ed il funzionario dei Vigili del Fuoco e collegati in videoconferenza il Sindaco di Fiastra, il Direttore Regionale della Protezione Civile ed i rappresentanti di ENEL. Proprio questi ultimi hanno voluto fare il punto della situazione, confermando di aver ripristinato la corrente elettrica nella quasi totalità delle aree e strutture interessate, ivi comprese le ultime SAE a Visso (nelle prime ore del pomeriggio odierno), mediante la collocazione di gruppi elettrogeni, nonché in tutti gli altri Comuni in cui le stesse SAE sono presenti.
Già nelle ore precedenti, sono stati decisivi i confronti i vari Comuni e la Regione Marche, e soprattutto gli interventi da parte di Provincia, Vigili del Fuoco, Questura, Comandi Provinciali dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, del Centro Coordinamento Soccorsi, Compagnia Carabinieri di Camerino e le Stazioni dei Comuni montani che - in sinergia con i vari Sindaci e le istituzioni - hanno potuto ripristinare la viabilità nella frazione di Sassotetto, in quella di Porto Recanati (colpita dalla mareggiata) e di altre zone. A seguito dell'ultima riunione, si è avuta conferma definitiva circa l’avvenuto totale ripristino dell’energia elettrica in tutti i Comuni e la conseguente chiusura della fase più critica dell’emergenza avutasi in questo fine settimana.
Senza energia elettrica da più di 24 ore: una situazione critica quella che stanno vivendo i cittadini del comune di Bolognola, a seguito dell'ondata di maltempo che si è abbattuta nella regione Marche. "Ieri la corrente è stata riattivata attorno alle 17:30/18 dopo otto ore senza elettricità, ma questa notte, attorno alle 3, è saltata di nuovo. La sindaca Cristina Gentili è completamente tagliata fuori dalle comunicazioni, l'ultimo messaggio che è riuscita a mandarci risale a questa mattina" dice l'assessore Alfredo Lo Presti.
"Nessuno si sta muovendo per darci una mano con l'arrivo di generatori. Abbiamo, in questo senso, fatto richieste alla Protezione Civile, ai vigili del fuoco e ai carabinieri - spiega Lo Presti -. Nessuno interviene perchè tutti ci dicono che l'Enel sta cercando di risolvere il problema, ma dal sito dell'azienda si apprende che il problema verrà ripristinato entro le 23 di questa sera. Non è possibile che, nel 2021, dei paesini si trovino senza corrente dopo la prima nevicata".
Ieri, purtroppo, sono intervenuti anche i sanitari del 118 a seguito dell'esplosione di un generatore di corrente, con una giovane trasferita in gravi condizioni a Torrette (leggi qui). Il problema interessa tutto il territorio comunale: in alcune zone c'è copertura telefonica, in altre non funzionano neanche i cellulari. "Allo stesso modo si tratta di tutelare le attività che sono ferme da due anni" aggiunge l'assessore "Oggi, infatti, avrebbero dovuto riaprire gli impianti da sci. Si tratta di un danno incalcolabile per tutto l'indotto, una situazione imbarazzante. Siamo ancora all'età della pietra".
Situazione simile si sta riscontrando in alcune zone del comune di Camerino. Ad ora, l'energia elettrica manca nelle frazioni di Statte, Pozzuolo e Rio. Il sindaco Sandro Sborgia ha tenuto una riunione con la Protezione Civile per capire come muoversi a supporto della cittadinanza. Anche nella frazione di Seola Bassa gli abitanti hanno passato 12 ore al buio.
"Basta un centimetro di neve e si rimane senza elettricità. Ci chiediamo cosa facciano gli operai quando, nel periodo estivo, effettuano lavori di manutenzione, togliendo la corrente anche per 24 ore" lamenta una cittadina. "Da ieri sera siamo senza luce in casa, abbiamo i freezer scongelati, con tutto il cibo da buttare via - è il grido d'aiuto lanciato da un'altra residente -. Nessuno ci risponde per conoscere l'entità del guasto. Stiamo chiamando l'Enel dalle 18 di ieri sera. Gli appartamenti iniziano a farsi freddi".
Esplode generatore di corrente: 28enne rimane intossicata dal monossido di carbonio e finisce in ospedale.
L'incidente si è verificato intorno alle 18:30 a Bolognola. Il comune montano era rimasto senza elettricità per tutta la giornata a causa di un guasto, per questo sarebbe stato azionato il generatore di corrente che è poi esploso intossicando la giovane. Lanciato l'allarme sono accorsi sul posto i mezzi di soccorso del 118 che hanno trasportato la 28enne all'ospedale di Camerino, dove è stata ricoverata.
Quella di oggi è stata una giornata problematica per le Marche a causa del maltempo. In particolare nelle zone terremotate a ridosso dell'Appennino marchigiano (Pieve Torina, Visso, Muccia) si sono verificati, dalle prime ore della mattinata, problemi di elettricità alle casette Sae, rimaste da ore senza luce e - in alcune zone - senza acqua (leggi qui per saperne di più).
Proprio alla vigilia dell’anniversario della grande scossa del 2016, le Marche tornano a tremare: 4.3 a Montefelcino (PU), e rialza la guardia (Leggi qui l'articolo). E la memoria non può non tornare a quei giorni terribili di cinque anni fa. La memoria collettiva ci torna con un rito laico, è il pluripremiato spettacolo di Giorgio Felicetti La Terra Tremano, che torna nel borgo antico di Bolognola, per commemorare i cinque anni dalla grande scossa del 30 ottobre del 2016. E tra il pubblico è atteso il Commissario Straordinario alla ricostruzione Legnini.
“Se c’è una vera storia comune del nostro Paese è storia di terremotati, l’Italia, lo sappiamo è terra “in moto” da sempre, da sud a nord: Belìce, Friuli, Irpinia, Marche e Umbria, Molise, L’Aquila, Emilia Romagna. Ma è sul più forte e intenso terremoto della storia recente, quello del 2016, che la narrazione di questo spettacolo prende la sua forza dirompente. Per qualcuno magari quanto accaduto nel 2016 si è trattato solo di cronaca, ormai sbiadita, dimenticata, cancellata dall’emergenza della pandemia da Covid. Ma chi ha vissuto quel terremoto devastante, sa che è un trauma gigantesco, ancora da risolvere.
Ancora di più oggi, a distanza di cinque anni, quando ormai l’attenzione mediatica si è spenta, ma rimane fortissimo il disagio di queste popolazioni all’interno del cratere sismico.
In realtà, questo di Bolognola, tra i Sibillini, era ed è tuttora un paesaggio bellissimo, con i borghi tra i più belli al mondo. Ora paesi devastati è vero, ma nella gente che qui rimane nonostante tutto, si sente la disperata voglia di ricostruire, di ricominciare. Anche in mezzo a questo fortissimo disagio.
Ed io, da un palcoscenico improvvisato, in mezzo al paese di Bolognola da ricostruire, cerco di dar voce a tutta questa gente rimasta ammutolita: sono personaggi a testa in giù: un pastore di Amatrice che vive sotto le stelle, un giovane padre di Arquata che vive sopra la faglia, un vecchio montanaro costretto a vedere il mare da una roulotte, uomini donne in fuga dai loro paesi, i bambini di Pescara del Tronto, tutte voci strappate da questi luoghi bellissimi.
Ne viene fuori una specie di urlo potente, un’invocazione, una preghiera, una lettera aperta, scritta proprio con le lacrime e la forza di chi, nonostante tutto, resta ancora aggrappato alla sua terra.
Il progetto per lo spettacolo è nato subito dopo il sisma del 2016, sono venuto qui, nei luoghi della devastazione. Il primo lavoro è stato quello dell’ascolto di tante persone che hanno vissuto il terremoto. Ho incontrato i protagonisti della tragedia. Ho raccolto testimonianze e racconti in diretta dai luoghi dove vivevano gli “sfollati”, gli “spaesati” trasferiti a forza in hotel, camping, container.
È la storia di tante vite cambiate, per sempre. Così come il paesaggio, umano. Ho scritto un testo teatrale, quindi allestito lo spettacolo, che ha debuttato in anteprima a Milano, poi ha girato nei teatri, e poi nei luoghi del cratere sismico, compreso l’epicentro: Visso, Castelsantangelo, Ussita, Campi di Norcia, Montemonaco, Arquata, San Ginesio, Caldarola, e un ferragosto di due anni fa, un evento memorabile proprio quassù, a Pintura di Bolognola.
Abbiamo coinvolto le popolazioni residenti e resistenti, per cercare di elaborare insieme questo lutto enorme, collettivo, e per capire insieme com’è cambiato, e come cambierà ancora il paesaggio umano ed ambientale nel centro Italia, dopo il sisma. Per far questo, dovevamo entrare delle comunità rimaste.
E sabato, saremo a ravvivare la memoria proprio in uno dei borghi più colpiti: a Bolognola. Nello spettacolo io cerco di rappresentare tutti i sentimenti, le emozioni, gli stati d’animo di chi ha vissuto il terremoto: sconcerto, rabbia, disillusione, speranza, paura, gioia, spaesamento, smarrimento, realismo, voglia di andare comunque avanti.
Qui torniamo veramente al senso più antico del teatro, a quel rito primordiale, a quel senso vero di una comunità che si ritrova per ascoltare la propria storia, il proprio destino, per l’elaborazione del lutto e del proprio dolore; è una vera catarsi collettiva.
Alla fine, come ogni volta, si scioglierà tutto in un grande abbraccio liberatorio, sarà per tutti, come un viaggio alla casa bella della vita di prima.
C’è forte adesso, la voglia di andare avanti, oltre le macerie. Oltre la rabbia. In questi luoghi dell’Appennino, nel centro dell’Italia, in mezzo e sopra la natura, si può vivere, perché è bellissimo. Ma è urgente e necessario scegliere come farlo. Allora noi diciamo che è il tempo di raccontare questa storia. Perché riguarda tutti noi. Nessuno escluso. Questo bisognerebbe ricordarlo bene: i terremoti in Italia non riguardano solo chi li ha già vissuti.
Dopo l’avvio dei lavori di risanamento della pavimentazione della provinciale 17 “Camerino-Serravalle” sono iniziati quelli per la SP 47 “Fiastra-Bolognola”.
Anche in questo caso l’intervento è finanziato con l’avanzo di amministrazione con cui sono state destinate risorse a ben 15 lavori su altrettante strade.
L’opera di risanamento viario, del valore complessivo di 150 mila euro, viene eseguita dalla ditta Simo Costruzione SRL di Camerino e interesserà due tratti di strada, uno nel Comune di Fiastra e l’altro in quello di Bolognola. Quest’ultima arteria, infatti, si estende per circa 10 km dal centro abitato di Fiastra fino a Bolognola, attraversando le frazioni di San Lorenzo e Acquacanina.
«Contiamo di effettuare i lavori entro questa settimana - dichiara il presidente della Provincia di Macerata, Antonio Pettinari - meteo permettendo. L’ufficio tecnico sta lavorando intensamente per concludere gli interventi già appaltati entro quest’anno e al tempo stesso ha iniziato da tempo a redigere i progetti per il 2022».
Si avvicina un’altra fermata lungo il percorso della bontà e attraverso i sentieri tracciati da Bacco.
Sabato 16 ottobre, dalle ore 20:00, al Rifugio Pintura di Bolognola, andrà in scena un nuovo step dell’originale tour dell’enogastronomia di qualità con i migliori interpreti del sapere culinario ed enologico regionale.
Accompagnati dal suadente e raffinato incanto della musica, grazie alle note intrise di meraviglia della violinista di fama internazionale Nena Tintor, i commensali conosceranno la storia delle eccellenze marchigiane in una prelibata cena degustazione a base di carne. Palmiro Ciccarelli, stimato sommelier ed esperto assaggiatore di olio li guiderà infatti in un percorso ad hoc che coinvolgerà alcune delle più celebri cantine della nostra terra delle quali saranno svelati i segreti.
Le protagoniste di questa tappa saranno infatti le Cantine Belisario di Matelica, le Marotti-Campi (Vitivinicoltori Azienda Agricola Giovanni e Francesca Marotti- Morro d’Alba, Ancona) e la Tenuta de Angelis di Castel di Lama (Ascoli Piceno).
Il costo previsto a partecipante è di 25 euro. Il progetto complessivo è stato finanziato dal bando della Regione: “Marche dalla vigna alla tavola” operante nell’ambito del Piano Triennale di Promozione per il settore Agroalimentare con il fine di valorizzare il vino di qualità nell’ambito della ristorazione, della buona tavola e dell’hotellerie e dare così una forte spinta all’economia del nostro territorio da sempre vocato al turismo e alla convivialità.
L’organizzazione degli eventi è di Investments & Service.
Green Pass e accesso al 100%, la stagione sciistica si prepara a ripartire.
Gli impianti sciistici di Bolognola pronti alla riapertura dopo due inverni tormentati per l'emergenza Covid arrivata dopo quella sismica.
Bolognola è dotata di sei impianti, per circa 12 km di piste. "Rispetto a un anno fa è stato approvato il protocollo che indica le linee guida da seguire per la riapertura degli impianti", riferisce all'ANSA il direttore della stazione sciistica, Francesco Cangiotti: "Abbiamo al momento previsto per il 4 dicembre la riapertura degli impianti che non avranno limitazioni negli accessi e quindi si torna al 100% della loro capienza".
L'accesso alla stazione - ricorda Cangiotti - potrà avvenire solo se in possesso di Green pass, mentre nelle aree comuni al chiuso si dovrà indossare la mascherina. Il Green pass, se funzionale alla riapertura degli impianti, - afferma - lo accettiamo, altrimenti riteniamo che sia una richiesta eccessiva, dato che lo sci è uno sport individuale e garantisce un naturale distanziamento tra le persone".
In questi giorni, dice ancora Cangiotti "stiamo ultimando i preparativi per far sì che i nostri impianti, a cominciare dagli skilift e tapis roulant, siano pronti ad accogliere al meglio i tanti appassionati di sci e della montagna in generale. Se dovesse arrivare la neve prima di dicembre, apriremo le piste già da metà novembre. L'acquisto di skipass e noleggio attrezzatura potrà essere effettuato online a cominciare dall'inizio del prossimo mese".
(Foto tratta dalla pagina Facebook Bolognola Ski)
Tre conferme per Bolognola, Muccia ed Esanatoglia. I tre Comuni dell’entroterra maceratese, chiamati al voto in questo tornata elettorale, hanno confermato i tre sindaci uscenti. Cambia il sindaco a Castelraimondo, dove però è stato eletto Patrizio Leonelli, anch’egli espressione dell’amministrazione comunale uscente , potendo contare nella lista a suo sostegno (Castelraimondo il futuro) anche dell’ex primo cittadino, ora consigliere regionale, Renzo Marinelli, eletto con 198 preferenze.
Ecco i voti ottenuti dai candidati consiglieri nei 4 Comuni e come mutano le assise cittadine.
BOLOGNOLA
“Noi con Bolognola” di Cristina Gentili: Francesca Fabbrizi 10, Benita Montecchiari 9, Barbara Cacciolari 9, Riccardo Teloni 7, Leone Giovanni 6, Serenella Marano 5, Alfredo Lo Presti 4, Valentina Gregori 2, Enrico Greco 1, Antonio Mottola 0.
“Siamo Bolognola” di Angelo Mauro Blanchi: Giovanni Pieroni 11, Alessandro Lancellotti 6, Renzo Baldi 3, Cristina Di Girolamo Carafelli 2, Nicola Gentili 2, Paola Cardarelli 1, Fabio Massimo Barberini 1, Fabio Del Gobbo 0.
Entrano in Consiglio per la maggioranza: Francesca Fabbrizi, Benita Montecchiari, Barbara Cacciolari, Riccardo Teloni, Leone Giovanni, Serenella Marano, Alfredo Lo Presti;
per la minoranza: Angelo Mauro Blanchi, Giovanni Pieroni e Alessandro Lancellotti.
CASTELRAIMONDO
“Castelraimondo il futuro”, di Patrizio Leonelli sindaco: Roberto Pupilli 207, Renzo Marinelli 198, Elisabetta Torregiani 123, Edoardo Bisbocci 104, Ilenia Cittadini 91, Luigi Bonifazi 82, Paolo Cesanelli 69, Fabrizio Calmanti 66, Giorgia Casoni 60, Valeria Lucarini 46, Claudio Cioli 44, Lorenzo Brachetta 29 .
“Castelraimondo insieme”, con candidato sindaco Costantino Mariani: Claudio Cavallaro 174, Elena Mancinelli 84, Giuliano Lori 60, Giorgia Olivieri 59, Mauro Crucianelli 53, Riccardo Aringolo 52, Leonardo Francesconi 50, Daniele Paganelli 45, Gian Claudio Lori 44, Gilberto Mancini 44, Venanzo Castelli 36, Mariolina Sgammato 30. Il sindaco di Castelraimondo Patrizio Leonelli
Entrano in Consiglio, per la maggioranza: Edoardo Bisbocci, Luigi Bonifazi, Fabrizio Calmanti, Ilenia Cittadini, Paolo Cesanelli, Renzo Marinelli, Roberto Pupilli, Elisabetta Torregiani. Per la minoranza , oltre al candidato sindaco Costantino Mariani: Claudio Cavallaro, Elena Mancinelli, Giuliano Lori.
ESANATOGLIA
“Santa Anatolia” che ha eletto sindaco Luigi Nazzareno Bartocci: Debora Brugnola 134, Sabrina Ubaldini 49, Silvia Rivelli 33, Matteo Buldrini 31, Luca Paganelli 25, Monica Lacchè 19, Natalia Sheraj 13, Massimo Temperini 9, Giuseppe Pinelli 6, Samuele Santamarianova 6.
“Esanatoglia bene comune” di Nello Tizzoni: Cesare Procaccini 55, Romina Antinori 27, Germano Zampini 21, Lara Cingolani 21, Emanuela Piloni 16, Nazzareno Padelletti 14, Simonetta Procaccini 10, Italo Truzzi 10, Tarcisio Paglioni 7, Roberto Bernetti 4.
Esanatoglia Domani” di Andrea Cipolletta: Gioia Senesi 59, Simona Serfaustini 39, Marco Miliani 28, Elisa Buldrini 18, Beatrice Pilati 14, Massimiliano Tronchi 13, Cesare Marzioli 11, Roberto Falsi 6, Stefano Fraboni 4.
Siederanno in Consiglio, per la maggioranza: Debora Brugnola, Matteo Buldrini, Monica Lacchè, Luca Paganelli, Silvia Rivelli, Natalia Sheraj, Sabrina Ubaldini; per la minoranza: Nello Tizzoni, Cesare Procaccini e Andrea Cipolletta.
MUCCIA
Lista civica “La Torre” di Mario Baroni: Stefano Antonelli 64, Samuele Cucculelli 34, Raffaela Trojani 31, Sergio Bentivoglio 24, Luciano Casoni 23, Carlo Francesco Chiarolla 20, Stefano Elisei 17, Valentina Crocenzi 14, Roberto Braghetti 13, Maria Elena Zerani 4.
Muccia verso il futuro” di Giuseppe Abruzzo: Fabio Barboni 35, Barbara Carnevali 32, Alessandro Loreti 21, Laura Bizzarri 20, Giuseppe Reversi 18, Federica Petri 17, Silvia Serfaustini 16, Hector Otniel Martinez Vicente 12, Mirco Albani 11, Anna Bettacchi 10.
Entrano in Consiglio, per la maggioranza: Mario Baroni sindaco, Stefano Antonelli, Samuele Cucculelli, Raffaela Trojani, Sergio Bentivoglio, Luciano Casoni,Carlo Francesco Chiarolla, Stefano Elisei;
Minoranza; il candidato sindaco Giuseppe Abruzzo, Fabio Barboni e Barbara Carnevali
Cristina Gentili si conferma ufficialmente sindaco di Bolognola. Il risultato dello spoglio conclusosi alle 16:45 ha decretato la sua vittoria con il 70,64% delle preferenze (77 voti, 7 seggi).
Beffato lo sfidante Mauro Angelo Blanchi, che correva con la lista civica "Si Amo Bolognola", fermo al 29,36% delle preferenze (32 voti, 3 seggi).
A Bolognola si è registrata una delle percentuali di affluenza più alte dell'intera tornata elettorale nella regione Marche (leggi qui).
Grandi cantine, frantoi oleari, salumifici, forni, imprenditori caseari e una folta rappresentanza del mondo della ristorazione. Sono i protagonisti che animeranno “Marche: Tradizioni in tavola”.
Il progetto è stato finanziato dal bando della Regione: “Marche dalla vigna alla tavola” operante nell’ambito del Piano Triennale di Promozione per il settore Agroalimentare con il fine di valorizzare il vino di qualità nell’ambito della ristorazione, della buona tavola e dell’hotellerie e dare così una forte spinta all’economia del nostro territorio da sempre vocato al turismo e alla convivialità.
L’iniziativa prevede una costellazione di eventi che seguiranno le rotte dell’enogastronomia marchigiana delineando una geografia del gusto radicata nella storia dei paesi e nelle loro tradizioni grazie a una “ghiotta polifonia” di degustazioni e cene a tema durante le quali, con video e narrazioni, saranno svelati i segreti dei migliori interpreti del sapere culinario ed enologico marchigiano. Per la prima volta nei ristoranti delle cinque province marchigiane sarà messa in scena, anche con l’aiuto di sommelier e chef locali, la storia della fecondità della nostra terra e dei suoi frutti più famosi nel mondo raccontata nei “teatri” del nostro sapore, in particolare i vini DOCG, DOC e IGT, ma anche molte altre prelibate eccellenze come l’olio e i formaggi dei produttori delle Marche. La presentazione di questo suggestivo viaggio nella bontà è prevista per giovedì 23 settembre, dalle ore 18 presso il Rifugio Pintura (Piazzale Pintura, 3, Bolognola) alla presenza di Mirco Carloni (Vicepresidente e Assessore all’agricoltura della Regione Marche) che con la sua azione amministrativa ha reso possibile questo progetto.
Durante la serata saranno presentati gli attori principali dell’iniziativa (24 ristoratori, 12 cantine, 4 frantoi oleari, 1 produttore di formaggi, un produttore di salumi, un forno) e illustrate con un filmato le ragioni e le tappe di questa avventura itinerante che vede coinvolti anche, come partner, operatori del turismo, della promozione, della comunicazione, tra i quali l’Investments and Service Srl (azienda capofila), Lov Srl, Criluma Soc Cooperativa, Fraternitas Studiorum Aps., Palmiro Ciccarelii, Sommelier ed esperto assaggiatore di olio.
Dal 2 al 19 settembre le Marche si animeranno grazie agli eventi di MArCHESTORIE.
Il festival promosso dall’assessorato alla cultura della Regione Marche porterà in 56 comuni della regione, di cui 21 nella provincia di Macerata, spettacoli ed attività legate alla tradizione, il folklore e la storia locali.
Parteciperanno più di 850 artisti locali, che dalle ore 18 dal giovedì alla domenica coloreranno i borghi della regione.
Tra i comuni che saranno animati dal festival nella provincia di Macerata ci sono il comune di Visso, Civitanova Alta, Cingoli, Sarnano e San Ginesio.
Per anticipare il festival mercoledì 25 agosto in Piazza della Libertà a Macerata e mercoledì 1 settembre all’Arena Varco sul Mare di Civitanova alle ore 21 saranno presentati spettacoli e videoracconti legati alla tradizione locale.
Per partecipare è necessario prenotare ed esibire il Green Pass oppure un tampone con esito negativo effettuato entro le 48 ore prima dell’evento.
Ancora nessuna traccia di Alfio Farabbi, il perugino di 56 anni residente a Villa Pitignano, scomparso il 13 luglio scorso. Oggi, in un vertice in Prefettura, è stata decisa la sospensione delle ricerche nella zona dei Sibillini.
Al momento, dopo 13 giorni di sopralluoghi, è stata trovata soltanto la sua Smart Nera in un parcheggio in località Pintura di Bolognola (Leggi qui).
Le ricerche sono state portate avanti in questi giorni da uomini e mezzi dei Vigili del Fuoco di Camerino e Macerata, del Soccorso Alpino di Macerata e Ascoli, dei Carabinieri delle stazioni montane facenti parte della Compagnia di Camerino.
Sono stati utilizzati cani molecolari, droni e sistemi a raggi infrarossi e per la rivelazione di persone in posti impervi. Oltre che gli elicotteri dei Vigili del fuoco di Pescara e di Arezzo e della Guardia di Finanza de L'Aquila. Passati al setaccio rifugi ed ispezionato un piccolo laghetto artificiale. Purtroppo nessun risultato. Oggi la decisione di sospendere la ricerche.
“Miracolo, solco e lascio un segno” è una delle battute di “Spina Christi” del Minimo Teatro, spettacolo magnificente andato in scena davanti a molti spettatori che hanno raggiunto la Sala Marchetti di Bolognola da tutte le province della regione. Sono queste parole che ben sintetizzano ciò che è successo, un miracolo, appunto, dato dalla combinazione di alta scrittura poetica, di capolavori in arte visiva, di disciplina e sensazionale bravura interpretativa, di drammaturgia innovativa, di forte capacità relazionale con il pubblico.
Come è scritto in locandina lo spettacolo è un “solco di conoscenza”, dal quale non si può prescindere per studiare seriamente le dinamiche più innovative del teatro, anzi è proprio la parola “teatro” che mostra il suo limite, incapace ormai di comprendere la strabordante ricchezza versata in scena. Per una sera Bolognola è stata la capitale mondiale del teatro, poiché attualmente non c’è altra comunità artistica che meglio del Minimo Teatro possa esprimere la frontiera più avanzata del linguaggio e, contemporaneamente, in grado di lanciare segnali per il prossimo futuro delle arti.
In apertura il direttore Maurizio Boldrini ha presentato la sequenza di “Spina Christi” così composta: l’ultimo scritto di Giovanni Prosperi (per il fratello Mariano), tre esercizi interpretativi su tre opere di Mariano Prosperi, prefazione, via Crucis, una premessa e sette pensieri di Cristo in Croce, postfazione: Advocata di Giovanni Prosperi.
Lo spettacolo è dedicato, oltre che a Pier Paolo Pasolini, proprio a Giovanni Prosperi, il poeta del Minimo Teatro prematuramente scomparso da tre settimane, in sala sono stati presenti il fratello Don Felice e la compagna Ivana Rinaldi. Già alla prima lettura l’attrice al microfono, Elena Paoletti, ha saputo congedare la convenzione del presente e convogliare l’attenzione degli spettatori nel viaggio senza ritorno delle emozioni.
A seguire abbiamo assistito ai primi tre prototipi di critica d’arte in cui i “critici” sono al tempo stesso gli attori, cioè parte integrante dell’opera che analizzano e questo non si era mai visto, sono i giovanissimi: Elisa Patrizi, Nicola Ciriaco, Brigida Pelagatti, precisi, intensi, commoventi anche nella sequenza delle quattordici stazioni della via crucis, da loro riscritte e interpretate su opere d’arte di Mariano Prosperi, un artista grandissimo ancora tutto da scoprire. Diana Caponi, Valentina Compagnucci, Jennifer De Filippi, Veronica Formiconi, Serenella Marano, Chiara Marresi, Elena Martusciello, Elena Paoletti, Giulia Pigliapoco hanno invece scritto e interpretato la sequenza composta da una premessa e da sette pensieri di Cristo in Croce.
Alle sette parole che tutti conoscono di Gesù crocifisso, sono stati associati i pensieri che Egli avrebbe potuto avere in mente prima di pronunciare tali parole, e sono ricchi di filosofia, di tenerezza e struggente pietà, semplici e accecanti per chiarezza. L’interpretazione attoriale possiamo scrivere che è stata poesia nella poesia, tanto per capirci, ma nella sostanza ogni gesto, proprio ogni gesto, ogni voce, proprio ogni voce, è un compendio sapiente non solo di arte scenica ma delle arti in genere.
Quando lo spettacolo è finito, sui volti delle attrici e dell’attore era tutta segnata la bellezza profusa, sui volti degli spettatori era figurata la grazia ricevuta. Sembrava lì finito, invece, ancora un colpo di grazia per voce di Jennifer De Filippi che ha interpretato “Advocata” di Prosperi, la più bella ed inaudita preghiera mariana che sia stata mai scritta.
Infine un brindisi è servito per stemperare la commozione e rimettere i piedi a terra dopo il terremoto delle sensazioni. "Spina Christi" gode del patrocinio del Comune e della Pro Loco di Bolognola, di MaMa (Marca maceratese) e del Club degli Amici del Minimo Teatro. Il Sindaco Cristina Gentili, presenti anche gran parte dei consiglieri, ha salutato e ringraziato, al Comune di Bolognola va il merito di aver accolto e promosso questa iniziativa di alto valore ed è solo l’inizio di una collaborazione operativa tra Minimo Teatro e Comune, che già a settembre (10, 11, 12) nell’ambito di “MarcheStorie”, si concretizzerà con il progetto “Carte sibilline – Ri-picche della Sibilla”. E allora, alla prossima!
Uomo scomparso da due giorni: auto ritrovata in località Pintura di Bolognola.
La stazione del soccorso Alpino di Macerata è stata attivata dai carabinieri per ritrovare Alfio Farabbi, un 55enne di Perugia che non fa rientro a casa da oltre due giorni. L'automobile dell'uomo è stata ritrovata presso un parcheggio in località Pintura di Bolognola. Anche la stazione di Ascoli sta partecipando alle ricerche con le squadre di terra.
Si teme che il 55enne possa aver compiuto un gesto autolesionistico. Sul posto anche i vigili del fuoco. Al momento del suo allontanamento da casa Alfio indossava una giacca Decathlon e pantaloni grigi e aveva con sè uno zainetto blu con la scritta Mappei: è alto un metro e 60 e pesa circa 60 chili.
++ AGGIORNAMENTO ++
Le ricerche sono proseguite durante la notte con l'ausilio di un cane molecolare.Le squadre del soccorso alpino di Macerata, Ascoli Piceno e Montefortino, unitamente a carabinieri e vigili del fuoco hanno setacciato i luoghi più impervi. A lavoro anche 4 uomini del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza dell'Aquila e un'unità cinofila. Ancora nessuna traccia dell'uomo.
Mercoledì 7 luglio il Direttore di zona di Banca Intesa San Paolo ha comunicato, in un incontro programmato qualche giorno prima, la brutta notizia che nessuno si aspettava: ad ottobre chiuderanno le filiali di Fiastra e di Valfornace, lasciando di fatto una grossa porzione della montagna maceratese priva di un servizio essenziale come la banca.
Da ormai più di un anno la filiale di Fiastra è operativa a giorni alterni, con inevitabili disagi anche per la popolazione del vicino comune di Bolognola, che a questo ufficio ha sempre fatto riferimento. Le filiali chiuderanno i battenti per una precisa scelta aziendale, come ha spiegato ai sindaci il Direttore di zona che ha comunicato la decisione del Cda di Banca Intesa di chiudere gradualmente tutte le filiali che operano in immobili non di proprietà. A nulla sono valsi gli impegni verbali che Sauro Scaficchia e Massimo Citracca, i sindaci di Fiastra e Valfornace, hanno subito fatto al Direttore: in pochi mesi le filiali avrebbero avuto a loro disposizione degli spazi consoni, ricavati dagli edifici pubblici che in questi mesi si stanno ricostruendo a ritmo serrato.
Cristina Gentili, sindaca di Bolognola, il comune più alto delle Marche, si dice preoccupata per gli effetti che questa decisione avrà sul territorio, per il servizio che fornisce alle aziende che vi operano e a tutte le famiglie. Per raggiungere la prima filiale disponibile, gli abitanti di Bolognola saranno costretti a percorrere più di 70 km in auto tra andata e ritorno.
Il paradosso è che verrà mantenuta la filiale di Muccia, come sede distaccata di Pieve Torina, quando i due comuni distano pochi chilometri uno dall'altro”, ha sottolineato Scaficchia, che aggiunge: “Abbiamo l'Ufficio postale a mezzo servizio, ogni anno dobbiamo lottare per mantenere le scuole e i presidi medici, ora sparisce un altro servizio essenziale in un momento cruciale per la ricostruzione: noi ci siamo esposti personalmente con i cittadini affinché aprissero i conti dedicati alla ricostruzione nelle filiali dei nostri piccoli comuni, ma ora ci ritroviamo la banca a trenta chilometri di distanza”.
Sulla stessa lunghezza d'onda Massimo Citracca, sindaco di Valfornace: “Il nostro territorio, da tutti considerato come un gioiello in termini di bellezza paesaggistica e naturalistica, non può essere costantemente frustrato da scelte che vengono prese altrove, seguendo logiche squisitamente speculative: è ora che le continue operazioni di acquisizioni bancarie vengano bilanciate dal mantenimento dei servizi sul territorio. Per questo auspichiamo un ravvedimento da parte della Dirigenza di Banca Intesa, ma anche attenzione da parte delle istituzioni Regionali, affinché intervengano ufficialmente al fine di scongiurare i tagli degli sportelli dell’entroterra".
Come da tradizione consolidata nella mattinata di domenica 20 giugno grazie a una bella giornata di sole, tanti motociclisti si sono ritrovati a Bolognola per il XIV° Motoraduno organizzato da Moto Club Franco Uncini di Recanati. Una testimonianza che dura da ben 14 anni, dove le moto e il Parco dei Monti Sibillini sono gli unici protagonisti.
Al controllo iscrizioni una colonna del Moto club Franco Uncini, l’ex presidente Italo Pizzichini, ora segretario Regionale della F.M.I Marche, con a fianco il nuovo presidente eletto Daniele Cesca.
Tantissimi i motociclisti, iscritti al Motoraduno dove durante la mattinata hanno percorso le strade di questi nostri splendidi Monti dei Sibillini con il giro turistico partito alle 11,30 e molti dei quali hanno partecipato al successivo pranzo presso il ristorante albergo Il Rifugio di Pintura di Bolognola, al termine del quale si sono svolte le premiazioni.
Gli iscritti al motoraduno alla fine risulteranno essere oltre 160 provenienti da varie regioni del centro Italia.
Il Moto Club Morrovalle si aggiudica il 2° Memorial Andrea Pavoni in ricordo del giovane centauro Recanatese scomparso 5 anni fa in un tragico incidente, a consegnare il trofeo è stata la mamma di Andrea, la Sig. Norma Stramucci, che - con accanto la Presidente dell’AIDO Infinito Recanati Piera Marconi - ha ringraziato a nome di tutta la sua famiglia, il Moto Club Franco Uncini, l’Amministrazione Comunale di Bolognola e soprattutto tutti i motociclisti partecipanti.
Presente alla premiazione il Sindaco di Bolognola Cristina Gentili che ha portato il saluto di tutta l’amministrazione Comunale a tutti i partecipanti.
Grande soddisfazione per il Moto Club Franco Uncini con la prima uscita del nuovo direttivo capitanato dal nuovo presidente Daniele Cesca, che ha ringraziato tutti i partecipanti dando appuntamento a Recanati per sabato 21 e domenica 22 agosto 2021 con XXXVII° Motoraduno Nazionale della Papera “Città di Recanati”.
Libertà: è quella riconquistata sui Sibillini da due camosci cui è stato dato il nome di Manardo e Cecco, dopo essere stati rilasciati alcuni giorni fa dai tecnici del Parco con la collaborazione degli zoologi del Laboratorio di Ecologia Applicata e dei Carabinieri Forestali del Parco.
Si tratta di due maschi di 5 e 11 anni, nati e vissuti sinora nell’area faunistica di Bolognola, che potranno ricongiungersi finalmente ai propri simili sulle rupi delle cime più alte dei Sibillini, come il monte Bove e il monte Priora. Dotati di radiocollari satellitari, forniranno utili informazioni per lo studio dell’areale di riferimento e dei movimenti che compiranno.
Reintrodotti nel 2008, ad oggi il numero stimato di camosci appenninici presenti nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini si aggira intorno alle 250 unità. Questo ragguardevole risultato indica come il camoscio abbia ritrovato nei Sibillini un habitat ottimale, che gli era appartenuto per millenni fino alla quasi totale estinzione nella prima metà del secolo scorso, quando ne sopravvivevano appena una ventina sui monti che nel 1922 diventarono Parco Nazionale d’Abruzzo.
“Il monitoraggio del camoscio è una delle diverse azioni di studio, verifica e controllo svolte dal Parco per la conservazione della biodiversità” sottolinea il presidente dell’ente, Andrea Spaterna.
“Grazie a queste osservazioni siamo in grado di quantificarne la popolazione e la distribuzione, individuando anche possibili minacce. Ad oggi l’area in cui ne è rilevata la maggior presenza è quella del massiccio del Bove, ma nuovi nuclei si stanno formando in altre aree, come quella del Monte Priora”. Tra i dati elaborati per il 2020 anche il tasso di natalità che si attesta intorno al 28% e l’indice riproduttivo che fa registrare un valore medio dell’80%, “numeri che indicano – prosegue Spaterna – come i camosci del Parco Nazionale dei Monti Sibillini godano di buona salute”.
Si tratta comunque di una specie ancora vulnerabile, soprattutto a causa della forte consanguineità tra gli individui, ed è quindi di fondamentale importanza proseguire le attività di monitoraggio e tutela, anche attraverso una fruizione da parte dei numerosi amanti della montagna che sia responsabile e rispettosa delle regole, in modo da poter osservare questi splendidi e preziosi animali nel loro ambiente naturale senza arrecargli disturbo.
Maggio è il mese per eccellenza per le nuove nascite “ed è fondamentale, ancor più che in altri periodi – ricorda il presidente - assumere un comportamento adeguato in caso di incontri con piccoli di camosci, come di altri animali. Nel caso del capriolo, ad esempio, i piccoli appena nati, che appaiono inermi e abbandonati, non si devono mai toccare o raccogliere, perché la madre è sicuramente nelle vicinanze e la strategia adottata è quella di lasciare i nascituri nascosti tra le erbe. Un eventuale contatto potrebbe essere interpretato come una minaccia e determinare l’abbandono del piccolo”.
Due escursionisti perdono l’orientamento: salvati dal Soccorso Alpino delle Marche. La squadra di Macerata è stata allertata, nella notte appena trascorsa, per due ragazzi in difficoltà in località Castel Manardo, sul versante nord territorio comunale di Bolognola.
I due escursionisti - entrambi 23enni provenienti da fuori regione - stavano bivaccando in tenda, con l’intenzione di rimanere in quota, quando sono stati sorpresi dal cattivo tempo che ha stravolto i loro piani.
Aggrediti dal forte vento, hanno perso diversi oggetti personali e, uno dei due, persino le scarpe. Impossibilitati a ritirarsi in un luogo più riparato, sono stati individuati e raggiunti dai tecnici del Soccorso che, con tecniche alpinistiche, li hanno assicurati e ricondotti in sicurezza alle proprie auto. Le operazioni di soccorso si sono concluse attorno alle 3:30 di questa mattina.
Considerato il ripetersi di condotte poco prudenti da parte di frequentatori della montagna apparentemente con scarsa esperienza, il Soccorso Alpino “rinnova l’invito a non sottovalutare i rischi legati alle attività in quota”.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, purtroppo, nelle ultime 24 ore si sono verificati 11 decessi correlati al Covid-19.
Una vittima è stata registrata presso le strutture ospedaliere del Maceratese: si tratta di un 72enne di Bolognola spirato presso il Covid Center di Civitanova Marche.
Quattro decessi sono stati segnalati nei presidi medici anconetani: un 68enne di Osimo e un 76enne di Ancona hanno perso la vita a Torrette mentre un 75enne di Cerreto d'Esi e una 86enne di Chiaravalle si sono spenti all'ospedale di Jesi.
Un 73enne di Ascoli Piceno e un 82enne sanbendettese hanno trovato la morte al nosocomio di San Benedetto del Tronto e, sempre nella medesima provincia, una 96enne di San Benedetto del Trono è deceduta nella struttura sanitaria di Ripatransone.
Nle pesarese si sono spenti una 56enne di Pesaro nell'Ospedale del Capoluogo di Provincia e una 90enne di Fano al nosocomio di Urbino ed infine all'INRCA di Fermo è spirata una 98enne di Urbino.
Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 2771 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (923), mentre sono 462 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 97,1% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 82 anni.
Si è tenuta nella mattinata odierna la manifestazione organizzata dai vertici regionali di Fratelli d'Italia sulle piste da sci di Bolognola per criticare la scelta del ministro alla Salute Roberto Speranza di chiudere sino al 5 marzo gli impianti, a poche ore dalla prevista ripartenza. I rappresentanti del partito hanno srotolato e mostrato uno striscione di protesta con suscritto "La montagna merita rispetto, non Speranza".
Presenti all'iniziativa anche il sindaco di Bolognola Cristina Gentili assieme a tutti i vertici locali di Fdl: i consiglieri regionali Elena Leonardi, Pierpaolo Borroni, Andrea Putzu e Nicola Baiocchi; i coordinatori provinciali di Macerata, Massimo Belvederesi, di Fermo, Andrea Balestrieri, di Ascoli Piceno, Antonio Vagnoni, l’assessore al Comune di Macerata, Paolo Renna, il presidente di Gioventù Nazionale Marche, Maicol Pizzicotti Busilacchi.
"Avremo preferito che il Governo facesse una scelta diversa e portasse a compimento il discorso aperto con i gestori degli impianti. Imprenditori che hanno speso risorse ed energie per poter essere attrezzati in sicurezza e andare avanti con attività che, per loro, sono vitali - ha affermato Elena Leonardi -. Siamo voluti venire a loro sostegno, visto che si trovano anche ad operare in terre che sono state fortemente colpite dal terremoto e che sono ancora in attesa di una ripartenza. Noi siamo e resteremo sempre al loro fianco".
Anche la leader nazionale di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni ha appoggiato l'iniziativa attraverso una nota stampa apparsa sulla pagina provinciale del partito: "Chi sostiene che lo sci è un’attività sacrificabile ignora che il turismo invernale è un asset economico insostituibile e non si rende conto che per tanti territori è l’unica fonte di ricchezza e occupazione. Chi vive e lavora in montagna merita rispetto, va sostenuto nell’accesso ai servizi e chiede che lo Stato sia un alleato per favorire residenzialità, combattere lo spopolamento e rilanciare l’imprenditorialità".
"I commenti approssimativi, i pregiudizi e l’ironia che sto leggendo in queste ore per giustificare la folle scelta di Draghi e Speranza di rinviare, peraltro con poche ore di preavviso, la stagione sciistica amatoriale sono un affronto per tantissimi nostri connazionali. Fratelli d’Italia è l’unico partito ad aver celebrato più volte gli Stati Generali della Montagna e ad aver difeso in Parlamento le istanze di tutti quei cittadini che chiedono di poter continuare a vivere e lavorare dove sono nati e cresciuti: lo dimostra la mozione approvata alla Camera ormai un anno fa, rimasta lettera morta per colpa della sinistra e della maggioranza. La montagna è un pezzo dell’identità italiana e non può essere umiliata in questo modo" ha concluso Meloni.