È durato alcune ore l'intervento dei vigili del fuoco a Palmiano, in provincia di Ascoli Piceno, dove dalle 13:30 si è sviluppato un incendio che ha coinvolto un campo di orzo, una pineta, sterpaglie e anche alcune rotoballe.
Impegnati nello spegnimento dieci vigili del fuoco, con l'ausilio di due autobotti e due mezzi 4x4. Data la zona impervia, le fiamme si sono dirette verso i calanchi ed è stato necessario l'intervento anche dell'elicottero della Regione che ha effettuato 23 lanci rifornendosi dalla vasca appositamente montata nella zona dai pompieri. Sul posto, a coordinare le operazioni, anche il direttore operazioni di spegnimento (Dos). La situazione è stata riportata sotto controllo nel tardo pomeriggio.
Non si è trattato dell'unico intervento svolto dai vigili del fuoco nel territorio regionale. Già questa mattina, infatti, intorno alle 9:35, si è sviluppato un incendio di bosco in località Carignano, nel territorio comunale di Fano.
Sul posto squadre locali e provenienti dal Comando di Pesaro con 6 automezzi (autobotti e mezzi 4x4) e con l'ausilio dell'elicottero della regione Marche, hanno spento le fiamme e bonificato l'area coinvolta dall'incendio che è di circa 2 ettari. Sul posto anche i volontari Aib della protezione civile.
Nel pomeriggio, intorno alle 15:30, due ulteriori incendi hanno interessato la vegetazione nel territorio comunale di Senigallia. Uno in località Sant’Angelo dove le fiamme hanno aggredito un campo di stoppie e l’altro in strada del Giardino dove bruciavano delle sterpaglie.
Le squadre dei vigili del fuoco di Arcevia, Senigallia e Ancona con tre autobotti e tre mezzi 4x4, hanno spento i roghi che - in una circostanza - stavano per interessare anche un'abitazione. Successivamente sono state bonificate le aree degli interventi.
Continua a crescere il fenomeno delle truffe online. Nonostante siano generazioni native digitali, a sorpresa a essere maggiormente vittime di questi fenomeni, dalle frodi con carte di credito al phishing, sono Gen Z e Millennial e non i senior. È quanto emerge dalle evidenze di polizia di Stato e Airbnb che, alla vigilia dell’estate e delle prenotazioni delle vacanze, hanno rinnovato la collaborazione per aiutare i cittadini a riconoscere ed evitare i malintenzionati in rete. Il testimonial della campagna è Marco Camisani Calzolari, che già collabora con la polizia di Stato sul tema delle truffe online.
L’identikit della vittima
Secondo il Report 2023 delle attività della polizia postale e per la sicurezza cibernetica, l’anno scorso si è registrato un considerevole aumento dei tentativi di truffa online in Italia, con una crescita di questi reati del 6% dal 2022 al 2023 e un conseguente incremento del denaro sottratto, che è passato da 114 milioni di euro a 137 milioni (+20%).1] Sono invece 2.500 i siti di phishing individuati e bloccati da Airbnb solamente negli ultimi 12 mesi. Anche se nate e cresciute nell'era digitale, le nuove generazioni sono meno attente quando si tratta di sicurezza online. Secondo Consumerismo, 1 italiano su 5 dichiara di aver subìto almeno una truffa mentre faceva acquisti in rete, percentuale che sale al 33,1% nella fascia d'età 25-34 anni: ciò significa che 1 giovane su 3 è caduto nelle “trappole” dell'e-commerce. L’Italia non fa eccezione rispetto all’Europa, come evidenziano le indagini di Airbnb:
Nel Regno Unito, i giovani tra i 18 e i 34 anni sono stati truffati più di ogni altra fascia di età e più di un terzo (34%) non saprebbe a chi rivolgersi per chiedere aiuto qualora venisse truffato. In Spagna, la maggior parte dei Baby Boomer (60%), Gen X (55%) e Millennial (56%) utilizza una password diversa per ogni account online, mentre la percentuale scende fino alla metà (50%) se si considera la Gen Z.
Nei Paesi Bassi, quasi un terzo degli utenti in fascia 18-24 anni (31%) e tra i 25 e i 34 anni (33%) è disponibile a pagare le vacanze con un bonifico bancario, una modalità di pagamento meno sicura, rispetto ad appena il 14% dei 55-64enni e il 14% degli over 65.
In Francia, quasi un quarto (23%) degli utenti utilizzerebbe un social network per pagare o prenotare un alloggio per le vacanze, un contesto nel quale i truffatori potrebbero prendere di mira le vittime con offerte troppo allettanti per essere vere.[5]
Anche se l’opinione comune è che i Baby Boomer siano i più a rischio truffa, nella realtà i Millennial ammettono di essere disposti ad azzardare acquisti d’impulso se ciò comporta un risparmio in termini economici; le persone di questa fascia d'età, infatti, sono più propense a mettersi d’accordo al di fuori delle piattaforme di prenotazione affidabili, esponendosi in questo modo a un maggiore rischio che qualcosa vada storto. Infine, l’attitudine rilassata nei confronti dei social media che si frequentano ogni giorno può essere tra le cause che espongono i più giovani alle brutte sorprese.
Valentina Reino, responsabile relazioni istituzionali di Airbnb Italia, ha dichiarato: "Ci troviamo nel pieno del periodo delle prenotazioni; questa iniziativa vuole aiutare le persone a capire quali siano i campanelli d’allarme da cogliere e le buone pratiche da adottare. Quando si tratta di prenotare su Airbnb, incoraggiamo i nostri ospiti a comunicare, prenotare e pagare solo sulla piattaforma, dove le transazioni sono sicure e possono contare anche su AirCover, il nostro programma assicurativo a tutela di host e ospiti. La grandissima parte dei tentativi di raggiro avviene infatti fuori dal nostro sito”.
“Negli ultimi anni si sta assistendo a un costante aumento nel settore dei reati finanziari commessi online, solo nel 2023 la polizia postale ha trattato oltre 16mila casi, tra cui quelli legati alla prenotazione di case vacanza, pacchetti e titoli di viaggio - dichiara Massimo Bruno, primo dirigente della polizia di Stato e direttore della Divisione financial cybercrime del servizio polizia postale e per la sicurezza cibernetica - .
"Sebbene la maggior parte delle truffe si realizzino al di fuori delle piattaforme di prenotazione di viaggi, anche in tale settore riscontriamo significative evidenze, specialmente in coincidenza dei periodi di punta per la pianificazione delle vacanze. Sono tipologie di raggiri che, con un’adeguata e costante opera di sensibilizzazione verso gli utenti, possono essere riconosciuti ed evitati, e in tale direzione è massimo l’impegno della polizia Postale. Per tale motivo, apprezziamo e rinnoviamo la collaborazione con Airbnb nella prevenzione di tali reati".
Come evitare le truffe online: i consigli
Controllate l’indirizzo del sito web. Che si utilizzi un computer o uno smartphone, meglio verificare di stare prenotando attraverso la piattaforma ufficiale. La soluzione è utilizzare l'app Airbnb o andare direttamente sul sito web per assicurarsi di essere sul sito ufficiale (www.airbnb.it).
Non cliccate su link sconosciuti. L’utilizzo rilassato dei social media può contribuire a esporre gli utenti al rischio di truffa. Se non si è sicuri che un messaggio o un post provengano da un'azienda riconosciuta, non condividere o interagire con essi e non cliccare su eventuali link presenti. Airbnb fornisce delle linee guida su come identificare un link o un'e-mail autentica della piattaforma.
Diffidate di offerte troppo convenienti o richieste di caparra. Con il costo della vita che tende ad aumentare, molti consumatori sono a caccia di offerte vantaggiose; ma se un'offerta o un annuncio sembrano troppo belli per essere veri, potremmo essere di fronte a una truffa. In questo caso è consigliabile prendersi tutto il tempo necessario per esaminare i dettagli dell’annuncio e le recensioni esistenti, soprattutto se viene messa fretta per il pagamento.
Non pagate mai con bonifico bancario. Si tratta di uno strumento di pagamento non consentito da Airbnb. Meglio utilizzare la carta di credito, che offre più tutele. Se si riceve la richiesta di pagare un viaggio tramite bonifico bancario, criptovalute o carte regalo, è molto probabile che si tratti di una truffa.
Prenotate, pagate e comunicate solo sulla piattaforma. Alcuni utenti potrebbero essere attratti dalla proposta di trattare privatamente fuori dal portale per risparmiare. Tuttavia, questo non consente di usufruire delle garanzie Airbnb, che non riconosce i pagamenti effettuati dagli ospiti fino a 24 ore dopo il check-in, mentre AirCover per gli ospiti fornisce una protezione per alcune possibili evenienze.
Controllate le recensioni. Leggere le opinioni di altri ospiti è utile per farsi un’idea più precisa prima di prenotare, controllando le valutazioni e le recensioni e leggendo attentamente la descrizione dell'annuncio. Inoltre è possibile porre domande all'host tramite la messaggistica sulla piattaforma prima di bloccare le date.
Comunicate con l’host. A prenotazione effettuata, prima di mettersi in viaggio, è preferibile contattare l’host per prendere accordi sull’arrivo, e verificare eventuali necessità particolarmente importanti. In caso di mancanza di risposta, contattate subito il servizio clienti.
Come segnalare un dubbio nel modo giusto. Su Airbnb, gli utenti possono segnalare messaggi controversi direttamente dalla messaggistica interna, mentre casi sospetti possono essere segnalati tramite una bandierina presente su ciascun annuncio. Se si è effettuato un pagamento fuori dal sito, è necessario contattare subito l’assistenza clienti che è a disposizione 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
A Camerino si sta svolgendo la “Festa della scintilla” 2024, l’evento che si tiene nel convento dei Frati Minori Cappuccini in preparazione al 2028, l’anno clou del cinquecentesimo anniversario della fondazione di un Ordine, tra i più importanti nel mondo nato il 3 luglio 1528.
Il Convento di Camerino, il primo convento al mondo dei Cappuccini, è il cuore pulsante di questo appuntamento. Una storia partita dalla terra marchigiana e fiorita lungo i secoli con strabiliante diffusione in tutto il mondo. Camerino è tappa del Cammino dei Cappuccini, il percorso che si snoda in 17 tappe per quasi 400 km da Fossombrone ad Ascoli Piceno, attraversando la dorsale interna delle Marche, dove incantevoli borghi a misura d’uomo si fondono con il paesaggio naturale.
All’incontro di Camerino hanno partecipato i sindaci del territorio, il presidente della Regione Francesco Acquaroli e il commissario alla Ricostruzione e alla Riparazione Sisma 2016 Guido Castelli. “Siamo incaricati non solo di ricostruire il cratere, ma anche il tessuto sociale distrutto dal sisma. Puntiamo sui Cammini con 47 milioni di euro messi a disposizione per questa esperienza religiosa che è a favore di un turismo sostenibile che realizza numeri importanti. È un’esperienza che incrocia desideri e gusti di molti che verranno a visitare questi luoghi”.
Il sindaco di Camerino Roberto Lucarelli parla di ”Un grande momento vissuto a Camerino alla presenza del presidente Regione Marche, Francesco Acquaroli, e del commissario straordinario, Guido Castelli, che sono andati a certificare l'importanza dei Cammini per tutto il territorio delle Marche e soprattutto del cratere sismico danneggiato”.
“Un momento di collaborazione istituzionale dove noi sindaci ci siamo potuti confrontare sul cammino e sugli aspetti futuri. Un grazie va a Fra Sergio Lorenzini e tutta la comunità Cappuccina per l'ospitalità che ci hanno voluto regalare e per il lavoro e l’impegno che svolgono. Il primo momento importante di una strategia che poi dovrà andare a coinvolgere anche tutti gli altri Cammini che attraversano i territori. È un primo passo fondamentale per poi mettere a sistema tutte quelle che sono le peculiarità dei Cammini e le potenzialità che questi possono avere sul territorio”.
Come riportato da Il Resto del Carlino, Massimo Ferrero, ex presidente della Sampdoria, starebbe valutando l'acquisto dell'Ascoli Calcio. Questo interesse segue l'annuncio di Massimo Pulcinelli, il quale ha dichiarato l'intenzione di cercare nuovi compratori per la squadra bianconera.
Dopo aver lasciato la Sampdoria, club che ha rischiato il fallimento e che alla fine è stato salvato grazie a nuovi proprietari, Ferrero è stato al centro di una battaglia legale per il controllo della società. L’eclettico produttore cinematografico ha espresso insoddisfazione per come ha lasciato il club, dichiarando di sentirsi raggirato e di non aver ricevuto il pagamento completo per la vendita.
Oltre all’Ascoli, negli ultimi giorni Ferrero avrebbe mostrato interesse anche nei confronti dell’acquisizione della Reggina e del Perugia. L’ex presidente blucerchiato ha chiaramente voglia di tornare nel mondo nel calcio. Staremo a vedere con quali colori.
Gli apicoltori delle Marche lanciano un nuovo grido di allarme per la crisi del settore a causa del clima di questi mesi. L’instabilità del meteo sta mettendo a dura prova le aziende apistiche che negli ultimi quattro anni vedono compromessi i raccolti con una produzione ai minimi storici.
“La situazione è pressoché disastrosa – sottolineano i quattro presidenti dei consorzi apistici delle Marche (Frederic Oliva, Giovanni Zucconi, Alvaro Caramanti, Sergio Cocciarini) – le produzioni sono al collasso, completamente azzerate quelle primaverili e di acacia con una perdita che va dal 90 al 95% così come per il coriandolo e il tiglio che sfiora il 70%”.
Sono cifre allarmanti quelle rese note dai consorzi: se lo scorso anno il danno derivante da mancata produzione, soltanto per il miele di acacia, si aggirava intorno ai 3,7 ml di euro, quest’anno il rischio è che possa addirittura salire in maniera vertiginosa con conseguenze disastrose per le aziende apistiche marchigiane. Considerando che i costi per 1 kg di miele prodotto in Italia supera i 4 euro, in un mercato in cui viene importato miele adulterato, in particolare dalla Cina, a 1,70 euro, gli apicoltori marchigiani fanno fronte comune e chiedono un tavolo di crisi alla Regione Marche e al Ministero dell’agricoltura e della sovranità alimentare.
“Non ci sono più i margini per lavorare – affermano i presidenti dei consorzi – la situazione si ripete ciclicamente anno dopo anno senza tregua. Le temperature, a causa dei cambiamenti climatici, si alzano improvvisamente per poi crollare in modo brusco, determinando il collasso delle produzioni in modo prolungato mentre le spese aziendali subiscono aumenti senza precedenti”.
Oltre a produzioni azzerate, le preoccupazioni degli apicoltori sono causate dall’aumento dei costi aziendali e di gestione per le nutrizioni di emergenza senza le quali le api morirebbero di fame. In particolare, la spesa per acquistare le alimentazioni di soccorso, ormai fondamentali, è aumentata ed è interamente a carico degli apicoltori.
“Ci rivolgiamo alla Regione Marche e al Ministero dell’agricoltura e della sovranità alimentare – continuano i quattro presidenti affinché possano intervenire con urgenza per sostenere e non far morire le aziende, che ogni giorno affrontano spese importanti, da quelle per gli investimenti ai costi del personale dipendente, senza vedere da ormai diversi anni il risultato dei loro sacrifici, in un settore che opera, prima di tutto, a tutela dell’ambiente”.
I quattro consorzi apistici delle Marche, riuniti sotto il marchio ‘Marche di Miele’, impegnati a tutelare l’identità del miele delle Marche, anche con l’approvazione della direttiva breakfast in Parlamento europeo, per la quale hanno contribuito attivamente, rischiano di vanificare il lavoro di questi anni: “Un grande risultato che salva l’identità territoriale a favore degli apicoltori che da anni si impegnano per la tutela del prodotto made in Marche, ma che deve andare di pari passo al sostegno pubblico alle aziende in un momento di grande crisi” - concludono i quattro presidenti dei consorzi apistici marchigiani.
“Un costante terrorismo psicologico da parte del consigliere regionale del Pd, Romano Carancini, che continua a dimostrarsi politicamente ossessionato dalla figura professionale di Daniela Corsi, direttrice sanitaria dell’Ast 3”. Sono le parole del consigliere regionale FdI, Pierpaolo Borroni, in replica a Romano Carancini, il quale era tornato ad attaccare la direttrice sanitaria dopo il trasferimento di un ginecologo dall’ospedale di Macerata a quello di Civitanova Marche (leggi qui).
“È assolutamente lampante come il suo modo di fare politica si connoti nella ricerca spasmodica di un nemico da abbattere non certo nei contenuti”, dichiara Borroni in riferimento a Carancini.
“I suoi strali non sono sui fatti, ma piuttosto spinti da un campanilismo con il quale si cimenta in un vano tentativo di accreditarsi agli occhi dei maceratesi, si badi bene non nel loro interesse, ma nel cercare di alimentare i suoi soli scopi politici, considerando i maceratesi alla stregua di semplici portatori di voti”.
“Insomma, li considera persone sciocche pronte a bersi tutte le sue parole prive di fondamenta. Come detto, la sua cifra politica si sta connotando solo ed esclusivamente da facili allarmismi e dall’alimentare divisioni territoriali. In pratica, vuole rendere plasticamente evidenti le divisioni interne al suo partito, calandole in provincia di Macerata”.
“Ebbene, non ci riuscirà perché sono i fatti a smentirlo. Nessuno depaupera nessuno, tanto meno la direttrice sanitaria. Si metta l’anima in pace e recuperi un minimo di equilibrio politico, forse così riuscirebbe a recuperare una credibilità che, intervento dopo intervento, continua a perdere”.
“Noi del centrodestra vogliamo continuare a far crescere organicamente e complessivamente la sanità in tutta la Regione. Non siamo spinti dai favoritismi politici tipici del Pd, di cui Carancini è stato sempre maestro”.
“Siamo guidati dall’interesse dei marchigiani e vogliamo che tutti, sottolineo tutti, possano contare su servizi sanitari adeguati a prescindere dal loro luogo di residenza. Una rivoluzione che stiamo portando avanti con azioni concrete attraverso riforme coraggiose, mantenendo le promesse fatte nel 2020 e in base alle quali abbiamo ottenuto il mandato dai cittadini. Non saranno certo le parole vuote e politicamente cattive del consigliere regionale del Pd a impedirci di portarle avanti”.
“Spetterà, poi, ai marchigiani confermarci o meno alla guida della Regione, giudicando positivamente o negativamente le nostre azioni politiche”.
La segretaria del Pd Marche, Chantal Bomprezzi, interviene a commento dell’abbandono del ruolo di direttore generale di ATIM di Marco Bruschini a favore di un posto al Ministero dell’Agricoltura con il Ministro di Fratelli d'Italia Lollobrigida.Il dg dell’Agenzia regionale per il turismo e l’internazionalizzazione ha vinto, infatti, l’interpello, pubblicato lo scorso 23 maggio, per il ruolo di direttore dell’Uffcio Agebil III (leggi affari generali e del bilancio), per la promozione, comunicazione e valorizzazione.
“Questa rimozione-premio rappresenta l’ennesima conferma dell'attenzione massima del presidente Acquaroli alla gestione dei posti di comando. Nomine, promozioni e rimozioni, denaro pubblico sperperato per giochi di potere piuttosto che per le reali e incombenti esigenze della comunità marchigiana. Un esempio di come non si dovrebbe fare nella gestione del bene comune", afferma Bomprezzi.
Ricordiamo che quella di Bruschini fu una nomina d’oro, una poltrona che vale fino a 115mila euro lordi l’anno. Più che direttore ATIM doveva essere il "tutor" mandato da Roma per un Acquaroli in forte difficoltà: "Le promesse di Acquaroli - prosegue la segretaria Pd - che attraverso il costosissimo carrozzone ATIM avrebbe rilanciato il brand Marche, dopo meno di due anni, si mostrano in tutta la loro infondatezza. L'Agenzia, definita non da noi come la più classica 'cattedrale nel deserto', non ha raggiunto nessun risultato tangibile, zero. Per loro stessa ammissione non ha raggiunto ancora una piena operatività".
Bomprezzi ricorda quindi le tante aspettative create sull'asse Ancona-Roma: "La tanto sventolata 'filiera delle destre' si dimostra ancora una volta come strumento per curare le poltrone piuttosto che come leva per risolvere i problemi dei cittadini. Siamo ridotti a una colonia di Meloni. La nostra regione, i marchigiani hanno estremo bisogno di un governo che metta al centro i bisogni della comunità, anziché perdersi in giochi di potere".
Il vertice regionale del Partito Democratico rilancia quindi l'alternativa al governo Acquaroli: "Nelle recenti elezioni europee siamo arrivati al miglior risultato degli ultimi 6 anni, un chiaro segnale di svolta su cui dobbiamo insistere. Solo con un impegno reale e concreto sarà possibile rilanciare il territorio, sostenere l'economia e rispondere alle reali esigenze dei marchigiani”.
A causa dell'incendio di un'autocisterna in sosta contenente gasolio, a Cossignano, una palazzina di tre piani è stata dichiarata inaccessibile fino al ripristino delle condizioni di sicurezza ed igienicità. Danneggiato in parte anche un casotto di un cantiere edile installato nei pressi dell'edificio.
I vigili del fuoco di Ascoli Piceno e del distaccamento di San Benedetto del Tronto sono intervenuti dalle ore 13 con nove automezzi e hanno spento le fiamme con liquido schiumogeno. La situazione, dopo circa tre ore di intervento, era sotto controllo.
I residenti hanno, però, vissuto momenti di paura, visto che nei pressi del rogo sono presenti diverse abitazioni tra cui l'edificio danneggiato dalle fiamme e per ora inaccessibile a seguito del sopralluogo finalizzato a verificare la staticità.
Le fiamme hanno danneggiato gli infissi degli appartamenti e il fumo è penetrato all'interno. Non risultano persone ferite ma sul posto sono giunti prudenzialmente i sanitari del 118. Ora i pompieri sono impegnati nelle operazioni di bonifica e messa in sicurezza dell'area. Sulle cause dell'accaduto indagano i carabinieri, anche loro presenti sul posto.
Si è concluso il corso gratuito di autodifesa per donne praticando la disciplina sportiva del judo.
L’iniziativa è stata curata da Asd Aps Giovanile Picena, affiliata U.S. Acli, e si è svolta presso la palestra Miniera delle arti.
Il corso si è svolto fino all’11 giugno e ha visto la partecipazione di oltre 30 donne di ogni età.
Nel corso dell’ultima lezione sono stati consegnati gli attestati di partecipazione al corso.
“Personale operativo e amministrativo ridotto all’osso con una carenza di circa il 20% in tutta la regione. Questo significa che, in ogni comando, nelle Marche, viene soppressa ogni giorno una squadra di soccorso di 5 unità. Gli orari di lavoro sono massacranti e, in caso di incidenti rilevanti, considerando la carenza di personale, non sono possibili i necessari cambi sugli interventi”. Così, in una nota, il coordinamento Fp Cgil vigili del fuoco Marche.
“In caso di uscita simultanea di più mezzi, anche le sedi centrali rimangono sguarnite, senza personale necessario per movimentare i restanti che così rimangono fermi nelle autorimesse anziché essere utilizzati come mezzi di supporto per le esigenze operative”. “Si registrano, poi, difficoltà nel fare qualsiasi tipo di formazione al personale sui nuovi automezzi che rimangono spesso fermi e inutilizzati”.
“Non c’è nessuna possibilità per il personale di effettuare i previsti e necessari retraining (formazion professionale) esponendo così i lavoratori ad enormi rischi, trovandosi per lo più in caso di infortunio anche senza nessuna copertura assicurativa poiché i vigili del fuoco non rientrano nel sistema assicurativo inail." “Un paradosso per un lavoro così complesso e pieno di rischi, in cui i lavoratori sono particolarmente esposti a contaminazioni di ogni genere e vengono a contatto con materiali già dichiarati cancerogeni come l’amianto”.
“Inoltre, non è previsto nessun riconoscimento di malattie professionali, i Dpi (dispositivi di protezione individuali) sono insufficienti e procedure di decontaminazione inesistenti completano un quadro disastroso sotto il profilo della salute e sicurezza degli operatori del Soccorso”.
“A questo si aggiunga che i vigili del fuoco lavorano con un contratto di lavoro scaduto da due anni, e che si apprestano ad affrontare l’estate con ulteriore aumento degli interventi di soccorso, con un sistema già in affanno, aggravato dalla scelta sconsiderata dell’amministrazione di aver fatto slittare per problemi gestionali interni, in piena estate, un concorso per passaggio di qualifica a Capo Squadra che,seppur necessario, ricade in piena estate aggravando una condizione già esplosiva”.
“Tale situazione è esasperata anche da un totale “scollamento” tra i vertici del Corpo nazionale e le reali e quotidiane necessità e difficoltà presenti giornalmente sul territorio. I vigili del fuoco stanno implodendo e, a breve, non saranno più in grado di rispondere alle richieste di aiuto dei cittadini”.
Dopo oltre 20 anni le Marche tornano ad essere rappresentate nel Parlamento europeo e con almeno due candidati eletti: l'ex capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio regionale Carlo Ciccioli, psichiatra anconetano, e il sindaco uscente dem di Pesaro Matteo Ricci, che hanno fatto il pieno di preferenze.
Un ulteriore ingresso dalle Marche potrebbe scattare per il Pd, tra rinunce al seggio e se i resti premiassero la Circoscrizione di Centro, con l'ex sottosegretaria al Mise e deputata Alessia Morani, sempre espressione del Pesarese, che si gioca l'elezione all'Europarlamento sul filo di lana con il giornalista romano Marco Tarquinio, quando mancano ancora un migliaio di sezioni da scrutinare a Roma. Nulla da fare per tutti i candidati provenienti dal Maceratese: Anna Menghi (Lega), Mirella Emiliozzi (M5S), Evelin Di Lupidio (Libertà), Roberto Mancini (Pace,Terra, Dignità), Roberta Sforza (Pace,Terra, Dignità), Marianella Fioravanti (Democrazia Sovrana e Popolare), Beatrice Spitoni (Democrazia Sovrana e Popolare).
L'ultima parlamentare europea eletta nella circoscrizione Italia-Centro era stata Luciana Sbarbati, repubblicana eletta al Pe per la prima volta e nel 2004 confermata con 113mila preferenze nella Lista Uniti per l'Ulivo. In seguito le Marche non hanno più espresso parlamentari europei fino ad oggi. Di seguito tutte le preferenze andate ai candidati marchigiani nella ciroccrzione Italia centrale.
Fratelli d'Italia (Fdl)
Carlo Ciccioli: 47.122
Anita Privitera: 4.597
Lega
Mirco Carloni: 14.167
Anna Menghi: 3.552
Forza Italia- Noi Moderati
Graziella Ciriaci: 6.125
Partito Democratico (PD)
Matteo Ricci: 84.373
Alessia Morani: 31.883
Michele Franchi: 7.776
Movimento Cinque Stelle (M5S)
Mirella Emiliozzi: 3.063
Sergio Romagnoli: 3.620
Alleanza Verdi Sinistra Italiana
Agnese Santarelli: 5.901
Sabrina Santelli: 2.153
Azione-Siamo europei
Germano Craia: 1.692
Massimo Seri: 3.739
Umberto Trenta: 1.190
Stati Uniti d'Europa
Tiziano Busca: 2.514
Libertà (lista ex sindaco Messina, Cateno De Luca)
Evelin Di Lupidio: 81
Alternativa Popolare
Francesco Petrelli: 160
Pace, Terra, Dignità ( Lista sostenuta da Michele Santoro)
Roberto Mancini: 2.136
Roberta Sforza: 1.841
Democrazia Sovrana e Popolare (di Marco Rizzo)
Marianella Fioravanti: 704
Beatrice Spitoni: 498
Affluenza alle Urne
L'affluenza per le elezioni amministrative nei 148 comuni delle Marche chiamati alle urne è stata complessivamente del 63,04%, in precedenza 67,34% .Nei tre capoluoghi di provincia chiamati al rinnovo l'affluenza è stata: ad Ascoli (66,52%) in precedenza 70,23%; Pesaro e Urbino, 64,19% (queste ultime due città costituiscono insieme co-capoluogo di provincia).
Va in cerca di funghi e non fa rientro all'orario prestabilito: i compagni lanciano l'allarme. È quanto avvenuto questa mattina, intorno a mezzogiorno, in località Spelonga, nel territorio comunale di Arquata del Tronto.
Ricevuta la chiamata di aiuto, la centrale 118 del Piceno Soccorso ha attivato la stazione ascolana del soccorso alpino che è intervenuta con due squadre.
L'uomo, impegnato con un gruppo nella raccolta dei funghi, non ha fatto rientro alla propria automobile all’orario indicato. I soccorritori lo hanno individuato in una zona impervia, incolume.
Successivamente, è stato trasportato con un mezzo fuoristrada al punto d’incontro con i compagni di gita. Presenti alle ricerche anche i vigili del fuoco.
Avrebbero commesso furti in alcune in aziende dell’Umbria, dell’Emilia Romagna, del Lazio e delle Marche, impossessandosi complessivamente di merce per un valore di oltre 265mila euro, sei persone arrestate questa mattina dalla polizia in provincia di Caserta.
Il personale della questura di Perugia, con la collaborazione della squadra mobile di Caserta, a conclusione di una vasta e articolata attività investigativa, ha dato esecuzione - a Parete e Villa Literno (Caserta) - a un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Perugia nei confronti di cinque cittadini romeni con età comprese fra i 32 e i 39 anni e un cittadino pakistano di 40, ritenuti gravemente indiziati dei reati di furto aggravato in concorso e tentato furto in concorso.
Le indagini, svolte dalla squadra mobile della questura di Perugia, erano partite nel giugno dello scorso anno, quando quattro degli indagati - secondo la ricostruzione degli investigatori - dopo aver forzato il cancello di ingresso di un'azienda agricola del capoluogo umbro, avevano rubato diversi elettrodomestici. Successivamente, all'esterno, avevano forzato una cisterna e i pozzetti di ispezione dei pannelli fotovoltaici impossessandosi di 420 litri di gasolio e del cavo elettrico dell'impianto della lunghezza di 900 metri circa, per un valore stimato di circa 100.000 euro.
La visione dei filmati di videosorveglianza di cui era dotata l'azienda e gli ulteriori approfondimenti svolti, hanno consentito al personale della squadra mobile di Perugia di risalire all'identità di tre cittadini romeni e del cittadino pakistano ritenuti coinvolti nei fatti.
L'attività investigativa è poi proseguita anche attraverso l'ascolto di numerose intercettazioni telefoniche e all'analisi dei sistemi Gps dei cellulari. I quattro, insieme agli altri due romeni sono ritenuti gli esecutori materiali - riferisce la Procura di Perugia - di altri furti in aziende agricole e del settore primario a Bertinoro (Forlì Cesena), episodio avvenuto nella notte tra il 17 e 18 agosto 2023; Viterbo, nella notte tra il 23 e il 24 agosto 2023; Rimini, nella notte tra il 4 e 5 giugno 2023; Mombaroccio (Pesaro Urbino), nella notte tra l'11 e il 14 agosto 2023; Cesena, nella notte tra il 23 e 24 agosto 2023; e un tentativo di furto in un'azienda di Valmontone (Roma), il 31 agosto 2023.
Nello specifico i ladri, alternandosi di volta in volta nella commissione dei reati e, in alcuni casi, in concorso con persone rimaste al momento ignote, di notte - utilizzando quasi sempre strumenti da scasso - si sarebbero introdotti all'interno delle aziende impossessandosi, a seconda dei casi, di gasolio per oltre 1.500 litri, cavi elettrici per una lunghezza totale di oltre 9 chilometri, tre furgoni e attrezzature da lavoro varie.
Acquisito il provvedimento del Gip, la polizia ha attivato le ricerche. Dei sei indagati, uno è già detenuto per altri reati nella casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere, quattro - residenti in Campania - sono stati rintracciati e rinchiusi nella stessa struttura penitenziaria e uno è attualmente irreperibile. Per trovarlo saranno attivate ricerche anche in ambito internazionale.
Giuseppe Sfredda riparte dal Monturano Campiglione. L’ex direttore sportivo della Maceratese, che aveva rassegnato le sue dimissioni sul finire di stagione, torna nella dirigenza della squadra fermana. Sfredda era già stato direttore sportivo del Monturano nella stagione 2021/22, prima di intraprendere l’avventura maceratese. In quell’anno conquistò i playoff, ponendo le basi per la successiva promozione in Eccellenza del club gialloblù.
Sfredda prende il posto di un altro ex direttore sportivo della Maceratese, Giulio Spadoni, che dal Monturano scende di categoria per rilanciare le ambizioni della retrocessa Azzurra Colli. Spadoni era stato direttore sportivo della Maceratese per due anni, dal 2014 al 2016, conquistando sotto la presidenza Tardella la memorabile promozione in Lega Pro.
Si era parlato ultimamente di un suo possibile ritorno dalle parti dell’Helvia Recina, ma dopo aver centrato una miracolosa salvezza al Monturano ha deciso di intraprendere una nuova sfida in quel di Colli del Tronto. Nel farlo, potrà contare sull’esperienza e la grinta di Roberto Vagnoni in panchina.
Anche in questo caso si tratta di un ex Maceratese, con Vagnoni che ha vestito da giocatore la prestigiosa casacca biancorossa dal 2004 al 2006, vincendo da protagonista un campionato di Eccellenza. I tifosi della 'Rata' ricorderanno con piacere i numerosi gol su calcio di punizione segnati in quegli anni. Dopo la retrocessione subita sulla panchina del Montegiorgio, per l’ex tecnico di Civitanovese e Alba Adriatica, subito dunque l’occasione di riscatto da neo allenatore dell'Azzurra Colli.
“La crisi del settore moda è evidente e preoccupante soprattutto nelle Marche. Dal 2019 al 2024, il numero di imprese attive nel comparto tessile, abbigliamento e calzature è diminuito del 24,1%, passando da 5.863 a 4.451 aziende. Questo calo si riscontra in tutte le province, con Ancona che registra una diminuzione del 31,7%, Ascoli Piceno del 29,1%, Pesaro e Urbino del 24,1%, Macerata del 23,6%, e Fermo del 20,9%. A livello nazionale, la produzione nel settore del made in Italy è calata del 9,3% a marzo 2024 rispetto all'anno precedente”. Il quadro, a tinte fosche, emerge da un’analisi condotta da Cna Macerata.
Cna ha proposto al governo misure di supporto, tra cui la sospensione dei versamenti contributivi ed erariali per 12 mesi, la Cassa Integrazione Guadagni (CIG) in deroga per sei settimane e il rifinanziamento degli Enti bilaterali. Queste misure mirano a sostenere le imprese colpite da una combinazione di calo della produzione, delle esportazioni e dell'occupazione.
Un'indagine di Cna Federmoda su quasi 600 imprese del settore ha rilevato che nel nostro Paese il 50,2% delle aziende prevede una contrazione del fatturato nel 2024, con una su cinque che prevede una riduzione superiore al 20%. Il settore più colpito è quello della pelletteria, con il 62% delle imprese che segnalano un calo dei ricavi. Anche il settore tessile e quello dell'abbigliamento sono in difficoltà, rispettivamente con il 54,1% e il 35,4% delle imprese che prevedono ricavi in calo.
Le principali problematiche segnalate dalle imprese includono l'alto costo del lavoro (55,4%), il calo degli ordinativi (54,9%), l'aumento dei costi delle materie prime (52,1%) e i costi energetici (46,9%). Il ricorso alla cassa integrazione è cresciuto dal 15,5% nel 2023 al 25,6% nel 2024.
Giuliana Bernardoni, presidente dei pellettieri per Cna Macerata, ricostruisce alcune delle cause storiche di questa crisi: “Il problema di molte imprese artigiane del comparto pellettiero e calzaturiero è innanzitutto quello di avere adempimenti amministrativi e fiscali uguali a quelli della grande industria, magari anche con qualche agevolazione in meno” tiene a precisare.
“In questo momento – prosegue l’imprenditrice dirigente Cna - le grandi firme della moda ci consigliano di mettere in cassa integrazione i dipendenti perché hanno un calo delle vendite. Noi piccoli produttori per anni siamo stati condizionati da questi big sui modelli da produrre, nei quantitativi e con prezzi imposti. Abbiamo assistito, senza poter far nulla, ad una svalutazione del nostro lavoro artigiano, del nostro saper fare e delle nostre grandi capacità creative. Siamo stati noi a fare per primi i sacrifici più grandi e senza alcuna riconoscenza e gratificazione da parte loro”.
Bernardoni vede però uno spiraglio nei mercati stranieri e porta la sua esperienza come soluzione percorribile: “Posso dire, invece, che cercando altri committenti, magari con nomi meno eclatanti, spesso stranieri, ho trovato imprenditori che apprezzano appieno i nostri manufatti, riconoscendoci anche una maggiore marginalità. L’auspicio - conclude la rappresentante CNA - è che in futuro anche le grandi firme valorizzino le nostre produzioni artigianali di qualità come meritano”.
Partirà il 9 giugno il progetto "D'Arte e Sapori" nato con il contributo della regione Marche nell'ambito di "Enoturismo Marche: dalla vigna alla tavola" e promosso da Eclissi Eventi s.r.l.s. con la collaborazione dello Studio Fazzini, della food blogger Elisa Prioli e dell’Associazione Italiana Sommelier.
"Questa progettualità rientra nel percorso che come Regione Marche stiamo seguendo e portando avanti da tempo - afferma il consigliere regionale Pierpaolo Borroni - che ha per obiettivo una forte rivitalizzazione turistica-culturale dei borghi e delle nostre vie enogastronomiche. La nostra regione è piena di eccellenze e il progetto di Eclissi Eventi va nella direzione giusta in termini valorizzazione del territorio. Siamo entusiasti di appoggiare questa iniziativa".
L’obiettivo è la valorizzazione delle eccellenze marchigiane non solo in termini di sapori ma anche rispetto ad alcuni luoghi significativi per il territorio in cui viviamo. "Siamo molto felici di partecipare per il terzo anno consecutivo perché ci siamo resi conto dell’importanza di questo tipo di iniziative - spiega Maria Teresa Virgili. di Eclissi Eventi -. Purtroppo noi stessi marchigiani spesso non conosciamo i nostri prodotti. Esiste una filiera enogastronomica di altissimo livello che non è adeguatamente valorizzata. Progetti come il nostro contribuiscono a far conoscere prodotti e produttori, oltre a creare un mercato e un turismo di prossimità".
Le cene si svolgeranno in 4 cantine iscritte nell’Elenco Regionale degli Operatori Enoturistici ed in 6 suggestive location che fanno parte del patrimonio architettonico, artistico e storico locale, come chiostri, cortili di antichi palazzi e gallerie: luoghi che grazie alla loro unicità sono il contesto perfetto anche di un ideale percorso culturale-gastronomico volto a valorizzare il territorio. La parte musicale, curata da 10 diverse formazioni marchigiane tra le quali Django Trio, la band resident del Vinitaly, assicurerà la convivialità di ogni serata.
"Il cibo è parte integrante della nostra cultura locale - continua Francesca Iacopini, collaboratrice dello Studio Fazzini che ha curato il progetto insieme a Eclissi Eventi - fatta da tanti piccoli borghi che sono, per questo motivo, la location ideale delle serate. Le cene degustazione andranno ad integrarsi con i luoghi che le ospitano, in modo da creare un tutt’uno tra contenuto e contenitore e raccontare la tradizione del buon vivere marchigiano".
Nel corso delle 10 cene degustazione che si svolgeranno per tutto il mese di giugno nelle province di Ancona, Ascoli Piceno, Macerata e Pesaro Urbino, si potranno assaggiare vini e birre prodotte da aziende locali accompagnate da menù creati appositamente con alcuni ingredienti della tradizione regionale. Un racconto immersivo nel territorio fatto da chef e produttori con l’aiuto di sommelier professionisti che guideranno i commensali durante le serate.
Stefano Isidori, presidente dell’Associazione Italiana Sommelier Marche, spiega: "Raccontare il mondo del vino fa da sempre parte delle tradizioni regionali. Penso ai marchigiani Andrea Bacci e Francesco Scacchi che già nel XVI secolo raccontavano il mondo del vino di allora. Insieme al cibo, il vino è infatti uno di quei beni materiali e immateriali che dovrebbero essere il veicolo per farci uscire fuori dal nostro territorio".
Gli fa eco Stefania Morbidelli, sommelier Ais Marche: "Ho constatato di persona quanto sia utile un progetto come questo. C’è molta curiosità tra le persone, soprattutto sul tema degli abbinamenti cibo-vino, al punto che abbiamo anche visto un aumento dell’affluenza ai nostri corsi".
È altrettanto importante però che la visibilità varchi i confini regionali. Il progetto “D’Arte e Sapori” beneficerà di una campagna stampa nazionale che – nelle parole di Antonella Mazzarella titolare di Map Communication, ufficio stampa del progetto – "porterà fuori regione le eccellenze e il valore di noi marchigiani, che è molto apprezzato quando viene comunicato correttamente".
Per facilitare le prenotazioni e promuovere al meglio le cene in calendario è stato predisposto un portale identificativo dell’attività enoturistica intitolato “Marche&Wine”, sul quale confluiscono tutte le iniziative programmate, che saranno comunque consultabili anche nei canali social di “D’arte e sapori”.
Il calendario:
9 giugno: Azienda Agricola Stefano Mancinelli (Morro d’Alba, AN)
13 giugno: Chiostro San Nicolò (Montecassiano, MC) – birre Birrificio Styles
15 giugno: Tenuta Cocci Grifoni (Ripatransone, AP)
16 giugno: Azienda Agricola De Leyva (Pesaro, PU)
19 giugno: Galleria Scipione Macerata – birre Birrificio Malaripe
21 giugno: Atrio di Palazzo Bonafede (Monte San Giusto, MC) – birre Birrificio il Mastio
21 giugno: Chiostro degli Agostiniani (Montecassiano, MC) – vini della cantina Fattoria Forano
22 giugno: Chiostro di San Francesco (Montefiore dell’Aso, AP) – vini della cantina Terra Fageto
27 giugno: Chiostro di San Francesco (Osimo, AN) – vini della Cantina Finocchi
28 giugno: Tenuta di Tavignano (Cingoli, MC)
Inferno di fuoco in via delle Torri ad Ascoli Piceno, l’innesco partito da una fuga di gas. I vigili del fuoco sono impegnati da questa mattina, intono alle 9 in pieno centro storico, per l’incendio di un'autovettura alimentata a metano, provocato dalla fuoriuscita di gas da una tubatura di rete facente parte di un cantiere prospiciente.
Nella zona stavano svolgendo dei lavori i tecnici della Stato, e uno di loro è rimasto leggermente ferito in seguito al divampare delle fiamme. Sul posto stanno operando 11 uomini dei pompieri con l’ausilio di cinque mezzi. I vigili del fuoco hanno domato il rogo, evitando provvidenzialmente che le fiamme raggiungessero i teloni della alte impalcature. Ora sono in corso le operazioni per la messa in sicurezza dell'intera area.
Il generale Roberto Vannacci ha fatto tappa ad Ascoli dove è stato accolto dal segretario regionale della Lega, Giorgia Latini. Nell'occasione è stato presentato il suo ultimo libro "Il coraggio vince", nella Sala della Ragione di Palazzo dei Capitani.
Candidato capolista della Lega in Italia centrale per le prossime elezioni europee dell'8 e 9 giugno, il generale ha tirato la volata anche ai due candidati marchigiani Mirco Carloni e Anna Menghi.
"L'aria sta cambiando - ha spiegato l'onorevole Giorgia Latini -. Vedere una sala così piena a quest'ora ci dà una grande speranza per un'Europa migliore. Solo chi ha coraggio e agisce con il cuore può riaccendere una luce in Europa per tutelare gli italiani dalle 'eurofollie'. Non possiamo rinunciare alle nostre radici, alla nostra patria, ai nostri confini, alla nostra identità e alla sicurezza. Questi sono i suoi valori. Questi sono i valori della Lega. Stiamo facendo una battaglia per tutelare il nostro popolo e la nostra identità. Dobbiamo essere orgogliosi di essere italiani".
Presenti anche l'assessore regionale Andrea Maria Antonini, il segretario provinciale Roberto Maravalli, il coordinatore comunale Flavio Echites e i candidati della Lega per le amministrative ad Ascoli. Il generale Vannacci ha raccontato la nascita del suo secondo libro, dopo il best seller "Il mondo al contrario" e spiegato le ragioni che lo hanno condotto ad accettare l'invito del leader della Lega, Matteo Salvini.
"Combatterò per gli ideali di patria, identità a difesa delle nostre radici e della nostra sicurezza. Porterò avanti questa battaglia finché non raggiungerò gli obiettivi - ha affermato Vannacci -. La cosa più importante è la libertà di espressione. Non esistono idee totalmente sbagliate. Lo sviluppo si crea proprio con affermazioni a volte apparentemente non condivisibili. Poi che sia non vera o sbagliata ben venga, ma nessuno può tapparci la bocca. Questa Europa non ci piace, perché non rappresenta la nostra storia, la nostra tradizione. Inutile mettere la testa sotto la sabbia. Facciamoci valere".
Cpitani d’impresa che siglano accordi con una stretta di mano e basano tutto sulla fiducia, sulla serietà, sulla visione di benessere dell’azienda legato al benessere del territorio. Annibale Beani, spentosi a 90 anni, era proprio così. Comunanza piange uno degli ultimi capitani d’impresa delle Marche.
A 18 anni, perso il papà, Annibale aveva fondato con il fratello l’azienda attiva nell’edilizia. Nel 1953 l’iscrizione alla Camera di Commercio. Il lavoro aumenta, l’azienda cresce. E poi tanti aneddoti: Annibale è stato visto siglare il prezzo sulla sabbia, a testimoniare l’elevata fiducia reciproca con il cliente. Ha gestito l’azienda come una grande famiglia, dialogando a tu per tu con i suoi collaboratori. Persona perbene, ha aiutato tanta gente in silenzio e senza clamori.
Come in silenzio e solo con i familiari, nell’agosto scorso, era stato festeggiato per i suoi 90 anni. Illuminato e innovatore. Negli anni ’50 acquisto il primo escavatore meccanico della provincia, a seguire ogni mezzo meccanico di nuova generazione (autobetoniera, motorgrader) era solito introdurlo senza indugi nel suo piano di sviluppo. Nel 1966 la decisione di restare da solo alla guida dell’azienda e da lì in avanti una crescita continua.
E ne ha fatta di strada Annibale Beani, eseguendo lavori per il pubblico e privati in tutto il centro Italia. Sguardo profondo, apparentemente schivo, ma dal cuore molto generoso. Fino alla fine dei suoi giorni è rimasto alla guida dell’azienda, consigliando la sua unica figlia Nadia, che ne ha preso il testimone, su ogni tipo di intervento, appalto, investimento. Guida sicura, attenta a coloro che per svariati motivi si aprivano con lui per un problema o un consiglio. Per Comunanza, ma anche per l’Ascolano e il Fermano, si chiude una pagina di storia. La storia di un uomo e imprenditore che ha dedicato oltre 70 anni della propria vita al lavoro. Le esequie si sono svolte oggi, giovedì 23 maggio, nella Chiesa di Santa Caterina a Comunanza.
Un marchigiano su quattro avverte l'aumento di antisemitismo ma sarebbe precipitoso parlare di uno specifico allarme regionale. È quanto emerge da una ricerca realizzata da Klaus Davi in occasione dell'incontro "Marche, comunicazione ebraismo", tenutosi al Palazzo Gradari di Pesaro alla presenza anche di Marco Ascoli Marchetti (presidente della Comunità ebraica di Ancona) e di Giulio Disegni (vicepresidente Ucei-Unione delle comunità Ebraiche Italiane).
Al netto dell'impatto che la guerra in Medio Oriente ha avuto sull'opinione pubblica marchigiana, la ricerca si è focalizzata sulle potenzialità dei beni culturali nella regione con qualche proposta di valorizzazione di icone giudaiche nelle Marche come in particolare: la sinagoga di Pesaro, la città di Ancona come simbolo di apertura ma anche di persecuzioni, l'antico cimitero "Campo degli Ebrei", il quartiere ebraico di Apecchio, l'Itinerario ebraico che comprende 25 città della regione.
Dalla ricerca è emerso che il 62% dei marchigiani sarebbe interessato all'apertura di un ristorante Kasher in regione; il 65% vorrebbe approfondire la conoscenza della cultura ebraica in generale; il 57% si dice favorevole a un'intensificazione dei rapporti fra università marchigiane e università israeliane; il 78% giudica positivamente l'attività di promozione delle Marche come meta di turismo ebraico; il 55% è a conoscenza del fatto che nelle Marche ci fossero campi di concentramento e comuni di internamento.
Di contro, solo il 22% ha visitato una sinagoga nelle Marche; solo il 23% conosce l'antico cimitero ebraico di Ancona; solo il 12% conosce la storia della famiglia ebraica Recanati. Il 45%, infine, ritiene soddisfacente quanto fanno scuole e università per favorire la conoscenza della cultura ebraica mentre il 23% dice che potrebbero fare di più e il 19% dà un voto insufficiente.
(Foto sinagoga di Pesaro di Luigi Angelucci)