Sono iniziate le procedure per la selezione e l’arruolamento di 65 allievi Ufficiali dell’Arma dei carabinieri in servizio permanente. Gli aspiranti potranno presentare la domanda online da oggi fino al 15 gennaio attraverso il sito www.carabinieri.it nell’area concorsi, seguendo l’apposito iter e sostenendo le prove previste dal bando (scritte di preselezione, di composizione italiana e di conoscenza della lingua inglese, di efficienza fisica, accertamenti psico-fisici e attitudinali, la prova orale e, infine, il tirocinio).
"Decidere di arruolarsi nell’Arma significa entrare a far parte di un’organizzazione al completo servizio della comunità, il cui motto distintivo 'nei secoli fedele', racchiude tutti quei valori che devono contraddistinguere ogni uomo e donna che indossa la sua prestigiosa uniforme".
"Al concorso possono partecipare i cittadini italiani in possesso del titolo di diploma o che siano in grado di conseguirlo nell’anno scolastico 2024/2025 che, alla data di scadenza del termine di presentazione delle domande, abbiano compiuto il 17° anno di età e non abbiano superato il 22° anno di età", si legge in una nota.
"I vincitori del concorso, ammessi al 207° Corso dell’Accademia Militare di Modena, frequenteranno un corso di formazione della durata di cinque anni, seguendo corsi militari e universitari, ad indirizzo giuridico-amministrativo presso l’Accademia Militare di Modena e, successivamente, alla Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma, finalizzati al conseguimento della laurea magistrale in giurisprudenza".
Una volta completato il ciclo di studi, i giovani Ufficiali con il grado di tenente ricopriranno incarichi di comando e responsabilità nelle varie Organizzazioni dell’Arma dei carabinieri.
Trenitalia, in accordo con la Regione Marche, committente e programmatrice dei servizi ferroviari, annuncia importanti novità per il trasporto regionale del 2025. La nuova offerta prevede 169 treni al giorno e un incremento di oltre 2 mila posti a sedere rispetto al passato, una scelta strategica per rispondere in maniera efficace alle esigenze dei pendolari e dei viaggiatori occasionali.
Per gli amanti delle due ruote, il 2025 porta ulteriori benefici con 1.100 posti bici disponibili ogni giorno sui treni regionali, con un incremento di 200 posti rispetto all’offerta invernale del 2024. Il trasporto delle biciclette resta gratuito nelle Marche, nei limiti dei posti disponibili, grazie al Contratto di Servizio sottoscritto tra Trenitalia e Regione Marche. Un impegno concreto per favorire la mobilità sostenibile e il turismo lento.
L’offerta ferroviaria verrà ulteriormente arricchita nei fine settimana e in specifiche giornate festive, con tre nuovi treni in circolazione il venerdì e nelle giornate precedenti le principali festività, tra cui Natale, Pasqua, 25 aprile, 1° maggio e 1° novembre.
La dorsale adriatica verrà ulteriormente potenziata con servizi già apprezzati durante l’estate, in collaborazione con Trenitalia TPER. Il sabato è previsto un treno in partenza da Ancona alle 8:15 con arrivo a Bologna alle 10:48 e un treno in direzione opposta da Bologna alle 11:12 con arrivo a San Benedetto del Tronto alle 15:07. Nei giorni festivi, un nuovo collegamento partirà da Ancona alle 9:45 per Bologna con arrivo alle 12:34 e un treno di ritorno da Bologna alle 13:50 con arrivo ad Ancona alle 16:40. Per garantire ulteriori opportunità di spostamento in occasione di ponti festivi e nei weekend, Trenitalia ha previsto due nuovi treni il lunedì e in alcune giornate successive alle festività, con partenza da Ancona alle 8:15 e arrivo a Bologna alle 10:48 e ritorno da Bologna alle 12:12 con arrivo ad Ancona alle 15:04.
Per migliorare i collegamenti con l’Aeroporto di Ancona-Falconara e l’Ospedale Regionale, due nuovi treni festivi circoleranno in tarda mattinata, con partenza da Ancona alle 10:55 e arrivo a Fabriano alle 12:15, e ritorno da Fabriano alle 12:30 con arrivo ad Ancona alle 13:40. Entrambi i servizi effettueranno fermate strategiche ad Ancona Torrette, per l’Ospedale, e Castelferretti Aeroporto.
Un'ulteriore novità riguarda i viaggiatori con animali domestici. Dall'8 dicembre all'8 gennaio, cani, gatti e altri animali domestici di qualsiasi taglia potranno viaggiare gratuitamente a bordo delle Frecce e degli Intercity. Sui treni regionali, gli animali di piccola taglia possono salire a bordo sempre gratuitamente, purché trasportati in un apposito trasportino.
Un tamponamento tra un furgone e un camion ha mandato in tilt il traffico sull’autostrada A14. L’incidente si è verificato nel pomeriggio di oggi, intorno alle 16, all’interno della galleria Montesecco, in direzione nord, nel tratto che attraversa il territorio di Grottammare.
Fortunatamente, i conducenti dei due mezzi sono rimasti illesi, ma l'impatto ha causato significativi disagi per la circolazione stradale. Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia autostradale di Porto San Giorgio, i sanitari del 118 e i vigili del fuoco del distaccamento di San Benedetto del Tronto.
I soccorritori hanno lavorato per liberare il furgone, rimasto incastrato sotto il camion, e per mettere in sicurezza la sede stradale. Per consentire il completamento delle operazioni, è stata necessaria la chiusura temporanea della carreggiata per circa un'ora. Si sono, pertanto, formate code che hanno raggiunto gli 8 chilometri.
"La giunta Acquaroli e il governo Meloni lasciano le Marche in ginocchio, urge un nuovo patto di sviluppo". Va all'attacco la segretaria dem nelle Marche Chantal Bomprezzi, secondo cui "la crisi industriale, il declino imprenditoriale e i tagli agli atenei stanno compromettendo il futuro della nostra regione, mentre i lavoratori ricevono solo porte in faccia da chi dovrebbe proteggerli". Bomprezzi denuncia "l'immobilismo e l'incapacità della filiera delle destre al governo".
"Le Marche sono oggi una regione in ginocchio. "Secondo i dati della Camera di Commercio, - scrive in una nota il Pd Marche - la nostra regione è fanalino di coda in Italia da oltre due anni: oltre 14.700 imprese perse da ottobre 2021, un declino cinque volte più rapido rispetto alla media nazionale. I settori del commercio, del manifatturiero e delle costruzioni sono quelli più colpiti. A ciò si aggiungono i tagli agli atenei marchigiani, che rischiano di smantellare il sistema universitario regionale e privare le nostre imprese proprio del supporto fondamentale della ricerca e dell'innovazione".
"La giunta Acquaroli ha fallito nel difendere il nostro territorio - dice Bomprezzi - e il governo Meloni sta completando l'opera. Una filiera a perdere. Il risultato? Le Marche perdono imprese, lavoratori e i giovani più talentuosi. Non possiamo permetterci questo declino".
Il Pd Marche "chiede una svolta immediata". "Serve una ricetta nuova, che parta da un grande patto per lo sviluppo. Un progetto condiviso che unisca lavoratori, imprese, associazioni di categoria, sindacati, terzo settore e università. Il futuro delle Marche dipende dalla capacità di mettere insieme tutte le forze vive del territorio e definire una visione strategica per il rilancio".
Il Partito Democratico "sta già lavorando a un nuovo progetto per le Marche, a partire dall'assemblea regionale dei Segretari di Circolo di domenica prossima 15 dicembre, alle ore 15, alla Palombella di Ancona".
"Meloni e Acquaroli stanno chiusi nei palazzi, hanno paura del confronto con le persone. Hanno così paura di perdere che si sta discutendo anche di un possibile rinvio delle elezioni regionali al 2026 - conclude la segretaria regionale dem -. Le Marche meritano invece una politica che ci metta la faccia, che sappia ascoltare e agire. Come Partito Democratico stiamo lavorando per questo".
Anche il Comune di Macerata partecipa al contest lanciato da Dubbing Marche per “incoronare” il “Miglior albero di Natale” 2024. L’iniziativa ha preso il via oggi ed è possibile votare l’albero di piazza della Libertà fino al 26 dicembre cliccando sul bottone “Metti like” al link: https://shorturl.at/NtNJB
Gli alberi di Natale dei Comuni che hanno deciso di aderire all’iniziativa saranno sottoposti a votazione pubblica attraverso la piattaforma online e l’albero che riceverà il maggior numero di voti sarà proclamato vincitore. Non è la prima volta che il Comune partecipa al contest di Dubbing Marche; nel 2021, infatti, l’albero di Natale di Macerata, si è classificato al secondo posto.
Il fiabesco e magico albero natalizio di quest’anno, alto 11,5 metri, è attraversabile e a forma di cono. Completamente ricoperto da finti rami di pino e decorato con luci led a bassa tensione di colore bianco caldo e centinaia di palline natalizie di vari colori, l’albero poggia su una pedana illuminata. Nel tunnel di attraversamento sono stati posizionati un Babbo Natale alto circa due metri che si muove a ritmo di musica e vari pacchetti natalizi. Tanti i curiosi che dalla cerimonia di accensione, che si è svolta sabato 30 novembre, hanno avuto modo di ammirare la meraviglia dell’albero e della piazza avvolti da un’atmosfera magica grazie alle luminarie natalizie.
Una giornata con un significato simbolico e istituzionale quella vissuta dal presidente di Copagri Marche, Andrea Passacantando, in trasferta a Roma per partecipare all’inaugurazione del presepe e dell’Albero di Natale al Ministero dell’agricoltura nella sede di via XX Settembre.
All’evento ha presenziato il ministro Francesco Lollobrigida insieme al suo staff, ai sottosegretari Patrizio La Pietra e Luigi D’Eramo, al direttore della comunicazione promozione e valorizzazione del Ministero, Marco Bruschini, in un clima di festa che ha saputo coniugare la tradizione natalizia con il profondo legame tra l’agricoltura e le radici culturali del Paese.
Durante la cerimonia, il ministro Lollobrigida ha ribadito l’importanza di eventi come questo per valorizzare le eccellenze del settore agricolo italiano. Al termine il ministro Lollobrigida e Bruschini si sono incontrati con il presidente Andrea Passacantando che ha colto l’occasione per evidenziare il ruolo cruciale delle associazioni agricole nel sostenere le comunità rurali e promuovere la sostenibilità.
<<In momenti come questi – ha detto il presidente di Copagri Marche - è fondamentale consolidare il dialogo con le istituzioni e mettere al centro il lavoro degli agricoltori, veri custodi delle nostre tradizioni e del nostro futuro>>.
L’incontro si è concluso con lo scambio degli auguri e la degustazione di prodotti agroalimentari provenienti dalla provincia di Belluno, un omaggio alla ricchezza enogastronomica che il settore primario offre al Paese. Un’occasione speciale, dunque, per rafforzare i legami tra il mondo istituzionale e quello agricolo, puntando a costruire una visione condivisa per il futuro del settore. Erano presenti anche i vertici di Agea e Smea.
Scivola in un pendio e si infortuna alla caviglia: cercatore di tartufi recuperato dai vigili del fuoco e dal soccorso alpino. L'incidente è avvenuto nel primo pomeriggio di oggi, intorno alle 14:30, in frazione Pistrino, ad Arquata del Tronto.
L'uomo si trovava in una zona particolarmente impervia ed è finito nel letto di un piccolo corso d'acqua lamentando dolori a una caviglia. La squadra dei vigili del fuoco del presidio di Arquata del Tronto, utilizzando tecniche Saf (speleo, alpino, fluviale), ha raggiunto l'infortunato e lo ha immobilizzato su una barella, per poi riportarlo sul piano stradale con grande attenzione. Il recupero è stato particolarmente complesso a causa del terreno scosceso e delle difficoltà logistiche.
Una volta in sicurezza, il ferito è stato trasportato fino al punto d’incontro con il personale sanitario, che ha preso in carico l’uomo per ulteriori accertamenti.
Domenica scorsa, alle ore 18:00, la piazza Aldo Moro di Roccafluvione si è illuminata con un albero di Natale davvero speciale: una creazione unica, realizzata interamente con mattonelle all’uncinetto. Alto circa sei metri e composto da oltre 1500 pezzi colorati, l’albero rappresenta il frutto di un progetto collettivo che ha unito le mani e i cuori di tantissime donne del paese.
L'iniziativa, promossa dal comune di Roccafluvione, ha coinvolto tutte le persone con manualità nel "cucito" o semplicemente desiderose di fare qualcosa di concreto per la propria comunità. Per oltre un mese, signore e ragazze si sono dedicate con passione alla realizzazione delle mattonelle, che oggi adornano la piazza centrale del paese, regalando un'atmosfera magica e autentica.
Il lavoro non si è fermato alla creazione delle mattonelle: molti volontari si sono impegnati nell'allestimento dell'albero, curando ogni dettaglio, dall’installazione delle luci agli addobbi. Un grande esempio di collaborazione e di spirito natalizio che ha portato entusiasmo e partecipazione.
Il sindaco Emiliano Sciamanna ha sottolineato il profondo significato di questa iniziativa: "Tutte queste mattonelle, unite da fili invisibili, simboleggiano l'unione e la collaborazione della nostra comunità".
Si è tenuto dal 27 al 30 novembre presso il Centro Congressi dell’Hotel Calabresi di San Benedetto del Tronto l’appuntamento annuale proposto dall’Università di Camerino su "Nuove sfide per il Farmacista del Servizio Sanitario Nazionale", di cui sono responsabili scientifici il prof. Carlo Cifani, direttore della Scuola di Specializzazione in Farmacia Ospedaliera di Unicam e del Master “Manager di Dipartimenti Farmaceutici”, e la prof.ssa Maria Vittoria Micioni Di Bonaventura, docente di Farmacologia della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute.
Il convegno, giunto alla quarta edizione, rappresenta un riferimento a livello nazionale ormai consolidato e si è presentato con grandi aspettative nell’attuale contesto di dibattito sul Sistema Sanitario Nazionale, raccogliendo la partecipazione di 350 iscritti provenienti da tutta Italia. Hanno aperto i lavori congressuali oltre al prof. Cifani e alla prof.ssa Micioni Di Bonaventura, il Direttore Generale Unicam dott. Andrea Braschi, il Direttore della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute prof. Gianni Sagratini, il Sindaco di San Benedetto del Tronto dott. Antonio Spazzafumo, il Presidente della Società Italiana di Farmacia Ospedaliera (SIFO) dott. Arturo Cavaliere.
“Questo evento – ha sottolineato la prof.ssa Micioni – ha chiuso la stagione congressuale 2024 per guardare oltre e lanciare le sfide che attendono gli operatori sanitari sul fronte della gestione delle terapie. Una gestione che affronta nuove tematiche e nuove complessità, costantemente sollecitata dalle importanti evoluzioni tecnologiche e terapeutiche che caratterizzano il settore e da stringenti valutazioni economiche imposte da un quadro di riferimento economico, fortemente condizionato dalle tensioni crescenti sulla spesa sanitaria”.
“L’inevitabile evoluzione dei modelli di cura – ha evidenziato il prof. Cifani – legata alla grande capacità di innovazione farmacologica e tecnologica, alla generale espansione delle malattie croniche, alle nuove opportunità di cura e di cronicizzazione di forme patologiche acute e gravi, alla necessità di identificare strategie di cura che privilegino il domicilio del paziente, impone agli operatori sanitari in generale e ai farmacisti in particolare una lettura periodicamente aggiornata: delle potenzialità emergenti dai percorsi di ricerca e dai nuovi approcci farmacologici; delle necessità di adattare il proprio ruolo ai nuovi contesti organizzativi (regionali); delle competenze che occorre mantenere e sviluppare per cogliere le opportunità insite nei drivers di cambiamento”.
Nelle diverse sessioni, caratterizzate da presentazioni autorevoli e ampi spazi di dibattito, si sono alternati approfondimenti relativi a diversi contesti, dalla gestione delle condizioni croniche, psichiatria e cardiologia in primis, alla valutazione dell’impatto su patologie ad elevato bisogno medico al dibattito su alcuni processi evolutivi e nuovi modelli di governance tra sistemi europei, nazionali e regionali, per una panoramica a trecentosessanta gradi del quadro di riferimento. Farmacisti SSN, clinici e aziende sono stati direttamente protagonisti nello spirito di confronto che caratterizza le iniziative Unicam.
L’evento è coinciso sia con la conclusione della XXIII Edizione del Master “Manager di Dipartimenti Farmaceutici”, un’iniziativa unica e di crescente successo nell’ambito della formazione post laurea sostenuta da Unicam, che con l’inizio dell’attività didattica del nuovo anno accademico della Scuola di Specializzazione in Farmacia Ospedaliera. Come hanno sottolineato il prof. Sagratini e il dott. Braschi, Unicam è in prima linea nella formazione che parte dalla laurea in Farmacia e Chimica e Tecnologie Farmaceutiche, per proseguire poi con l’alta formazione con l’erogazione della Scuola di Specializzazione e i Master, arricchiti da convegni di specifico aggiornamento come l’evento dei giorni scorsi.
Disco verde dell’Anac - Autorità Nazionale Anticorruzione - alla Regione Marche per la conclusione della procedura di gara europea per l’aggiudicazione definitiva dei servizi di progettazione del nuovo polo ospedaliero del Comune di Macerata al costituendo Raggruppamento Temporaneo di Professionisti (RTP) guidato dalla mandataria Mnr Progetti S.r.l. Si tratta di un passaggio fondamentale per l'aggiudicazione definitiva dei lavori a cui seguirà successivamente la stipula del contratto.
Il termine contrattuale per la redazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica, comprensivo del servizio di coordinamento della sicurezza in fase di progettazione, è previsto in 120 (centoventi) giorni dalla stipula del contratto.
"Il via libera dell'Anac sull'aggiudicazione definitiva della progettazione della nuova struttura ospedaliera di Macerata rappresenta un ulteriore e importante passo avanti nel percorso che abbiamo avviato - dichiara il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli -. La città di Macerata, il suo comprensorio e l'intera provincia necessitano di una struttura moderna e all'avanguardia, stiamo lavorando passo dopo passo per raggiungere questo obiettivo insieme alla messa a terra della Riforma sanitaria che con gli atti aziendali entrerà nella fase di attuazione".
"Con il nuovo nosocomio, che sorgerà in località La Pieve, si concretizza un progetto strategico per la sanità marchigiana e per il territorio maceratese - evidenzia il vice presidente e assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini - Realizziamo una struttura moderna e tecnologicamente all'avanguardia, un presidio sanitario di primo livello con specializzazioni di secondo livello, che consentirà di compiere un salto di qualità nell’assistenza sanitaria sempre più avanzata, efficiente e rispondente alle esigenze dei cittadini. Un risultato frutto dell'impegno della Regione in direzione del miglioramento delle cure e del potenziamento della rete sanitaria”.
“Il progetto del nuovo ospedale di Macerata – sottolinea l’assessore alle Infrastrutture e ai Lavori Pubblici Francesco Baldelli, che ha la delega all’Edilizia Sanitaria e Ospedaliera – prevede la realizzazione di una struttura con 379 posti letto, già pronta, in caso di emergenza, a salire a quota 434. Grande flessibilità, da un lato, e dall’altro lato, grande attenzione all’utilizzo di tecniche architettoniche innovative, ispirate ai principi della cosiddetta ‘Architettura del benessere’. Spazi ideati per migliorare la qualità del lavoro dei medici e degli operatori sanitari, e per creare un ambiente accogliente per pazienti e loro familiari. Insieme al collega Saltamartini, rinnoviamo la rete ospedaliera delle Marche, imprimendo un cambio di passo decisivo alla sanità delle Marche, creando una rete diffusa sul territorio, vicina ai cittadini, senza distinzioni tra costa ed entroterra, grandi e piccoli centri”.
L’Autorità Nazionale Anticorruzione ha riscontrato positivamente la documentazione per l’aggiudicazione definitiva dopo la consueta interlocuzione con la stazione appaltante della Regione Marche, in ottemperanza al protocollo di vigilanza collaborativa stipulato a luglio 2023 proprio tra l’Autorità presieduta dall’Avvocato Busia e l’ente regionale guidato dal presidente Francesco Acquaroli. Il protocollo era stato sottoscritto per la gestione delle gare per la realizzazione degli ospedali di Pesaro, Macerata e San Benedetto del Tronto.
L’Autorità, dopo aver esaminato la documentazione e aver ricevuto i necessari chiarimenti dal responsabile della fase di affidamento, ha infatti favorevolmente preso atto dell’aggiudicazione definitiva. La stessa procedura prevede, come opzione per l’affidamento, anche la direzione lavori e il coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione per un valore massimo stimato dell’appalto di poco meno di 16 milioni di euro.
Tutta la progettazione sarà effettuata seguendo il metodo Building Information Modeling (BIM), con ampio uso di tecnologie all’avanguardia per la realizzazione e il monitoraggio anche dei futuri lavori di realizzazione dell’opera.
Attenzione ai pericoli in montagna: ghiaccio nascosto sotto la neve. Con l’arrivo dell'inverno, molte località montane sono ricoperte da un manto nevoso che, a causa delle basse temperature, si trasforma rapidamente in uno strato di ghiaccio invisibile. Questo fenomeno, che può sembrare inoffensivo, nasconde pericoli significativi, aumentando il rischio di incidenti, come quelli registrati lo scorso inverno sull'Appennino.
Il Soccorso Alpino e Speleologico delle Marche invita tutti gli escursionisti a prestare particolare attenzione. I sentieri che sembrano facili possono diventare pericolosi in presenza di ghiaccio, anche su tratti ben conosciuti. È fondamentale dotarsi di attrezzatura invernale adeguata, come scarponi con suola antiscivolo, ramponi e piccozza, necessari per camminare in sicurezza su terreni ghiacciati.
L’esperienza nell’uso di questi strumenti è essenziale per evitare incidenti. Inoltre, si consiglia di non sottovalutare i rischi e, in caso di dubbio, di rinunciare a proseguire l’escursione. Il Soccorso Alpino raccomanda di prepararsi adeguatamente, informarsi sulle condizioni meteo e scegliere percorsi adatti al proprio livello di esperienza. La sicurezza in montagna passa attraverso la prudenza e la consapevolezza dei pericoli.
I succhi di frutta sono tra le bevande più consumate, specialmente dai bambini, grazie al loro sapore gradevole e alla praticità di poterli portare facilmente nello zainetto per la merenda a scuola. Per molti, genitori e non, rappresentano un’alternativa salutare alle bevande dolci e gassate, oltre che un modo per arricchire la dieta quotidiana di grandi e piccoli con liquidi e frutta.
Tuttavia, bere un succo di frutta, anche se di qualità, non equivale a consumare un frutto intero. La frutta fresca è ricca di vitamine, minerali, fibre e fitocomposti, un insieme di sostanze con effetti protettivi per la nostra salute. Al contrario, i succhi di frutta hanno una composizione molto diversa: sono più ricchi di zuccheri e poveri di fibre e altri micronutrienti.
Un consumo eccessivo di succhi può infatti aumentare il rischio di obesità, malattie correlate e problemi ai denti. Ma qual è il consumo corretto? Esistono succhi migliori di altri?
Il problema non è l’alimento, ma il consumo sbilanciato. I succhi di frutta non sono dannosi di per sé, ma è importante consumarli con moderazione. È preferibile scegliere prodotti senza zuccheri aggiunti e inserirli in una dieta varia ed equilibrata.
È fondamentale ricordare che bere un succo non equivale a mangiare il frutto corrispondente, come spiegato in precedenza. Inoltre, è essenziale monitorare l’apporto giornaliero complessivo di zuccheri, educando soprattutto i più piccoli al gusto e alla consistenza della frutta intera, piuttosto che abituarli esclusivamente a succhi, spremute o bevande confezionate, spesso addolcite ulteriormente.
Infatti, molti succhi di frutta in commercio contengono zuccheri aggiunti. Anche le diciture come “senza zuccheri aggiunti” o “contiene solo zuccheri della frutta” possono essere fuorvianti: un succo 100% frutta, pur senza edulcoranti, contiene comunque il fruttosio naturalmente presente nella frutta. In alcuni casi, per rendere il sapore più dolce, viene aggiunto succo d’uva, che, pur essendo frutta, aumenta ulteriormente la concentrazione di zuccheri semplici nella bevanda.
Come regolarsi quindi? Bere succhi di frutta dovrebbe rimanere un’abitudine occasionale. Se graditi, possono essere consumati in quantità moderate, ma non sistematicamente e, soprattutto, mai come sostituti della frutta fresca o dell’acqua.
E per i bambini? I pediatri di tutto il mondo raccomandano un consumo limitato di succhi di frutta per i bambini in età scolare, mentre è consigliato evitarli del tutto durante lo svezzamento.
Un fine settimana dedicato alla celebrazione dell’eccellenza birraria nelle Marche. Torna per il secondo anno consecutivo l’appuntamento con “BAM - Birrifici Aperti Marche”. Da venerdì 6 a domenica 8 dicembre, in tutta la regione, i birrifici aprono le loro porte al pubblico per offrire un’esperienza unica di degustazione, cultura e tradizione, pronti ad accogliere appassionati, curiosi e buongustai. Questa mattina è stato presentato in Regione alla presenza dell’assessore allo Sviluppo economico e Agricoltura, Andrea Maria Antonini, e del consigliere regionale Giacomo Rossi.
Un evento molto atteso, all’insegna delle migliori birre agricole e artigianali, del territorio e delle sue storie. Organizzato grazie all’iniziativa dell’assessorato all’Agricoltura della Regione Marche, in collaborazione con La Catasta e le associazioni locali e i produttori, Bam è una manifestazione pensata per valorizzare le eccellenze locali che rendono unico il patrimonio brassicolo marchigiano che, da anni, ottiene ottimi riscontri in tutto il Paese, promuovendo allo stesso tempo un consumo moderato e consapevole del prodotto.
“Bam si conferma una manifestazione di successo – ha detto Antonini - vista la grande partecipazione dello scorso anno. L'occasione è anche quella di far conoscere la nostra regione attraverso un prodotto che può anche raccontare il nostro territorio. In più, la birra artigianale, che attinge per la sua produzione a ingredienti locali, acquisisce una valenza fortemente identitaria, andando così incontro alle politiche regionali di valorizzazione dei nostri prodotti più autentici”.
“Questa manifestazione – ha proseguito Antonini - è una grande occasione per far conoscere ciò che il nostro territorio produce sia dal punto di vista agricolo che imprenditoriale. Un’imprenditorialità che si contraddistingue per la sua vivacità come del resto appare la birra: un prodotto fresco e giovane. Attorno ai birrifici si muove una realtà fatta di giovani capaci; imprenditori che hanno voglia di fare e far conoscere il loro prodotto associandolo anche a elementi culturali, come si potrà scoprire nei tre giorni di Bam”.
Dalle colline dell’entroterra alla costa adriatica, l’iniziativa punta dunque a promuovere un turismo esperienziale, sostenibile e di qualità, capace di far riscoprire le Marche in chiave autentica e innovativa. I 25 birrifici agricoli e artigianali aderenti, oltre a collaborare con festival e sagre, contribuendo quindi attivamente alla promozione del territorio, con Bam si legano a un filo invisibile che unisce, dal mare alla montagna, competenze e storia. In questo senso Bam può essere il pretesto anche per visitare le bellezze naturali e culturali della regione. Con Bam ogni visita a un birrificio è un viaggio tra sapori, tradizioni e innovazione.
Durante il primo weekend di dicembre nelle provincie di Ancona, Pesaro Urbino, Macerata, Fermo e Ascoli Piceno, l’organizzazione di Bam coordinerà i birrifici locali attraverso visite guidate, degustazioni esclusive, momenti didattici e laboratori a tema, in cui gli artigiani racconteranno i segreti e le storie delle loro creazioni. Ogni birrificio proporrà un percorso sensoriale unico, in cui gli ospiti potranno apprezzare l’autenticità e l’originalità delle materie prime marchigiane, dai cereali coltivati localmente fino alle tecniche tradizionali.
Ogni azienda organizzerà eventi ad hoc come concerti, degustazioni di birre trappiste con canti gregoriani, cene, dj set, laboratori di storia dei malti, master class di barbecue, e tantissimo altro consultabile comodamente sulla cartina online Google Maps (BAM 2024), oppure nei rispettivi siti, pagine facebook e Instagram dei birrifici partecipanti.
La formula è la medesima della scorsa edizione: con 2 euro si ottiene un bicchiere, un sottobicchiere e un portabicchiere; al prezzo di 5 euro ogni azienda offre 3 degustazioni dei loro prodotti oltre a permettere di conoscere da vicino i processi produttivi e le peculiarità delle birre agricole e artigianali.
Ecco la lista dei birrifici aderenti all'iniziativa
Provincia di Pesaro e Urbino: Collesi (Apecchio), Birrificio Del Catria (Cantiano), Oltremondo Birrificio Contadino (Colli al Metauro), La Cotta (Mercatale di Sassocorvaro)
Provincia di Ancona: Godog (Jesi), Jack Rabbit - Brewpub Indipendente (Jesi), Birrificio dei Castelli (Arcevia), MOLESTO (Cupramontana), Ibeerfabriano (Fabriano), Birra Millecento (Fabriano), Beerik (Belvedere Ostrense), Birrificio Il Gobbo (Camerano)
Provincia di Macerata: Microbirrificio Resina (Potenza Picena), Birrificio Laurus - BrewPub Agricolo (Recanati), Birrificio MalaRipe (Pollenza), Birrificio Sothis (Morrovalle), Birra MC - 77 (Serrapetrona), Birrificio Il Mastio (Colmurano)
Provincia di Fermo: Styles Birrificio Artigianale (Monte Urano), Birraformante Microbirrificio (Sant'Elpidio a Mare), Jester Birrificio Agricolo (Petritoli)
Provincia di Ascoli Piceno: Ottozampe (San Benedetto del Tronto), Birrificio Babylon (Ascoli Piceno), Prima Pietra (Ascoli Piceno), Carnival (Offida)
Scontro tra auto e betoniera: muore il 53enne Marino Moglianesi. Il tragico incidente stradale si è verificato lungo la SP 237, nel territorio comunale di Comunanza, nella mattinata di oggi. I vigili del fuoco di Ascoli Piceno e quelli del distaccamento di Amandola sono prontamente intervenuti sul luogo dell'incidente per cercare di soccorrere i feriti e gestire la situazione.
Secondo le prime ricostruzioni, il 53nne conducente dell'automobile, residente a Torre San Patrizio, è stato estratto dalle lamiere dai soccorritori, unitamente ai sanitari del 118, ma per lui non c'è stato nulla da fare. L'autista della betoniera, invece, è rimasto ferito e sotto shock, ed è stato trasportato in ospedale per le cure necessarie.
Per rimuovere i mezzi coinvolti e ripristinare la viabilità, è stato necessario l'intervento dell'autogru, giunta dalla Centrale Picena dei vigili del fuoco. La situazione ha provocato notevoli disagi al traffico, con rallentamenti e deviazioni in corso fino al completo ripristino della sicurezza sulla strada. Sul posto anche il personale dell'Anas.
Le cause dell'incidente sono ancora in fase di accertamento da parte delle forze dell'ordine, che hanno avviato un'inchiesta per comprendere le dinamiche esatte di quanto accaduto. Nel frattempo, i soccorritori stanno proseguendo le operazioni di messa in sicurezza dell'area.
Poco dopo le 16:00 di oggi, i vigili del fuoco di Ascoli Piceno sono intervenuti in via Roma, a Castel di Lama, a seguito di un incendio che ha interessato un annesso agricolo adibito a rimessaggio legna e utensili. Il rogo, che ha coinvolto una struttura adiacente a un fabbricato di civile abitazione di tre piani, ha richiesto un pronto intervento da parte dei soccorritori per evitare danni più gravi.
L’edificio, che ospita anche un'attività artigianale, è stato prontamente evacuato a causa dei danni provocati dal fumo. Fortunatamente, non sono stati riscontrati danni strutturali al fabbricato, che è stato sottoposto a un sopralluogo per verificare le sue condizioni. Le operazioni dei vigili del fuoco, che hanno visto impegnati nove pompieri e tre mezzi, hanno permesso di domare l’incendio in breve tempo.
Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri, la polizia locale e, per precauzione, un equipaggio del 118. Nessuna persona è rimasta coinvolta o ferita nell'incendio, e al momento si attende il ripristino delle normali condizioni igienico-sanitarie prima che l’edificio possa essere riaperto.
Quando si parla di obesità, l’attenzione è spesso rivolta all’impatto che l’eccesso di peso può avere sulla salute fisica della persona. Tuttavia, uno degli aspetti più debilitanti del vivere con l’obesità è lo stigma associato a questa malattia cronica e a chi ne è affetto.
Per stigma verso l’obesità si intende un giudizio negativo costante, pervasivo e ampiamente tollerato nei confronti di chi soffre di questa patologia. Questo atteggiamento non solo rende la vita di queste persone più difficile, ma ha anche effetti negativi, diretti e indiretti, sulla loro salute. Infatti, le persone con obesità sono spesso bersaglio di stereotipi negativi che le descrivono come golose, pigre, prive di forza di volontà e incuranti della propria salute; in altre parole, vengono considerate colpevoli della loro condizione.
Lo stigma si manifesta in diversi modi: commenti (spesso rivolti all’aspetto fisico o alle abitudini alimentari), atteggiamenti di evitamento o marginalizzazione, e vere e proprie forme di discriminazione nelle aree più importanti della vita, come scuola, lavoro, cure sanitarie e relazioni interpersonali. Questo si traduce in penalizzazioni salariali, mancate assunzioni, valutazioni accademiche inferiori e cure mediche sommarie o frettolose.
Le evidenze mostrano che i medici dedicano meno tempo ed educazione sanitaria ai pazienti con obesità rispetto a quelli normopeso. Inoltre, i pazienti che subiscono discriminazioni in ambito sanitario traggono meno beneficio dai trattamenti e hanno maggiori probabilità di evitare cure future.
Ma da dove nasce questa ostilità? Spesso deriva da una visione semplicistica e poco realistica dell’obesità e delle sue cause, ridotte alla combinazione di iperalimentazione e sedentarietà. Questa visione porta a considerare l’individuo goloso e pigro, responsabile del proprio male, e suggerisce che la soluzione sia altrettanto semplice: mangiare meno e muoversi di più. Chi non riesce a farlo viene quindi percepito come poco determinato, incapace o dedito agli stravizi. Questi stereotipi, poi, sono amplificati dai mezzi di comunicazione, che mostrano spesso immagini di persone intente a mangiare eccessivamente, in atteggiamenti passivi, o mettono in evidenza corpi non conformi agli standard sociali.
Ma colpevolizzare chi è in sovrappeso aiuta davvero a farlo dimagrire? Se così fosse, probabilmente oggi la popolazione mondiale sarebbe in peso forma. Al contrario, numerosi studi dimostrano che lo stigma e il giudizio negativo aumentano il consumo calorico e l’evitamento di comportamenti salutari, per paura di essere ulteriormente incolpati e stigmatizzati.
Quali sono quindi le strategie efficaci? È necessario considerare l’obesità non solo come un problema medico, ma anche come una questione di diritti umani, riconoscendo che ogni individuo, indipendentemente dal proprio peso, merita dignità, rispetto e accesso a cure sanitarie di qualità. Inoltre, è importante promuovere la salute senza legarla esclusivamente alla perdita di peso, concentrandosi invece su comportamenti modificabili e ricordando che la perdita di peso non è, di per sé, un comportamento.
I carabinieri di Ascoli Piceno hanno arrestato un 27enne con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti e lo hanno denunciato per resistenza a pubblico ufficiale, ricettazione e contrabbando.
Il giovane è stato fermato la scorsa settimana mentre si aggirava con atteggiamento sospetto a bordo di un’auto. Durante il controllo, ha tentato invano di disfarsi di hascisc e cocaina, ma il suo gesto non è sfuggito ai militari.
La perquisizione domiciliare ha portato alla luce un vero e proprio deposito di sostanze illecite: nella sua abitazione sono stati trovati mezzo chilo di marijuana, 85 grammi di cocaina, bilance di precisione e attrezzature per il confezionamento, oltre a 1.000 euro in contanti.
Le sorprese non sono finite: nel garage del 27enne, i carabinieri hanno sequestrato utensili da lavoro, materiale da cantiere, una mini moto e ben 500 pacchetti di sigarette Marlboro di probabile origine illecita. Tutti questi oggetti, ritenuti proventi di furti, sono ora al centro di ulteriori indagini per risalire alla loro provenienza.
Il Tribunale ha convalidato l’arresto, e le indagini proseguono per fare chiarezza sul traffico illecito e la rete collegata al giovane.
(Foto Ansa)
Un'importante operazione di controllo e prevenzione sull'uso illecito di sostanze farmacologicamente attive negli apiari della provincia di Ascoli Piceno e Fermo ha portato alla scoperta di pratiche illegali da parte di tre apicoltori. L'operazione, denominata Apifarm, è stata condotta dal nucleo investigativo di polizia ambientale, agroalimentare e forestale dei carabinieri forestali di Ascoli, con la collaborazione dei nuclei di Amandola, Comunanza, Castignano, San Benedetto del Tronto e Fermo, e delle unità operative complesse di Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche delle Aziende sanitarie territoriali (Ast) di Ascoli Piceno e Fermo.
Il controllo è partito da un'attività investigativa dei carabinieri forestali, che ha portato all'individuazione di quattro apiari, appartenenti a tre apicoltori, in cui erano in atto pratiche illecite. Gli apicoltori utilizzavano strisce di legno impregnate con un cocktail di sostanze chimiche vietate, da posizionare all'interno degli alveari come trattamento per combattere l'acaro Varroa destructor, una malattia parassitaria delle api. Questi trattamenti, pur non avendo influito sulla qualità igienico-sanitaria del miele (essendo stati effettuati in periodi lontani dalla smielatura), sono stati ritenuti una violazione delle norme sul corretto utilizzo dei medicinali veterinari.
Secondo quanto dichiarato dal Servizio veterinario dell’Ast di Ascoli, queste pratiche "fai da te" possono compromettere seriamente la salute delle api, con ripercussioni sul loro benessere, sulla biodiversità e sugli ecosistemi rurali. Nonostante non abbiano avuto effetti diretti sulla qualità del prodotto finale, l’utilizzo di sostanze non autorizzate rischia di danneggiare a lungo termine la salute degli alveari e la qualità dell’ambiente circostante.
A seguito delle verifiche, sono state elevate sanzioni amministrative per un totale superiore a 80 mila euro nei confronti dei tre apicoltori coinvolti. L'intervento ha messo in evidenza l'importanza della collaborazione tra le autorità competenti locali e le forze di polizia per tutelare non solo la sicurezza agroalimentare e il benessere degli animali, ma anche la salute degli ecosistemi e dei consumatori.
La Regione Marche sta affrontando una delle sfide demografiche più gravi e urgenti, che rischia di compromettere la sostenibilità del suo sistema di welfare nei prossimi decenni. Secondo i più recenti dati demografici, la popolazione della regione sta invecchiando rapidamente, mentre il tasso di natalità continua a scendere a livelli preoccupanti. Una combinazione di fattori che richiede azioni concrete e tempestive.
Nel 2023, il tasso di natalità nelle Marche è sceso a 5,9 nascite per 1.000 abitanti, ben al di sotto della media nazionale di 6,4 e molto lontano dalle cifre registrate nel 2008, quando si toccavano le 9,4 nascite per 1.000 abitanti. Questo dato riflette una tendenza generale di diminuzione della natalità che ha investito l’intero Paese, ma che nelle Marche sta assumendo proporzioni preoccupanti. Parallelamente, l’età media della popolazione marchigiana è aumentata costantemente, passando dai 43,8 anni del 2002 ai 47,7 anni del 2023, un dato che supera la media nazionale di 46,6 anni.
Questa evoluzione demografica comporta gravi conseguenze per il welfare della regione. Gli over 65 rappresentano oggi il 25,9% della popolazione marchigiana, una percentuale superiore alla media nazionale (24%). La crescente popolazione anziana si scontra però con una spesa sociale destinata agli anziani in calo. Nel 2021, la Regione ha destinato solo 54 euro pro capite agli anziani, un dato ben inferiore ai 90 euro della media nazionale e ai 103 euro dell’Emilia Romagna. Un divario che, unito alla riduzione dei servizi domiciliari (passati dal 14% in meno tra il 2011 e il 2021), sta mettendo in ginocchio il sistema di assistenza agli anziani.
Marco Ferracuti, segretario generale della Cisl Marche, ha sollevato l’allarme, sottolineando l’urgenza di politiche strutturali che affrontino la crisi demografica e sociale: «La diminuzione della natalità e l’aumento della popolazione anziana richiedono politiche di lungo periodo e una revisione delle priorità di spesa. È necessario investire nella natalità, ma anche rafforzare i servizi assistenziali per gli over 65.» Secondo Ferracuti, la Regione è chiamata a una doppia sfida: da un lato, promuovere la natalità attraverso incentivi alle famiglie; dall’altro, potenziare la spesa sociale e i servizi domiciliari per gli anziani. Solo un approccio integrato e sostenibile potrà rispondere efficacemente al cambiamento demografico.
La situazione rischia di deteriorarsi ulteriormente se non si interviene tempestivamente. Silvano Giangiacomi, segretario generale della Fnp Cisl Marche, ha fatto notare come la contrazione della spesa sociale stia andando di pari passo con l’incremento della popolazione anziana. Tra il 2019 e il 2024, si prevede un aumento di 10.500 unità degli over 65, ma i servizi domiciliari sono in calo. Nel 2011 gli utenti dei servizi domiciliari erano 2.480, mentre nel 2021 sono scesi a 2.199. Questo disallineamento tra domanda e offerta sta creando una situazione di difficoltà per migliaia di anziani, che si trovano a dover affrontare la solitudine e la fragilità senza il supporto adeguato.
In conclusione, il quadro che emerge dai dati demografici delle Marche è inquietante: da un lato, l'invecchiamento della popolazione mette a rischio il sistema pensionistico e riduce la base di contribuzione fiscale necessaria a sostenere il welfare; dall’altro, la diminuzione delle risorse destinate agli anziani rischia di esacerbare una crisi sociale già in atto. L'azione politica e istituzionale è fondamentale per evitare che questa situazione si trasformi in un’emergenza sociale irreversibile. La Regione Marche ha l’opportunità e la responsabilità di intraprendere un cammino che, se affrontato con visione e responsabilità, potrebbe garantire un futuro più solido e giusto per le generazioni a venire.
Maltempo: vigili del fuoco al lavoro per il forte vento nelle Marche
I vigili del fuoco delle Marche sono impegnati sin dalla notte scorsa per far fronte all'ondata di maltempo che ha colpito l'intera regione. Il forte vento, che ha provocato numerosi disagi, ha richiesto un’intensa attività di intervento, soprattutto per la rimozione di alberi caduti sulle strade, rami pericolanti e detriti che ostacolavano la circolazione.
Secondo quanto riportato, alle ore 08:30 di questa mattina sono stati effettuati 112 interventi complessivi. La maggior parte di questi ha riguardato la rimozione di alberi caduti sulla sede stradale, una problematica che ha creato disagi soprattutto in alcune zone rurali e montane. In altri casi, sono stati rimossi rami pericolanti che rischiavano di cadere su linee aeree, creando il pericolo di interruzioni nei servizi elettrici.
Fortunatamente, al momento non si registrano situazioni di particolare criticità, e il lavoro delle squadre di soccorso ha permesso di limitare i danni. Tuttavia, la situazione rimane monitorata, con l’auspicio che il peggioramento del meteo non generi nuovi rischi.
Proprio per la presenza di alberi pericolanti, è stata temporaneamente chiuso un tratto di Strada statale 76 Val d'Esino tra Apiro Mergo e Serra San Quirico.
Nel Maceratese sono circa 60 gli interventi che i vigili del fuoco dovranno eseguire a breve sempre per alberi caduti in strada o piante finite su case: interventi in varie zone tra cui quelle di San Severino Marche, Sarnano, Tolentino, Macerata e Camerino.