Abito rosso, cappello con il classico pompon e lunghe barbe bianche oltre ad una gran quantità di sorrisi da donare ai bambini che trascorreranno le festività tra le mura d'ospedale. I Babbi Natale abbandonano la slitta per arrivare a bordo delle loro rombanti moto.
Torna il motoraduno dedicato a bimbe e bimbi cardiopatici del Lancisi di Ancona, nato da un'idea di Valentina Felici, mamma di uno dei piccoli pazienti ricoverati nella struttura, con l'obiettivo di regalare un pomeriggio di festa e spensieratezza alle famiglie che si trovano nella sua stessa condizione.
Quest'anno l'appuntamento è fissato per le ore 11 di venerdì 11 dicembre. Le moto faranno il giro del perimetro dell'ospedale, sfilando sotto gli occhi dei bambini e dei loro familiari, che potranno ammirarle dalle finestre del quinto piano, dove si trova il reparto.
I regali saranno consegnati ai bambini anche da una delegazione di bikers settempedani che, per un giorno si tramuteranno in Babbi Natale. Chiunque sia interessato a contribuire alla buona riuscita dell'evento potrà effettuare una donazione presso il negozio Necchi Giocattoli.
Prosegue la sequenza sismica al largo della costa marchigiana e cresce la conta dei danni agli edifici, specie nel capoluogo. Ieri ad Ancona i vigili del fuoco hanno dichiarato inagibile un edificio in via Maggini.
Dall’inizio dell’emergenza sono 55 le inagibilità di cui 32 ad Ancona e 23 a Pesaro. Gli edifici che hanno riportato danni lievi sono complessivamente 1.934 dall'inizio dello sciame sismico: 1.760 in Ancona e 174 a Pesaro. Sono 2.728 gli interventi dei vigili del fuoco legati a questa emergenza specifica: 2.058 nell'Anconetano e 670 a Pesaro Urbino.
Ieri mattina alle 6:20 una delle scosse più forti dall'inizio della scia sismica iniziata il 9 novembre con due 5.5 e 5.2 a distanza di un minuto l'una dall'altra, alle 7.07 e 7.08; dalla sala di sorveglianza sismica Ingv di Roma è stato localizzato un terremoto di magnitudo 4.3 al largo della costa marchigiana Pesarese, a circa 21 km da Fano e Senigallia, a una profondità di 10 km (leggi qui l’articolo).
Si è trattato della terza scossa sismica più intensa dopo quelle del 9 novembre, avvertita in diversi comuni della costa marchigiana, in particolare tra Pesaro ed Ancona. Anche nella notte sono state localizzate nuove scosse, la più forte di magnitudo 2.4 alle 7:53 con epicentro al largo della costa Pesarese a 8 km di profondità, a 29 km da Fano, 33 da Pesaro e 47 da Ancona.
Alcuni fili di tralicci della corrente elettrica sono stati tranciati a causa della caduta di un albero in località Rocchetta Bassa di Fabriano per il maltempo, in particolare la pioggia battente, che ha imperversato nel comprensorio per tutta la giornata di sabato, causando un'interruzione nell'erogazione dell'energia elettrica.
Da ciò è derivato uno stop produttivo nel vicino stabilimento del Gruppo Fedrigoni, ex Cartiere Miliani, a causa del danno alla linea elettrica privata delle cartiere.
Per il sito si apre la cassa integrazione ma è probabile, secondo i sindacati, che il tutto possa essere risolto entro pochi giorni: un'ipotesi è che la Cig per una parte dei dipendenti con causale 'eventi', prosegua almeno fino a martedì 22 novembre compreso. Domani si terrà un incontro tra i rappresentanti dei sindacati di categoria e i responsabili del sito produttivo per un punto della situazione.
Nello stabilimento si tagliano le bobine di carta in pacchetti di carta (la carta Office, ndr) e si producono le carte da fotocopiatrice e di stampa. Sono 94 i dipendenti a lavoro su due turni, sette giorni su sette e l'ammortizzatore sociale ne dovrebbe coinvolgere una settantina, escluse quindi alcune figure come i portieri, addetti alla manutenzione e una parte di coloro che seguono il magazzino all'interno dello stabilimento.
C'è anche un po' d'Italia, in particolare delle Marche, nell'inaugurazione dei Mondiali di calcio Qatar 2022 che si apriranno nel pomeriggio con la partita inaugurale tra i padroni di casa e l'Ecuador.
L'artistic director della cerimonia inaugurale è Anghela Alò, anconetana che ha lavorato in precedenza con la compagnia giovani del Teatro delle Muse di Ancona fino ai primi anni duemila, realizzando importanti spettacoli teatrali, per poi lavorare come creative e show director e approdare alla Balich Wonder Studio cui è affidata l'organizzazione delle cerimonie inaugurali dell'evento qatariota.
Una cerimonia pensata in tre fasi: una ieri in mare, tra acqua, luce, fuochi d'artificio e droni; quella clou alle 15, prima della partita, che durerà 30 minuti e coinvolgerà, con musica dalle curve di tutto il mondo e canzoni del passato rivisitate in chiave moderna.
Infine l'ultima fase agganciata al video di apertura che racconta di uno squalo balena 'vegetariano' che non incute paura che verrà rappresentato in un'installazione di alluminio e acciaio, lunga 20 metri, che rimarrà tra i grattacieli della città.
Chiama la madre dopo il terremoto, ma lei non risponde. Tramite webcam si accorge la donna è riversa a terra, così l’uomo allerta subito i soccorsi. La vicenda, a lieto fine, si è verificata nella mattinata di oggi a Osimo
In seguito alla scossa di terremoto delle 6.20 che ha interessato le Marche (leggi qui),l’uomo ha chiamato la madre per accertarsi che stesse bene, ma la donna non ha risposto al telefono. Allarmato il figlio – residente a Roma - ha allora guardato con le telecamere installate nell'abitazione della donna, e l'ha vista a terra immobile.
Spaventato ha quindi avvertito le forze dell'ordine che sono sopraggiunte immediatamente sul posto: i carabinieri, con i vigili del fuoco e il 118 hanno forzato la porta dell’abitazione e hanno trovato la signora, di 87 anni, a terra ma fortunatamente vigile.
La stessa è stata trasportata all’ospedale per accertamenti, ma le sue condizioni risultano buone.
Fuga di gas a seguito di un incidente stradale. I Vigili del fuoco sono intervenuti questa mattina in via Circonvallazione a Numana. Per cause in corso di accertamento, il conducente di un’auto ha perso il controllo del mezzo che è andato ad impattare contro la recinzione di un’abitazione dove era installato il contatore del metano.
La squadra dei pompieri sul posto ha subito bloccato la fuoriuscita di gas e messo in sicurezza il veicolo coinvolto. Illesa la persona alla guida della vettura.
Un'altra forte scossa di terremoto, di magnitudo 4.3, si è registrata davanti alla costa pesarese, alle 6.20, seguita da una 3.2 alle 6.23.
Non si registrano comunque altri danni o problemi alle persone rispetto a quelli causati dalle forti scosse del 9 novembre (5.5 delle 7.07 e 5,2 delle 7.08).
L'epicentro dell'ultima scossa, avvertita anche ad Ancona, è a 10 km di profondità, a 21 km a Est di Fano e 28 km da Pesaro. Prosegue dunque lo sciame sismico nelle Marche che ha provocato danni per diverse decine di milioni di euro e oltre un centinaio di sfollati tra le province di Ancona e Pesaro Urbino.
Ieri, alle 9.56, si era registrata una scossa piuttosto forte, di magnitudo 3.5. Finora oltre 2.300 verifiche dei vigili del fuoco per controllare la staticità e le condizioni degli edifici.
Nella serata di venerdì 18 novembre sono state accertate delle irregolarità presso alcuni esercizi commerciali siti in piazza del Plebiscito (AN), circa il rispetto della normativa per l'abbattimento delle barriere architettoniche. In uno di questi, in particolare, risultava il titolare impegnato nella vendita oltre la propria area di bevande senza autorizzazione e nell'utilizzo uno spazio non idoneo con dj set per diffondere musica.
L'esercente, alcuni mesi fa, era già stato sanzionato per per le stesse ragioni e diffidato dal Comune di Ancona: al nuovo controllo, è scattata la contravvenzione con sanzione amministrativa di 300 euro. Il Suap valuterà nei prossimi giorni la sospensione dell'attività di somministrazione di alimenti e bevande.
I controlli sono stati effettuati dalla Squadra Amministrativa e di Sicurezza della Polizia di Stato e da quella dell'Ufficio Commercio della Polizia Locale di Ancona, con il contributo delle pattuglie di Volante messe a disposizione dal locale Upsgsp.
Nel 2021, come evidenziano i dati Istat-Aci, si sono verificati nelle Marche 4663 incidenti stradali, che hanno causato il decesso di 84 persone e 6277 feriti. Il 20 novembre 2022 si celebrerà la “Giornata mondiale del ricordo delle vittime della strada”, proclamata per la prima volta dall'Onu nel 2005 nella terza domenica di novembre.
"Per l’occasione l'osservatorio epidemiologico regionale Marche, in collaborazione con lo specifico gruppo di coordinamento Asur, ha realizzato un focus sul fenomeno della incidentalità stradale nella regione Marche - ha sottolineato l'assessore alla sanità Filippo Saltamartini - l’obiettivo è la riduzione del 50% entro il 2030 delle vittime e dei feriti gravi per incidenti stradali (rispetto al 2019, essendo i dati del 2020 falsati dal lock-down) e il loro azzeramento entro il 2050".
Secondo i dati l’84,5% dei decessi ha riguardato il sesso maschile, le vittime nel 40,5% dei casi erano over 65, il maggior numero di vittime si registra nella categoria conducenti (65,5%), e nei pedoni (26,2%).
Tra i principali fattori di rischio per incidenti stradali ci sono la sicurezza delle strade, i comportamenti scorretti alla guida (distrazione, mancato rispetto delle regole di precedenza, mancata distanza di sicurezza e guida in stato di ebbrezza) e il mancato (o scorretto) utilizzo dei dispositivi di sicurezza. La tipologia della strada e le sue caratteristiche svolgono un ruolo chiave: la maggioranza degli incidenti nelle Marche (oltre il 70%) è avvenuto sulle strade urbane, gli incidenti più gravi sono avvenuti lungo le autostrade e i raccordi (5,3 decessi ogni 100 incidenti).
La responsabilità di chi si mette alla guida è un fattore fondamentale: l’uso della cintura di sicurezza anteriore riguarda l’82% degli intervistati tra i 18 e i 69 anni dalla sorveglianza "Passi" nel periodo 2016-2019 (contro l’85% della media nazionale). Meno frequente purtroppo l’uso della cintura posteriore e per i bambini. Circa l’8% degli intervistati dichiara inoltre di aver guidato sotto l’effetto dell’alcol.
"La Regione Marche con le azioni di programma si prefigge di diffondere l’educazione stradale rivolta non solo agli automobilisti, ma anche ai giovani, attraverso la diffusione nelle scuole, negli incontri con i poliziotti della Stradale, nella cultura della legalità, della prevenzione e della promozione dei corretti stili di vita, per facilitare una maggiore responsabilità nei comportamenti alla guida di tutti i conducenti presenti e futuri e ridurre, fino all’azzeramento, il numero di vittime di incidenti stradali" ha concluso l'assessore Saltamartini.
Si sono chiusi con risultati superiori ad ogni aspettativa i bandi del programma NextAppennino destinati alle imprese dei territori colpiti dai terremoti del 2009 e del 2016. A fronte di 615 milioni di agevolazioni messe a disposizione, tra contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati, sono stati presentati 2.541 nuovi progetti d’investimento da parte delle imprese, per un valore di 2,3 miliardi di euro ed agevolazioni richieste pari a 1,5 miliardi (875 milioni in più rispetto alle risorse disponibili).
Tra i progetti presentati, ben 744 riguardano l’avvio di nuove micro e piccole imprese. Le agevolazioni richieste provengono per il 79,3% dal cratere sisma 2016 (60% Marche, 16% Lazio, 14% Abruzzo, 10% Umbria), e per il restante 22,7% dal cratere 2009 dell’Abruzzo.
“La risposta delle imprese, del terzo settore e degli enti locali alle opportunità offerte dai bandi di NextAppennino è stata molto importante. È un segno tangibile della vitalità del sistema produttivo, che ha fiducia nel processo di ricostruzione, crede nella possibilità di un nuovo sviluppo e vuole investire in questi territori”, ha detto il commissario straordinario per la ricostruzione post sisma 2016, Giovanni Legnini, presidente della cabina di coordinamento integrata che gestisce i fondi di NextAppennino.
“Procederemo nei tempi previsti all’assegnazione delle risorse disponibili alle imprese, sulla base delle decisioni dei comitati di valutazione, dove sono rappresentate anche le Regioni e l’Anci, ma è evidente – ha aggiunto Legnini - che non potremo finanziare tutti gli interventi che ci sono stati proposti. Valuteremo, con i presidenti delle Regioni interessate, l’opportunità di chiedere ulteriori risorse al Governo”.
“Il risultato quantitativo è veramente incoraggiante - ha detto il coordinatore della struttura di missione sisma 2009 Consigliere Carlo Presenti -. Anche dal cratere 2009 sono arrivate moltissime domande su tutte le linee di finanziamento. Adesso ci aspetta un grande lavoro nei comitati di valutazione e speriamo che anche la qualità dei progetti sia all’altezza delle nostre aspettative”.
Per i medi e grandi investimenti da realizzare attraverso i contratti di sviluppo sono giunti 100 progetti (15 per i progetti da oltre 20 milioni di euro) di investimento per 1,1 miliardi di euro, con la richiesta di agevolazioni per 592 milioni (266,5 per i grandi progetti) a fronte di risorse disponibili pari a 190 milioni.
Richieste doppie rispetto alle somme stanziate anche per i bandi riservati all’avvio e lo sviluppo delle micro, piccole e medie imprese, e ai loro investimenti innovativi. A fronte di 198 milioni di agevolazioni le richieste, quasi 2 mila, sono state pari a 433 milioni (653 milioni di euro l’investimento complessivo previsto).
Stessa situazione per il bando che prevede 60 milioni di incentivi per le imprese turistiche, culturali e sportive: sono giunte 205 domande per un investimento complessivo di 132 milioni di euro ed una richiesta di 101 milioni di agevolazioni (rispetto ai 60 stanziati).
Per le iniziative di partenariato pubblico-privato, con un bando che stanzia 80 milioni per finanziare interamente i nuovi progetti, le richieste sono state 131, per 311 milioni di incentivi a fronte di 321 milioni di investimento complessivo.
Per i due bandi relativi ai progetti per l’economia sociale e le cooperative di comunità, e per l’economia circolare, le filiere agroalimentari ed il ciclo del legno, che prevedono 87 milioni di euro, le richieste sono state invece leggermente inferiori alle disponibilità, pari a 21,8 milioni di euro per il primo bando, e 29,2 milioni per il secondo.
Le Marche salgono sul palcoscenico d'Europa, sarà Ancona ad ospitare la Nazionale di pallavolo maschile impegnata nei gironi eliminatori dei prossimi campionati europei 2023. Il Palarossini farà da cornice agli azzurri di De Giorgi, detentori del titolo continentale e mondiale.
L’Italia sarà una delle quattro nazioni organizzatrici, in particolare la fase italiana si svolgerà in 5 diverse sedi: oltre al capoluogo dorico saranno coinvolte anche Bologna, Roma, Perugia e Bari. Ad Ancona gli azzurri saranno protagonisti della fase a gironi, dal 28 agosto al 2 settembre.
Soddisfazione da parte dell'onorevole Giorgia Latini: "Siamo onorati di poter ospitare la Nazionale italiana. Abbiamo portato a casa questo prestigioso risultato, frutto del mio impegno quando ero assessore in regione insieme a tutte le altre realtà sportive marchigiane interessate."
"È per noi motivo d'onore e vanto - continua l'ex assessore Latini - Ancona e le Marche saranno sotto i riflettori per una rassegna di caratura internazionale e di enorme valore. Faccio il mio più grosso in bocca al lupo agli azzurri. Sarà una bella emozione. Il sogno di confermarsi di nuovo sul tetto d'Europa è lì a pochi passi".
"È una notizia bellissima – ha commentato l'assessore regionale, Chiara Biondi – perché significa che il lavoro speso anche da questa amministrazione e dall'onorevole Giorgia Latini che mi ha preceduta in assessorato, insieme a tutti i soggetti a vario titolo coinvolti, per far sì che questo evento potesse essere ospitato anche nella nostra regione, ha dato i suoi frutti".
(Foto Nazionale italiana: Ansa)
I militari della stazione di Numana, dopo due mesi di indagini, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Ancona nei confronti di un 39enne di Potenza Picena, ora ai domiciliari, e della sua fidanzata di 33 anni di Reggio Emilia. I due sono ritenuti responsabili di concorso in danneggiamento aggravato e tentato incendio di un noto ristorante della Riviera del Conero.
I fatti risalgono alla notte del 18 settembre scorso: secondo la ricostruzione dei carabinieri, il 39enne, sembrerebbe mosso da rancore per attriti con il suo ex datore di lavoro, intorno alle 2.30 di notte avrebbe messo in atto un doppio blitz. insieme alla fidanzata, che fungeva da palo, avrebbe inizialmente preso di mira l’auto del proprietario del ristorante presso cui aveva lavorato nella stagione estiva, una "Range Rover Evoque", distruggendola con una mazza da fabbro, per poi dirigersi al ristorante.
Una volta entrato nel locale infrangendo il vetro di una porta finestra, l’uomo avrebbe cosparso di liquido infiammabile alcuni tavoli di legno per poi appiccare il fuoco con il fine di procurare un incendio, tra l'altro mettendo in serio pericolo anche l’incolumità delle persone che alloggiavano negli altri piani dell’edificio.
Le fiamme, che si erano estese anche ad altri arredi, non si sono propagate grazie alla presenza di materiali ignifughi. L’uomo è stato posto ai domiciliari con apposizione del braccialetto elettronico, mentre alla donna è stato imposto l’obbligo di dimora nel comune di Reggio Emilia.
Si appropria del bancomat smarrito da un'anziana e lo usa per prelievi e acquisti per complessivi 7mila euro; mentre una 30enne trova 550 euro in contanti caduti a una donna che li aveva appena ritirati al bancomat e li consegna alla polizia municipale per restituirli alla legittima proprietaria. Due comportamenti opposti nelle Marche in situazioni analoghe accadute a poche ore di distanza rispettivamente a Pedaso e a Fabriano.
Nel primo caso un'anziana aveva smarrito il bancomat che è stato trovato da una 40enne, campana, nota alle forze dell'ordine, che non ha esitato a utilizzare la carta a proprio vantaggio. Con successive indagini, i carabinieri di Pedaso hanno individuato e denunciato in stato di libertà alla Procura per i reati di indebito utilizzo di carte di pagamento e ricettazione, la 40enne. La donna è stata identificata, anche mediante un'accurata analisi dei filmati di videosorveglianza pubblica e privata, quale autrice di numerosi indebiti e fraudolenti prelievi bancomat con la tessera smarrita dall'anziana.
A Fabriano, invece, una 50enne del posto, dopo un prelievo bancomat in centro città, si era accorta che il denaro le era caduto mentre passeggiava. Una ragazza di Matelica ha trovato a terra i 550 euro e li ha consegnati agli agenti della Polizia Municipale di Fabriano, diretta dal comandante Cataldo Strippoli, che li ha restituiti alla proprietaria.
Dopo la consegna immediata del denaro ai vigili da parte della 30enne, gli agenti avevano visionato le telecamere di sicurezza nella zona dove la giovane aveva raccontato di aver trovato i soldi, e hanno poi contattato la banca. Effettivamente pochi minuti prima del ritrovamento, era stato fatto un prelievo dallo sportello bancomat; i vigili urbani hanno cercato di contattare telefonicamente l'interessata che si è prontamente recata in via Veneto, sede della Polizia municipale, per riprendersi il denaro.
Tagliando la recinzione, spezzando lucchetti e catene dei box, ignoti ladri sono riusciti a rubare a Fabriano quattro cani di razza su nove, tutti addestrati per la caccia e la ricerca del tartufo. Un quinto cane è riuscito a sottrarsi al furto nonostante una corda messa intorno al suo collo.
Altri quattro, infine, sono stati ritrovati nelle loro cucce. Segno evidente, secondo gli investigatori, che i malviventi devono essersi spaventati e, quindi, si sono allontanati in tutta fretta. L'episodio è avvenuto la scorsa notte.
I cani erano nei loro box quando sono stati rubati. Secondo le prime ricostruzioni fornite dalle forze dell'ordine cittadine, i ladri avrebbero tagliato la rete metallica a protezione dei box per avere accesso ai cancelli, rompendo successivamente i lucchetti e le catene. Si teme che, una volta estratto il microchip, i cani di razza da caccia e tartufo, possano essere rivenduti. I tre proprietari hanno sporto denuncia.
Meno radiazioni e diagnosi più accurate su pazienti oncologici, cardiologici e neurologici, adulti e pedatrici (affetti da tumori ed epilessia). Ad Ancona, presso l'Azienda ospedaliero universitaria delle Marche, è stata presentata la Pet - Risonanza Magnetica a 3 Tesla.
Questa nuova modalità “ibrida” di diagnostica d’immagini rappresenta la frontiera più avanzata del “molecular imaging. Oggi, pur in presenza di varie opportunità terapeutiche per i pazienti, non tutti rispondono al meglio ma grazie a questo macchinario aiuterà a caratterizzare meglio la malattia e a riuscire a mirare al meglio i trattamenti.
Il macchinario è stato acquisito con un importante investimento dell’Azienda ospedaliero universitaria delle Marche di complessivi euro 5,7 milioni, comprensivo della ingente somma di circa 1.3 milioni di euro del lascito ereditario della signora Teresa Casagrande, che ha destinato la cifra con una precisa destinazione: favorire progettualità legate alla ricerca in campo oncologico.
Il professore Andrea Giovagnoni, direttore del dipartimento di scienze radiologiche Aou Marche e presidente Srim esprime la sua soddisfazione: “Un altro importante vantaggio della Pet/Rm è dato dalla forte riduzione dell’esposizione dei pazienti alle radiazioni ionizzanti, poiché la risonanza utilizza campi magnetici al posto dei raggi X. Per questo è particolarmente indicata per lo studio delle patologie oncologiche dei bambini. Attualmente in tutto il mondo ne sono state installate solo poco decine di questi macchinari e solo due della stessa tipologia in Italia (l’altra è al San Raffele di Milano)".
È intervenuto anche Dino Latini, presidente dell’assemblea regionale delle Marche: “Sono onorato di partecipare alla presentazione di questo strumento straordinario che è la risonanza magnetica 3 tesla. Un gioiello tecnologico unico, da oggi in dotazione all'Azienda ospedaliero universitaria delle Marche, che sosterrà con decisione la prevenzione e la diagnosi precoce delle malattie oncologiche, la qualità della vita dei pazienti, la ricerca. Un pensiero commosso a Teresa Casagrande e un ringraziamento alla sua famiglia da parte di tutta l’assemblea regionale per la sensibilità dimostrata, che ha reso concreto l'acquisto di questo macchinario".
In chiusura Filippo Saltamartini, assessore alla sanità della regione Marche che, pur assente, non ha voluto far mancare il suo contributo:“Sono dispiaciuto di non essere presente a questa inaugurazione. La Rm-Pet 3 Tesla unisce l’accuratezza della Pet a quella di una risonanza, e permette a Torrette di fare un salto di qualità importante dal punto di vista tecnologico e clinico. Ha applicazioni dal punto di vista oncologico, cardiovascolare, pediatrico e ginecologico. Inoltre è stata acquistata anche grazie al contributo di una benefattrice: una donazione è un fatto estremamente importante perché avvicina i cittadini alla pubblica amministrazione, grazie a uno stretto connubio tra pubblico e privato, in un settore vitale come quello della sanità”.
Una scossa sismica di magnitudo 3.2 si è registrata in mare a 4 km di profondità, secondo le rilevazione dell'Ingv, davanti alla costa anconetana alle 9.57. L'episodio sismico comunque non è stato avvertito in maniera rilevante nei centri vicini all'epicentro tra cui Fano (27 km a Est), Pesaro (34 km Est) e Ancona (38 km a Nord Ovest) e non si registrano danni.
La scia sismica davanti alle coste marchigiane, in particolare di Pesaro Urbino e Ancona, sta proseguendo con scosse: ieri pomeriggio le scosse più rilevanti sono state 2.8 alle 16:53 e 2.7 alle 17.03 con le stesse coordinate di quella di oggi. Comunque gli episodi sismici si sono diradati e presentano, in media, un'intensità minore intorno a 2, dopo le due più forti del 9 novembre (5.5 alle 7.07, 5.2 alle 7.08, seguite alle 12:57 da una 4.0).
Proseguono intanto le verifiche dei vigili del fuoco sugli edifici pubblici e privati in seguito al terremoto con epicentro in mare, al largo della costa pesarese, e cresce la conta dei danni e sono oltre 100 le persone fuori casa tra sfollati e alcune che per vari motivi non vogliono restare in casa e preferiscono sistemarsi in altri alloggi.
Ad Ancona 33 sono stati sistemati in strutture ricettive. Nelle Marche sono 49, a questa mattina, gli edifici dichiarati inagibili dai vigili del fuoco (sei più di ieri): 29 in Ancona e 20 a Pesaro. Il numero degli interventi eseguiti dai vigili del fuoco nelle aree colpite ha raggiunto quota 1.550. In tutto sono circa gli 750 edifici hanno subito danni tra i quali quasi 600 in provincia di Ancona e oltre150 nel Pesarese.
Dopo l'alluvione del 15 settembre, che ha devastato il Senigalliese (Ancona) e il Pesarese, causando 12 morti mentre una 56enne è ancora dispersa, le Marche iniziano a tirare le somme sui danni complessivi anche se una stima non è ancora possibile.
"Per le risorse necessarie a risistemare tutto - ha detto il presidente della Regione Francesco Acquaroli a margine dell'Assemblea pubblica di Confindustria Ancona a Senigallia - ancora non è facile fare una stima. Tra gli interventi successivi di somma urgenza, per imprese e famiglie, nelle infrastrutture e quelli per la mitigazione del rischio saranno intorno a un miliardo".
Intanto, ha osservato, occorre realizzare gli "interventi possibili perché quello che è accaduto il 15 settembre, in caso di altre forti precipitazioni a causa dei cambiamenti climatici, possa avere un effetto diverso sul territorio". Domani, giornata in cui potrebbe arrivare una prima valutazione per quantificare le risorse necessarie, Acquaroli incontrerà il ministro per la Protezione Civile Sebastiano 'Nello' Musumeci per un punto sulla situazione post alluvione e sul sisma che "ha toccato in maniera forte le Marche".
Anche per l'eventuale dichiarazione dello stato d'emergenza, chiesto dal sindaco di Pesaro Matteo Ricci dopo le forti scosse davanti alla costa marchigiana del 9 novembre scorso, per Acquaroli sarà anche l'occasione per una ricognizione anche delle azioni da mettere in campo.
"Ormai un tema acquisito - ha detto ancora Acquaroli - anche nelle interlocuzioni con il governo centrale trovo una disponibilità: il problema sono i tempi delle procedure che vanno cambiati, l'atteggiamento e l'impatto nei confronti di queste tematiche che vanno invertiti, la tempestività può significare evitare danni a persone e cose, la semplificazione deve essere una priorità. L'altro problema che condiziona la situazione è stato che tutto è avvenuto a una settimana dalle elezioni tra un governo uscente e un governo entrante, questo ha rallentato le interlocuzioni ma stiamo cercando di recuperare".
Le Fiamme Gialle del comando provinciale di Ancona hanno individuato alcune aree sottoposte a vincolo paesaggistico, nei pressi del lungomare Mameli di Senigallia, che erano state illecitamente adibite a campeggi.
L'attività svolta dalla Tenenza di Senigallia ha documentato la presenza di camperisti fruitori delle aree, con ricognizioni eseguite anche in orari notturni, rilievi fotografici, acquisizione di mappe catastali, e il coordinamento con la polizia locale di Senigallia.
Individuate tre aree della superficie complessiva di 7.492 metri quadrati, abusivamente adibite a campeggi. Pur essendo catastalmente classificate come terreni agricoli ad uso seminativo, senza aver mai ricevuto alcuna autorizzazione rilasciata dalle autorità preposte, erano di fatto utilizzate dai gestori quali aree riservate a numerosi camperisti per sostare e campeggiare, con relativi disservizi ai danni dei cittadini per un aggravio delle modalità di gestione dei rifiuti solidi e liquidi generati dall'insediamento abusivo.
Inoltre è stato rilevato che nessun camperista aveva pagato la tassa di soggiorno e che nessuno dei gestori aveva comunicato le generalità dei clienti alla Questura come previsto dalla normativa nazionale in materia di pubblica sicurezza.
Le tre aree sono state sequestrate d'urgenza dalla guardia di finanza, che ha fatto sgomberare oltre 30 camper. La Procura della Repubblica di Ancona e il gip hanno convalidato i sequestri, i tre gestori sono stati denunciati a piede libero per abuso paesaggistico e violazioni al Testo Unico Leggi di Pubblica Sicurezza. Infine l'autorità giudiziaria ha disposto il ripristino paesaggistico delle aree soggette a vincolo.
Si è svolta oggi a Roma, all'interno della monumentale Palestra di Palazzo H presso l'Università degli Studi del Foro Italico, l'annuale cerimonia che ha conferito le onorificenze sportive del Coni.
Come ha sottolineato lo stesso presidente del Coni, Giovanni Malagò, nell'introduzione della cerimonia, "mai, nella storia, lo sport italiano aveva vinto tanto a livello olimpico, mondiale e continentale. Ritrovarsi nuovamente sul podio dei paesi più vincenti dopo un 2021 da incorniciare, con le 40 medaglie conquistate ai Giochi Olimpici di Tokyo, non era affatto scontato, ma i successi tricolori sono andati addirittura oltre le aspettative".
Oltre a Malagò, sul palco il presidente del Comitato italiano paralimpico Luca Pancalli e il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, che hanno consegnato la massima onorificenza dello sport italiano agli insigniti. Lo sport marchigiano torna dalla prestigiosa cerimonia con tre Collari d'Oro e due Palme d'Oro al merito tecnico.
Ad essere premiati con il Collare d'Oro sono stati Tommaso Marini, campione mondiale di fioretto maschile a squadre, Leandro Ausibio Mosca, campione mondiale pallavolo e Sofia Raffaeli, campionessa mondiale nel concorso generale individuale di ginnastica ritmica. A ricevere la Palma d’Oro al merito tecnico sono stati, invece, Maria Elena Proietti Mosca (fioretto) e Giovanna Trillini (fioretto).
"Il contributo della nostra regione è stato anche quest'anno importante per la crescita dello sport italiano - ha sottolineato Fabio Luna, presidente Coni Marche, presente alla cerimonia - Complimenti ai nostri atleti che hanno ricevuto il Collare d'Oro, massima onorificenza dello sport italiano, e ai nostri tecnici, insigniti della Palma d'oro".
"Nelle Marche importi di pensioni e reddito di cittadinanza mediamente più bassi rispetto alla media nazionale". A riferirlo alla facoltà di Economia Ancona, il direttore regionale Inps Antonello Crudo a margine della presentazione del XXI "Rapporto annuale dell'Inps", illustrato dal presidente nazionale Inps Pasquale Tridico.
Per le pensioni si stimano ratei medi di "850 euro mensili contro gli oltre mille euro di media nazionale", mentre per il Rdc l'erogazione mensile ammonta a circa "508-510 euro contro gli oltre 600 italiani". Per le pensioni, ha spiegato, è dovuto "probabilmente anche a una peculiarità del mondo marchigiano in quanto c'è una percentuale di lavoratori autonomi molto più alta, circa il 43%, rispetto alla media italiana, circa il 30%. Ciò fa sì che, "con l'entrata in vigore sempre più massiccia del sistema contributivo e la minore aliquota di computo del lavoro autonomo, abbia avuto un impatto sull'importo".
Quanto al Reddito di cittadinanza nelle Marche le dinamiche di domande respinte sono allineate a quelle nazionali "abbiamo il 36-37% di respinte rispetto alle domande iniziali - ha osservato ancora Crudo - e ciò testimonia la bontà dei controlli dell'Istituto, allineato con la media nazionale”.
“C'è la necessità che questo dato si 'pulisca' con un'attività di filtro ancora maggiore da parte degli intermediari. Poi ci sono anche i controlli successivi che facciamo - ha ricordato - ma anche revoche e decadenze, a parità di impegno, si stanno riducendo, perché riusciamo ad arginare il fenomeno all'origine".
Una criticità, ha confermato il direttore regionale Inps Marche, riguarda sempre la trasformazione del Rdc in occupazione, anche se l'Inps si occupa in particolare di politiche passive e non di attive, materia attinente più a Centri per l'Impiego. "Indubbiamente - ha concluso Crudo riguardo al passaggio da Rdc al lavoro - è possibile che sia la parte di criticità, ed è necessario fare qualche sforzo in più a livello generale".
“L'erogazione del reddito di cittadinanza ha avuto un effetto positivo sia sulla natalità sia sulla mortalità, ovviamente in direzioni opposte, tra le persone che possedevano le condizioni per riceverlo rispetto alla 'fascia' più alta che non lo ha ricevuto”, ha spiegato il presidente dell'Inps Pasquale Tridico In questi termini, ha detto ancora Tridico, "il reddito di cittadinanza ha contribuito ad aumentare la natalità" e ha avuto un "effetto positivo sulla mortalità".
"Tra il 2019 e il 2022 - ha ricordato il presidente dell'Inps rispondendo ai giornalisti a margine delle presentazione - abbiamo dato a 5 milioni di persone il reddito di cittadinanza con almeno una mensilità. Oltre 5 milioni di persone hanno beneficiato di questa misura - ha ribadito - che è stato uno straordinario sostegno per il contrasto alla povertà, uno strumento che esiste in tutti i Paesi europei. Bisogna fare di più dal lato dell'inclusione e delle politiche attive - ha ammesso - ma necessariamente è uno strumento che ha avuto un impatto fortemente positivo durante questa crisi pandemica".
Il Rdc è una misura che "contrasta in modo diretto le diseguaglianze della povertà. Coloro che, prima del 2019, lavoravano e percepiscono il Reddito di cittadinanza, hanno continuato a lavorare e anzi hanno aumentato l'offerta di lavoro sul mercato. Chi ha preso il reddito di cittadinanza - ha ribadito Tridico - non sta sul divano a guardare la tv ,ma ha continuato a lavorare. C'è un 65% di percettori 'non occupabili', - ha concluso - va fatto un lavoro di inclusione e programmi come esistono negli altri Paesi".
(Foto e fonte Ansa)