Pubblicato oggi sulla prestigiosa rivista The New England Journal of Medicine uno studio coordinato dal professor Giuseppe Paolisso dell'Università della Campania "Luigi Vanvitelli" e presidente del Civ dell'Ircss Inrca, in collaborazione con numerosi enti di ricerca italiani ed esteri, tra cui Harvard Medical School di Boston, l'Ircss Multimedica Milano, le Università Politecnica delle Marche (Univpm), Sapienza e Salerno, e l'Ircss Inrca.
Lo studio mette in evidenza per la prima volta la presenza di micro- e nanoplastiche nelle placche aterosclerotiche umane, sottolineando la pericolosità di tali inquinanti per la salute dell'uomo. Sulla rivista viene accompagnato da un editoriale in cui si definisce la scoperta "rivoluzionaria" perché fornisce per la prima volta la prova che le microplastiche e le nanoplastiche ingerite o inalate sono associate a esiti di malattie cardiovascolari nell'uomo, indicando che le materie plastiche hanno effetti sempre più importanti, ormai visibili, sulla salute umana e l'ambiente.
Onnipresenti, le micro- e nanoplastiche attaccano anche il cuore con effetti dannosi fino ad oggi sconosciuti e mai documentati prima. Dopo averle trovate nell'uomo in diversi organi e tessuti, tra cui placenta, latte materno, fegato e polmoni, compresi i tessuti cardiaci, uno studio italiano rivela per la prima volta la loro presenza perfino nelle placche aterosclerotiche, depositi di grasso nelle arterie pericolose per il cuore e fornisce soprattutto prova inedita della loro dannosità.
I dati raccolti mostrano infatti che le placche aterosclerotiche "da inquinamento" sono anche più infiammate della norma, quindi più friabili ed esposte a rischio di rottura con un aumento almeno 2 volte più alto del rischio di infarti, ictus e mortalità rispetto a placche aterosclerotiche che non sono inquinate da nano-plastica.
Lo ha verificato un ampio studio italiano coordinato da ricercatori dell'Università della Campania Luigi Vanvitelli, oggi pubblicato sulla rivista The New England Journal of Medicine, che dimostra come le placche aterosclerotiche contengano spesso micro- e nanoplastiche a base di polietilene (Pe, rilevato nel 58.4% dei casi) o polivinilcloruro (o pvc, individuato nel 12.5% dei casi), due dei composti plastici di maggior consumo nel mondo, utilizzati per realizzare prodotti che vanno dai contenitori ai rivestimenti, dalle pellicole plastificate a materiali per l’edilizia.
Lo studio è stato condotto su 257 pazienti con oltre 65 anni sottoposti ad endoarterectomia per stenosi carotidea asintomatica. Durante tale procedura sono state rimosse le placche aterosclerotiche che sono state successivamente analizzate con metodi chimici per la quantificazione e al microscopio elettronico con una tecnica innovativa basata sulla spettrometria a raggi X per la localizzazione.
I ricercatori dell'Università Politecnica delle Marche Univpm, Laura Graciotti e Gianluca Fulgenzi, hanno per la prima volta identificato in maniera univoca la presenza di micro e nanoplastiche localizzandole all'interno delle placche aterosclerotiche.
Gianluca Fulgenzi, ricercatore del dipartimento di scienze cliniche e molecolari della facoltà di medicina di Univpm commenta: "Per la prima volta in assoluto utilizzando una tecnica innovativa messa a punto da noi, abbiamo potuto visualizzare nanoplastiche in materiale umano e localizzarle con precisione in comparti anatomici ben definiti".
Laura Graciotti, ricercatrice del dipartimento di scienze biomediche e sanità pubblica della facoltà di medicina di Univpm, responsabile del centro Clem, commenta che lo studio è stato reso possibile grazie alla nuova strumentazione acquisita dal Dipartimento con i fondi di Eccellenza e che in futuro la stessa tecnica potrebbe essere utilizzata per studi in altri comparti anatomici e/o differenti patologie, sottolineando l’importanza della scoperta per la salute umana.
"L'Ircss Inrca - dichiara la professoressa Fabiola Olivieri, direttore scientifico e professore ordinario di patologia generale e clinica presso il dipartimento di scienze cliniche e molecolari della facoltà di medicina di Univpm - si occupa da tempo dello studio del ruolo dell’infiammazione nel processo di invecchiamento e nello sviluppo delle più comuni patologie età-associate, comprese le patologie cerebro e cardiovascolari. I processi infiammatori quando cronicizzano e quindi perdurano nel tempo, possono avere effetti deleteri per la salute umana. Questo studio evidenzia per la prima volta come derivati delle plastiche possono essere individuati nelle placche aterosclerotiche che così diventano più fragili, e rompendosi, possono essere più facilmente causa di infarti del miocardio e ictus. La ricerca è stata condotta su una popolazione ultra65enne, quale quella che giornalmente vediamo all'Ircss Inrca di Ancona".
Anche il direttore generale Inrca, Maria Capalbo commenta: "Questo importante risultato scientifico è stato ottenuto anche grazie al contributo dei ricercatori del nostro istituto". A tale proposito, il vicepresidente della giunta e assessore alla sanità Filippo Saltamartini ha sottolineato: "Questa scoperta è estremamente rivoluzionaria, in essa l’Inrca ha un ruolo attivo, confermando la sua importanza nel mondo della ricerca scientifica nazionale ed internazionale. Per questo la nostra regione continuerà nello sforzo di potenziare l’Istituto Irccs Inrca, unico in Italia ad occuparsi in maniera translazionale di ricerca e terapia al servizio del paziente anziano".
Importante colpo allo spaccio locale quello messo a segno dagli agenti del commissariato di pubblica sicurezza di Senigallia. Nella giornata di martedì è stata sequestrata una notevole partita di cocaina e marijuana che avrebbe fruttato decine di migliaia di euro.
Nei guai è finita una persona trovata in compagnia di un noto assuntore di stupefacenti. È stato proprio questo particolare a far scattare l'alt dei poliziotti della volante a un'auto in transito nei pressi di un supermercato di Senigallia. Il conducente non aveva nulla con sé, mentre addosso al trasportato sono state trovate cinque dosi di cocaina pronte per lo spaccio.
La perquisizione è stata quindi estesa anche alla sua abitazione: gli agenti hanno rinvenuto un ingente quantitativo di cocaina, più di 300 grammi, e circa 90 grammi di marjuana, oltre a tutto il materiale necessario per il confezionamento delle dosi. La droga, una volta pronta per essere immessa sul mercato locale, avrebbe permesso di raccogliere circa 30 mila euro. Tutto il materiale è stato sequestrato mentre l'uomo è stato tratto in arresto.
Si stanno registrando disservizi sulle app del gruppo Meta. Non si riesce ad accedere ai social, si risulta disconnessi.
Su Facebook se si prova a entrare appare l'avviso: "Si è verificato un errore imprevisto, prova a effettuare nuovamente l'accesso". Nel frattempo su Twitter si stanno diffondendo gli hashtag #facebookdown e #instagramdown e su downdetector.com, il sito che monitora i disservizi delle piattaforme, a partire dalle 16 ora italiana si registra un picco di segnalazioni.
Secondo Netblocks si stanno riscontrando disservizi anche su Messenger, con gli utenti che segnalano interruzioni in più paesi.
“Nel 2023 sono state recuperate 128.374 prestazioni ambulatoriali, 2.768 ricoveri e 12.016 screening. Nonostante le segnalazioni di alcuni disservizi, va sottolineato che ogni giorno vengono soddisfatte in media 12 mila prestazioni, quasi 9 mila nei tempi. Per il 2024 abbiamo stanziato oltre 13 milioni di euro per il recupero delle liste d’attesa ambulatoriali e ospedaliere. Stiamo lavorando per cercare di ridurle e per dare risposte ai marchigiani”. Lo dichiara il vice presidente della Giunta e assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini.
Il tema è stato al centro di una interrogazione dei consiglieri del gruppo assembleare del Pd nella seduta odierna del Consiglio regionale. “Il problema delle liste d’attesa – ha detto in Aula - risente della mancata programmazione della formazione e del turnover dei medici, problemi che stiamo affrontando con l’aumento delle borse di specializzazione che abbiamo innalzato a 155. Gli interroganti del Pd dovrebbero domandarsi come mai non sono stati finanziati e formati questi medici”.
L’altro tema toccato dall’assessore Saltamartini è stato quello del “sottofinanziamento del Servizio sanitario nazionale", avvenuto negli anni."Per la prima volta, con il governo Meloni – ha puntualizzato -abbiamo aumentato il fondo sanitario delle Marche di 3miliardi” risorse “che si sommano nella programmazione triennale ai + 3miliardi del 2025 e del 2026” e “che ci consentono di ripartire”. Il vicepresidente della Giunta ha poi rivendicato i risultati positivi conseguiti dalla sanità marchigiana, in particolare ha fatto riferimento al fatto che “le Marche sono risultate tra le 5 Regioni benchmark in Italia nelle aree di prevenzione, distrettuale ed ospedaliera”.
La Regione, ha sottolineato, si è resa protagonista di una riforma epocale, quella che ha portato alla sostituzione del “carrozzone Asur” con cinque Aziende Sanitarie Territoriali, una per provincia, e due strutture ospedaliere, L’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche e l’Inrca, e ha poi “redatto il nuovo piano socio sanitario regionale” partendo per la prima volta da una analisi scientifica dei fabbisogni sanitari “con il prezioso contributo dell’Università Politecnica delle Marche e dell’Università Bicocca di Milano”. “Stiamo lavorando all’attuazione degli atti aziendali che garantiranno l’esecuzione delle prestazioni e stiamo operando per la riorganizzazione del Cup e di tutto il sistema sanitario – ha aggiunto –: i risultati arriveranno sicuramente, anche perché arriveranno i medici, quindi, nei prossimi mesi e nei prossimi anni, avremo più prestazioni e più efficienza, tutto ciò che i governi Pd non hanno mai garantito”.
Entrando nel merito della questione, ha spiegato che “a livello regionale vengono effettuati incontri giornalieri con i referenti aziendali delle liste d’attesa per gestire disservizi ed emergenze, sia di natura tecnica che organizzativa. Il coordinamento enti – ha spiegato - si riunisce settimanalmente per analizzare nel dettaglio la situazione di ogni azienda e provincia, sia per quanto riguarda i tempi d’attesa, sia per l’andamento dell’erogazione delle prestazioni più critiche”.
Nell’agosto del 2023 la giunta regionale ha stanziato oltre 9 milioni di euro per affrontare il problema delle liste d’attesa e per migliorare la situazione, si tratta di fondi dedicati (pario allo 0,3% del finanziamento indistinto del fabbisogno sanitario nazionale standard cui concorre lo Stato per l'anno 2023), fondi che sono stati totalmente spesi nelle tre aree di intervento, ambulatoriale, ricoveri e screening. Nell’ambulatoriale sono state recuperate 128.374 prestazioni, più del doppio di quelle previste nella Dgr del Piano di recupero (58.991), i ricoveri recuperati sono stati 2.768 e gli screening 12.016. La committenza al privato per il recupero delle prestazioni con il fondo 0,3% ha riguardato il 43,6% sul budget assegnato.
Nel 2024 sono stati stanziati 13.260.000 euro per il Piano Operativo di recupero delle Liste di Attesa nelle Marche (DGR 56 del 29 Gennaio 2024), lo 0,4% del livello di finanziamento indistinto del fabbisogno sanitario nazionale standard cui concorre lo Stato, ripartito tra gli Enti del Servizio sanitario regionale. Di questi, 8.614.291,21 euro saranno destinati al recupero delle prestazioni ambulatoriali e 4.645.708,79 euro al recupero delle prestazioni ospedaliere. Le risorse per le prestazioni ambulatoriali potranno essere impiegate anche per garantire la copertura degli screening oncologici in caso di necessità.
I vigili del fuoco sono intervenuti poco dopo le ore 10:00 lungo la strada statale 76 per una segnalazione di fumo all'interno della galleria Gola della Rossa Nord, in direzione Ancona, nel territorio comunale di Serra San Quirico. La squadra di Fabriano giunta sul posto ha ispezionato l'intero tunnel senza trovare incendi in corso. La causa del fumo potrebbe essere riconducibile ad un'auto ferma nella piazzola di emergenza, senza proprietario, che potrebbe aver avuto un guasto meccanico. Sul posto il 118, Anas, polizia stradale e carabinieri. La strada è stata riaperta al traffico intorno alle 12:30.
Il borgo di Genga, gioiello medioevale delle Regione nonché custode del favoloso sito naturalistico delle Grotte di Frasassi, rappresenta le Marche nel concorso televisivo “Il Borgo dei Borghi 2024” in onda la domenica all’interno della trasmissione Kilimangiaro su Rai 3, condotta da Camila Raznovich.
Una sfida tra i venti luoghi più belli e caratteristici di tutta Italia che vede Genga come unico Comune della Regione Marche. Le votazioni si sono aperte il 25 febbraio sul sito di RaiPlay e si chiuderanno alle ore 23.59 del 17 marzo 2024.
Si può esprimere un voto al giorno (ogni 24 ore dalla precedente votazione) da ogni propria mail, per una sola preferenza che può essere sempre la stessa, in questo caso Genga.
“Invito tutti i marchigiani a votare per Genga – ha dichiarato il sindaco Marco Filipponi – siamo orgogliosi di rappresentare la nostra bellissima Regione nel famoso concorso di Rai 3 il "Borgo dei Borghi" e ci piacerebbe vincere questa sfida contro tutte le altre Regioni d’Italia. Siamo i custodi di un grande patrimonio storico artistico e naturalistico, dove spiccano per grandiosità e spettacolarità le Grotte di Frasassi, tanto amate da tutti noi e dai migliaia di turisti che ogni anno vengono nel nostro territorio”.è
Grazie ai voti di tutti, Genga potrebbe essere eletto quest’anno il borgo più bello d'Italia nella serata speciale de “Il Borgo dei Borghi" che andrà in onda su RAI 3 domenica 31 marzo dove verrà svelata la classifica dei Comuni più votati. Vero e proprio gioiello medioevale, il borgo di Genga incanta i visitatori con il suo fascino rurale e la sua architettura storica.
Di grande suggestione è il castello di Genga, arroccato sul colle, con il meraviglioso belvedere sulla vallata e l’antica rocca di Pierosara, Castrum Petrosum, e sul Parco naturale della Gola della Rossa e Frasassi. Le strette stradine acciottolate del borgo, le facciate delle case in pietra e i balconi fioriti creano un'atmosfera romantica e suggestiva.
Ogni angolo di Genga è un'opera d'arte che racconta la storia di questa antica comunità. Non è raro perdersi tra le viuzze e scoprire scorci panoramici mozzafiato tra le verdi colline e le montagne che circondano il borgo. Camminare per le strade di Genga è come fare un salto nel passato e immergersi nella tradizione e nell'ospitalità italiana.
Il territorio offre ai visitatori notevoli itinerari di arte e cultura grazie alla presenza di antiche chiese, castelli e suggestivi eremi incastonati nelle montagne, tra i quali l’eremo di Santa Maria Infra Saxa sospeso sul dirupo a strapiombo e il Santuario Madonna di Frasassi, più conosciuto come il Tempio del Valadier, un tempio neoclassico commissionato nel 1819 dal Cardinale Annibale della Genga, il futuro papa Leone XII. All’entrata della Gola di Frasassi è possibile ammirare la maestosità dell’abbazia di San Vittore delle Chiuse, uno dei monasteri benedettini più importanti del centro Italia, fondata nel XI secolo, in attesa di diventare patrimonio Unesco. Oltre alla bellezza e all’autenticità del borgo stesso, Genga è celebre per la sua attrazione naturale unica: le Grotte di Frasassi, il favoloso complesso ipogeo tra i più grandi e affascinanti al mondo.
Con una piacevole passeggiata di un chilometro e mezzo nel ventre della terra, tra le gigantesche stalattiti e stalagmiti, i meravigliosi cristalli e i drappeggi della scenografia naturale delle Grotte di Frasassi è possibile viaggiare lungo i milioni di anni del passato e scoprire la storia dell’evoluzione della vita sul pianeta.
Mega, la Meta Gallery di Popsophia, continua la sua ricerca estetica nella fenomenologia della percezione e propone un nuovo allestimento dedicato alla Mole Vanvitelliana e alla sua rappresentazione geometrica. È infatti il “pentagono” il centro della riflessione che Popsophia propone nelle giornate del festival dorico, dal 21 al 24 marzo per provare a raccontare come matematica, estetica e filosofia si incontrino nella bellezza dei numeri che diventa estetica della forma.
Orientarsi nello spazio è l’abilità geometrica che tutti usiamo per affrontare il mondo. ‘Pentagon, la ragione aurea della bellezza' è un omaggio alla "figura cosmica" che in sé racchiude l’enigma dell’universo con i suoi cinque elementi: il fuoco, la terra, l'aria, l'acqua e lo spirito. Il pentagono è il luogo eletto del pensiero, la sua diagonale una sezione aurea perfetta, che combina il due, il primo numero pari, e la perfezione del tre, il più piccolo dei dispari. L’unione perfetta dei diseguali, cioè il pentagono. Una mostra filosofica, dove, per dirla con Platone, “non entri chi non conosce la geometria”.
Grazie alle potenzialità offerte dallo spazio immersivo di MeGa lo spettatore potrà non solo ammirare e percorrere l’allestimento, ma compenetrare i misteri di alcune forme geometriche che hanno ispirato matematici, scienziati, artisti. Nel percorso della mostra, ideata da Lucrezia Ercoli, curata da Evio Hermas Ercoli e realizzata dai designer e sviluppatori Alessandro Nardi, Leonardo Nardi, Mirko Verdecchia e Riccardo Preterossi, sarà possibile compiere un viaggio fra quelle figure solide, che hanno rappresentato grandi interrogativi culturali: semplici prodotti della geometria o l’ossessione della perfezione per gli artisti di ogni tempo? Sarà possibile ammirare anche le meraviglie del Nastro di Moebius esempio di superficie non orientabile che sconvolge la nostra percezione ordinaria o il triangolo di Penrose anche conosciuto come “triangolo impossibile”.
In totale saranno sette le esperienze percettive che faranno parte del percorso che, rispetto ai precedenti appuntamenti espositivi, all’interno della galleria virtuale e modulare si arricchisce di un tappetto sonoro che rende la visita unica e irripetibile
La mostra verrà rilasciata nelle sale della Corte della Mole vanvitelliana, durante le giornate del festival Popsophia, dal 21 al 24 marzo, con orario pomeridiano, dalle 17.00 alle 19.00, e serale, dalle 21.00 alle 23.00. La mostra immersiva è visitabile con il supporto di un tutor, e con catalogo in omaggio alla fine della visita.
“A seguito della decisione della Prefettura di Macerata di non consentire, per motivi di ordine pubblico, l’effettuazione della gara Osimana – Montefano calcio allo stadio “Spivach” di Cingoli, si dispone il posticipo della stessa a mercoledì 6 marzo 2024. ora ufficiale. Seguiranno comunicazioni”.
È il comunicato reso noto dalla Figc Marche, riguardante il rinvio della sfida tra Osimana e Montefano, match valevole per la 24^ giornata del campionato di Eccellenza, dopo la maxi squalifica dello stadio “Diana" di Osimo.
Gli organi competenti e di sicurezza, infatti, hanno riscontrato perplessità riguardo l’impianto cingolano, e ciò ha portato la società giallorossa a chiedere il rinvio della partita, considerata ovviamente la difficoltà a cercare un altro stadio in un così breve lasso di tempo, dove peraltro si giocherà a porte chiuse.
+++Aggiornamento+++
Sarà alla fine il San Giobbe di Filottrano la sede della partita, valida per la 24ª giornata di Eccellenza Marche, tra Osimana e Montefano. Come da ordinanza il match si disputerà a porte chiuse.
Investimento mortale sui binari alla stazione di Falconara Marittima, poco prima 9:30 della mattinata di oggi. La vittima è un uomo, travolto e ucciso dal treno 8810 Bari-Milano, all'altezza del terzo binario.
In base a una ricostruzione, l'uomo era sul marciapiede della stazione ferroviaria quando, per cause in corso di accertamento da parte della Polfer, sarebbe stato investito dal Freccia Rossa. L'ipotesi al momento più probabile è che si sia trattato di un gesto volontario.
Sul posto polizia ferroviaria, vigili del fuoco e sanitari del 118. Interrotta in un primo momento la circolazione ferroviaria tra Falconara e Montemarciano, è poi stata riaperta a binario unico. Diversi treni hanno subito ritardi.
La gara di ritorno della fase nazionale di Coppa Italia contro l'Atletico BMG costa carissimo all'Osimana. Oltre all'eliminazione dalla competizione, la società giallorossa ha rimediato, infatti, una maxi squalifica dal giudice sportivo.
Come si legge nel comunicato ufficiale della LND Marche, l'Osimana dovrà scontare la squalifica del proprio campo di gioco fino al 30 agosto 2025 con decorrenza immediata, dovendo giocare così le proprie gare interne in campo neutro e a porte chiuse. Non finisce qui, perchè la società ha rimediato anche una multa di 5.000 euro.
La maxi squalifica arriva in seguito ai comportamenti dei supporters giallorossi nel match giocato in terra umbra. Essi sono accusati di aver rivolto espressioni gravemente offensive e minacciose all'indirizzo della quaterna arbitrale. Quest'ultima è stata anche vittima del lancio di lattine, fumogeni, accendini, monetine e pietre. L'assistente arbitrale che svolgeva il proprio compito di guardalinee sotto il settore ospiti è stato il più martoriato - sempre secondo il referto - essendo stato colpito da una pietra alla testa (forte ematoma per lui) e ricoperto di un abbondante quantitativo di urina ("che gli ha provocato nausea e disgusto").
Il comportamento sarebbe stato inaccettabile anche sul terreno di gioco, con tutti i tesserati dell'Osimana che al triplice fischio hanno accerchiato e ricoperto di insulti la stessa terna arbitrale. Questo ha portato a squalifiche pesanti anche per i giocatori Bellucci, Fermani e Bambozzi. I primi due sono stati squalificato fino al 30 aprile, mentre il terzo per quattro gare effettive.
Di seguito il comunicato ufficiale della LND Marche.
Pensa di aver acquistato un un’Iphone 15 Pro Max usato al prezzo di 500 euro, ma nel pacco trova solo tre brick di succhi di frutta. La truffa si è consumata ieri pomeriggio a Jesi in zona Porta Valle ai danni un giovane del Bangladesh regolarmente residente in città.
La polizia locale, è riuscita con una indagine lampo a risalire al responsabile del reato che è stato pertanto denunciato all’autorità giudiziaria. Il ragazzo truffato, 27 anni, era in sella alla propria bicicletta e stava percorrendo via Giacomo Acqua quando è stato affiancato da una Fiat Panda di colore chiaro a bordo della quale vi erano due persone. Uno di questi ha chiesto al giovane se fosse interessato all’acquisto di un cellulare usato ma di ottima qualità per 700 euro.
Il ventisettenne, dopo aver preso visione del telefonino, aveva contrattato il prezzo d’acquisto trovando l’accordo per 500 euro e, una volta ottenuto lo sconto, si era recato al bancomat per prelevare la somma pattuita. L’uomo ha consegnato al ragazzo il pacchetto, allontanandosi subito dopo e lasciando di stucco il giovane nel momento in cui, aprendo il contenitore, non ha trovato altro che tre brick di succhi di frutta.
Una volta allertata, la polizia locale ha avviato gli accertamenti che hanno permesso di identificare un individuo già conosciuto, che in precedenti controlli era risultato a bordo del veicolo ripreso nelle immagini dell’impianto di videosorveglianza presente in zona. Dopo aver visionato alcune foto, il ragazzo ha infatti riconosciuto un 43enne napoletano, già deferito all’autorità giudiziaria per un analogo reato da parte del comando di polizia locale, e pertanto nuovamente denunciato per truffa.
Venerdì primo marzo il Parco Zoo Falconara inaugura la stagione 2024 e lo fa con una grande novità che conquisterà tutti i visitatori: il canguro grigio orientale (Macropus giganteus). Ospiti della struttura tre giovani esemplari: una femmina, Vaiana, e due maschi, Boomerang e Sydney. Il nuovo reparto è stato presentato questa mattina alla presenza del sindaco di Falconara Stefania Signorini e di Ilenia Orologio, assessore al commercio e alle politiche scolastiche ed educative.
Il canguro grigio orientale è la specie bandiera dell'Australia. È un mammifero marsupiale, ovvero gli esemplari femmina hanno una tasca nel ventre dove trasportano e alimentano i loro piccoli appena partoriti. È tra i canguri di maggiori dimensioni: il suo peso va dai 40 ai 90 kg e può raggiungere 140 cm di altezza, mentre la coda può essere lunga fino a un metro. Animale erbivoro, in natura può vivere 10 anni, mentre in ambiente controllato.
Boomerang, Sydney e Vaiana provengono dal Parco Natura Viva di Verona e nel giardino zoologico marchigiano si sono subito ambientati al meglio. "Abbiamo deciso di ospitarli nella nostra struttura per dare un messaggio educativo e per parlare dell’ecosistema australiano, in particolare dei marsupiali - ha dichiarato Gioia Gaiot, responsabile staff didattico-scientifico del Parco -. La presenza dei canguri è importante dal punto di vista didattico e di sensibilizzazione. Inoltre, è un modo per far conoscere ai visitatori tante curiosità su questo animale. Una particolarità, ad esempio, è che il cucciolo viene alla luce dopo solo un mese di gestazione e completa il suo sviluppo nel marsupio della mamma dove rimane per otto mesi".
Con i canguri, il giardino zoologico marchigiano si arricchisce di un’ulteriore specie ed ospita animali di tutti i continenti. L’arrivo dei tre marsupiali australiani testimonia la crescita di una realtà unica nel panorama regionale, rilevante dal punto di vista didattico e turistico.
"Il Parco Zoo Falconara si conferma come un’eccellenza delle Marche e un punto di riferimento per la biodiversità a livello nazionale ed europeo - ha commentato il sindaco di Falconara, Stefania Signorini -. Continuare a investire nel benessere degli animali significa credere nel territorio in cui si opera e soprattutto nella propria missione votata alla conservazione delle specie".
La struttura vanta più di 200 esemplari appartenenti a oltre 40 specie e, con circa 50mila visitatori l’anno provenienti da tutta Italia e dall’estero, si conferma una delle attrazioni di punta della regione Marche. Inoltre, è l’unico zoo in Italia ad accogliere gli okapi, rara specie minacciata di estinzione originaria della Repubblica Democratica del Congo.
Pomeriggio contrassegnato dagli incidenti nel comune di Trecastelli. A poche ore di distanza dal primo caso (leggi qui), un ulteriore sinistro si è verificato in via Vallisce, poco prima delle ore 16:00. Un anziano, residente in zona, per ragioni ancora da chiarire, ha perso il controllo della propria auto (una Skoda, ndr), finendo per ribaltarsi sulla carreggiata.
Ad estrarre il conducente novantenne dall'abitacolo sono stati i vigili del fuoco, intervenuti con una squadra da Senigallia, a cui è spettata anche la messa in sicurezza del tratto. L'uomo è stato poi affidato alle cure del personale sanitario, che ha provveduto al trasferimento del ferito presso l'ospedale senigalliese: non si trova comunque in pericolo di vita. Nessun altro mezzo è stato coinvolto nell'incidente. A svolgere i rilievi di rito sono stati gli agenti della polizia locale.
Auto esce di strada e si ribalta: conducente a Torrette. I vigili del fuoco sono intervenuti, poco prima delle ore 13:00, per un’autovettura alimentata a metano uscita fuori strada lungo la strada provinciale 18 in via del Bosco a Trecastelli .
La squadra di Senigallia ha provveduto a estrarre il conducente dall'abitacolo, con l’ausilio di specifiche attrezzature, affidandolo alle cure del personale sanitario e mettendo poi in sicurezza l’intera zona. Il conducente della vettura è stato trasportato all’ospedale dorico di Torrette per tutti gli accertamenti del caso.
"Volete conoscere il perchè di quella tuta gialla Agip?", dice Cesare Bernabei alla platea dell'Istao, convenuta per 'Il libro del mese': 'Mattei forever' (Ilari editore) di cui l'ex alto dirigente Ue è coautore. "Il colore si deve a mio padre, Gustavo, braccio destro del fondatore e primo presidente dell'Eni. Il quale, appunto, gli aveva allora chiesto 'lumi' sui colori delle divise per i dipendenti del nascituro ente nazionale idrocarburi. E Gustavo Bernabei, modenese innamorato della propria Terra, ne aveva subito proposto i colori tradizionali: giallo e blu. Mattei accolse subito l'idea. Fu così che gli uomini Eni vestirono di giallo (la giubba) e blu (i pantaloni)".
Una testimonianza d'eccezione - mossa dalla presenza in sala di Sebastiano Gubinelli, l'ultimo testimone del Caso Mattei, con addosso la storica divisa - quella di Cesare giunto da Bruxelles appositamente per il convegno a cura del presidente Istao, prof. Mario Baldassarri.
Ed ancora a proposito della tragedia di Bascape': "Quella sera del 27 ottobre del '62 non la dimenticherò per tutta la vita - racconta Bernabei -. In casa suonò il telefono, mentre eravamo a cena. Rispose mio padre. Si fece subito scuro in volto. Poi disse a mia madre: 'stasera dormo fuori'. Era il segno che qualcosa di grave era accaduto. Tuttavia nessuno in famiglia, eccetto naturalmente mio padre, poteva immaginare quanto".
Il racconto di Cesare Bernabei ha emozionato. E commozione c'è stata anche in chiusura, dopo lavori protrattisi per oltre 3 ore, attraverso le lacrime e le parole dell'87enne Sebastiano Gubinelli, che per primo, ebbe la notizia della scomparsa dal radar sul cielo sopra Bascape' del bireattore con a bordo il presidente dell'Eni.
Fondamentale l'intervento dell'altro coautore del libro, Otello Lupacchini (ex Pg di Reggio Calabria e Torino, autore di inchieste su Br e caso Calvi) che ha contestualizzato in 100 anni di storia italiana, dall'Impresa dei Mille in poi, l'assassinio Mattei. Suggestiva e senza precedenti, la relazione di Lucio Biagioni sul Villaggio Eni a Borca di Cadore. Non solo modello rivoluzionario di wellfare aziendale, ma pure e soprattutto culturalmente come metafora del mondo.
Di grande interesse l'intervento di Giuseppe Sfligiotti, gia' dirigente Eni- Nucleare. Sull'inquietante ipotesi dietro alla morte di Mattei della prevalenza della motivazione legata all'incursione preveggente nel nucleare e dell'elettrico, al di là del petrolio superando (a pie' pari la concorrenza unita delle 'Sette Sorelle') si era espresso introducendo i lavori, il professor Baldassarri, gia' v.ministro Mef.
Di Mattei, ambasciatore di un'Italia non più in b/n ma a colori, non sconfitta ma vincente, ha parlato Andrea Angeli, funzionario internazionale, coautore del libro insieme al giornalista Maurizio Verdenelli. In conclusione un unico fidente auspicio: che il Piano Mattei lanciato dal Governo non sia solo ricolmo di finanziamenti, ma di contenuti etici e programmatici in direzione degli ultimi e dunque dei popoli africani propri dell'Uomo che vedeva il futuro.
Cyberstalking, diffamazione ed estorsione: sono i reati di cui è accusato un ventinovenne residente nelle Marche, indagato per avere perseguitato una donna bolognese conosciuta, solo virtualmente, su un sito di incontri.
Per il giovane, il Gip di Bologna ha disposto gli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico, misura eseguita dalla polizia a seguito di indagini avviate dopo che la vittima, una trentenne, si è rivolta alle forze dell'ordine, denunciando che da maggio 2023 veniva ripetutamente minacciata, molestata e diffamata.
L'uomo, frequentato solo online, tramite i social e conversando aveva raccolto diverse informazioni su di lei (luogo di lavoro, residenza, numero di telefono): con questi dati aveva creato account 'fake' a nome della donna e pubblicato annunci a carattere sessuale su siti di incontri.
Sempre spacciandosi per la vittima, aveva pubblicato su pagine social false confessioni di presunti abusi sessuali che lei avrebbe subito da parte di suoi familiari, ledendo così anche la loro reputazione. La trentenne avrebbe ricevuto anche minacce di morte per un imprecisato debito che avrebbe dovuto saldare. Tutto questo ha causato nella vittima uno stato di ansia e paura, tale da dover chiedere ad alcuni parenti di essere spesso accompagnata, per il timore che il suo persecutore potesse raggiungerla sotto casa.
Perde il controllo dell'auto, che finisce contro il guard-rail e piomba in un campo ai lati della carreggiata: incidente choc questo pomeriggio lungo la A14, in direzione Bologna, tra i caselli di Senigallia e Marotta. Erano circa le 15:30 quando la vettura è uscita fuori strada, ribaltandosi più volte, al chilometro 189,200 per ragioni ancora da chiarire: ai rilievi procedono gli agenti della polizia stradale.
Al volante dell'auto un uomo di 54 anni, estratto dall'abitacolo grazie all'intervento dei vigili del fuoco di Senigallia, con l’ausilio di specifiche attrezzature. Il ferito è stato affidato poi alle cure del personale sanitario, che ne ha disposto - constatati i traumi riportati - il trasferimento d'urgenza a bordo dell'eliambulanza all'ospedale Torrette di Ancona: non si trova, in ogni caso, in pericolo di vita.
CF Maceratese e Ancona Respect hanno dato vita ad un incontro giocato senza esclusione di colpi. Il match valevole per la tredicesima giornata del campionato di Eccellenza femminile si è chiuso sul punteggio di 3-3.
La Maceratese cambia poco rispetto all’ultima partita casalinga giocata con la Recanatese. Le anconetane si presentano con la formazione tipo per cercare riscatto dopo lo stop arrivato giovedì contro la Polisportiva Mandolesi.
Il match inizia subito a ritmo alto, dopo soli venti secondi Stollavagli viene lanciata a rete e libera una conclusione che si infrange di poco sul fondo. Risponde al 3′ Irhoudane ma la palla si perde sull’esterno della rete.
Le locali spingono e passano in vantaggio al 9′: Salvucci inventa un assist di tacco per Stollavagli che scatta sul filo del fuorigioco e deposita alle spalle di Paccusse. Il vantaggio delle padrone di casa dura solo pochi minuti: al 17′, Lisica approfitta di una dormita delle centrali difensive avversarie e con un rasoterra supera Ranalli per il momentaneo 1-1.
L'Ancona riesce a ribaltare il punteggio al 34′ grazie ad una sfortunata autorete di Creti che con un retropassaggio mette fuori causa il proprio portiere. Il tris delle ospiti arriva sul calare della prima frazione di gara. Mbachukwu fa partire un cross insidioso e sulla respinta si fa trovare pronta Lisica che sigla la sua doppietta personale.
La ripresa si apre a ritmo lento con la Maceratese che fatica a trovare varchi liberi nell’area anconetana. La formazione dorica può chiudere i conti al 62′ ma il tiro a giro di Irhoudane finisce di poco alto sopra la traversa.
Dal possibile colpo del ko si passa all’episodio che riapre l'incontro: al 64′ Fermani pesca Salvucci libera in area che scarica un bolide diretto in fondo alla rete. La compagine locale completa la rimonta al 67′ grazie al secondo sigillo di Stollavagli che finalizza l'assist perfetto di Silvestrini. Nel finale il gioco si fa più spezzettato, le due squadre abbassano il ritmo a causa della stanchezza e non vengono registrate azioni pericolose da ambo i lati.
La Maceratese sale a quota 16 punti in classifica e porta a casa il quinto risultato utile consecutivo. L’Ancona Respect sorride a metà ma torna dalla trasferta odierna con tante certezze e molti spunti utili dai quali ripartire subito.
(Articolo a firma di Cristiano Lambertucci)
Una "candidatura di partito, non personale" quella del consigliere regionale di Fratelli d'Italia, Carlo Ciccioli, per le elezioni europee di giugno. Così il candidato durante la presentazione a Palazzo degli Anziani ad Ancona, affiancato dai principali esponenti marchigiani del partito tra cui il presidente della regione Francesco Acquaroli, la senatrice e coordinatrice regionale Elena Leonardi, il senatore Guido Castelli, commissario per la ricostruzione post sisma, la sottosegretaria al Mef Lucia Albano, il deputato Stefano Benvenuti Gostoli in una sala, le cui finestre si affacciano sul porto, gremita di partecipanti.
"Non avevo pensato di candidarmi alle Europee - ha ammesso Ciccioli -, sono un uomo del territorio; però il presidente Acquaroli mi disse tempo fa, oggi la politica è interconnessa, abbiamo bisogno di stare in Regione, al governo nazionale, abbiamo conquistato Ancona, ora dobbiamo ripensare l'Europa". Parlare di "uscire dall'Europa è sbagliato. L'Europa siamo noi, dobbiamo darle un senso".
"In quasi tutti i Paesi europei tira un vento di destra, - ha aggiunto -. Serve una destra che ha radici profonde, rassicurante, affidabile, che possa cambiare le cose". Una sfida elettorale non semplice in un collegio di 12 milioni di abitanti; "Fratelli d'Italia potrebbe ottenere sei seggi: è l'unico partito che può esprimere un parlamentare marchigiano in Europa", ha affermato, chiedendo aiuto al partito per una campagna incisiva dal Montefeltro all'Ascolano.
Per Ciccioli, l'Ue deve "cambiare baricentro" dal Nord Europa al Mediterraneo, agire affinché l'Africa non sia più un continente "centro di profughi ma che vede l'Europa come punto di riferimento: se la stabilizziamo si inverte il ciclo".
L'impegno di Ciccioli è di una presenza costante per dare "sostanza" a una visione sul futuro dell'Ue: "non solo banche, fondi, ma persone, contenuti sociali, culturali, scienza. Non solo Europa delle regole"; "sono i popoli che danno le indicazioni e i tecnici devono realizzarle".
Il 2024, ha auspicato, "sarà un anno da incorniciare: a giugno le elezioni europee condizioneranno l'equilibrio di governi, regioni; poi le elezioni americane a novembre e il mondo prenderà un'altra piega: ci credo fortemente".
Un 44enne di origini pakistane, individuato su un treno regionale in partenza per Roma dalla stazione ferroviaria di Ancona, era ricercato dal 2017 dalla Procura capitolina perché deve espiare, a seguito di sentenza definitiva, una pena di 16 anni per associazione con finalità di traffico e spaccio di droga.
L'uomo è stato fermato nel corso di servizi di prevenzione e vigilanza dagli agenti del Compartimento polizia ferroviaria Marche, Umbria e Abruzzo che, in particolare, erano impegnati ieri nell'"operazione Rail Safe Day" pianificata a livello nazionale dal Servizio polizia ferroviaria del Ministero dell'Interno Il 44enne è risultato sprovvisto di documenti per l'identificazione.
Da un primo controllo in banca dati Sdi, con i dati da lui forniti, non era risultato nulla a suo carico; da successive verifiche presso il Gabinetto interregionale di polizia scientifica della locale questura, con un altro nominativo, è invece emerso a suo carico il mandato di cattura emesso dalla Procura di Roma nel marzo del 2017. Il viaggio per il pakistano si è così concluso nella casa circondariale anconetana di Montacuto. I controlli della Polfer rientrano nelle numerose iniziative organizzate dalla specialità finalizzate a garantire la tutela dei viaggiatori e la sicurezza del trasporto ferroviario.
Sono stati effettuati anche nelle stazioni dove non è presente la polizia ferroviaria, per prevenire comportamenti scorretti quali l'attraversamento dei binari o la presenza di persone sulle linee ferroviarie nei pressi di passaggi a livello o la realizzazione di selfie oltrepassando la linea gialla' che in alcuni casi si sono trasformati in eventi tragici. In tale attività, spiega la Polfer, "si inserisce il controllo delle infrastrutture e degli obiettivi ritenuti sensibili anche in considerazione del particolare contesto internazionale che stiamo vivendo".