Loreto. Con l’accusa di maltrattamenti in famiglia un 48enne è finito a processo dinnanzi al tribunale di Ancona. ieri si è aperto il dibattimento con la testimonianza della vittima, parte civile. Racconti shock di insulti, violenze , minacce di morte, scenate di gelosia patologica al punto che la vittima, una donna di 40 anni, è stata costretta a fuggire in una struttura protetta con i tre figli nati dalla relazione con l'uomo. Violenze perpetrate nel tempo anche di fronte ai bambini che, profondamente scossi e turbati per le scene a cui erano loro malgrado costretti ad assistere, sono giunti a emulare le violenze del padre su altri. In un episodio anche il figlio di sei anni intervenuto a difesa della mamma è stato minacciato e preso a schiaffi. Botte e minacce erano all'ordine del giorno. Anche dopo la fuga con i figli, l'uomo violento, con la stessa rabbia usata contro l'ex compagna, minacciava i familiari di lei per farsi dire dove fosse nascosta. L'ultimo episodio che ha spinto la 40enne a denunciare l'uomo si è verificato nel 2018, quando dopo essere andato a prenderla in auto al lavoro, l'ha riempita di pugni mentre guidava, in presenza dei figli, minacciando di ammazzarli tutti, per poi scaricarli dall'auto di fronte casa della madre di lei.
Vendeva integratori alimentari per le palestre scaduti da tempo e non aveva le autorizzazioni per la vendita di abbigliamento sportivo: il titolare di un negozio in centro ad Ancona è stato multato con due sanzioni di 7.300 euro.
Servizio di controllo effettuato dalla divisione di polizia amministrativa e dalla polizia locale nell’ambito dell’operazione “Alto impatto”. La stessa è stata coordinata dal questore di Ancona su indicazione del prefetto in sede di comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Nel corso dell’operazione, è stato prima ispezionato un negozio di vicinato in via Giordano Bruno dove non sono emerse irregolarità. Successivamente il personale ha controllato un negozio che vendeva integratori alimentari per le palestre in centro: il cui titolare. T.V.H. di 45 anni, teneva in vendita trenta confezioni di prodotti alimentari scaduti di validità, che sono stati subito sequestrati. Per tale violazione è prevista una sanzione amministrativa di 2.333 euro.
È emerso,inoltre, che lo stesso titolare non aveva mai presentato la "Scia" per la vendita di abbigliamento sportivo, che invece effettuava, e per l’uso di un frigorifero. In questo caso la sanzione prevista è di 5.000 euro.
Ruba contanti e bancomat e li utilizza per ordinare cocktail in una discoteca a Fabriano. A finire nei guai un 20enne, residente nella provincia di Ancona, con precedenti di polizia. Il giovane dovrà rispondere di ricettazione e indebito utilizzo di carta di pagamento.
Secondo le indagini, il 20enne, mentre stava ballando nel locale, ha individuato una borsa incustodita appartenente a una 30enne fabrianese anche lei in pista.
Dalla borsa il giovane ha prelevato 120 euro in contanti e il bancomat, utilizzandolo per bere. Alcune segnalazioni via sms circa l'utilizzo della carta, però, sono stati inviati allo smartphone della proprietaria che, quando si è resa conto dell'accaduto, ha chiamato i carabinieri.
Poco dopo, la pattuglia del Norm di Fabriano è giunta sul luogo della segnalazione. I militari hanno iniziato a investigare e, aiutati dall’ennesimo messaggio di addebito sul cellulare della vittima, sono riusciti a individuare il responsabile : il 20enne della provincia di Ancona, pluripregiudicato, con ancora in mano la tessera bancomat, mentre la stava utilizzando per pagare un’ennesima consumazione. Il giovane è stato a quel punto fermato e denunciato per ricettazione e indebito utilizzo di carta di pagamento.
Novità nel gruppo Alpini di Recanati e Castelfidardo. Samuele Galassi è il nuovo capogruppo delle penne nere in congedo. il 50enne di Recanati che ha svolto la leva presso il 9° reggimento Alpini a L'Aquila, succede al dimissionario Osvaldo Nardi che aveva preso le redini del gruppo nel 017 succedendo a sua volta a Fabio Semplici.
Confermati il segretario Mauro Tombolini e il tesoriere Carlo Cipolloni nel corso dell'assemblea associativa che si è svolta domenica scorsa presso i locali del Club Aquila dove le penne nere sono momentaneamente ospiti dopo essere stati costretti ad abbandonare la sede in via Campo dei Fiori per l'inagibilità dell'edificio concesso in affitto dal Comune.
Il tutto si è svolto alla presenza del presidente regionale dell'associazione nazionale Alpini Sergio Mercuri. La giornata tradizionalmente dedicata al tesseramento e al rinnovo delle cariche del gruppo, si è aperta con l'immancabile commemorazione ai caduti.
Prima presso il monumento a Castelfidardo e successivamente in quello di Recanati in via degli Alpini dove sono risuonate le note del silenzio ed è stata recitata la preghiera dell'Alpino. Le penne nere hanno reso omaggio anche alla Medaglia d'Oro Maggiore Mario Alessandro Ceccaroni, a cui è intitolato il gruppo fondato nel 1965, con la deposizione di una corona d'alloro presso la sua lapide al cimitero civico di Recanati.
Alla breve cerimonia ha partecipato anche la figlia del Maggiore caduto nel secondo conflitto mondiale sul fronte greco albanese nel 1941. Alla parte istituzionale è seguita quella conviviale con il pranzo sociale alla presenza dei familiari e degli amici degli Alpini in congedo che continuano la loro attività di volontariato partecipando alle tante iniziative di solidarietà promosse sul territorio, non ultima la giornata della raccolta del farmaco che si è svolta nell'ultimo fine settimana.
La guardia di finanza ha sequestrato un distributore di carburante presso il quale sarebbero state constatate anomalie nell'erogazione. Durante controllo seguito a una segnalazione, i militari della Compagnia di Falconara Marittima, hanno verificato che, all'estrazione di due pistole eroganti, senza azionare le leve interne, i contatori mostravano l'avvio di erogazione in litri e in euro pur in assenza di reale ed effettivo rilascio di gasolio.
I finanzieri hanno approfondito la circostanza con specifici strumenti di misurazione tecnica, accertando che ad ogni erogazione di gasolio veniva rilasciata una quantità di carburante inferiore, e ben oltre i limiti di tolleranza consentiti dalla legge, rispetto a quella contabilizzata sulla colonnina del distributore, a danno del cliente convinto di aver ricevuto un quantitativo di carburante pari all'importo pagato.
Per interrompere il meccanismo anomalo di erogazione e scongiurare il protrarsi del danno ai consumatori per un rifornimento di carburante inferiore a fronte di quanto effettivamente pagato, fanno sapere gli investigatori, sono state sottoposte a sequestro le due pompe di erogazione e deferito all'autorità giudiziaria il proprietario dell'impianto di distribuzione in relazione all'ipotesi di reato di "frode in commercio".
Sono in corso le indagini, coordinate dalla Procura di Ancona, per verificare eventuali manomissioni degli impianti di erogazione e/o l'utilizzo di modalità tecniche finalizzate alla presunta frode. Circostanze che comunque dovranno essere vagliate dall'autorità giudiziaria e che l'interessato potrà eventualmente spiegare o contestare per dimostrare l'assenza di responsabilità.
(Foto di repertorio)
Le Marche superano “quota 100”. Nel 2022 hanno registrato 105 trapianti d’organo (fegato, rene, combinati) effettuati in regione. Un traguardo “storico” che premia la generosità dei donatori (60 marchigiani, 44 da fuori regione, 1 vivente) e l’attività del Centro regionale trapianti Marche: coordinato da Francesca De Pace e istituito nel 2002, la struttura ha iniziato il programma dei trapianti di fegato e rene nel 2005. Alla data del 5 febbraio 2023, inoltre, i dati del report del Centro nazionale trapianti attribuiscono alle Marche 47,7 donatori utilizzati ai fini di trapianto per milione di popolazione.
“Siamo per ora in testa in questa classifica tra tutte le regioni italiane, Toscana compresa, da sempre prima della classe per donatori sulla popolazione - ha dichiarato De Pace - Il risultato dimostra l’enorme generosità e sensibilità dei marchigiani ma anche l’altissima professionalità delle nostre Rianimazioni e dei nostri specialisti negli ospedali, coinvolti in un processo lungo ed estremamente complesso, come quello della donazione e trapianto di organi. È probabile che il nostro record durerà poco, ma questo testimonia la grande attività e il grande entusiasmo della nostra rete trapianti nazionale”.
I 105 trapianti d’organo effettuati nel 2022 sono il frutto di un lavoro in crescendo, come sottolineato dall’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini: “Un risultato eccezionale, se pensiamo che l’anno scorso furono 90 (comunque sei in più dell’anno ancora precedente). Siamo arrivati addirittura a 105, il segnale di una sensibilità crescente su un tema tanto delicato e importante.
La donazione è simbolo supremo di generosità: è una scelta che ha salvato molte vite. Mi sento di ringraziare col cuore le famiglie dei donatori che prendono talvolta decisioni difficili, ma in grado di salvare vite e migliorarne altre. Le persone più anziane sono erroneamente convinte di non poter donare gli organi: invece non dovrebbero registrare un’opposizione al momento del rinnovo della carta di identità, perché ci sono organi particolarmente longevi come il fegato.
Non dimentichiamo che la donatrice più anziana d’Italia è marchigiana: a 97 anni, 6 mesi e 29 giorni a Fabriano ha donato il fegato, poi trapiantato a un paziente dell’ospedale Torrette di Ancona. Con il nuovo Piano socio sanitario cercheremo di dare ancora più impulso e stimolo a questa attività. Ringrazio la dottoressa Francesca De Pace e il suo staff per il grande lavoro svolto quotidianamente”.
Nel 2019 furono effettuati, nelle Marche, 82 trapianti d’organo, cresciuti a 84 nel 2020 e a 90 nel 2021. I 105 effettuati nel 2022 comprendono 46 di fegato (22 donatori da fuori regione e 24 dalle Marche), 57 di rene (rispettivamente 21 e 36) e un trapianto combinato (fegato + rene) con donatore da fuori regione. Un intervento ha invece riguardato il trapianto di rene “da vivente”.
Una mamma e le due figlie di 12 e 16 anni sono state trasportate in ospedale per una intossicazione da monossido di carbonio ad Ancona. L'allarme è scattato nel tardo pomeriggio di ieri, quando un’ auto medica e un'ambulanza della Croce Gialla sono intervenute per un malore in una palazzina sita in via Lorenzo Lotto al Piano.
Una donna, di origine peruviana, si era sentita male e aveva bisogno di cure: quando i sanitari hanno raggiunto l'appartamento è scattato l'allarme che rilevava la presenza di monossido di carbonio.
Nello stesso momento le due ragazzine hanno iniziato a sentirsi male. I sanitari hanno immediatamente aperto le finestre per aerare l'abitazione e si sono accorti che in cucina era accesa una stufetta che è stata immediatamente spenta.
La donna è stata trasportata a Torrette in codice rosso, così come la figlia di 16 anni è stata accompagnata al pronto soccorso dell'ospedale regionale. La bambina di 12 anni invece è stata trasferita al nosocomio Salesi per accertamenti.
Nella notte appena trascorsa, i controlli effettuati sul territorio di Senigallia hanno portato alla denuncia di ragazzi giovanissimi: cinque in tutto.
Una coppia di 20enni, residenti in Vallesina, ha minacciato con un coltello il titolare di un hotel a seguito di un diverbio. Allertati, i carabinieri sono intervenuti prontamente sul posto, hanno bloccato i due giovani e li hanno denunciati per minaccia e porto di oggetti atti ad offendere. La stessa notte, sempre a Senigallia, tre giovani sono stati sorpresi mentre spendevano banconote false. 12 banconote di piccolo taglio sono state sottoposte a sequestro; i tre 18enni delle province di Ancona e Pesaro sono stati denunciati.
La 73a edizione del Festival di Sanremo è giunta alla sua ultima serata e, come ogni anno, porta con sé le storie e i racconti di tutti gli appassionati del mondo della musica che si riuniscono nella città dei fiori per partecipare all’evento più seguito e partecipato d’Italia.
Oltre ai 28 cantanti in gara, poco lontano dai riflettori sono tanti gli artisti e i musicisti provenienti da tutta Italia per animare le sale della città ligure e portare al Festival la loro musica. Fra questi ci ha raggiunto la storia di Eva Capomagi, originaria di Polverigi (Ancona), che ha portato a Casa Sanremo e al Monina privé del Club Mediterranee il suo nuovo inedito in uscita in primavera dal titolo “A muso duro”.
“È un brano autobiografico a cui sono particolarmente legata, parla della mia amicizia con l’ansia e di come la musica abbia aiutato ad allontanarmi un po’ da queste amicizie sgradite", afferma Eva."Sono state due bellissime occasioni che mi hanno permesso di proporre la mia musica e che spero portino fortuna al singolo in uscita”.
Eva ripercorre, poi, il cammino che l'ha portata nella città dei fiori. “Sono stata invitata dal critico musicale di Ancona, Michele Monina: nonostante siano anni che vive e lavora a Milano, ha sempre avuto un occhio di riguardo per la scena marchigiana e il Monina Privè è proprio uno spazio dedicato agli artisti del nostro territorio, un palco per far conoscere i talenti delle Marche”.
“Non è la prima volta che vengo a Sanremo e anche le altre volte avevo portato degli inediti, ma rimane un'emozione indescrivibile: rimane sicuramente un’ottima vetrina per farsi conoscere dato che tutti gli addetti ai lavori del settore si riuniscono qui, in questo periodo. Credo sia importante essere nel posto giusto al momento giusto".
Un 36enne anconetano, operatore del numero di emergenza unico europeo (NUE) 112, è stato arrestato nel pomeriggio di ieri dagli agenti della Squadra Mobile, sezione antidroga di Ancona.
L'uomo aveva appena terminato il suo turno di lavoro nella centrale operativa in via Sanzio quando è stato raggiunto dagli agenti della Squadra Mobile che da qualche tempo lo pedinavano e sospettandolo di detenzione di stupefacenti.
Identificato e perquisito, in tasca gli sono stati trovati tre involucri contenenti cocaina. È dunque scattata anche la perquisizione domiciliare a seguito della quale la polizia ha trovato oltre mezzo etto di sostanza stupefacente, e in un momento successivo bilancini di precisione e 500 euro in contanti.
Accusato di detenzione ai fini di spaccio, il 36enne è stato processato per direttissima nella mattinata di ieri; l'arresto è stato convalidato e il giudice ha disposto la misura cautelare dell'obbligo di presentarsi alla polizia giudiziaria, fino all'udienza fissata per il 17 marzo.
Migliorano le condizioni del 12enne di Montesilvano (Pescara) ricoverato nella Rianimazione pediatrica del Salesi, ad Ancona, dopo essere rimasto ferito cinque giorni fa nel tragico incidente sull'A14 a Grottammare in cui sono morti il padre Andrea Silvestrone, la sorella di 14 anni e il fratellino di 8 anni.
“Sebbene permanga concreto il rischio di complicanze” – si legge in una nota dell’Azienda ospedaliero universitaria delle Marche – le condizioni del piccolo “risultano progressivamente migliorative con un quadro di stabilità emodinamica, respiratoria e metabolica”.
“Alle ore 12:00 (di oggi) il paziente è stato estubato e raggiunto immediatamente dalla madre, che ha interagito con lui. La prognosi resta riservata”.
Avventura a lieto fine per un'anziana affetta da Alzheimer allontanatasi dalla propria abitazione, a Jesi e salvata da due carabinieri.
Erano le 7:40 di questa mattina quando due militari dell'Aliquota Radiomobile della Compagnia carabinieri di Jesi, percorrendo una via centrale della città, hanno notato la pensionata che camminava, vestita con abiti leggeri nonostante il freddo pungente, impaurita e smarrita.
I due militari l'hanno fatta accomodare all'interno dell'autovettura di servizio, avendo cura di riscaldare bene l'abitacolo, e dopo averla rassicurata sono riusciti ad ottenere informazioni attraverso le quali è stato possibile rintracciare la figlia della donna, che la stava già cercando.
L'anziana, approfittando di un momento di distrazione, era uscita intorno alle 6:30 di casa, distante alcune centinaia di metri dal luogo del ritrovamento, e si era avventurata per le strade della città, senza una meta. Quando ha potuto riabbracciare la madre, la figlia ha ringraziato i due militari, sottolineando l'umanità e la gentilezza delle loro azioni.
"Gli agricoltori marchigiani, al pari dei colleghi del resto della Penisola, si trovano a dover fare i conti con una situazione sempre più preoccupante, che li vede stretti nella morsa tra remunerazioni sempre più insoddisfacenti e costi di produzione che, al pari delle tariffe energetiche, hanno raggiunto livelli record, nonostante timidi segnali di miglioramento; a fronte di queste condizioni, è importante poter registrare l’attenzione della politica e delle istituzioni".
Lo sottolinea il presidente della Copagri Marche Andrea Passacantando, che è stato ricevuto dal presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli per un confronto sullo stato e sulle prospettive del Primario.
"Si è trattato - spiega Passacantando - di un incontro interlocutorio molto positivo e costruttivo, durante il quale ho avuto modo di illustrare al Presidente, registrando la sua piena sintonia, quelle che saranno le principali linee programmatiche del mio mandato, durante il quale intendo continuare ad adoperarmi per rilanciare la figura dell’imprenditore agricolo e, in particolare, dell'agricoltore custode dell’ambiente e del territorio, partendo dai positivi intenti del testo finalmente all’esame del Parlamento".
"Le ricadute della nuova Pac sul territorio marchigiano, unitamente alla sempre più innegabile importanza della ricerca e dell'innovazione applicate all'agricoltura, anche e soprattutto in termini di multifunzionalità e di diversificazione del reddito, solo stati alcuni degli altri temi affrontati", aggiunge il presidente.
"Abbiamo inoltre concordato sulla consapevolezza che l’agricoltura, insieme al turismo, all’enogastronomia, all’artigianato, alle tradizioni, alla cultura e alla tipicità del territorio, possa rappresentare un volano economico importante, in un grande gioco di squadra che ci deve portare a ad essere coltivatori dell’ambiente e del territorio", conclude Passacantando, ringraziando Acquaroli per la grande sensibilità dimostrata verso le tematiche affrontate.
Chiesti due ergastoli dalla Procura di Ancona per i presunti killer di Marcello Bruzzese, ucciso la sera di Natale del 2018 a Pesaro, fratello del pentito di 'ndrangheta Girolamo. Girolamo Bruzzese è un ex affiliato della famiglia Crea, che si è ribellato, sparando al boss, per poi diventare collaboratore di giustizia. Viveva a Pesaro con la sua famiglia sotto copertura. I killer hanno ucciso il fratello che era il più vicino a lui, viveva nella sua stessa città. Lo hanno fatto scaricandogli addosso due caricatori il pomeriggio del 25 dicembre nel centro della città, attendendo nel garage dove sapevano fosse custodita la sua automobile. La requisitoria di ieri in Corte d'Assise di Appello a Pesaro è durata circa 5 ore, in un processo a porte chiuse con rito abbreviato. Sono stati ripercorsi i movimenti dei presunti killer, il contesto e i motivi dell' omicidio. È stato spiegato che il delitto è maturato come un favore alla cosca dei Crea, che non aveva mai perdonato Girolamo Bruzzese. Gli imputati sono i calabresi Michelangelo Tripodi, di 43 anni, e Francesco Candiloro, pasticcere a Brescia; erano collegati, insieme al collaboratore di giustizia, da remoto con l'aula del Tribunale di Ancona.Entrambi si dicono estranei ai fatti. L' udienza è stata rinviata al 9 marzo per le parti civili. Sentenza probabile l'8 maggio.
Metadone e taglierino in metallo nell'auto: denunciato 44enne. Controlli della polizia ieri in piazzale Kennedy ad Ancona. Gli agenti hanno riconosciuto un uomo, già noto alle forze dell'ordine, mentre era a bordo di un'auto ferma con il motore acceso. Una volta salita una seconda persona, l'auto è ripartita velocemente.
I poliziotti sono riusciti immediatamente a intercettare i due sospetti. Visti i precedenti del 44enne alla guida della vettura, gli agenti hanno effettuato un’ispezione del veicolo: all’interno di uno zaino hanno rinvenuto due flaconi di metadone, uno semi vuoto e uno pieno, insieme a un taglierino in metallo, dalla lunghezza complessiva di 22.5 cm con lama di 10 cm.
Dagli accertamenti effettuati risultava che il proprietario dello zaino, era già conosciuto ai poliziotti per numerose violazioni del foglio di via dal Comune di Porto Recanati e di due avvisi orali. È stato denunciato per detenzione di lieve entità e porto di armi o oggetti atti ad offendere.
L’assessore alla sanità Filippo Saltamartini in mattinata ha effettuato un sopralluogo nel presidio di Osimo dell’ospedale Inrca per verificare lo stato di avanzamento dell’installazione della nuova Tac Revolution Evo che sarà operativa entro la fine del mese.
Una Tac di ultima generazione, capace di fornire immagini ad altissima risoluzione a fronte di un abbattimento dell’80% delle radiazioni, che permetterà prestazioni più veloci con maggiore sicurezza per i pazienti. Ad accompagnarlo il presidente del Consiglio Regionale Dino Latini.
La nuova Tac Revolution Evo prenderà il posto del vecchio Tomografo Assiale Computerizzato, datato 2012. “L’Inrca è una grande eccellenza a servizio del territorio e questo nuovo macchinario – ha commentato Saltamartini – è un segnale tangibile che rientra nella strategia che la Regione sta mettendo in campo per rinnovare la sanità marchigiana. Una rivoluzione organizzativa e tecnologica che ci permetterà di migliorare i servizi e rispondere con maggiore efficacia alle esigenze dei cittadini”.
“In questi giorni – spiega la nuova direttrice generale Maria Capalbo – stiamo già provvedendo all’installazione mentre per la prossima settimana è prevista la fase di collaudo e la formazione del personale. Per l’Istituto si tratta di un grande passo in avanti. La nuova Tac andrà infatti a sostituire un macchinario con oltre 10 anni e ci consentirà diagnosi più accurate grazie all’elevata qualità delle immagini, maggiore velocità di esecuzione e confort per i pazienti”.
Nel corso della visita l’assessore Saltamartini ha avuto modo di recarsi anche nell’attuale Pronto Soccorso e nell’area destinata alla realizzazione del nuovo pronto soccorso finanziato dal DL. 34 che è nella fase di progettazione esecutiva.
“Ringraziamo l’assessore Saltamartini – ha sottolineato il presidente del Consiglio, Dino Latini - per questo sopralluogo in occasione dell’arrivo della nuova Tac e dell’avvio dei lavori presso il pronto soccorso. Problematiche che sono ferme da anni, ma che ora sembrano aver imboccato la giusta strada.
Ovviamente il ringraziamento è per l’interesse complessivo dimostrato nei confronti della nostra sanità, anche per quanto concerne lo snellimento delle richieste di prestazioni accumulate presso il Cup, per la valorizzazione dell’Inrca e dell’ospedale di Osimo.
L’augurio che mi sento di formulare, ribadendo la positività di questa nostra unità di intenti, è quello di buon lavoro lungo il cammino intrapreso, al fine di fornire risposte ai cittadini, sempre più caratterizzate da efficienza ed efficacia”.
Grave incidente sulle campagne di Polverigi, nell’Anconetano. I Vigili del fuoco sono intervenuti, alle ore 13.00 circa, a Polverigi in Via Marconi a causa del ribaltamento di un trattore agricolo. Per cause in fase di ricostruzione, il mezzo si e rovesciato diverse volte lungo il campo dove stava lavorando.
La squadra di Ancona in collaborazione con i sanitari del 118 ha provveduto a estrarre il conducente del trattore, il quale insieme ad un’altra persona sono stati trasportati dall’eliambulanza presso il pronto soccorso di Torrette di Ancona per accertamenti. Successivamente i vigili del fuoco hanno provveduto alla messa in sicurezza dell’area dell’intervento.
Pakistani lavoravano nei campi nel Sud delle Marche con turni massacranti, senza interruzioni e fruizioni di pausa pranzo, riposi festivi e settimanali, dietro l'erogazione di un compenso (in gran parte dei casi corrisposto "in nero" per occultare gli effettivi orari di servizio) ben al di sotto del salario minimo previsto dal contratto nazionale di categoria.
Lo hanno scoperto i finanzieri del Comando provinciale di finanza di Ancona con l'operazione "Country workers": sotto l'egida della Procura di Fermo, hanno concluso un'indagine di polizia giudiziaria per stroncare un "radicato fenomeno di sfruttamento illecito della manodopera irregolare" che coinvolgeva una cinquantina di lavoratori impiegati in una decina di aziende; a gestirlo sarebbe stato un imprenditore di origine pakistana, domiciliato a Fermo, a carico del quale è stata applicata la custodia cautelare in carcere.
Altre 12 persone sono state denunciate a vario titolo. Il presunto caporale, secondo l'accusa, per fornire manodopera a basso costo a imprese agricole, arruolava connazionali in evidente stato di bisogno - poiché irregolari in Italia o regolari ma con la necessità di lavorare per garantirsi i mezzi necessari per rinnovare o ottenere il permesso di soggiorno e per mantenere propri familiari - destinandoli a lavoro in condizioni di sfruttamento.
Le indagini, eseguite dal Gico del Nucleo di Polizia economico finanziaria di Ancona, sono scaturite dall'esame di movimentazioni bancarie sospette: l'arrestato avrebbe anche preteso da ogni operaio una quota giornaliera di 5 euro per spese di trasporto e consumo del carburante; quando non erano al lavoro nei campi, i braccianti erano costretti a dimorare in abitazioni fatiscenti.
In base alle indagini, la Procura ha richiesto e ottenuto la misura cautelare eseguita. Il provvedimento interviene nella fase delle indagini preliminari ed è basato su imputazioni provvisorie che dovranno trovare riscontro in dibattimento e nei successivi gradi di giudizio, nel rispetto della presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.
Un cuoco di 50 anni, di origine albanese, è stato arrestato subito dopo essere sbarcato nel porto di Ancona perché trovato in possesso di 5 chili di eroina nello zaino. Nell'udienza di convida di ieri nel carcere di Montacuto dove è attualmente detenuto con l'accusa di detenzione di sostanza stupefacente ai fini dello spaccio, ha ammesso al gip la sua responsabilita: l'uomo, incensurato, avrebbe dovuto consegnare la droga a qualcuno al suo arrivo ad Ancona.Il 50enne aveva insospettito i finanzieri durante i consueti controlli antidroga poiché sceso da un' imbarcazione proveniente dall'Albania con solo un piccolo zainetto. All'interno i militari hanno rinvenuto un contenitore contenente un pezzo di eroina non suddivisa in dosi.
Prorogata l’allerta meteo della Protezione Civile delle Marche. L’avviso è valido fino alle 14 di domani (9 febbraio). Aria molto fredda dai quadranti orientali favorirà fino alle ore centrali della giornata di giovedì deboli nevicate anche a quote pianeggianti;
Nello specifico, dal tardo pomeriggio sono previste schiarite a partire dai quadranti settentrionali, in graduale estensione verso il resto della regione.
Le precipitazioni sono previste al mattino sparse sui settori centro-meridionali, locali altrove; dalle ore centrali della giornata deboli residui fenomeni sui settori montani meridionali, in graduale esaurimento. Limite delle nevicate a quote pianeggianti
Le temperature si presenteranno stazionarie o in lieve diminuzione. I venti saranno di brezza tesa, settentrionali e in seguito nord-occidentali lungo la costa e nord-orientali sui settori interni (con deboli condizioni di favonio sul versante umbro). Previste gelate diffuse.
I venti si presenteranno di brezza tesa, settentrionali e in seguito nord-occidentali lungo la costa e nord-orientali sui settori interni (con deboli condizioni di favonio sul versante umbro).
(Foto di repertorio)